ilbolscevico18mmxii

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Spedizione in A.P. - 45% art. 2 Comma 20/b legge 662/96 - Filiale di Firenze - Settimanale - 1,50 Fondato il 15 dicembre 1969 Nuova serie - Anno XXXVI - N. 18 - 10 maggio 2012 Da Milano a Catania e Cagliari ALTE NEL CIELO D’ITALIA LE BANDIERE DEL 25 APRILE E DEL 1° MAGGIO Grandi cortei antifascisti per il lavoro, l’art. 18 e contro il governo Monti. Napolitano insiste sull’unità tra antifascisti e fascisti. Contestati dai manifestanti il 1° Maggio i PD Bersani a Portella della Ginestra e Fassino a Torino. Intimidazioni fasciste e poliziesche contro i marxisti-leninisti a Firenze, Varese, Catania e Lecce. Grave provocazione contro Franco Di Matteo, convocato nottetempo dalla questura APPELLO DEL PMLI: UNIAMOCI CONTRO IL CAPITALISMO, PER IL SOCIALISMO Catania, 25 Aprile 2012. La rossa delegazione del PMLI che ha partecipato alla manifestazione per il 67° Anniversario della Liberazione dal nazifascismo (foto Il Bolscevico). Accanto, Milano. La combattiva delegazione del PMLI al corteo del 1° Maggio (foto il Bolscevico) UNA SPLENDIDA VITTORIA ROSSA DEL PMLI E UN FORTE OMAGGIO AL 25 APRILE Indimenticabile e bellissima inaugurazione della nuova sede campana dei marxisti-leninisti Comunicato stampa PROVOCAZIONE ANTI PMLI IL 25 APRILE Elezioni amministrative in provincia di Napoli RIUSCITI BANCHINI DEL PMLI PER L’ASTENSIONISMO A ISCHIA E A BOSCOTRECASE PAG. 16 SOLIDARIETA’ AI COMPAGNI DI FIRENZE, LECCE E VARESE PER LA GRAVE PROVOCAZIONE ANTI-PMLI PAGG. 9-11 Napoli, 25 Aprile 2012. Una veduta parziale dell’inaugurazione della nuova sede del PMLI e de “Il Bolscevico”. Alla presidenza, sulla destra, il compagno Fran- co Di Matteo, Responsabile del PMLI per la Campania. Accanto il compagno Andrea Cannata, Segretario della Cellula “Vesuvio Rosso” di Napoli PAG. 2 PAG. 12 NEL SEGUITO TALK-SHOW SERALE CONDOTTO DA FRANCESCO DE LUCA SUL TEMA DEL 25 APRILE A “TelePavia” Urgo attualizza l’antifascismo contro l’odierno regime neofascista PAG. 11

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Alte nel cielo d'Italia le bandiere del 25 Aprile e del 1 Maggio

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Spedizione in A.P. - 45% art. 2 Comma 20/b legge 662/96 - Filiale di Firenze - Settimanale - € 1,50 Fondato il 15 dicembre 1969 Nuova serie - Anno XXXVI - N. 18 - 10 maggio 2012

Da Milano a Catania e Cagliari

ALTE NEL CIELO D’ITALIA LE BANDIEREDEL 25 APRILE E DEL 1° MAGGIO

Grandi cortei antifascisti per il lavoro, l’art. 18 e contro il governo Monti. Napolitano insiste sull’unità tra antifascisti e fascisti. Contestatidai manifestanti il 1° Maggio i PD Bersani a Portella della Ginestra e Fassino a Torino. Intimidazioni fasciste e poliziesche contro i marxisti-leninisti

a Firenze, Varese, Catania e Lecce. Grave provocazione contro Franco Di Matteo, convocato nottetempo dalla questura

APPELLO DEL PMLI: UNIAMOCI CONTRO IL CAPITALISMO, PER IL SOCIALISMO

Catania, 25 Aprile 2012. La rossa delegazione del PMLI che ha partecipato alla manifestazione per il 67° Anniversario della Liberazione dal nazifascismo (foto Il Bolscevico). Accanto, Milano. La combattiva delegazione del PMLI al corteo del 1° Maggio (foto il Bolscevico)

UNA SPLENDIDA VITTORIA ROSSA DEL PMLI E UN FORTE OMAGGIO AL 25 APRILE

Indimenticabile e bellissima inaugurazionedella nuova sede campanadei marxisti-leninisti

Comunicato stampa

PROVOCAZIONE ANTI PMLI IL 25 APRILE

Elezioni amministrative in provincia di Napoli

RIUSCITI BANCHINI DEL PMLIPER L’ASTENSIONISMO

A ISCHIA E A BOSCOTRECASE

PAG. 16

SOLIDARIETA’ AI COMPAGNI DI FIRENZE, LECCE E VARESE PER LA GRAVE PROVOCAZIONE ANTI-PMLI

PAGG. 9-11

Napoli, 25 Aprile 2012. Una veduta parziale dell’inaugurazione della nuova sede del PMLI e de “Il Bolscevico”. Alla presidenza, sulla destra, il compagno Fran-co Di Matteo, Responsabile del PMLI per la Campania. Accanto il compagno Andrea Cannata, Segretario della Cellula “Vesuvio Rosso” di NapoliPAG. 2

PAG. 12

NEL SEGUITO TALK-SHOW SERALE CONDOTTO DA FRANCESCO DE LUCA SUL TEMA DEL 25 APRILE

A “TelePavia” Urgo attualizza l’antifascismocontro l’odierno regime neofascista

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2 il bolscevico / 25 Aprile N. 18 - 10 maggio 2012

COMUNICATO STAMPA

Provocazioneanti PMLI

il 25 AprileLa polizia in divisa e in

borghese ha cercato di emar-ginare il PMLI dai cortei del 25 Aprile a Firenze, Lecce e Varese. Nelle prime due città sono stati identificati i militan-ti, a Varese è stato intimato di non esporre il cartello contro il governo Monti e quello inneg-giante alla Resistenza e alla lotta contro il capitalismo, per il socialismo.

Ci domandiamo da chi è partito l’ordine. Dai sindaci Renzi (PD), Perrone (PDL), Fontana (Lega Nord), oppure dalla Cancellieri?

Certo è che i governi del-la destra e della “sinistra” bor-ghese sono coalizzati contro i marxisti-leninisti, che non fan-no sconti a nessun partito bor-ghese al servizio del capitali-smo.

Altrettanto certo è che noi viviamo in un regime neofa-scista, in cui è stata cancel-

lata la Costituzione del ’48. Altrimenti non si capirebbe-ro questi atti repressivi fasci-sti compiuti impunemente alla luce del sole proprio nel gior-no stesso in cui si celebrava la storica vittoria del popolo ita-liano sul nazi-fascismo.

La riprova è costituita dal fatto che i media si sono guardati bene dal dare notizia di questa provocazione anti PMLI che non ha precedenti, se non sotto la dittatura fasci-sta di Mussolini.L’Ufficio stampa del PMLI

Firenze 27, aprile 2012

La Commissione per il la-voro di organizzazione del CC del PMLI ha inviato alle istanze colpite dalle provoca-zioni una lettera di solidarie-tà militante. Una volta venute a conoscenza, altre istanze di Partito hanno inviato la loro solidarietà.

MILANODecine di migliaia alla manifestazione nazionale. La delegazione del PMLI,

guidata da Urgo, svolge un ruolo combattivo di avanguardia antifascistaTEMENDO CONTESTAZIONI GLI

ORATORI UFFICIALI ANTICIPANO I COMIZI E ABBANDONANO

LA PIAZZA PRIMA DELL’ARRIVO DEL GROSSO DEL CORTEO

Redazione di MilanoDecine di migliaia i manife-

stanti che sono scesi in piazza a Milano, città Medaglia d’Oro alla Resistenza, nel pomeriggio del 25 Aprile per celebrare il 67° Anni-versario della Liberazione del-l’Italia dal nazifascismo.

Al tradizionale concentramen-to in Porta Venezia sono giunte ben quattro generazioni di antifa-scisti, da quella che aveva vissuto e combattuto il fascismo fino agli studenti medi. Anche quest’an-no il colore prevalente del corteo, che ha raggiunto piazza Duomo, è stato il rosso. Il corteo ha visto la presenza con le loro insegne di sezioni dell’ANPI e dei deportati dell’ANED, questi ultimi coi car-telli neri riportanti i nomi dei lager nazisti. Non sono mancate intere famiglie con bambini, delegazio-ni dei sindacati confederali e non confederali, dei partiti, dei comi-tati migranti, dei centri sociali, e di associazioni cattoliche e umani-tarie come Emergency. E poi nu-trite delegazioni delle associazioni per i diritti dei migranti, dei movi-menti NO TAV, NO EXPO e NO DAL MOLIN; tantissimi i giova-ni tra studenti medi e universita-ri, organizzati dal Coordinamento

dia antifascista dell’intero corteo l’ha rappresentata indubbiamen-te il PMLI: una combattiva e folta delegazione sventolava una selva di rosse bandiere del Partito, alcu-ne abbinate a quella dei Maestri ed una a quella NO TAV, e di cartel-li con i manifesti del PMLI sul 25 Aprile e quelli contro il governo Monti e contro la ministra Fornero portati da militanti e simpatizzan-ti provenienti da Milano e provin-cia e dalle province di Bergamo e Varese, ai quali si sono aggiunti i compagni piemontesi dell’Orga-nizzazione di Biella del PMLI.

Al concentramento i marxisti-leninisti hanno diffuso centinaia di copie del volantino: “Alziamo la bandiera della Resistenza contro il capitalismo, per il socialismo”. Diffuse anche copie de Il Bolsce-vico n. 16 abbinate ai numeri 14 o 15.

“Il 25 Aprile non si tocca ono-re e gloria ai partigiani” risuonava dal megafono del PMLI coglien-do l’approvazione dei manifestan-ti che hanno partecipato a rilan-ciare gli altri slogan come quelli per l’applicazione delle norme di attuazione della XII disposizione transitoria e finale della Costitu-

zione, contro il revisionismo sto-rico neofascista e la riabilitazione dei repubblichini, contro l’inter-ventismo nostrano, per i diritti dei migranti. Non potevano cer-to mancare quelli contro il regi-me neofascista e l’attuale gover-no della grande finanza, della Ue e della macelleria sociale.

La delegazione del PMLI, gui-data dal compagno Angelo Urgo, per la qualità politica delle parole d’ordine scandite e per le canzoni proposte (“Bella Ciao”, “Fischia il Vento”, “Bandiera Rossa”, “La Guardia Rossa”, “La Brigata Ga-ribaldi”…) ha attirato attorno a sé ed al suo seguito sempre più mani-festanti di ogni età suscitando ap-plausi e saluti a pugni alzati da chi sostava ai bordi del corteo.

In Piazza Duomo intanto co-minciavano i comizi ufficiali con un’ora di anticipo, cosa mai acca-duta prima d’ora, senza aspettare nemmeno che la metà del corteo fosse arrivata a destinazione. Sot-to il palco si era già piazzata una claque organizzata da PD, PRC e Amici d’Israele. Faceva capolino addirittura un cartello inneggian-ti alle anticomuniste, antislave e collaborazioniste brigate Osoppo.

Comunicato stampa del Comitato Lombardo del Partito

ENNESIMA INTIMIDAZIONE POLIZIESCA CONTRO IL PMLI

AL CORTEO DEL 25 APRILE A VARESEIl Comitato lombardo del

Partito marxista-leninista italia-no (PMLI) vuole denunciare e far conoscere alla classe operaia e alle masse lavoratrici e popo-lari l’ennesima intimidazione (la terza in 3 anni) che i militanti e simpatizzanti dell’Organizza-zione di Viggiù del Partito han-no subìto alla manifestazione di piazza per il 67° Anniversario della Liberazione, mercoledì 25 Aprile a Varese.

Prima della partenza del cor-teo in piazza San Vittore i marxi-sti-leninisti sono stati circondati dalle “forze dell’ordine” in bor-ghese e in divisa e minacciati di non esporre il cartellone prepa-rato per l’occasione dai compa-gni, dove da un lato si inneggia-va al 25 Aprile, alla Resistenza e alla necessità di attualizzare la lotta dei partigiani contro il capitalismo, per il socialismo e dall’altro spiccava il bel manife-sto che invita a liberarsi dal go-verno della grande finanza del-la Ue e della macelleria sociale guidato dal tecnocrate borghese Mario Monti.

Probabilmente le forti prese di posizione in particolare inneg-gianti al socialismo devono es-sere state come fumo negli occhi per i servi dello Stato capitalista che alle domande dei compagni, che chiedevano agli agenti quale legge stessero infrangendo, han-no risposto: “nessuna legge vie-ne infranta ma il cartello non va esposto perché lo diciamo noi”.

I metodi squadristici di cen-sura e repressione delle “forze dell’ordine” ci danno ragione quando diciamo che siamo in un regime neofascista!

Il Comitato lombardo e l’Or-ganizzazione di Viggiù del PMLI ringraziano i rappresen-tanti della Federazione della Si-nistra Carlo Scardeoni e Pippo Pitarresi, oltre a vari manifestan-

ti che hanno espresso solidarietà in piazza ai marxisti-leninisti.

Oramai gli sgherri dell’ordi-ne borghese non rispettano più neanche a parole la Costituzione democratico-borghese del 1948 di cui hanno fatto carta straccia.

Hanno dimenticato o ignora-no di proposito l’articolo 21 del-la Costituzione che sancisce la libertà d’espressione e di pensie-ro con la parola, lo scritto e ogni altro mezzo di diffusione.

Una cosa è certa oggi come allora i marxisti-leninisti non si faranno intimidire dai metodi squadristici e intimidatori delle “forze dell’ordine”, che ricor-dano quelli usati nel ventennio mussoliniano contro comunisti e antifascisti. Anzi, questi attacchi non fanno altro che rafforzare la coscienza che per raggiunge-re una vera libertà e democra-zia per la classe operaia, le mas-se lavoratrici e popolari. L’unica soluzione è il socialismo!

Il Comitato lombardodel Partito marxista-leninista

italiano 26 aprile 2012

Il compagno Alessandro Frezza durante la manifestazione per il 25 Aprile a Varese (foto Il Bolscevico)

Milano, 25 Aprile 2012. Il PMLI partecipa con una delegazione composta da militanti e simpatizzanti di Milano e provincia e delle province di Bergamo, di Varese e da Biella. Sulla sinistra in primo piano, il compagno Angelo Urgo, Segretario del Comitato lombardo del PMLI che ha diretto la delegazione (foto Il Bolscevico)

Questo vergognoso stratagemma è stato evidentemente architettato per prevenire le inevitabili conte-stazioni all’indirizzo degli oratori che per un motivo o per un altro ciascuno di essi si meritava seppur per diversi motivi.

Il PDL presidente della provin-cia di Milano, Guido Podestà, era già stato duramente contestato pri-ma di salire sul palco per il sup-porto istituzionale che continua a dare alle formazioni nazifasciste (che impunemente sono lasciate libere di agire e si sono permes-se pure di imbrattare i muri dei licei Parini e Manzoni con scritte contro il 25 Aprile e i partigiani), e nonostante le misure preventive anti-contestazione i fischi e le gri-da “vattene a casa” non lo hanno risparmiato durante il suo comizio anche se però in misura assai più contenuta rispetto all’anno scorso quando fu letteralmente subissato da un boato continuo.

Anche il neopodestà di Milano, l’arancione Giuliano Pisapia, ave-va i suoi buoni motivi per temere di essere contestato: il non aver emesso un’ordinanza che vietasse l’apertura degli esercizi commer-ciali il 25 Aprile, abbandonando così migliaia di lavoratori preca-ri al diktat dei loro padroni che li hanno privati di questa sacro-santa festività; il concedere liber-tà di manifestazione ai nazifasci-sti come ai tempi della Moratti; il non sfrattare gli squadristi neri di Hammerskin dai locali comuna-li (case popolari) di Viale Brianza mentre a Crescenzago si ingiun-ge lo sfratto alla locale sezione ANPI e alla filarmonica di quar-tiere; la continuazione della politi-ca di persecuzione anti-rom porta-ta avanti dall’assessore Granelli e il non muovere un dito per la chiu-sura del lager CIE di via Corelli; la politica antiambientale di cemen-tificazione speculativa perpetrata sotto la bandiera di EXPO2015; la porta chiusa in faccia ai preca-ri comunali, licenziati in massa, dopo le tante belle promesse fat-te in campagna elettorale; infine

il tartassamento delle masse mila-nesi, con balzelli, aumenti tariffari e indurimento del morattiano pe-daggio automobilistico della cer-chia Ecopass ribattezzato Area C. Pisapia si è insomma salvato dalle temute contestazioni che si preve-devano soprattutto dai tantissimi giovani in arrivo dal corteo, bean-dosi degli applausi farlocchi della claque selezionata di cui sopra.

Poi c’era la segretaria genera-le CGIL Susanna Camusso che te-meva di essere criticata dalla piaz-za per i suoi tentennamenti e rinvii nel proclamare lo sciopero genera-le, e che teme anche i giovani per la sostanziale latitanza del vertice CGIL nella lotta contro la preca-rietà lavorativa.

Infine, c’è il presidente nazio-nale dell’ANPI, Carlo Smuraglia, che vista la sua aperta condanna al movimento di lotta del popolo della Val Susa certo avrebbe mal digerito le inevitabili contesta-zioni dei No TAV che avrebbero coinvolto molte sezioni dell’ANPI già dichiaratesi con loro solidali e dissociato dai vertici anti-NoTAV dell’Associazione egemonizzati dal PD.

E così, mentre il grosso del cor-teo cominciava ad entrare in Piaz-za Duomo i comizi erano già con-clusi, gli oratori se la sono svignata alla chetichella mentre il palco ve-niva subito frettolosamente smon-tato. Chi scappa vigliaccamente dal responso della piazza del 25 Aprile non è degno di questa gior-nata antifascista!

Riempiendo il vuoto lasciato dai fuggitivi di cui sopra, i marxi-sti-leninisti hanno preso posto al centro di Piazza Duomo posando per la tradizionale foto di gruppo della delegazione del PMLI, can-tando canzoni partigiane e comu-niste e attirando l’attenzione dei manifestanti fra i quali molti si sono avvicinati per conoscerci e prendere copie de Il Bolscevico.

dei Collettivi, e lavoratori precari e disoccupati associati in comitati di lotta contro la precarietà lavora-tiva. Ci sono anche i lavoratori in lotta per la difesa del posto di la-voro come quelli dei treni notturni che presidiano il binario 21 della Stazione Centrale di Milano.

Anche quest’anno l’avanguar-

SEGUE NELLE PAGG. 3-8 �

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N. 18 - 10 maggio 2012 25 Aprile / il bolscevico 3

LETTERA DELLA COMMISSIONE PER IL LAVORO DI ORGANIZZAZIONE DEL CC DEL PMLI ALLA CELLULA “STALIN” DELLA PROVINCIA DI CATANIA DEL PMLI

“Il 25 Aprile avete compiuto un’impresa storica”

Cari compagni,il 25 Aprile voi avete com-

piuto un’impresa storica per il PMLI per quanto riguarda le manifestazioni per la ricorrenza della Liberazione dell’Italia dal nazi-fascismo. Del tipo di quella avvenuta a Palermo nel 2005.

I dirigenti nazionali del PMLI con alla testa il compa-gno Giovanni Scuderi e questa Commissione, nel darne atto e nell’esaltare tale impresa, si complimentano vivamente con ciascuno di voi e con i simpatiz-zanti del Partito che avete avuto a fianco.

Siete stati formidabili nel coinvolgere un numero così grande di manifestanti e a fare addirittura un comizio finale,

subito dopo quello ufficiale de-gli organizzatori della manife-stazione del 25 Aprile. E l’avete fatto tenendo ben alte le insegne dei Maestri e i manifesti del Par-tito.

Sotto la direzione del compa-gno Sesto Schembri, che tra l’al-tro ha pronunciato un forte e co-raggioso discorso, voi siete stati esemplari nell’organizzazione e nelle tattiche e avete dato una splendida immagine di forza, di combattività, di disciplina prole-taria e di fronte unito. Un even-to che rimarrà negli annali della storia del Partito.

Continuate su questa strada, cioè coinvolgendo i simpatiz-zanti sui piani politico e orga-nizzativo, coltivando e allargan-

do le alleanze nella politica di fronte unito, tenendo in pugno l’iniziativa politica, sviluppando il radicamento locale sulla base delle esigenze, dei problemi e della volontà delle masse cata-nesi, soprattutto lavoratrici, stu-dentesche, giovanili e femminili. Soprattutto e anzitutto curando a fondo la vita interna della Cel-lula mettendo al primo posto lo studio della linea del Partito in riferimento ai problemi da risol-vere e il periodico bilancio criti-co e autocritico del lavoro svol-to.

Tutto il Partito, in particolare i compagni siciliani, guardano a voi e si ispirano alla vostra im-presa del 25 Aprile. Grazie per l’esempio, in cui spicca la mo-

destia, che ci date.Viva le artefici e gli artefici

dell’impresa del 25 Aprile a Ca-tania!

Viva la gloriosa Cellula “Sta-lin” della provincia di Cata-nia diretta dal compagno Sesto Schembri!

Studiamo, appoggiamo, di-fendiamo e applichiamo l’edi-toriale del compagno Giovanni Scuderi per il 35° compleanno del PMLI!

Avanti con forza e fiducia verso l’Italia unita, rossa e so-cialista!

Coi Maestri e il PMLI vince-remo!La Commissione per il lavoro

di organizzazionedel CC del PMLI

CATANIAMilitanti, simpatizzanti e amici del

PMLI difendono il valore antifascista del 25 Aprile. Diffuso l’editoriale

sul 35° del Partito. Larghi consensialla delegazione del PMLI cresciuta

a vista d’occhio durante il corteoI MARXISTI-LENINISTI E ALTRE

ORGANIZZAZIONI ANTIFASCISTE INDICONO UNA RIUSCITA ASSEMBLEA CONCLUSIVA

Dal corrispondente della Cellula “Stalin” della provincia di CataniaIn 3 mila sono scesi in piazza

il 25 Aprile a Catania. Tra i pre-senti Anpi, Cgil, Arci, Collettivo Politico Red Militant, Collettivo Politico Experia, Officina Rebel-de, Arcigay, Città Felice, Gapa, Lila, Udi, Open Mind, Catania Città Aperta, Libera Catania, Iri-de, Lega Antirazzista, Collettivo Lesbico Catanese, una delegazio-ne proveniente dal CARA (Centro Accoglienza Richiedenti Asilo) di Mineo, composta da circa 80 mi-granti, il Comitato No Muos Cata-nia-Messina. Tra i partiti il PMLI, PRC, PDCI, SEL.

Il corteo antifascista, partito da piazza Stesicoro, ha visto la par-tecipazione di una folta e combat-tiva delegazione di marxisti-leni-nisti della provincia di Catania. I compagni militanti e simpatizzanti della Cellula “Stalin” che teneva-no alte le bandiere rosse dei Mae-stri e del Partito e due cartelli sui quali spiccavano i manifesti sul 25 Aprile, sul proselitismo, sulla For-nero nei panni di una gerarca fa-scista, sull’astensionismo (viste le prossime elezioni del 6-7 maggio prossimo in alcuni comuni della provincia), su Monti che “striz-za” l’Italia, indossavano i corpetti, i fazzoletti, le spille dei Maestri e quelle del Partito. Essi hanno per lunghi tratti monopolizzato l’at-tenzione di tv, fotografi e militan-ti di base dei partiti diretti da fal-si comunisti e di collettivi politici, grazie anche alla perfetta organiz-

festazione.La manifestazione, che aveva

percorso tutta via Etnea direzione Duomo, si è fermata per mezz’ora nei pressi del palazzo comunale, dove nella corte interna, una par-te della delegazione dei migranti provenienti da Mineo e i rappre-sentanti dell’Anpi e della Cgil, hanno deposto una corona d’allo-ro in memoria dei partigiani cadu-ti, sotto la bandiera di città insigni-ta delle medaglie al valore della Resistenza. In rappresentanza del Comune e della Provincia, nessu-no, come ogni 25 Aprile.

Durante il corteo, i marxisti-le-ninisti della provincia di Catania, oltre all’ordinario lavoro politico che comprendeva la diffusione del volantino sul 25 Aprile, sul 35° del PMLI e de “Il Bolscevico”, hanno portato avanti la lotta ideologica e politica iniziata nei mesi preceden-ti nelle riunioni organizzative del-la manifestazione, presso l’Anpi. Il messaggio del Partito, secondo il quale non si deve limitare il 25 Aprile ad una giornata di mero ri-cordo, bensì ad un’occasione per rilanciare lotte e rivendicazio-ni come quelle contro il governo del tecnocrate liberale borghese Monti, per l’articolo 18, ha colpito nel segno. Durante lo svolgimen-to della manifestazione, infatti, il PMLI ha visto le file della propria delegazione crescere a vista d’oc-chio, grazie al contributo di diversi antifascisti. Partecipanti al corteo interessati al ruolo d’avanguardia del Partito nel promuovere il vero valore del 25 Aprile, che è anti-fascista e non certo di tutti, e lar-ghe componenti di altri partiti e associazioni, hanno appoggiato il PMLI fondendosi con la sua dele-

utile riunione di valutazione criti-ca ed autocritica aperta ai simpa-tizzanti e agli amici nella quale si è discusso della partecipazione del Partito alla manifestazione, della riuscita di quest’ultima,nonché di tutto il lavoro di fronte unito svol-

to per difendere la natura antifa-scista del 25 Aprile.

La Cellula ha ricevuto una bel-la e incoraggiante lettera di elogio da parte della Commissione di or-ganizzazione del CC del PMLI, integralmente pubblicata a parte.

Catania, 25 Aprile 2012. Due operai si fanno fotografare con le bandiere dei Maestri e del Partito (foto Il Bol-scevico)

Catania, 25 Aprile 2012. Il compagno Sesto Schembri tiene il suo intervento durante l’assemblea aperta tenutasi al termine della manifestazione per la Libe-razione dal nazifascismo (foto Il Bolscevico)

zazione, compattezza, combattivi-tà e disciplina che ha tenuto la no-stra delegazione.

Per l’occasione il PMLI si av-valeva in piazza di un’auto sulla quale era posizionato un cartello a V rovesciato con due manifesti che riguardavano il 25 Aprile e la tatti-ca astensionista del Partito, e del-le trombe che diffondevano brani tratti dal volantino “67° Anniver-sario della Liberazione dell’Italia dal nazi-fascismo Alziamo la ban-diera della Resistenza contro il ca-pitalismo, per il socialismo”, dif-fuso in alcune centinaia di unità. Letto con interesse da giovani e antifascisti l’Editoriale per il 35° Anniversario del PMLI scritto dal compagno Scuderi, Segretario ge-nerale del Partito.

Registriamo un tentativo di in-timidazione da parte di un agente di polizia che ha chiesto ai marxi-sti-leninisti se avevano l’autoriz-zazione per portare la macchina nel corteo e ringraziamo l’Anpi per aver difeso la presenza orga-nizzata del Partito dentro la mani-

gazione fino a piazza Dante, luogo in cui si sono tenuti i comizi finali a conclusione dei quali i compa-gni della Cellula “Stalin”, insieme ad altre forze, hanno dato vita ad un’assemblea “aperta”.

Il Segretario di Cellula, com-pagno Sesto Schembri, con l’ausi-lio di un megafono ha trattato vari argomenti. Ha attaccato il gover-no Monti, parlando dei principa-li partiti parlamentari come PDL, PD e UDC Terzo polo che lo ap-poggiano. Ha proseguito parlando della necessità di difendere l’arti-colo 18, di combattere la contro-riforma dell’articolo 81 che ha introdotto il pareggio di bilancio nella Costituzione. Toccando il tema delle crisi cicliche del capi-talismo, il compagno ha affermato che solo abbattendo il capitalismo, che è irriformabile, e instaurando il socialismo si potrà porre fine al massacro sociale. Ha invitato tutte le anticapitaliste e gli anticapitali-sti ad abbandonare ogni illusione elettorale, praticando l’astensio-nismo e a lavorare per la creazio-ne delle istituzioni rappresentative delle masse fautrici del sociali-smo. Nell’occasione ha raccontato il tentativo di boicottaggio da par-te di esponenti di partiti borghesi di alcuni comuni, in cui i compa-gni della Cellula stanno facendo propaganda elettorale, che hanno ricoperto i manifesti astensionisti del PMLI. Schembri ha concluso ricordando il significato attuale del 25 Aprile, tra i consensi di un centinaio di manifestanti che era-no rimasti fino al termine dell’as-semblea.

Sabato 28 aprile nella sede del-la Cellula Stalin della provincia di Catania si è tenuta una positiva e

LECCEForte partecipazione. Il PMLI cuore pulsante di una piazza tinta di rosso.

Numerosi antifascisti al cantodi “Bella ciao” riescono

ad interrompere l’oratore uffi cialeDal corrispondente della Cellula “Nerina ‘Lucia’ Paoletti” di LecceÈ oramai consuetudine l’ap-

puntamento della Cellula “Neri-na ‘Lucia’ Paoletti” di Lecce del PMLI in piazza Partigiani per ce-lebrare in modo militante il 25 Aprile. Ciò che quest’anno ha ve-ramente costituito un elemento di novità è stata la forte partecipazio-ne della piazza dove la nostra Cel-lula, piena di spirito rivoluziona-rio, è stata protagonista assoluta dell’evento, in barba alle istituzio-ni borghesi, ai politici di regime e ai falsi comunisti.

Non a caso la presenza marxi-sta-leninista ha subito attirato le at-tenzioni delle “forze dell’ordine”: appena arrivati due nostri compa-gni sono stati bloccati dai carabi-

nieri, interrogati su cosa avevano intenzione di fare con le bandiere e identificati. L’esperienza ci inse-gna a non cedere a queste vili pro-vocazioni e, armati della nostra te-nacia, abbiamo esposto il cartello col manifesto “Alziamo la Ban-diera della Resistenza” e l’effige di Marx con lo slogan “Con Marx per sempre” e sventolato le nostre bandiere. Se lo scopo era intimi-dirci o umiliarci è fallito grosso-lanamente. Anzi, ha platealmente svelato il proprio tallone d’Achil-le: la reale possibilità che il no-stro amato Partito possa un giorno realizzare un secondo 25 Apri-le, smuovendo la coscienza delle masse e lanciandole nella lotta per il socialismo. Tenendo bene alte le nostre insegne abbiamo ricordato nel pensiero la compagna Lucia che dà il nome alla nostra Cellula.

La provocazione poliziesca subita è stata stigmatizzata dalla Commissione per il lavoro di or-ganizzazione del CC del PMLI nel messaggio di solidarietà inviato alla Cellula.

I rappresentanti istituzionali hanno svolto la cerimonia con il solito ritualismo e distacco bor-ghese, ma d’improvviso dalla piazza un coro spontaneo ha co-minciato a intonare “Bella Ciao”. Il coro, inizialmente di poche voci, è stato immediatamente ani-mato dai compagni della Cellu-la e ha coinvolto tutti con grande entusiasmo, costringendo il rela-

tore ad interrompere il discorso. Un fuori programma che ha spac-cato la manifestazione a metà: da un lato i marxisti-leninisti insieme con i compagni di base di PDCI, PRC, Comunisti-Sinistra Popola-re e sinceri antifascisti, dall’altra il neopodestà leccese Perrone, gran-de amico di Casapound, il senato-re Maritati e la sfidante del “cen-tro-sinistra” alle prossime elezioni Loredana Capone, la quale, sicu-ramente per accattivarsi l’elettora-to, ha brevemente intonato il canto partigiano. I politici di regime non hanno retto l’urto: gran parte della piazza era rossa e il PMLI ne era il cuore pulsante.

I marxisti-leninisti hanno poi proposto di far avvicinare tutti i manifestanti sotto il monumen-to partigiano per rendere onore ai

caduti antifascisti sventolando de-cine di bandiere rosse. Ciò è sta-to un’occasione per incentivare lo spirito militante e antifascista tra i marxisti-leninisti e i compagni di base di altre formazioni politi-che, per aprire un dialogo e crea-re un’unità d’azione contro il go-verno della grande finanza e della macelleria sociale. Non è manca-ta la diffusione dei volantini del PMLI e de “Il Bolscevico”, ac-compagnata da libere sottoscrizio-ni e apprezzamenti per i nostri ma-nifesti.

Si è indubbiamente trattato di un evento senza precedenti per la storia della nostra Cellula consci che occorre dare un corpo da Gi-gante Rosso al nostro Partito per un nuovo 25 Aprile contro il capi-talismo e il fascismo di oggi, per il socialismo. Con le altre forze con le quali abbiamo combattuto in piazza Partigiani abbiamo preso accordi per organizzare insieme il prossimo 1° Maggio.

Una immagine dei rappresentanti delle forze politiche che hanno unitariamente animato la manifestazione del 25 Aprile a Lecce (foto Il Bolscevico)

Ai lettoriA causa dell’assoluta mancan-za di spazio, siamo purtroppo costretti a rimandare la pub-blicazione di servizi di politica interna ed estera nonché le cronache relative alle manife-stazioni del Primo Maggio a Parma, Rimini, Valdisieve, Mu-gello, Fucecchio, Roma e Bari.

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4 il bolscevico / 25 Aprile N. 18 - 10 maggio 2012

FIRENZEIl PMLI partecipa alle principali

iniziative. Cantata “Bella ciao” dai manifestanti in S. Spirito. Sciopero

sindacale contro le aperture dei negoziIN PIAZZA DELL’UNITÀ

LA POLIZIA TENTA DI TENERE FUORI DAL CORTEO

I MARXISTI-LENINISTIRedazione di FirenzeI marxisti-leninisti fiorentini

non si sono risparmiati nel parte-cipare alla principali iniziative ce-lebrative in città.

Una nostra delegazione era pre-sente al consueto appuntamen-to nella centrale Piazza dell’Unità durante il quale vengono deposte corone di fiori al monumento ai Caduti. Un’iniziativa mai come quest’anno istituzionale e volta a mostrare la sfilata di Forze armate.

A fare da intrattenitore coi me-dia il neopodestà Matteo Renzi (PD) affiancato dal neo prefetto

Luigi Varratta che ha fortemente militarizzato il suo primo 25 Apri-le a Firenze. Si son fatti notare consiglieri di comune, provincia e regione della “sinistra” ma anche della destra del regime borghese neofascista. Renzi alla vigilia del 25 Aprile aveva collezionato la “gaffe” politica di non aver invita-to, insieme alle comunità ebraica e cristiana, quella musulmana. Di quest’ultima facevano parte i due senegalesi assassinati a dicembre 2011 dallo xenofobo, razzista e militante di Casa Pound Casseri, vicenda per cui vi è stata una lar-ga mobilitazione antifascista e an-tirazzista alla quale ha partecipato anche il PMLI.

La delegazione del PMLI, gui-data dalla Responsabile toscana compagna Claudia Del Decenna-le, ha portato in piazza il cartello con i manifesti del 25 Aprile e del 1° Maggio, le bandiere dei Maestri e del Partito e grazie anche al con-tributo di un giovanissimo amico del Partito, è stato diffuso ampia-mente il volantino ad hoc con sul retro l’editoriale di Scuderi per il 35° del PMLI.

I nostri compagni mentre erano in piazza si sono intrattenuti con amici e conoscenti ma al momento della formazione del corteo sono stati letteralmente accerchiati da 3 poliziotti in borghese che hanno chiesto i documenti con l’assur-da motivazione che non avevamo “concordato con nessuno di sfilare nel corteo”. La compagna Del De-cennale ha difeso la libertà di sfi-lare alla manifestazione e il fatto che il nostro Partito è in piazza da una vita per il 25 Aprile. Ma fino a quando una nostra compagna non è stata identificata i poliziotti non

ci hanno permesso di raggiunge-re il corteo che già imboccava via Panzani.

Non è la prima volta che i neo-podestà piddini impartiscono l’or-dine di identificarci durante il 25 Aprile, ma in questa forma e con queste “motivazioni” è un fatto inedito e chissà che non sia sta-to proprio il berlusconino Renzi il mandante della grave intimida-zione avvenuta proprio nel giorno in cui si celebra la Liberazione dal nazi-fascismo. Quanto accaduto è stato subito denunciato dai com-pagni verbalmente ad alcuni ma-

nifestanti e nel pomeriggio con un comunicato stampa del Comitato provinciale di Firenze del PMLI (cfr. Il Bolscevico n. 17), vergo-gnosamente ignorato dai media.

Ringraziamo la Commissione per il lavoro di organizzazione del CC del PMLI per la militante soli-darietà espressa.

La delegazione marxista-leni-nista ha infine completato il corteo fino a Piazza Signoria ma, al soli-to, senza entrare in Palazzo Vec-chio per marcare la distanza dalle istituzioni borghesi. Peraltro, mai come quest’anno il corteo ufficiale è stato disertato dalla grande par-te di antifascisti e democratici che in buona parte si sono ritrovati al consueto pranzo di Piazza Poggi a cura dell’ANPI e dell’ARCI.

Nel pomeriggio appuntamen-

to organizzato da Firenze Antifa-scista in piazza Santo Spirito, con corteo fino a Piazza Tasso, dove sono state deposte corone ai mo-numenti in ricordo della strage nazi-fascista del luglio ’44.

I compagni del PMLI con spiri-to militante e di fronte unito hanno collaborato con l’ANPI Oltrarno per la manifestazione, molto par-tecipata da giovani e giovanissimi, in cui ha sfilato una delegazione con le bandiere del Partito. An-che in quest’occasione sono stati distribuiti i volantini sul 25 Aprile e quelli sull’Anniversario del Par-tito. Un giovanissimo con entusia-smo ha sventolato la bandiera del PMLI e aiutato la diffusione. Can-tata unitariamente “Bella Ciao”.

A Firenze come in altre città per il 25 Aprile è stato proclamato

da CGIL, CISL e UIL lo sciopero dei commessi dei negozi, costretti a lavorare in una giornata simbolo della nostra storia nazionale a cau-sa delle liberalizzazioni del gover-no Monti che era stato preceduto l’anno scorso proprio da Renzi che stavolta ha teorizzato: “non si può far finta di non vedere che in tutto il mondo i negozi non hanno i ri-gidi orari di chiusura di trent’an-ni fa. Perciò se vogliamo garan-tire alle famiglie, alle commesse, ai commessi il diritto ad avere una vita normale, il poter stare qual-che domenica coi figli, non lo si fa chiudendo i negozi ma attraver-so una contrattazione sindacale o aziendale per cui chi lavora la do-menica debba guadagnare di più o possa scegliere turni diversi rispet-to agli altri giorni”.

VARESEGli antifascisti rispondono cantando “Bella ciao” al sindaco leghista che impone alla banda di suonare l’inno

nazionalista “canzone del Piave”LA POLIZIA IMPEDISCE AL PMLI

DI ESPORRE IL CARTELLOSULLA RESISTENZA

E CONTRO IL GOVERNO MONTIDal corrispondente dell’organizzazione di Viggiù

Nella soleggiata mattinata di mercoledì 25 Aprile i nostri com-

pagni, militanti e simpatizzanti dell’Organizzazione di Viggiù del PMLI, hanno preso parte alle ce-lebrazioni per il 67° Anniversario della Liberazione dal nazifasci-smo svoltesi a Varese.

Il PMLI partecipa al corteo per il 25 Aprile a Varese (foto Il Bolscevico)

PRATOPMLI, FDS E CGLBT PARTECIPANO

UNITI ALLA CELEBRAZIONEDeposto un mazzo di fi ori

al Monumento al Deportato mentre tutta la piazza intona “Bella ciao”

INTERROTTA LA PROVOCATORIA CERIMONIA MILITARE IMPOSTA

DA COMUNE E PREFETTURA Dal corrispondente della Cellula “Stalin” di PratoNonostante i vomitevoli attac-

chi e le provocazioni dei fascisti che vorrebbero cancellare que-sta importante ricorrenza storica, migliaia di antifascisti, lavorato-ri, ex partigiani, giovani e pensio-nati sono scesi in piazza a Prato il 25 Aprile per riaffermare il va-lore storico, politico e ideologico di questo importante avvenimento nel 67° Anniversario della vittoria partigiana contro la dittatura nazi-fascista.

Ad animare il partecipato e combattivo corteo partito da piaz-za Duomo ci hanno pensato i com-pagni, amici e simpatizzanti del PMLI, della Federazione della Si-nistra (FDS) e del Comitato gay e lesbiche di Prato (CGLBT) che sono sfilati insieme con bandie-re, striscioni e cartelli al canto di “Bella ciao” e urlando slogan anti-

fascisti e inneggianti al 25 Aprile, tra cui: “Gloria eterna ai partigia-ni, evviva la Resistenza, abbasso il fascismo”.

In Piazza Delle Carceri, come annunciato nel volantino e nel co-municato stampa congiunto (cfr. Il Bolscevico n. 17) diffuso duran-te la manifestazione ma comple-tamente ignorati dai mass media locali, PMLI, FDS e CGLBT han-no preso pubblicamente le distan-ze dall’oltraggiosa e provocato-ria cerimonia militare organizzata dalla prefettura in combutta con la giunta comunale in camicia nera del neopodestà Roberto Cenni (PDL) che, per il terzo anno con-secutivo, sulla base di una diretti-va diffusa nel 2010 dall’allora mi-nistro fascio-leghista degli Interni Maroni impone l’alzabandiera in forma solenne, uno schieramento interforze con tre rappresentanti di ogni reparto fra cui anche quello

Firenze, 25 Aprile 2012. Un momento del partecipato corteo tenutosi nel po-polare quartiere di Santo Spirito, uno dei primi a essere liberato dai partigiani nell’agosto 1944 (foto Il Bolscevico)

In piazza con la bandiera ros-sa del Partito, vero e autentico ves-sillo della Resistenza e del socia-lismo, alla partenza del corteo in piazza San Vittore, i compagni hanno dovuto fronteggiare la re-pressione della polizia di regime che ha imposto loro di non esporre il cartello sulla Resistenza e con-

Richiedete

Le richieste vanno indirizzate a:[email protected]

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Firenze, 25 Aprile 2012. La delegazione del PMLI, guidata dalla compagna Claudia Del Decennale, tiene in evidenza le insegne del Partito durante la cerimonia istituzionale in piazza dell’Unità, poco prima che scattasse l’identifi cazione da parte della polizia (foto Il Bolscevico)

tro il governo Monti preparato per l’occasione (vedi comunicato stampa a parte). La Commissione per il lavoro di organizzazione del CC del PMLI ha inviato un mes-saggio di solidarietà.

Malgrado la repressione i marxisti-leninisti hanno preso par-te con combattività al corteo, dif-fondendo i volantini riportanti la posizione del Partito che incitava ad alzare la bandiera della Resi-stenza contro il capitalismo, per il socialismo.

Il corteo ha prima fatto tappa al monumento ai caduti di tutte le guerre, eseguendo tramite la banda musicale, per la gioia del neopodestà Fontana (Lega Nord) e delle nere istituzioni borghesi locali, la reazionaria e nazionali-sta “canzone del Piave” inno del massacro imperialista della Pri-ma guerra mondiale (cosa c’entra con la gloriosa Resistenza parti-giana?). Per tutta risposta i ma-nifestanti hanno intonato “Bella ciao”.

Il corteo si è concluso a lar-go Resistenza dove è stato reso omaggio con “Bella ciao” e dei fiori al monumento dedicato ai caduti partigiani nell’“ottobre di sangue varesino” del 1944, uno dei momenti più significativi della Resistenza partigiana nella nostra provincia.

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N. 18 - 10 maggio 2012 25 Aprile / il bolscevico 5

ROMATorna il corteo del 25 Aprile a Roma osteggiato da Alemanno e Polverini.

Accolto con grande caloredai manifestanti, il PMLI

ispira slogan e il canto di “Bella ciao”

Prato, 25 Aprile 2012. Rappresentanti del PMLI, di FED e del Comitato gay e lesbiche durante la partecipata commemorazione davanti al Monumento al Deportato (foto Il Bolscevico)

Dal corrispondente della Cellula “Rivoluzione d’Ottobre” di Roma

Celebrato a Roma il 25 Aprile in onore della Liberazione dell’Ita-lia dal nazi-fascismo. Ammirevole la presa di posizione dell’ANPI che quest’anno ha preteso lo svol-gimento del corteo che manca-va da tre anni a Roma, osteggiato dall’intrusione del Comune, della Provincia e della Regione Lazio, che avevano portato nelle due edi-zioni precedenti al solo comizio a Porta San Paolo.

Per arrivare a fare il corteo, l’ANPI ha dovuto mettere in chia-ro come Alemanno e Polverini non siano ospiti graditi e non rien-trino nello spirito del 25 Aprile. Dal canto suo, Nicola Zingaretti (PD) il presidente della provincia, prima ha assecondato la decisio-ne dell’ANPI di non invitare poli-tici e istituzioni, facendosi bello e vantandosi di non mancare ad una celebrazione della Liberazione da quando aveva 16 anni, per poi pre-ferire all’ultimo momento di pren-dere parte alla cerimonia del Qui-rinale.

Riuscite a superare le specula-zioni, le provocazioni della destra ma anche della “sinistra” borghese, i provocatori manifesti fascisti in-neggianti alla “repubblica di Salò” che hanno tappezzato Roma ripor-tando un verso storico di Guccini “gli eroi son tutti giovani e belli” completamente decontestualizza-to, poi ancora il tira e molla della Polverini sulla sua partecipazione

che non è avvenuta per “motivi di sicurezza”, alla fine il corteo si è fatto e il risultato è stato dei mi-gliori, aiutati anche da una bellis-sima giornata di sole, hanno pre-so parte in migliaia, colorando di rosso e riecheggiando con can-ti popolari e slogan antifascisti il breve tratto che dal Colosseo porta a Porta San Paolo, simbolo della Resistenza e dell’antifascismo ro-mani.

Il PMLI era presente con la Cellula “Rivoluzione d’Ottobre” e l’Organizzazione di Civitavecchia sfilando con le bandiere, il cartello e indossando i corpetti. Sono sta-te diffuse 200 copie del volantino “Alziamo la bandiera della Resi-stenza contro il capitalismo, per il socialismo”, accolto con grande calore, e diffuso il relativo nume-ro de Il Bolscevico. Inoltre, c’è da sottolineare come i compagni del PMLI siano stati accolti solidal-mente dai manifestanti e in molti casi abbiano ispirato gli slogan e i canti come “Bella Ciao”, anche accompagnata dagli strumenti di una banda.

Il corteo affluito in Porta San Paolo ha poi assistito al comizio dei partigiani sul palco allestito sotto la Piramide Cestia. Iniziato e terminato con “Bella Ciao”, in mezzo sono stati rilevanti gli in-terventi del presidente dell’ANPI di Roma Porcaro e la testimonian-za del partigiano Mario Bottaz-zi sulla provocazione fascista al liceo Avogadro. In generale tutti gli interventi hanno battuto su un tema fisso, ossia la preoccupan-

Roma, 25 Aprile 2012. Un momento della manifestazione per il 25 Aprile. Al centro si notano le insegne del Partito (foto Il Bolscevico)

PESAROLa bandiera del PMLI sventola nelle prime fi le durante i comizi, tra cui quello del capo dello Stato

NAPOLITANO STRAVOLGE LA RESISTENZA E INVOCA

“COESIONE SOCIALE” INTORNO AL GOVERNO DEL TECNOCRATE

LIBERISTA BORGHESE MONTIDal corrispondente dell’Organizzazione di Gabicce Mare del PMLIMercoledì 25 Aprile si è tenuta

a Pesaro la celebrazione della Li-berazione dell’Italia dal nazifasci-smo, caratterizzata quest’anno dal-la presenza del capo dello Stato.

In Piazza del Popolo, quando Napolitano, si è recato dalla que-stura al palco appositamente mon-tato si sono susseguiti i discorsi di diversi politici locali, tra cui il sin-daco di Pesaro, Luca Ceriscioli e il presidente della provincia Matteo Ricci. Ha concluso lo stesso capo dello Stato.

Presenti in piazza CGIL e CISL e, tra i partiti, PMLI e PDCI.

Il discorso di Napolitano è sta-to un esempio di manipolazione e stravolgimento dell’autentico va-lore antifascista della Resistenza, nel tentativo di piegarla alle ne-cessità della politica di massacro sociale del governo Monti. “Coe-sione sociale”, “unità nazionale”, “collaborazione”, “fine delle vec-chie contrapposizioni ideologi-che” erano le parole d’ordine sulle quali si è basato l’intervento della massima istituzione borghese mi-rato a delegittimare la contesta-

zione delle piazze e le lotte delle masse.

Ma quale unità nazionale! Come allora non ci poteva essere unità tra fascisti e antifascisti, così oggi non vi può essere unità per-ché da un lato vi sono il proleta-riato e le masse popolari oppresse, dall’altro vi sono gli oppressori, borghesia, governo Monti e istitu-zioni borghesi.

Non è possibile, come ci chie-de Napolitano, aver fiducia nella capacità dei partiti e nelle istitu-zioni borghesi, in preda al marcio, di riformarsi. Le masse popola-ri, giustamente stanno prendendo coscienza con sempre maggiore chiarezza che il marcio non è do-vuto a “stanchezze” o “degenera-zioni”, come sostiene Napolitano, ma è strutturale al capitalismo che non può essere riformato, ma va abbattuto.

L’Organizzazione di Gabic-ce Mare del PMLI ha difeso l’au-tentico valore del 25 Aprile, ha sventolato la bandiera del Parti-to durante i comizi, distribuendo qualche centinaio di volantini dal titolo “Alziamo la bandiera della Resistenza contro il capitalismo, per il socialismo”.

Pesaro, 25 Aprile 2012. Cartelli dei contestatori mentre parla il capo dello Stato Napolitano

della “Folgore” e il canto dell’In-no di Mameli e della “Canzone del Piave” al posto di “Bella ciao”.

Una cerimonia studiata a ta-volino per svuotare di ogni signi-ficato politico e antifascista il 25 Aprile a cui PMLI, FDS e CGL-BT hanno risposto con una breve ma molto partecipata commemo-razione davanti al Monumento al Deportato con la deposizione di un bellissimo mazzo di fiori e il canto di “Bella ciao” molto ap-prezzata e intonata dalla stragran-de maggioranza dei partecipanti al corteo che si è unita nell’immorta-le canto partigiano.

La Digos e un rappresentan-te delle associazioni combattenti-stiche hanno cercato inutilmente di intimidire gli organizzatori di questa iniziativa ma senza succes-so mentre la prefetta Maria Guia

Federico è stata costretta a sospen-dere per qualche minuto lo svolgi-mento del suo cerimoniale.

La bella e riuscitissima com-memorazione organizzata da PMLI, FDS e CGLBT è servita a sturare le orecchie anche al PD pratese che fino ad oggi ha fatto finta di non vedere ciò che acca-deva mentre ora, per non rimanere completamente spiazzato di fronte all’indignazione popolare, ha pre-sentato attraverso i deputati Gia-comelli, Lulli e Ventura una in-terrogazione parlamentare urgente “per capire in base a quale norma-tiva la prefettura abbia trasformato una festa popolare in una cerimo-nia di Stato rigidamente controlla-ta... e per individuare le responsa-bilità”.

Comunque: meglio tardi che mai!

te ascesa dei movimenti fascisti e delle aggressioni fasciste a Roma a studenti e giovani e addirittura a un partigiano come Bottazzi che quando combatteva il nazi-fasci-smo aveva appena 16 anni.

Una giornata non solo di ri-cordo e di festa, ma soprattutto di estrema attualità, perché il fa-scismo e il neofascismo in tutte le forme sono parte integrante del si-

stema capitalistico e tutti gli auten-tici democratici hanno il compito storico di combatterli. Soprattutto in questo particolare momento di crisi e di forsennata reazione c’è da fare uno sforzo in più e un pas-so in avanti per prendere coscien-za che per sdradicare il fascismo, bisogna abbattere il capitalismo, e c’è solo una via che possiamo per-correre, il socialismo.

BIELLAIl PMLI depone una corona di

garofani rossi in onore dei partigiani caduti. Presenza militante al corteo

nel comune di DonatoCOMUNICATO CONGIUNTO

PMLI-PRC PER DENUNCIARE IL DIVIETO DI ESPORRE

BANDIERE IMPOSTO DALL’ANPI CHE HA SUSCITATO

NUMEROSE PROTESTE

Dal corrispondente dell’Organizzazione di Biella del PMLIQuest’anno l’Organizzazione

biellese del PMLI si è particolar-mente impegnata per la riuscita delle celebrazioni della Liberazio-ne dal nazifascismo.

La sera del 24 aprile, giorno uf-ficiale in cui venne liberata Biella dai partigiani nel 1945, militanti e simpatizzanti dell’Organizzazione di Biella, tutti col fazzoletto ros-so del PMLI al collo, hanno diffu-so il volantino del Partito durante

la “Fiaccolata della Liberazione” organizzata dall’Associazione dei partigiani biellesi in un clima po-litico caratterizzato dal malumore generale tra gli intervenuti poiché la destra del Direttivo provinciale dell’Associazione Nazionale Par-tigiani d’Italia (ANPI) ha voluto e ottenuto di scrivere, sui mani-festi ufficiali che pubblicizzavano l’evento, che era espressamente vietato portare bandiere, striscio-ni e cartelli di partiti politici e as-sociazioni. Tale imposizione ha giustamente innescato una serie di polemiche e prese di posizioni all’interno della sinistra biellese. In primis l’Organizzazione bielle-se del PMLI unitamente al Parti-to della Rifondazione Comunista (PRC) hanno firmato un comuni-cato congiunto che contesta il di-vieto imposto dall’ANPI (vedi Il Bolscevico n.17), subito seguiti dal disappunto di Roberto Pietro-bon di SEL, di Marco Sansoè del

Laboratorio sociale “La Città di Sotto” e della CGIL di Biella che attraverso il loro giornale on line esprimeva contrarietà per qualun-que espressione di esclusione nei confronti dei partiti e movimenti antifascisti.

Il giorno seguente, come prean-nunciato da un comunicato stampa rilanciato da quasi tutti gli organi d’informazione locali, l’Organiz-zazione biellese del PMLI ha de-posto una corona di garofani rossi con la scritta a caratteri dorati “I marxisti-leninisti biellesi ai parti-

giani caduti” presso il monumento ai partigiani posizionato in piaz-za Martiri della Libertà. Dopo le foto davanti al monumento con militanti, simpatizzanti e amici del Partito, ci si è tutti recati pres-so la frazione Lace del comune di Donato (Biella) per partecipare al corteo ufficiale dell’ANPI Valle Elvo e Serra e dall’ANPI Ivrea e Basso Canavese. Militanti e sim-patizzanti del PMLI hanno por-tato in questo corteo le bandiere dei Maestri e del Partito e il car-tello coi manifesti contro il gover-no della macelleria sociale Monti e sull’Anniversario della Libera-zione dal nazifascismo e diffuso centinaia di copie del volantino del PMLI accolto con interesse e in molti casi espressamente richie-sto dai manifestanti.

Nel primo pomeriggio, tutti a Milano per partecipare, sotto le bandiere del PMLI, al grande cor-teo nazionale del 25 Aprile 2012.

L’Organizzazione biellese del PMLI commemora i partigiani davanti al monu-mento in piazza Martiri della Libertà. Con la bandiera del Partito il compagno Gabriele Urban (foto Il Bolscevico)

Il PMLI partecipa al corteo organizzato dall’ANPI locale nella frazione Lace del comune di Donato, in provincia di Biella (foto Il Bolscevico)

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6 il bolscevico / 25 Aprile N. 18 - 10 maggio 2012

PARMAOltre 3.000 manifestanti in piazza. Volantinaggio e attiva presenza del

PMLIDal corrispondente dell’Organizzazione di Parma del PMLIIn una bella giornata di sole,

per rendere omaggio al 25 Apri-le, in circa 3mila hanno preso parte alla manifestazione che si è svolta a Parma, città Medaglia d’oro per la Resistenza. Il lungo corteo si è

snodato da Piazzale Santa Croce ed è terminato in Piazza Garibaldi.

Diverse le organizzazioni che hanno partecipato all’iniziativa. Tra queste il Comitato antifascista di Parma che ha distribuito diverse cartoline raffiguranti un gruppo di partigiani.

Ha partecipato al corteo una de-

Parma, 25 Aprile 2012

Il PMLI, con le bandiere dei Maestri e del Partito, si smarca dalle stanche e

routinarie celebrazioni uffi ciali

VALDISIEVE

Dal corrispondente dell’Organizzazione di Rufi na del PMLI

La Valdisieve ha celebrato a Pontassieve (Firenze) il 67° An-niversario della Liberazione. Dal-la piazza del Comune è partito un corteo di circa 200 persone che hanno deposto una corona alla memoria dei caduti ai monumen-ti di piazza XIV Martiri e di San Francesco. Alla testa dell’iniziati-va erano schierati i sindaci con le delegazioni dei comuni di Pontas-sieve, Pelago e Rufina e le sezioni ANPI di Pontassieve e Rufina. La banda musicale ha accompagna-to i manifestanti suonando l’aria di alcune canzoni partigiane come “Fischia il vento” e “Bella ciao”.

Alla manifestazione non c’era traccia di simboli o bandiere con falce e martello né di SEL né del PRC che hanno totalmente diser-tato l’appuntamento. Quest’anno era presente una piccola delega-zione del PD che ha partecipato con le bandiere tricolori.

Il PMLI assieme ai suoi sim-

patizzanti ha dato il proprio con-tributo portando in piazza le ban-diere dei Maestri e del Partito; un’occasione per stare tra le mas-se divenendo, di fatto, l’unico ri-ferimento di classe dell’iniziativa, così come da tempo in tutte le altre a carattere locale.

Il corteo si è concluso con un breve intervento di circostanza te-nuto dal sindaco di Rufina.

A nostro avviso la memoria e gli insegnamenti della Resistenza devono trovare ben altri spazi per divenire finalmente ben radicati nella popolazione ed in particola-re fra i giovani. Tutto ciò è raffor-zato dal fatto che la Valdisieve si trova geograficamente alle pendi-ci del monte Giovi che più di ogni altro luogo nell’area del nord-est fiorentino, rappresenta la lotta di Liberazione; è li che si formaro-no le prime brigate partigiane che in seguito partirono per liberare la città di Firenze.

In quest’ottica e per quanto sarà nelle proprie possibilità, l’Or-ganizzazione di Rufina del PMLI farà al meglio la propria parte.

Pontassieve (Firenze). Il PMLI, sulla destra, porta in piazza le bandiere dei Mae-stri e del Partito alla manifestazione per il 67° Anniversario della Liberazione (foto Il Bolscevico)

MODENAApprezzamenti dei manifestanti verso

il PMLI e le sue parole d’ordine

Dal corrispondente dell’Organizzazione di Castelvetro di Modena del PMLIA Modena, Città Medaglia

d’Oro alla Resistenza, il 25 Apri-le, c’era un bel sole. Una sentita manifestazione ha marcato il 67° Anniversario della Liberazione dell’Italia dal nazifascismo con il corteo che si è snodato per alcune delle vie principali del centro. Una manifestazione che l’amministra-zione del sindaco Giorgio Pighi (PD) voleva “silenziosa e ordina-ta”, e in parte è stato così a causa della nociva influenza riformista borghese del PD che assopisce la combattività delle masse, ma co-munque grande è stata la parteci-pazione per celebrare la gloriosa Resistenza partigiana.

Il PMLI ha portato in piazza il cartello con i manifesti per il 25 Aprile e contro il governo Monti e le bandiere dei Maestri e del Par-tito. La presenza dei marxisti-leni-nisti non è sfuggita ai manifestanti (che apprezzavano e fotografava-no i manifesti o si intrattenevano con i nostri compagni), ma nean-che alla Gazzetta di Modena che nel servizio del 26 aprile ha cita-to il PMLI (“quello con i volti di Marx, Engels, Lenin, Stalin e Mao

nella bandiera rossa”) e pubblica-to una foto del manifesto su Monti che stritola l’Italia. Erano presen-ti anche ANPI, PD, PRC e centro sociale “Guernica”.

Da denunciare che le “forze dell’ordine” hanno identificato un membro del “Guernica”, “reo” di avere delle casse in auto e che per alcuni minuti è stato impedito l’in-gresso in piazza al camioncino di Rifondazione che trasmetteva can-zoni antifasciste.

Modena. Manifestazione per il 67° Anniversario della Liberazione (foto Il Bol-scevico)

FORLÌCapillare e apprezzato volantinaggio

del PMLI. Un ex partigiano dell’Ottava Brigata Garibaldi per

la prima volta non ha potuto portareil fazzoletto rosso per le pressioni

ricevute da ex partigiani oggi del PDche preferiscono quello tricolore

Dal corrispondente della Cellula “Stalin” di ForlìMercoledì 25 Aprile si è svolta

in Piazza Saffi a Forlì la manife-stazione che ha visto una discreta partecipazione. Sono state depo-sitate corone d’alloro ai lampio-ni dove furono impiccati i parti-giani e al sacrario dei caduti, poi

si è tenuto il discorso celebrativo di un professore dell’Università di Bologna, preceduto dal saluto del sindaco.

Non poteva mancare il PMLI, unico partito presente con le in-segne, che ha portato in piazza la bandiera del Partito e un cartello celebrativo del 25 Aprile e contro

il governo Monti. I marxisti-leni-nisti hanno inoltre diffuso 200 co-pie dell’editoriale de Il Bolscevico sulla Liberazione e dell’articolo di denuncia sulla vergognosa intesa sull’art.18, per lo più richiesti dai presenti, incuriositi e interessati alle posizioni del PMLI. Diffuse anche diverse copie de Il Bolsce-vico n° 14.

Intrattenute anche diverse di-scussioni: un ex partigiano del-l’Ottava Brigata Garibaldi ha rife-rito ai nostri compagni di non aver

portato per la prima volta il fazzo-letto rosso della sua brigata par-tigiana per le pressioni di altri ex partigiani, ora del PD, che adesso gli preferiscono il fazzoletto trico-lore. Un manifestante ha richiesto i manifesti affissi nel cartello ed è stato invitato a recarsi nella sede forlivese del PMLI per ritirarli.

La presenza del PMLI è stata quindi particolarmente apprezza-ta e lo rende sempre più punto di riferimento per gli antifascisti for-livesi.

Forlì, 25 Aprile 2012. Il PMLI commemora i partigiani al Sacrario dei Caduti per la Liberazione (foto Il Bolscevico)

Un partigiano dell’8ª Brigata Garibaldi posa insieme al compagno Denis Bran-zanti, Responsabile del PMLI per l’Emilia-Romagna, al termine della celebra-zione del 25 Aprile (foto Il Bolscevico)

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Unione StampaPeriodica Italiana

chiuso il 3/5/2012ore 16,00

RAVENNALa bandiera del PMLI unica a

sventolare in onore dei partigianiDal corrispondente dell’Organizzazione di Ravenna del PMLIL’Organizzazione di Raven-

na del PMLI ha partecipato an-che quest’anno alla manifestazio-ne per ricordare il 25 Aprile 1945

e soprattutto la Resistenza che in queste zone è stata una vera guer-ra di Popolo.

Insieme a rappresentati del-l’ANPI, il nostro Partito ha porta-to come ogni anno i fiori sui cippi in ricordo dei martiri della Resi-

legazione di Parma del PMLI che ha diffuso centinaia di copie del volantino del Partito sul 25 Apri-le e tenuto alte per tutta la mani-festazione le bandiere dei cinque Maestri.

La manifestazione si è conclu-sa con il comizio di alcuni rappre-sentanti delle istituzioni che si son guardati bene dal ricordare il ruo-lo svolto dai partigiani nella lotta contro il nazi-fascismo.

“Gazzetta di Modena”, 26 aprile 2012

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N. 18 - 10 maggio 2012 25 Aprile / il bolscevico 7

stenza; poi ha partecipato al bre-ve corteo per le vie di Savarna fino alla piazza centrale. Qui ha parla-to l’assessore comunale Giovanna Piaia di PRC, guardandosi bene

dal pronunciare la parola “comu-nista”. Più interessante l’inter-vento della rappresentante ANPI, Silvia Occhipinti, una giovane e grintosa ragazza, che ha spiegato il progetto già in atto di coinvol-gere i bambini delle scuole locali nello studio della Resistenza e del-la Costituzione.

Da notare che ha chiamato i presenti “compagni e compagne”, cosa che non succedeva da mol-to tempo nelle manifestazioni del 25 Aprile a Savarna. L’Organizza-zione di Ravenna del PMLI con-tinuerà a collaborare con l’ANPI perché questi giovani tentino di scalzare la vecchia nomenclatura revisionista e riformista del PD, che finora ha diretto l’associazio-ne locale.

La gloriosa bandiera rossa del PMLI ha sventolato per tutta la durata del corteo, vicino ai cippi e nella piazza. Dov’erano le bandie-re degli altri partiti che si dicono antifascisti?

Il corteo per il 25 Aprile organizzato a Ravenna a cui ha partecipato il PMLI. Con la bandiera il compagno Franco Melandri (foto Il Bolscevico)

Il PMLI insieme ai rappresentanti dell’ANPI ha commemorato i martiri della Resistenza portando fi ori ai cippi eretti in loro ricordo (foto Il Bolsce-vico)

RIMINIIl PMLI unico partito che ha tenuto

alta la sua bandiera. Molto fotografato il manifesto sulla Liberazione

Dal corrispondente della Cellula “Stalin” di Rimini La Cellula “Stalin” di Rimini

del PMLI ha partecipato al cor-teo per il 25 Aprile tenendo alti la bandiera del Partito e il manifesto sulla Liberazione. La manifesta-zione è stata partecipata e il mani-festo del Partito è stato molto foto-grafato lungo il percorso dal Parco Fratelli Cervi a piazza Tre Martiri.

Il corteo si è concluso con i comizi del sindaco di Rimini e del presi-dente dell’ANPI.

Il giorno precedente, 24 apri-le, la Cellula ha partecipato con la bandiera del Partito al presidio davanti alla prefettura indetto dal-la Cgil nell’ambito dello sciope-ro provinciale contro la “riforma” Monti. Anche in questa occasione il PMLI era l’unico partito presen-te con le proprie insegne.

SOLIDARIETÀ AL PMLI PER LE PROVOCAZIONI SUBITE IN PIAZZA IL 25 APRILE

MUGELLOMilitanti, simpatizzanti e amici

danno una bella visibilità al PMLI. Apprezzamenti ai manifesti

del Partito. Buona sottoscrizione per “Il Bolscevico” da parte di un anzianoDal corrispondente dell’Organizzazione di Vicchio del Mugello del PMLIIn occasione del 25 Aprile si è

svolta a Borgo San Lorenzo (Fi-renze) la consueta cerimonia di deposizione delle corone ai vari cippi e monumenti che richiama-no la Resistenza.

Quest’anno vi è stata una par-

tecipazione più numerosa rispetto ad altri anni. Circa 300 gli antifa-scisti borghigiani (simili cerimo-nie, anche se di portata minore, si sono svolte in tutti i comuni mu-gellani) si sono ritrovati in piazza Dante, da dove è partito il corteo.

Come forze politiche presen-ti ufficialmente con le rispettive bandiere PRC, SEL oltre al PMLI. L’Organizzazione di Vicchio del

Mugello del nostro Partito aveva il cartello bifacciale con i manifesti del 25 Aprile e del 1° Maggio, le bandiere dei Maestri e del PMLI. I compagni, militanti, simpatizzanti e amici, hanno dato una bella vi-sibilità al Partito e sostenuto varie discussioni sull’attualità politica. Complimenti sono stati fatti ad un nostro simpatizzante sindacalista per il discorso tenuto una settima-na prima al comizio per la mani-festazione per lo sciopero generale nel Mugello.

Apprezzato da svariati parte-cipanti il manifesto e la locandi-na del 25 Aprile. I compagni in-dossavano i fazzoletti rossi del PMLI e dell’ANPI. Diffusi con successo i volantini del 25 Apri-le e quelli con l’editoriale di Gio-vanni Scuderi, Segretario generale del PMLI, per il 35° del PMLI dal titolo “Uniamoci contro il capita-lismo, per il socialismo”. Diffuso

anche “Il Bolscevico” n. 16 racco-gliendo una buona sottoscrizione da un pensionato.

Al monumento ai partigiani la banda musicale ha eseguito fi-nalmente “Bella ciao” che è sta-ta cantata ben volentieri anche dai compagni del PMLI. Per il resto, con l’esecuzione dell’inno nazionale, il repertorio musica-le della cerimonia è stato intriso, come al solito negli ultimi anni, di nazionalismo e patriottismo borghese.

Alla fine il corteo è tornato in piazza Dante per i discorsi con-clusivi, dove tra l’altro alcuni gio-vanissimi, studentesse e studenti delle medie inferiori hanno letto brani della Resistenza, apprezzati dai presenti.

Ringraziamo il compagno An-tonio del PRC che come al solito ci ha ben curato il servizio foto-grafico.

Borgo San Lorenzo (Firenze). Veduta del corteo per il 25 Aprile 2012 mentre sfi la il PML (foto scattata da Antonio)

FUCECCHIO

Il PMLI tiene alte le bandiere rosse dell’antifascismo e sfi la assieme

all’ANPI, PdCI, PRC e SEL Redazione di FucecchioA Fucecchio (Firenze) il 25

Aprile si è celebrato in piazza, con una manifestazione istituziona-le. E come tutti gli anni il PMLI vi ha partecipato tenendo alti gli insegnamenti e i valori della Re-sistenza.

Da notare invece come il sin-daco PD Claudio Toni abbia stru-mentalmente usato il discorso isti-tuzionale per convincere i presenti a non cadere nell’“antipolitica”, cercando di esorcizzare la giu-sta indignazione verso le cosche parlamentari che cresce sempre di più, invitando a dare fiducia ai partiti che siedono in parlamento, e ovviamente in particolare al suo

che ha cercato di far intendere es-sere diverso quando i fatti dimo-strano esattamente il contrario.

Buona comunque la partecipa-zione al corteo che ha attraversato il centro cittadino. I compagni del PMLI hanno sfilato partendo dalla Casa del Popolo con le loro ban-diere rosse e un cartello assieme all’ANPI, PdCI, PRC e SEL.

Alla fine della manifestazione, approfittando anche della conco-mitanza con il mercato settimana-le, i marxisti-leninisti hanno dif-fuso un centinaio di volantini che celebravano la Resistenza colle-gandola con la lotta all’attuale go-verno del tecnocrate liberista bor-ghese Monti.

Fucecchio (Firenze). Il PMLI nel corteo organizzato per il 25 Aprile 2012 (foto Il Bolscevico)

Abbiamo manifestato fianco a fianco a

VareseCompagni,avendo partecipato a Vare-

se alla manifestazione per il 25 Aprile fianco a fianco con i compagni del PMLI esprimo loro la mia sincera e convinta solidarietà per non aver potu-to manifestare liberamente il giusto dissenso nei confronti di chi sta governando ora l’Italia e da chi lo appoggia in parla-mento e non solo.

Pippo Pitarresi, segretario PdCI-FdS città di Varese

Vi dedico una poesia: scaleremo il cieloe conquisteremo

il socialismoSono vicino al Partito ed ai

compagni di Varese e Catania per le assurde e fasciste inti-midazioni poliziesche di que-sti giorni.

Coraggio compagni! Riu-sciremo a far sventolare la bandiera rossa del socialismo a Roma, scaleremo il cielo e conquisteremo il socialismo in tutto il Paese. Ed allora pa-gheranno caro tutti i nemici del proletariato italiano.

W il socialismo!W il PMLI!

Come l’aquila vola fiera nel cieloVeloce e mai stanca,Noi non ci spaventiamo.Come il toro lotta in ogni cor-rida,determinato e caparbio,Noi non ci demoralizziamo.Come il lupo della steppa os-serva silenzioso,noi rimaniamo sull’attenti,aspettando il momento buono,per sferrare il colpo finale!

Con i Maestri e il Partito vinceremo!

Pier - Milano

Il Partito fa sempre più paura alla classe dominante borghese

Cari compagni!Esprimo la mia più totale

solidarietà ai militanti e sim-patizzanti del PMLI vittime delle provocazioni durante le celebrazioni del 25 Aprile. È proprio vero come voi dite che questa è l’ennesima riprova che siamo in un regime neofa-scista.

Ma i servi della borghesia che hanno ordito tutto questo si ricordino che niente e nessu-no può fermare i veri comunisti dallo svolgere fino in fondo il ruolo che la storia ha posto sul-le loro spalle al servizio dei po-poli contro il capitalismo e per il socialismo.

Evidentemente “provoca-zione batte dove dente duole’’ cioè la verità è che ogni gior-no che passa il PMLI fa sem-pre più paura alla classe domi-nante borghese e ai suoi servi di destra e di ‘sinistra’ e che quindi, come ha detto Scuderi nel suo editoriale sul 35° com-pleanno del Partito, “Checché ne dicano i riformisti di sini-stra, il ‘modello novecentesco del partito’ è ancora attuale

e vitale. Ogni altro modello, come dimostra la pratica, non può che essere di tipo borghe-se’’. Altrimenti il PMLI non subirebbe alcuna provocazione e ostracismo da parte della bor-ghesia e dei suoi servi, queste tristi provocazioni dimostrano appunto che il PMLI è nel giu-sto e che sta svolgendo i suoi compiti egregiamente, pur fra mille difficoltà.

Si tratta di farlo capire alle masse e agli operai liberandoli dalle influenze borghesi. E al-lora per i padroni e i loro cani sarà la fine della festa! Final-mente!

Quanto al 25 Aprile, lorsi-gnori in camicia nera si ricordi-no com’è andata a finire: Hitler suicida per sfuggire a Stalin, Mussolini fucilato e appeso. A perenne monito!Nel frattem-po i capetti che hanno ordito le provocazioni sappiano che il PMLI non li dimenticherà: fu-tura memoria “cari” provocato-ri. A futura memoria.

W il glorioso Partito marxi-sta-leninista italiano!

A morte il capitalismo e il regime neofascista!

Saluti (e solidarietà) marxi-sti-leninisti.

Giordano - provincia di Cosenza

Segno che si torna indietro nel tempo,

al fascismoCari compagni,le provocazioni anti PMLI

avvenute il 25 Aprile ancora una volta dimostrano che sia-mo tornati indietro nel tempo quando i fascisti, che sono l’es-senza della delinquenza, ci fa-cevano vivere nel terrore.

Io (avevo 16 anni) ho ri-schiato il confino, un cugino di mio padre, ha dovuto scontare 15 anni di carcere duro per aver detto che in URSS si era trova-to benissimo.

Compagni,nel ricordo di quei giova-

ni che hanno dato la vita per un’Italia unita, rossa e socia-lista, noi tutti marxisti-lenini-sti, al fianco del nostro amato Partito, distruggeremo i neofa-scisti.

Coi Maestri e il PMLI vin-ceremo!

Un forte, rosso abbraccio.Liliana con Maria e Anna -

Cuneo

Schifata dalle provocazioni antiPMLI

Salve compagni,un amico mi ha inviato del-

le foto in cui si notano i compa-gni della Cellula “Stalin” della provincia di Catania del PMLI nel corteo del 25 Aprile. Cor-teo a cui non ho potuto parteci-pare perché ero fuori Catania.

Sono alquanto schifata da quello che è successo a Firen-ze, Lecce e Varese nei confron-ti del PMLI: la lotta, purtroppo, si fa sempre più dura.

Saluti marxisti-leninisti.Patrizia - Catania

Solidarietà a tuttii compagni

Solidarietà a tutti i compa-gni del PMLI e auguro a tutti un rosso Primo Maggio.

Rossella - Napoli

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Crescenzago (quartiere di Milano), 25 Aprile. Un partigiano che partecipò agli scioperi del 1944 si fa fotografare insieme ad alcuni nostri compagni (foto Il Bolsevico)

BARIAffi ssioni e volantinaggio del PMLI per

celebrare la LiberazioneDal corrispondente della Cellula “Rivoluzione d’Ottobre” di BariLa notte di martedì 24 aprile i

compagni marxisti-leninisti baresi hanno realizzato un’opera di pro-paganda coronata dal successo: l’affissione dei bellissimi manife-sti celebranti il 25 Aprile ricevuti dal Centro, assieme ad alcuni ma-nifesti per il proselitismo. Tappez-zate le pareti nei pressi del Liceo Artistico, della Facoltà di Giuri-sprudenza e anche su Corso Vitto-rio Emanuele, una via molto traffi-cata del centro città dove già pochi istanti dopo l’affissione drappelli di baresi osservavano con interes-se il manifesto del Partito.

È stato confermato da un mem-

bro della Cellula barese che la mattina del 25 Aprile in molti transitavano osservandolo con in-teresse apprezzandone gli slogan e la forza dirompente.

Il giorno seguente, riuscendo a conciliare gli impegni persona-li con la necessità di celebrare il 25 Aprile e in un clima dominato dal silenzio assordante dei partiti della “sinistra” borghese, i com-pagni hanno diffuso nei pressi di un’arteria di grande scorrimento e passaggio di pedoni nel quar-tiere di Poggiofranco il volantino del Partito intitolato “Alziamo la bandiera della Resistenza contro il capitalismo, per il socialismo” ri-scontrando affetto e vicinanza del-le masse.

Tra i lavoratori della fabbrica“STMicroelectronics N.V” di Catania

DIFFUSO L’EDITORIALE DI SCUDERI: “UNIAMOCI CONTRO IL CAPITALISMO,

PER IL SOCIALISMO”

Lunedì 30 aprile, alla vi-gilia della Giornata interna-zionale delle lavoratrici e dei lavoratori, compagni della Cellula “Stalin” della provin-cia di Catania del PMLI han-no diffuso davanti alla fabbri-ca “STMicroelectronics N.V”,

situata nella zona industriale di Catania, l’editoriale del Se-gretario generale del PMLI, Giovanni Scuderi, per il 35° Anniversario della fondazione del Partito dal titolo: “Unia-moci contro il capitalismo, per il socialismo”.

FIRENZE

Diffuso l’editoriale di Scuderi sul PMLI

all’incontro nazionale “Manifesto per

il nuovo soggetto politico”

Firenze, 28 aprile 2012. La compagna Claudia Del Decennale, Responsabile del PMLI per la Toscana, mentre effettua la diffu-sione dell’Editoriale a fi rma del Segretario generale del PMLI, Giovanni Scuderi, redatto in occasione del 35° Anniversario della fondazione del Partito, al primo incontro nazionale “Manifesto per il nuovo soggetto politico”.Il volantino è stato bene accolto e letto con interesse da alcuni partecipanti in attesa dell’inizio dell’incontro.

8 il bolscevico / 25 Aprile N. 18 - 10 maggio 2012

Catania, 30 aprile 2012. Un momento della diffusione alla ST Microe-lectronics dell’editoriale di Scuderi per il 35° Anniversario della fonda-zione del Partito (foto Il Bolscevico)

PALERMODiffuso il volantino sul 25 Aprile e

l’Editoriale di ScuderiDal corrispondente della Cellula “1° Maggio-Portella 1947” di Palermo

Oltre duemila manifestanti hanno sfilato nel capoluogo sici-liano in un combattivo corteo per la Festa della Liberazione. In testa l’Anpi. Presente anche una folta

delegazione di No-Tav. Lanciata a più riprese “Bella ciao”.

I marxisti-leninisti palermitani hanno partecipato alla manifesta-zione diffondendo il volantino sul 25 Aprile e quello con l’Editoriale per il 35° Anniversario del Parti-to, entrambi molto apprezzati da-gli antifascisti in corteo.

CRESCENZAGO

Il PMLI partecipa alla manifestazione nello storico quartiere milanese

che ospita la nostra Sede e depone corone di alloro alle lapidi partigiane

assieme all’ANPI

Dal corrispondente della Cellula “Mao” di Milano

La mattina del 25 Aprile nel-lo storico quartiere antifascista di Crescenzago a Milano (dove si trova la Sede milanese del PMLI), teatro di episodi eroici compiu-

ti dalla Resistenza italiana contro i nazifascisti, si è svolta l’annuale cerimonia della commemorazione dei partigiani caduti nel quartiere.

Presenti l’ANPI Crescenzago, partigiani e i partiti politici con in prima fila il PMLI e poi il PdCI, SEL e una sparuta rappresentan-

Vorrei aprireuna sede del PMLIVorrei dar vita a una sezione e

aprire una sede del PMLI a Torre Annunziata.

Se potete mettermi sulla strada giusta contattatemi.

Grazie. Cordiali saluti.Gianluca -

Torre Annunziata (Napoli)

Le bandiere rossedel PMLI mi scaldano

il cuoreOrmai sono come un toro,

quando vedo bandiere rosse im-pazzisco!

Le vostre poi, mi scaldano il cuore.

Elisa - Salerno

Totalmente d’accordo con le parole di Scuderi

sul 35° del PMLICari compagni del PMLI,sono uno studente universitario

poco più che ventenne e da qual-che tempo seguo il vostro sito dove trovo sempre parecchi spunti inte-ressanti per lo studio. Mi rivolgo proprio al PMLI poiché da quan-do mi sono avvicinato al marxi-smo-leninismo ho cominciato a capire quali fossero le reali cause della disastrosa dipartita dei movi-menti comunisti. Mi rivolgo quin-di al PMLI che mi sembra l’unico partito a seguire gli insegnamen-ti e l’esperienza accumulata dalle esperienze socialiste, perché ap-punto è rimasto uno dei pochi par-titi a non cadere nel revisionismo e nel trotzkismo dilagante e perché è l’unico partito italiano che segue anche i fondamentali insegnamen-ti del presidente Mao (come les-si su una vostra risposta data ad un lettore evidentemente trotzki-sta, “I cinque Maestri sono come le cinque dita di una mano, basta che ne manchi uno per essere me-nomati nella nostra visione della storia e del movimento operaio in-ternazionale, nella nostra analisi e nella lotta per l’emancipazione del proletariato”).

Dopo l’interessante lettura dell’editoriale sul 35° Anniver-sario della fondazione del Parti-to marxista-leninista italiano mi sento di sottolineare le parole di Scuderi: “Attualmente è il capita-le finanziario che domina la sce-na, che fa il bello e il brutto tempo, che impone, anche apertamente e senza ritegno, i governi dei paesi capitalisti. Come è il caso del go-verno del tecnocrate liberista bor-ghese Monti che è frutto diretto della grande finanza e della Ue, con la complicità del nuovo Vitto-rio Emanuele III, Giorgio Napoli-tano”.

Mi è subito rivenuto in mente un intervento di Stalin: “Diversi governi capitalistici, nonostan-te l’esistenza di parlamenti ‘de-mocratici’, sono controllati dal-le grandi banche. I parlamenti dichiarano che sono loro a con-trollare i governi. In realtà, inve-ce, avviene che la composizione dei governi è fissata in prece-denza dai maggiori consorzi fi-nanziari, i quali controllano an-che l’operato dei governi. Chi non sa che in nessuna potenza capitalistica può essere forma-to un gabinetto contro la volon-tà dei maggiori magnati della finanza? È sufficiente una pic-cola pressione finanziaria per-ché i ministri volino via dai loro posti come dei fuscelli. Questo è un vero e proprio controllo del-le banche sui governi, nonostan-te l’apparente controllo dei par-lamenti” (“Intervista con la prima

delegazione operaia americana”, 9 settembre 1927, in Opere, vol. 10°, p, 113).

Penso che proprio in questo periodo possiamo vedere “ad oc-chio nudo” la giustezza delle tesi di Stalin e di Scuderi, quando nel giro di poco tempo sono stati so-stituiti il governo greco e italiano e rimpiazzati da governi direttamen-te controllati dal capitale finanzia-rio. Non posso quindi che essere totalmente in accordo con quello che espone Scuderi.

Saluti marxisti-leninisti.Valentino - Roma

Possibile riceverela bandiera dei Maestri

e i ritrattidi Marx e Lenin?

Buongiorno,volevo chiedere se fosse possi-

bile ricevere la bandiera dei Mae-stri e i ritratti di Marx e Lenin.

Cordialmente.Patrick - provincia di Bolzano

Potete inviarei manifesti del PMLI

alla nostra biblioteca?Gentili responsabili, richiediamo la collaborazione

del Partito marxista-leninista ita-liano per arricchire la nostra colle-zione di manifesti politici.

Da sempre la Fondazione Gramsci Emilia-Romagna è inte-ressata alla comunicazione politi-ca e alla sua evoluzione nella sto-ria; è stata creata una banca dati (www.manifestipolitici.it), per rendere disponibili alla fruizione e alla ricerca manifesti e materiale di comunicazione politica e socia-le proveniente dai nostri archivi e da altri preziose collezioni (come l’Archivio Albe e Lica Steiner, il centro di documentazione Arci-gay “Cassero”, l’Istituto storico di Modena).

Nel vostro sito abbiamo vi-sto i manifesti da voi prodotti, e chiediamo se sarebbe possibi-le inviarci, nei tempi che riterre-te più idonei, i manifesti che ave-te (in particolare quelli realizzati per le imminenti elezioni ammi-nistrative, ma l’ideale sarebbe po-tere avere una copia cartacea di ogni manifesto visibile sul sito) ed eventualmente altro materiale di propaganda da voi prodotto, an-che con affrancatura a carico del destinatario.

In attesa di un riscontro porgia-mo i più cordiali saluti.

Biblioteca della Fondazione Gramsci Emilia-Romagna -

Bologna

Ancor oggi riconoscenti all’Armata

Rossa e al popolo russo

Alla fine della Seconda Guer-ra Mondiale sommando i civili ai militari caduti sul campo il popolo dell’Unione Sovietica contò venti milioni di morti. Nessun’altra na-zione al mondo pagò un così alto tributo di sangue.

La resistenza alle porte di Mo-sca, la vittoria di Stalingrado, l’of-fensiva durata quattro anni im-mobilizzò decine di divisioni tedesche impedendo ai nazisti di fermare lo sbarco angloamericano in Normandia.

Il terribile prezzo della liber-tà pagato dall’Armata Rossa e da tutto il popolo russo rimane anco-ra oggi un debito di riconoscenza per l’Europa.

Osvaldo Bossi, PDCI - Gallarate (Varese)

za del PD. C’era anche una de-legazione dei lavoratori notturni di Trenitalia che eroicamente da 150 giorni stanno protestando sul-la Torre della Stazione Centrale di Milano al Binario 21 contro il li-cenziamento di 800 persone. non-ché molta popolazione.

Militanti e simpatizzanti del-la Cellula “Mao” di Milano del PMLI fin dal primo mattino han-no distribuito un centinaio di copie del volantino sul 25 Aprile e diffu-so alcune copie de “Il Bolscevico” nn.15 e 16. I compagni hanno par-

tecipato alla deposizione delle co-rone di alloro alle lapidi partigiane e hanno portato il loro saluto alla sezione ANPI, la quale li ha rin-graziati e li ha invitati a partecipa-re alle prossime iniziative.

A fine manifestazione un an-ziano partigiano che partecipò agli scioperi del 1944 all’ATM di Mi-lano ha voluto fare una foto con i compagni del Partito.

La mattinata si è conclusa con canti partigiani e con un rinfresco offerto dalla Sezione ANPI di Cre-scenzago in Piazza Costantino.

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Redazione di Napoli

Non si potevano ricordare me-glio le gesta degli eroici partigiani nella ricorrenza del 67° Anniver-sario della Liberazione dell’Italia dal mostro nazifascista. Mercole-dì 25 Aprile, in un clima fraterno e di unità antifascista, i marxisti-le-ninisti campani e partenopei han-no inaugurato la nuova bella sede del Partito, che fungerà anche da sede della Cellula “Vesuvio Ros-so” di Napoli e della Redazione di Napoli de “Il Bolscevico”. I com-pagni e le compagne napoletani hanno speso non poche forze, fisiche e soprattutto economiche, per riuscire a mettere in piedi l’ini-ziativa, suggellando una giornata che rimarrà nella storia del nostro amato Partito. Dopo quasi venti anni passati nella storica sede di via Diodato Lioy, che ha visto la nascita, la crescita e lo svi-luppo del PMLI a Napoli prima e in Campania poi, la nuova e più ampia sede trova collocazione in via S. Maria dell’Aiuto 5, in pieno centro storico.

La giornata del 25, che do-veva culminare alle ore 18,30 con l’inaugurazione ufficiale del-la sede, era iniziata nella prima mattina quando i compagni e le compagne stavano ultimando il lavoro di preparazione e addob-bo della sala. Già dalle 16,30, simpatizzanti e amici del Partito, arrivati con largo anticipo, hanno

N. 18 - 10 maggio 2012 inaugurazione napoli / il bolscevico 9Una splendida vittoria rossa del PMLI e un forte omaggio al 25 Aprile

INDIMENTICABILE E BELLISSIMA INAUGURAZIONE DELLA NUOVA SEDE CAMPANA DEI MARXISTI-LENINISTI

La parola d’ordine del Partito: “Uniamoci contro il capitalismo, per il socialismo” con vicino la foto della compianta Lucia spiccavanella sala. Forti interventi di Di Matteo e Cannata. Importante messaggio della Commissione di organizzazione del CC del PMLI

e della Redazione centrale de “Il Bolscevico”. Profi cua partecipazione di diverse componenti dei movimenti di massa napoletani, di Cgil,di militanti di base del PdCI e di giovani dei centri sociali. Applausi calorosissimi a Angelo Cimmino di Riardo ricoverato all’ospedale

SOLIDARIETÀ AI COMPAGNI DI FIRENZE, LECCE E VARESEPER LA GRAVE PROVOCAZIONE ANTI-PMLI

Napoli, 25 Aprile 2012. All’esterno della nuova sede del PMLI e de “Il Bolscevico”, diversi partecipanti all’inaugurazione si intrattengono a conversare

LETTERA DI FELICITAZIONI DELLA COMMISSIONE CENTRALE DI ORGANIZZAZIONE E DELLA REDAZIONE CENTRALEDE “IL BOLSCEVICO” PER L’APERTURA DELLA NUOVA SEDE NAPOLETANA

“Finalmente disponete di una base logistica più adeguata per condurre al meglio la lotta di classe”Al compagno Franco Di Matteo,

Responsabile del PMLIper la Campania

Alla Cellula “Vesuvio Rosso”di Napoli del PMLI

Alla Redazione di Napolide “Il Bolscevico”

Cari compagni,a nome dei dirigenti nazionali

del PMLI con alla testa il compa-gno Giovanni Scuderi e a nome nostro vi inviamo i nostri più ca-lorosi auguri e le più vive con-gratulazioni per l’inaugurazione della vostra nuova sede.

Grazie ai vostri sacrifici eco-nomici e alla vostra iniziativa, fi-nalmente voi potete disporre di una base logistica più adeguata per riunirvi, studiare, organizzar-vi, elaborare piani di lavoro e di lotta, scrivere gli articoli per “Il Bolscevico”, incontrare chi vuol

conoscerci, gli amici e gli alleati del Partito, dare ospitalità mo-mentanea alle organizzazioni anticapitalistiche, antifasciste e anticamorriste che ne hanno bisogno per preparare le loro iniziative. Tutto ciò al fine di fare meglio la lotta di classe, difen-dere con maggior successo gli interessi del proletariato e delle masse popolari, femminili e gio-vanili e colpire con precisione i nostri nemici di classe.

Come ha detto il Segretario generale del PMLI nel suo edi-toriale per il 35° compleanno del Partito, noi dobbiamo continuare a battere e ribattere instancabil-mente sul chiodo rosso della lotta contro il capitalismo, per il socia-lismo. Il che comporta la nostra totale e attiva opposizione a tutti i governi della classe dominante borghese, anche se sono dipinti di arancione come quello di De

Magistris. Altrimenti saremmo degli anticapitalisti e dei fautori del socialismo all’acqua di rose. Non possiamo fare sconti a nes-suno, nemmeno agli esponenti della “sinistra” borghese con i quali è possibile allearsi sulle questioni di comune interesse e sulle quali abbiamo le stesse ve-dute, nell’ambito del fronte unito.Per nessuna ragione al mondo, dobbiamo rinunciare alla nostra politica di classe marxista-leni-nista, alle nostre tattiche, com-presa quella elettorale asten-sionista, pena il rafforzamento delle istituzioni rappresentative borghesi e delle illusioni eletto-rali, parlamentari, governative, riformiste e pacifiste che minano la coscienza di classe del prole-tariato e gli tarpano le ali.

La nostra missione è di por-tare al potere la classe operaia e realizzare l’Italia unita, rossa e

socialista. Tutto ciò che noi fac-ciamo, a partire dalla difesa stre-nua degli interessi politici, socia-li, sindacali, economici, culturali immediati delle masse di cui fac-ciamo parte, deve essere finaliz-zato a questo storico obiettivo. È esattamente quello che voi, cari compagni, state facendo da moltissimi anni sotto la direzione instancabile, generosissima ed esemplare del compagno Fran-co Di Matteo.

Per l’inaugurazione della nuova sede, voi avete scelto una data storica, il 25 Aprile, simbolo dell’indomito spirito antifascista del nostro amato popolo. A quel-lo spirito, che ha animato la lot-ta delle masse sotto la dittatura fascista di Mussolini, e che poi è esplosa nella guerra di Libe-razione nazionale che ha spaz-zato via il mostro nazi-fascista, noi marxisti-leninisti dobbiamo

conformare i nostri sentimenti nell’attuale lotta contro il regime neofascista e il governo Mon-ti, imposto dalla grande finan-za e dall’UE con la complicità del nuovo Vittorio Emanuele III, Giorgio Napolitano.

Salutateci con calore e gra-titudine i simpatizzanti, gli amici del PMLI e i rappresentanti dei Partiti e delle Organizzazioni che saranno presenti all’inaugu-razione, auspicando che i loro rapporti con il nostro Partito e con “Il Bolscevico” si sviluppino sempre di più nel supremo inte-resse delle masse napoletane, campane e di tutta Italia.

A loro, utlilizzando le parole del compagno Giovanni Scuderi, rivolgiamo un caloroso appello: “Uniamoci contro il capitalismo, per il socialismo. Combattiamo fianco a fianco per aprire le porte al luminoso avvenire socialista”.

Peccato, cari compagni, che per mancanza di risorse e di tempo, non siamo in grado di essere presenti alla vostra festa, che è la festa di tutto il nostro amato PMLI. Idealmente, comunque, brindiamo con voi augurando-vi nuovi e più grandi successi e ringraziandovi di cuore per tutto quello che fate per il proletariato, le masse, il Partito e per la nobile causa del socialismo.

Alziamo la bandiera della Re-sistenza contro il capitalismo, per il socialismo!

Avanti con forza e fiducia ver-so l’Italia unita, rossa e sociali-sta!

Coi Maestri e il PMLI vince-remo!

La Commissioneper il lavoro di organizzazione

del CC del PMLILa Redazione centrale

de “Il Bolscevico”

SEGUE IN 10ª ➫

dato una mano all’allestimento prima dell’arrivo delle Organizza-zioni campane marxiste-leniniste di Ischia e della provincia di Be-nevento.

La sala era stata addobbata di rosso: vi spiccava la parola d’or-dine “Uniamoci contro il capitali-smo, per il socialismo” sormonta-ta dall’effige dei cinque Maestri; sotto campeggiavano i bellissimi manifesti del Partito che richia-

mavano l’Anniversario della Libe-razione e il Primo Maggio, non-ché le bandiere dei Maestri e del Partito. Vicino alla parola d’ordine i marxisti-leninisti campani hanno collocato una foto della compian-ta compagna Lucia, alias Nerina Paoletti, non solo per ricordar-la ma anche per rammentare ai presenti quanto la stessa com-pagna tante volte aveva augura-to e spronato i compagni napo-

letani a cercare una nuova sede più adatta alle loro esigenze. La compagna Lucia sarebbe fiera di questa nuova sede. Per lei tutto quello che rafforzava il Partito e i suoi militanti era una grande festa ma anche una crescita del Parti-to e una vittoria della causa del proletariato e del socialismo a cui aveva dedicato la sua intera vita. Grazie compagna Lucia, rimarrai sempre nelle nostre menti e nei

nostri cuori!Per tutto il perimetro del-

la sede si potevano ammirare i manifesti storici e recenti con le parole d’ordine del PMLI; erano consultabili dai presenti le pagine storiche de “Il Bolscevico” e gli ultimi numeri del nostro organo di stampa, nonché le opere marxi-ste-leniniste.

Di Matteo: “Una base rossa al servizio delle masse napoletane e

campane”La presidenza, il cui tavolo

era abbellito da fiori rossi, era composta dal Responsabile del PMLI per la Campania, Franco Di Matteo, e dal Segretario del-la Cellula “Vesuvio Rosso” di Napoli, compagno Andrea Can-nata. Il compagno Franco, che si è speso non poco negli ulti-mi giorni nell’allestimento della sede, ha dato inizio all’inaugura-zione ufficiale, puntualmente alle 18,30, mentre risuonava “Il Sole Rosso”. Il suo discorso di saluto (pubblicato a parte) rivolto ai pre-senti, tra cui delegati delle liste appartenenti ai precari “Bros”, esponenti dell’Assise di Bagnoli, della RSA Filcams-CGIL, nonché alcuni militanti di base del PdCI e

avvocati difensori di operai, pre-cari, disoccupati, ha sottolineato: “L’apertura della sede costitui-sce uno splendido evento e una grande festa per tutto il Partito e crea le migliori condizioni per il nostro lavoro politico al servizio delle masse popolari di Napoli e della Campania e per proseguire con perseveranza e fiducia la no-stra Lunga marcia politica e orga-nizzativa, affinché il PMLI possa svolgere interamente il suo ruolo di avanguardia per la nobile cau-sa del socialismo e del proleta-riato”. Significativo e applaudito il passaggio sulle giunte locali in camicia nera. Infine, Di Matteo ha letto un importante passaggio del discorso pronunciato dal Segre-tario generale del Partito, com-pagno Giovanni Scuderi, alla 3ª Sessione plenaria del 4° CC del PMLI.

Ha poi concluso ringraziando il Segretario generale del Partito, la Commissione per il lavoro di organizzazione del CC del PMLI e la Redazione Centrale de “Il Bol-scevico” per i loro rossi messaggi di auguri, inoltre ha ringraziato le istanze campane e i loro simpa-tizzanti e amici per aver contri-buito all’indimenticabile giornata di festa. Particolarmente apprez-zato il forte e caloroso messag-gio di augurio dell’Organizzazio-ne di Capua (Caserta) del PMLI.

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Applaudito calorosamente dalla presidenza e da tutti i presenti il compagno Angelo Cimmino, che dall’ospedale in cui è ricoverato aveva inviato un saluto, e tutti i compagni della Cellula “Engels” di Riardo (Caserta) del PMLI. In-fine, un ringraziamento è stato rivolto a Vittorio Forte, un amico del Partito e responsabile dell’as-sociazione “Mo’ bast”, che ha avuto un ruolo decisivo nel pas-saggio della sede dall’associa-zione al PMLI, il quale ha regalato una bella gigantografia di Lenin come buon augurio per la sede.

Cannata:“questa sede è nostra

come vostra”Il Segretario della Cellula “Ve-

suvio Rosso” e delegato per la Redazione di Napoli de “Il Bol-scevico”, Andrea Cannata, ha in-centrato il suo saluto (pubblicato

10 il bolscevico / inaugurazione napoli N. 18 - 10 maggio 2012

➫ DALLA 9ª

DISCORSO DI FRANCO DI MATTEO, RESPONSABILE DEL PMLI PER LA CAMPANIA, ALL’INAUGURAZIONE DELLA NUOVA SEDE DEL PMLI

Una base rossa al serviziodelle masse napoletane e campane

Carissime compagne e com-pagni,

amiche e amici intervenuti,è con grande gioia che dichia-

ro ufficialmente aperta la nuova sede di Napoli del PMLI e de “Il Bolscevico”.

Finalmente abbiamo una sede degna che onora il ruolo e il com-pito storico del nostro amato Par-tito in Campania!

L’apertura della sede costitui-sce uno splendido evento e una grande festa per tutto il Partito e crea le migliori condizioni per il nostro lavoro politico al servizio delle masse popolari di Napoli e della Campania e per prosegui-re con perseveranza e fiducia la nostra Lunga marcia politica e organizzativa, affinché il PMLI possa svolgere interamente il suo ruolo di avanguardia per la nobile causa del socialismo e del prole-tariato.

Una sede che sprona e carica ancor più i marxisti-leninisti par-tenopei e campani e che faranno tutto il loro possibile per farla di-venire una forte base di lotta con-tro il capitalismo e i suoi lacchè.

Oggi 25 Aprile si festeggia l’Anniversario della gloriosa ed eroica lotta partigiana che 67 anni fa liberò il nostro Paese dalla belva nazifascista. Per noi marxi-sti-leninisti è una doppia giornata di festa perché in questa gloriosa e intoccabile giornata inauguria-mo la nuova sede del PMLI e de “Il Bolscevico”, un rosso presidio che terrà ben in alto la bandiera della Resistenza e dell’antifasci-smo conseguente.

Noi marxisti-leninisti rimarre-mo sempre fedeli agli ideali per cui hanno combattuto le partigia-ne e i partigiani del nostro Pae-se; dobbiamo prendere esempio dalla loro gloriosa lotta per com-battere senza tregua il regime neofascista e il governo Monti, imposto dalla grande finanza e dall’UE con la complicità del nuo-vo Vittorio Emanuele III, Giorgio Napolitano.

La nostra Lunga marcia politica e

organizzativa Per noi marxisti-leninisti cam-

pani questa sede rappresenta un

Il compagno Franco Di Matteo tiene il discorso di saluto all’inaugurazione

sociale in cui al potere sia il pro-letariato, la sola classe che può assicurare democrazia, libertà e benessere a tutto il popolo.

L’attuale crisi economica e fi-nanziaria del capitalismo, ancor più devastante di quella del ’29, che da quattro anni scarica tutti i suoi problemi sulle spalle delle masse popolari e giovanili, com-prova la giustezza della strategia del socialismo e la necessità di metterla in pratica”.

Grazie al compagno Scuderi che ancora una volta ci sprona a prendere in pugno l’iniziativa politica e svolgere bene il nostro ruolo nella lotta di classe con una chiara e incisiva parola d’ordine: Uniamoci contro il capitalismo, per il socialismo.

In ogni caso, noi siamo qui oggi e siamo molto felici di fe-steggiare questa rossa base del proletariato e delle masse popo-lari campane. Mai faremo man-care il nostro appoggio a tutte quelle lotte anticapitaliste, anti-governative, antifasciste e an-timperialiste, come a tutte quelle lotte per il lavoro, per l’ambiente, per la salute, per i diritti in corso nella nostra martoriata regione.

A tal proposito, come ci indica giustamente il nostro Segretario generale in un importantissimo passaggio tenuto nel suo Rap-

grande sforzo politico e organiz-zativo ma anche un enorme sa-crificio economico per le nostre misere casse; siamo comunque fieri di fare questi sacrifici e sfor-zi dopo quasi venti anni passati nella vecchia sede di via Diodato Lioy, una sede piccolissima e in condizioni precarie ma che co-munque ha accompagnato la na-scita e la storia del PMLI a Napoli e in Campania.

Ed è un piacere constatare che i compagni fondatori della Cellula “Vesuvio Rosso” di Napoli presenti all’inaugurazione della prima sede sono presenti anche in quest’occasione, a dimostrare la loro fedeltà alla causa del so-cialismo e del proletariato. Questi compagni sono riusciti a resistere alle pallottole di zucchero della borghesia ma anche alle azioni di terrorismo scatenate della bor-ghesia nei loro confronti, infatti, non dimentichiamo che la sede di via Lioy fu distrutta col fuoco, nella notte del 23 gennaio 1999 da un vile attentato terroristico di stampo fascista. In quella occa-sione i marxisti-leninisti parteno-pei, nonostante non godessero delle forze attuali, dimostrarono tutta la loro tempra rivoluzionaria e proletaria, proseguendo la Lun-ga marcia politica, organizzativa e concentrandosi sempre di più nel radicamento nelle lotte di massa senza farsi intimidire da queste vigliacche provocazioni della bor-ghesia locale e nazionale.

La prima sede ha rappresen-tato per anni la nostra base orga-nizzativa e politica per svolgere le attività del nostro amato Partito e del suo glorioso organo di stam-pa. In quella sede siamo comun-que riusciti a tenere tante inizia-tive, celebrazioni per l’8 Marzo, gli anniversari dei cinque grandi Maestri del proletariato interna-zionale e del PMLI nonché tan-tissime riunioni e incontri interni della Cellula e aperti a simpatiz-zanti, amici e a chiunque volesse conoscere il Partito. Nel frattem-po la ricerca di una sistemazione degna per il nostro Partito non si era mai fermata ed è proseguita fino a farci trovare questa nuova sede. A tal proposito vogliamo ringraziare i rappresentanti del-l’associazione “Mo’ bast”, che tramite il compagno Vittorio Forte ce l’hanno concessa facendoci

motivi di salute del loro preziosis-simo compagno Angelo Cimmi-no, tuttora ricoverato in ospedale per un delicatissimo intervento chirurgico. Questo compagno, nonostante le sue condizioni non buone di salute, ci ha tenuto ad inviare il suo saluto di augurio per l’inaugurazione della sede. Grazie compagno Angelo, buona salute e riprenditi al più presto! Auguriamo tutti una buona salute all’esemplare compagno che tor-ni in breve tempo nelle nostre file per lottare contro il capitalismo e per marciare insieme verso il so-cialismo!

Ringraziamo i compagni del-l’Organizzazione di Capua del PMLI per il loro bellissimo mes-saggio di augurio. Questi giova-ni compagni non sono presenti questa sera alla festa per motivi familiari. Da noi un forte abbrac-cio!

Ringraziamo il compagno Gian-ni, che vive e lavora a Londra, per il suo saluto e per le sue belle e toc-canti parole di incoraggiamento per i compagni napoletani. Grazie di cuore compagno Gianni!

Ringraziamo, inoltre, i simpa-tizzanti e gli amici del PMLI di Napoli e della Campania, senza i quali non avremmo potuto aprire questa nuova sede; infatti, essi hanno partecipato e partecipe-ranno alle spese per l’affitto e per la sistemazione di questo locale, ci hanno dato un grande aiuto dal punto di vista logistico e or-ganizzativo a sistemare la sala e a organizzare questa serata indi-menticabile.

Tutti hanno dato in base alle loro capacità e possibilità, vi è stato un ottimo gioco di squadra che ha portato ad un grande ri-sultato.

Infine, ringraziamo, appoggia-mo e solidarizziamo con le co-raggiose e combattive Mamme Vulcaniche, coi precari Bros sem-pre più perseguitati dalle giunte Caldoro e De Magistris e presi in giro dall’assessore regionale al non-lavoro Nappi, coi lavoratori Astir e Arpac in lotta per il posto di lavoro e per avere gli stipendi arretrati. Ringraziamo tutti coloro che appartengono ad altri partiti, ai movimenti di massa sindacali e sociali che stasera sono qui, per noi marxisti-leninisti la presenza di queste diverse componenti e realtà di massa è un augurio bel-lissimo che sicuramente porterà un futuro pieno di conquiste e di vittorie per la nuova sede del PMLI e de “Il Bolscevico”.

Se stasera possiamo essere qui a festeggiare lo dobbiamo in buona parte anche a voi, quindi un grazie di cuore e un fortissimo abbraccio proletario rivoluziona-rio a tutti.

Ora lascio la parola al compa-gno Andrea Cannata, Segretario della Cellula “Vesuvio Rosso” e incaricato per la Redazione di Napoli de “Il Bolscevico” a inter-venire a questa inaugurazione.

Confrontatevi con il PMLI, co-gliete l’occasione di questa bel-la serata di festa per stringere i rapporti con il nostro Partito e per collaborare col suo organo di stampa, “Il Bolscevico”.

Uniamoci contro il capitalismo, per il socialismo! Combattiamo fianco a fianco per aprire le porte al luminoso avvenire socialista!

W la nuova sede del PMLI e de “Il Bolscevico” a Napoli!

Viva le partigiane e i partigiani! Viva il 25 Aprile! Viva il PMLI!

Con i Maestri e il PMLI vince-remo!

a parte) sulla situazione politica napoletana: “Il nemico principale delle masse popolari qui a Napoli è il falso rivoluzionario arancione De Magistris oramai smascherato pubblicamente dalla Redazione di Napoli de ‘Il Bolscevico’ e dalla nostra Cellula scesa in piazza in prima fila al fianco di tutte le real-tà in lotta”.

Cannata ha rinnovato la so-lidarietà, in particolare ai precari “Bros” presenti e non, contro la vergognosa ondata repressiva capeggiata dall’assessore alla “tolleranza zero” Narducci e dal-l’ex parà e manganellatore, capo dei vigili urbani, Sementa. Forte la sua denuncia delle nuove ma-lefatte di De Magistris, comin-ciando dall’affare con la cosca criminale Romeo, dal piano per il federalismo urbano, dal pro-getto in combutta con i padroni del rifacimento di Napoli Est, dal-lo smantellamento dello storico mercatino di Poggioreale. Uno dei passaggi più applauditi del saluto è stato quello sulla raccol-ta differenziata quando ha rimar-cato le bugie elettoralistiche di De Magistris.

Il saluto si è concluso con la calorosa solidarietà espressa agli operai Sirte a rischio licenziamen-to.

Una bella e fraterna unità antifascistaLa festa è proseguita per tutta

la serata con importanti e profi-cue discussioni, momenti di fra-ternizzazione e unità antifascista, mentre risuonavano i tre Inni del Partito “Il Sole Rosso”, “L’Inter-nazionale” e “Bandiera Rossa”, nonché le canzoni antifasciste. È seguito un rinfresco offerto dai militanti e dai simpatizzanti della Cellula napoletana che si è svolto in un clima di armonia e di festa proletaria marxista-leninista cul-minata con la bellissima e buo-nissima torta che riproduceva il simbolo del PMLI, donata da un’amica del Partito, e un brindisi finale.

Nel corso dei festeggiamen-ti è stata espressa la solidarietà militante, con un applauso, ai compagni del Partito di Firenze,

Lecce e Varese per la grave e provocatoria intimidazione subita nei rispettivi cortei del 25 Aprile. La notizia della grave provoca-zione anti-PMLI è giunta poco prima del taglio della torta tramite il compagno Scuderi, che si infor-mava premurosamente sull’anda-mento della festa.

Sono giunti anche i bellissimi e incoraggianti saluti delle corag-giose e combattive Mamme Vul-caniche e del compagno Gianni, simpatizzante del PMLI emigrato a Londra.

I militanti e i simpatizzanti campani hanno ben impresso nella loro mente questa storica giornata durante la quale si sono sentiti al fianco dei primi e fedeli continuatori della gloriosa opera dei pionieri del PMLI a Napoli, nei primi anni Novanta. Un fatto storico importante per il PMLI, una splendida vittoria dei marxi-sti-leninisti sulla borghesia e sui riformisti.

È stata rilanciata alla grande in Campania e a Napoli la paro-la d’ordine del PMLI: Uniamoci contro il capitalismo, per il socia-lismo.

girare il loro contratto d’affitto. Questo atto dimostra il rapporto corretto dei marxisti-leninisti con le masse, i loro comitati e le bat-taglie nei fronti uniti.

Intanto, da questa nuova base rossa partiranno tantissimi colpi contro i politicanti borghesi del palazzo, come la giunta del gover-natore PDL della Campania, Ste-fano Caldoro, la giunta provinciale napoletana del presidente in odore di camorra Luigi Cesaro, la giunta comunale antipopolare del neopo-destà De Magistris: non daremo tregua al governo della macelleria sociale del tecnocrate e liberista borghese Monti che sta portando alla nostra regione solo disoccu-pazione, devastazione ambientale, tagli ai servizi e un impoverimento maggiore delle già misere condi-zioni di vita delle masse popolari.

È nostra intenzione radicar-ci in questo quartiere, nell’ottica del radicamento nell’intera città partenopea, vogliamo costitui-re un punto di riferimento per le persone che abitano e lavorano in questa zona.

Una nuova e forte base rossa

Dunque, una nuova e forte, base rossa che ci dà fiducia e coraggio e ci sprona a realizzare i nostri obiettivi e che dimostra quanto il PMLI sia intenzionato a combattere il capitalismo e lotta-re per il socialismo, come ha det-to giustamente il compagno Scu-deri nell’Editoriale in occasione del 35° Anniversario del Partito: “È da 35 anni, da quando cioè il 9 Aprile 1977 abbiamo fondato il PMLI, non considerando i 10 anni precedenti della sua gestazione, che noi battiamo e ribattiamo instancabilmente sullo stesso chiodo: quello della lotta contro il capitalismo, per il socialismo. Non certo perché siamo fissati, ma perché la storia e i fatti, an-che quelli odierni, dimostrano ampiamente e inconfutabilmente che essa è l’unica via per liberar-si dallo sfruttamento dell’uomo sull’uomo, dalla miseria, dalla disoccupazione, dalle ingiustizie sociali, dalle disuguaglianze so-ciali, territoriali e di sesso, dalle classi, dalle guerre imperialiste, e per realizzare un nuovo sistema

porto alla 3ª Sessione plenaria del 4° CC del PMLI: “La storia ha caricato sulle nostre modeste spalle delle grandi responsabi-lità nei confronti del proletariato nazionale e internazionale. Dob-biamo dimostrare nella pratica che siamo capaci di sostenerle. Non dobbiamo mai abbandona-re il nostro ruolo di avanguardia costi quel che costi. Dobbiamo essere coerenti con esso oggi e in futuro.

Dobbiamo essere fermi e in-crollabili sui principi e sulla stra-tegia e flessibili sulle tattiche ma attenti a non stravolgere la linea di fondo. Ciò che la pratica ha de-cretato giusto va difeso e non va abbandonato. Dobbiamo essere talmente forti dal punto di vista ideologico e politico da essere capaci di respingere e combatte-re le influenze borghesi e revisio-niste interne ed esterne al Partito che inevitabilmente si sviluppe-ranno con la crescita del PMLI e con l’inasprimento della lotta di classe”.

Per ora la sede rimarrà aper-ta solo il martedì dalle 17,30 alle 20,30, ma vogliamo, mano a mano che acquisiremo forze, che si apra alle masse popolari che la frequentino e sia per loro un pun-to di riferimento per denunciare le situazioni sul lavoro, nelle scuole, nei quartieri per impegnarci a tro-vare una soluzione, nel comune interesse. Come vogliamo che questa sede diventi un punto di riferimento di tutti gli anticapita-listi, antimperialisti, antifascisti e dei sinceri democratici per fare fronte unito contro le malefatte del capitalismo.

Carissime compagne e com-pagni, amiche e amici,

a partire dal Centro del Par-tito, che ha fortemente incorag-giato e appoggiato la nuova sede del PMLI a Napoli, ringraziamo il Segretario generale del PMLI, compagno Giovanni Scuderi, la Commissione per il lavoro di or-ganizzazione del CC del PMLI, la Redazione centrale de “Il Bol-scevico” per il loro messaggio di auguri. Ringraziamo tutti i militan-ti e i simpatizzanti del PMLI per la sottoscrizione fatta alla nostra nuova sede.

Ringraziamo le compagne e i compagni delle Organizzazioni di Ischia e di Buonalbergo del PMLI che sono presenti a questa im-portante festa; rivolgiamo, inve-ce, un caloroso e fraterno augurio e saluto ai compagni della Cellu-la “Engels” di Riardo del PMLI, impossibilitati a partecipare per

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N. 18 - 10 maggio 2012 PMLI / il bolscevico 11NEL SEGUITO TALK-SHOW SERALE CONDOTTO DA FRANCESCO DE LUCA SUL TEMA DEL 25 APRILE

A “TelePavia” Urgo attualizza l’antifascismo contro l’odierno regime neofascista

I rappresentanti del PMLI e del PRC spiazzano i fascisti de La Destra di StoraceDal nostro corrispondente della Lombardia

Martedì 24 aprile, dalle 20,30 alle 21,30 presso gli studi di “Te-lePavia” che si trovano a Vige-vano, è andata in onda la diretta della puntata settimanale di ap-profondimento “Tutto il mondo è pavese” dal titolo “Perché il 25 Aprile è una festa che divide?”. In studio il conduttore della tra-smissione Francesco De Luca ha invitato a confrontarsi sul fronte antifascista Angelo Urgo, Segre-tario del Comitato lombardo del PMLI, e Michele Barosselli, se-gretario della sezione di Voghe-ra (Pavia) del PRC, mentre sul fronte fascista due esponenti de La Destra di Storace: Massimo Granata, assessore alla cultura del Comune di Lomello (Pavia), e Luca Battista, già ras provinciale dello squadrismo forzanovista del pavese e poi segretario pro-vinciale della Fiamma Tricolore, condannato nel 2007 a 6 mesi di reclusione dal Tribunale di Pavia per l’aggressione squadristica perpetrata nel 2004 a 2 rappre-sentanti del movimento studen-tesco universitario pavese ade-renti all’UDU.

Dopo aver mandato in onda due servizi in cui si vedevano le forti contestazioni della piazza all’indirizzo di vari gerarchi del regime neofascista come Formi-goni, Podestà e Letizia Moratti durante le passate celebrazioni del 25 Aprile a Milano, e un altro dove si vedono i raduni fascisti

in onore al duce a Predappio e Giulino di Mezz’egra, De Luca ha perciò chiesto agli ospiti in studio come mai il 25 Aprile è una festa che divide?

I fascisti storaciani hanno quindi risposto con le loro con-suete farneticazioni sul “mito del-la Resistenza inventato dai rossi per alimentare odio tra gli italiani” per poi esaltare i “militi della re-pubblica sociale che scelsero di lottare per un nobile ideale”.

Urgo ha innanzitutto sottoli-neato che la cosiddetta RSI fu lo strumento attraverso cui gli aguzzini nazi-fascisti tentarono di soffocare nel sangue la gloriosa Resistenza partigiana mettendo a ferro e fuoco tutta l’Italia cen-trosettentrionale e schiacciando sotto il tallone di ferro le masse lavoratrici e popolari, affermando che i repubblichini non avevano nulla di nobile né nei loro ideali né nelle loro azioni trattandosi di un’accozzaglia di spioni, sicari, torturatori, collaborazionisti, de-linquenti e banditi della peggior specie che saccheggiano e bru-ciano interi paesi, che fecero da delatori consegnando agli hitle-riani i partigiani e gli antifascisti, seviziando, torturando, arrestan-do e uccidondo familiari e parenti, donne, vecchi e bambini e chiun-que sia sospettato di collaborare con la lotta di Liberazione.

Premesso questo Urgo ha affermato che il motivo per cui il 25 Aprile ancora divide lo si ca-pisce dalle contestazioni popolari ai rappresentanti delle istituzioni

Il compagno Angelo Urgo in un signifi cativo momento della trasmissione di “Te-lePavia” del 24 aprile

Saluto di Andrea Cannata, Segretario della Cellula “Vesuvio Rosso” e delegato per la Redazione di Napoli de “Il Bolscevico”, all’inaugurazione della nuova sede di Napoli del PMLI

QUESTA SEDE È NOSTRA COME VOSTRACare compagne e cari compa-

gni, amiche e amici,vi ringrazio per essere interve-

nuti all’inaugurazione della nuova sede della Cellula “Vesuvio Ros-so” di Napoli del PMLI, sede che sarà anche della Redazione di Napoli de “Il Bolscevico” nonché del PMLI. Campania. Innanzitut-to ritengo che con questa nuova sede, aperta anche grazie agli enormi sacrifici da parte di mili-tanti e simpatizzanti del Partito, saremo facilitati nel nostro lavo-ro politico e organizzativo a di-sposizione delle masse popolari nell’area metropolitana di Napoli. Una città ormai afflitta da proble-matiche disastrose che partono dall’ambiente fino a concludersi nella politica discriminatoria verso le popolazioni migranti e in quella antipopolare ormai palesata at-traverso gli atti repressivi a dan-no degli sfrattati, degli immigrati e dei precari napoletani, ordina-ta dal neopodestà De Magistris e dall’assessore alla “tolleranza zero” Narducci.

Il nemico principale delle mas-se popolari qui a Napoli è, dunque, il falso rivoluzionario arancione De Magistris ormai smascherato pubblicamente dalla Redazione di Napoli de “Il Bolscevico” e dal-la nostra Cellula scesa in piazza in prima linea al fianco di tutte le realtà in lotta. Degna di nota, per la fiducia rivolta verso di noi e l’unità dialettica dimostrataci, è la battaglia dei precari “Bros” che dopo un anno dalle false

promesse ricevute in campagna elettorale ne hanno subite di cot-te e di crude: dalle calunnie delle “infiltrazioni” a veri e propri atti repressivi con intimidazioni, pro-vocazioni, pestaggi, perquisizio-ni, arresti e processi senza uno straccio di prova, dalla Procura di Napoli, che ha costituito persino un pool antiprecari, rispolverando leggi del codice penale fascista. Auguriamo ai precari e agli avvo-cati che li difendono una vittoria totale contro questa vergognosa ondata repressiva della macchina giudiziaria borghese che mai si era vista in questo territorio.

Continueremo a difendere con tutte le nostre forze gli immigrati che circa un mese fa hanno su-bito l’ennesima ingiustizia con lo sfratto attuato dalla polizia muni-cipale, guidata dal manganellato-re ex parà della folgore Sementa, dal mercato multietnico di via Bo-logna, suscitando l’indignazione della rete antirazzista napoletana nei confronti del neopodestà.

Ci batteremo senza fare un passo indietro accanto al popo-lo napoletano affinché vengano fuori tutte le magagne che sot-tilmente legano De Magistris e la sua giunta a interessi poco leciti. Infatti, secondo le ultime notizie emerse, è stato svenduto ai pri-vati il patrimonio pubblico di Na-poli, dando addirittura potere ge-stionale alla Romeo gestioni spa, una cosca criminale già nota per aver arrecato all’erario comunale un danno per circa 87 milioni di

euro. A tutto ciò si aggiunge che si concretizzano gli interventi di ri-strutturazione territoriale rientran-ti nel progetto Naplest, presenta-to dalla cordata imprenditoriale guidata dall’imprenditrice Marilù Faraone Mennella e dall’ex pre-sidente della Confindustria, Anto-nio D’Amato, vicinissimo a Casini e in buoni rapporti con Caltagiro-ne. Interventi autorizzati dai Pua (Piani urbanistici attuativi) propo-sti dagli imprenditori e approvati dalla giunta comunale. Inizieran-no i lavori per l’allargamento del centro direzionale di Napoli dove, nei prossimi giorni, la polizia mu-

nicipale attuerà l’ulteriore piano di sgombero del mercato di Via Marino di Caramanico nel quar-tiere di Poggioreale, il più grande mercato del Meridione, con 556 posteggi; circa 3 mila operatori si troveranno senza lavoro e senza attività facendo scoppiare l’enne-sima tensione sociale.

Compagni e compagne, amici e amiche,

noi marxisti-leninisti sare-mo sempre in prima linea con il Comitato salute e ambiente, an-ch’esso meritevole di elogi da parte nostra, sempre in lotta per la difesa ambientale delle nostre

terre ma specificatamente in lotta per la questione rifiuti. Questione in cui risaltano le ultime dichiara-zioni di De Magistris sull’apertura della prima isola ecologica a Na-poli sotto il suo mandato: “Piano piano stiamo facendo dei passi importanti, siamo convinti che la popolazione di Scampia darà una grande prova di civiltà nel racco-gliere in modo differenziato i rifiu-ti”. Assurda dichiarazione tant’è vero che la popolazione di Scam-pia ha già dato prova da tempo della differenziazione dei rifiuti arrivando al 70% già prima dalla campagna elettorale: ciò a dimo-strazione delle bugie profetizzate dall’ex pm un anno fa dove di-chiarava che, entro il settembre 2011, si sarebbe arrivati al 70% in tutta Napoli, mentre in questo momento si rasenta in tutta l’area partenopea un deprimente 20%. Un fallimento totale. “Passi im-portanti”, invece, secondo il falso rivoluzionario arancione, passi che con un’isola ecologica e un 10% in più all’anno, diviso per i trenta quartieri partenopei, non crediamo bastino 30 anni e al-trettanti mandati per il nuovo po-destà. Vedi di cantarla a qualcun altro De Magistris!

I marxisti-leninisti napoletani esprimono piena solidarietà e to-tale disponibilità a lottare al fianco delle popolazioni di Quarto, Terzi-gno, Boscoreale e Boscotrecase in rivolta giorno dopo giorno contro i provvedimenti presi sul tema di-scariche dal governatore campano

della casa del fascio, Caldoro. Voglio aggiungere un caloro-

so abbraccio di solidarietà agli operai della Sirte in lotta per il posto di lavoro, saliti in sette su un traliccio dell’alta tensione per chiedere un tavolo di trattativa su scala nazionale per scongiurare qualsiasi ipotesi di licenziamento e difendendo il posto di lavoro di circa mille operai distribuiti su tut-to il territorio nazionale.

Compagni e compagne, amici e amiche,

spero che la nuova sede sia di vostro gradimento. Questa sede è nostra come vostra, è aperta a voi per discutere, confrontarci, creare le condizioni necessarie, in base alle forze disponibili, per combattere il capitalismo, per il socialismo, come ha detto il no-stro Segretario generale, compa-gno Giovanni Scuderi.

In ultimo, vorrei dedicare un forte e combattivo buon anniver-sario della Liberazione dell’Italia dal mostro nazifascista: racco-gliamo il testimone lasciatoci dai partigiani che hanno distrutto le orde di Mussolini e Hitler e gettia-mo nella stessa polvere il governo del tecnocrate liberista borghese Monti e i suoi lacchè!

W la Cellula “Vesuvio Rosso” di Napoli!

W la Redazione di Napoli de “Il Bolscevico”!

W i marxisti-leninisti della Campania!

Coi Maestri e il PMLI vincere-mo!

Il compagno Andrea Cannata ha portato il saluto della Cellula “Vesuvio Rosso” di Napoli del PMLI

borghesi come viste nel primo servizio introduttivo della trasmis-sione. Questi fatti dimostrano che il popolo antifascista riconosce, taccia e caccia già spontanea-mente i fautori delle attuali istitu-zioni coll’epiteto di “fascisti”. In effetti quello che da vent’anni a questa parte sta succedendo in Italia è un graduale processo di completamento del regime neofa-scista secondo i prestabiliti piani della loggia massonica P2 di Gelli e di Berlusconi ai quali si sono omologati strategicamente tutti i

partiti parlamentari borghesi. Urgo ha specificato che l’es-

senza politico-istituzionale del fascismo, a prescindere dalle for-me e dai vessilli con cui si riveste, si basa sulla dittatura della bor-ghesia senza alcun compromes-so democratico-borghese (diritti politici, sociali, sindacali) con la classe operaia e le masse lavo-ratrici e popolari, in cui il potere esecutivo (governo) esercita ap-pieno il suo arbitrio su quello legi-slativo (parlamento) e giudiziario (magistratura). In Italia assistiamo

ad un completamento di un nuo-vo fascismo nel quale i diritti di chi è già sfruttato ed oppresso vengono uno dietro l’altro vanifi-cati e cancellati e nel cui assetto istituzionale manca solo il tassel-lo del definitivo assoggettamento della magistratura (che permette-rà così un più libero arbitrio del-l’apparato repressivo poliziesco) e il coronamento definitivo del regime con una nuova Costitu-zione neofascista, federalista ed interventista.

Alle sintetiche, incisive ed ine-quivocabili affermazioni di Urgo i fascisti storaciani non hanno avu-to alcun argomento da contro-battere dato che evidentemente non erano preparati ad affrontare argomenti di così scottante at-tualità.

De Luca ha quindi manda-to in onda un altro servizio sulla manifestazione antifascista di protesta svoltasi a Voghera per la rimozione della targa, imposta dall’amministrazione comunale, che commemora i repubblichini fucilati dai partigiani nel 1945.

Barosselli ha fatto chiarezza sul fatto che non si trattò di un “fratricidio tra italiani” come affer-mato nel testo della targa ma del-la giusta esecuzioni di criminali di guerra fascisti del secondo bat-taglione Italiano della Sicherheits Abteilung nazista (detta “Siche-rai“) che guidato dal colonnello Felice Fiorentini che esordì il 10 luglio 1944 con una rappresaglia che fece fucilare quattro giova-ni del paese. Sotto il comando

di Fiorentini il reparto commise azioni atroci e sanguinarie, mac-chiandosi di numerose violenze, come l’eccidio di Biagasco, in cui furono uccisi sei partigiani il 31 gennaio 1945.

La “Sicherai” si dissolve in se-guito all’insurrezione partigiana che porta alla cattura di Fiorentini il 28 aprile 1945 e alla sua fucila-zione, da parte di un plotone par-tigiano della Brigata “Capettini”, il 3 maggio a Piane di Pietragavina, dove, nel luglio 1944 aveva a sua volta fatto fucilare tre partigiani. Gli altri criminali della “Sicherai” furono fucilati contro il muro del cimitero di Voghera dopo un re-golare processo pubblico.

I fascisti storaciani hanno “protestato” sul fatto che si vo-gliono fare “dei morti di serie A e di serie B”. Il compagno Urgo ha quindi chiosato che in effetti non tutte le morti sono uguali: chi morì da sconfitto perché servì da vigliacco e opportunista i voleri del padrone nazifascista merita imperituro disonore e disprezzo; chi morì per liberare l’Italia dalla barbarie nazifascista scegliendo la difficile vita di stenti e sacrifici della lotta partigiana merita onore e gloria!

La trasmissione si è avviata alla conclusione e Urgo ha colto l’occasione per esporre Il Bolsce-vico con l’editoriale sul 25 Aprile e poi un apposito cartello dov’è propagandato in grossi caratte-ri l’indirizzo del Sito internet del Partito: www.pmli.it.

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12 il bolscevico / elezioni amministrative N. 18 - 10 maggio 2012

Elezioni amministrative in provincia di Napoli

RIUSCITI BANCHINI DEL PMLIPER L’ASTENSIONISMO A ISCHIA E BOSCOTRECASE

IschiaAffi ssi i manifesti del PMLI per l’astensionismo. Diffu-so un interessante documento che denuncia i problemi dell’isola, apprezzato e condiviso da elettrici e elettoriDal corrispondente dell’Organizzazione di Ischia del PMLIDomenica speciale, il 29 aprile,

per il PMLI ad Ischia. In mattinata infatti, sono stati affissi i manifesti per l’astensionismo, in occasione delle elezioni che si tengono in quattro comuni dei sei dell’isola d’Ischia (Ischia, Barano d’Ischia, Casamicciola Terme e Lacco Ameno). I manifesti del PMLI spiccano vistosamente tra i circa cinquecento faccioni di politicanti borghesi candidati, tra l’altro in lot-ta fra loro, a senza alcun program-

ma, sostenuti dai soliti triti e ritriti slogan elettoralistici e ingannatori che incantano sempre meno.

Nella stessa mattinata si è svolto un banchino di propagan-da con la diffusione dei volantini per l’astensionismo marxista-le-ninista e del documento redatto dall’Organizzazione isolana del PMLI. Uno splendido pieghevole a due colori in formato A3, che reca in copertina il manifesto del Partito, sull’ultima una pagina de “Il Bolscevico” con gli indirizzi e l’invito a leggere il giornale anche in pdf, mentre nelle due pagine

Accordo PD-PDL per il candidato sindaco a Pozzallo (Ragusa)A Pozzallo, cittadina marina-

ra in provincia di Ragusa, il 6 e 7 maggio si voterà per l’elezione del sindaco e del Consiglio co-munale.

I candidati a sindaco sono 5, le liste 16, i candidati a consiglie-re ben 320. La coalizione che pri-meggia, e probabile vincitrice, è formata da 4 liste con candidato

a sindaco l’on. regionale Roberto Ammatuna. Le liste che appog-giano tale coalizione sono: PD, Roberto Ammatuna Sindaco, Il Timone, Il Popolo Moderato.

L’accordo elettorale è stato concluso tra Roberto Ammatuna, attuale consigliere all’Assemblea Regionale Siciliana per il PD, In-nocenzo Leontini, attuale capo-

gruppo del PDL all’Assemblea Regionale Siciliana, e l’on. Nino Minardo deputato nazionale per il PDL.

Nella lista Il Popolo Moderato sono candidati gli esponenti lo-cali del PDL. Inutile dire che un si-mile accordo, oltre che “spurio”, appare un vero e proprio progetto di potere.

L’on. Roberto Ammatuna del PD, intuendo che il governato-re Lombardo ha probabilmente i giorni contati all’ARS, ha pensato bene di garantirsi da sindaco di Pozzallo le sue entrate almeno per altri cinque anni.

Piero Vernuccio,direttore del mensile “Dialogo”

di Modica (Ragusa)

AFFISSIONI ELETTORALI DEL PMLI A...

Il depliant con la posizione elettorale astensionista del PMLI realizzato dall’Or-ganizzazione di Ischia del PartitoIschia (Napoli). Un momento della diffusione del 29 aprile (foto Il Bolscevico)

Interessanti discussioni intorno al banchino astensionista del PMLI organizzato a Boscotrecase (Napoli) il 29 aprile scorso (foto Il Bolscevico)

dal suo brillante editoriale scritto in occasione del 35° Anniversario della fondazione del PMLI.

Positivi i commenti di chi ha letto il documento, condiviso da tanti. Dai contatti registrati duran-te la diffusione dei volantini, sem-bra che l’astensionismo elettora-

le continuerà a crescere. Si tratta ora di renderlo un cosciente voto al PMLI e al socialismo.

Dunque, una bella giornata di rossa propaganda che fa ben sperare nella costruzione delle istituzioni rappresentative delle masse fautrici del socialismo.

centrali, un articolato documento che denuncia, con estrema chia-rezza, la situazione politica isola-

na, e invita all’astensionismo, ar-ricchito da una forte dichiarazione del compagno Scuderi, estratta

BoscotrecaseAccolta con grande interesse e curiosità la proposta astensionista del PMLI. Un pensionato della Cgil

indossa la spilla del Partito

Dal nostro corrispondente della CampaniaDomenica 29 aprile si è svol-

to a Boscotrecase, comune in provincia di Napoli, un banchi-no astensionista organizzato dal PMLI. La giornata di propaganda ha ottenuto un notevole successo per il proficuo e vivace confronto con le elettrici e gli elettori.

Militanti della Cellula “Vesu-vio Rosso” di Napoli del Partito, diretti dal compagno Franco Di Matteo, Responsabile del PMLI per la Campania, coadiuvato dal Segretario della Cellula napole-tana, compagno Andrea, hanno provveduto ad allestire il banchi-no nella centrale piazza S. Anna corredandolo con bandiere del Partito. Su un pannello spiccava il manifesto con le parole d’or-dine: “Per l’Italia unita, rossa e socialista. Per le città governate dal popolo e al servizio del po-polo. Contro il regime capitalista,

Il PMLI produce un grosso sforzo per far giungere alle masse la sua voce anticapitalista, antiregime neofascista e per l’Italia unita, rossa e socialista. I militanti e i simpatizzanti attivi del Par-tito stanno dando il massimo sul piano economico. Di più non possono dare.

Il PMLI fa quindi appello ai sinceri fautori del socialismo per aiutarlo eco-nomicamente, anche con piccoli con-tributi finanziari. Nel supremo interesse del proletariato e della causa del socia-lismo.

Più euro riceveremo più volantini po-tremo diffondere contro il governo della grande finanza, della UE e della macel-leria sociale guidato da Monti.

Aiutateci anche economicamente per combattere le illusioni elettorali, parla-mentari, riformiste e governative e per creare una coscienza, una mentalità, una mobilitazione e una lotta rivoluzio-narie di massa capaci di abbattere il capitalismo e il potere della borghesia e di istituire il socialismo e il potere del proletariato. Grazie di cuore per tutto quello che potrete fare.

Consegnate i contributi nelle nostre Sedi o ai nostri militanti oppure inviateli al conto corrente postale n. 85842383, specificando la causale, intestato a:

PMLI - via Gioberti, 10150121 FIRENZE

neofascista, presidenzialista e interventista. Contro il governo del tecnocrate liberista borghese Monti. Astieniti. Per delegittimare le istituzioni rappresentative bor-ghesi. Creiamo le istituzioni rap-presentative delle masse fautrici del socialismo”.

La presenza del rosso ban-chino è stata accolta con grande

curiosità e vivo interesse da parte della popolazione. Centinaia di copie dei volantini astensionisti sono stati distribuiti; numerosi i passanti che li richiedevano e accoglievano favorevolmente le giuste parole d’ordine del Partito. Diversi pensionati si sono fermati a discutere con i compagni chie-dendo chiarimenti e mostrandosi disgustati della situazione poli-tica di Boscotrecase e di quella nazionale. Interessanti le discus-sioni e molti concordi di punire i politicanti borghesi, in primis i falsi “comunisti” e revisionisti, con l’astensionismo elettorale. Un pensionato iscritto alla CGIL

si è messo la spilla del Partito e ha sostato diverso tempo presso il banchino per sostenere l’inizia-tiva dei marxisti-leninisti.

Durante il volantinaggio si è fermato a salutarci un giovane del “Collettivo di lotta area vesuvia-na” che si è complimentato con i nostri compagni per il lavoro che stavano compiendo e ha ricorda-to che il PMLI è sempre stato in prima fila nella battaglia contro la discarica Sari di Terzigno.

Come bilancio si può afferma-re che è stata una positiva azione di propaganda e di lotta politica tra le masse, in tipico stile marxi-sta-leninista.

Sesto S. Giovanni (Milano) Bientina (Pisa) Ischia (Napoli) Lecce

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N. 18 - 10 maggio 2012 1° Maggio / il bolscevico 13Comunicato della Cellula “Stalin” della provincia di Catania del PMLI

INTIMIDAZIONE POLIZIESCACONTRO IL PMLI A CATANIA IL 1° MAGGIOAlcuni militanti e simpatiz-

zanti del PMLI, oggi in piazza per festeggiare il 1° Maggio con una diffusione dell’Editoria-le sulla Giornata internazionale dei lavoratori e di quello per il 35° Anniversario della nascita del Partito, sono stati identifica-ti nella centralissima Piazza Ste-sicoro, da una ronda di militari e polizia.

Costoro hanno chiesto il vo-lantino. Dopo averlo osservato, hanno intrapreso una breve di-scussione e poi hanno chiesto i documenti personali ai compa-gni.

Il tentativo di intimidazione non ha sortito nessun effetto. I

compagni hanno continuato la diffusione, esponendo un’altra bandiera del Partito, dopo che le operazioni di identificazione, durate una ventina di minuti, si sono concluse.

Si è trattato di un’iniziativa della ronda poliziesca o le auto-rità borghesi hanno dato disposi-zioni in merito?

Certo è che durante il cor-teo del 25 Aprile si era verifica-to un episodio analogo, quando un agente della Digos ci aveva chiesto se avessimo l’autorizza-zione a sfilare con la macchina nel corteo.

Anche questi episodi sono la conferma della natura neofa-

scista delle istituzioni borghesi Nell’identificare i manifestanti che celebrano il 1° Maggio esse dimostrano tutto il loro odio e disprezzo nei confronti delle masse lavoratrici e popolari.

Non è certo passato inosser-vato il fatto che per la prima vol-ta, dopo almeno un ventennio di assenza dalle piazze catanesi, si è tornati a festeggiare il 1° Mag-gio a Catania e sono tornate a sventolare le bandiere rosse.

Questo grazie al PMLI. Ma noi non vogliamo farcene un vanto. Noi auspichiamo che tut-te le Organizzazioni antifasciste catanesi e alle quali sta a cuore il 1° Maggio non lascino cade-

re nel silenzio questa ricorrenza e il prossimo anno scendano in piazza numerosissime con noi, in un largo fronte unito per fe-steggiare il 1° Maggio. Andia-mo in corteo, come si faceva una volta, a sturare le orecchie alle istituzioni borghesi, al sin-daco Raffaele Stancanelli, PDL, in primo luogo!

Noi intanto andremo avan-ti nei nostri compiti, continue-remo a difendere il 1° Maggio, diffondendo, allo stesso tempo, tra le masse l’idea che è neces-sario lottare per l’alternativa a questo sistema capitalista e neo-fascista. Ribadiremo il nostro l’appello “Uniamoci contro il

capitalismo, per il socialismo!”Viva il 1° Maggio!Alziamo la bandiera del 1°

Maggio contro il capitalismo, per il socialismo!

Avanti con forza e fiducia verso l’Italia unita, rossa e so-cialista!

Coi Maestri e il PMLI vince-remo!

Cellula “Stalin”della provincia di Catania

del PMLICatania, 1° Maggio 2012

______________Non appena è stato informa-

to della grave intimidazione, il

compagno Giovanni Scuderi ha telefonato al Segretario della Cellula “Stalin, compagno Se-sto Schembri, per esprimere ai compagni catanesi la solidarie-tà militante e fraterna di tutto il PMLI, incoraggiandoli a prose-guire la loro efficace ed esem-plare azione politica sviluppan-do il lavoro di massa e di fronte unito.

Quando subiamo simili inti-midazioni – ha aggiunto -, dob-biamo immediatamente infor-mare le masse e i nostri alleati invitandoli a sostenerci, nonché i media, anche se sappiamo che quasi sicuramente ignoreranno le nostre denunce.

CataniaIl PMLI riporta in piazza le bandiere rosse

INTIMIDAZIONE DA PARTEDELLE “FORZE DELL’ORDINE”

Dal corrispondentedella Cellula “Stalin”della provincia di CataniaIn occasione del 1° Maggio,

Giornata internazionale dei lavo-ratori, militanti e simpatizzanti del PMLI hanno effettuato una diffu-sione nella centralissima piazza Stesicoro a Catania.

I compagni, che si sono tro-vati in piazza sin dalle prime ore del mattino, hanno diffuso alcu-ne centinaia di copie del volanti-no sul 1° Maggio e del volantino per il 35° Anniversario della fon-dazione del PMLI. Durante l’ini-ziativa sono state intrattenute co-struttive discussioni con i passanti sull’origine del 1° Maggio, è sta-

Catania, 1° Maggio. La Cellula “Stalin” della provincia di Catania del PMLI ha effettuato una diffusione in piazza Stesicoro dei volantini per il 1° Maggio e per il 35° Anniversario della fondazione del Partito (foto Il Bolscevico)

to sottolineato il merito delle or-ganizzazioni operaie riunite nella Seconda Internazionale, di cui En-gels era il dirigente riconosciuto, che per ricordare il sacrificio de-gli operai di Chicago, decisero nel 1889 che ogni anno si tenesse il 1° Maggio, in tutti i Paesi, una gran-de manifestazione dei lavoratori.

Manifestazione e bandiere ros-se a Catania, non si vedevano da almeno vent’anni in occasione della Giornata internazionale di lavoratori. Il loro ritorno in piaz-za grazie al PMLI non è passato inosservato. Infatti, dopo più di un’ora dall’inizio della diffusione, i compagni sono stati identificati da una ronda di militari e polizia, che hanno chiesto ai marxisti-leni-

ni comizi volanti, durante i quali è stata esposta la linea del Partito sul 1° Maggio. I nostri compagni, hanno spiegato ai passanti interes-sati come il capitalismo è la causa della devastante crisi finanziaria, economica, produttiva e occupa-zionale. Hanno parlato del cam-bio radicale che propone il Partito, quello di abbattere con la rivolu-zione proletaria il capitalismo e conquistare il socialismo. Lotta-re per l’obiettivo del socialismo e la dittatura del proletariato non significa sottovalutare i problemi immediati che riguardano il lavo-ro, il contrasto alla precarietà, il salario, le pensioni, la questione fiscale, la difesa del contratto na-zionale, dell’art. 18, delle libertà

nisti catanesi i documenti di iden-tificazione, una copia dei volantini distribuiti e in conclusione hanno sfogliato un paio di numeri del-l’Organo di stampa del Partito, “Il Bolscevico”.

Il tentativo di intimidazio-ne non ha sortito nessun effetto, i compagni già presenti in piazza con una bandiera rossa del Parti-to e con due cartelli sul 1° Maggio e sulle elezioni che si terranno in alcuni comuni della provincia il 6 e 7 maggio, hanno esposto un’al-tra bandiera, quella dei Maestri, e hanno continuato la diffusione, ancor più carichi e determinati di prima.

Hanno, inoltre, tenuto alcu-

sindacali, della sanità e dell’istru-zione pubbliche e gratuite, dei ser-vizi sociali e dell’ambiente, lo svi-luppo del Mezzogiorno, la parità uomo-donna.

Il Partito conferisce a queste battaglie quotidiane una grande importanza, ma vanno inserite al-l’interno di una strategia più gene-rale di sviluppo della lotta di clas-se per la conquista del socialismo. È stato trattato anche l’argomen-to dell’astensionismo, arma mici-diale in mano alle masse popola-ri, grazie alla quale rompere con l’elettoralismo borghese.

L’intimidazione poliziesca, de-nunciata in serata da un Comuni-cato stampa, pubblicato a parte, conferma la giustezza della linea politica del Partito e la paura che

fa il socialismo alla borghesia, che nulla fa per mascherare il caratte-re neofascista delle proprie istitu-zioni in camicia nera. I compagni Giovanni Scuderi, Segretario ge-nerale del Partito, e Giovanna Vi-trano, Responsabile del PMLI per la Sicilia, hanno immediatamen-te espresso ai compagni catanesi la loro solidarietà militante e fra-terna. Dopo le intimidazioni per il 25 Aprile nei confronti dei nostri compagni nelle piazze di Varese, Firenze e Lecce, il braccio armato dello Stato borghese, ci ha prova-to anche con i compagni di Cata-nia. Sfortunatamente per la classe dominante borghese, queste inti-midazioni e repressioni, non de-motivano i marxisti-leninisti, li rafforzano!

Milano10 mila in piazza in difesa dell’art. 18

e contro la macelleria sociale e dei diritti attuata dal governo Monti-Fornero. La

combattiva delegazione del PMLI raccoglie consensi e simpatie tra i manifestanti

Redazione di MilanoLa Giornata internazionale dei

Lavoratori è stata anche quest’an-no celebrata a Milano con il tradi-zionale corteo sindacale da Porta Venezia. Oltre 10mila i manife-stanti provenienti dalle province di Milano e Monza-Brianza tra lavo-ratrici e lavoratori, molti dei quali cassintegrati, precari e migranti e pensionate e pensionati.

A tingere il corteo del Primo Maggio milanese del suo rosso autentico è stato indubbiamen-te anche quest’anno il PMLI. Sin dal concentramento compagne e compagni, militanti e simpatiz-zanti della Cellula “Mao” di Mi-lano, dell’Organizzazione di Bina-sco e dalla provincia di Bergamo erano all’opera diffondendo centi-naia di volantini riportanti estratti dell’editoriale dal titolo “Alziamo la bandiera del 1° Maggio contro il capitalismo, per il socialismo”, il cartello sul 1° Maggio e il ma-nifesto contro il governo Monti e la ministra Fornero, che con le bandiere dei Maestri e del Partito componeva la splendida coreogra-fia del PMLI che ha poi preso po-sto nel corteo. Buona la diffusione de Il Bolscevico nn. 14 e 17 svol-tasi sia al concentramento che du-

rante tutto il corteo.A rompere il silenzio tombale

imposto dall’organizzazione dei vertici collaborazionisti dei sin-dacati confederali ci hanno pensa-to i marxisti-leninisti che incuran-ti della pioggia hanno coinvolto i manifestanti circostanti al canto di “Bandiera Rossa”, “L’Interna-zionale”, “Se 8 ore vi sembran po-che” e “Il nostro giorno è il Primo Maggio”, e con numerosi slogan tesi ad elevare la combattività e la coscienza di classe. Tra le novità la denuncia del “Pareggio costi-tuzionale (che) istituzionalizza il macello sociale”.

Lo stile vivace, disciplinato e compatto del Partito ha attratto vari manifestanti che si sono com-plimentati coi nostri compagni prendendo contatti per meglio co-noscerci anche tramite internet.

Nei comizi finali in Piazza del-la Scala ad essere applauditi da tutti i manifestanti sono stati solo gli interventi dei lavoratori preca-ri, migranti e cassintegrati mentre quando ha preso la parola il se-gretario cittadino della UIL Wal-ter Galbusera, con le sue farnetica-zioni sul “rafforzamento della UE per combattere la crisi”, la piazza ha incominciato progressivamente

Milano, 1° Maggio 2012 (foto Il Bolscevico)

a svuotarsi fino dimezzarsi. I ma-nifestanti hanno volutamente ap-plaudito con decisione solo quan-do il segretario della Camera del lavoro metropolitana di Milano, Onorio Rosati, ha ribadito che la CGIL “non accetterà mai alcuna modifica dell’art. 18” consideran-do “sacrosanto il diritto al reinte-gro del lavoratore licenziato sen-

za giusta causa”. Nessun cenno invece all’abrogazione delle leggi Treu e 30/03 e alla rivendicazio-ne di una nuova legislatura basata sul lavoro stabile, a salario intero, a tempo pieno e sindacalmente tu-telato così come rivendicato dalla parte più cosciente dei lavoratori precari in lotta e tra i partiti unica-mente dal PMLI.

GLI OPERAI DI TERMINI IMERESE TITOLANO “VIALE 1° MAGGIO”AL POSTO DI “VIALE AGNELLI”

Il 1° Maggio gli operai dello stabilimento Fiat di Termini Imerese (Paler-mo), chiuso a fi ne 2011, hanno sfi lato in corteo sul viale che porta alla fabbrica. La combattiva manifestazione si è conclusa con una nuova inti-tolazione del viale che d’ora in poi si chiamerà “Viale Primo Maggio/Festa dei Lavoratori” e non più “Viale Giovanni Agnelli”.

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14 il bolscevico / 1° Maggio N. 18 - 10 maggio 2012

➫ DALLA 13ª

FirenzePiazza Isolotto gremita di manifestanti.

L’iniziativa punto di riferimento della sini-stra. Cantata l’Internazionale. Corteo sotto la pioggia battente. Spropositata e intimi-datoria presenza delle “forze dell’ordine”

LA PIU’ SIGNIFICATIVACELEBRAZIONE IN CITTÀ

Redazione di FirenzeIl maltempo e la pioggia scro-

sciante hanno impedito il pieno svolgimento dell’intero program-ma ma non il successo della cele-brazione del 1° Maggio in piazza dell’Isolotto, promossa dal Comi-tato per la celebrazione del Primo Maggio all’Isolotto.

Un successo anzitutto politico perché quest’anno in modo parti-colare la piazza e la celebrazione sono state un punto di riferimen-to di tutta la sinistra della città, un’occasione per ritrovarsi, come hanno voluto ribadire tanti parte-cipanti anche nei numerosi scambi di opinione, fra chi è contro que-

gio l’abbiamo conquistato è la fe-sta del proletariato” e cantando le canzoni del movimento operaio; come sempre sono stati esposti gli striscioni dalla passerella.

In piazza erano presenti espo-nenti di vari organismi sindaca-li e sociali che aderiscono al Co-mitato, che quest’anno ha raccolto le nuove adesioni di Casa del Po-polo “Pampaloni” dell’Isolotto, Comitato contro la privatizzazio-ne di Ataf, FLC-CGIL Firenze, Spritz Giovani a Sinistra fioren-tini; presente il Comitato acqua bene comune del Quartiere 4 e Sergio Tarchi della FILCAMS-CGIL fiorentina, che non ha po-

sto governo, vuole difendere i di-ritti degli operai e dei lavoratori ed è alla ricerca di un fronte unito, di riferimenti politici e ideologici, e vuole ribellarsi al massacro socia-le attuato da Monti per salvare il capitalismo nel nostro Paese.

Un’unità palpabile nei vari mo-menti dell’iniziativa, dallo spirito di adattamento e collaborazione dei partecipanti al pranzo collet-tivo che nonostante il maltempo hanno raggiunto la cifra record di quattrocento e si sono stipati sotto la tettoia del mercato per sfuggi-re alla pioggia divenuta scroscian-te pur di non rinunciare a essere in piazza il Primo Maggio.

All’entusiasmo con cui si è brindato al 1° Maggio e cantate l’Internazionale e Bella Ciao, alla volontà comune di non farsi ferma-re dal maltempo, dando comunque vita, sotto il temporale, all’ormai tradizionale corteo fino al pontici-no delle Cascine, lanciando slogan come “Il Primo Maggio dobbia-mo festeggiare, nessuno, nessuno deve lavorare” e “Il Primo Mag-

Firenze, 1° Maggio 2012. Al termine del tradizionale corteo gli striscioni inneggianti al 1° Maggio e per i diritti e il lavoro sono stati appesi alla spalletta della passerella pedonale sull’Arno (foto Il Bolscevico)

tuto tenere l’intervento previsto causa maltempo; i partecipanti hanno comunque ribadito la pro-pria solidarietà con i lavoratori del commercio in sciopero contro le aperture domenicali e in particola-re quelle del Primo Maggio e del 25 Aprile e denunciato il neopode-stà piddino Matteo Renzi, di esse precursore e sostenitore. Peraltro, a pensarci bene, la stessa istituzio-ne della “notte bianca” proprio il 30 aprile, è una forma di boicot-taggio della Giornata internazio-nale dei lavoratori in quanto “co-stringe” a tenere tutti i negozi del centro aperti fino alle 6 del matti-no minimo e impegna per ore e ore i lavoratori del Quadrifoglio nella pulizia delle strade, tanto per fare degli esempi.

Forte la delusione fra i gruppi musicali per l’inagibilità dell’im-pianto, i giovanissimi “Climatic panic” hanno cercato di suonare senza amplificazione sotto i teloni che proteggevano l’impianto voce, mentre i “Fratelli Rossi” hanno suonato sotto la tettoia un vasto re-

Firenze, 1° Maggio 2012. Piazza dell’Isolotto. Vengono intonati i canti della Re-sistenza e l’Internazionale (foto Il Bolscevico)

Firenze. Un momento del corteo, bagnato ma combattivo (foto Il Bolscevico)

pertorio di canzoni di protesta.Particolarmente attivi i giova-

ni “Studenti di Sinistra” che han-no partecipato a tutta l’attività di preparazione e non si sono rispar-miati nella giornata.

Bravi anche i giovanissimi che si sono attivati nella gestione del-l’impianto voce e in cucina, e bra-vissime le ragazzine che hanno dato l’esempio a tutta la piazza schierandosi convinte con le ban-diere rosse in testa al corteo.

Generosi e infaticabili come sempre gli attivisti “storici” (que-sto era il 29° anno dell’iniziativa) del Comitato, fra cui i militanti della Cellula “Nerina ‘Lucia’ Pao-letti” di Firenze del PMLI.

Un Primo Maggio rosso, non a caso ignorato dai media, nell’ad-dobbo della piazza, nelle bandiere e negli striscioni, nelle magliette e nelle spillette (inedite e azzec-catissime quelle con scritto “Viva il 1° Maggio”) e, soprattutto, nel cuore dei partecipanti.

Un’iniziativa che ha fatto da contraltare al deserto politico in città. Unica iniziativa segnala-

ta dalla CGIL la partecipazione del Segretario provinciale Mauro Fuso ad una merenda con baccel-li e pecorino organizzata dal PD nel Quartiere 2, mentre, per la pri-ma volta nella nostra città i fascisti di Casapound si sono fatti vede-re, esponendo al cimitero di Tre-spiano un provocatorio striscione “Buon Primo Maggio lavoratore suicidato”, confermando l’urgen-za che scenda pienamente in lotta il fronte antifascista per far chiu-dere i covi neofascisti.

Spropositata e intimidatoria è stata la presenza della polizia a “guardia” di piazza Isolotto, si di-stingueva il folto gruppo di carabi-nieri con i giubbotti antiproiettile e il blindato.

La Commissione per il lavo-ro di organizzazione del CC del PMLI ha inviato un calorosissi-mo messaggio di ringraziamenti e di elogio alle compagne e ai com-pagni fiorentini, militanti e simpa-tizzanti del PMLI, per il grande, generosissimo ed esemplare con-tributo che hanno dato al successo dell’iniziativa.

LecceDopo anni di silenzio un’iniziativa comu-

ne tra PMLI e compagni di Comunisti- Sinistra Popolare. Sventata provocazione

di un gruppo di “ultrasinistri”

Dal corrispondente della Cellula “Nerina ‘Lucia’ Paoletti” di Lecce

Come non accadeva da anni Lecce è tornata a celebrare il 1° Maggio. L’iniziativa ha visto pro-tagonista la Cellula “Nerina ‘Lu-cia’ Paoletti” di Lecce del PMLI, con un gazebo in piazza Gaetano Quarta, a cui hanno collaborato compagni di base di Comunisti-Sinistra Popolare (CSP) e con la partecipazione individuale di al-cuni membri dell’ANPI. I com-pagni della Cellulla hanno tenuto alte le rosse bandiere dei Maestri e del PMLI e esposto il cartello del 1° Maggio.

L’iniziativa è stata immediata-mente presa di mira da uno spa-ruto gruppo di anarco-individuali-sti e vecchi volponi “ultrasinistri”,

che non nascondono le loro sim-patie per i vigliacchi e squadristi CARC e per l’elettoralismo bor-ghese, che hanno tentato di mo-nopolizzare il presidio con ester-nazioni di stampo individualista, avventurista e piccolo borghese. Prontamente i compagni del PMLI insieme con due esponenti di CSP sono intervenuti per isolare i pro-vocatori che, dopo aver vomitato le solite frottole antimarxiste-leni-niste, hanno lasciato la piazza.

L’iniziativa è proseguita con la distribuzione dei volantini. In tan-ti si sono fermati a discutere con i compagni: alcuni hanno staziona-to permanentemente presso il ga-zebo, dando manforte alla nostra

Lecce, 1° Maggio 2012. Un momento dell’iniziativa unitaria per celebrare il 1° Maggio (foto Il Bolscevico)

NapoliOltre 2 mila manifestanti all’insegna di

lotta e unità nei quartieri di Fuorigrotta e Bagnoli. Latitanti i sindacati confederali.

Slogan contro la giunta De Magistris. Qua-lifi cata partecipazione dei marxisti-leninisti

Napoli. La delegazione del PMLI al corteo del 1° Maggio (foto Il Bolscevico)

Cellula e chiedendo “Il Bolscevi-co”, di cui sono rimasti entusiasti.

L’iniziativa ha inoltre eviden-ziato le differenze tra gli autenti-ci marxisti-leninisti e coloro che si spacciano tali o si riconoscono apertamente nel revisionismo e nel trotzkismo: Il PMLI, che opta per la tattica elettorale astensioni-sta contro il capitalismo, ha mes-so in evidenza le contraddizioni interne di quei gruppi che svelano

la loro ipocrisia nel definirsi “co-munisti” per poi appoggiarsi alla “sinistra” borghese e al suo candi-dato sindaco Loredana Capone, in vista delle elezioni comunali del 6 e 7 maggio.

Un militante di CSP ha dichia-rato che trova meraviglioso Il Bol-scevico e l’ha addirittura consiglia-to all’imbroglione Marco Rizzo, quando quest’ultimo si trovava presso San Michele Salentino.

Redazione di Napoli

Coronata da una bellissima giornata di sole, martedì 1° Mag-gio a Napoli, negli storici quartie-re operai di Fuorigrotta e di Ba-gnoli i sindacati USB, COBAS, collettivi studenteschi, movimenti di lotta per il lavoro, precari Bros, Comitati di lotta per la difesa della salute e l’ambiente, nonché PMLI, FdS, PdCI, CSP sono scesi unita-riamente in piazza per festeggiare la Giornata Internazionale dei la-voratori. Oltre 2 mila tra lavora-tori, operai, giovani, studenti, mi-granti e pensionati hanno sfilato per le vie di Fuorigrotta e poi quel-le di Bagnoli, lanciando slogan e facendo più rumore possibile per attirare l’attenzione e per far senti-re la propria voce contro il gover-no della macelleria sociale del tec-nocrate liberista borghese Monti ma anche tanti slogan contro la giunta antipopolare del neopode-stà arancione De Magistris.

Presenti, in maniera qualifica-ta e combattiva, la Cellula “Ve-suvio Rosso” di Napoli e l’Orga-nizzazione di Capua (Caserta) del PMLI muniti di cartellone con il manifesto ad hoc, bandiere e co-pie de Il Bolscevico che sono poi stati distribuiti in buon numero

al concentramento di Campi Fle-grei. Diretti dal compagno Fran-co Di Matteo, Responsabile del PMLI per la Campania, coadiuva-to dal compagno Andrea Canna-ta, Segretario della gloriosa Cel-lula napoletana, per tutto il corteo i marxisti-leninisti hanno into-nato assieme ad altri manifestan-ti l’“Internazionale”, “Bandiera Rossa” e canzoni antifasciste. Il Partito ha alzato ben in alto la ros-sa bandiera del 1° Maggio e del-la lotta contro il capitalismo, per il socialismo, ciò sicuramente non è sfuggito ai manifestanti e alle masse popolari dello storico quar-tiere della classe operaia parteno-pea presenti al corteo.

Va detto che non riteniamo af-fatto condivisibile la decisione dei dirigenti dei sindacati confe-derali di Napoli e della Campa-nia di sostituire, ancora una volta, il tradizionale corteo con un in-nocuo spettacolo serale di musi-ca e comicità in Piazza del Gesù. Un grave errore capitolazionista che andava evitato organizzando una manifestazione a carattere re-gionale che contestasse le politi-che sia nazionali che quelle della giunta regionale della casa del fa-scio di Caldoro e del suo assessore alla disoccupazione Nappi.

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N. 18 - 10 maggio 2012 1° Maggio / il bolscevico 15

PratoPMLI e FDS insieme al corteo chiedendo a gran voce lo sciopero generale contro il

governo Monti e in difesa dell’articolo 18 e diffondendo un volantino unitario

Dal corrispondente della Cellula “Stalin” di Prato

Migliaia di lavoratrici e di lavo-ratori, operai, cassintegrati, preca-ri, disoccupati, giovani, studenti e pensionati sono sfilati in corteo da Piazza Mercatale a Piazza Duomo dove il segretario confederale del-la Uil Domenico Proietto ha pro-nunciato il comizio finale in cui fra l’altro ha ribadito che il pro-blema principale non sarebbe l’ar-ticolo 18, che quindi può essere anche cancellato, ma la mancanza di investimenti e di crescita.

Al contrario, i lavoratori che hanno preso parte al corteo, hanno posto al centro delle proprie riven-

le dei lavoratori, alziamo la ban-diera del 1° Maggio contro il capi-talismo e per il socialismo”.

Tra gli slogan più gettonati e ri-lanciati a più riprese dai manife-stanti per tutta la durata del corteo ricordiamo: “L’articolo 18 non si tocca, lo difenderemo con la lot-ta”; “Basta tagliare basta tassare, il governo Monti se ne deve anda-re”; “La-vo-ro, la-vo-ro, la-vo-ro”; “A Roma a Roma vogliamo anda-re, la Fornero dobbiamo licenzia-re, sciopero, sciopero generale”. “Tasse, tasse, tasse le pagano le masse, milioni di milioni li ruba-no i padroni”. Al passaggio del corteo in piazza Delle Carceri lo spezzone formato da PMLI e FDS

Prato, 1° Maggio 2012. comizio sindacale in piazza Duomo (foto Il Bolscevico)

dicazioni proprio la difesa dell’ar-ticolo 18 e la lotta contro le libera-lizzazioni e le “aperture selvagge” di supermercati e centri commer-ciali anche nei giorni di festa.

In prima fila le lavoratrici di Pam, Coop, Stefan e Conad che sono sfilate in corteo armate di cartelli in cui si leggeva “la festa non ha prezzo”, “no alle liberaliz-zazioni” per protestare “contro la decisione dei supermercati di te-nere aperto di domenica e durante le festività segnate in rosso sul ca-lendario”. Bersagliata in particolar modo la direzione della Pam che ha imposto ai propri dipendenti l’apertura di tutti e quattro i pun-ti vendita presenti in città sia il 25 Aprile sia il 1° Maggio.

Al lungo e partecipato corteo hanno preso parte anche i com-pagni, amici e simpatizzanti del PMLI e della Federazione della Sinistra (FDS) che hanno forma-to un rosso e combattivo spezzone unitario sulla base di un volanti-no comune con la parola d’ordine “Evviva la Giornata internaziona-

si è rivolto verso il Monumento al Deportato e ha onorato la memo-ria dei partigiani intonando “Bel-la ciao”; mentre sotto il palazzo comunale ha urlato slogan contro la giunta del neopodestà Cenni e infine in prossimità dell’arrivo in Piazza Duomo, sostenuta da buo-na parte dei manifestanti, ha into-nato “L’Internazionale” e “Ban-diera rossa”.

Presenti anche i Giovani De-mocratici che, in polemica con la mancata partecipazione del neopo-destà berlusconiano Roberto Cen-ni al corteo dell’anno scorso, sono sfilati con uno striscione in cui si leggeva: “1° Maggio su coraggio sindaco dimettiti”. Costui, peral-tro, è indagato per bancarotta frau-dolenta nell’inchiesta del crack “Sasch”, l’azienda di famiglia ora in liquidazione che ha chiuso i bat-tenti nei mesi scorsi gettando sul lastrico decine di lavoratori. Tan-t’è, che per timore di contestazioni ancora più dure, le “forze dell’or-dine” hanno scortato Cenni duran-te tutto il percorso del corteo.

Il rosso e combattivo spezzone formato da militanti, simpatizzanti e amici del PMLI e FDS. Accanto al furgone si nota il compagno Franco Panzarella mentre lancia gli slogan (foto Il Bolscevico)

La riproduzionedel volantino unitario diffuso al corteodel 1° Maggio a Prato

VareseIl PMLI anima il corteo lanciando slogan

che gli operai riprendonoDal corrispondente dell’Organizzazionedi Viggiù del PMLI

Nella piovosa giornata di mar-tedì Primo Maggio, un migliaio tra lavoratori, studenti e pensiona-ti sono scesi in piazza a Varese per celebrare la Giornata internazio-nale dei lavoratori.

Un 1° Maggio importante per il suo significato di emancipazione e di lotta del proletariato, che oggi come 122 anni fa si trova a lottare con tutte le sue forze per non far-si scippare e in alcuni casi, per ri-conquistare, i diritti che il gover-no della grande finanza, della UE e della macelleria sociale Mario Monti sta togliendo ai lavoratori.

Partiti da piazza Repubblica per nulla scoraggiati dalle pessime condizioni meteo, i manifestanti si sono messi in marcia sfilando con striscioni e bandiere dei rispettivi sindacati e partiti per le vie citta-dine.

Presente al corteo l’Organiz-

zazione di Viggiù (Varese) del PMLI, che si è inserita nel cor-teo dietro lo striscione degli ope-rai della FIOM CGIL Varese e ha innalzato le bandiere rosse dei Maestri e del Partito. Attraverso il megafono sono stati lanciati diver-si combattivi slogan ripresi anche dai manifestanti attorno. All’arri-vo del corteo in piazza del Pode-stà, durante i comizi dei sindaca-ti confederali, approfittando anche del leggero attenuarsi della piog-gia è stato diffuso il volantino con l’editoriale de “Il Bolscevico” sul 1° Maggio che è stato ben accolto dai lavoratori e che, in alcuni casi, veniva spontaneamente chiesto in più copie.

Possiamo ben dirlo, malgrado la pioggia, un rosso e ardente sole in questo 1° Maggio ha riscalda-to i cuori e la volontà di lotta dei lavoratori della provincia di Vare-se come quelli di tutta Italia: il lu-minoso sole del socialismo e del PMLI.

Varese, 1° Maggio 2012 (foto il Bolscevico)

ForlìIl PMLI attivamente presente

con le proprie insegne Dal corrispondente della Cellula “Stalin” di Forlì

Il 1° Maggio a Forlì è stato condizionato dalla pioggia che ne ha interrotto lo svolgimento ma non diminuito i contenuti, grazie soprattutto alla partecipazione dei militanti e simpatizzanti di Forlì e Pineto del PMLI che hanno in-nalzato il cartello col manifesto ad hoc e quello contro il governo Monti e la bandiera del Partito du-rante il brevissimo comizio sinda-cale.

A prendere la parola una dele-gata che a nome di Cgil, Cisl e Uil

ha letto un messaggio sterile e di basso profilo, che non ha nemme-no citato la controriforma del la-voro, la demolizione dell’articolo 18, lo sciopero generale. Al termi-ne del comizio per la pioggia non è potuta riprendere l’esibizione dell’orchestra, che in queste occa-sioni ha uno spazio spropositato in rapporto all’aspetto sindacale.

Nonostante la pioggia il PMLI è stato l’unico Partito presente con le proprie insegne (gli altri teneva-no banchini ai margini della piaz-za) e ha diffuso 200 copie del vo-lantino sul 1° Maggio e alcune copie de “Il Bolscevico”.

Forlì, Piazza Saffi , 1° Maggio 2012 (foto Il Bolscevico)

ModenaIl PMLI in piazza con bandiere e cartello

Dal corrispondente dell’Organizzazionedi Castelvetro di Modena del PMLIIn occasione del 1° Maggio,

Giornata internazionale dei lavo-ratori, piazza Grande a Modena si è riempita di lavoratrici e lavora-tori per la celebrazione tenuta da CGIL, CISL e UIL sul tema: “La-voro e crescita per uscire dalla cri-si”.

Il PMLI ha partecipato alla ma-nifestazione portando in piazza le bandiere dei Maestri e del Partito e il cartello con i manifesti contro il governo Monti e sul 1° Maggio.

Benché quest’anno il 1° Mag-gio si sia tenuto in un momento in cui le masse lavoratrici e popola-ri del nostro Paese “patiscono le pene dell’inferno, stanno suben-do in termini di diritti e di livelli di vita un arretramento complessi-vo devastante” (dall’editoriale del compagno Emanuele Sala, Il Bol-scevico n. 17/2012), la manifesta-zione è stata breve, un’ora appena,

con soltanto il comizio del segre-tario provinciale della CGIL, Do-nato Pivanti, e la banda cittadina che ha suonato L’Internazionale, l’Inno dei lavoratori del riformi-sta Turati ma anche l’inno di Ma-meli.

Eppure la macelleria sociale si fa sentire in tutta la sua durez-za anche a Modena, basti pensare al drastico crollo dei posti di lavo-ro, ora assolutamente insufficienti a coprire la domanda locale, alle relazioni industriali mussoliniane di Marchionne che vengono intro-dotte negli stabilimenti Fiat mode-nesi (Ferrari, Cnh, Maserati, ecc.), e la recente gravissima decisione di Coop Estense di rompere le trat-tative per il rinnovo del contratto aziendale e di terminare l’applica-zione del contratto aziendale pro-prio a partire dal 1° Maggio 2012 (una vera e propria beffa, disgu-stosa e offensiva). La delegazio-ne delle Rsu di Coop Estense era presente sul palco della manifesta-zione di Modena. Tutti questi temi

Modena,1° Maggio 2012. In primo piano il

cartello del Partito (foto Il Bolscevico)

BiellaIl PMLI nello spezzone unitario

con PRC e NO TAVDal corrispondente dell’Organizzazionedi Biella del PMLILa Giornata internazionale dei

Lavoratori è stata celebrata a Biel-la con un corteo organizzato dal-le confederazioni sindacali CGIL, CISL e UIL che hanno scelto, come punto di ritrovo, la centrale piazza Martiri della Libertà.

Anche in questa importante cir-costanza l’Organizzazione biellese del PMLI, la Federazione di Biella del Partito della Rifondazione Co-munista (PRC) ed il locale Comi-tato NO TAV hanno deciso di fare fronte comune e hanno creato uno spezzone unitario al centro del corteo ufficiale. Sono stati lancia-ti slogan contro il governo del tec-nocrate liberista borghese Monti come “Governo Monti come Ber-lusconi, macelleria sociale, nuo-va gestione” e “Articolo 18 non si tocca, lo difenderemo con la lot-ta”; grazie alla Banda Verdi della città di Biella e a quella del comu-ne di Cossato, militanti e simpa-tizzanti del PMLI, del PRC e del Comitato NO TAV hanno potuto cantare le canzoni del mondo del lavoro tra cui “Bandiera rossa” e “L’Internazionale” contribuendo a rendere vivo e di lotta il corteo del Primo Maggio solitamente silen-

zioso e poco animato. I compagni marxisti-leninisti avevano i cartelli del Partito contro il governo Monti e quello sul Primo Maggio, come sempre molto fotografati e ammi-rati dai manifestanti.

Il comizio finale, presso i Giar-dini Zumaglini, è stato introdot-to dalla Segretaria generale della CGIL di Biella, Marvi Massazza Gal, che ha ricordato le prossime battaglie che il sindacato organiz-zerà contro la disoccupazione gio-vanile e la mancanza di lavoro in generale e a Biella dove sta emer-gendo sempre più come problema fondamentale dell’ex ricca provin-cia piemontese.

A causa della forte pioggia la festa popolare “A gnir cantar cun gnét” che si tiene nella piccola fra-zione di Bajo Dora del comune di Borgofranco d’Ivrea è stata total-mente rovinata e l’unico evento ufficiale della festa si è tenuto al coperto nella sede del Coro Bajo-lese dove è stato letto un docu-mento sulla tradizione del Primo Maggio nel paesino canavesano. I compagni militanti e simpatizzan-ti del PMLI hanno pertanto dovuto desistere nel realizzare l’ammirato banchino di propaganda marxista-leninista che da anni viene monta-to nella piazza centrale del paese.

Il corteo del 1° Maggio a Biella (foto Il Bolscevico)

sono stati richiamati da Pivanti, il quale ha ventilato una mobilita-zione che speriamo ci sarà e con forza; il segretario provinciale ha

criticato anche il governo Mon-ti senza però richiamare alla lot-ta per liberarcene né allo sciopero generale.

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16 il bolscevico N. 18 - 10 maggio 2012

Da Milano a Catania e Cagliari

ALTE NEL CIELO D’ITALIA LE BANDIERE DEL 25 APRILE E DEL 1° MAGGIO

Grandi cortei antifascisti per il lavoro, l’art. 18 e contro il governo Monti. Napolitano insiste sull’unità tra antifascisti e fascisti. Contestati dai manifestanti il 1° Maggio i PD Bersani a Portella della Ginestra e Fassino a Torino. Intimidazioni fasciste e poliziesche contro i

marxisti-leninisti a Firenze, Varese, Catania e Lecce. Grave provocazione contro Franco Di Matteo, convocato nottetempo dalla questura

APPELLO DEL PMLI: UNIAMOCI CONTRO IL CAPITALISMO, PER IL SOCIALISMOSi sa che il sogno della clas-

se dominante borghese in cami-cia nera sarebbe di abolire con un atto d’imperio e una volta per tutte il 25 Aprile e il 1° Maggio, e non a caso si sono infittite negli ultimi anni le proposte provocatorie in tal senso da parte di esponenti della destra neofascista e leghista. Ma vi sono anche altri modi più sub-doli, anche se più lenti, per cercare di ottenere lo stesso risultato: at-traverso cioè il progressivo svuo-tamento del loro fondamentale ca-rattere antifascista e di classe e la loro istituzionalizzazione come ricorrenze da celebrare in chiave addirittura militarista e patriottar-da, per quanto riguarda l’anniver-sario della Liberazione dal nazifa-scismo, e in chiave solidaristica e interclassista per quanto riguarda il 1° Maggio. Ed è quel che è av-venuto anche quest’anno, con in più un accentuato accanimento dei prefetti e delle forze di polizia nel cercare di impedire o scoraggiare, con perquisizioni e intimidazio-ni del tutto arbitrarie ed illegali, l’ingresso nelle piazze e nei cortei di bandiere rosse, striscioni e car-telli antifascisti e contro il gover-no; nonché con l’intensificazione e l’estensione in tutte le città delle aperture di negozi e supermercati, “notti bianche” e quant’altro, che rappresentano un vero e proprio sabotaggio delle iniziative e delle manifestazioni.

Ciononostante anche quest’an-no questi sporchi tentativi sono andati miseramente falliti e le bandiere della Resistenza e del 1° Maggio hanno sventolato alte nel cielo d’Italia, al Nord come al Centro, al Sud come in Sicilia e Sardegna, in centinaia di grandi e piccoli cortei antifascisti, per il lavoro, l’art. 18 e contro il gover-no Monti. Segno che la Liberazio-ne dal nazifascismo e la Giornata internazionale dei lavoratori sono ancora ben radicate nella memo-ria storica del nostro proletariato e di tutti gli antifascisti, i sinceri democratici, gli anticapitalisti e gli antimperialisti del nostro Pae-se. Anzi è emersa con ancor più evidenza che in passato la separa-zione netta tra le celebrazioni isti-tuzionali, quelle delle alte cariche politiche e militari dello Stato, go-vernative e locali, e le celebrazio-ni popolari, che in alcuni casi sono arrivate perfino a dividersi fisica-mente in cortei e manifestazioni separate. Il PMLI, dovunque era presente, con le sue rosse bandie-re, i cartelli, le sue ben qualificate parole d’ordine e i canti rivoluzio-nari, come “Bella ciao”, “Ban-diera rossa” e “L’Internazionale”, ne è stato il protagonista e l’ani-ma principale, conducendo anche un’intelligente politica di fronte unito insieme ad altre forze anti-fasciste per respingere e far fallire il tentativo di ingessare le manife-stazioni nel retorico rituale istitu-zionale e liberare invece la carica popolare, antifascista e di clas-se delle masse intervenute. Non a caso è stato fatto oggetto di nume-rose e gravi intimidazioni e tenta-tivi di impedirgli l’ingresso nelle

piazze con le sue insegne da par-te della polizia di Cancellieri, con una frequenza e una sistematicità che non possono che apparire ispi-rate direttamente dal Quirinale e da Palazzo Chigi.

Gli appelli di Napolitano contro l’antifascismo e l’anticapitalismo

Come già fece l’anno scor-so col pretesto del 150° dell’uni-tà d’Italia, a dare il “La” all’ope-razione di istituzionalizzazione in chiave militarista e patriottarda del 25 Aprile è stato il rinnegato Na-politano, che nel suo discorso alle associazioni combattentistiche e d’arma al Quirinale non ha perso l’occasione per incitare al supera-mento della divisione tra antifasci-sti e fascisti in nome dell’unità na-zionale. Compiacendosi infatti per il paziente lavoro fatto in questi anni, insieme al suo predecessore Ciampi, per valorizzare “l’appor-to dei militari, in molteplici forme, alla Resistenza”, e per “liberare l’immagine e il volto della Resi-stenza dalle ferite di quel che fu anche guerra civile e dalle strati-ficazioni di ostilità e di odio di cui ancora rimanevano tracce”, il nuo-vo Vittorio Emanuele III ha voluto pontificare che “così il 25 aprile è diventata la festa di tutto il popolo e la Nazione italiana; e nessuna ri-caduta in visioni ristrette e divisive del passato, dopo lo sforzo pazien-te compiuto per superarle, è oggi ammissibile”.

Inoltre, ancora una volta, ha voluto stabilire un intollerabile parallelo tra i “valori di libertà, giustizia, pace e cooperazione tra i popoli che ispirarono la Guerra di Liberazione ormai 67 anni fa” e quelli che - ha sottolineato - “sono oggi alla base del significativo im-pegno dell’Italia per la sicurezza internazionale e la stabilizzazione delle aree di crisi del XXI secolo, in seno all’Unione Europea, nel-l’Alleanza Atlantica e nell’ambito delle Nazioni Unite. È un impe-gno che attualmente vede le nostre Forze Armate schierare migliaia di uomini e mezzi in numerose missioni internazionali, in Afgha-nistan, in Libano, nei Balcani, nel-l’Oceano Indiano”: per questo rin-negato l’interventismo militare del rinato imperialismo italiano sareb-be dunque nientemeno che una continuazione della Resistenza!

La stessa sporca operazione di stravolgimento del significato sto-rico e politico l’ha ripetuta il 1° Maggio, alla presenza del premier Monti e dei ministri Passera, Can-cellieri e Fornero, nel discorso al Quirinale per la “festa del lavoro”, in cui ha esortato i lavoratori a pie-gare la schiena alla perdita dei di-ritti e al massacro sociale del go-verno della grande finanza e della Ue, perché, ha sentenziato, “non c’è alternativa all’attuazione di ri-forme come quelle introdotte nel-l’ultimo semestre”.

Nel giorno in cui un altro lavo-

Milano, 25 Aprile 2012 (foto Il Bolscevico)

La contestazione organizzata dai NO TAV contro Bersani durante la manifesta-zione del 1° Maggio a Portella della Ginestra (Palermo)

ratore, il 167° dall’inizio dell’an-no, un immigrato rumeno, è morto sul lavoro in un cantiere nell’aqui-lano, il rinnegato del Quirinale ha avuto la faccia di bronzo di ammo-nire i lavoratori che non si posso-no “arroccare nelle conquiste del passato”, perché “ogni posizione puramente difensiva o nostalgica è perdente”. Ed ha esortato quin-di “le forze politiche che sorreg-gono il governo Monti” ad appro-vare sollecitamente la “riforma del mercato del lavoro” secondo gli impegni di calendario “già predi-sposti in parlamento”.

Fallita la manovra per la “pacificazione

nazionale”Suo malgrado, però, le masse

non hanno abboccato all’appel-lo a deporre la bandiera dell’an-tifascismo e dell’anticapitalismo in nome dell’unità nazionale e a stringersi attorno alle istituzioni e al governo. È fallita miseramente, per esempio, la manovra, avalla-ta dal Quirinale e tollerata dal PD, dei fascisti Alemanno e Polverini di infiltrarsi nella manifestazione del 25 Aprile a Roma per costitui-re un precedente atto a snaturare la festa della Liberazione in “festa di tutti gli italiani”, come auspicato dal nuovo Vittorio Emanuele III. A Milano è stato fischiato e con-testato anche stavolta il presiden-te della Provincia, il berlusconiano Podestà, per l’appoggio concesso ai fascisti in città. Fischiato sono-ramente anche il nome del gover-natore Formigoni evocato nel co-mizio in piazza Duomo.

Laddove la stessa Anpi ha ce-duto alle pressioni istituzionali e dei partiti riformisti che ne ege-monizzano la direzione, facendo-si essa stessa strumento di divieti e limitazioni di ogni sorta all’uso di bandiere, cartelli e slogan antifa-scisti, o ha lasciato passivamente il campo alle celebrazioni di stam-po militarista e patriottardo, per non turbare il clima di “pacifica-

zione nazionale” voluto da Napo-litano, ciò non è avvenuto senza resistenze e contestazioni. L’Or-ganizzazione di Biella del PMLI, congiuntamente alla segreteria provinciale biellese del PRC, ha emesso un comunicato stampa in cui si critica fermamente la deci-sione dell’Anpi biellese di vietare bandiere e striscioni alla tradizio-

stà, il rinnegato Fassino, per il suo appoggio alla Tav e al governo, ciò che ha fatto scattare una violenta quanto gratuita carica della poli-zia contro alcuni manifestanti dei centri sociali, mentre manifestanti No Tav hanno successivamente in-nalzato uno striscione sulla faccia-ta del comune. Giustamente i ver-tici del PD sono individuati dalle

nale “Fiaccolata della liberazione” del 24 aprile. Analogamente a Pra-to, grazie all’iniziativa della Cel-lula “Stalin” e di amici e simpatiz-zanti del PMLI, in unità d’azione con la Federazione della sinistra e il Comitato gay e lesbiche di Pra-to, dopo l’emissione di un comu-nicato stampa congiunto di critica alla cerimonia militarista e pa-triottarda voluta dal prefetto e dal-la giunta nera del pidiellino Cenni, è stato dato vita a una partecipata commemorazione davanti al Mo-numento al Deportato che ha ono-rato degnamente il 25 Aprile con bandiere rosse, canti partigiani e slogan antifascisti e antigoverna-tivi.

Il liberale Bersani si è preso la sua razione di fischi e di contesta-zioni a Portella della Ginestra, per il suo appoggio alla giunta regio-nale di Lombardo e alla politica antipopolare e stangatrice del go-verno Monti. A Torino, il 1° Mag-gio, è stato contestato il neopode-

masse più coscienti e combattive come parte integrante di questo governo stangatore e repressivo. A Firenze né le sporche manovre del neopodestà piddino Renzi, con la sua “notte bianca” organizzata guarda caso proprio il 30 aprile e con l’apertura indiscriminata dei negozi, né una pioggia fastidiosa e insistente né la presenza intimi-datoria di una spropositata forza di polizia, sono riusciti a scalfire il grande successo della tradizionale festa rossa con pranzo popolare in piazza dell’Isolotto.

Insomma, lo spirito antifascista e lo spirito di classe che si voleva espellere dalle piazze e dai cortei hanno resistito invece con coraggio e con tenacia al clima soffocante di disarmo in nome della “pacifi-cazione nazionale”, alle manovre, alle pressioni e al sabotaggio delle istituzioni e dei partiti del regime neofascista, alle intimidazioni e alle aggressioni poliziesche, ed ha trovato mille vie e mille modi per

esprimersi eloquentemente nelle piazze di tutta Italia tenendo ben alte le bandiere del 25 Aprile e del 1° Maggio.

Il ruolo del PMLILaddove era presente il PMLI

ha contribuito in modo determi-nante a questa importante batta-glia. Non a caso, come abbiamo già accennato, è stato il bersa-glio prescelto delle provocazio-ni e dei tentativi di intimidazione delle forze di polizia agli ordini di Monti e Cancellieri, come è suc-cesso il 25 Aprile a Firenze, a Lec-ce e a Varese. E come è successo il 1° Maggio a Catania, dopo che già i compagni della Cellula “Stalin” avevano subito un’analoga inti-midazione poliziesca il 25 Aprile. Su tutti questi casi spicca inoltre quello ancor più grave dell’avvi-so di comparizione recapitato al compagno Franco Di Matteo, Re-sponsabile del PMLI per la Cam-pania, nella notte precedente al 1° Maggio per essere due giorni dopo interrogato “come persona infor-mata dei fatti”, senza tuttavia che fossero specificati quali lo riguar-davano.

Intimidazioni che comunque non sono riuscite affatto a ferma-re i nostri compagni, che anzi, con una intelligente politica di fronte unito, sono riusciti in molti casi a coinvolgere altre organizzazioni e gruppi di antifascisti in difesa del diritto di manifestare con le pro-prie insegne e slogan, dando vita talvolta a celebrazioni che si sono differenziate da quelle istituziona-li, come è successo a Lecce, per iniziativa della Cellula “Nerina ‘Lucia’ Paoletti”, a Prato e a Ca-tania. In ogni caso i marxisti-le-ninisti hanno sempre costituito il nucleo più rosso e militante delle varie manifestazioni, fosse quella grandiosa di decine di migliaia di antifascisti a Milano, che ha visto la partecipazione di una folta dele-gazione del PMLI, con compagni, simpatizzanti ed amici provenien-ti da tutta la Lombardia, a cui si è unita una delegazione di compagni piemontesi dell’Organizzazione di Biella, o quella rigidamente istitu-zionale di Pesaro, che ha visto la bandiera del PMLI sventolare di fronte al rinnegato Napolitano, in-nalzata dai compagni dell’Orga-nizzazione di Gabicce Mare.

In certe città dove non è stato celebrato dai sindacati il 1° Mag-gio, il PMLI ha coperto in qualche modo questo grave vuoto volanti-nando nelle piazze, come a Cata-nia e a Bari, o promuovendo una iniziativa con altre forze politiche, come a Lecce.

In questo modo i militanti del PMLI hanno non solo onorato de-gnamente il 25 Aprile e il 1° Mag-gio, tenendo alte rispettivamen-te le bandiere dell’antifascismo e dell’anticapitalismo, ma hanno anche fatto vivere concretamente nelle piazze e tra le masse antifa-sciste, lavoratrici e popolari, l’ap-pello lanciato dal Partito ad unirci contro il capitalismo, per il socia-lismo.