Il secondo dopoguerra in Germania e la nascita della DDR
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D.D.R.
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Churchill, discorso di Fulton (Missouri) del 5 marzo 1946
"Un’ombra è caduta sulle scene così recentemente illuminate dalla vittoria degli alleati. Nessuno sa ciò che la Russia
sovietica e la sua organizzazione internazionale intendano fare nell’immediato futuro, o quali siano i limiti, se ce ne sono,
alle loro tendenze all’espansione e al proselitismo. (…) Da Stettino sul Baltico a Trieste sull’Adriatico, è scesa sul
continente europeo una cortina di ferro. Dietro quella linea ci sono tutte le capitali degli antichi Stati dell’Europa centrale e
orientale. Varsavia, Berlino, Praga, Vienna, Budapest, Belgrado, Bucarest e Sofia, tutte queste famose città e le
popolazioni che le circondano si trovano nella sfera sovietica e sono soggette, in una forma o nell’altra, non soltanto
all’influenza sovietica, ma a un’altissima e crescente misura di controllo di Mosca."
Truman, discorso al Congresso (11 marzo 1947):
"Avevo dichiarato davanti al Congresso che ogni nazione si trova ormai di fronte alla scelta tra due modi di vita contrapposti. Uno di essi riposa sulla volontà della
maggioranza ed è caratterizzato da istituzioni libere, un governo rappresentativo, elezioni libere, garanzie tese ad
assicurare libertà individuale, libertà di parola e di religione, e l’assenza di ogni oppressione politica.
Quanto all’altro, riposa sulla volontà di una minoranza imposta con la forza della maggioranza. Si appoggia sul
terrore e sull’oppressione, su una stampa e una radio sotto controllo, elezioni truccate e soppressione delle libertà personali. La nascita dei regimi totalitari si sviluppa al
massimo quando è morta la speranza del popolo in una vita migliore. I popoli liberi del mondo si aspettano da noi che li
aiutiamo a salvaguardare la loro libertà".
Andrei Zdanov (settembre 1947):
"Più ci allontaniamo dalla fine della guerra e più nettamente appaiono le due direzioni principali della politica
internazionale del dopoguerra corrispondenti alla disposizione in due campi principali delle forze politiche che operano
sull’area mondiale: il campo antimperialista e democratico e il campo imperialista. Gli Stati Uniti sono la principale forza dirigente del campo imperialista. L’Inghilterra e la Francia sono unite agli Stati Uniti (...). Le forze antimperialiste e
antifasciste formano l’altro campo. l’URSS e i paesi di nuova democrazia ne sono il fondamento. Il campo antimperialista si appoggia in tutti i paesi sul movimento operaio e democratico,
sui partiti comunisti fratelli, sui combattenti dei movimenti di liberazione nazionale e nei paesi coloniali. Un compito
particolare incombe sui partiti comunisti fratelli di Francia, d’Inghilterra, d’Italia e degli altri paesi. Essi devono prendere in mano la bandiera della difesa nazionale e della sovranità
dei loro stessi paesi".
DDR uno stato senza nazione, uno stato fondato solo sull'ideologia
Lubianka, sede KGB Comitato per la sicurezza dello Stato
Dopo il 1933, molti oppositori al nazismo si erano rifugiati in Urss, anche non comunisti.
Almeno mille di essi furono eliminati nel corso delle purghe staliniane.
Dopo il patto Ribbentrop-Molotov, 600 oppositori furono “restituiti” ai nazisti.
In Urss, rimasero solo gli oppositori risparmiati da Stalin, quelli che ne avevano accettato le idee ed avevano collaborato durante le purghe denunciando i propri
compagni.
Una dozzina di essi furono portati nelle località tedesche occupate dall'Armata
Rossa, tra essi Walter Ulbricht
Già a Casablanca (gennaio 1943) gli Alleati erano stati d'accordo nell'imporre alla Germania una
resa senza condizioni: il suo futuro sarebbe stato nelle loro mani ...
Finito il conflitto, gli Alleati erano d'accordo:
sull'idea di una Germania fortemente decentrata (federale), abbandonando l'idea del “piano
Morgenthau”,
sulla “denazificazione” (Norimberga ...)
sulla rinascita della vita politica
Stalin, 9 maggio '45:
“L'Unione Sovietica celebra la vittoria, ma non ha l'intenzione di smembrare o di distruggere la
Germania”
German expellees and refugees
from Number
Eastern Germany 7.122.000
Danzig 279.000
Poland 661.000
Czechoslovakia 2.911.000
Estonia, Latvia, Lithuania 165.000
USSR 90.000
Hungary 199.000
Romania 228.000
Yugoslavia 271.000
In questo contesto, più pesante per le zone della Germania occupate dall'Armata Rossa,
in vista delle elezioni amministrative(acqua, luce, gas, abitazioni ...),
furono permessi i partiti: prima il KPD, ma anche il SPD, la CDU e il LDPD
(liberaldemocratico)
A capo di ciascun partito, una personalità notoriamente antinazista, ma non
comunista:
ai comunisti dovevano andare tutti gli incarichi di vice-...
“l'aspetto deve essere democratico, ma saremo noi ad avere tutto in mano” (W.
Ulbricht)
Ma così la strada del SPD si divisetra Germania Est ed Ovest:
nell'aprile 1946, SPD e KPD si fusero nel SED (Partito Socialista Unitario),
non fu così nella parte occidentale
Il SED prevedeva una “via tedesca al socialismo”, pur affermando di voler rispettare le “libertà
borghesi” e il diritto di sciopero
Nelle elezioni dell'autunno 1946i risultati furono deludenti per il SED
(in due länder, si trovò in netta minoranza):
il partito adottò una struttura più stalinista,facendo sorgere rapidamente organizzazioni di massa (sindacato unitario, lega delle donne, dei giovani, della cultura …) saldamente in mano al
partito
Avviato dal luglio '47, il Piano Marshall fu applicato ai settori
inglese, americano e francese della Germania; nel settore russo, venne
creata una “commissione economica”
Nel giugno 1948, gli alleati occidentali decisero di unificare i loro territori in vista di uno stato tedesco
unitario
e attuarono una riforma monetaria (DM) per rimediare all'inflazione dovuta all'emissione
incontrollata di banconote da parte dei sovietici ...
I sovietici ritenevano che la nuova valuta, attraverso Berlino,
avrebbe ancor più indebolito la (loro) moneta di occupazione ...
Blocco di Berlino (24 giugno 1948 - 11 maggio 1949): 278.228 voli
Concluso vittoriosamente il braccio di ferro, il 23 maggio 1949, Stati Uniti, Gran Bretagna e Francia
cedettero la sovranità delle rispettive zone di occupazione alla neocostituita Repubblica
Federale di Germania.
A seguito delle elezioni in agosto, il primo governo federale venne formato il 20 settembre 1949, da
Konrad Adenauer
Poco dopo, il 7 ottobre 1949, anche l'URSS cedeva la sovranità della propria zona di
occupazione alla neocostituitaRepubblica Democratica Tedesca
Non nacque da una rivoluzione o dall'accordo delle potenze vincitrici, ma dai loro contrasti e dalla mancata visione comune sul futuro della
Germania
Einwohner und Berufstätige der DDR in Millionen Menschen
Jahr Einwohner
Berufstätige
(ohne Lehrlinge)
1950 18.388 7.196
1960 17.188 7.686
1970 17.068 7.769
1980 16.740 8.225
1988 16.675 8.594
Gli uomini erano il 43%; Berlino, Dresda, Lipsia, Erfurt parzialmente o totalmente distrutte
Fino al 1957, il “governo di Pankow” venne riconosciuto solo dagli stati comunisti
“dottrina Hallstein”: tutta la Germania era rappresentata dalla BDR, chi riconosceva la DDR
rompeva i rapporti con la BDR
“Risorta dalle rovine, rivolta all'avvenire, per te vogliamo agire, Germania, patria unita”
Agli inizi della DDR, era ancora questo l'obiettivo,ma dopo 20 anni di economia pianificata dallo stato e di costituzione “democratica” (Fronte Nazionale Democratico = solo SED), l'inno nazionale fu solo suonato ma non cantato
Restrizioni agli altri partiti, lista unica predeterminata alle elezioni, purghe periodiche
(accuse di “titoismo”) e Stasi
17 giugno 1953, scioperi (formalmente legittimi) a Berlino, Lipsia, Halle: richieste economiche,
dimissioni del governo e libere elezioni:
prima rivolta operaia contro un regime comunista
Bertolt Brecht allora tacque
diversi anni dopo fu pubblicato un suo scritto di allora: “non sarebbe più semplice che il governo sciogliesse il popolo e ne eleggesse un altro?”
Seguì una repressione pesante; tra gli altri fu colpito il ministro della giustizia, Max Fechner, reo
di aver ricordato che il diritto di sciopero era previsto dalla costituzione
“Votare con i piedi”
Nel 1959, duemila persone al giorno lasciavano la DDR attraverso Berlino: in
10 anni la DDR era stata abbandonata da 2,5 milioni di cittadini
12-13 agosto 1961Interrotti anche trasporti, telefoni e telegrafo
Il muro “aveva inferto una sconfitta all'imperialismo tedesco occidentale”
“avrebbe impedito l'ingresso in DDR di sabotatori ed agitatori fascisti”
obbligatorio chiamarlo “vallo antifascista”
192 km
72
73
La “via tedesca al socialismo”
1964 PIL +7%1965 9,51966 8,3
e 10% aumento prod. agricola
premio Nobel per la pace nel 1971 per Ostpolitik
Trattato con la DDR:
pagamento annuo di una forte somma(pedaggio uso autostrade “Transit”)
e rapporti di import-export(scambio intertedesco in realtà con
l'Europa)
92
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26-6-63
12-6-87
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Egon Krenz ha sempre difeso la DDR, affermando che le vicende di questo Stato devono essere contestualizzate nel clima della guerra fredda. Nel 2009, nel ventennale della caduta del muro di Berlino, in qualità di ultimo capo di stato comunista della Repubblica Democratica Tedesca, ha dichiarato: “Adesso, 20 anni dopo, i cittadini della Germania orientale possono osservare le differenze. Nella RDT avevamo conquiste che oggi possiamo solo desiderare. Lavoro per tutti, un sistema scolastico gratuito dall’asilo all’università, e opportunità per niente legate al ceto sociale della famiglia"