Il Parco delle Groane rappresenta un luogo privilegiato per fare esperienza di natura poiché

offre numerose occasioni pratiche per l’osservazione, lo studio e quindi la conoscenza

dell’ambiente naturale. Mediante il contributo di materie diverse può diventare stimolo per

l’approfondimento di tematiche più generali sull’ambiente e per lo sviluppo di

comportamenti più sensibili, attenti e rispettosi nei confronti delle sue molteplici e varie

risorse: naturalistiche, storiche, culturali, artistiche.Attività di educazione ambientale- rivolta agli alunni delle classi seconde della scuola secondaria di primo grado di Barlassina- concordata e progettata dalle insegnanti di ed. artistica e di scienze matematiche - attuata durante lo spazio di compresenza ed. artistica – scienze per l’intero anno scolastico.-prevede attività di laboratorio artistico e scientifico, osservazione ed indagine sul campo, lezioni frontali e/o di gruppo, attività di ricerca.

Obiettivi- Sensibilizzare al rispetto dell’ambiente che ci circonda.- Scoprire e conoscere spazi verdi intorno a noi.- Scoprire ed interpretare la natura utilizzando i diversi sensi.- Sperimentare le capacità di osservazione e di riproduzione grafica di ciò che ci circonda.-Individuare le caratteristiche principali di vegetali ed animali

ContenutiStoria ed evoluzione del Parco.

La storia del ParcoPrima del ‘600 l’altipiano delle Groane era interamente ricoperto da foreste, popolato unicamente da briganti e bestie selvatiche.

Nel ‘600 i nobili edificano sul territorio delle Groane sontuose ville, come villa Arconati a Castellazzo di Bollate, creando sul territorio riserve esclusive di caccia.

Nel ‘700 l’imperatrice d’Austria e del Lombardo-Veneto mette in vendita tutti i terreni comunali boschivi ed incolti per bonificare il territorio. Ma i piccoli proprietari utilizzano i boschi solamente per ricavarne legna da ardere.

L’800 vede le grandi innovazioni della rivoluzione industriale in Italia. Vengono

costruite le prime fabbriche come l’ACNA e la SNIA e la ferrovia

che collega la provincia con Milano, viene aperto il canale Villoresi, viene importato un nuovo forno per la cottura dei mattoni d’argilla, la fornace

Hoffmann. Tutto questo comporta la distruzione dei

boschi e lo sfruttamento di donne e bambini, costretti a lavorare 12

ore al giorno per una minima

paga.

Nel ‘900 il paesaggio delle Groane viene ulteriormente devastato dalle due guerre mondiali. I boschi vengono rasi al suolo ed il territorio

distrutto dai bombardamenti.

Negli anni ‘50 e ’60, in Italia si ha lo sviluppo economico ed industriale, vengono costruiti stabilimenti, strade, nuovi quartieri.

Nel 1976 viene istituito il Consorzio Regionale del Parco delle Groane che si propone di:

Salvaguardare l’ambiente naturale del Parco Acquistare le aree perimetrali del Parco Attrezzare parte delle aree