CORSO PER TECNICI IN ACUSTICA AMBIENTALE

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Direttiva 2002/49/CE (Relativa alla determinazione e alla gestione del rumore ambientale) del 25 giugno 2002 CORSO PER TECNICI IN ACUSTICA AMBIENTALE ACUSTICA EDILIZIA ED APPLICAZIONI Decreto legislativo 19 agosto 2005 n. 194 Attuazione della direttiva 2002/49/CE Decreto legislativo 15 agosto 1991 n. 277 (……in materia di protezione dei lavoratori contro i rischi derivanti da esposizione ad agenti chimici, fisici e biologici durante il lavoro….)

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ACUSTICA EDILIZIA ED APPLICAZIONI. Direttiva 2002/49/CE (Relativa alla determinazione e alla gestione del rumore ambientale) del 25 giugno 2002. Decreto legislativo 19 agosto 2005 n. 194 Attuazione della direttiva 2002/49/CE. CORSO PER TECNICI IN ACUSTICA AMBIENTALE. - PowerPoint PPT Presentation

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Direttiva 2002/49/CE(Relativa alla determinazione e alla gestione del rumore ambientale)

del 25 giugno 2002

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LEACUSTICA EDILIZIA ED APPLICAZIONI

Decreto legislativo 19 agosto 2005 n. 194

Attuazione della direttiva 2002/49/CE

Decreto legislativo 15 agosto 1991n. 277

(……in materia di protezione dei lavoratori contro i rischi derivanti da

esposizione ad agenti chimici, fisici e biologici durante il lavoro….)

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LEACUSTICA EDILIZIA ED APPLICAZIONI

Assetto Normativo

La prima legge nel settore risale al 1991 (DPCM 1 marzo 1991), La prima legge nel settore risale al 1991 (DPCM 1 marzo 1991), successivamente nel 1995 è stata promulgata la Legge Quadro n. 447 la quale:successivamente nel 1995 è stata promulgata la Legge Quadro n. 447 la quale:

Individua le sorgenti di rumore da regolamentare con appositi decreti;Individua le sorgenti di rumore da regolamentare con appositi decreti;

Prevede la zonizzazione acustica del territorio comunale;Prevede la zonizzazione acustica del territorio comunale;

Prevede la mappatura delle infrastrutture di trasporto;Prevede la mappatura delle infrastrutture di trasporto;

Prevede la realizzazione di Piano di RisanamentoPrevede la realizzazione di Piano di Risanamento

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LEACUSTICA EDILIZIA ED APPLICAZIONI

Assetto Normativo

Dei Decreti attuativi previsti ben 15 sono stati emanati e sono attualmente vigenti,I rimanenti (Requisiti acustici dei sistemi d’allarme e refrigerazione,Criteri per il rumore emesso dalle

imbarcazioni, Campagne di informazione) sono in fase di predisposizione.

Con la pubblicazione del Decreto del 30 marzo 2004 n. 142, che regolamenta il rumore prodotto dalle infrastrutture stradali e della circolare del 6 settembre 2004 (Criterio Differenziale

e applicabilità dei valori limite differenziali) si completa il quadro normativo italiano, in merito alle principali sorgenti di

Inquinamento acustico

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LEACUSTICA EDILIZIA ED APPLICAZIONI

Assetto Normativo

TRE DIRETTIVE EUROPEE RECEPITE

2000/14/CE – Emissione delle macchine ed attrezzature destinate a 2000/14/CE – Emissione delle macchine ed attrezzature destinate a funzionare all’aperto, recepita con D. Lgs. 4 settembre 2002, n. 262: funzionare all’aperto, recepita con D. Lgs. 4 settembre 2002, n. 262:

attualmente si sta adempiendo a quanto previsto (vigilanza sugli organismi attualmente si sta adempiendo a quanto previsto (vigilanza sugli organismi notificati, sorveglianza di mercato);notificati, sorveglianza di mercato);

2002/30/CE – Procedure per l’introduzione di restrizioni operative ai fini del 2002/30/CE – Procedure per l’introduzione di restrizioni operative ai fini del contenimento delrumore negli aeroporti della Comunità, recepita con D. contenimento delrumore negli aeroporti della Comunità, recepita con D.

Lgs. 17 gennaio 2005, n. 13;Lgs. 17 gennaio 2005, n. 13;

2002/49/CE – Relativa alla determinazione e gestione del rumore 2002/49/CE – Relativa alla determinazione e gestione del rumore ambientale, recepita con D. Lgs. 19 agosto 2005, n. 194ambientale, recepita con D. Lgs. 19 agosto 2005, n. 194

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OBIETTIVI

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Mappatura acustica

Informazione del pubblico

Adozione dei piani d’azione

ACUSTICA EDILIZIA ED APPLICAZIONI

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AMBITO DI APPLICAZIONE

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Zone edificate

Parchi pubblici

Aperta campagna

Scuole, ospedali

Aree sensibili

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AMBITO DI NON APPLICAZIONE

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Alla persona esposta

Posto di lavoro

A bordo dei mezzi di trasporto

Attività militari

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DEFINIZIONI

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1. RUMORE

AMBIENTALE

2. EFFETTI NOCIVI

3. FASTIDIO

4. DESCRITTORE ACUSTICO

5. DETERMINAZIONE

6. Lden

7. Lday

8. Levening

9. Lnight

10. RELAZIONE DOSE-EFFETTO

11. AGGLOMERATO

12. ZONA SILENZIOSA (agglomerato)

13. ZONA SILENZIOSA (aperta campagna)

14. ASSE STRADALE

PRINCIPALE

15. ASSE FERROVIARIO

PRINCIPALE

16. AEROPORTO PRINCIPALE

17. MAPPATURA ACUSTICA

18.MAPPA ACUSTICA STRATEGICA

19.VALORE LIMITE

20.PIANI D’AZIONE

21.PIANIFICAZIONE ACUSTICA

22.PUBBLICO

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Descrittori acustici

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LdenDefinizione del livello sonoro giorno-sera-notte

(day-evening-night level)

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Descrittori acustici

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LnightDefinizione del descrittore del rumore notturno

(night-time noise indicator)

LIVELLO SONORO MEDIO A LUNGO TERMINE PONDERATO “A” LIVELLO SONORO MEDIO A LUNGO TERMINE PONDERATO “A” DETERMINATO SULL’INSIEME DEI PERIODI NOTTURNI DI UN ANNODETERMINATO SULL’INSIEME DEI PERIODI NOTTURNI DI UN ANNO

DOVE: DOVE:

Il giorno è di 12 ore, la sera di 4 ore, e la notte di 8 oreIl giorno è di 12 ore, la sera di 4 ore, e la notte di 8 ore

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Descrittori acustici supplementari

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Lday LeveningLivello sonoro medio Livello sonoro medio

a lungo termine a lungo termine ponderato “A” ponderato “A” determinato determinato

sull’insieme dei sull’insieme dei periodi diurni di un periodi diurni di un

annoanno

Livello sonoro medio Livello sonoro medio a lungo termine a lungo termine ponderato “A” ponderato “A” determinato determinato

sull’insieme dei sull’insieme dei periodi serali di un periodi serali di un

annoanno

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Metodi di determinazione

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METODI PROVVISORI DI CALCOLO RACCOMANDATI DI

Lden e Lnight

RUMORE ATTIVITA’ INDUSTRIALI :

ISO 9613(UNI – 11143-5:2005

Metodo per la stima dell’impatto e del clima acustico per tipologia di sorgenti – PARTE 5 :

Rumore da insediamenti produttivi)

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Metodi di determinazione

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METODI PROVVISORI DI CALCOLO RACCOMANDATI DI

Lden e Lnight

RUMORE AEROMOBILI:

Documento 29 ECAC.CEAC

«Rapporto sul metodo normalizzato di calcolo delle curve di livello del rumore negli aeroporti»

Usare la “Tecnica di Segmentazione”

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Metodi di determinazione

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METODI PROVVISORI DI CALCOLO RACCOMANDATI DI

Lden e Lnight

RUMORE TRAFFICO VEICOLARE

Metodo di calcolo ufficiale francese

«NMPB-Routes-96»L

longterm = 10 log [p10Lp/10 + (1 – p) 10LH/10 ]

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Metodi di determinazione

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METODI PROVVISORI DI CALCOLO RACCOMANDATI DI

Lden e Lnight

RUMORE FERROVIARIO

Metodo di calcolo ufficiale dei Paesi Bassi

«RMR»SRM I SRM II

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Metodi di determinazione

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IL MODELLO HARMONOISE

Metodo per il calcolo del rumore ambientale causato da traffico stradale e ferroviario

E’ FINALIZZATO A DIVENTARE IL METODO DI E’ FINALIZZATO A DIVENTARE IL METODO DI RIFERIMENTO PER LA MAPPATURA RIFERIMENTO PER LA MAPPATURA

ACUSTICA IN TUTTI I PAESI MEMBRIACUSTICA IN TUTTI I PAESI MEMBRI

IL METODO VUOLE ESSERE IN GRADO DI CALCOLARE NATIVAMENTE I IL METODO VUOLE ESSERE IN GRADO DI CALCOLARE NATIVAMENTE I LIVELLI DI RUMORE IN TERMINI DI Lden e LnightLIVELLI DI RUMORE IN TERMINI DI Lden e Lnight

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Metodi di determinazione

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IL MODELLO HARMONOISE

PRINCIPIO DI BASE

Per il rumore stradale:Per il rumore stradale:

Sono considerati Sono considerati separatamente il contributo separatamente il contributo

di rotolamento e quello di rotolamento e quello derivante dalla propulsionederivante dalla propulsione

Per il rumore ferroviario:Per il rumore ferroviario:

Le sorgenti sono state Le sorgenti sono state divise in rotolamento, divise in rotolamento,

trazione e rumore trazione e rumore aerodinamicoaerodinamico

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Metodi di determinazione

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IL MODELLO HARMONOISE

SVILUPPO DI DUE MODELLI

ACCURATO ACCURATO

(Più complesso)(Più complesso)

Adatto per calcoli relativi a Adatto per calcoli relativi a situazioni locali e particolarisituazioni locali e particolari

SEMPLIFICATOSEMPLIFICATO

(Ingegneristico)(Ingegneristico)

Adatto alla mappatura Adatto alla mappatura acustica di grandi aree.acustica di grandi aree.

Scelto come standard da Scelto come standard da utilizzare per le attività utilizzare per le attività previste dalla direttivapreviste dalla direttiva

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Metodi di determinazione

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IL MODELLO HARMONOISE

VANTAGGI

Modello fisico di sorgente molto più preciso rispetto ad Modello fisico di sorgente molto più preciso rispetto ad altri modelli altri modelli

Unico motore di calcolo per 3 livelli di applicazione: Unico motore di calcolo per 3 livelli di applicazione: studio dettagliato, indagine e mappatura acusticastudio dettagliato, indagine e mappatura acustica

E’ già stato validato con campagne di misura e di E’ già stato validato con campagne di misura e di durata equivalenti a 5 anni di monitoraggio in durata equivalenti a 5 anni di monitoraggio in Italia,Francia e GermaniaItalia,Francia e Germania

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Mappatura acustica strategica

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30 giugno 2007

ELABORAZIONE MAPPE ACUSTICHE STRATEGICHE

Agglomerati con più di 250.000 ab.

Assi stradali con più di 6 milioni di veicoli / anno

Assi ferroviari con più di 60.000 convogli /anno

Aeroporti principali degli agglomerati stessi

Notifica entro il 30/06/2005 e successivamente ogni 5 anni

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Mappatura acustica strategica

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30 giugno 2012

Notifica entro il 31/12/2008 di tutti gli

agglomerati, assi stradali e ferroviari

ELABORAZIONE MAPPE ACUSTICHE STRATEGICHE

Agglomerati con più di 100.000 ab.

Assi stradali con più di 3 milioni veicoli / anno

Assi ferroviari principali

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Direttiva 2002/49/CE(Relativa alla determinazione e alla gestione del rumore ambientale)

Piani d’azione

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18 luglio 2008

ELABORAZIONE DEI PIANI D’AZIONE(gestione del rumore, effetti e contenimento)

Agglomerati con più di 250.000 ab.

Assi stradali con più di 6 milioni veicoli / anno

Assi ferroviari con più di 60.000 convogli / anno

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Piani d’azione

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18 luglio 2013

ELABORAZIONE DEI PIANI D’AZIONE(Individuazione delle priorità sulla base del superamento dei valori limite)

Agglomerati

Assi stradali principali

Assi ferroviari principali

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Decreto Legislativo 19 agosto 2005 n. 194Attuazione della Direttiva 2002/49/CE

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FINALITA’

a) Elaborazione della mappatura acustica e delle mappe acustiche strategiche

b) Elaborazione e adozione dei Piani d’Azione

c) Assicurare l’informazione e la partecipazione del pubblico

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COMPETENZE

a) Autorità individuata dalla Regione o dalla Provincia autonoma competente

b) Società ed Enti gestori di servizi pubblici di trasporto o delle relative infrastrutture

c) Ministero dell’Ambiente o della tutela del territorio

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TEMPISTICA

30 giugno 2007

30 giugno 2112

Mappatura acustica e mappature acustiche strategiche

18 luglio 2008

18 luglio 2013 Piani d’Azione

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DESCRITTORI ACUSTICI

LdenPERIODI FISSATI IN:

giorno-sera-notte: dalle 6.00 alle 06.00 del giorno successivo e suddiviso in:

1. periodo diurno: dalle 06.00 alle 20.00

2. periodo serale: dalle 20.00 alle 22.00

3. periodo notturno: dalle 22.00 alle 06.00

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DESCRITTORI ACUSTICI

Lden

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PUNTI E MODI DI MISURAPUNTI E MODI DI MISURA

Per il calcolo della mappatura acustica strategica:

H = 4.00 m (+/- 0.2 m)

SULLA FACCIATA PIU’ ESPOSTA

Per il rilevamento della mappatura acustica strategica:

H = 4.00 m (+/- 0.2 m)

ALTEZZA MAI INFERIORE A 1,5 M

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METODI DI MISURAZIONE DI METODI DI MISURAZIONE DI

LLdenden e L e Lnightnight

I dati delle misurazioni effettuate di fronte a una facciata o a un altro elemento riflettente devono essere

corretti per escludere il contributo del riflesso di tale facciata o elemento.

In linea generale ciò comporta una correzione di

- 3 dB per le misurazioni

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REQUISITI MINIMI PER LE MAPPE ACUSTICHE STRATEGICHEREQUISITI MINIMI PER LE MAPPE ACUSTICHE STRATEGICHE

Per gli agglomerati:Per gli agglomerati:

1. N. stimato di persone che occupano abitazioni esposte a intervalli di Lden in dB a 4 m. di H. di 55-59, 60-64, 65-69, 70-74, >75 con distinzione tra rumore da traffico veicolare, ferroviario, aereo o dell’attività industriale;

2. N. stimato di persone che occupano abitazioni esposte a intervalli di Lnight in dB a 4 m. di H. di 50-54, 55-59, 60-64, 65-69, >70 con distinzione tra rumore da traffico veicolare, ferroviario, aereo o dell’attività industriale;

3. Una descrizione concisa dell’agglomerato: ubicazione, dimensione, numero di abitanti;

4. Metodo di calcolo o di misurazione applicati;

5. Le mappe strategiche in forma grafica devono presentare almeno le curve di livello 60, 65, 70 e 75 dB

6. Una sintesi del piano d’azione

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REQUISITI MINIMI PER LE MAPPE ACUSTICHE STRATEGICHEREQUISITI MINIMI PER LE MAPPE ACUSTICHE STRATEGICHE

Per gli assi stradali e ferroviari principali e gli aeroporti principaliPer gli assi stradali e ferroviari principali e gli aeroporti principali

1. N. stimato di persone che occupano abitazioni situate al di fuori degli agglomerati esposte a intervalli di Lden in dB a 4 m. di H. di 55-59, 60-64, 65-69, 70-74, >75

2. N. stimato di persone che occupano abitazioni situate al di fuori degli agglomerati esposte a intervalli di Lnight in dB a 4 m. di H. di 50-54, 55-59, 60-64, 65-69, >70

3. La superficie totale (in km2) esposta a livelli di Lden rispettivamente superiori a 55, 65 e 75 dB

4. Una descrizione generale della strada, della ferrovia o dell’aeroporto;

5. Una caratterizzazione dell’area circostante;

6. Il metodo di calcolo o di misurazione applicati

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REQUISITI MINIMI DEI PIANI D’AZIONEREQUISITI MINIMI DEI PIANI D’AZIONE

I piani d’azione devono comprendere almeno i seguenti elementi:I piani d’azione devono comprendere almeno i seguenti elementi:

1. Descrizione dell’agglomerato, degli assi stradali e ferroviari principali o degli aeroporti principali e delle altre sorgenti di rumore da prendere in considerazione;

2. L’autorità competente;

3. Una sintesi dei risultati della mappatura acustica;

4. Una valutazione del numero stimato di persone esposte al rumore;

5. Un resoconto delle consultazioni pubbliche;

6. Le misure antirumore già in atto e i progetti in preparazione;

7. La strategia di lungo termine;

8. Le informazioni di carattere finanziario;

9. Interventi pianificati dalle autorità;

10.Stime in termini di riduzione del numero di persone esposte

11.Sintesi di facile consultazione per il pubblico

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SANZIONISANZIONI

MAPPATURE ACUSTICHE E MAPPATURE ACUSTICHE STRATEGICHEMAPPATURE ACUSTICHE E MAPPATURE ACUSTICHE STRATEGICHE

Le Società e gli Enti gestori di servizi pubblici di trasporto e delle relative Le Società e gli Enti gestori di servizi pubblici di trasporto e delle relative infrastrutture che non adempiono agli obblighi sono soggetti alle sanzioni infrastrutture che non adempiono agli obblighi sono soggetti alle sanzioni amministrative del pagamento di una somma da Euro amministrative del pagamento di una somma da Euro 30.00030.000 a Euro a Euro 180.000180.000 per per ogni mese di ritardoogni mese di ritardo

PIANI D’AZIONEPIANI D’AZIONE

Le Società e gli Enti gestori di servizi pubblici di trasporto e delle relative Le Società e gli Enti gestori di servizi pubblici di trasporto e delle relative infrastrutture che non adempiono agli obblighi sono soggetti alle sanzioni infrastrutture che non adempiono agli obblighi sono soggetti alle sanzioni amministrative del pagamento di una somma da Euro amministrative del pagamento di una somma da Euro 2.0002.000 a Euro a Euro 12.00012.000

COMUNICAZIONE ALLA COMMISSIONE EUROPEACOMUNICAZIONE ALLA COMMISSIONE EUROPEA

Le Società e gli Enti gestori di servizi pubblici di trasporto e delle relative Le Società e gli Enti gestori di servizi pubblici di trasporto e delle relative infrastrutture che non adempiono agli obblighi sono soggetti alle sanzioni infrastrutture che non adempiono agli obblighi sono soggetti alle sanzioni amministrative del pagamento di una somma da Euro amministrative del pagamento di una somma da Euro 5.0005.000 a Euro a Euro 30.00030.000

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Effetti della Direttiva 2002/49/CE(Sulla metrologia e sui limiti del rumore ambientale)

Differenze negli aspetti temporali

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Direttiva 2002/49/CE(Relativa alla determinazione e alla gestione del rumore ambientale)

Scenari ipotizzabili per la suddivisione delle 24 ore in periodi

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LEDecreto legislativo 15 agosto 1991

n. 277(……in materia di protezione dei lavoratori contro i rischi derivanti da

esposizione ad agenti chimici, fisici e biologici durante il lavoro….)

DEFINIZIONEDEFINIZIONE

L’obiettivo del controllo del rumore nelle industrie è quello di L’obiettivo del controllo del rumore nelle industrie è quello di proteggere i lavoratori dalla perdita permanente dell’udito dovuta proteggere i lavoratori dalla perdita permanente dell’udito dovuta

all’esposizione ad elevati livelli sonori.all’esposizione ad elevati livelli sonori.

PERDITA PERDITA TEMPORANEA TEMPORANEA

DELL’UDITODELL’UDITO

Esposizione per brevi Esposizione per brevi periodiperiodi

Esposizione ogni giornoEsposizione ogni giorno

PERDITA PERDITA PERMANENTE PERMANENTE

DELL’UDITODELL’UDITO

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LEDecreto legislativo 15 agosto 1991

n. 277(……in materia di protezione dei lavoratori contro i rischi derivanti da

esposizione ad agenti chimici, fisici e biologici durante il lavoro….)

EFFETTI SULLA SALUTEEFFETTI SULLA SALUTE

Un soggetto esposto per un certo periodo in ambienti di lavoro a Un soggetto esposto per un certo periodo in ambienti di lavoro a rumori elevati, subisce un innalzamento temporaneo della soglia rumori elevati, subisce un innalzamento temporaneo della soglia

uditivauditiva

PERDITA PARZIALE O PERDITA PARZIALE O TOTALE DELL’UDITOTOTALE DELL’UDITO

Esposizione che si Esposizione che si protrae nel tempoprotrae nel tempo

Con rumore di intensità Con rumore di intensità superiore a 130-140 dBsuperiore a 130-140 dB

ROTTURA DELLA ROTTURA DELLA MEMBRANA DEL MEMBRANA DEL

TIMPANO TIMPANO

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n. 277(……in materia di protezione dei lavoratori contro i rischi derivanti da

esposizione ad agenti chimici, fisici e biologici durante il lavoro….)

VALORI LIMITEVALORI LIMITE

Il Decreto Legislativo fissa 3 valori limite di esposizione al rumore in Il Decreto Legislativo fissa 3 valori limite di esposizione al rumore in dB(A)dB(A)

8080 8585 9090

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n. 277(……in materia di protezione dei lavoratori contro i rischi derivanti da

esposizione ad agenti chimici, fisici e biologici durante il lavoro….)

OBBLIGHI PER IL DATORE DI LAVOROOBBLIGHI PER IL DATORE DI LAVORO

IL datore di lavoro è comunque obbligato a ridurre al minimo il IL datore di lavoro è comunque obbligato a ridurre al minimo il rumore prodotto anche al di sotto di 80 dBA rumore prodotto anche al di sotto di 80 dBA

(art 41 comma 1 D.Lgs. 277/91)(art 41 comma 1 D.Lgs. 277/91)

Ridurre il rumore alla fonte (con interventi tecnici per limitare il rumore Ridurre il rumore alla fonte (con interventi tecnici per limitare il rumore all’interno del macchinario, o acquistando una macchina meno all’interno del macchinario, o acquistando una macchina meno rumorosa)rumorosa)

Ridurre la trasmissione del rumore (incapsulando il macchinario)Ridurre la trasmissione del rumore (incapsulando il macchinario)

Ridurre al massimo il numero degli espostiRidurre al massimo il numero degli esposti

Alternare le persone esposte in modo da limitare le operazioni Alternare le persone esposte in modo da limitare le operazioni rumoroserumorose

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< 80 dBA Tra 80 e 85 dBA Tra 85 e 90 dBA > 90 dBA

Controllo esposizione

Controllo dell’esposizione “ad opportuni intervalli” (non oltre 3 anni), e comunque ogni qualvolta vi è un mutamento nelle lavorazioni o nei macchinari.

La relazione sulla valutazione del rumore deve rimanere a disposizione dei lavoratori

Informazione ai lavoratori

Informazione ai lavoratori su:Rischi derivanti all’udito dall’esposizione al rumoreMisure adottate per ridurre il rumoreRisultati della valutazione

Controllo sanitario Il lavoratore può fare richiesta del controllo sanitario

Controllo obbligatorio con frequenza biennale

Controllo obbligatorio con frequenza annuale

Mezzi di protezione individuali

Dotazione di mezzi di protezione ind. Per l’udito (uso facolatativo)

Uso dei mezzi di protezione individuali in dotazione (uso obbligatorio

LIVELLO DI ESPOSIZIONE QUOTIDIANA PERSONALELIVELLO DI ESPOSIZIONE QUOTIDIANA PERSONALE

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MEZZI DI PROTEZIONE INDIVIDUALEMEZZI DI PROTEZIONE INDIVIDUALE

La scelta del mezzo di protezione dipende dalle caratteristiche del rumore:La scelta del mezzo di protezione dipende dalle caratteristiche del rumore:

Mezzi ad inserimento Mezzi ad inserimento (tappi, inserti)(tappi, inserti)

8 - 30 8 - 30 dBdB

CuffieCuffie

25 - 40 25 - 40 dBdB

CaschiCaschi

40 – 50 40 – 50 dBdB

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SANZIONISANZIONI

A carico del datore di lavoro:A carico del datore di lavoro:

Mancata valutazione periodica dell’esposizione al rumoreMancata valutazione periodica dell’esposizione al rumore

Mancata dotazione di mezzi di protezione individualiMancata dotazione di mezzi di protezione individuali

Ammenda da 5 a 25.000,00 € o arresto da 3 a 6 mesiAmmenda da 5 a 25.000,00 € o arresto da 3 a 6 mesi

Mancata informazine dei lavoratoriMancata informazine dei lavoratori

Mancata registrazione dei lavoratori espostiMancata registrazione dei lavoratori esposti

Mancato controllo sanitario Mancato controllo sanitario

Mancata apposizione di segnaletica di sicurezza e della perimetrazioneMancata apposizione di segnaletica di sicurezza e della perimetrazione

Ammenda da 1,5 a 7.500,00 € o arresto da 2 a 4 mesiAmmenda da 1,5 a 7.500,00 € o arresto da 2 a 4 mesi

Mancato uso dei mezzi di protezione individualeMancato uso dei mezzi di protezione individuale

Ammenda da 200,00 € a 1.000,00 € o arresto fino a un meseAmmenda da 200,00 € a 1.000,00 € o arresto fino a un mese

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Decreto legislativo 15 agosto 1991n. 277

CALCOLO ESPOSIZIONE QUOTIDIANA PERSONALE DI UN LAVORATORE AL CALCOLO ESPOSIZIONE QUOTIDIANA PERSONALE DI UN LAVORATORE AL RUMORE (Lep,d)RUMORE (Lep,d)

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Decreto legislativo 15 agosto 1991n. 277

CALCOLO ESPOSIZIONE SETTIMANALE PROFESSIONALE DI UN CALCOLO ESPOSIZIONE SETTIMANALE PROFESSIONALE DI UN LAVORATORE AL RUMORE (Lep,w)LAVORATORE AL RUMORE (Lep,w)