il Veterano dello Sport - UNVSrani dello Sport e La Gazzetta dello Sport, lanciano il Premio...

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Anno 52° – N. 3 - maggio/giugno 2013 DAL 1974 ORGANO UFFICIALE DELL’UNIONE NAZIONALE VETERANI DELLO SPORT REGISTRAZIONE AL TRIBUNALE DI MILANO N. 303 DEL 26 SETT. 1969 il Veterano dello Sport STAR BENE áá PAG. 15 CAMPIONATI áá PAG.12 COMUNICATI áá PAG. 2 MANIFESTAZIONI áá PAGG. 18-21 ATLETA DELL’ANNO áá PAGG. 13-14 ECCELLENZA VETERANA áá PAG. 11 PERSONAGGI áá PAG. 12 PANORAMA CONI áá PAG. 10 L’IMPORTANZA DI DIVENTARE SOCIO SOSTENITORE Pubblichiamo di seguito una lettera re- centemente inviata dal presidente Ber- toni e dal segretario Biagini che invita le maggiori cariche nazionali, regionali e sezionali a sottoscrivere o rinnovare la quota di Socio Sostenitore. Esten- diamo l’invito anche ai soci che, aven- done la possibilità, vogliano accogliere e condividere questo sentimento a so- stegno dell’Unione. A pagina 2 pubbli- chiamo un ringraziamento e i nomi dei Soci Sostenitori dell’anno 2012. Giandomenico Pozzi, Direttore responsabile e Socio Sostenitore Caro amico, è giunto ormai alle battute finali il prezioso lavoro della Consulta dello Sport, che ha anche completato la revisione del rego- lamento base dei campionati italiani e di quelli relativi ai vari campionati a squadre (calcio a 11, calcio a 5, pallavolo, tennis), la cui attuazione dovrebbe dare nuovo impulso al- l'attivita delle sezioni sparse su tutto il territorio nazionale, con la spe- ranza di conseguire l'auspicato in- cremento del numero dei soci. Co- me noto, è stato stabilito di agevo- lare siffatto specifico impegno de- stinando ai campionati stessi il ri- cavato annuale delle quote Socio Sostenitore. Purtroppo l’introito del 2012 è stato di appena € 4.514,00 per cui al momento la distribuzione dei fondi alle sezioni che si sono e si faranno carico di organizzare i singoli campionati sarà alquanto contenuta. Culliamo però la spe- ranza di riuscire ad elargire più con- sistenti contributi nel corso di que- st'anno, se la campagna avviata da- rà i frutti sperati. In proposito il messaggio che ab- biamo a suo tempo trasmesso, e che con la presente rinnoviamo, è di un obbligo morale per ciascun dirigente dell'Unvs, sia nazionale che regionale, e delle sezioni, al- meno a livello di presidente, di sen- tire come concreto e convinto il senso di appartenenza all'Unvs e sottoscrivere o rinnovare dal 2013 la quota di Socio Sostenitore. E’ per questo che ti rivolgiamo un accorato appello, confidando di po- terti, al più presto, annoverare nella speciale categoria di Socio Soste- nitore. Un cordiale saluto. GIAN P AOLO BERTONI ETTORE BIAGINI LA BUSSOLA FAIR PLAY E LA DEGENERAZIONE DELLO SPORT áá A PAG. 3 CAMPIONI ALLA RIBALTA Sara Errani e Roberta Vinci áá A PAG. 17 INTERVISTA DOPPIA Cambio della guardia alla Segreteria e new entry nel Consiglio nazionale. Biagini, Salvatorini, Vergnano e Risuglia rispondono alle nostre domande. áá A PAG. 6-7 PANORAMA CONI Storia di un’intervista mancata áá GIANFRANCO GUAZZONE áá A PAG. 10 STAR BENE áá DOTT .SSA ELENA AGNELLO áá A PAG. 15 SPAZIO ALLE DISCIPLINE SPORTIVE LA VELA áá A PAG.22 Nibali vince il Giro 2013 CHIARO SCURO SUL GIRO D’ITALIA Si è da poco conclusa un’edizione indimenticabile del Giro d'Italia, la numero 96, benedetta da Papa Francesco alla partenza e conclusa a Brescia il 26 maggio. Consacrato il siciliano Vincenzo Nibali. Secondo posto in classifica generale per il colombiano Uran, in ritardo di 4'43", e terzo posto per l'australiano Evans, distanziato di 5'52". Durante i 21 giorni di corsa sono state attraversate 17 regioni, percorrendo 3.341,8 km. La corsa ha visto milioni di persone sulle strade ed un pubblico caloroso su tutta la penisola che conferma il Giro come evento popolare e grande festa. Un giro che ha visto vincitori anche i social network: il profilo Facebook del Giro ha registrato 350.000 fan sulla pagina ufficiale, ogni post è stato visualizzato da una media di 180.000 persone. 12.000 like e più di 5.000 condivisioni. Twitter: oltre 170.000 follower sul profilo ufficiale. Google+: 100.000 follower sulla pagina ufficiale. YouTube: quasi 2 milioni di visualizzazioni sul canale ufficiale. 15.000 utenti iscritti al canale ufficiale. PER DIVENTARE SOCIO SOSTENITORE È SUFFICIENTE VERSARE UN CONTRIBUTO MINIMO DI 100,00 ATTRAVERSO L'IBAN: IT 84 W 030623421 0000001264354 áá GIANFRANCO GUAZZONE Mentre andiamo in stampa si conclude il 96^ Giro d’Italia con la netta affermazione di Vincenzo Nibali. Forse un po’ scontata visto che il campo dei partenti presentava importanti assenze e che qualcuno probabilmente ha fatto presenza più per preparare il Tour che per centrare il bersaglio della corsa rosa. Ma questo non deve togliere nulla al trionfo di un sontuoso Nibali e comunque nulla può essere considerato scontato in una corsa a tappe risultata peraltro massacrante a causa di condizioni atmosferiche proibitive che hanno reso stoici i partecipanti. Purtroppo, a sporcare questo bel successo, sulla carovana è piombato l’ennesimo clamoroso caso doping. Non un carneade ma il vincitore di ben 2 Giri d’Italia, Danilo di Luca, colui che già nel 2009 si macchiò di egual misfatto rimediando due anni di squalifica. Come in altre circostanze il protagonista è un atleta a fine carriera che tenta di riemergere, conscio di rischiare solo una eventuale uscita ingloriosa. In cambio l’ebbrezza del reiterato trionfo, il calore di tifoserie ormai avvezze ad applaudire indifferentemente dal modo con cui il proprio idolo vince, un bel gruzzolo di euro che non guasta. Peccato, perché il ciclismo aveva proprio bisogno di rifiatare, sotto questo doloroso aspetto, e la bella avventura del nostro alfiere poteva, in assoluto, lenire parecchie recenti ferite e ridare credibilità e nuovi entusiasmi. segue a pag. 5 A UN ANNO DALLA SUA SCOMPARSA, ECCO UN PREMIO NEL NOME DI MANGIAROTTI A un anno dalla scom- parsa, la figlia Carola e la moglie Camilla, uni- tamente allʼAssocia- zione delle Medaglie dʼOro, i Benemeriti del Comune e della Pro- vincia di Milano, la Federazione Ita- liana Scherma, il Panathlon International, il Premio Emilio e Aldo De Martino, lʼUnione Nazionale Vete- rani dello Sport e La Gazzetta dello Sport, lanciano il Premio Internazio- nale Edoardo Mangiarotti, una borsa di studio di 5.000 euro riservata a gio- vani fra i 18 e i 30 anni. Il premio ha il patrocinio del Coni. Il bando di con- corso sarà a breve pubblicato sul sito internet de La Gazzetta dello Sport.

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Anno 52° – N. 3 - maggio/giugno 2013

DAL 1974 ORGANO UFFICIALE DELL’UNIONE NAZIONALE VETERANI DELLO SPORT

REGISTRAZIONE AL TRIBUNALE DI MILANO N. 303 DEL 26 SETT. 1969

il Veteranodello SportSTAR BENEááPAG. 15

CAMPIONATIááPAG.12

COMUNICATIááPAG. 2

MANIFESTAZIONIááPAGG. 18-21

ATLETA DELL’ANNOááPAGG. 13-14

ECCELLENZA VETERANAááPAG. 11

PERSONAGGIááPAG. 12

PANORAMA CONIááPAG. 10

L’IMPORTANZA DI DIVENTARE SOCIO SOSTENITORE Pubblichiamo di seguito una lettera re-centemente inviata dal presidente Ber-toni e dal segretario Biagini che invitale maggiori cariche nazionali, regionalie sezionali a sottoscrivere o rinnovarela quota di Socio Sostenitore. Esten-diamo l’invito anche ai soci che, aven-done la possibilità, vogliano accoglieree condividere questo sentimento a so-stegno dell’Unione. A pagina 2 pubbli-chiamo un ringraziamento e i nomi deiSoci Sostenitori dell’anno 2012.

Giandomenico Pozzi, Direttore responsabile

e Socio Sostenitore

Caro amico, è giunto ormai allebattute finali il prezioso lavoro dellaConsulta dello Sport, che ha anchecompletato la revisione del rego-lamento base dei campionati italianie di quelli relativi ai vari campionatia squadre (calcio a 11, calcio a 5,pallavolo, tennis), la cui attuazionedovrebbe dare nuovo impulso al-l'attivita delle sezioni sparse su tuttoil territorio nazionale, con la spe-ranza di conseguire l'auspicato in-cremento del numero dei soci. Co-me noto, è stato stabilito di agevo-lare siffatto specifico impegno de-stinando ai campionati stessi il ri-cavato annuale delle quote SocioSostenitore. Purtroppo l’introito del2012 è stato di appena € 4.514,00per cui al momento la distribuzionedei fondi alle sezioni che si sono esi faranno carico di organizzare isingoli campionati sarà alquantocontenuta. Culliamo però la spe-ranza di riuscire ad elargire più con-sistenti contributi nel corso di que-st'anno, se la campagna avviata da-rà i frutti sperati.In proposito il messaggio che ab-biamo a suo tempo trasmesso, eche con la presente rinnoviamo, èdi un obbligo morale per ciascundirigente dell'Unvs, sia nazionaleche regionale, e delle sezioni, al-meno a livello di presidente, di sen-tire come concreto e convinto ilsenso di appartenenza all'Unvs esottoscrivere o rinnovare dal 2013la quota di Socio Sostenitore. E’ per questo che ti rivolgiamo unaccorato appello, confidando di po-terti, al più presto, annoverare nellaspeciale categoria di Socio Soste-nitore. Un cordiale saluto.

GIAN PAOLO BERTONI

ETTORE BIAGINI

LA BUSSOLAFAIR PLAY E LA DEGENERAZIONEDELLO SPORT

áá A PAG. 3

CAMPIONI ALLA RIBALTA Sara Errani e Roberta Vinci

áá A PAG. 17

INTERVISTA DOPPIACambio della guardia allaSegreteria e new entry nel Consiglio nazionale.Biagini, Salvatorini,Vergnano e Risugliarispondono alle nostredomande.

áá A PAG. 6-7

PANORAMA CONIStoria di un’intervistamancataáá GIANFRANCO GUAZZONE

áá A PAG. 10

STAR BENEáá DOTT.SSA ELENA AGNELLO

áá A PAG. 15

SPAZIO ALLE DISCIPLINE SPORTIVELA VELA

áá A PAG.22

Nibali vince il Giro 2013

CHIARO SCURO SUL GIRO D’ITALIA

Si è da poco conclusa un’edizione indimenticabile del Giro d'Italia, la numero 96,benedetta da Papa Francesco alla partenza e conclusa a Brescia il 26 maggio. Consacrato il siciliano Vincenzo Nibali. Secondo posto in classifica generale per ilcolombiano Uran, in ritardo di 4'43", e terzo posto per l'australiano Evans,distanziato di 5'52".Durante i 21 giorni di corsa sono state attraversate 17 regioni, percorrendo 3.341,8km. La corsa ha visto milioni di persone sulle strade ed un pubblico caloroso su tuttala penisola che conferma il Giro come evento popolare e grande festa. Un giro che ha visto vincitori anche i social network: il profilo Facebook del Giro haregistrato 350.000 fan sulla pagina ufficiale, ogni post è stato visualizzato da unamedia di 180.000 persone. 12.000 like e più di 5.000 condivisioni. Twitter: oltre170.000 follower sul profilo ufficiale. Google+: 100.000 follower sulla paginaufficiale. YouTube: quasi 2 milioni di visualizzazioni sul canale ufficiale. 15.000utenti iscritti al canale ufficiale.

PER DIVENTARE SOCIOSOSTENITORE È SUFFICIENTEVERSARE UN CONTRIBUTO MINIMO DI € 100,00 ATTRAVERSO L'IBAN: IT 84 W 0306234210000001264354

áá GIANFRANCO GUAZZONE

Mentre andiamo in stampa si conclude il 96^ Giro d’Italia con la netta affermazione di Vincenzo Nibali. Forse unpo’ scontata visto che il campo dei partenti presentava importanti assenze e che qualcuno probabilmente ha fattopresenza più per preparare il Tour che per centrare il bersaglio della corsa rosa. Ma questo non deve togliere nulla altrionfo di un sontuoso Nibali e comunque nulla può essere considerato scontato in una corsa a tappe risultata peraltromassacrante a causa di condizioni atmosferiche proibitive che hanno reso stoici i partecipanti.Purtroppo, a sporcare questo bel successo, sulla carovana è piombato l’ennesimo clamoroso caso doping. Non uncarneade ma il vincitore di ben 2 Giri d’Italia, Danilo di Luca, colui che già nel 2009 si macchiò di egual misfattorimediando due anni di squalifica. Come in altre circostanze il protagonista è un atleta a fine carriera che tenta diriemergere, conscio di rischiare solo una eventuale uscita ingloriosa. In cambio l’ebbrezza del reiterato trionfo, ilcalore di tifoserie ormai avvezze ad applaudire indifferentemente dal modo con cui il proprio idolo vince, un belgruzzolo di euro che non guasta. Peccato, perché il ciclismo aveva proprio bisogno di rifiatare, sotto questo dolorosoaspetto, e la bella avventura del nostro alfiere poteva, in assoluto, lenire parecchie recenti ferite e ridare credibilità enuovi entusiasmi. segue a pag. 5

A UN ANNO DALLA SUA SCOMPARSA,ECCO UN PREMIO NEL NOME DI MANGIAROTTI

A un anno dalla scom-parsa, la figlia Carola ela moglie Camilla, uni-tamente allʼAssocia-zione delle MedagliedʼOro, i Benemeriti delComune e della Pro-vincia di Milano, la Federazione Ita-liana Scherma, il PanathlonInternational, il Premio Emilio e AldoDe Martino, lʼUnione Nazionale Vete-rani dello Sport e La Gazzetta delloSport, lanciano il Premio Internazio-nale Edoardo Mangiarotti, una borsadi studio di 5.000 euro riservata a gio-vani fra i 18 e i 30 anni. Il premio ha ilpatrocinio del Coni. Il bando di con-corso sarà a breve pubblicato sul sitointernet de La Gazzetta dello Sport.

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il Veteranodello SportDIRETTORE

Gian Paolo Bertoni

DIRETTORE RESPONSABILE

Giandomenico Pozzi

COMITATO DI GESTIONE

Nazareno AgostiniGianandrea LombardoAlberto ScottiGiuliano Salvatorini

COMITATO DI REDAZIONE

Gianfranco Guazzone (coordinatore)Renzo Bardelli, Ettore Biagini, Andrea Desana, Federigo Sani

DIREZIONE, REDAZIONE, PUBBLICITÀ E AMMINISTRAZIONE

[email protected] Piranesi, 46 - 20137 Milano tel. 0270104812

SERVIZI EDITORIALI

IMPAGINAZIONE E GRAFICA

Francesco Castelliwww.sgegrafica.it

STAMPA

Seregni Cernusco S.r.l.Gruppo SeregniCernusco sul Naviglio (MI)

PERIODICO DELL’UNIONE NAZIONALE VETERANI DELLO SPORTENTE BENEMERITO DEL CONI

La rivista é data in omaggio a soci e simpatizzantiREGISTRAZIONE AL TRIBUNALE DI MILANO N. 303 DEL 26/09/1969

COMUNICATI UNVS

N° 6/2013Il Consiglio Direttivo Nazionale, interpellato sulla assegnazionedella finale del Campionato di Calcio alla sezione di FiumefreddoBruzio (Cs), ha dato parere favorevole. La finale si svolgerà neigiorni 28-29-30 giugno 2013.

IL PRESIDENTE IL SEGRETARIO

GIAN PAOLO BERTONI ETTORE BIAGINI

N° 5/2013Il giorno 22 aprile 2013 alle ore 10.00 in Milano si è riunito ilComitato di Presidenza.Presenti: il presidente G.P. Bertoni

i vice-presidenti A. Scotti, G. A. Lombardoil segretario generale E. Biagini

Invitato assiste: il coordinatore della Consulta dello Sport G. SalvatoriniAssenti giustificati: il vice-presidente N. Agostini

Sono state adottate le seguenti decisioni:Approvazione ed emissione avviso per finanziamento progetti di utilità so-ciale. Viene approvato il testo definitivo del bando da inviare ai delegatiregionali per l’attuazione di progetti di utilità sociale, per un importo totaledisponibile di circa 4.581,00, fondi introitati con la misura del 5 x 1000dell’anno 2009. Il bando per intero è pubblicato a pag. 5.Esame e decisioni conseguenti sul parere della Consulta dello Sport.Dopo ampia ed esaustiva discussione, vengono approvate definitivamentele proposte di variazione dei Regolamenti Base dei campionati a squadre.Le proposte per esteso sono pubblicate a pag. 4

IL PRESIDENTE IL SEGRETARIO

GIAN PAOLO BERTONI ETTORE BIAGINI

FALERNA LIDO / 15-16 GIUGNOCANOA E VELA IN MEMORIA DI DOMENICO VACCAROIl Comitato Regionale Calabria della Federazione Italiana Canoa Kayak indice e l'Asd Circolo Nautico Lametino in col-laborazione con la sezione Unvs Domenico Zaccone di Falerna, organizza la gara regionale open di canoa maratona inricordo del consigliere nazionale Unvs Domenico Vaccaro scomparso nel maggio del 2009. La manifestazione è curatadal socio Aldo Puja, dal delegato regionale Domenico Postorino, dal consigliere nazionale Antonino Costantino e daMartino Di Simo, coordinatore delle manifestazioni e degli eventi sportivi organizzati nell'ambito di tutta I'area Sud.Questo invito non è rivolto solo ai praticanti Unvs di canoa ma anche a tutti i soci che con la loro presenza desideranoricordare un dirigente che ha dato molto per la nostra Unione. Sarà una competizione agonistica e turistica, di canoamaratona, aperta agli atleti iscritti alla Fick ed ai turisti amatori. Sarà possibile partecipare alla manifestazione turisticacon qualsiasi tipo d'imbarcazione. Il percorso sarà dislocato tra le località di Falerna Marina e Nocera Terinese conpunto d'incontro, partenza e arrivo presso la spiaggia antistante l'Hotel Torino 2 di Falerna Lido. Per informazionisportive: Aldo Puja cell. 338 47 211 26. Per la dislocazione logistica: Hotel Torino di Francesco Bonacci e C. sas – viaNazionale SS 18 Falerna Marina Catanzaro; tel. 0968 93682 – 93053 Fax 0968 93381; [email protected] - [email protected] dove sarà ad accogliervi la signora Caterina Bertolusso, presidente della sezione Unvs Domenico Zaccone diFalerna.Il programma e il Regolamento Unvs della manifestazione è pubblicato sul sito: www.unvssiciliaecalabria.com

LA SPEZIA / 15 SETTEMBRECAMPIONATO ITALIANO UNVS DI NUOTO MEZZO FONDOSi svolgerà a Lerici, nellʼambito del Trofeo Italpesto 8^ edizione sulla distanza del miglio marino - valida per il CampionatoItaliano Fin di mezzofondo e seconda prova del Trofeo Carispezia - classifica speciale per i tesserati Unvs ai fini del-lʼassegnazione del titolo italiano di categoriaPer informazioni contattare la sezione F. Zolezzi – O. Lorenzelli di La Spezia, c/o Coni – via Vittorio Veneto 173, 19124La Spezia; telefono: 0187/511227; fax: 0187/523491

I Veterani nelle scuolecontinuano i progetti dedicati ai più giovaniA PAG. 8-9

Pisa: La quinta edizione della Giornata di Sport con i DisabiliA PAG. 11

Raduno di canoe e kayak a Barinel nome di Gualtiero MelchiorreA PAG. 20

È successo in casa UnvsUlteriori informazioni, schede di iscrizione e regolamenti completi sul sito http://www.unvs.it/Campionati-2013.htm

SUL CALENDARIOOrvieto - 28/29/30 giugno 19i CAMPIONATI ITALIANI UNVS DI ATLETICA LEGGERAorganizzato dalla sezione di Forlì

Fiumefreddo (CS) - 28/29/30 giugno CAMPIONATO UNVS DI CALCIO A 11 organizzato dalla sezione di Fiumefreddo Bruzio

Lo sport che ci attende

áá PAG. 2

BARDELLI RenzoBERTONI Gian PaoloBIAGINI EttoreCARRETTO GiampieroCOCUCCIONI TorquatoCODERMATZ DarioCORTASSA MauroCORTI Gian LuigiCOSTANTINO AntoninoCULTRERA SalvatoreDAL BEN BrunoDESANA AndreaFACCHIN MarioFERRINI AlbertoFUSACCHIA UmbertoGUAZZONE GianfrancoLOMBARDO Gian AndreaMANTEGAZZA PaoloMARCHIORI AntonioMASSARO Maurizio

NAPOLETTI FrancoNICETTO RenatoOSELE LucianoPALLINI RenzoPECCATORI MarioPERETTI RobertoPERSIANI GiulianoPETRIS Carlo PIZZANELLI Giuliano POLI RudyROMA GuidoSALVATORINI GiulianoSANI FederigoSCARZELLO Gian Carlo SCOTTI AlbertoTASSI Pier GiacomoTOGNANA AldoVERGNANO GianfrancoVESPIGNANI GiuseppeZALLA Pietro

UN RINGRAZIAMENTO AI SOCI SOTENITORI 2012Nel 2012 hanno sottoscritto la quota di sociosostenitore i seguenti soci. Un sentito ringraziamento eun invito a rinnovare qualora non fosse già stato fatto.

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áá GIOVANNI SALBAROLI

Mi dicono che un grande giornalista definì il FairPlay come “una sorta di religione dello Sport,come il piacere della rinuncia, la fonte primigeniadel rispetto per l’avversario”, dichiarando che,“proprio perché il Fair Play è atteggiamento spi-rituale, voce che dal di dentro suggerisce cosafare, non può diventare norma regolamentare dagestire, per capirci, come un fuorigioco”.Dichiarò che il Fair Play non può essere sotto-posto a regole perché è una libera e personalis-sima scelta e l’azione ispirata a lealtà ha sempreil diritto di essere lodata!Io parto da queste osservazioni per cercare, in-sieme a voi, di mettere a fuoco il concetto delFair Play.Fair Play vuol dire gioco bello, onesto, leale.E quando si parla di gioco, si parla di educazione,di sport, di scuola. Sport e Scuola sono due ter-mini praticamente sinonimi. Sport significa un’at-tività che uno fa per sport, non costretto, che faperché, nel senso letterale del termine, ne traediletto. E’ un’attività espressa in libertà. Scuolaè un termine sinonimo. Deriva dal greco che ilatini traducevano con otium, non nel senso dinon fare niente, ma nel senso di dedicarsi ad at-tività a cui non si è costretti.I filosofi, anche moderni più volte hanno ripetutoche la scuola serve quando chi la frequenta discutecon i propri insegnanti e discute divertendosi.Quindi Scuola non è il non far niente ma è il col-mo dell’attività, è l’attività di uomini liberi.Gli insegnanti, gli educatori, gli allenatori questodevono insegnare nella scuola. Quindi devonoinsegnare anche a fare Sport.Lo Sport, come la Scuola, educa alla vita, per-mettendo di recuperare valori come spirito di sa-crificio, costanza, pazienza… possiamo definirlofatica che diverte. E sappiamo che diventa ungioco educativo perché, attraverso il rispetto delleregole scritte e non, consolida cultura e civiltà.Ma nello Sport, come nella Scuola, c’è compe-tizione, concorrenza. E come fare a mantenereil divertimento pur nella competizione e nellaconcorrenza? Mi hanno suggerito una riflessione:accade quando ci confrontiamo con altri, quandoci impegniamo per emergere in una gara libera,che abbiamo liberamente scelto, a cui nessunoci ha costretto. Quando si gioca è bello giocare se c’è un avver-sario, su cui devo emergere. Questo è il significatodello sport e della scuola fin dalla sua origine.Ma cosa vuol dire competizione? Vuol dire ten-dere (petere), (cum) insieme ad un fine. Correreinsieme per un fine e la gara consiste nel tentaredi correre più velocemente possibile per raggiun-gere un fine e sapere che quel fine è comune ecorrergli incontro il più rapidamente possibile.Questa è la gara bella.Questo è lo Sport, la Scuola: competizione, con-correnza, ma con questo significato, che è l’op-posto di violenza.Perché violenza non è correre insieme per rag-giungere un fine ma è: l’avversario che corre conme, il mio agonista è uno che devo sopprimere.Al fine, voglio arrivare da solo non primo, mada solo.E l’avversario dunque è uno che devo tentare diannullare.Questa è la differenza fondamentale tra una gara

violenta, che nega l’idea ed il concetto stesso dicompetizione e sport, scuola, concorrenza, com-petizione bella.La violenza nello sport nasce da questo frainten-dimento. Laddove nello sport, ma anche nellaScuola, subentra un meccanismo in base al qualeio sento l’altro non come quello che compete econcorre con me, ma come quello che mi osta-cola, che mi è nemico nel voler raggiungere quelfine, necessariamente tenterò di annul-larlo e commetterò violenza neisuoi confronti, per impedireche concorra con me.La violenza non nasce dallacompetizione e dalla concor-renza bensì dal fraintendimentoradicale del significato di com-petizione e di concorrenza.Assodato il concetto che perdivertirmi in libertà l’altro miè necessario, diventa fa-cile capire che nello sportautentico io non ricorreròa nessun mezzo per avvantaggiarmiscorrettamente nella competizione, nellaconcorrenza, oppure per impedire all’altro di con-correre, perché non mi divertirei più.Non sarebbe più un divertimento perché il risul-tato della gara verrebbe falsato.Stabilire chi è il più bravo, senza nessun trucco,senza nessuna confusione, diventa un bellissimogioco.Lo sportivo vero si diverte quando ha dei con-correnti agguerriti come lui e alla pari di lui.Quando cioè tutto si svolge nel rispetto dellaverità con spirito di lealtà.

Questo è il rispetto, quella meravigliosa normanon scritta che “dà un’anima allo sport, facendoneun’esperienza insostituibile, dal valore formativoinnegabile per la vita in società”.Ed ecco la risposta alla domanda iniziale: allora,

esiste ancora il rispetto? Certo,esiste perché se dovessimorispondere di no vorrebbedire che non c’è più loSport. E non sarebbe vero.

Da sempre condividiamocon convinzione che ogni

incontro sportivo è unmomento privilegiato dicrescita, è un modo inpiù per arricchire la sto-ria di una vita e, per al-cuni, una professione

appassionante.Non crediamo che anche il

grande Sport professio-nistico sia estraneo a

queste idee, crediamo in-vece che il grande campione possa

continuare ad essere, colui che ritiene necessariala competizione e dunque la presenza dell’altro,senza trucchi, senza volontà di annullarlo, senzavolontà di sopraffarlo. Perché? Perché se c’è controllo e autocontrollo da partedelle società e degli atleti, anche le regole eco-nomiche che oggi certamente dominano lo sportprofessionistico, possono conciliarsi coi discorsiprecedentemente fatti.E’ solo una questione di educazione, di etica.Etica è una parola che indica un significato pro-fondo, una fede nella quale tutti ci riconosciamo

e che non appartiene a ciascuno di noi. Un qual-cosa di comune.Potremmo immaginare la costruzione dell’eticacome la ricerca del baricentro di un triangolo cheha per vertici la libertà, la verità e la coscienza.Nel baricentro si realizza il loro equilibrio, cheè rispetto ed accoglienza dell’altro in quanto altro.Il compito di noi educatori è quello di far viverelo Sport attraverso l’etica della solidarietà e dellaresponsabilità e di promuoverlo come mezzo per• trasformare i momenti più difficili in successo• conoscere i propri limiti• confrontarsi con gli altri• esprimere libertà• superare difficoltà• ottenere realizzazione personali• progredire• raggiungere risultati • sviluppare il senso morale e la stima di sé.Nella ricerca di questa gara comune, emerge ilsignificato di Sport e quello di Scuola. Se uniremo le forze per trasmettere questi valori,a poco a poco educheremo sicuramente anche ilprofessionismo ed il business ad esprimere eticae rispetto. Perché è vero che i tanti interessi economici pos-sono produrre storture, ma è anche vero che seinsegneremo a saper perdere e a saper vincerecon lealtà e correttezza, impareremo anche a ca-pire se avremo voglia di diventare o no campioninello sport.Ci sapremo sempre concedere una parentesi diserenità e divertimento, diventando sicuramentecampioni nella vita.E questo è il contributo più grande che lo Sportpuò dare alla società civile.

áá PAG. 3il VeteranodelloSport

LA BUSSOLA

FAIR PLAY: IO LA PENSO COSÌ…

áá GIOCONDO TALAMONTI

Lo Sport vissuto con violenza è sintomo di malessere sociale. La necessitàdi monitorarne le evoluzioni può rendersi utile per capire quali contrastisi vivano nell’attuale contesto e quali possano essere le misure atte acontenerne la degenerazione. Violenza non significa solo affronto fisico,ma anche rifiuto delle regole, ricorso a mezzi illeciti per prevalere sul-l’avversario, crescente naturalezza a considerare i tutori delle norme digioco ostacoli all’affermazione personale o di gruppo.Compito della società è di restituire allo Sport una valenza che, una volta,gli era propria e che costituiva la sua stessa essenza. Sport vuol direlealtà, confronto di forze che non mira alla sopraffazione o al dominiomateriale, ma che aspira al miglioramento di se stessi.L’analisi deve partire dal deterioramento che il concetto ha subito negliultimi anni. La società di oggi e l’obbiettivo di quanti praticano lo sporta qualsiasi livello, amatoriale, dilettantistico o professionistico, ha ac-creditato un valore primario agli effetti (vittoria), piuttosto che alle mo-tivazioni (confronto secondo regole), che ogni esercizio sportivo comporta.L’errata interpretazione delle finalità porta a scelte scellerate, supponeuna rincorsa continua all’illegalità nel raffronto, sdogana come lecitescorciatoie per raggiungere un falso scopo: prevalere sull’avversario adogni costo e con qualsiasi mezzo.Come si è arrivati a questo livello di degenerazione? Sicuramente ha in-fluito una malintesa valutazione del successo e un’altrettanta distortaconsiderazione della sconfitta, immagine, questa ultima che la societàodierna rifiuta perché frustrante. Non importa se una parte abbia perduto

con onore o dignità. Chi perde non vale niente, non merita attenzione,non ha diritto a spazio o menzione. E’ un perdente e per un perdente nonesiste sconfitta addolcita dall’onore delle armi.Nessuno è disposto a convincersi che si apprende più da una sconfittache da un successo. Da qui a ricorrere a strumenti surrogatori delle abilitàindividuali o di gruppo, il passo è breve. Il ricorso a strade che allevianola fatica, la scelta cosciente di mezzi illegali, diventano sempre più giu-stificati e giustificabili, perché i soli a garantire il successo. L’escalationnon ha più freni: dalla vile scorrettezza all’assunzione sconsiderata didoping la distanza è minima. Le discipline più popolari si prestano a fornire gli esempi negativi piùeclatanti: dalla confessione tardiva di Armstrong nel ciclismo (il ritardoè servito a tener desto l’interesse sul Tour de France per sei lunghi anni,a vantaggio anche degli organizzatori), all’ultima avventura del calciobrasiliano (che ha visto la polizia intervenire in assetto antisommossaper sedare una lite fra l’Atletico Mineiro e l’Arsenal Sarandi, sorta peruna controversa decisione arbitrale). Nessuno è più disposto a giocare ruoli secondari; ognuno deve esserevincente, furbo, smaliziato fino alla slealtà. Gli esempi positivi che, sempre con minor frequenza si oppongono aquesta interpretazione, non godono del favore di stampa e televisioneanzi, vengono sistematicamente ignorati. Non fanno notizia, accelerandocosì il processo di degrado a danno dei giovani, portati per natura al-l’emulazione degli adulti. La scuola, gli educatori, ma soprattutto lasocietà è impegnata a invertire questa pericolosa deriva se si vuole sperarein prospettive più serene e credere in un futuro di valori condivisi.

La scuola, gli educatori, ma soprattutto la società e le Istituzioni, devono essere impegnate contro le degenerazioni dello sport

I VETERANI NELLE SCUOLE Linee guida per la valorizzazionedellʼattività motoria-sportiva a livelloscolastico e societario: nuovi scenarie piani dʼintervento

áá PASQUALE PIREDDA

Si legga alle pagine 8 e 9 gli interessanti articoli riguardanti i progetti di aggregazione ed educazione allo sport

Sport & Valori

áá MARCO SGARBI

Aggregazione e sport perlʼeducazione dei più giovani:il Miur alle scuole medie diventa Progetto Zorro

áá FRANCO BULGARELLI

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áá PAG. 4 il VeteranodelloSport UNVS

Carissimi amici delegati,con lettera della Segreteria Generale del 2aprile u.s., ti è stata comunicata la nominaa delegato regionale Unvs per il territorio ditua appartenenza e competenza, su decisionedel nuovo Consiglio Direttivo Nazionale.Tre di voi, inoltre, sono poi stati cooptati, inrappresentanza delle rispettive aree geogra-fiche, e chiamati a far parte del DirettivoNazionale, pur senza diritto di voto. Nel con-gratularmi per l’importante incarico confe-ritovi, sia con chi ha avuto rinnovato l’in-carico sia con chi risulta di nuova e frescanomina, sento il dovere di ringraziare a no-me vostro il presidente Bertoni e tutto il Con-siglio Direttivo Nazionale per la fiducia con-cessavi chiamandovi a ricoprire un così im-portante incarico. Un pensiero riconoscenteva anche ai presidenti delle sezioni per avervia suo tempo concordemente segnalati. Per-sonalmente esprimo un sentimento di grati-tudine al presidente per avermi confermatoquale coordinatore di tutti voi, delegati re-gionali, incarico che mi consente di lavorarea stretto contatto con le realtà regionali e,memore di essere stato delegato regionaledel Piemonte per otto anni, vi assicuro tuttoil mio entusiasmo e la voglia di fare per poter,tutti insieme, aspirare al raggiungimento de-gli obiettivi sui quali il nostro presidenteconta e fa affidamento. Il pensiero di essere ancora con voi e tra divoi mi inorgoglisce. Quindi è ora di partiree di lavorare tutti insieme e spingere tuttinella stessa direzione. Confido nella vostraamicizia e collaborazione per fare gruppo.Il compito di delegato è importantissimo,forse il più importante e significativo dellanostra struttura nazionale. Infatti laddoveopera un bravo delegato, attento, capace econoscitore del territorio, attraverso il lavorocongiunto e organizzato con tutte le sezioni,prospera l’attività e l’iniziativa veterana conle molteplici attività sportive individuali edi squadra. Proprio queste iniziative attivano un fecondocanale di attenzione, di partecipazione, diconsenso e di visibilità che portano inevita-bilmente ad avvicinare le persone che pos-sono diventare nuovi soci, se non addiritturaopportunità per formare nuove sezioni. Que-sta è crescita.Avrete letto e ascoltata la Relazione Moraledel presidente Bertoni ai lavori dell’Assem-blea di Cecina e avrete rilevato che su trepagine di relazione più di mezza pagina siastata dedicata proprio alla funzione dei de-

legati regionali, al loro importante lavoro,alla loro autonomia operativa. Il presidentepunta proprio, con molta lungimiranza, sudi voi, che definisce “nucleo e punto di for-za” dell’Unione. Mi fa piacere ricordare esintetizzare le parole e i concetti del presi-dente, che riassumerei in questi dieci punti,che penso dovremo fare nostri:A) La Consulta Regionale vorrei che si co-stituisse come organo autonomo.B) Alla Consulta devono partecipare, oltreal delegato che la convoca, tutti i presidentidelle sezioni, un consigliere nazionale e, al-l’occorrenza il vice-presidente di zona.C) La Consulta sarà il motore della regione.Molte manifestazioni potrebbero avvalersidelle sinergie della stessa e/o di varie sezione. D) Definire e ricercare forme di autofinan-ziamento.E) Si potrebbero organizzare gare, tornei ecampionati regionali o interregionali.F) Verificare e sollecitare standard minimidi attività che ogni sezione dovrebbe metterein atto.G) Instaurare e mantenere rapporti stretticon i nuovi Comitati Regionali Coni e suoidelegati provinciali.H) Ambire e creare azioni di coordinamentocon altre associazioni benemerite del terri-torio.I) Creare contatti e accordi con le istituzioniscolastiche ed entrare a proporre ai ragazzilo Sport e l’etica.L) Costituire nuove sezioni e acquisire nuovisoci.Sono certo che insieme faremo un ottimo eproduttivo lavoro onorando la causa veteranache ci impone in questi difficilissimi mo-menti di essere veicolo di certezze e portatoridi valori positivi. Attraverso lo sport potremodivulgare serietà di comportamenti, onestàintellettuale e rispetto per le leggi e i rego-lamenti istituiti. A tutti voi l’augurio di unproficuo quanto fattivo lavoro, tanto a livelloregionale che nazionale, in seno all’UnioneVeterana. Io sarò con voi e insieme forme-remo una grande squadra nella lealtà, conrapporti paritari e con l’intento di unire glisforzi per conseguire il massimo risultato.In attesa di sentirvi, di leggere vostre rifles-sioni, domande, interrogativi e quant’altropossa essere di interesse comune, vogliategradire i miei più sentiti e cordiali saluti ve-terani.

GIAMPIERO CARRETTO

COORDINATORE DELEGATI REGIONALI

Il coordinatore Giampiero Carrettoscrive ai Delegati Regionali

REGIONALE UNVSREGOLAMENTO BASEArt. 5I concorrenti, ai fini delle classifiche e dei titolinazionali individuali e a squadre sono suddivisisecondo quanto previsto dai regolamenti specificio in mancanza, in conformità dei regolamenti dellefederazioni di riferimento. Le categorie per età sono suddivise per classe di10 anni in 10 anni, salvo in caso di campionatiabbinati a gare organizzate da altri enti a cui ci sidebba adeguare.II computo degli anni di età per l’inserimento deiconcorrenti nelle varie categorie verrà effettuatosulla base della classe dei concorrenti stessi e nondalla data di compimento degli anni. Per l’asse-gnazione del titolo di campione italiano di cate-goria, la categoria deve essere formata da almenodue iscritti. Una categoria con meno iscritti va raggruppata inquella precedente (più giovane).Il titolo di campione italiano (scudetto, maglia,ecc.) viene assegnato al vincitore di questa cate-goria. Al primo di una categoria superiore inserito nellacategoria inferiore può essere assegnato un atte-stato come migliore classificato di categoria.Le iscrizioni ai campionati italiani devono perve-nire esclusivamente a mezzo della sezione di ap-partenenza almeno 5 giorni lavorativi prima del-l’evento (per dar modo agli organizzatori di pre-disporre i premi senza sprechi); gli altri iscrittipossono partecipare alla gara ed all’eventuale di-stribuzione di premi di varia natura ma non altitolo di campione italiano ne all’eventuale attestatodi cui al punto precedente).

art. 12 – Fasi – Le fasi dei campionati a squadre sono: campionatoregionale – campionato interregionale o di area– finale nazionale alla quale partecipano le tre se-zioni campioni di area e la sezione organizzatrice.La organizzazione, e la verifica della regolaritàdelle fasi di qualificazione regionale e interregio-nale, è affidata rispettivamente ai delegati regionalied ai consiglieri nazionali responsabili di area, chepotranno avvalersi di esperti specifici. La organizzazione della fase finale sarà affidatadal Consiglio Direttivo Nazionale alla sezionescelta tra quelle che ne faranno specifica richiesta.In mancanza di richieste, spetta alla sezione cam-pione uscente l’organizzazione del la fase finale. I regolamenti delle fasi regionali, se necessario ead insindacabile giudizio dei delegati regionali,possono derogare dal regolamento base che è in-derogabile per la fase interregionale e la fase fi-nale.La sezione organizzatrice della fase finale dovràcostituire un comitato organizzatore a cui parte-cipano di diritto: il vice-presidente nazionale com-petente per zona - il delegato regionale - il presi-dente della sezione - un esperto proveniente dallafederazione sportiva competente.Il comitato potrà essere integrato da altri compo-nenti indicati dal presidente della sezione in fun-zione delle necessità organizzative. I membri didiritto, svolgono funzioni di controllo e deliberanosu eventuali reclami.

Art. 3 Candidature per lʼorganizzazione dei cam-pionati La sezione che si propone per organizzare la fasefinale di un campionato italiano dovrà: a) inoltrare richiesta al Consiglio Direttivo Na-zionale per la prescritta autorizzazione, entro il30 settembre dell’anno precedente.b) per le gare individuali inserite in altre manife-stazioni, deve e assicurarsi la collaborazione diuna società regolarmente affiliata alla federazionedello sport prescelto per il campionato, societàche provvederà eventualmente all’inserimentodella gara nel calendario agonistico ufficiale dellafederazione stessa.La richiesta inoltrata al Consiglio Direttivo Na-zionale dovrà essere corredata dei seguenti dati:• località e data di effettuazione della prova;

• descrizione dei presidi sanitari da adottare in ot-temperanza della legislazione vigente;• descrizione dei luoghi e degli impianti utilizza-ti;• indicazione, dei probabili partecipanti, sia conriferimento ad analoghe manifestazioni già con-solidate, sia attraverso dichiarazioni di delegatiregionali e presidenti di sezioni di preventiva ade-sione;• qualità e quantità dei premi;• agevolazioni logistiche per l’accoglienza dei par-tecipanti.

II Consiglio Direttivo Nazionale quando non ri-corrano i requisiti di cui ai punti precedenti, puòaffidare ugualmente l’organizzazione della mani-festazione classificandola manifestazione nazionalequalora siano rappresentate sezioni appartenentia non meno di 3 regioni. Parimenti, qualora perla stessa disciplina fossero pervenute nei tempiprevisti più richieste, il Consiglio Direttivo Na-zionale può affidare alle sezione escluse, se con-senzienti, l’organizzazione di una manifestazionenazionale, purché la data di svolgimento non siaincompatibile con il campionato italiano.

REGOLAMENTI SPECIFICICampionati di calcio: si sostituisce l’art 17 conl’art.12 del regolamento baseCampionati di Pallavolo: si sostituisce l’art. 9 conl’art.12 del regolamento base Campionati Tennis: art. 5 Incontri - In tutte le fasiogni incontro comprende due singolari e un dop-pio. I giocatori che hanno disputato il singolarenon possono disputare anche il doppio, salvo neicasi di motivata e comprovata indisponibilità digiocatori di cui al precedente art. 4, tale da nonconsentire la formazione di un doppio. Tutti gliincontri si disputano al meglio di due set, con tie-brek a 7, a sei giochi pari. In caso di parità al ter-mine dei due set, il risultato finale sarà deciso at-traverso la disputa di un tie-break lungo come daregolamento Fit (in luogo dell’eventuale terzo set).

UTILIZZO DEI FONDI PROVENIENTI DAL SOCIO SOSTENITOREContributo alle sezioni organizzatrici delle fasifinali dei campionati Unvs1- Ogni anno il Consiglio Direttivo Nazionale sta-bilisce la cifra proveniente dalle quote del SocioSostenitore da destinare ai campionati nazionaliUnvs a squadre.2- L’importo viene ripartito secondo i parametridi cui al successivo punto 4) e devoluto alle sezioniorganizzatrici esclusivamente per offrire le miglioricondizioni di soggiorno possibili degli atleti par-tecipanti alla fase finale.3- Il contributo sarà erogato dalla Segreteria Ge-nerale a seguito di presentazione della documen-tazione giustificativa delle spese sostenute e co-munque non supererà mai l’importo preventiva-mente destinato a quel campionato.4- I parametri commisurati al numero di atleti garaper squadra è il seguente:Tennis a squadre: per ogni categoria P4Pallavolo: maschile e femminile P6Calcio rispettivamente: P11 – P8 – P5Beach volley: P3Sci: P205- Definiti secondo il regolamento base i campio-nati effettivamente programmati, l’importo (I) daassegnare ad ogni campionato è I = P/∑P.

PREMIPer tutti i campionati la Presidenza Nazionale for-nirà gli scudetti per atleta campione, nei quali saràinserito l’anno di esecuzione e per la sezione cam-pione italiana lo stesso scudetto da applicare sullabaro. La Presidenza, inoltre, assegnerà un trofeoUnvs, simile per tutti i campionati che sarà dete-nuto dalla sezione campione fino al successivocampionato. La Presidenza provvederà anche afornire una targhetta da applicare alla coppa conil nominativo e la data della sezione campione diquell’anno.

MODIFICHE DEL REGOLAMENTO BASE DEI CAMPIONATI ITALIANI UNVS

Giampiero Carretto, che in occasionedel primo Consiglio Direttivo tenutosia seguito dell’Assemblea di Cecinadello scorso mese di marzo, ilpresidente Bertoni ha volutoconfermare nella sua nuova squadracome coordinatore dei delegatiregionali Unvs, si è subito attivatochiamando i delegati regionali adesprimere linee operative e a dare suggerimenti per un proficuolavoro a supporto delle realtà sezionali.Ci è pervenuta la sua lettera e riteniamo sia dovuta unadivulgazione del suo contenuto sul nostro Giornale affinché tuttii soci veterani possano prenderne visione.

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áá PAG. 5il VeteranodelloSportUNVS

VERSA UN CONTRIBUTO MINIMO DI € 100,00 ATTRAVERSO L’IBAN: IT 84 W 030623421 0000001264354

DIVENTA SOCIO SOSTENITORE

Il nostro vice-presidente NazarenoAgostini ci ha segnalato che nella Gaz-zetta Ufficiale n. 113 del 16.05.2013è stato pubblicato il Decreto del Pre-sidente della Repubblica 5 marzo2013, n. 52 “Regolamento di organiz-zazione dei percorsi della sezione adindirizzo sportivo del sistema dei licei,a norma dell’articolo 3, comma 2, deldecreto del Presidente della Repubblica15 marzo 2010, n. 89”. Viene così disciplinata l’organizzazio-ne dei percorsi formativi delle sezioniad indirizzo sportivo del sistema deilicei; esse s’inseriscono strutturalmen-te, a partire dal primo anno di studio,nel percorso del liceo scientifico, nel-l’ambito del quale propongono inse-gnamenti e attività specifiche. Come sapete l’argomento è stato in-serito dal nostro presidente Bertoni,tra i punti programmatici del quadrien-nio. Con l’auspicio che ogni dirigente

dell’Unvs, sia locale che nazionale,assuma le informazioni necessarie perverificare le sedi dove sono stati attivatii nuovi percorsi di studio ed operi persostenere, nei modi che riterrà oppor-tuni, l’arricchimento dei piani scolasticidell’offerta formativa.Oltre al nostro vice-presidente potràessere di estremo aiuto la competenzadel prof. Pasquale Piredda, presidentedella commissione cultura dell’Unvs.

http://www.gazzettaufficiale.itSerie Generale n. 113 del 16-5-2013

In conformità con quanto approvatodal Comitato di Presidenza a Milanoin data 22 aprile u.s., in via d’urgenza,vengono messi a disposizione dei de-legati regionali, i fondi introitati conla misura del 5x1000 dell’anno 2009,per l’attuazione di progetti di utilitàsociale, per un importo totale dispo-nibile di circa € 4.581,00. Ferme re-stando tali finalità vincolate, si intendesostenere economicamente la realiz-zazione di progetti da attivare sul ter-ritorio nazionale, così come propostee curate dai delegati regionali, atte an-che a potenziare le opportunità di cre-scita e sostegno all’offerta formativabasata sui valori educativi dello sport.Il contributo concedibile per singoloprogetto presentato è pari a € 200, dinorma nel limite di n. 2 per Regione,con riserva del 50% dell’intero fondo,a favore di progetti localizzati in pro-vince prive di sezioni Unvs. Possonopresentare istanza di contributo esclu-sivamente i delegati regionali Unvs,ognuno per il proprio territorio di com-petenza, ed i promotori territoriali for-malmente incaricati. Il contributo èfinalizzato a coprire le spese sostenute,Iva compresa, funzionali alla realiz-zazione dell’intervento, documentatee rendicontate dal proponente. Nonsono ammesse spese riferite a genericirimborsi spese. Per ogni progetto viene

attribuito un contributo di 200 €, conuna premialità di ulteriori 200 €, nelcaso l'iniziativa proposta generi il tes-seramento di un minimo di 25 nuovisoci o la nascita di una nuova sezioneUnvs, formalmente ratificata dal Con-siglio Direttivo Nazionale, entro il 30novembre 2013. Le domande di con-tributo devono pervenire entro le ore12,00 del 31 maggio 2013, esclusiva-mente inviate all’indirizzo mail dellasegreteria generale ([email protected]).Alla domanda di contributo deve ob-bligatoriamente essere allegato il pro-getto ed il preventivo di spesa dell’ini-ziativa proposta. La selezione delledomande di contributo sarà effettuatadal Comitato di Presidenza, entro 15giorni dalla data di scadenza del pre-sente bando. La valutazione terrà con-to della coerenza con gli obiettivi fis-sati dal bando, la completezza delladocumentazione, la localizzazione del-l’iniziativa, la qualità del progetto, lasua efficacia, la realizzabilità, i desti-natari, la loro parità di genere, i tempidi realizzazione. Tutti i dati personali,verranno trattati nel rispetto del D.Lvo196/2003, in materia di protezione deidati personali. Il trattamento di dettidati sarà improntato ai principi di cor-rettezza, liceità e trasparenza e nel ri-spetto delle norme di sicurezza.

BANDO PER IL FINANZIAMENTO DI “PROGETTI DI UTILITÀ SOCIALE”PER L’UTILIZZO DEI FONDI INTROITATI CON IL 5X1000 DEL 2009

DALLA GAZZETTA UFFICIALE:UN DECRETO PER REGOLAMENTARE L’ORGANIZZAZIONE DEI PROGETTI FORMATIVI

Come evitare, ancora una volta, i salacicommenti di chi sostiene “così fan tut-ti” e il demolente dubbio che emergedietro ogni nuova vittoria e ogni cam-pione emergente. Il cancro del doping ha ormai generatometastasi mortali che rischiano di uc-cidere il ciclismo, o almeno quello pu-lito che noi auspichiamo, fermo re-stando che per l’ennesima volta soste-niamo che questo timore vale per tantialtri sport, in particolare quelli indivi-duali. Si ha la triste sensazione che l’alter-nativa al doping (e poi, quanti livelli

di doping esistono? Qual è la sogliadel lecito?) sia essere tagliati fuori daisuccessi e dagli stipendi d'oro oppurequella di smettere di pedalare. Sappia-mo per certo che ci sono molti soggettioperanti nel mondo dello Sport che,consapevoli di quanto sta succedendo,stanno cercando rimedi per uscire daquesta penosa situazione ma se non siusa la mano forte e non si isolano certefigure e alcuni modi morbidi di ragio-nare, non si fa pulizia. Può sembrare eccessivo ma si impon-gono a questo punto pene esemplaricon radiazioni definitive, atte ad evitarela tentazione di ripetere il misfatto, esoprattutto pensiamo si impongano

provvedimenti drastici quale la resti-tuzione degli illeciti proventi di ille-cite”vittorie. Noi, nel nostro piccolo qualcosa l’ab-biamo tentato, aderendo all’iniziativadella Maglia Etica. Certo un pannicellocaldo su una grave ferita, ma intantofacciamo qualcosa, non assistiamoinermi allo sfascio! Nella speranza che faccia breccia nelciclismo che conta, che possa risultareuno strumento adeguato e, sia consen-tita un po’ di sdrammatizzante ironia,augurandoci che qualcuno partecipiagli sprints per conquistarla evitandouna tragicomica frenata di gruppo pernon dover indossare la maglia.

áá RENZO BARDELLI

Qualche anno fa il mondo sportivo fu scosso dalla vicendadelle bici truccate. Un episodio che portò davanti al giudiceperfino Davide Cassani, ex corridore (di non grande ca-ratura) e commentatore tv. Se ne occupò il magistrato Guariniello coi Nas.In sostanza si trattò di biciclette “assistite da un motorinoelettrico ausiliario” con ipotesi che fossero usare anchenelle gare ciclistiche.Sollevò il problema Ivano Fanini, il patron di Amore&Vi-ta da anni irriducibile sul fronte della lotta al doping. In un filmato trasmesso dalla Rai e poi rilanciato su You-tube con l'aggiunta di altre clip che sottolineavano l'ipotesiche lo svizzero Cancellara avesse fatto uso di questa bicitruccata in un paio di occasioni (Giro delle Fiandre e Pa-rigi-Roubaix), il giornalista Rai Fabretti chiede a Cassanise una tale bici fosse usata nel plotone. Cassani risponde:“Chi ci ha fornito il mezzo sostiene di sì”.La stampa scrisse che Guariniello e i Nas si erano mossisulla traccia di un possibile illecito sportivo (legge 401/89).Infatti, l'uso ipotetico di tali bici nell'ambito di gare ufficiali(soprattutto nel Giro d'Italia) avrebbero potuto configurareviolazione della legge sulle scommesse sportive, chetutela “il corretto e leale svolgimento delle competizioni”. Molti furono i punti oscuri della vicenda che avrebberodovuto essere chiariti. Prima di tutto, si disse, la marcadelle bici cui apparteneva l'esemplare che comparve nelfilmato e di conseguenza le persone che le avrebberousate in quel momento. Poi l'identità della gola profondache allora fornì il mezzo e gli eventuali rapporti con altripersonaggi del mondo delle due ruote, per capire l'entitàdel fenomeno che secondo alcune fonti sarebbe statomolto allarmante.Silenzio (ovviamente…) degli organismo del ciclismo. Il giudice Guariniello apri un fascicolo alla “notizia cri-minis”, partendo dai protagonisti che ebbero grande spaziosu internet. Le voci crebbero dopo che un noto fabbricantedi abbigliamento ciclistico aveva raccontato di aver saputoda testimoni oculari di strane manovre all'arrivo di unnotissimo corridore (non italiano) presso il pullman dellasquadra, al Giro delle Fiandre, vinto alla grande con unoscatto tanto imperioso quanto straordinario sulle asprependenze del mitico muro di Grammont dove quel cor-ridore aveva staccato il belga Tom Boonen.

Appena arrivato al traguardo, qualcuno dal pullman dellasquadra avrebbe sollecitato la consegna della bici: “Prestola bici, presto”. La bici cavalcata fino a quel momentodal corridore indiziato sarebbe sparita e contemporanea-mente dal pullman ne sarebbe stata tirata fuori un'altraidentica e lasciata - come sempre succede - alla visionedel pubblico.Un'operazione, nella prima parte (mettere in salvo la bici)che potrebbe essere giustificata dal pericolo che nellaconfusione del dopo corsa la preziosa bici venisse rubata(circostanza non infrequente nelle corse), che però nonspiegava la successiva messa a disposizione di un'altrabici identica.Perché quel cambio?Ho riportato alla memoria questa vicenda i cui sviluppisono ignoti alla massa della opinione pubblica e taciutidalla stampa specializzata per aprire un nuovo ed ineditofronte su come, nel mondo delle due ruote, c’è purtroppotanto spazio al dubbio e come l’omertà sia… di casa. In sostanza il trucco l’inganno nel mondo dello sport pro-fessionistico in particolare, ma nel ciclismo in particolare,non ha limiti.Ho allora ritenuto opportuno memorizzare questa vi-cenda, nella nostra rivista periodica, perché quando nel-l’edizione 30^ del Memorial Giampaolo Bardelli 2014del prossimo anno avrò, tra i tanti eccezionali ospiti, an-che il magistrato Guariniello riproporrò di riesumare glisviluppi delle bici truccate per far conoscere ad un pub-blico più vasto di quante siano le strade... dell’inferno!

IL DOPING COME UN FIUME CARSICO QUANDO AD ESSERE DOPATA È…LA BICICLETTA

Immagine tratta da unʼinteressante video di youtube:https://www.youtube.com/watch?v=G0NXGTKnwGY

CHIARO SCURO SUL GIRO D’ITALIA áá GIANFRANCO GUAZZONE

áá DA PAG. 1

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áá PAG. 6 il VeteranodelloSport

Nome e cognomeGiuliano SalvatoriniLibro preferitoDel genere Azione (S.King, W. Smith, …. )Film preferitoNon vado al cinema da alcune diecine di anni Un pregio e un difetto Fra i pochi pregi, credo la puntualità; fra i tantidifetti concedere la fiducia troppo facilmente. Usi i social network (facebook, twitter, ...) ?Moderatamente Facebook.Email o cellulare, qual è lo strumento preferitoper comunicare?Tutti e due a seconda sei casi.Lo sport che le piace giocarePodismo e Sci.Lo sport che le piace guardareTutto lo sport, preferibilmente il calcio ad alto li-vello.Vincere o partecipare?Partecipare comunque; certo vincere….Perché? Per il piacere di giocare.Il più bel momento della storia dello sport Nonho un momento particolare; fra i tanti ebbi unaforte emozione per la vittoria di Berruti alle olim-piadi di Roma.Il miglior atleta italiano di tutti i tempiEdoardo Mangiarotti e non perché è stato il Pre-sidentissimo UNVS.Il peggior difetto dei campioni di oggi

Troppo condizionati dal denaro.L’UNVS in quattro paroleDa un riconoscimento a chi ha dato allo sport an-che senza emergere.Un pregio e un difetto dei soci veteraniLa famiglia “veterana” è così eterogenea che èquasi impossibile fare distinzioni fra pregi e di-fetti; quello che per alcuni è un difetto per altri èun pregio. Conviviali o manifestazioni?Manifestazioni.Quali sono stati i maggiori cambiamenti del-l’Unvs negli ultimi anni?Essere passati da un’associazione basata quasiesclusivamente sul ricordo del passato, ad unaassociazione, che pur conservando quello spirito,è più orientata alla promozione dell’ etica sportivae ad offrire ai propri soci l’opportunità di praticareancora sport. In una congiuntura economica, politica e so-ciale così difficile, come vedi il futuro del-l’Unvs?Non particolarmente brutto. Le iniziative presecome l’istituzione del socio sostenitore allevie-ranno i disagi.Il Coni, un papà buono o un fratello cattivo? Il Coni passato, un papà poco attento al figlioUNVS; il Coni attuale non è ancora classificabile.Cosa dici ad un amico per convincerlo ad as-sociarsi?All’amico c’è poco da dire, altrimenti che amicoè; agli altri: “con un modesto contributo econo-mico, dai un forte contributo alla promozione delmigliore sport”. Quanti poi si sono associati?Sono nell’UNVS dal 1971; mi rimane difficilefare un conto anche approssimativo; diciamo gliamici tutti, gli altri con contatti diretti quasi tutti;quelli contattati indirettamente pochi. Qual’è stata la tua prima reazione quando seistato nominatoNiente di particolare perché è stata una nominamaturata e conclusa in vari tempi dopo che hodeciso di rinunciare all’incarico di Segretario Ge-nerale.Sei Coordinatore della Consulta da due mesi,ti sei già chiesto “chi me l’ha fatto fare?Si, ma l’ho preso come un dovere verso l’UNVSe verso il Presidente Bertoni.La qualità più importante per un Coordinatoredella ConsultaIl crederci Qualcosa che non è mai stato fatto e che vor-resti fare?Dare allo sport UNVS una connotazione più lu-dica che competitiva; per questa ci sono il Conie le Federazioni. Cosa invece non avresti fatto?Rifarei tutto ciò che ho fatto anche quello menoriuscito perché fatto con convinzione.Da quanto tempo conosci il tuo successore allasegreteria Biagini?Da circa 15 anni.Un aggettivo per descrivere BiaginiUn Veterano D.O.C. Un consiglio per BiaginiAffiancare il Presidente, più di quanto abbia fattoio, nel seguire il monitoraggio della periferia eintervenire su chi non pone un impegno adeguatoal funzionamento dell’UNVS.Un saluto a BiaginiUn abbraccio e buon lavoro.Un’ultima battuta per il Presidente BertoniL’amicizia e la stima reciproca, sono state deter-minanti nell’accettare l’incarico attuale e mi fannodire: “sono sempre a tua disposizione per quantoposso”.

Nome e cognomeRosario Ettore BiaginiLibro preferito: “I fuochi dell'ira” di Wilbur Smith.Film preferito“In nome della rosa” di Jean-Jacques Annaud. Un pregio e un difettoLa puntualità come pregio. L'eccessivo ordine ela maniacale precisione nel seguire le pratichecome difettoUsi i social network (facebook, twitter, ...)? Ancora no.Email o cellulare, qual è lo strumento preferitoper comunicare?Al momento ancora il cellulare.Lo sport che le piace giocare:Purtroppo ormai nessuno per l'età raggiunta.Lo sport che le piace guardareII calcio ma non solo.Vincere o partecipare?Sia vincere che partecipare.Perché?E' bello ed importante partecipare ma altrettantovincere.Il più bel momento della storia dello sport?I risultati dell'Italia alle Olimpiadi di Roma.Il miglior atleta italiano di tutti i tempi?Gino Bartali Il peggior difetto dei campioni di oggi?Assumere un atteggiamento di distacco e di su-periorità.L’UNVS in quattro paroleUn'associazione da amare a prima vista ed addi-tarla come un eccezionale esempio di puro e verospirito volontaristico. Per me è diventata comeuna seconda famiglia.Un pregio e un difetto dei soci veteraniAccettare senza titubanze l'aggettivo “veterano”Non condividere appieno le scelte della Dirigenzasia nazionale che locale.Conviviali o manifestazioni?Preferisco le manifestazioniQuali sono stati i maggiori cambiamenti del-l’Unvs negli ultimi anni?L'uscita di Mangiarotti dalla Presidenza e la ri-duzione del numero dei Consiglieri adottata que-st'anno.In una congiuntura economica, politica e so-ciale così difficile, come vedi il futuro del-l’Unvs? Abbastanza difficile ma comunque ottimisticoIl Coni, un papà buono o un fratello cattivo?Né l'uno né l'altro.Cosa dici ad un amico per convincerlo ad as-sociarsi?E' gratificante ritrovarsi nei valori etici e moraliche sono alla base dell'UNVSQuanti poi si sono associati?Una buona percentuale.Qual’è stata la tua prima reazione quando seistato nominato Di soddisfazione pur nella consapevolezza del-l'impegno richiestomi.Sei segretario da due mesi, ti sei già chiesto“chi me l'ha fatto fare?” Assolutamente no.La qualità più importante per un segretarioLa propensione all'ascoltoQualcosa che non è mai stato fatto e che vor-resti fare? Riuscire a finanziare tutti i Campionati Italiani asquadre.Cosa invece non avresti fatto? Le Consulte Regionali non elevate a specificoOrgano Periferico dell'UNVS.Da quanto tempo conosci il tuo predecessoreSalvatorini?

Pressochè da quando sono diventato socio nel1984.Un aggettivo per descrivere Salvatorini Un appassionato sportivo ed un valido dirigente.Un consiglio per Salvatorini Continuare ad impegnarsi per l'UNVS. Un saluto a Salvatorini Una buona e meritata vacanza.Un’ultima battuta per il Presidente Bertoni Tieni duro nell'innovativa azione propulsiva in-trapresa.

L’INTERVISTA DOPPIA

ROSARIO ETTORE BIAGININasce l’8.8.1936 a Massa, dove vive tutta la suaprima gioventù. Frequenta l’Università degli Studidi Pisa dove si laurea in Giurisprudenza con unatesi di Diritto Amministrativo.

Attività professionaleFa carriera nella Pubblica Amministrazione comeSegretario Comunale Aggiunto, come Vice Se-gretario Generale all’Ospedale “Ss. Giacomo eCristoforo”, Direttore Amministrativo pressol’Ospedale “S. Maria Sopra i Ponti” di Arezzo dal1971 al 1974 e l’Ente Ospedaliero di Massa dal1974 in poi. Dal 1980 è Direttore Amministrativodell’Ausl n°1 di Massa e Carrara, carica che con-serva fino al 2000, data del pensionamento. E’stato anche Vice Presidente dell’Azienda Munici-palizzata ASMIU (Azienda Speciale MunicipalizzataIgiene Urbana) di Massa per due anni. Pensionatodal 2000, ha avuto 3 figli ed è nonno di quattrobei nipoti: Maria Giulia, Alessandro, Geremia eGioele.

Attività allʼUNVSSi iscrive nella Sezione di Massa nell’Aprile del1984, diventandone Vice Presidente per il biennio1985/86, carica che ricopre fino al quadriennio2001/04; lascia però l’incarico dall’1/8/2001 es-sendo stato nel frattempo nominato nuovo Dele-gato Regionale per la Toscana.

Attività sportivaNegli anni 1949/50 inizia come calciatore nel set-tore giovanile dell’U.S. Massese con la quale, nellaveste di Capitano e nel ruolo di centrocampistaconquista un titolo regionale nell’annata calcistica1953/54. Esordisce a meno di 18 anni in prima squadranell’anno 1954 in IV^ Serie e vi rimane fino al1956. Passa, poi, nei campionati Dilettanti in vsariesquadre e categorie. Cessa l’attività sportiva nel1964, all’età di appena 28 anni, dopo essersi spo-sato nel 1963 con Daria Micheli e per l’impegnoassorbente della carriera professionale.

GIULIANO SALVATORININasce a Pisa dove studia e si diploma geometra.

Attività professionaleDal 1952 comincia a lavorare per fare esperienzadi cantiere. Dal 1955 è assunto definitivamente daun’impresa di costruzioni in espansione. Divenutodirigente nel 1972, dirige importanti opere stradalie ferroviarie. È in pensione dal gennaio ’92. È fe-licemente sposato dal 1958 con Grazia dalla qualeha avuto due figli: Nicola e Silvia. È nonno di Fe-derico, Camilla ed Eva.

Attività sportivaDopo qualche apparizione nel calcio giovanile, hapraticato, atletica leggera gareggiando per la VirtusLucca nei 100 e 200 metri. Nei primi Anni 70 haripreso a praticare podismo e sci a livello ama-toriale. È tra i soci fondatori del Marathon ClubPisa del quale è presidente per alcuni anni.

Attività allʼUNVSÈ iscritto all’Unvs dal 1971 nella sezione GiovanniGiagnoni di Pisa dove progressivamente è statocoinvolto nella dirigenza con vari titoli.Nel 2001 è stato eletto nel Consiglio Direttivo Na-zionale. Dal 2008, è stato nominato dal ConsiglioDirettivo Nazionale, segretario generale dell’Unvsad interim, poi, nel 2009, definitivamente confer-mato. Lascia la carica e passa alla Consulta delloSport nel 2013

CAMBIO DELLA GUARDIA ALLA SEGRETERIAIl ruolo di segretario generale viene assegnato a Ettore Biagini, Giuliano Salvatorini lascia, e guida il coordinamento della Consulta dello Sport

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Nome e cognomeGianfranco VergnanoLibro preferito Sirena di Barbara GarlaschelliFilm preferitoLa saga Star TreckUn pregio e un difettoDeterminato ed attendibile, irruente ed aggres-sivoUsi i social network (facebook, twitter, …)? Li conosco, ma non li uso, anche se non nascondoche stimolato da mia figlia Anna “presto o tardi”dovrò iscrivermi per star al passo con i tempi.Email o cellulare, qual è lo strumento preferitoper comunicare? Faccio uso abituale di entrambi.Lo sport che le piace giocareLa pallacanestro.Lo sport che le piace guardareSarò banale?....la pallacanestro.Vincere o partecipare? Partecipare.Perché? Faccio mio il detto del Prof. Bravi: “Non è im-portante esser dei campioni, l’importante è di-vertirsi”…ergo sì partecipare, poi se si vince…beh fa piacere, ma non è cosa indispensabile.Il più bel momento della storia dello sportDifficile a dirsi, uno tra i tanti la medaglia d’oroa Lon Angeles di Yuri Chechi. Il miglior atleta italiano di tutti i tempiAltra domanda davvero difficile, tanti i campioni,ma sì, direi Pietro MenneaIl peggior difetto dei campioni di oggiVincere non grazie all’impegno, alla fatica, alsudore, ma grazie ai farmaci.L’UNVS in quattro paroleUna grande e bella famigliaUn pregio e un difetto dei soci veteraniCredere nei giovani.. Pensare, se di difetto sitratta, che esser veterani possa esser scambiaticome “vecchi” un concetto comune ai più, maassolutamente sbagliato. Conviviali o manifestazioni? Assolutamente manifestazioni... poi per carità unpaio all’anno di ritrovi enoculinari non guastanoper “far squadra”.Quali sono stati i maggiori cambiamenti del-l’Unvs negli ultimi anni? Lo “svecchiamento” delle idee, un passo che èstato fatto dall’attuale ns. Presidente Bertoni, manon nascondo che a mio avviso tanta strada deveancora esser fatta.In una congiuntura economica, politica e so-ciale così difficile, come vedi il futuro del-l’Unvs? Seguire i giovani. Il Coni, un papà buono o un fratello cattivo?Son stato uomo CONI, credetemi direi assolu-tamente un papà buono, ma dopo la cancellazionedelle realtà che tanto facevano e si adoperavanoa favore del territorio, stabilirne la chiusura permere efficienze di costo, beh mi verrebbe da dire“fratello cattivo”…vedremo quali le azioni chesaprà concretizzare il nuovo Presidente Malagò.Cosa dici ad un amico per convincerlo ad as-sociarsi? Sei uomo esperto di sport vuoi entrare in Unio-ne?Quanti poi si sono associati? Beh su Bra ho costituito nel 2006 la Sezione,oggi è “quota 200”. Qual è stata la tua prima reazione quando seistato nominato?Di consona contentezza non avendo mai avutol’occasione e l’opportunità di lavorare per unarealtà sportiva a livello nazionale conscio chia-

ramente di un impegno stimolante e motivante.Sei Consigliere da due mesi, ti sei già chiesto“chi me l’ha fatto fare?Beh non posso non dire che non l’ho pensato, illavoro da fare è tanto e la “mansione” tra quellepiù significative ed impegnative... ma mi sonsempre piaciute le sfide... ergo... La qualità più importante per un Consiglie-reEsser giovane tra i giovani. Sono il nostro futu-ro.Qualcosa che non è mai stato fatto e che vor-resti fare?Occorre poi una politica legata all’immaginedell’Unione, un modo “aggressivo” di farsi co-noscere con testimonial e campioni dello sportcon un utile e consono mezzo quali i media, letelevisioni e gli organi di stampa tradizionali car-tacei ed on line.Cosa invece non avresti fatto? Al momento non posso proprio dir nulla in me-rito, troppo poco tempo dal mio “insediamento”.Da quanto tempo conosci Risuglia? Mi era nota la Sua azione in terra siciliana qualeDelegato Regionale e ci eravamo incontrati indiverse e differenti manifestazioni.Un aggettivo per descrivere RisugliaUomo sicuramente impegnato e con doti e ca-ratteristiche positive. Un consiglio per RisugliaDi far squadra, perché solo facendo un sano giocodi squadra si riesce ad ottenere i migliori risul-tati.Un saluto a RisugliaPosso farlo in piemontese?...Ma si dai... CIAONEH! Un’ultima battuta per il Presidente BertoniE quale battuta posso fare al “numero uno”dell’Unione: al momento devo imparare da Luie dai tanti Consiglieri da tempo dirigenti nazio-nali.

Nome e cognomePietro Paolo RisugliaLibro preferito“Tropico del Cancro” di Henry Miller.Film preferitoLincoln è un film biografico del 2012. Tratta lastoria di Abraham Lincoln Presidente degli StatiUniti d’America durante la guerra di secessioneUn pregio e un difettoDeterminato - Impaziente (I miei pregi sono i mieidifetti e viceversa)Usi i social network (facebook, twitter, ...)Qualche volta, normalmente preferisco il contattodiretto.Email o cellulare, qual è lo strumento preferitoper comunicare?Vanno bene entrambi. Lo sport che le piace giocareCalcioLo sport che le piace guardareTennisVincere o partecipare?L’importante è partecipare, ma io credo si debbaanche insegnare a vincere. Perché? Lo sport è competizione ed agonismo. Compitoprefissato è la vittoria e ci si impegna tutti per rag-giungerla nel rispetto delle regole e dell’avversarioin ogni senso. Il più bel momento della storia dello sportLa partita di calcio “ITALIA – GERMANIA 4 -3” semifinale dei mondiali di Messico 1970. Il miglior atleta italiano di tutti i tempiPietro Mennea.Il peggior difetto dei campioni di oggiGareggiare per soldi spesso senza più divertirsi.Allenandosi per il raggiungimento di risultati enon per il piacere di farlo.L’UNVS in quattro paroleFairplay, onestà, rispetto delle regole, solidarietà,sono principi della nostra organizzazione.

Un pregio e un difetto dei soci veteraniCostruttivi - Intransigenti.Conviviali o manifestazioni?Manifestazioni da concludere con conviviali sobrie. Quali sono stati i maggiori cambiamenti del-l’Unvs negli ultimi anni?Considero importante e credo che la strada giustasia stata intrapresa aver aggiunto alla qualifica diente di promozione sportiva anche la qualifica diente di promozione sociale. Ciò nella considera-zione che lo Sport non è fine a se stesso, ma puòessere spettacolo, cultura e cosa più importantesolidarietà verso chi ne ha bisogno.In una congiuntura economica, politica e socialecosì difficile, come vedi il futuro dell’Unvs?Non ci può essere UNVS se non si conoscono iproblemi del territorio. Possiamo e dobbiamo es-sere gruppo di opinione, formulare le nostre pro-poste con la competenza fornita dalle professio-nalità che abbiamo all’interno, e seguirne con at-tenzione l’accoglimento da parte degli organi de-putati istituzionalmente alle decisioni operative. Dobbiamo stimolare una politica propositiva, senzafare politica, che faccia programmazione seria pergli interessi generali della comunità e del territorio.Questa ritengo sia la strada da praticare perché ilfuturo dell’UNVS sia roseo.Il Coni, un papà buono o un fratello cattivo?Un fratello buono. Il papà buono valuta i proprifigli giudicandoli per quello che di buono fannoe bacchettandoli quando non fanno o fanno male. Cosa dici ad un amico per convincerlo ad as-sociarsi?Non chiedere cosa ti può dare l’UNVS ma cosasei in grado di dare tu. Quanti poi si sono associati?Le Sezioni fattive continuano ad avere associatie crescere. Sono le attività poste in essere che con-vincono l’amico ad associarsi.Qual è stata la tua prima reazione quando seistato nominatoEMOZIONATO ma fermamente convinto del mioimpegno forte per onorare la nomina ricevuta. Sei Consigliere da due mesi, ti sei già chiesto“chi me l’ha fatto fare?”Oggi più di prima sono convinto di aver fatto lascelta giusta anche se non sono mancati i momentidi riflessione.La qualità più importante per un ConsigliereSaper ascoltare e avere voglia di fare. Qualcosa che non è mai stato fatto e che vorrestifare?Sviluppare il progetto Sport e salute in oncologia,con lo scopo di aiutare gli ex-malati a ritrovareun migliore rapporto con la propria immagine cor-porea. Cosa invece non avresti fatto? Rifarei tutto quello che ho fatto semmai mi ram-marico per non aver ancora lavorato sul progettoche nell’interesse dello sport riconsideri l’impor-tanza dell’alfabeto degli affetti e dei valori (rispetto,fiducia, solidarietà, laboriosità, disponibilità a ri-nunciare a qualche privilegio o beneficio indivi-duale, in nome del bene comune). Da quanto tempo conosci Vergnano?Conobbi Gianfranco durante la 50° AssembleaNazionale a Taormina nel maggio 2011.Un aggettivo per descrivere VergnanoDa quello che leggo e sento “lavoratore infatica-bile”.Un consiglio per VergnanoConsiderata la sua grande esperienza all’internodell’UNVS il consiglio lo chiedo.Un saluto a VergnanoA presto.Un’ultima battuta per il Presidente BertoniTranquillo Presidente la tua ditta è seria.

GIANFRANCO VERGNANONasce a Bra (Cuneo) il 17 Giugno 1963 dove didiploma Perito industriale capotecnico

Attività professionaleLavora in varie aziende con mansioni di acquisitoree Direttore Acquisti campo acquisti, GiornalistaPubblicista con iscrizione all’Ordine Nazionale èaddetto stampa di vari enti, tra cui il CONI.

Attività sportivaNel 1981 è segretario e Tesoriere ASD “La Zizzola”Bra. Dal 1979 a oggi ricopre vari ruoli nella Fe-derazione Italiana Pallacanestro (arbitro, dirigente,giudice di gara)

Attività allʼUNVSFondatore nel 2006 della sezione di Bra, di cui èstato presidente fino al 2013. Oggi è ConsigliereNazionale Unvs.

PIETRO PAOLO RISUGLIANasce a Lentini (Siracusa) il 29 Giugno 1960 dovevive e lavora. Si laurea in Economia a Bologna ein Scienze politiche a Catania.

Attività professionaleComandante della Tendenza della Guardia di Fi-nanza di Lentin

Attività sportivaTesserato FIGC dal 1974 al 1991 viene promossofino alla 1a categoria. Dopo aver frequentato il cor-so di arbitro ha militato fino al ’96 presso la sezioneAIA di Trento. Dal 2003 al 2007 è stato tesseratoFIGC quale segretario con l’A.S.D. Leonzio 1909.

Attività allʼUNVSDelegato Regionale per la Sicilia oggi fa parte delConsiglio Nazionale UNVS

LE NEW ENTRY DEL CONSIGLIO NAZIONALEPietro Risuglia e Gianfranco Vergnano, i due volti “nuovi” del Consiglio per il quadriennio in corso

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I VETERANI NELLE SCUOLE

ááPASQUALE PIREDDAIL PRESIDENTE NAZIONALE

DELLA COMMISSIONE CULTURA DELL’UNVS

Le Linee Guida che vogliamo proporre, con que-sto contributo, nascono dalla necessità di inter-pretare i nuovi scenari, che si sono determinatinegli ultimi tempi, che prevedono un impegnorinnovato e potenziato da parte delle Agenzieeducative che operano sul territorio e che inten-dono proporsi, come partner qualificati, al mondodella scuola e alle realtà sportive locali. Tale contributo intende rappresentare uno stimoload una riflessione comune sui grandi temi del-l’attività motorio-sportiva giovanile, finalizzatoad acquisire contributi di idee, esperienze, pro-poste e a facilitare la comunicazione, la circola-zione delle idee, nonché la socializzazioni dellebuone pratiche realizzate a livello locale.

IL MONDO DELLA SCUOLADopo l’emanazione della Circolare MinisterialeProt. n°1961 del 15/03/2010 (avente come og-getto: Iniziative a favore dell’educazione motoria),che legittima e accredita, di fatto, l’Unvs a pro-muovere iniziative all’interno delle Scuole, fina-lizzate ad un’operazione di alfabetizzazione cul-turale del fenomeno sportivo, a forme di speri-mentazione di tecniche e strategie d’interventomirate, si aprono nuove e interessanti prospettivedi collaborazione Unvs-Miur, sia a livello nazio-nale che a livello periferico.La nota ministeriale sopra citata evidenzia la con-divisione delle attività svolte dall’Associazionee “le significative convergenze con i fini istitu-zionali dell’Amministrazione Scolastica”, rimar-cando che “tra le finalità dell’Unione infatti nonrientra soltanto la veicolazione dello sport ago-nistico fra le nuove generazioni, nel rispetto deivincoli di fratellanza fra tutti gli sportivi, ma, sot-teso ad ogni iniziativa, è rinvenibile lo spirito didiffondere i significativi valori educativi con iquali lo sport contribuisce alla crescita della per-sona umana”. In tale contesto viene sottolineato che “I veteranidello sport svolgono a tal fine attività presso lescuole portando la propria competenza, il proprioesempio di vita promuovendo iniziative agoni-stiche, tecniche, culturali e ricreative”.La Circolare, indirizzata ai Direttori Generalidegli Uffici Scolastici Regionali, raccomandaloro “di diffondere il contenuto della presentenota alle dipendenti istituzioni scolastiche perrealizzare forme di collaborazione fra le stesse el’Unione Nazionale di cui trattasi”.Si tratta di una opportunità preziosa, che di fatto,fino ad ora, non è stata o è stata parzialmente uti-lizzata e che offre, perciò, campi d’azione nonancora esplorati, sia da parte dell’Amministra-zione Scolastica, sia da parte della stessa Unvsche, in questa circostanza, ha le carte in regolaper presentare la sua carta d’identità e la sua pa-tente pedagogica, con l’indicazione dei traguardidi sviluppo formativi, che sono il punto di forzadell’Associazione, in perfetta sintonia con le fi-nalità educative dell’Istituzione Scolastica. A tal fine occorre valorizzare ed ottimizzare lerisorse umane e professionali del sistema asso-ciativo, creando una vera e propria comunità pro-gettuale di esperti a livello scolastico, in cui ven-gano coinvolti partner qualificati (docenti o exdocenti di Educazione Fisica, laureati in ScienzeMotorie o laureati Isef, esperti Unvs, istruttori,atleti o ex atleti) e i soggetti istituzionalmentepreposti a svolgere e/o supportare le varie ini-

ziative progettuali, come gli Enti locali, le Asso-ciazioni culturali e sportive, le Federazioni Spor-tive, le Asl, ecc.). Il Progetto Unvs-Miur, nella sua declinazioneoperativa, che potremmo definire Progetto Scuola,va inteso come supporto alle Istituzioni Scola-stiche a progettare ed organizzare quattro tipologied’intervento.

PRIMA TIPOLOGIA D’INTERVENTOLa prima tipologia si configura come propostaculturale e formativa di tipo igienico/salutisticoed etico/valoriale, che poggia la sua azione sumomenti di riflessione/dialogo/discussione congli studenti, in cui si possano confrontare realtàgenerazionali diverse su tematiche multifunzionalidell’attività motorio-sportiva, viste non comesemplice fatto abilitativo, ma come tirocinio divita (life skills), che educa chi la pratica ad adot-tare comportamenti e stili di vita sani, corretti,consapevoli e responsabili, che siano, soprattuttoutili a:n prevenire situazioni di disagio e malessere chesi configurano con vari tipi di dipendenza, iso-lamento ed emarginazione sociale, dispersioneed abbandono scolastico, manifestazioni di ag-gressività incontrollata, come fenomeni di vio-lenza , bullismo, ecc.;

n promuovere una condizione di benessere comel’accettazione di sé, la consapevolezza delle pro-prie capacità, il senso dell’autoefficacia, la gioiadi star bene con se stessi, con gli altri, con le Isti-tuzioni, ecc.;n favorire, attraverso l’attività motorio-sportiva,lo sviluppo della cittadinanza attiva, nel suo si-gnificato di saper essere, che agevoli l’inclusione,la socializzazione e l’integrazione dei bambini edei ragazzi diversamente abili, ma anche quellidi lingue, culture ed etnie diverse. In questa pro-spettiva possono essere programmati incontri mi-rati sui grandi temi sopra descritti, coinvolgendoin modo attivo gli alunni, stabilendo con loro unaforma di dialogo, mediante il quale l’adulto cerchi,principalmente, di parlare non di loro, ma conloro, mettendosi in una posizione di ascolto, perscoprirne le esigenze e i bisogni personali, perinterpretare e capire il loro modo di pensare, disentire, di agire, ma anche per valorizzarne lepersonali potenzialità. Un’operazione di questotipo presuppone, ovviamente, la necessità di re-perire, anche a livello territoriale, professionalitàadeguate e disponibili, ma che sappiano innan-zitutto proporsi e raccontarsi in modo credibile.Tali figure potrebbero essere individuate nel mon-do della scuola (insegnanti o ex insegnanti, for-matori Unvs) e dello sport (testimonial sportivisignificativi, come sportivi praticanti o ex atle-ti).

SECONDA TIPOLOGIA D’INTERVENTOLa seconda tipologia d’intervento riguarda l’aspet-to applicativo dell’attività motorio-sportiva, conuna particolare attenzione alla Scuola dell’Infanzia

e al Primo Ciclo di Istruzione. Il Progetto Scuola, oltre all’aspetto divulgativodei suoi principi fondanti e dei suoi valori, pre-vede anche l’intervento pratico sul campo, conla proposta di attività da svolgere nel corso del-l’anno e da inserire nel Piano dell’Offerta For-mativa della Scuola.Le diverse attività, supportate dai partner presentisul territorio, possono realizzarsi e svilupparsicon le seguenti modalità d’intervento:a) un lavoro di consulenza degli esperti nei con-

fronti degli insegnanti, all’interno delle singolescuole;

b) una presenza più diretta del docente espertonella conduzione dell’attività didattica, con lagestione delle varie Unità di Apprendimento,coadiuvato dall’insegnante di classe;

c) l’organizzazione di manifestazioni di attivitàludico-motorio-sportive all’interno della scuolao con altre scuole;

d) l’organizzazione di Concorsi per i miglioristudenti/atleti;

e) l’organizzazione di concorsi letterari e/o graficipittorici sui grandi temi connessi con l’attivitàsportiva.

TERZA TIPOLOGIA D’INTERVENTONell’ambito del Progetto Scuola si possono pre-

vedere, dove le Unvs locali ne ravvisino le giusteopportunità realizzative, alcune iniziative semi-nariali, convegnistiche, di studio e di ricerca, chesi possono attivare col coinvolgimento di altrisoggetti che a vario titolo, sono impegnati nelcampo dell’educazione (Coordinatori di Educa-zione Fisica, Dirigenti Scolastici, Insegnanti diEducazione Fisica, formatori Unvs, il mondosportivo nelle sue diramazioni locali, le Regioni,le Provincie, i Comuni, le Scuole Regionali delloSport del Coni, le Aziende Sanitarie Locali pub-bliche e private, le Case farmaceutiche, il Pana-thlon, l’Unicef, ecc.). In particolare i campi di interesse possono ri-guardare, a mò di esempio, i seguenti grandi te-mi:n il diritto al gioco e allo sport ( iniziativa con-giunta con l’Unicef);n la salute dinamica: sviluppo armonico di organie apparati, attraverso l’attività motorio-sportiva;n la prevenzione delle manifestazioni morboselegate alla carenza di movimento;n la corretta alimentazione come stile di vita;n il controllo dello stato di salute degli alunniche praticano attività motorio-sportive;n il controllo dello stato di salute degli alunniche non praticano attività motorio-sportive;n forme di progettualità integrata nel territorio,finalizzata allo sviluppo delle capacità motoriedegli alunni;n etica e sport: una regola di vita per un’educa-zione permanente.E’ il caso di precisare che le proposte sopra pre-sentate costituiscono solo alcune coordinate diriferimento, all’interno delle quali, le sezioni ter-

ritoriali individueranno quelle che sono realmentepraticabili, adattandole o modificandole, sullabase delle singole realtà in cui operano.Pur trattandosi di un lavoro piuttosto impegnativo,complesso, difficile e non sempre sostenibile,una progettualità mirata in campo scolastico, con-sente, però, alle sezioni territoriali, di fare unsalto di qualità e di costituire un orizzonte di ri-ferimento per le Istituzioni Scolastiche locali.

QUARTA TIPOLOGIA D’INTERVENTOUn aspetto importante da tenere presente, in unprogetto ad ampio respiro, riguarda l’attività diformazione e aggiornamento del personale di-rettivo e docente della scuola. A tal fine è oppor-tuno che l’Unvs Nazionale presenti una richiestaufficiale al Ministero dell’Istruzione, dell’Uni-versità e della Ricerca per essere accreditata uf-ficialmente, come Ente riconosciuto e accreditatodal Ministero stesso, ad organizzare e svolgerela suddetta attività, che prevede, tra l’altro, l’eso-nero, per il personale della scuola, da impegni diservizio per il periodo di svolgimento dei corsi.

IL MONDO DELLE SOCIETÀ SPORTIVEIl rapporto con le società sportive a livello localerappresenta un’altra opportunità importante chepotrebbe essere utilizzata, per promuovere un’at-tività promozionale, rivolta, in particolare ai bam-bini e ai ragazzi, che, pur essendo tesserati, spessonon trovano posto nel circuito agonistico ufficialee non partecipano, da protagonisti, all’attivitàsportiva federale. L’Unvs potrebbe rappresentare, in questo caso,un punto di riferimento utile, per organizzare ecoordinare, attività sportive, che non intendonosostituire le attività federali, ma offrire, alle societàsportive, iniziative complementari e parallele,mediante l’organizzazione di tornei sportivi gio-vanili a livello comunale o intercomunale, pro-vinciale, garantendo la partecipazione attiva atutti i ragazzi, a prescindere dalla loro qualifica-zione tecnica.

ALTRE INIZIATIVE DA PROMUOVERENell’ambito di una progettualità mirata a svilup-pare l’attività motorio-sportiva giovanile è ne-cessario individuare dei partner affidabili chepossano supportare l’impegno progettuale del-l’Unvs. In particolare potrebbero essere ricercate,soprattutto a livello locale, valide forme di col-laborazione riguardanti:n accordi di programma e Protocolli d’Intesacon le Istituzioni scolastiche e con le realtà spor-tive territoriali;n protocolli di Intesa con i seguenti soggetti: Pa-nathlon, Unicef, Associazioni Disciplinari, Asl,Regioni, Province, Comuni, associazioni culturalilocali;n tavoli di lavoro col mondo della scuola a livellocentrale e periferico sull’attività sportiva scola-stica.In definitiva, come nota conclusiva, penso chedi poter dire che, in una società complessa comequella attuale, sia necessario mobilitare le forzee le energie utili, per realizzare un’importantescommessa, che comporta un modo di essere di-verso e innovativo, soprattutto delle sezioni, lequali possono diventare co-protagoniste, insiemealla scuola, alla società, alla famiglia, di un pro-getto educativo a lungo termine, finalizzato a svi-luppare, nelle nuove generazioni, conoscenze,abilità e competenze, che diventano, per loro, unvalido patrimonio/corredo permanente, trasferibilenei contesti lavorativi, associativi e di vita.

Linee guida per la valorizzazione dell’attività motoria-sportiva a livello scolastico e societario: nuovi scenari e piani d’intervento

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áá MARCO SGARBI

La promozione dei valori è da sem-pre la finalità primaria che l’Unvs sipropone di perseguire.L’attività sportiva, costituisce un fe-nomeno socialmente rilevante, so-prattutto perché assolve a importantifunzioni nei processi di crescita degliindividui e della collettività.In particolare, lo sport costituisce unelemento fondamentale e irrinuncia-bile della dimensione educativa, peril ruolo che esso svolge nella forma-zione del fanciullo e dell’educazionecontinua degli adulti.Sono le esperienze quelle che for-mano la nostra coscienza e ci fannomaturare. Quella sportiva è un’espe-rienza di prim’ordine perché è moltointensa e fa sperimentare un grannumero di valori ponendoci di frontea noi stessi e agli altri in una molte-plicità di stimoli, situazioni e statid’animo. Lo sport e, quindi, espe-rienza di maturazione umana ed in-tegrazione sociale che si fonda suvalori sociali, educativi e culturaliessenziali; ne cito alcuni ad esempio:la lealtà, il coraggio, la tenacia, lasfida ai propri limiti, lo spirito disquadra/il senso di appartenenza, ilrispetto delle regole, il rispetto del-l’avversario, il rispetto di se stesso,lo spirito di sacrificio, la fratellanzauniversale, la determinazione, l’af-

fidabilità, la coerenza, la costanzal’affermazione del merito.E’ fattore, di partecipazione alla vitasociale, di linguaggio universale, ditolleranza e di accettazione delle dif-ferenze ma soprattutto di rispettodelle regole. E’ su questo terreno che l’Unvs vuo-le dare un valido contributo che, sep-pur piccolo, consentirà di essere par-tecipi della crescita sociale della no-stra comunità; parte attiva e propo-sitiva di trasmissione di valori edu-cativi che hanno radici profonde nel-la cultura sportiva, ma che hanno,altresì, la capacità di ramificarsi neltessuto sociale e dare così continuitàall’opera dell’Unione.A tale scopo, è stato elaborato unprogetto formativo rappresentato nel-le pagine a seguire, rivolto alle classimedie-inferiori, strutturato al fine diperseguire i valori universali a cuisi ispira una società sana e demo-cratica, portando cosi il seme del-l’esperienza, la passione dei valorie delle regole, laddove vi è terrenofertile per seminare e poter così, un

domani, raccogliere i frutti.

OBIETTIVOProgetto formativo rivolto alle classielementari (solo per le quinte) e me-die-inferiori teso ad esaltare i valorietico sportivi attraverso incontri, delladurata di un’ora e trenta circa, nel qua-le si stimolano gli studenti al confronto,alla discussione ed alla riflessione.

CRONOPROGRAMMA FASE 1• L’istituzione ed elaborazione di unformat con presentazione in powerpoint, attraverso il quale si struttural’incontro.• Elaborazione di un piano di inter-venti nelle scuole, programmato econcordato con le direzioni didatti-che interessate.• Individuazione di soggetti idoneia gestire i vari incontri, con tempi edirettive dettate dal format.

CRONOPROGRAMMA FASE 2• Comunicazione agli organi di stam-pa (vedi paragrafo Campagna Infor-mativa)

• Istituzione di un concorso nel qualegli studenti proporranno uno sloganuna frase, un disegno od un pensierosu un tema degli incontri.• Realizzazione di un opuscolo nelquale verranno raccolti i lavori dicui sopra.

CRONOPROGRAMMA FASE 3• Relazione finale con commento econsiderazioni, integrata da presen-tazione con programma Power Point,riportante i resoconti e la valutazioneanalitica dei risultati conseguiti.• Comunicazione agli organi di stam-pa esiti attività (vedi paragrafo Cam-pagna Informativa).

CAMPAGNA INFORMATIVAPer la massima riuscita del progettoed al fine di gratificare gli studentiche vi partecipano è importante ilmassimo coinvolgimento degli or-gani di informazione e pertanto èopportuno una costante e continuarelazione con questi ultimi attraversoquanto segue:• conferenza stampa iniziale con il-lustrazione delle finalità;• comunicato stampa a progetto av-viato;• comunicato stampa finale;• conferenza stampa finale con illu-strazione dei risultati e presentazionedell’opuscolo contenente gli elaboratidegli studenti.

áá PAG. 9il VeteranodelloSport

áá FRANCO BULGARELLI

Il Progetto Miur per le scuole superioni e societàsportive, ed il Progetto Zorro per le scuole medieinferiori e scuole dello sport, sono praticamentesimili e vertono su di una serie di in-contri con gli studenti e gli atleti, do-ve i veri compagni di viaggio devonorisultare gli insegnanti, gli istruttori,ed in particolar modo i genitori. Que-sto per rendere il percorso, direttoe continuativo anche al di fuori deivari incontri.Basilare a questo punto risultanoquelli che io chiamo appuntamentidi richiamo, per stabilire il grado diassimilazione del progetto da parte di tutto l’ap-parato.Inoltre, interagendo con partners come l’Asses-sorato allo Sport, e come nel nostro caso, con ilCentro Sportivo Italiano, gli intrecci anche durantelo svolgimento del programma sportivo-scolasticogià in calendario, permette una spontanea diffu-sione capillare e continuativa del messaggio. Per-

ché il progetto diffuso nelle scuole medie e nellescuole dello sport ha preso il nome di Zorro?Per rendere più efficace il messaggio dello sportpulito e la lotta al doping tra i più giovani, si èpensato ad una chiave di accesso dall’effetto im-

mediato, dando anche un volto al suc-cesso del nostro obiettivo. Chi megliodi Zorro, l’eroe indiscusso dal cuore ro-mantico e dal carattere amabile che lottacontro i soprusi per la vittoria del benesul male.

FINALITÀ DEI PROGETTISenza nessun moralismo, avere un con-tatto diretto e continuo con il nostro fu-turo, i ragazzi per l’appunto, tralasciando

il più possibile la retorica del passato, che, se ègiusta per noi è improponibile per un dialogo pa-ritetico con loro. Anche il linguaggio da usare dovrà essere il loro.A noi spetta, con modi attenti e convincenti, co-gliere l’attenzione, facendoli sentire protagonistidella loro vita.Dobbiamo allenarli ad un proprio giudizio, a va-

lutazioni personali, perché quando non ci siamodevono essere loro a saper distinguere il bene dalmale o anche solo, consapevoli della naturale fra-gilità della gioventù, spingerli il più possibile ariflettere prima di agire. Questo è il cuore del pro-getto, creare un cittadino sano.

I PARTNERS CON I QUALI INTERAGIRE1- Assessorato allo Sport.2- Il responsabile alle Attività Sportive e Scola-stiche.3- La direzione del Centro di Medicina dello Sported il suo staff medico.4- Il Centro Sportivo Italiano per la parte ludica-sportiva. Hanno collaboratori giovani molto sen-sibili al sociale, con ottimi risultati nel rendere lacomunicazione capillare.5- Lo staff dell’Associazione Dico no alla droga.Sono molto disponibili.6- Atleti e testimonial dello sport e della culturaper rafforzare l’attenzione durante gli eventi.

Scheda di iscrizione al progettohttp://www.unvs.it

MODENA AGGREGAZIONE E SPORT PER L’EDUCAZIONE DEI PIÙ GIOVANI

Il Miur alle scuole medie diventa Progetto ZorroL’assessore allo sport di Modena, Antonino Marino, ha così commentato: “…Il patrimonio dei Veterani delloSport è sempre stato un valore aggiunto importante per la Città, ma quando il presidente Bulgarelli ci espose il progetto, abbiamo subito intuito quanto questo valore potesse essere di fondamentale importanza per lacomunicazione dello sport pulito e la lotta al doping nella scuola. Obiettivo al quale già il nostro assessorato avevadato la priorità, ma che solo attraverso la sinergia con i Veterani dello Sport ha ottenuto una concreta efficacia”.

Sport & Valori MODENA E TORINO APRONO ALLE SEZIONI VETERANE I LORO PROGETTIDI PROMOZIONESPORTIVA RIVOLTE AI RAGAZZI DELLE SCUOLE

FIRENZE ...risponde

Carissimi presidenti,con molta invidia abbiamo letto sulgiornale sociale le vostre iniziativenelle scuole a favore dei giovani.La nostra sezione è in fase di rilan-cio di attività con una struttura so-ciale rinnovata ed animata di buonipropositi operativi.In relazione a ciò vi preghiamo diinviarci ulteriori notizie, eventualidispense e quant’altro possa essereutile al fine di tentare iniziative si-mili nella nostra provincia. Vi rin-graziamo per la collaborazione ecordialmente vi salutiamo.

Paolo Allegretti Massimo Padovani

TORINO...se ne compiace ed è disponibileBuongiorno presidente Allegretti,sono oltremodo compiaciuto delsuo fattivo interesse per la promo-zione sportiva rivolta ai ragazzi del-le scuole. Da tempo, a Torino, ab-biamo voluto dirigere l’azione as-sociativa con un tratto marcatamen-te rivolto alla formazione ed al-l’educazione in tema di valori eprincipi che sono e devono esserealla base dell’universo sportivo.Tutto ciò, nella consapevolezza cheun confronto con i ragazzi nellescuole, attraverso l’esempio el’esperienza maturata con lo sport,nello sport e per lo sport, da ognunodei nostri associati, possa essereun’ottima occasione di crescita, siaper far maturare una coscienza spor-tiva sia per dare un utile contributoal progresso sociale ed al correttosviluppo della persona, educandoai valori essenziali della vita indi-viduale e di relazione.E’ perciò, con un plauso, che ac-colgo volentieri la vostra richiesta,inviandovi in allegato il materialeche ho predisposto per gli incontricon i giovani nelle scuole.Nell’augurarvi ogni successo e sod-disfazione per le vostre attività as-sociative, vi saluto cordialmentecon un veterano abbraccio.

Il presidente dott. Marco Sgarbi sezione V. Bertolini di Torino

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OLIMPIADI: IL COMITATO OLIMPICO VUOLE LA LOTTA FUORI DAI GIOCHI DAL 2020 Era a rischio anche il pentathlon, adesso inizia la campagna per l’ammissioneall’edizione 2020. Decisione finale a Buenos Aires a fine estate anche se alcuni espertiritengono che siano quasi nulle le speranze di ripescaggio. Ma si può cancellare nelnome del business e dell’appeal commerciale una storia lunga millenni?

La lotta ha dato origine insieme alla corsa alla storia delle Olimpiadi sin dall’antica Grecia, e nella prima edizione moderna,Atene 1896, faceva sfoggio della sua importanza nella variante greco-romana, senza alcuna distinzione di peso. Ma dal

2020 la lotta non sarà più parte dei Giochi Olimpici, o almeno così sembra. Ladecisione del Comitato esecutivo (che dovrà essere ratificata a settembre) basatasull'analisi di 39 criteri, tra i quali audience televisiva, vendita di biglietti, numerodi praticanti e attrattiva sui giovani. Ma è possibile eliminare uno sport che sancisceil legame tra antico e moderno ed è emblema stesso delle Olimpiadi? La propostasarà votata in via definitiva a settembre, nella riunione del comitato olimpico aBuenos Aires, la stessa che sceglierà anche la sede dell’edizione 2020. “È un’idea assurda, sono amareggiato, ma pronto a dare battaglia, affinché il Ciorinsavisca” ha commentato un esterrefatto Matteo Pellicone, presidente della fe-derazione italiana lotta e numero due di quella mondiale. Il Cio nella riunionetenutasi a Losanna ha ammesso atletica leggera, canottaggio, badminton, basket,pugilato, canoa, ciclismo, equitazione, scherma, calcio, ginnastica, sollevamentopesi, pallamano, hockey, judo, nuoto, pentathlon moderno, taekwondo, tennis,

tennistavolo, tiro, tiro con l’arco, triathlon, vela e pallavolo: la lotta se la giocherà insieme a altre sette discipline, tra cuikarate e baseball, per essere ammessa come sport aggiuntivo.In Russia ci sono 500mila tesserati e centinaia di migliaia negli Usa. Nei paesi caucasici è lo sport nazionale, e così inTurchia e Iran, in Italia siamo 5000‘ prosegue ancora Pellicone, che spera di far cambiare idea al comitato olimpico.D’altronde non sarà solo in questa battaglia, visto che alcune nazioni potrebbero vedere assottigliarsi il medagliere: pensiamoad esempio al Giappone, che senza la lotta sarebbe scivolata dall’undicesimo al diciannovesimo posto nelle ultime Olimpiadidi Londra. I Giochi che si terranno in Brasile nel 2016 potrebbero quindi essere gli ultimia prevedere la lotta al suo interno, dopo una lunghissima tradizione cominciata nell’anticaGrecia, e diventata leggenda con il muscoloso Milone di Crotone: ma è possibile cancellarenel nome del business e dell’appeal commerciale una storia lunga millenni?

áá GIANFRANCO GUAZZONE

Ai nostri lettori non sarà sfuggita l’attenzione che la nostra testataha da qualche tempo prestato al CONI, sia riguardo alle vicendeche hanno caratterizzato il recente cambio della guardia alla Pre-sidenza, sia in merito ad alcuni rilievi critici su particolari sceltee sulla politica sportiva in genere. Il tentativo è scaturito dal de-siderio, se non esigenza, di essere più vicini a questo importanteorganismo, che ci comprende, che ci definisce “benemeriti” esi avvale anche della nostra azione per la propaganda e la pro-mozione sportiva. I contributi economici che ci provengono dalCONI, anche se ultimamente sempre più limitati, si giustificanosolo così, d’altra parte; diversamente sarebbe dispendio di risorsepubbliche!L’intento del Giornale dei Veterani, come avrete potuto notare,è sempre stato costruttivo e mai l’UNVS ha avuto atteggiamentio prese di posizione “di parte”, di volta in volta ospitando parerie punti di vista diversi indipendentemente dalla collocazione“politica” dei personaggi intervistati. Pensiamo di aver reso unservizio ai nostri iscritti, informandoli su quanto stava e sta suc-cedendo nella “casa madre”, responsabile nel Paese delle lineeguida della politica sportiva olimpica (e non solo), così comepensiamo di aver reso un servizio allo stesso CONI,rendendolopiù visibile e maggiormente incorporato rispetto al nostro agireassociativo. Desideriamo per questo ringraziare i tanti Presidentie Dirigenti del Comitato che hanno offerto piena disponibilità e

si sono aperti ai nostri lettori con commenti, dichiarazioni e cri-tiche molto apprezzate, preziose soprattutto per farci comprenderemeglio quella importante realtà e per “viverla” più da vicino.Nell’ultimo numero, come ricorderete, abbiamo riportato il profilodel nuovo Presidente Malagò, appena eletto alla massima caricadel CONI, sottolineando che peraltro si era presentato con alcunescelte coraggiose e fortemente innovative e, per questo numerode “Il Veterano”, avevamo pensato di registrare alcuni suoi pen-sieri per conoscere meglio il personaggio ma soprattutto per ri-portarvi la sua “viva voce” sulla progettualità futura e sugli in-tendimenti operativi.E questo perché sentiamo il Presidente del CONI, quale istituzionedello sport, “nostro” perché appartenente ad un sistema al qualeci sentiamo particolarmente legati, se non addirittura funzionali.Perdonateci l’orgoglio e la presunzione di questa asserzione!Ci siamo allora permessi di presentare un ventaglio di domande,premettendo l’assoluta libertà di uscire dallo schema, all’ Ufficiodi Presidenza e all’Ufficio Stampa, con preghiera di contattarciper meglio concordare i dettagli dell’intervista. Ma dopo un mese di silenzi e di trasferimenti ai diversi “Ufficicompetenti“ purtroppo dobbiamo constatare che non possiamoportare a termine, speriamo solo momentaneamente, questo in-tento e ne siamo sinceramente dispiaciuti.Non perché il Presidente abbia rifiutato l’intervista o perchésiano sorte incomprensioni di merito ma solo perché dall’UfficioStampa della Presidenza del CONI, con formalità pseudo mini-

steriale, ci è stata innalzata una stucchevole barriera burocraticache abbiamo difficoltà a comprendere . Siamo stati invitati, con toni anche un po’ seccati, ad inoltrareuna richiesta ufficiale del nostro Presidente Bertoni al presidenteMalagò dopo di ché, in caso di eventuale “parere favorevole”,sarebbe stato comunicata alla nostra Redazione la possibilità diinterpellare l’Ufficio Stampa del Coni per concordare tempi“...che si prospettano lunghi...” e modi per addivenire alla suddettaintervista...Siamo consci, come ci è stato ricordato, di non essere il Corrieredello Sport ma, sinceramente, proprio perché pensiamo di farparte della stessa famiglia, l’atteggiamento ci ha sorpresi e unpo’ amareggiati. Ci auguriamo comunque che questa complessaprassi di avvicinamento si riveli meno ostica e lunga del previstoe che presto i nostri lettori possano ritrovare sulle nostre colonnele considerazioni del Presidente Malagò, in risposta alle domandeche gli avremmo voluto rivolgere. Chissà, potrebbe perfino succedere che il Presidente, che cono-sciamo come persona disponibile, molto aperta e colloquiale, cilegga e risponda direttamente facendoci conoscere i suoi inten-ti!

SCHEMA DI INTERVISTA INOLTRATA AL CONI1. L’Unione Veterana è particolarmente sensibile alla lotta al doping e ci ènoto che Lei l’abbia inserita tra i punti prioritari del suo programma. Qualisaranno le azioni piu’ rilevanti che Lei intraprenderà nei prossimi mesi?2. Girano voci su una possibile ristrutturazione dell’Associazionismo benemerito.Ci interesserebbe conoscere le Sue intenzioni in proposito e se ci sarà dispo-nibilità ad interlocuire con i vari soggetti coinvolti.3. Sulla questione finanziaria e sui contributi sappiamo di toccare un tastodolente, ma a questi è legata gran parte della nostra capacità funzionale senon addirittura esistenziale. Come intende agire in prospettiva su questadelicata materia?

Storia di un’intervista mancataPresidente rispondici!

““La lotta e uno sport poco visto forse, ma molto praticato, inalcuni Paesi è addirittura lo sport nazionale - ha detto AndreaMinguzzi, oro a Pechino 2008 - Questa scelta rischia diaffossarlo. Non è come judo e karate. Spero che da qui asettembre tutte le federazioni nazionali facciano sentire la lorovoce. Che Olimpiadi sarebbero senza la lotta?”.

FEDERAZIONE ITALIANA JUDO, LOTTA, KARATE, E ARTI MARZIALI

Viale Sandolini, 79 - 00122 Lido di Ostia (Roma)Tel.: +39 06 56434605 - Fax.: +39 06 56434801www.fijlkam.it

LA LOTTALa lotta si divide in due categorie: la lotta greco-romana e libera. Nella greco-romana, a differenzadella lotta libera, non si possono eseguire tecniche di atterramento o ribaltamento che prevedanoazioni sulle gambe.L'obiettivo principale nella lotta greco-romana consiste, nella lotta in piedi, nel riuscire a portarel'avversario al tappeto attraverso proiezioni con piegamento in avanti, allʼindietro e con rotazionedel tronco per finire l'azione, se possibile, facendo poggiare entrambe le spalle a terra all'avversa-rio previa immobilizzazione (schienamento). Nella lotta a terra l'obiettivo è uguale, ribaltare e sepossibile schienare l'avversario. In caso di schienamento l'incontro viene interrotto e viene asse-gnata la vittoria. Se invece l'incontro si protrae pertutta la sua durata, che è di circa 5 o 6 minuti, vincechi ha conquistato più punti.Occorre precisare che la reattività del lottatore è for-temente condizionata dalla sua condizione psicofi-sica, per questo motivo, la preparazione atletica èportata ai massimi livelli sotto il punto della forza (alle-namenti di pesi: pesistica, powerlifting, body building),della potenza (Power training, Pliometria, circuiti spe-cifici) e della resistenza, potenza Aerobica ed Anaero-bica (Corsa/Lotta a frequenzeaerobiche-anaerobiche, Circuit training, Intervall Trai-ning ). I lottatori olimpici sono considerati quindi atletitra i più completi. Grazie alla loro abilità in questostile, numerosi atleti sono riusciti ad acquistare famae gloria nelle arti marziali miste.Lottatori come Randy Couture, Dan Henderson eMatt Lindland, hanno dimostrato a forza di risultati l'importanza della lotta nel combattimento totalee sono stati i fondatori di ben due delle più note scuole a livello internazionale.La federazione internazionale che rappresenta questo sport è la Fédération Internationale desLuttes Associées (Fila) mentre a livello italiano è attiva la Federazione Italiana Judo Lotta KarateArti Marziali (Fijlkam).

Nelle varie categorie di peso (mosca leggeri, mosca, gallo, piuma, leggeri, welter, medi. medio-massimi, massimi, super-massimi) i campioni italiani hanno lasciato un segno considerevole allealle Olimpiadi della storia moderna. Si ricorda Claudio Pollio (medaglia dʼoro a Mosca 1980) Vin-cenzo Maenza (oro a Los Angeles 1984 e argento a Barcellona 1992), Vincenzo Maenza (oro aSeoul 1988), Pietro Lombardi (oro a Londra 1948), Ignazio Fabra (argento a Helsinki 1952 e aMelbourne 1956), Giuseppe Bognanni (bronzo a Monaco 1972), Giovanni Gozzi (bronzo a Am-sterdam 1928 e oro a Los Angeles 1932), Marcello Nizzola (argento a Los Angeles 1932), Gero-lamo Quaglia (bronzo a Amsterdam 1928), Enrico Porro (oro a Londra 1908), Gian-Matteo Ranzi(bronzo a monaco 1972), Ercole Gallegati (bronzo a Los Angeles 1932 e a Londra 1948), MarioGruppioni (bronzo a Los Angeles 1932), Guido Fantoni (bronzo a Londra 1948), Adelmo Bulgarelli(bronzo a Melbourne 1956), ultimo in ordine di tempo Andrea Minguzzi (oro a Pechino 2008)

I lottatori - Uffizi, copiamoderna dell'originale romano,Philippe Magnier

PANORAMA CONINUOVE NOMINEELEZIONE DEL COORDINAMENTO DELLE ASSOCIAZIONI BENEMERITELe associazionisportive benemeriteitaliane sonoraggruppate in uncoordinamentonazionale, istituito nel 2005.Lʼ8 maggio 2013presso la Sala Giuntadel CONI al ForoItalico, si è tenutal'elezione delcoordinamento delleAssociazioniBenemerite. Sono stai eletti:Presidente: Maffei Michele,presidente Amova, Vice Presidenti: vicario,Bruno Gozzelino,presidente Unasci eGian Paolo Bertoni,presidente UNVS. Inostri complimenti aglieletti con l'augurio diun proficuo lavoro.

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áá PAG. 11il VeteranodelloSport

ECCELLENZA VETERANAáá LUCIA BANDINI

Tradizionale appuntamento di inizio anno della se-zione di Parma dell’Unione Nazionale Veterani delloSport: la sala della Corale Verdi, infatti, era gremita(circa duecento persone!), per festeggiare tutti i pre-miati dell’edizione 2013 e i due giovani a cui è statoconsegnato il premio Erasmo Mallozzi. Giornata difesta ed allegria per tutti, dato che, dopo un periododi vacanze, i Veterani si sono ritrovati per stare tuttiinsieme a chiacchierare e a divertirsi per qualcheora. Un applauso, sentito e caloroso, per testimoniare inun qualche modo la vicinanza all’amico Pino Co-lombi, scomparso improvvisamente lo scorso set-tembre, ha dato il via alla manifestazione e ai saluti,prima di Corrado Cavazzini, che ha voluto sottoli-neare l’importanza di questa festa così sentita daisoci, e poi del presidente nazionale dei Veterani delloSport, l’avv. Gian Paolo Bertoni, per la prima voltapresente e piacevolmente stupito dall’accoglienzacalorosa ricevuta. Le redini della manifestazione,poi, sono state prese in mano dalla giornalista di TvParma, Manuela Boselli, che ha saputo intrattenereal meglio premiati, autorità e pubblico e, finalmente,si sono potuti applaudire i sei vincitori del Sant’Ilarioper lo Sport e i due ragazzini del futuro che hannoricevuto il Premio Erasmo Mallozzi, intitolato algrande amico dei Veterani scomparso qualche annofa e appassionato di baseball e calcio, tanto da farsubito pensare di ideare una premiazione ad hoc perdue giovani talenti delle discipline tanto care ad Era-

smo. Il primo a salire sul palco della Corale Verdi èstato Marco Caronna, ex giocatore ed allenatore dipallacanestro, meglio noto come artista e musicista,nonché come regista delle due ultime edizioni delpremio internazionale Sport Civiltà.Da Caronna a Renato Conte, nostro socio, presidentee capo allenatore della Fmi Parma Sprint, nonchéideatore di un volumetto, chiamato Giocabolario,derivato dai frutti di anni e anni di insegnamento.Il terzo premiato, invece, è stato un emozionato edorgoglioso Sergio Mori, delegato provinciale dellafederazione italiana tiro con l’arco.Dopo, è venuto il momento di ascoltare le prodezzedell’unica donna premiata in questa edizione, ovveroFlorinda Parenti: la Parenti, campionessa italiana diciclismo su strada nel 1965 e di inseguimento nel1966 e con altre centoquaranta gare vinte a suggellareun curriculum strepitoso, presente alla Corale Verdiinsieme al marito Ottavio Marchesi (ottimo dilettante

ed ex professionista negli anni ’60 nelle file dellaSalvarani), ha raccontato aneddoti divertenti sul suoavvicinamento allo sport, prima di avere in mano ilSant’Ilario per lo Sport, consegnatole da un altrogrande appassionato di ciclismo, come il nostro pre-sidente Corrado Cavazzini. Dopo la parentesi sul ci-clismo, è arrivato anche il momento del baseball,grazie ad una figura importante del batti e corri par-migiano sia come giocatore che come tecnico e di-rigente, Maurizio Renaud, che è stato premiato dalpresidente del Coni Provinciale, Gianni Barbieri. Ul-timo, ma non per importanza ovviamente, a ritirareil riconoscimento per Giocampus, importante progettodi educazione sportivo-motorio ed alimentare cheha coinvolto undicimila ragazzi solo nel 2012, è statoil coordinatore dello stesso Elio Volta, premiato dalPrefetto di Parma, Luigi Viana. La seconda parte delle premiazioni, come detto, ri-guardava due giovani, uno del baseball e uno delcalcio, entrambi premiati da Simona e Yulian Mal-lozzi, rispettivamente figlia e nipote di Erasmo: peril calcio, il Premio Erasmo Mallozzi è andato a NicolòBruschi, classe 1998, attaccante dei GiovanissimiNazionali del Parma Fc, che era stato votato dallacommissione formata da Gian Franco Bellé, CorradoMarvasi e Franco Varoli; per il batti e corri, invece,è stato segnalato dalla commissione composta daAndrea Paini, Giancarlo Rosetti e Guido Pellacini,il ricevitore e terza base dei Cadetti del Junior ParmaB.C., Filippo Valenti, classe 1997. Anche in questaedizione, hanno trionfato il valore vero dello sporte la voglia di stare insieme…

PARMAGRANDE FESTA PER IL SANT’ILARIO PER LO SPORT

Da sinistra Corrado Cavazzini, il regista MarcoCaronna e Gian Paolo Bertoni

IN LIBRERIADREAM TEAM. COME MICHAEL, MAGIC, LARRY, CHARLES E LA PIÙGRANDE SQUADRA DI TUTTI I TEMPIHANNO CONQUISTATO IL MONDO ECAMBIATO IL BASKET PER SEMPREAutore: Jack McCallumEditore: Sperling & KupferPagine: 330Data di Pubblicazione: Maggio 2013ISBN: 9788820054045

C'è un solo Dre-am Team nellastoria dello sport:la leggendariasquadra di basketche rappresentògli Stati Uniti al-le Olimpiadi diBarcellona del1992, che tra-sformò le partitein uno spettacolo sensazionale e la Nbain un fenomeno globale. Jack McCal-lum, noto giornalista sportivo, visse inprima persona l'evento, accompagnandoil Dream Team dalla sua formazione allamedaglia d'oro. Giocò a golf e - soprat-tutto - bevve con alcuni dei più grandipersonaggi della Nba. Prefazione di Fe-derico Buffa.

WIMBLEDON. SESSANT'ANNI DI STORIA DEL PIÙ IMPORTANTE TORNEO DEL MONDOAutore: Gianni ClericiEditore: MondadoriPagine: XVII-705Data di Pubblicazione: Maggio 2013ISBN: 9788804630708

Gianni Clerici nonha mai smesso diraccontare, coninfinita compe-tenza, i trionfi ele cadute deigrandi che hannofatto la storia deltorneo di tennispiù importante.Gli articoli diClerici - qui per la prima volta raccoltiin un volume arricchito di profili dei cam-pioni, annotazioni personali e fotografierievocano l'epopea di un gioco passatodal dilettantismo al professionismo, dalleracchette di legno a quelle costruite inmateriali spaziali.

ANATOMIA DELLO STRETCHING. COME AUMENTARE LA FLESSIBILITÀ MUSCOLAREAutore: Craig RamsayTraduttore: D. De Angelis Editore: ElikaPagine: 160Data di Pubblicazione: Maggio 2013ISBN: 9788895197821

Questo libro viguiderà attraversouna sessione distretching che in-teressa tutti i mag-giori gruppi mu-scolari, dai piedial viso. In più, tro-verete una sezionededicata al programma di stretching ve-loce, un must per tutti coloro che vo-gliono mantenersi in forma, ma che nonsempre hanno il tempo per seguire ilprogramma completo.

áá PIER LUIGI DEL BRAVO

Sabato 13 aprile 2013, in una splendida giornatadi sole, alla Stazione Leopolda di Pisa ha avutoluogo la 5^ edizione della Giornata di Sport con iDisabili, una manifestazione divenuta ormai tra-dizionale, organizzata dalla Sezione di Pisa in col-laborazione con il G.S.D. dell’Unione Italiana Cie-chi di Pisa, il Circolo Scherma Navacchio, il Csiprovinciale e la Polisportiva Arcieri Cascinesi. Entipatrocinanti la Regione Toscana, il Coni Regionale,il Cip – Comitato Toscano, la Provincia e il Comunedi Pisa. Molti i disabili che hanno partecipato conentusiasmo, felici di poter esprimere le loro poten-zialità nelle varie discipline messe in campo: scher-ma in carrozzina, scherma per non vedenti, judo,tiro con l’arco, showdown e torball.Numerosa la presenza di autorità istituzionali esportive a dimostrazione di come questa manife-stazione trovi consensi ai massimi livelli cittadini:il vice-sindaco di Pisa Paolo Ghezzi, il vice-pre-sidente del Consiglio Comunale Giuseppe Ventura,

l’assessore alle Politiche Sociali Maria Paola Cic-cone, il delegato provinciale del Coni Giuliano Piz-zanelli, il vice-presidente nazionale della Fispic(Federazione Italiana Sport Paralimpici Ipovedentie Ciechi) Sandro Bensi, il vice-presidente del CipToscana (Comitato Paralimpico Italiano) AntonioAgostinelli, il presidente del Csi Pisa Alfonso Nar-della, il coordinatore della Consulta Nazionale delloSport Unvs Giuliano Salvatorini, il membro delCollegio Nazionale dei Probiviri Renzo Pallini, ildelegato regionale della Toscana Salvatore Cultrera. La giornata ha avuto inizio con il saluto e la pre-sentazione del presidente della sezione Pier LuigiFicini e del delegato regionale Salvatore Cultreracui sono seguiti, nel corso della manifestazione,interventi del vice-sindaco Paolo Ghezzi e di altreautorità, tutte volte a sottolineare l’importanza e ilvalore sociale, oltre che sportivo, di iniziative comequesta. Folta la partecipazione degli alunni delle ScuoleMedie Fibonacci e Mazzini, accompagnati dai loroinsegnanti. I ragazzi hanno rallegrato la manife-

stazione dimostrando molta curiosità ed interessa-mento verso le discipline sportive che hanno pra-ticato a stretto contatto con i disabili e in presenzadi vari campioni invitati quali testimonial della ma-nifestazione.Momenti veramente indimenticabili per tutti i pre-senti, una bella festa di amicizia e solidarietà a con-ferma che lo sport non è solo competizione ago-nistica rivolta al raggiungimento del risultato, maè anche e soprattutto divertimento e gioia di vivere. E’ questo lo scopo principale di questa importantemanifestazione dove c’è spazio per tutti e dove lediversità si annullano. La giornata si è chiusa con un torneo di torball alquale hanno attivamente partecipato molti ragazzidelle scuole insieme ai disabili, sotto la guida delbravissimo istruttore Sandro Bensi. Presente, comesempre, l’Avis di Pisa (Associazione Volontari Ita-liani Sangue) che, con il caratteristico ragno, condel materiale pubblicitario e attraverso la voce delsuo presidente Paolo Ghezzi, ha potuto illustrarel’importanza vitale della sua attività.

PISA

La 5^ edizione della Giornata di Sport con i Disabili

Judo Torball Showdown

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áá PAG. 12 il VeteranodelloSport

PERSONAGGI

áá GIOVANNI MAIALETTI

E’ recente la notizia della splendida performancedell’azzurra capitolina  master Daniela Ricciutelliin terra di Spagna. La simpatica e storica cam-pionessa federale e Unvs, durante la IX ^ edi-zione dei Campionati Europei Master Indoor diAtletica Leggera, ha conquistato nella gara dimarcia femminile la medaglia di bronzo salendosul terzo gradino del prestigioso podio europeo. La finale si è svolta nella bella ed ospitale cittàdi San Sebastian (dal 19 marzo 2013 in poi),presso lo splendido stadio coperto locale a misura indoor.La nostra atleta molto conosciuta nel mondo dello sport  perle sue naturali di grande marciatrice e ottima istruttrice fe-derale, ha gareggiato sulla distanza dei 3.000 metri pianiindoor contro forti e affermate avversarie. Una prestazionedi notevole spessore tecnico, premiata al termine della  com-petizione da un prestigioso terzo posto.

Per la cronaca: la quota rosa al nastro di par-tenza viene testimoniato da numerosa parteci-pazione europea in rappresentanza delle mi-gliori tradizioni sportive femminili della marcia.La nostra azzurra è stata molto festeggiata alritorno a Roma, in particolare modo dalla se-zione di Anguillara Sabazia, la quale è associatadalla dirigenza Fidal e dalla grande famigliadei marciatori capitolini. Prima classificata(campionessa europea master marcia indoor)medaglia d’oro, la francese Astrid Marie Mon-messin (15’52”04); seconda medaglia d’argento

la russa Natalia Marcinco (16’43”66); terza e medaglia dibronzo l’azzurra master Daniela Ricciutelli di Roma(16’44”39). Dopo la gara questa la dichiarazione a caldorilasciata dalla nostra azzurra: “Vi avevo promesso di fareil mio meglio, ho conquistato il podio di bronzo, più diquesto non ho potuto”. Al podio finale gli auguri più fervidie congratulazioni sportive.

FORLÌAL COLONNELLO RODOLFO GIACALONE IL DISTINTIVO D’ONORE

áá MARIO BALDI

Durante gli Open di Bratislava tenu-tesi il 6 aprile 2013 il nostro consi-gliere Gerardo Del Guacchio è statopremiato in presenza dell’Ambascia-tore della Corea del Sud mister ParkYon e del presidente della Federazio-ne di taekwondo Slovacca Pavel perla dedizione e per aver portato il ta-ekwondo in Slovacchia nel 1994. A tale evento il Maestro Del Guac-chio ha portato anche una delegazionedi atleti che hanno ben figurato. Infattiha conquistando ben cinque medaglie:oro per Gianluca D’Alessandro kg80, bronzo per Rago Carmine kg +80, bronzo per Russo Luca kg -63,bronzo per Federica Monaco kg -62bronzo per il giovanissimo Mario de

Carluccio kg -55. Del Guacchio è sta-to riconfermato tecnico nazionale del-la Slovacchia , in fatti dal mese di ot-tobre il M° Del Guacchio unitamente

ai tecnici Rago e D’Alessandro sa-ranno impegnati mensilmente con laNazionale Slovacca per la formazionedegli atleti slovacchi.

áá PINO VESPIGNANI

Nel corso dell’Assemblea Elettiva diCecina del 23 marzo 2013 il presidenteavv. Bertoni ha conferito al colonnelloGiacalone Rodolfo il Distintivo d’ono-re, massima onorificenza dell’Unionein segno di riconoscenza per la suameritoria opera a favore dell’Unionee per l’attività svolta come sportivo:dirigente, ufficiale di gara Fidal, de-legato Unvs per la Romagna e attuale

consigliere della nostra sezione.Il presidente federale del Gruppo Giu-dici di Gare della Fidal ha assegnatoal geom. Gramellini Renato la Bene-merenza di 1° grado per i particolarimeriti acquisiti durante un lungo pe-riodo di attività a favore dell’atleticaleggera. Il geom. Gramellini ha rico-perto per diversi anni l’incarico di pre-sidente della nostra sezione della qualeè attualmente il segretario.Bruno Molea, presidente nazionale

dell’Aics e nostro socio, è stato elettocome parlamentare nella Lista Civicacon Monti per l’Italia.L’avv. Federico Zaniboni, nostro socio,è stato nominato delegato provincialeConi per Forlì-Cesena, dal nuovo pre-sidente del Coni Regionale UmbertoSuprani.Il Consiglio Direttivo e tutti i soci dellasezione, nel congratularsi vivamente,augurano loro ulteriori traguardi e sod-disfazioni.

PONTECAGNANOIL NOSTRO SOCIO DEL GUACCHIO PREMIATO IN SLOVACCHIA

ANGUILLARA SABAZIAPRESTAZIONE STRAORDINARIA NELLA MARCIA DI DANIELA RICCIUTELLI AGLI EUROPEI DI ATLETICASplendida conferma della nostra azzurra, medaglia di bronzo nella marcia a San Sebastian,dove si è svolta la 9^ edizione dei Campionati Europei Master Indoor di atletica leggera.

CAMPIONATI

E’ stato un vero e proprio successoquello riscosso da questa manifesta-zione che si è svolta nella splendidacornice del Tiro a Volo di Pisa, un im-pianto fra i più belli, attrezzati e fun-zionali in Italia.Numerosa la partecipazione: 105 ti-ratori appartenenti a 10 sezioni (35 diPisa, 18 di Finale Emilia, 17 di Massa,16 di Cecina, 8 di Livorno, 6 di Fol-lonica, 2 di Firenze, 1 di Siena, 1 diCollesalvetti, 1 di Castiglion della Pe-scaia). La gara ha impegnato tutta lagiornata con un alternarsi continuodei tiratori nelle varie postazioni ditiro seguendo un programma ben pre-parato e seguito con la precisione diun orologio. Di questo va dato atto emerito al coordinatore Fitav BrunoBracalini, che ha gestito l’aspetto tec-nico dell’evento dettando i tempi co-me un direttore di orchestra. Un rin-graziamento a lui ma anche a SergioMatteoni e alla signora Simonetta perla preziosa collaborazione, senza di-menticare Alberto Villani che è statodi grande aiuto nella fase organizza-tiva.Presenti all’evento e soprattutto allepremiazioni finali il presidente nazio-

nale Gian Paolo Bertoni, il segretariogenerale Ettore Biagini, il coordina-tore della Consulta Nazionale delloSport Giuliano Salvatorini, il delegatoregionale Salvatore Cultrera, il com-ponente del Collegio Nazionale deiProbiviri Renzo Pallini, il presidenteregionale Fitav Mario Nencioni (cheha gentilmente offerto alcuni premi),la delegata provinciale Fitav GabriellaCavallini, il presidente della sezionepisana Pier Luigi Ficini, il tesorieredella stessa Roberto Mariani, il con-sigliere Marcello Targetti ed il presi-dente della sezione di Finale EmiliaIvano Bergamini (che ha anche par-tecipato come concorrente alla gara).La manifestazione si è chiusa nel belristorante dello stesso Tav con unasimpatica e amichevole cena, nel cor-so della quale i presidenti Bertoni eFicini hanno consegnato al nostro af-fezionatissimo socio Dino Lazzeri ildistintivo d’argento assegnatogli que-st’anno dal Consiglio Nazionale peri meriti acquisiti con la sua opera afavore della nostra associazione.

Classifiche sul sitohttp://www.unvs.it

PISACAMPIONATO ITALIANO E COPPA TOSCANADI TIRO AL PIATTELLO FOSSA OLIMPICA

áá SALVATORE CULTRERA

La finale del Campio-nato Toscano di Cal-cio a 11 per l’anno2013 si è svolta la se-ra del 6 maggio 2013a Campiglia Maritti-ma tra le squadre del-le sezioni di Grossetoe di Massa.Alla 1^ fase hannopartecipato 8 squadre:Casale Marittimo, Ce-cina, Grosseto, Livor-no, Massa, Rosignano Solvay, Vada e Volterra, suddivise su 3 gironi.La 2^ fase ha visto la partecipazione di 7 squadre articolate su 2 gironi, da cuisono risultate vincitrici Grosseto e Massa che nella finale di Campiglia Marittimahanno dato vita a un incontro molto combattuto ed equilibrato. Al termine della gara ha prevalso la squadra di Grosseto per 1-0 in virtù di unamaggiore incisività e concretezza in attacco, ma la squadra massese ha lottatocon molta determinazione creando non pochi pericoli agli avversari. Insommauna bella partita degna di una finale. Un vivo apprezzamento va rivolto anche alle altre squadre partecipanti al torneoe un sincero ringraziamento a Mauro Guglielmi, della sezione di Cecina, per lasua fattiva e preziosa collaborazione nell’organizzazione e nel coordinamentotecnico della manifestazione.

TOSCANACONCLUSO CON SUCCESSO IL CAMPIONATO TOSCANO DI CALCIO A 11

La squadra di Grosseto campione toscano 2013

Livorno, 04 maggio 2013 - Rolando Ceccotti, rappresentante atleti dilettantipresso la F.I.G. CONI nonchè supplente dei Revisori dei Conti Unvs eletto aCecina, si è classificanto 2° netto gara “Stableford” al Golf Club Tirrenia.Nella foto, a sinistra dopo gara, insieme ad Anna, segretaria golf club.Unʼaltro prestigioso risultato dopo la gara “Medal” conquistata al primoposto a metà aprile. Nella foto a destra, con lʼIng. Alessandro Brambilla, diPisa (il primo da sinistra) e Giovanni Ghezzani di Livorno.

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áá PAG. 13il VeteranodelloSport

ATLETA DELL’ANNO

Grande pomeriggio di sport, nella SalaImpero dell’Hotel Stendhal, per la pre-miazione dell’Atleta dell’Anno e Atletadel Mese dello Sport parmense, lagrande passerella sportiva ideata dallasezione di Parma dei Veterani delloSport e dal Panathlon Club Parma, incollaborazione con La Gazzetta di Par-ma, Radio e Tv Parma e con l’Essezetadi Silvano Ziveri. Campioni del calcio e della pallaca-nestro, del nuoto e del ciclismo, del-l’atletica leggera e del judo, dell’equi-tazione e del football americano, dellosci e del motocross, erano tutti insiemeper ricevere il proprio riconoscimento,mese dopo mese. Presentati da Monica

Bertini ed intervistati dal giornalistaGiuseppe Milano, entrambi di Tv Par-ma, i dodici atleti, oltre a ricevere ilmeritato premio, hanno raccontato levarie esperienze sportive che li hannoportati poi ad essere scelti dalla giuriadel riconoscimento, composta da Vit-torio Adorni, Walter Antonini, GianniBarbieri, Gian Franco Bellè, CorradoCavazzini, Ruggero Cornini, PaoloGandolfi, Roberto Ghiretti, GiuseppeMilano, Paolo Emilio Pacciani e GuidoSani, coordinata dal segretario del pre-mio, Franco Criscuoli. Dopo i saluti,sono arrivate via via tutte le premia-zioni del 2012. A gennaio, a trionfareè stato Stefano Curti, sciatore ipove-

dente che gareggia con la «guida» Mir-co Panizzi; a febbraio, invece, a vin-cere l’Atleta del Mese è stata GiorgiaBenecchi, astista che gareggia nelgruppo sportivo dell’Esercito; a marzo,sugli allori è salito Tommaso Saccardi,giovane sciatore dello Schia Caripar-ma; ad aprile, Giulia Cantoni, judokadel gruppo sportivo delle Fiamme Az-zurre; a maggio, invece, era arrivatauna grande soddisfazione per Parmaperché era tornata nel nostro territoriola maglia rosa del Giro d’Italia, datoche, nella tappa che collegava Urbinoa Porto Sant’Elpidio, il ciclista dellaLampre Adriano Malori aveva vestitola maglia rosa; a giugno, Kiara Fon-

tanesi, motocross. Uno dietro l’altro,anche gli altri sei Atleti del Mese, dellaseconda parte del 2012, sono volativia, raccontando un’impresa dietrol’altra: a luglio, Tommaso Monardi,quarterback dei Panthers Parma; adagosto, l’amazzone del circolo ippicoIl Cinghio, Eleonora Boschi; a settem-bre, l’attaccante degli Allievi NazionaliA del Parma Fc Alberto Cerri; ad ot-tobre, il bomber crociato Amauri; anovembre, l’ala e pivot del LavezziniBasket Parma, Jillian Harmon; a di-cembre, il nuotatore del gruppo spor-tivo dell’Esercito, cresciuto nel NuotoClub 91, Federico Bocchia. Non po-teva mancare, poi, la consegna alla

vincitrice dell’Atleta dell’Anno 2012:Kiara Fontanesi, campionessa delmondo di motocross. A consegnarel’ambitissimo trofeo a Kiara, che noiVeterani l’avevamo già apprezzata sulpalco del Teatro Regio lo scorso no-vembre, quando aveva ricevuto, anchein quella occasione, il premio Atletadell’Anno, insieme alla medaglia d’oronel tiro a volo a Londra 2012 JessicaRossi, Giuliano Molossi, direttore deLa Gazzetta di Parma e Tv Parma. Un bel parterre di sportivi e di diversediscipline che hanno saputo coinvol-gere i numerosi presenti all’Hotel Sten-dhal per un pomeriggio di sane emo-zioni.

La sezione di Vicenza ha premiato qualeAtleta dell’Anno 2012 il rugbista biancorossoNiccolò Marchiori (classe ’93).A consegnare il premio alla giovane pro-messa della palla ovale è stato l’avv. ClaudioPasqualin, presidente dell’Unvs locale, cheogni anno, come da tradizione, assegna il ri-conoscimento all’atleta considerato più lo-devole in provincia.Si tratta di un premio prestigioso e, per Mar-chiori, da considerare senz’altro di buon au-spicio visto che, negli scorsi anni, è stato at-tribuito ad atleti di successo, come FilippoPozzato, Enrico Battaglin, Paolo Dal Soglio,Matteo Galvan e Tatiana Guderzo, solo percitarne alcuni. Il riconoscimento, quindi, puòanche essere considerato come un portafor-tuna di sicuro effetto.Durante il suo discorso l’avv. Pasqualin hasottolineato che, pur trattandosi di un premioindividuale, è da encomiare tutta la squadradel Vicenza per i risultati che finora ha ot-tenuto, risultati frutto di un gioco corale cheha premesso allo stesso Marchiori di faremergere tutte le proprie qualità come l’im-prevedibilità, l’estro, il notevole cambio didirezione.

Per il presidente del Rugby Vicenza, SanteSaracco: “Il riconoscimento dell’Unione adun nostro giocatore come Marchiori è unasoddisfazione immensa perché evidenzia co-me persone autorevoli come i veterani , chehanno dedicato una vita allo sport, hanno fi-nalmente scorto e apprezzato i sacrifici chefacciamo per la nostra grande passione cheè il rugby”.

PARMA

Chiara Fontanesi è Atleta dell’Anno 2012

Il direttore de La Gazzetta di Parma e Tv Parma, Giuliano Molossi,premia lʼAtleta dellʼAnno Kiara Fontanesi

Corrado Cavazzini tra i due calciatori Amauri (a sinistra) ed Alberto Cerri

VICENZALA SEZIONE "LUIGI VERONESE" PREMIA NICCOLÒMARCHIORIáá SALEMI SEBASTIANO

Si è svolta presso l’aula magnadell’Istituto Arangio Ruiz, la14ma edizione della Giornata delVeterano Sportivo organizzatadalla sezione Rocco Cappello nelcorso della quale è stato assegna-to l’ambito riconoscimento AtletaAugustano dell’Anno. Una ma-nifestazione entrata ormai di di-ritto nel calendario dei grandi ap-puntamenti e che ha riscossogrande successo di pubblico edunanimi consensi. Per la stagione agonistica 2012il premio è stato assegnato ad An-drea Tringali, pallanuotista in for-za alla Canottieri Ortigia di Si-racusa. La cerimonia ed il conferimentodel premio al miglior sportivomegarese si è svolta alla presenzadelle massime autorità civili, mi-litari e sportive della città e dellaprovincia, dirigenti scolastici, pre-sidenti, atleti e dirigenti delle so-cietà sportive. A consegnare la medaglia di co-

nio speciale a Tringali è stato ilpresidente della locale sezionedell’Unvs, Maestro Michele Bor-gia. Ospite d’onore della serata,il commissario tecnico della na-zionale italiana di pallanuoto ma-schile Sandro Campagna. Il plu-ridecorato tecnico siracusano, ap-plauditissimo dal pubblico, ha ri-sposto alle domande dei nume-rosi giovani presenti in sala. As-segnato al nuotatore master Gian-franco Nasti, il Premio Una Vitaper lo Sport. Nel corso della serata è stato as-segnato anche il Premio SpecialeMemorial Raffaella Aprile che èandato per questa edizione allalocale sezione dei donatori delGruppo Fratres, presieduta daSalvatore Ponzio.Tra i presenti, il delegato provin-ciale del Coni, Pino Corso, il Vicepresidente nazionale Unvs Gia-nandrea Lombardo di Cumia, ilconsigliere nazionale Pietro Ri-suglia, il presidente della sezioneSanta Tecla di Carlentini FilippoMuscio e il presidente onorario

della sezione Alfio Raiti di Len-tini Roberto Franco. La commis-sione che guida il comune me-garese è stata rappresentata dalvice-Prefetto Maria Rita Cocciu-fa. A testimonianza del grande lavo-ro organizzativo svolto dai vete-rani augustani basta citare i nu-meri: 195 gli atleti premiati. Perla sezione under 16 gli atleti se-gnalati dai dirigenti delle societàsportive sono stati 63. Per la se-zione studenti atleti i segnalatidai dirigenti scolastici sono stati90. La sezione speciale riservataagli atleti diversamente abili havisto la premiazione di 34 tesse-rati delle società sportive No.Ve.Augusta, Nuova Augusta SportDisabili e Il Faro. Sono stati 7 gliatleti che si sono contesi il pre-stigioso premio Atleta Augustanodell’Anno.

AUGUSTA IL PALLANUOTISTA ANDREA TRINGALI È L’ATLETA AUGUSTANO DELL’ANNO

Michele Borgia e Andrea Tringali

CHIARA FONTANESI Nata a Parma il 10 marzo1994, è una pilota motociclistica italiana, primaitaliana a vincere il campionato mondiale femminiledi motocross. Nel 2007, negli Usa, conquista ilLoretta Lynn's Vault. Nel 2008 vince la Coppa Italiadi motocross femminile. Nel 2009 debutta nel cam-pionato mondiale femminile di motocross. A soli15 anni, conquista un 2° posto in una gara delmondiale e giunge al 9° posto nella classifica finale.Nel 2010 vince nuovamente il campionato italiano,vincendo tutte le gare, e arriva 4^ nel mondiale.Nel 2011 vince il suo 3° titolo italiano e arriva 2^nel mondiale. Conquista inoltre l'SX Féminin deGenève. Nel 2012 conquista il titolo mondiale fem-minile, vincendo 5 gran premi e 10 manche. Nellostesso anno si aggiudica il 4° titolo nazionale.Sempre nel 2012 partecipa all'ultimo gran premiodel Campionato AMA di motocross nella classefemminile, vincendo entrambe le manche.

NICCOLÒ MARCHIORI è nato a Vicenza il 5ottobre 1993, ha iniziato a giocare a rugbynel Rugby Vicenza alla giovanissima etàdi 6 anni. Dal minirugby percorre tulle lescale delle varie under fino ad esordire,non ancora maggiorenne, nel campionatodi serie B. Grazie alla sua positiva prestazionee ad un collettivo di prim'ordine conquistaal primo tentativo ii passaggio in serie Adove esordisce, da poco diciannovenne.Eʼ dotato di mani d'oro. Eʼ entrato nel mirinodi molte squadre importanti del panoramarugbistico nazionale, ma grazie agli sforzidella società berica ha confermato la suapresenza nel sodalizio biancorosso.

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E’ andato a Giancarlo Pedote il premio Atleta dell’Anno 2012della sezione E. Telesio di Follonica. La cerimonia si è svoltaall’interno della saletta Tirreno in via Bicocchi. Lo skippertoscano del Gruppo Vela Lni Follonica è stato premiato per iprestigiosi risultati conseguiti lo scorso anno quando ha vintola regata Mini Fastnet, primo italiano a vincere fuori dal Me-diterraneo a bordo di un Mini 6,50. Si è classificato quartonella Sables-Azorre-Sables, la più lunga regata in solitariodopo la Transat. Ha concluso il 2012 al secondo posto dellaranking list mondiale di categoria. Il premio è stato ritiratodal presidente del Gruppo Vela Lni Ettore Chirici in quantoPedote, proprio nelle ore in cui andava in scena la cerimonia,era impegnato nella Pornichet Sélect in Francia che ha poiconcluso al secondo posto con un solo minuto di distacco dalleader.Il premio è stato consegnato dal consigliere nazionale FedericoSani e dal vice sindaco di Follonica ed assessore allo sportAndrea Benini. Tutti gli atleti segnalati dalle varie societàsportive follonichesi sono stati premiati dai veterani, inoltresono stati attribuiti alcuni premi speciali: Ermanno Bartolidetto “Manila” e Mauro Lombardi, scomparsi pochi mesi fa,

sono stati premiati alla memoria perla loro carriera e la loro attività nelmondo sportivo follonichese; il pre-mio di Atleta Emergente dell’Annoè andato ad Alessandro Tedesco del-l’Amatori Nuoto Follonica per i suc-cessi nei campionati italiani giova-nili; il premio di Veterano dell’Annoè andato a Nicola Mosca per le in-numerevoli imprese sportive com-piute in carriera. Il segretario generale Biagini, il pre-sidente dei Revisore dei Conti Per-siani, il presidente della Commis-sione d’Appello Miceli, il compo-nente della Commissione d’AppelloPoli, il delegato regionale Cultrera,i presidenti e delegati delle sezionidi Cecina, Pisa, Collesalvetti, Gros-seto, La Spezia, Livorno, Massa,Montevarchi, Piombino, Pistoia, SanGiovanni Valdarno e Siena interve-nuti a Follonica hanno poi premiatotutti gli atleti segnalati. Questi tutti gli atleti segnalati. Ste-fano Paghi, Michael Saitta, squadraUnder 23 del Follonica Hockey,Massimo Carbone, Paola Tecchio,

Duccio Cheli, Jacopo Cantini, Michelle Tedesco, Sofia Cec-chetti, Alessio Tosi, Matteo Tomellini, Giorgia d’Ancicco,Francesco Filippini, Marco Ghigi, Leonardo Ontani, NiccolòRavenni, Francesco Filippini, Fabrizio Nascetti, Piero Salva-dori, Emilio Bianchi, Francesca Muto, Lina Ticciati, BenedettaBiliotti, Melissa Giovannelli, Riccardo Fragale, Ilaria Vannini,Martina Carrari, Matilde Stefanini, Mario Monciatti, AndreaZazzeri, squadra Under 16 Pallavolo Follonica, Luca Zacca-riello, Bianca Montagnani, Simona Ciraldo, Gruppo SpettacoloLight Blue Team, Sara Nocciolini, selezione giovanile FollonicaBasket. Nel pranzo conviviale è stato consegnato il premioLa Guglia alla Compagnia Arcieri Gherardo Leonardo d’Ap-piano di Scarlino, nata nel 1992 e che ha fornito arcieri dispicco alla rappresentativa toscana.Sono stati premiati due nostri soci: Franco Ciullini per il suopassato di hockeysta e Paolo Santini per aver aver creato laScuderia Automobilistica Maremma Corse e aver ideato ilTrofeo Maremma di rally. Un riconoscimento anche al presi-dente Emerito Elvio Ticciati per aver fondato e condotto peroltre trenta anni la sezione E. Telesio di Follonica.

áá PAG. 14 il VeteranodelloSport ATLETA DELL’ANNO

áá ANNA CATERINA SCARPETTA

Importante incontro nella location di SalernoDove c’è Gusto & Wine per la sezione DonGiovanni Pirone che domenica 24 febbraio 2013alle ore 11.00 ha visto le elezioni del consigliodirettivo e del nuovo presidente. Alfonso Siano, un decano dello sport, dopo averrivestito questo prestigioso ruolo per otto anniha affermato che era giunto il momento di uncambiamento che si sarebbe potuto otteneresolo passando il testimone ad un’altra persona.Il verdetto è stato inequivocabile: Mario Baldi,già precedentemente impegnato nel consigliodella stessa associazione. Lo stesso non ha maiperso occasione per dimostrare quanta passione,amore e cura nutrisse nei confronti dello sportche ha sempre sostenuto con nuove idee e pro-getti.Una mente giovane e determinata, pronta a mo-strare quanto in alto si può volare amando ecredendo in ciò che si fa. Certo, le difficoltànon mancano ma un gruppo unito e compattopuò provare con ostinazionee un po’ di sano ottimismoa superarle.“Voglio prima di tutto con-gratularmi con Mario, un uo-mo che non si è mai rispar-miato nell’ambito sportivo.Mi auguro che la nostra as-sociazione continui la sua at-tività e che il nuovo presi-dente riesca a rinvigorirel’entusiasmo in una situazio-ne che troppe volte tenta didemoralizzarci”, affermal’ex presidente Siano.Un evento carico di emozio-ne e partecipazione che havisto anche l’elezione delconsiglio direttivo, concre-tizzatasi nelle persone di Elena Russo, DelGuacchio Gerardo, Siano Alfonso, Igino DeMarco, Cannavaro Francesco e Rescigno Gia-como. Successivo alla nomina dei consiglieri è statoaperto un dialogo tra gli stessi, teso a sottolinearela necessità di assicurare ordine e pulizia allestrutture, fondamentali per il buon funziona-mento dell’attività sportiva. I veterani si sonomostrati decisi a perseguire l’obiettivo di otte-

nere risultati nettamente migliorativi assicuran-dosi la collaborazione degli organi competen-ti.Seguono le premiazioni di due eccellenze delnostro territorio: Giovanna Zito e Vincenzo Dol-ce. Purtroppo quest’ultimo non presente al-l’evento proprio a causa di una trasferta in Si-

cilia. Il premio come Atletadell’Anno 2012, viene riti-rato dalla sorella che pron-tamente ringrazia tutti. Vincenzo Dolce, nonostantela giovane età ha già dimo-strato ampiamente di essereun campione nella pallanuo-to vincendo con la junioresl’Europeo in Francia e ilMondiale in Australia.Subito dopo ad essere pre-miata è la frizzante Giovan-na Zito come miglior arbitronazionale di taekwondo. “Sono orgogliosa di questoriconoscimento. L’arbitrag-gio comporta grandi respon-sabilità, è un ruolo compli-

cato ma la passione mi ha portato ad amare an-che altri aspetti della disciplina che pratico”,spiega la Zito.Il presidente, infine, ringrazia tutti per la par-tecipazione, affermando che riuscirà a far cre-scere, con l’aiuto dei consiglieri, l’interesseverso l’attività e di conseguenza il numero deitesserati organizzando manifestazioni sportivee culturali su tutto il territorio salernitano.

PONTECAGNANO IL PREMIO COME ATLETA DELL’ANNO 2012VA AL PALLANUOTISTA VINCENZO DOLCE

FOLLONICA

Giancarlo Pedote Atleta dell’Anno

in alto/ Veterano dellʼAnno Nicola Moscain basso/ Atleta Emergente Alessandro Tedesco

GIANCARLO E IL MARELa mia storia con il mare è ini-ziata da bambino. Una delleprime esperienze che ricordo,era il recupero di una bottigliache mio padre lasciava caderesul fondo del mare, avevo circa6 anni.Il nuoto mi piaceva molto, unpo' meno invece la ressa nellepiscine.All'età di quattordici anni miscoppia la febbre del wind-surf.La tavola a vela mi cattura su-bito, le prime planate, le par-tenze dall'acqua e le strambatepower sono momenti che nonsi cancelleranno mai. Sul wind-surf ci stavo bene, meglio chein qualsiasi altro posto.L'amore per il mare e il navi-gare sboccia, Nettuno e Eolo mi prendono a cuo-re.In barca a vela ci sono salito per caso, a me nonpiaceva, mi sembrava la tinozza dei surfisti falliti.Lavoravo a Follonica come istruttore di wind-surf, quando un amico della scuola vela improv-visamente si fa male. Il giorno dopo manca un

istruttore per tre bambini inno-centi, su un flying junior con 20nodi.Vamos! Il primo bordo è tutta unaplanata.Alla prima stramba tiro una stra-orza spettacolare, con barca chescuffia e tutti in acqua. Rido perinfondere tranquillità mentre ilterrore si espande nel mio torace.Riesco per grazia divina a rad-drizzare la barca e rientrare. Ibambini sono entusiasti, vogliononavigare solo con me.Da quel giorno le cose sono an-date da sole, prima verso gli hobie16 e poi i cabinati. La barca mifa scoprire un nuovo modo diviaggiare, scoppia una nuova feb-bre, percorrere il mare.La storia inizia con un trasferi-mento insieme a Piero dalla Gre-cia a Punta Ala. Navigare mi pia-ce, mi permette di vivere una di-

mensione adatta alla mia personalità.Lo spirito del surfista selvaggio lascia spazio aduno spirito meditativo e introspettivo. Lentamentei due aspetti cominciano a complementarsi e avivere insieme in una nuova forma.E' il presente, le regate e la mia natura di navi-gatore solitario.

a sinistra/ Ritira il premio di Giancarlo Pedote il pres. del gruppo Vela LniEttore Chirici

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STAR BENELO SPORT GIUSTO PER PROTEGGERE LE ARTICOLAZIONIPraticare sport vuol dire mantenere il fisico alle-nato, controllare più facilmente il peso, rallentarel’invecchiamento di organi e apparati, da quellocardio-vascolare a quello muscolo-scheletrico.D’altra parte un sovraccarico di lavoro muscolarepuò compromettere l’integrità di tendini e di ar-ticolazioni e uno sforzo fisico inappropriato, nonpreceduto da adeguato allenamento e/o riscalda-mento muscolare, può risultare ancor più dannoso.Pertanto, quale che sia il livello tecnico dello spor-tivo e soprattutto dopo i quarant’anni di età, è benetenere conto di alcuni fattori che aiutano a preve-nire infiammazioni articolari da sport.Il primo elemento da considerare è il carico: questoè dato sia dal tipo di movimento eseguito ma anchedal peso corporeo del soggetto. Per cui un incre-mento ponderale importante che si verifichi neglianni dovrebbe indirizzare verso attività sportivemeno gravose per le articolazioni, sia degli artiinferiori che della colonna vertebrale, come adesempio la bicicletta o ancor meglio il nuoto, evi-tando attività più gravose come la corsa, il tenniso il calcio.Ulteriori aspetti da non sottovalutare riguardanola tecnica e l’allenamento. Un buon allenamentoè fondamentale e buona norma è far precedere eseguire ogni sessione d’esercizio da fasi di riscal-damento e defaticamento/stretching, essenziali perevitare strappi e indolenzimenti. Se poi si decide di ricominciare a praticare attivitàfisica dopo alcuni mesi o anni di interruzione bi-sogna fare attenzione a procedere con gradualità,in funzione dell’età e dello stato fisico generale.Dopo una certa età, infatti, dobbiamo tutti fare iconti con la patologia che colpisce le articolazionicon l’invecchiamento: l’artrosi.L’artrosi è una patologia degenerativa e può colpiretutte le articolazioni (es. temporo-mandibolare,spalle, colonna, caviglie, piedi, ecc) anche se lesedi più frequenti e tipiche sono anche, ginocchiae mani. Il processo artrosico inizia con l’usuradella cartilagine ialina articolare (il tessuto per-fettamente levigato di contatto tra due segmentiossei) cui fa seguito la comparsa di becchi osseie irrigidimento della capsula articolare: entrambiconcorrono a ridurre la mobilità dell’articolazione.Le forme più frequenti di artrosi hanno una com-ponente ereditaria ma sono anche legate a fattoridi rischio ben identificati, quali l’invecchiamento,l’abuso articolare, attività lavorative, attività spor-tive (es. ginocchia nei calciatori o caviglia nellapallavolo), sovraccarico articolare (es. ginocchiadegli obesi), debolezza muscolare, articolazionimale allineate (es. per una pregressa frattura), in-fiammazione cronica (es. da reumatismi infiam-matori). Altri fattori di rischio in grado di accelerarela progressione dell’artrosi sono la carenza di or-moni estrogeni (es. menopausa), la scarsa attivitàfisica, la mancanza di vitamina D. Il segno più ti-pico dell’artrosi è il rigonfiamento articolare enelle fasi più tardive anche la deformazione dellearticolazioni (tipico il ginocchio varo e l’allucevalgo). Inizialmente l’artrosi può anche non cau-sare sintomi ma, con il peggiorare della situazione,compaiono sintomi tipici. I più precoci sono scrosciarticolari (crepitii associati al movimento), rigiditàdi breve durata (5-10 minuti) dopo protratta im-mobilizzazione, dolore dopo carico protratto (es.dolore a ginocchia o anche dopo una lunga cam-minata). Sintomi più tardivi sono una progressivariduzione della mobilità articolare, deformazioneanche grave dell’articolazione, dolore dopo minimocarico o persino a riposo (segno quest’ultimo dellapresenza di infiammazione).La diagnosi di artrosi si basa sui segni e sintomied è confermata dall’esame radiologico. A diffe-renza dell’osteoporosi non sono oggi disponibilifarmaci in grado di proteggerci dai processi dege-nerativi articolari legati all’età ed all’abuso arti-

colare. La prevenzione o la riduzione della pro-gressione dell’artrosi si basa principalmente susemplici regole comportamentali e abitudini ri-conducibili ad un salutare stile di vita:1. Un’attività fisica moderata come una passeggiatain pianura aiuta a prevenire i problemi alle arti-colazioni, rallentando l’invecchiamento di carti-lagini, legamenti e osso.2. Un’alimentazione corretta, ricca di fibra e car-boidrati e povera di grassi animali, aiuta a man-tenere il giusto peso: l’eccessivo apporto di calorietende a fare ingrassare, aggravare il carico e talvoltaa creare vizi posturali o nei movimenti che possonopeggiorare la situazione.3. Il riscaldamento prima di un’attività fisica e lostretching in coda all’esercizio aiutano a renderemeno traumatizzante l’attività fisica, soprattuttoin caso di sportivi a livello amatoriale. 4. Sopra i cinquant’anni è meglio prediligere sportpoco traumatici: meno consigliabile è la corsa; ilnuoto è assolutamente da preferire. Un’attività co-me il nordic walking, una tecnica di camminatasportiva che viene praticata con l’ausilio di appositibastoncini, è molto salutare. L’appoggio del ba-stone sul terreno permette una notevole riduzionedel carico delle articolazioni delle ginocchia, dellecaviglie e delle anche.5. Il calore è amico delle articolazioni. L’esposi-zione al sole, con attenzione a scegliere però leore meno calde della giornata, dà una sensazionerigenerante alle articolazioni, oltre a contribuire

alla produzione cutanea di vitamina D, salutareanche per le ossa. Quando l’artrosi è già avanzata si deve cercare unefficace controllo del dolore e fare il possibile perrallentare la progressione di deformità e blocchiarticolari. Il calore (terapie fisiche, fanghi, pomatecorroboranti) è consigliato quando non coesisteinfiammazione. Il calore riduce la contrattura mu-scolare che rappresenta una delle cause più im-portanti di dolore. Appropriati esercizi fisici (fi-sio-kinesi-terapia) hanno un ruolo importante nellaprevenzione e trattamento di varie forme di artrosi.I migliori risultati si ottengono per le forme de-generative della spalla, della colonna lombare ecervicale e delle ginocchia. E’ necessario rivolgersia centri specializzati per imparare gli esercizi dafare e continuare quindi a farli per non meno di20-30 minuti al giorno.Nella fascia d’età sopra i cinquant’anni, e anchenella categoria degli ex atleti, è abbastanza fre-quente il ricorso ad intervento ortopedico di po-sizionamento di protesi articolare agli arti inferiori.L’indicazione all’intervento è il dolore.Come comportarsi dopo protesizzazione di ancao di ginocchio?L’analisi della letteratura scientifica documentanegli ultimi anni una tendenza dei chirurghi orto-pedici a concedere maggiore attività sportiva dopoprotesi d’anca e di ginocchio. Esiste un consenso nel ritenere che attività sportivead alto livello possono compromettere la durata

dell’impianto protesico e ridurre la sopravvivenzadell’impianto ma viene data importanza all’edu-cazione dei pazienti sui rischi delle attività sportivead alto impatto sulle protesi. Si raccomanda quindi,a chi ritorna allo sport dopo protesizzazione arti-colare, l’allenamento per la specifica attività spor-tiva, associato alla riabilitazione per colonna, ancae ginocchio. Programmi di rinforzo e di allunga-mento muscolare possono migliorare le capacitàatletiche, prevenire infortuni e proteggere l’arti-colazione protesizzata. È necessaria cautela dopoquesti interventi ed è bene considerare i rischi e ibenefici della partecipazione all’attività atletica.Anche i chirurghi ortopedici non sono contrarialla ripresa dello sport dopo protesi di anca e diginocchio, a patto che si tenga conto dei rischi adessa connessi e che si imposti un adeguato alle-namento.Forse ancora una volta, come spesso accade, lamoderazione è il vero rimedio per garantire la sa-lute delle nostre articolazioni nel tempo. Quantodannosa, infatti, può essere la sedentarietà, conun precoce invecchiamento delle articolazioni eun quasi certo eccesso ponderale che aumenta ilcarico su di esse, tanto può esserlo l’abuso arti-colare, che può verificarsi negli sportivi, se nonrispettosi dei tempi di riposo e di recupero neces-sari.

dott.ssa Elena AgnelloMedico chirurgo ASL To3

Una terapia mirata passa anche attraverso lo sport

In soggetti sani è finalizzato prevalentemente almantenimento della forma fisica e al divertimento,ma in soggetti affetti da determinate patologie, «losport può diventare parte integrante di una terapiaper la guarigione o quantomeno per il miglio-ramento», come affermato da Enrico Arcelli,professore associato presso la Facoltà di Scien-ze Motorie dell’Università degli Studi di Mi-lano e specializzato in medicina dello sport.Vediamo nello specifico alcune patologie per lequali l'attività fisica risulta particolarmente posi-tiva.

DEPRESSIONELa depressione quando si protrae per lungo tempopuò comportare cambiamenti neuroendocrini nellesecrezioni ormonali che regolano l'umore e le at-tività quotidiane, con conseguente riduzione dellaforza fisica, mancanza di volontà e disturbi delsonno. E’ dimostrato che alcune attività fisichesiano in grado di effettuare una stimolazione na-turale della chimica cerebrale. La pratica moderatadi sport di resistenza, o anche una camminata dialcune decine di minuti, il cervello subisce unostress positivo grazie al quale si producono dueneuromediatori: l'acetilcolina e le endorfine capaci,queste ultime, di infondere sensazioni di analgesia(assenza di dolore) e benessere e definite, infatti,“ormoni della felicità”. Nello specifico, le attivitàpiù indicate per combattere la depressione sonocertamente quelle aerobiche. Notevoli risultati sisono ottenuti anche attraverso la pratica di artimarziali come l'aikido o il judo, in cui il rispettoreciproco nel contatto e la ricerca della concen-trazione, spesso intrinseca alle filosofie orientali,hanno forti finalità educative.

OSTEOPOROSIIn Europa si verificano oltre 400.000 fratture difemore/anno e le proiezioni prevedono un rad-

doppio nei prossimi 50 anni. L'incidenzaaumenta con l'età: circa il 3% delle

donne bianche over85 subisce unafrattura di femore ogni anno.L'osteoporosi consiste nella perdita daparte dello scheletro di massa ossea e

di resistenza. È una patologia che colpi-sce spesso le donne dopo la menopausa e gli

uomini dopo i 60 anni anche se, di fatto, dopo i40 anni inizia comunque una perdita di massa mi-nerale ossea. L'esercizio fisico migliora la massamuscolare e fa aumentare la densità ossea, mentrenegli adulti ne riduce la perdita. Il rimodellamentoosseo è stimolato dalla forza di gravità, quindi dalpeso del corpo. Ballare, fare aerobica, salire lescale a piedi o camminare in maniera sostenutasono attività utili per il rafforzamento dell'osso,ma non solo. Nei soggetti più anziani aiutano anchea mantenere efficienti i riflessi e il senso dell'equi-librio riducendo il rischio di cadute.

DIABETEPiù 300 milioni di persone nelmondo sono affette da diabete.In Italia la cura per il diabete as-sorbe il 6,65% della spesa sanita-ria complessiva, con un costo per pa-ziente che è più del doppio della media nazionale. Le due principali classificazioni di diabete sonoil diabete mellito di tipo 1 e il diabete mellito ditipo 2 o diabete dell'adulto per cui, in questo se-condo caso, l'attività fisica è consigliata a personedi età avanzata, spesso sedentarie, che hanno come

obbiettivi principali la riduzione della massa grassa,il mantenimento o l'aumento della massa magra el'incremento della sensibilità insulinica. Per quantoriguarda gli sport più indicati per le due tipologiedi diabete sono i medesimi, di tipo aerobico, fina-lizzati in prevalenza ad allenare il cuore e non adaffaticarlo. È utile, quindi, praticare il nuoto, lamarcia, la ginnastica, il podismo, il ciclismo, losci di fondo, la canoa e la danza. È da sottolineareche i benefici nei pazienti diabetici di tipo 1 sonogli stessi dei soggetti non diabetici, nei soggetti ditipo 2 i benefici aumentano, invece, in quanto l'at-tività fisica diventa strumento per la prevenzionee il trattamento dell'iperglicemia e dell'intera sin-drome metabolica.

IPERTENSIONEIn Italia colpisce il 33% degli uomini e il 31%delle donne ma solo per il 5% dei pazienti si puòverificare una causa specifica.L'ipertensione, o pressione alta, è una delle patologieche meglio risponde alla pratica di un'attività fisica.I benefici maggiori si ottengono praticando il nuoto,il jogging, la marcia, andare in bici o le loro com-binazioni. Si tratta di sport aerobici o cardiovasco-lari, di durata, da effettuarsi a media intensità. Permeglio comprendere il significato di media inten-sità, bisogna pensare di mantenere uno sforzo che,anche se impegnativo, permetta di parlare con un'al-tra persona. Per quanto riguarda la frequenza di al-lenamento 3 sedute settimanali di circa 60 minutisono sufficienti; con 5 allenamenti si ottengono ri-sultati migliori non tanto dal punto di vista dellariduzione della pressione, quanto in termini di di-magrimento e miglioramento del sistema cardio-vascolare.

Non passa giorno che la ricerca non metta in evidenza come l’attività fisica sia una medicina preventiva ecurativa di molte patologie. Non tutti sanno però che ci sono sport adatti per depressione, osteoporosi,diabete e ipertensione

6,65%

400mila

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Quando si parla di tecnologia non sipuò menzionare, ormai, solo il com-puter. In attesa che anche il televisiore,decoder vari e altri strumenti di casa,diventino intelligenti la lista dei dispo-sitivi tecnologici si può riassumere se-condo la seguente lista: desktop, lap-top, tablet e smartphone.I primi due si identificano nel tradi-zionale computer (o pc, personal com-puter), nella versione da tavolo (il pri-mo) e portatile (il secondo). Gli smar-tphone sono sostanzialmente l’evolu-zione del cellulare e il tablet è uno stru-mento di nuova concezione che devela sua origine all’evoluzione dei com-puter palmari.Prima di analizzare uno per uno questistrumenti dobbiamo esplorare le ca-ratteristiche che li accomunano. Si ve-da a titolo esplicativo e ai fini dellacomprensione del discorso che segueil box i componenti fondamentali delcomputer qui accanto.Attualmente, e a differenza del passato,tutti i dispositivi (o device) hanno incomune le parti fondamentali (schedamadre, cpu, memoria ram e memoriadi massa, sistema operativo e monitor)necessariamente adattate e diverse aseconda della tipologia e della casaproduttrice.

DESKTPO E LAPTOPIn principio, dunque, era il computer,o meglio il pc. I personal computer sidividono in due semplici categorie: idesktop e i laptop.Si parla di desktop (letteralmente scri-vania) quando il pc è progettato e con-cepito per essere collocato ed utilizzatoin una posizione fissa dove sia presenteuna presa di corrente e necessita soli-tamente di monitor e di tastiera perpoter funzionare. È il tradizionale pcda ufficio e da casa, alle volte ingom-brante ma sicuramente performantenelle prestazioni. Il laptop (identifica la famiglia dei por-tatili) si contraddistingue per esserepredisposta al trasporto a mano. Con-cretamente ciò corrisponde ad un pesosufficientemente contenuto, la presenzadi una batteria che sostituisce la presadi corrente e l’integrazione di tastierae monitor in un unico dispositivo. Fan-no parte della famiglia dei laptop i no-tebook computer che sostanzialmentesono laptop dalle dimensioni conte-nutissime.Desktop e laptop, che ora per comoditàpotremmo chiamare entrambi pc, sidividono in due grandi categorie cheprendono origine dalla casa di costru-zione. In gergo ci si riferisce, anchese erroneamente, a Mac (basati su si-stema operativo Apple) e pc (basati susistema operativo Windows, che pos-sono anche funzionare con altri sitemioperativi (come Ubunti Linux).Fino a pochi anni fa la scelta del si-stema operativo era determinante acausa di una forte specializzazione deisoftware per essi sviluppati, oggi, no-

nostante alcune caratteristiche differi-scano ancora, la distanza si è ridotta ele prestazioni possono essere compa-rate molto più semplicemente.

TABLETI tablet sono caratterizzati da dimen-sioni estremamente compatte. Sono ilpassaggio evolutivo dei netbook e nemigliorano la portabilità riducendo ilpeso ed eliminando la tastiera e altriapparati utilizzano come unico sistemadi input lo schermo sensibile al toccodelle dita o di penne appositamenteprogettate.Non essendo dotati di tastiera, questi

dispositivi utilizzano in genere una ta-stiera virtuale su schermo (quandostrettamente necessario).Come i pc anche i tablet differisconoa seconda del sistema operativo. Il pri-mo e più famoso esponente di questacategoria è stato l'Apple iPad con si-stema operativo iOS, il secondo in or-dine di diffusione c’è Android, a se-guire Microsoft. Vista la grande dif-fusione di questi dispositivi altri pro-duttori e sviluppatori e sistemi opera-tivi, quali QNX (Blackbarry), Kindle(Amazon), Chrome OS (Google).I tablet, pur derivando progettualmentedai pc, è diventato estremamente so-

migliante agli smartphone (ma con di-mensioni e prestazioni decisamentesuperiori) e acquisendo da essi alcunecaratteristiche tecnologiche.

SMARTPHONELo smartphone, o in italiano telefoninointelligente / cellulare intelligente, devei suoi natali dall’integrazione del te-lefono cellulare tradizionale con i com-puter palmari (che nella storia dellatecnologia non hanno avuto molto suc-cesso di pubblico).La caratteristica più interessante deglismartphone (comune anche ai tablet)è la possibilità di installarvi ulterioriapplicazioni che aggiungono nuovefunzionalità. Questi programmi pos-sono essere sviluppati dal produttoredello smartphone, dallo stesso utiliz-zatore o da terze parti, rilasciate poiin genere in forma gratuita o a paga-mento sul mercato.I primi veri smartphones ad affermarsiin modo massivo sono generalmenteconsiderati i BlackBerry che per primidiedero la spinta all’arrivo della postaelettronica su dispositivi mobili.La storia dello smartphone è poi con-tinuata con l'Apple iPhone, prodottoa partire dal 2007. Quest'ultimo, con-siderato rivoluzionario, ha dato enormeimpulso al commercio degli smartpho-ne e allo sviluppo della concorrenza.I sistemi operativi più importanti e dif-fusi sono iOS di Apple, Android eWindows Phone. Negli ultimi anni gli smartphone stan-no conquistando quote sempre mag-giori del mercato della telefonia mo-bile, raddoppiando quasi fra il 2004 eil 2005 (più di 12 milioni di apparecchivenduti nell'ultimo anno).

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VETERANI E TECNOLOGIADesktop, laptop, tablet e smartphoneViaggio alla scoperta dei vecchi e nuovi strumenti tecnologici che stanno cambiando le nostre abitudini

DIZIONARIO WEBSOFTWARE - Il software è l'infor-mazione o le informazioni utilizzateda un sistema informatico e memo-rizzate su uno o più supporti infor-matici. Tali informazioni possono esserequindi rappresentate da uno o piùprogrammi, oppure da uno o più dati,oppure da una combinazione delledue. In generale tutto ciò che non èfisico viene considerato software.

HARDWARE - Viene indicato conehardware la parte fisica di un computer,ovvero tutte quelle parti elettroniche,meccaniche, magnetiche, ottiche chene consentono il funzionamento.

APPLICAZIONE - Il termine ap-plicazione in informatica individuaun programma o una serie di pro-grammi. È dunque il risultato a livelloutente dalla combinazione di risorsesoftware e rispettive risorse hardwaredi processamento per la loro esecu-zione.

APP - E’ il termine con cui ci si ri-ferisce in gergo alle applicazioni persmartphone e tablet

FILES - Il termine file (termine ingleseper archivio, ma comunemente dettoanche documento) indica un contenitoredi informazioni/dati in formato digitale.Le informazioni scritte/codificate alsuo interno sono leggibili solo attraversosoftware. Tecnicamente, i dati codificatiin un file sono organizzati come unasequenza (di byte), immagazzinaticome un solo elemento. I file possonoessere di vario genere, i più comunisono: di testo, audio, video, immagine,pdf, html.I nomi dei file sono formati dal nomevero e proprio e da un suffisso pre-ceduto da un punto. La funzione delsuffisso (o estensione) è facilmentecomprensibile sia per un software,sia per un utente umano: permettendodi identificare con facilità il contenutodi un file..txt, .doc, .rtf indicano file di testo;.mp3, .wav sono file audio; .jpg, .png,.bmp, .gif o .psd, per alcuni formatidi immagini; .avi, .mpeg, .wmv, .flvper filmati; .htm, .html, per pagineweb; .zip o .rar per file compressi.La dimensione dei file si misura inbyte. I file possono essere di pochibyte ma anche di alcuni GigaByte,comunemente la maggior parte deifile su un computer sono di dimensionicomprese tra 0,5 e 10 Megabyte.

Bit, Byte, KByte, MegaByste,GigaByte e TeraByite - Il Bit èl’unità base dell'informazione, il suovalore può essere 0 (zero) o 1.Costituisce il mattone fondamentaledella codifica binaria. Il Byte (formatoda otto bit) può essere consideratala parola dell’informazione. E’ la piùpiccola particella di senso compiutonel mondo dell’informatica.KByte, MegaByste, GigaByte eTeraByite corrispondono rispettiva-mente (con una certa approssimazione)a 1.000 Byte, 1 milione di Byte, 1milione di KiloByte, 1 milione diMegaByte.

LE PARTI FONDAMENTALI DEL COMPUTERSCHEDA MADRE e CPU - La scheda madre o scheda di sistema, anche conosciutacome motherboard o mainboard, è una parte fondamentale di un moderno personalcomputer: sotto forma di scheda elettronica principale raccoglie in sé tutta la circuiteriaelettronica e i collegamenti di interfaccia tra i vari componenti interni principali del pccomprendendo quindi anche i bus di espansione e le interfacce verso le periferiche esterne.Il cuore della scheda madre è la cpu, vero cuore (o cervello) del computer. La cpu(dallʼinglese Central Processing Unit, unità di elaborazione centrale) è una tipologia diprocessore digitale che sovrintendere tutte le funzionalità del computer.

MEMORIA RAM E MEMORIA DI MASSA (HARD DISK) - Il un computer ci sono due tipidi memorie quella ram, una memoria volatile utilizzata quasi esclusivamente dal sistemaoperativo per svolgere le sue funzioni e quella di massa, più comunemente conosciutacome hard disk (disco rigido) dove sono memorizzati i file che costituiscono il sistemaoperativo, le applicazioni e i dati.

SISTEMA OPERATIVO - Eʼ un insieme di componenti software, che garantisce l'operativitàdi base di un calcolatore, coordinando e gestendo le risorse hardware di processamentoe memorizzazione, le periferiche, le risorse/attività software (processi) e facendo dainterfaccia con l'utente, senza il quale quindi non sarebbe possibile l'utilizzo del computerstesso e di altri software più specifici, come applicazioni.È dunque un componente essenziale del sistema di elaborazione che funge da "base" alquale si appoggiano gli altri software, che dunque dovranno essere progettati e realizzatiin modo da essere riconosciuti e supportati da quel particolare sistema operativo. Assiemeal processore, con cui è strettamente legato, costituisce la cosiddetta piattaforma delsistema di elaborazione.

PERIFERICHE ESSENZIALI - Sebbene un pc dotato di scheda madre, memoria ram,hadr disk e sistema operativo correttamente installato sia in condizioni di funzionare perpoter essere utile allʼutilizzatore sono necessari degli strumenti chiamati periferiche. Leperiferiche essenziali sono monitor, tastiera, mouse e servono ad interfacciarsi con ilcomputer. Altre periferiche sono stampanti, scanner schede audio, autoparlanti, cuffie,hard disk aggiuntivi e lettori di vario genere estendono le capacità e le potenzialità del pc.

Desktop (Apple)

Laptop

Tablet

Smartphone

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CAMPIONI ALLA RIBALTATENNIS

Il doppio femminile che parla italiano

SARA ERRANI BOLOGNA29 APRILE 1987

ROBERTA VINCITARANTO

18 FEBBRAIO 1983VITTORIE

SCONFITTETITOLI WTA

MONTEPREMI VINTI

IN DOPPIO

31616416

TOTALE

73444823

4.323.884

TOTALE

54036722

4.827.494

IN DOPPIO

21313616

IL PALMARES DI COPPIA n TORNEI VINTI n SCONFITTE IN FINALE

11 aprile 2010 Andalucia Tennis Experience, Marbella Terra rossa Marija Kondratieva / Jaroslava Švedova 6-4, 6-217 aprile 2010 Barcelona Ladies Open, Barcellona Terra rossa Timea Bacsinszky / Tathiana Garbin 6-1, 3-6, [10-2]15 gennaio 2011 Moorilla Hobart International, Hobart Cemento Kateryna Bondarenko / Līga Dekmeijere 6-3, 7-513 febbraio 2011 PTT Pattaya Open, Pattaya Cemento Sun Shengnan / Zheng Jie 3-6, 6-3, [10-5]10 aprile 2011 Andalucia Tennis Experience, Marbella Terra battuta Nuria Llagostera Vives / Arantxa Parra Santonja 3-6, 6-4, [10-5]12 giugno 2011 AEGON Classic, Birmingham Erba Ol'ga Govorcova / Alla Kudrjavceva 1-6, 6-1, [10-5]17 luglio 2011 Internazionali Femminili di Palermo, Palermo Terra rossa Andrea Hlaváčková / Klára Zakopalová 7-5, 6-127 agosto 2011 New Haven Open at Yale, New Haven Cemento Chuang Chia-jung / Ol'ga Govorcova 7-5, 6-227 gennaio 2012 Australian Open, Melbourne Cemento Svetlana Kuznecova / Vera Zvonarëva 5-7, 6-4, 6-326 febbraio 2012 Monterrey Open, Monterrey Cemento Kimiko Date-Krumm / Shuai Zhang 6-2, 7-63 marzo 2012 Abierto Mexicano Telcel, Acapulco Terra rossa Lourdes Domínguez Lino / Arantxa Parra Santonja 6-2, 6-11º aprile 2012 Sony Ericsson Open, Miami Cemento Marija Kirilenko / Nadia Petrova 7-6, 4-6, [10-4]14 aprile 2012 Barcelona Ladies Open, Barcellona Terra rossa Flavia Pennetta / Francesca Schiavone 6-0, 6-212 maggio 2012 Mutua Madrid Open, Madrid Terra blu Ekaterina Makarova / Elena Vesnina 6-1, 3-6, [10-4]20 maggio 2012 Internazionali d'Italia, Roma Terra rossa Ekaterina Makarova / Elena Vesnina 6-2, 7-58 giugno 2012 Open di Francia, Parigi Terra rossa Marija Kirilenko / Nadia Petrova 4-6, 6-4, 6-223 giugno 2012 UNICEF Open, 's-Hertogenbosch Erba Marija Kirilenko / Nadia Petrova 6-4, 3-6, [11-9]9 settembre 2012 US Open, New York Cemento Andrea Hlaváčková / Lucie Hradecká 6-4, 6-211 gennaio 2013 Apia International Sydney, Sydney Cemento Nadia Petrova / Katarina Srebotnik 3-6, 4-625 gennaio 2013 Australian Open, Melbourne Cemento Casey Dellacqua / Ashleigh Barty 6-2, 3-6, 6-23 febbraio 2013 Open GDF Suez, Parigi Cemento indoor Andrea Hlaváčková / Liezel Huber 6-1, 6-117 febbraio 2013 Qatar Ladies Open, Doha Cemento Nadia Petrova / Katarina Srebotnik 2-6, 6-3, [10-6]19 maggio 2013 Internazionali BNL d'Italia, Roma Terra rossa Hsieh Su-Wei / Peng Shuai 4-6, 6-3, [10-8]

Dopo l’amaro risultato al Foro Italicolo scorso 19 maggio perdendo la finaleal super tie break, la coppia azzurraErrani-Vinci non è riuscita a ripetereil successo ottenuto lo scorso anno. “È andata male, brave loro ma perderecosì è dura da digerire”, spiega Sara.“Stavamo giocando bene, perdevamosolo punti secchi, poi qualcosa è cam-biato, le cinesi sono cresciute nel mo-mento decisivo”.Peccato perchè la vittoria bis del dop-pio avrebbe dato un sapore diverso altorneo per l'Italia. Per Errani e Vinciperò gli appuntamenti importanti ar-rivano adesso. Per completare il loro Grande Slam,dopo aver sbancato Australia, RolandGarros e Us Open, manca all'appellosoltanto Wimbledon. Ultimi risultati a parte la coppia Erra-ni-Vinci, con un ranking di 10.230,punti domina la classifica Wta con lar-go vantaggio. Un sodalizio, iniziatonel 2010 che ha portato a ben 16 torneivinti e 7 secondi posti.

ROBERTA VINCINata a Bologna, è cresciuta e ha vis-suto in Romagna, a Massa Lombarda,in provincia di Ravenna. Allenata daPablo Lozano e David Andres è stataavviata al gioco del tennis dal padreGiorgio che la iscrive, all'età di 5 anni,al circolo tennis Villa Bolis di Barbianodi Cotignola (Ravenna). Professionistadal 2002, ha raggiunto come migliorpiazzamento nel ranking Wta il 6º po-sto il 29 ottobre 2012. Nel doppio lasua migliore posizione è stata la n.1,

raggiunta il 10 settembre 2012. Nellasua carriera ha vinto 7 titoli Wta insingolare e 19 in doppio. A livello Itfvanta 3 vittorie in singolare e 6 in dop-pio. Vive e si allena in SpagnaRoberta ha senz'altro nel gioco a reteil suo punto di forza; possiede infattila migliore voleè del circuito femmi-nile e una prestazione di gioco di gran-de costanza e qualità, con una notevolevarietà di colpi. Dei due fondamentali,il migliore è il rovescio, giocato a unamano, quasi sempre in back. Proprio

per le sue caratteristiche, Roberta dàil meglio di sé su superfici rapide comel'erba e il cemento.

SARA ERRANIRoberta Vinci inizia a prendere la rac-chetta in mano a sei anni spinta dalpadre, Angelo. Il suo primo maestroè Davide Diroma. Nel 1995, a 12 anniconduce la squadra femminile under12 del Circolo Tennis Taranto alla con-quista del titolo nazionale di categoria.Si impone, in quegli anni, soprattutto

a livello regionale insieme a FlaviaPennetta: le più forti tra le juniores. Ècon la stessa Flavia Pennetta che nel1997 vince il doppio femminile al Tro-feo Avvenire. A 13 anni, finita la terzamedia, viene segnalata dai tecnici fe-derali e si trasferisce a Roma per en-trare nella Scuola della FederazioneItaliana Tennis.A 17 anni partecipa a tornei in Italiae in Europa, e sino a 18 anni fa partedella Nazionale juniores. Rimane aRoma, dove fa base per l'attività spor-

tiva, è tesserata e socio onorario delTennis club Parioli, dove si allena. De-strorsa, con rovescio a due mani, il suocolpo preferito è il diritto. È capace diadottare molte variazioni di gioco, dal-le smorzate ai chip and charge.La superficie dove si trova più a suoagio è la terra rossa. È anche nota perla sua capacità di mettere una percen-tuale molto alta di prime in campo. haun buon servizio, non potentissima,ma che riesce ad essere molto precisae profonda.

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Giocato in varie date acausa del perdurantemaltempo, al campo dellaPolisportiva Palazzacciodi Cecina è terminato ilTorneo dell’Amicizia dicalcio over 40 dei veteranisportivi delle sezioni dellazona: l’hanno giocatoquelli di Cecina, CasaleMarittimo (iscritti allasezione di Cecina),Rosignano, Vada (iscrittialla sezione diRosignano), Livorno eVolterra.

áá P.M.

Successo dei veterani di Rosignanoche nella finalissima hanno surclassatoquelli di Livorno: 5-2, in virtù dellereti di Massimo Capobianco (2), Fra-tini (2) e Boscolo, per i livornesi hannosegnato Prima e Damiani. Nella finaleper il terzo-quarto posto Casale ha bat-tuto Cecina: 3-2, reti di Luca Ricciardi,Panichi e Ragnanese per Casale, Gam-bina e Barbafiera per Cecina. Sonostati giocati due tempi di 30’ ciascuno,con terna arbitrale della locale UispVal di Cecina. Al termine, nel corsodel rinfresco che ha accomunato tuttii partecipanti nella sala della Polispor-

tiva Palazzaccio, Enrico Cerri e MauroGuglielmi presidente e vice della se-zione cecinese hanno premiato le seisquadre del torneo (di Vada e Volterrapresenti i dirigenti) con la consegnaanche del Trofeo Memorial MorenoNasoni.

CECINASUCCESSO DEI VETERANI DI ROSIGNANO AL TORNEO DELL’AMICIZIA DI CALCIO

áá PAG. 18 il VeteranodelloSport

MANIFESTAZIONI

“Per aver dimostrato che ottimi risultatisportivi si possono raggiungere ancheesaltando i valori della solidarietà edel rispetto dell’avversario”. Con que-sta motivazione, Nino Muscarà, pre-sidente della sezione di Arona dei Ve-terani dello Sport, ha consegnato unatarga di merito a Cinzia Brovelli Spa-daro, presidente della società di footbalamericano Arona 65ers. La premia-zione è avvenuta il 5 maggio, al ter-mine dell’ultima partita di campionato,regular season, che ha visto l’Arona65ers travolgere, 43-6, il G Team diGallarate, sul campo di Via Monteneroad Arona e conquistare i play off nellafase a gironi del campionato italiano

a 9, dopo solo due stagioni dalla lorocostituzione. La sezione di Arona havoluto riconoscere all’Arona 65ers nonsolo l’entusiasmante risultato sportivo,ma soprattutto di aver sempre fattodei valori di solidarietà e del rispettodell’avversario (ha infatti ottenuto an-

Anche quest’anno si è rinnovato l’ap-puntamento con  il Trofeo Amicosportdi nuoto per disabili organizzato dal-l’associazione Amicosport LibertasCuneo, giunto alla quattordicesimaedizione  ed ancora una volta la sezio-ne Luigi Pellin di Cuneo dell’UnioneNazionale Veterani dello Sport ha vo-luto dare il suo patrocinio ed il suocontributo alla manifestazione. Domenica 14 aprile nella Piscina Co-munale di Cuneo si sono dunque ri-trovati un centinaio di atleti con disa-bilità mentali più o meno gravi, dandovita ad una serie di gare appassionantied emozionanti. In assenza del presidente Guido Co-metto, il vice-presidente Giovanni Ai-me ha presenziato alla manifestazionepartecipando con commozione edemozione alle relative premiazioni.

TUTTI IN VASCA PER IL TROFEO AMICOSPORT

Organizzata dal Gruppo Sportivo RoataChiusani in collaborazione con la se-zione di Cuneo, lo Staff Tecnico Esor-dienti di Cuneo e il patrocinio del Co-mune di Centallo sabato 16 marzo alPalazzetto dello Sport di Centallo si ètenuta la 3° riunione dell’attività in-vernale indoor 2013 dell’atletica pro-vinciale. La manifestazione era riser-vata alla categoria esordienti, i più gio-vani nel mondo dell’atletica. Queste

gare per i più piccoli (nati nel2002/2007) sono state predisposte conl’obiettivo di avvicinare i bambini allacompetizione con spirito ludico congiochi e prove di vario genere legateal mondo dell’atletica leggera. Sono stati oltre un centinaio i giova-nissimi che hanno partecipato alla ma-nifestazione. Suddivisi in otto squadre(miste tra le varie società) tutti hannopotuto manifestare le proprie attitudini

che rivelano le capacità individuali egli effetti positivi del lavoro condottodagli istruttori. Sono state premiate con il Trofeo Ve-terani dello Sport di Cuneo le tre so-cietà più numerose. Al primo posto ilRoata Chiusani con ben 56 iscritti, se-guito da Atletica Carignano e AtleticaSavigliano. Ha fatto gli onori di casail sindaco Antonio Panero e per i ve-terani dello sport di Cuneo (assente il

presidente Guido Cometto per impegniistituzionali) erano presenti i vice-pre-sidenti Domenico Marabotto e Gio-vanni Aime con la consigliera Giusep-pina Ferrua. E’ stata presentata la maglietta 2013del G.S. Roata Chiusani che avrà inbella evidenza il logo dell’Unvs a te-stimonianza della collaborazione tra lasezione Luigi Pellin di Cuneo ed il set-tore giovanile della società.

CUNEOTROFEO VETERANI DELLO SPORT DI CUNEO

Giovedì 14 marzo la sezione di Forlìin collaborazione col Comitato Pro-vinciale Fidal e l’XI Ufficio ScolasticoTerritoriale di Forlì-Cesena, ha orga-nizzato la fase provinciale dei GiochiSportivi Studenteschi 2012/2013 perle scuole medie superiori, con la di-sputa della Corsa Campestre. In unamattinata invernale (o meglio infer-nale) sotto un vero nubifragio, mos-siere d’eccezione e alquanto bagnatoil colonnello Giacalone, i partecipanti,suddivisi in quattro categorie, secondol’anno di nascita, si sono dati battagliasu di un percorso sabbioso reso ancorapiù difficile, perché inzuppato d’ac-qua. Prova valida come selezione peraccedere alla fase regionale.Al termine delle gare, sono risultateammesse alla fase regionale, le se-guenti scuole:

- per la Categoria Cadetti IstitutoComprensivo di Modigliana;- per la Categoria Cadette Scuola Me-dia Palmezzano Forlì;- per la Categoria Allievi Istituto Co-mandini di Cesena;- per la Categoria Allieve Liceo Scien-tifico Fulceri-Paolucci di Forlì;- per la Categoria Individualisti IstitutoAgrario I Sis Garibaldi di Cesena.Al termine della manifestazione e del-le premiazioni individuali, la dotto-ressa Franca Cenesi, responsabiledell’Ufficio Scolastico Provinciale,per lo Sport, ha ringraziato pubblica-mente i veterani dello sport della se-zione di Forlì (Andreasi, Ciani, Gia-calone, Vespignani) e il Gruppo deiGiudici della Fidal, per la loro pre-ziosa collaborazione in un ambito cli-matico proibitivo.

TUTTO FORLÌ

ALL’IPPODROMO DI CESENA IN 250 PER LA CORSA CAMPESTRE PROVINCIALE

A CURA DI PINO VESPIGNANI

Alcuni momenti delle premiazioni

che la nomination al premio fair playdalla lega Liff) un punto di riferimentoper i suoi atleti, guidati in modo su-perbo dal coach Riccardo Robecchi.E’ doverosa infatti ricordare che la so-cietà ha adottato, come mascotte, unragazzo meno fortunato di quanti pos-sono praticare lo sport senza problemi,costretto a vivere su una sedia a rotelle,rinunciando agli incassi delle giornatedi campionato e devolvendo le offertea favore di questo ragazzo, coinvol-gendolo anche in alcune fasi di gioco(calcio di inizio, lancio della monetinadell’arbitro).

ARONAARONA 65ERS PREMIATI DAI VETERANI DELLO SPORT

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NOVI LIGUREOMAGGIO A GIRARDENGO

áá SERGIO TORAZZA

Novi Ligure ricorda il 120° Anni-versario della nascita di CostanteGirardengo, primo Campionissimodel ciclismo italiano. Nato, appun-to, a Novi Ligure il 18 Marzo 1893da un umile famiglia, quarto di settefigli (altri 3 maschi e 3 femmine),fu, con Fausto Coppi, il più grandecliclista di tutti i tempi.La sezione di Novi Ligure, pose ne-gli anni ‘70 un cippo in suo onoretra Tortona e Novi Ligure, dove ini-ziò la fuga solitaria che dopo circa200 km lo vide vincitore a Sanremocon oltre 13 minuti sul secondo ar-rivato.La foto ritrae il cippo con alcunisoci veterani di Novi Ligure, du-rante l’ultima edizione della Milano- Sanremo, (sotto la neve). In primo piano il nipote Carlo Gi-rardengo e Rino Olivieri Socio fon-datore della sezione e grande Giu-dice di gara di livello internazionale.Costante Girardengo vinse in car-riera 131 gare, su 289 disputate, ot-tenendo su pista 965 successi; hacoperto, in corsa, circa 950 milakm, pari a 25 volte il giro della Ter-ra! Si spense in età avanzata il 9febbraio 1978, in seguito a compli-cazioni circolatorie sopraggiunte al-la rottura del femore.

áá PAG. 19il VeteranodelloSport

Fra le dieci sfide sportive del TrofeoPrestige la camminata sportiva a cop-pie è indubbiamente la gara più eco-logica: una marcia di oltre sette chi-lometri attorno al lago di Caldaropassando per sentieri fra vigneti efrutteti in fiore e lungo le passerellein legno per attraversare il biotopo asud del lago. Dieci le coppie al via, alcune miste(uomo e donna) altre formate da solerappresentanti del gentil sesso o daattempati maschietti. In sintesi il re-golamento: un punto di penalità perogni secondo di anticipo o di ritardoall’ arrivo e ai due passaggi segreticronometrati verso il primo e il quintochilometro.Con una regolarità impressionantehanno marciato le due coppie vinci-trici che si sono classificate ex aequoal primo posto con sole tre penalità:Franco Sitton con Sonja Daprai e Ro-berto Zuliani con Manuela Ferrini.

Al terzo posto i coniugi di Bressa-none Fredi e Greti Dissertori con 11penalità. Quarti il presidente dei ve-terani atesini Alberto Ferrini e l’or-ganizzatore della camminata GuidoMazzoli, quinti i coniugi meranesiMarco Zanol e Angiolina Brentegani.Le tre coppie sul podio sono statepremiate con medaglie e cassette dimele Marlene.Il simbolico premio fair play va didiritto a un panathleta doc, AlbertoFerrini, che prima della gara ha ce-duto il cronometro a Sonja Dapraiche ha contribuito al successo di unadelle due coppie vincenti.Dopo la camminata una delle prota-goniste, Luise Fuchs, ha festeggiatoil compleanno in un’atmosfera sim-patica: lauto rinfresco, spumantino agò- gò e squisiti dolci preparati dallenostre veterane decisamente più bra-ve… ai fornelli che nelle sfide spor-tive.

DUE COPPIE VINCONO LA CAMMINATAGARA ECOLOGICA PER ECCELLENZA

Il gruppo dei veterani fotografati alla partenza della gara a coppie

Sabato 16 marzo si è svolta la 12^ edizione di Corritalia,organizzata da Aics-Associazione Italiana Cultura eSport, con la fattiva collabora-zione della sezione di Forlì, nellepersone del presidente Vespi-gnani e dei consiglieri Andreasi,Masoni e Ravaioli che ha cura-tola stesura del tracciato e lacompilazione delle varie classi-fiche. Corritalia è una manife-stazione podistica non compe-titiva, che si svolge in 50 cittàitaliane, per promuovere attivitàmotoria, benessere fisico, aggre-gazione e riscoperta dei tesoripaesaggistici del nostro Paese.Alla iniziativa hanno preso parte3 istituti scolastici con oltre 600iscritti; salutati dal sindaco prof. Roberto Balzani, tuttele gare hanno preso il via da Piazza A. Saffi per snodarsiattraverso le vie cittadine e fare ritorno nella piazzacentrale. Suggestiva la partenza dei piccoli atleti natinel 2001 e 2002 e la camminata veloce che ha vistoconfrontarsi ragazzi, genitori e docenti, fianco a fianco.

Al termine della mattinata, si è tenuta la premiazionedelle scuole partecipanti effettuata dalla prof. Tronconi

Gabriella, assessore al-le Politiche Educativedel Comune di Forlì edalla signora CatiaGambadori, presidenteAics-Forlì-Cesena.L’istituto vincitore, lascuola Media Palmez-zano, ha ricevuto unbuono per l’acquisto dimateriale didattico esportivo, di Euro250,00; il secondo, laScuola Media Ribollebuono da Euro 150,00e il terzo, scuola Me-

dia Orsini Euro 100,00.Soddisfatti gli organizzatori per la splendida mattinata,ricca di sport, gioia e spensieratezza e per la presenzadel numeroso pubblico, che si è complimentato per laperfetta organizzazione della manifestazione e per ilsuo regolare svolgimento.

Proseguendo sul filo conduttore della col-laborazione col Panathlon Club locale, lasezione di Forlì, su invito dell’Ufficio Sco-lastico Provinciale di Forlì-Cesena,ha collaborato alla organizzazionedelle fase provinciale di atleticaleggera di 1° Grado per le catego-rie Ragazzi/e, Cadetti/e, il 18/apri-le/2013 al Campo Gotti di Forlìe di 2° Grado per categorie Al-lievi e Juniores M/F,+Alunni Di-sabili, il 27/04/2013 al Campodi Atletica Leggera F. Coppi aCesena.Buona la partecipazione e i ri-sultati di entrambi le giornate,che hanno visto ottime perfor-mance da parte di alcuni giovaniatleti.A Forlì hanno preso parte alle gare le se-guenti Scuole;- Scuola Media B:Croce-Forlì ; I.C. Gambettola; Scuola MediaZangheri Forlì; Scuola Media Viale Re-sistenza Cesena; Scuola Media Arfelli

Cesenatico e Scuola Media via PascoliCesena.Al termine della giornata di gare è risultata

prima nella classifica a punti,la Scuola Media B. Cro-ce di Forlì,A Cesena hanno parteci-pato alle gare i seguentiIstituti: Liceo ScientificoDe Calboli Forlì, L. Clas-sico Ling. Soc. Ped. Forlì,Lic. Linguistico Cesena;Iti Marconi Forlì, Isis Ga-ribaldi Cesena; Ipsia Co-mandini Cesena e L.Scientifico Righi Cesena. Nella classifica finale persquadre è risultato primo il

L. Scientifico De Calboli Forlì.Due giornate all’insegna dello sport, conla perfetta organizzazione e la collaudataregia dei veterani dello sport di Forlì, nellepersone di Andreasi, Cenesi, Gramellini,Vespignani.

I VETERANI A CORRITALIA 2013 DUE GIORNI ALL’INSEGNA DELL’ATLETICA LEGGERA

ANTONIO SORARUFDOMINATOREDELLA PROVA DI TENNIS TAVOLOFra le gare del Trofeo Prestige loscorso anno era stato soppresso il tor-neo di tennis tavolo che è stato rie-sumato nell’edizione 2013 con unanovità: oltre alle sfide di singolo va-lide, ai fini del punteggio, per il Tro-feo Prestige è stato organizzato ancheun breve torneo di doppio misto va-lido invece per una manifestazioneinedita e originale ossia la gara a cop-pie: lo stesso uomo e la stessa donnadovranno impegnarsi anche in altreprove soft quali i birilli automatici,tiro con l’arco, pesca alla trota, mar-cia di 7 km e automobilismo di re-golarità. Sui tavoli verdi alla zona sportiva diBolzano il dominatore della giornataè stato Antonio Soraruf che ha vintoagevolmente il singolo fra i veteranijunior senza lasciare nemmeno unset ai suoi avversari: ai posti d’ onoreIvano Badalotti e Gigi De Zulian.Successivamente Soraruf in coppiacon Mariateresa Amadei si è affer-mato anche nel doppio misto batten-do in finale i coniugi Guido Mazzolied Eliana Valerio.Come sempre la M2 (over 66) è statala categoria più numerosa. Dopo unaserie di incontri eliminatori si sonoaffrontati in finale due giornalistiRai… del secolo scorso. Sandro Sal-tuari ha battuto 11-9, 11-7 e 12-10Franco Sitton. Sul podio con i duerivali di sempre Guido Mazzoli.In campo femminile Manuela Ferriniha rafforzato il primato nella classi-fica del Prestige battendo nettamenteRenate Teutsch mentre nell’altra ca-tegoria riservata alle veterane senior

si è registrata una battaglia all’ultimorespiro o all’ultimo punto fra ElianaValerio e Lucilla Bombasaro. Lucillaera in vantaggio due set a uno macon una splendida remuntada Elianaha capovolto la situazione aggiudi-candosi il quarto e quinto set.

Nel singolo maschile i duefinalisti Saltuari – Sitton conGuido Mazzoli (terzo classificato)in veste di arbitro

Nel singolo femminile le duefinaliste Eliana Valerio e LucillaBombasaro con lʼarbitro Renatevon Hausmann

Il podio del doppio misto con ivincitori Soraruf - Amadei, iconiugi Mazzoli (secondi)Manuela Ferrini e Roberto Zuliani(terzi)

BOLZANO TROFEO PRESTIGE

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áá ENZO DEMARIA

Il 25 aprile al lago di S.Biagio ,nelle vicinanzedi Alba , si sono ritrovatioltre 60 pescatori spor-tivi per cimentarsi in unagara di pesca….e le trotesi sono dovute arrenderealle loro “fameliche can-ne”. Oltre 200 persone,tra Veterani sportivi eiscritti alle società S.D.P.Albesi e al G.S.R. Fer-rero A.S.D., hanno ono-rato la festa conclusasicon l’immancabilepranzo e un menù tipicodella cucina langarola.Ci hanno onorati dellaloro presenza il consi-gliere nazionale Gianfranco Vergnano e ildelegato regionale Gianpiero Carretto. E’stata davvero una piacevole giornata all’in-segna del divertimento e dell’amicizia.Lo scorso 19 maggio un nutrito gruppo diappassionati di biciclette ha partecipato alla1^ edizione della giornata albese dedicata

all’ecologia, alla qualitàdella vita e allo sport, or-ganizzata dal Comune diAlba con la collaborazio-ne della sezione veteranaMario Fontani. Partenzada piazza Savona, dovecon la collaborazione del-l’Associazione Commer-cianti è stato allestito unciclo-salone a cielo aper-to, e via lungo le stradedel centro storico, chiusoal traffico, e le rive delTanaro. Una salutare pe-dalata, con ristoratrici“Tappe del gusto” mentreper i più piccoli è statoorganizzato un festoso ri-trovo dedicato all’ap-prendimento delle orme

stradali, in particolare per le 2 ruote. E in serata tutti in piazza San Paolo per l’eco-concerto palco a pedali dei Tetes de Bois,anche per scoprire che l’energia elettrica puòessere generata... pedalando. E così han fatoi partecipanti alla manifestazione i forcandoa turno le 90 biciclette e rogatrici di luce.

áá PAG. 20 il VeteranodelloSport MANIFESTAZIONI ALBAPESCA E BICI PER LA SEZIONE MARIO FONTANI

Sabato pomeriggio indimenticabile per quasi300 minicestisti di 6 e 7 anni, che nella splen-dida struttura del Palabalestrazzi di Bari sisono cimentati con gare, percorsi e tiri a ca-nestro. La manifestazione, giunta alla 17^edizione ed organizzata dall'Adria Bari delpresidente Beppe Bernardi, insinergia con il Settore Mini-basket Regione Puglia (re-sponsabile Piergiuseppe De-serio), patrocinata da Coni re-gionale, Coni provinciale eUnione Nazionale Veteranidello Sport, è stata dedicata adun giovane giocatore di basket,innamorato di questo sport, Matteo Federici,che ha mosso i primi passi nella S.G. AngiulliBari. La splendida giornata, che ha avuto ilpalazzetto invaso da genitori, nonni e fratel-lini, ha visto coinvolte numerose Società diPallacanestro, quali Adria Bari, Don BoscoBari, Centro Minibasket Palacarrassi Bari,S.G. Angiulli Bari, Basket Bitritto, A.S. Ja-pigia Bari, Basket School Mola, Centro Mi-nibasket Alberobello, Centro Minibasket Ca-sillo Corato, Nuova Matteotti Corato, AsdBasket Modugno, MurgiaBasket Santeramo,MurgiaBasket Cassano, Olympia Rutigliano,

Basket S.Spirito Sporting Club Bitonto, Vir-tus Bitonto, Rainbow Valenzano, Delfini Mo-nopoli. Dopo intensi palleggi, slaloom, passaggi etiri a canestro, la giornata ha avuto il mo-mento clou con la spettacolare esibizione di

Kevin Lescot, che ha entusia-smato i ragazzi presenti e i ge-nitori con schiacciate e avvi-tamenti vari a canestro, pre-miato con una coppa gentil-mente messa a disposizionedall'Unvs Bari, sempre presen-te in manifestazioni di questogenere in favore dei bambini

e per la promozione dello sport. Sfilata con-clusiva delle squadre partecipanti, con musicafinale e flash di telefonini e fotocamere perle foto di rito, con la premiazione di tutti iragazzi, ai quali è stata consegnata una me-daglia ricordo della manifestazione, dai variospiti presenti: i genitori di Matteo Federici,Zora del Buono e Antonio Federici, Elio San-nicandro, assessore allo Sport del Comunedi Bari e presidente Coni regionale, Marga-reth Gonnella, presidente Comitato regionaleFip Puglia e Franco Castellano, presidentesezione F. Martino di Bari.

BARIPICCOLI CANESTRI E GRANDI SCHIACCIATEUn successo la 17^ edizione del Memorial Federici al Palacarrassi

áá ANTONIO ROSSIELLO

L’arancio è il colore che fu scelto da Gualtiero Mel-chiorre per identificare I Cavalieri del Mare del Cen-tro Universitario Sportivo di Bari. Forse l’Ingegnereaveva pensato che oltre al bianco e rosso, colori uf-ficiali del Cus Bari, l’alternativa fosse l’arancione.L’arancione combina l’energia del rosso con la felicitàdel giallo. L’arancione rappresenta entusiasmo, fascino, felicità,creatività, determinazione, attrazione, successo, in-coraggiamento e stimolo. Le persone che prediligonol’arancione manifestano una chiara vitalità ed energia:la preferenza per questo colore quindi – avrà pensatoGualtiero – rende tali persone capaci di imprese fuoridal comune; imprese, comunque, sempre serene eponderate. Chi ama l’arancione è anche una persona tenden-zialmente ottimista e consapevole delle proprie ca-pacità riponendo in se stesso, senza presunzione al-cuna, una smisurata fiducia. Si trova, infine, in per-fetta armonia con la natura che lo circonda: il mare.Ed è proprio il mare che mercoledì 8 maggio si ètinto di arancione. Giornata in cui si celebra il SantoPatrono, lo stesso giorno che nel 2010, fu scelta daGualtiero, sotto forma di allenamento, per andare aguardare da vicino la festa a mare di San Nicola.Circa una trentina di kayakers, canoisti tesserati peril CUS Bari, tra cui i nostri tesserati Unvs, hannopartecipato anche quest’anno al Raduno Turistico diCanoe e Kayak da Mare denominato S.Nicola traOriente ed Occidente – Memorial Gualtiero Mel-chiorre. La partenza è fissata alle ore 9 dalla BaiaSan Giorgio di Bari. Il percorso si è snodato costeg-

giando il litorale barese, toccando le spiagge del LidoTrullo (uno dei pochi stabilimenti balneari baresicon più di 60 anni di storia), la rinata spiaggia diTorre Quetta, sino alla più famosa spiaggia di Panee Pomodoro. Lì I Cavalieri del Mare hanno sostatoper una mezz’ora circa: il tempo necessario per con-sumare una barretta energetica e un caffè. Succes-sivamente gli Arancioni, sfilando sul lungomare piùlungo d’Italia si sono spinti sino al Molo San Nicolaper assistere alla cerimonia, dell’imbarco della statuadel Santo. Al termine rush finale direzione Cus Bari. Anchequesta volta I Cavalieri del Mare, scortati sempredagli Amici del Nucleo Sommozzatori dell’Arma,sono riusciti, impavidi, a domare le onde lunghe checosteggiano il molo foraneo. All’arrivo, ore 12.30circa, accolti da amici e parenti ha avuto luogo laconsegna, da parte della moglie di Gualtiero, la gen-tilissima signora Terry Lopez, del Premio GualtieroMelchiorre all’amico Filippo Fecondo, canoista dellaLega Navale Italiana di Bari, con la seguente dedica:“All’atleta particolarmente distintosi per serietà, lealtàe buon esempio”. La coppa messa a disposizionedalla sezione di Bari, da quest’anno co-organizzatricedell’evento insieme al Cus Bari, è stata consegnatadal presidente Franco Castellano, presente il tesoriereMichele La Sorsa, alla crescente quota rosa de I Ca-valieri del Mare.

BARIIL MARE DI BARI SI TINGEDI ARANCIONERaduno di canoe e kayak nel nomedi Gualtiero Melchiorre

Ancora una volta il ristorante “Da Rino” ha ospitatoil torneo di burraco di beneficenza a favoredell’A.O.Pi. (Associazione Oncologica Pisana), unevento per il quale la nostra Sezione si impegnaormai da tempo con due appuntamenti l’anno perdare una mano a questa meritoria associazione chepersegue nobili fini sociali. Si da cosi concretezza alla vocazione dell’UNVSche, oltre ad essere Associazione Benemerita delCONI, e anche riconosciuta come Ente di Promo-zione Socia- le. Il torneo ha avuto come sempre gran-de successo avendo registrato 96 partecipanti a for-mare 24 tavoli di gioco. Appuntamento a fine annoper il 2° torneo del 2013.

áá MARTINO DI SIMO

Caterina Bertolusso, presidente della sezione di Falernae Franco Bonacci, presidente del Capitolo Italianodell’Associazione Timonieri d’Oro per il Turismo,hanno posto la prima pietra per un futuro connubiotra le due realtà associative coniugando di fatto sporte turismo a livello territoriale locale. Testimone d’eccellenza il dirigente dell’Unvs Martinodi Simo al quale, peraltro, è stato consegnato il Di-stintivo d’Oro e un prezioso trofeo costituito da unartistico timone, anche a titolo di ringraziamento perla sua disponibilità e collaborazione in recenti momentidi attivita’ turistica a Lucca e alla scoperta delle bel-lezze paesaggistiche della Sicilia e della Calabria.Non sarà un caso che questo simpatico e apprezzatomatrimonio interculturale , verificatosi lo scorso 13aprile presso l’Hotel Villa Romana di Minori, bellacittadina della magnifica costa Amalfitana, sia statofavorito e promosso proprio.... dai coniugi Bertolusso/Bonacci, i due presidenti! Certamente è da ritenersi rilevante e fondante la con-statazione che la partecipazione di atleti veterani aivari campionati indetti dall’Unione generi una sostan-ziale forma di supporto al turismo. E ovviamente ci si augura che gli operatori turisticiin futuro siano adeguatamente sensibilizzati dai Ti-monieri ad avere un occhio di riguardo per gli sportiviveterani. I lettori si chiederanno chi siano i Timonieri d’Oroper il turismo e cosa sia l’International AssociationGolden Helmsmen of Tourism, di cui fanno parte. Si tratta di organismi che riuniscono professionistiesperti del turismo, imprenditori turistici o alberghieri,titolari di agenzie di viaggi e operatori turistici di varieparti del mondo. Possono farne parte anche giornalisti, dirigenti parti-

colarmente distintisi nell’attività turistica e nelle ma-nifestazioni e attività inerenti al turismo. Segnaliamo, come curiosità, l’avvenuta costituzione,nell’ambito dell’Iaght, di un Capitolo Giordano, chevede tra gli altri , quali membri registrati all’Associa-zione, lo stesso cofondatore dell’International Asso-ciation Golden Helmsmen of Tourism , Faik Bisharat. L’occasione dell’incontro è stata lo svolgimento del-l’assemblea elettiva dei Timonieri a cui hanno parte-cipato una cinquantina di soci. Dopo l’approvazione del bilancio consuntivo, ad operadel tesoriere Antonio Simoncelli, è stata accolta conun lungo applauso, che ha reso superfluo proseguirele votazioni, la proposta di riconferma in toto del pre-cedente consiglio. Dal presidente Bonacci alla segretaria cav. dott. h.c.Jone Bernabei, al vice-presidente Franco Roscioli, altesoriere Antonio Simoncelli. Consiglieri LeopoldoChieffallo, Mario Bonacci, Luisa Fortunto, AlessandroReale. Ammesse come nuova associata la prof.ssaNadia Arcuri, laureata in scienze motorie presso l’Isefdi Roma, appartenente alla Federazione Italiana Nuotoe operante nelle varie strutture sportive e alberghierenella Provincia di Catanzaro. In chiusura è anche giunta una apprezzata telefonata,accolta da un lunghissimo applauso, di Faik Bisharat,presidente del Capitolo Giordano. Ravello, con il suo storico Duomo e il Palazzo Rufoloin cui si svolge l’annuale Ravello Festival dedicato aRichard Wagner, e successivamente Amalfi, primaRepubblica Marinara dichiarata dall’Unesco Patrimo-nio dell’Umanità, hanno accolto i partecipanti all’as-semblea dopo la chiusura dei lavori.Può essere interessante ricordare , a proposito di Amal-fi, che proprio in quella località fu inventata dall’amal-fitano Giovanni Gioia la bussola... di veterana atten-zione.

FALERNA LIDOSPORT E TURISMO: I TIMONIERI D’ORO E I VETERANI SI RITROVANO SULLA COSTA AMALFITANA

PISATORNEO DI BURRACO A FAVORE DELL’ASSOCIAZIONE ONCOLOGICA PISANA

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áá PAG. 21il VeteranodelloSportMANIFESTAZIONI

TORINOGIORGIO BARBERIS, ALLA PRESENTAZIONEDEI GIOVANI ATLETI TORINOCi perviene dai responsabilidella nuova AssociazioneGiovani Atleti Torino questainteressante presentazionedalla quale ci pare di in-travedere finalità e obiettiviche si pongono in perfettasintonia con la nostra mis-sione veterana. La pubbli-chiamo volentieri certi chei nostri dirigenti locali sa-pranno valutare se po-tranno emergere eventua-li collaborazioni e mo-menti di incontro.

“Il passato non è altro che il Prologo”:frase nota, molto nota, per indicarequanto sia importante vivere il presentee guardare avanti nella piena consa-pevolezza di ciò che lasciamo dietrodi noi. Per i giovani questo principioè spesso ostico da accettare, presi comesono dalla velocità dei tempi e spintiverso il futuro con convinta autosuf-ficienza (a volte spolverata da presun-zione). Nello sport il giovane dipendedalla conoscenza e dall’esperienzadell’anziano. Spesso la pura tecnica,giocata a tavolino, non è sufficiente aimparare l’arte: è necessaria la maliziadel vissuto e l’esempio di chi ha per-corso quello stesso duro tragitto versoil superamento del limite fisico e psi-cologico. I grandi del passato diven-tano quindi non solo delle figure mi-tiche da idolatrare, ma dei modelli con-creti da seguire. L’associazione Gio-vani Atleti Torino (Gat) nasce proprioper diffondere i valori dello sport frale nuove generazioni. Presentata il 18

aprile scorso, pressolo store torinese diabbigliamento tecni-co-sportivo Jack Plaza13, si fonda su pre-supposti ideali qualil’educazione, l’istru-zione, lo sport, la tra-dizione e il divertimen-to genuino. E’ statoGiorgio Barberis , pen-na storica del giornali-smo sportivo che di ge-nerazioni ne ha viste aiosa ed è ben conscio ditutto ciò , a benedire que-

sta nuova realtà sportiva giovanile .Proprio nel suo recente libro “D’oroe d’azzurro. Gli olimpionici dell’atle-tica italiana “ (Sei, 2012) è presenteun costante monito alle nuove gene-razioni: “Non esiste futuro senza co-noscenza del passato”.L’associazione, che desidera coinvol-gere nelle sue attività molti istituti sco-lastici torinesi, è perfettamente in lineacon i migliori propositi della nostramigliore società futura, sotto gli occhivigili degli anziani, perché persegueuna cultura sportiva che è sinonimo diaggregazione, disciplina, dedizione,coscienza di sé… Per ora riunisce cinque circoli: RealeSocietà Canottieri Cerea, Rugby SanMauro, Club Scherma Torino, Circolodella Stampa – Sporting, Aquatica To-rino, Lasalliano Sangip), ma vuole au-mentare l’offerta, aprendosi a golf,equitazione, sci, vela e atletica. Per informazioni, è disponibile il sitowww.giovaniatletitorino.it

Ai familiari le più sentite condoglianze ed i più vivi sentimenti di dolorosa comprensione per il lutto che li ha colpiti

COMMIATI

Aveva vissuto mille vite, Ottavio Mis-soni: un’infanzia vissuta a Ragusa, nel-l’allora Regno di Jugoslavia, un talentosbocciato nell’atletica leggera che l’haportato fino alle Olimpiadi e una vitaintera da stilista, con i suoi capi, notiin tutto il mondo, per le linee e i coloriinconfondibili. Avevainsegnato a tutti a vi-vere il mondo a coloricon i suoi abiti ma, die-tro alla figura dell’im-prenditore, era nascostoun passato da grandeatleta che in pochi cono-scevano anche se amavadire “il lavoro è comeuna gara: bisogna vincer-la”. A Palazzo Soragna,sede dell’Unione Parmen-se degli Industriali, nel1996, la nostra sezione glivolle consegnare proprioil riconoscimento Sport eLavoro, nell’ambito delpremio internazionaleSport Civiltà, per far cono-scere a tutti le imprese fattedal Missoni sportivo: era un“talento naturale senzauguali”, come titolò una vol-ta La Gazzetta dello Sport,tanto che, in carriera, vestìla maglia azzurra nei 400metri piani e nei 400 metri ostacoli,

vinse otto ti-toli nazionali, un titolo mondiale stu-dentesco e arrivò sesto nella finale dei

400 metri ostacoli a Londra 1948, do-ve gareggiò anche nella staffetta 4x400metri; una passione, quella per losport, che lo ha portato anche a par-tecipare a gare master nazionali ed in-ternazionali di atletica leggera, nel sal-to in alto e nel giavellotto, dove ha ot-tenuto altri titoli. Una carriera ad alti livelli, insomma,che ha permesso ad Ottavio Missonidi segnare il suo nome nell’albo d’orodi «Sport Civiltà», una manifestazioneche gli è rimasta nel cuore, tanto dadivenirne, in seguito, uno dei giurati.Un’altra parte d’Italia, se n’è andata:con la morte di Ottavio Missoni, ancheParma, oltre al mondo della moda edello sport, si ritrova un po’ più pic-cola, un po’ più sola.

Parma, 25 ottobre 1996: OttavioMissoni premiato allo Sport Civiltà

áá RODOLFO PUGLISI

Da qualche anno ormai, l’ultima do-menica di maggio, si disputa il RapidAngelo D’Arrigo, giunto alla 4^ edi-zione, organizzato dalla Società Ga-latea Scacchi ed inserito nel calendariodelle manifestazioni del ComitatoScacchistico Siciliano, facente partedel circuito Rapid Play Sicilia, que-st’anno come seconda tappa. Il torneoha avuto il patrocinio della Città diAcireale, oltre che della locale sezioneUnvs. Ben 26 i partecipanti alla com-petizione, che si sono dati appunta-mento presso il 52° Club Frecce Tri-colori, sede di gioco gentilmente con-cessa dal Direttivo del sodalizio pre-sieduto da Antonino Zangrì. La dire-zione arbitrale è stata di Carlo Vella,arbitro candidato nazionale. Il torneoè stato vinto dal Maestro AlessandroSantagati di Catania, che si aggiudicail D’Arrigo per la quarta volta su quat-tro edizioni. Ha prevalso sul CandidatoMaestro Pietro Pisacane solo per mez-zo punto bukolz, avendo totalizzatoentrambi 7 punti sugli 8 disponibili.Terzo assoluto Simonpietro Spina,quarto Marco Marzaduri e quinto Ric-cardo Marzaduri. La coppa al primo

classificato nella categoria 2^ Nazio-nale è stata vinta da Salvatore Fresta,mentre quella per il primo classificato3^ Nazionale è stata appannaggio diAntonio Brancato, entrambi tesseratidella Galatea Scacchi. A Gaetano Si-gnorelli è andata la coppa per il migliorUnder 16, mentre l’acese Pietro Ni-colosi (socio Unvs), della GalateaScacchi, ha vinto quella per il migliorOver 60. Il miglior classificato dellaGalatea Scacchi è stato ancora una vol-ta Giovanni Sposito (2^ Nazionale),9° assoluto. Alla premiazione sono in-tervenuti il delegato provinciale dellaFederazione Scacchistica Italiana diCatania, ing. Giuseppe Battaglia, il vi-ce-presidente della Galatea Scacchi,Salvatore Mangiagli, ed il presidentedell’Unvs di Acireale, Rodolfo Puglisi.Angelo D’Arrigo, al quale è intestatoil Torneo Rapid, fu un giocatore di ot-timo livello, che insegnò il gioco degliscacchi a numerosi ragazzi acesi nelperiodo della guerra e post-bellico. Alui venne intitolata nel 1998 l’Asso-ciazione Scacchistica acese, che nel2002 cambiò denominazione nell’at-tuale Galatea Scacchi.

ACIREALE4° TORNEO DI SCACCHIANGELO D’ARRIGO

IN RICORDO DI OTTAVIO MISSONIáá LUCIA BANDINI

GORIZIACi ha lasciato per sempre il cav.Nico Battista, primo presidentee fondatore della sezione di Go-rizia.Battista, nella sua lunga carrieradi sportivo, ha ricoperto innume-revoli ruoli tra i più importanti:Delegato regionale Friuli VeneziaGiulia e consigliere nazionaledell’Unvs, arbitro federale Figc, commissario, giudicesportivo e presidente del settore giovanile della Figc,presidente provinciale e regionale del Centro SportivoItaliano, presidente del Panathlon di Gorizia, collaboratorenella parte tecnica-organizzativa e nelle pubbliche rela-zioni del Coni provinciale. La sua dipartita ha creato un grande vuoto nelle file deiveterani sportivi isontini. Eravamo abituati a vederlonella sede della sezione dare consigli come un buon padredi famiglia, senza mai arrabbiarsi. E’ stata Gorizia la sua città, un autentico personaggiogentil’uomo di antico stampo, abituato a lavorare senzaombre e con grande fervore. E’ un pezzo dello sport checon Battista se ne va. Ha saputo scrivere vere pagine lu-minose nella storia dello sport locale. I veterani sportividi Gorizia ne salutano commossi la memoria restandovicini alla famiglia.

Si è spento all’età di 81 anni De Mitri Giuseppe sociodella sezione di Gorizia dal 1975.

Lo chiamavano Pino. Nella vitaè stato un grande lavoratore masoprattutto un grande sportiva Lasua carriera di sportivo inizia nel1946 come calciatore con la so-cietà Edera di Monfalcone. Nel1953 partecipa al corso di ArbitriFigc, arbitrando fino al 1971. Arbitro benemerito; commissario

speciale; delegato tecnico con mansioni di designatorearbitri. Nel 1989 delegato tecnico regionale per il calcio

a 5. Presidente e vice-presidente della sezione degli Arbitridi Monfalcone. La Figc gli ha conferito una benemerenzaper la sua lunga carriera. I veterani dello sport dell’Isontinosi uniscono al dolore della sua famiglia.

TERNIAll'età di 93 anni, è scomparso Mario Pietrini, figurastorica del pattinaggio corsa italiano. Pietrini era nato aLa Spezia nel 1920 ma viveva a Terni dal 1934. Oltread altre discipline praticò il pattinaggio fino al 1940. Dal 1953 al 1960 fu dirigente della sezione pattinaggiodella Unione Lavoratori Terni e nel 1960 fondò la Poli-sportiva Libertas Tacito Terniche negli anni 60/70 ottenne ri-sultati importanti a livello na-zionale ed internazionale. Comedirigente ha ricoperto vari inca-richi in diverse federazioni spor-tive: nella Fidal e nella Figcomponente del comitato regio-nale per due cicli olimpici, nellaFih delegato regionale. All'interno della Fihp, dal 1960al 2000 è stato presidente del Comitato Provinciale diTerni mentre dal 1973 al 1984 fu presidente del ComitatoRegionale umbro. A livello nazionale Fihp è stato peroltre 20 anni componente del Settore Tecnico Federalee nella lista dei commissari di gara. Come riconoscimentoper una vita dedicata allo sport è stato insignito di Stellad’Argento (1980) e Stella d’Oro (1994) Coni, nonchédella medaglia d’oro Fihp (massima onorificenza), nel1994, della palma d’oro da parte del Coni provinciale, èstato premiato dall’Unvs per il 50° di attività (nozze d’orocon lo sport nel 2004). Componente consiglio direttivo del Panathlon, dell’Unvs,dell’Anaoai, tecnico federale Fihp al massimo livello(benemerito dal 2004). Il presidente della sezione diTerni, Onofrio Fanelli, a nome del Consiglio Direttivoe di tutti i soci, esprime alla famiglia i sensi del più pro-fondo cordoglio.

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PERCHÉ GUARDARE LA VELA?Un tempo riservata ad aristocratici emilionari, la vela è diventata negli ul-timi decenni uno sport decisamentepiù aperto e democratico: l’attrezzaturastandardizzata ha diminuito i costi dipartecipazione, e sin dal debutto olim-pico del 1900 lo sport è stato aperto auomini e donne. Ciononostante, la velaconserva molto dello stile e del fascinodelle sue origini altolocate e offre altempo stesso uno spettacolo complessoe avvincente, che combina sofistica-zione tattica e atletismo con l’impre-vedibilità del vento e delle onde. Quel-lo che non offre è un’esperienza degnadi questo nome per gli spettatori dalvivo: come al solito, nel 2012 le regatesi terranno talmente lontano dalla costache il miglior posto per seguirle saràla poltrona davanti al televisore.

STORIA DELLA VELALa parola yacht deriva dal termineolandese jaghte, a sua volta derivatodal verbo jagen, che significa cacciareo inseguire. Nel Diciassettesimo secolol’Olanda era probabilmente la primapotenza marittima del mondo, con flot-te di velieri all’avanguardia che sol-cavano gli oceani sia per scopi com-merciali che di guerra. Uno dei modiin cui gli olandesi spendevano le lororecenti fortune era dilettandosi di bar-che a casa propria: i più ricchi si di-vertivano a costruire jaghte sontuosa-mente equipaggiati per imbarcarsi incrociere aristocratiche, feste, parate efinte battaglie. Tuttavia, non li utiliz-zavano per gareggiare. Un’iniezionedi spirito competitivo fu introdotta,manco a dirlo, dai britannici. Carlo II,che era in esilio in Olanda, quando nel1660 la monarchia fu restaurata tornòa Londra su uno yacht donatogli dalprincipe di Orange. Carlo era estasiatodal suo nuovo giocattolo, e lo era al-trettanto suo fratello minore, il ducadi York. Tornati a casa, i due commis-sionarono ciascuno una versione dellanave, chiamandola con il nome dellapropria moglie. Ioria facendo regatarei propri yacht sui fiumi e lungo la costaper l’onore, il divertimento e, soprat-tutto, le scommesse.Il primo club vero e proprio dedicatoalle regate veliche fu fondato a Londranel 1815 con il nome di Yacht Club,

che in seguito al patrocinio di GiorgioIV divenne il Royal Yacht Club nel1820. Sei anni dopo il Club organizzòla sua prima regata a Cowes sull’Isoladi Wight, evento che diventò il più im-portante della stagione velica.Per gran parte del periodo tra la finedel Diciannovesimo secolo e l’iniziodel Ventesimo, l’aspetto più conosciutodello sport fu quello delle regate tragiganteschi yacht oceanici. Nel 1851il Royal Yacht Squadron annunciò unagara attorno all’Isola di Wight che met-teva in palio un trofeo d’argento: lacoppa delle 100 ghinee del RoyalYacht Squadron. La goletta di NewYork America vinse la gara, e la coppafu donata al New York Yacht Club co-

me trofeo challenge perpetuo. Il trofeo,attualmente noto come Coppa Ame-rica, è rimasto il più prestigioso in as-soluto della vela, tuttavia sul finire delDiciannovesimo secolo iniziarono adiffondersi le gare tra piccole imbar-cazioni e fu in questa forma che losport approdò alle Olimpiadi.

FONDAMENTALI DELLA VELALE GARECi sono due tipi di competizioni veli-che: il match race e la regata di flotta.Il match race è semplice: due barchegareggiano l’una contro l’altra, cer-cando di superarsi con manovre piùabili e inducendo la barca avversariaa commettere infrazioni e subire pe-

nalità. Le regate di flotta prevedonopiù di due barche, generalmente moltedi più, e di solito consistono in più diuna regata. I punti vengono assegnatiin base alla posizione ottenuta in gara(più alta è la posizione, più basso ilpunteggio) e si accu-mulano in una serie diregate. La barca con ilpunteggio più bassovince.

Alle Olimpiadi, dopodiversi anni di cam-biamenti di formato, èattualmente in vigoreun sistema più unifor-me. La classe femmi-nile Elliott 6 metri sidisputerà con la for-mula del match race.Tutte le altre classi inizieranno conuna serie iniziale di regate di flotta(dieci per ciascuna classe salvo la clas-se 49er che ne disputerà quindici).Considerati i capricci del vento e dellecorrenti, gli equipaggi potranno scar-tare il loro peggiore punteggio dopocinque gare e i due peggiori dopo no-ve.Al termine, le dieci migliori barche siaffronteranno in una singola regata va-lida per le medaglie, su un percorsopiù breve. In quest’ultima gara i pun-teggi raddoppieranno e si aggiunge-ranno a quelli delle regate d’aperturaper stabilire il vincitore.

Vengono utilizzati due tipi di percorso:trapezoidale e bastone. La loro precisaposizione e orientamento dipendonodalle condizioni del vento e della cor-rente nel giorno della regata. Il trape-zoidale ha la linea di partenza e quella

d’arrivo separate, e trepunti attorno ai qualile barche devono gira-re per completare iquattro lati del percor-so. Il bastone prevedesolo due lati, ma èorientato in modo cheil primo lato sia sem-pre percorso contro-vento (andatura dettadi bolina) e il secondocon il vento alle spalle(andatura di poppa).Quando le barche non

stanno navigando né controvento nécon il vento direttamente alle spalle,l’andatura è chiamata lasco.

LA LEGGE DEL MAREIl regolamento internazionale delle re-gate è lungo e complesso. Un secolodi feroci competizioni ha prodotto in-terminabili polemiche su cosa costi-tuisca un diritto di precedenza quandodue barche intendano occupare il me-desimo spazio o la stessa traiettoria.In linea generale, quando le barche sitrovano su mure opposte (l’angolo ri-spetto al vento) l’obbligo di dare laprecedenza spetta a quella con le mure

áá PAG. 22 il VeteranodelloSport

SPAZIO ALLE DISCIPLINE SPORTIVE

La VelaQuando si parla di sport della vela ci si riferisce usualmente alla pratica sportiva dellanavigazione a vela, benché la propulsione a vela accomuni molti sport, anche moltodifferenti fra loro (come il volo a vela, l'aquilonismo, lo snow-kite, etc.).Lo sport della vela richiede l'uso di imbarcazioni, che possono essere di dimensioniestremamente ridotte, come nel caso delle tavole a vela (windsurf), o estremamentegrandi, come nel caso delle competizioni fra maxi yacht o multiscafi. Taliimbarcazioni devono ricevere la loro propulsione esclusivamente da una o più vele, edevono essere manovrate manualmente da equipaggi composti da una o più persone.

IL WINDSURFIl windsurf è un'attività sportiva nonché una specialità della vela checonsiste nel muoversi sull'acqua su una tavola grazie all'azione propulsivadeterminata del vento su di una vela. Questa è montata su un alberofissato alla tavola mediante un giunto detto piede d'albero ed è sostenuta econtrollata dal velista con il solo ausilio di un particolare boma. Il windsurf(o tavola a vela) e costituito dai seguenti componenti essenziali, in generearmati e disarmati prima e dopo l'uscita in acqua: tavola vela (steccata),albero, piede d'albero, boma, pinna, deriva (opzionale).La vela, l'albero e il boma, presi nel loro insieme, costituiscono quello che,talvolta anche in italiano, si definisce rig. Per condurre una tavola a vela,non essendoci il timone, si deve agire sull'inclinazione dell'albero.Sotto un certo punto di vista il windsurf può essere considerato lamassima sintesi dell'imbarcazione a vela e, analogamente a quanto avvienenelle imbarcazioni a vela, nel windsurf le manovre principali sono la viratae la strambata che, nella forma base, permettono il cambiamento delle

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a sinistra (vale a dire con il lato sinistroesposto al vento). Se le barche si tro-vano sulle stesse mure, è la barca so-pravento (più vicina al vento) a doveredare la precedenza.La vela resta uno sport in gran parteautoregolamentato nel quale, come nelgolf, ci si aspetta che siano gli stessiconcorrenti ad ammettere errori e vio-lazioni. Se un concorrente ritiene diavere commesso una violazione puòevitare la squalifica compiendo unarotazione di 360 gradi sull’acqua (al-cuni casi prevedono la rotazionedoppia o 720). Tuttavia, nei casi

di violazioni piùgravi, la barchesi devono riti-

rare. Le parti lesepossono inoltrare reclamo al ter-mine di ogni regata a una com-missione di cinque giudici, che pos-sono squalificare i colpevoli.

CLASSI OLIMPICHEUn tempo regatare significava in so-stanza stabilire la grandezza della barcache ci si poteva permettere e quantodenaro si poteva spendere in tecnolo-gia. Nella sua inchiesta sulle compe-tizioni olimpiche del 1920, la rivistaYachting World si chiedeva: “Si de-vono intendere come test di arte ma-rinaresca o come test delle barche? Oentrambi?”. Mentre le regate transoceaniche man-tengono elementi di entrambi gli am-biti, la vela olimpica si concentra dipiù sull’abilità nelle manovre, in quan-to la diversità tra le barche è diminuitaa tal punto che le regate si disputanosostanzialmente con equipaggiamentoidentico per tutti. A Londra 2012 si sono disputate diecicompetizioni divise in sette classi: unatavola da windsurf, due barche a chi-glia fissa e quattro barche a deriva mo-bile (in cui la deriva può essere issataa bordo).

470 (DERIVA MOBILE) Equipaggio: 2; gare: maschile e fem-minile; debutto olimpico nel 1976.Progettista: André Cornu (Francia).Come dice il nome stesso, il leggeroe manovrabile 470 è lungo appunto 4metri e 70. Di solito l’equipaggio èformato da un piccoletto e un omone:lo skipper al timone è un peso leggero,a differenza dell’imponente prodiereche si appende al trapezio fuori dallabarca per bilanciarla nelle virate piùimpegnative o con vento forte.

LASER (DERIVA MOBILE)Equipaggio: 1; gare: maschile e fem-minile; debutto olimpico nel 1996.Progettista: Bruce Kirby (Canada). Dal suo debutto olimpico nel 1996, illaser è diventato la barca da singolopiù popolare al mondo. Le donne, piùleggere, regateranno con il laser Ra-dial, che ha una ridotta superficie ve-lica e un albero più corto per facilitarela navigazione in caso di venti forti.Oltre all’argento della Sensini nel win-dsurf, il bronzo conquistato nel laserdall’italo-argentino Diego Romero èstata l’unica altra medaglia vinta dal-l’Italia a Pechino 2008.

RS:X (TAVOLA DA WINDSURF) Equipaggio: 1; gare: maschile e fem-minile; debutto olimpico nel 2008.Progettisti: Jean Bouldoires e RobertStroj (Francia-Stati Uniti). L’RS:X è stato introdotto alle Olim-piadi del 2008, sostituendo la classeMistral nella categoria tavole da win-dsurf. Mentre le tavole utilizzate neiGiochi precedenti avevano tutte la clas-sica forma allungata, l’RS:X è un com-promesso tra le tradizionali tavole lun-ghe e quelle più larghe usate nelle com-

petizioni non olimpiche. Grazie allagrossetana Alessandra Sensini, la classewindsurf ha portato all’Italia ben quat-tro medaglie: un oro a Sydney 2000,un argento a Pechino 2008, un bronzoad Atlanta 1996 e uno ad Atene 2004.

STAR (CHIGLIA FISSA) Equipaggio: 2; gare: solo maschile;debutto olimpico nel 1932. Progettista:Francis Sweisguth (Stati Uniti).La classe Star fu introdotta ai Giochidi Los Angeles del 1932 e da allora èsempre stata presente, salvo a Montréal1976. La classe Star è anche quella adavere regalato all’Italia il maggior nu-mero di medaglie, cinque, tra le qualila prima in assoluto, l’oro conquistatodalla coppia Agostino Straulino-NicolòRode a Helsinki 1952 (i due vinserol’argento quattro anni dopo a Melbour-ne). Tre medaglie di bronzo furonoconquistate da Cavallo-Gargano a Cittàdel Messico 1968 e da Gorla-Perabonia Mosca 1980 e Los Angeles 1984.

ELLIOTT 6 METRI(CHIGLIA FISSA) Equipaggio: 3; gare: solo femminile;debutto olimpico nel 2012. Proget- ti-sta: Greg Elliott (Nuova Zelanda).L’Elliott 6 metri, che debutterà a Lon-dra, è stato scelto per la sua robustezzanel match racing.

49ER (DERIVA MOBILE)Equipaggio: 2; gare: aperta a entram-bi i sessi; debutto olimpico nel 2000.Progettista: Julian Bethwaite (Austra-lia). Il 49er è la barca più veloce presenteai Giochi, ma la sua velocità va a di-scapito della stabilità, perciò entrambii membri dell’equipaggio sono costrettia uscire al trapezio per bilanciarla.

FINN (DERIVA MOBILE)Equipaggio: 1; Gare: aperta a en-trambi i sessi; debutto olimpico nel1952. Progettista: Richard Sarby (Sve-zia).

Nel 1949 Richard Sarby, poliedricoprogettista svedese che passava dal-l’ingegneria navale alle acconciatureper capelli, creò il Finn, una deriva dasingolo considerata la più pura espe-rienza atletica nel mondo della vela.Con la sua vasta superficie velica e ilboma pesante, il Finn richiede una for-za notevole per essere sfruttato al mas-simo. Introdotto nel 1952, il Finn è ri-masto praticamente identico alla suaforma originale. In questa classe l’Italiapuò vantare l’argento di Luca Devotia Sydney 2000 e il bronzo di FabioAlbarelli a Città del Messico 1968.

LE FINEZZE...sulla linea di partenzaLe barche a vela non iniziano la regatada ferme, ma si stanno già muovendo.Calcolare il momento esatto in cui at-traversare la linea di partenza è di im-portanza fondamentale. Se la barca simuove troppo in anticipo e attraversala linea prima della partenza è costrettaa tornare indietro e ripartire. Tuttavia,se l’equipaggio è troppo prudente ini-zierà la regata dietro alle barche piùaudaci e a un’andatura più lenta.

...virate e strambateLa virata è la manovra fondamentaledella vela. Quando naviga di bolina(controvento), la barca deve tracciareun percorso a zig-zag per muoversi inavanti sfruttando l’energia del vento.Per farlo deve cambiare la posizionedella prua (la parte anteriore dello sca-fo) e quella della randa (la vela por-tante). La strambata è la stessa mano-vra compiuta nelle andature di lascoo di poppa; in questo caso a spostarsiè la poppa (la parte posteriore delloscafo).

...tenete d’occhio i numeriA eccezione delle classi che gareggia-no in match race, vale a dire regate inumeri uno contro-uno in cui vince ilprimo che arriva, le medaglie olimpi-che si vincono in base ai punti accu-

mulati nelle varie regate, compresa laregata finale in cui il punteggio rad-doppia. Tenete d’occhio il punteggiodei vari equipaggi prima di quest’ul-tima regata. Può darsi che per vincerel’oro un equipaggio si possa accon-tentare di piazzarsi al quarto o quintoposto.

LA VELA ALLE OLIMPIADINei suoi primi trent’anni di partecipa-zione ai Giochi, lo sport olimpico chefino al 1996 era chiamato yachting (at-tualmente il termine inglese è sailing)fu caratterizzato da una prevalenzadelle classi agiate tra i concorrenti eda un elevato grado di confusione, inquanto privo di un organismo di go-verno internazionale come pure di re-gole riconosciute e di una chiara divi-sione in classi delle imbarcazioni.Già ai Giochi inaugurali del 1896 eraprevista una competizione di vela, male condizioni atmosferiche nel Pireoresero impossibile gareggiare. Le coseandarono meglio a Parigi 1900, manon di molto. In spregio ai valori disportività amatoriale che de Coubertine il cio speravano di mettere in mostraai Giochi, le gare veliche si disputa-rono con in palio considerevoli premiin denaro, e il prevedibile corollariodi imbrogli: due barche vennero squa-lificate in quanto scoperte a utilizzaremetodi di propulsione diversi dal ven-to. Trovandosi a 2400 chilometri nel-l’entroterra, St. Louis non incluse lavela nel programma dei Giochi del1904, mentre a Londra 1908 la GranBretagna monopolizzò il medagliere,visto che gli equipaggi stranieri pre-senti furono solo tre. All’epoca deiGiochi di Berlino del 1936, che ospi-tarono le regate a Kiel, lo sport avevaacquisito regolamenti, classi ed attrez-zature standardizzate, senza però per-dere molto del suo alone aristocratico:il principe ereditario Olaf di Norvegia(il futuro re Olaf V), che vinse un oroad Amsterdam 1928, fu il primo com-ponente di una famiglia reale a gareg-giare alle Olimpiadi. La figura domi-nante nella vela olimpica del Dopo-guerra fu quella del danese Paul El-vstrøm, che vinse quattro ori conse-cutivi tra il 1948 e il 1960 (il primonella classe firefly e gli altri nel Finn).Elvstrøm rientrò a gareggiare ai Giochidel 1984, quando in coppia con la fi-glia Trine si piazzò al quarto posto nel-la classe Tornado. Negli ultimi ven-t’anni la vela è diventato uno sportsempre più professionistico e tecno-logico. È anche diventato più aperto,con campioni provenienti da una quan-tità di nazioni emergenti in campo ve-lico. Nel 1992, nelle acque di casa, laSpagna vinse quattro medaglie d’oro.Hong Kong si aggiudicò la prima me-daglia d’oro della sua storia ai Giochidi Atlanta, grazie alla vittoria di LeeLai Shan nel windsurf femminile. GalFridman fece lo stesso per Israele conl’oro nel windsurf maschile ad Atene2004. Il velista più vincente di que-st’epoca è però il britannico Ben Ain-slie. Figlio d’arte (suo padre Roddypartecipò a una regata attorno al mon-do nel 1973) ha iniziato ad andare inbarca a quattro anni e a gareggiare adieci. Dopo un argento nel Laser adAtlanta 1996, ha vinto una medagliad’oro in ciascuna delle ultime tre edi-zioni (una nel Laser e due nel Finn).

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mure (in altri termini il cambiamento di direzione) tramite il passaggiodella vela rispettivamente sulla poppa o sulla prua della tavola.Curiosamente, alcune soluzioni tecniche (come lʼuso del carbonio e levele steccate dal profilo ellittico) in origine affinate per il windsurf sonostate adottate poi successivamente nel mondo delle barche a vela.Il primo prototipo documentato di tavola a vela risale al 1935 ed èaccreditato a Tom Blake. Successivamente, nel 1965, fu Newman Darby asviluppare l'idea aggiungendo un boma in modo da poter controllare lavela in piedi. Purtroppo l'idea di Darby prevedeva un albero fisso cherendeva la navigazione particolarmente difficile e non ebbe successo.Il windsurf quindi nacque ufficialmente nel 1967 da un'idea di uningegnere aerospaziale californiano, James R. Drake il quale pensò diunire un boma a wishbone con un giunto cardanico per governare inpiedi una tavola a vela. L'idea fu perfezionata con l'aiuto di un collega diJim, Alan Parducci che contribuì alla progettazione. Nel 1968 Schweitzer eDrake brevettarono il windsurf e il brevetto fu trascritto ufficialmente nelregistro delle invenzioni nel 1970.

La Fiv sostituisce gli enti che, dal 1879 ad oggi, si sonosucceduti quali autorità nazionali della vela italianapresso l'Iyru (l'International Yacht Racing Club, fondatoa Londra nel 1907). La nascita dello sport velico in Italiarisale al 1852 quando, per iniziativa del marcheseLudovico trotti, venne fondato sul lago di Como il RegateClub. Il 1° gennaio 1879 venne costituito a Genova ilRegio Yacht Club Italiano (rimasto attivo fino al 1912)e l'8 agosto 1880 si corse a La Spezia la prima regata

nazionale con la partecipazione di ben 177equipaggi. Tra il 1913 e il 1918, su iniziativa del Ryciebbe vita l'Unione Nazionale della Marinada Diporto (Unmd) per “coordinare e disci-plinare l'attività dei circoli velici”. L' Unmdsi trasformò, nel 1919, nel Regio Yacht ClubItaliano. Nel 1927 il Coni riconobbe il Ryci

modificandone nel 1928 la denominazione in FederazioneItaliana Vela ( Fiv). Nel 1933 la Fiv assunse il nuovonome di Regia Federazione Italiana della Vela (Rfiv) etrasferì la sede a Roma. Nel primo dopoguerra, il 25aprile 1946 venne eletto a Roma il Consiglio di reggenzache, il 16 novembre 1946, indisse a Firenze il CongressoNazionale delle Società Veliche. Il Congresso costituì l'Unione Società Veliche Italiane(Usvi) riportando la sede dell'organismo a Genova(Porticciolo Duca degli Abruzzi). Infine il 5 dicembre

1964 l' Usvi tornò all'antico riprendendo il nome diFederazione Italiana Vela ( Fiv), Federazione elencatanella Legge 16.2.1942, n. 426 (come Rfiv). (fonte: Coni)

Corte Lambruschini - Piazza Borgo P16129 GenovaTel.: +39 010 544541Fax.: +39 010 592864Url: www.federvela.ithttp://www.federvela.it/twitter: federvelaFacebook: FIV-Federazione-Italiana-Vela

FEDERAZIONE ITALIANA VELA

Carlo Croce, presidente Fiv dal 2008

Page 24: il Veterano dello Sport - UNVSrani dello Sport e La Gazzetta dello Sport, lanciano il Premio Internazio-nale Edoardo Mangiarotti, una borsa di studio di 5.000 euro riservata a gio-vani

áá PAG. 24 il VeteranodelloSport

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DESTINA IL 5 X 1.000 ALL’UNVSAnche per il 2013 l’Unvs desidera partecipare alla raccolta fondi attraverso il 5x1000 dell’Irpef. Raccomandiamo ainostri soci la massima adesione e diffusione, perché apponendo la propria firma nell’apposita casella destinata alleAssociazioni di Promozione Sociale della propria dichiarazione dei redditi, indichino il codice fiscale:

80103230159È superfluo evidenziare la carenza finanziaria dell’Unvs e l’importanza di utilizzare questa opportunità. Come giàdichiarato a suo tempo, tutto l’eventuale introito sarà destinato all’attività delle sezioni.

Sostegno del volontariato e delle altre organizzazioni non lucrative di utilità sociale,delle associazioni di promozione sociale e delle associazioni e fondazioni riconosciuteche operano nei settori di cui allʼart. 10,c. 1, lett a), del D.Lgs. n. 460 del 1997

FIRMA ............................................................................................................

codice fiscale delbeneficiario (eventuale)

nome cognome80103230159

Si realizza il primo dei passi fortemente voluti dalla Presidenza per la creazione di progetti Unvs a favore di giovani normodotati e diversamente abili. Grazie alla preziosa collaborazionedel consigliere Gianfranco Vergnano si sono rese disponibili le prime aziende che, con donazioni e contributi liberali, saranno il motore economico dell’operazione. L’attuale congiunturaeconomica, che non permette alle istituzioni di elargire finanziamenti, rende indispensabile la presenza e la collaborazione con le aziende per realizzare in concreto idee e progetti. Le realtàproduttive e manufatturiere italiane, che vivono anch’esse un periodo non certo florido, si stanno invece dimostrando sensibili ai problemi sociali e accolgono la necessità di contribuiredimostrando di essere non solo il vero volano dell’economia, ma anche parte importante del tessuto connettivo della collettività. Un sentito ringraziamento alle prime cinque aziende chehanno aderito (a cui dedichiamo in calce, per dovere di cronaca, dei brevi profili).Incassato, è proprio il caso di dirlo, il contributo, si passerà in brevissimo tempo alla discussione, in sede di Comitato di Presidenza, delle modalità e alla definizione dei progetti, nonchè allacreazione dei bandi per portare alla luce una nuova iniziativa firmata Unvs.

Al via la collaborazione con le aziende