IL PERSONAGGIO/ Alla maratona di New York batte un cuore ... · una prima occasione che va in tal...

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L'Eco di Basilicata Calabria Campania Lunedì 1° Dicembre 2014 Area Sud Basilicata 14 IL PERSONAGGIO/L’atleta di origini rotondesi Francesco La Regina trionfa ed entusiasma alla maratona di New York tra i podisti amatori Alla maratona di New York batte un cuore rotondese L'atleta di origini rotonde- si Francesco La Regina ha trionfato all'ultima mara- tona di New York tra i podisti amatori over 65 partecipanti all'importante competizione mondiale. Il sessantasettenne corridore si è classificato 1939° asso- luto tra 55mila iscritti, giungendo al traguardo dopo aver percorso il tra- gitto di oltre 42 chilometri e 195 metri nel tempo di tre ore e 12 minuti, primo della propria categoria. Il rotondese, che corre da quando aveva 38 anni, non è nuovo a successi in que- sta disciplina. Infatti nel 1998 vinse il titolo di Campione Europeo Ama- toriale di Maratona svolto- si a Cesenatico. La sua prima partecipazione a questa difficile disciplina avvenne nel 1994. Nel 2013, sempre tra gli over 65, è giunto terzo ai mon- diali di Torino e primo alla Maratona di Zurigo. Nato nel 1947 a Rotonda, emigra a Torino nel 1968 dove ini- zia a lavorare come carpen- tiere. Nel 1970 fu assunto da una Ditta specializzata nella produzione di stampaggi plastici per auto, dove ha lavorato per trentacinque anni fino alla pensione rag- giunta nel 2002. Sposato con Tiziana dal 1972, ha due figli, Silvana la maggiore e Salvatore il più piccolo. Silvestro Maradei Alcune immagini del maratoneta Francesco La Regina Gli alunni dell'Istituto Comprensivo "Don Bosco" di Rotonda hanno trionfato al Concorso "Porta la tua scuola nel 2019", competizione inse- rita nel programma delle manifestazioni per la candi- datura di Matera a "Capitale Europea della Cultura nel 2019". Premiati gli studenti delle sezioni A e B delle classi quarte dell'Istituto scolastico diretto dal preside Natale Straface, guidati dalle inse- gnanti Armani, Chiarelli, De leo, Libonati, Rosa e Pataro. Sbaragliata la concorrenza di molte altre scuole partecipan- ti. Il tema del laboratorio svolto in collaborazione con l'Associazione "Arte Pollino" ha riguardato la realizzazione di un Gioco dell'Oca che riproponeva ai partecipanti un viaggio virtuale. Il percorso, infatti, si articola- va su di un tabellone compo- sto da pezzi di stoffa riciclati con disegni ricamati riprodu- cesti varie domande rispon- dendo esattamente alle quali mettevano i giocatori nelle condizioni di poter proseguire avanti fino al traguardo. Lungo questo percorso vir- tuale i concorrenti al gioco toccavano vari paesi, tutti accomunati dall'ospitare reperti faunistici e archeologi- ci risalenti ad epoche passate. Così si potrà vedere l'Elephas antiquus italicus di Rotonda relazionare con la Balenottera di Matera. La premiazione della scolare- sca rotondese è avvenuta il 17 novembre scorso a Matera, da poco designata quale can- didata italiana a Capitale Europea della Cultura per il 2019, nel corso di una manife- stazione alla quale ha preso parte anche il Ministro dei Beni Culturali Enrico Franceschini. Silvestro Maradei Studenti dell’Istituto don Bosco di Rotonda premiati a Matera I ragazzi premiati "Non era scontato che Europarc ci concedesse l'adesione alla Carta Europea del Turismo Sostenibile. Il Parco nazionale del Pollino è un parco complesso, il più esteso e antropizzato d'Italia con realtà che stanno dentro con motivazione a altre che soffrono. Ciò conferisce ancor più valore al risultato raggiunto, che dimostra come le attività intraprese in questi anni dall'Ente Parco - che sono poi parte integrate del Piano di Azioni che ne comprende ben 61 - siano ritenute valide a livello euro- peo". Così il presidente dell'Ente Parco Nazionale del Pollino, Domenico Pappaterra, venerdì 14 novembre, durante la conferenza stampa di presentazione della decisio- ne della Federazione Europarc di con- cedere all'area protetta calabro-lucana l'importante riconoscimento, valido per cinque anni. Insieme con Pappaterra hanno preso parte all'incontro con i giornalisti il direttore dell'Ente Parco, Annibale Formica e la funzionaria dell'Ente che ha seguito l'iter della Carta, Marianna Gatto. Pappaterra ha reso note le decisioni della commissione di valu- tazione che lo porteranno, l'11 dicem- bre, a ritirare la Carta a Bruxelles. Innanzitutto le congratulazioni per aver trovato un team politico e ammi- nistrativo e un quadro di aziende, quelle visitate dal valutatore spagnolo Josep M. Prats Santaflorentina, forte- mente motivate. Certo - ha rilevato Pappaterra - il sistema va potenziato e rinnovato - ma c'è un humus su cui poter costruire ancora tanto. Le raccomandazioni che la commis- sione di valutazione ha proposto al Parco riguardano il "fare rete con gli altri Parchi". E, all'indomani della concessione della Carta, già c'è stato una prima occasione che va in tal senso. EXPO 2015 L'incontro, svoltosi venerdì 14 novembre con sette Parchi nazionali del Sud Italia che insieme animeran- no - nei loro territori - progetti per essere protagonisti durante Expo2015. "Il fatto di aver riunito i Parchi qui a Castrovillari - ha rimarcato Pappaterra - vuol dire continuare a dare centralità al Parco del Pollino nelle dinamiche delle aree protette a livello nazionale e, d'ora in poi, con la Carta Europea del Turismo Sostenibile anche a livello internazio- nale". Altre raccomandazioni riguardano il monitoraggio di tutte le azioni previ- ste per verificare se verranno portate a compimento. L'istituzione di un ufficio per la Carta europea, rafforza- to con professionalità esterne che supporteranno quelle interne al Parco; la regolamentazione delle attività sul fiume Lao; l'accessibilità e fruibilità del Parco; la riorganizzazione dei centri visita. Pappaterra ha specificato che saranno ridotti. A fronte dei tanti centri visita non funzionanti, ve ne saranno quattro di riferimento per le diverse aree del Parco: uno a Rotonda, presso l'altra ala del Seminario di Santa Maria della Consolazione - che in un'ala già ospi- ta la sede del Parco - appena finita di restaurare; a Castrovillari, presso Palazzo Gallo, dove sarà ubicato anche il Centro servizi; a Campotenese, dove sta sorgendo il polifunzionale progettato dall'archi- tetto Mario Cucinella e a Senise, dove grazie all'intervento della Regione Basilicata sarà creata la grande porta del Parco a beneficio delle popolazio- ni e dei visitatori che accedono da nord e da est. Se le micro strutture non avranno motivo di esistere, saranno valorizzati, invece, i musei, specie quelli dell'etnia arbereshe (italo-albanese). Così come sarà ancora incentivato il turismo cultura- le, specie i co-eventi organizzati dal Parco e di cui l'Ente è diventato, ha detto Pappaterra, "soggetto fondante". La strategia alla base di tutto il pro- cesso avviato è "accompagnare gli operatori nell'ottica del turismo soste- nibile", e tutelare maggiormente le aeree di grande pregio naturalistico. Il Parco, punta, infatti, con investimenti di oltre 4,5 milioni di euro, ad acqui- stare terreni e boschi situati nelle terre alte del monte Pollino. Per offrire le giuste opportunità ai comuni esclusi dal Parco, appena s'in- sedierà il nuovo Consiglio direttivo, ha spiegato Pappaterra, si affronterà definitivamente la questione della riperimetrazione, che dopo l'adozione del Piano per il Parco può riprendere il suo cammino. Un grande ruolo, nella redazione del Piano d'Azione della Carta Europea del Turismo Sostenibile l'hanno avuto i forum (la dottoressa Gatto ha ringraziato tutti coloro che hanno partecipato), che si vorranno potenziare attraverso un più ampio coinvolgimento delle Istituzioni. Inoltre, vi sarà anche un forte investi- mento sulle attività immateriali, tipo il marchio del Parco, che non sarà più legato al prodotto bensì all'identità territoriale; continuerà, infine, l'impe- gno nella lotta agli incendi, come attestato nei giorni scorsi con la pre- sentazione dei risultati del progetto di inclusione sociale attraverso l'avvista- mento degli incendi demandato a dei detenuti della casa circondariale di Castrovillari. La federazione Europarc concede l’adesione alla carta europea del turismo sostenibile all’ente Parco Nazionale del Pollino Un momento della conferenza A Maratea al momento del rilascio della carta di identità si può esprimere il consenso o diniego alla donazione degli organi Risale a pochi giorni addietro la delibera di Giunta comunale che, fa si che anche la città di Maratea si annoveri tra i Comuni i cui abitanti possono esprimere, al momento dell'atto di rilascio della carta di identità, la volontà o il rifiuto a donare i propri organi. Sul tema, che necessita ancora di qualche com- pletamento a livello burocratico, così si è espresso il sindaco di Maratea Cipolla " Con delibera di giunta comunale data 30 ottobre 2014, la nostra Città, Maratea ha aderito alla possibilità di consentire ai cittadini maggiorenni, al momento del rilascio o del rinnovo della carta d'identità, di esprimere il proprio consenso o diniego alla donazione di organi e tessuti. Tempo un mese circa, per superare gli scogli tecnologici, e saremo pronti. Negli ultimi anni in Italia le attività di trapianto sono aumentate grazie alla crescita delle donazioni, il nostro è un piccolo contributo per promuovere ancora di più que- sto importante gesto. Grazie a tutti." Il Comune di Maratea da il via alla prima Edizione del Concorso natalizio “Addobba la Tua Frazione” La Giunta Comunale di Maratea, con propria deliberazione nr. 110 dell'11.11.2014, ha indetto la prima edizione del concorso natalizio "Addobba la Tua Frazione" con la quale si intende perseguire l'obiettivo di abbellire con luci ed addobbi le Frazioni del Comune di Maratea, per offrire un'immagine adeguata ed un ambiente rievocativo della tradizione, al fine di creare un legame non solo territoriale- frazionale ma anche sociale attraverso la collaborazione tra i cittadini, nonché per generare economia indotta e rivitalizzare le attività economiche locali. I cittadini interessati a partecipare al concorso natalizio "Addobba la Tua Frazione", possono collegarsi al sito del Comune di Maratea (www.comu- ne.maratea.pz.it) e scaricare sia il regolamento che il modulo di iscrizione al concorso stesso. Un annuncio speciale per i 40enni marateoti Se sei nato nel 1974 e sei residente a Maratea? Hai compiuto o compirai a breve i tanto attesi 40 anni? Allora unisciti a noi per festeggiare con allegria l'importante meta degli "anta". Chiamaci al n° 331.3762790 e organizzeremo insieme la nostra indimenticabile festa di compleanno ! Giovedi 27 novembre 2014 ore 9.00 Rotonda

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L'Eco di Basilicata Calabria CampaniaLunedì 11° DDicembre 22014Area SSud BBasilicata1144

IL PERSONAGGIO/L’atleta di origini rotondesi Francesco La Regina trionfa ed entusiasma alla maratona di New York tra i podisti amatori

Alla maratona di New York batte un cuore rotondese L'atleta di origini rotonde-si Francesco La Regina hatrionfato all'ultima mara-tona di New York tra ipodisti amatori over 65partecipanti all'importantecompetizione mondiale. Ilsessantasettenne corridoresi è classificato 1939° asso-luto tra 55mila iscritti,giungendo al traguardodopo aver percorso il tra-gitto di oltre 42 chilometrie 195 metri nel tempo ditre ore e 12 minuti, primo

della propria categoria. Ilrotondese, che corre daquando aveva 38 anni, nonè nuovo a successi in que-sta disciplina. Infatti nel1998 vinse il titolo diCampione Europeo Ama-toriale di Maratona svolto-si a Cesenatico. La suaprima partecipazione aquesta difficile disciplinaavvenne nel 1994. Nel2013, sempre tra gli over65, è giunto terzo ai mon-diali di Torino e primo alla

Maratona di Zurigo. Natonel 1947 a Rotonda, emigraa Torino nel 1968 dove ini-zia a lavorare come carpen-tiere. Nel 1970 fu assunto da unaDitta specializzata nellaproduzione di stampaggiplastici per auto, dove halavorato per trentacinqueanni fino alla pensione rag-giunta nel 2002. Sposato conTiziana dal 1972, ha duefigli, Silvana la maggiore eSalvatore il più piccolo.

Silvestro Maradei Alcune immagini del maratoneta Francesco La Regina

Gli alunni dell'IstitutoComprensivo "Don Bosco" diRotonda hanno trionfato alConcorso "Porta la tua scuolanel 2019", competizione inse-rita nel programma dellemanifestazioni per la candi-datura di Matera a "CapitaleEuropea della Cultura nel2019". Premiati gli studenti dellesezioni A e B delle classiquarte dell'Istituto scolasticodiretto dal preside NataleStraface, guidati dalle inse-gnanti Armani, Chiarelli, Deleo, Libonati, Rosa e Pataro.Sbaragliata la concorrenza dimolte altre scuole partecipan-

ti. Il tema del laboratoriosvolto in collaborazione conl'Associazione "Arte Pollino"ha riguardato la realizzazionedi un Gioco dell'Oca cheriproponeva ai partecipantiun viaggio virtuale. Il percorso, infatti, si articola-va su di un tabellone compo-sto da pezzi di stoffa riciclaticon disegni ricamati riprodu-cesti varie domande rispon-dendo esattamente alle qualimettevano i giocatori nellecondizioni di poter proseguireavanti fino al traguardo.Lungo questo percorso vir-tuale i concorrenti al giocotoccavano vari paesi, tutti

accomunati dall'ospitarereperti faunistici e archeologi-ci risalenti ad epoche passate.Così si potrà vedere l'Elephasantiquus italicus di Rotondarelazionare con la Balenotteradi Matera. La premiazione della scolare-sca rotondese è avvenuta il 17novembre scorso a Matera,da poco designata quale can-didata italiana a CapitaleEuropea della Cultura per il2019, nel corso di una manife-stazione alla quale ha presoparte anche il Ministro deiBeni Culturali EnricoFranceschini.

Silvestro Maradei

Studenti dell’Istituto don Bosco di Rotonda premiati a Matera

I ragazzi premiati "Non era scontato che Europarc ciconcedesse l 'adesione alla CartaEuropea del Turismo Sostenibile. IlParco nazionale del Pollino è unparco complesso, il più esteso eantropizzato d'Italia con realtà chestanno dentro con motivazione a altreche soffrono. Ciò conferisce ancorpiù valore al risultato raggiunto, chedimostra come le attività intraprese inquesti anni dall'Ente Parco - che sonopoi parte integrate del Piano diAzioni che ne comprende ben 61 -siano ritenute valide a livello euro-peo". Così il presidente dell'EnteParco Nazionale del Pollino,Domenico Pappaterra, venerdì 14novembre, durante la conferenzastampa di presentazione della decisio-ne della Federazione Europarc di con-cedere all'area protetta calabro-lucanal'importante riconoscimento, validoper cinque anni. Insieme con Pappaterra hanno presoparte all'incontro con i giornalisti ildirettore dell'Ente Parco, AnnibaleFormica e la funzionaria dell'Ente cheha seguito l'iter della Carta, MariannaGatto. Pappaterra ha reso note ledecisioni della commissione di valu-tazione che lo porteranno, l'11 dicem-bre, a ritirare la Carta a Bruxelles.Innanzitutto le congratulazioni peraver trovato un team politico e ammi-nistrativo e un quadro di aziende,quelle visitate dal valutatore spagnoloJosep M. Prats Santaflorentina, forte-mente motivate. Certo - ha rilevatoPappaterra - il sistema va potenziato erinnovato - ma c'è un humus su cuipoter costruire ancora tanto. Le raccomandazioni che la commis-sione di valutazione ha proposto alParco riguardano il "fare rete con glialtri Parchi". E, all'indomani dellaconcessione della Carta, già c'è statouna prima occasione che va in talsenso. EXPO 2015L'incontro, svoltosi venerdì 14novembre con sette Parchi nazionalidel Sud Italia che insieme animeran-no - nei loro territori - progetti peressere protagonisti duranteExpo2015. "Il fatto di aver riunito i Parchi qui aCastrovillari - ha rimarcatoPappaterra - vuol dire continuare adare centralità al Parco del Pollinonelle dinamiche delle aree protette alivello nazionale e, d'ora in poi, con laCarta Europea del TurismoSostenibile anche a livello internazio-

nale". Altre raccomandazioni riguardano ilmonitoraggio di tutte le azioni previ-ste per verificare se verranno portatea compimento. L'istituzione di unufficio per la Carta europea, rafforza-to con professionalità esterne chesupporteranno quelle interne al Parco;la regolamentazione delle attività sulfiume Lao; l'accessibilità e fruibilitàdel Parco; la riorganizzazione deicentri visita. Pappaterra ha specificatoche saranno ridotti. A fronte dei tanticentri visita non funzionanti, ve nesaranno quattro di riferimento per lediverse aree del Parco: uno aRotonda, presso l 'altra ala delSeminario di Santa Maria dellaConsolazione - che in un'ala già ospi-ta la sede del Parco - appena finita direstaurare; a Castrovillari, pressoPalazzo Gallo, dove sarà ubicatoanche il Centro servizi; aCampotenese, dove sta sorgendo ilpolifunzionale progettato dall'archi-tetto Mario Cucinella e a Senise, dovegrazie all'intervento della RegioneBasilicata sarà creata la grande portadel Parco a beneficio delle popolazio-ni e dei visitatori che accedono da

nord e da est. Se le micro strutturenon avranno motivo di esistere,saranno valorizzati, invece, i musei,specie quelli dell'etnia arbereshe(italo-albanese). Così come saràancora incentivato il turismo cultura-le, specie i co-eventi organizzati dalParco e di cui l'Ente è diventato, hadetto Pappaterra, "soggetto fondante". La strategia alla base di tutto il pro-cesso avviato è "accompagnare glioperatori nell'ottica del turismo soste-nibile", e tutelare maggiormente leaeree di grande pregio naturalistico. IlParco, punta, infatti, con investimentidi oltre 4,5 milioni di euro, ad acqui-stare terreni e boschi situati nelle terrealte del monte Pollino. Per offrire le giuste opportunità aicomuni esclusi dal Parco, appena s'in-sedierà il nuovo Consiglio direttivo,ha spiegato Pappaterra, si affronteràdefinitivamente la questione dellariperimetrazione, che dopo l'adozionedel Piano per il Parco può riprendereil suo cammino. Un grande ruolo,nella redazione del Piano d'Azionedella Carta Europea del TurismoSostenibile l'hanno avuto i forum (ladottoressa Gatto ha ringraziato tutticoloro che hanno partecipato), che sivorranno potenziare attraverso un piùampio coinvolgimento delleIstituzioni. Inoltre, vi sarà anche un forte investi-mento sulle attività immateriali, tipoil marchio del Parco, che non sarà piùlegato al prodotto bensì all'identitàterritoriale; continuerà, infine, l'impe-gno nella lotta agli incendi, comeattestato nei giorni scorsi con la pre-sentazione dei risultati del progetto diinclusione sociale attraverso l'avvista-mento degli incendi demandato a deidetenuti della casa circondariale diCastrovillari.

La federazione Europarc concede l’adesione alla carta europea del

turismo sostenibile all’ente Parco Nazionale del Pollino

Un momento della conferenza

A Maratea al momento del rilascio dellacarta di identità si può esprimere

il consenso o diniego alla donazione degli organi

Risale a pochi giorni addietro la delibera di Giunta comunale che, fa si che anche la città di Maratea siannoveri tra i Comuni i cui abitanti possono esprimere, al momento dell'atto di rilascio della carta diidentità, la volontà o il rifiuto a donare i propri organi. Sul tema, che necessita ancora di qualche com-pletamento a livello burocratico, così si è espresso il sindaco di Maratea Cipolla " Con delibera digiunta comunale data 30 ottobre 2014, la nostra Città, Maratea ha aderito alla possibilità di consentireai cittadini maggiorenni, al momento del rilascio o del rinnovo della carta d'identità, di esprimere ilproprio consenso o diniego alla donazione di organi e tessuti. Tempo un mese circa, per superare gliscogli tecnologici, e saremo pronti. Negli ultimi anni in Italia le attività di trapianto sono aumentategrazie alla crescita delle donazioni, il nostro è un piccolo contributo per promuovere ancora di più que-sto importante gesto. Grazie a tutti."

Il Comune di Maratea da il via allaprima Edizione del Concorso natalizio

“Addobba la Tua Frazione”La Giunta Comunale di Maratea, con propria deliberazione nr. 110 dell'11.11.2014, ha indetto laprima edizione del concorso natalizio "Addobba la Tua Frazione" con la quale si intende perseguirel'obiettivo di abbellire con luci ed addobbi le Frazioni del Comune di Maratea, per offrire un'immagineadeguata ed un ambiente rievocativo della tradizione, al fine di creare un legame non solo territoriale-frazionale ma anche sociale attraverso la collaborazione tra i cittadini, nonché per generare economiaindotta e rivitalizzare le attività economiche locali. I cittadini interessati a partecipare al concorsonatalizio "Addobba la Tua Frazione", possono collegarsi al sito del Comune di Maratea (www.comu-ne.maratea.pz.it) e scaricare sia il regolamento che il modulo di iscrizione al concorso stesso.

UUnn aannnnuunncciioo ssppeecciiaallee ppeerr ii 4400eennnnii mmaarraatteeoottiiSe sei nato nel 1974 e sei residente a Maratea? Hai compiuto o compirai a breve i tanto attesi 40 anni?Allora unisciti a noi per festeggiare con allegria l'importante meta degli "anta". Chiamaci al n°331.3762790 e organizzeremo insieme la nostra indimenticabile festa di compleanno !

Giovedi 27 novembre 2014 ore 9.00

Rotonda

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L'Eco di Basilicata Calabria CampaniaLunedì 11° DDicembre 22014 L’approfondimento 1155

L’EVENTO/Riportato alla luce l'antico altare della chiesetta di Santa Maria. La datazione delle opere risale con molta probabilità al ‘500

Il 10 Novembre , aViggianello, sarà ricordatoper la "scoperta" dell'anticachiesetta e dell'altare , moltoprobabilmente del cinque-cento, all'interno della cap-pella di S. Maria dellaGrotta. Nel corso di unsopralluogo per la messa insicurezza , mentre si verifica-vano le cause di un'infiltra-zione di acqua sulla parete , itecnici si sono accorti che, lasottilissima parete custodivala nicchia e al centro dellanicchia l'edicola-altare con aldi sopra la conchiglia che,molto probabilmente acco-

glieva la Madonnina lapideadelle Grazie , attualmentecustodita nella chiesa madredi S. Caterina. Presenti allascoperta il sindaco VincenzoCorraro, il funzionario dellaSoprintendenza dei Beni pae-saggistici e ArchitettoniciAnnamaria Tataranno, ilfunzionario zonale dellaSoprintendenza ,geometraFrancesco Fittipadi, l'impresaresponsabile dei lavori ,Mario Pittella, e il restaurato-re Giuseppe Pittella.Conosco a memoria tutte lestradine , tutte le scalinateche dalla parte più antica del

paese si arrampicano fino alcastello ma, ancora oggi ,nonhanno perso il loro mistero.Il loro fascino sembra legatoai racconti dei nostri nonniche narravano di sotterraneipieni di tesori e di cappellecon cripte segrete che giun-gevano alla chiesa madre o aun castello incantato. Avetemai visto tante cappellinenascoste nel cuore più anticodi un borgo? Sono davverotante ,alcune delle quali soloun ricordo.Il mio paese haun'anima sacra che raccontadi sante orientali ,di stradeintitolate alla Sophia greca o

a sante orientali comeBarbara. Viggianello , ora,inizia a mostrare quello cheil tempo ha nascosto e gliuomini occultato. L'ultima"scoperta" , S. Maria dellaGrotta,o meglio sarebbe direri-scoperta mostra ,tutto inuna volta, un patrimonio cheancora può essere messo inluce e valorizzato.Il misterodella Grotta è finalmentesotto i riflettori. Da sempre ilpopolo viggianellese ha rac-contato e fantasticato sullacappellina.S. Maria è appenasotto il castello dei principiS. Severino- Bisignano, nel

cuore del centro storico. Unalunga scalinata dà l'accessoalla piccolissima chiesettadetta , dal popolo, Madonnadella Grotta, liturgicamentedella Natività di MariaVergine. La cappellina hauna conformazione rupestre ,la cripta ri-trovata è scavatanella roccia. Il portale è inpietra bianca delRinascimento, formato dadue colonne che sorreggonol'architrave , il portone inlegno è costituito da sei filedi formelle con alternanza dicroci greche e rombi di gran-de pregio.

Straordinario ritrovamento storico a Viggianello

Il ritrovamento nella Cappella di S. Maria della Grotta

"Credo che il rinvenimento di questa testimonianza storico-architettonica a Viggianello, in unmomento così importante per la realtà regionale che vede l'impegno di tutti i territori per pre-parare al meglio Matera 2019, sia un'ottima notizia. Perché proietta il nostro borgo verso larete dei comuni che conservano resti di chiese ipogee e di ambienti sacri scavati nella roccia,come nel nostro caso e conferma il grande e ancora poco esplorato patrimonio architettonico eartistico, tuttora presente nella parte più vecchia del paese. Un impianto sacro di natura ipogeae fatto di cunicoli, che da una prima sommaria analisi potrebbe risalire a molti secoli fa epotrebbe collegarsi a chissà quante testimonianze rimangono sia nella toponomastica aViggianello e sia nei primi luoghi di culto e di ricovero dei primi monaci (penso alle grottebasiliane) che sono ai piedi del paese. Una testimonianza dal valore unico perché da un latoproietta a fonti ancora più remote il vecchio sito e la storia del paese antico e dall'altro potreb-be incrementare , qualora l'analisi dovesse avvalorare la tesi di una chiesa sotterranea , un flus-so di turismo culturale e religioso, anche connesso coi pellegrinaggi mariani già presenti nelterritorio del Pollino. Dopo il completamento dell'Assunta e l'imminente restauro dellaMadonna dell'Alto, grazie ai finanziamenti ottenuti dall'amministrazione comunale, la rete deiluoghi di culto, anche come proposta turistica, si amplia. Ecco perché occorre quindi al piùpresto recuperare e valorizzare in modo funzionale questa straordinaria testimonianza artisticadi S. Maria della Grotta, che andrebbe ad arricchire il patrimonio culturale del nostro paese ein particolare le peculiarità del centro storico, già inserito nel circuito dei Borghi più Bellid'Italia".

Vincenzo CorraroSindaco di Viggianello

Don Francesco Sirufo, parrocchia di S. Caterina d'Alessandria, Viggianello centro storico."Vorrei profittare di questa breve intervista per puntualizzare e chiarire alcuni aspetti.Viggianello sorge abbarbicato su uno sperone roccioso, come d'altronde altri secolari insedia-menti antropici della valle del Mercure quali Castelluccio Superiore, Laino Castello,Mormanno, Rotonda. Viggianello presenta delle particolarità: è situata tra due canions profon-dissimi dei torrenti Iufilo e Carella che servivano per la necessaria provvigione d'acqua. Sipuò immaginare nelle epoche passate che cosa sia successo attorno e dentro questa roccia .Prima i monaci mercuriensi e poi la popolazione hanno scavato anfratti, abitacoli, grotte, cuni-coli, per svariati usi, religiosi, familiari, sociali, commerciali, fortilizi, oggi poco visibili per larecente edilizia civile. Nel caso dell'antica cappella di S. Maria della Grotta ci si trovavadavanti a molti indizi. Anzitutto l'agionimo e toponimo tramandato, Madonna della Grotta,che nascondeva inequivocabilmente il rinvio al greco krypta o armos, che significa grotta oanfratto, tipico dei luoghi di eremitaggio dei monaci italo-greci. Poi i racconti di antri e caver-ne sotterranei tra castello e chiese, nonché i ricordi di molti adulti che nei giochi infantili siinfilavano i questi anfratti, compreso quello sottostante la cappella in questione. Tempo fa, suiniziativa del dott. Mario Bonafine , segretario comunale,con un gruppo di amici speleologiaveva individuato il cunicolo interessante, ma dato l'apertura impervia e ormai intasata daspine e sterpaglie, si riuscì soltanto a ipotizzare qualcosa. In questi anni, più volte , speciedurante le celebrazioni nella cappella, ho tenuto desto il ricordo e il desiderio di indagare sullato adiacente la roccia, invitando le autorità preposte a predisporre uno scavo storico-archeo-logico. Finalmente di recente, con l'auspicio dell'amministrazione comunale e del sindacoCorraro, a seguito dei lavori di messa in sicurezza post-terremoto 2012, ad opera della dittaMario Pittella, sotto la direzione del funzionario zonale della soprintendenza geom. FrancoFittipaldi, intervenendo sulla parete per esaminare alcuni infiltrazioni d'acqua, ecco la sor-presa. Un'ampia apertura ad arco si immette in una grotta con al centro un altare e una nicchiavuota fabbricata con l'ornamento della conchiglia, fra gocciolio d'acqua e concrezioni calcareegià avanzate. Una visione suggestiva che ci porta alle epoche lontane, un luogo sacro e storicodi chiesa rupestre custodito nel silenzio delle viscere della rupe di Viggianello". Perché , secondo Lei, un passaggio nascosto? Chi e perché ha avuto la necessità dinascondere la Madonna , e di quale Madonna si potrebbe trattare?"Nei secoli pregressi è accaduto di tutto. Si poteva trattare anche di cunicoli e passaggi di dife-sa in caso di attacco di nemici o anche di ripostigli e dimore varie o di collegamenti utili fra lecase , i palazzi, le chiese, le torri e i manieri. Ci vorrà un team di studiosi ed esperti per stabili-re con una certa probabilità cosa sia successo alla chiesina e alla grotta dal Medioevo ad oggi.Si pensa che la grotta e la nicchia abbiano potuto custodire la bellissima statua in pietra calca-rea della cosiddetta Madonnina delle Grazie, da qualche secolo venerata in chiesa madre, ma èsoltanto un'idea che deve essere suffragata da prove". "Un paese pieno di mistero", spesso Lei ha definito così Viggianello."Mi piace definirlo così nel senso più positivo del termine. In questi nostri paesi del Mercure,dove la furia devastatrice del passato è arrivata a stento o in ritardo, si conserva ancora tantatraccia della nostra storia. E' vero che la mancanza di risorse e l'incuria degli uomini hannodeterminato la perdita di buona parte del patrimonio storico-artistico e socio-culturale, maancora c'è la possibilità di recuperare e salvaguardare un quantitativo enorme di opere e monu-menti. Si spera in interventi solleciti e mirati delle autorità competenti, quali Regione eSoprintendenza, per conservarci la memoria storica e la ricchezza paesaggistica, come nel casodella scoperta della Grotta della Madonna qui nel centro storico di Viggianello". La conchiglia, un mistero?"Non ci avevo mai pensato. Mi sembrava una di quelle trovate ridondanti del barocco, al limi-te simbolo di abbondanza. Invece quella nicchia segreta a conchiglia, nascosta da secoli, rin-venuta nella nostra grotta mi ha incuriosito. La conchiglia, vecchio simbolo pagano legato alladea Venere, era stata accantonata dall'arte cristiana, solo nel 1400 e nel 1500, in pienoUmanesimo e Rinascimento, viene ripresa in grande stile. Nel 1472 Piero della Francescadipinge la famosa pala di Brera o Madonna di Montefeltro, in cui su tutta la scena sovrasta,incastonata nella semicupola della nicchia monumentale, una elegantissima conchiglia da cuipende una perla o un uovo. Subito il simbolo si diffonde nell'arte figurativa cristiana, comesimbolo legato all'acqua e alla vita, al battesimo e alla purificazione penitenziale. Ma la cosapiù sorprendente sta nel fatto che la conchiglia ben presto diventa un simbolo artistico dellamaternità verginale di Maria, infatti come la conchiglia produce la perla senza concorso ester-no, cosi la Vergine ha concepito e partorito Cristo, la perla preziosa, senza concorso d'uomo.Stupendo! Un messaggio custodito nella roccia per tanto tempo, adesso svelato a noi dinuovo! Cosa vorrà indicarci"?

Un primo piano dell’altare a forma di conchiglia

I commenti a cura di Maddalena Palazzo "La cappella della Madonna della grotta molto probabilmente risalealla metà del '700, poichè sembra che l'edicola lignea ,posta al disopra dell'altare maggiore, sia databile al 1750 circa. La cappella,dovrebbe essere stata realizzata non solo a "protezione dell'anfrat-to", ma anche per ricordare la Madonna a cui il complesso è dedica-to oltre che per avere uno spazio più ampio che permettesse di acco-gliere un maggior numero di fedeli. Il valore storico è notevole inquanto pare che la Chiesetta rupestre sia databile intorno al 1492inizi 1500, tale datazione è ipotizzabile non soltanto per la presenzadell'elemento decorativo a conchiglia, ma anche perché studi storicisul luogo (pubblicati) ritengono che il centro storico di Viggianelloin quel periodo sia stato abitato, a tal proposito importanti sono leformelle dei portali della Chiesa sia della Madonna della Grotta sia,in particolare, dell'Assunta che recano la data 1576".Francesco Fittipaldi funzionario della Soprintendenza per i Beni

Architettonici e del Paesaggio della Basilicata

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L'Eco di Basilicata Calabria CampaniaLunedì 11° DDicembre 22014 Valle ddel SSinni 1166

L’INIZIATIVA/La città termale ha riabbracciato la sua storia più antica grazie all’impegno della Provincia di Potenza. In mostra reperti archeologici

Al Museo del Termalismo di Latronico il “grande ritorno”La città termale ha riabbrac-ciato la sua storia più antica.I reperti della Valle del Sinni,reperti negli anni saccheg-giati dai tombaroli o dislocatinei vari musei, quando nonsono stoccati nei magazzinidelle soprintendenze; ci rife-riamo in particolare ai repertidell 'insediamento diBattifarano- Chiaromonte,sparsi nei musei di Calabria eCampania; di Senise e diColle dei Greci esposti neimusei della Basilicata, reper-ti che se tornassero tutti alterritorio potrebbero non soloraccontare la storia e il per-corso delle popolazioni pergiungere alla pacificazione edalla civiltà, ma anche farciconoscere riti, usanze mestie-ri di coloro che hanno popo-lato sin dalla preistoria questavalle. Per fortuna , però,anche se per un lasso ditempo molto breve, i cittadinidi Latronico, e non solo,hanno potuto ammirare final-mente i reperti,provenientidalla prima Grotta, dettaanche Grotta Grande, dellacontrada Calda, e delle altrequattro grotte e custoditi nelMuseo Archeologico diPotenza. Questo è stato possi-bile grazie al programmaNaturArte organizzato epatrocinato dalla Provincia diPotenza, attraverso il MuseoArcheologico, dal Comune diLatronico e dall'Ente Parcodel Pollino.Il 15 novembre, alla presen-za del presidente dellaProvincia Nicola Valluzzi,del Sindaco di LatronicoFausto De Maria e delladott.ssa Maria CristinaCaricati, dirigente del Museo

Archeologico Provinciale diPotenza e grande organizza-trice di questo evento, si èaperta al museo delTermalismo una mostra tem-poranea, fino al 30 novembre,di una serie di testimonianzearcheologiche.Provengono in gran parteproprio dalla Grotta Grande,sventrata durante la costru-zione della strada provinciale,una grotta di grande valore edinteresse, che nel 1889 il dot-tore Michele Lacava, primadello sconvolgimento descri-veva così".. a Calda vi sonodelle piccole grotte ……e viè una grotta maggiore postaa un chilometro di distanzadalla sorgiva dell'acqua ; que-sta grotta, che merita di esse-re visitata, è della lunghezzadi 60 metri, altezza da 4 a 8, larghezza ora 4 ora 2…è fra-stagliata da grosse stalattiti estalagmiti…l'apertura è unospacco a triangolo isoscele inmezzo a grossi massi".I reperti ivi localizzati dimo-

strano una intensa occupazio-ne umana sia di questo terri-torio sin dalla preistoria, siadelle grotte per motivi abitati-vi e funerari, infatti in alcu-ne nicchie delle stesse si sonotrovati resti di sepolture ditipo GaudoQueste grotte, sedi anche del"culto delle acquesalutari"nell'età del bronzo,secondo la definizione che neda il Rellini, sono state ogget-to di attente analisi per laprima volta all'inizio del '900da parte del direttore delmuso di Potenza, Vittorio DeCicco e, successivamente,negli anni 1972-75 e 1983-88attirarono l'attenzione di

Giuliano Cremonesi, docenteall'università di Lecce primae di Pisa dopo.La sequenza culturale e cro-nologica di contrada Caldaparte dal Mesolitico, passaper il Neolitico e giunge fino

all'età del Bronzo (8.000-1500 a.C circa) e fa dellegrotte di Latronico una dellestratigrafie chiavi, accanto aquelle di Polla, Ariano Irpinoe Praia a Mare, per la cono-scenza delle fasi recenti dellapreistoria nell 'ItaliaMeridionale, raccontando lastoria degli abitanti che vive-vano le grotte di Latronicodal 4.000 al 1500 a.C. anchese il sito è databile, comedetto, già al Mesolitico, circa8.000 a.C. I reperti distribuiti in quattro

vetrine, preparate con mae-stria e garbo dagli archeologidel museo provinciale diPotenza, hanno parlato al loropubblico attraverso l'eternolinguaggio dei simboli colle-gati ai quattro elementi pri-

mordiali: la terra, che da lavita e si rigenera; l' acqua,una specificità della zona; ilfuoco che plasma la materia el'aria che rappresenta lo spiri-to creativo, elementi tuttirichiamati sulla simbologia

degli stessi reperti esposti .La grande importanza di

questo evento è quello di averfinalmente capito che si facultura anche, e forse soprat-tutto, attraverso il territorio,che diventa anch'esso unavetrina di fronte alla qualetutti si possono fermare perammirare e comprendere ciòche egli con il suo linguaggioracconta. Ecco perché il territorio siconserva, si protegge, si valo-rizza; perchè attraverso i suoivari messaggi naturalistici,archeologici, antropologici cirende ricchi e partecipi di unpassato che sono le nostreradici, di un passato che è ilnostro bagaglio di informa-zioni e formazione, di un pas-sato che, attraverso quello

che abbiamo saputo conser-vare, ci ricorda l'eterno rinno-varsi della vita passando per isegni e i simboli leggibili neireperti.E a proposito di repertiLatronico può vantare un

grosso primato, quello di avercustodito sul suo territoriosimboli e reperti che vanno,oserei dire senza soluzione dicontinuità dall'8000 a.C . al1500 a.C. con le grotte diCalda, per proseguire con

l'insediamento di Colle deiGreci che ha restituito repertidel IX a.C., ma non si puòescludere che qui vi sianotestimonianze di siti indigeniche potrebbero datarsi ancheintorno XIII-XII a.C., con lenumerose fattorie sparse aipiedi di Colle dei Greci, checontinuano a sfornare repertidatabili IV-I sec. a.C. ericonducibili alla conquistaromana.Si avverte e si constata ungrande interesse per tutto ciòche il passato ricorda e chenon si conosce, c'è sete diconoscere cosa siamo statiper comprendere cosa siamoe cosa saremo e allora civiene da dare un suggerimen-to ai vari politici della zona,perché è la politica che èdelegata alla programmazio-ne ed è alla politica che toccaorganizzare le risorse del ter-

ritorio e sul territorio.A questi politici vogliamofare una domanda provocato-ria, che però provocazionenon vuole essere : non visembrano questi reperti, spes-so preclusi alla vista, perché

l'Italia ha troppo e non riescea gestire tutto anche per l'e-terna carenza di fondi, ungrande attrattore tanto e forsemaggiore di quelli che sistanno programmando ? Nonvi sembra doveroso riportarequesti tesori, che ci apparten-gono, nei loro siti naturali eivi custodirli in memoria diun passato importante, perrendere consapevoli le gene-razioni presenti e future diquello che la nostra zona haespresso nei secoli lontani?Concordiamo con il sindacoDe Maria che deve essere pri-mario l'intento di far tornareper sempre nei luoghi d'origi-ne queste glorie del passato,per rendere le nostre zonecustodi, e non solo memori,di questo passato; solo così siavvicineranno i giovani allaloro storia leggibile nellevestigia recuperate e i visita-tori partecipi, anche a livellovisivo, di ciò che la storiadella Valle del Sinni è statanel periodo in cui questofiume, navigabile, ha consen-tito insediamenti e scambi dicultura e merci che reseroqueste popolazioni ricche ecolte.Vogliamo sperare, anzi ciauguriamo, che questo mes-saggio venga colto soprattuttodagli amministratori locali,affinchè i nostri territori pos-sano, ognuno gelosamente,custodire ciò che rimane delloro passato; intanto un invi-to, scuole soprattutto, a visi-tare questa interessante vetri-na storica tutti i giorni dalleore 9,00 alle 14,00, fino al 30novembre.

Elisa Conte

Il tavolo dei conferenzieri. Da sinistra: Caricati, Valluzzi, De Maria, Formica

Una parte degli allestimenti

Anche Episcopia si candida a rappresentare l’antica cucina lucanaAncora una volta Episcopiaprotagonista , ma non per lesue peculiarità artistiche, maper i suoi sapori.All'oasi di Santa Maria delPiano, con la partecipazionedel presidente dell 'ALSIADomenico Cerbino, il parrocoDon Serafino La Sala, che hamesso a disposizione la strut-tura, i due presidentidell'Associazione CulturaleEpicanto e dell'AssociazionePro Loco, il sindaco BiagioCostanzo ha organizzato unadegustazione di due piatti tipi-ci di Episcopia, che rappresen-tano la cucina contadina, pre-parati con maestria dagli ope-ratori del Parco Nazionale delPollino. Le pietanze gustate,infatti, sono due specialità del-l'antica gastronomia episco-piota: raskatiedde cca muddi-che e 'a tapanedde: -la prima

consta di cavatelli, fatti incasa con farina del tipo caro-sella mescolata a quella dicappello, due qualità di grano,uno tenero ed uno duro, colti-vato fin dall'antichità sullecolline di Episcopia, conditicon mollica di pane rosolata inuna padella e colorata con pol-

vere di peperone di Senisecon l'aggiunta di semplicesugo di pomodori, per chi lopreferisce ;-la seconda è una frittata dipeperoni freschi e salsiccia,adagiati sul fondo di un panecasereccio, impastato anch'es-so con le farine del posto, lie-

vitato naturalmente e cotto nelforno a legna , al quale è statotolto il coperchio e cavata lamollica per accogliere il ripie-no.E' inutile dire la prelibatezzadi questi sapori che ci riporta-no alla nostra antica civiltàcontadina, dove la genuinità

dei prodotti esaltava tutti ipiatti, soprattutto quelli pove-ri, evidenziandone le peculia-rità.L'iniziativa, partita dal sinda-co di Episcopia , ha coinvoltol'Agenzia dell'ALSIA, che èinteressata alle produzionitipiche , espressione delle bio-diversità, ed è volta ad avvia-re il procedimento per il rico-noscimento di prodotto regio-nale tipico del Pollino, primopasso per un ulteriore ricono-scimento a prodotto nazionaletipico, che dovrà essere con-cesso dal ministero delle poli-tiche agricole.Finalmente sul territorio sicomincia a capire che il lavorosi crea da quello che si ha e lanostra regione, a vocazioneagricola, ha un patrimoniocostituito da prodotti dell'agri-coltura ottenuti biologicamen-

te, senza alcun aiuto chimico ein rispetto della terra, come lanostra tradizione contadinainsegna . Questi prodotti, chepossono essere catalogatisenza nessuno sforzo comeprodotti di nicchia possonocostituire, se saputi gestire, ungrosso attrattore dove simescolano cultura gastronomi-ca, antropologia, perchè tantiprodotti sono legati ad eventidel territorio, e condizioniclimatiche necessarie per lagiusta maturazione di questetipicità. Senza dimenticareche alcune pietanze non deltutto conosciute, ma che la tra-dizione orale tramanda dagenerazioni, costituisconodelle vere prelibatezze per lasemplicità dei loro ingredientie per il gusto che acquistanonel corso della preparazione,quella sì, vera arte culinaria di

un tempo.Grazie all'intuizione del sinda-co Costanzo ieri si è avviatoun processo che potrebbe por-tare la cucina di questo territo-rio della Basilicata, e diEpiscopia in particolare, versoriconoscimenti che possonocostituire una risorsa per i gio-vani del posto se saprannocogliere il messaggio e decide-re di operare nel settore dellagastronomia tipica.Questo settore se curato conocchio rivolto alla tradizione,non conosce crisi in quantoanche la tavola può costituirecultura, cultura dei territori, ecreare economia ed opportu-nità per il territorio stessoattraverso sinergie che portanoalla realizzazione di filiere chepossono coinvolgere più setto-ri.

Elisa Conte

I partecipanti all’iniziativa

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L'Eco di Basilicata Calabria CampaniaLunedì 11° DDicembre 22014Basilicata-CCalabria1188

L’INIZIATIVA/Oltre alla cittadina dell’Alto Tirreno cosentino, a sottoscrivere l'accordo, erano presenti i rappresentanti istituzionali di 222 comuni calabresi

Tortora: in arrivo internet ultraveloce, accordo per la fibra L'assessore all'Ambiente eTerritorio del Comune diTortora, Franco Chiappetta,ha siglato, pressol'Assessorato all'Urbanisticadella Regione Calabria, l'ac-cordo di programma per larealizzazione delle infra-strutture in fibra ottica per laconnessione fino a 100Mb/s. Oltre a Tortora, a sottoscri-vere l'accordo erano presentii rappresentanti di 222comuni calabresi. I lavori

dovranno essere ultimatientro dicembre 2015. "Grande è la soddisfazionedi tutta l'Amministrazionecomunale - ha sottolineatol'assessore Chiappetta - peressere stati inseriti tra icomuni che potranno benefi-ciare di tale importante ser-vizio, per il quale molto sideve all'assessore regionaleAlfonso Dattolo, che ringra-ziamo. Dattolo ha dimostratodi saper restare al passo coni tempi, lasciando un segno

tangibile e concreto nellafattiva conduzione del pro-prio assessorato"."In termini concreti - conti-nua l'assessore- gli utentiavranno Internet ultraveloce,ma anche VoIP per telefona-re e TV via cavo con elevataqualità e una vasta offerta diservizi che in futuro conti-nueranno ad aumentare.Anche le amministrazionicomunali avranno i loro van-taggi, poiché questo tipo diinfrastrutture offrirà la possi-

bilità di implementare nuoviservizi pubblici, quali adesempio connessioni per lavideosorveglianza territoria-

le, collegamenti di rete pergestire la pubblica illumina-zione, la gestione degli allar-mi, telefonia in rete, gestione

di cartelloni pubblicitari einformativi, installazioni disistemi Hotspot gratuiti peril cittadino".

L’assessore Chiappetta

Ecco il contenuto di una nota inviata alla stampa dal consi-gliere comunale di Tortora Raffaele Papa. “Intendiamo portare a conoscenza della pubblica opinione enon solo che continua sfacciatamente una campagna eletto-rale all’insegna di condizionamenti, promesse e velate minac-ce. Ormai è una deriva generalizzata, non si discute più dibene collettivo ed in luoghi pubblici ma il sistema è quellodel “porta a porta” e del confronto a “quattrocchi” da religio-so confessionale. Senza vergogna e decenza sono centinaia iposti di lavoro che in queste ore vengono promessi ed alcuniinterventi a favore di soggetti in stato di necessità sono soloun pretesto per condizionare il voto che dovrebbe essere libe-ro da qualsiasi intromissione esterna.Il peggio si verifica quando tutto ciò viene fatto da rappresen-tanti istituzionali e da qualche girovago dipendente pubblicoin orario di lavoro. Ricordiamo a tutti che i pubblici dipen-denti vengono pagati dai cittadini e meglio farebbero a lavo-rare e svolgere correttamente e doverosamente il loro compi-to a servizio della collettività. Chiediamo ad ogni cittadino di

vigilare, allontanare e ripudiare senza alcun timore chi si rendeartefice di simili illegali bassezze e di esercitare il diritto di voto con coraggio, onestà e coerenza.Non permettiamo ad alcuno di limitare il nostro pensiero e la nostra libertà.Chi di dovere individui le responsabilità e prenda gli opportuni provvedimenti per garantire lecorrette forme di democrazia e partecipazione libera da qualsiasi forma di subordinazione esottomissione”.

Sono tornati da pochi giorni da una esperienza di stage in azienda all'estero. Sono in sette, tutti intorno ai diciotto anni, stu-denti di quinta dell'Istituto Professionale "Generale Parisi" di Tramutola, che insieme a due dei loro docenti hanno trascorsodue settimane in aziende della zona di Cluj Napoca in Romania: la Electrobit, la Energobit , la TransElectrica, e la ElectricaSA, grandi centrali elettriche e idroelettriche e anche aziende che operano nel settore dell'energia alternativa. A coordinare iltutto il Colegiul Tehnic Energetic, una scuola superiore tecnica di Cluj che ha messo a disposizione il proprio network dicollegamenti con le aziende, i propri docenti ed i propri studenti per facilitare agli studenti lucani una esperienza istruttiva edutile per il loro percorso scolastico.L'iniziativa è stata proposta dalla Camera di Commercio di Potenza, che, per il terzo anno consecutivo, con il supporto dellasua azienda speciale Forim, nel filone delle sue attività di formazione e orientamento, ha attivato un progetto di alternanzascuola- lavoro, sulla scia dei programmi nazionali di Unioncamere. (Quest'anno si tratta dell'Iniziativa di sistema n. 5- 2014"Sviluppare le funzioni e attuare gli accordi di cooperazione in materia di alternanza, competenze e orientamento").Prima di tutto lavoro: il centro dell'esperienza dei ragazzi di Tramutola è stato l'inserimento nelle aziende, e non solo perosservare, ma per operare direttamente, per quanto possibile, sotto la supervisione di tutor aziendali e dei tutor scolastici.Dopo le prime fasi di visita e presentazione delle varie aziende nelle quali erano inseriti, i giovani studenti sono stati avviatialle attività operative, alle prese con pannelli, impianti, circuiti, che hanno alternato sempre con visite ai vari cantieri, agliimpianti di distribuzione e a momenti di analisi e valutazione, realizzati di ritorno a scuola nelle ore pomeridiane e soprattut-to nelle fasi finali dello stage.Oltre alle attività in azienda non sono mancati i momenti di svago, di turismo, di scambio con gli studenti rumeni, di cono-scenza della città di Cluj e di altre città della zona, per arricchire l'esperienza di studenti e docenti dal punto di vista culturalee sociale. La corrispondenza tra obiettivi dei partecipanti e dei docenti, e le aspettative delle aziende ospitanti è stata piena el'iniziativa di stage all'estero ha confermato in pieno la validità dei nuovi orientamenti del sistema camerale che ha impressonegli ultimi anni un evoluzione alle proprie politiche a favore dell'alternanza, con iniziative innovative, come gli stage all'e-stero e le job day.

Raffaele Papa: “Campagna elettorale a Tortora condizionata

da atteggiamenti scorretti”

Raffaele Papa

I protagonisti dell’esperienzaGli studenti dell'Ipsia di Tramutola partecipanti allo stage:Danilo Melillo, Pasquale Laurita,Antonio Mercadante, Oleksandr Titenko, Federico Quagliariello, Andrea Dibiase,Francesco Luciano Ambrosini.I docenti accompagnatori: Vito D'Onofrio, Maria Nicolina Rega.Docente organizzatrice per il Colegiul Tehnic Energetic: Anca PetriucLa preside Octavia Oltean e gli altri docenti/tutor: Mircea Apahidean, Melinda Dinu,Georgeta Calugar, Cristian Roman.

Lo stage visto dagli studenti...Le nostre impressioni riguardo a queste settimane sono totalmente positive perchè questa esperienza ci ha permesso di arric-chire il nostro bagaglio culturale. Per noi è stata molto importante perché ha rafforzato la nostra passione per il settore elettri-co ed elettronico, ci ha fatto conoscere un'azienda industriale, e specialmente perché ci ha fatto conoscere il mondo del lavoro.Si è creato con i dipendenti un rapporto piacevole e amichevole, che ci ha consentito di lavorare in modo più facile, aumen-tando giorno per giorno il nostro desiderio di fare sempre del nostro meglio. Sfortunatamente è arrivata la conclusioneanche di questa meravigliosa esperienza, che ci ha dato l'opportunità di accostarci ad una nuova cultura, nuove persone e ci hapermesso di ampliare i nostri orizzonti.

Andrea Dibiase - Francesco Luciano Ambrosini

E dai docenti…Interessanti le aziende elettriche selezionate dalla organizzazione, dove gli studenti si sono applicati e hanno fatto pratica.Aziende come la Energobit (importante fornitore di apparecchiature elettriche ed elettromeccaniche di tutta la Romania), chesi occupa principalmente della progettazione e costruzione di Trasformatori Trifasi e della costruzione di cabine elettriche,non meno importante l'azienda Elettroglobal che fornisce quadri automatizzati e quadri con interfacce elettroniche per i tele-controlli. Ultime ma anch'esse degni di nota le aziende di stato della transelectrica. Le attività svolte dai ragazzi sotto la supervisione dei tutor aziendale sono stati notevoli e di vario tipo, dai montaggi di qua-dri elettrici, a quelli automatici con PLC ,al montaggio e collaudo di interfaccia di comunicazioni e telecontrollo,alle nozioniteoriche e pratiche di progettazione costruzione e collaudo di trasformatori trifasi… ma non solo ,perché presso l'azienda diStato Transelectrica gli studenti hanno avuto accesso attraverso visite guidate alle stazioni di trasformazione trasmissione edistribuzione dell'energia elettrica ,alle sale di telecontrollo automatico centralizzato, e infine al le centrali idroelettriche diproduzione, limitrofe alla città. Si evidenzia la grande competenza dei tutor aziendali, che con professionalità e disponibilità hanno permesso con le loroazioni di arricchire notevolmente il patrimonio di conoscenze tecniche dei nostri studenti .Siamo rimasti piacevolmente impressionati dalla risposta positiva dei nostri ragazzi, dalle loro impressioni si evince labontà e l'utilità dell'esperienze fatte, sia dal punto di vista tecnico che da quello culturale (il dopo stage è stato anch'essoricco di belle iniziative ), ultimo ma non di secondaria importanza il dialogo esclusivo (sia con i loro compagni della scuoladi Cluj e sia con i tutor aziendali ) in Inglese, cosa che ha generato in loro una sana competizione, atto a migliorare laperformance parlata e scritta della lingua più importante del mondo.Esperienza pensata e organizzata in modo eccellente dalla Camera di Commercio di Potenza e dei tutor del Colegiul TehnicEnergetic di Cluj Napoca rappresentati dalla Responsabile director Mrs Octavia Oltean, La prof. Anca Petriuc, il Prof.Mircea .Traian,la Prof., Dinu Melinda,il Prof. Christian Roman, il tecnico Geogeta Colugar e tutto lo staff, a cui vanni inostri più sinceri ringraziamenti per la calorosa accoglienza per l'organizzazione e la buona riuscita dello stage.

Prof. Vito Antonio D'Onofrio (docente Tecnico di Elettrotecnica)Prof.ssa Rega Maria Nicolina (docente Lingua inglese)

Dall’aula di Tramutola all’azienda in Romania Una recente esperienza di alternanza scuola-lavoro all'estero

Glistudenti con i docenti ed il team del Colegiul Energetic La professoressa Petriuc e la preside Oltean delColegiul Tehnic Energetic

Studenti al lavoro alla ElettroglobalStudenti al lavoro Azienda di stato Electricadistibuzione

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L'Eco di Basilicata Calabria CampaniaLunedì 1° Dicembre 2014Sala Consilina - Valdiano2200

IL PUNTO/Il territorio è lacerato da una scelta che non ha tenuto conto della specificità dell’area. Tanti sono i cittadini che non si danno per vinti

Sala Consilina continua a sperare nel ritorno del TribunaleLe vicende legate alla sop-pressione del tribunale diSala Consilina continuano atenere interessata la societàsalese e valdianese. Si ricor-da a tutti che il presidio digiustizia è stato chiuso nelsettembre del 2013 con unamanovra di accorpamento aquello di Lagonegro, unicocaso in Italia, in cui si è veri-ficato un salto di regione. Lavicenda ha generato la crea-zione di ben due comitati diprotesta che continuano adadoperarsi affinchè si possaancora sperare in una riaper-tura. Ma oltre a ciò ha destatoimpressione il metodo poco

professionale all'epoca deltrasloco delle carte e deimobili che hanno lasciatostupiti per la loro approssi-mazione e poi c'è stata l 'iscrizione sul registro degliindagati del sindaco dell'epo-ca, che è indagato per abusoin quanto, in un primomomento, aveva manifestatograve disappunto nel rispetta-re la consegna delle chiavidel tribunale. Ma il dibattitoha subito un'impennata inquanto c'è stata nel mese diSettembre una delibera dellanuova giunta comunale, inse-diatasi a giugno, che autoriz-zava una possibilità di trasfe-

rimento del DistrettoSanitario (che necessita dinuovi locali per mantenereuna ubicazione nel comunesalese) presso la struttura giu-diziaria con una richiesta alministero di grazia e giusti-zia. Questo atto ha scatenatodisappunto poiché lasciavaintendere un atto di resa del-l'amministrazione comunalenel confidare su una possibileriapertura del plesso per eser-citare la funzione per cui fucostruito, e ciò potrebbe ren-dere vani gli sforzi di chi siadopera, con tutti i mezzilegali messi a disposizionedalla legge, per il ritorno del

tribunale. E non sono bastatele rettifiche del SindacoCavallone che dichiarato chela delibera è non cambia invia definitiva la destinazioned'uso dei locali dell'ex tribu-nale ma che, in attesa di svi-luppi positivi, è il caso di farealtro uso, anche temporaneodei locali stessi. Per quantoriguarda gli ultimi sviluppisulla vicenda essi riguardanola presa d'atto del Ministrodella Giustizia Orlando, cheha riconosciuto un'anomalìatutta propria nella vicenda deltribunale salese e che è statosollecitato da una interpella-zione dai parlamentari Buemi

e Cardielli ad apportare unamodifica al decreto legislati-vo affinchè possa essere cor-retta un'anomalìa che ha por-tato ad un'accorpamento diuna struttura presso un'altraben più piccola causandodisagio e un funzionamentonon proprio otttimale delleattività del tribunale. Da nontrascurare il fatto che la chiu-sura del tribunale ha causatoripercussioni anche sull'eco-nomia di Sala Consilina poi-chè'attività del la struttura digiustizia causavano un varioed interessante indotto pervarie attività economiche.

Paolo Lombardi Scorcio di Sala Consilina

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E' partito il servizio pubblicochiamato 'taxi amico - angelicar' gestito dall'organizzazionedi volontariato 'fiore di mandor-lo' onlus, guidata da NicolettaPirozzi, che è stato presentatoad inizio novembre presso lachiesa di Trinità, frazione delcomune di Sala Consilina. Ilservizio consiste nell'accompa-gnamento in auto messa adisposizione a chi, soprattuttopazienti oncologici, ha bisognodi un mezzo per poter raggiun-gere strutture ospedaliere ocentri privati, per cure, controllio visite, quando non è previstoservizio di ambulanza. Il pro-getto è destinato sicuramente amigliorare l 'assistenza deimalati e delle loro famiglie aiu-

tandole nel percorso di cura. Ilservizio è totalmente gratuito ededicato in via preferenziale achi vive da solo, alle personeanziane e a chi ha da far fronte,tutti i giorni, a condizioni digrave disagio economico esociale. Il numero da eseguire èun numero verde (800598312).Il progetto è stato possibileattuarlo tramite il finanziamen-to dell'ente Sodalis CSV diSalerno nell'ambito del 'Bandodelle pratiche di Sussidiarietà-Progettazione Sociale'. Al pro-getto hanno aderito in via uffi-ciale i Comuni di Polla e diMonte San Giacomo ma il ser-vizio è esteso, naturalmente atutto il comprensorio valdiane-se. Una parte importante l'ha

avuto anche la Banca di CreditoCooperativo di Sassano ,che siè occpata dell'acquisto dell'au-to, un modello fiat di mediacilindrata. L'istituto di creditoha dimostrato ancora una voltasensibilità verso le problemati-che del territorio in cui opera.

Paolo Lombardi

Nel Valdiano parte il Taxi amico

Il taxi amico

Occupazione giovanile: accordo tra Bcc Sassanoed Agenzia Quanta

Vasto interessa ha suscitato la presentazione dell'accordo tra la bancadi credito cooperativo di Sassano e l'agenzia Quanta che è stato uffi-cializzato con un incontro svoltosi presso la sede di Sala Consilinadell'istituto di credito. L'accordo è stato voluto fortemente dal presi-dente Antonio Calandriello ed è finalizzato a favorire l'incontro tradomanda ed offerta di lavor e creare nuove opportunità di lavoro

soprattutto in ambito giovanile. Oltre al presidente Calandriello eranopresenti Stefano Antonello Aumenta in qualità di direttore della bcc e moderatore dell'evento, Enzo Mattina, già sindacalista e orain qualità di vice direttore di Quanta e Donato Paolo Salvatore, commissario straordinario del Consorzio per lo sviluppo industrialedella provincia di Salerno. L'accordo si concretrizza con la creazione di appositi info-point presso la sede centrale e le altre sedidella banca ove saranno raccolti i curricula di chi è interessato alla ricerca di lavoro. Queste candidature saranno raccolte dall'agen-zia che vaglierà le professionalità proposte con le richieste delle aziende del territorio. 'Come banca di credito cooperativo - ha spie-gato il presidente Calandriello- sentiamo in modo fortissimo il problema dell'occupazione giovanile e crediamo che per arginarlobisogna passare dalle pariole ai fatti. L'accordo con Quanta s.p.a., azienda leader nel settore del lavoro interinale, segna l'inizio diuna nuova sperimentazione rivolta non solo ai figli dei soci ma a tutti , giovani o meno, che risiedono nel territorio di competenzadella banca. D'altronde, conclude Calandriello, la nostra natura di credito cooperativo e l'articolo 2 del nostro statuto, ci spingono aperseguire la crescita sociale e culturale', 'L'accordo stipulato tra la banca di credito cooperativo di Sassano e l'agenzia Quanta,aggiunge Mattina, costituisce una partenership che ci fa piacere attuare e ci onora e ci stimola a perseguire gli scopi prefissati Sipensa di offrire, in particolare ai giovani, suggerimenti, consigli ed orientamento su come muoversi dal momento in cui terminanoil percorso scolastico e devono scegliere il percorso di vita e la prospettiva di lavoro. (PL)

Un momento dell’incontro

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L'Eco di Basilicata Calabria CampaniaLunedì 1° Dicembre 2014 Basilicata-CCampania 2211

L’INTERVISTA/Il giornalista e scrittore rivellese esamina le maggiori questioni che interessano il territorio: petrolio, acqua, San Sago e gasdotto

“Rappresentiamo una terra di conquista, da espropriare”Nell'ultimo decennio, nono-stante le continue denuncedelle associazioni ambienta-liste, si è fatto sempre piùallarmante a livello naziona-le il tasso di inquinamentoidrico, dell'aria e del terrenoche continua a produrreeffetti devastanti e incontro-vertibili a scapito dell'am-biente e, dunque, della vita edella salute umana. LaBasilicata, purtroppo, nonsmentisce questo drammati-co trend: le statistiche evi-denziano, anzi, tassi diinquinamento di vasta porta-ta che mettono in serio peri-colo la salubrità, la staticità eil futuro di interi e vasti ter-ritori, compreso quello dellaValle del Noce.L'Italia, unpaese che, grazie soprattuttoalle sue peculiarità storiche eambientali, ha sempre cala-mitato l'attenzione e l'inte-resse generale, oggi, purtrop-po, continua a perdere la suaautenticità e la sua unicità,essendo diventata facile ber-saglio di illecite, ingiustifi-cate e non condivisibili scel-te che, mirando al facile ecorposo guadagno, stravol-gono e mortificano bellezzenaturali, irripetibili paesaggi,storie, arti, piccole e grandieconomie, ma soprattuttoincidono in negativo sullasalute pubblica, incremen-tando fortemente il tasso dimortalità o di disabilità.Sullo stato di fatto del com-plesso problema ambientalenazionale, circa lo 'stato disalute' della Basilicata edella Valle del Noce, abbia-mo rivolto alcune domandeal rivellese PietroDommarco, fondatoredell'OLA (OrganizzazioneLucana Ambientalista) e, nel2009, dell'OLA Channel -una web TV di informazioneambientale e di denuncia.Giornalista e scrittore, PietroDommarco è collaboratoredi Altreconomia eQualenergia: perAltreconomia edizioni hacurato il libro "Trivelled'Italia" (2012) e l'ebook,con altri autori, "RottamaItalia" (2014). Per Mageneseditore è in uscita il suo "Ipadroni della luce".L'ultimo rapporto Svimezpresenta una situazione di

certo non incoraggiante alivello sociale, occupazio-nale e produttivo. In que-sto quadro complessivo,sempre più spesso e specienegli ultimi anni, le risorsepaesaggistiche e naturalisono diventate il bersaglioprivilegiato dello sfrenatoaccanimento di chi, inse-guendo il guadagno facile ea tutti i costi, stravolge ecompromette un patrimo-nio comune che andrebbeinvece salvaguardato.Impegnato in prima lineain difesa dell'ambiente,quale la situazione deimaggiori danni ambientaliche interessano l'Italia e laBasilicata?Il Paese descritto dal rappor-to Svimez, presentato a fineottobre, ci fornisce una foto-grafia del Sud e dellaBasilicata preoccupante.Numeri e dati terribili cherappresentano, soprattuttonegli ultimi anni, il risultatodi una crisi economica senzaprecedenti. Tanto da scomo-dare il paragone con laGrande Depressione del1929. Aumento della disoc-cupazione giovanile, flussomigratorio inarrestabile, cre-scita del numero di famigliesotto la soglia di povertà,rischio desertificazioneumana e industriale, aumen-to dei tumori. In sostanza,non c'è crescita. E questo,nel caso della Basilicata, èun paradosso, considerandoche stiamo parlando di unaregione che ospita il piùgrande giacimento di greg-gio in terraferma d'Europa -potenzialmente un pozzosenza fondo - che generaenormi profitti per chi loestrae. In sostanza, allo svi-luppo del sottosuolo corri-sponde il sottosviluppo delsuolo. Lo dice lo Svimez, laBanca d'Italia, l 'Istat.Facciamo parte di quellezone franche italiane in cuilo Stato non c'è, e quando simanifesta lo fa per favorirequello che hai definito "sfre-nato accanimento".Qualcuno potrebbe dire cheinvece lo Stato c'è troppo.Punti di vista. Da anni docu-mento danni ambientali econseguenti impatti sullasalute. Con dati verificabili,

spesso tacciati di catastrofi-smo. Ed è pensando a questidanni che mi interrogo,esprimendomi negativamen-te, quando ai tavoli di con-trattazione tra governo regio-nale e governo nazionale sichiedono più soldi in cambiodi più impatti.Quali sono le iniziative chela tua organizzazione con-tinua a promuovere e qualii risultati che le stesse stan-no producendo a vantaggiodella salubrità del nostroterritorio e a difesa dellanostra salute?La Ola (Organizzazionelucana ambientalista) findalla sua nascita, avvenutanel 2006, ha da sempre per-seguito l'obiettivo di creareuna linea di collegamento tragli innumerevoli problemi diaggressione al territorio ed ivalori, la programmazione ele scelte dello stesso. Unalinea di collegamento, certa-mente critica e difficile, mabasata su processi di infor-mazione costante e di sensi-bilizzazione. Abbiamo cer-cato, e continuiamo a farlo,di riportare la discussionegenerale e l'attenzione localesu alcuni temi - come adesempio la questione petro-lio - ai quali era esclusiva-mente riservato un contestoisolato. Temi relegati ai corridoi edai palazzi, ma mai seriamen-te di dominio pubblico.Meritano, invece, di essereal centro di una "discussionedi comunità", perché propriosulla comunità incidono. Lasalvaguardia della salute edell'ambiente hanno la prio-rità, ma non per contrattazio-ni private.Nel tuo libro "Trivelled'Italia" (2012), presentiun quadro allarmante enon ti risparmi nel denun-ciare quanto accade, inparticolare, in Basilicata.Estrazioni petrolifere(oggi, per volere governati-vo, sempre meno "vincola-te"), inquinamento difiumi e mari, disinteresse escarsa attenzione per leregole che dovrebberodisciplinare la staticità e lavivibilità dei nostri territo-ri, sono parte di un lungoelenco di violazioni che,

purtroppo, rimangonoimpunite. Cosa può fare unsemplice cittadino pren-dendo atto di questa situa-zione?Dal 2012 ad oggi, grazie a"Trivelle d'Italia" prima, eall'ebook "Rottama Italia" inquesto periodo - che raccon-ta come il decreto "SbloccaItalia", da qualche giornoriconvertito in legge, cam-bierà in peggio il nostroPaese e la nostra regione -ho cominciato un nuovoviaggio tra i comitati e leassociazioni di cittadini, conoltre 100 iniziative, tra pre-sentazioni e convegni. E ladomanda che mi poni èmolto frequente in questicontesti. Informare è fonda-mentale, pretendere traspa-renza dalle amministrazionilocali, coinvolgere le giovanigenerazioni andando nellescuole, promuovere luoghidi incontro e non smettere dicredere che la partecipazionecoscienziosa alla vita pubbli-ca può rappresentare quelvalore aggiunto indispensa-bile per cambiare le attualiregole della società. Dove ilprofitto e la mancanza dirispetto per i beni comunisono anteposti sistematica-mente alla responsabilitàpolitica, alla difesa dellasalute ed al controllo. Perchése c'è chi inquina secondo undisegno criminoso aseconda-to molte volte da un impian-to giuridico inesistente otroppo permissivo, c'è chi alcontempo non vigila. E sechi inquina non viene punito,chi dovrebbe vigilare - conle dovute eccezioni - fa partedi un sistema di collusioneben radicato.Da anni, anche Rivello,combatte in difesa delfiume Noce. Oggi, final-mente, con il possibile rin-vio a giudizio dei responsa-bili della Società che gesti-sce l'impianto di depura-zione di San Sago, si apreuno spiraglio di ottimismo:cosa pensi dell'affairefiume Noce? Alla vicenda di San Sago èlegato un ricordo particolaredella mia vita lavorativa. Inun tribunale del cremasco hoavuto modo di conoscere unprocuratore, con il quale ho

stretto in seguito una solidacollaborazione, che cono-sciuta la mia origine rivelle-se non ha esitato a chiedermidi San Sago e della Marlane.Era il 2010 e in quell'anno lasocietà gestore dell'impiantoriceveva le autorizzazioniper ampliarsi, a pochi passidal Sito d'InteresseComunitario "Valle delNoce". Mentre i residenti continua-vano a lamentarsi dei mia-smi. Stiamo vivendo una diquelle storie che non puòavere uno svolgimento senzacomplicità locali ed omertàimportanti. È una triste pagi-na delittuosa della nostraarea. Le accuse della Procuradella Repubblica di Paolasono importanti: sversamen-to di percolato non trattatodirettamente nel torrentePizinno, affluente del Noce,direzione mare. La costitu-zione come parte civile nelprocesso a carico dei gestoridegli impianti da parte didiversi Enti - tra i qualimanca la Regione Basilicata- è un atto importante. Ma ilmerito di aver portato allaluce questa vicenda va alleassociazioni ed ai comitatinati in questi anni, chehanno sempre lavorato conperseveranza.Dopo l'elettrodotto e ilgasdotto che hanno attra-versato le pendici delmonte Coccovello, stravol-gendo la natura e il paesag-gio, la questione relativa

alla salubrità delle acquedel fiume Noce, oggi, pro-prio sul letto del fiume, sisono autorizzate le realiz-zazioni di ben 7 microcen-trali idroelettriche (una diqueste sorgerà aFiumicello- S.Pietro):rispetto alla compromissio-ne di un patrimonioambientalistico-naturaleda sempre fiore all'occhiel-lo della nostra comunità,quali sono le tue considera-zioni?Le opere citate - appartenen-ti ad una lunga lista di pro-getti assurdi, tra i quali vor-rei inserire anche la centraledel Mercure - sono lo spec-chio dell'incapacità politicadi pensare e programmare ilnostro territorio secondo lesue reali potenzialità. Quelloa cui stiamo assistendo è unasservimento totale, facilita-to anche dal fortissimo ricat-to occupazionale al qualesiamo soggetti. Rappresentiamo una terra diconquista, da espropriare,creando nuove servitù. Ilgasdotto Snam è un esempiolampante. Per il MonteCoccovello ricordo che, Trail 2007 e il 2008 insieme adun gruppo speleologico diTrecchina lanciammo unapetizione regionale perrichiederne la salvaguardiaspeciale, in considerazionedella sua fragilità e del patri-monio ambientale che locaratterizza. Stiamo parlandodi una risorsa naturalistica

inserita in un elenco regiona-le di aree per le quali si con-siglia la tutela integrale. Lavicenda della centrale idroe-lettrica a Fiumicello diMaratea - che seguo dal2012 - è, invece, un'altradimostrazione di come fac-ciamo di tutto per rigettare lenostre vocazioni. In antitesi,vista la sua localizzazione,con la pianificazione turisti ela tutela delle risorse idrichestrategiche. Non è un casoche la Procura di Lagonegro,nel settembre scorso, abbia-mo aperto un fascicolo suilavori in corso.Stai per pubblicare il tuonuovo libro: quali, sinteti-camente, i suoi contenuti?A breve consegnerò le bozzedi quello che reputo un lavo-ro di transizione, chedovrebbe chiudere il filoneaperto con il primo libro. Incantiere c'è già un'altrainchiesta alla quale tengomolto, ma per portarla a ter-mine serve maturità.Probabilmente il momento èarrivato. Intanto, ne "I padroni dellaluce" ho ascoltato storie diterra e di mare del nostroSud (dalla Puglia allaCalabria, dalla nostraBasilicata alle isole), graziealle quali racconto quel pro-cesso di colonizzazioneenergetica e di rapine dellerisorse del Mezzogiornod'Italia.

Anita [email protected]

Pietro Dommarco

Emergenza sicurezzastradale nel Valdiano

Nel Valdiano è vera e propria emergenza per quantoriguarda la sicurezza stradale. Sono noti i fatti legati all'incidente di Sassano. In cui sonomorti ben 4 minori, che tanto scalpore ha suscitato fino araggiungere le cronache nazionali. Ma negli ultimi due mesi, purtroppo, sono ben 6 i decessinel Vallo di Diano legati a conseguenze di incidenti stra-dali e se conteggiamo a partire dagli ultimi otto mesi siraggiunge la cifra di 14 morti.Sono poi tanti gli episodi diincidenti che potevano avere esiti funesti e che per purocaso non hanno fatto riportare ulteriore aumento di vitti-me. Sono tante le voci che si sono levate per denunciare lostato delle cose, dal prefetto di Salerno Pantalone, dairesponsabili delle associazioni 'la stanza di Giò' e 'LIFE',fino al CODACONS che ha auspicato un ritorno dellapresenza della Polizia Stradale sulle strade del Vadianopoiché l'attuale presenza esercita il pattugliamento solosul tratto autostradale di competenza sullaSalerno.Reggio Calabria. Tra le cause scatenanti sono individuabili tra le fasce dietà più giovani il consumo di alcool e l'eccesso di velocitàquest a ultima causa è presente anche negli incidenti cau-sati da fasce di età maggiori insieme al mancato rispettodelle regole di condotta previste dal Codice Stradale. Intanto nel comune di Polla è stata celebrata la giornatain ricordo delle vittime di incidenti stradali con una fun-zione presieduta dal Vescovo della diocesiTeggiano.Policastro.

Paolo Lombardi

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L'Eco di Basilicata Calabria CampaniaLunedì 1° Dicembre 2014 Area Sud Baslicata 2222

L’INIZIATIVA/I sindaci di Rotonda e Viggianello scrivono congiuntamente all’Enel evidenziando una serie di preoccupazioni legate alla gestione dell’impianto

Rischio infiltrazioni malavitose nella vicenda centrale In una accorata lettera, i primicittadini di Viggianello eRotonda Vincenzo Corraro eRocco Bruno scrivonoall’Enele sulla delicata que-stione della centrale a bio-masse del Mercure. “Gentili Presidente eAmministratore DelegatoEnel S.p.A.,abbiamo deciso di inviarviquesta nota, in quanto semprepiù preoccupati da quantosuccede, e ancor più di quan-to potrebbe accadere, nellanostra Valle.Di certo conoscerete la vicen-da della centrale Enel dellaValle del Mercure, che daoltre dieci anni vedel'Azienda da Voi guidata incontrapposizione con quelliche riteniamo essere i realiinteressi e gli irrinunciabilidiritti delle nostre popolazio-ni.Non vogliamo qui ripercorre-re la storia di questa lunghis-sima vertenza, né i numerosiaspetti - legali, economici,occupazionali, nonché quelli

relativi alla tutela del territo-rio e della salute della genteche vi abita - che, a nostromodo di vedere, oggettiva-mente, si oppongono ad uninsediamento industriale diquesta natura e dimensioni.Ancor più nel cuore stessodel Parco Nazionale delPollino, uno dei luoghi piùbelli d'Italia. Ciò che ci spinge a contattar-vi è da un lato il fatto che laVostra recente nomina aiVertici dell'Enel ci lascia spe-rare possiate valutare conserenità e senza preconcettil'intera vicenda, ma, soprat-tutto, la preoccupazione perle novità - relative alla centra-le - che hanno caratterizzatole ultime settimane. Quantosegnalato, infatti, dalla notadiffusa da un Organismointernazionale -l 'International Society ofDoctors for Environment(ISDE) - che si occupa pro-prio del rapporto tra ambientee salute e ribadito dalPresidente dell'Ordine dei

Medici della Provincia diPotenza, circa la necessità diuna Valutazione di Impattosulla Salute (VIS), propedeu-tica a qualsiasi iniziativa, ciha ulteriormente rafforzatinella convinzione delle gravimanchevolezze del progettoEnel circa la tutela della salu-te degli abitanti della Valle.Ma, soprattutto, siamo rimastiassai sconcertati e siamovivamente preoccupati perquanto riportato dagli organidi informazione nazionale(cfr. L'Espresso n.42 pg 30) elocale (Il Corriere dellaCalabria n. 174 pgg. 1-32-33,quotidiani ed emittenti televi-sive) - e ampiamente ripresodai social network-, circa irischi di una possibile infiltra-zione malavitosa sul nostroterritorio, per come da piùparti, nel tempo, si è ventilatoe temuto.Persone individuate dallaVostra Azienda quali fornito-ri privilegiati o addiritturaunici della centrale e che sisono segnalati, fin dalla loro

comparsa sulla scena, per epi-sodi di intimidazione e vera epropria violenza verbale efisica, sono ora saliti allaribalta della informazionenazionale e locale, per esserestati fatti oggetto di provvedi-menti inibitori da parte delleAutorità competenti per laloro attività e le loro frequen-tazioni nell'ambito della cri-minalità organizzata.Nei fatti, tali personaggi -andando ben oltre il ruolo disemplici, potenziali fornitori -sono diventati, negli anni, unasorta di portavoce dell'Enel,ai cui Dirigenti si sono osten-tatamente accompagnati e neicui spazi fisici - quelli dellacentrale - sono stati soventeaccolti.Come potete immagi-nare, queste notiziehanno turbato profon-damente noi e lepopolazioni dellaValle del Mercure,terra pacifica e alienaad ogni forma di ille-galità e di violenza,

ma ci hanno pure lasciatoprofondamente perplessi,vista l'evidente contradditto-rietà tra quanto rappresentatoe il Codice Etico di Enel chedella trasparenza, legalità eaffidabilità fa elementi impre-scindibili per ogni forma dicollaborazione industriale.Non vogliamo sottrarvi altrotempo. Vi chiediamo, perquanto illustrato, di desistereda questa iniziativa che hatrovato e sempre troverà noi ele popolazioni della Valle fer-mamente e democraticamentecontrari e di venire, nostriospiti, a godere della bellezzae della salubrità di luoghi chetutti insieme dobbiamo tutela-re e promuovere”. Vincenzo Corarro e Rocco Bruno

I Comitati pro-centrale delMercure in una missivafanno sentire la proipria voceai vertici dell’Enel. “Gentili Presidente eAmministratore delegato diEnel, al pari di quanto fattodai sindaci di Rotonda eViggianello nei giorni scorsi,abbiamo deciso di scriverviquesta lettera per mettervi alcorrente delle falsità che alcu-ni personaggi raccontano suquesta centrale e su questoterritorio e dei loro continuitentativi di strumentalizzazio-ne portati avanti in questianni. Chiariamolo subito,questi Sindaci non rappresen-tano affatto, come invece mil-lantano, le popolazioni dellaValle del Mercure. Essi rap-presentano uno sparuto grup-po di persone che si nascon-dono dietro bandiere ambien-taliste per perseguire altriinteressi rispetto a quelli realidel territorio. Ebbene si. Secosì non fosse ci chiediamodov'erano questi Sindaci chesi auto-proclamano paladinidell’ambiente, quando i lorodepuratori sversavano acqueinquinate all'interno dei nostrifiumi. Dov'erano quando con-cedevano premessi allo sfrut-tamento delle acque mineralipermettendo di fare invaderele nostre terre da quei TIRche altrove si ostinano a com-battere falsandone i numeri.Dov'erano quando le popola-zioni della Valle pativano lafame e chiedevano a Enel dinon abbandonare il territoriofacendo investire all'aziendaquasi cento milioni di euro.Allora, cari Presidente eAmministratore delegato,vorremmo parteciparvi delfatto che qui, tra Basilicata e

Calabria, ben sette comuni sunove, ossia la maggioranzadella popolazione della Valle,VUOLE la centrale rinnova-bile del Mercure e spera chequesta possa presto ripartireal più presto per dare quel-l'impulso economico che inquesti anni sindaci comequelli di Rotonda eViggianello non hanno maisaputo dare. Cari Presidente eAmministratore delegato,sappiate che proprio inBasilicata, grazie alla riattiva-zione della centrale, si sonoformati nuovi consorzi attivinel settore della lavorazionedella biomassa che hannocominciato fin da subito adoffrire nuovi posti di lavoro ea formare nuove professiona-lità. Consorzi che hanno fattoingenti investimenti e che,senza la riattivazione dellacentrale, rischiano di fallire eridurre sul lastrico interefamiglie.Non credete alle balle sulleemissioni e sull'inquinamen-to. Per oltre dieci lunghi annila centrale Enel è stata sotto-posta a un’infinità di autoriz-

zazioni da parte di tutti gliEnti coinvolti ottenendo sem-pre pareri favorevoli. A que-ste si aggiungano anche studispecifici indipendenti, com-missionati dal Comune diLaino Borgo, che per il trami-te di famosi scienziati di famainternazionale hanno chiaritoche la centrale non rappresen-ta alcun rischio per l’ambien-te e per la salute nel nostroterritorio. La centrale Enel delMercure ha funzionato per seimesi e le sue emissioni sonostate analizzate da un sistemadi monitoraggio all'avanguar-dia gestito dalle Agenzie diProtezione Ambientale localirestituendo sempre dati moltoconfortanti: nessun impattoda parte della centrale sul-l'ambiente circostante.Cari Presidente eAmministratore delegato, iComitati per la Riattivazionedella centrale del Mercuresono fatti di persone. Migliaiadi persone e padri di famigliache non intendono accettarel’ennesima strumentalizzazio-ne sulle infiltrazioni mafioserilanciata dai sindaci di

Rotonda e Viggianello.Questo comitato è compostoda onesti padri di famigliache da anni si battono per fartornare questa centrale a pro-durre energia elettrica. Siamogente onesta che fa del lavorouno strumento per sfamare ipropri figli e le proprie fami-glie, siamo abitanti dei settecomuni della Valle che vedo-no nella centrale una enormeopportunità per l’economia diquesto territorio. Siamoimprese lucane e calabresiattive nella lavorazione dellegno, albergatori che graziealla presenza della centralehanno visto aumentare le visi-te nelle proprie strutture,siamo manutentori, siamolavoratori Enel, vigilanti.Siamo persone che da annisubiscono la violenza di que-sti sindaci che, rappresentantidi un’assoluta minoranza, cer-cano di imporre in manieratirannica le loro idee a un’e-norme collettività.Basta leggere i commenti suisocial network per vederequanta gente interviene sullapagina del comitato a favoredella centrale.Vi preghiamo cari Presidentee Amministratore delegato,portate avanti con caparbietàquesto progetto e fate inmodo che la centrale possaripartire prima possibile. Negioverà l’economia dellaValle e così certi personaggipotranno essere smascheratiuna volta per tutte. Alloraforse, privi di argomenti,smetteranno di nascondere leloro pecche dietro una prote-sta pseudo-ambientalistasenza senso e senza beneficiper le popolazioni locali chenon rappresentano”.

Mercure: anche i comitati pro-centrale scrivono all’Enel

La centrale del Mercure

Cambiamenti per quel concerne la giustizia sportiva del Comitato Regionale Basilicata F.I.G.C.. Con il comunicatoufficiale n. 76/A del 24 ottobre 2014, il Consiglio Federale, nella persona del Presidente Carlo Tavecchio, ha ufficia-lizzato le nuove nomine. Il Consiglio, infatti, stante la necessità di integrare la composizione degli organi territoriali lucani della giustiziasportiva ed in virtù degli artt. 27 e 35 dello Statuto Federale, ha designato l'Avv. Lolaico Vito come GiudiceSportivo, l'Avv. Antonello Mango in qualità di componente della Corte Sportiva di Appello/Tribunale Federale el'Avv. Mariano Colucci come Giudice Sportivo per la delegazione provinciale di Potenza. I tre neo nominati vanno a sostituire rispettivamente Brogneri Rodolfo, l'Avv. Sarli Enzo, presidente dell'Ordinedegli Avvocati del foro di Potenza, e l'Avv. Fiordelisi Antonia, fresca di nomina come difensore civico, i quali ave-vano già rassegnato le dimissioni. Lolaico e Colucci, per quanto di loro competenza, si pronunceranno in primaistanza, senza udienza e con immediatezza su tutte le questioni connesse allo svolgimento delle gare. Mango inveceva affiancare gli altri componenti della Corte sportiva di appello, presieduta dall'Avv. Messina Michele, con i mem-bri della stessa che giudicheranno, in composizione collegiale col numero invariabile di tre componenti, in secondaistanza sui ricorsi avverso le decisioni dei Giudici sportivi territoriali. Inoltre, come recita il Codice di Giustizia Sportiva aggiornato il 9 luglio 2014, il Tribunale Federale giudicherà inprimo grado su tutti i fatti rilevanti per l'ordinamento sportivo in relazione ai quali non sia stato instaurato né risultipendente un procedimento dinanzi ai Giudici sportivi territoriali.

Lolaico, Mango e Colucci volti nuovi della giustizia sportiva lucana

"Valorizzare il sacrificio deiCaduti e dei Dispersi in guerrae mantenerne sempre vivo ilricordo promuovendo cerimo-nie e onoranze ed intervenendoconcretamente per la realizza-zione di opere monumentaliche siano anche di monito perl'eliminazione dei contrasti trai popoli e gli Stati e di auspicioper lo sviluppo di pacificherelazioni interpersonali" : reci-ta così la prima parte dell'art. 3dello Statuto dell'AssociazioneNazionale Famiglie Caduti eDispersi in Guerra. Ed è pro-prio in queste righe che si rias-

sume concretamente il verosenso della manifestazione che si è tenuta il giorno 25 ottobre presso la contrada San Costantino diRivello, durante la quale, grazie al lavoro e all'impegno del Cav. Giuseppe Rotondaro, presidenteregionale dell'Associazione, e grazie al completo sostegno economico di suo cugino, l'imprenditoreBiagio Rotondaro, è stato inaugurato un monumento commemorativo in onore dei Caduti e Dispersi inguerra della contrada, tra gli anni 1915-1918 (Prima guerra Mondiale) e 1940-1945 (Seconda GuerraMondiale).Alla manifestazione, cui ha preso parte un consistente numero di cittadini, nonostante le temperature

non molto favorevoli, sono state presenti anche molte associazioni rivellesi-tra cui gli AUTIERI el'AUSER di Rivello -, o rappresentanti delle stesse-, le forze armate ed in particolar modo l'Arma deiCarabinieri ed il Corpo dei Vigili Urbani di Rivello , la CROCE ROSSA ITALIANA e la PROTE-ZIONE CIVILE (sezione di Rivello e che da tempo operano sul territorio) , il Sindaco di Rivello contutta l'Amministrazione Comunale che ha sensibilmente accolto l'idea del sig. Rotondaro, ed il parrocoDon Tonino Calderaro il quale ha prima officiato la Santa Messa in onore dei Caduti e Dispersi inguerra e poi benedetto il monumento La cerimonia di inaugurazione ha avuto, appunto, inizio con la celebrazione della messa nella chiesadel luogo. Durante la sua omelia il parroco ha voluto ricordare non solo le vittime delle due Guerremondiali ma anche quelle di tutti i conflitti armati, denunciando ogni forma di violenza e invitando ipresenti a ricordare chi ha sacrificato la propria vita a causa della guerra. Terminata la Santa Messa lacerimonia si è spostata all'aperto, in un parco alberato adiacente alla chiesa, dove è stato apposto ilmonumento. E' stata dunque scoperta la lapide commemorativa e poi benedetta dal parroco . In segui-to alla lettura della Preghiera Ufficiale dell'A.N.C.F.C.D.G il Cav. Giuseppe Rotondaro ha effettuatol'alzabandiera sulle solenni note de "Il Silenzio" intonate dalla banda ivi presente ed è intervenutoesprimendo il suo ringraziamento nei confronti dei presenti, degli AUTIERI di Rivello (che, come haprecisato il sig. Rotondaro prima ed il Sindaco dopo, sono sempre in prima fila per onorare manifesta-zioni di forte valenza sociale come questa), delle associazioni partecipi, delle forze armate, delle auto-rità politiche e civili che hanno preso parte alla manifestazione, il parroco che con disponibilità haconcesso il luogo ove si erge il monumento e presso il quale si è svolta la manifestazione, e soprattut-to nei confronti di quanti lo hanno aiutato nella realizzazione del progetto, primo fra tutti l'imprendi-tore Biagio Rotondaro il cui contributo economico è stato fondamentale affinché l'iniziativa potessevedere la sua realizzazione, e il sig. Nicola Armando, presidente dell'associazione Auser di Rivelloche - come lui stesso ha sottolineato- gli è stato di notevole aiuto e con lui le volontarie e i volontaridell'AUSER. Il Cav., dopo aver chiesto un minuto di silenzio in onore delle anime che si sono sacrifi-cate per la propria patria, ha ripercorso, in sintesi, quella che è stata la storia dell'AssociazioneNazionale Famiglie Caduti e Dispersi in Guerra. Con non poca commozione ha poi esortato tutti achiedersi -"Perché? Perché così tante vittime, perché così tanto dolore?"- ed ha invitato i presenti ariflettere su quanto gli errori del passato debbano essere di monito affinché l'uomo non viva in unclima di odio e rancori ma persegua, al contrario, la realizzazione della pace e del bene comune. E'intervenuto poi il Sindaco di Rivello, dott. Antonio Manfredelli, il quale ha ringraziato GiuseppeRotondaro perché con la sua tenacia e la sua dedizione ha realizzato un monumento, non per sé stessoma per tutti i cittadini di Rivello, non per una sua esclusiva e personale utilità ma per quella dellacollettività donando a ognuno non solo un posto dove poter ricordare chi ha combattuto per il suopopolo ma anche un'opera che possa perpetuarne la memoria. Ha poi rivolto ai cittadini l'invito acostruire un clima di unione e conciliazione, mettendo da parte inutili asti e atteggiamenti di ostilità,ribadendo che è proprio sull'esempio di chi ha sacrificato e continua, ancora oggi e in non pochi paesidel mondo, a sacrificare la vita a causa delle guerre, che il nostro obiettivo deve essere quello di rinne-gare tali metodi e comportamenti. Il primo cittadino ha poi deposto la corona ai piedi del monumentoe sono stati letti i nomi dei caduti incisi sullo stesso. A conclusione della manifestazione è stata offer-ta una degustazione del "rancio delle trincee". Persone come Giuseppe Rotondaro devono essere un esempio di vita per tutti, il suo gesto deve rende-re la cittadinanza rivellese orgogliosa di avere al suo interno una uomo come lui: un uomo che con fer-mezza e con amore, con cura e profonda dedizione, riesce a realizzare qualcosa di importante pertutti, in questo caso un luogo dove l'intera popolazione, i familiari, i parenti delle vittime della guerrapossano ricordare chi, come scrisse Ungaretti, "Ha scontato la morte vivendo" per la propria Patria,per il suo popolo, per consegnare a quelle che sarebbero state le generazioni future la libertà di cui noigodiamo oggi.

Elisa Ielpo

Inaugurato a San Costantino diRivello un monumento in onore

dei Caduti in guerra

Un momento della cerimonia

Page 10: IL PERSONAGGIO/ Alla maratona di New York batte un cuore ... · una prima occasione che va in tal senso. EXPO 2015 L'incontro, svoltosi venerdì 14 novembre con sette Parchi nazionali

L'Eco di Basilicata Calabria CampaniaLunedì 1° Dicembre 2014 Senise

GEMELLAGGIO/Si rafforza il rapporto di amicizia e di collaborazione tra il centro lucano e la città dell’Est europeo. Cultura, turismo e scambi commerciali in agenda

Italia e Moldovia unite nel nome di Senise e Carahasani

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Dal 13 al 16 Ottobre 2014una delegazione italiana pro-veniente dalla cittadina diSenise in Basilicata si è reca-ta in visita a Carahasani, unacittadina del distretto diStefan Voda nellaRepubblica di Moldova persiglare un gemellaggio inter-nazionale.Questo gemellaggio è fruttodel lavoro di alcuni anni cheha visto impegnati l'associa-zione Vivere Verde diRoma, l 'associazioneArgento Vivo di Senise, ilsindaco di SeniseCastronuovo e l'ambascia-trice della Repubblica diMoldova Stela Stingaci.L'ambasciatrice, il 14 marzoscorso, si recò in visita uffi-ciale a Senise, per un incon-tro con il Sindaco GiuseppeCastronuovo ed il Presidentedella Regione BasilicataMarcello Pittella. In quellaoccasione fu manifestatatal’intenzione di dar inizio aduno scambio internazionale.Il 13 Ottobre scorso è stataaccolta ed ospitata nella cit-tadina di Carahasani, neldistretto di Stefan Voda, ladelegazione italiana compo-sta da esponenti del comunedi Senise: il sindacoGiuseppe Castronuovo, ilpresidente del consigliocomunale GiovanniAsprella, l 'assessoreall 'Ambiente ed allePolitiche Giovanili Antonio

Uccelli, l’agente di poliziamunicipale Antonio DiCiancia. Era anche presenteVincenzo Calabrese un rap-presentanza del G.A.L. LaCittadella del Sapere areaSen i s e se -Lagoneg re se -Pollino. Presenti e soddisfatti i rap-presentanti delle associazio-ni promotrici: il vice presi-dente dell’associazioneVivere Verde di RomaFranco Paladini e il presi-dente dell’associazioneArgento Vivo di SeniseGabriella Policicchio.La delegazione era anchecomposta dal tour operatoritaliano Vincenzo Ricci, daesponenti dell'imprenditoriasenisese: Egidio Gazzaneoper l 'azienda "AgricolaGazzaneo" produttrice dipeperoni di Senise,Giuseppe Focaraccio per l'a-zienda "Gusto Fantastico"produttrice di pasta caserec-cia e Nicola Graziadio perl'Azienda Tessile“Manifattura Lucana”. Il primo incontro ufficiale si

è svolto nel comune diCarahasani con il sindaco diCarahasani Cociu Vladislav,il segretario del consigliodistrettuale di Stefan Voda,Turcan Ion, con il presidentedel distretto Buzu Vaile econ i 13 consiglieri delcomune di Carahasani.L’assemblea comunale all’u-nanimità ha votato l'approva-

zione del gemellaggio.La delegazione italiana èstata poi accompagnata invisita alla Chiesa ortodossadi Carahasani; vi è stato l’in-

contro con il parrocoCuscenco Valeriu e lo scam-bio propiziatorio dei doni. siè proseguiti al Ginnasio"Mihai Viteazul" diCarahasani per l'incontro conla direttrice Florian Aliona,con il corpo didattico e congli allievi; alla Fabbrica diVino di Carahasani "Grape-Alliance" per l'incontro conil direttore Catan Alexandru;al Centro Comunitario diassistenza sociale per l'in-contro con la direttrice StanNatalia e con tutti i volonta-ri; all'Asilo nido e scuola

materna di Carahasani“Andries” per l'incontro conla direttrice Sauga Aurelia; enon ultimo l'incontro conl'On. Diacov Dumitru, depu-

tato del Parlamento dellaRepubblica di Moldova. Dopo la sottoscrizione del-l 'accordo di gemellaggiodavanti alla cittadinanza diCarahasani e la partecipazio-ne all'azione culturale con ilconferimento del titolo"Cittadino Onorario" si èdato il via ai festeggiamenti.Il secondo giorno, i giorna-listi Ludmila Barbudella eGluh ed Ilie hanno realizzatodei servizi inseriti nel pro-gramma “Il VettoreEuropeo”.Vi è stato poi l’ncontro uffi-

ciale al ConsiglioDistrettuale di Stefan Vodacon i rappresentanti delDistretto, in particolare con ivice presidenti Maxim

Vasile eNicolae Orlov; ilCommissario di polizia diStefan Voda TrofimivAndrei; il capo dell'assisten-za sociale Nastasiu Viorica;il capo della direzione eco-nomia ed attrazione dellefinanze Turcan Aurelia; ladirettrice del Centro Medicodi famiglia di Stefan VodaHaret Mariana, il capo delladirezione cultura, giovaniSport e Turismo UtaValentina; il sindaco diErmoclia PavlicencoAlexandru; il sindaco diPalanca Voloh Larisa; il

capo della direzione finanzeCaliman Ina; capo della dire-zione istruzione BurdujaRaisa. Dopo aver annunciato l'in-

tenzione di ampliare ilgemellaggio, partito daicomuni, anche alla Regioneed al Distretto, la delegazio-ne italiana è stata accompa-gnata in altre visite: allaScuola Primaria di StefanVoda dove si è svolto l'in-contro con la direttrice VlasElena; al Museo Verde diStefan Voda, per l'incontrocon la presidente dell'orga-nizzazione territoriale delmovimento ecologista diMoldova Marin Tatiana;all'incubatore di affari diStefan Voda; al centro di

salute per l'incontro con ladirettrice del Centro Medicodi famiglia di Stefan Voda laHaret Mariana; "FarmProdi" di Olanesti azienda

agricola per l'incontro conl'imprenditore Tiulei Ion; alCentro comunitario diOlanest, per l'incontro con ladirettrice Caraion Natalia; edinfine alla Vinaria di Purcari,mondialmente riconosciutaper essere la zona di produ-zione dei più deliziosi vinimoldavi, sopratutto per irossi, guidati da GrosuAurel.Una iniziativa straordinariache certamente porterà risul-tati importanti per laBasilicata e la Moldovia.

Gabriella Policicchio

Da sinistra: l’incontro con le associazioni e la firma del gemellaggio

Da sinistra: un ballo tradizionale, la visita alla chiesa ortodossa, un’immagine del gruppo

da sinistra: la Sala Consiliare del Distretto Stefan Voda, scambio di doni

Un momento dell’incontro ufficiale . A destra la delegazione lucana in una scuola

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