Il neglect e la consapevolezza dello spazio
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8/14/2019 Il neglect e la consapevolezza dello spazio
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2009 Neuroscienze.netJournal of Neuroscience, Psychology and Cognitive Science
On-line date: 2009-06-17
Il neglect e la consapevolezza dello spazio
di Mario Bonato
Keywords: Neglect, Spazio, Test, Alzheimer
Immaginate di perdere improvvisamente la consapevolezza di quello che accade in una parte dello
spazio che vi circonda. Questo quello che accade nei pazienti con neglect. Chiamata neglect dal
termine inglese, l'eminegligenza spaziale una delle patologie pi frequentemente riscontrate dopo
un danno cerebrale e consiste in un deficit della consapevolezza spaziale. Nella maggior parte dei
casi questo deficit si ha in seguito a lesione del lobulo inferiore del lobo parietale destro, e in
seguito a questa il paziente trascura (neglige) di conseguenza lo spazio sinistro. La lesione pu
essere causata da un ictus che interessi l'arteria cerebrale media, da un tumore o da una lesione
traumatica in sede parietale. Ci sono per anche dei casi, seppur rari, di neglect da lesione frontale
o temporale destra. Anche una lesione sinistra pu causare questa patologia, alcuni studi
addirittura sostengono che in fase acuta post-stroke ci sia una uguale incidenza di neglect da ictusdestro o sinistro. Il minor numero di pazienti stabilizzati con neglect e lesione sinistra sarebbe
giustificato dal fatto che il neglect da lesione sinistra ha una remissione spontanea e molto rapida.
Recenti studi hanno inoltre riportato casi di neglect in pazienti negli stadi avanzati della malattia di
Alzheimer, dimostrando la possibilit di insorgenza anche da un contesto di degenerazione
globalizzata e non solo da lesioni focali. Esistono tre tipi di neglect, per quelle che sono
probabilmente le fondamentali rappresentazioni dello spazio; solitamente queste tre forme si
presentano assieme ma in alcuni pazienti dissociano. Il neglect dello spazio personale impedisce al
paziente la consapevolezza dell'emisoma controlesionale. Pazienti che presentano questa patologia
allo stato puro dimenticheranno di vestirsi, lavarsi e pettinarsi nella met del corpo contolesionale.
Il neglect dello spazio peripersonale riguarda quello spazio "attorno" al corpo delimitato dai
movimenti di raggiungimento. Si tratta dunque di una sorta di "guscio" che, nei pazienti conneglect, non arriva alla consapevolezza per la met controlesionale, tanto che questi ignorano gli
oggetti presenti sulla parte sinistra di un tavolo al quale sono seduti, oppure non mangiano dalla
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invece la sistematica omissione di una met degli oggetti, indipendentemente dal fatto che questi si
trovino nello spazio di destra o di sinistra. L'object-centeredneglect infine, riguarda gli stimoli
sequenziali. E' stato descritto in una paziente che ometteva le prime lettere delle parole,
indipendentemente dal fatto che queste fossero orientate da sinistra a destra o dall'alto in basso
(Caramazza e Hills, 1990). Bisogna per aggiungere che numerosi aspetti di questa patologia cisono ancora sconosciuti. Un esempio potrebbe essere lo studio di Marshall e Halligan (1995) sulla
percezione di stimoli a due livelli. Il presupposto iniziale consiste nel fatto che ormai
riconosciuta la superiorit dell'emisfero destro nel trattare le configurazioni complesse e la
struttura, e quella dell'emisfero sinistro per i particolari. Nonostante questo dato abbastanza fermo,
Marshall e Halligan descrivono un comportamento particolare di un paziente con neglect sinistro
da lesione destra. Presentandogli degli stimoli gerarchici costituiti da lettere (ad esempio una
grossa "X" formata da tante piccole "H") il paziente era perfettamente in grado di identificare
quale fosse la lettera al livello globale (X). Al tempo stesso per, se gli veniva chiesto di barrare le
piccole lettere "H" egli ometteva tutte quelle a sinistra. Questo studio ci dimostra la possibilit di
trovare ulteriori dissociazioni in questa patologia (in questo caso la possibilit di elaborazione
implicita della struttura di uno stimolo in assenza di consapevolezza totale delle sua parti). Sempre
pi spesso il neglect non viene descritto come un disturbo unitario ma come un complesso insieme
di deficit di consapevolezza, attenzione e rappresentazione spaziale. Spesso i pazienti con neglect
sono completamente anosoagnosici: non hanno cio consapevolezza del proprio deficit. A questo
bisogna aggiungere che spesso il neglect si presenta in associazione con emiparesi sinistra, visto
che la corteccia motoria abbastanza vicina all'"area critica" per il neglect. Ebbene, i pazienti
anosoagnosici non solo tendono a negare il neglect, ma addirittura possono arrivare a negare la
paralisi, affermando, ad esempio, che non riescono a muovere il braccio o la gamba perch sono
"stanchi". In casi estremi i pazienti possono arrivare a sostenere che l'emisoma paralizzato non
appartenga al loro corpo (emisomatoagnosia). Un fenomeno di comune riscontro nei pazienti con
neglect la alloestesia: il riferire stimoli presentati a sinistra come percepiti a destra. Questofenomeno si pu rilevare anche quando i pazienti copiano un disegno riportando a destra le
componenti che erano invece presenti a sinistra (allochiria). Da queste osservazioni cliniche
potremmo dedurre sia che l'area parietale destra fortemente implicata nei processi di
consapevolezza sia che abbiamo ulteriori prove che l'informazione spaziale viene conservata fino
ai processi superiori di elaborazione. Talvolta il neglect si presenta in una forma pi lieve:
l'estinzione. In questa patologia, considerata da alcuni un disturbo a s stante il paziente, se gli
vengono presentati due stimoli contemporanei bilateralmente, riferisce di percepire solo quello a
destra.Se invece gli si presenta solo uno stimolo a sinistra egli non avr nessun problema nella sua
detezione. L'estinzione non va confusa con la simultanagnosia, in cui il paziente non riesce a
percepire contemporaneamente due oggetti diversi, indipendentemente dalla loro lateralizzazione.
La riabilitazione del neglect fortunatamente facilitata dal fatto che la patologia spesso regredisce
spontaneamente. Una delle metodiche utilizzate l'utilizzo di speciali "occhiali" che deviano lo
spazio percepito a destra. Portandoli a lungo, il paziente impara a ristrutturare la propria
percezione spaziale spostando maggiormente l'attenzione a sinistra. Una volta tolti, dunque, sar
portato spontaneamente a dirigere l'attenzione verso sinistra.
Bibliografia
Bisiach, E., Luzzatti, C. (1978). Unilateral neglect of representational space. Cortex, 14, 129-133.
Caramazza, A., Hills, A.E. (1990). Spatial representation of words in the brain implied by studies
of a unilateral neglect patient. Nature, 369, 267-269.
Halligan, P.,W., Fink, G., R., Marshall, J.,C., Vallar, G. (2003). Spatial cognition: evidence from
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Marshall, J.,C., Halligan, P.,W. (1995). Seeing the forest but only half of the trees. Nature 373,
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Ldavas, E., Paladini, R., Cubelli, R. (1993). Implicit associative priming in a patient with left
visual neglect. Neuropsychologia, 31, 1307-1320.
Robertson, I., H., Halligan, P., W. Spatial neglect. A clinical handbook for diagnosis and
treatment. Psychology Press Ltd., Hove, 1999.
Vallar, G. (1998). Spatial hemineglect in humans. Trends in Cognitive Sciences, 2, 87-97.
Zorzi, M., Priftis, K. , Umilt, C. (2002). Brain damage: Neglect disrupts the mental number line.
Nature, 417, 138-139.
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