Promosso dall’Istituto Tecnico Industriale Statale “Sen. Aristide Merloni”

Patrocinio di:Assessorato alla Cultura e Politiche Giovanili del Comune di FabrianoAssessorato alla cultura della Comunità Montana Esino-Frasassi

IL MESSAGGERO DEGLI DEI

N. 12 - anno 5°Marzo 2008

MEMORIA

Il tempo Migliore Il tempo Migliore della scuoladella scuola

Il 27 gennaio viene ricordato ogni anno come"Il Giorno della Memoria". In questo giornodel 1945, l'Armata Rossa Sovietica liberò ilcampo di sterminio nazista di Auschwitz-Birkenau, il più vasto e distruttivo dellaPolonia. Il 27 gennaio, in molti paesi, si com-memora l'Olocausto, che determinò e causòla persecuzione e il programmatico genocidiodi sei milioni di Ebrei, oltre a omosessuali,zingari, testimoni di Geova e comunisti, daparte del regime nazista, durante la secondaguerra mondiale. Possiamo riassumere tuttoquesto in una sola parola, Shoah, che inebraico significa "sterminio". Proprio inrispettoso onore di questo evento, alcuniragazzi della nostra scuola hanno partecipa-to ad un viaggio in Polonia di quattro giorni,dal 24 al 28 gennaio, organizzato dallaComunità Montana Esino-Frasassi. Ne hannopreso parte le classi 4^ Carta e 3^ manu-tentori, accompagnate dal Dirigente Sco-lastico dell'Itis, dalla Professoressa PaolaTomarelli, I

In questo periodo sono staterealizzate dalla scuola e perla scuola tante iniziative,forti culturalmente e, soloapparentemente, diverse nellefinalità. Il viaggio in Polonia,nei luoghi della memoria,recentemente compiuto daglistudenti della classe IV Cartacon altri studenti delle scuolefabrianesi, grazie all'impegno(continua a pag.2)

all’interno Magdi Allam

IL GIORNO DELLA

ANORESSIASpecialeSpeciale

2

Il tempo miglioreIl tempo migliorefinanziario e culturale dell'asses-sorato alla cultura dellaComunità Montana, l'incontro inteatro con il giornalista MagdiAllam sul dialogo interreligioso emulticulturale, l'iniziativa sullealtre Shoah promossa dalla stessacomunità montana. C'è un filo sottile, ben resistente,che, anche attraverso queste inizia-tive, lega la necessità di educare igiovani ai valori del rispetto e del -l'accoglienza, con il rifiuto dell'in-tolleranza e del pregiudizio.L'intolleranza è una forma di malat-tia culturale che rende incapaci diriconoscere il valore naturaledelle differenze; il pregiudizio èun'espressione di pigrizia mentaleche impedisce di mettersi in gioconel confronto con gli altri. Perquesti i motivi la scuola con le sueiniziative culturali si deve distin-guere dagli altri spazi di conviven-za. Il tempo della scuola deveessere quello migliore e più signifi -

cativo vissuto dai giovani, perché èil tempo dell'amicizia, del rispetto,della solidarietà e dei valori piùalti della convivenza sociale.Qualcuno sostiene che libertà esalvaguardia della propria culturasiano la stessa cosa, da profetiz-zare crociate e giustificare qualun-que forma di reazione, anche arma-ta. Per fortuna nei principi fonda-mentali della nostra Costituzionetroviamo alcune enunciazioni splen-dide che meglio di qualunque com-mento possono far riflettere perevitare di condividere un simile pen-siero. Art. 3 Tutti i cittadini hanno pari

dignità sociale e sono eguali davan-ti alla legge, senza distinzione disesso, di razza, di lingua, di reli-gione, di opinioni politiche, di condi-zioni personali e sociali. ……….Art. 6 La Repubblica tutela conapposite norme le minoranze lingui-stiche.Art. 11 L'Italia ripudia la guerra

come strumento di offesa allalibertà degli altri popoli e comemezzo di risoluzione delle contro-versie internazionali; consente, incondizioni di parità con gli altriStati, alle limitazioni di sovranitànecessarie ad un ordinamento cheassicuri la pace e la giustizia fra leNazioni; promuove e favorisce leorganizzazioni internazionali rivol-te a tale scopo.

Ecco il linguaggio della scuola dafar condividere ai nostri giovanicon serenità e speranza per unfuturo migliore, rifiutando qualun-que forma di intolleranza e pregiu-dizio. Il tempo speso per tutti nonsarà stato inutile e solo alloralibertà e democrazia diverrannovalori universali, condivisi anchenella diversità!Un invito agli studenti: parliamone.

Con affetto il Preside

referente per la scuola e trait-d'union verso la Comunità Montana e, dalProfessore Luca Barbini, il quale ha collaborato alla realizzazione del pro-getto. Inoltre erano presenti: Fabrizio Giuliani, Presidente della ComunitàMontana; Marino Montalbini, Assessore alla Cultura; Vinny Cecchetelli,Responsabile del Sistema Bibliotecario Locale (SBL), una rappresentanzadella Scuola Media "Marco Polo" e delle Scuole Superiori ITAS e IPSIA diFabriano. Nelle settimane precedenti al viaggio, ci sono stati cinque incon-tri dei ragazzi, con un'Operatrice della Comunità Montana, la Sig.ra MariaCristina Mosciatti nei quali si è lavorato su "L'alfabeto della Shoah", ossiasul rapporto tra lettere e relativi significati dell'Olocausto. Questi concettisono stati divisi tra le classi, le quali hanno svolto delle ricerche, per appro-fondire gli argomenti. Gli stessi elaborati hanno poi trovato spazio in varicartelloni. Dopo la dovuta preparazione sul tema, il 24 gennaio i ragazzisono partiti per la Polonia. Tappa importantissima del viaggio è stata lavisita ai campi di concentramento di Auschwitz, il lager principale, e diAuschwitz-Birkenau, il campo di sterminio. Il vedere con i propri occhi levarie stanze, le camere a gas, i forni crematori e tutto ciò che ha provoca-to dolore e tante vittime, è servito per formare nei ragazzi un'opinione per-sonale e per capire meglio tutto quello che avevano precedentemente stu-diato sui libri. Questo è stato dimostrato da un comportamento serio erispettoso degli alunni verso quel luogo che è stato scenario di crudeltà esofferenza. La giornata successiva, invece, è stata dedicata alla visita di

Cracovia. Poi è seguita la "ripartenza" per l'Italia. Durante il viaggio, siad'andata che ritorno, gli insegnanti hanno cercato di creare un dialogo,un'interazione fra i ragazzi dei vari Istituti, ponendo domande sul temadella Shoah, per ascoltare poi i vari pareri.Le visite e i momenti più importanti del viaggio sono stati filmati e verran-no raccolti in un video che pubblicherà la Comunità Montana, con visione alTeatro Gentile di Fabriano, all'interno di una manifestazione che avrà luogoil 4 marzo 2008 alle ore 9 con titolo "Il Senso della Memoria: noiTestimoni". Gli altri lavori degli alunni, della Prof.ssa Tomarelli, del Prof.reBarbini (ha realizzato video-riprese) e dell'Operatrice Maria Cristina, sonostati presentati durante la due giorni di assemblea generale dell'Itis; il tuttocurato dagli Assistenti didattici di Laboratorio. In un silenzio di tomba ilPreside ha tenuto un sentito discorso di forte impatto emotivo, in cui allafine ha sottolineato una frase contro l'ignoranza e lo strisciante revisioni-smo storico:"….. leggete ragazzi, leggete!..perchè la lettura è l'armainversamente proporzionale all'ignoranza..!".Insomma questa esperienza è servita, sia agli alunni che ai professori, percapirne di più sul più buoi periodo della storia moderna, ma è stato soprat-tutto un costruttivo pretesto, per riflettere su quella che è stata una vera e

propria atroce pianificazione senza pari.

Giulia Violini

... UN VIAGGIO

LA COORDINATRICE EDITORIALE

a cura dell’editoreGiancarlo Marcelli

PER RICORDARE

della scuola della scuola

- Di Cecilia Archetti 3A Inf.Luana Dolce 3A Inf.

il nome dell'accordo di programmaquadro tra la regione Marche e il ministrodelle politiche giovanili, che punta a valorizza-re le potenzialità dei ragazzi e che coinvolgeenti ed istituzioni, all'interno dei quali è statosviluppato un progetto volto ad attuare unpercorso di educazione alla cittadinanza,all'interno delle scuole superiori, con l'intentodi creare occasioni per promuovere il prota-gonismo sociale dei giovani, intitolato: "Provedi democrazia".La nostra classe, la 3°A Informatica, ha aderi-to a questo progetto promosso dall'UfficioScolastico Regionale, dalla Regione Marche edall'Università degli Studi di Urbino, su propo-sta dell'insegnante di lettere Manuela Morosin.Tale progetto sviluppa differenti temi didiscussione, mediante percorsi diversi chevanno dall'utilizzo delle nuove tecnologie, allostudio di problematiche specifiche, fino allapartecipazione diretta ad attività istituzionali.L'attività proposta dall'Università degli Studidi Urbino e dal laboratorio "La Polis" è stataorganizzata intorno allo studio, alla conoscen-za ed alla comprensione delle seguenti tema-tiche:-la condizione e i bisogni dei giovani;-la cittadinanza attiva e la partecipazione deigiovani alla vita pubblica;-le politiche per i giovani.Dopo aver discusso in classe questi argomen-ti e aver redatto per essi un verbale di rifles-

sione, abbiamo allargato la discussione in unapiattaforma virtuale, alla quale hanno parteci-pato altre scuole superiori della Regione.La nostra attività si è però arricchita di altreiniziative, alcune delle quali, come il laborato-rio di lettura in cui abbiamo preso in esame illibro di George Orwell "La fattoria degli ani-mali", già terminate, altre, come lo studiodelle istituzioni locali, nazionali ed europee,nonché quello della Costituzione Italiana,saranno affrontate nei mesi seguenti.Parteciperemo inoltre a dei consigli comunalie regionali riguardanti tematiche sui giovanied incontreremo amministratori, funzionaried esperti che, nell'ambito dell'attività propo-

sta, tratteranno, di volta in volta, materie spe-cifiche.Finalità del lavoro svolto, che si concluderàcon la visita al Parlamento europeo diStrasburgo, nel mese di aprile, è di far cono-scere il ruolo, le funzioni e le competenze delleistituzioni locali, nazionali e sopranazionali, diavvicinare i giovani alla realtà del proprio ter-ritorio e di incentivare la partecipazione allacittadinanza attiva dei giovani alle scelte che liriguardano, partendo dai problemi dellacomunità dove vivono .

3

RI-CERCATORI DI SENSOGIOVANI

E’

4

olti si chiedono il perché si continui apermettere l' immigrazione in Italia di altriextracomunitari. La maggior parte di loroviene qui, per cercare un lavoro e per vivereuna vita migliore, anche se lontani dal propriopaese natale e questo va bene, ma l'altraparte..gli altri, che cosa fanno? Le persone si lamentano che non possonotornare a casa da soli perché hanno paura diincontrare questi "altri" che rubano, molesta-no, spacciano. Non tutta la gente che vieneda Paesi stranieri è cosi, ma la paura che losiano è alta, c'è quasi una psicosi. "Oramaisono più loro che gli italiani, e questo non vabene perché siamo in Italia e dovrebberoesserci più italiani che altre razze"- questo sidice e si sente dire sempre più spesso.Ultimamente, si è visto e sentito sul telegior-nale, di una ragazza uccisa da un extracomu-nitario, sgozzata dentro casa sua, ma il peg-gio è che era una studentessa, frequentavaancora il liceo. L'omicida ed i suoi comparipenseranno sicuramente che, dopo due annidi reclusione, verranno liberati. Come se nonfosse successo niente! Non dico che sonosolo gli stranieri a delinquere, ma il dannodegli stranieri è più grande del nostro, per-ché noi li abbiamo ospitati in Italia e lorodevono fare ciò che detta la nostra legge. Un caso diverso, il quale reclama una rispo-sta urgente sul campo, è quello dei molesta-tori, a prescindere dalla nazionalità di appar-tenenza; se la prendono con ragazzi oragazze che si avviano quotidianamente,tranquilli verso casa, verso il centro città o in

altri luoghi, per stare insieme tra di loro. Nonè più possibile tollerare ciò. L'ultima cosa,sempre gravemente illegale, è lo spaccio didroga, di tabacco contrabbandato e di qua-lunque cosa che nuoce alla salute. Anche quisiamo alle solite :il più delle volte le colpericascano sempre verso le medesime perso-ne.. I genitori hanno paura a mandare in giroper la città o in discoteca di sera i propri figli,perché hanno il terrore che prendano "la viadella droga", ed io lo so bene perché, i mieimi raccomandano sempre di non azzardarmia "percorrere strade" che non porterannomai a nulla, se non alle malattie o addiritturaalla morte. Anche in questo caso, in alta per-centuale, i pusher sono provenienti da altri

Paesi.Io non lo dico solo perché è un pensiero personale, ma ci sono molti scontenti che silamentano tutti i giorni sul permissivismo egarantismo totale verso gli "altri".. e alcunilo scrivono pure su internet, aprendo deidibattiti, ma alla ne viene fuori continuamen-te il medesimo concetto: la mancanza diregolamentazione degli extracomunitari èuna piaga che deve essere curatasubito,senza più aspettare, chiaramente conle dovute attenzioni ed il dovuto rispetto.

Italia,- Di Davide Colonna 2E

M

un paese troppo ospitale?

5

MERCURIUS

Periodico dell’ITIS “Sen.Aristide Merloni”

nato come POF dal 2000Dal Quotidiano all’Esame di StatoEDITOREDirigente ScolasticoGiancarlo Marcelli

DIRETTORE RESPONSABILEMarco Galli marcogalli@itismerloni.it

COORDINATORI EDITORIALIGiulia VioliniDavide Tombolini

IDEAZIONE GRAFICA Marco Galli

IMPAGINAZIONE E GRAFICAErminia Stroppa Marco Galli

OTTIMIZZAZIONE ESTAMPAErminia Stroppa

DISTRIBUZIONERedazione Mercurius

REDAZIONE presso l’ ITIS

“Sen.Aristide.Merloni”Largo S.D’Acquisto 2,60044 FABRIANO (AN)Tel. 0732 2322 Fax. 0732 629047email: info@itismerloni.itsito: www.itismerloni.it

LA REDAZIONEDavide Tombolini 5B Mecc.Marco Cennini 5B Mecc.Alessio Cervigni 3A Mecc.Gianmarco Loretelli 3A Mecc.Cecilia Archetti 3A Inf.Luana Dolce 3A Inf.Cristian Tinti 2AGiulia Violini 3A Chim.Tommaso Brunori 3A Chim.Cristian Savelli 2DNicolo’ Patassi 4A Inf.Davide Colonna 2ECristian Teatini 2ELorenzo Bertini 3A Mecc.Filippo Brencio 2A

Arriva l’auto

a scienza non ha proprio più confini, la macchina che guida da sola, modello "Supercar",non è più solo una trovata cinematografica o per dirla ancora più grande un 'utopia. È statainfatti presentata al museo della scienza di Londra la futuristica "Lux" (nome derivante dallatino luce), una macchina che sarebbe la copia tecnologicamente avanzata della normaleVolkswagen Passat, destinata a risolvere tutti i problemi da stress di chi guida, causati daltraffico di oggi. Non pensate che sia una comune berlina; questo "giocattolino" è pieno zeppodi congegni ipersofisticati, come i tre sensori laser (due davanti e uno dietro) che, come"occhi intelligenti", trasmettono le immagini della strada circostante a un computer dibordo, il quale a sua volta è collegato a un navigatore satellitare. Ricevute le informazioni, lerielabora, trasmettendo poi la foto della vettura e di quello che la circonda in un raggio di200 yard (poco piu di 180 metri) ostacoli compresi. Per questo motivo Lux è in grado di fer-marsi agli stop e ai semafori, come anche di fermarsi prontamente se la macchina davantiinchioda improvvisamente o di accelerare se il percorso è libero. Per riassumere in brevepossiamo dire che basta schiacciare un bottone, quello del pilota automatico, per togliersidalla testa i pensieri della guida e rilassarsi comodamente, magari leggendo un giornale…….!La Supercar del nuovo millennio è opera della tedesca Ibeo Automobile Sensor, che ha sedead Amburgo. Un problema che si pone Karen Tippkotter, portavoce dell' azienda, è il seguen-te: sarà legale, per i governi, permettere di far circolare auto senza guidatore. La porta-voce ha anche detto che la Ibeo ha gia avviato trattative con le maggiori case automobilisti-che come Volkswagen, Bmw, Honda e Mitsubishi. I primi prototipi dovrebbero essere prontientro la fine dell' anno. La Lux verrà impiegata negli Stati Uniti, dove ultimerà i test nellaUrban Challenge, una corsa su strada particolare organizzata dalla Darpa (agenzia di ricer-ca e difesa collegata al pentagono). L' obiettivo è quello di percorrere circa 60 miglia in unoscenario al di sotto delle 6 ore e ad una velocita di 30 miglia orarie. Si spera che Lux riescaad attirare l' attenzione di alcuni compratori, anche se c'è molta perplessità proprio per idubbi sollevati. Uno di questi: "..Perché dovrei comprare un' auto che guida da sola?". Il futu-ro della Supercar è solo fantascienza o sarà realtà?….

- Di Alessio Cervigni 3A Mecc.Gian Marco Loretelli 3A Mecc.

Fondatore Marco Galli

LL

guida da sola

IL MESSAGGERO DEGLI DEI

6

l leader dell'opposizione pakistana BenazirBhutto, icona anti-islamista e importante con-tatto per il Pakistan con l'America e l'occiden-te, è stata brutalmente assassinata aRawalpindi da un attentato suicida. Secondola ricostruzione della polizia pakistana, gliassassini erano in sella ad una moto, hannofenduto con determinazione la folla ed hannocominciato a sparare con un kalashnikov,uccidendo oltre venti persone, colpendo poi ilvero bersaglio alla testa: la Bhutto. L'auto-eliminazione è stato l'atto finale dei kamika-ze; completata la missione si sono fati esplo-dere. Di contro, l'Intelligence britannicasostiene che la leader dell'opposizione siastata invece uccisa dall'esplosione di unabomba. Alla notizia dell'assassinio, si sonoverificati, all'interno del Paese, scontri edisordini che, hanno procurato una situazio-ne sull'orlo della guerra civile. Il PresidentePervez Musharraf ha immediatamente

proclamato tre giorni di lutto nazionale. Ladata delle elezioni che, era prevista per l'8 digennaio, è stata invece spostata di tre mesi.Il nuovo candidato dell'opposizione sarà ilfiglio della Bhutto, Bilawal, appena dicianno-venne. Dal canto suo ha annunciato che con-tinuerà i suoi studi a Oxford, lasciando ognipotere al padre Asif Ali Zardari. Lo stesso Aliha attaccato il Presidente Musharraf, dando-gli la colpa dell'uccisione della moglie, seppurle fonti ufficiali parlino di una rivendicazionedi Al Qaeda. Chiunque sia stato il mandantedell'attentato, rimane il significato finale delpiano, scattato principalmente per aumentarel'instabilità e addirittura destabilizzare sinoalle fondamenta il Pakistan, detentore dellabomba atomica, al pari del suo nemico stori-co: l'India. Se pensiamo al quadro che sipotrebbe prospettare, con armi termonu-cleari in mano a terroristi, di qualsiasi sigla

essi siano appartenenti, vengono brividi fred-di. Non solo il Medio-Oriente, ma l'interomondo potrebbero pagarne un prezzo deva-stante. C'è anche un particolare grandecome un macigno che incombe sul problema:l'odio viscerale verso lo Stato d'Israele; sce-nari preoccupanti e gravissimi.Un altro obiettivo è sicuramente da andare aricercare nel disegno istituzionale (secondoalcune fonti) finalizzato ad ostacolare libereelezioni, potenzialmente "pericolose" perl'avvento di una nuova democrazia.

Alla chiusura del numero del giornale, abbia-mo i risultati definitivi delle elezioni:il PPP del Bhutto e il PmL-N di Sharif hannovinto con largo margine sul partito del RE diMusharraf.

TRAGEDIA

I- Di Tommaso Brunori 3A Chim.

e INSTABILITA'in Pakistan

per gli U.S.A.- Di Cristian Tinti 2A

Filippo Brencio 2A

Obama o Hillary? Non si è ancora deciso chi guiderà il Partito Democratico statunitense alle prossime elezioni presidenziali, come non si sa ancora chisarà il candidato repubblicano. Dopo la presidenza di Georges W. Bush, destinata a cadere e a subire le bocciature del governo sui temi fondamentalidella politica estera, tutti si chiedono chi sarà il nuovo Presidente, ma adesso solo un chiromante sarebbe in grado di sapere ed indovinare; infatti tuttele nominations al momento sono validissime, visto che le differenze tra i candidati sono spesso molto diverse.Quattro sono i nomi più gettonati i questo momento : Obama e H.Clinton tra i democratici da una parte e Rudy Giuliani e John McCain per i repubblica-ni dall'altra. Cominciamo a conoscerli meglio uno per uno, iniziamo da Obama: nato il 4 agosto 1961 è laureato in legge , rieletto al Senato il 4 gennaio2007. Prima di darsi alla politica, aveva raccontato in un libro la sua difficile infanzia. E' attualmente accusato di aver chiesto un aiuto politico agli indu-striali dell'Illinois, in cambio di una raccomandazione verso il Governatore dello Stato. I media non sanno molto di lui ma continuano a parlarne tantis-simo. E' nato un nuovo personaggio da prima pagina.Hillary Clinton: è nata il 26 ottobre 1947 e risulta che, assieme a fratello e marito, abbia lavorato nel buio segnalando i casi di individui danarosi prontia pagare somme elevatissime per ottenere il perdono presidenziale.Nel 2000 si scopre che affitta addirittura le stanze della Casa Bianca; si può definire una calcolatrice storica.Da oltre 15 anni sulla scena pubblica, è un personaggio delle Istituzioni ma nessuno può dire di conoscerla veramente. Ora passiamo ai repubblicani:John McCain è nato a Panama il 29 agosto nel 1936 ed è sposato con la figlia dell' industriale Budweiser. Si vanta di aver combattuto in Vietnam comepilota, di essere stato prigioniero e torturato ad Hanoi, ma ai reduci di guerra non sta affatto simpatico. Per qualcuno ha l'alone di eroe, per altri èvisto come un cane sciolto, seppur di scuola conservatrice. Si dice che Bush lo sosterrà a spada tratta alle elezioni presidenziali. Per concludere, RudyGiuliani si è sposato tre volte e per tre volte le moglie se ne sono tornate a casa.Dopo avervi fatto conoscere un po' meglio i candidati alle prossime elezioni americane, non ci resta che aspettare il giorno in cui Bush dovrà lasciareil posto al nuovo Presidente degli U.S.A.Intanto, da ultime notizie, si apprende che lo “sceriffo” Rudy Giuliani si è ritirato dalla corsa alla Casa Bianca.

7

Un nuovopresidente

8

Tsunami,

l ciclone Sidr, cosi è stato chiamato, hadevastato completamente il Bangladesh.Il fenomeno catastrofico, di entità peròinferiore a quella dello Tsunami che colpiil Medio Oriente nel 2004, ha causatomigliaia di morti e di dispersi. Secondo leultime cifre fornite dal governo di Dacca,i morti sono 3.033, ai quali si aggiungo-no 1.724 dispersi (ma la cifra complessi-va potrebbe essere di tre-quattro voltesuperiore) e 29 mila feriti. Sono oltre unmilione e mezzo le famiglie colpite dalciclone, che ha provocato anche oltre 3milioni di profughi (evacuati in preceden-za dalle zone distrutte) e un totale di 6milioni 700 mila persone diversamenteinteressate dal disastro e, a rischio difame ed epidemie. Superano il milioneanche le case distrutte, mentre 650 milaettari di coltivazioni sono stati devastati.Il cataclisma ha messo ancora più nei"guai", sotto il punto di vista economico ilpaese, il quale si è visto arrecare ingentidanni all'agricoltura, alla zootecnica edalla pesca. Un grave colpo considerandoche, l'economia del luogo si basa tutta sulsettore primario (agricoltura,allevamentoe pesca). Più di 92.000 ettari di coltiva-zioni sono andati completamente distrut-ti e oltre 551.000 hanno subito danniingenti, stando ai dati forniti dall'UfficioGestione Disastri del Ministerodell'Alimentazione. Risultano consistentianche le perdite nel settore zootecnico,

con morti stimate di oltre 350.000 unitàdi ruminanti (bovini, bufali, pecore ecapre) e pollame. Gravi ripercussionianche nel settore ittico e nell'allevamen-to di gamberetti; si parla di circa 5000vasche per gli allevamenti distrutte, invari distretti del paese. L' imperativoquindi è uno solo, intervenire subito! "C'èurgente bisogno di assistenza per riav-viare le attività produttive agricole e itti-che ed occorrono capi di bestiame perfacilitare gli spostamenti nelle comunitàcolpite. Un intervento rapido per incre-mentare l'autosufficienza alimentare nellearee devastate dal ciclone ridurrà lanecessità di future operazioni di assisten-za prolungata e più dispendiosa per sal-vare vite umane. Le recenti catastrofi

naturali dovrebbero servire come campa-nello d'allarme per tutti indistintamente.Noi dobbiamo farci promotori di interven-ti tecnologici, per aiutare i paesi più vul-nerabili e meno all'avanguardia, adaffrontare le cause e le conseguenze deicambiamenti climatici. Dobbiamo lavorareduramente, affinché nessuno possa met-tere in dubbio gli sforzi, l'operosità delmondo intero ed usare il buon senso el'altruismo. Si tratta di vite umane, vitesacre che hanno l'obbligo di essere sal-vaguardate. Sono altri popoli ma sononostri fratelli. Non dovrebbe mai accade-re di sentir dire: "Se si fossero presedeterminate misure con tempestività,non sarebbe successo…!".

I

- di Lorenzo Bertini 3A

3 anni dopo

ITALIA - CINA

- Di M. G

Il Dirigente Scolastico dell'IPSSARCT "A. Panzini" di Senigallia, Prof.re AlfonsoBenvenuto, il 22-23-24 Novembre 2007 ha organizzato, con l'avallo ufficialedel Ministero della Pubblica Istruzione (Dipartimento per l'Istruzione -Direzione Generale degli Affari Internazionali) e la collaborazione dell'IIS"Corridoni-Campana" di Osimo e IPSSART "Girolamo Varnelli" di Cingoli, ilSeminario Nazionale Collaborazione Culturale e Partenariati tra ScuoleItaliane e Cinesi. I luoghi di discussione come la Rotonda a Mare, Il Palazzo delTurismo ed il Teatro "La Fenice", hanno visto impegnati figure istituzionali,proprietari di aziende- general-manager di ditte marchigiane leader nelmondo, quadri e dirigenti della Pubblica Istruzione. Nella full-immersion fiume,che in poche righe sarebbe arduo trascrivere, cosa è emerso di concreto?L'ennesima riprova che studenti ed imprese non possono ormai più pianifica-re il domani (anzi l'oggi), senza volgere lo sguardo verso la Cina, questoimmenso paese, di cultura millenaria e "spaventoso" per velocità di trasfor-mazione e progresso tecnologico. Il collegamento diretto in video-Conferenzacon dirigenti italiani e cinesi dell' MTS GROUP nel paese asiatico e con StefanoClementoni, dell'omonima ditta ad Hong Kong, è stato ascoltato ed apprezza-to fino all'applauso. I nostri connazionali hanno sottolineato ancora, come difatto, la Cina sia ormai un "ciclone" che nei prossimi 40/50 anni sposteràcompletamente l'asse economico del pianeta. Di concerto, in sala, i relatorihanno trasmesso alla platea, composta da dirigenti scolastici, insegnanti estudenti, il messaggio su "L'inelluttabilità" del divenire; la società globale è intrasformazione profonda. Perciò, si deve essere della partita, con il nostrofondamentale contributo di creatività e qualità. Nel campo dell'Istruzione,idee, protocolli d'intesa e fasi operative stanno prendendo corpo, mentrealtre sono già in fase avanzata. Basti pensare ai progetti: Marco Polo, Il GelsoBianco e soprattutto Il Milione (www. Scuoleilmilione.it), rete nazionale, natanel 2006, che oggi conta ben 70 scuole collegate. Il suo scopo principale èquello di creare interscambi tra studenti italiani e cinesi, favorire l'accesso

nei rispettivi paesi per lo studio della lingua e cultura, predisporre strutture,con l'aiuto delle istituzioni, al fine di permettere ai giovani asiatici di studiarenelle nostre facoltà, con autosufficienza linguistica e logistica. Lo studio dellastoria, dei paesi interessati, rimane il primo approccio dovuto, se si vuoleentrare in simbiosi reale con persone di usi e costumi radicalmente diversidai nostri. Un altro obiettivo è quello di creare insegnanti che magari, per unoo due anni, possano operare in Cina, per l'insegnamento della lingua italiana,inserire nei POF laboratori operativi di lavoro specifico ed internazionalizzar-li. Sono allo studio anche tante altre opportunità reali e applicative. La diffe-renza, tra scuola cinese ed italiana, è grande: basti pensare che nei loro liceisi studia robotica ed astronomia. Sono molto preparati in matematica e nellematerie scientifiche. La testimonianza di una alunna di 19 anni ci ha permes-so di venire a conoscenza, che il sistema prevede lo studio delle 4 operazionia tre anni, è vietato l'uso della calcolatrice, si fanno test periodici, come risol-vere 100 operazioni in 10 minuti. Le ore di lezioni giornaliere vanno dalle 10 alla14, con una forte attenzione per l'apprendimento delle lingue straniere. Solociò aiuta a capire l'enorme divario esistente.La conclusione dei lavori ha avuto il suo "Clou" con l'intervento fortementeetico del Dirigente Scolastico Regionale Michele De Gregorio (già protagoni-sta la sera precedente, prima della ricca cena Italo-Cinese al Panzini, anchedi una citazione della nostra scuola intitolata ad Aristide Merloni, esempio diuomo industriale attento al sociale e non solo al profitto) , il quale ha spazia-to, rivolto soprattutto agli studenti, dalla fame nel mondo ai valori di libertà,questi rimarcati nei primi tre commi della Costituzione, stampati e ben visibi-li su di un maxi-schermo. Gli inni nazionali, in una scenografia di bandiere,hanno chiuso la tre giorni nazionale; tutti in piedi, trasportati dal rispetto edun convinto arrivederci, per varare nuove iniziative già da subito al ritornonelle proprie sedi.

9

Seminario

10 11

"Prove di dialogo con l'Islam"

Davide Tombolini

rano mesi che la prof di ReligioneCristina Corvo ci preparava per quelloche ci si aspettava fosse un grande avve-nimento: così è stato. Mercoledì 27 febbraio al Teatro Gentiledella nostra Fabriano abbiamo assistitoallo svolgersi di un incontro tanto interes-sante quanto entusiasmante. L'ospited'onore è stato un personaggio di famainternazionale; famosi sono i libri da luiscritti: Magdi Allam.

Magdi Allam, laureato in Sociologiaall'Università La Sapienza di Roma, ègiornalista nonché vice-direttore ad per-sonam del "Corriere della Sera". Personacarismatica e coraggiosa, vive sotto scor-ta da quando il gruppo politico palestine-se Hamas gli ha pronunciato una fatwa dimorte, per le posizioni da lui prese con-tro l'integralismo e l'estremismo islamico.È stato contattato ed invitato per parlaredel mondo musulmano e per cercare dicapire dove trovare un punto di dialogo

tra l'Islam e il Cristianesimo, religioni fon-damentalmente e culturalmente moltodiverse.Alcuni ragazzi, durante le vacanze natali-zie, hanno avuto il piacere di essere ospi-tati dal giornalista per trascorrere unagiornata nella sua casa, alle porte diRoma. C'è stato così modo di intervistar-lo e conoscerlo bene. Sono stati proprioloro i protagonisti dello spettacolo "Provedi dialogo con l'Islam", che insieme all'in-segnante, hanno professionalmentetenuto un'intervista al Dr. Allam avanti adun pubblico attento e numeroso. I "Giornalisti per un giorno" hanno con-dotto il dialogo, spaziando tra argomentiscottanti come il fondamentalismo islami-co, contro il quale Magdi Allam lotta convivace convinzione e le argomentazioniche toccano la pena di morte.

l'ITIS incontra MagdiL'ospite ha fatto chiarezza sulle sue

posizioni e i suoi pensieri, analizzando esottolineando l'importanza di valori pri-mari dell'essere umano, quali la sacralitàdella vita e il diritto che ognuno ha diviverla; è importante avere un'ideologiaconvinta di ciò che si è, credere e lotta-re per essa, senza paura dei pregiudizi ediscriminazioni.Inoltre ha dato prova della piena convin-zione che lo spinge a credere nei giovanie nell'educazione che darà loro modo divivere e programmare il futuro.

Questa è la risposta che ha dato ad unaragazza quando gli ha chiesto se per iltipo di vita che conduceva, si ritenesseuna persona libera: "La libertà è unadimensione interiore. Si esplica col parla-re, con lo scrivere. Una persona non èlibera solo nel momento in cui non puòfare ciò che si sente dentro. È libero chifa ciò che è."Di certo, detto da un personaggio chevive costantemente protetto e controllatoa vista da agenti di sicurezza pronti asventare il minimo accenno di attentato,è

da ammirare. Si è quindi rivelata una per-sona di immensa cultura e capace di trat-tare qualsiasi argomento con estremalucidità e ragionevolezza.Durante tutto lo spettacolo, si sono alter-nati momenti di serietà e attenzioneverso l'argomento e attimi di canti e balliall'insegna del dialogo e della cordialità,interpretati simpaticamente da alunnidell' I.T.I.S e altre scuole di Fabriano, chesi sono prestati per ricondurre anche iltutto in una festa a base di amicizia eaffetto reciproco.Il tutto è stato magistralmente organizza-to e diretto dalla immense capacità pro-fessionali di una donna, prima che profes-soressa, speciale. Grazie al suo impegnoed all'infinito carisma che la contraddi-stinguono è stata possibile la realizzazio-ne di uno spettacolo che ha fatto regi-strare il "tutto esaurito" sia nella sedutamattutina riservata agli studenti, siadurante la tornata serale, aperta a tuttala cittadinanza. Una professoressa, un modo di insegna-re. Grazie Cri.

E

IL COORDINATORE EDITORIALE

12

L’assemblea si può

Anche quest'anno si è organizzata la primaassemblea di istituto, nei giorni vicini allevacanze natalizie: dal 20 al 22 dicembre,periodo prescelto, come già da tempo, inpassato.Questa idea di accumulare le assemblee,non svolte nei mesi precedenti come inquesto caso (settembre;ottobre;novembre)e di spostarle nell'ultimo mese dell'anno, èun ottima decisione. Ci sono molti aspettida curare in queste riunioni; il problemamaggiore è dovuto alla scarsa partecipa-zione degli studenti. La colpa spesso vadata ai rappresentanti d'istituto, ma secon-do noi la motivazione vera è da andare aricercare negli spazi insufficienti offertidalla scuola. Seppure l'edificio sia di gran-di dimensioni, ci sono luoghi limitanti comedimensioni. Ad esempio, per poter svolge-re diverse attività (come in questo caso),l'aula magna non può ospitare più di cen-tocinquanta persone, anzi molte di meno,

se si considerano i posti a sedere; questoinfluisce moltissimo.Questi appuntamenti didattici periodicidovrebbero nascere e svilupparsi primacosa per discutere, parlare dei problemiscolastici e, solo in seconda battuta, perdar luogo e partecipare ad attività alterna-tive all'ambiente scolastico. Ci sono tanteiniziative che possono interessare gli alun-ni, tipo i dibattiti su argomenti trattati nelcorso dell'anno oppure su film di variogenere, con la visione finale. Le manifestazioni sportive tipo il calcetto,che vedono i professori contro gli alunni,sono una simpatica iniziativa che attiramolte persone e fa divertire nello stessotempo. Si potrebbero organizzare anchealtri momenti che impegnano tutti gli stu-denti della scuola, come il ping pong,

oppure tornei di pallavolo esterni, quandoil tempo lo permette, visto che la scuolaoffre, in questo caso, un campo da beachvolley.Oltre alle attività agonistiche, ci sono giochidi abilità ed intelligenza, che servono a sti-molare le proprie doti intellettuali, come iquiz oppure gli scacchi o la dama. Sonoimportanti per esercitare la concentrazioneed il self-control. A questo punto, confidiamo nelle prossimeassemblee, affinché siano presenti molti piùpartecipanti, ma nascano anche nuove ini-ziative, che aiuteranno sicuramente adaumentare l'interesse generale, in manierasignificativa.

- Di Gian Marco Loretelli 3A Mecc.Alessio Cervigni 3A Mecc.

ancora migliorare

13

ella zona Borgo (Rio Bono),verrà edifi-cato il secondo "Megastore" di Fabriano. Ilnuovo centro commerciale sarà di 45 milametri quadri. Una costruzione questa cheperò presenta ancora molti interrogativi; tanticittadini vogliono infatti che venga chiaritadefinitivamente la linea dell'amministrazionecomunale, in merito alla nuova trovata dellaGiunta Sorci. Personalmente, nutro forti per-plessità in merito al progetto di un nuovocentro commerciale nella zona Borgo. In moltiinfatti, avevano sposato l'idea del Presidentedell'associazione del quartiere, il quale avevaideato di creare, in quella stessa zona, uncampus scolastico-universitario dove costrui-re i due licei cittadini e gli atenei.Quello che mi rende perplesso è il fatto chegià si pensa ad un nuovo agglomerato com-merciale, quando quello appena costituito aSanta Maria non è ancora completato e non

ha dimostrato assolutamente le sue realipotenzialità di vendita. Perchè, allora, tantafretta nel progettarne un altro?"Il Sindaco e la sua Giunta hanno valutato leripercussioni che, in seguito all'apertura diun secondo polo commerciale, potrebberoricadere sul nuovo "Il Gentile" e sugli opera-tori del centro storico?". Anche gli studentinon rinunciano all'idea dell'associazioneBorgo. Infatti nei mesi scorsi, nelle variescuole fabrianesi, è stata fatta circolare unaraccolta firme, dove gli studenti stessi,sapendo di avere già un moderno Mega-store, hanno appoggiato, firmandola, la

petizione del "Quartiere Borgo". Si ritieneinutile la costruzione di un edificio, dallemedesime caratteristiche, previsto nella zonaRio Bono. Gli scolari invece, sostengono larealizzazione della "Cittadella della Cultura",uno spazio in cui si potrebbero insediare inuovi licei, le facoltà universitarie già presen-ti e nuovi indirizzi (bioarchitettura, scienzeambientali, design etc…). Personalmenteanche io sono d'accordo nel costruire unpolo che comprenda la nascita di una zonadedicata all' istruzione con servizi ricreativiannessi, ma il problema è che la decisioneormai quasi sicuramente è stata presa e con-cordata in tutto per tutto. Fra poco le ruspeinizieranno il loro corso. Eppure basterebbeun poco analizzare e prendere nota del biso-gni dei giovani, i quali hanno poche strutturea disposizione, sia per quanto riguardal'aspetto scolastico che ludico.

UN’ INUTILE

- Di Cristian Teatini 2E

COSTRUZIONE…NN

14

a Festa della donna (non intesa come giornata penalizzante verso il sesso femminile e non come sfruttato rito commerciale) è un gior-no di celebrazione per le conquiste sociali, politiche ed economiche delle donne ed è una festività internazionale celebrata in diversi paesidel mondo occidentale. L'8 marzo era originariamente una giornata di lotta, specialmente nell'ambito delle associazioni femministe: il sim-bolo delle vessazioni che la donna ha dovuto subire nel corso dei secoli. In Italia è molto diffusa un'ipotesi che fa risalire l'origine della festaad un grave fatto di cronaca avvenuto negli Stati uniti, nel 1908 a New York. Alcuni giorni prima di questa data, le operaie dell'industria tes-sile Cotton iniziarono a scioperare per protestare contro le condizioni in cui erano costrette a lavorare. Lo sciopero proseguì per diversigiorni finché l'8 marzo Mr. Johnson, il proprietario della fabbrica, bloccò tutte le vie di uscita. Poi allo stabilimento venne appiccato il fuoco(alcune fonti parlano di un incendio accidentale). Le 129 operaie prigioniere all'interno non ebbero scampo.

La Redazione dedica una poesia, senza tempo e senza sdolcinature ma semplicemente vera, all'animo sensibile di ogni creatura femminiledi questa terra.

Potessero le mie mani sfogliare di Garcia Lorca

Pronunzio il tuo nome nelle notti scure, quando sorgono gli astri per bere dalla lunae dormono le fraschedelle macchie occulte. E mi sento vuotodi musica e passione. Orologio pazzo che suonaantiche ore morte. Pronunzio il tuo nomein questa notte scura, e il tuo nome risuonapiù lontano che mai. Più lontano di tutte le stellee più dolente della dolce pioggia.t'amerò come alloraqualche volta? Che colpaha mai questo mio cuore? Se la nebbia svanisce, quale nuova passione mi attende?Sarà tranquilla e pura? Potessero le mie manisfogliare la luna!

8 MarzoLL

15

interruzione volontaria della gravi-danza è dipendente da una moltepli-

cità di fattori, sia morali ed etici, siascientifici e fisiologici. L'aborto rimane un processo "contronatura" perché si va a modificare quelloche è il percorso di nascita di un nuovoindividuo. Ci sono comunque motivazioniper le quali terminare la gestazionerisulta utile e a volte anche forzata. Lo Stato Italiano attraverso la legge 194permette l'aborto prima del novantesimogiorno di gestazione, mentre tra il quar-to e quinto mese è possibile ricorrereall'IVG solo per motivi di natura terapeu-tica. Se durante la gravidanza si riscontranodei problemi di salute sia sul feto, siasulla donna, si può decidere di fermarela gravidanza, per evitare malformazionidel bambino o ripercussioni sulla salutedella mamma. Possono verificarsi dei casi nei quali ladonna, colpita da un tumore, si trova a

dover decidere se procedere con la curae quindi con relativo trattamento chenuocerebbe in modo grave sulla salutedel feto, oppure portare a termine lagravidanza fino alla fine, trascurando ilmale, per dare comunque alla luce il pro-prio figlio; quest'ultimo di certo un gestonobilissimo, che avrebbe comunquecome risultato la nascita di un orfanellodi madre. Ovviamente questi sono i casi limiti del-l'aborto. Ci sono moltissimi altri fran-genti nel quale ci si trova a dover sce-gliere se poter crescere o meno un bam-bino.Quante ragazze-madri si ritrovano adover combattere tra la loro coscienza ela vita del proprio figlio, per colpa delsesso non sicuro? Potrebbero sicura-

mente verificarsi dei miglioramenti, sevenissero affrontate ad esempio, cam-pagne d'informazione riguardanti la con-traccezione; si responsabilizzerebbero iragazzi anche nelle scuole, e… perchénon dare il via alla distribuzione gratuitadi articoli per il famigerato sesso sicu-ro?È anche fondamentale sottolineare ilfatto che lasciare libertà di scelta, pon-derata e coscienziosa, è principio fonda-mentale di ogni stato civile moderno.A mio avviso è importante che il sessonon sia un tabù nel nostro paese, perchédiscuterne e sensibilizzarne i significati,può essere un modo per eliminare unsacco di problemi e di scelte difficili, unasu tutte l'aborto.

socialesociale

Aborto: l'importanza della prevenzione

- Di Davide Tombolini 5B Mecc.

L’

16

'Hotel Londra di Firenze ha ospitato la prima giornata di formazione per insegnanti ed addetti alla comunicazione delle scuole superiori, nell'ambito deitre appuntamenti organizzati dall'Osservatorio Permanente Giovani Editori. Gli altri hanno avuto luogo a Milano e Catania. L'associazione, nata nel duemila, gra-zie alle sensibilità congiunte di Cesare Romiti, allora Direttore di RCS, il gruppo editoriale Monti e ad altri personaggi fortemente motivati, ha mosso i suoi primipassi dopo una indagine che dava i lettori di quotidiani in caduta libera dal 1975 al 2000: una perdita di un milioni di unità. L'apertura della giornata ha vistoimpegnato il Presidente Andrea Ceccherini, il quale dopo avere elogiato la platea per la nutrita presenza al convegno e l'impegno nelle rispettive sedi di lavo -ro, ha sottolineato come il quotidiano in classe non sia l'Oracolo di Delfi, ma uno strumento con potenzialità di studio sempre più analitico. Una frase caraall'Osservatorio è una massima di Maffei:" … difficile non è sapere, ma come far uso di quello che si sa..". La lettura del giornale deve aiutare il giovane a diven-tare cittadino del domani, sviluppando anche grazie alla lettura di più quotidiani a confronto, quello spirito critico che rende l'uomo libero. Dal 2004, la dimen-sione dell'organizzazione ha assunto un connotato europeo; Anche Franffurter Allgemeine, The Times, Le Monde ed El Mundo fanno parte della grande famiglia,il tutto ufficializzato dal Ministero degli Affari Esteri. Un ulteriore fiore all'occhiello è rappresentato dal successo dell'altra iniziativa parallela al "Quotidiano inclasse", il suo alter ego rivolto alle facoltà universitarie "il Giornale in Ateneo". Il Presidente della Cassa di Risparmio di Firenze, Edoardo Speranza, ha volutofar capire che si è limitata la capacità di pensare; ora impazza la moda di Internet, invece rimane importante il dubbio, il pensiero, la conoscenza, l'approfon-dimento. Giancarlo Mazzuca; Direttore Di QN (Quotidiani riuniti: Il Resto del Carlino, Il Giorno, La Nazione) 50 giornali locali, 400 giornalisti, 3000 collaborato-ri, ha riferito con sicurezza che il futuro del quotidiano sarà da ricercare nelle cronache delle redazioni locali dei vari Comuni, Province, Regioni. La stampalocale non è assolutamente da considerare di serie B. Alla gente interessa il fatto inerente al suo circondario, al suo indotto. A livello nazionale ci sono giàstampa specifica ed un alto numero di emittenti, più il solito Internet. Cara a Mazzoca una frase di Hegel: " Il quotidiano è la laica preghiera del mattino" purconsiderando che l'obiettività non esiste, è un'utopia. Il Direttore della Nazione, Francesco Carrassi, ha ricordato (parole di Giovanni Spadolini) come il suoorgano di informazione, nato il 10 Luglio del 1859, abbia magnificamente interpretato l'Unità d'Italia. Sulla scia di questa affascinante responsabilità, si muovedoverosamente il bisogno di formare i giovani per aiutarli a capire, vedere, decidere. Il moderatore della giornata, Vice-Direttore de La Nazione Mauro Avellini,ha voluto trasmettere un messaggio a favore della carta stampata: non sarà mai soppiantata dalle notizie on-line. L'e-book news di Bill Gates, ad esempio, èstato un flop colossale. Il Dott. Cristiano Re, della Fondazione Enrico Mattei e socio dell'Osservatorio, ha sensibilizzato la platea con la promozione di un Progetto"Giovani, Energia del Futuro", riguardo il risparmio energetico, da sviluppare nelle aule scolastiche. Il Prof.re Cesare Scurati, dell'Università Cattolica Del SacroCuore di Milano, ha posto l'attenzione sulla comunicazione in generale ed ha auspicato un significato finalizzato ad una ricaduta concreta: il quotidiano, purrimanendo un prodotto di medio livello culturale, deve diventare contenuto; un mezzo operativo nelle mani di insegnanti e giornalisti che operano per la stes-sa causa, la comunicazione come formazione. Il collega di Scurati, il Prof.re Piero Cattaneo, ha chiuso la mattinata con le informazioni riguardanti i laborato-ri pomeridiani di lavoro; cinque incontri tematizzati, coordinati da un docente e da un giornalista: politica, economia, cultura, cronaca locale, inchieste. Nonsono mancate, da parte della platea, domande, suggerimenti, confronti. L'ITIS Merloni è stato sorteggiato per il gruppo Cultura. La redattrice delle pagine dicultura de La Nazione, Letizia Cini, ha relazionato, con la collaborazione della Prof.ssa Stefania Marangoni, in maniera chiara, incisiva, completa; un misto diinteresse e bravura in un panorama di modestia. Una seduta plenaria ha concluso il sabato di formazione con una novità: l'anno venturo sarà distribuito nellescuole, insieme a Il Resto del Carlino, Il Corriere della Sera ed Il Sole 24 Ore, il quotidiano londinese The Times, per dar modo alle insegnanti di lingua inglesedi internazionalizzare il progetto.

Prossimo appuntamento, convegno di Siena "Crescere tra le righe".

narrativa

L

Formare ad una nuova coscienza critica

Il Direttore responsabile

Marco Galli

17

IO SONO

- di CECILIA ARCHETTI 3A Inf.LUANA DOLCE 3A Inf.

cinema

o sono leggenda",uscito lo scorso gennaio, riscuote gransuccesso riempiendo tutte le sale cinematografiche.Finalmente è stata scoperta una cura per il cancro, che se a primavista può sembrare una salvezza per l'umanità, si rivelerà inseguito un virus distruttivo, il quale rischierà quasi di estinguerel'uomo. Questa malattia colpisce gran parte della popolazione,trasformando gli infetti in creature fotofobiche, simili a zombi.Soltanto pochi sono immuni ed uno di questi è Robert Neville,interpretato da Will Smith.Il film si apre con una New York ai limiti del verosimile. La GrandeMela è ormai deserta, la vegetazione incombe sulle strade e ora-mai la città è divenuta soltanto un cimitero di automobili. In con-trasto a questo desolante panorama, si vede sfrecciare una FordMustang, alla guida della quale c'è il nostro Robert Neville. Il pro-tagonista, prima del grande disastro, lavorava per l'esercito edora il suo unico scopo è trovare un vaccino per la terribile epide-mia. Crede di essere l'ultimo uomo sulla terra ma a sostenerlo c'èSamantha, il suo cane, che gli terrà compagnia in questa lungasfida con il destino. Trascorreranno tre anni (dal 2009 al 2012) prima che lo scien-ziato Robert Neville scopra la cura. Il tempo a disposizione èsempre di meno, le vittime mutanti dell'epidemia gli danno la cac-cia e, nel frattempo, tutto ciò con cui può convivere sono studimedici, frustrazioni, ansie e spettri del passato. E i ricordi fannomale, soprattutto se si tratta dell'abbandono di una moglie, inter-pretata da Salli Richardson, ed una figlia, la piccola Willow Smith,chiamata Marley in onore del cantante Bob, del quale infatti ècolonna sonora la canzone "Legend".Il regista Francis Lawrence ha creato il film ispirandosi ad ungrande romanzo di Richard Matheson e, se per la maggior partedella sua durata è riuscito a catturare l'interesse dello spettatoreattraverso scene coinvolgenti, delude le aspettative con un fina-

le scontato e quasi banale. Il continuo alternarsi di buio e luce,silenzio e rumore, gioca all'interno della pellicola un ruolo di pri-maria importanza, suscitando angoscia e terrore ed è supporta-to da riprese attraverso le quali il regista trasmette l'enormesenso di solitudine e disperazione del protagonista.Un'altra nota che emerge da una delle scene più riflessive è ilcompleto annullamento del valore del denaro e di qualsiasi altrobene materiale. Una vera sequenza introspettiva.Considerevole è l'azzardo di Francis Lawrence nel costruire l'in-tero film sulle spalle di un solo attore, ma ovviamente Smith nonlo tradisce mostrando tutto il suo talento durante i monologhi edi buffi dialoghi con il cane e i manichini.Attraverso una fotografia d'impatto e riprese dall'alto, lo spetta-tore capta un gran senso di vuoto che pervade l'intera città."Io sono leggenda" è un film che fa riflettere e ci spinge a pen-sare al nostro destino che pian piano, forse senza capirne la gra-vità, distruggiamo poco a poco con le nostre stesse mani.

LEGGENDA

“I

18

ames Marshall Hendrix, nato il 27 novembre1942 a Seattle, è considerato all'unanimità ilpiù grande chitarrista elettrico di tutti tempi. Dalsuo strumento d'elezione ha saputo trarneun'innumerevole quantità di diversi effetti tim-brici, giungendo a suonarlo anche con i denti ,con il gomito o con l' asta del microfono, inmodo coerente al carattere istintivo ed esibizio-nistico dei suoi concerti. Frutto di un incrociofra sangue indiano, nero e messicano, il genia-le musicista vive i suoi primi anni di vita immer-so in una situazione familiare non delle più feli-ci. Per anni convive con la nonna (indiana purosangue che lo porta ancora più vicino alle sueradici Indiane e ribelli), mentre padre e madresi arrangiano in mille lavori. All'età di soli dodi-ci anni riceve come dono la sua prima chitarraelettrica, chiamata da lui affettuosamente "Al",

un piccolo strumento con cui comincia le sueprime esperienze musicali da autodidatta. I pro-blemi cominciano da lì a poco. La madre muorequando Jimi ha solo quindici anni, mentre all'etàdi sedici viene espulso da scuola, probabilmen-te per motivi razziali (ci troviamo nell'Americapuritana a Maccartista degli anni '50). Di fattocomincia a darsi al vagabondaggio, guada-gnandosi da vivere con gruppi di rhythm andblues e di rock'n'roll. Dopo aver prestato servi-zio militare come paracadutista, a ventun'annisi inserisce nel giro dei session-man, ossia dicoloro che vengono pagati a cottimo per le loroprestazioni musicali. L'innovativo stile diHendrix, nel combinare distorsioni lancinantipiene di dolore ed una pura vena blues, crea difatto una nuova forma musicale, che si avvale

di tutta la tecnologia legata allo strumento - dalfinger-picking al wah-wah, dal plettro ai pedali,dal feedback all'effetto Larsen, dai controlli ditono ai distorsori. Ad ogni modo, se non fossestato per le interessate cure di Chas Chandler,manager a New York in cerca di nuovi talenti,forse Hendrix sarebbe solo uno dei tanti nomiche circolavano nell'ambiente, oscurati dai gio-vani talenti bianchi a cui tanta attenzione pone-va l'opinione pubblica ed i media in genere.Chandler lo porta invece con sé a Londra dovegli procura una sezione ritmica: la nuova banddi Jimi, chiamata significativamente "The JimiHendrix Experience" (formata dal batteristaMitch Mitchell e dal bassista Noel Redding),diventa in breve tempo l'argomento di conver-sazione principale a Londra nel periodo conclu-sivo del 1966. Però. già nel 1968 comincia ildeclino fisico, morale e artistico di Hendrix.Durante tutto quel fatidico anno le richiestepressanti di concerti e registrazioni in studiosnervano notevolmente la fibra del gruppo,tanto che nel 1969 l'Experience si scioglie,forse anche sotto le pressioni del movimentonero delle "Black Panther", a cui Hendrix avevaaderito, che disdegnava l'appartenenza diHendrix ad un trio composto da bianchi.Successivamente Jimi ricontatta il batteristaMitch Mitchell e, insieme al bassista Billy Cox,rimette in piedi la Jimi Hendrix Experience. Instudio il gruppo registra molte tracce per unaltro LP, provvisoriamente intitolato "First RaysOf The New Rising Sun". Sfortunatamente Hendrix non riuscirà a vederpubblicato questo nuovo lavoro: un mese dopoviene ritrovato morto a Londra, riverso sul lettodi una stanza del Samarkand Hotel, soffocatonel proprio vomito per una overdose di barbitu-rici. E' il 18 settembre 1970.

MUSICA

- Di Christian Savelli 2D

Jimmy Hendrix

J

19

> > > > > > > > > > > > > > > > > > > > > > > > > > > > > > > > > > > > > > > > > > > > > > > > > > > > > > > > > > >

l campionato europeo di calcio 2008 sarà la 13ª edizio-ne del campionato europeo per nazionali. Le fasi finali sisvolgeranno in Austria e in Svizzera. I gironi terminalicominceranno il 7 giugno 2008 e si concluderanno il 18dello stesso mese. I quarti si giocheranno tra il 19 e il 22giugno e le semifinali il 25 e il 26 giugno. La finalissima sigiocherà allo stadio di Vienna il 29 giugno 2008. La nostraItalia si è qualificata prima, al girone delle qualificazioniavanti alla Francia, sicuramente la più ostica per i nostriazzurri. Nel girone di qualificazione ce la ritroviamo insiemealla Romania e all' Olanda. Perciò è imperativo non perderela concentrazione e far tesoro delle difficoltà già incontra-te. Certamente ci è capitato il girone più difficile. Adesso iCAMPIONI DEL MONDO dovranno farsi valere anche in que-sta competizione. Forse è una cosa giusta perché chi èsulla vetta del mondo non deve avere paura di rimettersi indiscussione. Il sorteggio si è svolto il 2 dicembre 2007 aLucerna (Svizzera). Per la suddivisione delle squadre nelleurne, è stata considerato il punteggio medio ottenuto nelle

partite di qualificazione al mondiale 2006 e all' EURO 2008.Tale criterio è stato oggetto di critiche, in quanto non ter-rebbe conto dell'effettivo valore delle squadre. Basti vede-re il caso (ancora) della Francia, finalista dell'ultimo mon-diale e collocata in quarta fascia. Speriamo, per tutti noi,che quest' Italia ci dia tante soddisfazioni e che ci riporti acasa un altro trofeo per l'onore di tutti gli sportivi e nonsolo. E' sempre un vanto potersi fregiare di titoli conquista-ti ad alto livello. Anche questo aiuta a sentirsi fieri delPaese Italia. Partecipare e vincere in qualsiasi campo èdeterminante per acquisire fiducia, fiducia la quale "distri-buita" nel gruppo, infonde sicurezza e determinazione. Perscalare le vette dello sport, non servono solamente belgioco e preparazione tecnica, ma anche carattere e discipli-na interiore.

EUROPEI DISPORT

CALCIO 2008

I

di Nicolo’ Patassi 4A INF.Marco Cennini 5B Mecc.

20

N. 12 - anno 5°Marzo 2008

La redazione di Mercurius ringrazia sentitamente ilprof. Claudio Biondi per il gentile contributo al giornale

Auguri da tutta la redazione

l 10 gennaio, noi ragazzi della redazione di Mercurius, abbiamo incon-trato la Psicologa Laura Cascia ed il Dottor Luciano Evangelisti,

responsabile del reparto Diabetologia dell'Asur N.6, per un'intervista sultema dell'anoressia. Durante il forum abbiamo posto loro una serie didomande che avevamo precedentemente preparato, contenenti le nostrerichieste sul tema. Nelle righe sottostanti sono riportati i passi salientidella discussione, anche se lo spazio giornalistico rende stringata, madirezionata al cuore, la "lezione" sul problema.

FORUM

- Si sente parlare del problema dell'anoressia praticamente ognigiorno, ma il numero di ragazze anoressiche è cresciuto a dismisura,soprattutto negli ultimi anni. Come mai prima non era così? Masoprattutto, cos'è l'anoressia?

- Cascia: gli psichiatri danno una definizione precisa di anoressia, tramite unmanuale che si chiama DSM. E' una malattia che colpisce soprattutto le donne,perché ha proprio a che fare con la psicologia della donna e la motivazioneprincipale risiede nel fatto di voler mantenere il fisico al di sotto dell'85% delnormo-peso. Un'anoressica si vede sempre eccessivamente grassa, anche se lepersone che le stanno intorno la smentiscono con decisione, di conseguenzaadotta qualsiasi sistema per rimanere magra. In realtà sarebbe meglio definirel'anoressia come un sintomo che comunica malessere e non come malattiavera e propria. Si possono verificare due casi diversi: quello delle ragazze che

mangiano solo alcune cose, ossia con restrizioni, ad esempio solo cibi bianchi;ci sono, invece, quelle persone che mangiano molto e poi vomitano. Ci sonocasi di giovani che addirittura arrivano al punto di assumere il diuretico che ilveterinario prescrive, all'occorrenza, ai cani. E il problema è che le ragazze ano-ressiche aumentano sempre di più. E' un allarme sempre presente.

- I giovani di oggi sono quasi spaventati dal giudizio dei loro coeta-nei, sulla forma fisica e la linea. Questa è sicuramente una dellecause principali che spinge le ragazze a non mangiare, ma ci sonoaltri motivi, altre cause?

- Cascia: ci sono sicuramente più piani per vedere le cause di questo sinto-mo. Si può trattare di un problema individuale, che nasce nel momento in cuiqueste ragazze vedono cambiare il loro corpo, durante l'adolescenza e non ci si ritrovano. Magari si vergognano di mostrarsi agli altri, perquesto non mangiano. Scatta un meccanismo, il quale le porta a sentirsi megliocon se stesse e con chi sta loro intorno, il tutto grazie alla privazione del cibo.Molto spesso, però, si verificano casi di anoressia in famiglie "particolari", nellequali aprire e sviluppare conflitti, al fine di far emergere alla luce del sole lasituazione, è praticamente impossibile. Le situazioni patologiche sono messe atacere ed i genitori, presi a reprimere qualsiasi piccolo accenno, diventanoestranei, senza ruoli ben precisi. In questi casi, i problemi possono sfociare nel-l'anoressia per le ragazze e nella tossicodipendenza per i figli maschi. Un'altracausa determinante è sicuramente la società. Mass- media e mondo odiernoincanalano le devianze, le dipendenze, i modelli, su binari sbagliati che purtrop-po aiutano a deragliare.

- Come inizia questa malattia? Quali sono le sue fasi?

- Evangelisti: molto spesso si inizia con una semplice dieta dimagrante chepoi sfocia anche nell'anoressia. Le persone che cadono in questa grave spiralesono iperattive, hanno un carattere molto particolare e vogliono arrivare sem-pre prime; un esempio su tutti: sono delle ragazze bravissime a scuola. In unprimo momento sono soggetti molto attaccati alla famiglia, dove trovano uniniziale conforto.

IL MESSAGGERO DEGLI DEI

supplemento n°12 anno 5 Marzo 2008

I

Anoressia:Anoressia:PER SAPERNE DI PIU'……PER SAPERNE DI PIU'……

Giulia Violini LA COORDINATRICE EDITORIALE

Poi i genitori si risentono di quello che attraversano i figli e incominciano aguardarli con distacco; è nella suddetta fase che c'è il passaggio il quale condu-ce verso gli amici. Non dimentichiamo comunque una cosa: la maggior partedelle volte, le colpite dalla "malattia", vogliono rimanere sole. Quasi il 50% diqueste ragazze soffre, parallelamente e di- contro, di bulimia (bulimia-anores-sia, figlie del medesimo malessere) cioè mangiano di nascosto per poi vomita-re. In questo caso è più facile avere un decorso cronico. Comunque, dal puntodi vista medico a livello di analisi, una persona anoressica non ha niente didiverso da una che sta bene; anche se un effetto può essere di non avere lemestruazioni per tre cicli continui o oltre..

- Cascia: in realtà queste persone hanno moltissima fame, ma non lo dicono.Più sono brave a non mangiare più si ritengono forti; non vogliono parlare delloro cibo ma sono molto attente a quello degli altri, addirittura sono moltobrave a cucinare. Si prodigano con passione nella preparazione.

- Quali sono le terapie mediche? Quelle psichiatriche e di analisi?

- Evangelisti: si tratta di una malattia molto lenta e quando si ha una sinto-matologia, il quadro morboso è già molto avanti. Se ci si trova in un casod'esordio, si procede con una terapia medica non di urto. Invece, in casi acuti,certi organi possono risentire dell'alta denutrizione e quindi è necessario ilricovero ospedaliero. Innanzitutto si reintroducono liquidi ed elettroliti per faralzare la pressione, poi si inizia la ri-alimentazione, prima per via endovenosapoiché queste persone non vogliono mangiare, e successivamente per via ente-rale. Si cerca di far aumentare il peso di circa 2/3 etti al giorno. Superata la faseacuta, interviene lo psicologo che prescrive al paziente farmaci tipo antidepres-sivi.

- Cascia: a livello psicoterapeutico ci sono due strade da percorrere, quelladella psicoterapia individuale e quella familiare. Generalmente un'anoressicanon vuole farsi curare, perchè ha paura che le venga fatto il lavaggio del cer-vello, costringendola ad ingrassare. Quindi si cerca di creare un rapporto difiducia, ma il lavoro principale è quello di fortificare questa persona, di fortifi-care l'Io facendole capire che non è inadeguata come crede.

- Quale fascia di età è maggiormente colpita dall'anoressia?

- Evangelisti: la fascia di età maggiormente colpita dall'anoressia è sicuramen-te quella dai 13 ai 26 anni, ma ultimamente sono aumentati i casi nell'età adul-ta e negli uomini.

- Le guarigioni si verificano in alta percentuale? Il malato può torna-

re recidivo?

- Evangelisti: dallo 0 al 30% si può avere una completa guarigione, dovutaovviamente al supporto di medici, psichiatri ma soprattutto grazie alla famigliae agli amici dei pazienti; invece per circa il 60% delle persone anoressiche, si hauno stadio di cronicità, di ricadute, con la probabilità di una fase bulimica.Purtroppo, dal 5 al 25% dei casi, il percorso si può concludere con la morte deipazienti. In ogni caso, il reinserimento di queste persone nella società è moltodifficile.

- Quali credete che siano le soluzioni per questo grave problema?Campagne informative nelle scuole potrebbero essere utili?

- Cascia: bisognerebbe fare una prevenzione a vari livelli che sicuramentedovrebbe partire dalla radice del problema. Rivedere questo tipo di societàsarebbe molto utile, poiché è la nostra cultura sociale che ci porta ad esserein un certo modo. Si dovrebbero togliere tutti gli obblighi socio-culturali cheattualmente ci affliggono. Senza dubbio campagne informative, sia per i ragazziche per i genitori, potrebbero aiutare, ma solo se fatte e applicate da personecompetenti.

- Cosa direste, con una frase, a tutte le ragazze che non si piaccionoe che sono sul punto di diventare anoressiche?

-Evangelisti: non ci sono ragazze che sono sul punto di diventare anoressi-che, poiché questa malattia ha un decorso lungo anni e c'è o non c'è. Di certoconsiglierei di chiedere aiuto!

- Cascia: un consiglio per tutte le ragazze è quello di dovere sentirsi orgo-gliose di quello che sono, non permettendo a nessuno di rubare loro la pro-pria unicità!

Durante l'intervista sono intervenuti anche il Dirigente Scolastico Giancarlo Marcelli,il quale ha espresso il proprio parere a riguardo, sempre proteso al bene e alla totalesalute psico-fisica dei giovani e la Collaboratrice del Preside Manuela Morosin che, difronte ad un'alunna anoressica, si adopererebbe primariamente nel convincere laragazza a chiedere subito aiuto alla famiglia, senza paure o timori di qualsiasi sorta.Noi giornalisti della redazione ringraziamo sentitamente il Dottor Luciano Evangelistie la Psicologa Dott.essa Laura Cascia, per il tempo che ci hanno dedicato e soprattut-to per il grande aiuto finalizzato a comprendere meglio una patologia strisciante comel'ANORESSIA.Un doveroso Grazie al Preside, per il costante interesse verso MERCURIUS- IlMessaggero degli Dei e per l'attenzione continua verso le sensibilità dei suoi compo-nenti.