Il senso dell'evoluzione

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IL SENSO DELL'EVOLUZIONE EBOOK DI EDOARDO BUSO FUKUYAMA,LA FINE DELLA STORIA Francis Fukuyama fu uno dei pochi ad aver tentato di scrivere una storia dell'umanità che vertesse verso una finalistica positiva,come lui stesso amette nel suo libro La fine della storia ed l'ultimo uomo spesso le vecchie storie universali dell'umanità erano costruite in base al principio ciclico ed non deterministico lineare ed finalistico. Fukuyama vede il fine ultimo dell'umanità come il raggiungimento della democrazia liberale,che è lo stadio più perfetto di organizzazione sociale,in quanto la democrazia ed solo la democrazia liberale garantisce i diritti fondamentali al proseguo della specie umana ed all'accrescimento di ricchezza ed di benessere attraverso la dottrina del liberoscambismo od dell'economia di mercato,garantiti all'interno di questa economia diritti quali la libertà di parola,la proprietà privata,la libertà di religione ed di culto,la libertà di stampa ed di manifestazione. Fukuyama nella sua opera La fine della storia,parla anche di "format" liberalistici,ai quali un determinato stato dovrebbe attennersi per essere considerato veramente Liberale in economia quali la presenza di un equilibrio tra impiego privato ed pubblico nel quale nell'ultimo non si superi certe soglie occupazionali. Fukuyama asserisce che il Motore della storia sia l'Isotimia cioè il bisogno di "essere riconosciuti" nel proprio valore umano,cioè in quanto essere,esistente,ed dpositario di diritti intraspecifici di ogni singolo individuo,come di ogni gruppo di individui,arrivando ad ogni gruppo nazionale.La storia giustamente dimostra che l'unica forma di governo che fino ad adesso ha garantito questi diritti,libertà di esistere,di parlare,di pensare,di produrre,ed di detenere una proprietà è stata la democrazia liberale. Ma Fukuyama che da un senso evolutivo finalistico alla società liberale democratica,(fine della storia) distingue tra democrazia formale ed democrazia reale. Nella democrazia formale sono garantiti i diritti individuali fondamentali,da non confondere questa con la democrazia reale,o concreta,che dovrebbe garantire i diritti sociali,ma come dice Fukuyama esiste un conflitto tra le due democrazie.Garantire diritti sociali può essere volano di un irrigidimento contro i primi diritti,quelli individuali ed quelli alla libera impresa,che distinguono società liberale da società dirigista, (fascista,comunista,socialista,teocratica,monarchica),ed questi quindi possono essere riconosciuti solo grazie al progresso finalistico verso la Meta della

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IL SENSO DELL'EVOLUZIONE EBOOK DI EDOARDO BUSO

FUKUYAMA,LA FINE DELLA STORIA

Francis Fukuyama fu uno dei pochi ad aver tentato di scrivere una storia dell'umanità che vertesse verso una finalistica positiva,come lui stesso amette nel suo libro La fine della storia ed l'ultimo uomo spesso le vecchie storie universali dell'umanità erano costruite in base al principio ciclico ed non deterministico lineare ed finalistico.Fukuyama vede il fine ultimo dell'umanità come il raggiungimento della democrazia liberale,che è lo stadio più perfetto di organizzazione sociale,in quanto la democrazia ed solo la democrazia liberale garantisce i diritti fondamentali al proseguo della specie umana ed all'accrescimento di ricchezza ed di benessere attraverso la dottrina del liberoscambismo od dell'economia di mercato,garantiti all'interno di questa economia diritti quali la libertà di parola,la proprietà privata,la libertà di religione ed di culto,la libertà di stampa ed di manifestazione.Fukuyama nella sua opera La fine della storia,parla anche di "format" liberalistici,ai quali un determinato stato dovrebbe attennersi per essere considerato veramente Liberale in economia quali la presenza di un equilibrio tra impiego privato ed pubblico nel quale nell'ultimo non si superi certe soglie occupazionali.

Fukuyama asserisce che il Motore della storia sia l'Isotimia cioè il bisogno di "essere riconosciuti" nel proprio valore umano,cioè in quanto essere,esistente,ed dpositario di diritti intraspecifici di ogni singolo individuo,come di ogni gruppo di individui,arrivando ad ogni gruppo nazionale.La storia giustamente dimostra che l'unica forma di governo che fino ad adesso ha garantito questi diritti,libertà di esistere,di parlare,di pensare,di produrre,ed di detenere una proprietà è stata la democrazia liberale.

Ma Fukuyama che da un senso evolutivo finalistico alla società liberale democratica,(fine della storia) distingue tra democrazia formale ed democrazia reale.Nella democrazia formale sono garantiti i diritti individuali fondamentali,da non confondere questa con la democrazia reale,o concreta,che dovrebbe garantire i diritti sociali,ma come dice Fukuyama esiste un conflitto tra le due democrazie.Garantire diritti sociali può essere volano di un irrigidimento contro i primi diritti,quelli individuali ed quelli alla libera impresa,che distinguono società liberale da società dirigista,(fascista,comunista,socialista,teocratica,monarchica),ed questi quindi possono essere riconosciuti solo grazie al progresso finalistico verso la Meta della democrazia globale,dopo un certo periodo di sola democrazia formale.

Fukuyama ha fatto un analisi giusta,dal punto di vista proprio economico,diritti individuali come libertà di impresa ed di accumulo capitalistico ed insieme ad un economia capitalistica i diritti individuali di pensiero,non possono essere garantiti se vi si sovrappone una sorta di dirigismo per soddisfare razionalmente i bisogni sociali,infatti nel marxismo che predicava che gli unici bisogni dell'uomo fossero quelli sociali,ed metteva tutto il resto nell'"armadio" della "alienazione",in quanto determinismo storico materialistico,il marxismo quindi faceva sua la teoria della "dittatura del proletariato" che avrebbe portato attraverso il cedimento delle sovrastrutture filosofiche alla liberazione totale dell'uomo.

Fukuyama però non si rende conto di quanto fragili siano i diritti individuali ed di quanto fragile sia la loro fruizione ed il loro utilizzo,in un mondo utilitaristico,infatti Fukuyama non si rende conto che il capitalismo liberale è di per sè utilitarismo,pensiamo per esempio che di fronte ad un capitalismo liberale che certamente è uno stadio avanzato del progresso di impostazione sociale,si possono inserire lobby criminali come la mafia che avrebbero l'interesse ad fornire "diritti sociali" che lo stato liberale non fornisce,cosi facendo venire meno attraverso la piaga dell'omertà i diritti individuali che sono alla base della democrazia,o altrimenti pensiamo (ed di questo non si preoccupa Fukuyama)al fatto che la democrazia liberale può subire gravi colpi mortali in quanto non è un sistema ontologico finalistico,come i sistemi religiosi od filosofici(socialismo,marxismo),(islam,buddhismo,cristianesimo,ebraismo),da un ritorno

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di fervore religioso da parte di intere comunità formate da individui che chiedono nel "Pieno regno della libertà ed dell'Uguaglianza(intesa non in senso materiale)"di essere guidati da una sorta di leader carismatico ed essere condizionati,od autocondizionarsi,in quanto non riescono ad vivere per il loro retroterra psicologico in una società soltanto economicistica anche se la stessa garantisce le libertà individuali che i vecchi sistemi totalitari non consideravano.

Basta questo per dire che la storia è finita?

Il senso religioso dell'evoluzione

In questi nostri tempi si da un nuovo senso all'evoluzione dell'uomo,molti gruppi religiosi non considerano l'uomo uno scimmione addomesticato ed molti studiosi danno un senso che supera il vecchio "Creazionismo" all'evoluzione umana,ma una sorta di "creazionismo più fine ed ingegneristico" quello dell'intelligent design.

Disegno intelligenteDa Wikipedia, l'enciclopedia libera.Se hai problemi nella visualizzazione dei caratteri, clicca qui.

Il disegno intelligente (in inglese intelligent design - ID) o progetto intelligente, altrimenti noto come creazionismo evolutivo e creazionismo scientifico, è la corrente di pensiero secondo la quale «alcune caratteristiche dell'universo e delle cose viventi sono spiegabili meglio attraverso una causa intelligente, non attraverso un processo non pilotato come la selezione naturale».[1][2] Si tratta di una forma moderna del tradizionale argomento teleologico dell'esistenza di Dio, modificato per evitare di spiegare la natura o l'identità del "progettista".[3][4] I suoi sostenitori principali sono associati al Center for Science and Culture del Discovery Institute,[5][6] i cui membri ritengono che il disegnatore sia identificabile in Dio.[7] I promotori del disegno intelligente affermano che si tratti di una teoria scientifica,[8] e cercano di ridefinire la scienza in modo da farle accettare anche spiegazioni soprannaturali, oltre a quelle naturali. [9]

Il consenso della comunità scientifica è che il disegno intelligente non sia scienza.[10] Per esempio, l'Accademia Nazionale delle Scienze degli Stati Uniti ha affermato che il disegno intelligente, e altre posizioni sull'intervento di forze soprannaturali nell'origine della vita, non sono scienza, perché non possono essere provate con esperimenti scientifici, non fanno predizioni e non propongono nuove ipotesi proprie.[11] Analogamente, l'American Association for the Advancement of Science e la National Science Teachers Association hanno definito il disegno intelligente una pseudoscienza;[12] Il disegno intelligente ebbe origine in risposta ad una sentenza del 1987 della Corte Suprema degli Stati Uniti, riguardo al principio costituzionale della separazione tra stato e chiesa.[13] Il suo primo utilizzo significativo in una pubblicazione avvenne in Of Pandas and People, un libro di testo per i corsi di biologia nella scuole superiori del 1989.[14] L'anno successivo venne fondato il Discovery Institute, i cui membri iniziarono a promuovere l'inclusione del disegno intelligente nei corsi delle scuole pubbliche.[15] La visibilità del "movimento per il disegno intelligente" crebbe negli anni novanta e agli inizi del primo decennio del XXI secolo, fino a culminare nel "processo Dover" del 2005, che mise sotto giudizio la legittimità dell'insegnamento del disegno intelligente nei corsi di scienze delle scuole pubbliche. Nel processo Kitzmiller v. Dover Area School District, un gruppo di genitori di studenti delle superiori contestarono l'obbligo per i professori delle scuole pubbliche del distretto a leggere, all'inizio dei corsi di biologia, una comunicazione nella quale si informavano gli studenti dell'esistenza del Disegno Intelligente come spiegazione alternativa dell'origine della vita, reindirizzando chi fosse eventualmente interessato al libro Of Pandas and People presente nella biblioteca dell'istituto[16][17]. Il giudice distrettuale John E. Jones III sentenziò che il disegno intelligente non è scienza, che «non può distinguersi dai suoi predecessori creazionisti, e quindi religiosi», e concluse quindi che la sua promozione da parte del distretto scolastico violava la clausola di riconoscimento del Primo Emendamento della Costituzione degli Stati Uniti

Le argomentazioni del disegno intelligente sono formulate con termini secolari e metodologicamente non

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attribuiscono un'identità al progettista. Malgrado ciò, la stragrande maggioranza dei sostenitori sono credenti.

Phillip Johnson ha dichiarato esplicitamente che ciò è necessario per evitare sottintesi di creazionismo teistico in un campo ampiamente dominato dal naturalismo ateleologico. Quindi secondo Johnson, un cristiano rinato, «la prima cosa che deve essere fatta è tirare la Bibbia fuori dalla discussione. [...] Ciò non equivale a dire che le questioni bibliche non siano importanti; il punto è piuttosto che il momento di affrontarle verrà dopo che abbiamo separato il pregiudizio materialista dai fatti scientifici».[32] Di conseguenza Johnson invita esplicitamente i propositori del disegno intelligente a non utilizzare nel dibattito le loro motivazioni religiose: «Il disegno intelligente è un movimento intellettuale, e la strategia del cuneo [la wedge strategy] smette di funzionare quando veniamo visti solo come in modo diverso di impacchettare il messaggio cristiano evangelico. [...] Gli evangelisti fanno il loro lavoro molto bene, e spero che il nostro lavoro gli apra alcune porte che sono state chiuse».[33]

La maggioranza dei principali sostenitori del Disegno intelligente (compresi Michael Behe, William Dembski, Jonathan Wells, e Stephen Meyer) sono cristiani e hanno dichiarato che secondo loro il progettista della vita è chiaramente Dio.[34] Nel suo libro The Design Inference,[35] Dembski elenca diverse possibili opzioni per l'identità del progettista, come Dio o una "forza vitale aliena"; al contrario, nel suo libroIntelligent Design; the Bridge Between Science and Theology Dembski dichiara che «Cristo è indispensabile per qualsiasi teoria scientifica, anche se chi la pratica non ha indizi su di lui. La pragmatica di una teoria scientifica può, per essere certa, essere portata aventi senza ricorrere a Cristo. Ma la validità concettuale della teoria può essere collocata in definitiva solo in Cristo».[36] Dembski dichiara inoltre «Il disegno intelligente è parte della rivelazione generale di Dio [...] Non solo il disegno intelligente ci libera da questa ideologia [materialismo], che soffoca lo spirito umano, ma secondo la mia personale esperienza, ho trovato che apre la strada per cui la gente possa giungere a Cristo».[37]

http://it.wikipedia.org/wiki/Disegno_intelligente

Sta di fatto che il disegno intelligente,non si discosta molto da una visione creativa,ed ad un ordine nell'Universo,ad una creazione da parte di un intelligenza Superiore,che veniva codificata nel mito della Genesi nella Bibbia,ed in vari altri modi nelle altre religioni od nelle altre forme di misticismo.

Ma alla fine sorge sempre la domanda,esiste un metodo per contattare questa entità,perchè essa non si mostra?ed l'uomo secolarizzato che vive circondato da Macchine ed di oggetti materiali,lo stesso uomo che Fukuyama dice essere arrivato"allo stadio sociale migliore ai fine evolutivi" attraverso la Democrazia liberale capitalista,(cioè una teoria materialista ed economica),può credere ancora con certezza ad un Essere Creatore,od ad una sorta di provvidenza?Ed questo essere Superiore quale fine avrebbe per l'Uomo,ed per l'Universo?Ed allora ritornando a Fukuyama non è un pò infantile credere che la storia sia finita con il liberalismo ed la democrazia?La democrazia può essere veramente considerata una forma universalistica di pensiero?od il fine evolutivo è ontologico ed trascende la democrazia stessa cioè l'avvento di una Colettività di pensiero ed di Azione ARMONICA,dove esista l'AMORE ed il RISPETTO tra tutti?

INCONTRI RAVVICINATI

Ricordo una scena paradigmatica del film cult Incontri ravvicinati del terzo tipo,molti di noi,quando videro il film si sentivano come il protagonista,per tutta la vita eravamo alla ricerca di qualcosa,ma di cosa?La felicità materiale ci poteva bastare?la religione ed le sue forme ed la preghiera ci potevano bastare,ed dare un senso alla nostra vita fino all'ora ultima della nostra morte?la scienza decretava già la nostra morte biologica ed il Nulla,il Nulla della Vita ed il Nulla del dopo morte,anzi la Vita appariva a noi come una presa in giro,un giardino di bellezze,spesso impossibili da acquisire,ma che non davano la Verità ed

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la Pienezza Spirituale.Qui mi discosto dalla concezione dell'Immortalità,in quanto mi chiedo,Se esiste un paradiso da qualche parte dopo la morte,ed se questo paradiso consiste nell'assoluta verità ed realizzazione spirituale,che senso ha prolungare questa sensazione all'infinito?Il paradiso però può essere anche un Ritrovo tra cari defunti,una Famiglia Unita per sempre,ed questa è una concezione di tutto rispetto.(vedi Mormoni).

Ma quella scena rimmarra sempre impressa in me,quando lo psicologo Claude Lacombe,interpretato dal noto sociologo francese Francois Truffat,disse "Questo è un fatto sociologico" ed diede la mano agli extratterrestri.

Il fine dell'evoluzione umana è un incontro con esseri perfetti?

Incontri ravvicinati del terzo tipo (Close Encounters of the Third Kind) è un film di fantascienza del 1977 diretto e sceneggiato da Steven Spielberg, nel quale viene narrato un possibile primo contatto tra l'umanità ed entità extraterrestri.

Il titolo deriva dalla classificazione degli incontri ravvicinati elaborata dall'astrofisico e ricercatore ufologico Josef Allen Hynek nel 1972, in cui un "incontro ravvicinato del terzo tipo" indica una osservazione di "esseri animati" in associazione con un avvistamento di UFO.

Vincitore di vari premi tra cui due premi Oscar e un David di Donatello, nel 2007 il film è stato selezionato per la preservazione nel National Film Registry della Biblioteca del Congresso degli Stati Uniti d'America.[1]

Nel deserto di Sonora lo scienziato francese Claude Lacombe e il suo interprete americano David Laughlin, insieme ad altri ricercatori scientifici, ritrovano uno squadrone di aerei perso durante la seconda guerra mondiale. Gli aerei sono intatti e operativi, ma non vi è alcuna traccia dei piloti. Su questo e altri strani eventi si inizia ad indagare nel tentativo di trovare una spiegazione. A Muncie, nell'Indiana, un bambino di tre anni, Barry Guiler, si sveglia improvvisamente nella notte quando i suoi giocattoli iniziano a muoversi da soli. Affascinato, lui si alza dal letto e corre fuori casa, costringendo la madre, Jillian, ad inseguirlo.

Nel frattempo, durante un intervento di manutenzione, l'addetto al controllo delle linee elettriche Roy Neary rimane coinvolto in un inseguimento della polizia di quattro UFO, vivendo così a bordo della sua auto un "incontro ravvicinato". Durante la stessa notte incontra sulla strada anche Jillian che è riuscita a raggiungere il piccolo Barry per riportarlo a casa. Roy, dopo l'incontro ravvicinato, rimane sconvolto, e inizia subito a sviluppare un'ossessione da immagini mentali dalla forma simile a quella di una montagna, che cerca in tutti i modi di riprodurre. Stessa ossessione che sviluppa Jillian dopo che anche lei vive un incontro ravvicinato presso la sua abitazione, nel corso del quale il piccolo Barry rimane vittima di un rapimento alieno.Torre del Diavolo, Wyoming

L'attività ufologica non riguarda però solo l'Indiana o solo gli Stati Uniti, ma è in intensificazione in tutto il mondo. Nel corso delle indagini il professor Lacombe e i suoi assistenti si accorgono che durante gli incontri i testimoni raccontano di una particolare sequenza musicale emessa dagli UFO. Ulteriori indagini ed elaborazioni traducono tali sequenze in precise coordinate, secondo Lacombe il luogo in cui le entità extraterrestri vogliono incontrarsi con l'umanità. Tale luogo corrisponde alla Torre del Diavolo, nel Wyoming, così che si decide di isolare la zona e prepararsi all'eccezionale evento. Le autorità governative decidono di tenere il tutto segreto e di far evacuare le zone circostanti diffondendo la falsa notizia di una fuoriuscita di gas tossico da un treno in passaggio. I telegiornali, riportando tale notizia, fanno vedere la Torre del Diavolo, che ha la stessa struttura dell'immagine che ossessiona Roy Neary, Jillian, e molti di coloro che hanno avuto esperienze di incontri ravvicinati, che vedendola, intuiscono di dover assolutamente recarsi in tale luogo. La maggior parte delle persone che tentano di avvicinarsi sono bloccate dalle autorità, ma Jillian e Roy, che affrontano l'avventura insieme, riescono ad arrivarci. Nel

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cielo notturno improvvisamente appaiono decine di UFO con una navicella che si avvicina presso la Torre del Diavolo. Gli scienziati provano a comunicare attraverso luci colorate e suoni, ai quali gli alieni sembrano rispondere allo stesso modo.

Poco dopo la navicella atterra liberando le persone rapite nel corso degli anni, che appaiono felici e non invecchiate. Tra questi c'è anche il piccolo Barry che riabbraccia la propria madre. Dalla navicella escono anche diversi alieni, che rispondono alla sequenza musicale mimata con la mano da Lacombe. Nel frattempo i funzionari del governo avevano selezionato un gruppo di persone per farle interagire con gli extraterrestri. Questi, a cui si aggiunge Roy, vengono portati davanti la navicella, ma solo Roy viene scelto per andare con loro. La navicella si chiude e decolla sparendo nel cielo.

UFOLOGIA PREISTORICA

IL PARADOSSO ED L'INCONSCIO

Se il senso dell'evoluzione non è nell'extranaturale od nel Divino,allora non può essere dentro di noi,nell'inconscio.Il senso dell'evoluzione starebbe nello sfruttare la nostra Fantasia Creativa,ed creare Mondi a partire dal mondo reale.Questa concezione starebbe alla base di un Alzhaimer Psico Sociale,ed post razionalista,che è molto buono per i romanzieri ed gli sceneggiatori ma un pò deleterio per la Coesione ed tenuta sociale.Immaginiamo un mondo di post-logicità ed di illogici,che pensassero solo alle loro fantasie irrazionali,da un momento all'altro crollerebbe tutta l'impalcatura che ci sostiene ed ci nutre,noi umani abbiamo bisogno di cibo ed acqua tutti i giorni,senza dimenticare il caffè...

Nelle teorie complottistiche si afferma che una sorta di "massoneria giudaica" tenterebbe da tempo attraverso un piano sintetizzato in un antico documento,il Protocollo degli Anziani di Sion,di creare discordia sociale,scordinare la società,destabilizzarla,frammentarla,ed distruggere negli uomini il pensiero logico,attraverso l'utilizzo di mezzi mass mediali portando l'uomo ad essere assoggettato agli istinti irrazionali più bassi.

Però l'inconscio è uno strumento privilegiato già da Omero,fino a Lovercraft,all'horror,al fantasy ed alla fantascienza,veicolo di messaggi positivi.

Chesterton scrisse nel suo libro parlando agli annoiati ed nichilisti privi di fantasia che erano i ricoverati nella pensione (Casa Beacon) dove Innocenzo Smith,il protagonista si trova quasi come una Mary Poppins,ad cercare di cambiare la mentalità di questi negativisti,ed ad portare un messaggio di salvezza.

Il libro è diviso in due parti. La prima L'enigma di Innocenzo Smith, narra l'arrivo del protagonista a Casa Beacon e i molteplici enigmi che egli causa ai residenti del posto. La seconda Le spiegazioni di Innocenzo Smith, è una sentenza di tribunale nella quale il protagonista viene messo sotto accusa dallo

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scienziato, dottor Warton e dall'esperto di criminologia, dottor Pym.Trama

Innocent Smith è un uomo fuori dal comune, non parla quasi mai e sembra non saperlo fare, ma è un uomo che compie atti strani, come arrampicarsi su di un albero e compiervi movimenti folli oppure entrare in casa dalla finestra piuttosto che dalla porta. Questo suo comportamento ravviva gli animi tristi degli abitanti di casa Beacon, in particolar modo quello di Michael Moon, il quale trova nel nuovo arrivato qualcosa che lo attira e che lo spinge a seguirlo. Questo cambiamento spinge Michael Moon a dichiarare il suo amore alla signora Rosamund ed anche il triste signor Inglewood, trova il coraggio di chiedere alla proprietaria di casa Beacon, Diana Duke, di sposarlo. L'unico personaggio scettico nei confronti di Smith è il dottor Warton, il quale come scienziato non riesce a capire la ragionevolezza del comportamento di Innocent. In questa felice atmosfera avviene un fatto inaspettato, l'eccentrico Smith spara alcuni colpi con il suo revolver al dottor Warton ma senza ferirlo. A questo punto del romanzo interviene il dottor Pym, il quale come esperto di criminologia, afferma che Innocenzo Smith è un pericoloso assassino ed è pronto ad arrestarlo. Michael Moon ed Inglewood decidono di difendere Innocent ed inizia quindi una specie di sentenza di tribunale in cui il dottor Warton ed il dottor Pym accusano Smith di numerosi delitti da cui viene scagionato dai due amici. Le imputazioni mosse dai dottori sono molte: omicidio, latrocinio, abbandono della famiglia e poligamia ma tutte le accuse si rivelano senza fondamento.Morale

Il modo in cui l'imputato viene scagionato è particolarmente interessante e le numerose arringhe della difesa, fanno capire l'eccezionalità di quell'Uomo Vivo. Siccome egli non sente il bisogno di uccidere, ma di riconciliare la gente con la vita, una pistola nelle sue mani diventa strumento di vita. E poiché non sente il bisogno di rubare Innocenzo, riscopre il valore delle sue cose provando cupidigia per i suoi stessi beni[1]. Innocenzo non è quindi un criminale ma è un uomo che osserva i comandamenti e che vuole trasmettere agli altri la stessa felicità che egli prova. Il suo comportamento rientra quindi nella morale cristiana. Il personaggio di Innocenzo Smith è la sintesi perfetta del pensiero di Chesterton egli infatti, sostiene che l'uomo è più se stesso quando in lui la gioia è fondamentale e per lui il gigantesco segreto del Cristiano è proprio questa gioia[2].

http://it.wikipedia.org/wiki/Le_avventure_di_un_uomo_vivo

Chesterton il cultore dei paradossi scrive a pagina 61,"Voi credete nell'Home Rule per l'Irlanda,ma io credo nell'Home Rule per le famiglie,sarebbe meglio che ogni padre potesse uccidere il proprio figlio,come fu già presso gli antichi romani,sarebbe meglio,perchè nessuno allora sarebbe ucciso.Qui nel giardino possiamo coltivare ortaggi a sufficienza da sostentarci,e quando verrà l'agente delle tasse,facciamogli sapere che siamo autonomi e mettiamo ibn azione contro di lui la pompa da innaffiare"

Ed poi ancora:"Quale sarebbe il merito dell'oro se non di brillare?e perchè dovrebbe importarci una sterline nera o un sole nero?Tanto varrebbe,allora un bottone nero"

Smettete di comprare ed vendere e cominciate a guardare!Aprite gli occhi ed vi sveglierete nella Nuova Gerusalemme...

I MORMONI

Il paradiso può essere anche un Ritrovo tra cari defunti,una Famiglia Unita per sempre,ed questa è una concezione di tutto rispetto.http://it.thomasmonson.com/61/cosa-pensano-i-mormoni-delle-famiglieCosa pensano i mormoni delle famiglie?febbraio 24th, 2011 by admin

I mormoni credono che la famiglia sia l’unità fondamentale, nel piano di Dio, durante il nostro tempo sulla

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terra. Le famiglie sono considerate come ordinate da Dio e create per aiutarci a raggiungere i nostri obiettivi eterni.

I mormoni hanno un credo familiare che è molto singolare e che è di conforto a coloro che sono in lutto, dopo la morte di un caro. Le credenze mormoni insegnano che le famiglie sono destinate a durare per sempre.

Dio ha destinato, per ciascun matrimonio, il potenziale di durare per sempre. Egli non sostiene il divorzio, salvo in circostanze particolari, come l’abuso o l’infedeltà. In circostanze normali, Egli vuole che le coppie lavorino sodo, per rendere le loro famiglie di successo e, non essendo un sostenitore del divorzio, non farebbe mai sciogliere un matrimonio degno, dopo la morte di uno dei coniugi:

4 Ed egli, rispondendo, disse loro: «Non avete letto che colui che li ha fatti al principio, li fece maschio e femmina,

5 E disse: Per questo l’uomo lascerà suo padre e sua madre e si unirà a sua moglie ei due saranno una carne sola?

6 Perciò essi non sono più due, ma una carne sola. Quello dunque che Dio ha congiunto, l’uomo non lo separi (Matteo 19, traduzione di Re Giacomo della Sacra Bibbia).

Gesù ha spiegato che Mosè ha permesso il divorzio a causa della durezza dei cuori del suo popolo, ma che Dio non lo aveva, in precedenza, permesso. Il divorzio non è un’invenzione di Dio e chi lo sceglie leggermente, sarà ritenuto responsabile.

Né Dio toglierebbe una persona dalla famiglia che lui o lei ama. Molti di noi hanno avuto l’esperienza di essere in un posto meraviglioso provando una sensazione di nostalgia, perché avremmo voluto che le nostre famiglie fossero lì a condividere l’esperienza. In qualche modo, non avendoli con noi, proviamo meno gioia.

Dio ci ha promesso che in cielo ci sarà più felicità di quanto avremmo mai immaginato. Chi di noi, che ama qualcuno, potrebbe essere più felice di quanto avesse mai immaginato, senza le persone che amiamo? Quando andiamo in Paradiso, saremo noi stessi e avremo con noi ciò che è nei nostri cuori e nelle menti, compreso il nostro amore. Saremo in grado di vivere insieme come famiglie, come abbiamo fatto sulla terra, condividendo le gioie dell’eternità insieme.

La maggior parte delle persone, anche coloro che pensano di non credere nelle famiglie eterne, sanno la verità, nel profondo del loro cuore. E viene alla luce quando qualcuno muore, e dicono: “Almeno mamma e papà sono di nuovo insieme” oppure consolano un bambino con la promessa che “la tua mamma è in cielo e un giorno tu la rivedrai”. Il loro cuore sa ciò che il mondo ha cercato di togliere razionalmente, che un Dio amorevole ci darà l’opportunità di stare insieme, per sempre. Accettare di sposare qualcuno per l’eternità, è una garanzia potente dell’amore che due persone hanno uno per l’altra ed è un conforto per i loro figli. I bambini possono crescere con una sensazione di sicurezza, sapendo che i loro genitori saranno sempre con loro.

Di seguito sono riportati alcuni pensieri che il profeta mormone, Thomas S. Monson, ha detto sul tema della famiglia eterna.

Costruire una dimora eterna

Una casa è molto più di una casa costruita di legname, mattoni o pietra. Una casa è fatta di amore, sacrificio e rispetto. Siamo responsabili per le case che costruiamo. Le dobbiamo costruire con saggezza, per l’eternità, non per un viaggio breve. Ci sarà calma e vento, la luce del sole e le ombre, gioia e dolore. Ma se ci proviamo davvero, la nostra casa può essere un po’ di cielo qui, sulla terra. I pensieri che pensiamo, le azioni che facciamo, la vita che viviamo, non solo influenzano il successo del nostro cammino terreno, ma segnano anche la strada per i nostri obiettivi eterni.

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Alcune famiglie di Santi degli Ultimi Giorni sono composte da madre, padre e figli, tutti a casa, mentre altri hanno assistito alla partenza di uno, poi di un altro, poi di un altro dei loro membri. A volte un singolo individuo è una famiglia. Qualunque sia la sua composizione, la famiglia può essere per sempre.

Possiamo imparare dal maestro architetto, il Signore. Egli ci ha insegnato come la dobbiamo costruire. Egli ha dichiarato: “Ogni … casa non deve essere divisa contro se stessa” (Mt 12,25). In seguito ha ammonito: «Ecco, la mia casa è una casa d’ordine … e non una casa di confusione” (DeA 132:8).

In una rivelazione data al profeta Joseph Smith, a Kirtland, Ohio, il 27 dicembre 1832, il Maestro consigliò: «Organizzate voi stessi; preparare ogni cosa necessaria e istituite una casa, anche una casa di preghiera, una casa di digiuno, una casa di fede, una casa di istruzione, una casa di gloria, una casa d’ordine, una casa di Dio» (DeA 88:119; vedere anche DeA 109:8).

Dove troviamo un modello più adatto, con cui costruire saggiamente e correttamente? Una casa, come si delinea in Matteo, è costruita “sulla roccia” (Matteo 7:24, 25; vedi anche Luca 06:48; 3 Nefi 14:24,25). Una casa in grado di resistere alle piogge delle avversità, alle inondazioni dell’opposizione e il vento del dubbio, sempre presenti nel nostro mondo mutevole e stimolante.

Thomas S. Monson, “Case paradisiache, famiglie eterne”, Liahona, giugno 2006, 66-71

Il tesoro più importante di una madre

Una dolce, pacata madre era deceduta. Ella lasciò ai suoi coraggiosi figli e alle sue belle figlie nessuna ricchezza finanziaria, ma, piuttosto, un patrimonio di ricchezza di esempi di sacrifici e di obbedienza. Dopo che vennero pronunciati gli elogi funebri e la strada per il cimitero venne percorsa, la famiglia si riunì a guardare i miseri averi che la madre aveva lasciato. Louis scoprì una nota ed anche una chiave. La nota diceva: “Nella camera da letto, in fondo al cassetto della mia credenza, c’è una scatola molto piccola. Contiene il tesoro del mio cuore. Questa chiave apre la scatola.” Un altro figlio domandò: “Che cosa potrebbe avere un valore sufficiente ad essere messo sotto chiave, per nostra madre?” Una sorella commentò: “Papà è andato via, da anni, e mamma ha avuto ben poco, da questo mondo materiale.”

La scatola venne rimossa dal suo posto, nel cassetto del comò, e venne aperta con attenzione, con l’aiuto della chiave. Che cosa conteneva? Niente soldi, nessun atto, nessun anello prezioso o gioielli. Louis prese, dalla scatola, una fotografia sbiadita di suo padre. Sul retro della fotografia c’era scritto il seguente messaggio: “Il mio caro marito ed io, siamo stati suggellati per il tempo e l’eternità nella Casa del Signore, a Salt Lake City, il 12 dicembre 1891.”

Poi, trovarono una singola foto di ogni bambino, con il nome e la data di nascita. Infine, Louis mise alla luce un biglietto di San Valentino, fatto in casa. In una calligrafia infantile, che egli riconobbe come propria, Louis lesse le parole che aveva scritto 60 anni prima: “Cara mamma, ti amo.”

I cuori battevano veloci, le voci erano sommesse e gli occhi umidi. Il tesoro della mamma, era la sua famiglia eterna. La sua forza era fondata sulla roccia del “ti amo”.

Thomas S. Monson, “La Porta dell’Amore”, La Stella, ottobre 1996, 2

Sicurezza alla morte di una famiglia eterna

Contemplando questioni di tale portata, riflettiamo sul senso di impotenza di un bambino appena nato. Non c’è nessun esempio migliore, di dipendenza totale. Per un bambino, è necessario sia il nutrimento per il corpo, che l’amore per l’anima. La madre li fornisce entrambi. Lei che, con la mano nella mano di Dio, scende nella “valle dell’ombra della morte” (Sal 23,4), affinchè io e te possiamo nascere alla vita e non viene mai abbandonata da Dio, nella sua missione materna.

Diversi anni fa, i giornali di Salt Lake City pubblicarono un necrologio di una cara amica, una madre e una

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moglie, presa dalla morte, nel fiore della sua vita. Visitai la camera mortuaria e mi unii ad una moltitudine di persone, che si era riunita per esprimere cordoglio al marito e ai bambini senza madre. Improvvisamente la bambina più piccola, Kelly, mi riconobbe e prese la mia mano, nella sua.

“Vieni con me» disse, e mi portò accanto alla bara in cui riposava il corpo della sua amata madre. “Non sto piangendo, fratello Monson, e nemmeno devo. La mia mamma mi ha parlato molte volte della morte e della vita, con il Padre celeste. Io appartengo alla mia mamma e al mio papà. Saremo di nuovo tutti insieme.”

Attraverso gli occhi bagnati di lacrime, ho riconosciuto un sorriso bello e pieno di fede. Per la mia giovane amica, la cui minuscola mano stringeva ancora la mia, non ci sarebbe mai stata un’alba senza speranza. Sostenuti dalla sua testimonianza infallibile, sapendo che la vita continua al di là della tomba, lei, suo padre, i fratelli, le sorelle, e in effetti tutti coloro che condividono questa conoscenza della verità divina, possono dichiarare al mondo “Il pianto può durare per una notte, ma viene il giubilo del mattino” (Sal 30:5).

Thomas S. Monson, “Invito all’esaltazione”, La Stella, maggio 1988, 53

http://thomasmonson.com/645/thomas-monson-on-the-mormon-welfare-programThomas Monson e il programma di benessere mormone

Thomas S. Monson è l’attuale profeta mormone. Nel mese di ottobre del 1977, prima che egli diventasse un profeta, parlò del programma di benessere mormone.

Leggi “La via del Signore”.

I Mormoni hanno un programma di benessere unico, che è stato lodato da Ronald Reagan. Questo sistema permette ad ogni persona, nella Chiesa, di contribuire a un fondo speciale, denominato “offerta di digiuno”, per prendersi cura dei mormoni che ne hanno bisogno. Ci sono anche volontari che offrono il loro tempo, per aiutare. Poi, se questi dovessero trovarsi in necessità, un giorno, possono utilizzare questo fondo, contribuendo con ore di servizio aggiuntivo, per “pagare” per quello che ricevono. Questo permette loro di conservare la loro autostima e l’autosufficienza.

Il programma di benessere mormone comincia con le offerte di digiuno. Una volta al mese, i mormoni, volontariamente, non assumono cibo o bevande, per 24 ore. Questo viene solitamente fatto la prima Domenica di ogni mese e, in realtà, richiede solo di evitare due pasti. Durante questo periodo, che è chiamato “digiuno”, essi pregano e cercano di concentrare il più possibile sulle cose spirituali. La Bibbia ci insegna che il digiuno può aumentare la nostra spiritualità. Si può ricordare che Gesù digiunò, all’inizio della sua missione. La Domenica donano almeno la quantità di denaro risparmiato evitando di mangiare o di bere, al fondo per l’offerta di digiuno. Questo denaro viene utilizzato esclusivamente per la cura dei mormoni che sono nel bisogno. (Un fondo separato, attraverso il programma di aiuti umanitari, fornisce assistenza alle persone che non sono SUG).

I mormoni sono incoraggiati a fare tutto il possibile, per aiutare sè stessi. Un modo è quello di creare un approvvigionamento di un anno, di tutto ciò di cui si potrebbe aver bisogno, per sopravvivere per tale periodo, in caso di disoccupazione o di altre difficoltà. Essi sono inoltre invitati ad assistere le proprie famiglie. Tuttavia, se i mormoni esauriscono le loro risorse personali e i familiari non li possono aiutare, possono chiedere assistenza alla chiesa mormone. Si incontrano con il loro vescovo (simile ad un pastore) per determinare i loro bisogni e per discutere i loro bilanci. I mormoni, nei momenti difficili, non sono aiutati a mantenere il proprio tenore di vita precedente, ma solo a sopravvivere e vivere ragionevolmente tranquilli. Essi sono tenuti a fare dei tagli, al loro bilancio, nel maggior modo possibile, prima di chiedere aiuto. Il vescovo determina, poi, ciò che è necessario e lo autorizza. Non vengono dati soldi. Vengono, invece, pagate le bollette e viene compilato un modulo di autorizzazione per il magazzino del vescovo.

I magazzini del vescovo sono di importanza centrale, per questo programma. Sembrano dei piccoli

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negozi di alimentari, ma non c’è un registratore di cassa. I destinatari selezionano la spesa di cui hanno bisogno, da un elenco, e il vescovo apporta le modifiche necessarie. (Tali modifiche potrebbero dare loro di meno, ma altrettanto spesso dà loro più di quanto hanno chiesto, se sono stati troppo prudenti). Prendono il modulo per il magazzino, con cui i volontari li aiutano a prendere le cose dagli scaffali, raccogliendo gli oggetti che sono stati approvati. Questi possono essere frutta di alta qualità, latte, succhi di frutta, verdure, carni, forniture cotte, materiali per l’igiene e la pulizia, i prodotti per bambini e altre cose necessarie, per soddisfare i bisogni della famiglia. Ne vengono dati a sufficienza, per durare due settimane. Invece di un registratore di cassa, viene dato l’elenco ad una volontaria che si assicura che essi non abbiano dimenticato nulla, sulla loro lista. Il cibo in più, viene donato alle banche di cibo della comunità locale. Inoltre, ciò che serve per conservare il cibo viene spesso donato ad altre organizzazioni, come la Croce Rossa, per utilizzarle al servizio della popolazione in genere.

In cambio di questi servizi, i mormoni sono invitati a fare del volontariato, se sono in grado. Molti lavorano per un’ora presso il magazzino, prima di riempire il proprio ordine. Molti volontari aiutano in incarichi per il benessere, la Chiesa gestisce in proprio le sue aziende che servono a conservare il cibo, in molte zone, e questo lavoro è svolto da volontari che fanno anche altri tipi di servizio. Il servizio non è uguale a ciò che hanno ricevuto, ma dà loro la sensazione di aver contribuito al loro proprio benessere e permette loro di sentirsi a loro agio, nell’accettare un aiuto. E, naturalmente, hanno contribuito al benessere delle altre persone bisognose, durante i loro tempi più prosperi.

In aggiunta a questi servizi, i mormoni possono imparare a trovare un lavoro, migliorare le proprie competenze linguistiche e sviluppare altre abilità che li aiuti a prendersi cura di sè stessi nel futuro, in modo migliore.

Thomas Monson ha detto, del programma:

Nessun membro della Chiesa di Gesù Cristo dei Santi degli Ultimi Giorni, che ha inscatolato piselli, pulito barbabietole, trainato del fieno o spalato il carbone, in una causa così, dimentica o non rimpiange l’esperienza di aiutare a provvedere a chi è nel bisogno. Uomini e donne contribuiscono al funzionamento di questo programma, vasto ed ispirato. In realtà, il piano non avrebbe mai successo con il solo sforzo, questo programma opera attraverso la fede nel Signore.

Il presidente Monson ha offerto un esempio del comandamento biblico di condividere quello che abbiamo con gli altri, anche con grandi sacrifici per noi stessi. In 1 Re, leggiamo di una umile vedova, nel bel mezzo di una terribile siccità. Era quasi senza cibo, con appena un ultimo pasto magro per sé e suo figlio e poi avrebbero semplicemente aspettato la morte. In questo momento critico, il profeta Elia arrivò e le chiese di preparargli un pasto. Ella spiegò la loro situazione, ma lui insistette.

Non temere, vai e fai come hai detto: prepara una piccola stiacciata per prima, e portamela, e dopo ne farai per te e per tuo figlio.

“Perchè così dice il Signore Dio d’Israele, il barile della farina non si svuoti e non si asciughi l’orcio dell’olio, non fino al giorno in cui il Signore manderà la pioggia sulla terra.

“Ed ella andò e fece secondo la parola di Elia: e lei, e lui, e la sua casa, mangiarono per molto tempo.

“Il vaso della farina non si esaurì e nemmeno l’orcio dell’olio”. (1 Re 17:9-11, 13-16).

Il presidente Monson ci chiede di immaginare il coraggio di questa vedova, di trovarsi nella sua casa e fare quello che le veniva chiesto, sapendo che era l’ultimo pasto. Questa volontà di prendersi cura degli altri, con grande sacrificio, è una componente necessaria di qualsiasi sforzo umanitario. Per i mormoni, se scelgono di dare ciò che hanno messo da parte, con il digiuno, non vi è alcuna perdita finanziaria, ma vi è un sacrificio fisico, che viene dal non mangiare. La maggior parte dei mormoni sceglie di dare più di quanto ha messo da parte, immaginando che non abbiano partecipato ad una festa, in quel periodo di digiuno.

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Ha raccontato di quando, una volta, un uomo lo aveva contattato, quando era vescovo, per avvisare che stava arrivando un camion carico di prodotti, provenienti dalla sua azienda, per il magazzino. Egli voleva che sapessero che stava arrivando in modo da potersi preparare, ma non voleva che qualcuno sapesse chi era a mandarlo.

Egli racconta di quando visitò un amico disabile, anziano, e scoprì che la sua casa era fredda, perché l’uomo non poteva permettersi il riscaldamento e la casa stava cadendo a pezzi. Egli contattò un vescovo locale, per vedere se ci fossero volontari disponibili ad aiutarlo. Il vescovo, rapidamente, chiamò della gente desiderosa di contribuire a quel progetto. Un mese dopo, il presidente Monson tornò a visitarlo:

I marciapiedi, che erano stati rovinati dalle radici di grandi alberi di pioppo, erano stati sostituiti, il portico della casa era stato ricostruito, c’era una nuova scintillante porta, i soffitti sistemati, le pareti tappezzate, il legno verniciato, il tetto sostituito e le dispense piene. Non era più la casa fredda e poco invitante. Ora sembrava sussurrare un caloroso benvenuto. Lou, ormai salvato dopo l’ultima visita, mi mostrò con orgoglio e gioia che, sul suo letto, c’era un bel plaid trapuntato, con lo stemma del suo clan familiare: i McDonald. Era stato fatto, con amorevole cura, dalle donne della Società di Soccorso. Prima di partire, ho scoperto che ogni settimana i giovani adulti gli portavano una cena calda e condividevano una serata con lui. Il calore aveva sostituito il freddo; le riparazioni avevano trasformato l’usura degli anni, ma più significativamente, la speranza aveva dissipato la disperazione e ora l’amore trionfava.

Tutti coloro che hanno partecipato a questo dramma commovente, della vita reale, avevano scoperto un nuovo apprezzamento personale sull’insegnamento del Maestro: “Vi è più gioia nel dare che nel ricevere.” (Atti 20:35).

La differenza tra un programma di benessere del governo e un programma dei SUG è l’amore. I mormoni danno quello che hanno, a chi è nel bisogno, a causa del loro amore per le altre persone. Coloro che ricevono fanno quello che possono per restituire ciò che viene loro dato e per dare agli altri qualcosa in cambio. Si tratta di un ciclo unitario di persone che volontariamente aiutano le persone.

VIVERE CON IL VUOTO

In un forum http://buddhismoitalia.forumcommunity.net/?t=50625138,praticanti il buddhismo si confrontano.L'obiettivo è sintetizzato da ciò che scrive l'utente ad altri utenti,

Vivo con il vuoto dietro ogni cosaDietro Ogni cosa vedo il NullaVedo la Vacuità dietro il TuttoVedo il mondo come Vuoto

l'utente scrive:"mi chiedevo se per aiutarsi a coltivare il "non attaccamento" è utile ripetersi ogni tanto queste frasi (?!) [sottintendendo che prima serve anche una certa consapevolezza, altrimenti sono solo litanie a vuoto]"

La dottrina della vacuità negli Āgama-Nikāya del Buddhismo dei Nikāya e del Buddhismo Theravāda

La presenza nelle più antiche scritture buddhiste dell'attribuzione al Buddha Śākyamuni dell'insegnamento della "vacuità" è indubitabile come è indubitabile, in queste stesse scritture, la preoccupazione del fondatore del Buddhismo che questo insegnamento potesse essere addirittura dimenticato. Così afferma il Buddha Śākyamuni nel Samyutta-nikāya del Canone pāli:

« I monaci non vorranno più ascoltare e studiare i sutta proclamati dal Tathāgata, profondi profondi nel significato, che giungono oltre il mondo e riguardano la "vacuità" (sunnatapatismyutta) ma presteranno solo ascolto ai sutta profani proclamati dai discepoli, composti dai poeti, poetici e adornati di belle parole e sillabe »

(Samyutta-nikāya, 20,7.[1])

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Ma se nel Majjhima-nikāya [2],il Buddha Śākyamuni indica l'irrealtà, la vacuità delle cose, come costantemente nei vari agama-nikaya espone l'insegnamento dell'anatta ovvero della "vacuità" intesa come inesistenza di una sostanzialità inerente al soggetto che percepisce i fenomeni, è nel Culasuññata Sutta[3], dove il Buddha Śākyamuni entra nel dettaglio di questa dottrina come esperienza interiore quando, rispondendo ad Ānanda su una sua precedente affermazione nella quale sosteneva di "dimorare pienamente in uno stato di vacuità" afferma:

« Certamente, o Ānanda, tu hai ben udito, ben appreso, ben inteso e ben ritenuto le mie parole. Adesso, come allora, o Ānanda, io dimoro pienamente in uno stato di vacuità. Così come questo palazzo della madre di Migara è ora vuoto di elefanti, di buoi, di cavalli, vuoto d'oro e d'argento, vuoto di gruppi di uomini e di donne, e la sua sola non vacuità è questa unica cosa, la comunità dei monaci, allo stesso modo, o Ananda, il monaco non pone mente all'idea di villaggio, non pone mente all'idea di uomo, ma pone mente a quest'unica cosa, alla foresta. Nell'idea di foresta la sua mente si placa, si ferma, si libera; ed egli riconosce: 'Le cure (le preoccupazioni, le ansie) che dipendevano dall'idea di villaggio non esistono più; le cure che dipendevano dall'idea di uomo non esistono più e l'unica cura che rimane è quella che dipende dall'idea di foresta »

(Culasuññata Sutta (Piccolo discorso sulla Vacuità). Majjhima-nikāya, 121.)

Nel Culasuññata Sutta il Buddha Śākyamuni non si ferma a questo "svuotamento" dalle "ansie" del mondo ma, in un incessante processo di svuotamento di tutti i riferimenti, ovvero dell'idea di 'foresta', dell' 'idea di terra', dell' 'infinità dell'idea di spazio', dell' 'infinità dell'idea di coscienza', della 'nullità', della 'né percezione né non percezione', del 'raccoglimento mentale privo di segni', giunge a concludere che:

« anche questo 'raccoglimento mentale privo di segni' è coeffettuato e concepito (non è la Realtà ultima); e tutto ciò che è coeffettuato e concepito è impermanente, destinato a cessare. [...] Egli comprende che il suo pensiero è vuoto dell'impurità del desiderio, dell'impurità dell'esistenza e dell'impurità della nescienza e che l'unica non vacuità è quella che dipende da questo corpo, sestuplice sede dei sensi, conseguenza della vita. [...] In verità, o Ananda, tutti coloro, asceti o brahmana, che nel futuro otterranno una stabile dimora nella purissima, suprema vacuità, raggiungeranno e dimorranno proprio in questa purissima e suprema vacuità. [...] Perciò, o Ānanda, voi vi dovete esercitare così: "Io otterrò una stabile dimora nella purissima, suprema vacuità »

(Culasuññata Sutta (Piccolo discorso sulla Vacuità). Majjhima-nikāya, 121.)

Riccardo Venturini, in riferimento a questo sutta, nota che« il Buddha descrive come procedere verso i livelli più elevati di vacuità mediante lo svuotamento

della mente dai contenuti propri dei livelli progressivamente superati. Al più alto livello di vacuità basati sulla meditazione di calma, il Buddha osserva che ciò che rimane è costituito dalla non-vacuità dei "sei campi sensoriali che, condizionati dalla vita, sono basati sul corpo stesso" »

(Riccardo Venturini. Coscienza e cambiamento. Assisi, Cittadela Editrice, 1998, pag. 435)

Questo, secondo Riccardo Venturini, implica che« Il metodo usato, portato alla sua estenuazione, si rovescia nel contrario e dall'osservazione dei

caratteri 'negativi' della realtà fenomenica (impermanenza, insoddisfacenza e mancanza di esistenza inerente) si giunge a incontrare i caratteri 'positivi' della Realtà incondizionata (permanenza, beatitudine, realtà), come d'altra parte l'estasi/vacuità si rovescia nella molteplicità/pienezza: essendo ancora 'posizioni' che si muovono nel mondo del dualismo, esse rivelano e si tramutano nel contrario »

(Riccardo Venturini. Coscienza e cambiamento. Assisi, Cittadela Editrice, 1998, pag. 435.)La dottrina della vacuità nei PrajñāpāramitāsūtraBuddhismoNelumbo nucifera1.jpgMahāyānaPaesiCina • Corea

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Giappone • VietnamInsegnamentiBodhisattva • BodhicittaVacuità • Karuṇā • TathātāNatura di Buddha • PrajñāTrikāya • Buddha eternoMadhyamaka • CittamātraTriplice verità • Ichinen sanzenZhǐguān • Zazen • DaimokuSutraPrajñāpāramitā• Sutra del Loto • Avataṃsaka • Mahāyāna Mahāparinirvāṇa• Vimalakīrti • Laṅkâvatāra • Ratnakūṭa • Tathāgatagarbha • SaṃdhinirmocanaMaestriNāgārjuna • Āryadeva • Asanga • Vasubandhu • Kumārajīva • Zhìyǐ • Bodhidharma • Saichō • Eisai • Dōgen • Nichiren • HakuinScuoleSanlun • Faxiang • TiantaiHuayan • Chan • Terra PuraSanron • Hosso • Kegon • Tendai • Zen • Nichirenvedi • disc. • mod.

Nei trentotto testi che costituiscono l'insieme dei Prajñāpāramitāsūtra (composti tra il I secolo a.C. e il VII secolo d.C.), la dottrina della 'vacuità' riveste un ruolo centrale e fondamentale. Si può sostenere che fin dai Prajñāpāramitāsūtra più antichi, l'estensore degli stessi, che potrebbe voler riportare degli insegnamenti dello stesso Buddha Śākyamuni non accolti negli Āgama-Nikāya , accompagni la dottrina della vacuità con la pāramitā prajñā ritenuta l'ultima e la più importante già nelle scuole del Buddhismo dei Nikāya (scuola Sarvāstivāda).

Nel complesso la letteratura dei Prajñāpāramitāsūtra elenca venti tipi di vacuità (sanscrito viṃśati śūnyatā):

Vacuità degli organi di senso (adhyatana śūnyatā). Vacuità dei fenomeni percepiti (bahirdhā śūnyatā). Vacuità degli organi di senso e dei fenomeni percepiti (adhyatanabahirdhā śūnyatā). Vacuità della vacuità (śūnyatā śūnyatā). Vacuità dello spazio (mahā śūnyatā). Vacuità dell'assoluto (paramārtha śūnyatā). Vacuità dei fenomeni condizionati (saṃskṛta śūnyatā ). Vacuità dei fenomeni non condizionati (asaṃskṛta śūnyatā ). Vacuità di ciò che è al di là dell'eterno e del nulla (atyanta śūnyatā ). Vacuità di ciò né inizia né termina, del Samsara (anavaraga śūnyatā). Vacuità di ciò che degli insegnamenti che vanno accolti (anavakara śūnyatā ). Vacuità dell'intima natura dei fenomeni (prakṛti śūnyatā). Vacuità di qualsiasi fenomeno o dharma (sarvadharma śūnyatā ). Vacuità delle carattetistiche di ogni singolo dharma (svalakṣaṇa śūnyatā). Vacuità dell'inconcepibile (anupalambha śūnyatā). Vacuità dei fenomeni privi di identità (abhāvasvabhāva śūnyatā ). Vacuità dei fenomeni che posseggono delle sostanzialità (bhāva śūnyatā). Vacuità di ciò che è privo di sostanzialità (abhāva śūnyatā). Vacuità dell'identità (svabhāva śūnyatā). Vacuità della natura trascendente (parabhāva śūnyatā).

Tali "vacuità" stanno ad indicare che ogni forma, esistenza o non esistenza, è vacuità e ogni vacuità è ognuna di queste.

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Così come recita uno dei Prajñāpāramitāsūtra più noti, il Prajñāpāramitā Hṛdaya sūtra (Il Sutra del Cuore della perfezione di saggezza):(SA)« Iha Śāriputro rūpaṃ śūnyatā, śūnyataiva rūpam rūpānna pṛthak śūnyatā, śūnyatāyā na pṛthag rūpam yadrūpaṃ sā śūnyatā, yā śūnyatā tadrūpam evaṃ vedanāsaṃjñāsaṃskāravijñānāni »

(IT)« Qui, O Sariputra, la forma è vacuità e la vacuità è forma; la vacuità non differisce dalla forma, la forma non differisce dalla vacuità; qualsivoglia cosa sia forma, quella è vacuità; qualsivoglia cosa sia vacuità, quella è forma, stessa cosa riguarda le sensazioni, le percezioni, le pulsioni e la coscienza »(Prajñāpāramitā Hṛdaya sūtra III 9-16)

L'insieme del corpus scritturale dei Prajñāpāramitāsūtra sembrerebbe contenere una serrata critica della dottrina dei dharma delle scuole del Buddhismo dei Nikāya, segnatamente della scuola Sarvāstivāda, le quali assegnavano esistenza reale ai costituenti (dharma) dei fenomeni, anche se le stesse denunciavano la 'vacuità' del soggetto che questi fenomeni percepiva, ovvero negavano la soggettività, l'io individuale (dottrina dell'anātman). Questa "doppia vacuità" (vacuità del soggetto percipiente,anātman, e dei fenomeni percepiti) dei Prajñāpāramitāsūtra andava a dunque a criticare i contenuti abhidharmici della scuola Sarvāstivāda, la quale giungeva a sostenere la presenza, nel soggetto che percepisce, di un dharma particolare, il prapti, che fungeva da ricettacolo per la sua retribuzione karmica. È chiaro che la dottrina della vacuità dei Prajñāpāramitāsūtra ha dei precisi fondamenti, come abbiamo visto, negli Āgama-Nikāya , tuttavia essa intende radicalizzare questi fondamenti come il cuore (hṛd) della dottrina del Buddha Śākyamuni (Buddhadharma).

In un altro famoso Prajñāpāramitāsūtra, il Vajracchedikā-prajñāpāramitā-sūtra (Sutra della perfezione della saggezza che recide come un diamante, o più brevemente Sutra del diamante) si giunge, peraltro coerentemente, a sostenere che(SA)« bhagavānasyaitadavocat-iha subhūte bodhisattvayānasaṁprasthitenaiva cittamutpādayitavyam-yāvantaḥ subhūte sattvāḥ sattvadhātau sattvasaṁgraheṇa saṁgṛhītā aṇḍajā vā jarāyujā vā saṁsvedajā vā aupapādukā vā rūpiṇo vā arūpiṇo vā saṁjñino vā asaṁjñino vā naivasaṁjñino nāsaṁjñino vā, yāvān kaścitsattvadhātuḥ prajñapyamānaḥ prajñapyate, te ca mayā sarve'nupadhiśeṣe nirvāṇadhātau parinirvāpayitavyāḥ evamaparimāṇānapi sattvān parinirvāpya na kaścitsattvaḥ parinirvāpito bhavati tatkasya hetoḥ ? sacetsubhūte bodhisattvasya sattvasaṁjñā pravarteta, na sa bodhisattva iti vaktavyaḥ tatkasya hetoḥ ? na sa subhūte bodhisattvo vaktavyo yasya sattvasaṁjñā pravarteta, jīvasaṁjñā vā pudgalasaṁjñā va pravarteta »

(IT)« Il Signore disse: "Ecco Subhuti, chi decide di entrare nel veicolo del bodhisattva (bodhisattvayana) dovrebbe concepire un pensiero di questo genere: "Per quanti esseri senzienti ci sono nell'intero universo di esseri senzienti, nati da un uovo, nati da un utero, nati dalla umidità, o nati per mezzo di un miracolo, con forma o senza forma, in grado di percepire o non in grado di percepire, per come sia concepibile una forma concepibile di esseri senzienti, tutti questi io condurrò verso il Nirvāṇa, nella dimensione del Nirvāṇa che estingue ogni cosa. Nonostante questo per quanto siano innumerevoli gli esseri senzienti guidati verso il Nirvāṇa proprio nessun essere senziente è stato guidato verso il Nirvāṇa. Perché? Se in un bodhisattva dovesse intervenire la concezione di un "essere senziente", egli non potrebbe venire chiamato bodhisattva. E perché? Non si dovrà chiamare bodhisattva colui nel quale interviene la concezione di un "essere senziente" (sattva), o la concezione di un' "anima vivente" (jīva) o la concezione una "persona" (pudgala) »(Vajracchedikā-prajñāpāramitā-sūtra, 3)La dottrina della vacuità nelle scuole Mahāyāna Madhyamaka e Cittamātra

La scuola Madhyamaka è stata fondata da Nāgārjuna nel II d.C. È dibattuto se, per quanto concerne il periodo del suo fondatore, essa possa essere inserita nel contesto degli insegnamenti Mahāyāna. La ragione di questi dubbi è fondata sul fatto che nelle opere attribuite con sufficiente contezza al filosofo indiano, non compare mai l'utilizzo del termine Mahāyāna né i riferimenti ai Prajñāpāramitāsūtra.

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L'opinione di molti studiosi, tuttavia, si fonda sulla natura di queste opere che sono didattiche e non polemiche. Intendono dimostrare la validità dei propri contenuti piuttosto che svilire l'autorevolezza delle fonti avversarie magari facendo leva su altre fonti. È possibile quindi che Nāgārjuna abbia volontariamente evitato qualsivoglia riferimento ai Prajñāpāramitāsūtra per evitare di discutere con i suoi interlocutori Sarvāstivāda sulla loro autorevolezza.

D'altronde è innegabile, che a partire dalla sua opera maggiore, il Madhyamakakārikā [4], egli non fa che ribadire la dottrina della vacuità esattamente come insegnata nei Prajñāpāramitāsūtra.

Nāgārjuna si presenta dunque come un maestro buddhista che vuole dimostrare la fondatezza della critica dei Prajñāpāramitāsūtra all'Abhidharma Sarvastivada. Per Nāgārjuna, come per i Prajñāpāramitāsūtra, il Buddha Śākyamuni aveva indicato, oltre l'impermanenza temporale (anitya), una ulteriore qualità, il śūnyatā di tutti i fenomeni: essi erano vuoti anche di una stessa loro identità in quanto dipendevano uno dall'altro sul piano temporale del presente, dell'immediato: esiste A solo in quanto esiste anche un non A[5].

Tutti i fenomeni (dharma) sono quindi privi di identità, sono vuoti di identità. Tutti i dharma, secondo la lettura dell'insegnamenti del Buddha da parte di Nāgārjuna, sono vuoti: poiché nessun fenomeno possiede una natura indipendente, si può dire che tutto ciò che esiste è vuoto. L'esperienza della vacuità è la via che porta al "Risveglio".

Ma la vacuità non può essere conosciuta con il pensiero ordinario (o "convenzionale") che tratta dei fenomeni come se fossero indipendenti e stabili, dotati di natura immutabile e certa. Gran parte dell'opera di Nāgārjuna consiste pertanto in una critica raffinata delle diverse dottrine che sottinendono l'esistenza dei fenomeni in quanto tali, e che vengono per questo ridotte all'assurdo (prasaṅga). Da parte sua, Nāgārjuna non presenta alcuna dottrina:

« Se io avessi qualche tesi sarei vittima di questi controsensi. Ma io non ho alcuna tesi e quindi non mi si può imputare nessun controsenso »

(Nāgārjuna. Vigrahavyāvartanī, 29)

Poiché l'esperienza della vacuità non è compatibile con alcuna costruzione filosofica. L'idea stessa della vacuità rischia di essere pericolosa, se la vacuità viene entificata

« La vacuità male intesa rovina l'uomo ottuso così come un serpente male afferrato o una formula magica mal pronunciata »

(Nāgārjuna. Madhyamakakārikā, 24, 11)

http://it.wikipedia.org/wiki/%C5%9A%C5%ABnyat%C4%81

Ma Vivere con il Vuoto,se è un esercizio Onorevole perchè ci fà capire in ogni momento la futilità delle cose materiali,allo stesso tempo questo Vuoto,spirituale ed spiritualizzato,non è alla fin fine Qualcosa?qualcosa da sperimentare?Una concezione biologica del Vuoto impliccherebbe il Nulla totale,la decomposizione,la morte....ma il Vuoto religioso,non è ancora qualcosa,in quanto sperimentabile attraverso i sensi dell'essere vivente?

SESSO

Ed se il senso evolutivo,la finalità dell'Uomo fosse il sesso?La riproduzione?Dobbiamo deciderci ad dividere le due cose,il sesso dall'amore.L'amore ed il sesso sono due istinti separati,almeno nella loro fruizione.Altrimenti non esisterebbe un vasto mercato del sesso,spesso torbido.Il sesso è un bisogno fisiologico,mentre l'amore unisce sia bisogni fisiologici che bisogni psicologici.

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Ma parliamo allora di sesso,partendo dalle cifre,

Il fenomeno del turismo sessualeOggi il turismo sessuale costituisce un fenomeno di portata globale: il turismo di massa e i voli a basso costo facilitano viaggi verso mete lontane anche per procurarsi rapporti sessuali a pagamento con le popolazioni locali, in particolare con bambini e adolescenti. Il fenomeno del turismo sessuale divide il pianeta terra in due “emisferi”: da un lato i Paesi dove la prostituzione è legalmente riconosciuta e considerata un’attività di tipo professionale, come l’Olanda e la Spagna e, dall’altro, quei Paesi come l’Africa o il Sud America, dove la prostituzione non è regolata da una legge specifica ma rientra in un sistema illegale.

I numeri.Il turismo sessuale è un business mondiale che fattura tra gli 80 e i 100 miliardi di dollari annui (Organizzazione Mondiale del Turismo, 2010). I protagonisti di questo mercato sono per l’85% uomini dai 30 ai 60 anni appartenenti a tutte le classi sociali mentre le vittime hanno in media dai 13 ai 17 anni (ECPAT, End Child Prostitution Pornography and Trafficking, 2010).

Le destinazioni.In linea generale, tra le destinazioni più frequentate, il Brasile, il Nepal, il Bangladesh, la Colombia, l’Ucraina, la Bulgaria, la Thailandia. La primaria destinazione del turismo sessuale femminile è invece l'Europa meridionale (principalmente Italia, Ex Yugoslavia, Turchia, Grecia e Spagna), i Caraibi, parte dell'Africa, le Filippine (ECPAT, End Child Prostitution Pornography and Trafficking, 2010).

La normativa.L'aumento dell'incidenza del fenomeno ha fatto di recente emergere, nel panorama internazionale, l'esigenza di configurare il turismo sessuale come una fattispecie di reato autonoma. In questa prospettiva l’Italia, già all’avanguardia in tema di disposizioni contro l’abuso e lo sfruttamento sessuale dei minorigrazie a una serie di interventi legislativi che hanno sostanzialmente modificato e migliorato il quadro normativo di riferimento in materia, può considerarsi avvantaggiata rispetto ad altri Paesi: nella nostra legislazione nazionale vige infatti il principio dell’extraterritorialità. Sulla base di questo principio, la legislazione italiana prevede la possibilità di punire i propri cittadini per reati commessi anche al di fuori del proprio Stato: la punibilità di un comportamento non è cioè legata al territorio dello Stato in cui è commesso il reato ma alla nazionalità del soggetto che lo compie.

16 marzo 2011

http://www.pariopportunita.gov.it/index.php/quinonsitocca/1969-il-fenomeno-del-turismo-sessuale

Mondo, SessoA Las Vegas corsi su come fare sesso in ufficio29 novembre 2007

Il Wall Street Journal ha annunciato che secondo un’indagine oltre il 40% degli impiegati USA ha fatto sesso almeno una volta in ufficio. Gli incontri piccanti, e in particolare quelli extraconiugali, sarebbero consumati tra le 17 e le 19, spesso in modo da giustificare il ritardo con il partner ufficiale con la scusa di riunioni improvvise o straordinari.

Un’altra indagine dell’Opinion Research, evidenzia inoltre che il 54% degli uomini e il 40% delle donne non vede nulla di male nel praticare sesso con un collega in ufficio. Si tratta di una tendenza sempre più accettata, tanto che a Las Vegas è nata una scuola che insegna come “amarsi” sul posto di lavoro, senza rovinarsi la vita e soprattutto senza violare le leggi americane, che sono fin troppo rigide nel difendere da possibili abusi sessuali sul posto di lavoro.

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Quella del sesso in ufficio è una trend che si sta rafforzando anche in Italia, dove il 19% lo avrebbe praticato, anche se sembra che la motivazione principale sia da ricondurre alle difficoltà economiche per accedere a soluzioni alternative come le stanze d’albergo.

Repubblica.it

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A marzo il "Mi-Sex Las Vegas": la fiera del sesso ha un nuovo lookSilvio De Rossi avatar Lunedì 8 Febbraio 2010, 16:12 in Milano eventi di Silvio De Rossi

misex-lasvegas.jpgL'attesa sta per finire! Torna ancora una volta il Mi-Sex, che aprirà i battenti il 5-6-7 marzo 2010, come sempre al Centro Congressi Milanofiori di Assago. Ecco i numeri da capogiro: 16 anni, 32 edizioni, circa 1.500.000 visitatori, 320 pornostar, 150 volti nuovi, 9600 ore di spettacoli non stop. Il successo che i media e il pubblico hanno decretato a Mi-Sex è in gran parte da ascriversi all'autoironia che pervade la manifestazione tanto che, il sesso nudo e crudo, passa in secondo piano per lasciare il posto al divertimento puro come dimostrano gli innumerevoli gruppi di amici e amiche, colleghi e colleghe di lavoro, celebrazioni di addio al celibato e al nubilato che sempre più spesso trovano, nella grande fiera, quella atmosfera che non si respira nei locali deputati agli spettacoli erotici (qui le nostre video-interviste di settembre).

Ogni volta agli organizzatori si presenta il problema, sempre più arduo, di offrire cose nuove al proprio affezionato pubblico, ed ogni volta, si mettono in opera azioni di restyling nei limiti di quanto consentito dalla legge.

FOTO GALLERY misex2009-phsshot-1.jpg misex2009-phsshot-2.jpg misex2009-phsshot-3.jpg misex2009-phsshot-4.jpg misex2009-phsshot-5.jpg misex2009-phsshot-7.jpg misex2009-phsshot-6.jpg misex2009-phsshot-8.jpg misex2009-phsshot-9.jpg misex2009-phsshot-10.jpg.jpg

Quest'anno, girata la boa dei quindici anni, lo staff, nuovo per circa il 50% dopo l'avvento di una corposa modificazione della proprietà, ha deciso che un restyling non bastava più e andava operata una vera e propria rivoluzione. Innanzitutto gli spazi si dilatano e occuperanno anche il piano sottostante. Per un vero rinnovamento è stato pensato il più grande e famoso luogo di divertimento del mondo: la scelta è inevitabilmente caduta su Las Vegas e, infatti, la prossima edizione si intitola "Mi-Sex Las Vegas".

Ai consueti spettacoli sul palco e alle attrazioni offerte dagli espositori, si affiancherà un vero e proprio casinò on-line (gestito dalla famosa Società Italy Poker) dove i croupier saranno le "donnine" di Mi-sex poco vestite e sempre liete di donare un sorriso per rendere ancora più liete le vincite e meno dolorose le perdite. Un'atmosfera nuova e divertente che completa, con il gioco, l'altra grande passione dell'uomo. Ma le tante novità proseguono con la particolare attenzione riservata alle donne (presenti in sempre maggior numero) con spettacoli a loro riservati come, per esempio una dark room, i provini e le performance di "maschietti" in una zona severamente vietata agli uomini.

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Madrina di questa edizione la bellissima Brigitte B. che, dai manifesti, inviterà tutti ad andare a Mi-Sex ma sarà anche presente in fiera per salutare i suoi tanti fans , firmare autografi e regalare una chicca: la celebrazione del suo matrimonio con la sua compagna. Provini a go-go sotto l'occhio vigile dei talent scout della ben nota Casa di produzione cinematografica MGR Communication: alle bravissime e ai performanti potenziali attori, verrà proposto un contratto per un film di prossima realizzazione.

Tra le innumerevoli novità assolute spicca "l'occhio indiscreto". Una serie di telecamere nascoste permetteranno di vedere, su un ampio schermo, quello che non si è mai visto a Mi-Sex: un dietro le quinte di ciò che succede nei camerini, negli spazi di riposo delle pornostar, nelle aree cambio abiti e trucco. Labirsex, porno hospital, zona pervert, camping e dark room per giocare con le ragazze di Mi-Sex; area drag queen e trans, hard accademy e set provini by Morena sex.net.

La macchina fotografica la cabina del lesbo, la piscina "senza acqua" e " toccami toccami" alcune delle offerte della 32° edizione coordinata, per la prima volta, dalla simpatica e originale direzione artistica di Ettore Wallemberg III°. La regia del palco è affidata alla lunga esperienza di Kristine Klaus che affiancherà Antonella presentatrice e fulcro dello staff di Mi-Sex.

Ma la fiera sarebbe zoppa se non ci fosse l'allegra, simpaticissima e un po' pazzerella Maurizia Paradiso che sovraintenderà ciò rappresenta il cuore di Mi-Sex: l'animazione. La sempre verdissima Maurizia, con la sua carica esplosiva, coinvolgerà il pubblico perché la manifestazione diventi sempre più interattiva.

Costante la presenza alla tre giorni del sesso di Delta di Venere con le sue splendide ragazze da tutti definite le " bellezze di Mi-sex".

"RADIO STUDIO +" sarà la voce ufficiale della manifestazione, per raccontare in diretta, agli sfortunati non presenti, ciò che avviene e quello che diranno i visitatori e le tante visitatrici incontrati nella consueta bolgia dell'arena.

Nell'intento di realizzare l'edizione record di quest'anno sarà presente e attiva "Canturina Viaggi" agenzia ufficiale di MORENASEX, nonché primario partner della manifestazione, che organizza navette dai club privè del nord Italia e mette in palio due soggiorni per sognare.

Ultima, ma non ultima "sex machine" una sorpresa che giunge dall'America e di cui, ancora non si sa nulla; se no che sorpresa sarebbe?

Venendo alle attività di contorno al grande Mi-sex, segnaliamo per il giorno 4 marzo, la "serata di gala" per l'inaugurazione ufficiale di Mi-sex che si terrà al LUMINAL, arcinoto locale milanese.

Le Signore però devono tenere presente che il giorno dopo il Mi-sex sarà l'8 marzo. Per la Festa della donna Mi-sex non vi lascerà orfane. Una mega rimpatriata presso il locale LUMINAL (Via Monte Grappa, 14) con tanti maschietti che "vi parleranno" con i loro migliori argomenti.

http://milano.blogosfere.it/2010/02/a-marzo-il-misex-las-vegas-la-fiera-del-sesso-ha-un-nuovo-look.html

Il sesso da grande sfogo all'immagginazione,fa provare molto piacere,ma anchesso (E stato voluto cosi da quell'Intelligenza Superiore di cui parlavamo?)nel tempo va esaurendosi lo stimolo sessuale.Porre quindi la finalità della propria Vita,sul sesso è audacia?od voler tutto e subito,senza pensare al domani?Tra l'altro il sesso come è portatore di soddisfazioni,può essere portatore di grandi delusioni come il Virus HIV,od anche nel caso delle perversioni sadomasochistiche di piacevoli sofferenze,che però a lungo minano la mente ed la resistenza individuale causando veri e propri "malati del sesso".

Ed il sesso se per alcune persone è troppo,per altre è poco od nulla.

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Pensiamo al dottore Brinkley John,famoso per esperimenti controversi,

John R. BrinkleyDa Wikipedia, l'enciclopedia liberaVai a: navigazione , ricercaJohn R. BrinkleyNato John Romolo Brinkley8 Luglio 1885Jackson County , Carolina del NordMorto 26 maggio 1942 (56 anni)San Antonio , TexasOccupazione Radio pioniere , controverso medicoNoto per la Capra ghiandola trapiantoConiuge

Di Sally Wike (1907-1916),Minerva Telitha "Minnie" Jones (1913-1942)

John Romolo Brinkley (poi John Richard Brinkley, 8 luglio 1885 - 26 maggio 1942) è stato un americano controverso medico che ha sperimentato con xenotrapianti di capra ghiandole in esseri umani come mezzo per curare l'impotenza maschile in cliniche in diversi stati, e una pubblicità e pioniere radiofonico che ha iniziato l'era del Messico blaster bordo radio. [1] [2] Sebbene fosse spogliato della sua licenza per esercitare la professione medica in alcuni stati, Brinkley, una folla preferito e showman naturale, ancora lanciato due campagne per Kansas governatore, uno dei quali era quasi successo. Ascesa Brinkley alla fama e la fortuna era precipitosa come la sua eventuale caduta, al culmine della sua carriera aveva accumulato milioni di dollari e le auto di fantasia, ma è morto malato e quasi senza un soldo, a causa del gran numero di negligenza, omissione di soccorso e tute di frode intentata contro di lui.Contenuto

Primi anni

Brinkley è nato a John Richard Brinkley, un uomo di montagna povero che praticava la medicina in North Carolina e servito come un medico per la Stati Confederati esercito durante la guerra civile americana . [1] primo matrimonio Padre Brinkley fu annullata perché era minorenne. [1 ] Dopo aver raggiunto l'età adulta, si è sposato quattro volte di più, e sopravvissuto a ciascuno dei suoi giovani, mogli belle. Nel 1870, all'età di 42 anni, ha sposato Sarah T. Mingus. Più tardi, il 24-year-old nipote di Mingus si trasferì nella casa: Sarah Candice Burnett. [1] La famiglia chiama la moglie di Brinkley è "Sally" di distinguere tra le due Sarahs. [1] Sarah Burnett ha dato alla luce fuori dal matrimonio a John Romolo Brinkley nel comune di Beta, in Contea di Jackson, Carolina del Nord , il figlio di denominazione dopo che suo padre, e dopo Romolo , il gemello mitico allattato dai lupi. [1] Sarah Burnett morì di polmonite e tubercolosi Brinkley quando aveva cinque anni. [3 ] Sarah T. "zia Sally" e John Brinkley si trasferì con il ragazzo a Est LaPorte all'interno della stessa contea, vicino al fiume Tuckasegee . [3] La famiglia aveva pochi soldi e vivevano vicino alla terra. John Richard Brinkley morì quando il figlio aveva dieci anni. [3] Giovane Brinkley partecipato a una sola stanza scuola baita nella zona Tuckasegee, che si tiene ogni anno per tre o quattro mesi di inverno. Lì, Brinkley Sally Margaret Wike, figlia di un benestante membro del consiglio scolastico. [4] Quando Brinkley 13 anni, il periodo scolastico è stato allungato, e un insegnante migliore impegnata. Brinkley terminato gli studi a 16 anni e ha iniziato a lavorare portando posta tra le città locali, e per imparare a usare un telegrafo . Avrebbe voluto, tuttavia, di diventare un medico. [4]Famiglia ed educazioneBrinkley circa 1.921

Come un telegrafista, Brinkley è andato a New York a lavorare per la Western Union , dopo di che si trasferisce a New Jersey per lavorare a uno, poi un altro, azienda ferroviaria. [5] Alla fine del 1906, è tornato a casa zia Sally dopo aver sentito che era indisposto. Morì il 25 dicembre 1906. [5] In seguito, è

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stato confortato da Sally Wike, ora 22 e un anno più di Brinkley. Si sono sposati il 27 gennaio 1907 a Sylva, Carolina del Nord . [5] Hanno viaggiato in giro spacciandosi per medici Quaker, dando città rurali di Medicine Show dove si vendeva un medicinale brevetto . [5] la prossima mossa di Brinkley era di Knoxville, Tennessee , dove ha giocato braccio destro, aiutando falco virilità "tonici" con un uomo di nome Dr. Burke. [6]

Nel 1907, Brinkley stabilì con la moglie a Chicago, dove hanno celebrato la nascita di una figlia, il 5 novembre - Wanda Marion Brinkley. Il padre nuovo iscritto al Bennett Medical College, una scuola non accreditati con programmi discutibili focalizzata sulla medicina eclettica . [6] [7] Brinkley ha lavorato per Western Union come telegrafista durante la notte e ha frequentato lezioni durante il giorno, mentre i debiti montato dal corso, la costo di allevare una famiglia, e da Sally egoistici capricci. Nel 1908, i Brinkleys sepolto un figlio neonato che aveva vissuto solo tre giorni. [8]

A scuola, Brinkley è stato introdotto allo studio di estratti ghiandolari e dei loro effetti sul sistema umano. Ha stabilito che questo nuovo campo dovrebbe contribuire a spostare in avanti la sua carriera. [8] Dopo due anni di studi, e sempre più profondi debiti, Brinkley raddoppiato il suo carico di lavoro estivo prendendo due turni a Western Union, ma è venuto a casa un giorno per trovare la moglie e la figlia scomparsa. [8] di Sally ha chiesto il divorzio e sostegno ai figli, ma dopo due mesi di pagamenti, Brinkley rapito sua figlia e fuggì con lei in Canada. Sally Brinkley, in grado di ottenere una estradizione ordine dal Canada, ha respinto il suo vestito per il sostegno alimenti e bambino, permettendo Brinkley di tornare a Chicago con il bambino. La coppia riuniti nel loro matrimonio roccioso. [8]

Nel 1911, prima di Brinkley era finito con il suo terzo anno di studi, Sally lo ha lasciato di nuovo, e gli diede un'altra figlia, Erna Maxine Brinkley, il 11 Luglio 1911 a casa nella zona di Tuckasegee. [8] Brinkley sinistra Chicago e la sua non retribuito bollette lezioni per tornare alla Carolina del Nord e raggiungere la sua famiglia. Lì, ha iniziato a lavorare come "medico universitario", [8] ma non è riuscito a stabilire se stesso. Si trasferì con la famiglia in giro per diverse città della Florida e North Carolina, "le valigie e andare per tutto il tempo da un luogo ad un altro". [8]Diploma mulino

Nel 1912, Brinkley ha lasciato la sua famiglia per cercare di ritrovare il filo della sua formazione, questa volta in St. Louis, Missouri . Egli era in grado di pagare Bennett Medical College del corso che doveva loro, così hanno rifiutato di trasmettere i suoi dischi scolastiche a qualsiasi delle scuole mediche che si sono avvicinati al Brinkley. [8] , invece, Brinkley ha acquistato un certificato da un ombroso mulino diploma conosciuto come il Kansas City Università eclettica medico e tornò a casa. Il 11 febbraio 1913 la figlia Naomi Beryl Brinkley è nato. [8] La famiglia di cinque persone immediatamente si trasferisce a New York, e poco a Chicago. Quando Brinkley ha rifiutato di rinunciare al suo obiettivo di diventare un medico, Sally Brinkley lasciato un'ultima volta, prendendo le tre ragazze a casa in North Carolina. [8]

Brinkley impostare un business negozio in Greenville, Carolina del Sud con un uomo di nome Crawford. [9] I due hanno aperto il loro negozio, in quanto le "Greenville Electro Medici Medic", e posto pubblicità per attrarre gli uomini che erano preoccupati per il loro vigore virile. [9 ] hanno iniettato acqua colorata nei loro pazienti a $ 25 un colpo ($ 600 in valore attuale), dicendo loro che era Salvarsan [9] o "medicina elettrica dalla Germania". [6] Dopo due mesi, i partner fretta ha lasciato la città con affitti non pagati , bollette e debiti per l'abbigliamento e forniture farmaceutiche. Il giornale locale ha riferito che il duo ha lasciato circa 30 a 40 commercianti locali con assegni impagati. [6] [9] Hanno finito per Crawford, dove aveva vissuto, a Memphis, Tennessee . [9]Secondo matrimonio

A Memphis, Brinkley ha incontrato 21 anni, Minerva Telitha "Minnie" Jones, amico di Crawford e la figlia di un medico locale. Il 23 agosto 1913, dopo quattro giorni di corteggiamento, [6] Brinkley e Jones sposati al Peabody Hotel , anche se lui era ancora sposato a Sally Brinkley. Minnie e John Brinkley luna di miele a Kansas City , Denver , Pocatello e Knoxville . Brinkley è stato arrestato a Knoxville ed estradato in Greenville dove fu messo in prigione per praticare la medicina senza licenza e per la scrittura di assegni a vuoto. [9] Brinkley ha detto lo sceriffo che era tutta colpa di Crawford, e ha dato gli investigatori informazioni sufficienti che erano in grado a nab Crawford a Pocatello. I due ex partner incontrati di nuovo

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in prigione. [9]

Brinkley e Crawford ha deciso di risolvere in via extragiudiziale con i commercianti arrabbiati Greenville per una somma di diverse migliaia di dollari, la maggior parte dei quali pagati Crawford. Brinkley nuovo padre-in-law pagato cauzione Brinkley, ma solo contribuito $ 200 per il suo insediamento di debito fraudolenta (5.000 dollari in valore attuale.). [6] Brinkley rientrato Minnie Brinkley a Memphis. C'è, Sally Brinkley fronte la coppia, informando Minnie Brinkley che suo marito era un bigamo . [9] Minnie e John Brinkley si trasferì a Judsonia, Arkansas , dove ha ancora ottenuto una "licenza studente" di praticare la medicina, la pubblicità la sua specialità come "malattie di donne e bambini ". [9] Ha fatto poco profitto, e si è unito l'esercito di riserva Medical Corps. [9]

Brinkley ha accettato l'offerta di assumere la carica di un altro medico che si muoveva in un altro stato. Brinkley ha cominciato a girare un profitto modesto, ed è stato finalmente in grado di pagare Bennett Medical University l'importo dovuto per l'insegnamento. Nel mese di ottobre 1914, i Brinkleys si trasferì a Kansas City dove si iscrive all'Università eclettica medico di quella città per terminare il suo ultimo anno residuo della formazione ha iniziato a Bennett. Dopo aver studiato le irritazioni e ingrandimenti della prostata negli uomini anziani, e pagare l'università a $ 100 ($ 2300 in valore attuale), Brinkley è laureato il 7 maggio 1915. Il suo diploma di mare gli ha permesso di esercitare la medicina in otto stati. [6] [9] Mentre a Kansas City, Brinkley ha preso un lavoro come medico per la Swift e la Società impianti, patch piccole ferite e studiare fisiologia animale. E 'qui che Brinkley appreso che l'opinione pubblica ha dichiarato che il più sano macellato presso lo stabilimento era la capra, cosa che si sarebbe rivelato fondamentale per la sua successiva carriera medica. [10]

Per risolvere la possibilità della sua bigamia essere esposti, Minnie Brinkley ha spinto a presentare istanza di divorzio da Sally, che ha fatto nel mese di dicembre 1915. Per evitare che il giudice di indagatore di Sally direttamente, ha scritto che si erano sposati a New York City, e che non sapeva il suo luogo di residenza. Il divorzio è stato finalizzato il 21 febbraio 1916. [11] Quattro giorni più tardi, Minnie e Brinkley si sono sposati di nuovo, questa volta a Liberty, Missouri . Brinkley non aveva atteso i necessari sei mesi dal divorzio al nuovo matrimonio successivo. [11]

Nel 1917, Brinkley, ora un riservista dell'esercito, è stato chiamato per il servizio durante la prima guerra mondiale . Tuttavia, ha solo servito un po 'più di due mesi, la maggior parte della durata di cui era malato di una crisi di nervi, prima di essere scaricate. Nel mese di ottobre dello stesso anno, Brinkley e sua moglie si trasferì a Milford, Kansas , dopo aver visto un annuncio di giornale dicendo che la città aveva bisogno di un medico. [6]il trapianto della ghiandola Goat

Nel 1918, Brinkley ha aperto una clinica di 16 camere a Milford, dove ha conquistato la gente del posto immediatamente pagando un buon salario, tonificante l'economia locale e fare visite a domicilio sui pazienti affetti da l'epidemia virulenta e mortale della pandemia influenzale del 1918 . Per tutta la sua infamia in seguito come un ciarlatano, i conti del suo successo in allattamento vittime dell'influenza indietro per la salute, e fino a che punto si recò a trattarli, sono stati clamorosamente positivi. [6]

Come raccontato nella biografia che Brinkley aveva commissionato, ha colpito l'idea di trapiantare testicoli di capra in uomini quando un paziente è venuto a lui per chiedergli se poteva risolvere qualcuno che era "sessualmente debole". Brinkley ha risposto scherzando che il paziente non avrebbe alcun problema se avesse avuto "un paio di quelli [capra] buck ghiandole in voi". Il paziente poi pregò Brinkley per provare il funzionamento, che Brinkley ha fatto, per $ 150. (Il figlio del paziente in seguito ha detto al The Kansas City Star che Brinkley aveva effettivamente offerto di pagare il suo padre "profumatamente" se fosse d'accordo con l'esperimento.) [10]

Alla sua clinica, Brinkley ha cominciato a eseguire più operazioni, secondo lui, avrebbe ripristinato la virilità maschile e la fertilità attraverso l'impianto le ghiandole testicolari di capre nei suoi pazienti di sesso maschile con un costo di $ 750 per il funzionamento [6] (8.700 dollari in valore attuale). Seguendo una delle sue operazioni greggio, il corpo di un paziente in genere assorbono gonadi capra come estraneo. Gli organi non sono mai stati accettati come parte del corpo da quando sono stati semplicemente messo

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nel sacco testicolo umano maschio o l'addome della donna, in prossimità delle ovaie. Non sorprende che, alla luce della sua formazione discutibile medico (75 per cento a completamento di una meno-che-stimabile scuola medica), la frequenza di funzionamento in stato di ebbrezza e tutt'altro che sterili ambienti operativi, alcuni pazienti hanno sofferto di infezioni, e un numero imprecisato morì. Brinkley dovrebbe essere citato più di una dozzina di volte per omicidio colposo tra il 1930 e il 1941. [12]

Poco dopo Brinkley aperto un negozio, ha segnato un colpo di stato che ha fatto pubblicità sui principali quotidiani vengono chiamando: la moglie del suo primo paziente, il trapianto della ghiandola capra ha dato alla luce un bambino. Brinkley ha iniziato a promuovere ghiandole capra come una cura per 27 malattie, che vanno da demenza di enfisema a flatulenza. [6] Ha iniziato un blitz direct mail e assunto un agente pubblicitario, che ha contribuito a Brinkley ritrarre i suoi trattamenti, come trasformare gli uomini sfortunati in "l'ariete che sono con ogni agnello ". [6] La sua raffica di pubblicità e le sue stratosferiche attestazioni attirato l'attenzione della American Medical Association , che ha inviato un agente per la clinica di indagare sotto copertura. L'agente trovato una donna zoppicando intorno clinica Brinkley che era stato dato ovaie capra come cura per un tumore del midollo spinale. Da allora in poi, Brinkley era sul radar del AMA, tra cui cattura l'occhio del medico che alla fine, sarebbe responsabile della sua rovina, Morris Fishbein , che ha fatto la sua carriera esponendo frodi mediche. [6]

Allo stesso tempo, altri medici sono stati anche sperimentando con il trapianto di ghiandole, tra cui Serge Voronoff , che era diventato famoso per l'innesto testicoli di scimmia in uomini umani. Nel 1920 Voronoff dimostrato la sua tecnica prima di molti altri medici in un ospedale di Chicago, in cui Brinkley presentati senza invito. Anche se Brinkley era sbarrata la porta, il suo aspetto elevato il suo profilo nella stampa, che alla fine ha portato nella sua dimostrazione proprio in un ospedale di Chicago. Testicoli di capra Brinkley trapiantati in 34 pazienti, tra cui un giudice, un consigliere comunale, una matrona la società e il rettore della Università di Giurisprudenza Scuola di Chicago , il tutto mentre la stampa a guardare. [6] Il suo profilo pubblico è cresciuto, e la sua attività ghiandola a Milford proseguita a ritmo sostenuto.

Nel 1922, Brinkley viaggiato a Los Angeles, su invito di Harry Chandler , proprietario del Los Angeles Times , che ha sfidato Brinkley di trapiantare testicoli di capra in uno dei suoi redattori. Se l'operazione è stata un successo, Chandler ha scritto, avrebbe fatto Brinkley il "chirurgo più famoso in America", e se poi non si dovrebbe prendere in considerazione se stesso "maledetto". [6] California non ha riconosciuto Brinkley licenza di esercitare la professione medica dal eclettica University Medical, ma Chandler tirato alcune stringhe e lo fece 30 giorni di permesso. L'operazione è stata giudicata un successo, e Brinkley ha ricevuto la sua attenzione promessa in carta di Chandler, che ha inviato molti nuovi clienti via Brinkley, tra cui alcuni di Hollywood star del cinema. [6] Brinkley è stato così preso con la città e tutti i soldi che rappresentava nel forma di potenziali pazienti, che ha cominciato a fare piani per trasferire la sua clinica lì. Ma le sue speranze sono state deluse quando la California Medical Board ha negato la sua richiesta di una licenza permanente di praticare la medicina, avendo trovato il suo curriculum "piena di bugie e contraddizioni" (la maggior parte dei quali sono stati scoperti e segnalato al bordo Fishbein). Brinkley tornò a Kansas imperterrito e cominciò a espandere la sua clinica a Milford. [6]Brinkley prima stazione

Mentre a Los Angeles, in tour KHJ Brinkley, una stazione radio di proprietà Chandler. Egli vide subito la radio di potenza ha come mezzo pubblicitario e di marketing e decise di costruire il suo proprio per promuovere i suoi servizi, anche se al momento la pubblicità su onde radio pubbliche era molto scoraggiato. Nel 1923 aveva un capitale sufficiente per costruire KFKB ("Prima Kansas, Kansas Best" o talvolta "Gente Kansas conosco meglio") [10] [13] utilizzando un trasmettitore 1 kilowatt. Nello stesso anno, il St. Luigi Stella ha pubblicato un graffiante esporre mulini diploma di medico, e nel 1924 il Kansas City postale Gazzetta seguito l'esempio, portando così sgradita attenzione Brinkley. Nel mese di luglio 1924, un gran giurì a San Francisco tramandata 19 rinvii a giudizio per le persone responsabili per il conferimento false lauree in medicina, e per alcuni medici che li hanno ricevuti; Brinkley era uno, dovuta per lo più alla sua domanda discutibile per una licenza medica California. Quando gli agenti della California vennero ad arrestare Brinkley, il governatore del Kansas si rifiutò di estradarlo perché ha fatto i soldi dello stato troppo. [6] Brinkley ha portato a onde radio la sua stazione radio a cantare per la sua vittoria sul American Medical Association e Fishbein, che da questo momento aveva cominciato a dare discorsi e scrivendo articoli per il Journal of American Medical Association deridere Brinkley e dei suoi

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trattamenti come ciarlataneria . La sua attività ghiandola fatto più soldi che mai, e aveva cominciato attrarre pazienti da tutto il mondo. [6]

Brinkley ha parlato per ore e ore ogni giorno alla radio, in primo luogo promuovere i suoi trattamenti ghiandola capra. Egli variamente blandito, vergogna e ha fatto appello agli uomini (e donne) ego, e per il loro desiderio di essere più sessualmente attivi. Tra propri annunci Brinkley, la sua nuova stazione caratterizzato da una varietà di intrattenimento tra cui bande militari, lezioni di francese, previsioni astrologiche, racconti e curiosità, come nativi hawaiani canzoni, e American musica radici anche old-time String Band, gospel e country precoce. [ 6]

La pubblicità rafforzare la sua stazione radio ha dato era enorme, e Milford beneficiato pure; Brinkley pagato per un nuovo sistema fognario e marciapiedi, elettrica installata, ha costruito un chiosco per la musica e gli appartamenti per i suoi pazienti e dipendenti, così come un ufficio postale nuovo di gestire tutta la sua posta. E 'stato nominato un "ammiraglio" nella Marina Kansas e sponsorizzato una squadra di baseball città natale chiamato Capre Brinkley. [10]

Desideroso di migliori credenziali, nel 1925 Brinkley viaggiato in Europa in cerca di lauree honoris causa. Dopo essere stato respinto da vari istituti nel Regno Unito , Brinkley ha trovato un pretendente disposto nell'università di Pavia, Italia . Ex insegnante Fishbein e Brinkley, Max Thorek , sentito il grado e la pressione sul governo italiano di risoluzione dello stesso. Benito Mussolini si revoca il grado, anche se Brinkley ha sostenuto fino alla sua morte. [6] Fishbein interesse a porre Brinkley l'attività è cresciuta e ha scritto altri articoli caratterizzati da storie di persone che si erano ammalati o sono morti dopo aver visto Brinkley. Ma i lettori della rivista AMA è stato per lo più limitato ad altri medici, mentre la stazione radio Brinkley è versato direttamente nelle case della gente ogni giorno.Minnie Brinkley partecipazione Brinkley John Richard III

Dopo la sua nascita il 3 settembre 1927, la vocina di Brinkley, figlio di John Richard Brinkley III, soprannominato "Johnny Boy", è stato sentito nel programma radio. Notando l'arrivo del bambino dopo 14 anni di matrimonio, alcuni osservatori si chiese se Brinkley aveva preso il proprio trattamento ghiandola capra. Le Brinkleys negato queste voci. [14]Box domanda medica

Brinkley ha iniziato sostenendo le sue ghiandole capra potrebbe anche aiutare maschili della prostata problemi e ampliato la sua attività di nuovo. [6] Ha anche iniziato un nuovo segmento radio chiamata "Box domanda Medical", dove avrebbe letto lamentele medici ascoltatori via etere e suggerire di proprietà trattamenti. Questi trattamenti sono disponibili solo a una rete di farmacie che erano membri del "Brinkley Pharmaceutical Association". Queste farmacie affiliate venduto Brinkley i farmaci da banco a prezzi molto gonfiati, ha inviato una parte del loro profitto tornare a Brinkley e tenuto il resto. [6] Si stima che questo ha generato $ 14.000 nel risultato settimanale per Brinkley, o circa $ 10128200 all'anno valore corrente. Rapporti dei pazienti che hanno assunto Brinkley di trattamenti suggeriti mostrando malati presso l'ufficio un altro medico ha cominciato a crescere, e, infine, Merck & Co. farmaceutico, le cui medicine Brinkley routine misprescribed, ha chiesto Fishbein agire, l'AMA ha risposto che non avevano alcun potere su di Brinkley, salva per cercare di informare il pubblico. [6]

Il Kansas City Star, che possedeva una stazione radio che in concorrenza con Brinkley, corse una serie sfavorevole di rapporti su di lui. Nel 1930, quando il Kansas Medical Board ha tenuto un'audizione formale per decidere se licenza medica Brinkley dovrebbe essere revocata, Brinkley aveva firmato i certificati di morte di 42 persone, molti dei quali non erano male quando si sono presentati nella sua clinica. Non è chiaro quanti dei pazienti Brinkley potrebbe aver ammalarsi o poi morì altrove. [15] Il consiglio medico revocato la sua licenza, affermando che Brinkley "ha eseguito organizzata ciarlataneria ... ben oltre l'invenzione degli umili saltimbanco". [10]

Sei mesi dopo aver perso la sua licenza medica, la Federal Radio Commission ha rifiutato di rinnovare la licenza di trasmissione la sua stazione, trovando che Brinkley le trasmissioni erano per lo più pubblicità, che ha violato i trattati internazionali, che ha trasmesso materiale osceno, e che il suo medico serie Box domanda era "contrario alla l'interesse pubblico ". Ha citato in giudizio la commissione, ma il giudice ha

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accolto la revoca e il caso Brinkley contro FRC è diventato un caso esemplare del diritto di trasmissione. [10] [16]Carriera politica

Brinkley ha reagito a perdere i suoi titoli di medico e trasmesso con il lancio di un'offerta per diventare il governatore del Kansas , una posizione politica che gli avrebbe permesso di nominare i suoi stessi membri della commissione medica per ritrovare il suo diritto di esercitare la professione medica nello stato. Ha preso il via la sua candidatura solo tre giorni dopo aver perso la sua licenza medica, usando la sua stazione radio per aiutare la sua campagna. [17] Al suo fianco era il più grande KFKB country star della musica, Roy Faulkner , che è salito sul palco con la chitarra e cappello in mano. Brinkley campagna su un programma vago di lavori pubblici (un lago di stato in ogni contea), l'istruzione (libri di testo gratuiti per gli studenti pubblici e una maggiore opportunità educative per i neri), abbassare le tasse, e le pensioni di anzianità. Ha fatto appello al voto immigrato mettendo popolo tedesco e di lingua svedese in onda alle KFKB. Ha arruolato un pilota con il suo aereo personale (che Brinkley soprannominato Il Romancer [10] ) per fornire Brinkley in grande stile ai suoi comizi elettorali. In breve, Brinkley era un maestro della trovata pubblicitaria, quando un giornalista importante giornale ha pubblicato un articolo critico delle proprie qualifiche per eseguire uno stato, Brinkley ha mandato una capra. [18]

La sua campagna è stata condotta come indipendente scrittura nei paesi candidati, perché ha aspettato a dichiarare la sua candidatura fino a settembre, dopo che le schede erano già stati stampati. Tre giorni prima delle elezioni, il Kansas procuratore generale (che aveva perseguito Brinkley prima che la commissione medica) ha annunciato che le regole che circondano write-in candidate era cambiato, e che il nome del medico non poteva che essere scritto in un modo specifico per il voto per contare (come JR Brinkley). In qualità di scrittura nei paesi candidati, ha ricevuto più di 180.000 voti (29,5 per cento dei voti) e perso con Harry Hines Woodring , poi Franklin Delano Roosevelt segretario 's di guerra. [19] Un articolo pubblicato nel momento in Des Moines Registrati stima che tra i 30.000 e 50.000 schede elettorali sono stati squalificati in questo modo. Woodring più tardi ammise che aveva quei voti contati, Brinkley avrebbe vinto. [20] [21]

Brinkley corse di nuovo nel 1932 come indipendente, ricevendo 244.607 voti (30,6 per cento dei voti), perdendo contro repubblicano Alf Landon , candidato repubblicano per la presidenza in seguito. [22]

Le sue prospettive di successo in Kansas distrutta, Brinkley KFKB venduto a una compagnia di assicurazioni e ha deciso di avvicinarsi al confine con il Messico, dove avrebbe potuto operare un potente stazione radio impunemente. Anche se non poteva più praticare la medicina in Kansas, ha mantenuto la sua clinica Milford aprire e mettere due dei suoi protetti in carica. [23] contesi tra la prospettiva di essere un pesce grosso in uno stagno molto piccolo, si trasferì a Brinkley sonno Del Rio, Texas , che si trovava proprio di fronte un ponte dal Messico.Brinkley e radio

Il governo messicano, desiderosi di ottenere anche con i suoi vicini settentrionali di ripartizione del Nord America lunghezze d'onda radio senza dare alcuna in Messico, ha concesso Brinkley a 50.000 watt licenza radio e iniziò la costruzione di XER-AM , il suo nuovo " blaster confine "attraverso il ponte da Del Rio a Villa Acuña, Coahuila (dal rinominato Ciudad Acuña ). [10] Come costruzione ha preso il via, Fishbein e il Dipartimento di Stato disperatamente cercato un modo per chiudere Brinkley giù. Sotto forti pressioni da parte del Dipartimento di Stato, il governo messicano ha fermato la costruzione di XER-AM, ma era solo temporanea. In poche settimane, la costruzione riprese e presto due 300 piedi (91 m) ha raggiunto torri verso il cielo. [24] XER, a 840 kilohertz in AM quadrante, irradiata da una antenna onda cielo , ha fatto la sua prima trasmissione nel mese di ottobre 1931. Brinkley ha chiamato il "Stazione sole tra le Nazioni".

Brinkley ha usato la sua blaster nuova frontiera per riprendere la sua campagna per il governatore, utilizzando il telefono per chiamare le sue trasmissioni al trasmettitore. Questo approccio non ha funzionato, e ha perso l'ennesima campagna elettorale, avrebbe perso di nuovo nel 1934. Anche se licenza radio americana Brinkley era stato revocato, il segnale XER era così forte che potrebbe ancora essere sentito in Kansas. [25] Nel 1932, il governo messicano ha permesso di Brinkley la sua potenza a

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150.000 watt. Alcuni mesi più tardi, Brinkley è stato permesso di salire a un milione di Watt, "fare XER di gran lunga la stazione radio più potente del pianeta", che, in una notte chiara, potrebbe essere sentito come lontano Canada. Secondo le cronache del tempo, il segnale era così forte che ha acceso fari delle automobili, fatto ronzio reti per letti, e ha causato trasmissioni a sanguinare in conversazioni telefoniche. [26] abitanti della zona non ha nemmeno bisogno di una radio per ascoltare la stazione Brinkley di allevatori; riferito che l'hanno ricevuto attraverso le loro reti metalliche e nei loro apparecchi dentali. [27]

Brinkley ha continuato il suo vecchio formato radiofonico di consigli medici corrispondono a prodotti pubblicitari. Ascoltatori maschi hanno offerto una serie di costosi intrugli che comprendeva mercurocromo iniezioni e pillole, tutti progettati per aiutarli a ritrovare la loro abilità sessuale. Alla clinica in albergo dove ha vissuto ha anche effettuato operazioni alla prostata. Ha anche iniziato a vendere tempo di trasmissione ad altri inserzionisti (a 1.700 dollari l'ora, $ 23.700 in valore attuale), dando luogo a nuovi venditori ambulanti di prodotti scellino come "Cristalli Crazy Water", "veri simulati" diamanti, assicurazioni sulla vita, e una serie di accessori religiosi , tra cui quello che era preteso di essere immagini autografate di Gesù Cristo . Brinkley ha continuato la sua formazione di imballaggio radio con paese up-and-coming e cantanti radici la cui carriera la sua stazione radio lancio contribuito (tra cui Patsy Montana , Red Foley , Gene Autry , Jimmie Rodgers , La famiglia Carter , e altri). Del Rio è stato conosciuto come "Hillbilly Hollywood". [28]

Quando la FRC vietato quello che hanno chiamato "apparizioni" (lettori della mente, indovini e altri mistici) dalle trasmissioni alla radio degli Stati Uniti nel 1932, molti di loro hanno seguito il modello Brinkley, aprendo i loro blaster di frontiera in Messico. Nel 1932, 11 stazioni di questi aveva aperto, tra cui XENT , XERB , XELO , XEG e XEPN . [29]

Brinkley era ancora la spola avanti e indietro da Milford a Del Rio, spesso trasmettendo da XER per telefono. Ma nel 1932, il Congresso ha approvato una legge che vieta questa pratica, conosciuta come la legge Brinkley . Impassibile, Brinkley ha iniziato ad usare un po 'della prima " elettrica trascrizioni "- quello che oggi si chiamerebbe pre-registrazioni - di aggirare la legge. In questo periodo, Brinkley ha deciso di tagliare il resto dei suoi legami con Kansas, chiudendo il suo ospedale si e l'apertura di uno nuovo in Del Rio, che occupava tre piani dell 'Hotel Roswell, dove viveva con la moglie. [30]

Nel 1934, il Messico ha revocato la licenza di trasmissione Brinkley, il risultato delle pressioni degli Stati Uniti. I soldati dell'esercito messicano è arrivato alle porte della stazione di chiudere giù, e per un tempo che aveva a trasmettere da XEPN nelle vicinanze, si trova a Piedras Negras, Coahuila .

Anche se Brinkley ha continuato a svolgere l'occasionale trapianto ghiandola capra, in Texas sua pratica spostato principalmente di eseguire leggermente modificati vasectomia e della prostata "rejuvenations" (per la quale ha addebitato fino a $ 1.000 per il funzionamento ($ 17.000 in valore attuale), e prescritto le medicine proprietaria per il dopo-cura). [31] La sua attività, alimentata dalla pubblicità radio e discorsi, ha continuato a prosperare, e aprì un'altra clinica a San Juan, in Texas specializzata nel colon. [32] Nel 1936, Brinkley aveva accumulato abbastanza ricchezza da costruire un palazzo per sé e per la moglie di 16 acri (6,5 ettari) di terreno. Brinkley vantava una scuderia di una dozzina di Cadillac, una serra, un giardino fontana spumeggiante circondato da 8.000 cespugli, animali esotici importati dalla isole Galapagos , e una piscina con un 10 piedi (3,0 m), trampolino. [33] Brinkley ha continuato vivere ad alto contenuto di Del Rio, fino a quando nel 1938 un medico rivale cominciò a tagliare in affari Brinkley, offrendo procedure analoghe molto più a buon mercato. Quando Del Rio anziani della città si rifiutò di mettere il concorrente fuori dal mercato, Brinkley chiuso i battenti e riaperto nel centro di Little Rock, Arkansas con un altro ospedale a quello che oggi è Monastero Marylake . La concorrenza di Del Rio ha aperto un nuovo centro di cancro in Eureka Springs, Arkansas , a circa 150 miglia (240 km) a nord ovest di Little Rock. [34]Processo e morteTomba di John R. Brinkley

Nel 1938, vecchia nemesi Brinkley, Morris Fishbein, è entrato in scena ancora una volta con una vendetta, la pubblicazione di una serie di due parti chiamate "Charlatans medica moderna" che comprendeva un ripudio completo della carriera di scacchi Brinkley, oltre a esporre le sue credenziali

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discutibili medici. Brinkley citato Fishbein per diffamazione e $ 250.000 di danni (4,13 milioni dollari in valore attuale). [35] Il processo è iniziato il 22 marzo 1939, prima di Texas giudice RJ MacMillan . [36] Pochi giorni dopo, la giuria ha trovato per Fishbein, affermando che Brinkley "dovrebbe essere considerato un ciarlatano e un ciarlatano nell'ordinario, ben compresa significato di quelle parole". [37] Il verdetto della giuria ha scatenato una raffica di cause contro Brinkley, secondo alcune stime ben più di $ 3 milioni in valore totale. Anche in questo periodo, l' Internal Revenue Service ha iniziato a studiare lui per frode fiscale.

http://en.wikipedia.org/wiki/John_R._Brinkley

IL NICHILISMO ED LA GUERRA

Ma se non basta il sesso,od il denaro,od la droga,allora deve esserci un altra tappa evolutiva in negativo,o meglio disevolutiva,la guerra.Basti pensare alle interpretazioni Neodarwiniste,che privilegiano l'aspetto antidemocratico fascista,ed determinista,affermando che la vita umana non sia altro che una lotta in cui i più forti di una specie animale prevalgono ed il resto soccombe,una visione quanto mai cupa ed triste della realtà,che però uno scienziato come Lysenko aveva sfatato già nel 900,uno scienziato ingiustamente calunniato dagli accademici borghesi perchè di provenienza proletaria,"Fu a lungo presidente della Accademia delle scienze agricole dell'Unione Sovietica, dal 1938 al 1959 e dal 1961 al 1962.

Chiamato dalla stampa sovietica lo scienziato scalzo per le sue origini contadine,"

Grazie ad un sito internet,possiamo esaminare in sintesi il corso delle sue ricerche ed il pensiero scientifico.

La teoria dell’evoluzione gradualista di Darwin traeva origine dalla visione filosofica posta alla base della società vittoriana. Da questa particolare concezione di evoluzione sono eliminati tutti i balzi, i bruschi cambiamenti e le trasformazioni rivoluzionarie; si tratta di una prospettiva antidialettica che ha esercitato la sua negativa influenza sulle scienze fino ai nostri giorni permettendone un uso strumentale.

Lo studioso Stephen Jay Gould, paleontologo dell’evoluzionismo moderno, ha espresso nel seguente modo il limite imposto dalla cultura all’avanzamento della scienza, in inconsueta sintonia (per uno studioso occidentale) con il materialismo dialettico:

“Un influsso profondamente radicato nel pensiero occidentale ci predispone a ricercare la continuità e il cambiamento graduale.”

Quasi un secolo fa, il marxista Georgij Plechanov polemizzava contro la concezione gradualista dell’evoluzione:

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“La filosofia idealistica tedesca si è opposta energicamente a questa caricatura dell’idea di evoluzione. Hegel l’ha crudelmente derisa, dimostrando inconfutabilmente che, nella società umana, come nella natura, i balzi costituiscono un aspetto dell’evoluzione non meno essenziali delle impercettibili modificazioni quantitative. Le modificazioni dell’essere non consistono soltanto nel passaggio da una quantità a un’altra quantità, ma anche nel passaggio dalla qualità alla quantità e viceversa; ciascun passaggio di quest’ultimo tipo costituisce una rottura della continuità e conferisce al fenomeno un nuovo aspetto, qualitativamente diverso dal precedente.“

“Evoluzione” e “rivoluzione” sono due facce dello stesso processo che, abbandonando il gradualismo, permettono lo sviluppo di una spiegazione alternativa dell’evoluzione, in sintonia con il materialismo dialettico.

A quell’epoca vi era anche un’altra lunga controversia tra le interpretazioni lamarckiana e darwiniana della teoria dell’evoluzione che stava giungendo al termine con la vittoria della seconda, ma sia in Europa sia in America c’erano ancora molti lamarckiani convinti.

Secondo Lamarck, i cambiamenti evolutivi si verificavano attraverso l’esercizio: è la teoria dell’ereditarietà dei caratteri acquisiti. I figli del fabbro ereditavano i muscoli del padre perché il martellare quotidiano che aveva sviluppato i muscoli al padre alterava la componente ereditabile (oggi diremmo «i geni») che questo passava alla prole. Mezzo secolo dopo, Darwin sostenne l’ereditarietà dei caratteri dovuti a cambiamenti accidentali del materiale genetico; la selezione naturale assolveva la funzione di conservare le varianti rivelatesi più efficaci attraverso una maggiore riproduzione differenziale. Solo gli individui con i geni per una muscolatura possente diventavano buoni fabbri, per cui solo queste varianti presenti nella popolazione generale venivano trasmesse alla generazione successiva, indipendentemente da quanto l’uso del martello irrobustisse i muscoli del fabbro durante la sua vita. Altri cinquant’anni dopo, la nuova scienza della genetica confermò l’ipotesi di Darwin. Secondo quello che è noto oggi come «principio di Weismann» o «dogma centrale», la relazione tra il genotipo (l’insieme dei geni che un individuo eredita dai genitori) e il fenotipo (l’insieme dei caratteri fisici che tale individuo finisce per avere) è un processo esclusivamente a senso unico: i geni influenzano il fenotipo, ma non viceversa.

Pur significando un grande balzo in avanti sull’idealismo creazionista, l’evoluzionismo si imponeva attraverso tutta una serie di contraddizioni, alcune delle quali inaccettabili alla luce del materialismo dialettico: Darwin introduceva un consistente supplemento di conservatorismo nelle sue teorie, volendo dimostrare che non si verificano salti in natura, come non si verificherebbero nella storia. La dialettica invece sa molto bene che in natura e anchenel pensiero umano e nella storia i salti sono inevitabili. Ma allo stesso tempo essa non trascura il fatto innegabile che lo stesso processo ininterrotto è all’opera in tutte le fasi del cambiamento; la dialettica cerca solo di chiarire le condizioni determinate in cui un cambiamento graduale deve necessariamente portare a un balzo. Malgrado quest’errore, Darwin aveva ampiamente ragione rispetto all’interpretazione di Lamarck sulla ereditarietà dei caratteri.

Naturalmente queste diversità di interpretazione si ritrovavano riflesse e anche amplificate in altri ambiti scientifici collegati, specialmente nell’ambito della biologia e della genetica, dividendo aspramente le varie correnti di pensiero che si confrontavano. E’ anche in queste contraddizioni che si trova inserita la drammatica situazione della giovane Russia rivoluzionaria: la mancanza di grano determinata dalle politiche zariste, gli strumenti arcaici di coltivazione e la frenetica necessità di aumentarne la produzione, nonché l’intervento ostile delle potenze occidentali, hanno imposto agli scienziati sovietici una dura

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battaglia politica anziché teorica.

L’eugenetica: ovvero la repressione pseudoscientifica

Ma gli interessi economico-politici, a dispetto dei fatti, hanno partorito e alimentato l’eugenetica quale strumento per diffondere teorie reazionarie i cui sostenitori colsero al volo l’opportunità per rafforzare il loro messaggio deterministico utilizzando strumentalmente studi di pedagogia (come quelli realizzati da Binet) su bambini di varie età, concludendo che l’intelligenza sarebbe stata da considerarsi innata e fissata ereditariamente, in stretta corrispondenza con la classe sociale e l’origine razziale. Quando Lewis Terman introdusse i test Stanford-Binet negli Usa, lo fece per dimostrare che l’intelligenza limitata è molto comune tra le famiglie indo-ispaniche, messicane del sudovest, e fra i negri. Le argomentazioni furono le seguenti:

“La loro ottusità sembra essere proprio della razza o, almeno, collegata alla stirpe dalla quale provengono... I bambini di questo gruppo dovrebbero essere segregati in classi speciali... Non sono capaci di padroneggiare le astrazioni, ma possono frequentemente diventare degli operai efficienti... Non c’è, al momento, alcuna possibilità di convincere la società che non dovrebbe essere loro permessa la riproduzione, nondimeno da un punto di vista eugenetico essi rappresentano un grave problema, data la loro insolita prolificità.“

Di simile avviso, in relazione all’uso dei test, erano anche i funzionari dirigenti dell’istruzione pubblica statunitense; il passo immediatamente successivo fu quello di estenderne l’applicazione, stabilendo uno standard per gli adulti ed individuando un rapporto tra età mentale ed età fisica per mezzo del test del “Quoziente d’Intelligenza” (QI).

In Gran Bretagna fu lo psicologo Sir Cyril Lodowic Burt a tradurre e a svolgere la stessa azione di alfiere del test di Binet, con fervore addirittura maggiore rispetto ai suoi colleghi nordamericani, pretendendo di dimostrare, sulla base di millantati studi, che gli uomini sarebbero più intelligenti delle donne. Lo stesso signore proclamò di essere in possesso di prove scientifiche inoppugnabili del fatto che i cristiani sarebbero stati più intelligenti degli ebrei, gli inglesi degli irlandesi, gli inglesi ricchi degli inglesi poveri, e così via. Guarda caso, Burt era ricco, maschio, inglese e cristiano! Così gli oppressori giustificano l’oppressione e i ricchi e i potenti giustificano i loro privilegi: in base alla convinzione che le loro vittime siano da considerarsi “inferiori”. Per oltre 65 anni, fino alla sua morte nel 1971, Burt continuò ad occuparsi di eugenetica e dei test QI, debitamente onorato e riverito per i servigi resi all’umanità. Contribuì, infatti, alla concezione e alla definizione del famigerato sistema educativo “eleven plus” che, in Gran Bretagna, segregava i bambini ripartendoli tra due tipi di scuole medie. Burt sentenziò:

“La capacità deve necessariamente limitare il contenuto: come una tazza da una pinta non può contenere più di una pinta di latte, così un bambino non può raggiungere risultati scolastici migliori di quanto permetta la sua capacità di apprendimento.“

I test di Binet, dunque, vennero stravolti per inasprire il carattere di classe della società. Essi non erano più volti ad aiutare i bambini, bensì a segregare gli uni dagli altri. C’era chi nasceva per lavorare in miniera e chi nasceva per dominare la società. Comunque vengano modificati, i test QI sono tutti il

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prodotto di uno stesso principio secondo il quale una preconcetta “intelligenza” costituirebbe il modello di riferimento a cui tutte le altre devono essere comparate. Tali test sono pesantemente influenzati dagli stereotipi culturali e sociali dominanti, in base ai quali viene determinato il risultato, e da criteri puramente finalizzati al rendimento scolastico.

L’idea che sia possibile individuare o misurare l’intelligenza in un modo talmente rozzo è assolutamente sbagliata. Che cos’è l’intelligenza, come si può quantificare? Non si tratta di misurare il peso o l’altezza. L’intelligenza non è statica, come sosteneva Burt, ma dinamica; inoltre il potenziale del cervello umano è illimitato. Il compito della società dovrebbe proprio essere quello di permettere che tale potenziale si esprima al meglio. Le situazioni ambientali che l’individuo incontra possono influenzare notevolmente, positivamente o negativamente, lo sviluppo di tale potenziale. Un bambino cresciuto in condizioni sociali disagiate non potrà essere che svantaggiato rispetto ad uno che sia cresciuto avendo a disposizione tutto ciò di cui avesse bisogno.

Cambiare l’ambiente sociale nel quale il bambino cresce significa cambiare il bambino: al contrario di quello che pensano i genetisti di scuola determinista, l’intelligenza è priva da predeterminazioni genetiche. L’ossessione di rappresentare statisticamente l’intelligenza per mezzo della curva a forma di campana è un ulteriore tentativo di rafforzare il conformismo sociale. Chi non rientra nella norma è ritenuto “anormale” e quindi bisognoso di “cura”. Si afferma che sono i geni a determinare a quale classe o razza apparteniamo, ovvero determinare la nostra vita. Ma in realtà, mentre è vero il fatto che il nostro genotipo è fisso, il fenotipo cambia continuamente: la perdita di un braccio o di una gamba è irreversibile, ma non geneticamente trasmissibile; il morbo di Wilson è ereditario, ma non irreversibile se curato con i farmaci opportuni.

Negli Stati Uniti, la cosiddetta “terra della libertà”, ebbe luogo il trionfo del movimento per l’eugenetica con l’adozione di leggi che costringevano alla sterilizzazione gli individui ritenuti “biologicamente inferiori”. Lo stato dell’Indiana approvò per primo una legge sulla sterilizzazione nel 1907. Su segnalazione di un gruppo di esperti, tutti gli individui considerati pazzi, idioti o ritardati avrebbero subìto la sterilizzazione. Settant’anni fa, John Scopes insegnava l’evoluzione delle specie ricorrendo ad un manuale intitolato A Civic Biology, opera di G. W Hunter, che riportava al suo interno l’infame caso di Jukes e Kallikaks. Nel capitolo Parasitism and Its Cost to Society: the Remedy (Il parassitismo ed il suo costo sociale: la cura) l’autore affermava:

“Centinaia di famiglie simili a quelle appena descritte conducono oggi la loro vita e contagiano di malattia, immoralità e crimine ogni parte di questo paese. Il costo che l’intera società paga per la loro esistenza è molto alto. Esattamente allo stesso modo in cui alcuni animali o piante crescono come parassiti a scapito di altri, tali famiglie sono diventate i parassiti della società. Non solo queste famiglie danneggiano gli altri corrompendoli, rubando o diffondendo malattie, ma sono addirittura protette dallo stato con il denaro pubblico: gli ospizi per i poveri e i manicomi esistono in larga misura per loro. Siamo di fronte a veri e propri parassiti.

Se tali persone fossero animali inferiori probabilmente li stermineremmo così da evitarne la proliferazione. L’umanità non lo permette, ma dobbiamo comunque provvedere separando i due sessi nei manicomi o in altri posti, evitare con ogni mezzo i matrimoni tra di essi e le occasioni favorevoli alla proliferazione di tale razza inferiore e degenerata.“

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Nell’infame “processo delle scimmie” del 1925, Scopes fu riconosciuto colpevole di aver insegnato la teoria dell’evoluzione, in contravvenzione alle leggi dello Stato del Tennessee. Il processo addirittura sostenne le leggi antievoluzioniste di quello Stato, le quali non vennero abolite fino al 1968.

Non più tardi degli anni Trenta, oltre 30 stati nordamericani avevano adottato leggi sulla sterilizzazione, estendendone l’applicazione a drogati ed alcolizzati e, in alcuni casi, perfino ai ciechi ed ai sordi. Tale campagna raggiunse il proprio apice nel 1927, quando la Corte Suprema, con otto voti contro uno, confermò la validità della legge sulla sterilizzazione della Virginia nel caso Buck contro Bell. Ilcaso riguardava una ragazza bianca di diciotto anni, Carrie Buck, rinchiusa contro la sua volontà nella Colonia statale per epilettici e minorati, la quale fu la prima persona ad essere sterilizzata conformemente alla nuova legge. Secondo la testimonianza di Harry Laughlin, sovrintendente dell’Ufficio del registro per l’eugenetica (il quale avrebbe voluto eliminare “quel decimo della popolazione attuale più inutile”), la ragazza fu scelta perché lei, la madre e la sorella erano tutte mentalmente handicappate per motivi genetici. I dati provenivano in gran parte dal test QI Stanford-Binet che si rivelò poi completamente erroneo. Il giudice, tale 0. W. Holmes, sentenziò che “tre generazioni di idioti sono già sufficienti”. Anche Doris, sorella di Carrie, subì a sua insaputa lo stesso trattamento previsto dalla legge. La figlia di Carrie, Vivian, che mori nel 1932 a causa di una malattia, venne descritta dai suoi insegnanti come una bambina “brillante”.

Nel gennaio 1935, circa ventimila sterilizzazioni forzate erano già state eseguite negli Usa per scopi eugenetici. Laughlin avrebbe voluto includere nella rete anche “senzatetto, barboni e mendicanti”, cosa che venne attuata con maggior zelo dalla Germania nazista, dove l’Erbgesundheitsrecht portò alla sterilizzazione di circa 375 mila persone, compresi 4 mila tra ciechi e sordi. Negli Usa si arrivò a 30 mila persone sterilizzate contro la loro volontà.

L’eugenetica classica è stata ormai screditata ma ne sono emerse forme nuove, come la psicochirurgia, la quale sostiene l’ipotesi che, con interventi chirurgici sul cervello, possono essere alleviati alcuni problemi sociali, in particolare la violenza. Due psicochirurghi statunitensi, Vernon Mark e Frank Ervin, arrivarono al punto di sostenere che le rivolte urbane erano causate da cittadini con problemi mentali (Amigdala alterata) e avrebbero potuto essere affrontate per mezzo di interventi di chirurgia cerebrale sui leader dei ghetti. Numerose ricerche in questo settore della biologia vengono tuttora finanziate da diversi dipartimenti della giustizia degli Stati Uniti.

Una lettera inviata nel 1971 al direttore degli istituti di correzione, Agenzia Relazioni Umane di Sacramento, da parte del direttore delle cliniche e degli ospedali del Centro medico dell’Università della California illustra la mentalità di settori di quella comunità impropriamente denominata “scientifica”. Cercando candidati idonei per la chirurgia mentale, vengono richiesti detenuti che abbiano dimostrato un “carattere violento, distruttivo, sospetto risultato di gravi disturbi neurologici” per compiere “procedimenti diagnostici e chirurgici... al fine di localizzare i centri neuronali, precedentemente danneggiati, dai quali possano essere partiti gli impulsi per episodi di condotta violenta” e rimuoverli chirurgicamente. Nella risposta venne suggerito un candidato internato e trasferito per “crescente combattività, capacità di comando e dichiarato odio per la società dei bianchi (...). È stato identificato come uno dei leader dello sciopero dell’aprile 1971 (...). È inoltre provato il fatto che abbia letto, a quell’epoca, una quantità incredibile di materiale rivoluzionario. “Idiozie ideologiche di questo tipo sono la copertura teorica della più becera reazione politica”.

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Nel 1980il dottor K. Nelson, neo-direttore dell’ospedale di Lynchburg, quello in cui Carrie Buck fu sterilizzata, scoprì che erano state effettuate oltre 4.000sterilizzazioni, le ultime delle quali risalgono al 1972. I test QI usati nel caso Buck sono stati confutati da lungo tempo, ma, nonostante ciò, le idee reazionarie che sostenevano la sterilizzazione forzata non sono affatto relegate alle “epoche oscure” del remoto passato, ma sono ancora oggi vive, sostenute da teorie pseudo-scientifiche, specialmente negli Usa. Ancora oggi, in questa nazione, leggi a favore della sterilizzazione obbligatoria compaiono nella legislazione di 22 stati.

La percentuale di detenuti sulla popolazione, negli Stati Uniti, è più che triplicata dall’inizio degli anni ‘70. In Gran Bretagna tale percentuale è a livelli da record e le prigioni sono talmente piene che alcuni detenuti sono alloggiati presso i commissariati di polizia o rinchiusi in appositi cassoni galleggianti. “La Gran Bretagna ha la percentuale di detenuti più alta di tutti i paesi del Consiglio d’Europa eccetto l’Ungheria”, scrive il Financial Times (10 marzo 1994). Ciononostante il numero di reati gravi rimane alto in entrambi i paesi. Questa crisi ha dato spazio al fiorire di teorie reazionarie che cercano di legare il comportamento criminale a fattori biologici. “A fronte di ogni riduzione dell’1% dei reati la nazione risparmia 1,2 miliardi di dollari”, sostiene lo psicologo americano Adrian Raine. Come conseguenza di ciò il bilancio dell’Istituto Nazionale per la Sanità statunitense ha accresciuto gli stanziamenti, per ricerche sulla violenza, fino alla considerevole cifra di 58 milioni di dollari. Nel dicembre 1994,inoltre, la National Science Foundation ha proposto di dar vita ad un consorzio quinquennale di ricerca su questi temi, proponendo lo stanziamento di altri dodici milioni di dollari. “Con il passo in avanti che contiamo di fare grazie alla ricerca, saremo presto in grado di individuare molte persone che sono biologicamente inclini alla violenza”, sostiene Stuart Yudofsky, presidente del dipartimento di psichiatria presso il Baylor College of Medicine, sulle pagine di Scientific American del marzo 1995.

Il problema della detenzione, e soprattutto per quanto riguarda gli Usa, apre un nuovo capitolo: negli Stati Uniti le ditte commerciali che utilizzano interi penitenziari per la produzione sono addirittura quotate in borsa. Quindi: nuova forma di profitto, manodopera a costo zero, nessuna “riabilitazione”, incremento della repressione-detenzione.

In determinati circoli di discussione sembra diventato di moda attribuire le più diverse tipologie di fenomeni a disordini genetici o biologici, piuttosto di riconoscere che i problemi sociali sono frutto delle stesse condizioni sociali. La scuola del determinismo genetico ha prodotto ogni sorta di conclusioni reazionarie, riducendo a problema di ordine genetico ogni problema sociale. Non è passato molto tempo da quando sembrava che i ricercatori avessero scoperto in molti criminali violenti un cromosoma Y in più rispetto al normale corredo genetico; studi più recenti dimostrano che la relazione non è pertinente. Ora, all’ordine del giorno della ricerca in materia, c’è una presunta minore attività riscontrata nella parte frontale della corteccia cerebrale degli assassini, subito individuata quale possibile legame fra biologia e violenza. È stata avanzata la proposta di un progetto, denominato Federal Violence Initiative, che consisterebbe nello schedare almeno centomila bambini dei sobborghi urbani “i cui sospetti difetti genetici e biochimici ereditati li predispongono alla violenza nella vita adulta”.

Il pericolo di ricerche pilotate, volte a dimostrare collegamenti tra razza e comportamenti antisociali o criminali, è sempre presente. Negli Usa solo il 12,4% della popolazione è costituito da afroamericani, ma questi ultimi rappresentano il 44,8% delle persone arrestate per reati gravi. Queste sono le statistiche, ma da esse è facile ricavare conclusioni ingannevoli. Nello stesso articolo di Scientific American silegge: “C’è motivo di preoccupazione nel fatto che studi biologici, che pretendono di essere obiettivi, ignorando

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ciecamente le differenze sociali e culturali, possano erroneamente rafforzare gli stereotipi razziali”. A causa di questa minaccia, si sono verificati boicottaggi in opposizione al prelievo di campioni di sangue ed urina dalle minoranze razziali. Perciò, secondo Raine, “tutti gli studi biologici e genetici condotti finora sono stati eseguiti su soggetti bianchi”.

Raine continua:

“Immaginate di essere il padre di un bambino di otto anni. Il dilemma etico che vi si pone è questo: potrei dirvi: «Abbiamo effettuato un’ampia gamma di esami e possiamo prevedere, con un margine di certezza dell’80%, che vostro figlio diventerà un pericoloso criminale entro i 20 anni. Possiamo offrirvi una serie di programmi di intervento a livello biologico, sociale e di apprendimento, che ridurrebbero parecchio la possibilità che diventi un pericoloso criminale». Cosa fareste? Permettereste che vostro figlio venisse iscritto in quei programmi, rischiando di identificarlo come un criminale pericoloso anche se c’è una reale possibilità che non lo sia affatto? O rifiutereste il trattamento, accettando il fatto che, con una probabilità dell’80%, vostro figlio, diventando adulto, a) distrugga la sua vita; b) distrugga la vostra vita; c) distrugga la vita dei suoi fratelli; d), più importante di tutto, distrugga la vita di chi, vittima innocente, abbia a soffrire per colpa sua?“

In primo luogo non è assolutamente possibile prevedere un futuro comportamento criminale in un bambino, per non parlare di una previsione precisa all’80%. In secondo luogo in questo modo si fa ricadere la colpa del comportamento criminale esclusivamente sull’individuo. Una tale impostazione reazionaria non si cura del fatto che criminalità, violenza e tutti gli altri mali sociali sono il prodotto del tipo di società nel quale viviamo, basata sullo sfruttamento dell’uomo e sulla massimizzazione del profitto, che producono disoccupazione di massa, randagismo sociale e povertà diffusa, assoluta indifferenza per la vita. Sono queste condizioni sociali a loro volta che producono crimine, violenza e brutalità. Ciò non ha nulla a che vedere con motivazioni biologiche, bensì dipende interamente dalla barbarie della società capitalistica.

I biologi deterministi sono utilizzati per puntellare idee sociali reazionarie. Essi sostengono che la criminalità, la povertà, la disoccupazione, ecc. non sono un prodotto della società, ma dell’individuo che ha geni difettosi o una struttura biologica difettosa. La soluzione, di conseguenza, si trova nella neurochirurgia o nell’ingegneria genetica.

Altri, per spiegare la violenza umana, puntano il dito sul livello anomalo del testosterone o sul battito cardiaco rallentato. Alcuni scienziati puntano il dito sul basso livello di serotonina, sostanza chimica che agisce, tra le altre cose, sul funzionamento del cervello. A questo proposito C. R. Jeffery ha affermato sul Journal of Criminal Justice Education che “elevando il livello di serotonina nel cervello, è possibile ridurre il grado d’inclinazione alla violenza”; così fiale di serotonina, come l’antidepressivo Prozac, sono somministrate a pazienti per curarne l’aggressività. La falsità di tale teoria è resa evidente dal fatto che il livello di serotonina può aumentare o diminuire nelle diverse parti del cervello, in momenti diversi, con effetti diversi. Anche l’ambiente può incidere su tali variazioni. Tuttavia, questi fatti non sono ammessi nel ragionamento e non impediscono a questi personaggi di fare proclami offensivi pur di dare sostegno alle loro teorie reazionarie. Jeffery si dichiara convinto che “la scienza deve dirci quali individui diventeranno dei criminali quali diventeranno le vittime, e quali strategie legislative saranno più efficaci”.

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Yudofsky rincara la dose: “Siamo all’inizio di una rivoluzione nella medicina genetica. In futuro arriveremo a comprendere la genetica dell’aggressività e a identificare coloro che hanno maggiori tendenze a diventare violenti.” È convinto del fatto che i bambini iperattivi vadano sottoposti a controlli e, se necessario, vengano loro somministrati beta-bloccanti, anticonvulsivi o litio. Yudofsky sostiene che tali farmaci sarebbero efficienti dal punto di vista dei costi e rappresenterebbero un’incredibile “opportunità per l’industria farmaceutica”.

Non è difficile capire da chi prenda lo stipendio il signor Yudofsky!

BRANI TRATTI DA:http://www.resistenze.org/sito/te/cu/sc/cusc8f19-003320.htm

Bibliografia

A chi volesse approfondire gli argomenti trattati o comunque a tutti quanti fossero interessati ad una ottima lettura raccomandiamo vivamente i libri sottoelencati, dai quali abbiamo tratto la documentazione necessaria alla stesura del presente testo.

Non intendiamo comunque coinvolgere nessuno nelle esposizioni, valutazioni e conclusioni riportate nel presente documento che rimangono nostre.

- “Storia del pensiero filosofico e scientifico” di Ludovico Geymonat. Garzanti Editore.

- “La rivolta della ragione” di A. Woods & T. Grant. AC Editoriale.

- “Il libro nero del capitalismo” AAVV. Marco Tropea Editore.

- "L'era di Stalin" di Anna Louise Strong. Edizioni Rapporti Sociali.

Documento a cura di Roberto Zanetti - www.ezeta.net/homosapiens

IL PARANORMALE

Allora qualcuno si chiede Ma visto che non riusciamo ad capire se esiste un senso alla vita con le nostre capacità umane,meglio indagare se esiste un Dopo Morte,od AltraVita dopo la Morte,con metodi "parascientifici",è l'indagine che cerca di essere scientifica sul mondo Extrafisico sul quale la scienza non ha strumenti di indagine ed di misura certi come il microscopio,ma strumenti approssimativi.

Franz Anton MesmerDa Wikipedia, l'enciclopedia libera.Franz Anton Mesmer

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Franz Anton Mesmer (Moos, 23 maggio 1734 – Meersburg, 5 marzo 1815) , laureato in medicina e filosofia a Vienna, svolse la sua attività in Austria, Germania e Francia, a cavallo tra la fine del Settecento e l'inizio dell'Ottocento. Le sue teorie hanno dato vita al mesmerismo, e inoltre può considerarsi il precursore dell'ipnosi.

Franz Anton Mesmer nacque nei pressi del lago di Costanza, il mare "svevo" (come amava definirlo)[1], in Germania. Suo padre, Jakob, era il capocaccia di Ronald Golon, principe arcivescovo di Costanza.A soli dodici anni indossò la divisa azzurra e oro di monsignor Golon in qualità di valletto a cavallo addetto ai cani[2]. Per le sue doti nell'individuare la pista da seguire e per la sua intelligenza, l'arcivescovo lo nominò suo “scudiero di camera” e si impegnò a farlo istruire[3]. Lo affidò al maestro di cappella Johann Ziegler che gli insegnò a suonare il flauto dolce, il violoncello e l'organo, ed il giovane dimostrò di apprendere tanto facilmente che in poco tempo ebbe l'onore di suonare, nei giorni di festa, il vecchio organo della chiesa di San Giorgio di Oberzell[4]. Oltre il grande fiuto di cacciatore e l'abilità di musicista fu scoperta un'altra dote del giovane Franz, quella di rabdomante[5].All'età di quattordici anni l'arcivescovo Golon lo mandò presso il seminario gesuita di Dettingen per essere meglio educato ed istruito. Sua Eminenza avrebbe voluto che il ragazzo prendesse i voti ma questi si rifiutò: aveva fede e rispettava i servi di Dio però provava grande curiosità per il mondo che voleva scoprire e per questo non volle diventare sacerdote. Uscì dal seminario con il titolo di dottore in filosofia, fisica e matematica, così l'arcivescovo lo inviò all'università di Ingolstadt per studiare teologia dove conseguì il titolo di “Emeritus studiosus”[6]. Golon, allora, decise di iscriverlo all'università di Vienna dove si laureò in diritto. Nella capitale Franz provava interesse per tutto e cercò di ampliare la cerchia dei suoi conoscenti tra cui Konrad Heinlein che gli permise di essere iniziato agli alti gradi della massoneria[7].La scoperta del magnetismo (1765-1768)La tesi di Laurea in Medicina

Proseguì, poi, i suoi studi iscrivendosi alla facoltà di medicina e conseguendo il dottorato il 27 maggio 1766 con una tesi sull'influenza dei pianeti Dissertatio phisico-medica de planetarum influxu[8]. Non fu però soddisfatto della sua discussione: nonostante il professore, barone Anton von Störck, gli avesse consegnato solennemente il diploma di dottore in medicina, Mesmer pensò che l'avesse fatto solo perché possedeva già altri titoli ma che la sua dissertazione non era stata magistrale ed istruttiva bensì oscura e poco fondata[9]. Si impegnò allora a trovare il modo di agire su quelle forze, promettendo a se stesso di perseverare in questo compito.L'idea esposta nella sua tesi di laurea gli era venuta la notte di Natale del 1765 quando, sebbene fosse stanco e appesantito dall'alcol, non poté rifiutare l'aiuto ad un suo professore che doveva praticare un salasso ad un malato che, dopo un colpo apoplettico, non aveva ripreso conoscenza e respirava faticosamente[10]. Mentre Franz teneva la catinella sotto il braccio del paziente, il sangue sgorgava violentemente, così il professore gli chiese di prenderne un'altra; appena si allontanò il flusso sanguigno si indebolì ma, riavvicinandosi, il getto riprese forza, e questo si verificò più volte. Quando poi Mesmer mise a contatto il suo corpo con quello del malato, questi scosse la testa e cominciò a pronunciare qualche parola[11].In seguito altre persone riferirono strane sensazioni provate alla sua vicinanza, così egli manifestò nella sua tesi l'intenzione di dimostrare che i corpi celesti agiscono sulla nostra terra e sui corpi che in essa si trovano:

« Tutte le influenze delle cose sugli esseri trovano una corrispondenza reciproca nell’influenza degli esseri sulle cose e gli astri dominano gli esseri e le cose dell’universo[12]. »

(Franz Anton Mesmer)

Queste forze penetrano il corpo e lo armonizzano oppure, quando sono contrastate, si concretizzano in varie malattie. Mesmer chiamò questa proprietà del corpo “gravità animale”[13].L'incontro con la baronessa Maria Anna von Bosch

L'amico Rudolf Stupfel lo invitò presso la sua residenza di Neulingenstrasse, per permettergli di illustrare la tesi di laurea agli adepti del "Circolo dei Cavalieri e Fratelli iniziati d’Asia", di cui anche Franz Anton

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faceva parte, e a numerosi altri illustri ospiti.L'esposizione fu brillante e per ringraziare l'amico Rudolf, Mesmer si mise al clavicembalo dimostrando di essere, oltre che un abile dottore, anche un musicista di talento. Fu, per questo, avvicinato dalla baronessa Maria Anna von Bosch, vedova del consigliere alle finanze[14]. Da quel momento Mesmer fu spesso invitato nella sontuosa residenza in Landstrasse, dove la baronessa riuniva ospiti illustri e lo presentava come un protetto, investito di privilegi.La bellezza di Maria Anna, nonostante avesse dieci anni più di lui, non lo lasciò indifferente: suonava per lei, disquisiva di filosofia, astronomia, fisica, medicina, e decise di sposarla, nonostante ella avesse un figlio di primo letto, Franz de Paula von Bosch. La decisione gli costò l'amicizia con Johann Ziegler, profondamente contrario a questo matrimonio[15]. La baronessa consentiva a Mesmer di vivere nel lusso, situazione che contrastava con l'austerità cui l'arcivescovo di Costanza lo aveva educato, di essere apprezzato quale dottissimo medico, uomo di profonda cultura ed interprete di musica ricco di talento. Tutto ciò appagava il suo smisurato orgoglio e lo introduceva in ambienti esclusivi e raffinati[16].L'amicizia con Wolfgang Amadeus Mozart

Durante una festa in casa del principe Dimitri Alekseevic Galitzin poté conoscere Leopold Mozart e suo figlio, Wolfgang Amadeus Mozart, il quale, nonostante la giovane età, aveva composto una sinfonia che fece ascoltare proprio in quell'occasione[17]. Nacque un'amicizia con la famiglia del compositore, tanto che una sera Wolfgang chiese al dottore se poteva curargli un fastidioso dolore al collo. Mesmer posò le sue mani sulle spalle del giovane che avvertì un “dolce calore”[18] che alleviò immediatamente i sintomi, e il ragazzo gridò al miracolo. Il dottore fu inviato a trascorrere una serata in casa Mozart per festeggiare insieme la fine della composizione dell'opera Bastiano e Bastiana, che Wolfgang presentò il 1º ottobre del 1768 proprio nella residenza di Franz Anton in Landstrasse alla presenza di numerosi quanto illustri ospiti. Fu, così, inaugurata la fama di Mesmer quale mecenate illuminato[19].Quando Mozart compose Così fan tutte (1790), nel finale del primo atto in una scena molto comica fece riferimento al mesmerismo: Despina, travestita da medico, tocca con una calamita, definita "pietra mesmerica", la testa di due finti infermi. Franz Anton, però, non si irritò con lui, perché conosceva bene il carattere scherzoso del suo amico[20].Le controversie con Maximillian HellFranz Anton Mesmer con il magnete a forma di ferro di cavallo.

In occasione della presentazione dell'opera Bastiano e Bastiana di Mozart, conobbe Maximilian Hell, padre gesuita, uno dei molti ecclesiastici invitati, appena nominato direttore dell'osservatorio di Vienna. Era un astronomo, astrologo, alchimista e matematico che nutriva una particolare curiosità verso la medicina[21]. Padre Hell non ascoltò l'esibizione di Mozart ma passeggiò nei viali del parco ispezionandoli scrupolosamente, poi chiese a Mesmer il permesso di occupare la terrazza del belvedere per le sue osservazioni astronomiche. Il Gesuita rifiutava molte delle teorie di Mesmer e insisteva sul paragone tra il magnetismo della calamita e l'influenza della gravitazione[22], concetto appena accennato nella tesi di Franz ma che lo incuriosiva molto. Il minerale rappresentava per Padre Hell il punto di congiunzione fra l'astronomia, l'astrologia ed il potere misterioso dell'alchimia e della medicina[23].Quando Padre Hell fu contattato da un Lord inglese che gli chiese un magnete per placare i crampi allo stomaco della moglie, che veniva curata in Inghilterra proprio con l'applicazione di un ferro magnetizzato sull'epigastrio, volle interpellare Mesmer affinché gli desse consigli sulla forma da dare al magnete, relativamente all'organo colpito dalla malattia, e per avere un resoconto medico dei risultati. In realtà dopo una settimana di terapia mesmeriana la donna guarì dai sintomi e Padre Hell esultò ma il dottore dimostrò una strana cautela, dissonante rispetto al suo carattere che facilmente si entusiasmava.Padre Hell aveva accolto nella fonderia del suo laboratorio Padre Marino Salva Vargas, fabbro e costruttore di armi del convento di Quinto presso Toledo che si era trasferito a Vienna dopo la soppressione dell'ordine dei Gesuiti di Spagna nel 1767. Questi realizzava i magneti per Mesmer il quale capì che il magnete non era l'unico vettore del suo potere e lo incaricò di fabbricargli placchette in oro e in argento a forma di ferro di cavallo, più piccole ma di notevole forza magnetica[24].Il magnetismo animale(1769-1778)Il fluido universale

Decise,quindi, di provare il magnete su altri malati da lui scelti. La scoperta fu sensazionale: un giorno, non avendo a disposizione i magneti che solitamente applicava su una giovane fanciulla gravemente malata di nome Franziska Oesterling, per la quale Franz de Paula von Bosch nutriva dei sentimenti, notò

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che il potere delle sue mani era paragonabile a quello del magnete[25]. Concluse che, non essendo egli un magnete, il suo magnetismo era provocato dal "fluido universale" di cui aveva parlato nella sua tesi e che aveva chiamato inizialmente “gravitazione animale” ed ora più precisamente definiva magnetismo animale.Quindi, il fluido che possedeva non gli proveniva dalla manipolazione dei magneti ma era un suo potere, altrimenti i malati avrebbero dovuto provare sollievo alla vicinanza del suo valletto Anton che manipolava i magneti quanto lui. Tali oggetti, però, non erano superflui perché il loro magnetismo rafforzava quello che sentiva in se stesso. Giunse, quindi, ad una conclusione: le malattie erano provocate da una distribuzione caotica, discordante e anarchica del fluido universale nel corpo[26]. Curare significava ristabilire il flusso, “riarmonizzarlo” ed il magnetismo ripristinava questo equilibrio attraverso una crisi violenta e convulsiva senza la quale non ci sarebbe stata alcuna guarigione. Franziska, grazie alle cure di Mesmer, guarirà, sposerà Franz de Paula e gli darà tre figli[27].La casa di cura in LandstrasseLa glassarmonica, strumento suonato da Mesmer per guarire i malati.

In considerazione dei successi ottenuti, la moglie lo invitò a sperimentare le sue terapie non soltanto prestando servizio presso l'ospedale spagnolo della città ma esercitando più regolarmente la sua professione. L'invito era motivato anche dalle impoverite risorse economiche della baronessa: feste e ricevimenti avevano depauperato il patrimonio e Mesmer accettò perché non intendeva rinunciare all'agiatezza, spinto anche dall'incorreggibile venalità[28]. Trasformò la sua residenza in una casa di cura e la sua fama si diffuse ben presto: guariva paralisi, insonnia, gastralgie, febbri, tremori, convulsioni, e, per conservare il suo fluido, si fece cucire una camicia di cuoio foderata di seta, e portava sempre un magnete appeso al collo.Per completare le sue terapie spesso suonava l'armonica a cristalli (nota anche come glassarmonica) in mezzo ai malati, e assisteva a nuove guarigioni: per curare i suoi pazienti doveva ristabilire l'armonia del fluido nel corpo, e a questa armonizzazione contribuiva proprio la musica che rappresentava per Mesmer, melomane, il piacere più completo e una delle migliori forma di rilassamento. Così la sua residenza in Landstrasse diventò meta di pellegrinaggio[29].La tinozza magnetica

Mesmer fece alcuni viaggi nella sua "Svevia natale", a Berna, a Zurigo, a Monaco dove raccolse successi nei vari ospedali e in sua assenza i malati venivano curati alla Landstrasse sotto la direzione del suo valletto Anton, ma non ottenevano gli stessi risultati di quando le cure erano dispensate dall'inventore del metodo. Così Franz Anton capì che doveva costruire una riserva di energia magnetica[30].Aveva bisogno di Padre Marino che però non viveva più a Vienna; dopo alcune ricerche apprese che lavorava presso una fabbrica di tini, lo raggiunse e lo convinse a ripartire con lui. Spiegò al Gesuita che voleva difendere, rafforzare e conservare il suo magnetismo per curare i malati anche senza essere presente. Padre Marino si mise al lavoro in laboratorio e progettò una tinozza dal diametro di "dieci piedi e alta diciotto pollici", perfettamente ermetica e con un coperchio mobile chiuso con delle viti[31]. La tinozza fu foderata con vetro mescolato a siderite, limatura di ferro e sabbia; vi furono disposte venti bottiglie piene di acqua magnetizzata prelevate dalla vasca di Landstrasse e collegate tra loro. Sul coperchio furono praticati nove fori nei quali furono inserite altrettante cannucce di ferro e corde. Mesmer riempì la tinozza di acqua magnetizzata e, per comunicare il suo magnetismo, rimase a lungo con le mani strette intorno alle cannucce. Il progetto fu sperimentato con nove malati che presero posto di fronte alle cannucce metalliche e ne applicarono le estremità alle parti malate dei loro corpi. Il fluido magnetico della tinozza dava i suoi effetti e la fama di Mesmer si accresceva sempre più[32].La guarigione del giovane Elias Wiksel

Il ricchissimo barone slovacco von Horka, che da tre anni soffriva di crisi di soffocamento con spasmi della faringe, venuto a conoscenza dei poteri di Mesmer, lo chiamò al suo castello dove giunsero tutti i malati della regione per farsi curare. In particolare il dottor Mesmer si preoccupò di un giovane ragazzo ebreo di nome Elias affetto da paralisi sul quale mise in pratica il sonnambulismo che lo rendeva padrone del suo cervello[33].Seguirono sedute di ipnosi collettiva durante le quali Franz Anton scoprì che un malato, nel corso del sonnambulismo provocato, riceveva l'impressione di una volontà diversa dalla sua. Elias venne, quindi, profondamente addormentato, indotto a camminare, risvegliato e così via fino a quando venne risvegliato

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mentre camminava; fu così guarito, e guarito si definì anche il barone per la sola presenza di Mesmer che ringraziò con una cospicua somma di denaro facendosi, però, promettere che sarebbe tornato se i sintomi si fossero ripresentati[34].Mesmer tenne nascoste per tutta la vita le possibilità terapeutiche del sonnambulismo indotto, attraverso la cui pratica risaliva il più lontano possibile nell'infanzia del paziente per estrarre dalla memoria i particolari di un sintomo, ponendo domande sulla malattia e, pur servendosi di queste pratiche, non volle mai spiegarle: il suo fluido trasmesso attraverso l'ipnosi magnetica consegnava i malati alla sua volontà per la durata di un sonno artificiale sul quale poteva agire e far guarire[35].Il caso di Maria Teresa Paradies

Grazie ai suoi straordinari poteri, che non volle mai riconoscere come soprannaturali, riuscì a curare l'improvvisa cecità del più famoso pasticciere di Vienna, Eugen Kolschitzky, che gli aumentò la fama ma, soprattutto, ampliò la gamma delle patologie da lui curate con il magnetismo animale, tanto che venne consultato per curare una giovane musicista viennese, cieca dall'età di tre anni, Maria Teresa Paradies, figlioccia dell'imperatrice Maria Teresa[36]. Il caso si presentò subito molto complesso: la ragazza rimase nella clinica di Landstrasse dal 17 gennaio al 7 giugno del 1777 e, con non poche difficoltà, riuscì a vedere la luce ma la dimissione dalla clinica fu ben presto seguita da una ricaduta.Questo fallimento unitamente al coinvolgimento in uno scandalo provocato da una delle più celebri pianiste d'Europa, Jenomè la Magnifica, famosa anche per i suoi eccessi e giunta nella capitale per esibirsi[37], lo costrinsero ad allontanarsi da Vienna per recarsi in Francia nel febbraio del 1778[38].Il trasferimento a Parigi (1778-1781)Il grande successo

Partì da Vienna e attraversò l'Alsazia, fermandosi a Strasburgo dove conobbe la baronessa d’Oberkirch che lo aiutò a preparare il suo arrivo a Parigi: fece pubblicare sul Journal de Paris alcuni annunci che informavano dell'arrivo dell' “inventore del magnetismo animale”. Certamente il compito della baronessa non fu difficile se consideriamo che la Francia dell'epoca era affascinata dall'alchimia e dai misteri della superstizione quanto dai progressi della medicina e credeva nel potere taumaturgico dei re[39].Mesmer, però, non cercava solo il successo e i favolosi guadagni, desiderava più di ogni altra cosa l'approvazione della sua scoperta da parte dei colleghi. Avrebbe voluto il giudizio positivo anche di un solo accademico, proprio ciò che nella sua Vienna non gli era stato concesso. In realtà l'azione del fluido magnetizzante, le crisi scatenate e il sonnambulismo provocato non erano scientificamente comprensibili, si trattava di una “verità cui si doveva credere anche se non si poteva comprenderla” ma i tempi non erano maturi: le sue definizioni risultavano incomprensibili e i pregiudizi erano troppo radicati. Per cui si scontrò con il razionalismo dell'epoca e fu considerato un mistificatore ed un ciarlatano. Infatti, i membri dell'Accademia delle Scienze quanto della Società Reale di Medicina di Parigi ebbero atteggiamenti reticenti, opponendo un rifiuto alle richieste di certificazione avanzate da Mesmer, e ciò lo irritò molto[40]. Solo alcuni uomini illuminati lo difesero e lo consacrarono quale genio e grande medico.Dopo essersi trasferito ai primi di maggio da Parigi a Créteil, una località di campagna, per ritrovare un po' di pace e proseguire meglio le sue terapie con il magnetismo animale, fu costretto a rientrare nella capitale francese per le continue e pressanti richieste dei malati che non riuscivano a raggiungere facilmente la cittadina. Si stabilì, quindi, presso l'hotel de Bullion[41], occupandolo interamente con i suoi pazienti che passavano dalla stanza delle tinozze a quella del trattamento individuale con ipnotizzazione ed ancora a quella dove venivano condotti durante le crisi, sempre accompagnati dal suono di orchestrine.Le richieste aumentavano di giorno in giorno e Mesmer pensò di trovare un succedaneo che potesse sostituire le tinozze. Scelse di magnetizzare un castagno attaccandovi delle corde e sul Journal de Paris si lesse:

« Si videro più di cento persone provare gli effetti del magnetismo dopo aver abbracciato l’albero ed ottenere evacuazioni ed altri notevoli risultati[42] »

(Journal de Paris)Le prime "memorie"

Il 30 marzo del 1779 fece stampare un volume di annotazioni, dettate al suo segretario Bachelier d'Agés, dal titolo Mémoire sur la découverte du magnétisme animal (Memorie sulla scoperta del magnetismo

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animale)[43]. La memoria, di ottacinque pagine, ripercorreva le tappe della sua scoperta, le controversie con Padre Hell, la descrizione dei casi ed in particolare quello della giovane Paradies, il trasferimento a Parigi e le guarigioni dei malati. Il pubblico si divise tra coloro che acquistarono il libro affascinati dalle descrizioni dei malati curati e coloro che furono scettici, in particolare i dotti. In realtà la pubblicazione delle Memorie fece proliferare una serie d'imbroglioni e truffatori che si vantavano di operare anch'essi guarigioni prodigiose.Il volume, a causa del “cattivo” francese di Mesmer, si prestò ad interpretazioni poco chiare, così il suo discepolo Deslon volle raccogliere in un fascicolo intitolato Observation sur le magnétisme animal (Osservazioni sul magnetismo animale), pubblicato a Londra nel 1780, articoli sul metodo terapeutico di Mesmer e sulle constatazioni che aveva potuto fare personalmente. Il dottore stesso apprezzò lo sforzo e riconobbe la bravura del suo allievo ma la Facoltà di Medicina continuava a respingere le sue richieste. Anzi, Mesmer era stato colpito attraverso Deslon, il quale fu radiato temporaneamente dall'elenco dei medici della Facoltà per averlo sostenuto[44].Gli anni alla ricerca del riconoscimento scientifico del suo metodo (1781-1786)Il rapporto con la regina Maria Antonietta

Molto deluso decise allora di lasciare Parigi il 15 aprile 1781. La notizia si diffuse rapidamente gettando nel panico i suoi numerosissimi pazienti: duchi, principi ma anche tutti gli indigenti che curava gratuitamente. Per convincerlo a desistere dalla sua posizione fu richiesto l'intervento della stessa regina Maria Antonietta che, però, non poté farlo direttamente a causa del lutto per la morte della madre, l'imperatrice Maria Teresa, deceduta alcuni mesi prima: l'etichetta le vietava qualsiasi incontro. Quindi la rappresentanza della regina fu affidata al capo del Consiglio del re, il ministro di stato Maurepas[45], il quale riferì che il re era disposto a concedergli, come previsto nell'accordo preventivo, privilegi sociali e finanziari ma gli imponeva il controllo di tre medici che avrebbero dovuto attestare l'utilità della sua scoperta.Mesmer rifiutò in blocco tutte le proposte e scrisse una lettera alla regina: nelle sue intenzioni doveva essere un ringraziamento, invece, a causa del suo orgoglio e per il tono usato, divenne un'ingiuria. Nella stessa lettera, le promise che non sarebbe partito da Parigi prima del 18 settembre 1781 e che, fino ad allora, avrebbe assicurato le sue cure ai malati. La regina non rispose[46].Spa e la "Società dell'Armonia"Spa, Belgio

Come deciso si allontanò da Parigi e scelse la località di Spa non solo per seguire la moda, le fonti termali della località erano già molto apprezzate nell'epoca romana, ma soprattutto per sentirsi più vicino alla natura, nella solitudine più assoluta[47]. Qui incontrò Madame de Fleury, una marchesa che gli propose il progetto di costruire una clinica a Spa. Il progetto andò in porto con l'aiuto del banchiere Kornmann e del giovane e ricco avvocato Bergasse e i clienti affluirono molto numerosi. I due uomini desideravano essere istruiti da Mesmer e così ebbe origine l'idea di fondare una scuola di magnetismo[48].Si chiamò la Società dell’Armonia Universale perché, secondo le teorie del suo ideatore, curare significava «ristabilire l’armonia del fluido universale nel corpo del malato»[49].Il 10 marzo 1783 furono depositati presso il notaio gli statuti ed i contratti tipo che gli azionisti avrebbero dovuto sottoscrivere. La sede fu l'hotel de Coigny sulla cui facciata splendeva il simbolo, un altare ardente sotto un cielo stellato con la luna piena, e la scritta “Omnia in pondere et mensura” ("Tutto nell’ordine e nella ponderazione"). I soci erano tutti personaggi di rilievo e tra essi ci fu anche La Fayette, grande sostenitore del metodo mesmeriano[50]; essi venivano istruiti in apposite sale riservate presso l'hotel de Coigny dove le guarigioni si producevano numerose sotto le mani del maestro ma, nel contempo, non mancavano le aspre critiche e le defezioni clamorose.Le commissioni reali ed il rapporto segreto

All'inizio dell'anno 1784 sul Journal de Paris fu annunciato l'arrivo nella capitale della famosa concertista viennese, Maria Teresa Paradies. Il caso della Paradies era noto a tutti, sostenitori ed oppositori di Mesmer, i quali al concerto si resero ben conto che la giovane camminava accompagnata da una guida e che vedeva con estrema difficoltà. Mesmer si rifiutò di rispondere alle domande e si sottrasse ad ogni commento[51]. Intanto i rapporti con Deslon si erano irrigiditi poiché il suo allievo praticava, nella capitale francese, sedute di magnetismo individuale senza il consenso di Mesmer e per di più alla metà del prezzo chiesto dal maestro. Inoltre il suo ex allievo, desideroso di essere riconfermato medico-reggente presso la

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Facoltà, richiese la formazione di una commissione ufficiale per riesaminare il magnetismo animale. Nel mese di Marzo del 1784 furono nominate dal re due commissioni composte dai maggiori medici e scienziati dell'epoca, tra cui Benjamin Franklin[52].Mesmer ebbe una vera esplosione di violenza quando seppe che gli esperimenti si sarebbe tenuti nella casa di cura di Deslon, poiché non era lui l'inventore del metodo.I commissari dimostrarono buona volontà e si fecero addirittura magnetizzare ma non provarono nulla. Da scienziati certo non potevano riconoscere l'influenza degli astri sul corpo umano, il paragone tra le crisi e le maree, il magnetismo del corpo umano, che non è un metallo; fecero anche un esperimento: fecero abbracciare un albero ad un malato dicendogli che era magnetizzato, così assistettero ad una crisi convulsiva dell'uomo. Ne conclusero che:

« L’immaginazione senza magnetismo produce convulsioni; il magnetismo senza immaginazione non produce nessun effetto, quindi, il magnetismo è un sistema indimostrato[53]. »

In un rapporto segreto inviato al re sotto forma di lettera, i commissari denunciavano il pericolo rappresentato dal metodo in rapporto ai “buoni costumi”. In realtà si sottoponevano alle cure, lunghe e costose, essenzialmente donne, non veramente malate, che venivano magnetizzate da uomini; esse hanno abbastanza fascino da agire sugli uomini e viceversa. Ciò avrebbe potuto creare un “disordine dei sensi”[54] ed il medico ne avrebbe potuto approfittare, come onestamente ammise lo stesso Deslon interrogato al riguardo.Furono stampati ventimila esemplari della relazione e diffusi tra la gente ma neanche questo ennesimo attacco riuscì a fermare il flusso inarrestabile di malati desiderosi di farsi curare e di allievi che continuavano ad applicare il suo metodo con successo.Il sonnambulismo artificiale

Il 24 gennaio del 1785 il marchese Puységur, allievo di Mesmer e membro della Società dell’Armonia, andò a trovarlo insieme ad un contadino di venticinque anni affetto da gravi dolori alla testa. Voleva dimostrargli di averlo curato attraverso una “medicina dolce”[55] cioè provocando trances più leggere senza crisi. Era convinto così di poter giungere alla dimostrazione indiscutibile del sonnambulismo senza crisi, a suo dire più facilmente comprensibile. Mesmer mostrò tutta la sua perplessità nell'ottenere gli stessi risultati senza passare attraverso la violenza delle crisi ma lo mise in guardia sul pericolo che le pratiche di sonnambulismo potessero così far pensare ad un'origine satanica per la capacità dei sonnambuli di «indovinare le cose, le loro malattie e persino quelle degli altri» come sosteneva lo stesso marchese[56].La "pausa" inglese

Nel Febbraio del 1785, in occasione del carnevale, i cortei presentarono i due grandi temi d'attualità: le mongolfiere ed il magnetismo animale. Mesmer reagì molto male: il suo carattere tedesco e il suo temperamento non sopportarono quegli scherzi e così decise di allontanarsi partendo per l'Inghilterra[57]. Circa un anno dopo, nella primavera del 1786, preferì ripartire per tornare in Francia e lottare contro le maldicenze.Il periodo della Francia rivoluzionaria (1786-1793)Dom Pernety e l’alchimia

Nel 1767 Mesmer aveva conosciuto Dom Pernety: era andato a consegnare la tesi di laurea presso la biblioteca di Federico II a Berlino dove lavorava l'ex benedettino, che si era dimostrato molto interessato alle sue ipotesi[58]. Il monaco era un alchimista, grande viaggiatore e mente eccelsa che aveva affascinato Franz Anton. Diciassette anni dopo, Dom Pernety era giunto a Parigi e, attratto dalla fama di Franz Anton, gli aveva chiesto un appuntamento perché aveva bisogno di un prestito per costruire vicino Avignone laboratori alchemici, su una collina ribattezzata monte Tabor. Mesmer gli concesse il prestito, facendosi firmare una ricevuta ma in cambio gli chiese di svelargli il suo sapere. Franz Anton sperava di ottenere, attraverso l'alchimia, più forza nei suoi muscoli e più lucidità per la sua mente[59].Nell'estate del 1786 Mesmer apprese la triste notizia della malattia del suo amico-allievo Deslon, al quale, nonostante tutto, era rimasto molto legato. Deslon morì l'8 agosto e Franz Anton, dopo le esequie, partì con il suo fedele valletto Anton, per la regione di Avignone alla ricerca di Dom Pernety per realizzare il suo sogno: aggiungere vita ai suoi anni. L'ex monaco gli disse che avrebbe voluto far di lui un vero alchimista, un adepto e non un “soffiatore”, un falso alchimista, che cerca solo di impossessarsi dei

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segreti[60]. Mesmer capì che la scienza alchimistica veniva comunicata agli adepti con parsimonia e che non era facile entrare in possesso del gran segreto. Da quel momento assunse un atteggiamento riservato e, addirittura, taciturno.Attraverso una serie di enigmi da interpretare, scritti su una pergamena che l'ex benedettino gli aveva consegnato, riuscì a comprendere una parte del messaggio ermetico. Per cercare di risolvere il mistero fece molti viaggi in Svizzera, Germania e Austria.Intanto in Francia i fermenti rivoluzionari cominciarono a farsi sentire: quando il re, Luigi XVI, licenziò il ministro delle finanze Jacques Necker, i parigini si indignarono e il mese di Luglio del 1789 fu veramente “caldo”. Mesmer fu invitato dai suoi amici viennesi a lasciare la capitale francese per l'incombente pericolo ma non volle partire. Tutte le società vennero soppresse, inclusa quella dell'Armonia ma il magnetismo sopravvisse, anche se la richiesta di terapie intorno alle tinozze diventò più occasionale. Il 25 aprile del 1792 la ghigliottina incominciò a funzionare: era iniziato il periodo del Terrore. Ne fu vittima anche la regina Maria Antonietta, il 12 ottobre 1793, al grido «a morte l’Austriaca».Lo stesso Mesmer, accusato ingiustamente di aver pronunciato discorsi insolenti, fu arrestato il 18 novembre del 1793. Rimase in carcere una sola notte[61].Gli ultimi anni (1794-1815)La preparazione dell’elisir

Il 20 settembre del 1794 arrivò a Schaffhausen e, dopo aver eseguito in laboratorio le procedure per ottenere l'elisir, le mani non gli tremavano più, le rughe erano sparite, i capelli erano tornati neri e la forza non gli mancava di certo[62]. Così ogni anno tornava a Schaffhausen in autunno per prepararlo.Nel 1799 Mesmer pubblicò l'ultima memoria dal titolo Mémoire de Franz Anton Mesmer, docteur en mèdecine, sur ses découvertes. Un'opera ben diversa dalle precedenti perché in essa l'autore volle presentare la sua scoperta come opera scientifica corredata di un'ampia descrizione del sonnambulismo provocato, ritenuto essenziale per la guarigione[63]. Quest'opera fu molto ben accolta sia in Francia ma anche in Germania ed in Svizzera.

Nell'anno 1802 tornò a Schaffhausen in primavera e cominciò a lavorare in laboratorio per ottenere la preparazione ma, dopo la prima fase, non accadde niente. Durante la preparazione gli era apparso il volto di una donna. Appena capì che quella donna era Maria Teresa Paradies, partì per Vienna, per procurarsi il nostoc, un'alga che può restare viva all'infinito, seccare e poi riprendere volume in acqua, che rappresentava lo spirito del mondo, l'immagine del “fluido universale”[64] (il termine era stato coniato da Paracelso nel XVI secolo).Durante il viaggio incontrò una zingara, Kamilla Farkas, che gli volle predire il futuro: seppe, così, la malattia di cui avrebbe sofferto e la data stessa della sua morte[65].La tomba di Franz Anton Mesmer, situata nel cimitero di Meersburg, composta da tre sezioni di cilindro di pietra sormontate da un prisma triangolare retto.

Giunse a Vienna e qui incontrò il suo vecchio amico Rudolf Stupfel con il quale trascorse l'intera giornata, ed il mattino seguente si recò da Maria Teresa Paradies. Ci fu una conversazione di cortesia e poi Mesmer si congedò. Nel giardino della Paradies raccolse il nostoc e fece ritorno a Schaffhausen dove preparò la materia, poi disseminò l'alga in fondo al viale presso un muro umido. Si diresse, poi, a Frauenfeld dove il suo fedele compagno di una vita, Anton, era morente. Rimase al suo capezzale, gli somministrò l'elisir cercando di guarirlo ma l'esito fu negativo[66].Il trasferimento a Meersburg e la morte

Lasciò la casa padronale di Frauenfeld e si stabilì definitivamente a Meersburg. Qui leggeva molti libri e riviste dalle quali apprendeva con soddisfazione che il suo magnetismo animale, passato di moda in Francia, prosperava altrove. A Berlino nel 1811, venne istituita una cattedra di magnetismo animale il cui titolare era Wolfart, che invitò ufficialmente Mesmer a tenere una conferenza. Il dottore, però, rifiutò per problemi di salute ma accettò di ricevere una delegazione presieduta da Wolfart stesso. Tra i due nacque una profonda amicizia e Mesmer gli fece alcune confidenze: si accontentava di aver saputo aprire una nuova strada nella speranza che qualcuno in futuro potesse fare meglio di lui. Gli lasciò anche le sue ultime volontà per le esequie e disegnò la pietra tombale ed i simboli che dovevano essere incisi[67].Una mattina arrivò la serva che si occupava dei suoi canarini per avvertirlo che erano morti durante la notte: Mesmer impallidì perché la profezia della zingara si stava realizzando. Questa gli aveva predetto la malattia e la morte a ottant'anni quando non avrebbe più potuto udire il canto degli uccelli. I canarini

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erano stati acquistati proprio il giorno del suo ottantesimo compleanno. Allora si mise a letto, fece chiamare un seminarista e gli fece suonare la glassarmonica giorno e notte. Il 1º marzo ebbe un attacco di apoplessia che gli paralizzò tutto il lato destro, ma il giovane abate continuò a suonare fino alle otto del mattino del 5 marzo 1815, quando Mesmer esalò l'ultimo respiro.Le teorie

Mesmer si interessava di scienze naturali, ma anche di alchimia e di esoterismo, e alla luce dell'Illuminismo cercò di dare un indirizzo razionale alle pratiche esorcistiche e mistiche.

Tentò dapprima di trovare cure per le malattie utilizzando il magnetismo minerale, applicando ferro calamitato sui pazienti. Si convinse in seguito dell'esistenza di una forza, o "fluido", che si sprigionava direttamente dall'organismo umano capace di agire sugli altri organismi.

Propose quindi una terapia, detta mesmerismo, basata su quattro principi fondamentali:

un sottile fluido fisico, chiamato "magnetismo animale", riempie l'universo e forma un mezzo di connessione tra l'uomo, la terra e i corpi celesti e tra uomo e uomo; la malattia ha origine dalla carenza di tale fluido all'interno del corpo umano; con l'aiuto di opportune tecniche, il fluido può essere incanalato, convogliato in altre persone; in questo modo si possono provocare "crisi" nel paziente e curare malattie.

Elaborò in questo modo un metodo di cura, in un primo tempo costituito dalla semplice applicazione di magneti sulle parti del corpo da curare e successivamente sviluppato con molte varianti, tra cui l'imposizione di mani irraggianti "energie benefiche", bagni collettivi in grandi tinozze contenenti "acque magnetizzate" e induzione di stati di coscienza alterati, che egli chiamava "sonnambulismo artificiale", e che possono essere considerati precursori dell'ipnosi.[senza fonte]

Per fare luce sulle sue controverse pratiche, nel 1784 il re Luigi XVI nominò una commissione di indagine composta da grandi scienziati tra i quali Antoine Lavoisier e Benjamin Franklin (che all'epoca era in visita in Europa), che dopo alcuni mesi di indagini e di esperimenti condotti con l'assenso di un allievo di Mesmer, giunse alla conclusione che gli apparenti benefici della terapia fossero dovuti esclusivamente a quello che oggi chiamiamo effetto placebo.

Il rapporto della commissione anticipa la maggior parte dei metodi e delle tecniche usati ancora oggi nelle indagini sui presunti fenomeni paranormali e sulle medicine alternative.

Le sue teorie (mesmerismo) diedero vita a un importante movimento tra la fine del Settecento e la prima metà dell'Ottocento, ma furono sempre smentite dalla comunità scientifica, in quanto ritenute prive di ogni fondamento scientifico e del tutto inefficaci sul piano terapeutico.

Stefan Zweig scrisse una sua biografia nella raccolta Die Heilung durch den Geist.

Sorelle FoxDa Wikipedia, l'enciclopedia libera.Le sorelle Fox. Da sinistra a destra: Margaret, Kate e Leah

Kate Fox (1837 – 1892), Leah Fox (1814 – 1890) e Margaret (Maggie) Fox (1833 – 1893) furono tre sorelle statunitensi che giocarono un ruolo fondamentale nella nascita e diffusione nei paesi anglosassoni del movimento spiritista (che si stava sviluppando parallelamente negli stessi anni in Francia e negli altri paesi latini sulla scia degli insegnamenti di Allan Kardec) e della relativa chiesa.

I fatti di Hydesville

Nel 1848 le due sorelle minori, Kate e Margaret, abitavano in una casa situata ad Hydesville, New York, insieme con i genitori. La casa aveva la fama di essere stregata e verso la fine di marzo di quell'anno la

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famiglia Fox iniziò ad essere spaventata da suoni, simili a colpi o al rumore di mobilio spostato, la cui origine sembrava essere inspiegabile.

Secondo le dichiarazioni delle sorelle, durante la notte del 31 marzo, Kate avrebbe sfidato il presunto spirito autore dei rumori a ripetere lo schiocco delle sue dita, e dichiarò di averne avuto riscontro. Allora le sorelle gli avrebbero chiesto di battere tanti colpi quanti erano gli anni della loro età, e anche in questo caso, secondo loro, il presunto spirito avrebbe fatto quanto richiesto. Furono allora chiamati i vicini a testimoniare di quell'evento, e nei giorni successivi venne sviluppato una sorta di codice di comunicazione in cui i battiti era utilizzati per rispondere "sì" e "no" o per indicare precise lettere dell'alfabeto.

Le ragazze inizialmente chiamarono il presunto spirito, con cui dichiaravano di essere entrate in comunicazione, "Mr.Splitfoot" (Signor Piede-Biforcuto, un nomignolo per indicare il Diavolo) ma in seguito la presunta entità avrebbe dichiarato di essere lo spirito di un venditore ambulante di nome Charles B. Rosma, che sarebbe stato ucciso in quella casa cinque anni prima e poi sepolto di nascosto nella cantina. Tuttavia non si riuscì mai a identificare alcuna persona scomparsa che portasse il nome di Charles B. Rosma.Il successo come medium

Kate e Margaret furono dunque mandate nella vicina Rochester, Kate presso la sorella Leah e Margaret presso il fratello David, ma il fenomeno dei battiti le accompagnò nelle loro nuove dimore. Amy e Isaac Post, una coppia di quaccheri in rapporti di amicizia di lunga data con la famiglia Fox, invitò le sorelle nella loro casa di Rochester. Immediatamente convinti della genuinità del fenomeno, i Post si adoperarono per diffonderne la notizia presso i loro conoscenti quaccheri, che divennero il primo nucleo del movimento spiritista: da questo deriva la tradizionale associazione tra spiritualismo e lotta per le cause politiche radicali (abolizionismo, temperanza e parità di diritti per le donne).

Le sorelle Fox divennero presto famose e iniziarono a tenere sedute pubbliche a New York attirando tra il pubblico personaggi di spicco come William Cullen Bryant, George Bancroft, James Fenimore Cooper, Nathaniel Parker Willis, Horace Greeley, Sojourner Truth e William Lloyd Garrison.

Il clamore da esse suscitato fece venire allo scoperto anche tutta una serie di persone che ne presero a imitare le pratiche, o che forse fino ad allora non avevano osato rendere pubbliche le loro capacità di comunicare con il mondo degli spiriti, dando così il via allo spiritismo negli Stati Uniti e, di riflesso, negli altri paesi di lingua inglese.

Sia Kate che Margaret divennero medium di fama, tenendo sedute spiritiche per centinaia di investigatori (il nome con cui amavano chiamarsi coloro che erano interessati ai fenomeni spiritici). Molte di queste prime sedute avevano un tono per lo più frivolo e il maggior interesse da parte del pubblico consisteva nell'informarsi circa il futuro andamento delle azioni ferroviarie o di situazioni amorose personali. Tuttavia l'importanza religiosa della comunicazione con i defunti divenne ben presto evidente: Horace Greeley, importante editore e uomo politico, divenne una sorta di protettore per le ragazze, introducendo le loro pratiche presso gli ambienti delle classi sociali elevate. Tuttavia l'indipendenza delle fanciulle dalla famiglia di origine si rivelò perniciosa, dato che entrambe le sorelle iniziarono a darsi all'alcol.Maturità

Leah, dopo la morte del primo marito, sposò un banchiere di successo di Wall Street. Margaret incontrò Elisha Kane, l'esploratore dell'Artico, nel 1852. Elisha era convinto che Margaret e Kate fossero coinvolte in un imbroglio diretto dalla loro sorella Leah e cercò di tirare fuori Margaret dalle loro attività. I due si sposarono e Margaret si convertì al cattolicesimo, ma alla morte del marito ella tornò prontamente alle attività medianiche. Nel 1876 raggiunse la sorella Kate che nel frattempo si era trasferita in Inghilterra fin dal 1871, a spese di un facoltoso banchiere di New York. Il viaggio di Kate in Europa fu concepito come una sorta di missione, per cui ella teneva sedute solo per persone di spicco che accettavano in cambio di far pubblicare i loro nomi in qualità di testimoni dei fenomeni spiritici cui avevano assistito. Nel 1872 Kate aveva sposato H. D. Jencken, un avvocato di Londra che era anche entusiasta spiritista, con cui ebbe due figli prima della morte di lui avvenuta nel 1881.

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Kate aveva fama di essere una medium potente, capace non solo di evocare battiti, ma anche fenomeni quali luci spiritiche, scrittura diretta, la materializzazione di mani e il movimento di oggetti a distanza. Tra il 1871 e il 1874 era stata una dei tre medium esaminati dal famoso scienziato William Crookes, che attestò la genuinità dei fenomeni prodotti dalla donna e sottolineò la potenza delle capacità di Kate rispetto a quelle della maggioranza dei suoi colleghi.Gli ultimi anni

Nel corso degli anni Margaret e Kate avevano sviluppato un serio problema con l'alcol. Intorno al 1888 furono coinvolte in una disputa che le vedeva unite contro la sorella Leah e altri leader spiritisti, i quali ritenevano che Kate beveva decisamente troppo per poter essere in grado di accudire i suoi figli adeguatamente. Nel frattempo Margaret, che stava meditando un ritorno al cattolicesimo, iniziò a convincersi sempre più che i suoi poteri fossero di origine diabolica.

Desiderose di ferire il più possibile loro sorella Leah, Kate e Margaret decisero dunque di recarsi a New York, dove un reporter aveva loro proposto una ricompensa di 1.500 dollari in cambio della verità circa i loro metodi e l'esclusiva sulla storia.

Margaret fece una pubblica apparizione alla New York Academy of Music il 21 ottobre 1888, alla presenza della sorella Kate. Davanti a un pubblico di 2000 persone Margaret mostrò come riusciva a produrre ad arte dei colpetti che potevano udirsi in tutto il teatro facendo schioccare le articolazioni delle dita dei piedi:i dottori presenti in platea salirono sul palco per sincerarsi della veridicità di quanto affermato.

Margaret raccontò la sua versione circa l'origine del fenomeno dei battiti in una confessione firmata che fu pubblicata sul New York World il 21 ottobre 1888. Questa fu la spiegazione data circa i fatti accaduti ad Hydesville:

"Quando la sera andavamo a letto legavamo una mela a uno spago, quindi lo tiravamo su e giù facendo colpire alla mela il pavimento oppure lasciandola cadere per terra causando uno strano rumore ogni volta che la mela rimbalzava. Fu questo che nostra madre sentì per un certo periodo di tempo. Non capiva cosa stava succedendo e non sospettava che noi potessimo essere autrici di un tale imbroglio data la nostra giovane età."

E questo circa il presunto assassinio del venditore ambulante:

"Loro [i vicini] erano convinti che qualcuno era stato assassinato in quella casa. Ci chiesero di domandarlo agli spiriti e noi battevamo un colpo se la risposta dello spirito era "sì", non tre colpi come facemmo in seguito. Essi conclusero che l'omicidio doveva esser stato commesso in quella casa. Passarono al setaccio l'intera campagna circostante alla ricerca dei nomi dei precedenti proprietari della casa. Alla fine trovarono un uomo di nome Bell e affermarono che quel povero innocente aveva commesso un assassinio in quella casa e che i rumori provenivano dallo spirito della vittima. Il povero signor Bell fu evitato e trattato come un assassino dall'intera comunità."

Diede anche la seguente spiegazione di come procedettero in seguito durante la loro carriera di medium:

"Mrs Underhill, la mia sorella maggiore, portò me e Katie a Rochester. Fu là che scoprimmo un nuovo modo per far risuonare dei colpi. Mia sorella Katie fu la prima a notare che muovendo le dita poteva produrre certi suoni attraverso le nocche e le articolazioni, e che lo stesso effetto poteva essere ottenuto tramite le dita dei piedi. Una volta scoperto che potevamo creare dei battiti con i piedi, prima con uno poi con entrambi, ci allenammo fino a che fummo in grado di farlo facilmente quando la stanza era buia. Come accade per molte cose inspiegabili, è sorprendente quanto esse siano semplici una volta chiarito il mistero. I battiti sono semplicemente il frutto di un perfetto controllo dei muscoli della gamba al di sotto del ginocchio, muscoli che governano i tendini del piede e che permettono un movimento delle dita dei piedi e delle ossa della caviglia che generalmente non è noto. Tale perfetto controllo è possibile solo quando si prende un bambino in tenera età e gli si insegna con cura e costanza ad esercitare quei muscoli, che negli anni successivi si irrigidiscono... Questa, dunque, è la semplice spiegazione dell'intero

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metodo usato per generare colpi e battiti."

Ella aggiunse anche:

"Molte persone, quando sentono i battiti, immaginano immediatamente che gli spiriti li stiano toccando. È un'illusione molto comune. Alcune persone molto facoltose vennero a trovarmi alcuni anni or sono, quando abitavo sulla 42°Strada, e produssi qualche battito per loro. Feci battere lo spirito sulla sedia e una delle signore gridò: "Sento che lo spirito mi sta toccando sulla spalla!". Naturalmente era pura immaginazione."

Quella dello schioccare delle articolazioni era una delle teorie preferite degli scettici, avanzata fin dal 1851. Gli spiritisti che avevano familiarità con la larga varietà di battiti prodotti durante le sedute delle sorelle Fox, battiti che per di più provenivano da vari punti della stanza, non furono tanto colpiti dalla spiegazione addotta da Margaret circa l'origine dei rumori quanto dalla dichiarazione di creare battiti di proposito, che creò grande delusione e sospetto tra coloro che avevano seguito le pratiche delle sorelle.La triste fine

Un anno più tardi, nel novembre del 1889, Margaret si pentì di quello che aveva fatto e cercò di ritrattare la confessione. Anche le prime lettere scritte da Kate in seguito all'esibizione di Margaret alla New York Academy of Music esprimevano incredulità e costernazione per il duro attacco portato dalla sorella allo spiritismo, tuttavia ella non palesò pubblicamente il proprio disaccordo.

Nel giro di cinque anni entrambe le sorelle morirono, in povertà e evitate dagli amici di un tempo. Furono seppellite in tombe destinate agli indigenti.

TRANSUMANESIMO ED PRIMITIVISMO

Dopo la rivoluzione industriale,con l'avvento del socialismo scientifico,poi del liberismo scientifico della globalizzazione ed infine con il Socialismo di mercato cinese,si afferma una nuova concezione della finalità della Vita,che mette al primo posto la scienza,che con i robot prodotti deve riuscire ad sostituire l'uomo nei lavori più duri ed pericolosi,ad aiutarlo se in condizioni di disabilità,ed con la genetica curare le malattie degenerative che lo opprimono.

Il modello Taylorista fu la base della rivoluzione industriale,derivata dalla concezione illuminista,che continua ad vivere in un era post-razionalista come la nostra attraverso il movimento transumanista.

Dal sito del Movimento transumanista possiamo leggere il loro manifesto:

MANIFESTO DEI TRANSUMANISTI ITALIANIVersione sintetica ** Versione sintetica del Manifesto (integrale) approvato e sottoscritto dal Consiglio Nazionale dell’AIT in data 11 febbraio 2008.[ Versione sintetica: doc | pdf ]

Premessa

Noi transumanisti ci siamo dati un obiettivo chiaro e ambizioso: creare nel nostro paese le condizioni per una rivoluzione morale e intellettuale di orientamento prometeico. Vorremmo vedere l’Italia e l’Europa protagoniste di una nuova fase di sviluppo tecnologico, scientifico, industriale, culturale, ma anche biologico – allungamento della vita, rallentamento del processo di invecchiamento, salute dei cittadini, potenziamento fisico e psichico di disabili e normodotati, anche oltre i limiti della nostra attuale struttura biologica.Essendo per noi un valore fondamentale l’autodeterminazione degli individui e dei popoli non intendiamo

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imporre i nostri valori, ma semplicemente proporli. Per lo stesso motivo non tolleriamo che ci venga imposta con la forza o la minaccia una diversa visione del mondo e della vita.L’idea cardine del transumanesimo può essere riassunta in una formula: è possibile ed auspicabile passare da una fase di evoluzione cieca ad una fase di evoluzione autodiretta consapevole. Siamo pronti a fare ciò che oggi la scienza rende possibile: prendere in mano il nostro destino di specie. Siamo pronti ad accettare la sfida che proviene dai risultati delle biotecnologie, delle scienze cognitive, della robotica, della nanotecnologia e dell’intelligenza artificiale, portando questa sfida su un piano politico e filosofico, per dare al nostro percorso un senso e una direzione.È un'idea con una solida tradizione nella storia del pensiero europeo in pensatori come Francesco Bacone, Tommaso Campanella, Jean Condorcet, Friedrich Nietzsche, Filippo Tommaso Marinetti, Leon Trotsky, Julian Huxley, Jacques Monod e Jean-François Lyotard, per citare solo i nomi più noti. Noi, ora, stiamo semplicemente riannodando i fili del discorso, al fine di elaborare una filosofia unitaria e coerente.Il nostro progetto non può essere confuso con l’eugenetica negativa e autoritaria predicata nel XIX secolo: la sterilizzazione dei portatori di malattie ereditarie è una risposta primitiva e brutale ad un problema che le nuove tecnologie permettono di superare lasciando intatta la libertà di procreazione degli individui e il diritto alla felicità del nascituro.I fautori dell’evoluzione autodiretta, più che sfidare la natura, intendono dispiegarne le possibilità. Per chi ragiona in termini evoluzionistici, invece che fissisti, il transumanesimo non è (né può essere) contro-natura: delinea piuttosto una nuova continuità tra cultura e natura. Per questo siamo considerati un pericoloso nemico dai nemici dell’evoluzione e della conoscenza. L’accusa di hybris (tracotanza, infrazione del limite, superamento delle Colonne d’Ercole), che ci viene talora rivolta, è espressione di visioni del mondo pre-darwiniane: il transumano non può andare contro-natura perché nulla di ciò che la tecnoscienza può fare si colloca fuori delle leggi della fisica e della biologia. E perché non si è mai data una natura umana che non fosse già il prodotto di un'auto-domesticazione, di una coniugazione dell’umano con l’animale e con lo strumento tecnico, e quindi non fosse in definitiva già un’evoluzione auto-diretta, seppure ancora non consapevole.

Un movimento polimorfo e multiculturale: i pregiudizi più diffusi nei media

Poiché l’idea centrale del transumanesimo può sposarsi con diverse visioni del mondo, nel turbinio di pubblicazioni che i media ci hanno dedicato non sono mancate distorsioni che attribuiscono all'intero movimento idee inesistenti o molto minoritarie. I falsi pregiudizi che circolano sono almeno tre.1) Il pregiudizio dell’élitarismo plutocraticoI transumanisti sarebbero un’élite di ricchi senza scrupoli, che intendono potenziarsi a livello psicofisico, diventando semidei immortali, una nuova specie superumana, nel migliore dei casi disinteressandosi del resto della gente, nel peggiore al fine inconfessato di ridurre in schiavitù il resto dell'umanità.2) Il pregiudizio del cultismo pseudoreligiosoI transumanisti sarebbero una nuova setta religiosa, che persegue gli scopi malvagi sopra esposti, anche al fine di sostituire le religioni ora esistenti con un nuovo culto universale. Elementi di questa teologia sarebbero l’esistenza di un dio spirituale del quale i suoi servitori preparano l’avvento e l’incarnazione, attraverso la costruzione di sempre più sofisticati computer e robot. Per i critici atei questo dio-macchina è il dio delle religioni monoteistiche. Per i critici cristiani non può che essere il demonio.3) Il pregiudizio della ciarlataneriaI transumanisti si affiderebbero alle favole della futurologia, delle utopie, della fantascienza, allontanandosi completamente dalle scienze naturali e anche da quelle sociali.Questi stereotipi affiorano perchè le frange transumaniste inclini alle posizioni ‘più strane’, pur assolutamente minoritarie, sono più appetibili per media e blog: il ‘pazzo criminale plutocrate’ fa più notizia del ‘normale cittadino che vuole l’accesso alle tecnologie’.

Una strategia per il movimento transumanista italiano

Chiariamo allora gli obiettivi del movimento transumanista italiano, per sgombrare il campo da questi pregiudizi. Nel far ciò rendiamo anche palesi le linee di pensiero dominanti nel movimento internazionale. I nostri tre obiettivi fondamentali sono:1. lotta per il possesso delle conoscenze e delle tecnologie;2. lotta per la laicità delle istituzioni e della cultura;

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3. lotta per l’affermazione di una concezione scientifica del mondo.

1. Lotta per il possesso delle conoscenze e delle tecnologie.

I sondaggi interni al movimento internazionale rivelano che il pregiudizio dell’élitarismo plutocratico è del tutto caricaturale: 1) la maggioranza dei transumanisti è di sinistra; 2) anche la destra non liberale e il centro cattolico hanno in genere un orientamento sociale, in particolare in Italia; 3) gli stessi liberali in Europa non sono pregiudizialmente contrari alle politiche sociali nell’ambito della ricerca, dell’istruzione e della sanità: minarchisti e anarco-capitalisti sono una minoranza. Ebbene: l’obiettivo dei transumanisti italiani, in linea con il sentire della maggioranza dei transumanisti nel mondo, è l’appoggio a tutti coloro che lottano contro l’esclusione dalle tecnologie attuali e future, sia nelle loro società che a livello internazionale.Questo si articola su tre livelli d’intervento: libertà, sviluppo, accesso.Libertà. La priorità assoluta è una battaglia antiproibizionista per ottenere la libertà di ricerca scientifica, nonché la libertà di evolvere, di mutare, di trasformare il proprio fenotipo e il proprio genotipo. Nello specifico italiano, questa libertà è oggi seriamente ipotecata dalla liberticida legge 40/2004 sulla fecondazione assistita e la ricerca sulle cellule staminali. L’abrogazione o la radicale modifica di questa legge è il primo impegno concreto dei transumanisti italiani.Sviluppo. È necessario pianificare l'impulso alla ricerca scientifica in modo che, pur nella sua autonomia, punti a migliorare le condizioni di salute e longevità.Accesso. Chiediamo politiche sociali per evitare che sia solo il reddito a decidere chi ha l’opportunità concreta di potenziarsi, rallentare l’invecchiamento, allontanare la morte: il singolo cittadino decide che fare della propria vita, ma con il sostegno della comunità cui appartiene.L'accesso alle tecnologie è pienamente giustificato dal carattere collettivo della scienza. Ogni scoperta, teoria, invenzione deve la propria esistenza allo sforzo congiunto di molte menti, operanti in luoghi e periodi storici diversi. L’inventore e lo scopritore finale meritano un riconoscimento, anche economico, ma è ingiusto e inefficiente un sistema di brevetti che eccedendo tale finalità, non riconosce il contributo collettivo a monte dell'invenzione. Il suo effetto è un mondo in cui molti esseri umani sono ancora esclusi dai vantaggi dello sviluppo tecno-scientifico.Sosteniamo l'iniziativa privata nel campo delle nuove tecnologie e l’adozione di misure che la favoriscano laddove il mercato mostra di produrre meglio e a costi più bassi. Il mercato è però uno strumento che a volte fallisce: le infrastrutture fondamentali nel campo dei trasporti, dell’istruzione, della sanità, della ricerca, delle energie, delle esplorazioni spaziali richiedono in genere interventi pubblici di regolazione e finanziamento.Per le biotecnologie già esiste in Italia un sistema sanitario a finanziamento pubblico che ha tra le sue finalità il miglioramento della salute dei cittadini e la prevenzione delle malattie: le nuove terapie contro l'invecchiamento e le tecnologie potenzianti possono essere automaticamente comprese nelle sue finalità.Lo sviluppo tecnologico ci mostra l’inadeguatezza dello stereotipo secondo cui la tecnologia avvantaggia i poteri già consolidati, in particolare tipo economico. Conoscenze e abilità possono sovvertire i precedenti rapporti di forza: le tecnologie informatiche in particolare, nonostante possibili insidie, hanno favorito l'accesso e la partecipazione.È ingenuo e controproducente cercare di fuggire dalla tecnologia, o evidenziarne solo il negativo, perché questa scelta ne lascia il controllo ad altri. Chi diffonde la nostalgia di un passato idilliaco mai esistito o il desiderio di un impossibile e filosoficamente infondato ‘ritorno alla natura’ indebolisce i popoli e li consegna alla schiavitù.

2. Lotta per la laicità delle istituzioni e della cultura

Atei e agnostici sono quasi sette su dieci nel movimento transumanista mondiale, ci dicono i sondaggi. La percentuale di ‘non credenti’ cresce notevolmente in Europa e in Italia, raggiungendo la quasi totalità degli iscritti. Buddisti, pagani e panteisti, presenti in piccole percentuali, non credono anch'essi nel dio personale dei monoteismi. Solo l’1% pensa al transumanesimo stesso come una religione. In questo quadro, il pregiudizio cultista è semplicemente infondato e del tutto fantasiosa l’idea di una religione o di un settarismo transumanista, a maggior ragione di tipo teista. Il transumanesimo non è una religione, anche se nulla vieta di interpretarlo come un’alternativa alla religione, oppure come una visione che può

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trovare spazio all’interno di una dottrina religiosa.Duramente attaccati dalla Chiesa cattolica e da politici ed intellettuali filoclericali sin dalle nostre prime apparizioni pubbliche, abbiamo attirato soprattutto atei, agnostici e neopagani, con un orientamento generale di tipo laico o laicista. Ciò non significa che intendiamo chiudere le porte a chi aderisce ad una religione, purchè non pretenda di elevarla a posizione pubblica dominante. Il fenomeno dei cosiddetti ‘atei devoti’ dimostra peraltro che in Italia la laicità non è combattuta solo dai cattolici integralisti. Per noi prioritaria è la laicità delle istituzioni pubbliche, in particolare di quelle strategiche per il nostro discorso – ovvero la scuola, l’università, i centri di ricerca, la sanità, i comitati di bioetica – e preferiamo i teisti laicisti agli atei devoti: la linea di demarcazione resta per noi laicismo-clericalismo, piuttosto che ateismo-teismo.Esistono però conflitti filosofici profondi fra transumanesimo e antropologia cristiana. Per i cristiani l’uomo è fatto a immagine e somiglianza di Dio e non può cambiare se stesso. Per noi, nietzscheanamente, l’uomo è qualcosa che dev’essere superato: l'uomo può cambiare se stesso ed il mondo, può assumere il proprio destino impugnando la tecnoscienza, invece di rimettersi alla fede e alla provvidenza. Solo con una riforma radicale della propria dottrina il cattolicesimo potrebbe integrarsi con lo sviluppo in senso evolutivo dell’uomo e delle sue tecnologie. Al momento la Chiesa Cattolica è orientata in direzione opposta, preconciliare e premoderna, con totale chiusura sui temi bioetici. Il dialogo con i cattolici, invocato da alcuni italiani che dicono di ispirarsi all’estropianesimo (peraltro Max More, fondatore dell’Extropy Institute, non ha mai fatto mistero delle sue posizioni non solo laiciste, ma anticlericali e antireligiose), risulta quindi impossibile per mancanza di interlocutore: le gerarchie cattoliche hanno dichiarato i loro valori come non negoziabili.

3. Lotta per l’affermazione di una concezione scientifica del mondo

I transumanisti aderiscono a diverse dottrine epistemologiche ma condividono la fiducia nella scienza. C’è chi ne esalta le possibilità cognitive e chi invece la definisce in rapporto alla sua capacità di fondare delle tecniche, ma non si trovano avversari della scienza.Per scienza intendiamo quella accademica e ufficiale, accolta dalla comunità scientifica internazionale attraverso i rigorosi processi di valutazione delle riviste specializzate e dei comitati di esperti – pur consapevoli delle disfunzioni che talora distorcono tali meccanismi, o rallentano indebitamente l’affermarsi di nuove acquisizioni teoriche, metodologiche e pratiche. La sintesi delle nostre posizioni filosofiche ed epistemologiche è dunque nel senso di una concezione scientifica del mondo. I leader del movimento transumanista lavorano nelle migliori università e centri di ricerca del pianeta. Le accuse di ciarlataneria sono del tutto infondate.La futurologia – il tentativo di estrapolare gli sviluppi futuri dei trend ora osservabili, a cui gli intellettuali transumanisti dedicano spesso i loro scritti – è operazione del tutto razionale e utile, se il confine tra scienza e speculazione futurologica resta chiaro. La futurologia non è scienza, si occupa di futurabilia (fatti ed enti possibili, ma non ancora esistenti), esplora i possibili scenari futuri senza alcuna certezza e senza generare fideismi. Il transumanista ha ben chiaro il carattere ipotetico e speculativo della futurologia.Poichè su questo punto sorgono continuamente equivoci, d’ora in poi eviteremo speculazioni troppo ardite nell’ambito di un discorso pubblico. Anche questa scelta rispecchia l'atteggiamento della componente maggioritaria del movimento transumanista. Si consideri la diatriba longevità-immortalità: solo il 7% degli iscritti crede alla possibilità dell’immortalità terrena, mentre il 93% è convinto della più sobria prospettiva di un radicale allungamento della vita media (trend tra l’altro già osservabile), o di un’alterazione dell’aspettativa di vita propria alla nostra specie. Ci impegnamo quindi a limitare drasticamente l’uso della parola ‘immortalità’. Noi non promettiamo l’immortalità, né la indichiamo come nostro obiettivo perchè si allontana troppo dalle possibilità indicate al momento dalla scienza.Lasciamo dunque alla fanta-scienza e alla fanta-teologia ipotesi come la trasformazione di tutta la materia dell’universo in un unico essere divino e pensante. Mind-uploading e Singolarità ci interessano come visione a largo respiro che permette di inquadrare i problemi del presente in una prospettiva cosmica, ma non possiamo basare le politiche del presente su mere ipotesi futuribili. Rischieremmo di trasformare il transumanesimo in un nuovo opium populi: invece di lottare per ottenere l’accesso a tecnologie reali, come la fecondazione in vitro, la clonazione, gli arti cibernetici, gli organi artificiali, i farmaci genici, i cibi transgenici, nuove fonti di energia, la connessione a banda larga, e via dicendo, potremmo limitarci ad aspettare un’improbabile salvezza proveniente dal Dio-Computer del futuro o la sconfitta della scarsità grazie all’avvento degli assembler nanomolecolari, senza cosiderare il contesto etico, sociale, politico,

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nazionale ed economico nel quale la tecnologia si sviluppa, cioè il ‘quando’ ‘dove’ e ‘per chi’ degli sviluppi tecnologici futuri, che fanno tutta la differenza per le persone concrete.

Concludere, per tornare all’azione

Non ci illudiamo che queste tre linee programmatiche faranno cessare gli attacchi al transumanesimo. Prevediamo anzi che prenderanno forme nuove: adesso ci accuseranno di sovversione antisistema, di laicismo fondamentalista, di scientismo ingenuo. Il che ci appare comunque preferibile alle accuse precedenti.Un'ultima considerazione sulla pretesa ingenuità dello scientismo. La concezione scientifica del mondo, se era ingenua quando assumeva la scienza come capace di arrivare a conoscenze certe e definitive, ora è diventata critica. Lo scientista critico afferma che la scienza è una forma di conoscenza privilegiata e che è lecito applicare il metodo scientifico a qualsiasi aspetto della realtà. Gli scientisti critici rispettano la filosofia e sono consci che la stessa concezione scientifica del mondo è una filosofia. In altre parole hanno fatto tesoro delle critiche postmoderne. Con i postmoderni di orientamento antiscientifico si sono talvolta scontrati, ma proprio queste ‘science wars’ hanno consentito loro di affinare il pensiero. Molti ‘scientisti’ odierni sono pronti a caratterizzarsi in senso critico e postmoderno. Se lo scientista acritico del XIX secolo era convinto che possiamo sapere tutto con certezza e lo scettico postmoderno del XX secolo era convinto che non possiamo sapere niente con certezza, lo scientista critico del XXI secolo afferma semplicemente che possiamo sapere qualcosa con sufficiente probabilità. Resta fermo che ciascun transumanista può definirsi come meglio crede sul piano meta-scientifico, purché aderisca ai tre punti cardine del programma e contribuisca alla loro realizzazione.

http://www.transumanisti.it/1.asp?idPagina=3

Volete una mia riflessione su questo argomento?Rispolvero un mio articolo in rete.

<<In Cina è molto diffuso comprare giocattoli su giocattoli ai bambini per farli contenti,in particolare i bambini delle classi agiate vengono riempiti di giocattoli,si calcola che la somma spesa dai genitori per comprare giocattoli ai figli superi la somma della somma di un intero ciclo universitario.

Potrei raccontare delle fiabe che un tempo venivano raccontata anche qui in Italia dai genitori ai bambini piccoli,erano fiabe scritte in larghi libri pieni di figure ed altrettanto povere di caratteri,i caratteri erano anzi ingranditi per far sembrare la pagina riempita del tutto non solo dalle immagini ma anche dai caratteri scritti,in particolare ne ricordo una che lessi da piccolo più volte,parlava di una cesta piena di giocattoli di aereoplani,macchinine,bambolotti,soldatini,ed di un bambino che non voleva più giocarci perchè convinto di essere un adulto,la notte raccontava la favola i giocattoli si rianimavano,cambiavano di posizione nella cesta,uscivano dalla cesta,ed giocavano tra loro,visto che il loro scopo unico era giocare,tanto vale lo facessero autonomamente,a volte lo facevano litigando,dandosele ed si rompevano,facevano da soli quello che anche i bambini con le loro mani gli facevano fare durante il giorno,quando questi giocattoli non erano spiritati ed non si animavano spontaneamente.I giocattoli che si rompevano avevano un motivo occulto di rompersi,la loro animazione notturna,ed allo stesso tempo di giorno assumevano un valore particolare,avevano cioè valore per il bambino anche se rotti,erano consumati dalle loro azioni spericolate ed stravaganti,in qualche modo avevano un anima,ed acquistavano più pregio,più anima se rotti.

Negli anni 90 si fecero diversi film con questo argomento,in particolare ne ricordo uno che mi affascino fortementeSmall soldiers, Trama

La multinazionale americana Globotech, che si occupa sia di equipaggiamenti militari che di giocattoli, mette in produzione due serie di soldatini giocattolo: i Gorgonauti, pacifiche creature aliene dall'aspetto

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mostruoso, alla continua ricerca della loro terra perduta, e i Commando Elite, soldati in pieno stile americano, disposti a dare la vita per uccidere il "nemico" Gorgonauta. Per rendere più all'avanguardia questi giocattoli, però, viene fatto uso di un avanzatissimo chip militare, in grado di interagire con tutto quello che li circonda e anche di imparare, dando a questi pupazzetti una propria intelligenza artificiale. Al momento dell'attivazione si scatena una vera e propria guerra tra giocattoli e a finirci in mezzo è il giovane Alan, figlio del proprietario di un piccolo negozio di giocattoli.

http://it.wikipedia.org/wiki/Small_Soldiers

www.youtube.com/watch?v=sJQZ5yO1Nuc

Nella nostra società che ha quasi completamente eliminato il lavoro manuale si crea una sorta di iperutilizzo dei sensi,visivi,uditivi,ed anche in certi casi del gusto come dei sensi che fanno capo all'eccittazione erotica sessuale,mentre diversi antropologi avvertono che nelle società moderne occidentali ed industrializzate si usa ad livello minore che non nelle società "primitive" il senso olfattivo.

A volte pare che questo iperutilizzo dei sensi porti allo stesso reimbecillimento degli stessi sensi,ad una narcotizzazione,di questi argomenti scrisse in diversi libri il filosofo moderno ed distopico Aldous Huxley,ma quello che urge sottolineare anche se i temi(giocattoli)ed il tema (sensazioni,sensi,società,industria,economia,sviluppo ed scienza)sembrano slegati,che tutto fa parte di un ingranaggio superiore,olistico,ed è in questo iperutilizzo dei sensi che l'Uomo nella società contemporanea sta fondando una società post-razionalista ed post-scientifica,infatti è inutile ragionare ancora in termini di razionalismo ed scienza(industria economia,genetica,biologia)ed mito,leggenda,convinzioni,psicologia (che non è una scienza esatta)il problema fondamentale di questa epoca che viviamo è che come ricordava Zichici in un suo recente articolo http://www.ilgiornale.it/news/cultura/emer...ere-830691.html ed come preconizzava Isaac Asimov nel suo famoso libro Io robot http://it.wikipedia.org/wiki/Io,_Robot_%28Asimov%29 ,la società in nome di paradigmi pre-tecnologici,od sociopsicologici,è dominata da gruppi "post-razionalisti",ed non sono da attribuire ai "Cultori dei Dischi Volanti" le distorsioni neo-primitivistiche di questa società automatizzata ma sempre più nichilista ed che pone alla base di tutto l'annientamento del desiderio.Anzi questo regresso va attribuito semmai alla pressante forza di gruppi "moralistici" chiusi,che intepretano valori positivi con categorie del passato,tra questi le diverse religioni(in particolare l'ebraismo)in quanto lo stesso ebraismo parte dal concetto di Legge Naturale(che anchio reputo positiva ed alla base dello stato democratico)ma allo stesso tempo l'ebraismo inteso in senso non laico ed quindi religioso,con le sue prospettive messianiche,Ritorno di Dio,Terra Promessa,è alla base sia di un rapido sviluppo del Progresso umano(soprattutto in campo economico finanziario,vedi marxismo ed liberalismo,cioè materialismo storico,contrapposto ad idealismo ed aristocraticismo)ma allo stesso tempo è alla base di un processo di disintegrazione della ricerca dell'evoluzione della specie in senso scientifico.La medicina asserisce se stessa come creatrice di possibilita di cura ed di raggiungimento dell'eguaglianza,però slegandosi ed rifiutando l'aiuto della genetica ed della robotica,come anche delle tecnologie bio-genetiche.

Insomma come scrive Zicchichi siamo in un era post-illuminista ed post-scientifica,anche perchè l'uomo in quel surrogato di visioni economiche ha perso di vista una programmazione in vista dell'essenziale della propria specie,il problema che da più tempo sollevano i transumanisti ed i raeliani,cioè l'uomo post-moderno è nutrito in modo troppo distopico ma nemmeno in modo materialistico economicistico da quelle che erano un tempo le ideologie dominanti marxismo ed liberalismo,anzi si sta contrapponendo una nuova visione neo-feudale ed allo stesso tempo utopistica,che trova le sue radici nelle scienze come la psicologia,ma non solo in quella,cioè di governare l'economia dopo gli eccessi del passato partendo da considerazioni "sentimentali"che senza il Progresso tecnico scientifico diventano irrazionalità ed portano al rifiuto della democrazia,in nome dell'aracaismo religioso (ebraico)come allo stesso tempo al rigetto delle forme di trascendentalismo utilizzando risorse tecnologiche computerizzate come può essere il tecno-buddhismo,o come i cyborg ed i tecnomaghi.Non è da negare però che i gruppi che criticano l'impostazione iper economicistica ed iper tecnologica della società globalizzata non hanno tutti i torti,almeno alla base dei loro ragionamenti è sentito il bisogno di democrazia,di diritti,di Primato dell'Uomo sulla scienza la tecnologia ed anche la Genetica,questo dovuto ad degli eccessi che ancora esistono in relazione al Potere,già individuato dai distopici radicals che paventano GIUSTAMENTE,il

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rischio di un uso statalizzato od in nome del Mercato della genetica,remando in modo contrario ai valori fondanti la democrazia,Libertà,Fraternità,Uguaglianza.Sta di fatto che sono positive le rivendicazioni ambientaliste,animaliste,infatti non si può pensare che la scienza (ed qui devo discostarmi dal pensiero di Zicchicchi)sia un modello anti-umano ed anti-curativo,l'inquinamento è un mostro del nostro tempo,ed la Scienza ha sempre cercato di regolare l'evoluzione della specie in vista di traguardi che facessero in modo che la stessa specie ne determini dei vantaggi in salute ed benessere.Una concezione della scienza invece "rassegnata" fa da prodromo a questa era che viviamo,la scienza non fà più sue le prerogative di basarsi sul pensiero Darwinista della selezione naturale,ma di avere scopo addattativo,infatti tutte le tecnologie scoperte dalla preistoria ad oggi,primo il fuco,hanno sempre avuto scopo addattativo,ed non di rassegnazione,scopo di dominio sulla natura,la visione post-scientifica invece basa la sua evoluzione non sulla "ricerca" ma sullo studio astratto,ed è per questo che non produce risultati affascinanti,o se li produce gli stati ed le lobby di potere mercantili sono Infantili rispetto alle proprie aspirazioni spesso antidemocratiche ed antiugualitarie nel determinarne l'utilizzo sociale.

Una crescita della Colettività si basa anche però su di una crescita spirituale,tornando ai giocattoli,penso che dovremmo liberarci di una impostazione Coercitiva dell'Educazione,in particolare rispetto al concetto di evoluzione culturale,il fatto che l'Uomo negli ultimi decenni sia riuscito ad costruire macchine intelligenti,sta alla base del presupposto che l'Uomo in qualche modo dia un Anima,un Senso,ed delle Prerogative Umane, a ciò che produce,un pò come i giocattoli,ed un forte segnale,che si slega dall'ottica giudaico-cristiana,ma in particolare giudaica di un mondo Lineare dove al Caos ,all'Oppressione segue l'Avvento di un Era messianica ed di una Terra Promessa realizzata (non si sa da chi,ne da dove) ed che porterebbe partendo da assiomi (sentimentali)ma allo stesso tempo Statici,perchè regolati da Norme Rigide ed Coercitive,al più alto grado di benessere ed riscatto per l'Umanità un tempo emarginata,certo l'apporto del giudaismo ed degli ebrei alla Cultura Moderna ed Illuminista è da riconoscere senza se ed senza ma,lo stesso Asimov era un ebreo,ed anche la visione escatologica dell'Avvento del Messianismo Ebraico è da accogliere per uno sviluppo veramente Umanistico della Scienza,ma se si ritornerà ad una forte concezione "non distopica" (intesa in senso di lotta tra Vecchie Concezioni ed Nuove Utopie economico scientifiche spirituali)ed anzi in senso razionalistico democratico libertario ed ugualitario dell'utilizzo delle nuove tecnologie,dai biochip ai computers,alla genetica per curare le malattie insieme alla medicina,allora si potra parlare di ritorno ad un'era di Dominio del cambiamento,di dominio che riguarda anche il singolo essere individuale,io,te,noi,il ritorno ad quello che gli stregoni ed gli sciamani che tanto tornano in auge recentemente grazie a movimenti come la Wicca,spiegano la Vita non sulla base di un dominio di forze indirette (teologiche,economiche)già predeterminate,ma come Sfida Continua per evolversi,per costruire un Futuro Sociale,si passa da una concezione statica ad una dinamica in cui anche il rapporto con gli oggetti cambia,gli oggetti come nella teoria marxista diventano ad differenza del capitalismo od del feudalesimo,fonte di benessere spirituale ed morale,non esiste più distinzione tra Veicolo materiale(come può essere un libro,che adesso diventa un lettore multimediale di ristrette dimensioni,che può fare in modo di farci leggere un libro od ascoltarlo)od "sperando" un Occhio,un Orecchio,che potra essere sotituito da dei pezzi di ricambio,insomma la Materia diventa Anima,Veicolo Spirituale,ed in questa dimensione assume un nuovo valore di superamente della religione,da parte delle Nuove Scienze Spirituali,della Ricerca Paranormale,del contattismo ed dell'astronomia.

D'altronde basta andare agli albori della Civiltà per scoprire che Antichi Sciamani davano un Anima Divina ed Immortale ad ogni cosa vivente od "non vivente",un nuovo tecno-paganesimo?od tecno sciamanesimo?

Si spiega cosi anche la nuova concezione che la Chiesa Cattolica ha accettato solo di recente,davanti alle spinte di diverse motivazioni,(tra l'altro non solo spirituali)come la cremazione,merita qui una riflessione sulla morte ed sulla cremazione,la dispersione del proprio corpo materiale nel fuoco,nella cenere,la dispersione di tutto nell'aria,nel vento,nell'acqua,sarebbe meglio farsi cremare ed lasciarsi bruciare nel mare,su di una piccola imbarcazione come è uso in Cambogia,perchè questo gesto segna la dinamicità spirituale,il vecchio corpo che si allontana,che si disperde,i khmer rossi dicevano che l'Uomo viene dal letame ed dal grano,ed allora possiamo sciamnicamente pensare che anche le piante,i semi,ed anche il letame abbia un "anima",il letame è pieno di batteri che hanno anchessi Vita propria,ed forse su altri pianeti esistono forme di vita aliene che non riusciamo ancora ad studiare per le loro micro-dimensioni con i nostri strumenti visivi.Ieri sera a letto pensavo alla cremazione,ed arrivai alla conclusione

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che se devo farmi cremare tanto vale che lo faccia anche bruciando i miei oggetti più cari,gli egiziani deponevano sulla tomba del morto gli oggetti a lui più cari,non perchè li avrebbe utilizzati nell'aldilà come vi hanno fatto credere a scuola,ma perchè quegli oggetti per il deceduto avevano un "anima",tanto vale che mi faccia bruciare insieme al gorilla di peluche (quel giocattolo che da tanto tempo utilizzo ancora "infantilmente" per addormentarmi a letto la notte ed che mi rassicura)piuttosto di vederlo soffrire per la mia mancanza, vi(a proposito ricordate il film Castaway con Tom hanks http://it.wikipedia.org/wiki/Cast_Away www.youtube.com/watch )direte che sono Pazzo?Il problema è che l'Anima non può essere quella cosa statica che ci hanno insegnato a dottrina da piccoli,l'Anima è qualcosa di multiforme,versatile,che si espande,l'Anima è ciò a cui si da Anima,il gatto il cane hanno un anima parlateci insieme,(vi capiscono meglio di altri imbecilli,come anche le piante d'altronde),è difficile per il monoteismo capire che l'Anima si può darla,non è qualcosa di predeterminato da un Entità Superiore ed Dominatrice,d'altronde lo stesso Cristo diceva Ama il tuo prossimo,ed Ama il tuo nemico,come dire Dai un Anima al tuo prossimo anche se non la ha.>>

http://hbtb.forumcommunity.net/?t=52145649

La Visione sociale opposta al transumanesimo od all'industrialismo è quella del Primitivismo,una visione ancora più estrema dell'ecologismo radicale che ha tra i suoi fondatori ed propugnatori John Zerzan.

John ZerzanDa Wikipedia, l'enciclopedia libera.John Zerzan

John Zerzan (Salem, 1943) è un anarchico e filosofo statunitense.

È un anarchico propugnatore e filosofo del primitivismo. Ha scritto numerosi articoli e saggi di opposizione radicale ad ogni forma di civilizzazione, in particolare individuandone le basi da refutare nei concetti di agricoltura, linguaggio, pensiero simbolico (numero e arte) e tempo.[1] Avversa l'oppressione intrinseca alla civilizzazione e propone la riconquista di una libertà primordiale ispirata ad un modello di vita preistorico basato su caccia e raccolta. I suoi libri più significativi sono: Elements of Refusal (1988), Future Primitive and Other Essays (1994), Against Civilization: A Reader (1998) e Running on Emptiness (2002). Zerzan individua nell'avvento della civiltà l'origine di ogni forma di potere, ciò che ha condotto alla domesticazione l'uomo, gli animali, l'ambiente. Si tratta di una macchina sociale che ha introdotto il principio della proprietà, della divisione del lavoro, della legge. Tale struttura si regge attraverso l'ausilio di alcuni artifici (reificazione) per la rappresentazione astratta della realtà, quali il tempo, il linguaggio, la scrittura, il numero, la religione (funzionali all'esigenza alla classe dominante per stabilire i confini delle proprietà, i ritmi di lavoro, la codificazione delle norme ). È infatti l'agricoltura una delle prime e fondamentali manifestazioni della civiltà. Rispetto a una fase antecedente, nella quale uomini e donne erano liberi raccoglitori-cacciatori, essi vivono alienati, estraniati dal proprio ambiente e dalla necessità di soddisfazione dei propri bisogni. La tecnologia è invece esclusivamente lo strumento di lavoro indispensabile alla produzione delle merci e della conservazione dell'impalcatura sociale. Pertanto la tecnologia non nasce come mezzo neutrale. La tecnologia inoltre modifica l'ambiente, il modo di vivere degli esseri umani e l'uomo stesso, fra l'altro, rendendolo dipendente delle macchine. Per tutte queste considerazioni Zerzan differisce dai pensatori anarchici della seconda metà dell'Ottocento e da Marx (pur condividendone l'analisi sul capitalismo), ritenendo che essi si limitino a sostituire un modello di società con un altro, per quanto alternativo, che non scardina le strutture portanti della civiltà. Zerzan collabora con la rivista di critica radicale Fifth Estate.

http://it.wikipedia.org/wiki/John_Zerzan

Il moderno antimondo – di John Zerzan

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pubblicato sul n° 40 (dic. ’04) del periodico anarchico venezuelano “El Libertario”Traduzione a cura di Anarcotico.net

Oggi c’è solo una civilizzazione, un’unica macchina globale di addomesticamento. I continui sforzi della Modernità per disincantare e strumentalizzare il mondo naturale non-culturale hanno prodotto una realtà in cui virtualmente nulla resta fuori dal sistema.

Questa traiettoria era già visibile ai tempi delle prime città. Da quei tempi Neolitici ci siamo avvicinati ancor più a completare la de-realizzazione della natura, terminando oggi in uno stato d’emergenza mondiale. L’avvicinarsi alla rovina è una visione comune, il nostro ovvio non futuro.

Quasi non bisogna sottolineare che nessuna delle pretese della Modernità/Illuminismo (per quanto concerne la libertà, la ragione, l’individuo) sono valide. La modernità è essenzialmente globalizzazione, massificazione, standardizzazione. La auto-evidente conclusione di un’inesorabile espansione indefinita delle forze produttive dà il colpo finale alla fede nel progresso. Via via che l’industrializzazione della Cina avanza a tappe forzate, abbiamo un altro caso davanti agli occhi.

Storia della rinuncia:

Dal Neolitico c’è stato un costante incremento della dipendenza dalla tecnologia, la cultura materiale della civilizzazione. Come Horkheimer e Adorno hanno segnalato, la storia della civilizzazione è la storia della rinuncia. Si ottiene meno di ciò che si mette. E’ questo l’inganno della tecnocultura, cuore occulto dell’addomesticamento, impoverimento crescente dell’individuo, della società, della Terra. Nel frattempo i soggetti moderni hanno la speranza che, in qualche maniera, la promessa di maggiore modernità curerà le ferite che li affliggono.

Un aspetto che può definire il mondo presente è il disastro auto-costruito, che si annuncia quotidianamente. Ma la crisi che affronta la biosfera è ragionevolmente meno risaltata e meno nota, per lo meno nel Primo Mondo, che le quotidiane alienazione, disperazione e cattura in una routinaria rete che controlla senza senso.

L’influenza sui più piccoli eventi o circostanze ci svuota man mano che il sistema di produzione e di scambio distrugge le nostre locali peculiarità, differenze e costumi. Se ne sono andate le pre-eminenze del luogo, rimpiazzate progressivamente da ciò che Pico Ayer chiama la cultura dell’aeroporto, senza radici, urbana e omogenea.

La Modernità ha le sue basi originali nel colonialismo, così come la civilizzazione – ad un livello più fondamentale – si fonda sulla dominazione. Alcuni vorrebbero dimenticare quest’elemento chiave della conquista, o trascenderlo, come nella facile nuova trans-modernità della pseudo-soluzione di Enrique Dussel (The Invention of the Americas, 1995). Scott Lash fa ricorso ad una simulazione simile in Another Modernity: A Different Rationality (1999), un povero titolo senza senso vista la sua riaffermazione del mondo della tecnocultura.

Un fallimento più tortuoso è Alternative Modernity (1995), in cui Andrew Feenberg osserva saggiamente che la tecnologia non è un valore che uno deve scegliere a favore o contro, ma una sfida senza fine a sviluppare e moltiplicare i mondi. Il trionfante mondo della civilizzazione tecnicizzata, che conosciamo come modernizzazione, globalizzazione o capitalismo, non ha nulla da temere da tali vuote evasioni.

Paradossalmente la gran parte dei lavori di analisi sociale offrono un supporto a un’accusa del mondo moderno, ma falliscono nel confrontare le conseguenze del contesto che sviluppano. David Abrahams, per esempio, in The Spell of the Sensuous (1995) offre una revisione molto critica delle radici della totalità anti-vita, solo per concludere con una annotazione assurda. Occultando le conclusioni logiche di tutto il suo libro (che dovrebbe essere un appello ad opporsi agli orribili lineamenti della tecno-civilizzazione), Abrahams decide che questo movimento verso l’abisso, ad ogni modo, è fondato sulla terra ed è organico. Presto o tardi dovrà accetTare l’invito della gravità e dovrà tornare a terra. Una maniera sorprendentemente irresponsabile di concludere la sua analisi.

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Richard Stivers ha studiato l’ethos contemporaneo dominante della solitudine, della noia, dell’infermità mentale, ecc., specie nel suo Shades of Loneliness: Pathologies of Technological Society (1998). Ma il suo lavoro cade nel quietismo, così come la sua critica in Technology as Magic che termina lo stesso nello schivare: la lotta non è contro la tecnologia, che è una maniera semplicista di intendere il problema, bensì contro un sistema tecnologico che adesso è il nostro mezzo vitale.

In The Enigma of Health (1996) Hans Georg Gadamer ci consiglia di portare di nuovo i risultati della società moderna, con tutto il suo apparato automatizzato, burocratico e tecnologico, al servizio del ritmo che sostiene adeguatamente la vita corporea. Nove pagine prima, Gadamer osserva che è proprio quest’apparato di oggettivazione quello che produce il nostro violento allontanamento da noi stessi.

L’elenco degli esempi potrebbe riempire una piccola biblioteca e lo show dell’orrore continua. Un dato tra migliaia è il sorprendente livello di dipendenza di questa società dalla droga tecnologica. Lavoro, riposo, ricreazione, non ansietà/depressione, funzione sessuale, attività sportive – cosa manca? Come esempio: l’uso degli antidepressivi sta aumentando tra i bambini in età prescolare (New York Times, April 2, 2004).

Discutendo il consenso:

Oltre il duplice linguaggio di non presentabili teorici semi-critici, comunque c’è il peso dell’inerzia non apologetica di innumerevoli voci che consigliano che la modernità sia semplicemente inevitabile e che dovremmo desistere dal metterla in discussione. Dicono che è certo che in nessun luogo del mondo c’è una scappatoia dalla modernizzazione e che non può essere alterata. Tal fatalismo si apprezza bene nel titolo di Michel Dertourzos What Will Be: How the New World of Information Will Change Our Lives (1997).

Poco meraviglia che prevalga la nostalgia, il desiderio appassionato verso tutto ciò che ci è stato sottratto dalle nostre vite. Le perdite si accumulano da tutte le parti, assieme alla protesta contro il nostro sradicamento e gli appelli per un ritorno a casa. Come sempre, i partigiani dell’incremento del nostro addomesticamento ci parlano di abbandonare i nostri desideri e di crescere. Norman Jacobson (“Escape from Alienation: Challenges to the Nation-State,” Representations 84: 2004) avverte che la nostalgia, se abbandona il mondo dell’arte o della leggenda, diviene pericolosa, una minaccia allo Stato-Nazione. Questo pauroso uomo di sinistra consiglia realismo, non fantasie: apprendere a vivere da alienato è equivalente, nella sfera politica, a lasciare la sicurezza del proprio tetto nella nostra infanzia. La civilizzazione, come ben sapeva Freud, deve essere difesa contro l’individuo e tutte le istituzioni sono parte di questa difesa.

Come usciamo di qui, da questa barca della morte? La sola nostalgia è poco adeguata per un progetto di emancipazione. Il maggior ostacolo per dare il primo passo è così ovvio quanto profondo. Se prima si vuole capire, dovrebbe essere chiaro che non si può accettare la totalità e formulare al contempo una critica autentica e una visione qualitativamente diversa da questa totalità. Questa fondamentale inconsistenza viene fuori nella brillante incoerenza di alcuni dei lavori precedentemente citati.

Ritorno all’impatto dell’allegoria di Walter Benjamín sul significato della Modernità. Il suo volto è girato verso il passato. Dove percepiamo una catena di eventi, egli vede una sola catastrofe che si mantiene ammucchiando disastro su disastro ai suoi piedi. L’angelo avrebbe voluto rimanere, svegliare i morti e riparare ciò che era stato schiacciato. Ma una tempesta scende dal Paradiso ed afferra le ali con tale violenza che l’angelo non riesce più a chiuderle. La tempesta lo spinge irresistibilmente al futuro, al quale volge le spalle, mentre il cumulo dei rifiuti davanti a lui cresce fino al cielo. Questa tempesta noi la chiamiamo progresso (1940).

C’è stato un tempo in cui questa tempesta non bramiva, quando la natura non era un avversario da essere conquistato, addomesticato in ciò che è sterile e sostituto. Ma abbiamo viaggiato ad una velocità accelerata, sollevando raffiche di progresso alle nostre spalle, verso un maggior disincanto, la cui impoverita totalità mette adesso in pericolo sia la vita che la salute.

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La complessità sistematica frammenta, colonizza, oltrepassa la nostra vita quotidiana. Il suo motore, la divisione del lavoro, minimizza l’umanità nelle sue profondità, sottraendoci le facoltà e pacificandoci. Questa specializzazione che rende stupidi, che ci dà l’illusione della competenza, è centrale, in quanto permette di predicare l’addomesticamento.

Ernest Séller (Sword, Plow and Book, 1989) ha evidenziato che prima dell’addomesticamento non c’era la possibilità di una crescita comparabile in complessità alla divisione del lavoro e al differenziamento sociale. Naturalmente c’è un forte consenso sul fatto che una regressione della civilizzazione comporterebbe un costo elevato – appoggiato da spaventosi scenari fittizi, molti dei quali non riflettono altro che gli attuali prodotti della modernità.

Le persone hanno iniziato a mettere in discussione la Modernità. Già uno spettro minaccia la sua facciata che si sta sgretolando. Nel 1980 Jurgen Habermas temeva che le idee contro la modernità assieme ad un’aggiunta di premodernità avessero raggiunto una certa popolarità. Una gran marea di questo modo di pensare sembra inevitabile ed inizia a farsi sentire nei film popolari, nelle novelle, nella musica, nelle fanzine, negli show televisivi, ecc.

E’ triste il fatto che il danno accumulato abbia causato una grande perdita di ottimismo e di speranza. Il rifiuto di rompere con la totalità corona e consolida questo pessimismo induttore di suicidio. Solo visioni completamente fuori dalla realtà corrente costituiscono il nostro primo passo verso la liberazione. Non possiamo permetterci di continuare ad operare nei termini del nemico. (Questa posizione può sembrare estrema; l’abolizionismo del secolo XIX pareva anch’esso estremo quando i suoi aderenti dichiararono che avrebbero accettato solo l’abolizione della schiavitù e che tutte le riforme fossero dalla parte dello schiavismo).

Marx intese la società moderna come uno stato di rivoluzione permanente, in un perpetuo movimento rinnovatore. La postmodernità ci conduce oltre, nella misura in cui il cambiamento accelerato rende tutto ciò che è umano (come le nostre relazioni più vicine) fragile e disfatto. La realtà di questo movimento e fluidità è stata elevata a virtù da pensatori postmoderni, che celebrano l’indecisione come condizione universale. Tutto è un fluire, fuori dal contesto; immagini e punti di vista sono effimeri e validi come tanti altri.

Questo è il punto di vista della totalità postmoderna, la posizione dalla quale i postmoderni condannano qualsiasi altra prospettiva. Il fondamento storico della postmodernità è sconosciuto in sé, per avere una fondamentale avversione a descrizioni generali e alla totalità. Ignorando l’idea centrale di Kaczynski (Industrial Society and Its Future, 1996) che il significato e la libertà siano progressivamente proscritte dalla moderna società tecnologica, ai postmoderni non interesserà nemmeno il fatto che Max Weber scrisse la stessa cosa circa un secolo fa. O che il movimento della società, per dirla così, sia la verità storica che i postmoderni analizzano così in astratto, come fosse una novità che essi solo (parzialmente) capiscono.

Evitando di cogliere la logica del sistema come un tutto, per via di un numero di aree del pensiero proibite, la posizione di questi ingannevoli turbatori dell’anti-totalità viene ridicolizzata da una realtà che è più totalizzata e globale che mai. La resa dei postmoderni è un chiaro riflesso dei sentimenti di abbandono che attraversano la cultura. L’indifferenza etica e l’auto-assorbimento estetico si uniscono nella paralisi morale, nell’atteggiamento postmoderno di rifiuto della resistenza. Non sorprende che un non occidentale come Ziauddin Sardan (Postmodernism and the Other, 1998) giudichi che la postmodernità preservi – anzi aumenti – tutte le strutture classiche e moderne di oppressione e di dominio.

La moda culturale predominante può darsi che non goda molto più della sua vita ritirata. Dopotutto è solo l’ultima offerta del mercato al dettaglio della rappresentazione. Per sua natura, la cultura simbolica genera distanza e mediazione, carichi evidentemente inesorabili della condizione umana. L’identità è stata solo una trappola del linguaggio, dice Althusser. Siamo condannati a non essere altro che i modi attraverso i quali il linguaggio progredisce autonomamente, ci informa Derrida

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Il simbolico come impero:

L’esito dell’imperialismo del simbolico è il triste luogo comune per il quale l’essere umano concreto non gioca alcun ruolo essenziale nel funzionamento della ragione o della mente. Anzi, è vitale per eliminare la possibilità che le cose siano state diverse una volta. La postmodernità elimina risolutamente il soggetto all’origine, la nozione che non sempre siamo stati definiti e reificati dalla cultura simbolica. La simulazione su computer è l’ultimo avanzamento nella rappresentazione. Il suo potere di de-corporare fantasie è esattamente parallelo all’essenza centrale della modernità.

L’istanza postmoderna si rifiuta di ammettere la triste realtà, con le evidenti radici e la dinamica essenziale. La tempesta del progresso di Benjamín spinge in avanti su tutti i fronti. Interminabili evasioni estetico-testuali si ammassano per la classificazione delle codardie. Thomas Lamarre offre una tipica apologia postmoderna sul tema. La Modernità come un processo o rottura e re-inscrizione: le modernità alternative implicano un’apertura all’alterità all’interno della modernità Occidentale, nello stesso processo di ripetizione o re-inscrizione. E’ come se la stessa modernità fosse la decostruzione. (Impacts of Modernities, 2004).

E’ solo che non è così, come se sottolinearlo fosse necessario. La decostruzione e la de-totalizzazione non hanno nulla in comune! La decostruzione gioca il suo ruolo nel mantenimento di tutto il sistema, che è una vera e propria catastrofe, quella attuale, che sta avanzando.

L’era della comunicazione virtuale coincide con l’abdicazione postmoderna, un’era di indebolimento della cultura simbolica. La connessione debilitata e al ribasso trova il suo analogo nella feticizzazione del sempre cangiante, del significato senza base testuale. Inghiottito da un ambiente che è più e più un aggregato di simboli, la decostruzione abbraccia la sua prigione e dichiara di essere l’unico mondo possibile. Ma il deprezzamento del simbolico, includendo l’analfabetismo e il cinismo riguardo la narrativa in generale, possono condurre verso la direzione della messa in discussione di tutto il progetto civilizzatore. Il fallimento della civilizzazione al suo livello più fondamentale si rende così evidente come i suoi moltiplicatori effetti mortali a livello personale, sociale ed ambientale.

Le preghiere devono essere confinate nei musei se persiste la vacuità della scrittura, così ha predetto Georges Bataille. Il linguaggio ed il simbolico sono le condizioni della possibilità della conoscenza, in accordo a Derrida ed altri. Tuttavia al contempo vediamo una diminuzione costante nella comprensione. L’apparente paradosso di un’assorbente dimensione di rappresentazione e una diminuzione del significato fa finalmente in modo che la prima si renda suscettibile – prima di dubbio, poi di sovversione.

Husserl ha cercato di stabilire un’approssimazione al significato basandosi sul rispetto dell’esperienza/fenomeno così come ci si presenta, prima di essere ri-presentata dalla logica del simbolismo. Non è una piccola sorpresa che questo sforzo sia stato un obiettivo centrale della postmodernità, che ha capito la necessità di estirpare questa visione.

Jean Luc Nancy succintamente esprime quest’opposizione decretando che Non abbiamo idea, né memoria, né presentimento di un mondo che sostenga (sic) l’uomo nel suo seno (The Birth to Presence, 1993). Quanto disperatamente coloro che collaborano con l’incubo dominante resistono al fatto che, durante i due milioni d’anni precedenti alla nostra civilizzazione, questa terra fosse precisamente un luogo che non ci abbandonò e che ci sostenne nel suo seno.

Minacciati dalla malattia dell’informazione e dalla febbre del tempo, la nostra sfida è quella di esplorare la continuità della storia, come si rese conto Benjamín nel suo ultimo e migliore pensiero. Il vuoto, l’omogeneità, l’uniformità devono dar luogo al presente non intercambiabile. Il progresso storico è fatto di tempo, che fermamente è divenuto una mostruosa materialità, regolando e misurando la nostra vita. Il tempo del non addomesticamento, del non tempo, permetterà in ogni momento di essere pieno di coscienza, sentimento, saggezza e ritorno all’incanto. Si può restaurare la vera durata delle cose quando elimineremo il tempo e le altre misurazioni del simbolico. Derrida, nemico giurato di questa possibilità, basa il suo rifiuto nella provata esistenza eterna della cultura simbolica: la storia non può terminare, perché il gioco costante del movimento simbolico non può terminare. Quest’”auto da fé” è un voto contro

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la presenza, l’autenticità e tutto ciò che è diretto, concreto, particolare, unico e libero. Stare aggrappati al simbolico è solo la nostra attuale situazione, non una sentenza eterna.

Un mondo di simulazioni:

E’ il linguaggio quello che parla, nella frase di Heidegger. Ma è sempre stato così? Questo mondo è pieno di immagini, simulazioni – come risultato di scelte che possono apparire irreversibili. Una specie, in poche migliaia di anni, ha distrutto la comunità e creato un disastro. Un disastro chiamato cultura. I vincoli che ci legano alla terra ed agli altri – eccetto l’addomesticamento, le città, la guerra, ecc.- sono stati danneggiati, ma non possono essere curati?

Sotto il segno della civilizzazione unitaria è stato tenuto sveglio il possibile attacco fatale contro qualsiasi cosa viva e diversa, affinché tutti possiamo vederlo. La Globalizzazione, di fatto, ha solo intensificato quanto era in marcia molto prima della modernità. La colonizzazione e l’uniformità instancabilmente sistematizzata poste prima in movimento per controllare e domare, hanno adesso nemici che le vedono così come sono e ciò conduce alla fine, a meno che non sia sconfitto. La scelta all’inizio della storia è stata, come adesso, quella tra la presenza contro la rappresentazione.

Gadamer descrive la medicina, fondamentalmente, come la restaurazione di ciò che appartiene alla natura. La cura, come la rimozione di tutto ciò che lavora contro la meravigliosa capacità della vita di rinnovarsi da se stessa. Ritengo che lo spirito dell’anarchia sia simile. Togliamo ciò che ostacola il nostro cammino ed è tutto lì, sperando in noi stessi.

http://www.anarchaos.org/2008/08/il-moderno-antimondo-di-john-zerzan/

Ma c'è una Visione più romantica del primitivismo ed ritorna all'argomento degli Ufo,è quanto dice Roger W.Wescott Preside di antropologia alla Drew University

"io ritengo che essi si siano comportati verso i nostri antenati primordiali in questo modo:essi attesero finchè i nostri antenati preumani sviluppassero l'intelligenza sufficiente,ed poi li istruirono per quanto fu possibile",

I dischiani secondo Wescott avrebbero abitato fra gli uomini fino al Neolitico,ma dopo lo sviluppo dell'agricoltura quando l'uomo cominciò ad sviluppare modelli di comportamento sgradevoli,dal punto di vista dei padrini extraterrestri (guerre,schiavitù),gli extraterrestri si sarebbero ritirati...

Op cit:Maurizio Blondet ,Roberto Pinotti INTELLIGENZE EXTRATERRESTRI (OSCAR MONDADORI)

MARXISMO ED SOCIETA COMUNISTA

MARX, LE CARATTERISTICHE DELLA FUTURA SOCIETA' COMUNISTA

Immaginiamoci in fine, per cambiare, un'associazione di uomini liberi che lavorino con mezzi di produzione comuni e spendano coscientemente le loro molte forze-lavoro individuali come una sola forza-lavoro sociale. Qui si ripetono tutte le determinazioni del lavoro di Robinson, però socialmente invece che individualmente. Tutti i prodotti di Robinson erano sua produzione esclusivamente personale, e quindi oggetti d'uso, immediatamente per lui. La produzione complessiva dell'associazione è una produzione sociale. Una parte, serve a sua volta da mezzo di produzione, Rimane sociale. Ma un'altra parte viene consumata come mezzo di sussistenza dai membri dell'associazione. Quindi deve essere distribuita fra di essi. Il genere di tale distribuzione varierà col variare del genere particolare dello stesso organismo sociale di produzione e del corrispondente livello storico di sviluppo dei produttori. Solo per mantenere il

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parallelo con la produzione delle merci presupponiamo che la partecipazione di ogni produttore ai mezzi di sussistenza sia determinata dal suo tempo di lavoro. Quindi il tempo di lavoro rappresenterebbe una doppia parte. La sua distribuzione. compiuta socialmente secondo un piano, regola l'esatta proporzione delle differenti funzioni lavorative con i differenti bisogni. D'altra parte, il tempo di lavoro serve allo stesso tempo come misura della partecipazione individuale del produttore al lavoro in comune, e quindi anche alla parte della produzione comune consumabile individualmente. Le relazioni sociali degli uomini coi loro lavori e con i prodotti del loro lavoro rimangono qui semplici e trasparenti tanto nella produzione quanto nella distribuzione. Per una società di produttori di merci, il cui rapporto di produzione generalmente sociale consiste nell'essere in rapporto coi propri prodotti in quanto sono merci, e dunque valori, e nel riferire i propri lavori privati l'uno all'altro in questa forma oggettiva come eguale lavoro umano, il cristianesimo col suo culto dell'uomo astratto, e in ispecie nel suo svolgimento borghese, nel protestantesimo, deismo, ecc., è la forma di religione più corrispondente. Nei modi di produzione della vecchia Asia e dell'antichità classica, ecc., la trasformazione del prodotto in merce, e quindi l'esistenza dell'uomo come produttore di merci, rappresenta una parte subordinata, che pure diventa tanto píú importante, quanto più le comunità s'addentrano nello stadio del loro tramonto. Popolí commerciali veri e propri esistono., solo negli intermondi del mondo antico, come gli dèi di Epicuro, o come gli ebrei nei pori della società polacca. Quegli antichi organismi sociali di produzione sono straordinariamente più semplici e più trasparenti dell'organismo borghese, ma poggiano o sulla immaturità dell'uomo individuale, che ancora non s'è distaccato dal cordone ombelicale del legame naturale di specie con altri uomini, oppure su rapporti immediati di padronanza e di servitù. Sono il portato di un basso grado di svolgimento delle forze produttive del lavoro, e di rapporti fra gli uomini chiusi entro il processo materiale di generazione della vita, e quindi fra loro stessi, e fra loro e la natura: rapporti che sono ancora impacciati, in corrispondenza a quel basso grado di svolgimento. Tale impaccio reale si rispecchia idealmente nelle antiche religioni naturali ed etniche. Il riflesso religioso del mondo reale può scomparire, in genere, soltanto quando i rapporti della vita pratica quotidiana presentano agli uomini giorno per giorno relazioni chiaramente razionali fra di loro e fra loro e la natura. La figura del processo vitale sociale, cioè del processo materiale di produzione, si toglie il suo mistico velo di nebbie soltanto quando sta, come prodotto di uomini liberamente uniti in società, sotto il loro controllo cosciente e condotto secondo un piano. Tuttavia, affinché ciò avvenga si richiede un fondamento materiale della società, ossia una serie di condizioni materiali di esistenza che a loro volta sono il prodotto naturale originario della storia di uno svolgimento lungo e tormentoso.

(Il capitale, Libro I).

http://www.filosofico.net/Antologia_file/AntologiaM/Marx_13.htm

IL COMUNISMO

PARTE PRIMA

LA DOTTRINA COMUNISTA

- Che cosa il marxismo dice di essere

- Il Materialismo

- Che cos'и la materia?

- Il materialismo dialettico

- Il materialismo storico

- La storia interpreta materialisticamente

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- La storia interpreta dialetticamente

- La dittatura del proletariato e il deperimento dello stato

- Il comunismo nega: religione, famiglia e proprietа

PARTE SECONDA

IL COMUNISMO IN AZIONE

· Il leninismo

PARTE PRIMA

LA DOTTRINA COMUNISTA

Che cosa il marxismo dice di essere

"Il marxismo leninismo и una concezione unitaria del mondo".

Quale "concezione del mondo"? "Il materialismo dialettico и la concezione del mondo propria del partito marxista leninista".

"Il marxismo, come concezione del mondo e preso in tutta la sua ampiezza, si chiama materialismo dialettico. Questa denominazione di materialismo dialettico si addice alla dottrina cosм designata meglio del termine abituale di marxismo''. "Il marxismo non и un'astratta teoria Filosofica nй un semplice metodo storiografico, e neppure un limitato campo di dottrine economiche e politiche, ma una completa concezione del mondo poggiante sul materialismo dialettico e storico - in cui tutti questi aspetti sono presenti organicamente fusi". Il marxismo non и una somma di dottrine giustapposte che possono essere giudicate separatamente, ma и un tutto organico che deve essere considerato sempre nel suo insieme. Considerazioni del tipo "accetto l'analisi economica del Marxismo ma non la filosofia", "accetto questa singola parte e rifiuto quest'altra", denunciano una fondamentale incomprensione del carattere globale del marxismo.

Il Materialismo

"La filosofia del marxismo и il materialismo… la filosofia di Marx и il materialismo filosofico integrale".

Che cosa и il materialismo? Il materialismo и la dottrina secondo cui la materia и l'unica realtа: non c'и Dio, non c'и anima, non ci sono valori e fini spirituali che trascendono l'uomo, ma tutto ciт che esiste и un prodotto della materia. "Il materialismo… considera come dato primordiale la materia e come dato secondario la coscienza, il pensiero, la sensazione". Il marxismo distingue due soli tipi di filosofia: - il materialismo, secondo cui tutto ciт che esiste proviene dalla materia: - l'idealismo, che ammette l'esistenza di qualcosa che non proviene dalla materia.

Idealista, per i marxisti, и dunque non solo Hegel, secondo il quale l'idea и l'unica realtа, ma chiunque affermi l'esistenza di realtа non materiali (Dio, l'anima, ecc…).

Che cos'и la materia?

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Il marxismo evita per lo piщ di impelagarsi in questioni scientifiche sull'essenza della materia (atomi o energia, corpuscoli o onde, ecc.). La materia и una "categoria filosofica" (Lenin): in questo senso и semplicemente definita "ciт che agendo sugli organi dei nostri sensi produce la sensazione". Le proprietа della materia sono l'eternitа e l'infinitа: ''in ogni sua parte non ha nй principio nй fine". "Eternitа nel tempo ed infinitа nello spazio consistono giа originariamente e secondo il semplice senso letterale delle parole nel non avere un termine, alcuna direzione, nй su nй giщ, nй a destra nй a sinistra". Lo spirito, il pensiero, la coscienza derivano dalla materia: non che il pensiero sia

materiale, ma "la nostra coscienza, il nostro pensiero, per quanto appaiano sovrasensibile, sono il prodotto di un organo materiale corporeo: il cervello". La materia non и un prodotto dello spirito, ma lo spirito stesso, non и altro che il prodotto piщ alto della materia. Questo, naturalmente, и materialismo puro".

Il materialismo dialettico

Il materialismo marxista si distingue da tutti quei materialismi che hanno concepito la realtа come oggetto: non invece come attivitа sensibile, prassi. Il materialismo illuministico (Helvetius, d'Holbach, Diderot), il materialismo positivistico (Moleschott, Buchner) sono materialismi statici, Marx aggiunge una nota dinamica, la dialettica. La materia non и statica, ma и in movimento: "il movimento и il modo di esistere della materia" . Come la materia, il movimento и infinito ed eterno: "non si puт nй creare nй distruggere" e "quando noi diciamo che materia e movimento sono increati e indistruttibili, noi diciamo che il mondo esiste come progresso infinito, e abbiamo con ciт compreso tutto ciт che c'и da comprendere". Non un qualunque movimento, ma il movimento dialettico, la dialettica. Per Hegel la dialettica era il movimento dell'unica realtа che e l'Idea, lo Spirito, il Pensiero ("Panlogismo"; tutto и Idea). Tale movimento avveniva attraverso la continua nascita, dalla rotta di due termini che si urtano, di un terzo termine sintetico che supera gli altri due e che subito diventa il primo membro di una nuova triade. Il processo del reale и sempre un processo triadico: il primo termine si chiama tesi, il secondo antitesi, il terro - che supera gli altri due - sintesi.

Ogni sintesi diventa la tesi di una nuova triade, e cosм via all'infinito.

Il materialismo storico

Il materialismo storico и l'applicazione del materialismo dialettico alla storia della societа: "Il materialismo storico estende i principi del materialismo dialettico allo studio della vita sociale… allo studio della storia e della societа". Non si tratta di un'altra componente dissociabile dal materialismo dialettico: la stessa evoluzione della materia, che ha prodotto l'uomo mediante il lavoro primordiale, prosegue, sempre avanzando dialetticamente, mediante il lavoro organizzato. Lavorando, l'uomo si trasforma, la natura si muta, l'evoluzione continua:

"cambiare la societа" significa allora "cambiare l'uomo".

La storia interpretata materialisticamente

L'elemento fondamentale dell'evoluzione storica и l'elemento materiale, economico: "La forma fondamentale dell'attivitа degli individui и naturalmente quella materiale, dalla quale dipende ogni altra forma intellettuale, politica, religiosa, ecc.". "Le relazioni fondamentali di ogni societа umana sono quindi i rapporti di produzione" che costituiscono la "struttura essenziale" la "infrastruttura" su cui si impianta la "sovrastruttura" ideologica (morale, diritto, arte, religione, ecc.) che non ne и che il riflesso. "Non и la coscienza dell'uomo che determina la sua maniera di essere, ma и, al contrario, la sua maniera di essere sociale che determina la sua coscienza".

I rapporti di produzione determinano le classi sociali, che si presentano come dato costante della storia da quando esiste la proprietа privata.

La storia, dunque, и storia di classi.

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La storia interpretata dialetticamente

Le classi entrano necessariamente in conflitto fra di loro: "la lotta di classe… и un fenomeno assolutamente necessario e inevitabile". La conflittualitа storica che si esprime nella lotta di classe и diretta conseguenza della conflittualitа filosofica della dialettica. Nella storia c'и un necessario processo dialettico, che si fonda sulla contraddittorietа del reale e sulla lotta degli opposti. Da questa lotta, attraverso il processo triadico tesi-antitesi-sintesi, scaturisce il progresso.

"La storia di ogni societа finora esistita и storia di lotta di classe. Liberi e schiavi, patrizi e plebei, baroni e servi della gleba… in una parola, oppressori e oppressi sono sempre stati in contrasto fra di loro, hanno sostenuto una lotta ininterrotta… una lotta che finм sempre o con una trasformazione rivoluzionaria di tutta la societа o con la rovina comune delle classi in lotta" . E' la tesi mentale del "Manifesto del partito comunista". Allo stadio attuale in cui и giunta, la lotta di classe si и semplificata, al punto che non esistono piщ che due classi: borghesi e proletari. "L'epoca nostra, l'epoca della borghesia, si distingue… perchй ha semplificato i contrasti fra le due classi. La societа intera si va sempre piщ scindendo in due grandi campi nemici, in due grandi direttamente opposte l'una all'altra: borghesia e proletariato". La borghesia и la classe sfruttatrice, il proletariato и la classe sfruttata. Lo sfruttamento consiste in questo: che il proletario con il suo lavoro crea nella merce che produce un "valore" che solo parzialmente и coperto dal salario che percepisce, mentre per il rimanente и accumulato dal capitalista, il quale si arricchisce grazie a questo plusvalore ingiustamente sottratto al lavoratore. Di qui l'aggravarsi delle condizioni del proletariato, che necessariamente condurrа alla rivoluzione e alla "dittatura del proletariato", insieme esito necessario e termine della lotta di classe in quanto chй, dopo la vittoria del proletariato, non si potrа piщ parlare di classi distinte. La lotta di classe, cioи, "ha ora raggiunto un punto in cui la classe sfruttata e oppressa (il proletariato) non puт piщ liberarsi dalla classe che la sfrutta e la opprime (la borghesia) senza liberare anche a un tempo, e per sempre, la societа tutta dallo sfruttamento, dall'oppressione e dalla lotta fra le classi". Occorre notare che la teoria economica del valore-lavoro, che и il nucleo del "Capitale" di Marx, non puт essere staccata dal quadro filosofico generale del marxismo. Non si puт "accettare l'analisi economica di Marx rifiutando la sua filosofia", come alcuni dicono: agli economisti che criticavano la nebulosa teoria del valore-lavoro, il marxista Rudolf Hilferding rispose nel 1904 (ne "La critica di Bohm-Bawerk a Marx") che "il problema non si pone a livello semplicemente economico". L'analisi materialista dell'economia non si puт giudicare indipendentemente dal materialismo dialettico, anzi и l'applicazione del materialismo dialettico all'economia.

La dittatura del proletariato e il deperimento dello Stato

La dittatura del proletariato (socialismo) и un momento di transizione verso la societа senza classi (comunismo): e poichй lo Stato и la traduzione storica degli antagonismi di classe, macchina repressiva, strumento di dominazione, la scomparsa delle classi porterа con sй la scomparsa dello Stato. Il fine и analogo a quello anarchico. In termini giuridici si avranno:

1°) - un periodo di super-diritto (la dittatura del proletariato) in cui il diritto regolerа minuziosamente la vita dell'individuo in tutti i minimi particolari, cioи di massimo potere possibile dello Stato sulla persona. (SOCIALISMO)

2°) - un periodo di non-diritto, in cui non ci sarа piщ bisogno di codici nй di leggi perchй le masse seguiranno spontaneamente il meglio. "Il proletariato non ha bisogno dello Stato che per un certo tempo. Non siamo affatto in disaccordo con gli anarchici quanto all'abolizione dello Stato, come fine. Affermiamo che, per respingere gli avversari e raggiungere questo scopo, и necessario utilizzare provvisoriamente gli strumenti… del potere dello Stato contro gli sfruttatori, cosм come, per la soppressione delle classi, и indispensabile la dittatura provvisoria della classe oppressa". Come finirа la dittatura del proletariato, lo Stato proletario? Non in maniera violenta, come и finito lo Stato borghese, ma, secondo Lenin, in modo naturale, per deperimento. Ci sarа, cioи, uno spontaneo passaggio dalla fase inferiore alla fase superiore della societа comunista. Allora "tutta la societа non sarа piщ che un grande ufficio ed una grande fabbrica con eguaglianza di lavoro ed eguaglianza di salario". Dittatura degli operai armati che secondo Lenin determinerа l'assuefazione al lavoro spontaneo: e, mentre il capitalismo borghese remunerava secondo

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le capacitа, la societа senza classi remunererа ognuno secondo i suoi bisogni. "Da: ognuno secondo le sue capacitа, a: ognuno secondo i suoi bisogni". Questo passaggio dal capitalismo alla fase inferiore del comunismo (socialismo) in cui tutti sono coercitivamente uguali, e dalla fase inferiore a quella superiore (comunismo) in cui l'uguaglianza и invece il risultato delle libere volontа, и secondo Lenin inevitabile, e dunque non и utopistico, ma scientifico. Si ignorano i tempi dello sviluppo, ma abbiamo la certezza di questo "deperimento": l'evoluzione storica travolgerа la religione, la famiglia, la proprietа.

Religione, famiglia e proprietа

A) Religione Il marxismo, presentandosi come materialismo e negando quindi l'esistenza di Dio, nega di conseguenza la religione come rapporto necessario che lega, attraverso il rito, l'uomo a Dio.

La religione и una sovrastruttura: "L'uomo fa la religione e non la religione l'uomo… (la religione) и la realizzazione fantastica dell'essenza umana", "essa и l'oppio del popolo". "La religione - aggiunge Lenin - и una specie di acquavite spirituale, nella quale gli schiavi del capitale annegano la loro personalitа umana e le loro rivendicazioni di una vita in qualche misura degna di uomini". Secondo la Grande Enciclopedia Sovietica, la religione "и antisocialista per definizione, costituendo il prodotto dell'impotenza e dell'ignoranza: и l'oppio del popolo, secondo quell'affermazione di Marx che Lenin definм la base della dottrina marxista in materia". La religione и dunque un male sociale che la rivoluzione comunista deve combattere: "la nostra propaganda comprende necessariamente anche la propaganda dell'ateismo".

Secondo l'art. 124 della Costituzione Sovietica: "La libertа di culto e la libertа di propaganda antireligiosa sono riconosciute per tutti i cittadini".

Marx, come poi Gramsci, distingue:

- una religione "progressiva" (la "protesta contro la miseria") che esprime utopisticamente, in forma confusa e mitica, l'egualitarismo rivoluzionario che solo il marxismo esprimerа scientificamente. Questa "religione" va dunque "demistificata" e "inverata": il credente progressista, seguendo la sua stessa linea di pensiero, va condotto coerentemente all'ateismo marxista;

- una religione "tradizionale" ("espressione della miseria") che va totalmente sradicata e distrutta.

B) Famiglia

- La famiglia и una sovrastruttura La famiglia, come la religione e la proprietа, и per il comunismo una realtа di storia e non di natura: quindi" che l'abolizione dell'economia separata sia inseparabile dall'abolizione della famiglia и cosa che s'intenda da sй". Secondo Marx il comunismo finirа per introdurre "una forma superiore del rapporto tra i due sessi" fondata sulla "composizione del personale operaio combinato con individui d'ambo i sessi e delle etа piщ differenti".

- L'origine della famiglia Secondo Engels (nella nota opera "l'origine della famiglia, della proprietа privata e dello Stato", fondata peraltro sugli studi dell'etnologo americano Morgan, oggi caduti nel piщ completo discredito) la famiglia monogamica и nata con la proprietа privata e col diritto del padre di trasmettere il capitale.

Nell'epoca primitiva l'orda originaria viveva non solo nel comunismo primitivo, ma anche nella completa promiscuitа sessuale. Soltanto successivamente nella societа di classi nata con la proprietа privata, nasce la famiglia, dove la donna и vittima e l'uomo sfruttatore: anzi, c'и un rapporto fra l'alienazione familiare e lo sfruttamento della classe oppressa, il proletariato. Il passaggio al comunismo comporterа dunque la "liberazione della donna" mediante la soppressione della famiglia.

- La soppressione della famiglia Secondo Engels il comunismo sopprimerа "la duplice base dell'odierno matrimonio - la dipendenza della donna dall'uomo e dei figli dai genitori". Le due soppressioni sono

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collegate: emancipare la donna per il marxismo vuol dire emanciparla dal lavoro domestico e toglierle l'educazione dei figli, che sarа effettuata dallo Stato socialista: "Col passaggio dei mezzi di produzione in proprietа comune la famiglia singola cessa di essere l'unitа economica della societа.

L'amministrazione domestica privata si trasforma in una industria sociale. La cura e l'educazione dei fanciulli diventa un fatto di pubblico interesse; e la societа ha cura in eguale modo di tutti i fanciulli". Tutto questo dovrebbe portare all'abolizione del matrimonio e al libero amore: ''I rapporti dei due sessi diventeranno rapporti del tutto privati che riguardano soltanto le persone direttamente interessate e nei quali la societа non avrа minimamente di che immischiarsi.

C) proprietа

"I comunisti possono riassumere la loro dottrina in questa unica espressione: abolizione della proprietа privata".

Anche la proprietа privata и per il marxismo una realtа storica e non naturale; per Engels sono esistite diverse forme di proprietа che corrispondono ai diversi stadi di sviluppo della divisione del lavoro: la proprietа della tribщ, la proprietа della cittа antica, la proprietа feudale, infine la proprietа privata basata sul capitale e sull'industria moderna. La proprietа privata и per Marx conseguenza del lavoro alienato e, nello stesso tempo, mezzo in cui il lavoro si aliena.

La proprietа и la tesi di cui la classe operaia и l'antitesi: producendo il proletariato, la proprietа ha segnato la sua fine.

La Rivoluzione sarа un atto di appropriazione, l'abolizione di ogni proprietа. "La proprietа privata dovrа essere abolita e sostituita dall'uso in comune di tutti i mezzi di produzione e dalla distribuzione di tutti i prodotti secondo un'intesa generale, cioи dalla comunanza dei beni.

L'abolizione della proprietа privata й anzi la piщ significativa sintesi della trasformazione dell'intero ordinamento sociale, come necessariamente deriva dallo sviluppo dell'industria, ed и quindi a ragione messa innanzi dai comunisti quale rivendicazione principale". И importante notare che secondo Engels l'abolizione della Proprietа privata "non potrа essere effettuata in un colpo solo" ma "solo gradatamente", mediante varie tappe, tra cui: "limitazione della proprietа privata per mezzo d'imposte progressive, imposte sull'ereditа, ecc. graduale espropriazione della proprietа fondiaria, dei proprietari di fabbriche e di ferrovie e degli armatori di navi, accentramento del credito nelle mani dello Stato per mezzo di una banca nazionale con capitale di stato e soppressione di tutte le banche private… Concentrazione dei mezzi di trasporto sotto il controllo dello Stato. Queste misure non possono, naturalmente essere adottate tutte in una volta. Ma l'una trarrа con sй l'altra. Appena dato il primo radicale assalto alla proprietа privata, il proletariato si vedrа costretto ad andare piщ avanti ed a concentrare sempre di piщ il capitale, tutta l'industria, tutti i mezzi di comunicazione e di scambio nelle mani dello Stato". Nella prassi degli attuali partiti comunisti queste tappe non iniziano necessariamente nel momento in cui il comunismo va al potere ma giа prima, costringendo i governi non comunisti a una "politica di riforme" che attacchi la proprietа con pressioni fiscali, nazionalizzazioni, ecc.

http://trucheck.it/storia/34902-la-dottrina-comunista-e-il-comunismo-in-azione.html

Tutto giusto ed ben accetto,ma mi pare che la concezione di Marx sulla religione abbia fatto un pò acqua,in quanto non si può relativizzare ed sminuire un fenomeno che ha ad che fare con il pensiero della morte,che anche nella società più ricca ed felice esiste,in quanto l'uomo,altrimenti "transumano" deve fare i conti con il degrado del suo corpo ed con la morte fisica ed forse anche mentale,Marx cerca di relativizzare ed sminuire questo processo di ricerca,MArx intendiamoci è stato un grande studioso,ma non aveva capito che proprio la società felice,liberata,ed ugualitaria,avrebbe portato i "proletari" ad interessarsi non più della propria semplice soppravivenza tra mille affanni,ma della cultura,del pensiero,della morte ed di ciò che forse ci sarà dopo essa.

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ROGHI DI LIBRI A PARTE

Date importanti nella storia del rogo di libri

Il rogo di libri e la distruzione di biblioteche furono pratiche piuttosto comuni nel passato, causati spesso da guerra, censura o più semplicemente dalla necessità di cancellare informazioni o idee pericolose per il contesto storico in cui furono attuati. Questi sono alcuni degli eventi documentati:

Il rogo dei libri e l'assassinio di accademici nella Cina di Qin Shi Huang nell'anno 212 a.C.; molti intellettuali che disobbedirono all'ordine furono sepolti vivi. La distruzione delle opere di Cremuzio Cordo. I libri di alchimia dell'enciclopedia di Alessandria furono bruciati nel 292 dall'imperatore Diocleziano. Nell'anno 367, Atanasio, il vescovo ribelle di Alessandria, edittò una Lettera di Pasqua nella quale esigeva che i monaci egiziani distruggessero tutti quegli scritti inaccettabili, ad eccezione di quelli che egli stesso etichettò come canonici ed accettabili. Questa lista è quella che attualmente costituisce il Nuovo Testamento. I testi eretici non apparirono come palinsesto, cancellati o sovrascritti come i testi pagani; in questo modo molti testi del principio dell'era cristiana si persero come fossero stati pubblicamente bruciati. Il Vangelo di Giuda recentemente ritrovato in Egitto, fu un libro che si perse mediante questa pratica di distruzione privata dell'informazione. Alla fine del secolo XV si produsse in Firenze un importante rogo di libri e opere artistiche di considerabile valore, essendo ritenuto materiale immorale, nel conosciuto come "Falò delle vanità", promosso da Girolamo Savonarola. Il rogo dei manoscritti Maya ed Aztechi a causa dell'inquisizione in Messico, per ordine di Diego de Landa. Agli inizi del secolo XVI, gli Andalusi della penisola iberica avevano l'obbligo di consegnare alle autorità castigliane i libri scritti in arabo, venendogli poi restituiti quelli riguardanti medicina, filosofia e storia e bruciati tutti gli altri[1]. Il rogo dei libri di autori ebrei durante l'epoca nazista, dal 1930 fino al 1945 in Germania. Il regime nazista divenne molto noto per i roghi delle opere di oppositori politici e scrittori considerati sconvenienti ed immorali, per il contenuto delle loro opere, le loro opinioni politiche o le loro origini etniche. Tra i Bücherverbrennung più noti svoltosi durante il ed a causa del regime nazista nella Germania di Hitler si annovera quello avvenuto nella Bebelplatz di Berlino il 10 maggio 1933. In Cile dopo il colpo di Stato dell'11 settembre del 1973 i militari cileni sequestrarono e bruciarono migliaia di libri di politica, anche se nel febbraio del 1987 il Ministero dell'Interno cileno ammise solo di aver bruciato 15.000 copie di Le avventure di Miguel Littin clandestino in Chile il 28 di novembre del 1986 in Valparaíso sotto l'ordine del dittatore Augusto Pinochet. Il 29 di aprile del 1976, Luciano Benjamín Menéndez, capo del III Corpo dell'Esercito a carico della riorganizzazione Nazionale (Colpo di stato Argentino) con sede in Córdoba, ordinò un rogo collettivo di libri, tra i quali si trovavano opere di Proust, Garcia Márquez, Cortázar, Neruda, Vargas Llosa, Saint-Exupéry, Galeano... Disse che lo faceva "con il fine che non rimanga nessuna parte di questi libri, opuscoli, riviste... perché con questo materiale non continui ingannando i nostri figli". Ed aggiunse: "Nello stesso modo in cui distruggemmo con il fuoco la documentazione perniciosa che influisce l'intelletto e la nostra cristianità, saranno distrutti i nemici dell'anima argentina". (Diario La Opinion, 30 aprile 1976) Il 15 febbraio 2012, è avvenuto un 'rogo' metaforico di libri, quando il lavoro congiunto di una task force internazionale (cui ha preso parte anche la Aie), chiude library.nu, un portale specializzato in manualistica. All'interno del portale erano presenti diversi milioni di libri di ogni genere, molti dei quali non più reperibili attraverso la rete commerciale, tuttavia ancora coperti da copyright.

Certo non voglio essere paragonato ad chi brucia libri per ideologia,od perchè essi hanno verità scomode,a volte ci pensa il Mercato dell'Editoria ad censurare certi autori od farli sparire dagli scaffali,il mio in formato ebook è disponibile invece al download libero.

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Però vorrei per altri motivi,bruciare tutti i libri,tutta la cultura che è esistita fino ad adesso,per evolverci partendo da un foglio bianco,sul quale si scrive la poesia migliore,parafrasando Mao,Zedong,insomma non ne possiamo più in questa epoca gretta che vive ancora ancorata alla Storia,alla vecchie storia,alle vecchie ideologie,ed non produce nulla di nuovo,tranne che depauperizzare i lavoratori di industria ed agricoltura.

Tutto questo studiare,istruzione pubblica per tutti,ed tutto questo nullismo ad livello di produzione di qualcosa di rivoluzionario ed innovativo,come furono le macchine per l'industria inventate spesso da non professionisti durante la rivoluzione industriale inglese.

Vorrei dunque bruciare i libri,perchè spesso gli inteleettuali che scrivono i libri non si preoccupano di dire la Verità nuda ed cruda,ma cercano solo di Guidare la gente alle loro proposizioni intelettuali,quindi il libro non diventa più conoscenza ma guida,manuale,per dirigere il pensiero.Io spero invece con questa umile opera di raccolta,di aver sfatato un pò di "riti di ancoraggio" intelettuale ed spero che dopo di me ci siano molti innovatori che inventino soluzioni nuove ai problemi dell'esistenza in grado di evolvere la società,la nostra società che è sempre più statica ed stantia.

Quindi voglio dedicare questa pubblicazione ad chi ha Evoluto veramente l'Umanità,dando essa cibo ed servizi ogni santo giorno,dal contadino sfruttato nell'Europa medievale nei feudi,al barbiere,al postino,al lattaio,all'operaio,al muratore.Persone che costituiscono la massa,senza nome,identità,che non viene ricordata dalla storia nel più delle volte,non ha statue,non ha santini da vendere nelle piazze.Penso che ciò che chiede la Chiesa cioè adorare Gesù è un atto di profonda umiltà ed coraggio,ma più di tutto di umiltà,perchè chi non passera alla storia come Gesù ha fatto,è profondamente umile,ad credere nell'Altro ed essere in comunione con Lui,piuttosto che credere solo in se stesso,ma io vorrei che questa società fosse radicalmente cambiata,vorrei polpottianamente che i titoli,gli encomi,venissero aboliti.

Dedico quindi questo ebook alla maggioranza silenziosa del mondo,sperando che le concezioni che si affermerranno nel futuro non siano più il prodotto di elite od individui,come ci ricorda con i suoi studi Wilfredo Pareto,ma l'affermazione della Massa in quanto tale,però nei suoi aspetti più positivi ed di Bene,piuttosto che di Male.

Vilfredo Federico Damaso Pareto (Parigi, 15 luglio 1848 – Céligny, 19 agosto 1923) è stato un ingegnere, economista e sociologo italiano.

Biografia

Nacque a Parigi da padre italiano, Raffaele Pareto (1812-1882), un ingegnere esiliato per motivi politici appartenente a un'antica famiglia nobile genovese, e da madre francese, Marie Métenier (1813-1889). Nel 1863 la famiglia si trasferì a Torino[1]. Qui frequentò il Regio Istituto Tecnico, approdando poi al biennio di Scienze Matematiche presso l'Università e laureandosi infine presso la Scuola di Applicazione per Ingegneri nel 1870, con una tesi sui "Principi fondamentali della teoria della elasticità dei corpi solidi e ricerche sulla integrazione delle equazioni differenziali che ne definiscono l’equilibrio".

Dopo un periodo trascorso come ingegnere straordinario, a Firenze, presso la Società anonima delle strade ferrate, nel 1880 divenne direttore generale della Società delle ferriere italiane, a San Giovanni Valdarno. In questo stesso periodo, frequentò i circoli culturali fiorentini e, con articoli su riviste italiane ed europee, partecipò intensamente al dibattito politico su posizioni liberiste e anti-protezionistiche.

Nel 1880 e nel 1882 presentò la propria candidatura come deputato, prima nel collegio di Montevarchi, poi nel collegio Pistoia-Prato-San Marcello, ma non fu eletto. Intanto, coltivò i suoi interessi culturali, approfondendo l'economia, la sociologia, gli studi letterari classici.

Nel 1890 conobbe il già insigne economista Maffeo Pantaleoni, cui restò legato da sincera amicizia per il resto della sua vita. Anche grazie a Pantaleoni, nel 1894 fu nominato professore ordinario di economia politica all'Università di Losanna, dove prima di lui aveva insegnato Léon Walras. Lavorò allo sviluppo e

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alla sistemazione della teoria dell'equilibrio economico tenendo, nel 1901, alcune conferenze a Parigi, invitato da Georges Sorel, con il quale fu in ottimi rapporti. In questo periodo ereditò una grossa fortuna da uno zio e fu abbandonato dalla moglie, una russa di nome Bakounin (non imparentata con l'anarchico rivoluzionario), sposata durante gli anni fiorentini. Si legò more uxorio con Jeanne Régis, una giovane parigina conosciuta tramite un'inserzione su un giornale. Intanto, diventava sempre più vivo l'interesse per la teoria sociologica. Abbandonò progressivamente l'insegnamento, anche per ragioni di salute, e si dedicò alla redazione del grande Trattato di sociologia generale. Nel 1910 Pareto pubblicò Il mito virtuista e la letteratura immorale, uno scritto mordace e satirico sul fenomeno Virtuista, nel quale l'autore demitizza in maniera irriverente tutte le razionalizzazioni degli uomini bigotti e ipocriti del suo tempo. Frattanto proseguì l'attività pubblicistica, che s'intensificò dopo la pubblicazione del Trattato, avvenuta nel 1916. Alla fine del 1922 accettò l'invito fattogli dal Capo del Governo, Benito Mussolini, di rappresentare l'Italia nella commissione per la riduzione degli armamenti presso la Società delle Nazioni. Il 1º marzo del 1923, su proposta dell'allora governo fascista, fu nominato Senatore del Regno. La nomina non poté essere convalidata a termine perché Pareto rifiutò di consegnare alla presidenza del Senato i documenti richiestigli. Il 19 giugno dello stesso anno sposò Jeanne Régis. Morì il 19 agosto successivo.

Nel corso della sua vita, oltre alle personalità già menzionate, intrattenne rapporti d'amicizia e di scambi culturali, spesso polemici, con Galileo Ferraris, Ubaldino ed Emilia Peruzzi, Ernest Naville, Yves Guyot, Gustave de Molinari, Antonio De Viti De Marco, Domenico Comparetti, Augusto Franchetti, Arturo Linaker, Ernesto Teodoro Moneta, William Ewart Gladstone, Filippo Turati, James Bryce, Alfred de Foville, Francis Ysidro Edgeworth, Adrien Naville, Ettore Ciccotti, Arturo Labriola, Benedetto Croce, Luigi Einaudi, Giovanni Papini, Giovanni Vailati, Tullio Martello, Luigi Amoroso, Joseph Schumpeter, L. V. Furlan, Napoleone Colajanni, Gaetano Salvemini, Vittore Pansini, Olinto Barsanti, Robert Michels, Corrado Gini, Dino Grandi e Carlo Placci.

Fu in rapporti di amicizia anche con Benito Mussolini, che conobbe ai tempi in cui l'agitatore socialista era rifugiato in Svizzera e frequentava le lezioni dell'economista. Mussolini fece suoi i principi della "filosofia della vita" di Pareto, che considererà Mussolini "un grande statista". Nell'ottobre 1922 Pareto, dalla Svizzera, con un acceso telegramma in cui si diceva "ora o mai più", inviò il proprio incoraggiamento a Benito Mussolini a dare il via alla Marcia su Roma e prendere il potere[2].

Il resoconto giornalistico di una sua conferenza, tenuta nel giugno del 1891, e sciolta d'autorità per l'intervento della polizia, dice: «La scienza economica non considera la proprietà come un dogma, non ne nega i difetti, la riconosce variabile nel tempo e nello spazio; ma seguendo il metodo sperimentale crede che la sua disparizione farebbe oggi più danni che vantaggi».Il pensiero economico e socialeIl contributo al marginalismo

Riguardo al suo contributo alla teoria economica, egli, assieme a Johann Heinrich von Thünen, Hermann Heinrich Gossen, Carl Menger, William Jevons e il già nominato Léon Walras, è stato tra i maggiori rappresentanti dell'indirizzo marginalistico o neo-classico, in contrapposizione alla scuola classica dei primi economisti che ha in Adam Smith e in David Ricardo i suoi capostipiti. A questa impostazione, fondata sul tentativo di trasferire nella scienza economica il metodo sperimentale delle scienze fisiche, con il conseguente uso delle matematiche, e che poi ha dominato lungo tutto il Novecento, si possono ricondurre concetti tipicamente paretiani come la curva della distribuzione dei redditi, il concetto detto poi di ottimo paretiano, le curve di indifferenza, il concetto di distribuzione paretiana.

Restando al concetto della curva della distribuzione dei redditi, o legge di Pareto, essa è l'estrapolazione statistica operata da Pareto del fatto che, non solo il numero di percettori di reddito medio è più elevato del numero di coloro che percepiscono redditi molto sopra e molto sotto la media, ma anche del fatto che, man mano che si considerano livelli di reddito sempre più alti, il numero dei percettori diminuisce in un modo che è all'incirca uguale in tutti i paesi e in tutte le epoche. Tale legge è stata poi variamente affinata e modificata sia nella sua base empirica che nella formalizzazione matematica, ma è rimasto il problema di sapere se la distribuzione dei redditi è probabilistica, e dunque risultante dalle abilità naturali umane distribuite casualmente in una popolazione, oppure influenzata da fattori ambientali che quindi generano ingiustizie.

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In definitiva, come si vede, dal marginalismo, e in particolare dagli sviluppi apportati da Pareto, viene fuori una metodologia utile, al di là dei regimi economici preferiti, ad affrontare problemi di remunerazione e di allocazione delle risorse. L'indice di Pareto è tuttora una misura delle ineguaglianze della distribuzione dei redditi. Tuttavia, negli ultimi decenni del secolo scorso, l'impostazione marginalistica, e quindi anche quella di Pareto, è stata soggetta a critiche stringenti. Si è infatti obiettato che non sempre ciò che l'agente sceglie è ciò che egli preferisce, nel senso che l'agente economico non è quell'attore perfettamente razionale che l'approccio marginalista presuppone. I neoclassici rispondono che il loro modello non si applica ad ogni individuo ma solo al consumatore rappresentativo o medio. Per quanto concerne l'ottimo paretiano, una critica particolarmente incisiva è stata quella di Amartya Sen che, tra l'altro in un suo lavoro del 1970, argomenta, sulla scorta del Teorema di Arrow, l'impossibilità matematica del liberismo paretiano.Dall'economia alla sociologia

Proprio sul terreno delle costanti della natura umana e della razionalità dell'agente avviene il passaggio di Pareto dall'economia alla sociologia. Lo studio statistico della distribuzione dei redditi gli aveva fornito una prima evidenza della stabilità della natura umana pur nel variare delle situazioni storico-geografiche. D'altra parte, l'osservazione del comportamento non solo economico, ma più generalmente sociale, lo portava a constatare come l'individuo sociale agisca solo raramente secondo una razionalità strumentale di mezzi adeguati al fine. A suo modo, Pareto anticipa la critica antimarginalista, ma invece di rispondervi restando nel recinto dell'analisi economica, passa a fondare quella che egli chiamava la «sociologia scientifica».

Il punto di partenza di questa nuova sociologia che, secondo Pareto, né Auguste Comte né Herbert Spencer erano stati in grado di concepire, è che nella maggior parte dei casi, l'individuo sociale si comporta in maniera non logica, ovvero senza uno scopo apparente e, comunque, senza una chiara coscienza dello scopo perseguito. Un marinaio dell'antica Grecia che, apprestandosi a navigare, sacrifica agli dei, compie un'azione in nulla adeguata, o utile, al suo scopo di navigare. E quando parliamo, non abbiamo nessuna coscienza esplicita delle competenze grammaticali che utilizziamo per raggiungere lo scopo di enunciare frasi ben formate. Il problema è però che l'individuo sociale, pur agendo in modo non logico, cosa che lo accomuna alle specie animali, rispetto a queste ultime presenta la caratteristica di accompagnare i propri comportamenti con delle formulazioni verbali, la cui funzione è quella di fornire un motivo del comportamento stesso. Si muore in combattimento per qualcosa che chiamiamo patria, e allo stesso tempo si sottoscrive al motto che vuole che sia dolce e meritevole di lode il morire per la patria. La sociologia scientifica dovrà allora spiegare quali sono le costanti del comportamento sociale non logico, e quali sono le caratteristiche e la funzione del discorso sociale.

Da questo nucleo di problemi nasce la sociologia di Pareto, costituita da quattro grandi contrafforti: la teoria dell'azione non logica, la teoria dei residui e delle derivazioni, la teoria delle élites, la teoria dell'equilibrio sociale.

Quanto alla teoria dell'azione non logica, oltre a ciò che si è già anticipato, si può aggiungere che essa costituisce una classificazione dei comportamenti sociali nei suoi aspetti percettivo-motori e linguistico-cognitivi. Un particolare interesse è rivolto verso i comportamenti linguistici. Per Pareto, il linguaggio in quanto competenza grammaticale è il tipo puro di azione non logica.

La teoria dei residui e delle derivazioni intende spiegare natura e funzionamento delle manifestazioni simboliche, o derivate, che accompagnano il comportamento sociale, e in particolare natura e funzionamento del discorso sociale. I motivi che l'individuo sociale adduce a giustificazione dei suoi comportamenti, sono, secondo Pareto, arbitrari rispetto alle effettive motivazioni dell'agire. Nonostante ciò, dalla grande varietà di essi, è possibile risalire alle costanti della natura umana - in termini più attuali, della mente sociale. Dai discorsi è possibile, dunque, risalire ai residui, o motivazioni costanti dell'agire, e alle tecniche verbali, o derivazioni, tramite le quali vengono prodotti i discorsi. In questo senso, la teoria dei residui e delle derivazioni è, al tempo stesso, una teoria della cognizione sociale e una teoria delle tecniche argomentative che l'individuo sociale adopera nella costruzione dei suoi discorsi.

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Questo schema analitico non sempre è perseguito in maniera limpida. E ciò soprattutto per i residui. Tuttavia, ciò che emerge abbastanza chiaramente è che la cognizione sociale, nei suoi scambi con l'ambiente, incorpora una tendenza alle combinazioni e una tendenza agli aggregati. La prima genera le novità. La seconda assicura la stabilità. Questo livello psicologico è duplicato da un livello normativo che, a sua volta, presenta due tendenze, il mantenimento dell'ordine e la sua trasformazione sulla base di istanze di giustizia. In questo modo, il comportamento dell'individuo sociale, anche nei suoi aspetti più minuti e ripetitivi, appare sempre cognitivamente marcato e normativamente orientato. Uno dei difetti di questo sofisticato modello della cognizione sociale è, tuttavia, quello di operare con un concetto di norma assai ristretto, che nega l'incidenza pratica di ciò che Pareto chiama gli «equilibri ideali», ovvero ciò che un filosofo come Kant chiamerebbe gli ideali della ragione universale. L'agire dell'individuo sociale appare così rinchiuso entro un rapporto costrittivo di conformismo e di eterodirezione.

Venendo alla teoria delle élite, essa è un'ulteriore conseguenza dell'ipotesi di Pareto circa, non solo la costanza della natura umana, ma anche di una sua preminenza sui fattori ambientali. In ogni ramo dell'attività sociale, sostiene Pareto, vi sono individui che, sulla base di determinate abilità, eccellono. Pertanto, in forza di questo fatto, costoro entrano a far parte dell'élite corrispondente, pur in presenza di fattori distorsivi. L'attenzione di Pareto si appunta sull'élite politica, ma la sua teoria delle élite non è solo una teoria del rapporto tra governanti e governati, ma più generalmente una teoria della stratificazione sociale su base naturale. Questo è sicuramente ciò che la differenzia dalla coeva teoria della classe governante di Gaetano Mosca, fra i fondatori della moderna scienza politica, cui lo si associa ormai acriticamente, benché Pareto, a ragione, abbia sempre rivendicato l'autonomia della sua teorizzazione. Tuttavia, come affermato, vi è in Pareto una particolare attenzione per il rapporto tra l'élite di governo, cioè coloro che eccellono nell'arte del comando politico, e i governati. La storia, egli afferma, è un cimitero di élite, ovvero un susseguirsi di sempre nuovi ma, nella loro struttura, sempre immodificabili rapporti unilaterali di rispetto tra governanti e governati.

Infine, a coronamento di questo grandioso edificio, sta la teoria dell'equilibrio sociale. La quale, tuttavia, è la parte più debole di tutta la sua costruzione. Pareto è conscio dell'impossibilità di una formalizzazione matematica. Inoltre, la scelta di un concetto di equilibrio come equilibrio meccanico, rende questa parte della sua sociologia una faticosa argomentazione intorno ai vincoli sistemici dell'agire degli individui sociali. Di notevole vi è sicuramente il tentativo di Pareto di spiegare il divenire sociale senza rinunciare al presupposto della costanza della natura umana. Ne deriva un pessimismo "ondulatorio" che non riesce però a conciliare il susseguirsi dei cicli sociali con il fatto, pur riconosciuto, del progressivo stabilirsi della «ragione» nelle attività umane.

Pur con questo e altri limiti, che si sono venuti man mano segnalando, Pareto, nel suo tentativo di una «sociologia scientifica», desta ammirazione anzitutto per la creatività e la grandezza di vedute con cui ha saputo districarsi dalle difficoltà del paradigma economico marginalistico, alla cui piena ma problematica maturità aveva contribuito egli stesso; in secondo luogo, per averci assicurato una fra le più originali indagini intorno alla mente dell'individuo sociale, la cui portata è ancora in larga parte da valutare e sfruttare.Il pensiero politico

Riguardo al suo pensiero politico, Pareto fu il primo a introdurre il concetto di élite, che trascende quello di classe politica e comprende l'analisi dei vari tipi di élite. È un liberista, insegna per un certo periodo economia politica all'università di Losanna.

La sua teoria delle élites trae origine da un'analisi dell'eterogeneità sociale e dalla constatazione delle disuguaglianze, in termini di ricchezza e di potere, presenti nella società. Pareto intende studiare scientificamente queste disuguaglianze, percepite da lui come naturali. Nel corso del suo sviluppo, ogni società ha dovuto di volta in volta misurarsi con il problema dello sfruttamento e delle distribuzione di risorse scarse. L'ottimizzazione di queste risorse è quella che viene assicurata, in ogni ramo di attività, dagli individui dotati di capacità superiori: l'élite. È interessato in particolar modo alla circolazione delle élites: "la storia è un cimitero di élites". A un certo punto l'élite non è più in grado di produrre elementi validi per la società e decade; nelle élites si verificano due tipi di movimenti: uno orizzontale (movimenti all'interno della stessa élite) e uno verticale (ascesa dal basso o declassamento dall'élite).

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Altro punto cardine della teoria paretiana è che l'umanità agisce principalmente secondo azioni non logiche. Tali azioni non logiche (si badi, è una cosa diversa da illogiche) prendono il nome di residui: manifestazione di qualcosa di non razionale che condiziona la nostra vita. Fra le sei classi di residui individuate da Pareto due sono fondamentali: l'istinto delle combinazioni (propensione al cambiamento) e la persistenza degli aggregati (tendenza alla conservazione delle tradizioni). Se in un'élite prevale l'istinto delle combinazioni essa sarà aperta, propensa all'avvento di nuovi ingressi; se, viceversa, prevale la persistenza degli aggregati sarà chiusa, propensa a scarsa circolazione, ecc. Per giustificare a posteriori le proprie azioni e difendere i propri interessi si fa ricorso alle derivazioni: attribuiscono all'agire politico la connotazione di oggettiva necessità sociale (sono perciò, per sommi capi, assimilabili alla nozione di formula politica di Gaetano Mosca). Pareto si dichiara realista e seguace di Machiavelli, la sua è una descrizione della realtà con sfondi piuttosto pessimistici. È conservatore, teme il suffragio universale, in economia ha fiducia nel liberismo e nel libero mercato; è antisocialista, anche alla luce di quanto accade nella Russia della rivoluzione d'ottobre.

Analizzando alcuni brani tratti da "I sistemi socialisti" si possono trarre alcune considerazioni sull'impianto teorico di Pareto:

Chi è al potere è anche, necessariamente, il più ricco: chi sta in alto non gode solo di potere politico, ma di tutta una serie di privilegi, L'élite svetta per le sue qualità, che possono essere sia buone che cattive, Le élites sono tutte colpite da una decadenza piuttosto rapida, Una élite che non si rigenera è destinata a perire brevemente (traspaiono, qui, retaggi tipici del darwinismo sociale), Elementi di ricambio per le élites possono provenire dalle classi rurali, le quali subiscono una selezione più forte rispetto alle classi agiate; le classi agiate tendono a salvare tutti i loro figli, facendo si che rimangano in vita anche elementi deboli e non adatti. Questo significa che l'élite al potere avrà in sé anche gli elementi peggiori e ciò la destina a peggiorare, Ricorso alla metafora del fiore: l'élite è come un fiore, appassisce, ma se la pianta, cioè la società, è sana, essa farà subito nascere un altro fiore.

La filosofia della storia di Pareto si fonda sulla circolazione continua delle élites. Non esiste per Pareto un'idea trionfante in politica, vede la storia come un moto ondoso: l'idea che trionfa oggi domani decade, ma dopodomani potrà tornare in auge.

Analizzando alcuni brani tratti da "Trattato di sociologia generale" si possono trarre alcune considerazioni sul pensiero di Pareto:

Non c'è netta separazione tra azione logica e azione non logica: un'azione concreta presenta in misura differente tratti di entrambe le categorie, I residui fanno si che i comportamenti umani si differenzino e non vi siano piattezza e omologazione: permettono, quindi, la circolazione, Chi studia l'eticità e la morale di un popolo lo fa sempre con interesse: egli dà una qualifica alla morale perché la vuole imporre.

In realtà la morale è qualcosa di molto difficile da qualificare e da imporre: la morale non è logica ma residuale (questo è certamente un discorso libertario). Chi governa non lo fa per il bene della collettività ma esclusivamente per il proprio interesse: la necessità di giustificarsi agli occhi dei governati lo fa ricorrere alle derivazioni. Le clientele in democrazia hanno un ruolo simile a quello dei vassalli nel feudalesimo. La democrazia così come la intendono i teorici (cioè come governo popolare) non è altro che un "pio desiderio". Clientelismo e consorterie non sono una degenerazione della democrazia: sono invece la realtà della democrazia: non è mai esistita una democrazia non interessata da questi fenomeni e la storia lo dimostra. Ci sarà sempre chi, stringendo un patto con le elites al potere, ne trae personale beneficio a scapito degli altri. "Il governare è l'arte di adoperare i sentimenti esistenti", questa frase dimostra il pragmatismo di Pareto.

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http://it.wikipedia.org/wiki/Vilfredo_Pareto

EDOARDO BUSO,blogger,collabora ad diversi forum su internet,per info:[email protected]