IL PAZIENTE CIRROTICO E LE SUE...
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IL PAZIENTE CIRROTICO E LE SUE COMPLICANZE
Dr. G. Bernasconi
U.O. Medicina 1 – indirizzo Gastroenterologico
Ospedale Busto A
CIRROSI EPATICA
• La cirrosi epatica è una malattia cronica, diffusa del fegato, ad andamento lento e progressivo, caratterizzato da un'intensa fibrosi che trasforma la normale architettura epatica in noduli con una struttura anomala.
• Rappresenta l'esito finale di numerose malattie del fegato che hanno in comune la capacità di causare la morte e la rigenerazione delle cellule epatiche e di innescare il processo dalla fibrosi.
• E’ irreversibile?
CIRROSI: EZIOLOGIA
• Virus B e C dell’epatite (HBV, HCV)
• Esotossica
• Alcool (alcoholic liver disease)
• Farmaci
• Autoimmunità
• Epatite autoimmune tipo I (ANA e ASMA positiva)
• Epatite autoimmune tipo II (anti-LKM positiva)
• Colangite biliare primitiva
• Colangite sclerosante
• Dismetabolismo
• Glicidico-lipidico (steatoepatitenon alcolica)
• Marziale (emocromatosiprimitiva e secondaria)
• Cupreico (morbo di Wilson)
• Deficit di 1-antitripsina
• Criptogenetica
CIRROSI EPATICA - PROGNOSI
Aspettativa di vita media• Cirrosi compensata 10-13 anni
• Cirrosi scompensata 2 anni
In cirrosi compensata probabilità in 10 anni di• Ascite 47%
• Encefalopatia epatica 28%
• Emorragia da varici 25%
PATOGENESI
• Gli epatociti, vanno incontro a fenomeni degenerativi e morte e vengono sostituiti da un tessuto fibroso cicatriziale che circonda noduli rigenerativi del tessuto epatico rimanente.
• La presenza di queste formazioni altera la struttura dell’organo e ne impedisce le normali funzioni.
CIRROSI: DIAGNOSI CLINICA
• La cirrosi non comporta di per sé sintomi soggettivi
• I sintomi precoci sono aspecifici
• La comparsa di sintomi è spesso conseguenza del sopraggiungere di una complicanza o dell’ insufficienza epatica
STRUMENTI DIAGNOSTICI (I)
• Gli esami di laboratorio di routine possono essere totalmente normali
• Alternativamente, può esservi incremento degli indici di citolisi(transaminasi), di colestasi (bilirubina, fosfatasi alcalina, gamma GT), e dei livelli di gammaglobuline, anemia, piastrinopenia, ecc.
• Il dosaggio dei marcatori sierologici e dei virus epatitici, degli autoanticorpi, delle immunoglobine, può aiutare a precisare l’eziologia della cirrosi
DIAGNOSI
• Teoricamente: istologica
• Biopsia epatica
• Praticamente: clinica
• Segni e sintomi
• Esami di laboratorio
• Segni ecografici ( nodularità, irregolarità, iperecogenicità, atrofia, doppler portale..)
• Complicanze
STRUMENTI DIAGNOSTICI (II)
• Ecotomografia, TAC, RMN permettono di:
• Porre il sospetto di cirrosi se evidenziano epatomegalia, splenomegalia, nodularità, irregolarità dei margini epatici
• Evidenziare la presenza di complicanze (ascite, circoli venosi collaterali, trombosi portale, lesioni focali)
VALUTAZIONE DELLA FIBROSI: SCOPO?
• Indicazioni terapeutiche
• Pazienti HBV e HCV
• NAFLD
• Indicazioni di follow-up
• Inizio sorveglianza per HCC
• Inizio sorveglianza per varici esofagee
CHE STRUMENTI ABBIAMO PER VALUTARE L’ EVOLUTIVITÀ DELLA CIRROSI ?
• Strumenti classici• Biopsia
• Indici clinici
• Strumenti “nuovi”• Marcatori sierologici
• Fibroscan
• ARFI
FIBROSCAN ed Elastografia basata su ultrasuoni
•3.5 MHz ultrasuoni trasmessi da una vibrazione attraverso i tessuti•Acquisizione di ultrasuoni pulse-echo direttamente correlati alla rigidità tissutale. •Più rigido il parenchima, più velocemente si propagano le onde•L’operatore utilizza immagini in real tiame•Valutata una porzione di fegato di almeno 6 cm senza strutture•La misura in profondità è tra I 25 e I 65 mm al di sotto della cute
CARATTERISTICHE
• Vantaggi• Piu’ rappresentativo di tutto il parenchima• Non invasivo• Ripetibile
• Limitazioni• attendibilità limitatata in caso di :
• Obesità• Flogosi acuta• Colestasi intraepatica
• Utilizzo per la diagnosi e stadiazione della fibrosi epatica• Potenzialità di predire complicanze nella cirrosi
COMPLICANZE DELLA CIRROSI SECONDARIE AD IPERTENSIONE PORTALE O INSUFFICIENZA EPATICA
Insufficienza
epatica
Emorragia da
varici
Cirrosi
Ascite
Ipertensione portale
Peritonitebattericaspontanea
Sindromeepatorenale
Encefalopatia
Ittero
STORIA NATURALE DELLE MALATTIE EPATICHE CRONICHE
CompensataMalattia
cronica
di fegato
Cirrosi scompensata Morte
Sviluppo di complicazioni
Emorragia da varici
Ascite
Encefalopatia
Ittero
COMPLICANZE MAGGIORI DELLA CIRROSI
• sanguinamento da varici
• ascite
• peritonite batterica spontanea
• encefalopatia epatica
• Carcinoma epatocellulare
• Sindrome epatorenale
• Sindrome epatopolmonare
• Idrotorace epatico
• Ipertensione porto-polmonare
• Cardiomiopatia
Child-Pugh Score
Measure 1 point 2 points 3 points
T.Bil (mg/dl) <2 2-3 >3
S.Albumin
(g/dl)
>3.5 2.8 – 3.5 <2.8
PT <4.0 4.0 – 6.0 >6.0
Ascites None Mild Mod to Sev.
Hep.Encph. None Grade I-II Grade III-IV
Points Class 1 yr survival 2 yr survival
5-6 A 100% 85%
7-9 B 81% 57%
10-15 C 45% 35%
MELD Score
• Il Modello per End-Stage Liver Disease,
o MELD, è uno score per valutare la
severità delle CLD (e.g. Cirrosi).
• Utile per determinare la prognosi e
indirizzare la priorità per il trapianto
• MELD = 3.78×ln[Bil. sierica (mg/dl)] +
11.2×ln[INR] + 9.6×ln[Creat. sierica (mg/dl)]
+ 6.43
• *Se il paziente è stato dializzato due
colte negli ultimi 7 gg, il valore usato
per la Creat. Sierica è 4.0
Cont…
• MELD Score e mortalità a 3 mesi nei
pazieneti ospedalizzati:
40 or more 71.3% mortality
30-39 52.6% mortality
20-29 19.6% mortality
10-19 6.0% mortality
<9 1.9% mortality
IPERTENSIONE PORTALE
Defininizione: incremento della pressione venosa portale.
- pressione venosa portale normale: 5-10mmHg.
- ipertensione portale:>12mmHg
- flusso ematico portale normale:1-1.5L/minute
- aumentata resistenza al flusso ematico portale
+ circolazione iperdinamica formazione di
collaterali porto sistemici che spostano il flusso
verso la circolazione sistemica by-passando il fegato
MECCANISMO DELL’IPERTENSIONE PORTALE
La pressione (P) resulta dall’interazione della resistanza (R) ed
il flusso (F):
P = R x F L’ipertensione portale è causata:
incremento della resistenza nel flusso portale e/o
Incremento della portata del flusso venoso portale
CAUSE DI IPERTENSIONE PORTALE E SEDE DELLA PATOLOGIA
Extraepatica post-sinusoidale
Budd-Chiari syndrome
Intraepaticapost-sinusoidala
Veno-occlusive disease
Sinusoidale
CirrhosisMalattia cistica epaticaTrasformazione nodulare parziale del
fegato
Malattie maligne metastatiche
Intraepaticapre-sinusoidaleSchistosomiasi
• Sarcoidosii
• CoFibrosi epatica congenita
• Clorulo di vinile
• Farmaci
Extraepaticapre-sinusoidalaTrombosi portale da sepsi(flogosi porto ombelicale) oprocoagulopatie (malattie trombotiche, contraccettivi orali)
Abdominal trauma, disease of
pancreas or liver Pancreatitis
Congenital
Portal systemic collaterals
Distorted sinusoidal
architectureleads to
increased resistance
Portalvein
Cirrhotic Liver
Splenomegaly
• L’aumento della pressione portale comporta lo sviluppo di circoli collaterali che consentono shunt spontanei fra circolazione portale e circolazione sistemica.
• I principali shunt sono 1. nel cardias attraverso le vene gastro-esofagee2. nel canale anale attraverso le vene emorroidarie3. nel legamento falciforme del fegato attraverso le vene
paraombelicali;4. nella parete addominale e nei tessuti retroaddominali.
• Le varici esofagee si sviluppano ed aumentano con il passare del tempo.
• I fattori che promuovono lo sviluppo delle varici sono: 1. il danno epatico; 2. l’entità dello shunt porto-sistemico.
IPERTENSIONE PORTALE
Small
varices
Large
varices
No
varices7-
8%/year
7-
8%/year
Varices Increase in Diameter Progressively
Merli et al. J Hepatol 2003;38:266
VARICES INCREASE IN DIAMETERPROGRESSIVELY
Predictors of hemorrhage:
Variceal size
Red signs
Child B/C
NIEC. N Engl J Med 1988; 319:983
Variceal hemorrhage Varix with red signs
• Il sanguinamento avviene nel 20-50% dei cirrotici. La mortalità per sanguinamento è correlata con la gravità della cirrosi (classe Child).
• I fattori che favoriscono l’emorragia non sono ancora chiari. Tra di essi assumono importanza:
• La pressione portale: è necessario un gradiente porto-sistemico di almeno 12 mmHg per lo sviluppo delle varici ed il loro sanguinamento, anche se non vi è una relazione tra gradiente e rischio emorragico; non vi è sanguinamento con un gradiente inferiore a 12 mmHg.
• la grandezza delle varici. • l’aspetto della parete e la tensione delle varici: la tensione è
proporzionale al raggio; la presenza dei segni rossi (microteleangectasie);
• la severità dell’insufficienza epatica (Child)
IPERTENSIONE PORTALE
SCREENING PER VARICI ESOFAGO-GASTRICHE
Tutti i pazienti con cirrosi dovrebbero essere sottoposti a screening per varici esofagee
Razionale:
•Identificare e trattare i pazienti con varici porta a miglioramento clinico
•La profilassi primaria con Beta-bloccanti non selettivi o EVL riduce il rischio
emorragico e la mortalità legata all’emorragia
•Trend di riduzione della mortalità globale nei cirrotici trattati con NSBb ed
EVL
SCREENING PER VARICI ESOFAGO-GASTRICHE
• ESOFAGO GASTRODUODENOSCOPIA
• Score clinici predittivi (piastrine, diametro splenico)
• Video Capsula endoscopica
CLASSIFICAZIONE VARICI (Beppu)
Small F1 piccole, lineari
F2 ingrandite, tortuose, occupanti meno di 1/3 del lumeLarge
F3 larghe, rilevate, occupanti più di 1/3 del lume
Segni rossi presenti, assenti
{
PROFILASSI
• Non c’è indicazione alla prevenzione della formazione delle varici (pre-primaria)
• Indicazione alla profilassi con beta bloccanti anche in pazienti con varici piccole con segni rossi e/o Child C
• Varici F2-F3: profilassi con beta bloccanti non selettivi o legatura
De Franchis R, J Hepatol.2010;53:762-768
De Franchis R , J Hepatol 2005;43:167-176
PROFILASSI DEL PRIMO SANGUINAMENTO
• Beta-bloccanti non selettivi (propranololo, nadololo) ad un dosaggio tale da ridurre la frequenza cardiaca del 25%, comunque non al di sotto di 55/min. Il trattamento è efficace se la pressione portale scende al di sotto di 12 mmHg o se scende almeno del 20%.
• Legatura endoscopica delle varici esofagee
• Nelle condizioni in cui entrambe le terapie non siano possibili possono essere indicati i nitroderivati (isosorbidemononitrato).
ALGORITMO PREVENZIONE PRIMARIA
Endoscopia
Non varici
Controllo a 3 anni
Varici piccole non segni rossi;
Child AB
Controllo a 1-2 anni
NSBB?
Varici piccole , segni rossi,
Child C
Beta bloccanti non selettivi
(NSBB)
Varici F2-F3
NSBB; legatura
EMORRAGIA DIGESTIVA
• Tre fasi terapeutiche:
• A) Profilassi del primo sanguinamento
• B) Terapia della emorragia in atto
• C) Prevenzione del risanguinamento
EMORRAGIA DIGESTIVA DA IPERTENSIONE PORTALE
• Problema a gestione ospedaliera
• Il sanguinamento gastroenterico superiore in paziente cirrotico è nel 50-90% dei casi da varici
• Nel paziente cirrotico ogni sanguinamento gastroenterico superiore deve essere considerato da varici fino a prova contraria.
• La corretta diagnosi (endoscopia in urgenza) è obbligatoria (esclude altre cause di sanguinamento come Mallory-Weiss, Gastropatia ipertensiva, GAVE, Ulcera peptica)
TERAPIA DELLA EMORRAGIA IN ATTO
• Stabilizzazione emodinamica
• Emoderivati, plasma-expander, fattore VIIa ricombinante?
• Derivati della vasopressina: terlipressina (2 mg e.v. ogni 4-6 ore per 24 ore poi 1 mg e.v. ogni 6 ore per 4 gg)
• somatostatina (250 mcg/ora e.v. per 5 gg), octreotide
• Sonda di Sengstaken-Blakemore (varici esofagee) o di Linton(varici gastriche)
• Endoscopia diagnostica e terapeutica
• Varici esofagee: legatura o scleroterapia
• Varici gastriche: iniezione di colle (bucrilato, cianoacrilato)
Nei non-responder:
• TIPS in urgenza
Endoscopic Variceal Band Ligation
Controllo del sanguinamento 90%
Recidiva di sanguinamento 30%
Rispetto alla scleroterapia:
Minor risanguianmento
Minor mortalità
Minor complicanze
Meno sedute di trattamento
EMORRAGIA DA VARICI ESOFAGEEPROFILASSI ANTIBIOTICA
• Terapia antibiotica per breve periodo (max 7 gg)
• Introdotta in tutti i pazienti
Cefalosporine
Chinolonici
Evitare aminoglicosidi
Riduzione infezioni
Riduzione mortalità
Right atrium
Left gastric vein
Splenic vein
Superior
mesenteric vein
1
2
3
Hepatic
vein
TIPS
Right portal
tract
COMPLICANZE TIPS
Procedurali 10-15% emorragia intraaddominale
emolisi
emobilia
sepsi
insufficienza cuore destro
insufficienza renale transitoria
A lungo termine Encefalopatia 23-29%
Refrattarietà alla terapiamedica 3-5%
Deterioramento della funzioneepatica
Transitoria 10-20%
Progressiva insufficienzaepatica 3-8%
Liver 1998;18(2):73-89
PREVENZIONE DEL RISANGUINAMENTO
• Legatura endoscopica delle varici esofagee fino alla loro eradicazione
• Beta-bloccanti non selettivi.
• TIPS più efficace del trattamento endoscopico nel prevenire il risanguinamento, ma non migliora la sopravvivenza e peggiora l’encefalopatia
• Shunt chirurgico porto-cava o spleno-renale
BETA BLOCCANTI NON SELETTIVI
• Incremento della mortalità in pazienti con ascite refrattaria e con peritonite spontanea batterica
• Interrompere la terapia con beta bloccanti non selettivi se cirrosi scompensata, se SBP, Iperazotemia, epatite alcolica severa, ipotensione, sanguinamento
ASCITE
• >45 % dei cirrotici sviluppa ascite a 10 anni dalla diagnosi
• La sopravvivenza a 5 anni dalla comparsa di ascite èdel 15-40%
• Circa 10-20 % all’ anno dei pazienti ascitici divengono refrattari alla terapia medica
COMPLICANZE DELL’ASCITE
• Aumento della pressione endoaddominale:• sollevamento ed ipomobilità degli emidiaframmi• ipoventilazione dei lobi polmonari inferiori
• idrotorace• ernie addominali• compressione sui visceri addominali• Dolore addominale• Significativo peggioramento della qualità di vita• Peritonite batterica spontanea• Sindrome epatorenale
TERAPIA DELL’ASCITE INDICAZIONI GENERALI
• Ridurre al minimo l’uso di FANS, ACE inibitori, sartani, agenti bloccanti alfa 1 adrenergici
• Limitazione modesta del consumo di sale (4,5-7 gr/die) = non aggiungere sale nella cirrosi ma se ascite limite di 2 gr/die
• Restrizione idrica (1000 ml/die), solo se vi è iponatriemia (< 125 mmol/l) con ascite o edemi.
TRATTAMENTO DELL’ASCITE NON COMPLICATA
Terapia diuretica
Dosaggio
Spironolactone 100-400 mg/die
Furosemide (40-160 mg/die) se inadeguata perdita di peso o
sviluppo di iperKaliemia
Aumentare i diuretici se la perdita di peso <1 kg nella prima
settimana e < 2 kg/settimana in seguito
Ridurre I diuretici se la perdita di peso >0.5 kg/die nei pazienti
senza edema e >1 kg/die in quelli con edema
Effetti collaterali
Altetrazione funzione renale, iponatremia, iperkalemia,
encefalopatia, ginecomastia
MONITORAGGIO DOMICILIARE DEL PAZIENTE ASCITICO
• Monitoraggio di peso e diuresi
• Monitoraggio degli edemi declivi
• Controllo periodico di funzionalità renale ed elettroliti
• Verifica dello stato di idratazione di cute e mucose se si modifica la terapia diuretica
ASCITE REFRATTARIA
• Ascite che non risponde più all’impiego dei diuretici
(Spironolattone 400 mg/die, Furosemide 160 mg/die)
• Ascite in pazienti con ricorrenti effetti collaterali (encefalopatia
epatica , iponatriemia , insufficienza renale…) in terapia con
basse dosi di diuretico.
• Ascite che ricompare frequentemente subito dopo la
paracentesi
PARACENTESI
• Rappresenta un mezzo efficace, sicuro e ripetibile per rimuovere l’ascite.
• E’ il trattamento di scelta per i pazienti con ascite tesa e in quelli con ascite refrattaria alla terapia diuretica.
• Per paracentesi superiori ai 5 litri è consigliato infondere 8 g di albumina per ogni litro di ascite rimosso.
TERAPIA DELL’ASCITE
• Diuretici (calo ponderale non deve essere >0.5-1 kg/dì)
• Spironolattone 100 – 400 mg per os/dì
• Furosemide 20 – 160 mg per os/dì
• Midodrina per os (5 mg per 3/dì > dosaggio)
• Albumina umana e.v.
• Nessuna evidenza scientifica
• Paracentesi (quando ascite tesa)
• Infondere 8 g di albumina per ogni litro di ascite rimossa
• TIPS
• Trapianto epatico
TIPS INDICAZIONI
• Necessità di paracentesi molto frequenti o intolleranza a paracentesi
• Child-Pugh classe A o B
• MELD score< 18
• Età < 65 anni
• Presenza di caregiver a domicilio
• Paziente senza epatite alcolica
• Frazione di eiezione cardiaca > 60%
• Assenza di encefalopatia epatica spontanea o severa né di danni SNC
PERITONITE BATTERICA SPONTANEA (SBP)
• Problema a gestione ospedaliera
• Caratterizzata da spontanea infezione dell’ascite in assenza di una fonte di infezione intraaddominale
• Nel 10-30% dei cirrotici con ascite
• PMN nel liquido ascitico : almeno 250/mm3 + es.colturalepositivo
• Necessaria la paracentesi , non è sufficiente la diagnosi clinica
PERITONITE SPONTANEA BATTERICA
• Diagnosi precoce
• Mantenere la diuresi
• Diagnosi e trattamento precoce delle infezioni (cistiti, celluliti…)
• Controllo dei farmaci non necessari es PPI
• Sospensione Beta bloccanti non selettivi
PERITONITE BATTERICA SPONTANEA (>250 NEUTROFILI/ML)
• Cefalosporine di 3° generazione: ceftriaxone 2 g e.v./dì o cefotaxime 1-2 g e.v. x 3/dì per 5 g
Infusione di albumina umana (se creatinina >1 mg/dl o bilirubina > 4 mg/dl)
• Norfloxacina 400 mg per os/dì riduce recidive
ENCEFALOPATIA EPATICA
• E’ una complessa sindrome neurologica e neuropsichiatrica secondaria allo squilibrio tra le componenti inibitorie ed eccitatorie della neurotrasmisione.
• Esistono vari gradi dalla forma subclinica al coma profondo. L’insorgenza può essere acuta o progressiva, ricorrente o permanente. E’ reversibile.
• E’ dovuta all’insufficienza funzionale del fegato e alla presenza di shunts porto-sistemici ( aumento dell’ammonio, Recettori GABA, variazione neurotrasmettitiori SNC…)
ENCEFALOPATIA EPATICA
Importanti gli aspetti clinici e la storia
Escludere altre cause di danno al SNC
L’ammoniemia ha una scarsa correlazione con la diagnosi
Importante diagnosticare gli stadi iniziali
All’EEG ritmo lento dominante
Di aiuto test psicometrici
E’ UNA DIAGNOSI CLINICA
23
46
7
8
9
10
11
1213
14
15 16
17
1819 20
21
22
23
24
5 Begin1
End
25
Number Connection Test
Sample handwriting
Draw a star 7
grado quadro clinico E.O. neurologico
0 Normale Normale
Alterazione dei test psicometrici
1 Agitazione psicomotoria
Irritabilità
Alterazioni del ritmo sonno-veglia
Tremore
Alterazione della coordinazione dei movimenti fini e della scrittura
2 Disorientamento temporale
Amnesia, Letargia
Comportamento incongruo
Asterixis
Disartria
Iporeflessia
3 Disorientamento spaziale
Sopore responsivo agli stimoli
Confusione, aggressività
Asterixis
Iperreflessia, Ipertono
Segno di Babinski
4 Coma Decerebrato
STADIAZIONE DELL’ENCEFALOPATIA (WEST-HAVEN)
OBIETTIVI DELLA TERAPIA
• Assicurare una buona qualità di vita
• Permettere di espletare un lavoro
• Consentire normali attività come la guida di autoveicoli senza creare pericoli
• Mantenere un normale ritmo sonno/veglia
• Prevenire l’insorgenza di encefalopatia clinicamente evidente
• Evitare fattori scatenanti
TERAPIA DELL’ENCEFALOPATIA EPATICA
• Identificazione e rimozione dei fattori precipitanti
• Farmaci: sedativi, eccesso di terapia diuretica
• Emorragia gastro-intestinale, TIPS, Infezioni, IR
• Stipsi, Dieta iperproteica
• Dieta non ipoproteica (1-1,5 gr proteine /Kg)
• Lattulosio, lattitolo per os e per clisma
• Antibiotici:
• Paromomicina
• Rifaximina 550 mg x 2
• BCAA? probiotici? PEG? Acarbosio? Flumazemil? Sodio benzoato? Zinco? Melatonina? Embolizzazione di Shuntsporto sistemici?
EPATOCARCINOMA (HCC)
• il carcinoma epatocellulare è una neoplasia multifocale del fegato la cui incidenza è in aumento nei paesi occidentali.
• i principali fattori di rischio predisponenti sono le cirrosi HBV e HCV correlate e da cause metaboliche
• l’incidenza di HCC in Italia (dati 2008) è di 13.4/100000 maschi/anno e di 4.4 femmine
HCC
• Il 90% dei casi avviene in pazienti a rischio• HBV, HCV
• Alcool
• Cirrosi
• aflatossine
• l’occorrenza di un HCC in assenza di una cirrosi epatica è rara ma possibile
• le metastasi sono rare e si localizzano al polmone, alle ossa ed ai linfonodi.
• le metastasi cerebrali sono eccezionali.
EPATOCARCINOMA (HCC): DIAGNOSI
• Alfafetoproteina
• Ultrasonografia
• TC spirale
• Risonanza Magnetica
• Angiografia
• Biopsia epatica ecoguidata o TC guidata
ALFAFETOPROTEINA
• I valori normali nell’adulto sono compresi fra 0 e 20 ng/ml.
• Nel paziente cirrotico l’elevazione dell’AFP > 200 ng/ml in assenza di lesioni ecografiche deve indurre il sospetto di HCC
• Il reperto ecografico di nodulo in un fegato cirrotico con AFP> 200 è patognomonico di HCC.
• L AFP non è contemplata nelle linee guida internazionali per lo screening
RADIOLOGIA
• Ultrasonografia (US)
• E’ l’indagine di primo livello non invasivo, poco costoso, facilmente ripetibile ed ha una sensibilità di circa 80%
• color-power-doppler e CEUS
• TC spirale
• Ha assunto un ruolo dominante per la diagnosi e la stadiazione dell’HCC. E’ attualmente considerata la tecnica di scelta (accurata e sensibile piu’ disponibile ed economica della RM)
RADIOLOGIA
• RMN• Alternativa/ complementare alla TC
• Angiografia• Viene attualmente eseguita solo in casi selezionati, per meglio studiare
la vascolarizzazione delle lesioni o per eseguire un trattamento locoregionale.
• Biopsia epatica ecoguidata• E’ la procedura che consente di fare la diagnosi istologica di HCC. E’
indispensabile nei casi in cui US, TC e RMN non forniscono una diagnosi certa.
• La negatività del reperto bioptico non esclude la diagnosi e impone una rivalutazione clinica ogni 3 mesi.
EPATOCARCINOMA (HCC): PREVENZIONE E SCREENING
• Prevenzione:
• Vaccinazione HBV
• Trattamento HBV e HCV secondo linee guida
• Screening:
• Le linee guida raccomandano l’ ecografia (eseguita da mani esperte!!) ogni 6 mesi
• Alfafetoproteina ? ( negli studi usata soprattutto come test diagnostico, quindi non indicata nello screening)
CIRROSI EPATICA: GOALS
• Rallentare o invertire la progressione della malattia
• Prevenire insulti epatici sovrapposti
• Identificare i farmaci utili e precisare l’aggiustamento del dosaggio (antipertensivi, B-bloccanti, analgesici, PPI, sedativi..)
• Trattare i sintomi e valutare le anormalità del laboratorio
• Prevenire, identificare e trattare le complicanze
• Determinare l’appropriatezza e il «timing» del trapianto epatico
FOLLOW-UP DEL PAZIENTE CIRROTICO COMPENSATO O SENZA COMPLICANZE
• Controllo periodico:
• esame clinico (ogni 3-6 mesi)
• esami bioumorali (ogni 6 mesi)
• Emocromo, transaminasi, quadro proteico, attività protrombinica, bilirubina, azotemia, glicemia, creatininemia, elettroliti.
• endoscopia digestiva (ogni 1 – 3 anni)
• in base alla presenza e alla gravità delle varici esofagee
• ecografia epatica e splenica (ogni 6 mesi)
VACCINAZIONI SUGGERITE
• anti epatite A e B nei soggetti che non sono già immuni. Dopo la vaccinazione occorre controllare il titolo anticorpale perché tra i cirrotici le percentuali di risposta sono ridotte;
• la vaccinazione anti influenzale da ripetere ogni anno in autunno;
• la vaccinazione anti pneumococcica da ripetere ogni 5 anni
BIBLIOGRAFIA
• Phillips et alt Treatment of patients whit cirrhosis N. Eng. J. Med 2016
• Fleming KM All cause mortality in people whit cirrhosis Liver Int. 2012
• De Franchis Expanding consensus in portal hypertension Baveno consensus Workshop J. Hepatol 2015
• Hweng JH The role of endoscopy in the management of variceal hemorrage Gastrointest Endosc 2014
• Bruix J Management of hepatocellular carcinoma. Un update Hepatology 2011
• Ge PS The changing role of Beta-blocker therapy in patients with cirrhosis Hepatol 2014
• Lewis JM Review article: Prescribing medications in patients with cirrhosis. A practical guide Aliment
Pharmacol Ther 2013
• Bernard B Antibiotic Prophylaxis for the prevention of bacterial infections in cirrhotic patients whit
gastroentestinal bleeding: a meta analysis Hepatology 1999
• EALS Clinical practice guidelines on the management of ascites, spontaneous bacterial peritonitis and
hepatorenal syndrome in cirrhosis J Hepatol 2010
• Bayer TD American associations for the study of the liver: the role of TIP in the management of portal
Hypertension: update 2009 Hepatology 2010
• Vilstrup H Hepatic encephalopathy in cirrhosis liver disease 2014 Practice guidelines by American
Association for the study of the liver disease and the European Association for the study of the liver
Hepatology 2016
GRAZIE PER L’ATTENZIONE
Dr. G. BernasconiU.O. Medicina 1 – indirizzo Gastroenterologico
Ospedale Busto A.
bibliografia
• Phillips et alt Treatment of patients whit cirrhosis N. Eng. J. Med 2016
• Fleming KM All cause mortality in people whit cirrhosis Liver Int. 2012
• De Franchis Expanding consensus in portal hypertension Baveno consensus Workshop J. Hepatol 2015
• Hweng JH The role of endoscopy in the management of variceal hemorrage Gastrointest Endosc 2014
• Bruix J Management of hepatocellular carcinoma. Un update Hepatology 2011
• Ge PS The changing role of Beta-blocker therapy in patients with cirrhosis Hepatol 2014
• Lewis JM Review article: Prescribing medications in patients with cirrhosis. A practical guide Aliment Pharmacol Ther2013
• Bernard B Antibiotic Prophylaxis for the prevention of bacterial infections in cirrhotic patients whit gastroentestinalbleeding: a meta analysis Hepatology 1999
• EALS Clinical practice guidelines on the management of ascites, spontaneous bacterial peritonitis and hepatorenalsyndrome in cirrhosis J Hepatol 2010
• Bayer TD American associations for the study of the liver: the role of TIP in the management of portal Hypertension: update 2009 Hepatology 2010
• Vilstrup H Hepatic encephalopathy in cirrhosis liver disease 2014 Practice guidelines by American Association for the study of the liver disease and the European Association for the study of the liver Hepatology 2016
DIAGNOSI CLINICA
Se vi è ipertensione portale:varici esofago / fondo gastricovarici duodeno / colon gastropatia congestizia portale
Sanguinamento digestivo con ematemesi e/o melena
L’emorragia da varici tende spesso a recidivare (60% entro un anno) ed ha un’elevata mortalità (30-50%)
STRUMENTI DIAGNOSTICI (III)
• La biopsia epatica è l’esame più importante per una diagnosi certa di cirrosi
• Essa però non sempre è praticabile (specie se il paziente ha alterazioni coagulatorie), e non ha una sensibilità del 100% (si possono avere falsi negativi dovuti ad errori di campionamento)
• L’esofagogastroduodenoscopia permette di osservare la presenza di varici esofagee o gastriche, segno certo di ipertensione portale
FIBROSCAN E CIRROSI
kPa75
7
9,5
13-15
2,5
Cirrosi
Fibrosi severa
Fibrosi moderata
Assenza di fibrosiFibrosi minima
INDICI CLINICI: CLASSIFICAZIONE DI CHILD-PUGH
PUNTI 1 2 3
Encefalopatia NO Lieve Grave
Ascite NO Lieve Importante
Bilirubina (mg/dl) < 2 2-3 > 3
Albumina (g/dl) > 3,5 3-3,5 < 3
T. Quick > 70 % 50-70 % 50 %
CHILD-PUGH A B C Totale 5-6 7-9 •>10
Model for End stage Liver Disease
INDICI CLINICI: MELD
Meld >=9 10-19 20-29 30-39 >=40
ospedalizzati 4% 27% 76% 83% 100%
ambulatoriale 2% 6% 50%
Mortalità a 3 mesi in accordo allo score di MELD
CIRROSI: DIAGNOSI CLINICA
• SEGNI OBIETTIVITA’ ADDOMINALE:• Epatomegalia con fegato di consistenza aumentata
• Splenomegalia
• SEGNI CUTANEI:• Ittero
• Lesioni da grattamento (prurito)
• Eritema palmare; Spider naevi
• Ematomi spontanei da difetto di coagulazione
• Ginecomastia
CIRROSI: DIAGNOSI CLINICA
• Se vi è ritenzione idrosalina:
• ascite (distensione addominale, aumento di peso corporeo)
• edemi declivi
• Se vi è encefalopatia porto-sistemica:
• tremori agli arti (flapping tremor)
• turbe della coscienza più o meno marcate
EVOLUTIVITÀ
• Valutare l’ evolutività di una epatopatia:
• E’ possibile ?
• Ci serve ?
• Biopsia epatica = gold standard ?
• Alterazioni non omogenee nel fegato
• Esame invasivo non utilizzabile come monitoraggio
• Esitono metodi alternativi ?
VALUTAZIONE DELLA FIBROSI
• Questi indicatori sono poco praticabili (biopsia) o comunque sistemi di valutazione di una situazione gia’ avanzata (Child e MELD)
• Ma ci serve realmente valutare la progressione della fibrosi ?
• Modifica in qualche modo il nostro atteggiamento clinico ?
Child Pugh score
• CORRELA co SOPRAVVIVENZA
• Sopravvivenza a 1 anno
• Child Pugh A 100%
• Child Pugh B 80%
• Child Pugh C 45%
• Correla con sviluppo i complcanze
STADI DELL’ENCEFALOPATIA EPATICA
• Stadio1: manifestazioni varie, spesso diagnosticate retrospettivamente, tra le quali apatia, alterazioni della vigilanza, ansia, irrequietezza, rallentamento del pensiero, alterazioni del ritmo sonno-veglia
• Stadio 2: letargia, confusione, disorientamento, incontinenza
• Stadio 3: sonnolenza profonda (ma il paziente può essere svegliato, almeno in modo transitorio), eloquio incoerente
• Stadio 4: coma: il paziente risponde o non risponde a stimoli dolorosi
Encefalopatia epaticaPrevenzione
• Controllo clinico costante
• Dieta
• Controllo infezioni
• Farmaci (sedativi)
• Squilibri elettrolitici
ACOUSTIC RADIATION FORCE IMPULSE
• Ecografia con caratteristiche particolari che consente di valutare la fibrosi
• Ancora da validare in molti campi ma promettente
FIBROSCAN
• Non puo’ considerarsi un sostituto della biopsia
• Un uso ponderato puo’ essere d’ aiuto nell’ identificarepazienti da sottoporre ad altre indagini (EGDS per ricercavarici, biopsia epatica..)
• Puo’ essere di valido aiuto nel follow-up dei pazienti con NAFLD
FIBROSCAN ed Elastografia basata su ultrasuoni
•3.5 MHz ultrasound transmitted from the vibrator toward the tissues •pulse-echo ultrasound acquisitions are performed which is directly related to tissue stiffness. •The harder the tissue, the faster the shear wave propagates•The operator, assisted by ultrasound time-motion images•liver portion at least 6 cm thick and free of large vascular structures•The measurement depth is between 25 and 65 mm below the skin surface
Liver insufficiency
Variceal hemorrhage
Complications of Cirrhosis Result from Portal Hypertension or Liver Insufficiency
Cirrhosis
Ascites
Portal hypertension Spontaneous
bacterial peritonitis
Hepatorenal syndrome
Encephalopathy
Jaundice
COMPLICATIONS OFCIRRHOSIS
Compensatedcirrhosis
Decompensated cirrhosis Death
Chronicliverdisease
Natural History of Chronic LiverDisease
NATURAL HISTORY OF CHRONIC LIVERDISEASE
Development of complications
Variceal hemorrhage Ascites Encephalopathy Jaundice
MELDScore
• The Model for End-Stage Liver Disease,
or MELD, is a scoring system for assessing
the severity of CLD (e.g. Cirrhosis).
• Useful in determining prognosis and
prioritizing for receipt of a liver transplant.
• MELD = 3.78×ln[serum Bil. (mg/dl)] +
11.2×ln[INR] + 9.6×ln[serum Creat. (mg/dl)]
+ 6.43
• *If the patient has been dialyzed twice
within the last 7 days, then the value for
serum Creat. used should be 4.0
PORTAL HYPERTENSION
Definition:it is an increase in portalvenous pressure.
-normal portalpressure:5-10mmHg.
-portal hypertension;>12mmHg
-normal portal bloodflow:1-1.5L/minute
-- increased resistance to portal bloodflow
+hyperdynamic circulatio formation of porto systemic collaterals that diver blood to
systemic circulation bypassing theliver
Mechanisms of PortalHypertension
Pressure (P) results from the interaction of resistance (R) and flow (F):
P = R x F
Portal hypertension can result from: increase in resistance to portal flow
and/or
increase in portal venous inflow
MECHANISMS OF PORTALHYPERTENSION
CAUSESCAUSES OF PORTAL HYPERTENSION ACCORDING TO SITE OFABNORMALITYExtrahepaticpost-sinusoidal
Budd-Chiari syndrome
Intrahepaticpost-sinusoidal
Veno-occlusive disease
Sinusoidal
Cirrhosis•
•
•
Cystic liver diseasePartial nodular transformation of theliver
Metastatic malignant disease
Intrahepaticpre-sinusoidalSchistosomiasis
• Sarcoidosis
• Congenital hepatic fibrosis
• Vinyl chloride
• Drugs
Extrahepaticpre-sinusoidalPortal vein thrombosis due to sepsis* (umbilical, portal pyaemia) or procoagulopathy (thrombotic diseases, oral contraceptives, pregnancy), or secondary to cirrhosis
•
•
•
•
Abdominal trauma, including surgery
Malignant disease of pancreas or liver
Pancreatitis
Congenital
Endoscopic Variceal Band Ligation
Bleeding controlled in 90%
Rebleeding rate 30%
Compared with sclerotherapy:
Less rebleeding
Lower mortality
Fewer complications
Fewer treatment sessions
Management of Uncomplicated Ascites
Definition: Ascites responsive to diureticsin the absence of infection and renal dysfunction
Sodium restriction Effective in 10-20% of cases
Predictors of response: mild or moderate ascites, Urine Na excretion > 50 mEq/day
Diuretics
Should be spironolactone-based
A progressive schedule (spironolactone furosemide) requires fewer dose adjustments than a combined therapy (spironolactone + furosemide)
MANAGEMENT OF UNCOMPLICATED ASCITES
Early Diagnosis ofSBP
Diagnostic paracentesis:
If symptoms / signs of SBP occur
Unexplained encephalopathy and / or
renal dysfunction
At any hospital admission
Diagnosis based on ascitic fluid
PMN count >250/mm3
Rimola et al., J Hepatol 2000; 32:142
Hepatic Encephalopathy Is A Clinical Diagnosis
Clinical findings and history important
Ammonia levels are unreliable
Ammonia has poor correlation with diagnosis
Measurement of ammonia not necessary
Number connection test
Slow dominant rhythm on EEG
Diuretic TherapyDosage
Spironolactone 100-400 mg/day
Furosemide (40-160 mg/d) for inadequate weight loss or if hyperkalemia develops
Increase diuretics if weight loss <1 kg in the first week and < 2 kg/week thereafter
Decrease diuretics if weight loss >0.5 kg/day in patients without edema and >1 kg/day in those with edema
Side effects
Renal dysfunction, hyponatremia, hyperkalemia, encephalopathy, gynecomastia
Management of UncomplicatedAscites
MANAGEMENT OF UNCOMPLICATED ASCITES: DIURETICTHERAPY
TRATTAMENTO DELL’ASCITE NON COMPLICATA
Definizione: Ascite responsiva ai diuretici in assenza di infezione e disfunzione
Riduzione assunzione di Sodio
Effettiva nel 10-20% dei casi
Fattori predittivi di risposta: ascite lieve o moderata, escrezione urinaria di Na > 50 mEq/day
Diuretici
Spironolattone o simili
Una modalità progressiva (spironolactone furosemide) richiede minori aggiustamenti di dose rispettoalla terapia combinata (spironolactone + furosemide)
SINDROME EPATORENALE
• Gestione ospedaliera
• Caratterizzata da insufficienza renale dovuta a severa vasocostrizione renale.
• Tipo I: insufficienza renale severa, a rapida evoluzione. Tipica di pazienti con funzione epatica molto compromessa. La sopravvivenza media è di 2 settimane.
• Tipo II: insufficienza renale relativamente stabile. Tipica di pazienti con ascite refrattaria, ma con funzione epatica non definitivamente compromessa. Sopravvivenza media di 6 mesi.
DIAGNOSI PRECOCE DI SBP
Paracentesi diagnostica:
Se sono presenti sinptomi / segni di SBP
Encefalopatia non spiegata e/o alterazione della
funzione renale At any hospital admission
La diagnosi si basa sulla conta dei PMN nel
liquido ascitico >250/mm3
Rimola et al., J Hepatol 2000; 32:142
ENCEFALOPATIA: DIAGNOSI
• Prima escludere altre cause di danno SNC
• Aumentati livelli di ammoniemia nel 90% dei pazienti ; ma anche nel 69% di pazienti senza encefalopatia
• Il problema è diagnosticare gli stadi iniziali
TRATTAMENTO DELLA SBP
• Eradicare l’infezione
• Prevenire l’insufficenza renale
• Decontaminare l’intestino (profilassi)
TERAPIA DEL PAZIENTE CIRROTICO CON ENCEFALOPATIA PORTO-SISTEMICA
Regole di carattere generale:
• in assenza di segni clinici, valutare periodicamente il paziente, se praticabile con test psicometrici
• porre particolare attenzione alla dieta e agli squilibri idro-elettrolitici
• mantenere l’alvo regolare
• in presenza di segni clinici manifesti ospedalizzare il paziente
STAGING
• la sopravvivenza è determinata principalmente dal grado e dalla progressione della sottostante malattia del fegato (complicanze della cirrosi) piuttosto che dalle dimensioni dell’HCC dall’eventuale presenza di metastasi e dai risultati della terapia chirurgica o loco-regionale.
• pertanto, nella valutazione della prognosi, occorre prendere in considerazione non solo le caratteristiche del tumore (numero e dimensioni dei noduli), ed in particolare la diffusione ai vasi circostanti, ma, soprattutto, le condizioni della funzionalità del fegato e la presenza di complicanze (classe di Child).