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Quaderno

ORDINe DeGLI INGeGNeRI DeLLA PROVINCIA DI ROMA

IL RUOLO DEL TECNICO COMPETENTE INACUSTICA AMBIENTALE:

DALLA PROGETTAZIONE ALLA SICUREZZANEI LUOGHI DI LAVORO

a cura diIng. P. CaporalettiIng. M. GrecoIng. L. Quaranta

commissione Acustica

visto da:Ing. G. FascinelliIng. M.Pasca

Una delle principali attività svolte da un ingegnere nella sua vita professionale è la progettazione.Per progettazione si intende l’insieme delle fasi di pianificazione e programmazione di una serie diattività che porteranno ad un risultato atteso. Nell’ambito dell’ingegneria, la progettazione assumeil significato di dimensionamento e ideazione di soluzioni che soddisfino le specifiche richieste,ma anche la ricerca e lo sviluppo di soluzioni innovative che introducano un miglioramento nelletecniche e metodologie di realizzazione dell’opera stessa. Il dimensionamento fisico segue la defi-nizione dell’insieme delle funzionalità che l’opera da realizzare dovrà garantire ovvero l’analisi deirequisiti o specifiche e la prima stesura del progetto: sotto questo aspetto spesso ci si avvale dimodelli matematici per stabilire in via previsionale il comportamento statico e/o dinamico del casodi studio tramite risoluzione analitica del modello stesso o avvalendosi di simulazione al calcolato-re grazie ad un software dedicato. Dimensionare il sistema vorrà dunque dire assegnare al model-

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nei riguardi della committenza e nei riguardidella collettività. […]Le prestazioni professionali dell’ingegnere sa-ranno svolte tenendo conto preminentementedella tutela della vita e della salvaguardia dellasalute fisica dell’uomo. […]Nella propria attività l’ingegnere è tenuto, neilimiti delle sue funzioni, ad evitare che venganoarrecate all’ambiente nel quale opera alterazio-ni che possano influire negativamente sull’equi-librio ecologico e sulla conservazione dei beniculturali, artistici, storici e del paesaggio. […]

Il tecnico competente in acustica ambientale:normativa di riferimentoLa figura professionale di “tecnico competen-te” in acustica ambientale è stata istituita dal-l’art.2, commi 6, 7 e 8 della “Legge quadrosull’inquinamento acustico”, la legge n. 447 del26 ottobre 1995. Con questa legge, per la pri-ma volta in Italia, è stata introdotta una figuraidonea a svolgere attività di misura, di controlloe di risanamento dell’inquinamento acusticonell’ambiente esterno e abitativo. Nella leggequadro n. 447/1995 sono stati definiti i requisitiper il riconoscimento da parte delle Regioni deitecnici competenti: a) possesso di diploma di scuola media supe-

riore ad indirizzo tecnico o di diploma uni-versitario ad indirizzo scientifico ovvero didiploma di laurea ad indirizzo scientifico;

b) aver svolto attività, in modo non occasiona-le, nel campo dell’acustica ambientale daalmeno quattro anni per i diplomati e da al-meno due anni per i laureati o per i titolari didiploma universitario.

Successivamente con il DPCM del 31/3/98 (at-to di indirizzo e coordinamento recante criterigenerali per l’esercizio dell’attività del tecnicocompetente in acustica) sono state introdotteulteriori indicazioni per una applicazione omo-genea della materia ed indicati i criteri generaliper l’esercizio di tale attività. In questo DPCM: • viene disciplinata la presentazione delle do-

mande (la domanda va presentata all’as-

lo matematico i valori opportuni dei suoi para-metri fisici affinché esso manifesti le proprietàdesiderate, ovvero segua attraverso la succes-siva applicazione creativo-progettuale dell’in-gegnere le specifiche tecniche e gli obiettividel progetto stesso. Cruciale è la conoscenzadi norme e leggi vigenti nell’argomento relativoal progetto cui ci si dedica. Queste brevi con-siderazioni costituiscono il giusto approccio adun progetto di ingegneria a prescindere dall’ar-gomento, che si tratti di ponti, strade, reti elet-triche, reti di dati, strutture, veicoli o altro, esenza dubbio anche di acustica. L’acustica èla scienza che studia le perturbazioni elastichenei mezzi materiali. Si tratta, in questa definizio-ne di carattere fisico, di una materia molto va-sta con molteplici applicazioni sia pratiche siadi ricerca. Si va dall’ambito biomedico a quellodell’edilizia, dall’acustica ambientale all’acusti-ca subacquea, si parla di acustica in ambitospaziale, neuro-percettivo, psicologico e fisio-logico solo per citarne alcuni. Se poi si consi-dera la branca della diffusione in corrisponden-za di ambienti confinati, il panorama si estendeulteriormente verso l’area impiantistica di sono-rizzazione, si pensi ai cinema, agli stadi, ai tea-tri, agli impianti di evacuazione con segnali so-nori, alle applicazioni di ultima generazionecon importanti ricerche nel campo della spa-zializzazione e dell’audio tridimensionale. Siparla addirittura di paesaggi e giardini sonori alivello privato e a livello comunale( h t t p : / / w w w . f i r e n z e s o u n d m a p . o r g ;http://www.giardinosonoro.com).Resta centrale, tuttavia, quello che deve essereda parte del professionista l’approccio inge-gneristico alla materia e alla progettazione. Adesempio quando si parla di rumore in acustica,si deve tenere presente che ci si riferisce aduna vera e propria tipologia di inquinamentoambientale, a contenimento del quale esistonovigenti leggi e norme tecniche. Il confort acu-stico va dunque considerato a tutti gli effetti unrequisito igienico sanitario che concorre allavalorizzazione e alla tutela della salute dellacomunità, pertanto nell’approccio ingegneristi-co alla progettazione acustica ci si dovrà sem-pre riferire a tutti quegli aspetti tipici della pro-gettazione di cui si è parlato in apertura.A tale proposito si riportano di seguito tre punti

del codice deontologico degli ingegneri cheriassumono in maniera quanto mai esaustiva epertinente quanto sopra esposto: La professione di ingegnere deve essere eser-citata nel rispetto delle leggi dello Stato, deiprincipi costituzionali e dell’ordinamento comu-nitario. La professione di ingegnere costituisceattività di pubblico interesse. L’ingegnere è per-sonalmente responsabile della propria opera e

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sessorato preposto all’ambiente della regio-ne di residenza che rilascia il relativo atte-stato di riconoscimento);

• vengono incaricate le regioni di stabilire lemodalità di redazione delle domande;

• viene regolamentato l’esame delle doman-de (verifica del titolo di studio posseduto,accertamento che l’attività professionale inmateria di acustica ambientale sia statasvolta in maniera non occasionale);

• si specifica che per attività in acustica am-bientale si intendono misure in ambienteesterno ed abitativo unitamente a valutazio-ni sulla conformità dei valori riscontrati ai li-miti di legge ed eventuali progetti di bonifi-ca, proposte di zonizzazione acustica e re-dazione di piani di risanamento;

• viene stabilito che le regioni debbano equi-parare il riconoscimento effettuato da altreregioni e permettere, sul proprio territorio,

l’esercizio dell’attività di tecnico competen-te ai possessori dei relativi attestati;

• viene stabilito che per consentire il comple-tamento del periodo di due o quattro anni diattività svolta nel campo dell’acustica am-bientale, previsti dalla legge per il ricono-scimento della qualificazione di tecnicocompetente, all’attività utile nel settore èequiparata quella svolta dall’interessato incollaborazione con chi è già riconosciutotecnico competente oppure alle dipenden-ze di strutture pubbliche.

I tecnici che ritengono di essere in possessodei requisiti indicati dalla normativa dovrannoquindi presentare domanda di iscrizione all’e-lenco dei tecnici competenti all’assessorato re-gionale competente in materia ambientale dellaregione nella quale risiedono. Le modalità diredazione delle domande di riconoscimentodella qualifica variano molto da regione a re-gione, alcune regioni hanno deliberato che aifini del riconoscimento del periodo di due oquattro anni di attività svolta sia possibile fre-quentare specifici corsi di acustica ambientaleeffettuati da enti riconosciuti. Nella Regione La-zio i “Criteri e modalità per la valutazione deirequisiti necessari al riconoscimento della figu-ra professionale di tecnico competente in acu-stica ambientale” sono stabiliti nella Determina28 marzo 2007, n. 1367. Questa determina pre-vede che nella domanda per il riconoscimentosi deve presentare l’elenco delle attività svoltenel campo dell’acustica ambientale, per un pe-riodo di 2 anni per i laureati e titolari di diplomauniversitario, e di 4 anni per i diplomati specifi-cando per ogni prestazione la tipologia, l’enteo il soggetto committente/beneficiario, la datadi inizio e di conclusione. Tali attività per essereritenute valide ai fini dell’iscrizione devono es-sere certificate da tecnici già riconosciuti.L’eventuale attestato di frequenza del corso diformazione e/o perfezionamento in acusticaambientale e la dichiarazione, con le modalitàdi cui sopra, da parte di tecnici competenti,quali docenti di corsi di perfezionamento e/omaster per laureati e corsi di formazione postdiploma, attestante l’avvenuto svolgimento, daparte degli interessati, di esercitazioni pratichenel campo dell’acustica ambientale. Nella determina si specifica che:Per attività nel campo dell’acustica ambientalesi intendono: • Misure in ambiente esterno e abitativo, uni-

tamente a valutazioni sulla conformità deivalori riscontrati ai limiti di legge ed even-tuali progetti di bonifica;

• Proposte di zonizzazione acustica; • Redazione di piani di risanamento. L’attività nel campo dell’acustica è ritenuta non

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occasionale se, per ciascun anno di riferimen-to, sono state svolte: • almeno 8 prestazioni di cui al precedente

punto a) o almeno 6 prestazioni di cui alpunto a) integrate con altre attività di acusti-ca quali ad esempio le misurazioni effettua-te ai sensi del D.Lgs. n. 195/2006. Si ricor-da che quest’ultimo decreto è stato abroga-to e sostituito dal Testo Unico sulla Salute eSicurezza sul Lavoro (D.lgs 81/008 e s.m.i.);

• almeno 1 prestazione di cui al punto b) o al-meno 1 prestazione di cui al punto c), serelativa a piani riguardanti aree urbane, svi-luppate per un periodo di circa sei mesi;

• almeno 3 prestazioni di cui al punto c) serelative a piani riguardanti aree produttive ocommerciali, sviluppate per un periodo dicirca sei mesi.

Al fine di conseguire il completamento del pe-riodo di svolgimento di attività non occasionaleè inoltre considerata valida la partecipazione acorsi di perfezionamento e/o master per laurea-ti e corsi di formazione post diploma, attivati daUniversità o da altre strutture pubbliche o pri-vate accreditate a livello regionale. I corsi do-vranno però prevedere un numero di lezioni, inmateria di acustica ambientale, non inferiore a120 ore ed un numero di ore di pratica non in-feriore al 30% del totale delle ore di lezione. Unsolo anno di attività non occasionale svolta nelcampo dell’acustica ambientale potrà esserecoperto da un corso così articolato.

Criticità riguardo alla valutazione del rischiorumore negli ambienti di lavoroAlcuni decreti attuativi della L. 447/95 rendonoobbligatoria la figura del “tecnico competente”per lo svolgimento di alcune tipologie di attivitànel campo dell’acustica ambientale, in partico-lare:• il DM 16 marzo 1998 “Tecniche di rileva-

mento e di misurazione dell’inquinamentoacustico” prevede che l’attività di misura siaeseguita da un “tecnico competente”;

• il DPCM 16 aprile 1999, n. 215 “Regola-mento recante norme per la determinazionedei requisiti acustici delle sorgenti sonorenei luoghi di intrattenimento danzante e dipubblico spettacolo e nei pubblici esercizi”stabilisce che l’attività prevista agli artt. 4, 5e 6 sia eseguita da un “tecnico competen-te”.

Inoltre le varie leggi regionali in materia di in-quinamento acustico spesso stabiliscono chela documentazione per la previsione di impattoacustico, di valutazione previsionale del climaacustico o di altre valutazioni in ambito acusti-co, debbano essere redatte da un “tecnico

competente” in acustica ambientale ovvero dauna figura professionale idonea a misurare,monitorare e certificare il rumore in conformitàalle prescrizioni di legge.Dunque l’acustica, intesa come materia rivoltaall’analisi, alla valutazione e alla gestione delrumore, può essere suddivisa in più settori: siparla di acustica ambientale, acustica edilizia,acustica architettonica, acustica nei rapportitra privati ai sensi dell’art. 844 del Cod. Civ.,ognuna di esse come precedentemente ripor-tato è disciplinata da specifica legislazione enormativa tecnica di settore. Da quanto sopra riportato si evince che perquanto riguarda la sicurezza nei luoghi di lavo-ro in merito al rischio di esposizione professio-nale al rumore il Testo Unico sulla Salute e Si-curezza sul Lavoro, D. Lgs. n. 81 del 9 aprile2008 e s.m.i., non prevede alcun riconosci-mento di adeguata idoneità alla valutazione delrischio per colui che è incaricato di effettuarla.Il legislatore ha ritenuto di non inglobare anchela delicata sfera della sicurezza sul lavoro nelcontesto della professionalità del Tecnico Com-petente in Acustica. Si sottolinea in tal sensoche la strumentazione utilizzata per il monito-raggio è la stessa mentre il livello di rumoreche in tali sedi viene raggiunto è di gran lungasuperiore a quelli tipicamente riscontrati neglialtri ambiti di cui l’acustica si occupa. Parliamodi numeri. In acustica ambientale i valori dei li-velli di pressione sonora che richiamano all’at-tenzione si aggirano solitamente attorno ai 60 –65 dB(A). Nei luoghi di lavoro, invece, vengonospesso registrati livelli “medi” di rumore dell’or-dine di 75 – 80 dB(A), per non parlare di valoriistantanei che possono superare 100 dB(A).Da una valutazione degli attuali ritmi quotidianiinoltre, si può affermare che le 8 ore trascorsesul luogo di lavoro costituiscono la fascia tem-porale più lunga della giornata. Proprio su que-sta fascia dovrebbe quindi essere concentratala maggiore attenzione circa la salubrità acusti-ca dal punto di vista acustico. Le grandezzemisurate nei luoghi di lavoro sono notevolmen-te più pericolose in confronto a quelle prece-dentemente illustrate; basta considerare che lasoglia media di disturbo è attorno a 70 dB(A) ela soglia media per l’insorgenza di malattiedell’apparato uditivo è 85 dB(A). Ci si chiedeappunto se non sia proprio il rumore nei luoghidi lavoro a richiedere la massima competenzada parte del tecnico incaricato della valutazio-ne e/o dell’eventuale risanamento, visto che inaltri settori dell’acustica a minor rischio per lasalute, è prevista una figura professionale conspecifiche competenze. �

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