Il Piccolo 6 febbraio 2013

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Direttore responsabile Sergio Cuti • Direttore editoriale Daniele Tamburini • Società editrice: Promedia Soc. Coop. via Del sale 19 Cremona • Amministrazione e diffusione: via S. Bernardo 37/a Cremona tel. 0372 435474 Direzione e redazione via S.Bernardo 37/a Cremona tel 0372 454931 • email [email protected] • stampa SEL Società Editrice Lombarda Cremona • pubblicità: Immagina srl tel. 0372 435474 [email protected] Aut. del Tribunale di Cremona n° 357 del 16/05/2000 • Poste Italiane S.p.a. Sped. in A.P.-45%-art. 2 comma 20/B legge 662/96 – Cremona • Numeri Arretrati: http://www.immaginapubblicita.it PICCOLO il Giornale www.ilpiccologiornale.it pagina 6 Edizione del Mercoledì Anno XIII n° 10 • MERCOLEDÌ 6 FEBBRAIO 2013 Periodico € 0,02 copia omaggio Non riceve alcun finanziamento pubblico Secondo una ricerca dell’Università Cattolica e di AlmaLaurea, i neolaureati italiani dimostrano un’elevata capacità di adattamento Numerosi i ragazzi che, dopo gli studi, accettano di trasferirsi o diventano pendolari pur di lavorare I GIOVANI NON SONO “BAMBOCCIONI” ALLUVIONE DEL 2000 ELEZIONI a pagina 9 a pagina 5 Anche Martignana adesso dovrà rendere i fondi I partiti cremonesi presentano i propri candidati Edizione chiusa alle ore 21 SPENDING REVIEW a pagina 8 Per la cultura non ci sono fondi, unica strada gli sponsor? MUSICA a pagina 17 Il tour di De Gregori farà tappa a marzo al Teatro Ponchielli SOCIAL LANDING a pagina 3 PRESTITI TRA PRIVATI, LA NUOVA FRONTIERA DELL’ACCESSO AL CREDITO SERVIZIO IDRICO a pagina 4 Acqua, disaccordo sui rimborsi: va reso interamente il 7% n accostamento che torna anche quest’anno, quello tra il Carnevale cremo- nese e la realtà del Ter- zo settore. Martedì 12 febbraio si svolgerà infatti in piazza Duomo “I mascheer de Cremuna”, il tra- dizionale Carnevale organizza- to da Fondazione Sospiro Onlus, Anffas Cremona, Cisvol e Cari- tas, che ogni anno realizzano una grande festa per grandi e bambi- ni, con uno sguardo particolare ri- volto alle persone con disabilità. Da alcuni anni, infatti, la ma- nifestazione coinvolge numero- si ragazzi e ragazze con disabili- tà: un’occasione di festa, quindi, ma anche di riflessione, per ricor- dare l'importanza dell'inclusione sociale. La tradizionale festa di Carnevale, che verrà presentata da Michelangelo Gazzoni, pren- derà il via alle 14.45 con la tra- dizionale musica carnevalesca. In apertura della festa ci saranno i saluti da parte delle autorità: il sindaco Oreste Perri, l'assessore Luigi Amore, Giorgio Reali (Ci- svol), Gianluca Rossi (Fondazio- ne Sospiro Onlus), Amedeo Diot- ti (Anffas Cremona). Alle 15.30 l'animazione entrerà nel vivo con il gruppo di Giocoleria della Co- operativa Nazareth, che porterà sul palco della piazza trampolieri ed equilibristi per il divertimento di tutti. Spazio quindi alla musi- ca dal vivo: alle 15.45, infatti, il palco allestito in piazza ospiterà il concerto della banda Città di Cre- mona. Il divertimento proseguirà sempre a tempo di musica; alle 16.15 piazza del Comune si tra- sformerà in un angolo di Argen- tina, con l'esibizione dei balleri- ni della Compagnia del Tango. Alle 16.30 arriveranno i mangia- fuoco, che intratterranno il pub- blico a tempo di musica, in attesa della “Vecia”, un grande pupaz- zo da prendere a pallate di carto- ne per scacciare l'inverno e salu- tare il prossimo arrivo della pri- mavera. I golosi non rimarranno delusi perché alle 17, alla con- clusione della festa, sotto la Ber- tazzola i volontari della festa di- stribuiranno le classiche lattughe di Carnevale, preparate alla Ca- sa dell’Accoglienza e donate dal- la Caritas diretta da don Antonio Pezzetti. Un festa, quindi, carat- terizzata da sobrietà, inclusione, ma anche da tanta voglia di fe- steggiare, come hanno sottoline- ato gli organizzatori, i quali han- no messo in risalto che non ci sarà distinzione tra persone con disa- bilità (che arriveranno da Sospi- ro grazie a due bus messi genero- samente a disposizione da Km) e persone che si vogliono divertire. Giulia Sapelli U IN PIAZZA DUOMO TORNA IL CARNEVALE “I Mascheer de Cremuna” all’insegna di sobrietà e inclusione sociale SPORT a pagina 16 Vanoli da favola ora fa sognare i tifosi biancoblu

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Il Piccolo Giornale di Cremona

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Direttore responsabile Sergio Cuti • Direttore editoriale Daniele Tamburini • Società editrice: Promedia Soc. Coop. via Del sale 19 Cremona • Amministrazione e diffusione: via S. Bernardo 37/a Cremona tel. 0372 435474 Direzione e redazione via S.Bernardo 37/a Cremona tel 0372 454931 • email [email protected] • stampa SEL Società Editrice Lombarda Cremona • pubblicità: Immagina srl tel. 0372 435474 [email protected] Aut. del Tribunale di Cremona n° 357 del 16/05/2000 • Poste Italiane S.p.a. Sped. in A.P.-45%-art. 2 comma 20/B legge 662/96 – Cremona • Numeri Arretrati: http://www.immaginapubblicita.it

PICCOLOilGiornalewww.ilpiccologiornale.it

pagina 6

Edizione del Mercoledì

Anno XIII • n° 10 • MERCOLEDÌ 6 FEBBRAIO 2013 Periodico • € 0,02 copia omaggioNon riceve alcun finanziamento pubblico

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Secondo una ricerca dell’Università Cattolica e di AlmaLaurea, i neolaureati italiani dimostrano un’elevata capacità di adattamento

Numerosi i ragazzi che, dopo gli studi, accettano di trasferirsi o diventano pendolari pur di lavorareI GIOVANI NON SONO “BAMBOCCIONI”

ALLUVIONE DEL 2000

ELEZIONI

a pagina 9

a pagina 5

▲▲

Anche Martignanaadesso dovràrendere i fondi

I partiti cremonesipresentano i propricandidati

Edizione chiusa alle ore 21

SPENDING REVIEW

a pagina 8

Per la cultura non ci sono fondi, unica strada gli sponsor?

MUSICA

a pagina 17

Il tour di De Gregorifarà tappa a marzoal Teatro Ponchielli

SOCIAL LANDING a pagina 3

PRESTITI TRA PRIVATI,LA NUOVA FRONTIERA

DELL’ACCESSO AL CREDITO

SERVIZIO IDRICO

a pagina 4

Acqua, disaccordo sui rimborsi: va reso

interamente il 7%

n accostamento che torna anche quest’anno, quello tra il Carnevale cremo-nese e la realtà del Ter-

zo settore. Martedì 12 febbraio si svolgerà infatti in piazza Duomo “I mascheer de Cremuna”, il tra-dizionale Carnevale organizza-to da Fondazione Sospiro Onlus, Anffas Cremona, Cisvol e Cari-tas, che ogni anno realizzano una grande festa per grandi e bambi-ni, con uno sguardo particolare ri-volto alle persone con disabilità.

Da alcuni anni, infatti, la ma-nifestazione coinvolge numero-si ragazzi e ragazze con disabili-tà: un’occasione di festa, quindi, ma anche di riflessione, per ricor-dare l'importanza dell'inclusione sociale. La tradizionale festa di Carnevale, che verrà presentata da Michelangelo Gazzoni, pren-derà il via alle 14.45 con la tra-dizionale musica carnevalesca. In apertura della festa ci saranno i saluti da parte delle autorità: il sindaco Oreste Perri, l'assessore Luigi Amore, Giorgio Reali (Ci-svol), Gianluca Rossi (Fondazio-ne Sospiro Onlus), Amedeo Diot-ti (Anffas Cremona). Alle 15.30 l'animazione entrerà nel vivo con il gruppo di Giocoleria della Co-operativa Nazareth, che porterà sul palco della piazza trampolieri ed equilibristi per il divertimento di tutti. Spazio quindi alla musi-ca dal vivo: alle 15.45, infatti, il palco allestito in piazza ospiterà il concerto della banda Città di Cre-mona. Il divertimento proseguirà sempre a tempo di musica; alle 16.15 piazza del Comune si tra-sformerà in un angolo di Argen-tina, con l'esibizione dei balleri-ni della Compagnia del Tango. Alle 16.30 arriveranno i mangia-fuoco, che intratterranno il pub-blico a tempo di musica, in attesa

della “Vecia”, un grande pupaz-zo da prendere a pallate di carto-ne per scacciare l'inverno e salu-tare il prossimo arrivo della pri-mavera. I golosi non rimarranno delusi perché alle 17, alla con-clusione della festa, sotto la Ber-tazzola i volontari della festa di-

stribuiranno le classiche lattughe di Carnevale, preparate alla Ca-sa dell’Accoglienza e donate dal-la Caritas diretta da don Antonio Pezzetti. Un festa, quindi, carat-terizzata da sobrietà, inclusione, ma anche da tanta voglia di fe-steggiare, come hanno sottoline-

ato gli organizzatori, i quali han-no messo in risalto che non ci sarà distinzione tra persone con disa-bilità (che arriveranno da Sospi-ro grazie a due bus messi genero-samente a disposizione da Km) e persone che si vogliono divertire.

Giulia Sapelli

U IN PIAZZA DUOMO TORNA IL CARNEVALE“I Mascheer de Cremuna” all’insegna di sobrietà e inclusione sociale

SPORT

a pagina 16

Vanoli da favolaora fa sognarei tifosi biancoblu

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al diritto allo studio al diritto all'occupa-bilità attraverso azioni concrete. Parte da queste premesse l'iniziativa dell'asses-sorato all'Istruzione, Formazione e Cul-tura di Regione Lombardia, che ha con-

vocato un Tavolo tecnico con tutti gli attori del si-stema - formatori, istituti secondari di secondo gra-do, imprese e associazioni imprenditoriali, Cnr - per individuare quali strumenti utilizzare per favorire l'inserimento dei giovani nel mondo del lavoro.

FILIERE FORMATIVE RISPOSTA A ESIGENZE IMPRESE - Le diverse idee a confronto saranno ri-unite in uno strumento di programmazione, elabo-rato al termine di una accurata ricognizione dei bi-sogni e delle domande di professionalità, che sarà presentato entro il mese prossimo. L'obiettivo di-chiarato è collegare filiere formative e produttive in modo da costruire cluster e i Poli tecnico-profes-sionali.

GOVERNANCE REGIONALE - Il ruolo di Regione Lombardia sarà quello di esercitare una governan-ce sul sistema, consentendo a realtà già esistenti - come i distretti e i Cts (Scuole professionali provin-ciali per commercio, turismo e servizi) territoriali di settore - di promuovere esperienze, dando vita a reti di scuole.

I POLI TECNICO-PROFESSIONALI - In questo quadro assumono una particolare importanza i Po-li tecnico-professionali di Regione Lombardia, strutturati come condivisione delle risorse umane e strumentali che utilizzano gli spazi di flessibilità or-ganizzativa delle istituzioni scolastiche e formative. I Poli sono definiti dalla programmazione regionale dell'offerta formativa e si caratterizzano per la cor-

relazione fra il sistema educativo e le filiere produt-tive, parchi e cluster tecnologici, distretti e metadi-stretti.

UN ACCORDO DI RETE - Per la costituzione dei Poli Regione Lombardia indica come presupposto un accordo di rete formalizzato, contenente alcuni elementi essenziali: almeno due istituti tecnici e/o professionali, un organismo di formazione profes-sionale, due imprese, un Its (Istituto tecnico supe-

riore), ma anche Università e Centri di ricerca, risor-se professionali, strumentali e finanziarie.

SOSTEGNO ALL'APPRENDISTATO - Queste azioni si affiancano al sostegno al contratto di ap-prendistato e agli Its, basati sulla collaborazione tra il sistema dell'istruzione e formazione professiona-le con il sistema produttivo, il mondo del lavoro, il sistema della ricerca scientifica e tecnologica, il ter-ritorio.

Il Patto per le politiche attive, siglato il 28 gennaio 2013, ha previsto la ria-pertura dei termini per la presentazione delle domande a valere sull’Avviso do-te lavoro – riqualificazione e Ricolloca-zione stabilendo, inoltre, le seguenti disposizioni.

Per gli interventi “B” di Cigd I lavora-tori, a partire dal 1 febbraio 2013, han-no l’obbligo di attivarsi entro 15 giorni dalla loro effettiva sospensione in Cigd. Anche i lavoratori che nel mese di gen-naio hanno usufruito della Cigd, qualo-ra siano ancora sospesi, hanno l’obbli-go di attivarsi a partire dal 1 febbraio. Per gli interventi “A” di Cigd I lavoratori, a partire dal 1 febbraio 2013, hanno la facoltà di attivarsi, mentre l’obbligo di attivazione previsto dall’Accordo Qua-dro 2013 viene differito al 1 aprile 2013 per i soli lavoratori che a quella data saranno ancora sospesi. Anche i lavo-ratori che nel mese di gennaio hanno usufruito della Cigd, qualora siano an-cora sospesi, hanno la facoltà di atti-varsi a partire dal 1 febbraio.

I lavoratori destinatari dell’indennità di mobilità in deroga hanno l’obbligo di attivarsi entro 15 giorni dalla presenta-zione della relativa domanda all’INPS per avviare percorsi di politica attiva.

Tale obbligo sussisterà a partire dal 1° febbraio anche per interventi di soste-gno al reddito che decorrono dal mese di gennaio in presenza dei requisiti previsti per l’accesso a tale ammortiz-zatore.

In attuazione di tali disposizioni e quelle relative l’Accordo Quadro 2013, con decreto n. 531 del 29 gennaio 2013, si è proceduto alla riapertura dei termini per la presentazione delle do-mande ed alla modifica dell’avviso Do-te Lavoro Riqualificazione e Ricolloca-zione di cui al DDU.O n. 2609 del 27

marzo 2012 e successive modifiche ed integrazioni

Tra le modifiche/disposizioni inte-grative all’avviso Dote lavoro riqualifi-cazione e ricollocazione: l’estensione del target dei destinatari dell’avviso; la determinazione del nuovo termine di decorrenza per l’assolvimento dell’ob-bligo di attivazione; l'aggiornamento della documentazione che l’operatore deve tenere agli atti per procedere alla verifica dei requisiti nei confronti dei lavoratori in Cig in deroga ed in Cigs per l’attivazione della dote.

D

Obiettivo è costruire dei poli tecnico-professionali che favoriscano l’inserimento in azienda

Giovani e lavoro, nuovi strumenti

Dote lavoro-riqualificazione, riaperti i termini

LombardiaMercoledì 6 Febbraio 20132

DAL PRIMO FEBBRAIO SI POSSONO PRESENTARE LE DOMANDE Amministratore di sostegno, nuove linee di indirizzo

Regione Lombardia, al fine di garan-tire su tutto il territorio regionale ed in maniera omogenea una corretta tutela delle persone fragili, anche mediante interventi di protezione giuridica, ha approvato le Linee di indir izzo sull'ammnistratore di sostegno (delibe-ra 4696 del 16 gennaio 2013).

Due sono le finalità che hanno porta-to all’adozione di questo provvedimen-to. Innanzitutto il consolidamento della rete, che si realizza attraverso il concor-so dei diversi soggetti del welfare loca-le privilegiando, a carico del servizio pubblico, le funzioni di indirizzo, regia e controllo generale del sistema e preve-dendo forme di collaborazione con i soggetti del Terzo Settore, tese a svi-luppare conoscenze, competenze, azioni di supporto che consentano di coinvolgere volontari adeguatamente preparati a svolgere le variegate funzio-ni che contribuiscono a rendere sempre più efficace tale sistema.

In secondo luogo l’incremento del ricorso alle dimensioni familiare e vo-lontaria dell’Amministratore di soste-gno volto a favorire, con sempre mag-gior frequenza, l’abbinamento tra un soggetto con difficoltà e la sua risorsa familiare.

Tanti impegni concreti quelli emersi agli Stati generali del Patto per lo Sviluppo: ulteriori 12 mi-lioni di euro per il 2013 a favore del welfare azien-dale (e, in particolare, della conciliazione famiglia-lavoro); sostegno alla proposta di realizzare una cabina di regia regionale composta dalle istituzio-ni e dai soggetti rappresentativi del sistema delle imprese; massimo impegno affinché la Commis-sione europea riconosca la medesima dotazione finanziaria, con particolare riguardo al sistema agricolo lombardo. Sono queste alcune delle no-vità emerse nel corso dell'incontro avvenuto a Pa-lazzo Lombardia: al centro del meeting il Docu-mento strategico unitario 2014-2020, il Program-ma d'azione 2013 e un aggiornamento sui Sotto-tavoli tematici di Expo 2015. Undici, in totale, gli obiettivi indicati nel Documento strategico unita-rio 2014-2020, suddivisi nelle aree riservate alla competitività, all'energia e ambiente, al welfare e, infine, all'ambito istituzionale. Per quanto riguar-da il Programma d'azione 2013, obiettivo princi-pale del Programma è stimolare condizioni di con-testo favorevoli alla ripresa e al consolidamento delle attività di tutti i soggetti economici che ope-rino sul territorio, delle medie e piccole imprese lombarde.

Per il quarto anno consecutivo la Regione Lombardia anticiperà di 5 mesi il pagamento della Pac, che l'Unione europea eroga a fine anno. Lo ha annunciato l'assessore all'Agricol-tura. La Giunta regionale ha approvato la deli-bera che autorizza l'Organismo pagatore re-gionale ad avviare tutte le procedure per ga-rantire il versamento dell'acconto entro l'esta-te. Beneficiarie del provvedimento saranno circa 35.000 imprese agricole, che potranno disporre di un anticipo di risorse pari alla metà del loro premio Pac. Di queste, le 5.500 azien-de che ricadono nelle zone terremotate dispor-ranno di un anticipo da parte della Regione fi-no al 90 per cento del premio unico. Particola-re attenzione verrà offerta alle imprese che hanno subito danni dopo il terremoto, e che si sono viste compromettere la capacità produt-tiva a causa degli stessi.

L’INIZIATIVA

Pagamento della Pac,anticipo dalla Regione

STATI GENERALI

Patto per lo Sviluppo, 12 milioni per il welfare

a cura di Laura Bosio

E’ previsto anche un sostegno all’apprendistato

Page 3: Il Piccolo 6 febbraio 2013

di Michele Scolari

n tempi di magra in cui il cre-dit crunch gioca al rialzo, i cittadini e le imprese in asfis-sia per le difficoltà nell’acces-so al credito sono ormai la

maggior parte. Ma se le banche stringono i cordoni della borsa o comunque sono costrette ad alzare i tassi d’interesse, comincia a dif-fondersi un’alternativa che sta su-scitando un discreto interesse.

Il social lending (alla lettera “pre-stito sociale”) consiste essenzial-mente in una forma di prestito tra privati, ammantato di attitudine “equa e solidale”, attraverso piatta-forme web sotto la vigilanza di Ban-kitalia. Definito già da molti come figlio della crisi economica, questo stratagemma in realtà non è nuovo ed era già apparso nel 2007, anche se, all’epoca, la revoca dell’autoriz-zazione da parte della stessa Banca d’Italia ne aveva poi stoppato la diffusione. Con il “sì” pronunciato da Bankitalia per le nuove piattafor-me come Smartika (nata dalle cene-ri della britannica Zopa.it), assieme alla già operativa Prestiamoci ed al-la Boober di Manolo Maffeis, anche nel Bel Paese si è aperta la strada alla diffusione della nuova finanza a portata di mouse.

Ancora è da capire se il social lending determinerà un vero e pro-prio “addio” alle banche o un sem-plice “arrivederci”. Comunque, le statistiche, almeno per ora, indiche-rebbero che la nuova frontiera del prestito 2.0 agli italiani piace: am-montano a 1,15 milioni di euro i 218 prestiti erogati da Prestiamoci; e appena dopo si posizionano gli oltre 800mila euro raggiunti da Smartika con 131 prestiti. Attraverso specifi-che piattaforme web infatti, questa sorta di “borsa elettronica” permet-te un’accesso al credito molto più veloce e, soprattutto, possibile an-che per i precari (la categoria più colpita dalla stretta creditizia). I tem-pi di ottenimento del prestito sono a dir poco veloci: in molti casi si aspettano appena 24 ore per esple-tare la pratica. Questa è analizzata tramite una valutazione di solvibilità (tenendo conto di busta paga, di-chiarazione dei redditi, codice fisca-le, estratto conto), che se superata, assegna il richiedente ad una delle classi di rischio (Smartika ad esem-

pio cataloga i richiedenti su quattro rating, livelli o “pagelle” di solvibilità) e fa partire il prestito.

Tutto questo senza ricorrere al sistema bancario o alle finanziarie e, per di più, con tassi di interesse in-feriori di circa due punti percentuale rispetto a quelli degli istituti di credi-to o dalle società per i prestiti di li-quidità. Più alto è il voto della “pa-gella” di rating, più basso potrà es-sere il tasso d’interesse versato. Per fare qualche esempio, i tassi che operatori come Smartika o Prestia-moci hanno applicato, si aggirano in

media intorno a un Taeg dell’8,65 per il primo e del 9,24% per il se-condo.

Tuttavia il social lending non è solamente una piattaforma di pre-stito. Gli utenti possono scegliere anche di utilizzarlo come forma al-ternativa per investimenti della liqui-dità in un periodo breve o medio, comunque sino ad un massimo di 48 mesi. Proprio da questa forma di utilizzo deriverebbero i capitali im-piegati poi per rendere possibili le operazioni di prestito. Per maggiore tutela del prestatore, questo può

scegliere la classe di merito del ri-chiedente. Perché il rischio diminui-sca poi, la somma prestata viene frazionata fra più debitori: Prestia-moci ne conta una trentina, Smarti-ka cinquanta.

In ogni modo, sia per richiedenti che per prestatori, si prevedono commissioni. Ad esempio, Prestia-moci chiede nel primo caso l’1,2% mentre nel secondo lo 0,8% sul transato. Smartika invece chiede ai richiedenti dallo 0,5% al 2,5% (a seconda della classe di merito) mentre ai prestatori trattiene l’1%.

CRONACA

IMaggiori possibilità di finanziamento (soprattutto per i precari) e tassi più bassi di 2 punti percentuale

Si tratta di prestiti tra soggetti privati. Per accedervi è sufficiente fornire garanzie di identità e solvibilità

“Social lending”: cambia l’accesso al credito

Il social lending può essere spiegato come una tipologia di aste on line, simili a quelle per la compravendita di beni di consumo. L’unica differenza rispetto a queste ultime consiste nel fatto che il bene oggetto di contrattazione qui è il denaro. E, di conseguenza, il prezzo è il tasso di interesse. Sia che si voglia pre-stare, sia che si voglia ricevere un finan-ziamento, dunque, è necessario iscriversi al sito, compilando un semplice form e inserendo il proprio nome utente (nickna-me). Come in tutte le web community, questi soprannomi nascondono il vero nome dell’utente, che è noto solamente al mediatore. Tuttavia, i nickname hanno valore legale, si sono affrettati a specifi-care da Zopa, onde non si pensi che si prestano soldi a “sconosciuti” (questi appellativi di fantasia sono quelli che poi si trovano apposti in calce ai contratti). Si ha così accesso al pannello delle offerte, dove la domanda di prestiti incontra l’of-ferta di denaro liquido 24 ore al giorno, il tutto alla luce del sole: il finanziatore può scegliere a chi e a quale tasso prestare, il richiedente può valutare le offerte e sce-gliere la durata del finanziamento. Al mo-mento della registrazione vengono richie-sti i dati per accedere al servizio, e si scopre che i controlli sulla solvibilità sono praticamente gli stessi di quelli effettuati dal sistema bancario. Tra i requisiti per accedere ai prestiti tra privati sul web troviamo l’età compresa tra i 18 e i 75 anni; la presenza di un reddito certificato, ossia il possesso di una busta paga, di una pensione o comunque di entrate di-mostrabili; la residenza in Italia e il pos-sesso di un conto corrente bancario.

Prestiti online:come funzionano

tra privati

Fino al 28 febbraio sono aperte le iscrizioni a tutte le scuole statali e paritarie. Per quanto riguar-da il trasporto scolastico relativo alle linee utilizzate dagli studenti che frequentano le scuole secondarie

di primo grado (scuole medie), si precisa che tanto i servizi di trasporto pubblico quanto quelli di tra-sporto scolastico vengono delineati e decisi in col-laborazione con l’azienda che gestisce il servizio.

SCUOLEIscrizioni apertefino al 28 febbraio

Ma attenzione a insolvenze e insidie webSe il social lending si sta imponendo rapidamente gra-

zie a numerosi vantaggi nell’accesso al credito, è bene comunque tener presente qualche cautela. A cominciare dal Taeg, che sarebbe legato alla cosiddetta “reputazione creditizia” del richiedente: ovvero, chi ha già richiesto e rimborsato un prestito ottiene un tasso competitivo, men-tre chi è al primo accesso si trova solitamente un tasso del 9%. E questi ultimi sono quasi sempre i più giovani. Sul fronte degli investitori, l’erogazione del finanziamento non richiede particolari garanzie a monte, il che rende più complessa la gestione dei crediti insoluti, seppure il feno-meno non faccia al momento registrare un tasso d’insol-

venza superiore a quello delle banche (in genere si man-tiene sul 2%) e nonostante la velocità degli istituti di atti-vare le procedure di recupero del credito (il cui costo rica-de per alcune piattaforme sui prestatori). Altro inconve-niente infine riguarda la possibile scomparsa dei siti web e dei database contenenti i dati necessari per mandare avanti il meccanismo del social lending. In un simile caso, creditori e debitori non avrebbero più accesso ai fondi e non riuscirebbero più ad accedere ai database, con risul-tati devastanti. In sostanza, per i richiedenti qualche pro-blema c’è, mentre i prestatori devono sperare di non in-contrare sul cammino cattivi pagatori.

Page 4: Il Piccolo 6 febbraio 2013

di Michele Scolari

l Consiglio di Stato “boccia” le attuali tariffe dell’acqua pubbli-ca perché non rispetterebbero i principi stabiliti dal referendum del 2011 e in vigore dal luglio

2011. In una sentenza del 25 gennaio, pubblicata il 30, i giudici hanno rispo-sto ad un quesito dell’Autorità per l’energia elettrica e il gas e sostengo-no che dal luglio 2011 le tariffe dove-vano essere modificate, eliminando la voce de «l’adeguatezza della remune-razione del capitale investito» tra quelle che determinano il costo delle bollette. Cosa che invece non è avve-nuta. E’ stato quindi confermato quanto precedentemente affermato dalla Corte Costituzionale. Ovvero che, dalla data della vittoria referen-daria (21 luglio 2011), la remunerazio-ne del capitale investito doveva ces-sare di essere calcolata in bolletta. In sostanza, non vi possono essere utili nella gestione dell’acqua.

Eppure, come già segnalato nel servizio sull’edizione de Il Piccolo del 20 ottobre 2012, in alcuni grafici pub-blicati nel Piano d’Ambito dell’azienda speciale Aato della Provincia di Cre-mona, si vede in maniera palese come sarebbe invece prevista la remunera-zione del capitale investi-to, destinata ad attestarsi anche al 20% nel corso degli anni. In sostanza quello che i cittadini hanno pagato è illegittimo e i soggetti gestori dovranno ricalibrare le bollette. Se ne deve dedurre dunque che il Piano d’Ambito, o meglio chi lo ha redatto, ha trascurato l’esito della consultazione popolare? Ovvero, si può remunerare il capitale anche se i cittadini (che sono gli stessi elettori) hanno espressamente detto «no»?

Il Comitato Acqua Pubblica Cremo-nese, tornato a porre l’accento sulla questione in una nota diffusa ieri, commenta duramente che «la tariffa andava modificata dall’Ufficio d’Am-bito, che l’ha invece lasciata invariata

e ha persino approvato un piano d’ambito che contiene ancora la re-munerazione del capitale investito: sulla base di questi comportamenti ribadiamo la richiesta delle dimissioni dell’intero cda nonché del direttore (che ha responsabilità tecniche sulle normative da applicare). I presidenti delle aziende idriche non potevano stare a guardare, sapendo di percepi-

re una quota indebita di bolletta, quindi visto che nulla hanno fatto per sol-lecitare l’Ufficio d’Ambito a provvedere, debbono essere tutti sostituiti. Avendo redatto material-mente una proposta di piano d’ambito che con-

tiene tuttora esplicitamente la quota incriminata». E visto che la competen-za del servizio in questo anno e mez-zo è stata per legge nelle mani dell’Amministrazione Provinciale, il Comitato indica come «logica conse-guenza politica ed amministrativa le dimissioni del presidente Massimilia-no Salini».

Ora l’Autorità per l’energia (Aeeg) ha approvato uno specifico provvedi-mento per la definizione dei criteri di

calcolo degli importi da restituire agli utenti finali, corrispondenti alla remu-nerazione del capitale investito e ver-sati nelle bollette dell’acqua nel perio-do post referendum, sino al dicembre scorso. In sostanza, lo sconto sareb-be applicato solo per il periodo dal 21 luglio al 31 dicembre 2011.

Federutility, fa sapere che «il calco-lo del 7% riguarda una sola voce della tariffa, per un periodo limitato di sei mesi. Tenendo conto che nel 2011 i tassi di interesse pagati dalle aziende erano elevatissimi a causa della crisi, è addirittura possibile che il calcolo risulti a favore di qualche gestore. In un caso o nell’altro si parla comunque di centesimi o pochi euro». Ma, ribatte il Forum dei movimenti per l’acqua, l’Authority prova di nuovo ad aggirare i referendum e disattende il voto po-polare: ora ne vogliamo le dimissioni. I parametri del rimborso disattendono del tutto il parere espresso ieri del Consiglio di Stato e quello della Corte Costituzionale a suo tempo espresso. I referendum devono essere applicati e i cittadini devono essere rimborsati di tutto il 7% della remunerazione del capitale eliminato coi referendum e il-legittimamente preteso dai gestori».

Federutility: «Si tratterebbe comunque di pochi euro». I Comitati: «Stanno già provando a raggirare ancora il referendum»

I

CremonaMercoledì 6 Febbraio 20134

Il referendum vieta la remunerazione

del capitale

La posizione di Stefano Mauri risul-terebbe ulteriormente complicata al termine dell’interrogatorio fiume di Carlo Gervasoni lunedì 4 febbraio alla Procura di Cremona. L’ex calciatore del Piacenza, stando a fonti investiga-tive, avrebbe fornito procuratore capo Roberto di Martino maggiori precisa-

zioni su dichiarazioni rilasciate in pas-sato, relative a Mauri, in merito alle partite Lazio-Genoa e a Lecce-Lazio disputate nel maggio 2011. Gervasoni avrebbe spiegato anche che il gruppo degli zingari capeggiato da Almir Gegic gli avrebbe dato dei soldi a pre-scindere dal suo apporto nella combi-

ne. Sarebbe stato pagato perché, pur avendo un ruolo secondario, era intrin-seco al sistema e seguiva le varie fasi della combine. Se il risultato concor-dato veniva raggiunto, riceveva dei soldi. Inoltre, dopo i primi arresti ese-guiti nell'ambito dell'inchiesta, a giu-gno 2011, il clan di Singapore gli

avrebbe offerto o un posto in una squadra all'estero o un aiuto economi-co in cambio del suo silenzio. A pro-posito del cosiddetto Mister " X", infi-ne, avrebbe detto di averne appreso l'esistenza dagli zingari, senza fornire ulteriori particolari perché non ne sarebbe a conoscenza.

Calcioscommesse, Gervasoni inguaia MauriL’ex caLciatore deL piacenza avrebbe fornito precisazioni su Lazio-genoa e Lecce-Lazio

Acqua: bollette troppo care,«Ai cittadini va reso il 7%»

Interrogazionedel Pd sui solleciti

pre-distacchi

La restituzionedella componente

tariffariaPer quanto riguarda la provincia di Cremo-

na, fa sapere l’assessore all’ambiente France-sco Bordi, membro del cda dell’Aato, «siamo in attesa di avere chiarimenti dall’Authority dell’energia, cui compete ora la tutto ciò che riguarda la tariffazione». L’Autorità peraltro si sta già muovendo, avviando i procedimenti per la restituzione agli utenti finali della com-ponente tariffaria del servizio idrico. Scartato il metodo del conguaglio, basato sulla com-pensazione in bolletta, i gestori sono destina-ti a una vera e propria restituzione di parte delle tariffe incassate. L’Autority ha già fatto sapere che secondo lei le bollette incriminate sarebbero quelle che vanno dal 21 luglio al 31 dicembre 2011 e non oltre. Diversa l’interpre-tazione del Forum italiano dei movimenti per l’acqua, (promotore del referendum), secondo cui il rimborso dovrebbe essere esteso anche a quelle successive al primo gennaio 2012.

Per individuare la quota parte della tariffa da restituire agli utenti finali con riferimento al periodo compreso fra il 21 luglio e il 31 dicem-bre 2011, l’Autorità intende seguire i criteri già utilizzati per la definizione del Metodo Tariffa-rio Transitorio che copre il biennio 2012-2013, all'interno del quale già si sono considerati gli effetti del referendum abrogativo». L’Autorità fisserà i criteri secondo i quali gli Enti d’Ambi-to - che hanno determinato le tariffe applicate nel 2011 e dispongono quindi delle informa-zioni necessarie - dovranno individuare gli importi corrispondenti alla remunerazione del capitale investito, da restituire ai singoli utenti finali, fermo restando il principio del full cost recovery. L’Autorità, inoltre, prosegue la nota, «definirà le modalità e gli strumenti operativi con i quali assicurare concretamente la resti-tuzione e le procedure di verifica e approva-zione delle determinazioni degli Enti d'Ambi-to. L’Ufficio Speciale Tariffe e Qualità dei Ser-vizi Idrici, responsabile del procedimento, potrà acquisire tutte le informazioni e gli ele-menti di valutazione ritenuti utili».

La questione dei distacchi delle utenze di acqua, luce e gas approda di nuovo in Consi-glio comunale, stavolta con un’interrogazione del Partito Democratico a firma Elena Guerreschi. «Sembrerebbe che in caso di mancato pagamento anche di una sola fattura - si legge nel documento - le par-tecipate trasmettano all’utente un’atto di costituzione in mora in cui viene intimato il paga-mento dell’insoluto entro 10 giorni e il distacco delle utenze entro i successivi 5 giorni, sen-za che tale atto formale sia pre-ceduto da specifiche comuni-cazioni di sorta. Sembra inoltre - prosegue la Guerreschi - che tali episodi siano spesso con-nessi con il mancato ricevi-mento della fattura in formato cartaceo». «Sembra inoltre - al-tro aspetto rimarcato dall’inter-rogazione a risposta orale - che il consumatore, anche in caso di mancato ricevimento della bolletta e dunque in caso di non imputabilità dell’insoluto, non possa ottenere un nuovo termine di pagamento rispetto a quello previsto dalla costitu-zione in mora. In alcuni casi, pare che gli addetti abbiano invitato il consumatore ad atti-varsi direttamente con l’azien-da in caso di mancato ricevi-mento delle fatture alle con-suete, pur se imprevedibili, scadenze, senza neppure pro-porre la possibilità di rateizzo o di addebito integrale o parziale nelle successive fatture». Per-tanto, si interroga l’assessore Luigi Amore «se le modalità di sollecito indicate in premessa corrispondono alle reali prati-che messe in atto dalle parteci-pate». Contestualmente si chiede «se non si ritiene di invi-tare le aziende all’adozione di prassi di sollecito maggiormen-te rispettose di tutti i consuma-tori, con un eventuale regime di favore per gli utenti che pagano regolarmente», e «se non si ri-tiene di attivare una forma di fatture tramite mail o Pec per chi richiede tale servizio».

La composizione della tariffa nel piano d'ambito dell'Aato per la Provincia di Cremona.La remunerazione, vietata dal referendum ed ora soggetta a rimborso, è simboleggiata

dalla fascia azzurrina in alto , che cresce sino al 20% circa

Page 5: Il Piccolo 6 febbraio 2013

a Lega Nord ha pre-sentato nei giorni scorsi i propri candi-dati per le elezioni politiche e per le re-

gionali. Una squadra composta da esponenti di tutto il territo-rio, da Casalmaggiore a Crema.

Per la Camera si presenta l'onorevole Alberto Torazzi, deputato uscente e consigliere comunale a Crema, in lista al quinto posto per la circoscri-zione Lombardia 3. Insieme a lui Filippo Bongiovanni, asses-sore provinciale e consigliere comunale a Casalmaggiore (7º posto), Italico Maffini, consi-gliere comunale di Cremona (11º posto) e Danilo Peyla (13° posto).

Nella lista per il Senato c'è, al 5º posto, Silvana Comaroli, di Soncino, già deputata nella legislatura uscente. Con lei si candida Roberta Paloschi, bergamasca recentemente trasferita a Cre-mona e assessore comunale di Cal-cio (32º posto).

Alle regionali troviamo invece Federico Lena, vi-ce presidente del-la Provincia di Cremona. Insie-me a lui due candidature fem-minili: le cremasche Bernadet-te Bossi e Antonella Simonetta, assessore comunale a Vaiano Cremasco. «Candidati scelti attraverso le sezioni locali, chiedendo ai militanti di indi-carci i candidati» spiega Simo-ne Bossi, segretario provincia-le della Lega. «Poi a livello re-gionale si è fatto uno screening di tutte le candidature, per se-lezionare le più indicate».

«Il nostro programma ruota tutto attorno alla missione di ri-portare il 75% delle tasse pa-gate dai lombardi in Lombar-dia» . «Questo significa 16 mi-

liardi di euro in più per le casse della Regione. Soldi che verranno reimmessi nel ter-ritorio per rilancia-re la crescita eco-nomica. Penso

all'eliminazione dell'Irap, del bollo auto, all'erogazione gra-tuita dei libri di testo per i bam-bini che frequentano la scuola dell'obbligo... Tutte misure che riporteranno nuove risorse nel-le tasche di cittadini e impre-se». Federico Lena, candida-to per le regionali, ha alle spal-le una lunga esperienza ammi-nistrativa.

Dal 2006 al 2011 è stato as-sessore comunale con delega alle attività produttive e sicurez-

za presso il comune di Soresina. Nel 2009 è vicepresidente

della Provincia di Cremona, con delega alla sicurezza del territorio, ai rapporti con i pic-coli comuni, al turismo ed ex-po e all’innovazione.

«Il mio impegno per il terri-torio è primariamente quello di portare avanti il tema dell'agri-coltura, e in particolare la sal-vaguardia dei nostri prodotti ti-pici, che troppo spesso vengo-no penalizzati da leggi europee che non ci aiutano. Altri temi forti sono la sicurezza e l'inno-vazione, entrambi fondamen-tali per rendere competitivo il territorio. In particolar modo ri-tengo necessario puntare sull'avanzamento tecnologico e il superamento del digital di-vide, che per una regione co-me la nostra si rivela essenzia-le affinché il territorio diventi appetibile per nuovi insedia-menti produttivi».

LCarminati: «Ci caratterizziamo come un centrodestra alternativo»Lena: «In Lombardia è necessario superare il digital divide»

«Servono investimenti e agevolazioni fiscali»

«Bisogna portare nuove risorse

a imprese e cittadini»

Cremona Mercoledì 6 Gennaio 20135

Simone Bossi Federico Lena

Simone Bossi: «Candidati scelti attraverso le sezioni locali, chiedendo ai militanti di indicarceli»

Massimo Mucchetti (Pd) ha incontrato le imprese con i candidati Luciano Pizzetti, Cinzia Fontana e Maura Ruggeri

C'è il rischio che gli scandali, come quello del Monte dei Paschi, distraggano l'attenzione "dai veri problemi: quelli delle aziende che chiudono, della disoccupazione, delle quote latte": è la posizione di Massimo Mucchetti, giornalista economi-co, ex vicedirettore del Corriere della Sera e capolista in Lombar-dia al Senato per il Partito demo-cratico. Il candidato, presente lo scorso sabato a Cremona, ha incontrato anche i portavoce di Rete Imprese Italia, che da tempo chiede alla politica di “non liquidare le imprese”. Insie-me a lui, all'incontro, anche i candidati Luciano Pizzetti, Cin-zia Fontana e Maura Ruggeri, in un confronto con Massimilia-no Montani (Cna), Ernesto Fer-vari (Confesercenti), Sergio Vac-chelli (Confcommercio), Rober-to Maffezzoni (Confartigianato).

Ha detto Mucchetti: «Nell'ulti-

mo anno, l'Italia ha perso oltre 400mila posti di lavoro, e le disponibilità economiche delle famiglie sono sempre più scarse. Accanto a questo abbiamo un sistema della piccola e media impresa produttiva che soffre fortemente la crisi, i negozi che chiudono quotidianamente e l'impresa in generale è schiac-ciata dalla pressione fiscale».

Secondo il candidato, ci sono dei provvedimenti che devono essere presi al più presto: «Innanzitutto occorre una rifor-mulazione dell'Imu, tale per cui pesi meno sulle attività commer-ciali, favorendo accordi tra pro-prietari e affittuari, facendo in modo di avere affitti calmierati a fronte di una riduzione dell'Imu stessa».

Per quanto riguarda il lavoro, secondo Mucchetti bisogna puntare sull'apprendistato: «Esso può aiutare a gestire meglio i rapporti con i giovani dipendenti. Dopo i tre anni si deve però favorire la stabilizza-zione del dipendente, attraverso benefici fiscali». E se l'impresa che lavora di più, oggi, è quella che esporta, è necessario «rico-

struire una capacità di spesa e investimenti anche sul mercato italiano». In che modo? «Attra-verso agevolazioni fiscali a chi accantona utili a riserva, esten-dendo la misura, che oggi vale solo per le imprese dalla Srl in su, anche alle società di perso-ne. Bisogna creare buoni posti di lavoro, anche nel settore dei pic-coli servizi: ad esempio in Ger-

mania e Francia i Comuni hanno creato dei servizi di assistenza agli anziani, per cui non servono le badanti».

Un altra urgenza è quella di mettere in atto tutte quelle rifor-me predisposte dal governo pre-cedente, ma che non sono state realizzate. «Il nuovo governo, già nei primi mesi di lavoro, dovrà emettere i decreti attuativi di tutti quei provvedimenti economici validi fatti dal governo Monti» dice Mucchetti.

Tra gli argomenti toccati anche la necessità di «riformare i sindacati, che devono parlare con una voce sola»; del rapporto tra informazione e politica: «Il pericolo per la carta stampata è quello delle influenze dei gruppi economici, non tanto della politi-ca e questo si combatte con il pluralismo»; della necessità di rilanciare l'istruzione tecnica in Italia.

Da sinistra: Massimiliano Montani, Ernesto Fervari, Cinzia Fontana, Massimo Mucchetti, Maura Ruggeri, Luciano Pizzetti, Sergio Vacchelli, Roberto Maffezzoni

Ricordo di Giovanni MarcoraIl “Centro Marcora” di Cremona, unitamente ai candidati

del Centro Popolare Lombardo alla Regione Lombardia, ricorderà la figura e l'opera di Giovanni "Albertino" Marcora, a trent’anni dalla scomparsa del politico della Democrazia Cristiana. Alle ore 18,30 di sabato prossimo 9 febbraio pres-so la Cappella del Convento dei Padri Cappuccini di via Bre-scia a Cremona sarà celebrata una S.Messa di suffragio. Insieme ai Padri Cappuccini sarà presente Mons. Vincenzo Rini, direttore del settimanale "Vita Cattolica". Al termine della celebrazione religiosa seguirà una riflessione di Giusep-pe Torchio e di altri amici per ricordare l'apporto di Marcora, Vernaschi e Martinazzoli alla vita politica nazionale e locale.

Presentati i nomi per “Scelta civica Con Monti”Si è svolta nei giorni scorsi al Citta-nova la presentazione ufficiale dei candidati per il collegio Lombardia 3 della Camera dei Deputati della lista “Scelta Civica con Monti per l’Ita-lia”. Ad aprire i lavori il capolista Andrea Mazziotti. Accanto a lui il numero due della lista Alessandro Sancino e i cremonesi Roberto Ma-ria Dall’Olmo ed Alessandra Azzali. Ha concluso la presentazione Ro-berto Maria Dall’Olmo, il quale nel

suo intervento ha assicurato che la valorizzazione dei territori e delle comunità locali è uno degli aspetti chiave dell’Agenda Monti.«Cremona ed il suo territorio» ha ri-cordato Dall’Olmo «presentano ec-cellenze e vocazioni che possono essere spese a livello nazionale ed europeo per attrarre sulla nostra re-altà locale occasioni di crescita e di sviluppo. La loro valorizzazione sarà il nostro impegno prioritario».

Fratelli d’Italia: «Non siamo il partito di ex e nostalgici»

Per la Lega Nord candidatureda Crema a Casalmaggiore

a aperto i battenti domenica scorsa il punto informativo di Fratelli d'Italia, ospi-tato in Galleria XXV

Aprile, negli spazi dove fino a qualche tempo fa era sito il ne-gozio Esprit.

I candidati del partito sono sette. Al senato Giovanni De Grazia che ha militato prima nel Msi, poi in An, quindi in Nel Pdl. «Si tratta di una candidatura che porta con sé grande esperienza politica, ed è un nome che è rap-presentativo del territorio cre-monese» spiega Ugo Carmina-ti, portavoce del movimento.

Alla Camera ci sono invece le candidature di Chiara Cap-pelletti, che pur giovane vanta una lunga militanza politica, prima in An, quindi nel Pdl, e at-tualmente è assessore provin-ciale. Gli altri due nomi sono in-vece meno noti: Matteo Malin-verno, candidata del territorio casalasco, 37enne, che ha ini-ziato la sua militanza nel Pdl; Serena Mallai, classe 1976, di Castelleone, anch'essa tesse-rata Pdl. «La scelta dei candi-dati vuole dimostrare che non ci vogliamo caratterizzare co-me partito di ex o di nostalgici di destra, ma come centrode-stra alternativo» sottolinea an-cora Carminati.

Alle elezioni per il rinnovo del consiglio regionale si presenta-no l'avvocato Davide Foppa Vi-cenzini (classe 1974), crema-sco, senza precedenti espe-rienze politiche; Giuliana Botti di Soncino, proprietaria di un'agenzia viaggi; Stefano Fog-getti (classe 1978), ingegnere di Cremona, cresciuto nei gruppi giovanili di An e del Pdl.

«Abbiamo scelto candidatu-re che fossero rappresentanza del territorio, dal Casalasco al Cremasco, fino a quella fascia che spesso viene trascurata: Soncino, Castelleone, Soresina e Pizzighettone» dice Carmina-ti. «Non candidiamo veline sou-brette e fenomeni dell’ultimo mo-mento. Sono tutti candidati che si mettono a disposi-zione del partito, pur sapendo bene che per loro sarà ben difficile essere eletti. Sap-piamo benissimo di essere un partito giovane e ancora poco conosciuto; la nostra campa-gna elettorale sarà proprio l'oc-casione per farci conoscere e radicare nel territorio».

L'impegno per il territorio, sottolinea Carminati, sarà mol-to forte. «Oltre a presentare candidature realmente rappre-sentative della nostra provin-cia, e non calate dall'alto come

accade per altri partiti, ci impe-gniamo con serietà cercando di portare ai vari livelli istituzionali le istanze della zona».

Il partito nei giorni scorsi ha ospitato a Cremona Guido Crosetto, uno dei fondatori del partito insieme a Ignazio La

Russa e a Giorgia Meloni, nonché l’onorevole Carlo Nola. Nei prossimi giorni arriverà a Cremona Carlo Fi-danza, parlamen-tare europeo. «Vo-

gliamo dimostrare agli ammini-stratori locali del territorio che possono appoggiarsi a un par-tito che cura davvero i loro in-teressi, e che ha collegamenti diretti con Milano, Roma e Bru-xelles» conclude Carminati. «Non portiamo a Cremona soubrette e personaggi di avanspettacolo, ma persone che possano davvero significa-re un valore aggiunto per l'atti-vità amministrativa».

H

«Non portiamoa Cremona soubrette

e avanspettacolo»

Ugo Carminati Carlo Fidanza

«Vogliamo dimostrare agli amministratori del territorio che possono affidarsi a noi»

«Bisogna creare buoni posti di lavoro, anche nel settore dei piccoli servizi»

Page 6: Il Piccolo 6 febbraio 2013

di Laura Bosio

econdo una ormai cele-bre definizione del mini-stro Fornero, i giovani oggi sono troppo "choo-sy": tradotto, significa

che sono schizzinosi, nella ricer-ca di lavoro, nel progetto di vita eccetera. Insomma, un po' indo-lenti, un po' svogliati, e soprat-tutto incapaci di adattarsi. Ma, secondo una ricerca svolta dall'Università Cattolica e dal consorzio AlmaLaurea, su impul-so della fondazione Sussidiarie-tà, le cose non starebbero pro-prio così.

La ricerca evidenzia che il 53% dei neolaureati dimostra un'elevata adattabilità al trasferi-mento in un altra città, per moti-vi di lavoro, con picchi superiori alla media tra gli uomini (63%), tra gli ingegneri (60%), tra i resi-denti al Centro-Sud (60%, dieci punti in più rispetto al Nord), tra gli autonomi (60%) e i lavoratori precari (60%).

Chi si sa adattare mediamen-te guadagna 100 euro in più al mese, sempre secondo la ricer-ca. Del, resto anche durante il percorso di studi molti hanno scelto di spostarsi: il 54 per cen-to ha svolto uno stage in Italia, il 9 per cento all'estero.

Ma chi sono questi neo-laure-ati? Secondo la ricerca, da un la-to ci sono i cosiddetti "precari in cerca di gloria", pari al 39,6%, dall'altro gli "adattivi ma deboli", il 34,8%. I primi sono stati intra-prendenti durante il proprio cor-so di studi, e hanno un'elevata disponibilità ad adattarsi ai tem-pi e ai luoghi di lavoro. Sono lau-

reati in atenei del Sud Italia in lin-gue, ingegneria, economia o sta-tistica. Lavorano nel settore chi-mico, metalmeccanico, nelle te-lecomunicazioni, nell'elettronica. Hanno fatto un anno di Erasmus e hanno contratti di lavoro a tem-po determinato. Provengono da famiglie di ceto medio-basso e oggi guadagnano 1.265 euro al mese.

Gli appartenenti alla seconda categoria, invece, sono persone che non sono state molto attive durante gli anni degli studi, ma ora si dimostrano flessibili. Chie-dono soprattutto orari di lavoro adeguati. Occupati a tempo par-ziale nel commercio, le loro fami-glie sono di ceto medio-basso. Guadagnano 1.212 euro. C'è in-fine una terza categoria, "le élites intraprendenti": sono il 14,5% e al lavoro chiedono massima sod-disfazione. Figli del ceto dirigen-te del Nord, sono laureati in ma-terie politico-sociali ed economi-co-statistiche, in ingegneria. Guadagnano 1.352 euro. Infine "I rassegnati", sono l'11,1%: per lo più donne, sentono la laurea po-co efficace rispetto al lavoro tro-vato. Provengono da famiglie del ceto medio dipendente e voglio-no sicurezza contrattuale. Gua-dagnano 1.164 euro.

La realtà dei giovani neolau-reati si rivela quindi piuttosto multiforme. Ma per conoscerli meglio, li abbiamo incontrati, nei pressi dei Centri per l'impie-go, all'Informagiovani, di fronte alle agenzie di lavoro interinale, ma anche in stazione, pronti a salire sul treno per raggiungere l'ufficio.

«E' facile oggi accusare noi

giovani di essere dei "bamboc-cioni". Facile per chi ha avuto sempre la "pappa pronta"» si sfoga Marcella, 25 anni. «Mi so-no laureata in economia e com-mercio nei tempi previsti, senza perdere neppure un mese, ma ora sono a casa da due anni, cer-cando inutilmente lavoro. Nel frattempo ho fatto due stage non pagati, di cui uno a Londra. Se dovessero offrirmi lavoro all'este-ro non avrei alcuna esitazione a spostarmi».

Il problema più grande dei ne-olaureati è quello di trovare lavo-ro. «Mi sono laureata in lettere, e non ho alcuna prospettiva, oggi» racconta Teresa. «Le assunzioni di insegnanti sono bloccate e non si riesce quasi più a trovare neppure le supplenze... Con una

laurea come la mia gli sbocchi sono scarsi, e non ti considerano neppure come impiegata. Sarei disposta anche a cambiare città, ma nella mia situazione è difficile trovare sbocchi anche altrove».

E anche chi lavora non si ri-sparmia sacrifici. «Ogni giorno mi reco a Milano, tornando la sera, in treno» racconta Riccardo, 26enne, informatico. «Sono tra i tanti che per poter lavorare deve sopportare il pendolarismo, con tutti i problemi che porta, soprat-tutto su una linea ferroviaria che non funziona e che accumula dis-servizi e ritardi quotidianamente. Come me ci sono tantissimi gio-vani che, alla faccia della Forne-ro, escono di casa alle sei e mez-za di mattina e tornano alle otto di sera, senza batter ciglio».

«Per lavorare ho dovuto anda-re fino a Modena, così ogni gior-no devo prendere l'auto e infilar-mi nel caos dell'autostrada, spe-rando che tutto vada bene» rac-conta Stefano, ingegnere mec-canico. «Mi occupo di progetta-zioni automobilistiche, e per quanto fare 250 chilometri al giorno in auto sia pesante, ho dovuto adeguarmi, perché non ho trovato un posto di lavoro vi-cino a casa. Credo sia importan-te adattarsi, se si vuole cercare di crescere professionalmente e di fare carriera».

I sacrifici che un giovane de-ve fare per lavorare spesso so-no davvero pesanti: a volte non basta neppure fare il pendolare, ed è necessario spostarsi in ma-niera più definitiva. Come ha fat-

to Anna, 27 anni, che per lavo-rare ha dovuto trasferirsi a Bolo-gna. «Mi occupo di marketing aziendale, e l'unico posto di la-voro che sono riuscita a trovare dopo la laurea mi ha imposto scelte impegnative» racconta. «Ho preso in affitto un apparta-mento insieme a un'altra ragaz-za, e da un anno lavoro là, tor-nando a Cremona solo durante le ferie e i fine settimana. Ho un fidanzato qui, e questa vita sicu-ramente non favorisce la nostra storia, ma anche lui sa che al giorno d'oggi bisogna fare pa-recchi sacrifici».

«Sono di Taranto, ma vivo qui a Cremona da tre anni, per lavo-rare» racconta Antonio, laureato in Ingegneria informatica. «Dopo la laurea ho passato un anno a cercare lavoro invano, poi ho de-ciso di raggiungere mio cugino qui a Cremona, dove poi ho tro-vato un impiego. Conosco tanti altri ragazzi con una storia simile alla mia, in fuga da situazioni in cui un posto di lavoro è qualco-sa di introvabile».

C'è poi chi ha dovuto decide-re addirittura di emigrare all'este-ro. Come Lara, 29enne cremo-nese, che oggi vive e lavora a Berlino. «Mi sono laureata in lin-gue, ma qui non avevo alcuna prospettiva di lavoro. Così da un anno vivo a Berlino, tornando in Italia quando ho un periodo di fe-rie. Non è una vita facile, e spes-so avverto la nostalgia della mia città, dei miei amici, dei luoghi in cui sono cresciuta... ma oggi per noi giovani non ci sono sconti o agevolazioni... E' già tanto avere trovato un lavoro, anche se a mi-gliaia di chilometri da casa».

CronacaMercoledì 6 Febbraio 20136

S

“Precari in cerca di gloria”, “élites intraprendenti”, “adattivi però deboli”, oppure “rassegnati”, ma certo non schizzinosi

Ma è proprio vero che i giovani sono “choosy”?Una ricerca dell’Università Cattolica e del consorzio AlmaLaurea sfata questo luogo comune

Variante generale alPiano di governo del territorio

IL DIRETTORE DEL SETTORE GESTIONE TERRITORIO

ai sensi e per gli effetti dell’art. 13, commi 4 e 13 della legge regionale 11 marzo 2005, n.12, e s.m.i.

AVVISAche gli atti riguardanti

1) la variante generale al Documento di piano (comprensiva di Rapporto Ambientale, Di-chiarazione di sintesi e Parere motivato), adottata con deliberazione consiliare n. 2 del 28 gennaio 2013, immediatamente eseguibile;

2) la variante generale al Piano dei servizi, adottata con deliberazione consiliare n. 3 del 28 gennaio 2013, immediatamente eseguibile;

3) la variante generale al Piano delle regole, adottata con deliberazione consiliare n. 4 del 28 gennaio 2013, immediatamente eseguibile;

saranno depositati, per consentire la libera visione a chiunque ne abbia interesse, nella Se-greteria Comunale, sita in Piazza del Comune n.8, a far tempo dal 6 febbraio 2013 al 7 marzo 2013 compreso.Gli atti saranno contestualmente pubblicati on line sul sito del Comune di Cremona all’indirizzowww.comune.cremona.it/GisArea/sfogliaPGT.do?path=/pgt/VarianteGenerale&indexSelected=3_0Per lo stesso periodo copia degli atti saranno anche in visione presso il Settore Gestione Ter-ritorio, sito in via Aselli n.13/A con i seguenti orari:- lunedì, martedì, giovedì e venerdì dalle 8,30 alle 13,30;- mercoledì dalle 8,30 alle 16,30.Le eventuali osservazioni agli atti costituenti la variante generale al Piano di governo del ter-ritorio dovranno essere redatte in triplice copia, riportare una dicitura che indichi il piano cui si riferiscono, ossia “Osservazioni alla variante generale al Documento di piano”, oppure “Osser-vazioni alla variante generale al Piano delle regole”, oppure “Osservazioni alla variante gene-rale al Piano dei servizi” e presentate al Protocollo Generale del Comune di Cremona entro i successivi trenta giorni la scadenza del periodo di deposito, e cioè entro le ore 11,30 del 6 aprile 2013. Anche i grafici che eventualmente fossero prodotti a corredo di dette osservazioni dovranno essere redatti in triplice copia.Cremona, 29 gennaio 2013 IL DIRETTORE DEL SETTORE arch. Marco Masserdotti

Prot. Gen. 5386-13

Componente geologica, idrogeologica e sismicadel Piano di governo del territorio

IL DIRETTORE DEL SETTORE GESTIONE TERRITORIO

ai sensi e per gli effetti dell’art. 13, commi 4 e 13 della legge regionale 11 marzo 2005, n.12, e s.m.i.

AVVISA

che gli atti riguardanti la “Componente geologica, idrogeologica e sismica, nell’ambito della

Variante generale al Piano di governo del territorio (Pgt), ai sensi dell’art. 57 della Lr. n° 12/2005” adottata con deliberazione consiliare n. 1 del 28 gennaio 2013, immedia-tamente eseguibile, saranno depositati, per consentire la libera visione a chiunque ne abbia interesse, nella Segreteria Comunale, sita in Piazza del Comune n. 8, a far tempo dal 6 febbraio 2013 al 7 marzo 2013 compreso.Gli atti saranno contestualmente pubblicati on line sul sito del Comune di Cremona all’indirizzow w w . c o m u n e . c r e m o n a . i t / G i s A r e a / s f o g l i a P G T. d o ? p a t h = / p g t /StudioGeo&indexSelected=3_0Per lo stesso periodo copia degli atti saranno anche in visione presso il Settore Ge-stione Territorio, sito in via Aselli 13/A con i seguenti orari:- lunedì, martedì, giovedì e venerdì dalle 8,30 alle 13,30;- mercoledì dalle 8,30 alle 16,30.Le eventuali osservazioni agli atti costituenti la “Componente geologica, idrogeolo-gica e sismica, nell’ambito della Variante generale al Piano di governo del territorio (Pgt), ai sensi dell’art. 57 della Lr. n° 12/2005” dovranno essere redatte in triplice copia e presentate al Protocollo Generale del Comune di Cremona entro i successivi trenta giorni la scadenza del periodo di deposito, e cioè entro le ore 11,30 del 6 aprile 2013. Anche i grafici che eventualmente fossero prodotti a corredo di dette osserva-zioni dovranno essere redatti in triplice copia.Cremona, 29 gennaio 2013

IL DIRETTORE DEL SETTORE arch. Marco Masserdotti

Prot. Gen. 5390-13

Page 7: Il Piccolo 6 febbraio 2013

di Laura Bosio

n nuovo modello di Pron-to Soccorso, più tecnolo-gico e funzionale, realiz-zato attraverso la nuova sala emergenza, inaugu-

rata nei giorni scorsi. Un ambiente dotato di sei postazioni letto intera-mente dedicate al trattamento dei casi di emergenza, che garantisce centralità assistenziale e il monito-raggio costante del paziente. Inoltre, il paziente non deve più muoversi all’interno dell’ospedale per i consul-ti specialistici: ora è il medico che raggiunge il Pronto Soccorso, se-condo la filosofia “doctor to patient”.

La sala urgenza-emergenza forni-sce ai pazienti gravi un trattamento di tipo semi-intensivo, sia mediante il monitoraggio costante (ossigeno, pressione cardiaca, pressione arte-riosa e respiratoria, rilevazione dei parametri vitali) sia attraverso l’orga-nizzazione di percorsi definiti sulla base dei reali bi-sogni di salute de-gli utenti. La nuo-va sala rientra nel progetto di riorga-n izzaz ione de l Pronto Soccorso di Cremona che lo scorso anno ha vi-sto l’apertura del primo ambulatorio in Lombardia per la gestione dei Co-dici bianchi.

«I criteri di attribuzione dei codici bianchi (deliberazione Regione Lom-bardia n. IX/3379 del 9 maggio '12) prevedono la classificazione dei pa-zienti in “codice bianco” alla dimis-sione (e non al triage - accettazione) e riguarda tutti quei pazienti che non presentano stati di malattia acuta conseguente a traumatismo con frat-

ture, lussazioni, ferite con sutura ed apparecchi gessati, intossicazioni acute, ustioni con estensione supe-riore al 18% della superficie corpo-rea, oppure quei pazienti che sono trattenuti in Osservazione Breve In-tensiva per un periodo superiore alle

6 ore» spiega An-tonio Cuzzoli, di-rettore dell'unità operativa di Pron-to Soccorso. Pe-raltro a Cremona è presente anche l'ambulatorio ta-glia code, attivo

dal dicembre 2011 (il primo in Lom-bardia). «Esso consiste nell'attivazio-ne di percorsi preferenziali con spazi dedicati ai codici bianchi e "verdi minori" all’interno della fascia oraria 8-20. Una innovazione significativa che ha già prodotto risultati di rilievo» continua Cuzzoli.

Naturalmente l'introduzione dei codici ha inciso nel triage in maniera sostanziale. «Il triage rappresenta un’attività fondamentale nel criterio

di unità operativa di urgenza» spiega Cuzzoli. «Selezionare i pazienti che accedono in Pronto Soccorso asse-gnando loro un codice di priorità de-finisce le tempistiche e l’organizza-zione dei percorsi. Il ruolo del triagi-sta (infermiere di accettazione) è de-licato e richiede una professionalità elevata. Proprio per questo tutti gli operatori hanno partecipato a corsi di formazione finalizzati alla messa in atto di un modello triage con un re-training dettagliato».

Il Pronto Soccorso è l'unità opera-tiva che tratta il maggior numero di pazienti (circa 50.000 all’anno), defi-nendo i bisogni assistenziali e dando loro una risposta; ne consegue la necessità di organizzare percorsi e protocolli definiti per paziente tipo e, soprattutto, ottimizzare ma persona-lizzare sul paziente la risposta all'ur-genza/emergenza. «La separazione delle aree di trattamento (ambulatori per i codici minori; area urgenza/emergenza; osservazione breve per la stabilizzazione dei pazienti che non è possibile dimettere, ma che

non necessitano di un ricovero vero e proprio) è una realtà logistico funzio-nale che risponde all’esigenza di operare per intensità di cura» spiega Cuzzoli, che richiama all'importanza di utilizzare correttamente il Pronto Soccorso. «Recentemente il Presi-dente della Società Italiana dei Medi-ci di Urgenza/Emergenza ha quantifi-cato in un 20% circa la quota media di accessi inappropriati» spiega il medico. «Potenziare la risposta della medicina territoriale per una maggio-re offerta insieme ai servizi di emer-genza ospedalieri – finalizzati a ridur-re gli accessi impropri e aumentando la qualità di risposta alle urgenze - rimane la vera mission delle strutture di pronto soccorso.

Tali misure consentiranno di ridur-re gli attuali fenomeni di crowding (iperafflusso con permanenza dei pazienti "in blocco" nei Ps) ormai re-altà quotidiana. Non solo. Usare in modo appropriato il Pronto Soccorso significa consentire al personale di dedicare tempo, energie e compe-tenza ai casi davvero urgenti».

U

Inaugurata la nuova sala emergenze, con sei posti letto, per un monitoraggio costante

Il Pronto soccorso cambia volto

«Il triage rappresentaun’attività fondamentale

nella gestione dell’urgenza»

Il dottor Antonio Cuzzoli

Cambia anche la filosofia: ora sarà il medico a raggiungere il paziente per visitarlo

Cronaca Mercoledì 6 Febbraio 20137

«Che si ascolti la voce del volontariato, e che le questioni legate alla condizione anziana, a partire dai cittadini più fragili ed esposti, siano messe su-bito in agenda, che la lotta alla povertà sia un im-pegno immediato». Questo l'appello che l'Auser di Cremona, raccogliendo quello della direzione na-zionale, fa alla politica. In primo luogo l’associazio-ne chiede che ci sia un impegno per una maggio-re equità e giustizia sociale e critica fortemente il modello sociale che ha mostrato, in questa crisi dilaniante, tutti i propri difetti. «La crisi economica che ci affligge» sottolinea l’Appello «è frutto di un modello che ha sparso precarietà e insicurezza a piene mani e ha accentuato le diseguaglianze in una misura che offende il senso comune ancora prima che qualsiasi principio di giustizia. Un au-mento del Pil dello 0,5% che incorpori obiettivi di equità è meglio di un aumento del 2% che li ignori anche perché il primo forse si può ottenere, mentre il secondo non è credibile».

L’Auser chiede inoltre alle forze politiche che venga messo in agenda al più presto la questione della non autosufficienza «una delle grandi emer-genze sociali che il nostro Paese deve affrontare. Siamo convinti – prosegue l’Appello- che un Fondo destinato a sostenere i cittadini anziani non auto-sufficienti possa essere definito in modo equo, ef-ficiente e sostenibile. Sappiamo come si può fare e anche per questo ogni rinvio sembra inaccettabi-le».

Infine l'appello fa riferimento al mondo del vo-lontariato: la richiesta è che venga stabilizzato e reso definitivo il 5 per mille, ad oggi l'unica risorsa su cui le associazioni possono contare. «“Volonta-riato significa gratuità. Ma questo non toglie che servano risorse. Dunque facciamo appello alle for-ze politiche affinché il 5 per 1000 sia stabilizzato in via definitiva e reso più efficiente per quanto riguar-da le procedure di accertamento, liquidazione e rendicontazione. Volontariato significa gratuità, ma non è il caso di ostacolarlo con troppi adempimen-ti burocratici – a maggior ragione se deve essere un’opportunità per tutti, senza richiedere disponi-bilità diverse da quelle che riguardano il proprio tempo, le proprie energie. Infine il volontariato è oggi una realtà diversa da quella dell’epoca in cui fu approvata la legge 266: una realtà più consisten-te, più strutturata. Occorre un adeguamento nor-mativo, soprattutto con riguardo al riconoscimento delle ‘reti’, e di sviluppo delle forme di rappresen-tanza».

L’auser fa appello alla politica: «Si ascoltino gli anziani»

terzo settore

Page 8: Il Piccolo 6 febbraio 2013

CronacaMercoledì 6 Febbraio 20138

di Laura Bosio

arrabbiata Nicoletta De Bona, assessore comunale alla cultu-ra. Arrabbiata perché non ha fondi per por-

tare avanti la sua mission. Arrab-biata perché i tagli sempre più forti al settore non le permettono di lavorare. Arrabbiata perché i Governi sembrano aver dimenti-cato l'importanza della cultura nel nostro Paese.

«Da un lato dobbiamo fare i conti con i pesantissimi tagli che gravano sulla cultura, dall'altro la legge sul decentramento ha sta-bilito che la cultura non è più un atto fondamentale dei Comuni» si lamenta l'assessore. «Questo porta il Comune a non avere ri-sorse sufficienti per organizzare eventi significativi, che consento-no di attrarre turismo sul territo-rio». Il problema è senza dubbio globale, ma gli enti locali sono senza dubbio quelli che ne risen-tono maggiormente. «Siamo un Paese che si riempie la bocca di cultura e turismo, ma se non si investe su questi temi non si può

pensare che possano generare un indotto: per attirare il turismo bisogna creare le occasioni giu-ste, e senza finanziamenti è diffi-cile».

Il Comune si trova quindi a dover elemosinare aiuti da sog-getti privati. «Ho dovuto fare veri e propri miracoli cercando spon-sor per riuscire a mettere in cam-po almeno le iniziative più impor-tanti» sottolinea ancora De Bona, che rimarca i tanti problemi che ora il Comune si trova ad affron-

tare. «Chi ha detto che la cultura non è più un atto fondamentale dei Comuni non ha considerato che si sono situazioni, come la nostra, in cui i musei sono civici, e quindi proprio di competenza comunale. Questa è una grande contraddizione, perché è riprova-to che per portare gente nei mu-sei servono iniziative di spessore, che senza fondi non si possono realizzare. Anche in questi casi dobbiamo cercare sponsor che ci diano una mano, con tutte le dif-

ficoltà del caso». Del resto in questi anni è così che il Comune sta finanziando la cultura: nel 2011 ha trovato sponsorizzazioni per 300mila euro, nel 2012 sol-tanto 200mila. «Per il 2013 vedre-mo cosa riusciremo a fare. Senza dubbio in questo modo si lavora male, perché non ci sono certez-ze» conclude De Bona, che nel 2012, tolti i contributi prestabiliti alle varie iniziative culturali, ha dovuto lavorare con soli 150mila euro di risorse pubbliche.

Del resto il problema si esten-de anche a livello di amministra-zione provinciale, come fa notare il capogruppo del Pd in Consi-glio, Andrea Virgilio. «Sappiamo che i tagli sono stati inevitabili e che la colpa non è dell'ammini-strazione provinciale, ma credo che il problema dovrebbe essere discusso in commissione cultura, per trovare insieme delle soluzio-ni efficaci» sottolinea il consiglie-re, riportando alla luce un annoso problema: la totale assenza della commiss ione cu l tura , che dall'estate scorsa a oggi si è riu-nita solo un paio di volte. «E' ne-cessario che nelle decisioni siano coinvolti i soggetti che saranno destinatari di questi tagli. Non deve più accadere, come è stato in questi ultimi anni, che vengano chiuse dall'alto strutture come il Centro studi, o che vengano ta-gliati i viaggi della memoria. Le decisioni devono essere condivi-se. Se già la situazione è pesante di suo, sarebbe utile garantire un maggiore confronto rispetto alla

eventuale volontà di cancellare quasi completamente il contribu-to della Provincia di Cremona al mondo della cultura cremonese».

Certo è che il problema cultura nel nostro territorio ha radici più profonde, che partono «dalla vi-cenda dell'Apic, e fino al faraoni-co progetto del Parco dei mona-steri, che è poi stato accantona-to» continua Virgilio. «Nel piano strategico presentato da Salini nel 2012, le politiche culturali erano circoscritte al marketing territoria-le, ma la cultura non è solo quello. Ed è ora che la politica metta la testa anche in questo tema.

In questi anni abbiamo infatti apprezzato e sostenuto il lavoro della giunta volto a rendere più omogeneo e più efficace il sistema bibliotecario provinciale, tuttavia su alcune partite importanti non vediamo particolare attenzione e soprattutto manca un ruolo cen-trale di regia e di coordinamento da parte dell’amministrazione e una governance efficace fra istitu-zioni». Il prossimo passo sarà, per Virgilio, quello di affrontare la si-tuazione con il presidente della Commissione cultura stessa.

E’Cultura: «Dobbiamo elemosinare ai privati»

De Bona: «Siamo in un Paese che si riempie la bocca di cultura ma non investe»

Ancora negativi i dati della produzione manifatturiera per il quarto trimestre 2012. L'ultima indagine della Camera di Com-mercio, infatti, presenta dati negativi in rapporto allo stesso trimestre dell’anno precedente. Gli aumenti al di sotto del punto percentuale della domanda estera e dell’occupazione sono infatti accompa-gnati dalle diminuzioni su base annua della produzione, -2,2%, del fatturato (-1,4%) e degli ordini interni (-1,5%). Per quanto riguarda il confronto con il trime-stre precedente, il dato congiunturale destagionalizzato della produzione indu-striale cremonese è sostanzialmente inva-riato, ma con un segno positivo dello 0,3,

in miglioramento rispetto al -3,8% evi-denziato nel periodo luglio-settembre. Con la produzione tornano in territorio lievemente positivo anche tutte le altre principali variabili analizzate.

La sostanziale conferma dei livelli di tre mesi prima per fatturato (+0,1%) e nume-ro di occupati (+0,3%), è accompagnata dell’ulteriore crescita dell’1,3% degli ordi-nativi esteri e dal ritorno del segno positi-vo (+2,2%) per l’indicatore della domanda interna. Il ritorno in area positiva dell’indi-catore della domanda interna, dopo cin-

que trimestri di calo, è di buon auspicio per una ulteriore crescita produttiva nei primi mesi del 2013.

Dopo la pausa del trimestre scorso, fa sapere la Camera di Commercio, sembra invece riprendere l’aumento dei ricorsi al-la Cassa Integrazione Guadagni ordinaria, in termini di imprese che ne fanno ricorso, passate dal 17 al 24% del totale. Le aspettative per il 2013 si attestano attorno ad una stima della crescita pari al 18%, determinata dal 71% di imprese che pre-vedono di effettuare maggiori investimen-

ti rispetto al passato. Nessun segnali di miglioramento invece proviene dall’arti-gianato produttivo che continua a presen-tare segni negativi. «La situazione della economia provinciale è ancora molto pe-sante, nonostante la presenza di qualche segno positivo» commenta il presidente della Camera Gian Domenico Auricchio. «Le imprese continuano a trovare difficol-tà nell’accesso al credito e la domanda interna è ancora non sufficiente a soste-nere la ripresa della produzione e dell’oc-cupazione. E’ vitale continuare a sostene-

re la competitività delle imprese. Non si esce da questa crisi se non sostenendo i consumi e mettendo al centro delle politi-che economiche i bisogni dell’impresa. Di questo dovranno tener conto gli orga-ni di governo, sia regionali che nazionali».

Produzione manifatturiera, ancora bilancio negativo

Nicoletta De Bona Andrea Virgilio

numeri utiliCOMUNE DI CREMONA www.comune.cremona.itCentralino: 0372-4071

Urp: 0372-407291

AMMINISTRAZIONE PROVINCIALE

www.provincia.cremona.itCentralino: 0372-4061

Urp: 0372-406233 -

PREFETTURACentralino: 0372-4881

CARABINIERIPronto intervento: 112Centralino: 0372-5581

COMANDO FORESTALE DELLO STATO

Centralino: 0372-410307

GUARDIA DI FINANZA Pronto intervento: 117Centralino: 0372-21576

Nucleo di polizia tributaria: 0372-28968

POLIZIA MUNICIPALEPronto intervento: 0372-454516Centrale operativa: 0372-407427

POLIZIA STRADALEComando provinciale

Centralino: 0372-499511

QUESTURAPronto intervento: 113Centralino: 0372-4881

VIGILI DEL FUOCOPronto intervento: 115

Centralino: 0372-4157511

PROCURACentralino: 0372-548233

OSPEDALE DI CREMONAwww.ospedale.cremona.it

Centralino: 0372-4051Centro unificato

di prenotazione: 800 638 638Emergenza sanitaria: 118

AZIENDA SANITARIA LOCALE DI CREMONA

www.aslcremona.it Centralino: 0372-4971

Urp: 0372-497215

Cremona

METEO Previsioni meteo a cura di Dominique Citrigno per SPAZIOMETEO.com e Meteowebcam.it

CREMONAsANt’AMbROgiO s.N.C.ViA FiLZi, 40/E26100 CremonaTel. 0372-22327

ORARI DI APERTURAMattino: 08:30 - 12:30Pomeriggio: 15:15 - 19:30

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CREMONA - FARMACiA 4A.F.M. Di CREMONA s.P.A.ViA MONtEVERDi, 1226100 CremonaTel. 0372-21450

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isOLA DOVAREsEPAsQUALi giUsEPPiNAViA gARibALDi, 83/8426031 Isola DovareseTel. 0375-946126

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ORARI DI APERTURAMattino: 08:30 - 12:30Pomeriggio: 15:00 - 19:00

Giorno di chiusura settimanale:GIOVEDÌ

Farmacie di turno dall’8 al 15 Febbraio 2013Distretto di Cremona Distretto di Casalmaggiore

CALVAtONEANtOLiNi LUCiAViA UMbERtO i, 126030 CalvatoneTel. 0375 97039

Orari di aperturaMattino: 08:30 - 12:30Pomeriggio: 15:00 - 19:00

Giorno di chiusura settimanaleMERCOLEDÌ MATTINA

CAsALMAggiOREbONisOLi ALQUAti CLAUDiAViA CAVOUR, 2826041 CasalmaggioreTel. 0375 42551

Orari di aperturaMattino: 08:30 - 12:30Pomeriggio: 15:30 - 19:30

Giorno di chiusura settimanaleSABATO

Le farmacie di turno e gli orari dei distretti

di Cremona e Casalmaggiore

sono consultabili sul sito internet:

www.aslcremona.it

Page 9: Il Piccolo 6 febbraio 2013

Don Luigi patteggia: 2 anniPena sospesa per l’ex parroco di Martignana Po, condannato per abusi sessuali su minori

[email protected]

Domani e dopodomani il noto gastronomo Edoardo Raspelli farà tappa a Pozzo Baronzio, frazione di Tor-re, per registrare una puntata di Melaverde, il fortuna-to programma in onda ogni domenica su Canale 5. Ra-

spelli racconterà gli allevamenti suini e la produzione di salumi della azienda della famiglia Fortuna, in partico-lare di quello che Raspelli ha già defi nito "il più buon prosciutto cotto che si possa gustare oggi in Italia".

CON RASPELLIMelaverde in ondada Torre Picenardi

Giovanni Gardani

a scelto di patteggia-re due anni, pena so-spesa, don Luigi Mantia, il 49enne ex parroco di Martigna-

na di Po, accusato di violenza sessuale ai danni di due ragazzini minorenni. Ieri presso il Tribunale di Cremona il presidente della cor-te Pio Massa e i giudici France-sco Sora e Cristina Pavarani hanno accettato la richiesta for-mulata dai legali del sacerdote.

L’altra news riguarda il risarci-mento già effettuato a favore delle famiglie dei due minori, vittime dei presunti abusi, tanto che gli stessi genitori, che avevano accusato don Mantia per fatti accaduti nel

2009, hanno rinunciato a costituir-si parte civile. Il patteggiamento è stato consigliato dagli avvocati Fabrizio Vappina e Mario Brusa, difensori dell’ex parroco di Santa Lucia a Martignana, comunità che restò sgomenta di fronte alla noti-zia dell’accusa nei confronti di don Luigi e che subito prese le difese del sacerdote. Ricordiamo

con don Mantia, che ieri non era presente in aula, si dimise dalla sua carica il 24 luglio, proprio per difendersi meglio nella battaglia legale. Oggi l’ex parroco si trova a Caravaggio e, subito dopo l’acco-glimento della richiesta di patteg-giamento, che qualcuno ha inter-pretato come un’ammissione di colpevolezza, ha ribadito la sua estraneità ai fatti. «Quello che mi viene attribuito è falso. Mi è stato proposto il patteggiamento e ho accettato, per ragioni che rivelerò solo a tempo debito. Il vescovo Dante Lafranconi sapeva tutto di questa decisione e ne conosce anche i motivi. A tutti gli altri li esporrò solo in un secondo mo-mento».

Profondamente rattristato dalla

vicenda il sindaco del comune di Martignana Alessandro Gozzi. «L’unica cosa positiva di tutto questo iter - ha detto - è che per lo meno adesso questa storia è fini-ta. Auguro il meglio a tutte le parti in causa, non posso fare altro».

Poi il sindaco ha aggiunto: «Patteggiamento non è ammissio-ne di colpevolezza. Parliamo di una materia delicatissima, perché quando si ha a che fare con mino-ri la tutela diventa più forte e le misure sono più restrittive. Io cre-do che, in questo senso, i legali abbiano consigliato a don Luigi di patteggiare per scegliere la via più breve e indolore. Non spetta a me giudicare la linea difensiva scelta, ma posso dire che non sono così sorpreso della decisione presa».

H

MARTIGNANA DI PO – La notizia, ormai nell’aria, è divenuta ufficiale con la pubblica-zione della sentenza numero 6397 del Consi-glio di Stato, che ha condannato il comune di Martignana di Po al risarcimento di 65mila euro in favore della Regione Lombardia. Lieve la differenza nelle motivazioni rispetto alle altre sentenze: stavolta a Roma la decisione è stata dettata da una spinta formale più che sostan-ziale. Pare infatti che il comune di Martignana abbia presentato le pezze giustificative che hanno consentito di vincere il ricorso al Tar solo nel 2007, ossia tre anni dopo la prima rendicontazione, alla quale il Consiglio di Sta-to rigidamente si attiene. Va detto che all’epo-ca dei fatti il comune dovette traslocare e non è da escludere qualche problema organizzati-vo e logistico proprio nella sistemazione dei documenti.

Non è ovviamente sorpreso il sindaco Ales-sandro Gozzi: «Prima di commentare la diver-sità della sentenza rispetto a Torricella del Pizzo e San Daniele Po voglio incontrarmi con il legale del nostro comune Piergiuseppe Storti. Solo allora decideremo cosa fare: certo

è che la sentenza era attesa».Ricorso in Cassazione? L’idea è stata pre-

sentata da Daniele Persico, sindaco di San Daniele Po. «Vedremo - taglia corto Gozzi - prima sentiremo gli altri primi cittadini e poi trarremo le nostre conclusioni. La linea del fronte comune resta percorribile. L’alternativa alla Cassazione è la richiesta di dilazione e magari di magnanimità per la riduzione del pagamento verso chi sarà nominato nuovo assessore regionale».

Un’alternativa che prende sempre più pie-

de. Sentite il sindaco Persico: «Il ricorso in Cassazione è da escludere, mentre potrebbe prendere piede l’eventualità di un ricorso dei cittadini e del comitato Sommo con Porto in sede legale. Ho parlato oggi (ieri, ndr) con la dottoressa Gennari, funzionaria regionale in Provincia e grazie a lei abbiamo fissato un in-contro in Prefettura a Cremona con il presi-dente della Provincia Massimiliano Salini. Inoltre speriamo di ricevere udienza anche a Milano, al Pirellone. Da questi due appunta-menti capiremo che linea adottare».

Sono 65.000 gli euro da restituire alla Regione. Fronte comune con Torricella e San Daniele, ma niente CassazioneAlluvione, paghi anche Martignana

CASALMAGGIORE – Una conferenza stampa che si pone come un vero e proprio atto divisorio tra un prima e un dopo. Fino a ieri le Gev, Guardie Ecologiche Volontarie, di Casalmaggiore hanno fatto soprattutto infor-mazione nell’anno di sperimentazione co-minciato di fatto a gennaio 2012. Da oggi le stesse guardie giurate particolari potranno invece sanzionare, specie i recidivi. «Abbia-mo concordato - ha spiegato il sindaco Claudio Silla, accanto a Carlo Gardani, capogruppo delle Gev, e a Massimo Fazzi - di sanzionare cum grano salis. Prima am-moniremo un’altra volta, poi se il cittadino non vorrà comprendere che ci sono delle regole passeremo alle maniere forti».

Diversi i punti toccati: le Gev di Casal-

maggiore hanno del resto impiegato 1600 ore totali per “ispezionare” il territorio. «La-voreremo - ha spiegato Gardani - per scon-giurare il pericolo dell’abbandono dei rifiuti (le sanzioni in questo campo vanno da 50 a 600 euro, ndr), per favorire una migliore rac-colta differenziata, per educare i proprietari dei cani a pulire le deiezioni degli animali (la sanzione è di circa 67 euro, ndr). E’ una que-stione ambientale ma anche igienico-sanita-ria, oltre che di civiltà. Chi non rispetta le re-gole costa al comune dai 20 ai 30mila euro in più, perché la Casalasca Servizi giustamente viene pagata anche per gli straordinari».

Le Gev opereranno anche in golena, per evitare le insidie dei cacciatori e pescatori di frodo e, come ha precisato Gardani, potran-

no operare («ma speriamo di no») anche sul primo soccorso: la Panda d’ordinanza delle Gev è infatti dotata di defibrillatore semiau-tomatico e le Gev hanno superato il corso per imparare a usare uno strumento così delicato.

Guardie ecologiche, ora possono scattare le sanzioni

Il partito Rivoluzione Civile, che fa capo all’ex Pm di Palermo Antonio Ingroia, si è presentato nel casalasco. Tra le sue fila, l’as-sessore ai Servizi Sociali del comune di Casalmaggiore, Pierluigi Pasotto, candidato al Senato. Due gli incontri organizzati dal locale circolo Rive Gauche nel weekend, uno a Casalbellotto ed uno a Piadena. Presenti al tavolo della conferenza, anche i candidati An-na Falcone (avvocato) e Maurizio Torrealta (caporedattore di RaiNews24), oltre a Gloria Barili (consigliere comunale di Casal-maggiore) e Giancarlo Roseghini (coordinatore provinciale di Ri-fondazione Comunista). «Partiamo dal basso e dalla Carta Costitu-zionale»: così Pasotto, che si è soffermato sulla situazione econo-mica dettata dai tagli alla spesa pubblica introdotti dall’ultimo go-verno. Le ripercussioni nel locale, secondo Pasotto, sono evidenti col ridimensionamento dell’ospedale Oglio Po e le sforbiciate ai servizi sociali. Drammatica la situazione generale italiana anche per il giornalista Torrealta, che ha illustrato come la crisi di Monte dei Paschi di Siena sia ancor più grave di quanto si evinca dai mezzi d’informazione. E i sacrifici per salvare gli istituti di credito, come ha denunciato Torrealta, vengono sistematicamente chiesti ai cittadini. Tesi ribadita dall’avvocato Falcone, secondo cui si è ormai raggiun-to il paradosso: per evitare che falliscano le banche, si rischia di far fallire Stato, imprese e famiglie. Il programma di Rivoluzione Civile prevede la messa in pratica dei principi costituenti (come l’articolo 41 e l’articolo 43) e l'affidamento della cosa pubblica a persone con “passione e competenza”.

Molto interessante a assai partecipato l’incontro col candidato PD al Parlamento Massimo Mucchetti nel week end presso l’Audi-torium Santa Croce. Intervistato dal giornalista Vanni Raineri del Piccolo, l’ormai ex vicedirettore ed editorialista del Corriere della Sera ha affrontato alcuni dei temi della campagna elettorale con un’attenzione particolare agli argomenti legati all’economia e alla finanza, che ha sempre trattato sulle colonne del Corriere e non solo. Sul direttore De Bortoli che gli ha detto di ritenere la sua can-didatura un grave errore, Mucchetti ha risposto che lo ritiene un segno di affetto. “Da Bersani e Renzi – scrisse alla vigilia della can-didatura – mi aspetto, oltre alle polemiche, anche pensieri veri sulla finanza e l’Italia ai tempi della Grande Crisi”. Li ha ottenuti? « Ber-sani mi ha chiamato e più che altro cerco di contribuire anch’io a darli». Berlusconi reclama per la Banca Centrale Europea un ruolo di vera banca centrale. «Arriva con grave ritardo, è lui che nel 2011 ha firmato l’anticipo sul pareggio di bilancio. Per salvare la sua persona ha messo a repentaglio il futuro del paese». E doveva an-cora arrivare la stoccata dell’Imu... Quanto alla pretesa autonomia lombarda: «Attenzione: la Lombardia vive con le “esportazioni” nel resto d’Italia, con l’estero ha una bilancia negativa». Non poteva mancare un commento sul caso Monte Paschi, su cui Mucchetti si è dilungato analizzando anche l’intervento del presidente Napolita-no sul “circolo mediatico giudiziario” creato dai giornalisti. «Nei sondaggi il caso non ha inciso molto, il nostro vantaggio è netto. Non perché noi abbiamo 11 Ronaldo, ma perché di fronte c’è una squadra peggiore del Brescia. E’ vero che in Lombardia è un testa a testa, ma pensiamo che alla precedente consultazione c’era un divario del 25%. Il caso MPS non si presta a speculazioni politiche, anzi Tremonti consentì alla Fondazione di indebitarsi. Quanto al monito di Napolitano, richiamo il concetto di “iene dattilografe” di D’Alema: quello del giornalista è un mestiere di grande responsa-bilità, non abbiamo il diritto di scrivere qualsiasi stupidaggine». Tra l’agenda Monti e l’agenda Vendola? «Qualcosa dell’agenda Monti è ragionevole, Vendola può dare un ottimo contributo perché inter-preta sensibilità che esistono sui temi dei diritti civili, e in Puglia ha governato bene. E’ altra cosa rispetto a Bertinotti».

Rivoluzione Civile si presenta

Folla per Mucchetti in S. Croce

AGENDA POLITICA

Page 10: Il Piccolo 6 febbraio 2013

e vi ritrovate nella stessa stanza con qualcuno malato di influenza e avete il timore di essere contagiati, mantenetevi

ad almeno due metri di distanza: questo è lo spazio entro il quale il virus può essere trasmesso se-condo quanto dimostrato da un recente studio americano.

I ricertatori della Wake Fortest University di Winston - Salem, nel North Carolina, hanno hanno condotto un’indagine durante l’epidemia stagionale di influen-za nel corso dell’inverno 2010-2011: 94 individui, dei quali il 65% era affetto dal virus influen-zale, sono stati radunati in una coorte allo scopo di monitorare caratteristiche e modalità della diffusione per via aerea dell’in-fluenza. Diversi campioni di aria sono stati prelevati ed analizzati dagli studiosi, nel corso delle te-rapie anti influenzali di routine, a differenti distanze dalla testa del paziente in cura: a meno di 30 cm, 90 cm e 1,892 metri. Fino a quasi due metri dal letto del ma-lato, il virus è stato riscontrato come ancora tangibile ed infetti-vo, in grado quindi di contagiare eventuali soggetti sani presenti nella sala.

Inoltre è stato rilevato come, dei 61 pazienti che facevano parte del campione esaminato, il 43% (ovvero 26 malati) ha rila-sciato particelle contagiose nell’aria della stanza ma, tra que-sti, 5 sono risultati essere diffu-sori di virus in misura maggiore di ben 32 volte rispetto agli altri: insomma, una sorta di “untori” altamente virali nei quali, tutta-via, la malattia si presentava con manifestazioni più gravi rispetto agli altri volontari coinvolti nello studio. Entrare in contatto con

tali individui è quindi una fonte di contagio ancora più probabile, anche se si mantiene una distan-za maggiore rispetto a quella solitamente considerata "di sicu-rezza".

Secondo Werner Bischoff, principale firmatario dell’articolo, l’indagine fornirebbe una prova di come la contagiosità possa variare a seconda dell’individuo, contribuendo a far chiarezza su una malattia della quale si ha l’impressione di conoscere sem-pre troppo poco. Dai risultati

dell'indagine si evince inoltre co-me sia difficile stabilire delle nor-me che possano garantire sicu-rezza assoluta contro il rischio di contagio: tuttavia, la messa in atto delle precauzioni solitamen-te indicate dai medici costituisce una buona forma di tutela.

Mantenersi a distanza dalle persone che sono già state con-tagiate è la prima attenzione da mettere in atto, anche se non sempre è possibile: soprattutto i soggetti a rischio dovrebbero quindi evitare il più possibile i

luoghi affollati e lavarsi le mani dopo aver toccato superfici alla portata di molte persone, come le maniglie degli autobus o dopo un viaggio in treno. In ufficio, arieggiare spesso gli ambienti può facilitare il contrastare della diffusione del virus, soprattutto in presenza di persone già con-tagiate. Per una forma di prote-zione preventiva, è ancora pos-sibile ricorrere al vaccino, che offrirà copertura a partire da qualche giorno dopo l'iniezione e per l'intera stagione.

S

Uno studio rivela la possibilità di contagio fino a due metri di distanza

Difese contro il virus influenzale

Volete assicurarvi che il vaccino contro l'influenza abbia maggiore effetto e possa garantire protezione totale con-tro il contagio? Fate esercizio fisico: fare ginnastica aero-bica per 90 minuti dopo l'inoculazione del vaccino contro l'influenza potrebbe infatti raddoppiare le difese immuni-tarie e rendere più efficace il vaccino stesso, per l'intera copertura stagionale. Lo rivela un nuovo studio condotto all'Università Statale dello Iowa, dove i ricercatori hanno osservato, sia in pazienti che in animali da laboratorio, lo sviluppo di anticorpi doppi tra chi aveva fatto una corset-ta a ritmo moderato o un giro in bicicletta per 90 minuti subito dopo aver ricevuto l'immunizzazione rispetto inve-ce a chi non aveva fatto movimento subito dopo l'utilizzo del vaccino. I pazienti che erano stati seduti dopo l'inie-zione hanno esibito meno anticorpi.

Per l'indagine sono stati condotti due serie di test, su animali e su persone. Il test su persone ha coinvolto un gruppo di studenti dell'istituto di ricerca dividendo i sog-getti in due gruppi: da una parte un gruppo di studenti ha fatto jogging per 90 minuti dopo il vaccino, mentre l'altro è rimasto seduto e non ha fatto movimento. Il controllo delle difese immunitarie effettuato ad un mese di distanza ha rivelato appunto che i corridori avevano anticorpi con-tro l'influenza doppi rispetto al gruppo di vaccinati che non ha eseguito alcun tipo di attività fisica. Gli scienziati hanno quindi cercato di individuare il tempo esatto neces-sario di esercizio fisico per far impennare le difese immu-nitarie: hanno così condotto l'esperimento anche su topi che dopo aver ricevuto una dose vaccinale sono stati fat-ti correre secondo diverse tempistiche: alcuni per 45 mi-nuti, alcuni per 90, alcuni per 3 ore. I test dopo un mese hanno rivelato anticorpi molto piu' robusti tra i topolini che avevano fatto esercizio per 90 minuti: tale quindi è il tem-po da dedicare all'attività aerobica necessario per poten-ziare gli effetti del vaccino.

Vaccino più effi cace con l’esercizio fi sico

Speciale SaluteMercoledì 6 Febbraio 201310

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Page 11: Il Piccolo 6 febbraio 2013

11PREZIOSE RISORSE NATURALI PER CONTRASTARE I MALI DI STAGIONE

Per superare i sintomi influenzali, sono disponibili molti prodotti farma-cologici che costituiscono un prezio-so e valido aiuto. Potenziare il loro effetto, però, è possibile, tramite l'adozione di una alimentazione ido-nea allo stato di salute e al periodo dell'anno.

La natura può molto per contrasta-re disturbi legati agli stati influenzali e conoscere le proprietà dei singoli ali-menti permetterà di selezionare i più adatti per una dieta che effettivamen-te si adatti e sia di utilità nei confronti dei disturbi invernali. Una delle più preziose risorse offerte dalla natura in tal senso è l'acido acetilsalicilico, principio attivo di una lunga lista di

farmaci capaci di svolgere un’ azione antinfiammatoria, antidolorifica e an-tipiretica. In quantità molto ridotte tale elemento è presento in molti cibi di origine vegetale. L’acido salicilico è un componente naturale, prodotto dalle piante come meccanismo di di-fesa dall’attacco da parte di agenti patogeni, in particolare virus e funghi; ma anche come protezione dall’azio-ne dannosa dei raggi UV, dall’ozono o da altre condizioni di stress.

L'acido acetilsalicilico è presente prevalentemente nella frutta: ribes, lamponi, datteri sono i frutti a mag-giore contenuto (tra 3-5mg/100gr); seguono l’albicocca, l’arancia e l’ana-nas (circa 2mg/100gr); tra la frutta

autunnale troviamo l’uva. Discreto è il contenuto nelle mele la cui concen-trazione differisce in base alla varie-tà: la mela golden, ad esempio, ne possiede 0.08mg/100gr; mentre la mela granny smith circa 0.6mg/100gr.

In caso di influenza o raffreddore quindi si consiglia di prediligere que-sto tipo di frutta, che oltre ad essere gustosa e saporita fornirà tutte le so-stanze necessarie per rafforzare l'ef-fetto dei medicinali e per portare ad una rapida e completa guarigione. Ad ogni modo, questa preziosa sostanza non è contenuta solo nella frutta, ma anche nelle erbe e nelle spezie che possono arricchire i piatti quotidiani: in particolare fra tutte spicca il curry

(circa 200mg/100gr). Il curry è una preziosa miscela di spezie composta generalmente da curcuma, zenzero, cardamomo, coriandolo, pepe nero, cumino, noce moscata, fieno greco, chiodi di garofano, cannella, zaffera-no e peperoncino. L’uso del curry in cucina offre numerosi vantaggi, non solo per l’elevato contenuto in acido acetilsalicilico, ma anche per la pre-senza di numerose altre sostanze, tra le quali gli antiossidanti, capaci di fa-vorire la digestione, proteggere il fe-gato e l’intestino, ad azione antin-fiammatoria. Meccanismi importanti in caso di influenza. In base al conte-nuto in salicilati, il curry è seguito da paprika, timo, origano e rosmarino.

Speciale Salute Mercoledì 6 Febbraio 2013

influenza e il raffred-dore sono mali di stagione con i quali ci ritroviamo tutti gli anni a fare i conti:

comportamenti corretti nella vita di tutti i giorni possono aiutare ad evitare la minaccia dei virus e a contrastare i fastidiosi sintomi. La lotta all'influenza inizia a tavola, con una dieta quotidiana attenta e ricca di sostanze che possono favorire le difese immunitarie dell'organismo.

Una dieta ricca di frutta e ver-dura è il primo passo in direzione della salute, anche nei confronti delle influenze stagionali. Alimen-ti ricchi di vitamina C e carotenoi-di come agrumi, cachi, kiwi, zuc-ca, spinaci, carote, ma anche lo zinco (contenuto in germe di gra-no, cereali integrali, molluschi e carne) e la vitamina A (latte, uova, burro, carote e spinaci), possono risultare utili contro il raffreddore. Importanti anche le crucifere (ver-za, broccoli, cavolfiori), potenti antiossidanti, poiché stimolano le mucose facilitando, quindi, l’escrezione del muco. L’interesse scientifico verso queste sostanze è nato in seguito ad alcuni studi in cui sono emerse le virtù salutari di frutta e verdura ricche di antiossi-danti. In particolare se di colore

giallo, arancione e a foglia verde, consumate fresche tutti i giorni.

Gli effetti positivi sono legati alla capacità degli antiossidanti, di cui sono fonti preziose, di neu-tralizzare i radicali liberi, molecole altamente instabili che si formano all’interno dell’organismo, note per innescare reazioni dannose a

carico delle cellule, inclusi i feno-meni di invecchiamento e indebo-limento del sistema immunitario.

Altre sostanze presenti nei ve-getali, quali il licopene, i flavonoi-di, le antocianine, le xantofilline, i polifenoli, i monoterpeni e i tio-cianati agiscono sui radicali libe-ri, così come il coenzima Q10,

naturalmente presente nelle no-stro organismo.Tra i minerali ci sono il manganese, il rame, il se-lenio e lo zinco; tra gli aminoacidi la cisteina.

Un'altra importante risorsa è costituita dall'aglio: un ottimo antisettico grazie alla notevole quantità di ferro, sali minerali e

svariate vitamine (A, B1, B2, PP e C) utili per combattere catarri bronchiali, febbri e le malattie infettive. Neanche le cipolle scherzano in quanto a proprietà terapeutiche: sono un validissi-mo rimedio contro il raffreddore ed i primi sintomi dell'influenza. Un mito parzialmente da sfatare,

invece, è quello legato al consu-mo di vitamina C: essa è impor-tantissima per il rafforzamento delle difese immunitarie e contro gli attacchi dei virus di influenza e raffreddore, ma la sua azione è più preventiva che curativa: as-sumere adeguate dosi di vitami-na C dunque è più importante quando non si ha ancora con-tratto il virus o si è a contatto con persone già ammalate, mentre serve meno una volta che la ma-lattia si è già manifestata.

In caso di contagio l'alimen-tazione è comunque importante per favorire la guarigione e la ripresa: nonostante l'eventuale mal di gola, è importante bere molto, per ristabilire l'equilibrio dell'intero organismo, e consu-mare pasti regolari e non troppo pesanti, seppu ricchi di tutti gli elementi nutritivi necessari: in questo modo si eviterà di so-vraccaricare l'apparato dige-rente, a beneficio dell'intero or-ganismo. Sconsigliato, d'altra parte, anche il digiuno: inappe-tenza e svogliatezza provocati dalla malattia possono essere tentatori, ma ricevere il giusto apporto nutritivo è un passo fondamentale per una rapida guarigione e la ripresa di una salute perfetta.

L’ Combattere l’influenza a tavolaI cibi e le sostanze nutritive più indicate per la prevenzione e la cura

Page 12: Il Piccolo 6 febbraio 2013

12 Speciale SaluteMercoledì 6 Febbraio 2013

utti concordi i pediatri italiani nell'indicare la prima forma preventiva contro l'influenza da parte dei più piccoli: per

difendere i bambini dalle malattie delle vie respiratorie (otiti, tonsilliti, bronchi-ti, bronchioliti, polmoniti) non esiste forma preventiva migliore che far gio-care i bambioni all’area aperta. I medi-ci smentiscono che ci sia una correla-zione diretta tra il freddo e la diffusione di infezioni respiratorie; quello che in-vece è certamente dannoso è costitui-to dagli ambienti chiusi e umidi, che fa-cilitano la diffusione dei virus.

Basta uno starnuto, un colpi di tos-se, un contatto con oggetti manipolati da altre persone ammalate per dare il via al contagio. L'importante quindi è non restare chiusi in un ambiente cal-do in cui i virus prolificano e si diffon-dono con maggiore facilità. I più picco-li dovrebbero quindi evitare di rimane-

re tutto il giorno chiusi dentro casa, an-che nel periodo invernale.Contraria-mente a quanto si possa pensare, usci-re a giocare all'aperto anche in inverno ridurrà le probabilità di entrare in con-tatto con il virus.

La soluzione è quella già preventiva-ta dalle nonne: uscire vestendosi a strati, in modo tale da poter favorire la corretta termoregolazione, e indossare cappelli e guanti per mantenere calde anche le estremità, evitando la disper-sione termica. Da non dimenticare, a tal proposito, che per mantenere un'adeguata temperatura corporea è necessario un adeguato carburante che produca energia termica; per tale

motivo, per far fronte alle diverse ri-chieste metaboliche, si consiglia un maggior apporto calorico e un adegua-to apporto di liquidi. Una sana alimen-tazione, abbinata ad un corretto stile di vita, saranno anche per i più piccoli le precauzioni legate ad uno stile di vita in grado di favorire il naturale rafforza-mento delle difese immunitarie, non-ché la permanenza in ambienti sani e che non favoriscano il contagio.

pesso si è portati a pensare che le aller-gie colpiscono in maniera significati-va solamente nel

periodo primaverile, quando lo sbocciare dei fiori e la ripresa del ciclo vegetativo favoriscono l'in-sorgenza di reazioni dagli effetti molto simili a quelli delle norma-li influenze o dei raffreddori.

Le reazioni allergiche, però, possono avere diversi fattori scatenanti e dunque possono presentarsi in qualsiasi periodo dell'anno, inverno compreso. In tal caso, nei momenti di massi-ma diffusione di disturbi tipica-mente di stagioni, come raffred-dori e influenze, si è maggior-mente portati a confondere i sintomi, optando magari per l'assunzione di farmaci inadatti al disturbo in corso. Il rischio principale, quindi, è quello di sottoporsi a cure inutili ed errate che non contrastano il disturbo in essere, senza riconsocere il disturbo e senza quindi darsi la possibilità di selezionare la tera-pia più adatta ed efficace. A ren-

dere ancora più difficoltosa la distinzione è la possibilità dell'al-lergia di comparire anche in età avanzata, per sostanze che pre-cedentemente non avevano mo-strato di provocare alcune rea-zioni. Prurito al naso, lacrimazio-ne, starnuti in sequenza, sono i classici sintomi dell'allergia al polline. Ciò che la differenzia dall'influenza di fine inverno è la durata dei problemi: mentre le allergie durano per tutta la fiori-tura della pianta incriminata (che varia a seconda dei casi), l'in-fluenza va normalmente via in una settimana. All'influenza so-no inoltre attribuiti altri tipi di sin-tomi, che si aggiungono a quelli precedentemente elencati, co-me: dolori articolari, mal di testa, muscoli sofferenti e disturbi ga-strointestinali. Proprio la difficol-

tà, in alcuni casi, di effettuare la corretta diagnosi comporta l'im-portanza di non sottoporsi a cu-re "fai da te" ma, per entrambi i disturbi, meglio rivolgersi ad un medico, in modo tale da concor-dare rimedi efficaci e non contro-producenti.

I pazienti con allergie possono presentare anche delle sinusiti croniche: si tratta di disturbi di difficile individuazione ma che sono caratterizzati da alcuni sin-tomi che identificano il disturbo. I classici sintomi della sinusite acuta sono congestione nasale, produzione nasale di muco ver-de, dolore facciale o dentale, dolore oculare, mal di testa e tosse notturna. Alcuni pazienti lamentano anche febbre, males-sere diffuso, alito cattivo e mal di gola. Di solito è preceduta da un raffreddore,che non migliora e/o peggiora dopo 5 – 7 giorni di sin-tomi. La sinusite cronica è più subdola e può essere difficile da diagnosticare perchè manifesta i sintomi sopra elencati in una for-ma più lieve, ma di solito persiste per più di 8 settimane.

Sinusiti, riniti, disturbi tipicamente invernali possono essere confusi con reazioni allergicheRiconoscere i sintomi delle allergieS

T In inverno si gioca all’apertoI pediatri: bambini spesso fuori casa per evitare ambienti chiusi che favoriscono il contagio

Page 13: Il Piccolo 6 febbraio 2013

n raffreddore non curato, sintomi presi un po' sotto-gamba, convinzione che tanto l'influenza può fare il suo corso naturale anche

senza troppe cure: prendere il virus sottogamba può aprire la strada allo sviluppo della polmonite, una delle complicazioni più diffuse delle tipiche malattie stagionali. La polmonite è uno stato infiammatorio dei polmoni che si può sviluppare con maggiore probabi-lità nei soggetti anziani e nei bambini, nonché nei soggetti più deboli a causa della presenza di altre patologie con-comitanti. Per questo, per i soggetti più a rischio è indicato il vaccino influenza-le, in grado di contrastare il contagio e così anche le eventuali complicazioni.

Si distinguono due tipi di polmonite postinfluenzale. In caso di polmonite primaria l'interessamento polmonare è dato dalla diffusione del virus ai polmo-ni. Questo tipo di polmonite può colpi-re preferenzialmente persone con pro-blemi cardiaci (in genere chi ha "steno-si" mitralica) o individui anziani con problemi polmonari preesistenti (bron-chite cronica - enfisema). I sintomi so-no caratterizzati da una influenza acuta che non si risolve ma tende ad aggra-varsi progressivamente con febbre persistente, difficoltà respiratorie a vol-te con segni cutanei di cattivi scambi respiratori di ossigeno come una colo-

razione bluastra delle labbra (cianosi). Si ha invece una polmonite secondaria quando il sistema immunitario (sistema di difesa dell'organismo) è particolar-mente indebolito sia dal virus sia da svariati motivi come stress e malattie preesistenti, può instaurarsi una pol-monite batterica, cioè un'infezione pol-monare da germi in genere (ben con-

trollati dagli anticorpi). I sintomi sono caratterizzati da una ripresa della feb-bre (dopo 2-3 giorni dalla sua compar-sa) accompagnata da tosse con catar-ro purulento (giallastro) e difficoltà re-spiratoria.

Ai pazienti affetti da polmonite bat-terica o atipica vengono somministrati degli antibiotici, da abbinare a riposo e

dieta ricca di acqua. Reidratarsi, so-prattutto con acqua, aiuterà a combat-tere la disidratazione e contribuirà a sciogliere il muco presente nei polmo-ni. Esistono anche i farmaci antivirali, in grado di diminuire la gravità di determi-nate infezioni virali, efficaci se assunti nel primo giorno o nei primi due giorni dopo la comparsa dei sintomi. La tera-pia deve essere concordata insieme al medico, che terrà sotto controllo gli sviluppi della malattia.

Per tutti i farmaci che vengono pre-scritti è importante seguire l’intero ciclo di terapia, smettendo in anticipo di as-sumere il farmaco prescritto può esporre al rischio di gravi ricadute e favorire l’insorgenza di resistenze bat-teriche. Seguire le istruzioni date e as-sumere tutte le dosi prescritte al mo-mento indicato è la miglio strategia per evitare complicazioni. Se la cura viene seguita in modo corretto la maggior parte delle polmoniti guarisce nel giro di una, due settimane. Nei casi più gra-vi la guarigione completa può richiede-re più tempo ed è importante non di-menticarsi delle visite di controllo, an-che in caso di miglioramento dei sinto-mi i polmoni potrebbero ancora essere infetti e sospendere le cure troppo pre-sto potrebbe essere fonte di ricadute o di cronicizzazione dei disturbi.

UPolmonite, i sintomi e le terapie più efficaci

Come contrastare una delle più comuni complicanze influenzali per i soggetti a rischio Una volta superata l'influenza, è an-cora presto per abbassare la guardia, soprattutto per quanto riguarda i più piccoli: secondo un recente studio, il 5% dei bambini che si ammala di in-fluenza ha in seguito una ricaduta. Con-trastare questa tendenza è possibile, seguendo una norma fondamentale: non avere troppa fretta.

Il ritorno a scuola e alle attività di tut-ti i giorni non deve essere accelerato, ma deve avvenire a seguito della totale rimessa in salute. Per evitare le ricadu-te, a seconda della durata, dell’impor-tanza delle manifestazioni dell’influenza e dell'età del bambino, la convalescen-za deve essere considerata come parte integrante della terapia: subito dopo una malattia l'organismo è più vulnera-bile e più facilmente aggredibile da ger-mi che non farebbero danni in condizio-ni normali. Da qui il rischio di contrarre nuovamente il virus e ammalarsi di nuo-vo o sviluppare altri disturbi correlati. Ammalarsi nuovamente accresce an-che il rischio di avere sintomi più gravi: meglio quindi tutelarsi un giorno in più, per evitare di passare di nuovo attraver-so tutti gli stadi della malattia. Il consi-glio dei medici è quello di una ripresa graduale delle attività, con passeggiate nelle ore più calde della giornata prima di riprendere la routine quotidiana fatta di molte ore fuori casa.

Ricaduteper il 5%

dei bambini

13Speciale Salute Mercoledì 6 Febbraio 2013

Page 14: Il Piccolo 6 febbraio 2013

Un’impresa che dà coraggion timido sole. Nella prima, bel-lissima domenica di febbraio la Cremonese torna finalmente a sorridere con un’impresa da batticuore contro la sorpresa

Carpi. Una vittoria che ha fatto tornare a battere, seppur cautamente, il cuore anche dei più scettici. Chi è andato domenica allo “Zini” si è divertito ed ha potuto final-mente urlare di gioia dopo due mesi di astinenza e tanti mesi di sbadigli. La clas-se di Pinardi, calatosi perfettamente anche in mediana, sembra aver dato sicurezza a tutta la squadra, priva fino ad ora di un vero e proprio leader in campo, in grado di prendersi le giuste responsabilità, soprat-tutto col pallone tra i piedi. Ne hanno beneficiato un po’ tutti: da Caridi e Martina Rini, autore del gran gol del 3-2, persino la difesa, nonostante le due reti subìte. Il tutto senza utilizzare le punte di peso (al momento rimaste Djuric e Momentè), ma cercando di portare la partita sui binari della tecnica e del provare a giocare a calcio, riprovando anche la “botta da fuori” e fidandosi di un gergo tecnico che fino a qualche settimana fa sembrava arabo. Ma non tutto sarà così roseo. Sarebbe come pensare che l’Italia è uscita dalla crisi o ci è entrata solo per colpa degli altri… cose da politici. Meglio lasciar perdere. La realtà dei fatti è che la Cremonese di inizio feb-

braio sembra in grado di battere ancora qualche colpo in questa stagione. La clas-sifica è lì da vedere, tanto corta quanto imprevedibile, tanto strana quanto vacil-lante fino all’ultimo. La vetta è decisamen-te lontana, ma il resto è ancora tutto da

scrivere, nel bene e nel male. In sintesi: serve continuare a guardarsi prudente-mente le spalle, puntando però al bersa-glio grosso, di fatto anche l’unico ancora raggiungibile oltre alla salvezza, ovvero i playoff. Da qui in avanti, tuttavia, non sarà

facile. L’impressione è che l’arrivo di una persona pertinente in materia calcistica, saggia e cauta come Simoni abbia già portato i primi benefici su tutto l’ambiente. Per il resto conteranno solo i risultati.

Matteo Volpi

UIl successo colto in extremis contro il Carpi rilancia la Cremo in ottica playoffPRIMA DIVISIONE

AlbinoLeffe-Cuneo 2-1Cremonese-Carpi 3-2 Lecce-Treviso 2-1Pavia-San Marino 0-1Portogruaro-Como 2-2Reggiana-Feralpi Salò 1-4SudTirol-Lumezzane 4-2Trapani-Virtus Entella 0-0Riposa: Tritium

Lecce 37Trapani 36SudTirol 34Virtus Entella 31Carpi 31San Marino 31Lumezzane 29Pavia 29Feralpi Salò 27Cremonese (-1) 25Cuneo 24AlbinoLeffe (-6) 23Como (-1) 21Portogruaro (-2) 21Reggiana 19Tritium 9Treviso (-1) 8

Carpi-SudTirolComo-ReggianaCuneo-TrapaniLumezzane-CremoneseSan Marino-PortogruaroTreviso-AlbinoLeffeTritium-LecceVirtus Entella-PaviaRiposa: Feralpi Salò

Casalese, delicato recupero con la LanghiraneseIl discusso rinvio di domenica scorsa, deciso in matti-

nata dal Comitato regionale dell’Emilia-Romagna, quando a Casalmaggiore il termometro segnava oltre 10° e splen-deva il sole sulla Baslenga, ha tenuto nuovamente ai box il campionato emiliano.

La Casalese riprenderà stasera, giocando il recupero della gara con la Langhiranese non disputata a gennaio per neve. Un vero e proprio scontro diretto: maggiorini e parmensi sono distanti solo due punti in classifica. I bian-

cocelesti scenderanno in campo consci del risultato delle dirette rivali Fabbrico e Bobbiese, impegnate oggi pome-riggio rispettivamente con le big Arcetana e Meletolese.

CLASSIFICA (18ª giornata) Castellana, Meletolese 36; Arcetana 34; Montecchio 31; Povigliese 29; Castelnovese 28; Medesanese 24; Brescello, Borgonovese Cadelbosco, Carignano 23; Falk 22; Ciano 21; Langhiranese, Traversetolo 18; Bobbiese, Fabbrico 17; Casalese 16.

Simone Arrighi

L’arrivo di Simoni ha sicuramente aiutato la squadra, ma per centrare l’obiettivo serve una striscia di risultati positivi

I grigiorossi al termine del match con il Carpi (foto L. Dassi)

PROMOZIONE

CREMONESE (4-3-1-2): Viotti 6; Sales 6, Moi 7, Cremonesi 6.5, Visconti 6,5; Baiocco 6,5, Buchel 6 (35’ st Djuric 5), Pinardi 6 (25’ st Martina Rini 7,5); Caridi 7; Le Noci 6 (18’ st Momentè 6,5) Carlini 7. A disposizione: Grillo, Tedeschi, Armenise, Niz-zetto. All.: Scienza squalificato (in panchina Casati).CARPI (4-4-2): Sportiello 5; Pasciutti 4,5, Poli 5,5, Terigi 6,5, Sperotto 6; Melara 5,5 (10’ st Potenza 6), Papini 6 (14’ st Concas), Perini 6, Di Gaudio 7; Arma 5,5 (23’ st Viola 5,5), Della Rocca 7. A disposizione: Trini, Gagliolo, Negri, Kabine. All.: Tacchini.ARBITRO: Dei Giudici di Latina.RETI: 31’ Caridi, 19’ st Della Rocca, 31’ st Di Gaudio, 42’ st Moi, 48’ st Martina Rini.

CREMONESE-CARPI 3-2

Pergolettese a un passo dal primatoGrazie a un gol di Bertazzoli siglato a tempo

scaduto, la Pergolettese ha sbancato il campo del Darfo Boario (1-0), restando in scia della capolista Pontisola.

25ª GIORNATA A. Seriate-Olginatese 0-4, Castellana-Pro Sesto 3-0, Darfo Boario-Pergo-lettese 0-1, Fersina P.-St. Georgen 5-0, Lecco-Alzano Cene 3-3, Mezzocorona-Trento 3-1, Pontisola-Montichiari 4-3, Sant’Angelo-

Caravaggio 2-3, Seregno-MapelloBonate 0-0, Voghera-Caronnese 2-1.

CLASSIFICA Pontisola 53; Pergolettese 52; Voghera* 47; Olginatese, Caronnese 45; Castellana 41; Lecco 40; Montichiari, Mapel-loBonate, Caravaggio 34; Alzano Cene 32; A. Seriate, Seregno 31; Darfo Boario (-1) 30; Fersina P. 29; St. Georgen, Pro Sesto 24; Mezzocorona 17; Trento (-1), Sant’Angelo* 13.

21ª

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SERIE D

Oro a Tina MazeVonn all’ospedale

Dopo numerosi rinvii a causa del maltempo, il SuperG che ha aperto i Mondiali di Schladming, ha incoronato la slovena Tina Maze, autentica domi-natrice della stagione che ha già ipote-cato il successo in Coppa del Mondo. Dietro la Maze si è piazzata la svizzera Lara Gut, mentre il bronzo ha premiato la veterana Julia Mancuso, che raramente sbaglia i grandi appuntamenti. Favolosa la prova della debuttante azzurra Sofia Goggia, giunta quarta a soli 5 centesimi dal podio. Male la tede-sca Riesch (uscita dal tracciato), mentre l’altra grande dello sci, Lindsey Vonn è caduta in modo rovinoso, ripor-tando la frattura del piatto tibiale della gamba destra, la frattura del setto nasale e una commozione cerebrale. Per lei stagione finita e c’è chi teme per la sua carriera.

La Juve non è alle corde, anzi. Malgrado numerose assenze e con il tecnico Conte in tri-buna (per squalifica) i bianconeri hanno lanciato un segnale forte al Napoli, dominando il Chievo e incamerando tre punti utilissimi soprattutto per il morale. Dal canto suo, il Napoli non molla ed anzi appare la squadra più in forma. Sarà un bel duello fino al termine del campionato, sull’esito del quale peserà lo scontro diretto in programma il 1° marzo al S. Paolo. Interessante è anche la lotta per il terzo posto, con il Milan tornato clamorosamente in lizza grazie alla pochezza delle avversarie, che continuano a rallentare. Con l’arrivo di Balotelli, la formazione di Allegri ha trovato ancor più slancio per punta-re ai preliminari della prossima Champions, tra-

guardo che un mese fa sembrava mera utopia. In coda un’altra panchina è saltata, la seconda a Palermo, Esonerato Gasperini, tocca a Malesani. Basterà per salvare i rosanero?

23ª GIORNATA Chievo-Juventus 0-1, Fio-rentina-Parma 2-0, Genoa-Lazio 3-2, Milan-Udinese 2-1, Napoli-Catania 2-0, Palermo-Ata-lanta 1-2, Pescara-Bologna 2-3, Roma-Cagliari 2-4, Siena-Inter 3-1, Torino-Sampdoria 0-0.

CLASSIFICA Juventus 52; Napoli 49, Lazio 43; Milan, Inter 40; Fiorentina 39; Catania 35; Roma 34; Udinese 33; Parma 31; Torino (-1), Chievo 28; Atalanta (-2) 26; Sampdoria (-1), Bologna 25; Cagliari 24; Genoa 21; Pescara 20; Siena (-6), Palermo 17.

Fabio Varesi

Reazione bianconera all’assalto del Napoli. Milan in pole per il terzo posto

La Juve è viva e non molla la vettaSERIE A

MONDIALI DI SCI

Mercoledì 6 Febbraio 201314 SPORTSPORTSPORTloResponsabile Fabio Varesi

Tina Maze

SERIE B Il Sassuolo continua a rallentare e il Livorno si avvicina alla vetta. Il successo del Varese per ora mette in salvo i playoff.

24ª GIORNARA Ascoli-Virtus Lanciano 1-1, Brescia-Spezia 0-0, Cittadella-Crotone 2-2, Gros-seto-Padova 1-1, Livorno-Pro Vercelli 2-0, Novara-Cesena 0-1, Reggina-Verona 1-1, Sassuolo-Empoli 1-1, Ternana-Bari 0-0, Varese-Modena 2-0, Vicenza-Juve Stabia 1-2.

CLASSIFICA (24ª giornata) Sassuolo 52; Livorno 51; Verona 47; Varese (-1) 39; Padova, Empoli (-1), Juve Stabia 34; Brescia 33; Modena (-2), Ascoli 32; Cittadella 31; Spezia (-1), Ternana 29; Cesena 27; Crotone (-2), Virtus Lanciano 26; Bari (-7), Novara (4), Reggina (-2) 25; Vicenza 19; Pro Vercelli 16; Grosseto (-6) 15.

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isulta sempre più difficoltoso per noi che viviamo da bordo campo le vicissitudini del campionato di Lega A, trovare aggettivi idonei per descri-vere le prestazioni di questa straordi-

naria Vanoli. Limitiamoci a dire che nella vitto-riosa contesa interna con Brindisi, targato Enel, abbiamo trovato i biancoblu in perfetta salute fisica e mentale. Perché per distaccare i pugliesi di ben 16 lunghezze (97-81) si pote-va alla vigilia, ove si fosse ipotizzato questo esito, essere presi per matti. La squadra di Bucchi veniva da una sonante vittoria su Siena, mentre la Vanoli aveva perso malamen-te con Caserta. Ma domenica al PalaRadi si è vista la super Vanoli, che sa far sognare i suoi tifosi e trascina all’entusiasmo generale. Per evidenziare la grande prova di squadra, facen-doci aiutare dalle statistiche, ci pare doveroso menzionare la valutazione complessiva delle due squadre, con un bel 116-69 per la Vanoli che ha messo a referto un eccellente 40% da 3 punti, un altrettanto ottimo 62% da 2, men-tre individualmente si deve segnalare una valutazione di 27 per Stipanovic ed un 100% da 2 punti ed un 57% da 3 per Chase. Numeri impressionanti per lo statunitense appena arrivato, che aveva fallito contro Caserta. Bentornato a Vitali, che è sempre il regista anche quando gioca da ala piccola mettendo in crisi le difese avversarie. Sempre bene Jackson e spumeggiante Johnson, rognoso in difesa ed entusiasmante in attacco. Harris ha fatto un passo avanti rispetto a domenica scorsa. Bravissimi, infine, Stipanovic e Kotti, ancora un po’ in difficoltà Peric. Ora si va al riposo, intanto che le prime otto della classifi-ca si contenderanno a Milano la Coppa Italia, per poi viaggiare ad Avellino che è stato mal-

trattato dall’Armani e pare in grave crisi nono-stante il cambio di coach. Ma non andiamo oltre. Godiamoci queste emozioni che gli uomini di Gresta ci regalano ed aspettiamo fiduciosi il prosieguo, senza far voli pindarici ma leggendo con orgoglio la classifica.

AMICHEVOLE Domani sera (alle ore 19) al PalaLungoBrenta di Cartigliano (Vicenza), Vanoli Cremona e Reyer Venezia giocheranno un’amichevole ufficiale organizzata dalla Pal-lacanestro Marostica.

Giovanni Zagni

RUna Vanoli perfetta che fa sognare

Piadena ha vinto in traferta a Bernareggio (79-71), consolidando il secondo posto solitario in classi-fica. Un successo che vendica la sconfitta dell’andata e che confer-ma l’ottimo stato di forma dell’MgK Vis. Le rotazioni limitate (vista l’as-senza di Portesani) hanno costretto coach Pedroni a far fare gli straor-dinari ai “senatori”, ma la squadra non ne ha risentito. Prossimo impe-gno domenica sul parquet del fana-lino di coda Bancole Porto Mantovano, in attesa del big-match con la capolista Montichiari.

Torna a sorridere l’Erogasmet Crema, che con un’ottima presta-zione a Lissone, ha interrotto la striscia di quattro sconfitte esterne consecutive. Un successo (per 69-74) che permette ai cremaschi di conservare la quinta posizione in classifica, in coabitazione proprio con i brianzoli.

CLASSIFICA (16ª giornata) Montichiari 28; MgK Vis Piadena 24; Orzinuovi, San Bonifacio 22; Erogasmet Crema 20; Lissone 18; Milanotre Basiglio, Cantù, Pisogne 16; Bernareggio 12; Bergamo, Cit-tadella 10; Bancole, Arzignano 4.

Piadena vincee resta seconda

BASKET DNC

La freschezza e la determinazione dimostrata da Giuseppe Corbari e Franco Pedretti sembra rimandare indie-tro di qualche anno la macchina del tempo. Protagonisti pochi giorni fa sulle corsie piacentine (Pontenure), i portaco-lori della “Astra” sembrano ritornati “ragazzi” (seconda giovinezza?), hanno capitalizzato il loro magic-moment ed hanno trionfato nel 1° memorial “Adelio Pizzera”, una gara (separata al possibile) organizzata dalla bocciofila Signorini e che ha visto la partecipazione di 135 coppie. Dopo aver superato Rotta-Santini (12-10), Corbari-Pedretti si sba-razzavano dei trescoresi Bosi-Vailati (12-3) ed in semifinale s’imponevano su Marazzi-Galantini per 12-7. Nella cate-

goria inferiore, sulle corsie di S.Zeno, marcia irresistibile di Luigi Borlenghi ed Ivano Franzini. Dopo aver superato lo scoglio dl “recupero” contro Paroni e Fanfoni, negli ottavi di finale Borlenghi-Franzini si liberavano facilmente dei bis-solatini Ferrari-Ferri (12-1), quindi elimi-navano i “ferrovieri” Antonioli e Tessadri (12-6) ed in semifinale avevano la meglio su Gerevini-Ferri per 12-10.

Finale a senso unico, senza storia ed agevole successo di Corbari-Pedretti sui portacolori delle “Querce” con il punteg-gio finale di 12-1.

Ha diretto la gara Ennio Clementi, arbitri di finale Stefano De Stefani e G.Carlo Tosi.

Massimo Malfatto

BOCCE

Sport Mercoledì 6 Febbraio 201315

La Canottieri Flora sfiora l’impresa ai Campionati italianiDiciamo la verità: sarebbe stato un miracolo se

la Canottieri Flora avesse espugnato Codogno, capovolto il punteggio negativo dell’andata (0-2) e superato il primo turno del Campionato italiano per società. L’exploit non si è concretizzato, ma c’è andata vicinissima la formazione cremonese alla grande impresa: sulle corsie codognesi Carotti e compagni hanno cercato d’inventarsi qualcosa di buono, ma non hanno avuto il cinismo necessario per sfruttare le debolezze dei padroni di casa. Nonostante diverse assenze (c’è addirittura chi ha disdegnato la convocazione!) la rimescolata squa-dra di Primo Massarini è apparsa sicuramente migliore e molto più motivata, soprattutto sotto

l’aspetto dell’atteggiamento, di quella vista sette giorni prima al “Palabosco”. In partenza prova di maturità di Pollastri che si aggiudicava entrambi i set per 8-0 e 8-6, mentre la terna Bernuzzi-Carotti-Cornelli perdeva il primo (3-8), ma subito dopo si vendicava infliggendo un “cappotto” agli avversari. Nella seconda fase la dea bendata non aiutava i rivieraschi. La coppia formata da Bernuzzi-Cornelli perdeva 7-8 e sull’altra corsia stessa sorte per i compagni Carotti-Pollastri, anche loro sconfitti sul filo di lana. A questo punto diventava inutile prose-guire il match: la Codognese passa il turno ed il Flora paga gli errori commessi sulle corsie di casa.

M.M.

BASKET A2Nulla da fare anche a Marghera, per

l’Assi mManzi sconfitta 60-48 (11-12, 32-25; 47-36). Con Smaldone fuori per influenza, Zagni out per la frattura all’in-dice della mano destra e Scarsi in panchina solo per onor di firma dopo l’intervento al ginocchio, la squadra di Anilonti si è di fatto presentata con solo 8 giocatrici e ha retto solo fino a metà de secondo quarto. Sul 19-21, è arriva-to il break di 13-4, che ha portato Marghera negli spogliatoi sul punteggio di 32-25. Rientrata in partita con Maffenini, Brusadin e Racchetti (38-36

al 25’) l’Assi Manzi è poi crollato di nuovo con un 9-0 per le venete, che di fatto ha chiuso il match (47-36 al 30’). In attesa di recuperare le infortunate, le biancorosse, proveranno a vincere sabato sera con il Broni.

ASSI MANZI CREMONA: Bertoni ne, Rizzi, Racchetti 8, Flauret, Colico 5, Conti, Brusadin 6, Maffenini 18, Scarsi, Bona 11. All.: Anilonti.

Ultimo turno amaro anche per la

Tec-Mar Crema, sconfitta un po’ a sor-presa per 63-58 (15-15, 35-25; 51-47) dalla Virtus Cagliari. Le cremasche hanno giocato una partita sicuramente sottotono, subendo uno stop che alla vigilia forse non era preventivabile, visto la differenza di classifica e di obiettivi delle due formazioni. Ma in un campiomato equilibrato come quello di A2, tutte le partite possono essere insi-diosa se nopn affrontare al meglio.

TEC-MAR CREMA: Conti 4, Biasini 5, Capoferri 8, Sforza, Caccialanza 4, Losi 16, Gibertini 3, Rizzi 3, Picotti 12. All.: Giroldi.

CLASSIFICA (19ª giornata) Vene-zia 36; San Martino di Lupari 32; Milano 30; Tec-Mar Crema, Udine 24; Marghera 22; Broni, Alghero 18; San Salvatore 16; Muggia 14; Valmadrera 12; Virtus Cagliari 10; Assi Manzi Cremona 8; Biassono 2.

Le cremonesi (incerottate) hanno ceduto a Marghera, mentre le cremasche sono state sconfitte a sorpresa in Sardegna

Eccellente prestazione di squadra contro l’Enel Brindisi, travolta 97-81. Domani amichevole con Venezia

Turno amaro per Assi Manzi e Tec-Mar Crema

Kotti contro Brindisi(foto Castellani)

BASKET LEGA A

Bologna-Montegran. 83-80 Cantù-Sassari 94-80 Caserta-Biella 80-81 Cremona-Brindisi 97-81 Milano-Avellino 108-57 Reggio E.-Roma 96-93 Siena-Varese 89-75 Venezia-Pesaro 71-68 Varese 30Sassari 28Siena 26Cantù 24Roma 24Milano 22Venezia 20Brindisi 18Reggio Emilia 18Caserta 16Bologna 14Cremona 14Montegranaro 10Pesaro 8Biella 8Avellino 8

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BASKET LEGA ABASKET LEGA A

VANOLI CREMONA-ENEL BRINDISI 97-81 (23-16, 47-39; 74-55)VANOLI CREMONA: Peric 8 (3/8, 0/1), Vitali 13 (2/4, 1/4), Kotti 5 (1/3 da due), Jackson 19 (5/7, 3/8), Belloni ne, Chase 16 (2/2, 4/7), Johnson 9 (3/4, 1/3), Harris 15 (3/4, 2/4), Conti ne, Stipanovic 12 (6/9 da due), Cazzaniga ne. All.: Gresta.ENEL BRINDISI: Viggiano 13 (5/9, 1/5), Robinson 11 (5/12, 0/1), Reynolds 9 (0/5, 3/7), Formenti ne, Fultz 6 (1/5 da tre), Simmons 15 (7/9 da due), Porfido ne, Zerini (0/1 da tre), Gibson 25 (8/11, 3/4), Preite ne, Grant 2 (1/1 da due). All.: Bucchi. ARBITRI: Cicoria, Vicino e Calbucci.

Corbari e Pedretti vincono il Memorial “Adelio Pizzera”La Mma (Multi martial art) arriva

finalmente a Cremona con una grande manifestazione a livello professionistico. La più recente delle arti marziali, che sta trovando un successo inatteso in tutta Europa, ove è arrivata da poco dall’America, ha in Massimo Capussela, cremonese di adozio-ne, uno dei suoi massimi esponen-ti a livello internazionale e proprio Capussela, che tra l’altro insegna nella palestra dell’Abc, è il protago-nista di questa manifestazione, denominata Fighttower in onore al Torrazzo, che andrà in scena il 24 marzo al Palabosco. Si tratta di una giornata intera dedicata agli sport da combattimento che inizie-rà nel pomeriggio con gli amatori e si concluderà in serata con tre incontri professionistici.

• JUDO A Lignano Sabbiadoro, nell’Alpe Adria (il più prestigioso torneo internazionale giovanile organizzato in Italia), Shannon Ruggeri ha colto il 5° posto nei -44 kg Under 21. A Capriate, invece, oro per Alberto Bertoni (-81 kg), vittorioso in tre incontri, al rientro dopo uno stop di tre mesi per infor-tunio. Argento con qualche ram-marico per Marco Ungini (-90 kg). Tra i giovani, argento per Giulia Gasparini (-52 kg), per Erica Aucello (-57 kg) e bronzo per Chiara Savaresi (-57 kg).

A marzo in scenala “Fighttower”

ARTI MARZIALI

Magdalena Losi Kozdron

A destra Giuseppe Corbari,a sinistraFranco Pedretti

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rena la Pomì a Sala Consi-lina sul campo della Puntotel, che ha avuto la meglio al quinto set al ter-mine di un match combat-

tuto ed emozionante. In terra campana le fatiche di Coppa Italia hanno impedito a Bacchi e compagne di arginare la sete di vittoria delle padrone di casa disposte, dopo Novara ed Ornavasso, a far tremare un’altra grande del torneo. Sul 13-13 del tie break la Pomì avrebbe avuto anche la palla del possibile 13-14, ma una grande difesa della Masotti ha per-messo a Rink di ricostruire a punto. Alla fine la maggiore tenacia ha premiato le padrone di casa, che a muro hanno fatto carambolare la palla sul corpo della tedesca Beier e sono riescite nell’impresa di otte-nere con Casalmaggiore quello che era sfuggito loro al cospetto di Novara ed Ornavasso, cioè la vitto-ria al quinto set.

«Da parte nostra – ha commenta il tecnico della formazione di Casalmaggiore, Gianfranco Milano, al termone del match – non c’è stata una gestione ottimale della gara. Il primo set è stato una sorta di apprendistato, la fatica ad entra-re in partita è stata palese e ci è costata cara. Dal secondo set abbiamo invertito la rotta acquisen-

do il giusto ritmo. Bene anche nel terzo set, quando tuttavia è trapela-ta una certa difficoltà nel gestire gli errori che poi nel quarto parziale ha permesso alle nostre avversarie di rientrare in partita. Da parte nostra c’è poi stata l’incapacità di cambia-re in corsa anche se questo non deve sminuire i meriti di una Puntotel che ha comunque dispu-tato una gran partita».

Al rammarico per la sconfitta si

aggiunge quello per non essere riuscite a sfruttare la frenata di Novara.

«Indubbiamente la sconfitta, dopo aver visto Novara soffrire con San Casciano, pesa ancora di più, con i tre punti avremmo potuto accorciare nei confronti della capo-lista e soprattutto non avremmo subìto il sorpasso di Ornavasso. Questo insegna che qualsiasi parti-ta va gestita al meglio».

SALA CONSILINA-POMI’ 3-2(25-19, 18-25, 23-25, 25-15, 15-13)

SALA CONSILINA: Rink 7, Cola-russo 17 , Strobbe 14, Pastulova 12, Gabbiadini 6, Shopova 18, Masotti 6, Boscoscuro (L), Vallicelli, Faraone 1, Kotlar ne. All.: Draganov.

POMÌ CASALMAGGIORE: Corna 5, Zago 13, Nardini 4, Repice 10, Malvestito 1, Bacchi 26, Beier 18, Gibertini (L), Agrifoglio, Guatelli, D’Ambros, Nasari ne. All.: Milano.

F

Perdendo al tie break a Sala Consilina le casalasche vengono scavalcate in classifica dall’Ornavasso

La Pomì scivola a sorpresa in trasfertaPrima gara del girone di ritorno e primo succes-

so esterno in campionato della Reima Crema. I blues allenati da Marco Gazzotti, al termine di una gara al cardiopalma, si sono imposti sul difficile campo di Iglesias in cinque set (8-25, 25-23, 25-20, 20-25, 15-17).

La cronaca della partita. I blues partono sciolti ed impongono il loro gioco e il primo set si chiude 8-25. Nel secondo è arrivata la reazione di Iglesias che dove aver rotto l’equilibrio iniziale (6-6), tenta-no la fuga sul 14-12. Crema capovolge il punteggio allungando sul 23-22, Iglesias infila un filotto che permette di pareggiare i conti (23-25). La Reima accusa il colpo, cede il terzo parziale, senza mai entrare veramente in gara (20-25). Nel quarto set Gazzotti gioca la carta Silva per Bonizzoni: la manovra cremasca appare rinfrancata ed i punti di vantaggio sono sempre attorno rimasti intorno ai tre. Corti griffa il 22-19, mentre Egeste chiude il venticinquesimo punto. Agguantato il tiebreak, la Reima è decisa a conquistarlo. Sardi e cremaschi si alternano al comando (9-9), ma Iglesias tenta l’allungo decisivo sul 14-11. Trascinati da Corti e Silva i blues annullano i match point dei sardi, passando in vantaggio sul 14-15. Un errore dei locali archivia la sfida a favore dei blues. Due punti di speranza nella lotta verso la salvezza.

CLASSIFICA (15ª giornata) Cantù 32; Bergamo, Genova 28; Milano 26; Cagliari 24; Asti 23; S. Antioco 22; Mondovì 21; Olbia 18; Brescia, Iglesias 16; Brugherio 15; Cisano 13; Reima Crema 12.

La Reima vince in Sardegnae resta in corsa per salvarsi

Missione compiuta. Tante sono le società del pianeta ciclistico nostrano che hanno contribuito alla stesura del calen-dario provinciale 2013, discusso e confer-mato nella riunione promossa dal comita-to provinciale della Fci, con la regia del presidente Antonio Pegoiani. Serata solenne nella Sala del Coni di Cremona, per la presentazione di un calendario importantissimo e ricco di corse affasci-nanti. Si parte con la “66ª Coppa Dondeo”, classica d’apertura riservata alla categoria Juniores, patrocinata dalla Stradivari Bike, che poi lascerà spazio ad una miriade di corse della categoria Giovanissimi a cominciare con 6° Trofeo Cicli France-sconi-Trofeo Avis Aido a Salvirola (7 apri-le), primo atto stagionale di ciclismo minore. Da rimarcare anche il 47° Circuito del Porto” di Cremona, riservato ad Elite e Under, con la regia del CC Cremonese-Arvedi, sul set il 5 maggio, la Coppa Ardigò a Pessina Cremonese (il 25 aprile) e il 63° Gran Premio Calvatone (l’8 aprile). Ci sarà una giornata rosa a San Bassano con donne Juniores, Allieve e Esordienti al via il 7 aprile, oltre alla gara a cronometro individuale a Romanengo, organizzata dal Pedale Romanenghese (18 maggio). L’altra grossa novità è quella che Cremona avrà il Campionato Lombardo Allievi su strada a Sospiro (Cremona) nel 9° Trofeo Alfo Ferrari, patrocinato dal CC Cremonese 1891-Arvedi. Infine i titoli pro-vinciale Allievi saranno assegnati a Genivolta nel Trofeo Amici del Ciclismo (19 maggio) e quelli degli Esordienti nel Trofeo Cicli Francesconi a Salvirola (2 giugno). Il Gran Premio Liberazione di Santa Maria della Croce di Crema, inter-nazionale donne, organizzato dell’Arci Cremasco, inserito nel calendario ciclisti-co federale, non ha trovato riscontri in quello provinciale, ma siamo certi che Bassi e Peia stanno lavorando per garan-tire il campionato del mondo di primavera.

Fortunato Chiodo

La Pomì durante il match

In un week end storico per il rugby italino, che ha visto la vittoria degli azzurri sulla Francia (23-18) nel 6 Nazioni, a livello di serie C, come previsto, il Cremona Rugby ha ceduto al cospetto della capoli-sta Caimani del Secchia, ma i gri-giorossi hanno comunque fatto una bella figura. Il match si è chiuso sul

57-16 per la squadra che ha sta dominando il girone, che ha però dovuto impegnarsi per piegare la coraggiosa formazione allenata da Daldoss. Nello stesso girone, molto più facile l’impegno del Crema Rugby (nella foto), che ha travolto il Lodi sul proprio terreno. T

rascinati da un eterno Edallo, in-

fatti, i cremaschi hanno sciorinato una grande prova anche in fase realizzativa, chiudendo un match mai messo in discussione con un eloquente 72-0.

Si è visto un Crema consapevole dei propri mezzi e concentrato per ottanta minuti, che ha dominato gli avversari in ogni fase di gioco

costringendoli ad una partita difen-siva. Domenica i neroverdi saranno impegnati ancora un incontro casa-lingo contro il Marco Polo già battu-to all’andata, per continuare la mar-cia verso i playoff promozione.

CLASSIFICA Caimani Rugby 50; Rugby Desenzano 30; Crema Rugby Club 26; Bassa Bresciana 20; Cremona Rugby 13; Codogno 13; Marco Polo 9; Orobic Rugby Club 6; Rugby Lodi 0.

Cremona ko con onore contro la capolistaRUGBY SERIE C

VOLLEY A2

VOLLEY B1

SportMercoledì 6 Febbraio 201316

CICLISMO

Sarà la 66ª Coppa Dondeo ad aprire la nuova stagionePresentato il calendario 2013 con tanti appuntamenti molto attesi dagli appassionati delle due ruote

Fontanellato-Soverato 3-2 Frosinone-Montichiari 3-2Mazzano-Cadelbosco 2-3Marsala-Pavia 0-3Ornavasso-San Vito 3-1Sala Consilina-Pomì 3-2San Casciano-Novara 2-3

Novara 41Ornavasso 39Pomì Casalmaggiore 38Frosinone 29Pavia 27Mazzano 23Soverato 23Sala Consilina 22Montichiari 22Cadelbosco 20San Casciano 20Fontanellato 17San Vito 8 Marsala 7

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DATA CATEGORIA DENOMINAZIONE GARA LOCALITÀ

APRILE

01 Juniores 66ª Coppa Dondeo Cremona

07 Giovanissimi VI trofeo cicli Francesconi Trofeo AVIS- AIDO Salvirola

07 Donne Esordienti 2° Trofeo Ernesto Cavalli San Bassano

07 Donne Allievi 2° Trofeo Ernesto Cavalli San Bassano

07 Donne Junior 2° Trofeo Ernesto Cavalli San Bassano

21 Giovanissimi XIV Trofeo Sportivi Sergnano

25 Giovanissimi 33° Trofeo Tricolore Costa S.Abramo CR.

25 EL. Under 23 63ª Coppa Ardigò Pessina C.se

28 Giovanissimi IV Trofeo GS San Bassano San Bassano

MAGGIO

01 Under 21 58ª Coppa 1° maggio Memorial Sergio Viola Stagno Lombardo

05 EL. Under 23 47°Circuito Del Porto Cremona

05 Giovanissimi Trofeo Pavesi Madignano

11 Giovanissimi Gran Premio Avis-Aido Offanengo

12 Giovanissimi 3° Memorial Ciccio Cattaneo Crema

18 o 25 Bracciale del Cronomen Romanengo

19 Giovanissimi 19° Trofeo Arvedi Memorial Tambani Cremona

19 Allievi Trofeo Amici del Ciclismo Genivolta

26 Giovanissimi 4° Trofeo Sportivi Casale Cremasco

GIUGNO

02 Giovanissimi 3° Trofeo Avis-Aido Romanengo Romanengo

02 Esordienti Unica Cicli Francesconi Salvirola

16 Esordienti 1°anno Trofeo Amici Del Boschetto Boschetto

16 Esordienti 2°anno Trofeo Amici Del Boschetto Boschetto

16 Giovanissimi 9° Trofeo Pierino Baffi Vailate

23 Giovanissimi 2° Trofeo Andre Bombelli Vaiano Cremasco

30 Allievi 9° Trofeo Alfo Ferrari Sospiro

IL CALENDARIO CICLISTICO PROVINCIALE DEL 2013

DATA CATEGORIA DENOMINAZIONE GARA LOCALITÀ

LUGLIO

07 Giovanissimi Memorial Villa Trofeo Franco Bragonzi Montodine

21 Giovanissimi 12° Trofeo MCL Capergnanica

28 Giovanissimi 12° Trofeo Marimar Ripalta Cremasca

AGOSTO

04 Giovanissimi 10° Trofeo Comune di Ricengo Ricengo

04 Juniores Trofeo Sportivi Madignano

11 Giovanissimi 6° Trofeo Comune 3°Memorial Fasoli Agandello

15 Allievi 14° Memorial Marco Noci Genivolta

18 Esordienti Unica 13° Trofeo Zuccotti Groupama Soncino

18 Giovanissimi 3° Trofeo Sagra della Colomba Persico Dosimo

25 Giovanissimi 8° Trofeo Autofficina Sinelli Piadena

25 Juniores Trofeo Zema Salvirola

SETTEMBRE

01 Allievi 3° P. Fiera di Persichello Persichello

01 Giovanissimi Trofeo Comune Rivolta D’Adda

05 Giovanissimi 7° Trofeo Fendo Soldo Alla Memoria Soncino

08 Cat.Amatoriale 12° Rally delle Madonnine Madignano

08 Giovanissimi 32° Trofeo Colombi Alla Memoria Soncino

15 Giovanissimi 2° Trofeo P.R. Caffè Catelleone

22 Giovanissimi 12° Trofeo Caccialanza Castelverde

22 Allievi 17° Trofeo La Cometa zona “Migliaro” (Cr)

29 Giovanissimi 15° Gran Premio Comitato Fiera Torricella Del Pizzo

OTTOBRE

08 EL. Under 23 63° Gran Premio Calvatone Calvatone

13 Cat. Amatoriale Parco Oglio Nord Classic Cignone

NOVEMBRE

01 Cat. Amatoriale 7° XC Parco Del Po e Morbasco Gerre de’ Caprioli

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di Federica Ermete

iovedì 7 febbraio alle ore 20.30, sul palcoscenico del Teatro Ponchielli, ha luogo una gradita “prima”, con il concerto dell’Orchestra della Sviz-zera Italiana che, nata inizialmente

come orchestra radiofonica, nel corso degli anni è poi riuscita ad imporsi tra le compagini più apprezzate a livello internazionale, dando risalto al proprio territorio con Festival e ma-nifestazioni musicali di vario genere, sempre affollate di pubblico. L’ensemble viene diret-to, in quest’occasione, da Daniele Rustioni, giovane direttore italiano in continua ascesa, che negli ultimi anni ha diretto nei principali teatri italiani ed ha ormai avviato anche un’im-

portante carriera internazionale. Il Maestro Rustioni e l’Orchestra della Svizzera Italiana si cimentano in una prima parte tutta dedica-ta a Sergej Prokofiev, con la sua Sinfonia n.1 op. 25 “Classica”, così denominata per l’esplicito omaggio alla forma e allo stile delle sinfonie di Haydn, e il Concerto per violino e orchestra n. 2 op. 63, interpretato da Pavel Berman, che ha recentemente inciso entram-bi i concerti di Prokofiev, proprio con l’Orche-stra della Svizzera Italiana. Nella seconda parte del concerto viene eseguita la Sinfonia n. 2 op. 36 di Ludwig van Beethoven, consi-derata oggi “un classico”, ma che all’epoca della sua prima esecuzione, nel 1802, non mancò di suscitare qualche critica. Il concer-to è preceduto, alle ore 18 nel ridotto del Te-

atro, da un incontro tenuto da Paolo Rossini, docente di storia ed estetica della musica presso l’Istituto superiore di Studi Musicali Claudio Monteverdi, durante il quale l’esperto approfondisce il tema della sinfonia. Molti amanti della musica cosiddetta ‘classica’ ve-dono nella sinfonia il genere ‘sommo’, quello che più di ogni altro colpisce, affascina ed emoziona. Ma che cos’è una sinfonia? Quan-do e perché nasce come genere autonomo? Quali sono le sue caratteristiche peculiari? Paolo Rossini risponde a queste, e magari ad altre domande, cominciando da un program-ma nel quale vengono accostati il nome tute-lare della sinfonia, Ludwig van Beethoven, e uno dei più significativi sinfonisti del Nove-cento, Sergej Prokofiev.

G

L’Orchestra della Svizzera Italianadomani sera in concerto al Ponchielli

Mercoledì 27 Marzo al Teatro Ponchielli farà tappa il nuovo tour di Francesco De Gregori. Dopo il successo all’Atlantico live di Roma e all’Alcatraz di Milano, De Gregori ha deciso di ripartire con un nuovo tour che lo porterà da un estremo all’altro della peniso-la, e comunque sempre... sulla strada, perché è dal contatto diret-to con il pubblico che l’artista trae la sua forza e la sua ispirazione. Francesco De Gregori come cantante “di strada” quindi, nel sen-so più nobile del termine, un artista che, come pochi, è in grado di stabilire una simbiosi empatica con la gente. “Sulla strada” è, in assoluto, uno dei migliori album della lunga carriera di De Gregori. Il singolo, che dà il titolo all'album, rappresenta solo un assaggio di quello che De Gregori è in grado di offrire oggi, in uno stato di grazia che spiana la strada ad una ispirazione che mette una dopo l'altra, senza apparente fatica, canzoni che sembrano arrivare da molto lontano per freschezza di parole e intuizioni melodiche, ma che, a ben guardare, arrivano da molto vicino, dal semplice inda-gare su cosa si muove dentro ad un artista rivolto ad indagare gli aspetti emotivi della propria esistenza. A cavallo tra le generazioni, e in grado di elevare a culto numerosi brani, De Gregori, con la sua straordinaria capacità di unire le parole alla musica, interpretandole con gusto e raffinatezza, è l’autore più popolare e apprezzato dalla critica musicale. I biglietti sono già in vendita sul sito www.vivati-cket.it e presso la biglietteria del teatro.

Il tour di De Gregorifa tappa a Cremona

&&&Cultura SpettacoliSabato 9 febbraio alle ore 17.30, presso la sede

dell’Adafa (in via Palestro 32) viene inaugurata la mostra “Big Cream: i fumetti invadono Cremona”, organizzata in collaborazione con il Centro Fumetto “Andrea Pazienza”. Allestita fino al prossimo 23 feb-

braio, l’esposizione è una collettiva di fumettisti cre-monesi che incontreranno il pubblico sabato 16 febbraio, sempre alle 17.30, per raccontare vissuti, carriere ed aneddoti. Orariuo: tutti i giorni dalle 17 alle 19 (chiuso il lunedì).

Collettivadi fumettistiall’Adafa

Terzo appuntamento con la rassegna “La storia rac-contata”, dialoghi con gli autori di romanzi storici, ambientati in età romana o nel medioevo, al Museo Archeologico San Lorenzo. Venerdì 8 febbraio il dialogo verte sul libro “Il sentiero dell’onore”, edito da Piemme Editore: Rossella Russo dialoga con l’autore Marco Salvador. Gli incontri, che sono impostati in forma di dialogo tra lo scrittore ed un insegnante di storia di uno dei licei cittadini, lasciano ampio spazio agli interventi del pubblico, ed hanno luogo nella suggestiva cornice della chiesa sconsacrata che, oggi, ospita il Museo Archeologico San Lorenzo. L’iniziativa, promossa dall’assessorato alla Cultura - Settore Cultura e Musei e Museo Archeologico, è resa possibile anche grazie alla collaborazione della Libreria del Convegno e dello scrit-tore cremonese Andrea Cisi.

Il sentiero dell’onore a San LorenzoTerzo appuntamento al Museo Archeologico della rassegna “La storia raccontata”

Sabato 9 febbraio alle ore 21.30, al Teatro Comunale di Casalmaggiore, Scenari Armonici porta in scena “Opera alRossoBincoVerde incie-loazzurro”, un omaggio tricolore all'Italia attraver-so le storie di tre personaggi: un santo (San Francesco d’Assisi), un eroe sportivo (Silvio Piola) e un fesso (tale “Giuseppillo”). Realizzato nel 2011 in occasione del 150° dell’unità, vede sul palco l'attore e regista Umberto Fabi (voce) e il

musicista Fabrizio Ottaviucci (pianoforte). L’Opera “Rbv” è, nella sua forma espressiva, una fusione acustica delle due arti sonore: musica e teatro, in un discorso drammaturgico assolutamente irra-zionale. Il suono va fuori e dentro le parole, gli sguardi, le immagini e i silenzi; si fa regia per dare alla rappresentazione l’illusione del melodramma. Un’incollaggio trans-temporale e linearmente caotico del nostro essere popolo italiano.

L’opera “Rbv” a Casalmaggiore

L’Orchestradella Svizzera

Italiana

Domani sera alle 20.45, presso “Lo Studiolo” in via Beltrami, ha luogo l’incontro conclusivo della rassegna internazionale “L’arte e il torchio” curata da Vladimiro Elvieri. L’appunta-mento finale prevede la proiezione di tre filma-ti relativi ai metodi incisori speri-

mentati nei maggiori atelier pari-gini del ’900: da Stanley William Hayter alle prese con il bulino e la stampa a colori simultanei con un solo passaggio al torchio, presso il famoso Atelier 17; alla tecnica del carborundum inventata da Henri Goetz; fino ad un raro

documento, registrato a Cremona nel 2004, quando Hector Saunier e Chen Shu-Lin, si confrontarono con le tecniche Hayter e altri metodi di stampa a colori simul-tanei. Info e iscrizioni (massimo 30 posti): 0372-30410 - [email protected]

“L’arte e il torchio”, ultimo incontro

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di Martina Pugno

irettamente dal palco alla consolle: Boosta e Sa-muel, membri fondatori dei Subsonica, arrivano venerdì 8 febbraio al Cir-

colo Magnolia per un back to back all'insegna dell'elettronica, quella che hanno portato in giro per tutto lo stivale per 15 anni.

Samuel, la voce, e Boosta, le ta-stiere, per dare sfogo alla notte e al bisogno di viverla tutta, incrociano i dischi alla consolle per un dj set che giocherà sulle influenze del gruppo, gli ascolti improponibili, e le scoper-te dell’ultima ora che i due si diver-tono a rincorrere in rete, sempre alla ricerca del sound giusto, del motivo perfetto, del ritmo inarrivabile, della musica per tutti ma di livello supe-riore. Accantonato, ma solo per un attimo, il progetto Subsonica e quel-lo dei Motel Connection per Samuel, il duo è attualmente in tour in tutto lo Stivale per animarlo a ritmo di groo-ve e sonorità elettroniche fino a tar-da notte.

Quindici anni di carriera hanno consolidato la band torinese come una delle più interessanti del pano-rama musicale italiano, in grado di rinnovarsi di album in album e ad ogni esibizione, sia essa sul palco o dietro la consolle, come in questo caso. Dalle ballate al rock, sonorità elettroniche hanno da sempre ac-

compagnato i lavori della formazio-ne: una passione che nel corso degli anni ha dimostrato di non potersi spegnere o esaurire, e che anzi è pronta a tornare protagonista asso-luta delle creazioni del duo dietro la consolle. Il successo dell'operazio-ne è testimoniato direttamente dai fan, che numerosissimi stanno po-polando le diverse tappe del tour.Dopo l'ultimo sold out della band al

Leoncavallo si prevede il tutto esau-rito anche al Circolo Magnolia; lo spettacolo sarà avvincente e la su-spence ci sarà davvero, perchè di Samuel e Boosta ci si può fidare come dei fratelli maggiori quando ti fanno salire per la prima volta sulla loro moto. Una volta sopra non si vorrà più scendere. A fare gli onori di casa due collettivi milanesi che po-polano abitualmente la club nite lo-

cale, Tilt e The Electricalz. L'apertu-ra dei cancelli è prevista per le 22, mentre lo show andrà in scena a partire dalle 23.30 per una serata interamente dedicata al mondo dell'elettronica, con the Electricalz (Thisorder Records), Tilt, Pu666y, Autobot, Tommi Villa, e Fakia. Il co-sto del biglietto per assistere alla serata è di dieci euro con tessera Arci più diritti di prevendita.

Sabato sera si balla tutta la notte al Live Club di Trezzo d'Adda, con la star del panorama dance per eccellenza: Paul Van Dyk. Dopo l’uscita del settimo studio album “Evolution”, accolto con enorme successo di critica e pubblico e largamen-te promosso con l’omonimo tour mondiale per tutto il 2012, il suo status tra i migliori dj del mondo si riconferma, andando oltre le classifiche ufficiali che gli hanno riconosciuto la prima posizione per ben 2 volte, oltre ad aver vinto tutti i premi possibi-li, compreso un Grammy.

Con le produzioni musicali, innumerevoli tra album, remix e collaborazioni, gli show radiofoni-ci, la sua label Vandit Records e, naturalmente, il costante tour globale per le esibizioni che accol-gono milioni di fan, è sempre rimasto sulla cresta dell’onda con estrema professionalità. Ama defi-nire la sua musica come elettronica per non imbri-gliarsi nella definizione trance ma, contaminazioni incluse, per i fan è il numero 1 della trance. Ai controlli di questa magica notte, sarà presente anche il paladino italiano della Armada Music, Fabio Xb. Fabio si distingue con energia uplifting e melodie accattivanti per un risultato tech-trance di forte impatto. Dalla produzione del primo singo-lo “Amnesia”, che l’ha portato all’attenzione mon-diale, la sua carriera è stata una continua ascesa, fino a giungere alla Armada Music di Armin Van Buuren. L'apertura dei cancelli è prevista per le 22.30, il costo dei biglietti è di 25 euro, 20 per l'acquisto online.

Datsuns, il nuovo albumsabato dal vivo al Bloom

D

I due storici membri dei Subsonica saranno protagonisti di un dj set al Magnolia (Mi)

Samuel e Boosta tornano in consolle

Paul Van Dyk, live il re della trance

Impegnati in un tour europeo, i Datsuns saranno in Italia sabato sera per un'unica tappa nel nostro Paese al Bloom di Mezzago. Il gruppo neozelandese ha pubblica-to ad inizio ottobre il proprio quinto album in studio, intitolato “Death Rattle Boogie”, che presenta un'inaspettata apertura all’hard rock e al rock psichedelico. I Dat-suns proporranno quindi i brani al pubblico italiano dal vivo per un'unica occasione prima di pro-seguire con la tranche del tour comprendente Svizzera, Belgio e Regno Unito. Il concerto prenderà il via alle 23, mentre l'apertura dei cancelli è prevista per le 22. Il co-sto del biglietto è di 10 euro più diritti di prevendita.

AfterhourMercoledì 6 Febbraio 201318

MEZZAGO

Candidatura meritata all'Oscar 2013 come miglior attrice protagonista, Nao-mi Watts in The Impossible veste i panni di una madre alle prese con una delle sciagure più devastanti del nostro tem-po: lo tsunami del 26 dicembre del 2004 in Thailandia.

Una storia vera accaduta a una fami-glia spagnola composta da padre, ma-dre e tre figli maschi, che in quel male-detto periodo erano in vacanza in quei luoghi. The Impossible è uno di quei (po-chi) film che ti resta incollato alla pelle e impresso nella mente per molto tempo e non tanto per la veridicità della storia raccontata - tragica e incredibile al tem-po stesso. Sopratutto é la meticolosità e la perfezione di Bayona, attraverso un montaggio sonoro indiscutibile, che ti

catapulta all'interno dello tsunami stes-so facendoti rivivere in prima persona anche le più piccole e devastanti emo-zioni/sensazioni/paure minimamente immaginabili.

La straordinarietà di The Impossibile sta nel raccontare lo tsunami non tanto attraverso le immagini (di notevole im-patto emotivo), ma attraverso i suoni: la brezza marina tranquilla del giorno ante-cedente, il frastuono dell'onda anomala, le urla dei feriti, il dolore dei superstiti, le voci inconfondibili degli affetti ritrovati. Bayona, astutamente, sostituisce l'udito alla vista nel panorama dell'arte visiva per eccellenza e il risultato, incredibilmente, non cambia: The Impossible si attacca al cuore e alla pelle indelebilmente.

Federica Palmisano

Durata: 114 minuti.Cast: Naomi Watts, Ewan McGregor, Tom Holland II,

Geraldine Chaplin.

CINEMA Programmazione settimanale Raccontare l’impossibile non basta, il cinema lo fa rivivere

Clap, clap, clap. Cremona dei primati. Allora, vediamo: “Cremona città dell'arte”, “Cremona città del violino”, “Cremona città dello sport”, “Cremona città delle biciclette”... Poi, non dimen-tichiamolo, c'è la Cremona 'storica', per la verità un po' appannata, quella che come primato ha le tre T da cartolina... Torrone, torrazzo e... beh! Pa-radossi del vivere contemporaneo. Ad esempio, anche un bambino si chiede che primato è quello delle biciclette se, dati dell'Arpa alla mano, in gennaio su 31 giorni 18 hanno visto superato il li-mite di Pm10 e sarebbe più ragionevole sfarfallare per le piste ciclabili e le strade-gruviera della città con elmetto e maschera antigas. Paradossi del vivere contemporaneo. Come questo CD appena pubblicato in Inghilterra, “The sound of silence” (Il suono del silenzio), prodotto dalla Chiesa di St. Peter di East Blatchington (nell'East Essex) dall'idea di Roger Bing, un parrocchiano affasci-nato dalla tranquillità del luogo. Ventotto minuti di cinguettii, scalpiccii, rumori in lontananza e silen-zio quasi assoluto che dovrebbero conciliare con la quotidianità caotica dei nostri tempi. Intervista-to dalla Bbc, il settantaquattrenne Bing ha spiega-to: “Ci sono un po' di rumori qua e là, se fosse stato solo silenzio totale la gente avrebbe potuto annoiarsi”. E al Daily Mail: “Chi l'ha già comprato dice che gli è piaciuto molto. Oggi sembra che tutti vivano di fretta, concitati. Ad alcuni a volte piace sedersi e godersi un po' di pace. Il cd è perfetto per questo scopo e c'è chi sostiene che ascoltarlo sia molto rilassante. E' stato usato an-che per la meditazione, una cosa splendida”.

Realizzato per raccogliere fondi per la ristruttu-razione della chiesa, risalente al 1100, pare che il CD (che in realtà non ha un prezzo) stia riscuoten-do un grande inatteso successo, con richieste da tutta Europa, dall'America e addirittura dall'Africa.Ovviamente, come sa chi ha un minimo di dime-stichezza con queste amenità, non si tratta di un'idea particolarmente originale. Dal dadaista Erwin Schulhoff (il suo “Futurum” è del 1919) e John Cage (il famoso compositore di “4'33” (1952) e teorizzatore del “silenzio” in musica) ad oggi, numerosi compositori, musicisti, autori han-no introdotto il silenzio nelle loro opere. Alcuni con effetti assolutamente comici, come il singolo dei No Artist dal titolo “The wit and wisdom of Ronald Reagan” (“L'acume e il buon senso di Ronald Reagan”) prodotto nel 1980 dalla Stiff Records con entrambi i lati completamente muti (come dire...); altri con sensibilità 'poetica', come nel caso del musicista inglese Robert Wyatt che sul suo “Cuckooland” del 2004 ha inserito al cen-tro dell'album 2 minuti di silenzio pensati “per chi ha le orecchie stanche e vuole fermarsi per ripren-dere l'ascolto più tardi”. Ma se introdurre il silen-zio in musica ha significato più che altro lanciare una provocazione politica, enfatizzando il rappor-to sempre problematico tra il suono e la sua as-senza, la registrazione della St Peter's Church or-dita per neutralizzare il rumore e favorire la medi-tazione ha un po' l'effetto della scoperta dell'ac-qua calda. Un'ovvietà paradossale, oltre tutto, perché per avere tranquillità sarebbe sufficiente ridurre il rumore del nostro vivere quotidiano. Non per niente tale Marielisabeth ha reagito alla notizia scrivendo ironicamente in Rete: “Spesso mi capi-ta di imbottigliare del silenzio per un mio amico che ha quattro figli”... Un po' come se a Cremona, per festeggiare i tanti primati della città, qualcuno distribuisse bottigliette di aria fresca da inalare. Altro che maschera antigas!

Musica, discogra� a e altre spiacevoli amenità contemporanee

di Luca Ferrari

Il suono del silenzio, paradossidel vivere quotidiano

L'ultima opera di Bayona si attacca al cuore e alla pelle

Regia: Juan Antonio BayonaGenere: Drammatico

CREMONASpaziocinema Cremonapo (0372-803674)www.spaziocinema.info• Django Unchained• Flight • Pazze di me• Les Misérables• Lincoln• The last stand• Looper• The impossible• Cena tra amici

Chaplin (0372-453005)• Django

CREMAPorta Nova (0373-218411)www.multisalaportanova.it• Django unchained• Ghost movie• Flight• Lincoln • Les Misérables• The impossible• The last stand• Frankenweenie

PIEVE FISSIRAGACinelandia (0371-237012) www.cinelandia.it• Django Unchained • Flight• Lincoln• Looper• Ghost Movie • Pazze di me• The impossible• The last stand

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ante sono le razze ovine da latte nel nostro paese. Le principali sono: la “pecora delle langhe” che è allevata in

provincia di Cuneo nella zona collina-re, ha una produzione media di latte di 200-300 chilogrammi, con questo latte si produce il formaggio”Murazzano”. La “frisia orientale è una razza origina-ria dalla “frisia tedesca”, è un’ ottima produttrice di latte con 500-700 kilo-grammi all’anno, è molto presente all’ estero, ma si sta diffondendo anche nel nostro paese. La “razza sarda” è presente in diverse regioni dall’Emi-lia Romagna alla Toscana al Lazio e, ovviamente, in Sardegna. Come razza da latte è quella più allevata , ha una produzione di latte di 300 chilogram-mi e la resa del latte in formaggio è buona. La “pecora del belice” è origi-naria della Valle omonima in Sicilia, è una razza rustica con una produzione di latte di 200 chilogrammi. La razza comisana è presente in diverse zone della Sicilia (nel Catanese, nel Paler-mitano, nel Ragusano e nell’ Agrigen-tano) ma si sta diffondendo anche in altre regioni.

Questa razza è ottenuta da incro-ci di arieti di razza maltese con peco-re locali, ha una produzione di latte sui 150 chilogrammi. La razza ”barba-resca” è presente in Sicilia nelle pro-vincie di Palermo e Agrigento è una della migliori razze ovine del nostro paese anche perché oltre a produrre sui 200 chilogrammi di latte è ottima per la lana e per la carne. Questa razza è ottenuta incrociando pecore locali con arieti della Tunisia. Sono presenti nel nostro paese altre razze di ovini a duplice attitudine cioè, oltre a produr-re il latte, sono importanti per la lana o per la carne. Le principali sono: la massese, la garfagnana, la pagliarola, la pecora appenninica, la sopravvissa-na, la moscia leccese. Le razze capri-ne più importanti sono: la camosciata delle alpi, la Girgentana, la Garganica, la maltese. La camosciata delle alpi è molto diffusa in Svizzera ed in Francia, è molto rustica e si adatta a diverse condizioni ambientali e di allevamento. Ha una buona produzione di latte tra i

500-600 chilogrammi. La Girgentana o Agrigentana è allevata in tutta la Sici-lia e la sua produzione di latte è di 400 kg. La razza “garganica” è una buona produttrice di latte può arrivare a 350- 400 chilogrammi.

La Maltese è ottima produttrice di latte con 500-600 chilogrammi ed è originaria dell’ isola di Malta, oggi è presente in molti paesi del Mediter-raneo. Vi sono tante altre razze, sicu-ramente da ricordare la Sarda (con il maggior numero di capi) la capra di Roccaverano che dal suo latte si pro-duce la famosa “Robbiola di Rocca-veraneo D.O.P.”, la derivata, di Siria, la Ionica ed altre. Vi sono nel nostro paese anche razze straniere come la Saanen originaria della Svizzera dalla Valle del Saanen e diffusa oggi in

molti paesi dell’ Europa centrale ed anche in America . Il suo successo è dato dalla sua elevata produzione di latte, raggiungere gli 800 chilogram-mi. Altre razze sono la toggenburg e la razza di appenzel. Oggi anche nelle nostre campagne alcune azien-de si sono specializzate nell’ alleva-mento della bufala, un tempo preroga-tiva delle regioni meridionali in partico-lare della Campania, date le condizio-ni ambientali. È sicuramente redditizio l’ allevamento della bufala, in funzio-ne alla produzione del latte destinato poi alla mozzarella di bufala, formag-gio sempre più richiesto sul mercato. Non vi sono paesi concorrenti all’ Ita-lia in questo allevamento della bufa-la, vi è solo qualche piccola realtà in Grecia. Questo animale si adatta con

facilità a diverse condizioni ambienta-li ed è molto longevo. Il bufalo italiano è considerato tra i migliori al mondo per la sua è considerato tra i miglio-ri al mondo per la sua è considera-to tra i migliori al mondo per la sua rusticità e la buona produzione di latte che varia da 1600- 1800 chilogrammi. Oggi questi animali hanno un ottima resistenza alle malattie e scarse pre-tese alimentari , ed hanno perso il loro carattere semiselvatico. Il loro habi-tat ideale nel nostro paese è la Cam-pania con il napoletano, il salernitano ed il casertano e nel Lazio le provin-cie di Latina, Roma, Frosinone zone di produzione della mozzarella di bufala Campana D.O.P. L’allevamento della bufala è presente anche in Puglia nel Foggiano.

IL SILTER È originario della valle Camoni-ca( BS), nel dialetto camuno “sil-ter” significa casera, il locale dove si conservano e stagionano i for-maggi. È prodotto con latte vaccino da vacche di razza di bruno alpina, il caglio è liquido di vitello. Il latte viene coagulato a crudo intorno ai 30- 32 in 40 minuti, si rompe poi la cagliata e la si cuoce a 46 gradi per 30 minuti. Dopo un breve riposo, la massa caseosa viene messa nelle fascere dove rimane per 4 giorni. La salatura si effettua a secco sulle forme. Il silter matura in 10 giorni. Dopo 6 mesi di stagionatura assume la consistenza di un otti-mo formaggio da tavola, dopo una anno di stagionatura

lo si grattugia su primi piatti. Il silter durante la stagione estiva si produ-ce nelle malghe in modo artigiana-le, d’ inverno nei piccoli caseifici di fondovalle. In degustazione si presenta con una crosta dura, consistente, liscia, gialla tendente al colore bruno, la pasta presenta una leggera occhia-tura con un colore giallo paglierino, è consistente e tende ad indurirsi e divenire compatta con la stagio-

natura, gemendo quando si taglia. Presenta un profumo ampio, caratteristico, burroso, di fienaggione, in bocca presenta un sapore marcato pulito e preciso. Formaggio da scoprire o riscoprire.

Il termine Oligoelementi deriva dal greco (oligos=poco) e viene usato nei paesi latini per indi-care alcuni particolari elementi chimici, presen-ti in piccolissime quantità nella materia vivente. I paesi anglosassoni preferiscono chiamarli “trace-elements” (elementi in tracce). Sin dall'antichità l'uo-mo ha utilizzato gli Oligoelementi, per tentare di risol-vere alcune problematiche mediche, che non trova-vano adeguate soluzioni nella terapeutica dell'epoca.

L'esempio più conosciuto è l'esperimento di Basi-lio Valentino che, riprendendo i lavori di Arnaldo de Villeneuve del XIII° sec., somministrò pezzetti di spu-gna marina arrostiti sulla griglia ad alcuni sogget-ti portatori di gozzo, i pazienti miglioravano, ma a quell'epoca nessuno era in grado di capire il per-ché. Oggi tutti sanno che lo Iodio ha un ruolo bio-logico fondamentale nella regolazione dei processi metabolici tiroidei. I primi approcci scientifici agli Oli-goelementi si ebbero alla fine dell'ottocento, quan-do Gabriel Bertrand comprese il ruolo enzimatico di questi costituenti della materia vivente e ne ini-ziò uno studio sistematico e razionale. I metalli e i metalloidi che venivano fino allora trovati nei vegeta-li e negli animali erano considerati, a livello analitico, delle impurità, mentre Bertrand dimostrò, con una notevole mole di lavori scientifici, che quegli elemen-ti chimici avevano un ruolo catalitico indispensabile alla vita. Tuttavia il “padre” dell'Oligoterapia (in senso stretto) è Jacques Ménétrier, il grande medico fran-cese che per primo orientò le sue ricerche sugli Oli-goelementi nel campo della medicina umana. Gra-zie alla sua ricerca, che ebbe inizio negli anni '30 e ancor oggi prosegue, Ménétrier scoprì il valore tera-peutico degli Oligoelementi e ha fondato un Centro di ricerche biologiche nel quale sono raccolti, in un colossale opus medico, circa 75.000 dossier clinici, a testimonianza della validità e dell'efficacia dei trat-tamenti Oligoterapici eseguiti dal medico francese e dai suoi allievi sui loro pazienti. A metà degli anni '70 si arrivò alla definizione di Oligoelementi essenziali, classificando come tali quelli che svolgono un ruolo fisiologico indispensabile alla vita. I metalli e i metal-loidi hanno la capacità di legarsi in vario modo alle strutture molecolari biologiche del nostro organismo e della materia vivente in generale.

A seconda della natura della molecola con cui si legano, gli Oligoelementi possono avere: un ruolo strutturale, quando la molecola partner è una sostan-za organica non enzimatica; oppure un ruolo funzio-nale, quando gli Oligoelementi entrano a far parte della molecola di un enzima o sono ad esso indi-spensabili per il suo funzionamento catalitico. I risul-tati sperimentali ottenuti sul piano clinico dal dott. Ménétrier , hanno dimostrato che gli Oligoelementi rappresentano un metodo terapeutico di tipo catali-tico, in grado di correggere il terreno organico indivi-duale malato, riportandolo verso lo stato di salute o bloccando l'evoluzione negativa.

A proposito di... Mercoledì 6 Febbraio 201319

Damiano Domenico Palumbo e la sua famiglia si occupano di vino da generazioni. Relatore e docente in molti corsi dedicati al vino, for-maggi, olio extravergine. Ha col-laborato con diversi Istituti Alber-ghieri sia Regionale che Statali. E’ stato coordinatore responsabile di Associazioni gastronomiche. Inol-tre è esperto di formaggi

a cura di Damiano Domenico Palumbo

T

di Ermanna Allevi, naturopata,

petitCHEF

Ciambelline di patatePreparazione

600 gr di farina manitoba;300 gr patata bollite;2 uova;1 bicchiere di latte;50 gr di burro;6 cucchiai di zucchero;1 bustina di vanillina;1 cubetto di lievito di birra;olio di arachidi per friggere;zucchero a velo;

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• Sciogliere il lievito nel latte caldo.• Quindi impastare tutti gli ingredienti unendo anche il lie-vito con il latte..• Amalgamare fino ad ottenere un panetto omogeneo ed ela-stico.• Coprire e lasciar lievitare.• Dopo di che formare le ciam-belline e lasciar lievitare nuova-mente.• Quindi,friggerle in abbondante olio,far assorbire l'olio in ecces-so e cospargere di zucchero a velo.

Ingredienti

Le razze di ovini e caprini da latte

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