IL SUCCESSO TI STA CERCANDO economico NON TI NASCONDERE! · una persona di successo, trasportandoti...

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IL SUCCESSO TI STA CERCANDO… NON TI NASCONDERE6° edizione

Collana Sviluppo Personale

MICHELE TRIBUZIO

Laureato in Scienze Agrarie con all’attivo un Master in Formazione per Formatori e un Coach Certificate in NPL (certificato da John Grinder), è docente del corso di Alta Formazione in “Comunicazione Strategica” presso la School of Management - Università LUM Jean Monnet. Coach, formatore manageriale ed esperto di comunicazione, ha frequentato seminari e master internazionali con personalità del calibro di Roy Martina, Deepak Chopra, Anthony Robbins, John Grinder, divenendo trainer ad alto livello.Come editore, ha pubblicato i testi di Dario Bernazza (Premio Selezione Bancarella) e Omar Falworth.Tramite l’organizzazione no profit “Zio Mike Foundation ONLUS” sostiene, con progetti dedicati, le due figure più fragili della nostra società: bambini e anziani.

www.ziomike.it

ISBN 9788894365238

Euro 18,00

IL SUCCESSO TI STA CERCANDO...NON TI NASCONDERE!

LE 5 TIPOLOGIE DI REALIZZAZIONE UMANA

Questa straordinaria opera insegna molto e si legge come un romanzo. È un esercizio di vita che, per la voluta sempli-cità del verbo, aiuta tutti (me compreso) a rinnamorarsi della nostra missione terrena attra-verso incontri con i grandi padri della filosofia. Una scelta felice perfetta-mente riuscita.

Gianni Germanipresidente NIMS S.p.A.

Zio Mike, nei suoi interventi e nel suo libro, ci fa ritrovare la saggezza perduta degli anti-chi greci e latini e dei filosofi più importanti. Più che formazione, parlerei di una vera scuola di vita. Unita alla “sfrontatezza” dell’uomo e alla sua conoscenza dei più efficaci strumenti di migliora-mento personale professiona-le, direi un cocktail assoluta-mente introvabile altrove.

Max Formisanoformatore

Quanti tipi di successo conosci?

C’è quello economico, considerato dai più l’elemento fondamentale per il benessere. C’è quello relazionale che ti permette di avere amici simpatici, serenità in famiglia e un ottimo rapporto di coppia. C’è poi il suc-cesso professionale che aumenta l’autostima e il rico-noscimento sociale e quello psicologico che favorisce lo sviluppo di una personalità matura, saggia, dinamica. C’è, infine, il successo filosofico che conduce l’io verso la dimensione spirituale dove il pensiero si fa più pro-fondo e la propria interiorità più chiara e limpida. In questo libro, Michele Tribuzio esplora tutte e cinque le tipologie, formulando i canoni di una vera e propria “arte del successo” che permette di realizzare una vita eccellente, degna di essere vissuta, ricca di soddisfa-zioni materiali, sociali, psicologiche ma, ancor più, di felicità e soprattutto di amore.

MICHELE TRIBUZIO EDITORE

Come valorizzare il tuo vero Io ed elevare il tuo tenore di vita economica, affettiva, sociale, psicologica e spirituale

IL SUCCESSO TI STA CERCANDO... NON TI NASCONDERE!

Il successo è una carrozza trainata necessariamente da cinque cavalli: POWER, RAPPORT, COMPETENZA, ENTUSIASMO, ETICA. In queste pagine potrai scoprire tutta la valenza e la forza dirompente di questi principi, per la tua vita e la tua carriera.

IL SUCCESSO TI STA CERCANDO…NON TI NASCONDERE!

MICHELE TRIBUZIO

Come elevare il proprio tenore di vita:economico, affettivo, sociale,

psicologico e spirituale

I Edizione Dicembre 2009VI Edizione Gennaio 2019

© 2019 Michele Tribuzio EditoreVia Marco Partipilo, 3670124 Bari www.ziomike.it

ISBN 9788894365238

Progettazione grafica: BUON VENTO Video & BrandingDirezione creativa e Copy: Sabrina Merollawww.sabrinamerolla.com

Tutti i Diritti Riservati.Vietata qualsiasi duplicazione della presente opera.

BUON VENTO

A Marina e Ruben e… tutti i “nostri figli”

indice

Introduzione di Omar FalworthPrefazione di Mario SilvanoCommento di Mody AcamporaBiografia di “zio Mike”

IntroduzioneElevare il proprio standard “Outstanding”La favola della pecorella “Arcobaleno”Come sfruttare al massimo questo libro, ossia come ottenere un’Azione-Migliorativa della propria personalità Appunti di viaggio Piano dell’opera L’uomo che si fece dal nulla

Programma Power I pilastri del leader Il leader è un castello Gli atteggiamenti mentali positiviZittire il comitato di critica interiore Aumentare il potere della propria mente con la forza della filosofia greca I 4 livelli dell’amore

Programma RapportL’arte di conquistare gli altri Il valore della comunicazione Il contenuto della comunicazione Le persone IN e le persone OUT Conquistare gli altri con il dialogo

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indice

Evitare le parole “proibite” Conquistare gli altri con il “paraverbale” Conquistare gli altri con il “non verbale” La P.N.L. (Programmazione Neuro Linguistica) Le tre modalità sensoriali Cinque grandi caratteristiche fondamentali per conquistare gli altri L’arte di convincere gli altri

Programma Competenza Fare meglio per ottenere di più Sapere di più per avere più successo I tre nemici della verità “Come capirsi al primo sguardo”: il linguaggio invisibile dei volti e del corpo Il tipo tiroideo Il tipo surrenale Il tipo pituitario o ipofisario

Programma Entusiasmo Grande entusiasmo grandi realizzazioni Essere ottimisti Ridere di meno e sorridere di più Il grande valore dell’entusiasmo Come diventare un “entusiasta”

Programma EticaIl successo etico Vivere nella vera realtà dei rapporti umani Comportamento-Conquistante e Comportamento Amorevole

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indice

Relazione tra Etica e “Conquista degli altri” Il vantaggio di essere onesti Gli occhi di carne, gli occhi della mente e gli occhi dell’anima

Trucioli di veritàTrucioli di verità “Cogito ergo sum” o “Video ergo sum”? Imparare a perdonare Imparare a dire “No”

Ringraziamenti

Testimonianze

Biblioteca

Michele Tribuzio University

Cibo per la mente

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QUANDO L’ALLIEVOÈ PRONTOIL MAESTRO COMPARE

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NOTA DELL’AUTORE

Caro lettore e cara lettrice,in questa VI edizione abbiamo apportato diverse innovazioni che permettono l’evoluzione dell’opera in “appunti di viaggio”.

Infatti l’opera è arricchita da:• diversi accorgimenti stilistici• appunti alla fine di ogni capitolo per evidenziare i consigli più importanti dei protagonisti• foto e immagini per “ancorare” i concetti e i volti delle straordinarie guide che ti accompagneranno in questo fantastico viaggio verso il successo• a fine libro potrai riportare i tuoi appunti di viag-gio, per non dire solo: “ho letto un bel libro”, ma “ho letto e applicato un bel libro”.

Inoltre, soffermati:• sulla porta d’ingresso dell’Università di Successia e leggi attentamente la scritta• analizza il “comitato di critica interiore”• attento ai “mostri” nascosti dietro l’utilizzo delle parole proibite e lasciati catturare dalle sirene delle parole d’oro.

Avviso ai naviganti:c’è William Grimaldi che mi ha chiesto di te!Vuole che ti dica di soffermarti sulle diverse meta-fore che incontrerai: la “pecorella arcobaleno”, il “cavallo Ciccio”, c’era una volta la crisi, e...

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Non ti trattengo oltre, c’è William che scalpita, gli ho offerto un buon caffè arabica Top Selection e ora ha bisogno di “passeggiare” con te.Buon viaggio.

Mike

SOLO LE CONOSCENZE DELLE QUALI SI FA USO COSTANTE

SI FISSANO NEL NOSTRO CERVELLO

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Il successo. Il successo.Vi sono tanti tipi di successo.C’è il successo economico considerato dai più l’ele-mento fondamentale di un’esistenza piena di benesse-re, una meta da raggiungere per godere di tutti i frutti che la vita può offrire.C’è poi il successo relazionale. Esso permette di ave-re splendidi rapporti interpersonali: un buon numero di amici simpatici, serenità dei rapporti parentali e un ot-timo e gratificante rapporto di coppia.C’è poi il successo professionale, che aumenta a dismi-sura la propria autostima e la stima sociale. C’è poi il successo psicologico, che favorisce la forma-zione di una personalità matura, saggia, dinamica, cre-ativa e gioiosa di fare e di vivere.C’è infine il successo filosofico che conduce il proprio io nella dimensione spirituale in cui il pensiero diventa più profondo e la propria interiorità più chiara e limpida.Esso indirizza la propria vita verso mete sane, buone e giuste.

Michele Tribuzio in questa sua opera non tratta soltanto uno di questi cinque tipi di successo, ma tutti e cinque. Egli non considera questo tipo completo di successo un semplice mestiere da apprendere alla bene e meglio, ma un’arte a cui occorre dedicare buona parte del pro-prio tempo e delle proprie energie.Questa sua opera è fondamentale per conoscere quest’arte e apprenderne i “fondamentali”.

INTRODUZIONEOmar Falworth

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In essa ci spiega che il successo è una carrozza traina-ta da cinque cavalli: 1. il POWER ovvero “Aumentare il potere e la forza della propria mente” 2. il RAPPORT ovvero “L’arte di conquistare gli altri”3. la COMPETENZA ovvero “Fare meglio per ottenere di più”4. l’ENTUSIASMO ovvero “Grande entusiasmo, grandi realizzazioni”5. l’ETICA ovvero “Diventare in gambissima rispettando i naturali principi etici della vita”.Il successo è un’arte indispensabile, quindi, che permet-te di realizzare una vita ricca di soddisfazioni materiali, sociali, psicologiche… e ricchissima di serenità, felicità,contentezza, gioia e soprattutto amore... In definitiva altamente degna di essere vissuta.

Notizie su Omar Falworth

Omar Falworth è un “origina-le” maestro di saggezza edi felicità. Attraverso un rivo-luzionario modo di scrivere li-bri (che lui chiama “nonlibri”) fa in modo che nel lettore av-vengano immediatamente dei cambiamenti positivi.I suoi nonlibri sono ormai un tesoro prezioso per migliaia di persone che hanno migliorato

la loro vita, ottenendo la felicità.È autore del best seller “Conoscersi Accettarsi Migliorarsi” e di molti altri libri di successo, tra cui “Amare e farsi amare”, “Pren-dere tutto il bello della vita”, “Agenda della felicità” e “Vivere, vivere, meravigliosamente vivere”, di cui gli ultimi tre editi dalla Collana Sviluppo Personale della Michele Tribuzio Editore.

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Presentare un’opera di zio Mike è l’opportunità di leg-gerlo e scoprirlo ancora una volta. È un grande onore.Conosco e stimo il collega Mike da molti anni. Abbiamo lavorato insieme in alcuni progetti concreti. Leggerlo mi è stato di grande aiuto per la vastità del suo passato esperienziale e per l’entusiasmo che mi ha stimolato.Mike è un vero “outstanding” (fuori dallo standard) per il suo entusiasmo, per il suo vissuto, per la sua competen-za e per il potere della sua mente.Mike ti aiuta a tirare fuori il meglio di te e a diventare una persona di successo, trasportandoti con preziosi spunti da A.M.N. (Atteggiamento Mentale Negativo) a A.M.P. (Atteggiamento Mentale Positivo). Una vera palestra del pensiero positivo.Viaggerai con lui attraverso 2.500 anni di storia, incon-trando i personaggi che hanno detto ciò che c’è di più significativo nell’arte di avere successo.

Chi è Mario SilvanoMario Silvano è stato Amministratore Unico della “Silvano Con-sulting Srl” (Milano) che sviluppa, in modo innovativo e motivan-te, progetti di Marketing Operativo e Metodi di Vendita.Già Presidente dello Studio Mario Silvano S.p.A. che, dal 1961, opera come società altamente specializzata nella formazione del personale aziendale, ha collaborato con la Sua équipe di trainers come formatore con note aziende italiane e multina-zionali.Docente del corso Marketing e Vendite dell’Università di Ca-stellanza. Docente del “Master Comunicazione Marketing” di Milano. Membro del consiglio direttivo di ADICO (Associazione Direttori Commerciali e Marketing Manager).

PREFAZIONEMario Silvano

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LA PARTITA DELLA VITA NON LA VINCECHI HA LE CARTE MIGLIORI, MA CHI SA GIOCARE AL MEGLIO QUELLE CHE HA

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Ho letto tutto di un fiato le bozze di “Il successo ti sta cercando… non ti nascondere!” sul treno Roma-Milano.Via via che scorrevano le pagine, leggevo i vari aneddoti, facevo la conoscenza dei vari perso-naggi, mi sembrava di avere accanto “zio Mike” a farmi compagnia nel viaggio, con il suo modo di fare brioso, caloroso e schietto.

Come spesso affermo, uno dei motivi di grati-tudine verso la nostra attività è la possibilità di incontrare persone di spessore che ti arricchi-scono nella mente e nello spirito.Michele è sicuramente una di queste.

Negli anni successivi al nostro primo incontro (risalente al 2002) “zio Mike” mi ha ispirato nel-la mia crescita professionale e personale, pro-ponendomi un modello di vita illuminante.La sua energia genuina e il suo calore umano, mescolati alla competenza professionale e al pragmatismo, creano un mix unico: si può es-sere persona di successo mantenendo una qualità di vita elevata che valorizza perso-ne e affetti. Soldi, carriera, riconoscimento professiona-le si possono assolutamente armonizzare con

COMMENTOMody Acampora

Direzione Marketing Hi-Performance srl

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rapporti gradevoli con gli altri, uno stile di vita sano, tempo per sé e per la propria famiglia...

Certo, bisogna “fare i compiti a casa”, come dice spesso lui, oppure essere “eterni allievi”... ma il premio che si ottiene in termini di gioia di vivere, entusiasmo, passione, è impagabile.

Durante la lettura, vi imbatterete in qualche pa-gina in cui Michele è volutamente provocato-rio, con un linguaggio schietto e diretto che sul momento vi può lasciare un po’ perplessi. Ma se proviamo a rileggere quelle pagine con la mente libera da preconcetti e aperta al cam-biamento, allora vi ritroveremo una persona che ha grande amore per la vita e per il prossimo.

Solo chi ha fiducia nelle capacità dell’essere umano, può avere il coraggio di andare contro-corrente, sfidare i luoghi comuni per stimolarci a uscire dalla nostra “tana”, a smettere di na-sconderci, a sviluppare il nostro potenziale per andare incontro alla vita che abbiamo sognato e che meritiamo.

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BIOGRAFIA DI “ZIO MIKE”

A Mola di Bari, vispa cittadina del Mar Adriati-co, in una bella giornata di primavera del ’57, da un utero straordinario, uscì un bambino in-traprendente. Infatti, che fortuna essere par-torito da una madre molto bella fisicamente e con un carattere caldo e solare!Mio padre, un uomo nato per lavorare, sincero e onesto che ha saputo farmi amare il lavoro dimostrandomi che “la parola è suono, ma l’e-sempio è tuono”.

Ho compreso l’incommensurabile valore di pro-durre con onestà e aborrire il parassitismo. Il primo lavoretto iniziò a 8 anni: apprendista ra-diotecnico con 500 lire a settimana.A 9 anni diventai apprendista fornaio. Sveglia alle 4 della mattina, odore di lievito e pane caldo e croccante. Alle 9.30 un panino appe-na sfornato e dei pomodorini appena raccolti dall’orticello interno del panificio. Che bontà!Stipendio: 1.000 lire a settimana e mezzo chilo di pane al giorno. Portavo il “pane a casa”.

Mia madre gestiva un supermercato e con so-lerzia vendeva il mezzo chilo di pane appena consegnato nelle sue mani.

LA PAROLA È SUONOMA L’ESEMPIO È TUONO

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Tra i dieci e gli undici anni consegnai bombo-le di gas a domicilio. Lavoravo per tre negozi contemporaneamente, siti nella stessa via. Tut-to il giorno andavo su e giù per Corso Umberto chiedendo se ci fosse una bombola da conse-gnare.Alternativamente eseguivo la consegna per i clienti dei 3 titolari. Ricevevo 100 lire per le bombole da 10 kg e 150 per quelle da 15. Non mancavano le mance. Guadagnavo 11.000 lire a settimana, 44.000 al mese! Correva l’anno 1968.

Ricordo che per conquistare qualche ragazzina iniziai a fumare le “Nazionali Esportazione con filtro”. Dopo due mesi, non cuccandone nes-suna, giunsi alla conclusione che fosse troppo stupido continuare questo sterile vizio.A 12 anni, e per diverse estati, andai a lavorare nei campi. Dalle nostre parti (in Puglia e, particolarmen-te, nel sud di Bari) c’è la pratica per i vigneti dell’”acinino”. Consiste nell’asportare gli acini piccoli dai grappoli d’uva per avere un grappo-lo con chicchi grossi e uniformi.

In estate, imparai a pescare le “pelose”. Sono dei granchi con molti peli che hanno le loro tane tra le rocce in riva al mare (Eriphia Verru-cosa, detto Favollo). Le “pelose” bollite o con il sugo hanno un sapore che rivaleggia con l’ara-gosta. Attrezzi per la pesca: un’asta di legno di

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un metro e mezzo, un tentacolo di polpo crudo senza ventose, cotone bianco, maschera sub con snorkel, scarpe da ginnastica vecchie, una calza lunga di lana e un costume da bagno.

Tecnica di pesca: con l’asta, con in cima il ten-tacolo di polpo fissato con il cotone, si perlustra l’entrata della possibile tana. Il granchio si af-faccia con le zampe e, tentennando, inizia un corteggiamento che si conclude con la “pelo-sa” che, con entrambe le chele, cerca di porta-re in tana l’esca.In quel preciso momento, con tempismo e abi-lità, bisogna tirare rapidamente l’asta. A quel punto il granchio, pericoloso per i suoi “morsi”, può essere preso con le mani o (per gli inesper-ti) con un retino.Dopo due ore di questa pesca si possono cat-turare, conoscendo i siti marini più ricchi, da 1 a 2 kg di granchi.

L’orgoglioso bottino di guerra viene inserito nel-la calza.Ciò ha il compito di tenere le “pelose” insieme al buio, evitando che le più grandi amputino le zampe o le chele alle più piccole o che, addirit-tura, possano ucciderle.Dopo averle congelate, per 2 ore vengono fat-te bollire aggiungendo un po’ di sale. Durante l’ebollizione le “pelose” si svegliano e inizia una battaglia nella pentola. A fine cottura vengono disposte in un canestro di vimini per i pescatori

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esperti o in un vassoio in acciaio per un dodi-cenne figlio di una famiglia di imprenditori.

A quei tempi, i granchi venivano disposti in or-dine di dimensione, dai più grandi ai più piccoli, con le chele ben aperte e ognuno di essi aveva la sua storia che… diventava marketing: si ven-devano dalle 50 alle 300 lire.Guadagno di una giornata? Dalle 10.000 alle 20.000 lire!Una giornata di lavoro di sei ore in campagna aveva un valore di sole 1.500 lire!

Intanto vivo l’adolescenza intensamente dal-la scuola media al liceo scientifico, tra scuola, sport ed arte.Infatti, durante il liceo iniziai a vendere i miei quadri.Nelle estati svolgevo diversi lavori in campagna, nei pescheti e vigneti di mio padre o per altri “padroni”. Lavorai anche come barista e come cameriere a Rimini.

Tra i sedici e i diciassette anni svolsi un lavoro particolarmente faticoso: “allo scasso”. Con-sisteva nel prendere continuamente per sei ore, con una pausa di trenta minuti, massi dai 20 ai 40 kg e buttarli su un camion che si spostava lentamente. Un esempio di lavori forzati.Alcune volte c’era un masso molto grande. Un uomo forzuto praticava un foro che veniva ri-empito di polvere da sparo e inseriva una miccia.

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Prima dell’esplosione, con i compagni di “schia-vitù”, andavamo a ripararci sotto un vigneto di uva nera buonissima denominata in gergo “menna vacca”, meglio conosciuta come “uva regina”.

All’epoca pagavano una giornata di lavoro in campagna tremila lire, a noi davano il doppio!Un lavoro purtroppo “aromatico” per gli odori respirati è stato quello di “governare gli anima-li”, forma dialettale che indicava la cura che bi-sognava dare ai buoi tenuti in stalla.Sostituire la lettiera quotidianamente e sommi-nistrare la razione giornaliera di fieno, farina di leguminose e acqua.

Nell’aprile del ’74, a diciassette anni, mentre cercavo un passaggio da Conversano (sede del liceo che frequentavo) a Mola di Bari, si fer-mò un signore che mi fece un complimento per l’aspetto fisico e mi invitò a entrare in macchi-na. Entrai con i “glutei serrati” avendo qualche dubbio sulle sue reali tendenze.Subito dopo scoprii che era un manager della Enciclopedia Britannica che voleva reclutarmi per un lavoro di rappresentanza.

Accettai, e dopo due giorni di corso ero già incravattato e con una valigetta bussavo alle porte dei vari condomini. Di scene comiche da raccontare? Tantissime!

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Caro lettore, vuol dire che te le racconterò ap-pena abbiamo la possibilità di sentirci o incon-trarci.Il reddito in pochi mesi diventò molto interes-sante. Ricevetti un assegno di 300.000 lire.All’epoca, lo stipendio mensile di un operaio era di 80/100.000 Lire.Volevo abbandonare la scuola, ma mio padre, senza discutere, mi fece tornare sulla retta via.L’anno dopo collaborai con un’altra azienda del ramo: la FILD, quella della famosa enciclopedia dei “Quindici”.A 19 anni collaborai ancora con un’altra società di enciclopedie: la Librex, Enciclopedia della Salute.

Non sono mancate le esperienze alienanti!Ricordo un turno di notte dalle 22.00 alle 6.00 in una fabbrica che realizzava manufatti in pla-stica. Bisognava ritagliare questi supporti con la plastica ad alta temperatura con tempi bre-vissimi.Chi ha vissuto l’alienazione di una catena di montaggio può capire!Iniziai l’università di scienze agrarie. Scelta mo-tivata dalla necessità della famiglia che posse-deva diversi ettari di vigneti e pescheti.Studiare non era mai stata la mia priorità, ma l’autonomia economica sì.

Un giorno del marzo ’77, mio padre, intuendo la poca voglia di affrontare tanti anni di stu-

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dio in una facoltà impegnativa, mi redarguì con una frase “etnica, indigena e autoctona”(!) che voleva farmi capire se i suoi sacrifici avessero un valore o no. Allora decisi di impegnarmi e 32 esami furono superati tutti al primo appello. Così, partii per il militare durante l’ultimo anno di studi. Cinque esami e tesi di laurea speri-mentale pubblicata.

Avevo concluso il mio impegno universitario con un anno di anticipo! Il sei aprile, la seduta di laurea. Due giorni di pausa e subito in azienda a San Ferdinando di Puglia per contribuire fat-tivamente dopo tanto studio.Lì vi trovai due “deperiti” agrari, in quanto de-motivati (fratello e cugino) e due autoritari, pa-dre e zio.Dopo sei ore avevo già deciso di non tornare più! Infatti, comunicai a mio padre che non ero inte-ressato alla loro azienda e che per me poteva-no anche venderla.

Dopo alcuni anni, i 50 ettari di pescheti e vi-gneti furono venduti. Avevo, quindi, “bruciato le navi” come racconta il famoso aneddoto di Hernàn Cortes.Cosa fece il famoso Hernàn?

BRUCIARE LE NAVI

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“… In occasione di una battaglia molto cruenta, Cortes vide che i suoi soldati posizionarono le navi con la prua verso il mare, in modo da fug-gire se le cose si fossero messe male.A quel punto, il condottiero di notte bruciò le navi. I soldati, increduli, chiesero come avreb-bero fatto a tornare a casa in caso di sconfitta. Hernàn Cortes disse: “Resta solo una possibi-lità: vincere e tornare a casa con le navi del nemico”.

Morale: l’uomo dà il massimo solo nei casi in cui non ha un’altra alternativa. Per conquistare il futuro occorre fare terra bru-ciata di quello che si ha intorno.

Tornai a casa e scrissi subito a venti prèsidi del-la provincia di Bari. Dopo appena una settima-na arrivò la prima supplenza grazie al voto di laurea e a scienze agrarie che offriva la pos-sibilità di ben nove cattedre. Dal lunedì al ve-nerdì ero un giovane professore di ventiquattro anni e mezzo. Sabato e domenica: cameriere con due turni, dalle 9.30 alle 18.30 e dalle 19.00 alle 1.30. Guadagnavo 40.000 lire per il primo turno e 40.000 per il secondo. Sabato e do-menica 160.000. In un mese comprai una 500 fiat “biturbo-lenta-sprintsport-spider”(!). Aveva 12 anni: blu, capotte morbida, ottima per la mia altezza.

A metà giugno avevo concluso l’insegnamento.

PER CONQUISTARE IL FUTURO OCCORRE FARE TERRA BRUCIATA DI QUELLO CHE SI HA INTORNO

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Un po’ di mare e, in un caldo meriggio d’estate, mentre sorseggiavo un ottimo caffè al bar della stazione di Mola, lessi una locandina: “Cerchi lavoro? Hai l’auto?”. Telefonai.Dopo alcuni tentennamenti mi dissero che era una rappresentanza di una ditta di tegami, la IMCO(!)Pensai: “Professore di chimica e ambulante che vende pentole!”.L’alternativa era tornare sotto la “tutela” della famiglia.Accettai l’incarico.Dopo tre, quattro giorni stavo dimostrando, con delle riunioni in casa, dei sistemi di cottura stra-ordinari: lessi, paste al forno, risotto con funghi, carne arrosto… datemi uno chef da addestrare!Dopo un mese, senza alcuna esperienza, ave-vo guadagnato 2.000.000 di lire. Come pro-fessore, dopo tanti anni di studio percepivo 1.350.000.Convinsi, poi, mio fratello Franco nel seguirmi in quest’attività realizzando un bel rapporto dura-to 20 anni.Intanto, rapida carriera e contemporaneamen-te insegnavo.Dopo due anni accettai la proposta di essere concessionario per un’azienda di elettrodome-stici: la Fulcro. Proponeva un ferro da stiro con caldaia molto innovativo per gli anni ’80.Passare da un campionario di 23 Kg a uno di 5/6 Kg era quasi una scelta obbligatoria.

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Immagina una “dimostrazione” in alcuni condo-mini senza ascensore?Anche in quell’azienda ci fu un successo rapido. In appena un anno diventammo i primi in Italia.

Ricordo che l’ex moglie riteneva lesivo, per la mia immagine di professore, vendere ferri da stiro. Le pentole, i sistemi di cottura, avevano secondo lei, la giustificazione del mio corso di studi. Infatti, con la laurea conseguita potevo anche insegnare Scienze dell’alimentazione…“Bruciare le navi!”. Il giorno dopo stiravo camice, pantaloni e diver-si tipi di stoffe da fare invidia a una lavanderia.Nel febbraio dell’85, avendo vinto un viaggio, dovevo decidere se partire per il Kenia o no. Partire voleva dire perdere la cattedra che mi ero guadagnato dopo quattro anni di supplen-ze in diversi licei della provincia di Bari… “Bruciare le navi!”.Andai dal preside e comunicai che mi licenzia-vo perché dovevo partire per usufruire dell’in-centivo vinto.Il preside mi prese per pazzo, avevo 28 anni e una carriera davanti. Quale? Risposi: “Al sud abbiamo bisogno di un professore in meno e di un imprenditore in più”. E partii.Al ritorno avevo perso il posto e potevo dedi-carmi a tempo pieno al mio secondo lavoro che diventava il primo.Dopo 2 anni, nell’87, lasciai quella società per una nuova avventura in tota-

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le autonomia e rischio. Non era facile, ma biso-gnava… “Bruciare le navi!”.

Nacque così la “Top Level”.Fu un successo e lo è tutt’oggi.Dalla Top Level furono realizzate diverse so-cietà, concessionari e partnership. Selezionate in 30 anni oltre duecentomila persone.

Le esperienze sono state tantissime e molto belle. (Le racconterò in un’altra occasione).Grazie alla selezione e formazione di tantissimi collaboratori, ho iniziato a occuparmi di fisio-gnomica, psicosomatica, semiotica, grafologia e deambulazione. Tutto ciò per meglio cono-scere quest’universo chiamato uomo.

Nel ’90, tra i tanti viaggi in giro per l’Italia e l’Europa, sceglievo di pernottare spesso in un “Forte Agip hotel” dell’area di servizio “Secchia nord” nei pressi di Modena.Un mattino notai un libro di Dario Bernazza: “La soluzione del problema Dio”.Pensai: “Che presuntuoso!”.Letto l’intrigante libro, cercai di mettermi, inutil-mente, in contatto con l’inusuale autore.Dopo due anni mi capitò un altro suo libro: “O si domina o si è dominati”, Premio Selezione Ban-carella. Bellissimo!Ricordo che scrissi la telefonata per lasciare un messaggio accattivante alla segreteria di Dario Bernazza, e lui mi telefonò.

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Una fresca sera di settembre del ’92 cenammo all’Hotel Shangrilà a Roma Eur.Nacque una particolare simpatia che, col tem-po, si concretizzò in un bellissimo rapporto di sincera amicizia.Dario aveva 72 anni ed io 35.Ricordo che ogni quindici giorni, tornando dal nord, passavo da Roma per vivere il week end con lui. Continuò così sino alla sua scomparsa, purtroppo, nel dicembre del ’95.L’eredità è stata immensa.Oltre all’onore di diventare suo editore e di averlo come AMICO e mentore.La sua palestra filosofica è stata straordinaria.Ho liquidato diverse società, realizzato una stra-ordinaria partnership con una grande azienda come la “NIMS S.p.A.” grazie a un uomo eclet-tico e incredibile, celebre come Jean le Focau, al secolo Gianni Germani.Sono uscito dal “turbo-capitalismo”, elevando la qualità dei valori etici della vita.Ho frequentato tantissimi seminari per elevare le competenze nei rapporti interpersonali, gra-zie ad una splendida società della formazione in Italia, Hi-Performance.Questa straordinaria realtà nel campo formati-vo internazionale ha due soci fondatori, Nello e Mody Acampora, di alto profilo professionale ed etico, dei quali mi pregio di essere partner e amico.Con Nello e Mody, ci siamo occupati dell’orga-nizzazione del seminario più coinvolgente del

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mondo per il miglioramento personale: “Spri-giona il potere che è in te” tenuto da famo-sissimo formatore Anthony Robbins. Ci sono state a Roma, nel settembre 2009, 5.000 per-sone!Nel 2010 altre 5000!!E nel 2011, non c’è due senza tre, altre 5000!!!

Nel 2012 compro un audio “Trasformare la crisi” di Marco Ferrini.Noto subito che l’autore è una persona speciale!Compro altri audio e in poco tempo mi accorgo che il caricatore CD dell’auto contiene solo au-dio di Marco Ferrini.Nell’estate del 2013 ho incontrato il Maestro. E da allora la vita ha ricevuto un ulteriore salto evolutivo verso il perdono e l’eliminazione dell’a-spettativa nei rapporti professionali e personali.

Ho completato nel 2018 il primo Master di 4 anni e 15 esami in “Psicologia delle scienze orientali dell’India” ed ora mi sono iscritto al secondo. Ho pubblicato alcune opere sul management etico e la fisiognomica, sono stato rapito dalla solidarietà… e oggi?Basta visitare www.ziomike.it

Qual è la “missione” della mia vita?Contribuire alla realizzazione dei “musei della povertà”, in particolare al Sud.Infatti, i nostri nipoti andranno a visitare la po-vertà dei loro nonni nei musei.

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MICHELE TRIBUZIO

LA PAROLA È SUONOMA L’ESEMPIO È TUONO

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INTRODUZIONE

Elevare il proprio standard. “Outstanding”.Alcuni anni fa, durante il mio viaggio di nozze, dopo aver visitato Venezia e Firenze, mia mo-glie e io decidemmo di fare una capatina a Roma. Arrivammo di sera e ci recammo subito in un albergo del centro. Il mattino seguente, così come avevamo fatto a Venezia e a Firenze, uscimmo dall’albergo con una guida tra le mani e incominciammo a visitare la città eterna. Ma Roma non era piccola come Venezia o Firenze.

Dopo tre ore si presentò alle nostre membra sua eccellenza la stanchezza. Eravamo stravaccati sui gradini della chiesa di sant’Agnese in Piaz-za Navona quando vidi una carrozzella. “Vieni Gisella” dissi a mia moglie “Prendiamo la car-rozzella”.Sarà stata la stanchezza, sarà stato il caldo, sarà stata Roma con i suoi misteri, sarà stato il mio subconscio, accadde una cosa alquanto strana… il cavallo iniziò a parlarmi…

“Ciao Mike. Mi chiamo Ciccio e sono er mejo cavallo de Roma. Io so fare benissimo il caval-lo. Quando porto i turisti sulla carrozzella del Sor Mario sto così attento a mantenere il passo costante, ad evitare il benché minimo avvalla-mento del terreno, che a loro sembra di essere su una nuvoletta.

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Il Sor Mario mi vuole bene come a un figlio. Non mi fa lavorare troppo. Mi dà la migliore biada. Mi fa accoppiare con le mejo cavalle de Roma. Insomma me tratta come un imperatore roma-no. Purtroppo c’è una cosa che non va, una sola: sono insoddisfatto della vita.

Ho tutto ciò che un cavallo potrebbe deside-rare, tutto, proprio tutto, ma sono insoddisfatto della vita.Per anni ho cercato di capire il perché di que-sto fatto.Ho pensato di avere qualche malattia partico-lare. Il Sor Mario mi ha portato dal miglior ve-terinario de Roma. Mi ha fatto un’accuratissima visita da capo a zoccoli: “Sano come un pesce”.Non riesco a spiegare questa mia Insoddisfazione-Strisciante.Ce l’ho dentro, ma non so dov’è, cos’è, com’è e perché c’è. È un enigma. È un dramma, un ter-ribile dramma.Aiutami Mike, ti prego!Quando sei salito sulla carrozzella è avvenuta una cosa strana dentro di me: una vocina mi ha detto che tu sei la persona che può risolvere il mio enigma. Aiutami ti prego!Te ne sarò grato per tutta la vita”.

Non so come, non so perché, non so in che lin-gua mi misi a parlare con quel cavallo, ma gli dissi: “È semplicissimo, Ciccio! Tu non sei un ca-vallo da tiro, sei un purosangue! Sei nato per

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correre, per galoppare, per gareggiare con il vento. Correre è nel tuo DNA, è la caratteristica che ti ha dato madre natura, è la tua potenzialità. E vivi maluccio perché non la rispetti, non corri.Per te la felicità sarebbe entrare in un ippo-dromo e correre per un gran premio. Oppure correre all’impazzata sulla lingua infinita di una spiaggia o su un prato o per sentieri o per col-line. Questa sarebbe la tua vera vita. Questo ti renderebbe altamente soddisfatto della vita”.

A parte la mia fantasia che ha voluto creare questa storia…Oggi a milioni e milioni di persone accade ciò che è accaduto a Ciccio, il cavallo di Roma: vivono una vita molto al di sotto delle loro natu-rali potenzialità: una vita sicura sì, tranquilla sì, comoda sì… ma spenta, smorzata, svirilizzata.

Ecco perché sono fondamentalmente insoddi-sfatte.Il rimedio? Accettare il proprio stato. Prende-re tutto ciò che di buono vi è in esso. Ma non accontentarsi.Orsù, dunque! Non accontentiamoci di con-tinuare a essere pecorelle che pascolano sui prati della Vita-Mediocre!Sforziamoci invece di elevare il nostro standard di vita.Usciamo dalla prigione del mediocre standard in cui ci hanno rinchiuso le nostre paure e i no-stri condizionamenti sociali.

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Outstanding! (Fuori dallo standard).Deve essere il nostro grido di battaglia.Miriamo più in alto! Tiriamo fuori il purosangue che è in noi e galoppiamo nel vento.La differenza tra una vita mediocre e una vita eccellente non è molta. Pochi millimetri, e dalla terra ci si ritrova in cielo.L’Outstanding sono quei “pochi millimetri” di differenza.

Chi siamo, da dove veniamo, dove andiamo.Siamo proprietà della morte, dati in “fitto” alla vita per pochi anni, e il nostro contratto di loca-zione non si sa quanto duri. Può durare 75 “giri” della giostra sulla terra intorno al sole. C’è chi farà qualche giro in più, grato del bo-nus ma sazio mai, c’è chi sarà costretto ad ab-bandonare la giostra prima dei decretati 75 giri (del sistema occidentale) e infine, chi purtrop-po stava per salire sulla giostra, ma ingrati ac-compagnatori…

La vita, quindi, è un lampo di luce tra due eter-nità di buio! È pur vero che se la vita è tempesta rimanere fregati… è un lampo! È indispensabile che la morte ci colga vivi!A questo punto decidiamo cosa vogliamo realiz-zare della nostra vita. Esistere in preda alle pau-re, ai “mal comune, mezzo gaudio”, ai “fin che la barca va”, “voglio il posto fisso”!?… o VIVERE?

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Greggi di “pecorelle” disposte a immolarsi al mito del posto fisso, pronti a leccare vari “siti” anatomici, anche i più reconditi pur di ottener-lo, sono i protagonisti di una favola raccontata e vissuta da tutte le generazioni passate, pre-senti e future.Eccola!

LA VITA È UN LAMPO DI LUCEFRA DUE ETERNITÀ DI BUIO

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LA FAVOLA DELLA PECORELLA ARCOBALENO

PERSONAGGI:Le pecorelle bianche: i fedeli del posto fisso.Le pecorelle nere: gli anticonformisti, relativa-mente al posto fisso.Le pecorelle arcobaleno: tu, se ci riesci.L’ovile: il posto fisso.Il pascolo attiguo all’ovile: la cultura del nego-zietto.Il lupo: i mostruosi luoghi comuni.La collina: il raggiungimento degli obiettivi e la vera qualità del VIVERE.

In questo immenso gregge c’è qualche “peco-rella” che nel tentativo di cercare altri pascoli, si accontenta dell’erba attigua all’usato ovi-le (con l’apertura del negozietto, carico di ri-schi: costi di avviamento, costi fissi e attesa del cliente).Come un attore che, pur se pronto in camerino,

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attende di essere chiamato quando in teatro entrerà uno spettatore.Pronto a ripetere la pantomima, cercando di compensare, con i biglietti pagati da sparuti in-teressati, i costi fissi di gestione del teatro.Ogni tanto, però, nel gregge viene partorita qualche “pecorella nera”. Essa appare nera perché la misura cromatica è relativa al metro di tutte le altre pecorelle che si credono bian-che.

La nostra pecorella nera la battezzeremo “pe-corella arcobaleno”, grazie alla policromia ce-rebrale di cui sarà capace. Questa pecorella non si accontenta del “fie-no” disponibile nella mangiatoia dell’ovile: un po’ disidratato, ammuffito, monotono. Neanche nel pascolo attiguo all’ovile la pecorella troverà cibo adatto: erba sì più fresca, ma molto calpe-stata da altre con consimili abitudini; preferisce allora misurare i suoi muscoli (cerebrali) andan-do a pascolare in “collina”.

La pecorella nera, per nulla impaurita, parte per il suo viaggio.

Durante il cammino incontra il tanto mitizzato e famelico “lupo”. Il guaio per quest’ultimo si con-cretizza nell’incontrare l’insolita pecorella nera, anziché il solito tenero pasto di pecorelle bian-che. La pecorella nera mostra gli insoliti denti aguzzi e divora il tenero famelico lupo.

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Mentre la pecorella sale in collina, accade al suo pelo qualcosa di straordinario: l’odiato co-lore nero, simbolo di lutto, di buio, di paure an-cestrali, si trasforma nello stupenda policromia dell’arcobaleno. Dopo alcune doverose diffi-coltà, raggiunge la collina e, sbalordita, si ac-corge che in collina c’erano ad attenderla altre pecorelle arcobaleno.

Le pecorelle arcobaleno, ogni tanto, dopo aver pascolato a sazietà, si affacciano per osserva-re e assistere al tragicomico spettacolo a valle. Pecorelle bianche che litigano, s’ingiuriano, si ammazzano per un po’ di deprecabile fieno di mediocre qualità o del pascolo troppo calpe-stato con poca erba e molto sterco.Ogni tanto le pecorelle arcobaleno, dopo la pioggia, decidono di spaziare per il cielo for-mando un arco bellissimo.Quest’arcobaleno ricorda alle pecorelle bian-che che ci sono altri pascoli, in verità, un po’ più “impegnativi”, ma pieni di erba squisita, di diverse varietà con fiori bellissimi, ruscelli con acque fresche, chiare e dolci… e vissero felici e contenti. Qualcuno, dopo alcuni anni, misurò l’altezza della collina e notò esterrefatto che era alta solo “pochi millimetri”!

VUOI ANCORA FAR PARTE DEL GREGGE?

IN BOCCA AL LUPO

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Come sfruttare al massimo questo libro per ottenere un’Azione Migliorativa della propria personalità.

Se hai comprato questo libro, vuol dire che la tua Intelligenza-Superiore ti ha fatto capire che sei un purosangue nato per correre, per gareg-giare con il vento della vita, per vivere insieme ad altri purosangue, non un asino o un mulo o un cavallo da tiro che “tira a campare”, per ac-corgersi poi troppo tardi di non aver vissuto.

Se hai comprato questo libro, vuol dire che in qualche parte di te c’è l’aspirazione a una vita migliore di quella che vivi attualmente. Vuol dire che la tua Intelligenza-Superiore ha intui-to che c’è un altro modo di vivere: meno vuoto, meno piatto, meno anestetizzato e più pieno, più vero, più gratificante, più grande.

Se hai comprato questo libro, vuol dire che la forza vitale che è dentro di te si ribella alla pri-gionia della vita dentro cui ti hanno relegato le tue paure, alleatesi con le linee di Condotta-Ri-nunciataria che hai assimilato inconsciamente vivendo nell’odierna società del “Meglio-Così-Che-Peggio”.

Se hai comprato questo libro, vuol dire che la tua Intelligenza-Superiore ti ha fatto scoprire le tue ali e la tua Forza-Vitale ti spinge a dispie-garle e a spiccare il volo.

Ho scritto questo libro per aiutarti a tirare fuori

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il meglio di te e aiutarti a vivere secondo le ca-ratteristiche naturali che madre natura ha for-nito a te e a tutte le persone del mondo, ossia:• vivere da campione non da mezza tacca• vivere da protagonista e non da semplice comparsa• vivere sull’onda del successo

In questo libro ci sono le conoscenze, le scoper-te e soprattutto l’esperienza di una persona che ha sempre tirato fuori il meglio di sé. Vi sono descritti sistemi e accorgimenti psicologici e pratici per aiutarti a diventare una persona di successo. Ma devi applicarli. Devi scendere sul campo di battaglia della vita e provarli. Devi combattere contro i “tuoi” meccanismi di difesa che non vogliono farti cambiare. Ci puoi riuscire. Ma non è facilissimo. Ti occorre grande forza di volontà, autodisciplina, motiv-Azione e “profumo della Strada”!Per “profumo della strada” intendo quella quan-tità di esperienze (acquisite svolgendo diversi lavori con elevata flessibilità) che nella giovane età sono indispensabili per “palestrare” il cer-vello verso i futuri successi da uomo. Una cosa puoi fare abbastanza facilmente: cambiare in meglio mentre leggi questo libro. Ti accorgerai che noi umani siamo un po’ “psi-co-gastro-enterici-sexual-psichedelici”.

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APPUNTI DI VIAGGIO

1. Leggi ogni capitolo di questo libro tutto di se-guito.2. Poi fermati e rileggi le parti che ti colpiscono.3. Prendi un evidenziatore e sottolinea tutte le frasi che ti piacciono di più e i concetti che ritieni giusti e validi e magari scrivi nelle zone bianche le tue riflessioni. 4. Quando trovi un suggerimento che pensi che ti potrà servire, sottolinealo. 5. Se c’è qualche concetto degno di nota, se-gnalo con un asterisco o annotazioni che per-metteranno una facile rilettura e stimoleranno la memoria visiva.6. Chiediti in che modo puoi mettere in pratica il suggerimento.7. Soffermati frequentemente nel corso della lettura e rifletti su quanto hai appena letto.

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8. Riporta il numero della pagina e l’argomento nella sezione “Appunti di viaggio” che troverai alla fine del libro. Dopo la lettura potrai fotoco-piare gli “Appunti di viaggio” e portarli con te.9. Apri un file del tuo computer e copia tutte le frasi che hai sottolineato e che hai scritto. Poi rileggile spesso. In particolare troverai alla fine di ogni capitolo i consigli di ogni straordinario protagonista di questo entusiasmante viaggio.10. Ogni settimana fai il punto dei progressi compiuti e ogni mese dedica qualche ora del tuo tempo a rileggerlo.11. Applica i consigli in ogni occasione e utilizza il libro come un manuale pratico per affrontare i problemi quotidiani. È questo, credimi, il modo migliore di sfruttare al massimo questo libro.Solo le conoscenze delle quali si fa uso costan-te si fissano nel nostro cervello.

“Leggere è stato ed è per me un gesto rivoluzio-nario. La lettura dilata la mia mente e mi dota degli strumenti necessari per una rivoluzione nel mio spirito, nella mia mente e nella società… Scegliete di leggere… Scegliete di imparare… Scegliete di sognare”.

Bertice Berrysociologa, educatrice e autrice americana

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PIANO DELL’OPERA

Avere successo è essere outstanding, ovvero “fuori dallo standard”.Che cosa vuol dire?In una vita mediocre si può avere successo?In una vita sufficiente si può avere successo?In una vita discreta si può avere successo?

Per avere successo occorre avere una vita out-standing: fuori dallo standard.Ci ricordiamo per caso il nome del quarto clas-sificato a una gara olimpica? No di certo.Eppure è il quarto del mondo!E ci ricordiamo del terzo? E del secondo?Il secondo non lo ricordiamo perché è l’eterno sfigato. Ha perso per qualche centesimo di se-condo, per “due millimetri”.

Ci ricordiamo il primo, l’eroe!Perciò, se vuoi avere successo, devi essere il primo: outstanding! Cura dei particolari, in una visione della vita “total quality”.Il successo va, quindi, programmato, previsto, pianificato.

PROGRAMMAREPER RAGGIUNGERE IL SUCCESSO

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Programmare è una delle principali e indi-spensabili linee guida per raggiungere il successo.

Per cui questo libro è sviluppato in 5 program-mi per raggiungere il successo ben precisi e circostanziati. Eccoli.

1. Power (Potere): aumentare il potere e la for-za della propria mente.2. Rapport: la capacità di creare rapporto col prossimo e l’arte di conquistare gli altri.3. Competenza: fare meglio per ottenere di più.4. Entusiasmo: grande entusiasmo, grandi rea-lizzazioni”.5. Etica: diventare in gambissima rispettando i naturali principi etici della vita.

1 Programma POWER Delle cinque forze vettoriali del successo sicu-ramente la più importante è il “Power”. Quanto più uno riesce ad aumentare il potere e la forza della propria mente (sicurezza interiore, volon-tà, costanza, autocontrollo, autostima), tanto più riuscirà a raggiungere i suoi obiettivi.

2 Programma RAPPORT La seconda forza vettoriale del successo, in or-dine d’importanza, è il “rapport”: come sapersi

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rapportare con il prossimo. Più ci si sa rappor-tare con gli altri, più il successo è assicurato. Ma affinché ciò avvenga è necessario avere delle ferme convinzioni perché “le proprie con-vinzioni determinano il proprio successo”.

Il successo è scienza e le sue regole sono pre-cise. I campioni ne sono un esempio. Osservan-do i campioni si può facilmente notare come l’elemento fortuna è poco influente. Il succes-so non è un colpo di fortuna. La fortuna è una dea bendata, ma bisogna avere gli occhi ben aperti per riconoscerla. I frequentatori di lot-to, lotterie, totocalcio, totogol, gratta-e-vinci, video poker, oroscopi hanno purtroppo gli occhi chiusi.Sono dei polli non ancora informati. Possiamo, comunque, organizzare delle consegne a domi-cilio in “noce nazionale”!Ovviamente, sto parlando di bare. Meglio an-cora il palissandro e l’acero: mantengono fre-sca la “salma”. Tanto occuparle qualche anno prima o qualche anno dopo per “cadaveri non informati” che differenza fa?

Se osserviamo le persone di successo no-tiamo che hanno una grande capacità di creare rapporto col prossimo.Gli altri ci perdonano l’incompetenza, ma non ci perdonano la nostra incapacità di rapportarci a loro. Possiamo essere preparatissimi, ma es-sere delle “teste di cavolo” da non saper con-

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quistare nessuno. Possiamo essere meno pre-parati, ma gentili e cortesi al punto che gli altri ci perdonano qualche paperetta e ci premiano con la loro fiducia.

Il Rapport, quindi, è la seconda forza vettoriale. La differenza tra chi ha tanti titoli e “vive alla bene e meglio” e chi non ha titoli e “ha suc-cesso” è proprio la capacità di creare Rapport. Quando parliamo di Rapport intendiamo un elevato livello di empatia che viene raggiunto anche con l’applicazione di una neuroscienza straordinaria: la P.N.L. Programmazione Neuro Linguistica (dedicherò in seguito uno spazio per spiegare le peculiarità di questa “magia”).

3 Programma COMPETENZA

La terza forza vettoriale del successo è la COM-PETENZA.È basata su tre qualità: il sapere, il saper fare e il saper essere.

SapereÈ l’area cognitiva. Più si sa, si conosce e si capi-sce, più si riesce a spaziare in tutti i campi, più si hanno carte valide per conquistare gli altri. La partita della vita non la vince chi ha le carte migliori, ma chi sa giocare al meglio quelle che ha. Sapere è la “borsa degli stru-menti” per i diversi interventi.

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Saper fareÈ l’area professionale. Più si è preparati nella propria attività, più si hanno probabilità di suc-cesso, perché si centreranno i problemi e si ri-durranno gli errori.Un’altra qualità del saper fare è: “Mettere in pratica le proprie conoscenze”. Diecimila ton-nellate di teoria non valgono un grammo di azione. Fra chi sa leggere e chi non legge non vi è differenza se chi legge non mette in pratica ciò che ha letto. Agiamo, quindi, trasformando la nostra energia potenziale in energia cinetica. Facciamo in modo che le nostre idee “camminino sulle gambe di altri uomini”.

Saper EssereÈ l’area spirituale. È molto importante eleva-re il valore umano nei rapporti professionali e sociali. Il risultato sarà comprendere l’immenso valore della congruenza (alleanza tra conscio e inconscio) tra area cognitiva, professionale e spirituale.

LA PARTITA DELLA VITANON LA VINCE

CHI HA LE CARTE MIGLIORIMA CHI SA GIOCARE AL MEGLIO

QUELLE CHE HA

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4 Programma ENTUSIASMO

La quarta forza vettoriale del successo è l’En-tusiasmo (dal greco en=dentro, theos=Dio), la motivazione: “Credo in quello che faccio”. Se abbiamo competenza, abbiamo le carte in re-gola per avere successo. Ma se abbiamo la competenza e non abbiamo l’entusiasmo, non “abbiamo Dio dentro”, ossia non si “sente” che crediamo in quello che facciamo. Se siamo in-namorati di una persona e non trasferiamo il nostro entusiasmo verso di lei, come facciamo a conquistarla?Con l’entusiasmo i naturali ostacoli che si op-pongono ai nostri desideri diventano meno ar-dui. Con l’entusiasmo si superano facilmente gli inevitabili momenti di crisi. Con l’entusiasmo si superano le montagne.

5 Programma ETICA

La quinta forza vettoriale del successo è l’Etica. Perché senza l’etica un successo non può esse-re definito, non può essere determinato. Senza l’etica il successo non è vero successo, è me-schino, effimero, privo di valore e di umanità.

I cinque vettori del successo sopra enunciati sono indispensabili per raggiungere i propri so-gni. Senza di essi si potrà incorrere in una serie di difficoltà che terranno lontani dal raggiun-

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gere i migliori traguardi. Programmare deve es-sere la parola d’ordine. Programmare con cal-ma e applicare con determinazione le giuste teorie. Programmare con intelligenza e seguire con costanza la via indicata, anche se si frap-pongono ostacoli imprevisti. Questa è la VIA. Essere forti mentalmente, simpatici, preparati, entusiasti e onesti. E il successo è nostro!

Ecco come fare della propria vita un’opera d’arte!

C’era una volta… la crisi.E così, dopo tanti seminari in giro per l’Italia ascoltando manager, professionisti e impren-ditori che si lamentavano della crisi, crisi, crisi,

Quadro realizzato dal piccolo “zio Mike” a 15 anni

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crisi, ho deciso di condurre uno studio appro-fondito sulla crisi e le sue origini.

Ho “pagato” venti scienziati per un anno di ricerche, dieci di Harvard, cinque di Oxford e cinque di Cambridge.Sono partiti un anno fa con un volo diretto Roma–Mumbay. In India hanno subito notato che gli indiani lavoravano come matti. Anni fa erano la manodopera a poco prezzo del setto-re informatico, oggi si avvalgono della mano-dopera del Sud America!

Dopo essere stati a Mumbay sono andati in Thailandia, a Bangkok, a salutare il Buddha tutto d’oro: 5,5 tonnellate!Il Buddha sdraiato, infatti, rilassato sulla cresci-ta esponenziale in Oriente e il Buddha di sme-raldo. La Thailandia in pochi anni è giunta tra i primi 20 paesi al mondo per sviluppo economi-co.

Dopo essere stati in Thailandia, i nostri 20 scien-ziati sono stati in Malesia: Kuala Lumpur, le tor-ri Petronas, tra le più alte al mondo. Poi hanno visitato la Grande Muraglia cinese e si sono accorti che è diventata la Grande Muraglia economica. I cinesi e gli indiani, se noi occi-dentali non ci svegliamo, “ci faranno le scarpe”!I nostri 20 scienziati si sono soffermati poco in Europa, tanto la storia è sempre la stessa, “tan-ti diritti, pochi doveri”. Noi europei siamo diven-

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tati gli Stati Uniti delle tutele, in particolare dei privilegi, opportunismi, nepotismi, decadenti-smo e poca voglia di lavorare.Un salto in Alaska dove ci sono gli Inuit che sparano alle foche, qualcosa devono fare oltre che ereditare i nostri vizi. Hanno attraversato il Canada, gli Stati Uniti, un doveroso saluto alla Statua della Libertà. Accorgendosi che, anche dopo l’undici Settembre 2001, il popolo ameri-cano con l’amore per il lavoro ha saputo risolle-varsi immediatamente.

Hanno attraversato il Messico, un bagno a Cancun, per, poi, rimanere estasiati dall’Amaz-zonia e avviliti dalle storture e danni che un’e-conomia senza Etica può arrecare al mondo.

Rio de Janeiro per il Carnevale! Se il Brasile funzionasse come funziona lo straordinario e stupefacente carnevale di Rio, sarebbe il 1° Pa-ese al mondo! A due passi una visita alle incre-dibili cascate di Jguazù, le più alte del mondo.Attraversando la terra del fuoco, lo stretto di Magellano, per giungere in Australia. I nostri scienziati hanno studiato attentamente i ca-stratori di canguri. Mestiere non semplice per eseguire l’operazione tra un salto e l’altro. An-che loro non sono in crisi!

Sono passati all’Africa, per accorgersi che una vera crisi, per essere giustificata, deve avere un problema molto serio che si chiama acqua! Ac-

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qua = cultura. Infatti, tutte le grandi città del mondo le troviamo nei pressi del mare, o di fiu-mi o grandi laghi.Con l’acqua il settore primario, l’agricoltura, può avviare il secondario per la trasformazione e il terziario per i trasporti, scuole e il quaterna-rio è attualità.

I nostri straordinari 20 scienziati, dopo un anno di “ricerche”, sono tornati a Roma e ci hanno confermato di aver trovato finalmente la crisi. Infatti, il luogo preciso è spesso nella testa di tanti uomini che scelgono la crisi come alibi per giustificare la loro pigrizia e con-seguente incapacità.

L’ultima chicca che mi hanno raccontato del loro avventuroso viaggio è accaduto all’aero-porto di Roma Fiumicino.

Due dei nostri studiosi, il prof. Lino e il prof. Michael, a due diverse casse dello stesso bar, mentre si recavano dall’arrivo dei voli interna-zionali al transito per i voli nazionali, hanno ac-quistato il mitico espresso e cornetto italiano. Entrambi i cassieri, con modalità di “alta scuola italica” nel dare il resto ai due professori hanno “dimenticato” 5 euro.La cosa straordinaria è che i due “sprovvedu-ti”, dopo essersi accorti dell’insolita mancanza, sono tornati alle due casse e i cassieri aveva-no già le banconote di 5 euro pronte, riferendo

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che le avevano dimenticate sul banco!!

Epochè (sospendi il giudizio): come mai i due cassieri non hanno semplicemente avvisato i clienti e invece hanno atteso che se ne accor-gessero?Questi due infami cassieri, esempio della crisi etica, possiamo definirli cucciolotti!Cosa ne pensa il caro amico Albert Einstein della CRISI?La crisi è la migliore benedizione.

LA CRISI ÈLA MIGLIORE BENEDIZIONE

“Non pretendiamo che le cose cambino, se fac-ciamo sempre la stessa cosa. La crisi è la mi-gliore benedizione che può arrivare a persone e Paesi, perché la crisi porta progressi.La creatività nasce dalle difficoltà nello stesso modo che il giorno nasce dalla notte oscura. È dalla crisi che nascono l’inventiva, le scoperte e le grandi strategie”.

Albert Einstein, 1955Come si vince la crisi? È più facile di come sembra.William Grimaldi è qui per questo.

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L’UOMO CHE SI FECE DAL NULLA

Permettete che mi presenti. Mi chiamo William Grimaldi e sono l’amministratore delegato della società Starlight, che io stesso ho fondato.Sono un uomo di successo. Svolgo un’attivi-tà che mi piace. Guadagno quanto basta per mantenere un elevato tenore di vita. Ho moglie, due figli, una bella casa con tante comodità… ecc. Vivo una vita meravigliosa, così interessan-te, così soddisfacente da non poterla descrive-re. E tutto ciò è bello, credetemi. Ma non è stato sempre così.

Conquistare questa fantastica condizione non è stato facile. Ho combattuto. Ho combattuto la più terribile delle guerre contro il più terribile dei nemici: me stesso. Ho combattuto d’estate e d’inverno, in primavera e in autunno, di giorno e di notte, con il sole e con la pioggia.

Mille volte ho vinto e mille volte ho perso.Mille volte ho riso e mille volte ho pianto. Mille volte mi sono illuso e mille volte sono rima-sto deluso. Ma alla fine ce l’ho fatta ho vinto. Ho raggiunto il successo.Tutto cominciò in un giorno di primavera.

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Ero giovane allora, ma triste, malinconico, infe-lice. Torme di problemi mi assalivano: problemi di denaro, problemi di affetto, problemi di fa-miglia.Avevo cercato in mille modi di risolvere i miei problemi, ma niente.

Quel giorno ero tra le braccia della dispera-zione più profonda. Cieli di vuoto penetravano fino al centro del mio essere riempiendolo di niente. Oceani di tristezza invadevano la mia anima rendendola inerte, sterile, vuota.

Fu allora che ricevetti una strana e-mail. C’era scritto: “Vieni a Successia: la città del succes-so, la città in cui vivono gli uomini di successo di tutti i tempi. Con le loro “ricette”, i loro consigli e il loro esempio riuscirai a raggiungere il cielo”.Fu allora che decisi di recarmi nella città del successo. In men che non si dica mi trovai al 72° piano di un grattacielo nell’ufficio del sindaco.

“Benvenuto nella città del successo, signor Grimaldi”, mi disse il sindaco. “Mi auguro che la sua permanenza qui da noi le faccia apprendere l’arte del successo. A questo proposito ho deciso di affidarla ad alcuni dei miei migliori concittadini”.

Ciò detto, fece un cenno all’usciere. Subito dopo entrò un signore molto distinto con barba fulva e occhi vispi.

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“Le presento John Rockefeller. Chi meglio di lui potrà insegnarle il successo?”. Pochi minuti dopo Rockefeller e io camminavamo lungo un viale.

“Per lei, signor Rockefeller”, dissi. “È stato facile raggiungere il successo. Lei ha avuto alle spalle una grande famiglia. Per me che ho umili origini sarà impossibile”. “Si sbaglia, signor Grimaldi. La mia famiglia era modesta e non mi ha agevolato. Ho dovuto fare tutto da solo”.

Ma ora su diamoci da fare.Iniziamo con il….

John Davison Rockefeller (New York, 8 luglio 1839 – Ormond Beach, 23 mag-gio 1937) è stato un imprenditore e filantropo statunitense.Influente capitalista e industriale, fu il riformatore mondiale dell’industria petrolifera e la portò a una espan-sione senza precedenti, fondando la Standard Oil, una delle più grandi compagnie di sempre.

Fu anche un filantropo: al suo ritiro definitivo dagli affari donò gran par-te del suo patrimonio in beneficenza, tenendo per sé 20 milioni di dollari e donando all’incirca 540 milioni di dol-lari prima della sua morte.

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MICHELE TRIBUZIO6° edizione

Collana Sviluppo Personale

MICHELE TRIBUZIO

Laureato in Scienze Agrarie con all’attivo un Master in Formazione per Formatori e un Coach Certificate in NPL (certificato da John Grinder), è docente del corso di Alta Formazione in “Comunicazione Strategica” presso la School of Management - Università LUM Jean Monnet. Coach, formatore manageriale ed esperto di comunicazione, ha frequentato seminari e master internazionali con personalità del calibro di Roy Martina, Deepak Chopra, Anthony Robbins, John Grinder, divenendo trainer ad alto livello.Come editore, ha pubblicato i testi di Dario Bernazza (Premio Selezione Bancarella) e Omar Falworth.Tramite l’organizzazione no profit “Zio Mike Foundation ONLUS” sostiene, con progetti dedicati, le due figure più fragili della nostra società: bambini e anziani.

www.ziomike.it

ISBN 9788894365238

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IL SUCCESSO TI STA CERCANDO...NON TI NASCONDERE!

LE 5 TIPOLOGIE DI REALIZZAZIONE UMANA

Questa straordinaria opera insegna molto e si legge come un romanzo. È un esercizio di vita che, per la voluta sempli-cità del verbo, aiuta tutti (me compreso) a rinnamorarsi della nostra missione terrena attra-verso incontri con i grandi padri della filosofia. Una scelta felice perfetta-mente riuscita.

Gianni Germanipresidente NIMS S.p.A.

Zio Mike, nei suoi interventi e nel suo libro, ci fa ritrovare la saggezza perduta degli anti-chi greci e latini e dei filosofi più importanti. Più che formazione, parlerei di una vera scuola di vita. Unita alla “sfrontatezza” dell’uomo e alla sua conoscenza dei più efficaci strumenti di migliora-mento personale professiona-le, direi un cocktail assoluta-mente introvabile altrove.

Max Formisanoformatore

Quanti tipi di successo conosci?

C’è quello economico, considerato dai più l’elemento fondamentale per il benessere. C’è quello relazionale che ti permette di avere amici simpatici, serenità in famiglia e un ottimo rapporto di coppia. C’è poi il suc-cesso professionale che aumenta l’autostima e il rico-noscimento sociale e quello psicologico che favorisce lo sviluppo di una personalità matura, saggia, dinamica. C’è, infine, il successo filosofico che conduce l’io verso la dimensione spirituale dove il pensiero si fa più pro-fondo e la propria interiorità più chiara e limpida. In questo libro, Michele Tribuzio esplora tutte e cinque le tipologie, formulando i canoni di una vera e propria “arte del successo” che permette di realizzare una vita eccellente, degna di essere vissuta, ricca di soddisfa-zioni materiali, sociali, psicologiche ma, ancor più, di felicità e soprattutto di amore.

MICHELE TRIBUZIO EDITORE

Come valorizzare il tuo vero Io ed elevare il tuo tenore di vita economica, affettiva, sociale, psicologica e spirituale

IL SUCCESSO TI STA CERCANDO... NON TI NASCONDERE!

Il successo è una carrozza trainata necessariamente da cinque cavalli: POWER, RAPPORT, COMPETENZA, ENTUSIASMO, ETICA. In queste pagine potrai scoprire tutta la valenza e la forza dirompente di questi principi, per la tua vita e la tua carriera.

IL SUCCESSO TI STA CERCANDO economico NON TI NASCONDERE! · una persona di successo, trasportandoti...

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