IL PROBLEMA AMIANTO Lorenza Fiumi · 2016. 11. 29. · Edilizia (14.8), Industria metalmeccanica...
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IL PROBLEMA AMIANTO
Lorenza Fiumi
La particolarità dell’asbesto , che ne ha fatto uno dei materiali più amati
dall’industria è la capacità di resistere al calore unita alla filabilità
Consiglio Nazionale delle Ricerche
- I greci ed i romani lo utilizzavano per formare il lucignolo delle lampade votive.
- Marco Polo ne “Il Milione” riferisce di aver visto nei suoi viaggi un tessuto che resiste al
fuoco ricavato da una fibra scavata nella terra.
-Già alla fine del 1800 - nell’era del vapore - l’amianto sostituiva lana, cotone e gomma in
applicazioni che richiedevano elevata resistenza al fuoco e al calore, al vapore, all’azione di
agenti chimici e biologici, all’abrasione e all’usura.
-La particolarità dell'amianto, che ne ha fatto uno dei materiali più amati dall'industria, è
stata proprio la filabilità unita alla incombustibilità, resistenza alla temperatura, resistenza
agli agenti chimici, flessibilità, coibenza, capacità filtrante.
-.
L’Amianto e la sua storia
I grattacapo del boia: il condannato
vestito con amianto non prende fuoco (stampa francese del XIV secolo in cui si
riferisce del viaggio di Marco Polo in Cina,
Paris).
Nel 1893 inizia in Austria la produzione del cemento-amianto.
Dal 1950 al 1979, la produzione risulta quintuplicata. Il maggior incremento decennale, si
colloca nel decennio 1960-70, in cui, si ha un incremento superiore al 100% rispetto al
decennio precedente.
Nel 1977, nel mondo venivano estratte più di 5.000.000 tonnellate di amianto.
E’ stato uno dei minerali maggiormente impiegati dall'industria, alcune significative
tipologie di utilizzo: isolante termoacustico, ritardante di fiamma, materiale antifrizione,
rinforzante di manufatti cementizi, materiale per la produzione di guarnizioni antiacido,
carica inerte nella produzione di svariati materiali (ad es.: sigillanti, isolanti elettrici,
plastica), ecc .
Nel 1965 la comunità scientifica internazionale conferma l’ esistenza di effetti cancerogenetici
Il 75% di tutto l'amianto usato è stato impiegato
nel settore edilizio e delle costruzioni
(fibrocemento).
Nel 1992 l'amianto è stato dichiarato fuori
legge(D.L.257/92), ed a partire dal 1993 ne è
stata vietata l'importazione, l'estrazione, la
lavorazione e la commercializzazione.
“rocce o pietre verdi” a basso tenore di silice,
provenienti da cave di ofiolitici Sono ampiamente
utilizzate nelle zone di montagna, come pietre
ornamentali da giardino, rivestimenti murari,
materiale edilizio in sostituzione di litotipi più pregiati
quali ghiaie o sabbie.
Crisotilo Amosite (grunerite) Crocidolite (riebeckite)
Per la normativa (Direttiva 2003/18/EC, che modifica la Direttiva 83/477/CEE)
con il termine generico “amianto” si individuano alcuni minerali silicatici di
origine naturale afferenti sia al Gruppo del serpentino (crisotilo) che agli anfiboli
(amosite, crocidolite, tremolite, antofillite e actinolite):
- Asbestos actinolite, CAS No 77536-66-4(9)
- Asbestos gruenerite (amosite) CAS No 12172-73-5(10)
-Asbestos anthophyllite, CAS No 77536-67-5(11)
- Chrysotile, CAS No 12001-29-5(12)
- Crocidolite, CAS No 12001-28-4(13)
- Asbestos tremolite, CAS No 77536-68-6(14)
PROPRIETA’ DELL'AMIANTO ED USO
resistenza alla temperatura, resistenza agli agenti chimici, flessibilità, coibenza
fonoassorbenza, capacità filtrante
I principali settori produttivi che hanno impiegato l'amianto: 3000 tipologie di prodotti
- Industria tessile (dal XVIII sec.): tessuti a metraggio ignifughi, nastri e corde per isolamenti
elettrici e termici, feltri, cachemire sintetico, coperte, grembiuli, giacche, pantaloni, guanti, ghette,
stivali
-Industria dei materiali da costruzione (dal XIX al XX sec.): materiali in cemento e amianto quali
tubi, lastre, camini, cassoni, paratie, vasi, pareti e balconi pareti e strutture composite per tramezzi
e controsoffitti, pannelli, paratie antifuoco, materiali spruzzati come antirombo, antifuoco,
antibrina(16 milioni di mq di coperture solo in Italia, almeno 1.5 milioni di tonnellate l’amianto
ancora da smaltire)
- Industria dei trasporti (dalla prima metà del XX sec.): freni, frizioni, coibentazioni di testate
motori, coibentazioni di marmitte, cavi e giarnizioni di tenuta, isolamenti termoaustici di tetti,
pareti e pavimenti dei rotabili
- Industria navale (dal 1932) : paratie tagliafuoco, amianto spruzzato come isolante, isolanti
elettrici, termici, acustici, testate di pistoni, camini, motori marini e isolamenti di tubi e caldaie
- Industria della carta (dal 1920 circa) : Carte e cartoni a base di amianto, filtri (anche per
sigarette), solette per scarpe
Altri settori produttivi che hanno impiegato l'amianto:
Industria chimica (dagli anni '30): filtrazione e chiarimento di liquidi alimentari (vino, birra,
vodka, liquori vari), catalizzatori
Industria cosmetica (dagli anni' 30): ciprie, fondotinta, talchi cosmetici (solo in USA), talchi
speciali per bambini, polveri inerti in misture medicali
Industria militare (???): polveri per otturatori, ritardanti di fiamma per esplosivi, ogive di
missili e cariche cave, isolamenti termici su depositi di munizioni
Altri usi: nei cinema e teatri, come antifuoco (sipari e paratie), come simulazione della neve nei
cimena e teatri, come sabbia artificiale per giochi di bambini
La questione “amianto” in Italia è sentita in modo estremamente marcato, più che in
altri paesi industrializzati.
La guerra contro l’amianto si è combattuta e vinta in Italia, grazie ad una decisa azione
sull’opinione pubblica, campagne sindacali e di medicina del lavoro, tese a ridurre al
minimo i rischi per la salute dei lavoratori e della gente comune esposti all’amianto;
questa guerra ha creato due situazioni:
da una parte una importante mobilitazione scientifica e tecnologica per bonificare,
ridurre ed eliminare i materiali con amianto,
dall’altra una eccessiva sensibilizzazione dell’opinione pubblica e dei media, che fanno
spesso, troppo spesso, disinformazione
- arredi urbani (elementi porta bici, divisori,
aiuole, bordure, recinzioni, etc.),
- assorbenti igienici interni,
- cachemire sintetico,
- caldere coibentate con amianto,
- carrelli riscaldati porta-vivande,
- casette per uccelli,
- cassette di risciacquo dei servizi igienici,
- casseri in fibrocemento,
- ceppi da camino artificiali,
- coperte elettrotermiche
- cucce per cani,
- pasta da modellare in polvere (il prodotto non
ha piu contenuto amianto da quando e stato
commercializzato sotto forma di panetto in pasta
pronto all’uso),
- filtri di sigarette e da pipa,
- filtri per maschere antigas,
- fioriere,
- giochi (componentistica),
-giochi in cemento-amianto per giardini di
infanzia,
-incubatrici,
- intercapedini delle casseforti,
- lastre per il tennis da tavolo,
- lavagne scolastiche,
- letti di moltiplicazione nell’orticultura,
- lubrificanti contenenti amianto
-stoppini,
- strumenti musicali (imbottiture per
pianoforti),
- suolette interne da scarpe,
- supporti per deodoranti di ambiente,
- targhette alle porte,
- tessuti per imballaggio,
- trogoli e lettiere per animali,
- bende per prevenire le lesioni traumatiche
delle articolazioni nei bovini e negli equini.
- macchine da composizione tipografica
Linotype,
- macchine per la stampa di carta carbone,
- mensole delle finestre,
- mensole di arredo,
- pannelli e intonaci decorativi,
-ecc
-ecc
-
Impieghi per scopi non tradizionali quali:
Le fabbriche di amianto (rassegna di immagini d'epoca -Balangero) Nel passato, la lavorazione dell’amianto avveniva senza precauzioni a tutela della salute dei
lavoratori, come testimoniano alcune immagini "d’epoca".
Le fotografie sono tratte da VIGLIANI E.C.: "Studio sulla asbestosi nelle manifatture di amianto"
Ente nazionale prevenzione infortuni, Torino, 1940
Operai al lavoro nella fabbrica e
nella miniera di Balangero (To) anni
‘50
Lavorazione delle fibre (New York, 1955) a sx e
un tipico guanto in amianto da laboratorio
(sopra)
Casa Prefabbricata “Eternit”, foto
dall’archivio della Società
La gioia di vivere, Pablo Picasso, 1946
Olio su cemento-amianto
Solo fibre di amianto di diametro inferiore a 3 micron possono
essere respirate ed esercitare un ruolo patogeno OMS. In 1cm
lineare affiancati ci sono: 250 capelli, 500 fibre di lana, 1300 fibre
di nylon, 335.000 fibre di amianto.
Rivestimento
di amianto su
tubazione
(coppelle)
L’uso e la produzione dell’amianto è fuori legge dal 1992 in Italia, dal 1993 in Germania,
dal 1996 in Francia e dal 2000 in Svizzera.
Direttiva 2003/18/CE del Parlamento europeo e del Consiglio del 27 marzo 2003, ha
previsto l’obbligo - per tutti i Paesi comunitari - di cessarne totalmente l’utilizzo entro il
15 aprile 2006.
I maggiori produttori nel mondo sono oggi:
- Russia (con 700.000 tonnellate),
- Cina (con 450.000 tonnellate),
- Canada (con 335.000 tonnellate, di cui il 98% viene esportato)
- Kazakistan (con 180.000 tonnellate),
- Brasile (con 170.000 tonnellate),
- Zimbabwe (con 130.000 tonnellate)
- Grecia (con 35.000 tonnellate)
- Bulgaria (7.000 tonnellate)
Rapporto INAIL 2013
Numero di casi di patologie asbesto-correlate segnalate al ReNaM, per Regione
Fonte: Quarto Rapporto Registro Nazionale Mesotelioma 2012
Le regioni più colpite 2008 (n. casi)
- Lombardia 343
- Piemonte 229
- Liguria 147
- Emilia-Romagna 133
- Veneto 90
Le regioni meno colpite
- Valle d’Aosta -
- Abruzzo 4
- Basilicata 4
-Calabria 4
-Sardegna 14
L’Agenzia Internazionale per la Ricerca sul Cancro
(IARC) classifica come sostanza cancerogena di prima
categoria con il codice:
R 45 T - R 48/23 : pericolo di gravi danni alla salute
in caso di esposizione prolungata per inalazione).
Le malattie asbesto-correlate riconosciute ed
indennizzate in Italia, dalle norme vigenti, sono le
seguenti:
• Asbestosi;
• Placche ed ispessimenti pleurici:
• Mesotelioma della pleura;
• Mesotelioma pericardico;
• Mesotelioma peritoneale;
• Mesotelioma della tunica vaginale e del testicolo
• Carcinoma polmonare.
Fonte: INAIL Registro Nazionale dei Mesoteliomi - Rapporto 2013
Venezia, Trieste, Genova, Livorno, Ancona, Napoli, Taranto, Palermo. Incremento di
mortalità dovuto alla presenza dell’industria navalmeccanica e dell’attività Portuale sono sedi di
raffinerie, petrolchimici e stabilimenti siderurgici,:
Bari, Casale Monferrato, Broni, Reggio Emilia è stata attiva un’industria del cemento-amianto
Torino e Milano sono più difficilmente riconducibili ad esposizioni sono caratterizzate da una
vasta cintura industriale con una molteplicità di possibili fonti di esposizione ad amianto
Prato, già nei primi anni ’80 si evidenziarono un cluster di mesoteliomi tra i lavoratori delle
industrie del tessile
Padova, c’è un’accresciuta mortalità fra gli addetti alla costruzione e riparazione di rotabili
ferroviari.
L’esposizione ambientale, può derivare dalla residenza in prossimità di siti industriali o di
estrazione, nei quali si sia utilizzato l’amianto in grandi quantità,o esposizioni a livelli
relativamente elevati di fibre, ad esempio a fronte di interventi di manutenzione, ristrutturazione
o demolizione di edifici o presenza di materiali molto deteriorati
Roma era diffusa l’applicazione a spruzzo di amosite e crocidolite soprattutto negli uffici e negli
edifici della pubblica amministrazione
Esposizione dei familiari dei lavoratori
In Italia, i settori di attività che registrano il
maggior numero di casi di malattie asbesto-
correlate sono, in base all’incidenza:
Edilizia (14.8),
Industria metalmeccanica (7.7) ,
Cantieri navali (7.1),
Industria tessile (6.6),
Fabbricazione di prodotti in metalli (5.7)
Difesa militare (4.2)
Industra Metallurgica (4.2)
Trasporti terrestri (3.9)
Industria del cemento-amianto (3.4)
Crescono i casi per esposizione in uffici della
pubblica amministrazione alle scuole o agli
uffici postali
PATOLOGIE ASBESTO-CORRELATE Fonte: Marinaccio A et al. Int J Cancer 2005 May 20;115(1):142-7
La principale fonte di dati sull’epidemiologia del mesotelioma in Italia è costituita dal
Registro Nazionale dei Mesoteliomi
Il picco massimo di casi di malattie asbesto-correlate, attesi in Italia, correlato alla massima produzione di amianto e manufatti
avvenuta tra gli anni ‘70 e ‘90 ed al periodo di latenza delle malattie asbesto-correlate, è atteso tra il 2015 ed il 2025.
NORMATIVA NAZIONALE AMIANTO Legge 27 marzo 1992 n.257, Norme relative alla cessazione dell'impiego dell'amianto (divieto
di estrazione - importazione - esportazione – commercializzazione - produzione di amianto - di
prodotti di amianto - di prodotti contenenti amianto.
•D.M. del 6 settembre 1994, Normative e metodologie tecniche di applicazione dell'art. 6,
comma 3, e dell'art. 12, comma 2, della legge 27 marzo 1992, n. 257, relativa alla cessazione
dell'impiego dell'amianto.(Metodologie tecniche per il controllo la manutenzione e la bonifica
misure di sicurezza, custodia ecc . Classificazione in Friabili e Compatti)
Il D.Lgs. 22 del 5 febbraio 1997 (modificato dal D.Lgs 389/97 e dalla Legge 426/98 ), …. la
classificazione dei rifiuti di amianto avviene su base esclusivamente merceologica, secondo la
provenienza. Il decreto classifica 6 tipologie di rifiuti contenenti amianto. I materiali in
amianto-cemento sono definiti come materiali da costruzione a base di amianto in matrice
compatta e sono considerati rifiuti non pericolosi, mentre il friabile in rifiuti pericolosi
D.Lgs. 36/2003 (Allegato I), D.M. 13/3/2003, D.M. 3/8/2005, D.M. 27/9/2010 (Allegato II))
(secondo le modalità indicate dal D.M. 248/2004 (Allegato III)), i rifiuti di amianto o
contenenti amianto possono essere conferiti in:
a) discarica per rifiuti pericolosi, dedicata o dotata di cella dedicata;
b) discarica per rifiuti non pericolosi, dedicata o dotata di cella monodedicata:
D.M. del 18 marzo 2003 n. 101, Regolamento per la realizzazione di una mappatura delle
zone del territorio nazionale interessate dalla presenza di amianto, ai sensi dell'articolo 20
della L. 23 marzo 2001, n. 93.
In Italia il censimento è ancora in corso, ad oggi sono stati registrati circa 34.000 siti contaminati da
amianto (Legge 93/2001 e D.M. 101/2003)
Lazio primi risultati del censimento
Censimento di Edifici pubblici o aperti al pubblico: scuole, ospedali, cinema, teatri, biblioteche, palestre,
piscine, sale da ballo, ecc., hanno risposto il 4,4%. I siti con presenza di amianto sono (801 su 3579)
rappresentano il 22.4 %.
I settori che hanno risposto con maggiore efficienza alla richiesta di censimento sono stati i luoghi di culto e
le caserme (o stazioni) dei Carabinieri.
Scarsissime sono state le risposte delle scuole e delle amministrazioni pubbliche.
Il peso complessivo stimabile di circa 2680 tonnellate di manufatti conteneti amianto , di cui circa 30
tonnellate costituito da MCA in matrice friabile (pari a circa 1,2 %).Per quanto riguarda il numero di siti
censiti nel territorio delle diverse province, quella di Roma raccoglie proporzionalmente le quantità più
importanti (circa2247 tonnellate totali), seguita da Viterbo (circa 177 t), Frosinone (circa 85 t), Latina (circa
84 t) e Rieti (circa 63 t).
Discariche di materiali contenenti amianto al 30.06.2013
Al 2013 non risultano in esercizio impianti di
inertizzazione/recupero ai sensi del D.M. 248/2004.
.Giugno 2013 :
• 42 discariche non in esercizio;
• 6 discariche sospese o con lotti con l’accettazione di
RCA sospesa (per sospensione cautelativa
o per sospensione al conferimento di RCA);
• 6 discariche in attesa di autorizzazione;
• 19 discariche in esercizio.
• 1 discarica per rifiuti pericolosi (friabile) in Piemonte
I costi di smaltimento in Italia
174 euro/ton per le coperture in cemento amianto
220 euro/ton per canne fumarie, tubazioni e pluviali,
serbatoi e cassoni.
I costi di smaltimento in Germania (escluso il trasporto)
30 e i 45 euro/ton.
Classificazione dei rifiuti contenenti amianto: riferimenti
normativi e codici C.E.R. (Catalogo Europeo dei Rifiuti)
e sulla tipologia di discarica presso cui smaltirli. Le norme attualmente in essere in merito alla classificazione dei rifiuti (D.Lgs. n. 152/2006) stabiliscono che un rifiuto deve essere
classificato come pericoloso, ai sensi della Direttiva 2008/98/CE, qualora contenga una sostanza riconosciuta come cancerogena
(Categorie 1 o 2) in concentrazione Maggiore 0,1 %.
Poiché l’amianto e una sostanza di Categoria 1, tutti i rifiuti che ne contengono concentrazioni maggiori allo 0,1% devono essere
classificati come pericolosi.
Considerato che i materiali contenenti amianto, ad origine, hanno concentrazioni sostanza pericolosa, nel momento in cui essi divengono
rifiuti, secondo la definizione qualsiasi sostanza od oggetto di cui il detentore si disfi o abbia l’intenzione o l’obbligo di disfarsi,
devono essere classificati sulla base dei seguenti parametri :
Contenuto di amianto (% in peso)
Densita apparente (g/cm3) > 2
Densita relativa (%) > 50
Indice di rilascio < 0,6
Gestione dei rifiuti contenenti amianto
Nello specifico la normativa prevede che i rifiuti di amianto o contenenti amianto possono essere conferiti a smaltimento definitivo in
discarica:
a) per rifiuti pericolosi, dedicata o dotata di cella dedicata;
b) per rifiuti non pericolosi, dedicata o dotata di cella monodedicata:
Tabella 5: Codici C.E.R. identificativi dei rifiuti contenenti amianto
Definizione C.E.R.
06.13.04* Rifiuti dalla lavorazione dell’ amianto.
10.13.09* Rifiuti della fabbricazione di amianto-cemento, contenenti amianto.
15.01.11* Imballaggi metallici contenenti matrici solide porose pericolose (ad es. amianto) compresi i contenitori a pressione vuoti.
16.01.11* Pastiglie per freni, contenenti amianto.
16.02.12* Apparecchiature fuori uso, contenenti amianto in fibre libere.
17.06.01* Materiali isolanti contenenti amianto.
17.06.05* Materiali da costruzione contenenti amianto.
I principali siti di interesse nazionale interessati alla bonifica sono: Casale Monferrato,
Balangero, Bari Fibronit, Eternit di Bagnoli (Na) Biancavilla, Fibronit di Broni (Pv)
Balangero, Val di Lanzo (To), la miniera di
amianto più grande d’Europa, attiva fino al
1989.
Casale Monferrato 90.000 mq
Bari – Fibronit circa (150.000 mq )
• I minerali definiti “amianti” rilasciano fibre, che diventano pericolose per l'ambiente e la salute, solo nel caso in cui vengano sollecitati da forze meccaniche esterne. Inoltre, le fibre, per essere pericolose, devono potersi diffondere in aria e quindi essere inalate
Quindi, a parità di contenuto di amianto:
• se l'amianto è contenuto in un materiale friabile, o se è ridotto ad una polvere in diretto contatto con l'ambiente, risulta fortemente pericoloso, in quanto capace di liberare un numero grandissimo di fibre inalabili con una minima sollecitazione.
• se viceversa l'amianto è contenuto in matrici compatte, non porose, il rifiuto nel suo complesso non sarà pericoloso, in quanto le fibre non possono frantumarsi e disperdere fibre.
• Nelle città italiane i livelli riscontrati sono infatti generalmente dell’ordine di qualche fibra per litro (ff/L), Viceversa, edifici nei quali sia in atto un apprezzabile rilascio di fibre dal materiale usato per l’isolamento, possono presentare livelli dell’ordine delle 20 ff/L.
• Un recente studio polacco ha rilevato livelli di 1-9 ff/L nelle vicinanze di edifici nei quali si trovavano notevoli quantità di materiali contenenti amianto fortemente deteriorati (Krakowiak et al 2009).
L’inquinamento di ambienti interni (indoor) è legato all’utilizzazione di materiali contenenti amianto come isolanti termici nell’edilizia pubblica scuole, ospedali, teatri, cinematografi, ecc. Altre fonti di inquinamento dell’ambiente domestico
possono inoltre essere rappresentate dai manufatti contenenti amianto come, ad esempio, vecchie stufe, guarnizioni in elettrodomestici, carte o cartoni isolanti, interno di copritermosifoni, ecc.
L’inquinamento esterno (outdoor), va considerato il ruolo del traffico (amianto rilasciato da freni e frizioni, oggi comunque sempre meno), nonché attività di demolizione e rimozione di materiali contenenti amianto, e l’erosione naturale di
manufatti in amianto quali ad esempio tetti, tettoie, ed altre superfici.
Come evitare la dispersione e la inalazione di fibre di amianto - Consultare la ASL competente per territorio - Evitare di manipolare tali prodotti e, nel caso fosse strettamente necessario, è
preferibile bagnarli abbondantemente con acqua per evitare la dispersione di fibre. - Nel caso di lastra di copertura, canna fumaria, se non deteriorato molto spesso è sufficiente un semplice incapsulamento con apposite vernici . In caso contrario sarà
invece necessaria la rimozione (sempre da parte di ditte specializzate). Andranno comunque sempre evitate quelle operazioni che possono frantumarne la matrice liberando le fibre, andranno evitate le operazioni con uso di trapani, frullini ed altre attrezzature abrasive sulle superfici di questi manufatti.
Bonifica amianto compatto Incapsulamento. Le tipologie di incapsulamento del'amianto. Rimozione. Procedure di rimozione dell'amianto. Smaltimento. Procedure di smaltimento finale di amianto.
Bonifica amianto compatto Incapsulamento. Le tipologie di incapsulamento del'amianto. Rimozione. Procedure di rimozione dell'amianto. Smaltimento. Procedure di smaltimento finale di amianto.
Bonifica dell’amianto D.L. 257/92 Rimozione = E la tecnica più diffusa, comporta un rischio elevato per l’ambiente e per i
lavoratori. Deve avvenire in ambiente umido evitando demolitori e rotture. I materiali
debbono essere raccolti chiusi in imballaggi in teli di polietilene non inferiori di 0,15 mm,
prima di essere messi in discarica.
Incapsulamento = Prevede il trattamento dell’amianto con prodotti penetranti o
coprenti che inglobano le fibre in superficie con una pellicola protettiva. Ha costi e tempi
più contenuti e non produce rifiuti.
Il confinamento = Consiste nell’istallazione di una barriere a tenuta al fine di separare
l’amianto da altre coperture. Va associato al trattamento incapsulante una barriera
resistente agli urti.
Incapsulamento Confinamento
Rimozione
COSTI DI BONIFICA
• Costi di Bonifica comprensivi di rimozione, trasporto e messa in discarica ( non sono
inclusi i costi della sostituzione con una nuova copertura) :
• Costo per lo smaltimento di un cassone d’acqua in eternit:
Cassone d’acqua (1 m³) * 800,00 €
Bonifica di una superficie di 100 mq * Costo totale stimato medio 4.000 €
Bonifica di una superficie di 500 mq * Costo totale medio stimato 12.000 €
Bonifica di una superficie di 1000 mq * Costo totale medio stimato 17.000 €
Incapsulamento * 50,00 €/mq
Confinamento ( isopan) * 100,00 €/mq
I rifiuti contenenti amianto in discarica non si degradano né in un mese né in 100 anni
Smaltimento = impatto ambientale a lunghissimo termine
ovvero
“eredità alle generazioni future”.
Prospettive = Possibilità di inertizzare i rifiuti di amianto
Favorire le attività di trattamento (inertizzazione) dei Rifiuti Contenenti Amianto
controllando:
Impatto ambientale di tutto il processo di trattamento, non “spostare la pericolosità del
rifiuto di amianto a un altro rifiuto”. (Emissioni e Produzione )
Impatto Ambientale
Grazie per l’attenzione!
Il sensore MIVIS (Multispectral Infrared Visible Imaging Spectrometer)
per la mappatura delle coperture in c-a
Il CNR possiede e gestisce il
MIVIS un sensore aeroportato con
102 canali e con una risoluzione
spaziale fino a 3m x 3m, ne fanno
uno strumento innovativo ed unico
nelle applicazioni dirette sul
territorio e delle relative risorse.
Volo MIVIS sulla città di Roma:
Quota 2000 m
Risoluzione a terra 4m x 4m
Sintesi in RGB ch 13-7-3
Caratterizzazione delle coperture in cemento-amianto
attraverso dati telerilevati MIVIS
La risoluzione spaziale delle immagini
esprime le dimensioni del dettaglio
rilevabile. Per i satelliti la dimensione
dell’area risolta al suolo solitamente
coincide con quella del pixel e varia
da 0,69 m fino a qualche chilometro,
mentre da aereo la risoluzione
risulterà molto maggiore.
Sup. in cemento-amianto:
4657 pixel pari a 74512 m2
Sup. insediata
96%
La metodologia di classificazione sviluppata,
permette di:
-Individuare
-Caratterizzare
-Quantificare
le superfici in cemento-amianto con margini
di accuratezza pari al 94%
Sup. in cemento-amianto
4%
Destinazione d’uso
61.9 % attività produttiva
28.5 % deposito, magazzino
4.8 % civile abitazione
4.8 % non utilizzato
Addetti dichiarati = 242 Max= 90 min.= 1
Residenti =18.180 (anno 2.000)
Anno di realizzazione
50 % anni ’60
20% anni ‘70
30 % anni ‘80 in poi
I risultati dei campionamenti ambientali effettuati per misurare
concentrazioni di fibre aerodisperse hanno evidenziato valori
sempre inferiori a 0.3 f/l, I dati epidemiologici raccolti mostrano una sostanziale coincidenza fra il numero degli osservati e attesi nella popolazione maschile, e un lieve incremento dei casi osservati nella popolazione femminile.
Collaborazione CNR – ISPESL – ASLSINTESI ATTIVITA’ DI MONITORAGGIO
Collaborazione CNR Collaborazione CNR –– ISPESL ISPESL –– ASLASLSINTESI ATTIVITA’ DI MONITORAGGIOSINTESI ATTIVITA’ DI MONITORAGGIO
Analisi di Laboratorio:campioni in massa prelevati
dalle coperture in C-A e campionamenti di fibre aerodisperse Analisi di Laboratorio:campioni in massa prelevati
dalle coperture in C-A e campionamenti di fibre aerodisperse
Campagna di terra: analisi visiva e raccolta di datiCampagna di terra: analisi visiva e raccolta di dati
Le attività di monitoraggio hanno evidenziato la reale
possibilità di caratterizzare lo stato di alterazioneLe attività di monitoraggio hanno evidenziato la reale
possibilità di caratterizzare lo stato di alterazione
25,76%
48,85%
9,92%
8,83% 3,39%
2,78% 0,48% 0-100
100-500
500-1000
1000-2000
2000-3000
3000-5000
>5000
(mq)
Amianto (mq) 460.350
Numero coperture (amianto min) 827
Amianto /Superficie coperta (mq/kmq) 2.788
Peso (kg) 5.984.550
Popolazione (ISTAT 2010) 60.167
Amianto / Popolazione (mq/ab) 7,65
Ripartizione delle coperture in c-a in base alla superficie
Integrazione di tecniche e dati per:
stima di c-a sul territorio del comune di Pomezia
Integrazione di tecniche e dati in ambiente GIS per :
stima della dismissione del c-a in diversi periodi…
1998 2004 2010
Quantità di c-a in m2 (MB) 305.964 119.574 61.822
Decremento % rispetto al
1998 -- - 60,91 - 79,79
Presenza di c-a
c-a (m2) /sup. sovrapposiz.
(km2)
32,09 12,54 6,4
Decremento % rispetto al
1998 -- - 60,92 - 80,05
Integrazione di tecniche e dati in ambiente GIS per :
- la contestualizzazione di informazioni sul territorio
- stima della presenza di c-a / popolazione esposta
Aprilia – Anzio
Pomezia – Albano
Tiburtina
GRA – Roma est
Anagni
Frosinone
Civitavecchia
Mappatura dei Materiali Contenenti Amianto del Lazio L. 23/3/2001 n. 93 e del D. M. 18/3/2003 n. 101, - Regione Lazio
Telerilevamento delle coperture in cemento-amianto Aree sorvolate con il sensore aereo MIVIS sul territorio della Regione Lazio
Caratteristiche dei sorvoli e risultati
Anagni Aprilia-
Anzio Civitavecchia Frosinone
GRA-
Roma
Pomezia-
Albano Tiburtina Totale
Data volo 05/09/10 07/10/10 07/10/10 05/09/10 07/10/10 07/10/10 05/09/10
Numero
strisciate 2 5 2 4 3 5 2
Sup.
acquisita
Km2
36,5 200,7 58,3 120,4 125,2 165,0 87,1 1.052
Sup.
coperta
da c-a m2
207.427 370.162 16.585 294.694 237.341 460.350 87.415 1.673.974
- E stato sorvolato il 4.6% del territorio della Regione Lazio
- Sono state riconosciute complessivamente, nelle sette aree di studio 2.966 coperture in cemento-amianto (c-a)
- L’accuratezza della classificazione è pari al 95,9 %.
Presenza di coperture in c-a ripartite in basa alla superficie
Ulteriori incrementi alle stime ottenute sono
dovuti dallo sviluppo areale della falda o
volta.
A queste percentuali bisogna aggiungere un
incremento del 5% dovuto alla
sovrapposizione tra le lastre in c-a che
costituiscono le coperture.
L’elaborazione delle bande
relative all’infrarosso
termico consente la
realizzazione di mappe di
temperatura.
La temperatura delle
acque è un indicatore di
una modifica avvenuta o in
atto riconducibile ad
eventi antropici.
Nella immagine e nel
dettaglio si evidenziano dei
pennacchi, l’immissione
nelle acque caratterizzata
da una temperatura
diversa..
Caratterizzazione delle acque costiere - Civitavecchia
RILEVAZIONE DI ANOMALIE TERMICHE AL SUOLO - Albano Laziale
Canale termico
(anno 2000)
Valori Termici
32,0 – 35,0
35,1 – 37,0
37,1 – 38,8
44,0 – 46,0
46,1 – 48,0
48,1 – 50,0
Canale termico
(anno 2010)
Valori Termici
Immagine
visualizzata nei
colori naturali
Acquisita
nell’anno 2000
Via Roncigliano
Albano Laziale
(RM)
Immagine
visualizzata nei
colori naturali
Acquisita
nell’anno 2010
Via Roncigliano
Albano Laziale
(RM)
RILEVAZIONE DI ANOMALIE TERMICHE NEI CORPI IDRICI - Lago di Albano
18,5 – 19,0
19,0 – 19,5
Valori Termici
19,5 – 20,0
20,0 – 20,5
20,5 – 21,0
RILEVAZIONE DI ANOMALIE TERMICHE AL SUOLO SU AREE URBANIZZATE
Dettaglio di Pomezia
35,0 – 40,0
40,0 – 45,0
Valori Termici
45,0 – 54,0
Attraverso la visualizzazione
del canale 93 del MIVIS,
(8.2 a 8.6 ìm) è stato
possibile visualizzare i valori
di radianza che forniscono
una rappresentazione
dell’irraggiamento della
superficie e visualizzano la
temperatura relative al
suolo.
Gli elevati livelli termici, che
si segnalano in prossimità di
incroci e di importanti arterie
stradali, in particolare in
presenza di superfici
asfaltante/impermeabilizzate
, dando origine al fenomeno
dell’isola di calore urbana..