Anno 3 N°36NOVEMBRE 2010

www.ilbrindisino.itDirettore Responsabile Giovanni Cannalire

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Francavilla/ Tre Paperon de Paperoni

Ecco i 17 aspiranti marescialloIl Corsivetto

Francavilla città dell’impunità?Gli ultimi avvenimenti criminosi verifi catisi

nella Città degli Imperiali hanno gettato

nello sconforto e nella rassegnazione gli

onesti cittadini francavillesi che hanno

imparato a metabolizzare atti gravissimi

da qualcuno considerati fi siologici per una

importante realtà di 40.000 abitanti. Troppi

omicidi, gambizzazioni, atti intimidatori ver-

so gli operatori commerciali, furti e rapine

restano senza un movente e un nome e

cognome necessari a rassicurare l’opinione

pubblica che la legalità c’è e viene tute-

lata. Ma davvero dobbiamo rassegnarci

all’impunità e continuare a pensare che è

tutto normale?

Ci piace sognare

Tra i vincitori del Superenalotto, un cassintegrato dell'ILVA. Nessuna casa ai Caraibi, ma intende ac-quistare una villa a Campomarino ed una casa più grande in centro. Oltre 2.000.000,00 di Euro sono una cifra che ti sconvolge la vita. Ecco la storia di Giuseppe che vive in un alloggio popolare con i suoi quattro fi gli."Gente come noi sa riconoscere il valore dei soldi". Dice l'operaio. E se questo sogno raccontato fosse realtà? Ai francavillesi ed anche a noi della redazio-ne piace "sognare" che a vincere siano state famiglie precarie. L'unica certezza è che Babbo Natale è arri-vato in città con largo anticipo. I tre sistemi a cara-tura sono stati acquistati presso l'edicola Palazzo di via Filippo D'Angiò.

pag.3

Da Febbraio a Novembre di questo anno si sono susseguiti diversi epi-sodi criminosi. In alcuni casi sono stati assicurati alla giustizia i presunti colpevoli. Riguardo gli ultimi due furti riportiamo le testimonianze dei fratelli Andriulo (New Baby Moda) e di Giusy Lonoce dell'impresa di rottamazione. pag.4

Francavilla/Inchiesta

Due esposti, uno indirizzato alla Procura della Repubblica ed un altro alla Guardia di Finanza, sono stati presentati con l'obiettivo di impedire lo svol-gimento della selezione interna per la promozione a maresciallo. “Il concorso interno per maresciallo deve essere revocato”, tuona l’avvo-cato Carlo Caniglia che assiste il vigile Giuseppe Camarda (escluso dal concorso). Per la CGIL e per l'assessore al personale le procedure sono "conforme alla legge". pag.12

San Michele Salentino

Focus Carovigno

Per l'amministrazione comu-nale tutti i loculi devono esse-re arredati nello stesso modo. È scoppiato il putiferio attorno a questa decisione. Il sindaco Alessandro Torroni consiglia di leggere "A Livel-la" di Totò.

pag.15

Il sogno nel cassetto del sinda-co? Realizzare il depuratore. Il primo cittadino Vittorio Zizza pensa anche ad altri migliora-menti su più fronti. In queste settimane l'ammini-strazione comunale sta lavo-rando alla redazione del Piano Urbanistico Generale

pag.6 e 7

Boxe

Rocco di Palmo, 34enne pugile professionista francavillese ha sfi orato il titolo italiano dei pesi welter. Sul ring del palasport di Padova ha affrontato il 22 ottobre scorso il varesino Anto-nio Lauri. "Si è battuto da guerriero" è il commento di Nino Benvenuti

pag.17

IIredazione@ .it

IIIredazione@ .it

Ai francavillesi piace “sognare” che a vincere siano state famiglie precarieIntanto la “caccia” ai tre vincitori continua. E se questo “sogno” raccontato fosse realtà?

Oltre due milioni di euro (quasi quattro miliardi del vecchio conio, direbbe qualcuno) sono una cifra

che magari ti sconvolge la vita. Di certo te la cambia, ed in meglio, se sei un uomo di quasi quaranta anni, da circa quindici fai l’operaio all’Ilva di Taranto (negli ultimi mesi a dire il vero fai il cassintegrato dell’Ilva di Taranto); se vivi in un modesto alloggio popolare di un quartiere popolare con tua moglie ed i vostri quattro fi gli (tre femmine ed un maschio, un-dici anni la più grande e poco più di un anno la più piccola). È così Giuseppe?“Beh sì tanti soldi cambiano la vita di una famiglia come la mia. Quelli che fi no a ieri sono stati i nostri problemi quotidiani ora potrebbero non esserlo più. Mia moglie, come tante donne qui del quartiere, va a lavorare in campagna per contribuire al bilancio familiare. Sa, non è facile portare avanti una famiglia di sei persone con il mio salario.. Dobbiamo rinunciare a tante cose, risparmiare su tutto, non solo sul superfl uo ma anche sull’essenziale. E le assicuro che è diffi cile vedere la rinuncia negli occhi dei propri fi gli. Ora potrebbe non essere più cosi. Sembra un sogno ed i sogni è proprio vero che, si avverino o no, comunque aiuta-no a vivere meglio”.Ma un operaio alle prese ogni giorno con mille e più ristrettezze economiche cosa fa concretamente con una cifra del genere? Quale desideri trasforma in realtà, quali sfi zi si toglie?“I sogni più belli sono quelli che non ti portano molto lontano dalla realtà. Perciò di certo non comprerò una villa ai Carai-bi o un antico palazzo nel cuore di Roma. Queste cose non fanno per noi, non ci ap-partengono e non ci apparterranno neppure potendo avere la patente di neo milionari. Ci basta un villino al mare, qui vicino magari a Campomarino, ed una casa più grande e più accogliente nella nostra città, Franca-villa. Gente come noi, con i nostri valori e che ha vissuto fi nora una vita di sacrifi ci sa riconoscere il valore dei soldi. Quelli della

vincita devono servire per la maggior parte ad assicurare un dignitoso futuro per i nostri quattro bambini”. Con la fantasia si va lon-tano, ma mai troppo lontano da ciò che si è. Attaccamento dunque alla propria terra, alle proprie radici, alla propria città dalla quale si continua a sognare di non dover mai andare via. Una persona che ama così tanto la sua città potrebbe mai pensare di destinare ad essa qualche spicciolo della sua vincita mi-lionaria? “Oddio…denaro a fondo perduto no. Però magari si potrebbero dare dei soldi per contribuire a realizzare qualcosa di con-creto. Per esempio ci si potrebbe accollare la spesa per dare ai nostri anziani della piazza i bagni pubblici o magari acquistare l’arre-do per il palazzetto dello sport, ecco magari piccole cose così”.Che non si gongoli più di tanto però a Pa-lazzo di Città… Giuseppe ha sempre parla-

to al condizionale, verbo della possibilità, dell’eventualità, del sogno più che delle real-tà. Quando il saggio indica col dito la luna, lo stolto guarda il dito. La raccomandazione è dunque di andare tutti con gli occhi alla luna.

Uno dei tre “Paperon de Paperoni”?Un cassintegrato dell’Ilva

Nessuna casa ai Caraibi, ma una villa a Campomarino ed una casa più grande in centro

Babbo Nataleè arrivato in cittàcon largo anticipo.Ora si aspettano le mosse dei tre vincitori

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FRANCAVILLA / UN SEI DA FAVOLA

• L'EDICOLA DI VIA FILIPPO D'ANGIÒ

• IL TITOLARE SANDRO PALAZZO CON LA MOGLIE FRANCESCA ED IL PICCOLO ERNESTO

Il susseguirsi di episodi criminali in città, una vera e propria escalation sia dal punto di vista della quantità che della modalità

(furti e poi rapine e quindi agguati, gambiz-zazioni ed omicidi), preoccupa tutti. Nessuno può dirsi tranquillo e tutti più o meno si sen-tono minacciati. O meglio vulnerabili. Alcune categorie, a dire il vero, più di altre. Una su

tutte: gli imprenditori che da sempre, e non dunque solo dinanzi all’attuale stato di cose, chiedono, sollecitano, supplicano maggiori misure di sicurezza nella zona dedicata agli insediamenti produttivi della città: ovvero la famosa zona Pip, a qualche chilometro dal centro abitato sulla via per Grottaglie.Chi opera nelle strade buie, e dissestate, della zona industriale di Francavilla troppe volte è stato vittima di episodi criminosi: furti, rapi-ne, atti intimidatori.A parte il problema legato alle infrastrutture, la vera emergenza è quella della sicurezza personale.«La zona industriale di Francavilla non ha neppure i requisiti minimi per quanto concer-ne la sicurezza – dichiara Leonardo Bianco

il presidente del consorzio che riunisce le imprese della cosiddetta zona Pip - Le zone più interne sono buie e la presenza delle forze dell’ordine nelle ore serali langue».Un maggior presidio delle forze dell’Ordine chiede dunque Bianco che poi annuncia una novità.«É arrivato il momento che chi di dovere re-alizzi quanto più volte annunciato. Nel frat-tempo noi imprenditori ci siamo, al solito, rimboccati le maniche e stiamo facendo già qualcosa da soli, con i nostri soldi. Mi riferi-sco al sistema di video-sorveglianza. Stanchi delle tante promesse, stiamo provvedendo da soli. Il sistema è a buon punto ed all’inizio del prossimo anno sarà funzionante».

Maria Angelotti

IVredazione@ .it

FRANCAVILLA/CRIMINALITÁ

Febbraio 2010. Il 4 prende fuoco il circolo Privè di via Ca-rosino. Il 12 bruciano le auto di due fratelli in via Togliatti. Il 15 viene trovata incendiata nel “Peraro” l’auto di un pen-sionato. Il 17 colpo al centro commerciale “Famila”: ignoti rubano dalla stanza del direttore 5mila euro in contanti. Il 21 sparisce dall’Euronics merce per un valore di 250mila euro.Marzo. La “Veloce” sventa un furto da parte della “banda del buco” al Mercatone Uno.Aprile. Due uomini armati si fanno consegnare l’1 del mese 800 euro dal titolare della tabaccheria di via Puccini. Il 5 bruciano alcuni uffici del Centro Intermodale. In fumo arre-damenti e suppellettili. Il 10 colpo grosso al “Famila”. Ignoti rapinano dalle mani del vigilante un sacchetto contenente oltre 7mila euro.Maggio: il 4 va in fiamme una Peugeot in in via Togliatti.Giugno: il 18 ignoti esplodono attorno alle 6.30 quattro colpi di pistola contro il furgone di un ambulante nel rione “Peraro”. Il 25, prendono il volo 130 pneumatici da un Tir in un deposito della zona Pip.Luglio: il 9 un individuo fa irruzione nella stazione di ser-vizio Ip di di via d’Angiò. La rapina frutta 800 euro. Il mal-vivente verrà 48 ore dopo arrestato. Sempre il 9 due banditi fanno irruzione alla “Cedam” della zona Pip. Bottino 10mila euro. Scene da far west il 26: due banditi (poi arrestati) spa-rano per rapinare dell’incasso il benzinaio Giosuè Rodia che rimarrà ferito. Settembre: colpo il 3 alle Poste Centrali. Due malviventi si portano via 4.300 euro. Il 10 viene rinvenuta un’Opel Astra nera con delle targhe rubate contro un palo del semaforo del-la zona Pip. L’11 la rapina al centro scommesse “Eurobet” frutta mille euro.Ottobre: Secondo colpe alle Poste Centrali. I banditi fug-gono con 2000 euro. Il 7 va in fumo il fienile di Anna Maria Margherita, vedova di Damiano Parisi (ucciso nel 2008) e mamma di Giuseppe morto tragicamente un anno fa. La sera del 9 viene ucciso a San Michele Salentino l’imprenditore 42enne Vincenzo della Corte. Sempre il 9 banditi incappuc-ciati picchiano una pensionata in contrada “Betania”, por-tando via dell'oro. Il 12, furto all’ingrosso “New Baby” della zona Pip. Il 29, brucia in via Calamandrei l’auto di Gianluca della Corte, uno dei sei presunti pusher arrestati nell’opera-zione “Sorella”.Novembre. L’1 viene gambizzato Danilo Pucci, 19 incen-surato. Sempre l’1 ignoti bruciano l’auto di una donna par-cheggiata in via Milone. Il 3 ladri in azione al deposito rotta-mi di Giuseppina Lonoce.

Cronache in pillole

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Una miscela esplosiva: così alcuni imprenditori della zona industriale di via Grottaglie si esprimono nel descrivere le condizioni di invivibilità. Loro, che

cercano di alimentare e migliorare l’economia locale e l’oc-cupazione si sentono ora vessati e preoccupati per un verso da rapine e furti: oltre a ciò - sostengono ai nostri microfoni - lo stato di degrado ed abbandono nel quale versa soprattutto l’interno della zona industriale di via Grottaglie. Ma intanto i danni si contano e le ferite restano.Dichiara Antonio Andriulo, titolare insieme ai fratelli Giu-seppe e Giampiero della “New Baby Moda srl”, azienda nella prima decade dello scorso mese di ottobre “visitata” e messa a soqquadro dai ladri e che, anzitutto, solo un tem-pestivo intervento dell’istituto di vigilanza di appartenenza ha salvato da sicuro saccheggio totale. «Le intenzioni di queste persone dovevano essere delle più cattive: svuotare completamente il nostro capannone. Per fortuna - ci dice - grazie all’istituto di vigilanza “La Veloce” ed alle forze dell’ordine, ciò non è stato reso possibile. Ma il danno c’è stato ed è grosso. Oltre a quello materiale anche e soprat-tutto quello morale. Da quella notte infatti non riusciamo più a stare tranquilli. Non si dorme più bene. Ci svegliamo spesso per un nonnulla. La preoccupazione è persistente e ci ha cambiato le abitudini di vita, familiari e sociali. Ciò che lamento è che sembra che nel caso nostro questa parte della zona industriale è lasciata al proprio triste destino. A differenza della parte della zona industriale che affaccia su via Grottaglie, qui infatti ci sembra di essere nella “terra di nessuno”. Qui nel caso mio (l’ultima zona lottizzata) non è venuto mai nessuno in precedenza a chiedermi “come và in questa parte della zona industriale?”. Qui “dalle mie parti” non c’è illuminazione, non ci sono marciapiedi, non esiste uno spartitraffico adeguato, la strada è piena di buche co-labrodo, segnaletica carente o inesistente e dove gli incroci anche pericolosi non sono segnalati affatto. Ma noi a chi ap-parteniamo: al Comune di Francavilla o dobbiamo andare al vicino Comune di Grottaglie e chiedere di essere “adotta-ti”? Credetemi e cercate di capire il nostro stato d’animo di imprenditori e padri di famiglia: è brutto e atroce. Terribile!. Mi auguro che a partire da oggi questa non sia più la “terra di nessuno”». La preoccupazione intanto non riguarda però solo la zona “Pip”. Anche in altre zone di Francavilla infatti la gente “percepisce” anche sulla propria pelle quanto acca-de ed ha paura. Paura e dolore, che si insinua indifferente-mente tra uomini e donne al comando delle proprie o altrui aziende. É quanto ad esempio accaduto all’amministratore di un’azienda, Giusi Lonoce. Anche qui recentemente “visi-tata” e messa a soqquadro dai ladri. «Ho paura, tanta paura: ci hanno fatto un danno enorme. Mi viene voglia di mollare tutto e chiudere. Ho famiglia e vorrei che i miei figli prose-guissero con la nostra attività. Ma se queste sono le tragiche premesse negative, mi viene voglia di fargli cambiare idea e mestiere», la secca e toccante testimonianza della signora che in passato ha già subito una rapina.

Giovanni di Noi

"Le maniche noi ce le rimbocchiamo,qualcun'altro non ancora!"

E' la secca denuncia di Dino Bianco, presidente del consorzio PIP, che chiede da tempo, a nome degli imprenditori che siano risolte le croniche emergenze. Stanchi delle promesse stiamo provvedendo da soli alla realizzazione della video sorveglianza

I fratelli Andriulo:"Qui è terra di nessuno!"

MARZO 2010 - SVENTATO FURTO AL MERCATONE

OTTOBRE - BRUCIA IL FIENILE DAI PARISI

NOVEMBRE - FURTO ALLA COMETALF

• IL PRESIDENTE LEONARDO BIANCO • I FRATELLI ANDRIULO, TITOLARI DELLA "NEW BABY MODA".DA SINISTRA: ANTONIO, GIUSEPPE E GIANPIERO

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FRANCAVILLA

Riceviamo e pubblichiamo un comunicato del comune circa l'avvenuto finanziamen-to per opere di edilizia scolastica." In riferimento al “ Programma straordinario stralcio di interventi urgenti sul patrimonio scolastico finalizzati alla messa in sicurezza e alla prevenzione e riduzione del rischio connesso alla vulnerabilità degli elementi, anche non strutturali, degli edifici scolastici “Ed alla delibera del CIPE del 13.05.2010, il Ministero dell’Istruzione con provvedimento pubblicato sulla G.U. del 14.09.2010 ha reso noto l’elenco delle scuole beneficiarie delle risorse economiche.La Città di Francavilla Fontana ha visto finanziare le seguenti opere: Scuola Media S. Francesco €. 250.000,00; Scuola Materna Via Togliatti €. 200.000,00; Scuola materna Via Cotogno €. 200.000,00; 1° Circolo “ Aldo Moro “ €. 250.000,00; Scuole Via Bilotta; Villa Castelli – Zullino €. 280.000,00; Scuole Via De Amicis, N.Sauro €. 300.000,00.Per un totale di €. 1.480.000,00.Ora si tratterà di avviare i progetti che vedranno una struttura dell’Ufficio Tecnico impe-gnata al mantenimento degli obiettivi e dei tempi previsti.La scommessa è, infatti, quella di utilizzare tutte le risorse assegnate e di realizzare gli interventi nel rispetto dei tempi previsti dando alle Scuole della nostra Città la tranquillità di operare in sicurezza allo scopo di offrire il miglior prodotto possibile per la formazione culturale delle nuove generazioni di studenti.

L’Assessore ai Lavori Pubblici Il SindacoIng. Mimmo Ammaturo Dott. Vincenzo Della Corte

Pioggia di euro per gli edifici scolastici"Realizzeremo gli interventi nel rispetto dei tempi previsti".

Giurano il Sindaco e l'assessore Ammaturo

Ogni giorno che passa si deturpano sempre di più quei sei appartamenti costruiti in via Luigi Raggio dalla società “Edil2C

Srl”. Dal Comune tutto tace su questo edificio edi-ficato con tanto di “permesso a costruire” e posto sotto sequestro dal 2009 per un problema riguar-dante il superamento in altezza. Del caso è stata investita la Procura della Repubblica di Brindisi a seguito di un esposto del confinante. La società co-struttrice ha chiesto una sanatoria dell’abuso edili-zio (pare che in città altre palazzine si troverebbe-ro nelle medesime condizioni di mancato rispetto delle altezze) mediante pagamento di una sanzione pecunaria. “Quando abbiamo fatto il compromes-so non abbiamo riscontrato alcuna anomalia. Il mio alloggio, destinato ad una mia figlia, è costato 180mila euro considerati gli interventi migliora-tivi fuori capitolato. La casa è chiusa e mia figlia vive in un appartamento in affitto”, dichiara scon-solato uno degli acquirenti, Francesco Tomaselli.

Gli acquirenti dicono che se sono stati fatti degli illeciti, non è giusto che a pagare le conseguenze siano proprio loro.Ed ecco l’appello di Tomaselli agli amministratori comunali. “La salomonica sentenza della Cassa-zione del 24 settembre 2009 da l’opportunità a voi amministratori di chiudere la querelle, sarà poi la magistratura a stabilire se ci sono stati illeciti ed a far pagare chi ha sbagliato. Noi non abbiamo colpe. Tirate fuori il coraggio. Non mettete la testa sotto la sabbia. Credo che i tempi siano maturi per una conciliante conclusione della vicenda”.Hanno risparmiato una vita ed ora questi “proprie-tari” aspettano con ansia le decisioni che dovrà assumere il Comune sul caso di questa palazzina. “I risparmi di una vita di lavoro sono lì, con il ri-schio serio, di perderli se i nostri amministratori, di qualsivoglia colore politico, non si assumono una volta tanto le loro responsabilità”, conclude Francesco Tomaselli.

Nessuna decisione è stata presa dal Comune per lo stabile di via RaggioTomaselli (uno degli acquirenti): “Noi non abbiamo colpe!”

Quella palazzina si deturpa sempre di più!

di Gianni Cannalire

• L'EDIFICIO IN VIA LUIGI RAGGIO A FRANCAVILLA FONTANA

• QUI SOPRA: L'ASSESSORE MIMMO AMMATURO E IL SINDACO DELLA CORTE. A DESTRA LA MEDIA SAN FRANCESCO

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CAROVIGNO

Servizio e fotoservizio dal nostro inviatoGiovanni di Noi

Carovigno è senz’altro una città ed un ter-ritorio nel quale il turismo fa la parte del leone. Ed effettivamente girando perfetta-

mente in incognito e da sconosciuti qualunque una idea ce la siamo fatta. Per le strade della cittadina effettivamente si sente odore di “buona ospitali-tà”. E non solo. A nulla è infatti servito “provo-care” in positivo e spuntare qualche dichiarazione di qualche cittadino: qui sembra che il sindaco Vittorio Zizza sia effettivamente ben voluto. E con la premessa che il turismo e la buona ospita-lità siano comunque fattori sui quali puntare per l’economica cittadina e lo sviluppo del territorio

comunale, possiamo veramente dire che va tutto completamente bene o qualcosa la si può forse an-che migliorare? Magari ancora di più, sempre in meglio? Noi che già nello scorso mese di luglio ci siamo occupati della zona di Torre Santa Sabina, lo abbiamo espressamente chiesto e girato il que-sito al Primo Cittadino, Vittorio Zizza.Allora sindaco, col turismo come state messi? Siete ospitali? Ci tenete a far bella figura?Il Turismo è il nostro fiore all’occhiello – chiosa il Primo Cittadino -. Carovigno ha ormai raggiunto una identità im-prontata sull’accoglienza turistica e la destagio-

nalizzazione. Sul territorio è presente lo IAT In-formazioni accoglienza turistica in cui è possibile avere tutte le delucidazioni su strutture ricettive e orari per effettuare delle visite guidate nella vi-cina Oasi di Torre Guaceto o ancora nel nostro splendido Castello Dentice di Frasso e molto al-tro ancora. Da giugno 2010 è attivo il nuovo portale del turi-smo http://www.carovignoturismo.com/ in cui è possibile trovare tutte le info utili per un turismo consapevole e informato, con all’interno tutte le strutture ricettive presenti sul territorio. Come già anticipato, questa estate nel mese di

luglio 2010 con il numero 32 de “ilbrindisino” ci siamo occupati di Torre Santa Sabina. Se-condo lei è tutto ok? Oppure, non crede che po-trebbe essere migliorato qualcosa nella marina di pertinenza del suo territorio?Torre Santa Sabina è ormai il top della Costa Nord di Brindisi, ma ovviamente c’è ancora molto da fare come migliorare il sistema dei parcheggi e la vivibilità della costa. Per il futuro mi auguro si possa avere un Lido che parte da Specchiolla e arrivi a T. S. Sabina (Carisciola) con piste cicla-bili e idonea illuminazione stradale. C’è sempre da lavorare perché ogni giorno si può migliorare.

Turismo di qualità,servizi da potenziare

• UNA VEDUTA DELLE CARATTERISTICHE VIUZZE NEL CENTRO DI CAROVIGNO. A SEGUIRE UNA PANORAMICA DALL'ALTO • LA SPIAGGIA NEL CENTRO DI TORRE SANTA SABINA, VERA OASI META DI TURISTI DA TUTTO IL MONDO

VIIredazione@ .it

CAROVIGNO

Del Comune di Carovigno, Vittorio Zizza è il sindaco. Come del resto ampiamente descritto nella sua biografi a pubblicata sul sito internet

uffi cial-istituzionale del Comune, Vittorio Zizza è nato a Carovigno dove risiede dalla nascita. Sposato e padre di due fi gli è diplomato in “Ottica ed in Optometria”. Il suo primo incarico politico risale al 1993, in qualità di Consigliere comunale eletto nelle liste della DC. Ha ri-coperto, inoltre, dal 1994 al 1996, il ruolo di Presidente della ProLoco. Negli anni che vanno dal 1996 al 1997 ha ricoperto la carica di Assessore comunale allo “Sport, Turismo e Spettacolo” per il CDL di Fitto. Dal 1997 al 1998 è stato, sempre per il CDL, Assessore comunale ai “Servizi Sociali”. Nel periodo compreso tra agosto 2000 ed agosto 2001 ha ricoperto il ruolo di vice-Sindaco ed Assessore all'Urbanistica. Il 26 maggio viene eletto Sin-daco a capo di una coalizione di Centro-Destra. Noi lo abbiamo incontrato per “sottoporlo” ad una intervista serrata ed a tutto campo: cosa, questa, che Vittorio Ziz-za, di buon grado, ha simpaticamente accettato.Sindaco, lei é a capo di un’amministrazione di......centro destra, dal 26 maggio del 2003É contento della sua squadra al governo della città o starebbe pensando ad un rimpastino? Magari anche solo “in pectore”? Suvvia, dica la verità...Sono soddisfatto della mia squadra, un gruppo dinami-co e disponibile con i cittadini in ogni loro problema. Io dedico 16 ore al giorno al mio paese, dedico tutto me stesso e se alcuni dei quesiti che mi sono stati sottoposti

non sono stati risolti per molti altri si è fatto tutto il pos-sibile. Dal 2003 ad oggi abbiamo realizzato tante cose tra cui l’identità turistica che oramai contraddistingue Carovigno.A cosa state lavorando in queste settimane?Stiamo lavorando alla realizzazione del P.U.G. Piano Urbanistico Generale percorso arduo e tortuoso per via della burocrazia che non permette il decollo del nostro ricco territorio. Stiamo lavorando alla rinascita del centro storico e dal 1 Novembre siamo partiti con la Raccolta Differenziata porta a porta.Quale il punto di forza della sua amministrazione?Sicuramente la professionalità, il talento e la disponi-bilità, verso tutte le persone soprattutto quelle più biso-gnose, che contraddistingue il mio gruppo coeso per un unico obiettivo, la crescita del territorio di Carovigno.Qual é il suo sogno nel cassetto al quale non intende proprio rinunciare e che vorrebbe vedere realizzato prima che abbia termine il suo mandato?Vorrei tanto vedere la realizzazione dell’Impianto di De-purazione Intercomunale di Carovigno, S. Vito dei Nor-manni e S. Michele Salentino. É noto che l’impianto di depurazione ha una lunga storia, che dura da circa 20 anni... tante riunioni, tanto tempo... conferenze di ser-vizi e tante promesse... La burocrazia ancora una volta ha vinto sulla politica e sul bene comune dei cittadini. Si è più volte sottolineato il costo esoso e le diffi coltà sostenute dai cittadini e dalla stessa Pubblica Ammini-strazione nella gestione dei Refl ui provenienti dalle va-

sche di accumulo di Specchiolla e Pantanagianni. Ci si augura una celere risoluzione del problema che grava su tutti noi.Cosa porterà nel prossimo Consiglio?Rigenerazione Mutui e Assestamento di Bilancio con l’obiettivo di rientrare nel Patto di Stabilità.Sindaco, é contento della sua città o vorrebbe vederla migliorata? In cosa?Chiaramente vorrei un miglioramento su diversi fronti, ad esempio la viabilità, il centro storico e molto altro ancora. La Strada Provinciale SP 34 Torre Santa Sa-bina / Carovigno richiede una serie di interventi per la messa in sicurezza. Il continuo e progressivo sgretola-mento del manto stradale e della parte contenitiva del ponte ferroviario, crea notevoli disagi alla cittadinanza in quanto trattasi di arteria stradale di primaria impor-tanza per il raggiungimento e viceversa della Borgata di Santa Sabina e della S.S.379. Non solo, ma crea pau-re e timori negli avventori per i diversi incidenti mortali verifi catesi negli ultimi anni.L’accoglienza é degna in ogni angolo del suo territo-rio, oppure...?La mia comunità è composta da gente ospitale e cor-diale, felice di accogliere chi non ancora conosce le no-stre bellezze naturali, i nostri Beni Culturali con la loro storia densa di personaggi illustri, nonché la famosa Battitura della Nzegna con tutti i gruppi degli Sbandie-ratori. La mia Amministrazione ha lavorato ogni giorno per dare tutti gli strumenti utili per operare nel migliore

dei modi. Ogni giorno si può migliorare e dare sempre di più per il miglioramento qualitativo del nostro ter-ritorio.Qual é il piatto tipico della sua città di cui é partico-larmente orgoglioso ma soprattutto... ghiotto?Fave e cicoria, orecchiette con cime di rapa e infi ne orecchiette al sugo con braciole di carne.

Il sogno nel cassetto? Realizzare il depuratoreMa il sindaco pensa anche ad altri miglioramenti su più fronti

Servizio e fotoservizio dal nostro inviatoGiovanni di Noi

• LA PIAZZA SULLA QUALE SI AFFACCIA IL COMUNE DI CAROVIGNO. A SEGUIRE CAROVIGNO VISTA DALLA STRADA CHE CONDUCE A SAN VITO.

• IL SINDACO VITTORIO ZIZZA

La mia comunità è composta da gente ospitale e cordiale, felice di accogliere chi non ancora conosce le nostre bel-lezze naturali, i nostri Beni Culturali con la loro storia densa di personaggi illustri, nonché la famosa Battitura della Nzegna con tutti i grup-pi degli Sbandieratori. La mia Amministrazione ha lavorato ogni giorno per dare tutti gli strumenti utili per operare nel migliore dei modi.Il nostro piatto tipico sono le fave e cicoria e orecchiette al sugo con braciole di carne

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FRANCAVILLA

Di recente, la stampa ci ha informato che tra non molto Piazza Umberto I sarà resa più luminosa e più bel-

la di prima. Visti i primi risultati dei lavori cosiddetti di riqualifi cazione urbana, c’è da preoccuparsi. Chi scrive è del parere che su Piazza Umberto I sono stati commessi mol-ti gravi errori, a partire dal primo momento in cui è stata chiusa al traffi co. Non si do-veva chiuderla per valorizzare delle semplici ed enormi buche (cosiddette fogge, peraltro note e stranote e di cui è pieno tutto il centro storico) di scarsissimo interesse archeologi-co. A questo errore iniziale, se ne sono ag-giunti altri. La liberalizzazione delle licenze commerciali, per esempio, l’ha trasformata in un unico bar a cielo aperto. Conseguenza: la cosiddetta movida si è spostata dalla sta-zione (zona periferica) al centro della città, con tutto il degrado che conosciamo. Ora la paura è che a questi errori se ne ag-giunga ancora un altro: la chiusura al traffi co di via Roma, corso Garibaldi, corso Umberto e via Regina Elena. La soluzione più saggia sarebbe quella di riaprire subito al traffi co Piazza Umberto I e semmai di richiuderla, insieme con le vie sopra citate, solo a tre con-dizioni: che ciò avvenga nelle ore serali, nel periodo coincidente con l’ora legale e dopo aver trovato una valida soluzione al proble-ma dei parcheggi. Purtroppo, sulla saggezza di chi ha nelle mani le sorti della nostra città non possiamo contare più di tanto. Imitasse-ro almeno quanto avviene nelle realtà urbane più evolute della nostra. Un esempio? Quello di Cremona. Nel 2002, l’allora sindaco della città lom-barda, chiede alla Sovrintendenza ai Beni ar-cheologici di esplorare il sottosuolo di Piazza Marconi: è intenzionato a costruire, in quel luogo centrale, un mega-parcheggio sotter-raneo a tre piani di oltre cinquecento posti. Gli scavi, che durano tuttora, si sono rivelati inaspettatamente miracolosi: è venuta alla luce, nientemeno, l’urbis imperiale distrutta da Vespasiano nel 69 dopo Cristo. Qualcuno, un po’ enfaticamente, l’ha addirittura defi nita

la “Pompei lombarda”. Sicuramente, è il più importante ritrovamento del Nord Italia, che sarà senz’altro oggetto di interesse per gli studiosi di tutto il mondo. Immensa la quan-tità di reperti raccolti: più di cinquantamila, tutti databili al primo secolo dopo Cristo.Di fronte a tanta inaspettata grazia di Dio, come hanno reagito gli amministratori cre-monesi? Intanto non hanno perso la testa, e ce n’era da perdere. La loro prima reazione è stata quella di non desistere dall’obbietti-vo originario di costruire il max-parcheggio programmato: la vita continua. Nessuno si è scandalizzato di questa scelta, neanche Lynn Passsi Pitcher, ispettrice ai Beni archeologici della Lombardia. Anzi, sotto la sua autore-vole guida, si è proceduto alla più razionale delle soluzioni: gli edifi ci romani più interes-santi saranno preservati dietro lastre di plexi-glas e il resto ricoperto da colate di cemento, mentre l’immenso patrimonio di reperti verrà musealizzato in una sede apposita. I risulta-ti completi degli scavi saranno pubblicati in tre volumi e presentati al pubblico nel 2011. Chi volesse maggiore informazioni su tutta la vicenda, si può collegare con il sito del Co-mune di Cremona. Ma credo che ce ne sia già abbastanza per cogliere l’enorme differenza tra il sano pragmatismo lombardo e l’ineffi -cienza perenne del nostro Comune.

Riguardo Piazza Umberto I sono stati commessi molti gravi errori, a partire dal primo momento in cui è stata chiusa al traffi co. Non si doveva chiuderla per valorizzare delle semplici ed enormi buche (co-siddette fogge, peraltro note e stranote e di cui è pieno tutto il centro storico) di scarsissimo interesse archeologico. Che almeno i nostri am-ministratori imitassero quanto è avvenuto in altre realtà urbane. Un esempio? Quella di Cremona.

di Pietro Filomeno

Troppi errori su Piazza Umberto I

Si riaccendono le polemiche sul nuovo restyling dell'agorà.Intanto il sindaco della Corte nel corso del programma radiofonico "Franca...mente"

(in onda il 4 Novembre scorso) rassicura che la fontana non sparirà

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LUCCHETTI REGOLARI quelli posizionati ai cassonetti

della differenziata?Risponde l'assessore al ramo,

Francesco Fumagalli:"Rassicuro quanti hanno solle-vato obbiezioni circa la rego-larità della cosa, che tutto è a

norma".

Premetto subito che sono favorevole alla raccolta differenziata. In casa mia la facciamo da sempre. È indispensabile

educare e convincere tutte le famiglie, anche se non è una cosa facile. Bisogna insistere. Per raggiungere questo obiettivo, occorre però scegliere soluzioni che non scoraggino in partenza la collaborazione dei cittadini. Pena, il fallimento del progetto.Sottopongo, perciò, all’opinione pubblica qualche rifl essione e qualche suggerimento, frutto dell’esperienza maturata in questi mesi di sperimentazione, ma anche del modo in cui la raccolta differenziata viene effettuata con ottimi risultati altrove, a partire da città come Bologna, Parma, ecc.Ho l’impressione che da noi sia stata scelta una soluzione piuttosto primitiva, oltre che dispendiosa (non so a quanto ammonta l’in-vestimento fatto dalla Monteco, sia in termini di acquisto delle pattumiere che di organizza-zione del servizio di raccolta). Parto da queste semplici considerazioni. Francavilla è una “città d’arte”. Dobbiamo, perciò, assolutamente eliminare dai marcia-piedi e dalle strette stradine le centinaia e centinaia di pattumiere, che sono quanto di più orrendo e di più antigienico possa esserci.Non è degno di una “città d’arte” allocare 4 cassonetti colorati per ogni esercizio commer-ciale, che a volte si susseguono l’uno accanto all’altro (bar, pizzerie, ristoranti, fruttivendo-li, supermercati…), anche nel centro storico. All’effetto antiestetico si unisce il fetore che emanano, soprattutto d’estate.

Per eliminare questi spiacevoli inconvenien-ti, sarebbe preferibile ricorrere (come accade nelle città d’arte e ad alta presenza turistica) a tre tipi di cassonetti colorati da sistemare al posto dei vecchi cassonetti metallici fi nora usati: uno per i rifi uti organici, uno per la pla-stica (il materiale che più abbonda: si pensi al consumo di acqua minerale, detersivi, ecc.) e l’altro per il vetro. Quotidianamente andrebbero svuotati i casso-netti dell’umido; per gli altri basterebbe farlo a giorni alterni. Andrebbero parallelamente potenziate le iso-le ecologiche nei luoghi periferici in cui già esistono, in modo che ognuno (che può e vuo-le farlo) possa direttamente conferire i rifi uti separati, tra cui anche la carta e il non ricicla-bile. Tali isole devono essere ripulite e disin-festate ogni giorno, onde evitare l’accumulo di rifi uti al di fuori dei cassonetti, con tutte le evidenti conseguenze in fatto di decoro e di igiene. Così facendo, si eviterebbe lo spettacolo in-decente delle pattumiere vicino alle abitazio-ni (già vediamo cosa accade davanti a un con-dominio o nelle stradine prive di marciapiedi o nelle vie in cui i marciapiedi sono troppo stretti, etc.). Non solo, si eviterebbe anche di tenere fuori durante la notte tutte queste pat-tumiere, bersaglio di vandali e centro di attra-zione di animali randagi. Chi ha avuto modo di girare di notte durante l’estate (turisti compresi) non ha potuto fare a meno di biasimare l’attuale sistema.

Gerardo Trisolino

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Tutte quelle pattumiere in gironon sono belle a vedersi

Varato il maxi comitatoper i 700 anni della città

La giunta comunale, in occasione della ricorrenza del 700° anno del ritrovamento dell'icona bizanti-na raffi gurante la Madonna con il Bambino da cui ebbe origine la città di Francavilla, ha proceduto alla costituzione di un comitato d'onore e scientifi -co. Ne fanno parte 60 persone e tra queste fi gurano studiosi locali, editori, scrittori, dirigenti scolasti-ci, cultori di tradizioni, alcuni presidenti di asso-ciazioni e referenti di varie categorie economiche.

L'intento dell'amministrazione comunale è quello di "ricordare e celebrare rigorosamente l'evento legato alla nascita della città". Intanto, un primo appuntamento previsto per il 22 ottobre scorso con la presenza a Francavilla del Presidente della Camera on. Gianfranco Fini è saltato. Si attende ora da vari intergruppi del maxi comitato il varo di alcune iniziative che dovranno essere vagliate dal sindaco e dalla giunta.

Ne fanno parte 60 persone con il compito di celebrare al meglio lo storico evento

• IL TAVOLO DEI RELATORI ALLA CONFERENZA STAMPA DI PRESENTAZIONE DELLO STORICO EVENTO

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FRANCAVILLA/VIAGGIO NELLE SCUOLE

Prof. Ignazzi, da quanto tempo è al timone di questo prestigioso Istituto a Francavilla Fontana?

Solamente da quest’anno, dopo diverse esperienze svolte in altri istituti. Un bel salto – pienamente meritato – per la sua carriera? Chi la conosce bene, sa delle sue elevate capacità professionali e le posizioni che ha saputo conquistare nel tempo: la cronaca locale ben co-nosce le sue “battaglie” di stampa portate avanti anni addietro nel perorare ad esempio con forza ed energie la causa in favore di una sede idonea a Francavilla dell’Istituto Professionale per i Servizi Commerciali “Carlo De Marco”. Adesso é qui...Dal 1977 al 2003 ho svolto le mansioni di direttore nell’Istituto professionale per i servizi commercia-li della sede coordinata di Francavilla Fontana. Le esperienze passate sono servite a crescere professio-nalmente ma, nello stesso tempo, ho dovuto sostenere grosse battaglie, un Don Chichotte a cavallo tra il XX e XXI secolo. C’è stato un periodo in cui l’istituto pro-fessionale ha permesso a molti giovani di inserirsi nel mondo del lavoro, alcuni di essi sono diventati degli ottimi professionisti affermati. Nell’anno scolastico 1996/97 riuscii a portare nella sede di Francavilla la qualifica del settore turistico.Nostalgie, rimorsi...?Né nostalgie, né rimorsi, perché ho svolto il mio la-voro con amore e dedizione e credevo in quel tipo di scuola e in quei giovani che rappresentavano la fascia debole della società. Insieme ad un gruppo di insegnanti e dirigenti del tempo abbiano lavorato ala-cremente senza un rendiconto economico, anzi…Cosa c’é che non va e che ha trovato qui al suo ar-rivo? Francamente su due piedi non saprei dirglielo, però sto cercando di dare un qualcosa di mio. Tra-sparenza, disponibilità, visibilità e coinvolgimento di tutte le risorse umane che lavorano nella scuola.Ci sono, viceversa, punti di forza che l’hanno parti-colarmente colpita in positivo appena insediatosi?Le risorse umane che possiede il Liceo e che dirigo sono professionalmente preparate e si prodigano af-finché i nostri studenti raggiungano competenze ec-cellenti.A cosa sta lavorando la scuola? Un progetto, sul quale puntate in particolare?Adesso stiamo affrontando progetti che siano effetti-

vamente un ampliamento dell’offerta formativa, come ad esempio le certificazioni di inglese, le certificazioni CAD.Qual é il suo sogno nel cassetto al quale non inten-de proprio rinunciare e che vorrebbe vedere realiz-zato il prima possibile?Con la riforma dei Licei alla fine del primo biennio gli studenti potranno accedere all’inserimento nel mondo del lavoro. L’approfondimento può essere realizzato anche nell’ambito dei percorsi di alternanza scuola-lavoro, nonché attraverso l’attivazione di moduli e di iniziative di studio-lavoro per progetti, di esperienze pratiche e di tirocinio. Vorrei il coinvolgimento da parte di aziende locali per la creazione di sinergie tra imprese e scuola, in modo che anche gli studenti del liceo possano interloquire con le aziende e unire gli aspetti teorici e pratici.Cosa si aspetta dai suoi collaboratori?Una leadership diffusa e collaborativa. Le relazioni organizzative attengono alle modalità di organizza-zione del lavoro e all’attribuzione di funzioni e com-piti. Una buona organizzazione del lavoro, che sia in grado di valorizzare gli aspetti positivi di ciascuno e minimizzare quelli negativi. Inoltre le relazioni in-terpersonali che si riferiscono alle soluzioni adottate serviranno a risolvere i problemi quotidiani e strut-turali.Cosa chiede ai suoi alunni?Impegno, costanza, motivazione e convivenza civile.Cosa si augura per tutti i ragazzi che frequentano questo Istituto?Che possano raggiungere gli obiettivi che si sono prefissati e che siano la futura classe dirigente e che diano lustro al nostro Paese che ha tanto bisogno di alte figure professionali.Sa dirmi quali risultati hanno conseguito gli alunni in uscita nell’anno scolastico 2009/2010?Posso affermare che i risultati conseguiti dagli stu-denti sono stati lusinghieri. 24 allievi hanno superato l’esame di Stato con la votazione di 100/100 e 9 allie-vi con la votazione di 100/100 e lode. Inoltre, diversi allievi hanno superato i test per l’accesso alle diverse facoltà universitarie: 1 Accademia navale, 3 odonto-iatria, 5 medicina, 27 ingegneria, 10 biologia, 3 ar-chitettura, 7 farmacia. Come vede, la preparazione che riesce a fornire il Liceo scientifico di Francavilla è basata sulla formazione delle eccellenze. (G.d.N.)

Prosegue il viaggio de “ilbrindisino” nelle scuole che hanno sede nella “Città degli Imperiali”. A Francavilla Fontana infatti dopo aver bussato alla

porta dei dirigenti delle scuole elementari e medie, con il giornalista inviato siamo passati ad esaminare le scuole superiori. Ed è così che il campanello, questa volta, squil-la alla porta del prof. Vincenzo Ignazzi, neo dirigente del Liceo Scientifico “Francesco Ribezzo”. Abbiamo cercato di conoscere meglio la scuola anche attraverso le sue parole. Anche alcuni ragazzi-studenti dell’istituto, infatti, ci hanno altresì detto la loro. E "loro", sono così: grintosi, determinati, carichi di energie positive, con la testa ben salda sulle spalle e tanta voglia di emergere in positivo. Ma soprattutto anche con le idee chiare, su mol-te cose. Alla faccia della crisi. Che loro, sembra, in siffat-ta maniera vogliano a tutti costi “esorcizzare” e prevalere così sulle negatività che essa comporta per forza di cose. “Loro” sono i ragazzi del liceo Scientifico “Francesco Ribezzo” di Francavilla (una popolazione scolastica pari a 696 alunni ripartiti tra 331 ragazzi e 365 ragazze, ndr). Da qui la nostra curiosità che abbiamo approfondito. Ab-biamo pertanto chiesto ad alcuni maturandi dell’istituto cosa ne pensano dei loro attuali studi in rapporto al mo-mento di crisi e con un’ottica proiettata al mercato del lavoro. La loro ricetta, in breve? Studiare con impegno e serietà, fare dell’Università un percorso obbligato e formarsi il più possibile, il meglio possibile, ed il prima possibile. Per riuscire così a “by-passare” la crisi del momento del mercato del lavoro e sperare di emergere e lanciarsi al momento giusto ed opportuno.«Ho scelto il liceo Scientifico - dice Eleonora Zizzo - perché la ritenevo la miglior scuola che mi potesse dare una cultura generale e globale che mi potesse poi per-mettere di aprire gli sbocchi in tutte le facoltà possibili subito dopo la maturità. Arrivata a questo mio ultimo anno di liceo posso dire che il mio percorso è stato fanta-stico, una bellissima esperienza non solo a livello scola-stico ma anche a livello umano. La scuola per me infatti è sì fatta di studio ma anche di interazione con docenti e con persone che poi diventano una tua seconda famiglia. É stata veramente una bellissima esperienza che mi ha dato tanto a livello scolastico, anche. E mi sono resa con-to che dal primo al quinto anno sono diventata una stu-dentessa ma anche una persona migliore. Sono felice di

quello che ho fatto e non rimpiango nulla. Ho fatto tutto coscienziosamente. Spero di trovare un’ottima sistema-zione. E nonostante tutto ritengo che la determinazione e l’Università sia una cosa molto importante e che “volere è potere”. Ritengo infine che una persona per trovare la-voro si debba formare all’Università. La crisi? Certo che mi spaventa! Però ritengo anche che con gli strumenti adatti, con la determinazione e con lo studio e l’impegno penso di poter arrivare ad un risultato adeguato alle mie aspirazioni».Nel futuro di Giorgio Guerra c’è anzitutto «l’Universi-tà, dove conto di potermi laureare il prima possibile: per la facoltà non ho però ancora deciso».Mariangela Semeraro ci dice invece che «nonostante sia stato un percorso non facile soprattutto gli ultimi due anni, mi sono resa conto effettivamente della completa formazione della scuola. E tutto sommato mi sento co-munque contenta e realizzata, vedendo i risultati. Nel mio futuro? Forse giornalismo (mi piace scrivere) o psi-cologia/criminologia: in ogni caso e comunque la scelta ricadrà senz’altro su “qualcosa” che mi deve piacere. Per me, comunque, la grinta e la volontà di fare sono i punti più importanti per partire bene per il futuro».«Mi piace molto la matematica e le materie scientifiche: sono stati 5 anni di stupenda ed ottima formazione in cui sono cresciuta molto ed in cui ho fatto veramente ciò che mi piaceva fare. All’Università? Sicuramente sceglierò “Ingegneria”» il parere di Chiara Muscogiuri.Dal canto suo, Mariella Pungente ci spiega di essere «soddisfatta della preparazione qui al liceo Scientifico. Nel futuro c’è incertezza, anche perché intendo prendere “Matematica e Fisica” all’Università per poi diventare insegnante. La mia aspirazione. Ma intendo mettercela tutta e cercare così di emergere».Per Antonella Tagliente infine «il mio futuro lo vedo all’estero dove sono propensa di trasferirmi già nel pros-simo anno per frequentare facoltà di “Grafica” oppure di “Arte e Design”. La mèta? Per quel che mi riguarda, Parigi o l’Inghilterra ovviamente. Cervelli in fuga? Più in generale - conclude Antonella Tagliente - ritengo che in Italia ci sono molte intelligenze che però non vengono coltivate. Credo che qualunque tipo di Governo dovrebbe puntare a questo».

Giovanni di Noi

Grinta, volontà, determinazione, e studio: questa la "ricetta" dei ragazziProtagonisti i giovani studenti maturandi che spiegano come combattono la crisi

Continua la nostra inchiesta tra le scuole di Francavilla. In questo numero i riflettori sono puntati sul Liceo Scientifico Ribezzo

"Uno dei miei desideriè che gli studenti del liceo possano interlo-

quire con le aziende unendo teoria e pratica"

Parla il nuovo dirigente scolastico dello Scientificoprof. Ignazzi, già protagonista di alcune battaglie per una sede

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di Giovanni di Noi

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FRANCAVILLA/INCHIESTA

Due esposti, uno indirizzato alla Pro-cura della Repubblica ed un altro alla Guardia di Finanza, sono stati

presentati con l'obiettivo di impedire lo svol-gimento della selezione interna per la pro-mozione a maresciallo. “Il concorso interno per maresciallo deve essere revocato”, tuona l’avvocato Carlo Caniglia che, per conto del suo assistito il vigile Giuseppe Camarda (escluso dal con-corso) ha presentato un esposto alla Procura della Repubblica di Brindisi evidenziando, nella lunga ricostruzione delle vicende am-ministrative che hanno riguardato la coper-tura di cinque posti di vigilanza-Categoria D1, “una situazione di estrema confusione nel compimento degli atti”. Il 18 settembre scorso nella missiva indirizzata al sindaco ed al dirigente dell’ufficio Personale il legale ha sottolineato “la assoluta illegittimità di qual-siasi concorso esclusivamente riservato a personale interno”. Secondo l’avvocato Ca-niglia “le progressioni verticali avvengono tramite concorso pubblico aperto all’accesso dall’esterno. Tale normativa trova applica-zione a partire dall’1 gennaio 2010”.Nell’esposto, ora al vaglio della Procura, lo

stesso legale ha evidenziato un’altra questio-ne. “Va rilevata – ha spiegato- l’irritualità e la nullità della composizione della commis-sione giudicatrice, in quanto presieduta da chi non è né dirigente dell’Ente locale, né di-rigente di altra pubblica amministrazione”. Da qui l’insistenza del legale affinchè venga revocato “ogni provvedimento riguardante il

concor-so per l’assun-zione di specia-

listi di vigilanza riservato al personale inter-no”. “Il semplice raffronto – annota l’avvo-cato Caniglia nell’esposto - tra tutti gli atti fornisce chiara la situazione di estrema con-fusione nel compimento degli atti di gestione dell’ente, anche con riferimento alle compe-tenze attribuite ai diversi organi dell’ammi-nistrazione, laddove non sembra siano stati ben chiari i compiti attribuiti dalla legge agli organi di governo dell’Ente. Non si at-tribuisce la rilevanza dovuta agli atti di pro-grammazione e di organizzazione generale; le determine sono in contrasto con le delibe-

re e con gli atti di indi-r i z z o ; gli atti di gestione vengono compiuti in maniera indiscriminata da dirigenti e dagli organi di governo”. Intanto, esposti a parte, la città di Francavilla da molti anni non ha in pianta organica nessun maresciallo, dopo il conge-damento dei tre sottufficiali Lombardi (pro-mosso poi con il grado superiore), Zaccaria e Distante.

In un recente intervento l'assessore al Personale al comune di Franca-villa Vincenzo Bellano-va ha così risposto alle critiche mosse dal geo-metra Antonio Martina, assessore provinciale: “Il concorso interno di verticalizzazione per ispettori di vigilanza bandito con delibera n. 108 del 12 aprile 2007 (programmazione 2007/09) è conforme alla legge ed in perfetta osservanza della nor-ma che prevede il 50% dei concorsi riservati agli interni con l’onere di ultimarli entro il 31 maggio 2008.Con successiva delibe-ra commissariale, n. 83 del 20 marzo 2009, re-lativa al fabbisogno del personale 2009/2011, veniva previsto la co-pertura di tre ispettori

di vigilanza per il 2009 e due per l’anno 2010.Questo assessorato, in osservanza della normativa Brunetta ha eliminato i due po-sti precedentemente programmati mentre ha confermato i con-corsi relativi ai posti già banditi a suo tem-po, ovvero prima delle nuove norme”.

Questi gli ammessi alla selezione per progressione verticale interna

per la copertura di n°5 posti di "specialista di vigilanza". Di seguito

pubblichiamo i 17 vigili aspiranti "marescialli".

Emanuele CannalireCristoforo Capobianco

Angelo RomaMario Distante

Daniela PuglieseAlessandro Salicandro

Salvatore SalinaroFrancesco Paciullo

Cosimo Massimo CorvinoTommaso SinagraMaurizio d'AmoneManelli UmbertoGrazia Alba BelloLeonardo MiccoliFrancesco Mascia

Giuseppe Di GeronimoMonica Alessandra Guido

Vigili, due esposti per la selezione interna a maresciallo

Per l'avvocato Carlo Caniglia che sostiene le ragioni del vigille Giu-seppe Camarda il concorso interno deve essere revocato

Bellanova: è tutto conforme alla legge

di Gianni Cannalire

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31 DICEMBRE 2010

La funzione pubblica della Cgil di Francavilla nel luglio di quest'anno scese in campo per difendere le scelte operate dall’amministrazione comunale in merito al concorso interno per la copertura di cinque posti per ispettore di vigilanza. In pratica secondo il sindacato la strada percorsa dall’assessore al Per-

sonale Vincenzo Bellanova “è stata giusta”. La Cgil intervenne dopo che il capogruppo de “La Destra” Vincenzo Balestra chie-se ufficialmente il ritiro della delibera, mostrando dubbi sulla legittimità delle procedure. Per la Cgil tutti gli atti compiuti sono “pienamente conformi alle vigenti disposizioni legislative”.

Per la Cgil laselezione è regolare

• NELLA FOTO QUI SOPRA IL VIGILE URBANO GIUSEPPE CAMARDA. A DESTRA IL COMANDO DI POLIZIA MUNICIPALE DI FRANCAVILLA

• L'ASSESSORE VINCENZO BELLANOVA

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Sono rientrati di recente dopo i 10 gior-ni trascorsi all’insegna della cura, del riposo e del divertimento, i 100 anzia-

ni inviati dal Comune di Francavilla Fontana alle Terme Luigiane di Guardia Piemontese, in provincia di Cosenza. Gli accompagnato-ri dei gruppi tra cui, il dott. Carmelo Ciracì, psicologo, e l’animatore Aldo Micocci (en-trambi operatori sociali in quanto dirigenti dell’Università della terza età) hanno allieta-to le giornate ed organizzato la “FESTA dei NONNI” tenutasi lo scorso 2 ottobre nel sa-lone dei Congressi delle Terme, alla presenza di gruppi di anziani provenienti dalla Puglia e da altre regioni d’Italia.Stando a quanto confermato dai partecipanti tutti entusiasti si è trattato di un’iniziativa di grande valenza umana e sociale che valoriz-za la fi gura della persona anziana che oltre a rappresentare una risorsa è anche un punto di riferimento importante nel contesto della

proprio nucleo familiare e della società tutta.Peraltro sul posto anche la direttrice delle Terme, la signora Franca Vilardo, ha accol-to con grande sensibilità e disponibilità la richiesta di coinvolgere tutti gli ospiti e ha dato la massima collaborazione alla riuscita dell’evento, reso noto dalla stampa locale ed anche dal TG regionale della “RAI Calabria” che ha fi lmato la manifestazione con la pre-miazione di targhe ricordo ai signori, Miche-le Serpentino e consorte Teresa Fanelli, quale coppia di coniugi più longeva, rispettiva-mente di 84 e 82 anni. Lo stesso dicasi per la nonna più anziana, signora Angela Ciciriello di 83 anni e del signor Giuseppe Maggio di 81 anni.Il presentatore Aldo Micocci coadiuvato dal dott. Carmelo Ciracì ha presentato al pubbli-co le 10 concorrenti, candidate alla elezione di Lady Simpatia, Lady Eleganza e Lady Ca-labria. Tutte con abito elegante le concorren-

ti si sono esibite davanti al pubblico ed alla giuria composta da Pompea Giglio, Carolina Santoro, Giuseppa Buongiorno, Rosa Duscio e Maria Grazia Rizzo, con la super visione del presidente di giuria Franco della Porta. Questi i risultati: Giuseppina Cinieri è “Lady Simpatia”, Grazia Nardelli è “Lady Elegan-za” e Teresa Fanelli è “Lady Calabria”, pre-miata anche come coppia più anziana. Alle vincitrici la fascia di partecipazione, la corona e - tra gli altri doni - anche la coppa ricordo, offerta dall’Associazione “Universi-tà della Terza Età”. Conclude Micocci, nel saluto di commiato: «Nell’insieme ci siamo trovati bene, dimenti-cando gli affanni, le bollette e le pene, rien-triamo a casa serbando un buon ricordo, ab-biamo comprato di tutto non ci è rimasto un soldo, le tasche sono vuote e ci brucia pure il sederino, non tanto per le spese, quanto per il peperoncino».

TERZA ETÁ

Si chiude con successo il soggiorno alle terme per 100 anziani di Francavilla

Alla festa dei nonni tante "lady" in gara, in lotta per la fascia di miss

• TUTTI IN POSA SORRIDENTI PER UNA STORICA FOTO DI GRUPPO DEI PARTECIPANTI ALLE TERME

• TRIS DI LADY PREMIATE NEL CORSO DELLA CERIMONIA

• ALTRI MOMENTI LIETI DURANTE LA CERIMONIA

• TUTTI IN POSA PER UNA FOTO RICORDO DA CONSEGNARE ALLA STORIA DELL'UNIVERSITÁ DELLA TERZA ETÁ

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SAN MICHELE

"Pallida mors aequo pulsat peda paeperum tabernas regumque turris"(La pallida morte colpisce con piede impar-

ziale i tuguri dei poveri e le torri dei re"(Orazio Carm. I,4)Basterebbe l’epitaffi o di Orazio per rispondere al polverone sollevato sui mass-media in ordi-ne ad una sentenza emessa dal TAR di Lecce il 15.10.10 che ha accolto il ricorso presentato da un artigiano del nostro comune avverso la diffi da inviata dal Sindaco Dr. Alessandro Torroni, alla rimozione di alcuni arredi lapidei non conformi a quelli stabiliti dall’Amministrazione Comunale. La vicenda parte dalla costruzione di una tomba comunale nel Cimitero di San Michele Salentino; l’Amministrazione Comunale decideva che tutti i loculi dovessero essere arredati nello stesso modo e quindi, con la stessa tipologia di caratteri e con lo stesso tipo di arredi lapidei, lasciando i cittadi-ni liberi di acquistarli da qualunque rivenditore. Veniva tumulato un defunto e venivano apposti

arredi diversi da quelli individuati; da ciò la de-cisione del Sindaco di ordinarne la rimozione e la sostituzione. Il TAR di Lecce nella sentenza richiamata, pur riconoscendo alla pubblica ammi-nistrazione il potere di decidere l’uniformità degli arredi lapidei, ha ritenuto che il modello indivi-duato non fosse stato preventivamente reso noto. A prescindere dalle considerazioni sul fatto che, almeno per operatori del settore di San Michele Salentino, tale dato era noto, qualche rifl essione merita la strumentalizzazione di questa sentenza. A prescindere dalle credenze religiose di ognu-no, la prima normativa, in tema di cimiteri, deve farsi risalire all’Editto di Saint Coud, emanato in Francia da Napoleone Bonaparte il 12.06.1804, esteso al territorio italiano nel 1806, con il quale, oltre a disporre sulla collocazione dei cimiteri e delle tombe, si stabiliva che "le tombe dovevano essere uguali tra loro". L’editto aveva due motiva-zioni: la prima di natura igienico-sanitaria, l’altra squisitamente ideologica e politica: se la Rivolu-zione Francese aveva visto fallire il suo proget-to di eguaglianza tra i vivi, si tentava di stabilire questo regime nel mondo dei morti. Fu rifl ettendo su questo Editto che, si narra, Ugo Foscolo abbia trovato l’ispirazione per "I Sepolcri"; si ricorda, infatti, nella letteratura italiana una accesa di-scussione tra Ugo Foscolo ed Ippolito Pindemon-te, a Venezia, sulle regole imposte in materia di costruzione dei Cimiteri e sulla disciplina delle iscrizioni funerarie. Il criterio dell’uguaglianza nella morte ha dettato le scelte dell’Amministra-zione Comunale che, così come deve operare nei

confronti dei cittadini senza discriminazioni di razza, sesso, condizione sociale e credo politico, allo stesso modo deve garantire l’ugualianza nel momento della morte.A quanti su questo tema hanno speculato, con-verrebbe non fermarsi all’aspetto superfi ciale ma

sforzarsi di approfondire le tematiche valoriali e, se proprio non ce la fanno, si consiglia di leggere "A Livella" di Antonio De Curtis:"ccà dinto ò vvuo capì, ca simmo uguale?morto si ‘tu e muorto sò pur’io;ognuno comme a na' ato è tale e qquale"....

Il sindaco: «Perché tanto chiasso?»Si consiglia di leggere

"A livella" di Totò

di Alessandro Torroni*Sindaco di San Michele Salentino

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FRANCAVILLA

Per Danny Mendez la fascia di Miss Italia è stata di

sicuro un trampolino di lancio perfetto. «Un evento

miracoloso», come lo ha detto lei stessa nel cor-

so dell’intervista concessa nel programma “Prima

Classe” ai due conduttori Paride Fiusco e Domeni-

co Cavallo.

Domenico e Paride hanno “catturato” l’ex miss, ora

attrice di fiction e cinema e doppiatrice di cartoon,

mente questa si trovava sul set della prossima cam-

pagna pubblicitaria dell’azienda “Magrì Casa”, del-

la quale è la nuova testimonial.

A gennaio la Mendez sarà protagonista di un film

per la tv, una commedia familiare, con Nino Frassi-

ca e Giulio Scarpati ma non disdegna di far pubbli-

cità, legando appunto il suo nome all’azienda del

gruppo Magrì.

Danny Mendez ha scherzato per tutto il tempo

dell’ospitata radiofonica con Paride e Domenico,

dimostrando tra l’altro di avere grande dimestichez-

za con l’affascinante mondo della radio. Un’espe-

rienza, quella della radio, che ancora professional-

mente le manca.

«É bella l’aria che si respira qui in radio - ha detto

- Mi sa di libertà totale. Qui davanti ad un micro-

fono conta solo ciò che sei, quello che hai dentro.

Qui non si corre il rischio di essere giudicate solo per

l’aspetto fisico».

Si chiama NuovARredo Outlet la nuova sfida

imprenditoriale del gruppo Magrì. Si tratta del

primo Outlet dell'arredamento in tutto il sud Ita-

lia. Un nuovo grande spazio interamente dedi-

cato al pianeta del mobile. Arredamento alla

portata di tutti, dacché come per ogni outlet

che si rispetti la merce in vendita è costituita

da prodotti cosiddetti di fine serie o lievemen-

te danneggiati che pertanto vengono vendu-

ti a basso costo, fino al 50% in meno. Si tratta

ovviamente di pezzi unici o comunque con

disponibilità limitata. Una nuova sfida, quella

della famiglia Magrì che si dimostra sempre

attenta alle esigenze del mercato. Un outlet è

infatti la migliore risposta alla crisi economica

ed al limitato potere di acquisto delle famiglie

italiane. Famiglie che possono ora approfittare

del NuovARredo Outlet per comprare a prez-

zi stracciati e con l'ulteriore agevolazione dei

pagamenti rateali, con finanziamenti a tasso 0.

E le famiglie hanno ben accolto la nascita del

primo outlet del sud Italia, prendendolo let-

teralmente d'assalto. A pochi giorni dalla sua

inaugurazione, NuovArredo Outlet ha fatto già

registrare un vero boom di presenza. Tantissima

la gente che ha affollato e continua ad affol-

lare il punto vendita sulla via per Grottaglie.

Insomma un altro successo del gruppo Magrì.

• DENNY MENDEZ NEGLI STUDI DI QUARTO CANALE RADIO

Denny Méndez testimonialdi Magrì Casa

Apre a Francavilla l'Outlet dell'arredamentoÉ il primo del sud Italia

La nuova sfida imprenditoriale del gruppo Magrì

L'ex miss Italia è stata ospite il 28 ottobrenegli studi di Quarto Canale Radio

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SPORT FRANCAVILLA di Maria Angelotti

A quasi un mese dall’inizio del campionato, la traversata della matricola Soavegel NuovArredo

Basket Francavilla procede tra alti e bas-si. Nello spogliatoio comunque si respira aria di tranquillità e serenità. Insomma i ragazzi di coach Davide Olive hanno lo

stato d’animo giusto, non cedono a facili entusiasmi quando vincono né allo scon-forto quando invece purtroppo perdono.Merito, questo, di Olive, giovane coach d’esperienza, uomo di polso, soprattut-to grande motivatore. Uno, tanto per capirsi, che non si è mai montato la te-sta quando pure avrebbe potuto farlo (i grandi successi della squadra negli ulti-mi anni, non ce ne voglia la società, por-tano in calce la sua fi rma); uno capace di far volare in alto i sogni della tifoseria e restarsene lui con i piedi ben fi ssati in terra. Uno che non si perde d’animo mai. Nep-pure adesso che sulla squadra si è abbat-tuta la tegola del brutto infortunio del giocatore più importante: Romeo Trion-fo.L’atleta mesagnese ha subito una rottura del crociato del ginocchio sinistro. Il che vuol dire che dovrà rimanere fuori per diverso tempo. Stagione probabilmente compromessa.

I tempi di recupero sono stimati intorno ai sei mesi ma non è escluso che, stante la tempra di Romeo, lo si possa rivedere sul parquet anche prima.«L’infortunio di Romeo proprio non ci voleva - commenta a tal proposito Da-vide Olive - lui è il giovate sul quale il roaster è stato costruito. La sua assenza diventa un problema e non vorrei ci portasse a ridimensionare le nostre ambizioni».Un assenza dunque che in qualche modo va colmata. Sostituire Trionfo è impre-sa ardua di per se stessa, tanto più se la società non intendesse scendere nuova-mente sul mercato e quindi essere dispo-sta a spendere altri soldi.Infortunio di Trionfo a parte, Olive con-ferma la serenità della squadra.«Lo stato d’animo dello spogliatoio è si-curamente positivo.Il gruppo è affi atato, c’è armonia. Non avevo dubbi che sarebbe stato così. I nostri ragazzi sono ragazzi seri, giovani

atleti di classe che giocano con profes-sionalità e che soprattutto hanno tanta voglia di fare bene».Quanto a Romeo Trionfo, la società, lo staff e i tifosi biancazzurri gli rinnovano, anche in questa sede, un grosso in bocca al lupo.«La SOAVEGEL-NUOVARREDO - si legge in una nota stampa - ha puntato e continuerà a puntare molto su Trionfo, sperando in un suo quanto più rapido ri-entro in squadra. Romeo ti aspettiamo!».

Solo per un soffi o il peso welter Rocco di Palmo, 34enne pugile professioni-sta francavillese non si è portato a casa

il titolo italiano in palio sul ring del palasport di Arcella di Padova dove ha affrontato, lo scorso 22 ottobre, il varesino Antonio Lauri. Per il pugile francavillese, comunque sia an-data, è stato, fi nora, il match più importante della sua carriera sportiva.Di Palmo non partiva favorito, ma ave-va dalla sua passione, spirito di sacrifi cio e fame di vittoria. Una grande prestazione la sua. Grandi nomi del pugilato, infatti, come Mattioli e Benvenuti, a fi ne incontro si sono

complimentati con lui e lo hanno incoronato vincitore morale dell'incontro. «Non portarsi a casa materialmente il titolo dispiace - confessa Di Palmo - ma resta la soddisfazione di avere dato il massimo e la consapevolezza che la sconfi tta non è dipesa da me. È la grande passione il motore che s’accende quando s’inizia a conoscere e ad amare il pugilato - racconta poi Di Palmo quando gli si chiede della sua passione spor-tiva - poi, lo spirito di sacrifi cio è la sveglia che ti sprona a stringere i denti; quindi, la fame di vittoria è la molla che ti spinge a fare meglio e di più del tuo avversario».

L'infortunio di Trionfo penalizza la Soavegel-NuovarredoMa il coach Olive conferma la serenità della squadra

Di Palmo sfiora il titolo italiano dei pesi welter"Si è battuto da guerriero" è il commento di Nino Benvenuti

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Secondo le statistiche, gli abusi e le vio-lenze sessuali sulle donne è in continua crescita.

Sono diverse le modalità attraverso cui si estrinsecano tali atti, ed il carnefice, spesso, è proprio chi sosta sulla soglia della porta e con pazienza aspetta il momento giusto per bussare ed agire sulla “vittima” prescelta.Sono episodi sconvolgenti, che ascoltati e me-tabolizzati lasciano amaro in bocca e tristezza nel cuore.La donna, talvolta, rispecchia il prototipo di creatura fragile, debole, indecisa e poco deter-minata, al punto che tali caratteristiche diven-gono il trampolino di lancio da cui partire.Tramite i diversi mezzi di comunicazione, quo-tidianamente, apprendiamo di molestie, sevizie e violenza su “fiori appena sbocciati”, ai quali viene stroncata ogni possibilità di vita. L’entusiasmo e la curiosità tipiche dell’età adolescenziale, vengono inghiottite dal vortice della disperazione e del dolore, fisico e mora-le. Viene soppiantata la loro dignità e inesora-bilmente consumano lo scandire dei giorni nel buio del cuore e nella solitudine dell’anima.A volte sono identità negate, che hanno com-messo un unico e grande errore: essersi fidati di chi con astuzia tesse la trappola e con caparbie-tà costruisce la prigione.Il nemico è sempre in agguato e cerca l’occa-

sione propizia per afferrare la “preda”e distrug-gerla. E poi che resta?!? Soltanto la consapevolezza di non poter tornare indietro e la paura di guar-dare avanti …Continuamente veniamo bombardati da notizie di cronaca orripilanti, e ancor più squallido è comprendere che è stato lo zio ad uccidere Sa-rah, che è stato il baby-sitter ad abusare della bambina, che è stato un rumeno a violentare una donna italiana … Solo e soltanto vergogna e silenzio verso chi agisce!Nessuna parola potrebbe esprimere tutto ciò che il cuore si porta dentro e conoscere la nascosta verità non serve a far tornare in vita un corpo molestato ed usato come oggetto di desiderio, anziché come contenitore sacro dell’anima.Perché accade tutto ciò?!? Siamo responsabi-li della vita di chi ci è accanto?!? Facciamo in modo che a nessuno gli venga tolta la possibili-tà di vita e libertà?!? ...Beh, se il mondo va male, è perché molti uomi-ni lo fanno navigare nella direzione sbagliata … Ci sono altri uomini, però, che silenziosa-mente cercano di invertirne la rotta verso mari aperti e interminati spazi …Forse dovremmo impossessarci del timone con più forza e determinazione, afferrarlo insieme e condurre il mondo lì dove il mondo c’è!

Sabrina, cugina e amica di Sarah, ha sempre sostenuto la sua estraneità ai fatti. Ospite di tutte le trasmissioni televisive, attenta e pronta a rilasciare interviste, sempre in prima linea, sicura e determinata, promotrice della fiac-colata per Sarah. Sabrina dalle labbra sottili, il viso paffutello, capelli curati con frangia, codini e cerchietti colorati, affronta con abi-lità mediatica domande, ospitate e discussioni sull’uccisione di quel povero angelo. Sabrina e Sarah, espressione della parabola giudaistica di Caino e Abele.L’irrazionalità della gelosia e dell’invidia conduce l’uomo a percorrere la strada della violenza. Freud parla di aggressività come reazione alla frustrazione, alla depressione, al dolore, alle angosce e al disordine della vita affettiva e ses-suale. In questa storia chi ha l’ES disturbato? Il 15 ottobre Sabrina viene portata in caserma per un lungo interrogatorio, entra nella “Vo-lante” con un pesante cappotto con cappuccio davanti agli occhi, proprio come Dante descri-ve i peccatori nel XXIII canto dell’Inferno. Nella zona più bassa dell’inferno c’è la Caina,

girone dei traditori dei parenti.Il ” Male” che questa società inghiotte quoti-dianamente, il Male che Kant definisce “ male radicale”, come tendenza e inclinazione acqui-sita che non può essere distrutta né estirpata, ci investe, ci mortifica. L’uccisione del tassista, dell’infermiera ro-mena, della donna sciolta nell’acido e tante, tante altre storie, divergono i principi morali del cristianesimo, dell’umana civitas, i codici di valori che servono a guidare le scelte e le azioni umane. Sarah bella, eterea, buona, fiduciosa, sponta-nea, ingenua, inghiottita dall’acido e dalla vo-ragine del male.

Prof.Matilde Sardiello

62 anni insiemeRICORRENZE LIETE E-m@il al direttore

E’ questo il problema che si sta avvertendo nella cittadina fran-cavillese, da quando la ditta Monteco ha deciso che anche in questo pae-se, come in quelli limitrofi, si praticasse la raccolta diffe-renziata dei rifiuti porta a porta.Sicuramente l’approccio inizia-le con la distinzione dei rifiuti non è stato dei migliori, per noi abituati a gettare tutto all’inter-no di una busta, liberandocene buttandola negli appositi cas-sonetti collocati nelle nostre strade. Ma se si pensa al bene della no-stra terra e al rispetto dell’am-biente è giusto che si pratichino queste accortezze.La questione in realtà riguarda ben altro: innanzitutto lo spazio che occupano i due contenitori che ci sono stati consegnati, in

cui andremo a depositare deter-minati rifiuti. Chi dispone di una casa dalle dimensioni modeste troverà di certo difficile, se non impossi-bile, trovare il punto dove col-locarli, poiché il loro aspetto è alquanto ingombrante.In secondo luogo sarebbe op-portuno che il ritiro dei rifiuti, definiti umidi, avvenisse gior-nalmente e non solo nei giorni dispari, così come stabilito da ‘calendario’, dal momento che tenerli nelle proprie case non è di certo igienico.Sarebbe bello interagire con la ditta Monteco anche ricevendo delle risposte su carta stampata e farsi che questa bella iniziati-va “La Raccolta Differenziata” porti dei frutti immediati al ns ambiente.

Liviana Tomaselli

OPINIONI

Come 62 anni fa, ancora in-sieme piu’ uniti di prima.Cosimo e Ines Sternativo, hanno festeggiato i loro 62 anni di matrimonio il 25 ottobre 2010 scorso. Con i

migliori auguri da parte dei figli Graziella, e Arcangelo con la moglie Maria, i nipoti Piero, e Monica con il marito Mimmo, e i pronipoti Giulia e Anthony.

Violenza sinonimo di dominio!Fenomeno in continua crescita …

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Si è svolta, il 28 ottobre scorso, presso il Salone di rappresentanza della Provin-cia di Brindisi la riunione di presenta-

zione della Fondazione “Dieta Mediterranea Onlus”, alla quale hanno preso parte nume-rosi sindaci dei Comuni del territorio, oltre alla Camera di Commercio, la CNA, Confco-pertative, l’Ordine degli agronomi, Confarti-gianato, Confapi e Cittadella della Ricerca.Il presidente Massimo Ferrarese ha aperto la riunione elencando i diversi obiettivi che la Fondazione si pone: valorizzare i prodotti della nostra terra; prevenire le malattie, so-prattutto quelle cardiovascolari e alcuni tu-mori associate all’alimentazione; ricerca sui componenti principali della Dieta; promuo-vere un nuovo modello di marketing territo-riale basato su questo stile di vita.“La nostra alimentazione aiuta a vivere a lungo – ha dichiarato Ferrarese. Vogliamo arrivare alla creazione di un marchio terri-toriale per la Dieta mediterranea per quelle imprese locali che producono i prodotti che rientrano appunto in questa dieta. Attraver-so questo marchio vogliamo far conoscere questo territorio in tutta Italia e all’estero. Ma per arrivare a questo noi dobbiamo pro-muovere gli studi scientifi ci. Noi come Pro-vincia metteremo a disposizione, oltre alle risorse fi nanziarie, la Cittadella della Ricer-

ca. Avremo inoltre bisogno di una sede per la Fondazione e di una Scuola per la Dieta Mediterranea nella nostra provincia.Si tratta di una grande occasione per il no-stro territorio –ha proseguito Ferrarese - perché abbiamo l’obbligo di promuovere questo stile di vita che riesce ad unire la pre-venzione delle malattie al gusto.Occorre inoltre riformulare un nuovo mo-dello di marketing territoriale per la nostra provincia che oggi alle sue bellezze architet-toniche, culturali e naturali può affi ancare questo grande fi ore all’occhiello rappresen-

tato dalla Dieta Mediterranea”Subito dopo la relazione del professor Gae-tano Crepaldi, massimo esperto sulla Dieta Mediterranea, si è data lettura dello Statuto della Fondazione. I Comuni, gli Enti e le as-sociazioni hanno un mese di tempo per poter dare la propria adesione alla Fondazione. Il prossimo 30 novembre, infatti, sarà stipula-ta davanti a un notaio la costituzione della Fondazione.

Una simpatica vignetta tratta da internet che offre anche spunti di rifl essione sull'attuale crisi economica che sta investendo le famiglie.

Nasce la fondazione "Dieta Mediterranea onlus"

Su iniziativa del Presidente della provincia, Massimo Ferrarese è stata presentata l'interessan-te iniziativa. "Vogliamo creare un marchio territoriale per quelle imprese locali che producono i

prodotti che rientrano in questa dieta"

• MASSIMO FERRARESE

• LA SEDE DELLA PROVINCIA DI BRINDISI

Non accade tutti i giorni di entrare in contatto con banconote false, però i tentativi di spacciare monete identiche all’originale - ma dal valore della carta straccia - sono sempre in agguato! E’ opportuno,

quindi, non abbassare il livello di attenzione, soprattutto nel prossimo perio-do di shopping natalizio.Secondo le stime ufficiali della Banca d'Italia, già nel primo semestre del 2010 sono state riconosciute e ritirate dalla circolazione ben 72.361 banco-note: il più elevato numero di contraffazioni è tornato ad essere il taglio da 50 euro (42,5% del totale), seguito dal taglio da 20 euro (41,5%), biglietto quest ultimo molto comune nei nostri portafogli e piuttosto ricercato dai falsari, soprattutto in tempi di crisi economica.

COME DISTINGUERE UNA BANCONOTA VALIDADA UNA NON AUTENTICA

Se abbiamo il dubbio di possedere una o più banconote fasulle, ba-stano pochi secondi per accertarci della loro eventuale falsità! Oc-corre svolgere alcune semplici operazioni che devono portarci a

“guardare, toccare e muovere” le banconote: si tratta delle cc.dd. tre caratteristiche di sicurezza, dettagliatamente illustrate nella guida consultabile sul sito internet www.euro.ecb.eu, che ci consentono di smascherare le banconote contraffatte dal taglio da 5 a 500 euro.A rendere difficile la vita dei falsari, soccorrono quindi alcuni tratti distintivi delle banconote autentiche, quali scritte in rilievo, disegni visibili in controluce, ologrammi e fili di sicurezza.Consistenza. E’ possibile riconoscere una banconota autentica già al tatto: le banconote sono fabbricate in fibre di puro cotone e presen-tano una particolare sonorità e consistenza. Sono rigide e non hanno un aspetto “cerato”. Rilievo. L'immagine principale e i numeri del taglio sul fronte della banconota sono stampati leggermente in rilievo (c.d. calcografica), creando un effetto percepibile al tatto, soprattutto per l’immagine principale, le iscrizioni e la cifra indicante il valore sul fronte dei biglietti. Per percepire gli elementi in rilievo basta sfiorarli con i polpastrelli o sfregarli delicatamente con l’unghia. Le banconote da €200 e €500 sono state dotate di ulteriori segni rilevabili al tatto, posti rispettivamente sul margine inferiore e sul bordo destro: questi elementi agevolano il riconoscimento dei biglietti da parte dei non vedenti e delle persone con problemi visivi.Disegno in trasparenza (filigrana). La filigrana è ottenuta variando lo spessore della carta; si può osservare guardando le banconote in controluce. Appoggiando i biglietti su una superficie scura, le zone in chiaro appariranno più scure: questo effetto è particolarmente evi-dente per la cifra indicante il valore nominale. Striscia olografica. Muovendo una banconota, cambia l’immagine

visibile sulla placchetta ologra-fica: a seconda dell’inclinazione compare la cifra indicante il va-lore nominale oppure il motivo architettonico caratteristico (fi-nestra o portale). Sullo sfondo, una microscrittura scorre in cerchi concentrici iridescenti dal centro ai margini della plac-chetta.Striscia argentata. Muovendo una banconota, sul retro comparirà una striscia verticale di color argento, su cui è possibile scorgere la cifra indicate il suo valore e il simbolo dell'euro.Filo di sicurezza. Come nel vecchio conio, anche nelle attuali banconote è presente un filo verticale scuro, perfettamente visibile in controluce, su cui sono leggibili la parola “euro” e la cifra indicante il valore in microscrittura. Caratteri minuscoli. Le banconote europee sono disseminate di numeri e lettere stampate in caratteri minuscoli: da 0,8 i più grandi e da 0,2 i più pic-coli. In alcune aree delle banconote è possibile osservare sottili iscrizioni, come ad esempio all’interno delle lettere “EYPΩ” (che formano la parola “EURO” in caratteri greci) sul fronte dei biglietti. È necessaria una lente di ingrandimento per poterle leggere. I tratti devono apparire nitidi (ossia non sfocati).

COSA FARE QUANDO SI È IN POSSESSO DIBANCONOTE SOSPETTE DI FALSITÀ

Una persona che abbia dei dubbi sulla autenticità di una banconota in suo possesso non deve tentare di spenderla, perché tale comportamento costi-tuirebbe un reato (art. 457 c.p. punisce, infatti, il reato di falso nummario): deve, invece, farla esaminare da addetti agli sportelli delle banche ordinarie o degli uffici postali o delle filiali della Banca d’Italia. Qualora l'impiegato ritenga che il biglietto in questione sia falso ha l’obbligo di ritirarlo dalla circolazione e trasmetterlo all’amministrazione centrale della Banca d’Italia a Roma, dove un gruppo di super-esperti (il Nac, National Analysis Center) lo analizzerà nei minimi dettagli. In caso di ritiro di una banconota sospetta di falsità, i soggetti obbligati (art. 1 Provvedimento del Governatore della Banca d'Italia del 4 settembre 2008) redigono un verbale, una copia del quale viene rilasciata, a titolo di ricevuta, all’esibitore. Se il NAC della Banca d’Italia accerterà la legittimità della banconota, l’esibitore sarà rimborsato, senza alcuna trattenuta, con vaglia cambiario della Banca d’Italia emesso a suo nome e di pari importo. Ma non esiste alcun rimborso in caso di accertata falsità della banconota.

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diritti dei cittadini

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Banconote false: i consigli per riconoscerle

La “mediazione” tra Comune di Francavilla e ditta costruttrice ha dato i frutti sperati. Dopo uno

stop di qualche giorno nello scorso mese di ottobre è ripresa l’attività nel cantiere per il costruendo Palazzetto dello sport. Il sindaco Vincenzo della Corte e la dit-ta che sta eseguendo i lavori (la Edil Sar Tom di Fasano) hanno, infatti, trovato un accordo in virtù del quale sono state su-perate le difficoltà che avevano portato la ditta fasanese alla drastica decisione di sospendere l’attività nel cantiere. A comunicare lo stop nei lavori di costru-zione del palazzetto dello sport, era stata, lo scorso undici ottobre, la stessa ditta,

la quale con una nota stampa aveva fat-to sapere che, viste le inadempienze nei pagamenti delle rate di acconto da parte del comune, i lavori in cantiere erano da considerarsi sospesi.Una vera e propria doccia fredda che gelò l’entusiasmo di chi, amministra-zione comunale in primis, già faceva il conto alla rovescia per arrivare al giorno della fatidica consegna, in programma per l’estate prossima. Fortunatamente lo stop ai lavori ha avu-to una durata minima che non dovrebbe compromettere il crono-programma dei lavori, che dovrebbero concludersi il 31 luglio del 2011.

“I soldi ci sono – rassicura il primo cit-tadino – bisogna però trovare il percorso per corrisponderli senza incappare nello sforamento del patto di stabilità”. Allo stato attuale sono stati ultimati i lavori relativi alla costruzione delle gradinate e dei loro pilastri. Così come le opere riguardanti gli im-pianti tecnologici, e le rifiniture. Il palazzetto dello sport della città degli Imperiali sarà, quando ultimato, un im-pianto di tutto rispetto: 1200 posti a se-dere, una superficie totale di oltre 11.000 metri quadrati, dei quali 2800 coperti, e parcheggi.

Maria Angelotti

Palazzetto, ripresi i lavori

• I LAVORI AL COSTRUENDO PALAZZETTO DELLO SPORT DI FRANCAVILLA FONTANA

I tentativi di spacciare monete identiche all’originale sono sempre in agguato:è opportuno non abbassare il livello di attenzione, soprattutto nel prossimo periodo di shopping natalizio

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ARIETEVenere torna a stimolare il vostro cuore e a farvi saltare dalla gioia o dalla incompletezza. Un sollie-vo ci sarà, che sia un nuovo incontro o un viaggio che vi riempirà di soddisfazione. Mercurio e Marte in Sagittario contribuiranno a farvi ritrovare una buona forma fi sica e mentale, esattamente come piace a voi.

TOROVenere lascerà l'opposizione al vostro segno e mi-gliorerà gli infl ussi, lasciandovi liberi di riprendere fi ato nei sentimenti. Ritrovate il benessere e la stabilità alla quale tanto aspirate; le relazioni si riappacifi cano con sentimenti più pacati. Non è più il momento di comportarsi in modo pazzerello o di correre dietro ad un sogno vano.

GEMELLILa vita sentimentale si prospetta birichina e molto stimolante, proprio come piace a voi. Molte tenta-zioni si affacceranno anche nella vita di chi è in coppia e desidera o si illude di una certa tranquilli-tà. Molte tensioni si creeranno nelle unioni troppo soffocanti o tradizionali nei ruoli. Sappiate gestire un po' di insoddisfazione generale.

CANCROCʼè un miglioramento generale per i vostri senti-menti, Non si può iniziare un nuovo percorso sen-timentale, se prima non si risolve il vecchio. Appro-fi ttate quindi di questo mese per sgombrare le nubi nel vostro cuore e riprendere in mano la vostra vita con maggior onestà. Molte tentazioni per i single in libera uscita. Affi datevi a mani esperte per qualche massaggio rinvigorente o energizzante.

LEONEVi sentirete più tranquilli nei sentimenti e ricomin-cerete a fi darvi di chi vi sta vicino, ma fate atten-zione: la quadratura tornerà e così i dubbi che vi tolgono il sonno. Rilassatevi in amore, ma non troppo. Qualche litigio sarà comunque inevitabile e rimanete a rischio rottura. I single si godranno qualche incontro felice o ritorni di fi amma.

VERGINELe emozioni saranno in primo piano per farvi recu-perare un benessere sentimentale dimenticato. Gli incontri sono propizi nei viaggi, negli spostamenti, nei contatti di lavoro. Non statevene con le mani in mano, la vita si muove e voi con essa. Prendete una decisione importante. Iniziare uno sport o un'attivi-tà fi sica vi aiuterà a spostare il bisogno di mobilità del corpo nel posto giusto.

BILANCIAIl fascino aumenta e consente nuove conquiste e amori passionali, che vi farebbero bene alla salute. Siate più fi duciosi e ottimisti, le cose sono meglio di quanto pensiate. Fate piazza pulita dei vestiti vecchi e inadeguati al vostro ruolo. Il fi sico è abba-stanza in forma, eccetto qualche disturbo a livello osseo.

SCORPIONECon tre pianeti veloci nel segno, il mese inizia sotto i migliori auspici. Non sentitevi troppo sicuri, qualche nervosismo dietro l'angolo potrebbe farvi slittare un incontro passionale o una conquista alla quale tenete molto. Il vostro mese vi regala nuo-vi amori nati sotto il segno dell' erotismo e della complicità. Cercate maggior intimità nel vostro ambiente.

SAGITTARIOLa vita sentimentale scorre senza eccessive scosse, anche se Marte nel segno vi rende particolarmente passionali e inclini alle avventure. Le coppie posso-no rilassarsi e i single eccitarsi. Una battaglia per la conquista di un amore lontano sembra inevita-bile. Marte nel segno dovrebbe farvi recuperare una bella forma fi sica e voi sapete che lo sport e le attività agonistiche fanno parte del vostro essere.

CAPRICORNOLa prima metà del mese sarà caratterizzata dalla voglia di stare in gruppo e con gli amici, condivi-dendo con loro le pene d'amore. Nella seconda parte ve ne starete buoni buoni a meditare su quanto è successo negli ultimi tempi. Nelle rela-zioni, dovreste cercare di sopportare con pazienza. Per i single, le tentazioni sono forti, anzi fortissi-me, ma attenzione a non deludere chi vi sta vicino.

ACQUARIOL'amore tornerà a farsi sentire a piena voce. La situazione torna positiva e vi libererete dei pesi e delle misure che vi opprimono. Gli ostacoli al vostro benessere sono minimi e nulla rispetto alla gioia che tornerà nel vostro cuore. Il mese si prospetta di miglioramento del tono generale e un gran benefi cio l'otterrete dal movimento fi sico, an-che nel ballo, se volete.

PESCII fi gli possono dare qualche piccolo problema dopo la prima settimana e l'Amore in generale subirà una battuta di arresto nello stesso periodo. Si tratta di elaborare interiormente e maggiormente quello che è successo negli ultimi tempi e poi agire di con-seguenza. Per ora statevene quieti e rilassati, le stelle si acquietano e vi fanno pensare.

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