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Gli speciali di

OGGI

COMPLEANNI IL FOTOROMANZO COMPIE 75 ANNI E FESTEGGIA CON UN LIBRO

IL RACCONTO DI MASSIMO CIAVARRO

Baciavo così tantoche finivo col ridereL'ATTORE RICORDA PER NOI QUELMONDO. E. DELLA SUA PRIMAVOLTA SUL SET. DICE: «TORNAI ACASA COSÌ STRESSATO CHE...»

di Lavinia Capritti

«DIVENNI ADULTO CON LORO»Nella foto grande a destra, MassimoCiavarro, 63 anni oggi. Ha debuttatonei fotoromanzi (a lato alcunecopertine) da adolescente. Sopra lasequenza di un bacio, con cuiterminavano quasi tutti i fotoromanzi.

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O sontogiudo...Voglio dire,

«C'erano tre espressioni: -3°'

seria, sorridente, triste»• •nise

PAOLA PITTI ,n

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4FU SUBITO U\SUCCESSO. MIDISSERO: C'È UNPACCO PER TE

PIENO DI LETTEREDI RAGAZZE

M assimo Ciavarro risponde daLampedusa. E il suo buenretiro da anni, ma per lui

non è solo quello: lì organizza unarassegna cinematografica a cui tienetantissimo, Vento del Nord. Ciavarroè attore, produttore, ha costruito casee si è occupato di agricoltura, ma noigli chiediamo della sua prima vita.Quando era il re dei fotoromanzi e leragazzine strillavano, perdutamenteinvaghite. Chi meglio di lui può, allo-ra, parlarci del fotoromanzo? Compie75 anni e li festeggia con il libroTrionfo d'amore, che racconta pro-prio quegli anni d'oro.

Come ha iniziato?«Erano i primi Anni 70. È suc-cesso nel più classico dei modi diun tempo: in spiaggia c'era unoche voleva assolutamente farmidelle fotografie. Per diversi gior-ni sono fuggito da questo signoreche mi inseguiva perché, oltre aessere di una timidezza esagerata,non capivo che cavolo ci dovesse farecon le mie fotografie...».

E dunque?«Poi il padre di un mio amico mi dis-se: guarda che quel signore sta met-tendo in cantiere due nuovi giornali.Maxi color e SuperStar e sta cercan-do volti nuovi per fare concorrenzaalle star di Lancio».

E fece le foto.

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«Dopo sei, sette mesi, squillò il te-lefono, rispose mamma. Era un mo-mento piuttosto pesante, era mortomio papà. Credo che se fosse statovivo, essendo un uomo un po' parti-colare, non mi avrebbe permesso difare una cosa del genere: era vistacome leggera, futile. Comunque, fuiconvocato e il primo fotoromanzo an-dò benissimo. Ai tempi il successonon si misurava certo con i like, lefaccine e i pollicioni ma con le let-tere. Mi chiamò il grande UmbertoMazzarini e mi disse: "C'è da noncrederci, ma è arrivato un intero sac-co di lettere per te"».

Cosa scrivevano le ragazze? Nonso: "Esci con me", "Rispondimi,ti prego"...

~0~

A sinistra,MassimoCiavarrocon EleonoraGiorgi, oggi67 anni. I dueattori si sonoconosciuti sulset di Saporedi mare 2(1983). Hannoun figlioPaolo, bellocomeì genitori,fidanzatocon CliziaIncorvaia,amatissimadai "suoceri".Gli amorisul set di unfotoromanzo?Ciavarro:«Nascevanocome inqualunqueposto dílavoro. A menon è maicapitato».

«Mi scrivevano se potevano avere unafoto con autografo, tant'è vero che im-mediatamente l'editore stampò unamarea di cartoline con la mia fotoautografata e il nome del giornale».

Che cosa ricorda del primo set?«Mi diedero, io non ce l'avevo pro-prio, un vestito con cravatta perchéinterpretavo uno più grande. Era delregista. Tornai casa con un herpeslabiale enorme per lo stress».

E dopo quanto si è abituato?«Mi proposero un contratto per lavo-rare 10-12 giorni al mese con dellecifre importanti. Io non sapevo ne-anche cosa fosse il fotoromanzo madovevo essere responsabile per la miafamiglia e, non provo vergogna a dir- -

MASSIMO CIAVARRO

rDalla Lolloa Scamarcioci sonopassati tuttiMassimo Ciavarro non è l'unicodivo che ha lavorato neifotoromanzi, anzi la fila èlunghissima. A ricordarnei nomi, Aldo Dalla Vecchia,l'autore di Trionfo d'amore.Breve storia del fotoromanzo(Edizioni Graphe.it; sotto lacover), delizioso saggiosull'argomento. Ecco che cisono le grandi GinaLollobrigida e Sophia Loren,Ornella Muti, Barbara DeRossi, Francesca Dellera,Laura Antonelli, Ilary Blasi,Micaela Ramazzotti, RiccardoScamarcio e Caterina Balivo.A proposito della Muti: la reginadei fotoromanzi è stata lasorella Claudia Rivelli che,come scrive Dalla Vecchia,«rinunciò al cinema ma anchealla televisione, preferendo iltranquillo tran trandel set deifotoromanzi». Alpunto che la Rivelli«disse no al registaDamiano Damiani,che la volevaprotagonista del filmLa moglie più bella,che poi avrebbelanciato sua sorellaOrnella; e no a MikeBongiorno, chel'aveva scelta per ilRischiatutto, nel ruolo chefu di Sabina Ciuffini».E Katiuscia, il cui nome suonaterribilmente esotico? Il veronome della super star èCaterina Piretti. Caterina fuuna vera enfant prodige: adappena quattro anni debuttònel Carosello, per poi seguire lastrada della sorella maggiorePaola Pitti (vero nome PaolaPiretti) già famosa diva difotoromanzi nella secondametà degli anni Sessanta.

Trionfo d'amoreJe~

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• Era il 26 luglio 1946, quando uscì nelle edicole Grand Hôtel, l'inizio della "epopea" dei fotoromanzi OGGI 29

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IL FOTOROMANZO COMPIE 75 ANNI E MASSIMO CIAVARRO LO RACCONTA

11111111111111-› lo, ci è servito».

Davano indi-cazioni su co-me guardare osulla posizioneda tenere?«C'è un registache ti posizionae ti dice che co-sa rappresentala foto, ovveroil fumetto che tiuscirà dalla testa.È chiaro che se labattuta dice: "Stoscoppiando di gio-ia" tu non puoi farela faccia di quelloche piange, fai lafaccia di quello che scoppia di gioia».

Ma la gestualità facciale era ac-centuata come nei film muti?«Ma no! (e lo dice come se anche ilsolo pensarlo fosse una bestialità,ndr), nel fotoromanzo non puoi cal-care troppo perché vieni deformatosulla pagina. C'erano tre espressioni:sorridente, triste, serio».

Baci: lei quanti ne ha dati?«Tantissimi. Nell'80 per cento dei fo-toromanzi in conclusione c'erano dueche si baciavano, alla fine ci ridevosu. Per questo avevano un successoenorme: a quei tempi c'erano sola-mente il primo canale e il secondo,capisce? Non c'erano telenovelas,non c'erano soap. Tutto quello cheera leggero era relegato ai libri diLiala, ma le persone facevano faticaa leggerli».

Invece?«I fotoromanzi avevano immaginie frasi semplici. Non sai quantepersone hanno imparato a leggerecosì, avevano una motivazione forteperché volevano seguire le storie».

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Massimo Ciavarro era una staranche all'estero (sopra in duefotoromanzi), in particolare inBrasile. Tra i suoi ultimi lavoriRomolo +Gíuly. Ha partecipatoanche all'Isola dei famosi (2008)

e Pechino Express (2013).

Il suo fotoromanzo preferito?«L'ispettore Silvestro, fatto insiemea una star del momento, Katiuscia.Grand Hotel l'aveva rubata alla Lan-cio. Lei era l'aiutante dell'ispettore.Insieme risolvevamo casi e nello stes-so tempo c'era una tensione amorosa.Mi ero affezionato al mio personag-gio».

E Katiuscia com'era?«Carina, spensierata, allegra, un po'come tutte le persone che facevanoi fotoromanzi. Eravamo una grandefamiglia e per questo quando la casaeditrice mi ha proposto qualche annofa di fare un nuovo fotoromanzo hodetto di sì».

E cosa era cambiato?«Nulla, c'erano pure le stesse perso-

ne. Ovviamen-te ora è tuttodigitale».

All'epocale star deifotoroman-zi potevanocamminareserenamentein strada oerano ferma-te ogni dueper tre comei divi del ci-nema?«Ogni due pertre. Una voltain Brasile noncapivo perché

tutti mi fissassero in continuazione.Poi ho scopetto che ero una piccolastar brasiliana. Grand Hotel vendevatantissimo anche li».

I vestiti per i fotoromanzi ve liprocuravano loro?«Il regista ci diceva il giorno prima:due completi eleganti, due sportivi eun costume da bagno. Non era perrisparmiare soldi, ma tempo».

La situazione più imbarazzante?«Imbarazzante mai niente. La cosache mi ha fatto paura è che in unfotoromanzo, in cui interpretavoun gondoliere, dovevo cadere dallagondola. Per carità è stato tantissimotempo fa ma mi ha inquietato moltofinire nelle acque di un canale».

Una curiosità finale: sul set na-scevano spesso amori?«Come in qualunque altro posto, maa me non è capitato. A me è capitatoin Sapore di mare, lì ho incontratoEleonora (Giorgi, ndr), la madre dimio figlio Paolo».

Lavinia CaprittiSRI°RODUZIONE RISERVATA

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