Il Risicoltore (Novembre 2014)

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MENSILE D’INFORMAZIONI AGRICOLE - INDUSTRIALI - COMMERCIALI www.enterisi.it - @EnteRisi Anno LVII - n. 10 Novembre 2014 PREVISIONI Le considerazioni dei tecnici dell’Ente Nazionale Risi a metà ottobre mentre era in corso la mietitura Un raccolto all’insegna della variabilità Un 2014 molto bizzarro per l’andamento climatico che non consente ancora un’analisi uniforme SEGUE A PAG. 3 AVVISO PER I RISICOLTORI Ricordiamo che il 10 novembre scadono i termini per presentare la denuncia di produzione del risone raccolto nella campagna in corso. Il modello di denuncia era allegato al precedente numero de “Il Risicoltore” e può essere richiesto a una delle Sezioni Provinciali dell’Ente Nazionale Risi o scaricato collegandosi al sito www.en- terisi.it. Per l’invio potete utilizzare le seguenti modalità: • compilazione via internet attraverso lo sportello virtuale • consegna o spedizione ad una delle Sezioni Provinciali dell’Ente Nazionale Risi • trasmissione via fax al Centro Operativo di Vercelli al numero 02 30131188 • invio, tramite posta elettronica, a [email protected] • invio, tramite posta elettronica certificata, a [email protected] Non verranno inviate ulteriori comunicazioni postali a cura del Servizio Assistenza Tecnica ENR Il 2014 sarà ricordato dal punto di vista dell’anda- mento climatico come un anno molto bizzarro, con un’estate meteorologica praticamente assente, con temperature sotto le medie e con abbondanti, continue e diffuse preci- pitazioni. Questa conside- razione è forse una delle poche che accumuna i di- versi areali risicoli italiani, essendo la variabilità la parola d’ordine di que- st’anno, tanto che persino la locuzione latina “in me- dio stat virtus” sembra non trovare riscontro in questa campagna agraria. Detto ciò, per fare un punto della situazione il più possibile coerente con la realtà, sulla base delle informazioni disponibili a metà ottobre, è doveroso procedere ad alcune di- stinzioni, cominciando col suddividere in grandi aree la nostra risicoltura. Il Nord Est Partiamo nel nostro viaggio dalle zone risicole di Ferrara e Rovigo dove a metà ottobre la raccolta era stata effettuata per cir- ca il 50% della superficie. In queste aree sono molto diffuse varietà destinate al consumo interno: ampia variabilità si registra sulle varietà più sensibili alle basse temperature verifi- catesi dopo il 15 agosto come Volano e Carnaroli, in funzione dell’epoca di fioritura. Inoltre attacchi tardivi di mal del collo han- no condizionato, oltre che Volano e Carnaroli, anche le coltivazioni di Arborio. Migliori le produzioni me- die per il gruppo Baldo: solo un leggero calo im- putabile principalmente ad allettamento piuttosto che scarso investimento degli impianti. Inoltre, nel primo anno di diffusione in queste zo- ne, si è ben presentata la varietà Cam- meo con ren- dimenti medi più che sod- disfacenti. In generale le prime produ- zioni sembrano in linea con quelle del 2013, quindi non eccellenti, ma con ampia variabilità tra terreni poco organici o sabbiosi e quelli argillosi con conte- nuti di sostanza organica più alta, che hanno ga- rantito le migliori produ- zioni. Questi risultati sono riconducibili alle diverse pratiche di fertilizzazione tra i differenti tipi di ter- reno: da quasi assente in quelli più organici fino a diverse epoche di frazio- namento dei concimi mi- nerali azotati nei suoli più sabbiosi. Per le coltivazioni effettuate in questi terre- ni, sono am- pie le diffe- renze di pro- duzione in funzione del numero di frazionamen- ti: più la con- cimazione azotata è stata frazionata, migliore risulta la produzione. Nelle pro- vince di Verona e Mantova la raccolta a metà ottobre aveva raggiunto circa l’80% della superficie, per cui il punto della situa- t Ovunque si nota una maggiore facilità di sgranamento delle pannocchie e granelli con dimensioni leggermente più piccole NOVARA Al convegno su “Riso domani” il ministro annuncia altre pressioni sulla Ue Pma, Martina non si tira indietro Maurizio Martina non ha nessuna in- tenzione di desistere sul tema delle im- portazioni dai Paesi Meno Avanzati. Anzi, il ministro delle Politiche Agricole, interve- nuto al convegno organizzato a Novara dal Comune, “Riso domani, il futuro tra pos- sibile e impossibile” ha rilanciato: «Non rinunciamo alla nostra iniziativa di pressione sull’Unione Europea in merito ai Pma: l’ap- plicazione della clausola di salvaguardia ri- mane sempre l'obiettivo, anche se non ci nascondiamo che la battaglia è molto com- plicata. Ma nel contempo è necessario mettere in campo altre strategie». Ha quindi invitato a «costruire azioni di promozione di un marchio italiano. Noi lombardi e pie- montesi diamo per scontate cose che non lo sono per tutti». E a portare avanti «una maggiore saldatura tra la produzione e l’e- nogastronomia, campo da sperimentare e non considerare operazione da salotto». A pag. 5 . La “consistenza” del riso cotto Ecco come si determina la “consistenza” del granello dopo cottura oggi più specificatamente definita “resistenza all’estrusione” . Ce lo spiega la nuova puntata di “Speciale Analisi” a cura del Laboratorio chimico merceologico del CRR del- l’Ente Nazionale Risi. La conoscenza del valore di consistenza di una determinata varietà di riso è di grandissimo in- teresse per svariati soggetti: il consumatore, in quanto permette di individuare il tipo di riso più idoneo a una certa preparazione culinaria; l’in- dustriale, che è in grado di differenziare i propri prodotti in base al comportamento in cottura; il selezionatore, che può indirizzare le sue scelte varietali anche in funzione delle esigenze del mercato e dei consumatori. A pag. 7 Messaggio pubblicitario con finalità promozionale. Per le condizioni contrattuali ed economiche fare riferimento ai fogli informativi disponibili presso le filiali e sul sito della banca alla sezione Trasparenza. La presente offerta è valida per tutte le richieste di mutuo sottoscritte entro il 30/06/2014 e stipulate entro il 30/09/2014. 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Anno LVII n. 10 Mensile di informazioni agricole industriali e commerciali sul RISO dell'Ente Nazionale Risi

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MENSILE D’INFORMAZIONI AGRICOLE - INDUSTRIALI - COMMERCIALI

www.enterisi.it - @EnteRisi

Anno LVII - n. 10 Novembre 2014

PREVISIONI Le considerazioni dei tecnici dell’Ente Nazionale Risi a metà ottobre mentre era in corso la mietitura

Un raccolto all’insegna della variabilitàUn 2014 molto bizzarro per l’andamento climatico che non consente ancora un’analisi uniforme

SEGUE A PAG. 3

AVVISO PER I RISICOLTORIRicordiamo che il 10 novembre scadono

i termini per presentare la denunciadi produzione del risone raccolto

nella campagna in corso.

Il modello di denuncia era allegato al precedente numero de “IlRisicoltore” e può essere richiesto a una delle Sezioni Provincialidell’Ente Nazionale Risi o scaricato collegandosi al sito www.en-terisi.it.

Per l’invio potete utilizzare le seguenti modalità:• compilazione via internet attraverso lo sportello virtuale• consegna o spedizione ad una delle Sezioni Provinciali dell’Ente

Nazionale Risi• trasmissione via fax al Centro Operativo di Vercelli al numero 02

30131188• invio, tramite posta elettronica, a [email protected]• invio, tramite posta elettronica certificata, [email protected]

Non verranno inviate ulterioricomunicazioni postali

a cura del ServizioAssistenza Tecnica ENR

Il 2014 sarà ricordato dalpunto di vista dell’anda-mento climatico come unanno molto bizzarro, conun’estate meteorologicapraticamente assente,con temperature sotto lemedie e con abbondanti,continue e diffuse preci-pitazioni. Questa conside-razione è forse una dellepoche che accumuna i di-versi areali risicoli italiani,essendo la variabilità laparola d’ordine di que-st’anno, tanto che persinola locuzione latina “in me-dio stat virtus” sembranon trovare riscontro inquesta campagna agraria.

Detto ciò, per fare unpunto della situazione ilpiù possibile coerente conla realtà, sulla base delleinformazioni disponibili ametà ottobre, è doverosoprocedere ad alcune di-

stinzioni, cominciando colsuddividere in grandi areela nostra risicoltura.

Il Nord EstPartiamo nel nostro

viaggio dalle zone risicoledi Ferrara e Rovigo dove a

metà ottobre la raccoltaera stata effettuata per cir-ca il 50% della superficie.In queste aree sono moltodiffuse varietà destinate alconsumo interno: ampiavariabilità si registra sullevarietà più sensibili alle

basse temperature verifi-catesi dopo il 15 agostocome Volano e Carnaroli,in funzione dell’epoca difioritura. Inoltre attacchitardivi di mal del collo han-no condizionato, oltre cheVolano e Carnaroli, anche

le coltivazioni di Arborio.Migliori le produzioni me-die per il gruppo Baldo:solo un leggero calo im-putabile principalmentead allettamento piuttostoche scarso investimentodegli impianti. Inoltre, nelprimo annodi diffusionein queste zo-ne, si è benpresentata lavarietà Cam-meo con ren-dimenti medipiù che sod-disfacenti. Ingenerale leprime produ-zioni sembrano in lineacon quelle del 2013, quindinon eccellenti, ma conampia variabilità tra terrenipoco organici o sabbiosi equelli argillosi con conte-nuti di sostanza organicapiù alta, che hanno ga-rantito le migliori produ-zioni. Questi risultati sono

riconducibili alle diversepratiche di fertilizzazionetra i differenti tipi di ter-reno: da quasi assente inquelli più organici fino adiverse epoche di frazio-namento dei concimi mi-nerali azotati nei suoli più

sabbiosi. Perle coltivazionieffettuate inquesti terre-ni, sono am-pie le diffe-renze di pro-duz ione infunzione delnumero d ifrazionamen-ti: più la con-

cimazione azotata è statafrazionata, migliore risultala produzione. Nelle pro-vince di Verona e Mantovala raccolta a metà ottobreaveva raggiunto circal’80% della superficie, percui il punto della situa-

tOvunque si nota

una maggiore facilitàdi sgranamento

delle pannocchiee granelli con dimensionileggermente più piccole

NOVARA Al convegno su “Riso domani” il ministro annuncia altre pressioni sulla Ue

Pma,Martina non si tira indietroMaurizio Martina non ha nessuna in-

tenzione di desistere sul tema delle im-portazioni dai Paesi Meno Avanzati. Anzi, ilministro delle Politiche Agricole, interve-nuto al convegno organizzato a Novara dalComune, “Riso domani, il futuro tra pos-sibile e impossibile” ha rilanciato: «Nonrinunciamoalla nostra iniziativa di pressionesull’Unione Europea in merito ai Pma: l’ap-plicazione della clausola di salvaguardia ri-mane sempre l'obiettivo, anche se non cinascondiamo che la battaglia è molto com-plicata. Ma nel contempo è necessariomettere in campoaltre strategie».Haquindiinvitato a «costruire azioni di promozione diun marchio italiano. Noi lombardi e pie-montesi diamo per scontate cose che nonlo sono per tutti». E a portare avanti «unamaggiore saldatura tra la produzione e l’e-nogastronomia, campo da sperimentare enon considerare operazione da salotto».

A pag. 5 .

La “consistenza” del riso cottoEcco come si determina la “consistenza” del

granello dopo cottura oggi più specificatamentedefinita “resistenza all’estrusione”. Ce lo spiega lanuova puntata di “Speciale Analisi” a cura delLaboratorio chimico merceologico del CRR del-l’Ente Nazionale Risi.

La conoscenza del valore di consistenza di unadeterminata varietà di riso è di grandissimo in-teresse per svariati soggetti: il consumatore, inquanto permette di individuare il tipo di riso piùidoneo a una certa preparazione culinaria; l’in-dustriale, che è in grado di differenziare i propriprodotti in base al comportamento in cottura; ilselezionatore, che può indirizzare le sue sceltevarietali anche in funzione delle esigenze delmercato e dei consumatori.

A pag. 7

Messaggio pubblicitario con finalità promozionale. Per le condizioni contrattuali ed economiche fare riferimento ai fogli informativi disponibili presso le filiali e sul sito della banca alla sezione Trasparenza. La presente offerta è valida per tutte le richieste di mutuosottoscritte entro il 30/06/2014 e stipulate entro il 30/09/2014. La richiesta di mutuo è soggetta a valutazione e approvazione da parte della Banca. Il mutuo è disponibile per durate da 10 a 25 anni e viene proposto sia nella versione a tasso fisso pari a 4,75% sianella versione a tasso variabile pari ad Euribor 3 mesi – media percentuale mese precedente maggiorato di uno spread di 2,50%. Importo massimo finanziabile 80% del valore dell’immobile. Per un mutuo di importo di 100.000 euro e con durata 10 anni a ratemensili: TAEG versione a tasso fisso pari a 6,005% – TAEG a tasso variabile (aggiornamento al 17/03/2014) pari a 3,921% – Spese istruttoria: 1% dell’importo erogato con un massimo di 1.000 euro – Spese di perizia: 320 euro – Spese di incasso rata: 2,75 euro.

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2 NOVEMBRE 2014

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TECNICA NOVEMBRE 2014 3

zione si avvicina alla realtàfinale. Zona tipica del Via-lone Nano, che registrarendimenti a ettaro infe-riori rispetto al 2013. Il calodi produzione è ricondu-cibile all’andamento sta-gionale anomalo che halimitato la densità degliimpianti e ha provocatomaturazioni incompletedelle cariossidi, oltre a fe-nomeni di sterilità fiorale omal del collo manifesta-tesi a macchia di leopardo.Anche la varietà Carnaroliraccolta in queste provin-ce registra un leggero calodella produzione rispettoal 2013.

La SardegnaQui la raccolta è iniziata

n e i p r i m igiorni di ot-tobre arrivan-do a circa il30% verso lametà del lostesso me-se. Il ritardovege t a t i vosegnalato al-l’inizio di set-tembre si è risolto graziealle temperature elevate difine settembre e inizio ot-tobre. Le prime produzionisembrano in linea conquelle del 2013, fatta ec-cezione per alcune risaiecoltivate con varietà indi-ca, colpite da mal del colloin epoca avanzata. Anchele varietà da interno nonpresentano particolari pro-blemi, solo alcune risaiesono state interessate daattacchi di mal del collo dimedia intensità.

La LombardiaSpostiamoci ora nelle

zone di maggiore diffusio-ne di coltivazione del riso.Iniziamo dalle diverse zo-ne della Lombardia dove latrebbiatura è iniziata a me-tà settembre. Nelle zonedi Pavia e Milano la rac-colta a metà ottobre eraormai giunta a circa il 70%della superficie coltivata:favorite dal bel tempo edalla mancanza di allet-tamento del riso, le mie-titrebbiatrici hanno lavora-to velocemente. Nelle va-rietà destinate al mercatointerno diffuse in questoareale si segnalano cali diproduzione a volte rilevan-ti, dovuti a presenza diaborto fiorale e colaturaapicale, ma principalmen-te ai danni causati dallemalattie fungine, tra cui ilbrusone è sicuramente lapiù presente e dannosa.La produzione è molto al-talenante, alcuni appezza-

menti danno buone pro-duzioni alternate ad altricon produzione scarsissi-ma. Varietà più “rustiche”come Baldo e S. Andreahanno risentito meno deidanni provocati dalle tem-perature non ideali che sisono verificate nella faseriproduttiva delle coltiva-zioni. Le varietà a ciclo piùlungo del gruppo merceo-logico lungo B (quasi in-teramente legate alla tec-nologia Clearfield©) semi-nate nella prima quindi-cina di aprile confermanonelle zone lombarde e perle prime raccolte, i datiproduttivi dello scorso an-no. In generale per le va-rietà seminate ai primi diaprile le performance pro-

duttive si av-v i c inano aquelle delloscorso anno,avendo go-duto anche diottime condi-zioni climati-che nel mo-mento dellar a c c o l t a ,

mentre per le varietà se-minate intorno alla metà dimaggio, gli agricoltori la-mentano una perdita pro-duttiva.

Situazione simile anchein Lomellina dove sonocoltivate varietà apparte-nenti a diversi gruppi mer-ceologici: dopo la raccoltadi circa il 50% della su-perficie, dalle prime stimele varietà del gruppo lungoB sembrano le più pena-lizzate dall’andamento cli-mat ico del2014, mentrele produzionisembrano di-s c r e t e s i aper il gruppodei tondi, siape r que l l odei lunghi Ada parboiled.In questo ul-timo grupposolo qualche varietà ha evi-denziato risultati molto al-talenanti, con produzionimolto diverse in relazionealle diverse condizioniagronomiche di coltivazio-ne: tipi di terreno, zone dicoltivazione, ma soprattut-to fertilizzazioni non sem-pre eseguite al meglio.

Il NovareseContinuando a spostar-

ci nelle zone risicole an-diamo nel territorio dellaprovincia di Novara: anchequi si conferma la parola“variabilità”. L’andamentoclimatico della “non” esta-te 2014 ha influenzato in

senso negativo lo sviluppovegetativo del riso: gli ab-bassamenti termici delmese di luglio e agostohanno provocato soprat-tutto al nord della provin-cia, e più diffusamente suvarietà più sensibili, feno-meni più o meno estesi disterilità e aborti fiorali, an-che se per fortuna da fineagosto a tutto settembrela situazione meteorologi-ca è nettamente miglio-rata, permettendo unbuon recupero delle col-tivazioni. Ciò nonostante,la conseguenza è statache, mediamente a livelloprovinciale, le coltivazionihanno in certi casi accu-mulato un ritardo vege-tativo da 7 a 15 giorni circarispetto alla norma, ritar-dando quindi la matura-zione lattea/cerosa e diconseguenza la raccolta.

Tutte queste situazioni,oltre agli scarsi accesti-menti e al difficile con-trollo delle malerbe, han-no influenzato negativa-mente le produzioni. L’u-nico dato positivo è che lemalattie fungine, compar-se diffusamente sul ter-ritorio all’inizio dell’estate,non si sono ulteriormentesviluppate e diffuse limi-tando così i danni. Daiprimi dati rilevati sul ter-ritorio della provincia diNovara, relativi al 30% cir-ca della superficie, si ipo-tizza un calo medio pro-duttivo abbastanza diffusosul territorio, presumibil-mente compreso tra il10-15 % rispetto allo scor-

so anno.

Il VercellesePer parlare

della risicol-tura vercelle-se una primad is t inz ionev a s i c u r a-mente legataal territorioche presenta

un’ampia variabilità. Unaplausibile divisione peraree più omogenee po-trebbe essere: vercellesebasso - a sud di Vercelli,vercellese alto - a nord diVercelli, Baraggia e OltrePo Casalese.

In tutte queste aree ven-gono coltivate indistinta-mente varietà appartenen-ti a tutti i diversi gruppimerceologici, che per di-versità di considerazionida analizzare raggruppe-remo in: un grande gruppocomposto da tondi e lun-ghi A da parboiled, un se-condo gruppo compostoda lunghi A da mercatointerno e infine il gruppodei risi a profilo indica. Inultimo è giusto conside-rare, seppur in modoestremamente semplifi-cato, le diverse epoche disemina che possono es-sere divise in: precoci seavvenute entro la primasettimana di maggio, e tar-dive se comprese tra laseconda settimana dimaggio e la fine del mese,trascurando chi per sva-riati motivi è andato oltre

arrivando a seminare neiprimi giorni di giugno. Ametà ottobre esisteva an-che un’ampia variabilità disuperficie raccolta a se-conda delle diverse zonecon un vantaggio per ilbasso vercellese a confinecon il casalese, e un ri-tardo maggiore nelle zonedi Baraggia e Oltre Po ca-salese. Sottolineando tut-te le variabili sin qui evi-denziate, dalle prime in-formazioni raccolte, si puòdistinguere tra i diversi tregrandi gruppi citati in pre-cedenza. Procediamo conordine.

• Tondi e lunghi A daparboiled. Per le semineprecoci produzioni similialla passata stagione intutti gli areali considerati,Baraggia compresa. Nellostesso gruppo per le se-mine più tardive si ricon-fermano produzioni buonenel vercellese alto e bas-so, non molto buone inBaraggia e medie nell’Ol-tre Po casalese.

• Lunghi A da mercatointerno. Per le semine pre-coci, in particolare quelleinterrate a file, i risultatiproduttivi sono piuttostovariabili: medi nella zonadel basso vercellese, scar-si nell’alto vercellese e inBaraggia, dove queste va-rietà sensibili al freddohanno sofferto molto l’an-damento climatico avver-so che ha causato abortofiorale e mancata fecon-dazione dei granelli. Per lesemine tardive, che de-vono essere considerate

eccezionali per queste va-rietà contraddistinte gene-ralmente da cicli vegeta-tivi medio lunghi e di sta-gione, le produzioni scen-dono ulteriormente in tut-te le zone indistintamen-te.

• Varietà a profilo indica.Per le varietà seminateprecocemente, general-mente con la tecnica a fileinterrate, si rilevano risul-tati produttividiscreto-buo-n i m a c o-munque infe-riori al 2013,per tutte lezone consi-derate. Nellesemine tardi-ve si riscon-trano i mag-giori cali pro-duttivi, che possono an-dare dal 10 al 20% in me-no rispetto alla scorsa an-nata. Per questo gruppovarietale le zone meno pe-nalizzate sono certamentealcune zone del casalese eil basso vercellese, men-tre la situazione peggiorapassando all’alto vercelle-se fino ad arrivare alla zonadi Baraggia, dove questevarietà già poco si adat-tano in annate normali.

Le perdite di produzionesono da imputare a ste-rilità dei granelli dovutaalla particolare suscettibi-lità alle temperature piùbasse rispetto alla mediastagionale, e a un minorinvestimento condizionatoanche dallo scarso irrag-giamento solare nel pe-

riodo dell’accestimentonel mese di luglio, connumerosi giorni di cielocoperto.

La qualitàFattore comune dei pri-

mi risoni raccolti è, me-diamente in tutti i territori,la qualità dei granelli, conrese alla lavorazione buo-ne e bassa percentuale digrani danneggiati. Fortu-

na t amenteanche per ilprodotto rac-colto dopo lep i o g g e d imetà ottobresembrano ing e n e r a l econfe rmat iquesti dati,con un legge-ro peggiora-

mento, come previsto, perquanto riguarda la percen-tuale di grani danneggiati.Non mancano tuttavia leeccezioni con esiti più ne-gativi per alcune partitecoltivate e raccolte in con-dizioni non ottimali.

Ovunque si nota in que-sta annata una maggiorefacilità di sgranamentodelle pannocchie e granellicon dimensioni legger-mente più piccole.

In ultimo l’augurio chequando leggeremo questerighe la raccolta sia ormaifinita senza ulteriori “in-toppi”, per chiudere il pri-ma possibile una campa-gna di minore soddisfa-zione rispetto al 2013 peralcuni produttori e più pe-nalizzante per altri.

tA Pavia e Milano

cali di produzione a volterilevanti per le diverse

varietà destinateal mercato interno

tA Novara, la raccolta a

metà ottobre era arrivatasolo al 30% circa, e si

ipotizzava un calo mediocompreso tra il 10-15 %rispetto allo scorso anno

tFattore comune dei

risoni raccolti è la qualitàdei granelli con rese

alla lavorazione buonee bassa percentualedi grani danneggiati

Continua da pag. 1 - Lo stato del raccolto

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TECNICA4 NOVEMBRE 2014

Le due linee di fertilizzanti con inibitore della ni-trificazione 3,4 DMPP anche quest’anno hannogarantito partenze ottimali e raccolti invidiabili.Le strategie di concimazione e diserbo sono i dueaspetti fondamentali per una partenza ottimaledella risaia.Utilizzare un azoto efficiente, che nonlasci residui, che riduca al minimo il rischio di ca-renze o di eccessi durante le fasi fenologiche piùavanzate, significa impostare il ciclo colturale del-la risaia nella maniera più opportuna.La tecnologia dell’inibitore 3,4 DMPP, alla basedei concimi Entec® e Flexammon® , consente diottenere esattamente questi risultati. Non stupi-sce quindi che anche quest’anno i risicoltori chesi sono affidati a questi fertilizzanti abbiano otte-nuto risultati eccellenti in termini di quantità equalità della granella.Le proposte di concimazione di EuroChemAgro

sono diversificate a seconda delle varietà, dellenecessità nutrizionali, della tipologia di semina,delle tecnologie di coltivazione adottate. L’am-pia gamma di prodotti, parte della quale studiataappositamente per le particolari condizioni agro-nomiche che si vengono a creare nei terreni dirisaia, garantisce un apporto equilibrato degli ele-menti nutritivi necessari.In linea generale, come concimazione di fondo, ifertilizzanti con azoto inibito dal 3,4 DMPP sonoEntec® 46 o Flexammon® (24+0+29 o 32+0+18).Il consiglio, in ogni caso, è quello di prevederecirca il 50-60% dell’azoto totale da distribuire inquesta fase iniziale.Una valida alternativa è Entec® 13+0+20, parti-colarmente indicato nella semina a file interrate.Flexammon® 19+0+35 per i terreni che necessi-tano invece maggiore apporto di potassio.

La copertura, normalmente effettuata dopo il di-serbo delle Ciperacee con un eventuale secondointervento in fase di spighetta 1 cm, prevede an-cora Flexammon® nelle sue diverse formulazionie, come alternativa o in aggiunta al sempre vali-do Entec® 46 , anche Entec® 26, in dosi indicativedi 150 kg/ha.Questo programma di concimazione determinaun utilizzo estremamente efficiente dell’azoto,evitando gli squilibri nutrizionali caratteristici del-la semplice urea e di altri tipi di concimi azotatiin commercio.Partenza ottimale, sensibile aumento dei culmidi accestimento, crescita omogenea dei culmi ecolorazione verde intenso, sono stati evidentisegnali di una coltura sana e nutrita in manieraequilibrata, che si sono poi tradotti in raccolti ec-cellenti.

www.EuroChemAgro.it

EuroChemAgro: anche quest’anno le lineeEntec® e Flexammon® si sono dimostrate vincenti

I.P.

IL CONVEGNO Si è svolto al Complesso San Giuseppe dell’Università degli Studi del Piemonte Orientale a Vercelli

Risinnova, le scoperte fatteIndividuati i geni responsabili delle resistenze a diverse malattie del riso

Sonostati individuati i genipresenti nel riso responsabilidella resistenza a differentimalattie del riso, finalizzati aridurre i trattamenti chimiciper il controllo delle pato-logie, e quelli che determi-nano la tolleranza o meno astress di natura ambientale.Così come sono stati iden-tificati i caratteri genetici dautilizzare per selezionarenuove varietà idonee alla col-tura in asciutta del riso perlimitare le elevate necessitàdi acqua d'irrigazione per lacoltivazione. Insomma, co-me ha sottolineato Giampie-ro Valè, diretto del CRA, ilConsiglio per la Ricerca e lasperimentazione in Agricol-tura di Vercelli, «I risultati diquesto progetto avranno tan-te rilevanze inrisaia, perchépotremo darei n d i c a z i o n iprecise agliagricoltori, inquanto ades-so sappiamo ilperché di certif e n o m e n i ,quali piante re-sistono meglio e quali ac-corgimenti prendere».

Sono questi i risultati di“Risinnova” il progetto finan-ziato daAGER, cheha visto la

partecipazione di ben 12strutture di ricerca (CNR - diTorino e Milano -, Universitàdegli Studi di Milano, di To-rino, di Modena e ReggioEmilia, di Padova, di Parma,di Pavia, di Ferrara nonchè ilParco Tecnologico Padano e

l ' I C G E B ) ,coordinate dalCRA, presen-tati lo scorso23ottobre, du-rante un con-v e g n o , a lComp lessoSan Giuseppedell’Universitàdegli Studi del

Piemonte Orientale a Vercel-li.

«Abbiamo concentrato lenostre ricerche - ha spiegatoElisabetta Lupotto, direttrice

delDipartimentodi biologia eproduzioni vegetali del CRA -sugli aspetti genetici e ge-nomici delle piante per ca-pire come contrastare le pro-blematiche esterne e perprodurre meglio».

Al convegno sono statipresentati tutti i lavori portatiavanti dal 2011, quand’è par-tito il progetto, ad oggi. CosìGian Attilio Sacchi, dell’Uni-versità degli Studi di Milano,ha spiegato come si è riuscitia individuare le principali fon-ti di tolleranza a stress am-bientali - quali quello termico,quello relativo alla disponi-bilità idrica e sulla salinità -attraverso l’analisi di quasi300 varietà coltivate nelle di-verse condizioni (in asciutta,in sommersione, in sommer-sione ritardata, con debole

salinità...). Sul tema della tol-leranza alle basse tempera-ture ha lavorato anche il grup-po guidato Martin Kater(DiBS dell’Università degliStudi di Milano): ha indivi-duato alcune varietà più sen-sibili di altre, come il S. An-drea, che per le basse tem-perature nelle fasi iniziali dicrescita e in fioritura potreb-be subire una resa più ri-dotta. Chi, invece, si è piùspecificatamente occupatodella risposta del riso alla ri-dotta disponibilità idrica e allasalinità è stato il team del-l’Università degli Studi di Pa-dova guidato da Fiorella LoSchiavo: l’analisi dettagliatadi cinque diverse varietà hamostrato come sia il Baldoquello che risponde in modorapido allo stress da sale.

Luigi Cattivelli, del Centrodi ricercaper la genomicae lapostgenomica animale e ve-getale di Fiorenzuola d’Arda,h a i n v e c espiegato co-me si è arrivatia identificarenuove fonti dir e s i s t e n z averso alcunemalatt ie, inparticolare ilbrusone del ri-so. Un lavoroche ha visto una lunga analisie confronto fra varietà re-sistenti come il Gigante Ver-celli o il Salvo e di varietàparticolarmente sensibili algiavone come il Vialone Na-no o il Maratelli. Dallo studiogenetico di queste coppie(circa 2.000 i geni coinvolti) si

è arrivati a formulare dellesequenze che porteranno aintrodurre nuove resistenzeo a creare nuove varietà.

Della ricer-ca sui batteriha, poi, parlatoVittorio Ventu-ri dell’ICGEBdi Trieste, il cuilavoro è statodup l ice : dauna parte indi-viduare le se-quenze geno-

miche dei ceppi più virulenti,dall’altra isolare gli endofitiper trovare i batteri che eser-citano effetti positivi sullacrescita delle piante per an-dare poi a stimolarli. Adessola ricerca è pronta per andarein serra o in campo per ve-rificarne gli effetti.

RISINNOVAA sinistra, irelatori inter-venuti al con-vegno svolto-si al Comples-so San Giu-seppe dell’U-niversità degliStudi del Pie-monte Orien-tale a Vercelli.A destra, unaparte del pub-blico

tIl progetto è stato

finanziato da AGER, e vihanno partecipato ben12 strutture di ricercacoordinate dal CRA

t«Adesso sappiamo il

perché di certi fenomeni,quali piante resistono

meglio e qualiaccorgimenti prendere»

ECONOMIA NOVEMBRE 2014 5

NOVARA Il convegno organizzato dal Comune su «Riso domani, il futuro tra possibile e impossibile»

Filiera a confronto traPmaemercato internoIl ministro Martina: ««Non rinunciamo alla nostra iniziativa di pressione sull’Unione Europea»Gianfranco Quaglia

«Non rinunciamo allanostra iniziativa di pres-sione sull’Unione Europeain merito ai Pma, l’appli-cazione della clausola disalvaguardia rimane sem-pre l'obiettivo, anche senon ci nascondiamo che labattaglia è molto compli-cata. Ma nel contempo ènecessario mettere incampo altre strategie».Maurizio Martina, ministrodelle Politiche Agricole, siè rivolto così ai risicoltori ealle organizzazioni agricoledurante il convegno or-ganizzato a Novara dal Co-mune, «Riso domani, ilfuturo tra possibile e im-possibile». Per il ministro èindispensabile ora più chemai «costrui-re azioni dipromozionedi unmarchioitaliano. Noilombardi epiemontesid i amo pe rscontate co-se che non losono per tut-ti. Alzare iconsumi interni? Il mini-stero è pronto a fare la suaparte, ma occorre anche

un’innovazione organizza-tiva del settore. Penso, adesempio, a una maggiore

saldatura trala produzio-ne e l’enoga-s t ronomia ,c amp o d asperimenta-re e non con-siderare ope-raz ione dasalotto».

Il ministroha invitato a

considerare modelli sulfronte dell’aggregazione:«Non esiste un solo stru-

mento, ma è necessarioavere in testa un unicoobiettivo, arrivare allamassima convergenza.Un mondo della risicolturadiviso sarebbe più debole.Tra fine anno e inizio 2015dobbiamo mettere a pun-to un progetto chiaro, unastrategia per il settore ri-sicolo italiano, che non siasoltanto uno spot, ma siacontinuativo. Esempi dicollaborazione già esisto-no e dobbiamo svilupparli:bene il dialogo tra Pie-monte e Lombardia».

Il ministro ha tratto le

conclusioni dopo un con-fronto tra i molti attori del-la filiera che si sono al-ternati durante il conve-gno.

A cominciare dall’as-sessore regionale all’agri-coltura della Regione Pie-monte, Giorgio Ferrero, ilquale si è detto scetticosulla battaglia per la clau-sola di salvaguardia: «Sece la giochiamo solo con idazi è molto debole, l’u-nica vera battaglia è quelladella trasparenza: lasciareche i consumatori scel-gano quale riso acquista-re, attraverso l’identifica-zione e una etichettaturachiara».

«No a una lotta di re-troguardia». Così il pre-sidente dell’Ente Naziona-le Risi, Paolo Carrà: «Nonpossiamo nasconderciche il mercato del riso èvecchio, le aziende sonopoco strutturate sotto ilprofilo commerciale. Iosono per il libero mercato -ha proseguito - ma in mo-do corretto. Gli aiuti con-cessi dall’Ue ai Paesi Pmafiniscono per favorire lemultinazionali che realiz-zano impianti di trasfor-mazione in Thailandia e

Vietnam. Quanto a Expo,Ente Risi ci sarà e stiamogià pensando al dopo».

In campo anche il mon-do universitario e della ri-cerca. Michele Fino, pro-rettore dell’Università diScienze Gastronomiche diPollenzo, ha citato l’esem-pio di Isoladella Scalaper valorizza-re il riso at-traverso la ri-c e t t i s t i c a :«In questomodo si por-ta nel mondonon solo il ri-so, ma qual-cosa in più, un valore ag-giunto».

Stefano Bocchi, docen-te di agronomia e colti-vazioni erbacee all’Univer-sità di Milano ha sotto-lineato: «Innovazione par-tecipata, questo è l’obiet-tivo. La ricerca deve coin-volgere tutta la filiera, oc-cuparsi del territorio».«L’Università può eserci-tare un ruolo centrale met-tersi a disposizione delleaziende caso per caso - hadetto a questo propositoEliana Baici, direttore Di-partimento Economia e

Impresa dell’ateneo Pie-monte Orientale - Occorrefare di più per rafforzarel’offerta».

Le proposte, infine, deipresidenti delle organizza-zioni agricole di Novara. Acominciare da Paola Bat-tioli, leader di Confagri-

c o l t u r a :«D’accordovalorizzare ilMade in Italy,ma la politicanon riesce adarci rispo-ste veloci, lerisorse eco-nomiche so-no complica-

te». Questo, invece, il pa-rere di Manrico Brustia(Cia): «Metteteci in con-dizione di poter lavorareper promuovere il marchioriso italiano». Infine, l’o-pinione del presidente no-varese di Coldiretti Fede-rico Boieri: «La legge sulmercato interno del risoserve per valorizzare il no-stro prodotto. Nel passag-gio risone-riso occorremantenere la tracciabilitàe l’etichettatura d’origine.Inseriamo meccanismi dicontrollo e sanzioni ade-guate».

IL CONVEGNO DI NOVARAA fianco, da sinistra, il presidente dell’Ente Risi Paolo Carrà, Sara Paladini, assessore all’Agricoltura delComune di Novara, Andrea Di Stefano, responsabile Affari Istituzionali di Novamont, Andrea Ballarè,sindaco di Novara, e il ministro delle Politiche Agricole, Alimentari e Forestali, Maurizio Martina. Sopra, irappresentanti delle organizzazioni agricole intervenuti

t«L’applicazione della

clausola di salvaguardiarimane semprel'obiettivo, ma

la battaglia è moltocomplicata»

t«Dobbiamo mettere

a punto una strategiaper il settore risicolo chenon sia solo uno spot,ma sia continuativo»

.

Buono di consegna e certificato di trasferimento risone

COS’È è il documento che deve accompagnare ogni trasporto etrasferimento di risone effettuato in Italia, anche per il prodottoproveniente o destinato ad un altro Paese.

CHI deve richiedere il rilascio del certificato/buono chiunque detengarisone e debba trasportarlo o trasferirlo. Per ottenere il rilascio deldocumento richiesto, l’interessato deve preventivamente essere statoiscritto nell’elenco degli operatori detenuto da Ente Risi.

PERCHÉ è un obbligo previsto dalla legge istitutiva dell’Ente Risi.

COME SI FA due sono le modalità per ottenere il rilascio del certificato/buono:

1. stampa e consegna da parte di Ente Risi, a seguito di richiesta

a. compilata e presentata presso gli uffici dell’Ente,

b. compilata on-line collegandosi al sito www.enterisi.it einviata per mail al Centro Operativo dell’Ente([email protected]),

c. compilata scaricando il modulo dal sito www.enterisi.it, econsegnata o inviata con le modalità indicate sul modulostesso.

2. stampa direttamente presso la sede dell’operatore, utilizzando imodelli cartacei consegnati dall’Ente, compilati

a. per mezzo dei propri supporti informatici,

b. per mezzo della procedura messa a disposizione dall’Entetramite il proprio sito internet.

L’ABC DELLA FILIERA

Le norme per trasportare il risoneA cura dell’Area Mercati

“Ogni e qualsiasi trasporto e trasfe-rimento di riso greggio, anche non in con-seguenza di vendita, deve essere accom-pagnato da apposito certificato rilasciatodall’Ente”: così è scritto nella legge che haistituito l’Ente Risi. Nella stessa legge èprevisto anche che il certificato sia so-stituito dal “buono di consegna”, rilasciatodall’Ente nei casi di trasporto di risone inseguito di vendita, previo pagamento del

diritto di contratto. Ecco spiegato perchénei documenti emanati dall’Ente si parlatalvolta di buono e talvolta di CTR (cer-tificato di trasferimento risone). In entram-bi i casi sono previste varie tipologie (cau-sali) di trasporto e trasferimento di risone,connesse con le attività dei diversi ope-ratori della filiera: industrie risiere, com-mercianti, sementieri, mangimisti, ecc.Nei prossimi mesi descriveremo le prin-cipali caratteristiche e differenze relative aicertificati/buoni di uso più comune.

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6 NOVEMBRE 2014

Anche nelle macchine da raccolta ci sono modelli di una specie a parte. Laverda Serie M 300,ad esempio: mietitrebbie così particolari da fare categoria a sé. Bassi consumi e costi di esercizioridotti appartengono infatti ad una classe, mentre le caratteristiche (piattaforma di taglio concoclea antiusura*) e le prestazioni (velocità di scarico di 105 l/sec.*) le rendono competitive conle più grandi, in grado di sorprenderti per produttività e qualità della granella.

Laverda Serie M 300:una scelta di affidabilità, per chi non ama le sorprese.* dati riferiti alla serie M 300 versioni riso e mais

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TECNICA NOVEMBRE 2014 7

Figura 1 – La forza applicata

SPECIALE ANALISI E’ fondamentale per avere un’idea rapida del suo comportamento durante il consumo

Ieri era la “consistenza” del riso cotto,oggi è la “resistenza all’estrusione”

C. Simonelli* - M. Cormegna*

Questo mese viene pre-sentata un’analisi di parti-colare importanza per la ca-ratterizzazione del riso: la“consistenza” del granellodopo cottura. Essa, unita-mente alla collosità, rappre-senta quelle che vengonodefinite “analisi reologiche”o, con termini anglosassoni“instrumental texture ana-lysis”, cioè una proceduraanalitica che sottopone ilcampione a condizioni notedi sforzo e deformazione inmodo controllato, dalla qua-le possono esserne rilevateparticolari caratteristiche fi-siche. Nel titolo si è evi-denziata la duplice deno-minazione dell’analisi inquanto, inizialmente, la me-todica da seguire, era rap-presentata da una Normaitaliana emessa da UNI cheriportava il termine consi-stenza; successivamente, ilrecepimento della stessa inambito internazionale co-me Norma ISO, ha com-portato la più corretta de-finizione della consistenza,come “resistenza all’estru-sione”. Tuttavia, per consue-tudine, continueremo achiamarla consistenza.

Cosa descrive?La consistenza rappre-

senta la forza necessaria aestrudere un quantitativostandardizzato di riso cotto,posto in una cella di com-pressione, attraverso unpiatto forato, tramite un pi-stone in movimento verti-cale a velocità costante. Ilvalore di forza viene espres-so in kg/cm².

Perché si determina?Il riso, quale alimento,

può essere caratterizzato inmodo esaustivo attraversoanalisi sensoriali condottecon panel di giudici adde-strati. Sicuramente queste

analisi forniscono un copio-so numero di informazionima, spesso, sono lunghe ecostose. Per avere un’idearapida del comportamento,durante il consumo, comeriso cotto, è possibile con-durre analisi di tipo stru-mentale, in particolare laconsistenza (del tutto as-similabile al parametro sen-soriale “ma-sticabilità”) ela col los i tà(analoga al pa-rametro sen-soriale “ade-sività”).

La cons i-stenza è diret-tamente pro-porzionale alcontenuto di amilosio, ov-vero risi a elevato conte-nuto di amilosio possiedo-no elevata consistenza e vi-ceversa. La conoscenza delvalore di consistenza di unadeterminata varietà di riso èdi grande interesse per sva-riati soggetti: il consuma-tore, in quanto permette diindividuare il tipo di riso piùidoneo a una certa prepa-razione culinaria; l’industria-

le, che è in grado di dif-ferenziare i propri prodotti inbase al comportamento incottura; il selezionatore, chepuò indirizzare le sue sceltevarietali anche in funzionedelle esigenze del mercatoe dei consumatori.

Come si determina?Il laboratorio chimico

merceologicoper la deter-m i n a z i o n eanalitica utiliz-za il metodoriportato nellanorma UNIE N I S O11747:2012.La proceduraconsiste nel

sottoporre a cottura a va-pore un quantitativo fisso diriso lavorato (20 g), in acquadistillata (38ml) per un tem-po fisso, uguale per tutti itipi di riso (20 minuti più 10minuti a fonte di calorespenta). Dopo la cottura,singole porzioni di 17 g diriso, lasciate preventiva-mente raffreddare a tem-peratura ambiente, vengo-no sottoposte alla determi-

nazione analitica, condottatramite analizzatore di strut-tura SMS TA.XT plus.

Per l’esecuzione del test,la porzione di riso cotto vie-ne introdotta all’interno diuna cella di Ottawa modi-ficata, il pistone viene quin-di fatto scendere alla ve-loc i t à cost ante d i 10cm/min., registrando in

continuo la forza applicatadurante l’estrusione dellamassa di riso. Il valore me-dio della forza applicata du-rante la fase corrisponden-te al plateau del diagrammadi estrusione rappresenta laconsistenza del riso cotto(figura 1).

Il dato numerico che rap-presenta la consistenza è lamedia di 6 determinazionianalitiche. Il laboratorio for-nisce il valore finale di con-sistenza calcolando la me-dia di 2 analisi condotte intempi diversi (in totale 12determinazioni analitiche).

…alcuni risultatiSotto, nel Grafico 1, sono

riportate alcune varietà ita-liane con i range entro cui sitrovano i valori di consisten-za, tenendo conto dei ri-sultati di diverse annate di

coltivazione.

…per approfondirel’argomento

• UNI EN ISO 11747:2012“Riso – Determinazionedella resistenza alla estru-sione del riso dopo cottu-ra”.

• ERSAF, Regione Lom-bardia, in collaborazionecon Ente Nazionale Risi(2011) “Caratterizzazionesensoriale e chimico-mer-ceologica di riso”, Sottopro-getto Grandi Colture e RetiDimostrative Cerealicole.Riso 2010-2011.

• AA.VV. (2008) “Il Riso”.Collana Coltura & Cultura,Bayer CropScience. Ed.Script, Bologna.

• M. Cormegna, C. Si-monelli (2013) “Resistenzaall’estrusione e consistenzadel riso cotto”, Il Risicoltore,aprile 2013 (7).

*Ente Nazionale Risi -Laboratorio Chimico

Merceologico (CentroRicerche sul Riso)

0 0,2 0,4 0,6 0,8 1 1,2 1,4

Aia c e

Arborio

Ba ld o

Carna roli

Ga nge

Loto

S. And rea

Selenio

Tha ibonnet

Via lone Na no

varie

c onsistenza [kg / c m2]

A fianco, la figura rappresenta iltipico profilo della forza appli-cata durante l’estrusione del ri-so cotto. In alto a destra, lo stru-mento utilizzato nel laboratoriodel Centro Ricerche sul Riso diCastello d’Agogna per la deter-minazione della consistenza suun riso cotto

Grafico 1 – Varietà con le consistenze caratteristichetLa consistenza è

direttamenteproporzionale

al contenuto di amilosiodel chicco di riso

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ECONOMIA8 NOVEMBRE 2014

RisoprotagonistaascuolaDiversi istituti stanno portando avanti progetti che lo vedono in primo piano.La “Sabin” di Segrate (Mi) in visita al CRR e il progetto “Dal riso al sorriso”Il riso è protagonista an-

che a scuola. Causa anchel’Expo 2015 che vedrà il set-tore alimentare al centro del-l’attenzione per diversi mesidel 2015, in molti istituti sco-lastici sono state avanzatedelle proposte che vedono ilriso al centro dell’attenzione.E’ il caso, ad esempio, delprogetto “Dal riso al sorriso”che vede quali attrici alcunescuole novaresi: la seconda-ria di primo grado “Castelli”in rete con le primarie “Sa-croCuore”, “SanVincenzo”e“Maria Ausiliatrice”. Insiemeparteciperanno al concorso“La Scuola per Expo 2015”con un video girato in unacascina di Pagliate che muo-verà dal quadro collettivo chegli oltre 400 alunni hannorealizzato utilizzando le va-rietà di riso prodotte nel No-varese fornite da alcuni pro-duttori della zona.

Il quadro intende rappre-sentare sia un invito a col-laborare per la nutrizione delpianeta, a partire dal riso, siaunmessaggio di accoglienzae speranza, appunto “il sor-riso”. Nel video il quadro sitrasformerà in un tableau vi-vant, una raffigurazione mo-derna che unisce arti visive,come il video e la fotografia,alla musica, e, più specifi-

catamente, a una canzone ilcui testo esprimerà compiu-tamente i valori di riferimen-to che consentono di supe-rare l’ottica localistica in fa-vore di un contesto inter-nazionale avente al centro iltema della solidarietà e dellalotta alla fame nel mondo.

Riso protagonista ancheall’Istituto comprensivo “Sa-bin” di Segrate (Mi) dove sivuole realizzare un percorsoweb navigabile e giocabile.Ogni pagina corrisponde aun ambiente particolare (lacascina, la risaia, il mercato,la cucina...). La struttura deicollegamenti tra le pagine

permette di raggiungere lafine del gioco, avanzando oretrocedendo, in base alle

risposte date. Per risponde-re l’utente potrà “interroga-re” personaggi o oggetti pre-

senti in ciascuna pagina (es:la mondina, il sacco di riso..)attivando dei link che gli pre-senteranno immagini, bre-vissimi video, file audio, te-sti, pagine web. Questi do-cumenti conterranno le in-formazioni utili a raggiunge-re la pagina finale. Punto diarrivo e "tesoro" di questacaccia è la pagina del Ri-

cettario. Lo si potrà consul-tare per accedere alle ricetteper risotti differenti. Oppurelo si potrà “animare” per at-tivare un programma checrei una ricetta personaliz-zata, basata su ingredientiselezionati, o una ricetta“sperimentale”, creata dal-l'associazione automatica diingredienti casuali.

Sopra, alcune classi del “Sabin” di Segrate in visita al CentroRicerche sul Riso. A sinistra, gli scolari novaresi impegnati nelprogetto “Dal riso al sorriso”

Ris

one

ws

Il Premio “Donne & Riso”compie dieci anni

L’Associazione Donne & Ri-so propone un’e-dizione specialedel suo Premio,istituito dieci annifa, nel 2004, in oc-casione dell’annointernazionale delr iso. L’appunta-mento è per do-menica 16 novem-bre presso il Tea-tro Civico di via Monte diPietà a Vercelli.

Alle ore 16 è in programma

l’incontro “Il Riso è Arte!”che avrà per protagonisti ildirettore generale dell’Ente

Nazionale Risi Ro-berto Magnaghi,l’attore e registaRoberto Sbaratto,la curatrice delMuseo BorgognaCinzia Lacchia, lagiornalista Paolet-ta Picco e il mu-sicista Luigi Ran-ghino. Seguirà, al-

le 18, la consegna del Premio“Donne & Riso” 2014 che èstato assegnato a Katia Ric-

ciarelli (nella foto), soprano difama internazionale, attrice,amante della buona cucina ecultrice delle tradizioni con-tadine.

Le mille Virtù del nostroRiso italiano a Mortara

La Società Consortile SalaContrattazione Merci di Mor-tara e Lomellina, l’Associa-zione Lombarda FemminileAgricola e il Distretto Agricolodelle Risaie Lomelline hannoorganizzato l’incontro “Lemille Virtù del nostro Risoitaliano”. L’appuntamento è

per sabato 22 novembre, alleore 10, presso la Sala Con-trattazione Merci di piazzaTrieste a Mortara.

Interverranno Annalisa Al-berici, grande esperta dellacucina pavese e lomellina inparticolare, Mariangela Ron-danelli, docente di Scienze etecniche dietetiche applicatedell’Università di Pavia, lagiornalista Agnese Pellegrinie Carlo Respighi del Centrostudi tavola. L’incontro saràcondotto dal direttore dell’En-te Nazionale Risi, RobertoMagnaghi.

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VARIE NOVEMBRE 2014 9

I ringraziamenti del ministeroper la visita del CSA

Fiera del Riso da primatoA Isola della Scala serviti 380mila piatti di risotto. Record per il numerodi associazioni di volontariato e di regioni presenti alla 48ª edizioneL’edizione 2014 della Fie-

ra del Riso di Isola della Sca-la (Vr) conferma i numeridell’anno precedente; no-nostante sia durata una set-timana in meno. In poco piùdi un mese di apertura - dal17 settembre al 12 ottobre -il bilancio della manifesta-zione veronese è sicura-mente positivo: infatti, sonostati rilevati all’incirca lostesso numero di risotti(380mila) serviti nell’edizio-ne 2013, quando, appunto,la Fiera era durata una set-timana in più. Con giornateche hanno fatto registrarenumeri da record: domeni-ca 28 settembre, ad esem-pio, sono stati serviti quasi30mila risotti.

Numeri daprimato per lepartecipazionidelle associa-zioni di volon-t a r i a to chehanno chiestodi essere pre-senti alla ma-nifestazioneper promuo-vere le proprie iniziative. Traqueste anche alcune realtànazionali come Save TheChildren e San Patrignano.

Un altro record per la Fie-ra ha riguardato le regioni

presenti: tra concorsi edeventi enogastronomicihanno partecipato chef pro-venienti da Veneto, Pie-monte, Trentino Alto Adige,Emilia Romagna, Lombar-

dia, Friuli-Ve-nezia Giulia,Puglia, Siciliae Marche.

Ben59 inol-tre gli studen-ti dell’Enaip diI s o l a de l l aS c a l a c h ehanno potutofare esperien-za in fiera, sia

nelle cucine degli stand, sianella sala ristorante allestitaal Palarisitaly per ospitare iconcorsi e il Top Show.

«Ho avuto la possibilità ditoccare con mano quanto

sia complessa l’organizza-zione di questo evento - hacommentato alla fine LuigiMirandola, il nuovo ammi-

nistratore unico dell’EnteFiera insediatosi in prima-vera – eho avuto il piacere divedere una grande collabo-razione tra Ente Fiera, il Co-mune, le associazioni locali,le contrade, le riserie, il Con-sorzio per la tutela della IGP,la Strada del Riso e le forzedell’ordine. Tutti hanno la-vorato assieme garantendola qualità dell’organizzazio-ne, la sicurezza, la parte-

cipazione della comunitàisolana e la bontà dei piattiserviti negli stand. Il beltempo infine è stata la ci-liegina sulla torta di una fieraben riuscita».

Anche quest’anno EnteFiera ha affidato lemansionie i servizi essenziali nei pa-diglioni ad oltre 250 cittadiniisolani, in buona parte stu-denti o disoccupati.

«Isola della Scala ha di-

mostrato ancora una volta ilsuo valore - ha affermato ilsindaco Giovanni Miozzi -Un evento così per un Co-mune come il nostro è im-pegnativo, ma le soddisfa-zioni sono tante. I risultatiper le aziende e le moltefamiglie che hanno potutolavorare in fiera sono ancorpiù importanti perché otte-nuti in un momento diffi-cile».

FIERA DEL RISODue immagini dell’edizione2014: una serata affollata e al-cuni chef e ospiti

tUn’occasione anche di

lavoro: oltre 250 icittadini isolani, in buona

parte studenti odisoccupati, che hanno

lavorato in Fiera

.

“AutunnoPavese” si confermauna rassegna di successo

“L’Autunno pavese” si confermauna manifestazione di grande ri-chiamo e un’occasione per far co-noscere le produzioni locali. Nonper nulla l’edizione 2014 ha vistoincrementare il numero degliespositori.

Migliaia di persone si sono ri-versate, tra il 3 e il 6 ottobre, alPalazzo Esposizioni di Pavia perquesta importante rassegna eno-

gastronomica giunta alla 62esimaedizione.

Molti visitatori, in particolare fa-miglie conbambini, si sono fermatiallo stand predisposto dall’EnteNazionale Risi per conoscere qual-cosa di più di questo straordinariocereale, delle sue qualità e dellesue modalità di coltivazione cherisultano sempre molto affasci-nanti, soprattutto per i più piccoli.

Caro Paolo, ho il piacere diritornare sulla recente visitache i componenti del Comi-tato Speciale Agricoltura(CSA) hanno svolto presso ilvostro Centro Ricerche sulRiso, a seguito della riunioneche si è tenuta a Milano il 29settembre, nell'ambito delSemestre di Presidenza ita-liana del Consiglio dell'Unio-ne Europea.

Come ben sai, avevo par-ticolare premura che tutto sisvolgesse secondo il detta-gliato e scrupoloso program-ma, che abbiamo puntual-mente concordato e verifi-cato.

Ciò perché, in qualità diPresidente di turno del CSA,sarei ovviamente stato in-dividuato come primo re-sponsabile dell'evento. Ma,soprattutto, perché sia comeoperatore tecnicodel settoreagricolo, fortemente impe-gnato per il miglioramentodello stesso, che come cit-tadino italiano (due vesti cheanche tu ricopri!), avevo ungrande interesse a che que-sto evento potesse contri-buire a porre un ulteriore“mattone” sul grande edi-ficio della PAC, anche a fa-vore della nostra agricolturae, in particolare, della risi-coltura italiana.

Al terminedell'evento, de-vo constatare che, forse, sia-mo andati anche al di là delle

aspettative: i miei colleghidelegati del CSA hanno for-temente apprezzato quantoosservato ed appreso duran-te la visita (per molti di loroera il primo contatto “dal vi-vo” con il mondo del riso).

E di questo non posso cheringraziare te, il direttore ge-nerale Magnaghi e tutto lostaff del Centro Ricercheche, avendo fatto proprie lestesse esigenze di cui sopraho fatto riferimento, hannoreso possibile l'ottima riusci-ta della visita.

Con la presente, pertanto,ti prego di voler accettare imiei più vivi ringraziamenti edi volerli estendere a tutticoloro che, con il loro im-pegno, in prima linea o dietro

le quinte, hanno reso pos-sibile e ricco di successoquesto evento!

Ora, anche sulla scorta diquesta nostra piccola “vit-toria”, non rimane che con-tinuare a lavorare, duramen-te e con passione, giornodopo giorno, per garantire alnostro paese e alle gene-razioni, presenti e future, unarealtà agricola efficiente, so-stenibile e al passo con itempi!

Felice Assenzadirettore generale

dell’ex Dipartimento dellepolitiche internazionali edell'Unione europea delMinistero delle PoliticheAgricole Alimentari Fore-

stali

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∙ AGRIPIÙ SASMATTEO CAPRA & C.

∙ AGRISEME SRL∙ ARMA SRL∙ BALZARETTIAGRI-BUSINESS SRL

∙ BOIERI SNCDI BOIERI DANTE & C.

∙ CONSORZIO AGRARIODEL PIEMONTE ORIENTALE

∙ CONSORZIO AGRARIODI SARDEGNA

∙ CONS. AGR. DI VERCELLIE BIELLA SOC. COOP. ARL

∙ CONSORZIO AGRARIOPROV. PIACENZA

∙ DI & GI SRL∙ FALLARINI AGRICOLTURA SRL∙ GRAGLIA GEOM.GIORGIO & C. SNC

∙ HALVI SRL∙ L’AGRICOLA SRL∙ NUOVA FITOCHIMICA SRL∙ SATOLLINI SPA∙ SIMAR SRL∙ TERREMERSE SCRL∙ THARROS AGRICOLA SRL∙ TINAGRO SRL∙ VALLEAGRICOLA∙ VIPETROL SPA∙ VIRIDIA SRL∙ VITALI LORENZO SRL

IL RISO IN CUCINA10 NOVEMBRE 2014

Chi

è

.

Risotto alla zucca, acciughee aringa affumicata

IngredientiPer il latte aromatizzato300 gr di latte4 filetti di aringa affumicatagomma xantanaPortare it latte a 80°, lasciare

in infusione i filetti di aringa.Frullare al bimbpy, passare allochinois e legare con la gommaxantanaPer la crema di zucca1 cipolla1 spicchio di aglioOlio qb300 gr di zucca privata di semi

e buccia e tagliata a pezzi

100 gr di burroacido alla zuccaPer il burro

acido alla zucca250 gr di bur-

ro100 gr di pol-

pa di zucca (lazucca a spicchicon buccia e se-mi va cotta inforno 45 min a170gradi, pulita)

Aceto balsa-mico extra vec-chio qb

Vino bianco 500 gr1 scalogno

ProcedimentoRidurre il vino bianco del 90%

con lo scalogno affettato. Mon-

tare emulsionando con il mi-nipimer il burro, il vino caldoridotto, la zucca ancora calda el'aceto balsamico. Aggiustare disale

300 gr Riso carnaroliPer l'olio alle acciughe8 acciughe frullate con olio

extravergine200 gr di centrifuga di zucca

legata con un po' di maizena sulfuoco e aggiustata di sale.

Tostare il risotto con un filo diolio. Sfumare con un po' di vinoe portarlo a cottura con acquacalda in ebollizione e la purea dizucca.

Mantecarlo con il burro acido.Servirlo con alcuni schizzi di latteall'aringa, l'olio all'acciuga e lacentrifuga di zucca.

La ricetta

Paoletta Picco

Continuano le intervistesul tema“riso”agli chef stel-lati italiani.

Eccoci a parlarediAntoniaKlugmann, triestina, giova-nissima chef (una stella Mi-chelin nel 2013) che si dividetra il “Venissa” di Venezia e illocale da poco aperto traFriuli e Slovenia. Ci parla altelefonoappena rientratadalSalone del Gusto di Torino.

Ma andiamo con ordine.Prima leggete la sua biogra-fia qui a fianco. E’ in primapersonae rendegiustizia allaperfezione del suo caratteree della sua storia.

Oggi ci sta rispondendodal telefono dell’«Argine» diVencò.

L’Argine a Vencò è…«Un piccolo locale (tiene

tra i 15 e i 20 coperti). Ro-mano (De Feo, il compagnodi Antonia, ndr) ed io lo ab-biamo acquistato appena vi-sto. Nel Seicento la strutturaaccoglieva un mulino tra-sformato poi in polverieradurante la Prima GuerraMondiale. L’Argine è apertotutto l’anno edè… il nostroluogo del cuo-re».

Comesidi-vide tra il suoristorante e il“Venissa” diMazzorbo?

«Al Venissalavorodi solito in primaveraein estate. Nella seconda par-te dell’anno sto al Vencò,locale dove ho cominciato arealizzare e a dar concretez-za a tutti i miei sogni. Il miocuore tuttavia è in parte an-che al Venissa. Ecco, in oc-casione della cena di gala alSalone del Gusto, ho potutoe voluto rappresentare nelmenu entrambe i territoriche sottendono ai due locali:Venezia e il Collio. E’ stata laprima volta che ho osatomettere insiemepiatti venetie piatti della mia terra, il Friu-li. Ho osato, ma devo dire

che il risultato alla fine mi hapremiato».

Il risotto cucinato al Sa-lone?

«Si è trattato di un risottocon salsa di pomodoro cottanel liquido rilasciato dallemelanzane cotte alla griglia.La salsa (ottenuta con i po-modori dell’orto ridotti a pe-lati e passati al forno a 160°)viene affumicata a fine cot-tura. Il risotto viene man-tecato a freddo con burroaffumicato. La guarnitura al-la fine prevede anche la pol-verizzazione con polvere dicumino e finocchio».

Con il risocucina solo ilri so tto : E ’una sua scel-ta?

«Io credoche il riso, alpari di tutti iprodotti com-plessi, vada

valorizzato proprio per lacomplessità che gli derivadal fatto di essere un pro-dotto artigianale. Credo an-che che ogni chef debba la-vorare il riso non in modoautomatico, perché il riso è ilprodotto della lavorazione ditante mani che lo hanno se-minato, coltivato, curato,raccolto e lavorato prima chearrivasse in cucina. Lo si de-ve quindi utilizzare e cuci-nare rispettandone la storia,la provenienza, la tradizio-ne».

Secondo lei c’è ancora

spazio per una promozio-ne del riso e del risottoall’estero?

«Sicuramente. Il riso pertanti anni è stato oggetto diprecotture e di cucine sbri-gative che hanno sempretoltovaloreall’alimentoeallasua versatilità in cucina. Og-gi che tanti chef italiani bravipromuovono all’estero la cu-cina del riso e del risottoquesto rischio si riduce e c’èsempre più spazio per la pro-mozione del riso di qualitàanche fuori Italia».

Quindi?«Se il cuoco italiano rie-

sce a tradurre in una chiavecontemporanea la cucina

del riso e del risotto all’e-stero, il cereale riuscirà adavere il posto d’onore che haoggi la pasta in Italia, stessapasta che all’estero è ban-diera del made in Italy».

I l risottodella sua in-fanzia?

« S i c u r a-mente quellocucinato al Sa-lone dove l’af-fumicatura e ilp o m o d o r ocombinano in-sieme le due anime dellamia genealogia: quella friu-liana e quella del Sud Italia. Ilnonno di Molfetta, infatti, mi

ha insegnato sin da bambinaa gustare il pomodoro ita-liano con tutta la sua sinfoniadi sapori, colori, profumi».

Una rivisitazione dellatradizione?

«No, nonp rop r i o . S itratta di ricer-ca di ingre-d i e n t i f r e-schissimi an-che se di di-versa prove-nienza che di-v e n t i n o

espressione di una cucinapersonale. Certo, frutto diquest’ultima è poi l’espe-rienza, il ricordo, anche il per-

sonale. Ogni volta che creoun nuovo piatto è come sescavassi dentro di me allaricerca di un dejà vu che poisi trasforma in una propostapersonale».

Aveva ragione Antonia adirci che la cucina, ancora altempo in cui era universi-taria, era l’unica passioneche la faceva svegliare lamattina per guardare a unanuova giornata. L’educazio-ne famigliare le ha impostodi trasformare quella passio-ne in lavoro.Oggi quel lavoroinseguito con tenacia e mol-ta umiltà le consente di po-ter promuovere la sua cu-cina e di coltivare il suo so-gno nel cassetto.

Qual è – le chiediamo? - :«…che il Vencò vada be-ne…» - risponde di getto.

t«Secondo me il riso

si deve utilizzaree cucinare rispettandonela storia, la provenienza

e la tradizione

t«Uso solo il Carnaroli

fresco prodottoda un piccolo produttore

del triangolo d’orodella risicoltura italiana»

«Mi chiamo An-tonia Klugmann,sono nata il 2 set-tembre 1979 a Trie-ste da Silvio Klug-mann e Fiora Bar-toli, entrambi me-dici.

Ho vissuto e stu-diato a Trieste finoal 1998 quando hoconseguito la ma-turità al liceo Clas-sico “FrancescoPetrarca”. La mia

formazione scolastica è stata ac-compagnata da un impegno co-stante nell’attività sportiva e inparticolare nello sci, a livello ama-toriale, e nella vela, a livello ago-nistico. Grazie all’incoraggia-mento di mia madre ho coltivatofin dall’infanzia i miei interessiartistici imparando a suonare ilflauto traverso, frequentando al-cuni corsi di recitazione e se-guendo nelle vacanze estive miozio, Cesare Genuzio, fotografoprofessionista. Nel 1994 e nel1995 ho frequentato i corsi diinglese per stranieri presso il ST.Columbus College di Dublino.Dopo la maturità mi sono iscrittaalla Facoltà di Giurisprudenza al-l’università Statale di Milano: hofrequentato i primi tre anni fino al2001 superando con successootto esami. Nel corso dell’ultimoanno di università ho seguito,sempre aMilano, i corsi di cucina

generale e pasticceria organiz-zati dalla scuola “Altopalato” diTony Sarcina.

Lasciata l’università sono ri-tornata in Friuli Venezia Giulia perun periodo di apprendistato conlo chef Raffaello Mazzolini, primapresso il ristorante Baldovino aIpplis di Premariacco (Ud) e inseguito al ristorante Pozzodipin-to a Valvasone (Pn). Nel corso diquesto periodo ho potuto arric-chire lamia formazione effettuan-do anche alcuni stage presso ilristorante Arquade dell’hotel Vil-la del Quar - San Pietro in Cariano(Vr) - con lo Chef Bruno Barbieri epresso la Cioccolateria Giraudi inprovincia di Alessandria. Nel2004 ho lasciato la cucina di Raf-faello Mazzolini per continuare lamia esperienza lavorativa pressoil ristorante Dolada con lo ChefRiccardo De Prà a Pieve di Al-pago (Bl). Nel 2005, a causa di unincidente automobilistico, ho do-vuto abbandonare il mio impiegoe le terapie riabilitative mi hannoobbligato ad una pausa di unanno circa. Nel 2006 ho ripresol’attività con una nuova sfida, nonsemplicemente lavorativa maquesta volta anche imprendito-riale: aprire con il mio compagno,Romano De Feo, il nostro risto-rante, l’Antico Foledor Conte Lo-varia a Pavia di Udine. I primi dueanni di attività ci hanno consen-tito di definire il nostro progetto ela nostra identità attraverso un’e-

voluzione che ancora continua econsente di affinarci: Romanonelle vesti dimaître e sommelier,io in quelle di chef.

Gli sforzi di quegli anni hannoportato già nel 2008 le principaliguide gastronomiche italiane, trale altre Michelin e Gambero Ros-so, a recensire il nostro risto-rante. La cucina che oggi pro-poniamo è legata al territorio incui il ristorante è situato, maanche ai ricordi personali che as-sociamo allematerie prime e agliingredienti. Si tratta di una ricercacostante di nuovi accostamenti esensazioni e non di una rivisi-tazione della tradizione. La sta-gionalità e l’elemento vegetalesono gli elementi principali espesso fondanti dei nostri piatti.La coltivazione dell’orto ci ac-compagna, pertanto, tutto l’annonella scelta delle materie primeda utilizzare.

Da ottobre 2012, in attesa diaprire il nuovo ristorante L’argineaVenco’Dolegnadel Collio, inizioa lavorare come chef al ristoranteIl Ridotto a Venezia. A maggio2013 la famiglia Bisol mi assumecome nuovo chef del ristoranteVenissa sull’isola di Mazzorbo.Collaboro con loro per tutta lastagione estiva del 2013, con-fermando a novembre 2013 lastella Michelin per la guida 2014.A Febbraio 2014 ricomincio lacollaborazione con il Venissa do-ve mi trovo tuttora».

L’INTERVISTA Antonia Klugmann, triestina, giovanissima chef (una stella Michelin nel 2013) del “Venissa” di Venezia

«Il riso va valorizzato per la sua complessità»La stagionalità e l’elemento vegetale sono gli elementi principali e spesso fondanti dei suoi piatti

.

I preferitiAttualmente usa so-

lo una varietà di riso: ilCarnaroli non stagio-nato ma fresco, pro-dotto da un piccoloproduttore del cosid-detto triangolo d’orodella risicoltura italiana(Pavia-Novara-Vercel-li). Con il Carnaroli, An-tonia Klugmann cucinasolo ed esclusivamen-te il risotto e non usa irisi colorati oggi di granmoda

RUBRICHE NOVEMBRE 2014 11

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A cura della Confagricoltura Vercelli Biella

di Paolo Guttardi

Bloc notes

Rinnovato il CCNL Operai agricoliE’ stato firmato l’accordo per il rinnovo

del CCNL operai agricoli e florovivaisti peril quadriennio 2014-2017 che interessaoltre 200.000 imprese e più di 1milione dilavoratori. L’aumento retributivo previstoè del 3,9% ed è ripartito in due tranche. Sitratta di un aumento che cerca di co-niugare l’esigenza di salvaguardare il po-tere di acquisto dei lavoratori con quella dimantenere un costo del lavoro sostenibileper l’impresa. Rilevanti le novità introdot-te in materia di orario di lavoro finalizzatead ampliare la possibilità per imprese elavoratori di ricorrere all’orario modulare eallo straordinario per la gestione dei picchidi lavoro che caratterizzano il settore agri-colo. Sono state inoltre definite linee gui-da per favorire l’erogazione a livello ter-ritoriale di elementi retributivi legati al-l’aumento della produttività, dell’efficien-za, della qualità del lavoro. Si tratta di unimportante strumento per modernizzarel’organizzazione del lavoro e incentivare iprestatori di lavoro.

Ad Alessandria, nato il nuovo Entebilaterale agricolo

È stato costituito, nella sede di Con-fagricoltura Alessandria tra le organizza-zioni provinciali dei datori di lavoro (Con-fagricoltura, Coldiretti e Cia) e le Orga-nizzazioni provinciali dei lavoratori (FiaiCgil, Fai Cisl e Uila Uil) il nuovo Entebilaterale agricolo territoriale (Ebaa) dellaprovincia di Alessandria che opererà inmateria di mercato del lavoro, sicurezza,sanità e formazione. L'organismo, chederiva dalla modifica della Cassa per il

Servizio integrativomalattia e infortunio diAlessandria (Simi), ha il compito di svol-gere funzioni a sostegno delle imprese edei lavoratori del settore primario e rap-presenta una sede di confronto perma-nente tra le parti sociali agricole su oc-cupazione, relazioni sindacali e contrat-tazione collettiva. Il Consiglio di ammi-nistrazione ha eletto presidente dell'enteValter Parodi, direttore di ConfagricolturaAlessandria.

Dalla nuova Pac la gestione dei rischiIl 1° gennaio 2015 entrerà in vigore la

nuova Politica Agricola Comune. Con que-sta nuova fase le Istituzioni Europee han-no voluto affrontare direttamente la sfidadei cambiamenti climatici. E' sempre piùevidente che la stabilità dei redditi agricoliè legata anche a tali fattori di rischio chegenerano rilevanti perdite alle imprese efluttuazioni della produzione e dei prezzi.Per questi motivi nel 2015 la gestione delrischio diventa unodegli assi portanti dellapolitica europea e una necessità fonda-mentale per garantire continuità all'attiviàeconomica e serenità agli imprenditoriagricoli. Nel quadro della programmazio-neeuropeadelSecondoPilastrodellaPac,l’Italia ha deciso di attuare un ProgrammaNazionale di Sviluppo Rurale per la ge-stione del rischio concordato con le Re-gioni e Province Autonome che sta pren-dendo forma anche grazie alla consolidataesperienza delle attività svolte da Asna-codi edaiCondifesa.Di positivoè il quadrodi riferimento finanziario certo: sono pre-visti oltre 1,6 miliardi di euro suddivisi persette anni di programmazione.

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Il clima del mese

L’andamento delle temperature per alcune stazioni di riferimento

Novembre è, di norma, il mese più piovoso dell’annosu gran parte dell’Nord Italia. Causa di queste maggioriprecipitazioni è la frequente discesa di perturbazioniatlantiche che possono sostare anche per lungo temposulMediterraneo centro-occidentale. Sulla Lombardia sidetermina un afflusso di aria umida, e instabile, daiquadranti meridionali foriera di precipitazioni. Si spie-gano così le frequenti condizioni di cielo coperto, conpiogge abbondanti e persistenti e alcune fra le piùrovinose piene del Po e dei suoi affluenti. Ricordiamo atale proposito l’alluvione del Polesine del 1951 e quellepiù recenti del Piemonte del 1994 e quella del 2002 che,ad oggi, rappresenta l’ultima alluvione “significativa”,per estensione e durata, che ha interessato il territoriolombardo e piemontese.

La piovosità totale del mese per la pianura è me-diamente compresa tra i 90 e i 140 mm, distribuiti su8/12 giorni di pioggia. Le temperature minime si ab-bassano notevolmente e sempre più frequenti sono ivalori al di sotto degli 0°C con la comparsa delle primebrinate anche in pianura e, sporadicamente, al più nellaterza decade, anche delle prime nevicate fino a bassaquota, come avvenuto sulla Lombardia occidentale e ilPiemonte orientale il 30 novembre dello scorso anno.Anche le massime subiscono cali consistenti passandodai valori medi recenti di 13°/15 °C della prima decadedel mese ai 9°/10°C della terza decade. La nebbia puòarrivare a persistere anche nelle ore centrali dellagiornata: in pianura al primo mattino si registrano inmedia dai 5 ai 10 giorni con nebbia.

Il confrontotra le pioggedi settembre2014 e quellemedie (mm)

BILANCIO Influenzate positivamente le fasi finali di maturazione del riso

Un settembre quasi estivo

Tabella dati meteorologici dal 1 al 30 settembre 2014

Settembre 2014 ha finalmente rap-presentato un punto di svolta nell’estate2014, anche se, sottolineiamo, da unpunto di vista meteorologico il 1° set-tembre rappresenta l’inizio dell’autunno.Il mese è stato in generale mite, più mitedella media, e in diverse aree di pianuradel Nord le precipitazioni sono statemolto esigue. Le aree ove i fenomenisono stati più organizzati, ma senza crea-re particolare intralci o danni alle colture,si ritrovano negli areali produttivi orientali(130 mm a Salizzole-VR, 122.8 mm aSorgà-VR, 97 mm a Biga-rello-MN). Sulla pianura oc-cidentale e centrale le pre-cipitazioni sono state piùmodeste e in alcuni casiquasi nulle (21.2 mm a Ver-celli, 7.8 mm a Motta Vi-sconti-MI, 3.4 mm a S.An-gelo Lodigiano-LO). Le gior-nate di pioggia mensili sonostate rilevanti solo su partedei settori orientali di pia-nura (province di Mantova eVerona), e al più comprese tra 7 e 11; sullerestanti aree le giornate con precipi-tazioni sono state comprese tra le 1 e le6.

Le giornate più perturbate sono statequelle tra il 9 e il 12, per la discesa di unasaccatura fresca dal Nord Europa. Qual-che pioggia si è registrata anche l’1, il 3 eil 20. Nell’ultima decade, che è stata assaifavorevole per la maturazione e per leprime raccolte, sulle aree di pianura og-getto di analisi, sostanzialmente, non sisono avute precipitazioni. La stabilitàdegli ultimi 10 giorni del mese si deve farrisalire alla mancanza di passaggi per-

turbati “strutturati” sull’Italia a partire dal21 settembre.

Per quanto riguarda le temperature,come detto, il mese ha registrato, nelcomplesso, valori al disopra della mediarecente (1990-2013). In particolare le tem-perature massime sono state superiorialle attese di circa 2°C, mentre le minimesono state solo di poco più alte dellemedie. La fase più calda del mese si èavuta tra il 6 e il 9 settembre quando sisono diffusamente raggiunti, o superati, i29°/30°C (30.7°C a Sermide-MN, 30.6°C

l’8 a Pavia, 29.9°C a Sa-lizzole-VR). Dal 10 le tem-perature massime hannoovunque subito una flessio-ne che ha avuto il suo ”cul-mine” nelle giornate del 18e 19 quando le massimesono al più state compresetra 18°e 23°C (17.5°C a Ca-meri-NO il 19, 19.7°C a Mot-ta Visconti-MI il 19, 22.7°C aS.Angelo Lodigiano-LO il 18,23.1°C a Sorgà-VR il 19),

nell’ultima decade del mese ancora tem-perature miti con massime al più tra 23° e27°C. Le temperature minime, come det-to, sono state più in linea con le attese edin genere le temperature più basse sisono raggiunte tra il 23 e il 27 (6.1°C aCavenago d’Adda-LO il 24, 7.4°C a MottaVisconti-MI il 24, 9.7°C a Salizzole-VR il24). L’andamento delle temperature (tie-pide) e le scarse precipitazioni (per di-verse aree) hanno influenzato positiva-mente le fasi finali di maturazione del riso.Questo poiché hanno sfavorito, nel com-plesso, gli attacchi fungini tipici dellaparte iniziale dell’autunno.

tIn diverse aree di

pianura del Nord leprecipitazioni sono statemolto esigue, con punte

più accentuate, masenza danni alle colture,tra Verona e Mantova

PR. STAZIONE TEMPERATURA ARIA (°C) PIOGGIA (MM)Media Valori estremi del periodo

TotaleGiornipiovosi

Max gg min gg

VC Vercelli 18.5 30.9 09.09 7.8 24.09 21.2 7

NO Cameri 18.9 29.6 09.09 10.1 24.09 38.6 6

LO Cavenago d’Adda 19.9 30.8 09.09 6.1 24.09 2.0 1

MI Arconate 19.8 31.1 09.09 8.0 24.09 10.2 4

MN Sermide 20.0 30.7 09.09 10.5 24.09 62.8 11

PV Castello d’Agogna 19.8 31.1 08.09 7.2 24.09 27.0 4

RO Rosolina Po 18.7 27.5 09.09 9.7 24.09 72.0 8

VR Sorgà 19.3 30.6 09.09 9.8 24.09 122.8 7

LO STATO DEL RISO12 NOVEMBRE 2014

RICE OUTLOOK/1 Per il 2014/15 si dovrebbero toccare i 475,5 milioni di tonnellate, 1,5 milioni in meno rispetto alla stima precedente

Per il raccolto si prevede un altro caloLa resa globale media si fermerà a 4,10 t per ettaro. Diminuzioni significative per India, Sri Lanka e Pakistan

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Corea del Nord, produzione stabile

Cuba, si punta sul riso localeDel volume complessivo di riso consumato a Cuba solo un terzo è

coltivato sull'isola, il resto, come riporta il sito cubaheadlines.com, èimportato principalmente dal Vietnam. Di qui la decisione del governo diaumentarne la coltivazione e abbattere così i costi dell’importazione.Secondo quanto dichiarato dal ministro dell'Agricoltura, Gustavo Ro-dríguez Rollero, il progetto sarà realizzato entro il 2016. Nel 2014 le risaiedovrebbero fornire circa 254mila tonnellate, mentre sono circa 700milale tonnellate di riso richieste dalla domanda interna. Il volume importato,poco meno di mezzo milione di tonnellate, arriverà soprattutto dalVietnam e dal Brasile. Il Ministero dell'Agricoltura per il 2016 calcola diottenere 538mila tonnellate di riso dalla coltivazione interna. Se il pianoavrà successo, le importazioni di riso rappresenteranno solo il 24% delconsumo nazionale.

Trend negativo per la pro-duzione globale di riso per il2014/15. Il Rapporto RiceOutlook di ottobre calcola,infatti, che il volume globaletocchi i 475,5 milioni di ton-nellate, 1,5 milioni di ton-nellate in meno rispetto allestime dello scorso mese,segnando quindi una dimi-nuzione di 1,1 milioni ri-spetto al dato record glo-bale raggiunto nel 2013/14.Si tratta, in ogni caso, delprimo calo significativo del-la produzione dal 2009/10.La resa globale media nel2014/15 si valuta tocchi4,10 tonnellate per ettaroincalo sia rispetto alle dueannate precedenti quand’e-ra sempre stato superioreai 4,40 tonnellate.

Secondo le proiezionielaborate dal dipartimentodell’Agricoltura statuniten-se, la produzione dell’Indiaper il 2014/15 si stima scen-da di 1 milione di tonnellateper un totale di 102 milioni.Quella dello Sri Lanka sicalcola sia in calo di 350milatonnellate e scenda così aquota 2,45 milioni. Segnomeno anche per la pro-duzione del Pakistan cheper il 2014/15 si valuta scen-da di 0,2 milioni di ton-nellate per un totale di 6,5milioni. Segno positivo, in-vece, per la produzione del-la Tanzania che per il2014/15 si stima produca132mila tonnellate in più eraggiunga così quota 1,39milioni di tonnellate. In au-mento anche la produzionedella Russia per circa 25mi-la tonnellate che porterà aun totale di 675mila ton-nellate.

Per quanto riguarda ilconsumo globale e residuodi riso nel 2014/15, si cal-cola tocchi il dato notevoledi 481,7 milioni di tonnel-late, 0,1 milioni in menorispetto alle stime del meseprecedente e ancora l’1%in più rispetto all’anno pas-sato. Segno meno per lescorte finali globali che peril 2014/15 si valuta tocchino104,2 milioni di tonnellate,0,9 milioni in meno rispettoalle proiezioni dello scorsomese e il 6% in menorispetto all’anno preceden-te.

Secondo il dipartimentodell’Agricoltura statuniten-se la Thailandia dovrebberimpiazzare l’India come ilpiù grande importatore,con 10 milioni di tonnellatedi riso vendute, con un in-cremento del 5% rispetto al2014. Si tratta del dato piùalto rispetto al volume re-cord di 10,6 milioni toccato

nel 2011. Andamento da pri-mato per le forniture delVietnam: nel 2014/15 si sti-ma siano le più alte in as-soluto. Lo Sri Lanka, sem-

pre secondo il Rice Ou-tlook, si valuta importi180mila tonnellate in piùper un totale di 200milatonnellate. Nel 2015 si sti-

La produzione di riso statuniten-se per il 2014/15 si stima tocchi i220,7 milioni di cwt, con un in-cremento di 2,4 milioni di cwt ri-spetto alle proiezioni dello scorsomese e il 16% in più rispetto al-l’anno passato. Secondo le stimedel rapporto Rice Outlook di ot-tobre, la produzione di riso a granalunga si calcola aumenti di 1,8 mi-lioni di cwt, per un totale di 160milioni di cwt, con un rialzo del 2%rispetto all’anno passato. La pro-duzione di riso a grana medio pic-cola si valuta aumenti di 0,7 milionidi cwt per un totale di 60,7milioni dicwt, quasi il 5% in più.

A livello di singoli Stati, sono nu-merose le conferme. Attestandosia 110,7 milioni di cwt, la produzionedi riso dell’Arkansas si calcola sia inaumento del 37% rispetto all’annopassato. Si tratta del volumepiù alto

in assoluto. Quella della Louisianaper il 2014/15 si stima resti invariatoal dato record di 32,7 milioni di cwt,con un incremento dell’8% rispetto

RICE OUTLOOK/2 2,4 milioni di cwt in più rispetto alle proiezioni del mese di ottobre (+16% rispetto all’anno precedente)

Negli Stati Uniti buone stime produttive

all’anno passato. Lo stesso vale perla produzione del Mississippi, in-variata a quota 13,3 milioni di cwt(+45%). In aumento, invece, la pro-duzione del Texas che per il 2014/15si calcola tocchi i 13milioni di cwt, il16% in più rispetto all’anno pas-sato. Al contrario, siconferma un ulteriorecalo del raccolto in Ca-lifornia (-24% rispettoall’anno precedente)che scende così a quo-ta 36,4 milioni di cwt:si tratta del volume piùbasso del 1998/99.

Per quanto riguardale forniture totali sta-tunitensi di riso, nel 2014/15 si cal-cola tocchino i 273,5 milioni di cwt,2,4 milioni di cwt in più rispetto alleproiezioni del mese scorso e il 10%in più rispetto all’anno passato. In

particolare, le forniture a grana lun-ga dovrebbero toccare i 194,7 mi-lioni di cwt, 1,8 milioni di cwt in piùrispetto alle stime dello scorso me-se e il 12% in più rispetto all’annopassato. Le forniture totali di riso agranamedio piccola per il 2014/15 sicalcola arrivino a 76,5milioni di cwt,con un incremento di 0,7 milioni dicwt rispetto alle proiezioni delloscorsomese (+4%). Le scorte finalidi riso per il 2014/15 si stima restinoinvariate a quota 31,8 milioni di cwt(-13%).

Per quanto riguarda le importa-zioni totali di riso nel 2014/15, sivaluta restino invariate a quota 21milioni di cwt (-9%). Quelle a granamedio piccola restano ferme a 2,5milioni di cwt (-29%). Anche l’u-tilizzo totale di riso statunitense nel2014/15 rimane invariato, a quota233 milioni di cwt, il 7% in piùrispetto all’anno passato. Trend po-sitivo, invece, per l’utilizzo totale diriso domestico e residuo che nel

2014/15 si stima toc-chi i 131 milioni dicwt, il 5% in più ri-spetto all’anno pre-cedente. L’utilizzo diriso a grana mediopiccola resta invaria-to a quota 99 milionidi cwt (+4%). Inva-riate anche le espor-tazioni totali di riso a

102 milioni di cwt, comunque il10% in più rispetto all’anno pas-sato. Quelle a grana medio piccolasi calcola tocchino i 32milioni di cwt(+4%).

tA livello di singoli Stati,conferme positive perArkansas, Louisiana eMississippi. Incremento

anche in Texas

La produzione di riso della Corea delNord quest'anno dovrebbe riconfermarei livelli raggiunti l'anno scorso. Lo ri-ferisce il sito english.yonhapnews.co.kr.Secondo le stime contenute in un re-cente rapporto delle Nazioni Unite, laproduzione di riso non dovrebbe subireforti cali nonostante i danni di una gravesiccità che ha colpito il Paese.

Il rapporto di ottobre Food Outlookdella Fao (Food and Agriculture Orga-nization) ha calcolato che la produzione diriso quest'anno dovrebbe toccare 1,9milioni di tonnellate, lo stesso livelloraggiunto lo scorso anno. Nel mese dimaggio, la Fao ha stimato e riconfermato

per la Corea del Nord gli stessi livelli diproduzione raggiunti in precedenza. Conla produzione di riso di quest'anno, sistima che tra l’autunno e la prossimaestate ogni nordcoreano possa consu-mare 67,8 kg di riso. La Corea del Nord habeneficiato a lungo di un aiuto alimentareinternazionale a causa della carenza cau-sata dalla siccità, da alluvioni e da cattivagestione economica. Tuttavia, il rappre-sentante della Fao in Corea del Nord harecentemente dichiarato che il Paesequest’anno dovrebbe produrre 6 milionidi tonnellate di riso e raggiungere l'au-tosufficienza alimentare entro tre o quat-tro anni.

ma che la Cina si confermicome il Paese maggioreimportatore, e tocchi il datorecord di 3,7 milioni di ton-nellate. Volume record an-che per la Nigeria che sicalcola possa importare 3,5milioni di tonnellate di riso

nel 2015. Per quanto riguar-da invece il 2014, le espor-tazioni del Brasile si stimasiano ridotte di 110mila ton-nellate per un totale di840mila tonnellate. Quelledell’Uruguay si calcola sia-no, invece, in aumento di

30mila tonnellate per untotale di 930mila tonnel-late. Le importazioni delloSri Lanka, infine, per il 2014si valuta siano in rialzo di80mila tonnellate per untotale di 100mila tonnel-late.

LO STATO DEL RISO NOVEMBRE 2014 13

ASIA Il motivo principale di questa scelta è il peggioramento delle condizioni di trasporto negli Stati nord-orientali del Paese

India, riso in arrivo daMyanmar e BangladeshGli Stati nord-orientali

dell'India hanno aumenta-to le importazioni di risodal vicino Myanmar e dalBangladesh. Come riportail sito indiatvnews.com, ilgoverno indiano ha accet-tato diverse offerte dalMyanmar per Manipur eMizoram. La Food Corpo-ration of India (Fci) statrasportando riso da altreparti dell'India dal Bangla-desh per Tripura. La con-dizione dei trasporti in al-cuni Stati del nord-est èpeggiorata dopo che i ser-vizi ferroviari sono stati in-terrotti nel sud di Assam,mettendo così a repenta-

. .

L’Egitto si apre alle esportazioni Filippine, import in aumentoIl governo egiziano ha approvato un

piano per consentire le esportazioni diriso. Secondo quanto riporta il sito thea-fricareport.com, gli operatori sarebberoautorizzati a esportare riso ma dovreb-bero anche pagare una tariffa di 280dollari per tonnellata esportata. L’Egittoquest’anno ha prodotto circa 4,3 milionidi tonnellate di riso, ma ne consuma solo3,3 milioni di tonnellate. Questo implicaun surplus esportabile pari a un milionedi tonnellate.

Il riso egiziano a granamedia competenei mercati globali principalmente con ilriso statunitense e quello australia-no. Secondo le valutazioni dell’Agricul-tural Export Council, il riso egiziano po-

trebbe essere valutato appena sopra gli800 dollari a tonnellata, e quindi le tariffestabilite dal ministero per gli esportatoripotrebbero fungere da ostacolo. Eppure,la fine del divieto è stato accolto conmolto ottimismo dai commercianti delMedio Oriente che avevano fatto af-fidamento sul riso egiziano come una piùcomoda alternativa rispetto al riso degliStati Uniti e a quello australiano. «Per noiè un'ottima notizia - ha fatto sapere unoperatore siriano - perché invece di im-portare dagli Stati Uniti, dove sono ne-cessari circa tremesi per la consegna dellotto di riso, possiamo comprare dal-l'Egitto e avere la merce entro solo tregiorni».

Le Filippine quest’anno dovrebbero im-portare 1,7 milioni di tonnellate di riso eancora di più probabilmente l’anno pros-simo. Lo riporta il sito english.vietnam-net.vn. L'anno scorso le Filippine si eranoposte l’obiettivo dell’autosufficienza, matifoni e devastazioni ne hannoostacolato lariuscita. Durante la crisi alimentare globaledel 2008, le Filippine hanno importato 2,34milioni di tonnellate di riso, un volumerecord mai più raggiunto. La fornitura diriso è diminuita drasticamente alla fine del2013, costringendo il governo a importaremaggiori quantitativi di riso. Quest'anno,tra giugno e ottobre, il prezzo del riso èsalito del 20%. Di conseguenza, il governoha deciso di sovvenzionare il riso per sta-

bilizzare i prezzi.Le Filippine avevano assicurato che

avrebbero iniziato la politica di autosuf-ficienza nel 2013, ma il progetto è statoritardato. Intanto ci si affida alle impor-tazioni. Nelmese di agosto, il Vietnamnonha vinto la gara per fornire 500mila ton-nellate di riso, anche se Vinafood 1 eVinafood 2, le due più potenti corporazionidi export del riso, hanno offerto prezzibassi. Gli esportatori vietnamiti hanno poiofferto un prezzo di 460 dollari a tonnellata,il livello più basso tra i Paesi partecipantialla gara, ma non sono riusciti ancora aottenere il contratto di esportazione. Ilprezzomassimostabilito dalle Filippine erainfatti di 456,6 dollari per tonnellata.

glio il collegamento fer-roviario di Tripura, Manipure Mizoram. «Abbiamochiesto al governo centraledi importare riso dal Myan-mar», ha fatto sapere JohnRotluangliana del ministe-ro dei trasporti di Mizoram.L’Mmtc (Metals and Mi-nerals Trading Corp) si èdunque attivato per gli ap-palti. «Ci aspettiamo di-versi lotti di riso dal Myan-mar molto presto», ha ag-giunto Rotluangliana. Mi-zoram condivide un con-fine recintato di 404 kmcon il Myanmar. Secondo ilministro, Mizoram, conuna popolazione di 1,1 mi-

lioni, ha bisogno di circa52mila quintali di riso almese attraverso il Sistemadi Distribu-zione Pubbli-co (Pds). Nelmese di set-tembre, l’M-mtc ha stabi-lito offerte alivello globaleper l’importa-zione di circa100mila ton-nellate di risodal Myanmarper Manipur e Mizoram.Da parte sua BhanulalSaha, ministro delle Finan-ze di Tripura, ha spiegato

che «il riso viene fatto ar-rivare da altre parti del-l'India tramite il Bangla-desh per evitare la stradadi superficie fino a Tripuravia Assam e Meghalaya.Inoltre, l'interruzione deiservizi ferroviari ha creatogravi problemi per il tra-

sporto del ri-so attraversoil sistema tra-dizionale».

S a h a h aanche sottoli-n e a t o ch e5mila tonnel-late di risotrasportati intre piccolenavi da Visa-khapatnam in

Andhra Pradesh hannoraggiunto il porto fluviale diAshuganj in Bangladeshgià a metà ottobre.

.

Area coltivata 10,837 10,920 10,900Scorte iniziali 9,330 12,808 13,193Produzione lavorato 20,200 20,460 20,500Produzione grezzo 30,606 31,000 31,061Importazioni 600 300 300Forniture totali 30,130 33,568 33,993Esportazioni 6,722 9,500 10,000Consumo e residuo 10,600 10,875 10,900Scorte finali 12,808 13,193 13,093Distribuzione totale 30,130 33,568 33,993

2012/13

Unità di misura: 1000 HA, 1000 MT, MT/HA - Fonte: UFAS

2014/15, EXPORT IN AUMENTOIl riso thailandese conquista l’IranLa Thailandia si prepara ad au-

mentare le esportazioni di riso inIran. Lo riporta il sito nationmul-timedia.com. Per garantire la qualitàdel riso thailandese e che il lottoverrà spedito secondo le modalitàconcordate, l'Iran invierà una squa-dra di funzionari, soprattutto dalministero della Salute e rappre-sentanti di imprese private, perispezionare le procedure di pro-duzione dal campo alla vendita. «Ilgoverno thailandese – ha spiegato

Duangporn Rodphaya, del ministe-ro del Commercio - ha cercato diconvincere il governo iraniano aimportare riso dalla Thailandia, co-me in passato. L'Iran è un grandePaese importatore di riso». In to-tale, quest’anno l'Iran dovrebbe im-portare circa 1,3 milioni di ton-nellate di riso. Dopo un incontro conil ministro del Commercio ChatchaiSarikulya, la Camera di Commercioiraniana ha dichiarato di avere piùfiducia nel settore del riso thai-

landese. Come risultato, riporta an-cora il sito nationmultimedia.com,l'Iran invierà dei propri funzionariper monitorare la produzione di risothailandese per tutta la filiera. Conl’aumento delle possibilità di espor-tazione nei principali mercati, se-condo Duangporn, la Thailandia nel2015 dovrebbe essere in grado diincrementare le esportazioni di riso,superando il volume venduto que-st’anno parti a circa 10 milioni ditonnellate.

2013/14 2014/15

tI servizi ferroviari sonostati interrotti nel sud

di Assam, mettendo cosìa repentaglio

i collegamenti ferroviaridi Tripura, Manipur

e Mizoram

Officine RAVARO Strada per Vespolate, 6 - 28060 Granozzo (No) - ItalyTel. 0321/55146 r.a. Fax 0321/55181 - www.ravaro.it e-mail: [email protected]

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LO STATO DEL RISO14 NOVEMBRE 2014

IMPORT & EXPORT UE

Paesi Import

Regno Unito 43.711

Francia 22.463

Paesi Bassi 16.033

Polonia 8.340

Germania 8.098

Belgio 7.700

Italia 6.758

Portogallo 4.818

Spagna 4.162

Svezia 3.752

Rep. Ceca 2.443

Altri Ue 7.137

TOTALE 135.415

Rotture di riso 74.141

Paesi Export

Italia 17.741

Spagna 3.049

Grecia 1.291

Romania 1.276

Portogallo 1.234

Bulgaria 567

Regno Unito 511

Rep. Ceca 310

Polonia 271

Slovenia 175

Paesi Bassi 171

Altri Ue 564

TOTALE 27.160

- -

IL CONFRONTO CON LE CAMPAGNE PRECEDENTI

CERTIFICATI RILASCIATI AL 21/10/2014(Dati espressi in tonnellate base di riso lavorato)

IL CONFRONTO CON LE CAMPAGNE PRECEDENTI

TOTALE TONDO da stimare 56.057Lido-Alpe 575Padano-Argo 607Vialone nano 4.650Varie Medio 474TOTALE MEDIO da stimare 6.306Loto-Ariete 35.413S. Andrea 9.989Roma-Elba 7.832Baldo 14.786Arborio-Volano 18.221Carnaroli 12.105Varie Lungo A 10.718TOTALE LUNGO A da stimare 109.064TOTALE LUNGO B da stimare 86.545TOTALE GENERALE da stimare 257.972

VENDITE E RIMANENZE DEI PRODUTTORI AL 21/10/2014Gruppi varietali Disponibilità

vendibileVenduto % rispetto

al disponibileRimanenze

Dati espressi in tonnellate di riso greggio

Tondo 394.480 48.541 12,31%

Medio 28.715 4.674 16,28%

Lungo A 533.335 100.390 18,82%

Lungo B 491.253 63.603 12,95%

TOTALE 1.447.783 217.208 15,00%

CAMPAGNE PRECEDENTI2013/2014 Disponibilità

vendibileVenduto % rispetto

al disponibile

Tondo 394.346 64.037 16,24%

Medio 42.644 8.947 20,98%

Lungo A 778.241 129.276 16,61%

Lungo B 437.874 88.401 20,19%

TOTALE 1.653.105 290.661 17,58%

Tondo 383.363 62.233 16,23%

Medio 53.359 8.743 16,39%

Lungo A 711.960 123.422 17,34%

Lungo B 447.006 76.188 17,04%

TOTALE 1.595.688 270.586 16,96%

2012/2013 Disponibilitàvendibile

Venduto % rispettoal disponibile

2011/2012 Disponibilitàvendibile

Venduto % rispettoal disponibile

VENDITE ATTUALI E CONFRONTO CON LA CAMPAGNA PRECEDENTE

Nel corso delle ultimequattro settimane, sul mer-cato nazionale si è registra-ta un’accelerazione dellevendite di risone rispetto aquelle della scorsa campa-gna; infatti, le maggiori tran-sazioni della campagna cor-rente (+40.764 t; +19%) ri-spetto a quella della cam-pagna precedente si sonoconcretizzate, in gran parte,tra fine settembre e fineottobre.

L’aumento è dovuto, inparte, all’attività di espor-tazione verso i Paesi ExtraUe che ha determinato unflusso di 17.741 tonnellate,in equivalente lavorato, benal di sopra del volume re-gistrato un anno fa (10.541t). Come di consueto, la Tur-chia rappresenta il nostroprincipale sbocco commer-ciale (7.636 t), seguita dallaSvizzera (1.906 t) e dagli Usa(1.596 t).

Un fattore che sta aiu-tando i nostri operatori èrappresentato dall’indeboli-mento dell’euro che nell’ul-timo mese si è deprezzatodell’1% rispetto al dollarostatunitense.

L’import si è attestato a6.758 tonnellate, in equiva-lente lavorato, in calo del24% (-1.638 t) rispetto allascorsa campagna. Con2.389 tonnellate, il Pakistanrappresenta il nostro primofornitore di riso, in partico-lare di riso semigreggio ba-smati, seguito dall’India(1.963 t), dalla Thailandia(1.562 t) e dalla Cambogia(344 t).

Per quanto riguarda iprezzi dei risoni, si è regi-strata una crescita abba-stanza generalizzata dellequotazioni, con aumenti im-portanti per le varietà “Car-naroli”, “Arborio”, “Baldo”,“Roma”, “Vialone nano” e“S.Andrea” che, oggi, si po-sizionano in una fascia diprezzo compresa tra i 400 ei 700 euro.

Sono risultate stabili, in-vece, le quotazioni delle va-rietà tonde, che si collocanosu un livello medio di circa300 euro, e la quotazionedel “Thaibonnet” che si si-tua a un livello medio di 230euro.

Unione europeaI dati relativi alle impor-

tazioni da qualsiasi prove-nienza, in equivalente lavo-rato, evidenziano un volu-me di 135.415 tonnellate,facendo registrare un incre-mento di 2.384 tonnellate(+2%) rispetto a un anno fa.L’import di riso lavorato ri-sulta in linea con il dato del-

l’anno scorso, mentre l’im-port di riso semigreggiomo-stra un incremento di circa il

6%, dovuto alle maggioriimportazioni di risobasmati,in particolare dal Pakistan.

La Commissione euro-pea continua il monitorag-gio dell’import di riso pro-veniente dai PMA in esen-zionedai dazi; nel primome-s e d e l l a c a m p a g n a2014/2015 sono entrate nel-l’Unione europea 26.184tonnellate di riso lavorato,con un aumento di 5.575tonnellate (+27%) rispettoal livello registrato un annofa.

Sul fronte dell’export siregistra un volume di 27.160tonnellate, in equivalente la-vorato. Rispetto all’annoscorso risulta un incremen-to del 15% (+3.612 t), fruttodelle maggiori esportazionieffettuate dagli operatoriitaliani.

BILANCIO Dall’inizio della campagna incremento del 19% per le transazioni

Vendite in netto rialzoSi registra una crescita abbastanza generalizzata delle quotazioni

Settembre 2014 Settembre 20130

5.000

10.000

15.000

20.000

25.000

30.00026.184

20.609

Import Ue di riso lavorato dai PMA(dati in tonnellate)

120

100

80

60

40

20

0Tondo Medio Lungo A Lungo B

Vendite totali ('000 t)

Vendite totali annoprecedente

Import UE

2013/14 2012/13 2011/122014/15

160.000

140.000

120.000

100.000

80.000

60.000

40.000

20.000

0

135.415

133.031

124.018

128.910

2014/15 2013/14 2012/13 2011/12

27.160

23.548

21.489

29.802

35.000

30.000

25.000

20.000

15.000

10.000

5.000

0

LO STATO DEL RISO NOVEMBRE 2014 15

Esportazioni Italia

Svizzera

Turchia

BosnaErz.

Libano

Montenegro

Serbia

Albania

Brasile

Kosovo

Restodelmondo

10.000

9.000

8.000

7.000

6.000

5.000

4.000

3.000

2.000

1.000

0

Giordania

Canada

7.636

1.906

1.596 780

StatiUniti

740

1.618700

687

577

534

334

319

314

BORSA DI MORTARA

29/09/2014Min Max

6/10/2014Min Max

13/10/2014Min Max

20/10/2014Min Max

BORSA DI NOVARA

BORSA DI PAVIARisoni 1/10/2014

Min Max

Balilla N.Q. N.Q. 270 290 270 290 270 290

Selenio N.Q. N.Q. 290 310 290 310 290 310

Flipper-Alpe-Lido 270 290 270 290 280 300 290 310

Padano-Argo N.Q. N.Q. N.Q. N.Q. N.Q. N.Q. N.Q. N.Q.

Vialone Nano 580 625 605 650 625 670 635 680

S. Andrea 360 390 400 430 420 450 440 470

Loto N.Q. N.Q. 300 330 300 330 300 330

Dardo-Luna CL e sim. 270 290 270 290 280 300 290 310

Augusto 310 335 310 335 310 335 310 335

Roma 400 435 445 480 455 490 455 490

Baldo 400 435 445 480 475 510 495 530

Arborio-Volano 440 480 490 530 530 570 530 570

Carnaroli 440 480 490 530 530 570 530 570

Thaibonnet 220 240 220 240 220 240 220 240

Altre indica 220 240 220 240 220 240 220 240

Balilla, Centauro e similari N.Q. N.Q. 278 288 278 288 278 288

Selenio e similari N.Q. N.Q. 300 310 310 320 310 (*) 320 (*)

Tipo Ribe N.Q. N.Q. 278 288 296 306 296 306

Loto e similari N.Q. N.Q. 326 336 340 350 350 360

Augusto N.Q. N.Q. 310 320 320 330 327 337

S. Andrea e similari N.Q. N.Q. N.Q. N.Q. 430 450 460 480

Roma e similari N.Q. N.Q. 450 480 450 480 460 490

Baldo e similari N.Q. N.Q. 470 480 490 500 518 528

Arborio-Volano N.Q. N.Q. 500 525 550 575 550 575

Carnaroli e similari N.Q. N.Q. 470 500 540 570 545 575

Thaibonnet e similari N.Q. N.Q. 230 240 230 240 230 240

BORSA DI VERCELLI

Balilla (originario) N.Q. N.Q. 260 275 270 285 270 285

Selenio N.Q. N.Q. 290 310 295 315 300 320

Lido-Flipper e sim. N.Q. N.Q. 270 285 270 285 280 295

Padano-Argo N.Q. N.Q. N.Q. N.Q. N.Q. N.Q. N.Q. N.Q.

Vialone Nano N.Q. N.Q. 600 650 625 675 650 700

S. Andrea N.Q. N.Q. 360 400 410 450 410 450

Loto e Nembo N.Q. N.Q. 315 335 320 340 320 340

Dardo-Luna CL e sim. N.Q. N.Q. 270 285 275 290 285 300

Augusto N.Q. N.Q. 315 335 320 340 320 340

Roma N.Q. N.Q. 450 470 470 490 470 490

Baldo N.Q. N.Q. 455 475 490 510 490 525

Arborio-Volano N.Q. N.Q. 490 525 540 575 540 575

Carnaroli N.Q. N.Q. 480 510 545 575 545 575

Thai.-Gladio e sim. N.Q. N.Q. 230 240 230 240 230 240

BORSA DI MILANO8/10/2014Min Max

15/10/2014Min Max

22/10/2014Min Max Risoni 3/10/2014

Min Max10/10/2014Min Max

17/10/2014Min Max

24/10/2014Min Max Lavorati 7/10/2014

Min Max14/10/2014Min Max

17/10/2014Min Max

30/9/2014Min Max

7/10/2014Min Max

14/10/2014Min Max

PER TUTTE LE BORSE, PREZZI ESPRESSI IN EURO PER TONNELLATA

30/9/2014Min Max

Risoni Risoni

Balilla-Centauro N.Q. N.Q. 265 285 265 285 265 285

Selenio N.Q. N.Q. N.Q. N.Q. 290 310 290 310

Lido-Flipper N.Q. N.Q. N.Q. N.Q. 270 290 270 290

Loto, Nembo e Similari N.Q. N.Q. 270 290 280 330 300 340

Augusto N.Q. N.Q. 300 330 300 330 300 330

S. Andrea N.Q. N.Q. 355 385 395 425 410 440

Baldo N.Q. N.Q. 370 420 420 470 460 500

Roma N.Q. N.Q. N.Q. N.Q. 420 470 450 490

Arborio-Volano N.Q. N.Q. 440 480 490 530 530 570

Carnaroli N.Q. N.Q. 440 480 490 530 530 570

Thaibonnet-Gladio N.Q. N.Q. 220 230 230 240 230 240

Arborio-Volano 1220 1270 1220 1270 1320 1370 1325 1375

Roma 1095 1145 1095 1145 1155 1205 1155 1205

Baldo 1055 1105 1055 1105 1175 1225 1215 1265

Ribe/Loto e sim. 700 740 700 740 710 750 710 750

S. Andrea 1150 1190 1150 1190 1150 1190 1150 1190

Thaibonnet e sim. 440 490 440 490 440 490 440 490

Vialone Nano 1960 2010 1960 2010 1960 2010 1960 2010

Padano-Argo 1180 1460 1180 1460 1180 1460 1180 1460

Lido e similari 630 670 630 670 640 680 640 680

Originario e sim. 560 610 560 610 610 660 610 660

Carnaroli 1200 1250 1200 1250 1320 1370 1325 1375

Parboiled Ribe 800 840 800 840 810 850 810 850

Parboiled Thaib. 570 590 570 590 570 590 570 590

Parboiled Baldo 1165 1195 1165 1195 1285 1315 1330 1360

DATI ESPRESSI IN TONNELLATE BASE RISO LAVORATO

21/10/2014Min Max

(*) = quotazione nominale

Importazioni Italia

Cambogia

India

Pakistan

Thailandia

Myanmar

204

Uruguay

RestodelMondo

75

2.5002.2502.0001.7501.5001.2501.0007505002500

69 68

2.359

1.963

344

1.562

Bangladesh

Argentina

114

Importazioni Italia Esportazioni Italia

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I L TROVAUFF IC IO

Servizio di Assistenza Tecnica

Telefono Tecnico Sede di lavoro

320 43 25 357 Simone Boattin Codigoro

320 43 25 358 Alessandra Bogliolo Novara

320 43 25 359 Paola Castagna Pavia

320 43 25 360 Massimo Zini Pavia

320 43 25 361 Bruna Marcato Mortara

320 43 25 362 Cesare Rocca Vercelli

320 43 25 363 Carlotta Caresana Vercelli

320 43 25 364 Lucio Zerminiani Isola della Scala

320 43 25 365 Sandro Stara Oristano

320 43 25 367 Massimo Giubertoni Novara

320 43 25 368 Franco Sciorati Pavia

16 NOVEMBRE 2014