Il Mercato Arte_ l'Analisi Della Crisi

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1 IL MERCATO DELL’ARTE 2009| Art Magazine Arcadja http://www.arcadja.com/artmagazine/ IL MERCATO DELLARTE: LANALISI DELLA CRISI a cura di ELENA LANZANOVA & SILVIA BOSI

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1 IL MERCATO DELL’ARTE 2009| Art Magazine Arcadja http://www.arcadja.com/artmagazine/

IL MERCATO DELL’ARTE:

L’ANALISI DELLA CRISI

a cura di

ELENA LANZANOVA & SILVIA BOSI

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2 IL MERCATO DELL’ARTE 2009| Art Magazine Arcadja http://www.arcadja.com/artmagazine/

n questo report cercheremo di illustrare le tendenze del mercato dell'arte

nell'ultimo periodo. In particolare, ci concentreremo sul primo trimestre

del 2009. Grazie ad un'analisi dei trend di lungo periodo e dei risultati degli

ultimi tre mesi, vi permetteremo di avere una visione di quanto sta accadendo

e di capire come si evolverà il mercato nei prossimi mesi.

L'ARTE NELLA GRANDE CRISI

COME NEL 1929?

Negli ultimi anni si è vociferato spesso dell'arrivo di una crisi finanziaria che

avrebbe portato conseguenze negative anche nel mercato dell'arte.

Questa cattiva premonizione iniziò a concretizzarsi nell'estate 2007. La crisi dei

mutui subprime negli Stati Uniti e le brutte sorprese che molti colossi finanziari

avevano rivelato (vedi i casi Citygroup o Société Générale) avevano condotto

alcuni osservatori a temere il peggio per il mercato dell'arte. Con toni

apocalittici si prospettava un semiparalisi del settore. Di fatto, non si è

verificato nulla di tutto ciò: le vendite autunnali prima, e quelle invernali e

primaverili poi, si dimostratono al di sopra delle più rosee aspettative. Il

mercato risultò sanissimo, i prezzi continuarono a salire e aggiudicazioni

clamorose godettero di una grande risonanza mediatica.

Purtroppo questo periodo positivo per l'economia dell'arte durò veramente

poco. Il mese di settembre dello scorso anno portò con sé il tracollo finanziario

dello zio Sam, la Lehman Brothers Holding Inc. andò a fondo sotto il peso di

un'esposizione di 46 miliardi di dollari su strumenti derivati legati ai subprime.

La storica società attiva nei servizi finanziari annunciò l'intenzione di avvalersi

del Chapter 11, la procedura di “fallimento pilotato” previsto dalla legge

americana, e Wall Street iniziò a porre seri interrogativi sul futuro

dell'industria del lusso. Ci furono ripercussioni per tutti.

I

Giorgio De Chirico

“Composition mètaphysique”

Stimato $6.000.000,00 –$ 8.000.000,00 Aggiudicato a 4.781.981,28 € Christie's New York 5 Novembre 2008

Jean Michel Basquiat

“Untitled (Boxer)”

Aggiudicato a 10.608.378,44 € Christie's New York 12 Novembre 2008

Alberto Burri

“Combustione Plastica”

Stimato $ 1.186.400,00 - $ 1.779.600,00 Aggiudicato a € 940.884,92 Christie's Londra 11 Febbraio 2009

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Mentre dagli uffici della Lehman Brothers uscivano ex dipendenti con i loro

scatoloni, gli operatori del mercato dell'arte ponevano domande sul loro

futuro con molta preoccupazione, cosa che non accadeva dai primi anni

novanta. A quei tempi la caduta verticale del mercato immobiliare e azionario

giapponese aveva causato una pesantissima flessione delle quotazioni

dell'arte.

Dopo un periodo in cui si registravano record a catena, il vento cambiò

improvvisamente. Gli speculatori giapponesi che avevamo giocato al continuo

rialzo nelle aste persero il sostegno del sistema bancario e di conseguenza il

mercato dell'arte andò a rotoli.

Dalla crisi del 1989 si uscì solamente negli anni novanta, quando i prezzi

ripresero a crescere. Il trend positivo ebbe una frenata nel settembre 2001 con

il crollo delle Torri Gemelle che bloccò per giorni il sistema finanziario degli

Stati Uniti. Sotheby's decise di rinviare a data da destinarsi le sue aste

newyorkesi e il magnate Arnault dovette sostenere la Phillips dopo il flop

dell’asta del 14 settembre. Altrove, però, i collezionisti acquistavano come se

nulla fosse e già a novembre la Grande Mela rialzò la testa.

John Currin

“Nice 'N easy”

Stimato $ 3.500.000,00 - $ 4.500.000,00 Aggiudicato a 4.234.349,55 €

Sotheby's New York 11 Novembre 2008

Edgar Degas

“Danseuse au repos”

Aggiudicato a 29.036.999,29 € Sotheby's Londra 3 Novembre 2008

Kees Van Dongen

“La cuirasse d'or”

Stimato $ 2.194.500,00 - $ 3.657.500,00 Aggiudicato 3.208.826,70 €

Christie's Londra 4 Febbraio 2009

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1926 1927 1928 1929 1930 1931 1932 1933 1934 1935 1936

1929: la grande depressione

Indice Dow Jones Indice Mei Moses - All Art

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1972 1973 1974 1975 1976 1977 1978 1979 1980 1981 1982

Gli anni 70 e lo shock petrolifero

Indice Dow Jones Indice Mei Moses - All Art

GRAFICO 1: la grande depressione non ebbe ricadute sul mercato dell’arte. A quei tempi pero’

l’arte era per pochi. (FONTE ARTE - MONDADORI)

GRAFICO 2: dalla seconda metà degli anni 70 lo shock petrolifero impone all’economia di cercare

altre fonti di reddito, l’arte è presa d’assalto. (FONTE ARTE - MONDADORI)

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LA STORIA SI RIPETE: IL 1989

Bisogna che ci rendiamo conto che la situazione economica internazionale è

paragonabile solo a quella del 1989. La crisi globale non ha colpito solamente

gli americani e gli europei, ma anche i magnati di Paesi Arabi, Cina e India paesi

con un’economia in forte crescita e tendenzialmente immuni alle crisi.

I grandi investitori finanziari internazionali sono infatti anche i maggiori

compratori di opere d’arte e secondo alcuni studi, i manager di hedge fund

investono un'elevata percentuale dei loro guadagni in acquisti di arte

contemporanea. Una moda quindi, non solo un investimento.

Proprio questa intrinseca connessione tra il mondo dell'alta finanza e quello

dell'arte ha fatto temere che la crisi di ripercuotesse su quest'ultimo. Analisi

confermata visto che i primi segnali di crisi giungono proprio dalle vendite di

contemporaneo.

Sta iniziando un nuovo ciclo economico ed è difficile immaginare andamenti

positivi nella crisi. I segnali più evidenti sinora riguardano quindi quella parte

del mercato che è stata maggiormente colpita dalla crisi e che ritiene ormai

troppo costoso l'acquisto di opere d'arte. La classe media appare sempre più

preoccupata dall’incertezza della propria condizione economica e questo

comporta un allontanamento da quelli che vengono considerati beni

secondari, come gli oggetti di lusso e gli acquisti di opere d'arte. Ma non solo,

anche il mercato d'arte di fascia alta è stato colpito portando ad una caduta

sulla quotazione degli artisti più affermati. Una minore disponibilità monetaria

del pubblico, infatti, non può che ripercuotersi sulla capacità di acquisto,

portando ad un abbassamento dei prezzi anche per opere di risonosciuto

valore artistico ed economico. Tutti gli analisti si aspettavamo un crollo del

solo mercato medio ed invece il crollo ha avuto inzio proprio da quello alto. A

questo punto cosa ci dobbiamo aspettare dal 2009?

Edgar Degas

“Petite danseuse de quatorze ans”

Stimato: 9.000.000,00 GBP – 12.000.000,00 GBP Aggiudicato a 14.675.651,07 € Sotheby's Londra 3 Febbraio 2009

Lucio Fontana

“Concetto Spaziale”

Stimato: $ 5.000.000,00 – $ 7.000.000,00 Aggiudicato a 4.953.657,19 € Sotheby's Londra 5 Febbraio 2009

Juan Gris

“Livre, pipe et verres”

Stimato: $ 12.500.000,00 - $ 18.500.000,00 Aggiudicato a 16.163.558,66 € Christie's New York 6 Novembre 2008

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1988 1989 1990 1991 1992 1993

1980 - 1990

Indice Dow Jones Indice Artinvestments

GRAFICO 3: la crisi di liquidità degli speculatori soprattutto orientali creò una caduta verticale del

mercato, ma le case d’asta non furono abbastanza rapide da creare un’alternativa. (FONTE ARTE

- MONDADORI)

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5 IL MERCATO DELL’ARTE 2009|

SETTEBRE 2001? NIENTE A CONFRONTO

I maggiori economisti internazionali sono

crisi dei mercati finanziari e immobiliari

anche il sistema Arte. L'economia sta

direzione. Secondo gli analisti l'anno nuovo può

anni Novanta quando i prezzi scesero del

Il mercato dell'arte non subirà una sconfitta,

dovuta a due semplici ragioni. La prima è

choc generata dalla crisi per un po' di tempo limiterà il potere d'acquisto dei

collezionisti. La seconda ragione è che

assistito ad una scarsa selezione tra artisti validi e non. Questo porterà ad un

lavoro di ricerca e di conoscenza molto

richiesto fino a ieri, la critica troverà il suo peso nel mercato

periodo di difficoltà economica le case d'asta non potranno più sovrastimare

lavori in vendita per far gioco ai mercanti; le gallerie non potranno più

promuovere opere di autori deboli sul piano artistico a prezzi esorbitanti,

nemmeno i collezionisti riusciranno a sostenerli. In questo sist

dopo un basso ciclo di scambi dovuto all'impoverimento generale, usciranno a

testa alta solo coloro che avranno investito in opere di

indipendentemente dal prezzo. Il movimento delle opere sul mercato

restringerà, ma la qualità, e soprattutto l’Arte, non potranno

30

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2000 2001 2002

Settembre 2001

Indice Dow Jones

GRAFICO 4: nonostante lo shock delle borse dopo l

mai accusato una vera crisi. (FONTE ARTE

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CONFRONTO

sono ormai d’accordo nel dichiarare che la

nziari e immobiliari comincia a influenzare pesamente

. L'economia sta cambiando. Nessuno può dire in quale

analisti l'anno nuovo può essere paragonato ai primi

prezzi scesero del 44% in due anni.

Il mercato dell'arte non subirà una sconfitta, ma piuttosto una correzione

ragioni. La prima è che il logico propagarsi dell'onda di

per un po' di tempo limiterà il potere d'acquisto dei

collezionisti. La seconda ragione è che in questo ultimo periodo abbiamo

selezione tra artisti validi e non. Questo porterà ad un

lavoro di ricerca e di conoscenza molto più approfondito rispetto a quello

, la critica troverà il suo peso nel mercato. Inoltre in questo

se d'asta non potranno più sovrastimare i

mercanti; le gallerie non potranno più

sul piano artistico a prezzi esorbitanti,

riusciranno a sostenerli. In questo sistema economico,

di scambi dovuto all'impoverimento generale, usciranno a

solo coloro che avranno investito in opere di qualità,

indipendentemente dal prezzo. Il movimento delle opere sul mercato si

e soprattutto l’Arte, non potranno che giovarne.

Philip Guston

“Beggar's Joys”

Aggiudicato a 7.883.407,03 Sotheby's New York11 novembre 2008

Damien Hirst

“The Golden Calf”

Stimato:8.000.000,00 GBP Aggiudicato a 12.993.283,91 Sotheby's Londra16 settembre 2008

Wassily Kandinsky

“Studie zu Improvisation 3”

Stimato:$15.000.000,00 Aggiudicato a 13.117.715,62 Christie's New York06 Novembre 2008

2003 2004 2005 2006

Settembre 2001

Indice Artinvestments

nonostante lo shock delle borse dopo l’11 settembre il mercato dell’arte non ha

(FONTE ARTE - MONDADORI)

Art Magazine Arcadja http://www.arcadja.com/artmagazine/

Philip Guston

“Beggar's Joys” Aggiudicato a 7.883.407,03 € Sotheby's New York 11 novembre 2008

Damien Hirst

“The Golden Calf”

Stimato: 8.000.000,00 GBP - 12.000.000,00 GBP Aggiudicato a 12.993.283,91 € Sotheby's Londra 16 settembre 2008

Wassily Kandinsky

“Studie zu Improvisation 3”

Stimato: $15.000.000,00 - $20.000.000,00 Aggiudicato a 13.117.715,62 € Christie's New York 06 Novembre 2008

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6 IL MERCATO DELL’ARTE 2009|

INTERNATIONAL AUCTIONS:

n questa sezione potrete scoprire ciò che sta accaden

due maggiori case d'asta del mondo: Christie's e Sotheby's. Anal

direzione del mercato più tradizionale, definire ciò che sta accadendo nei vari settori d'arte e ipotizzare un futuro

per il mercato dell'arte.

IL SETTORE DEL CONTEMPORANEO:

Quella mattina mi sono svegliato e ho visto

che i giornali l'avevano chiamato lunedì

nero. Me la sono fatta sotto. Pensavo che

forse non avrebbero venduto nulla. La gente

mi guardava, e pensavo che stessero per

scannarmi. Non sapevo che cosa stava per

accadere con le banche che collassavano

(Damien

Così Hirst ricorda la sua sensazione sul mercato

dell'arte alla vigilia dell'arcinota asta “Beautiful inside

my head forever” organizzata presso la Sotheby's di

Londra il 15 e 16 settembre. In effetti il clima pre

vendita non era dei migliori. Alcune indiscrezi

davano il fallimento ormai certo, a causa della perdita

del giorno precedente del 8% del titolo di Sotheby's

Wall Street. Ma il Bad Boy dell'arte inglese uscì

dall’asta a testa alta, ben resistendo a tutto quel

trambusto economico. Solo nella prima

infatti, il protagonista strabiliò il mercato dell'arte con

un incasso stratosferico di 70.545.100 sterline

90 milioni di euro), con 54 opere aggiudicate su 56 e

con un record straordinario: “The Golden Calf”, un

vitello in formaldeide, stimato tra gli 8 e i 12 mi

di sterline, fu battuto a ben 12.993.283,91 euro

Mentre nella seconda tornata ottenne un incasso pari

a 40.919.700 sterline.

“Beautiful inside my head forever” di Damien Hirst

può essere considerata l'ultima apoteosi

del contemporaneo. Da quel momento in poi

miraggio di un'economia solida iniziò a

portando con sé i primi venti di crisi. Ne è

dimostrazione l'asta di arte contemporanea cinese del

5 ottobre alla Sotheby's di Hong Kong

I

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AUCTIONS: CHRISTIE'S E SOTHEBY'S

n questa sezione potrete scoprire ciò che sta accadendo nel mercato internazionale esplorando le vendite delle

mondo: Christie's e Sotheby's. Analizzando i loro risultati potrem

direzione del mercato più tradizionale, definire ciò che sta accadendo nei vari settori d'arte e ipotizzare un futuro

CONTEMPORANEO: NON POTEVA DURARE

Quella mattina mi sono svegliato e ho visto

l'avevano chiamato lunedì

nero. Me la sono fatta sotto. Pensavo che

forse non avrebbero venduto nulla. La gente

mi guardava, e pensavo che stessero per

scannarmi. Non sapevo che cosa stava per

accadere con le banche che collassavano.

amien Hirst)

Hirst ricorda la sua sensazione sul mercato

Beautiful inside

” organizzata presso la Sotheby's di

Londra il 15 e 16 settembre. In effetti il clima pre-

vendita non era dei migliori. Alcune indiscrezioni

, a causa della perdita

del 8% del titolo di Sotheby's a

Ma il Bad Boy dell'arte inglese uscì

resistendo a tutto quel

prima sessione,

il protagonista strabiliò il mercato dell'arte con

incasso stratosferico di 70.545.100 sterline (circa

90 milioni di euro), con 54 opere aggiudicate su 56 e

“The Golden Calf”, un

tra gli 8 e i 12 milioni

12.993.283,91 euro.

Mentre nella seconda tornata ottenne un incasso pari

“Beautiful inside my head forever” di Damien Hirst

può essere considerata l'ultima apoteosi nel mercato

del contemporaneo. Da quel momento in poi il

di un'economia solida iniziò a svanire

portando con sé i primi venti di crisi. Ne è

arte contemporanea cinese del

5 ottobre alla Sotheby's di Hong Kong. La vendita si

concluse con 2/3 dei lotti invenduti e un fatturato

pari alla metà della stima minima: soltanto

90.519.250 HKD. Questo risultato fu uno dei primi

segnali di incertezza per il mercato dell'arte

contemporanea stava “soffrendo

moltiplicato esponenzialmente i prezzi nel 2007

aveva aperto il mercato all’Asia

sostengono che la Cina sarà un mercato molto colpito

dalla crisi. La base del collezionismo è ridotta e si

muove soprattutto per investimento

opere cinesi contemporanee si vende in Occidente, e

proprio i cinesi che hanno

mercato occidentale soffriranno di più.

Segnali contrastanti giungono

Sales”, le aste di arte italiana del dopoguerra

organizzate a Londra ogni ottobre da

Sotheby's. Anche se quest’ultima parla

risultato del 20 ottobre 2008

anni scorsi (totale dell'asta: 13.583.725 sterline), e

qualche notevole aggiudicazione come una scultu

di Lucio Fontana( 1.35 milioni di euro) e s

invenduti su 52 opere battute all’asta

sorprendente visto che nei giorni precedenti la media

degli invenduti era stata pericolosamente

50%. A soffrire di più, invece,

un’importante contrazione del fatturato. Con un

totale d'asta di 11.010.400 pounds e 15 invenduti su

48 opere. Alla radice di tutto ciò sicuramente

rapporto troppo basso tra sti

all’incanto.

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esplorando le vendite delle

izzando i loro risultati potremo indicare la

direzione del mercato più tradizionale, definire ciò che sta accadendo nei vari settori d'arte e ipotizzare un futuro

se con 2/3 dei lotti invenduti e un fatturato

ri alla metà della stima minima: soltanto

Questo risultato fu uno dei primi

per il mercato dell'arte: l’arte

contemporanea stava “soffrendo”, la stessa che aveva

icato esponenzialmente i prezzi nel 2007 e che

aveva aperto il mercato all’Asia. Per questo gli esperti

a Cina sarà un mercato molto colpito

a base del collezionismo è ridotta e si

muove soprattutto per investimento, il 95% delle

opere cinesi contemporanee si vende in Occidente, e

proprio i cinesi che hanno sostenuto più volte il

mercato occidentale soffriranno di più.

gono anche dalle “Italian

”, le aste di arte italiana del dopoguerra

a Londra ogni ottobre da Christie's e da

Anche se quest’ultima parla di trionfo per il

del 20 ottobre 2008 in linea a quello degli

totale dell'asta: 13.583.725 sterline), e

qualche notevole aggiudicazione come una scultura

di Lucio Fontana( 1.35 milioni di euro) e solo 7

battute all’asta. Un risultato

sorprendente visto che nei giorni precedenti la media

pericolosamente vicina al

soffrire di più, invece, Christie's che ha visto

importante contrazione del fatturato. Con un

totale d'asta di 11.010.400 pounds e 15 invenduti su

. Alla radice di tutto ciò sicuramente il

stima e qualità delle opere

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11 E 12 NOVEMBRE 2008:

LA PRIMA EVIDENTE CONTRAZIONE DEL MERCATO Il lungo capitolo della storia delle aste di arte contemporanea si conclude l'11

novembre da Sotheby's e il 12 da Christie's con l'offerta di due cataloghi serali

i cui lotti erano stati valutati e consegnati la scorsa estate, con una situazione

dei mercati molto diversa.

Su entrambi i cataloghi gravava una gran quantità di consegne protette da

garanzie, che rischiavano di essere un fardello molto pesante per i bilanci delle

case d'asta. Sotheby's affrontò la questione abbassando il valore registrato

delle opere in oggetto e così facendo veicolò una flessione del valore delle

proprie azioni. Quanto a Christie's, il proprietario François Pinault, non accettò

di assicurare con il suo patrimonio i lotti garantiti, rispedendo la palla alle

banche d'appoggio della società. I risultati non si sono fatti attendere, con una

perdita di 40 milioni di dollari per ciascuno dei due cataloghi.

L'11 novembre 2008 la Sotheby's di New York ottenne un totale di

125.131.500 dollari (99.995.000 euro) e un venduto per lotto del 68.2%,

mentre il top lot dell'asta andò a “Archisponge (RE11)” di Yves Klein

acquistata da un anonimo offerente telefonico per 21.3 milioni di dollari (17

milioni di euro). Molti altri lotti furono al centro di accese competizioni e alla

fine dell'asta le serie di aggiudicazioni confermarono che andarono battuti lotti

alla stima minima o al di sotto di essa; tali valori divennero inevitabilmente la

nuova quotazione massima delle aste successive, segnando la prima

contrazione evidente del mercato.

Anche da Christie's New York non si riuscì ad aver la meglio sulla crisi. La

bravura del banditore Christopher Burge nel coordinare le offerte tra sala e

telefono, avevano fatto pensare che la vendita potesse sfidare la tendenza del

mercato. Poi è stato il turno di “Study for Self-Portrait” di Francis Bacon:

consegnata dal collezionista newyorchese George Weiss, non ricevette

neanche un'offerta. L'unsold del capolavoro di Bacon gettò scompiglio nel

mercato dell'artista irlandese, in genere molto solido, che tra il novembre del

2007 e l’ottobre del 2008 aveva venduto 14 opere con un fatturato

complessivo di quasi 400 milioni di dollari.

Le ripercussioni non si fecero attendere: 9 dei 13 lotti successivi rimasero

invenduti. La “Post War and Contemporary Art – Evening Sale” si concluse

con un incasso di “soli” 113.627.500 dollari (90.756.000 euro).

LA PAUSA NATALIZIA

Passiamo ora alle aste di arte contemporanea del mese di Febbraio. Tutti gli

economisti aspettavano con trepidazione la Contemporary Art Evening di

Sotheby's a Londra per vedere se il mercato avesse ancora qualche speranza

di “sconfiggere” la grande crisi.

Purtroppo il miracolo non è avvenuto.

Nonostante ciò non si può affermare che l'asta londinese del 5 febbraio sia

stata un totale fallimento. Con un risultato complessivo di 17.879.250 di

Francis Bacon

'Study For Self Portrait No 1 1964'

INVENDUTO Christie's New York 12 Novembre 2008

DA CHRISTIE'S NEW YORK

“STUDY FOR SELF-PORTRAIT” DI

FRANCIS BACON NON RICEVETTE

NEANCHE UN'OFFERTA. TRA IL

NOVEMBRE DEL 2007 E

L’OTTOBRE DEL 2008 BACON

AVEVA VENDUTO 14 OPERE CON

UN FATTURATO RECORD DI QUASI

400 MILIONI DI DOLLARI.

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8 IL MERCATO DELL’ARTE 2009| Art Magazine Arcadja http://www.arcadja.com/artmagazine/

sterline e 25 lotti venduti su 27, l’epilogo non è stato tragico. Solo tanta

amarezza nel vedere un catalogo composto da pochi pezzi e per di più

proposti al pubblico in sala a stime molto basse e il grande protagonista di

quest’asta che non impressiona. Una bellissima opera intitolata “Concetto

Spaziale” di Lucio Fontana, presentata al pubblico in sala con una stima di 5-

7 milioni di sterline, è stata venduta per soli 4.953.657,19 pounds. Anche da

Christie's, lo scorso 11 febbraio, non è andata meglio. Un bellissimo dipinto di

Francis Bacon (“Man in Blue VI” stima 4-6 milioni di sterline) ed una

straordinaria tela di Mark Rothko (“Green, Blue, Green on Blue” stima 2.5-

3.5 milioni di sterline) sono rimasti invenduti gettando scompiglio nel mondo

dell'arte e confermando così la discesa verticale del mercato all’inizio di

quest’anno. Il settore dell'arte contemporanea sta affrontando una grave crisi

e l'asta londinese ne è stata l'ennesima testimonianza. Su un catalogo con

moltissime opere di raffinata qualità artistica sono rimasti invenduti ben 8

pezzi su 31 e la vendita ha totalizzato solo 8.392.750 sterline.

IMPRESSIONISMO E MODERNO: IL MERCATO TIENE ANCORA Il pessimismo dovuto ai crolli finanziari verificatosi nel settembre 2008 con il

crollo della Lehman Brothers, hanno portato tutti gli operatori del mercato

dell'arte a una discreta dose di cautela nell'approcciarsi alle vendite.

Non sappiamo bene cosa ci riservi il 2009. Dopo un periodo in cui le case

d’asta registravano record a catena con l’arte contemporanea il vento è

improvvisamente cambiato. A questo punto gli investitori si sono posti la

domanda di quali strategie bisogni attuare con il nuovo anno. La risposta è che

sicuramente non conviene allontanarsi dal sistema economico dell’arte, visto

che con la previsione di tempi difficili, in cui i valori reali di mercato saranno

risistemati, sarà possibile concludere ottimi affari nell’arte moderna. Chi potrà

spendere godrà delle disgrazie altrui, saranno molti ad avere bisogno di trarre

liquidità le proprie collezioni per far fronte alle difficoltà economiche. Per un

certo lasso di tempo, sarà facile vedere in vendita lavori selezionati e di alta

qualità prorio di arte moderna.In virtù di questo principio sarà più facile

affacciarsi al mercato dell'arte impressionista. Investire su opere di un certo

rilievo storico e di quan grande qualità estetica, significherà anche mettersi

al riparo da improvvise svalutazioni economiche.

Chiarmente non dobbiamo aspettarci di aver trovato la Panacea perchè i venti

di crisi colpiranno anche questo settore. Le prime avvisaglie le abbiamo avute

il 3 novembre 2008, quando la Sotheby's di New York decise di ritirare

dall'asta la sua star, un “Arlecchino” di Picasso stimato 24 milioni di euro, per

timore che andasse invenduto. Eppure, quella stessa sera, “Composizione

Suprematista” di Malevic passò di mano per quasi 47 milioni di euro, cifra

record per l'artista e fra le più elevate mai pagate per un dipinto russo, a

riprova di una tendenza focalizzata sulla qualità molto raffinata. Nelle tre

sessioni autunnali del 2008 con Impressionist and Modern, Sotheby's ha

venduto un totale di 250.630.000 dollari, contro i 331.500.000 dollari dello

stesso periodo del 2007.

Franz Kline

“Mars Black and White”

Stimato: $4.000.000,00 - $6.000.000,00

Aggiudicato a 4.018.592,61 € Christie's New York 12 Novembre 2008

Jeff Koons

“Stacked”

Stimato: 2.200.000,00 GBP - 3.200.000,00 GBP

Aggiudicato a 3.192.057,26 € Sotheby's Londra

5 Febbraio 2009

Casimir Malevic

“Suprematist Composition”

Aggiudicato a 47.034.961,20 € Sotheby's New York 03 Novembre 2008

Page 9: Il Mercato Arte_ l'Analisi Della Crisi

9 IL MERCATO DELL’ARTE 2009| Art Magazine Arcadja http://www.arcadja.com/artmagazine/

Anche da Christie's la situazione non è stata delle migliori. La prima sessione

degli “Impressionist & Modern” del 6 novembre ha subito fornito l'impressione

d'essere in linea con le tendenze evidenziate dalla Sotheby's con una media del

46% di unsold. Nella serata con la Evening Sale si è osservato un inizio forte

grazie all'aggiudicazione record di un Juan Gris del 1915 venduto per

16.163.558,66 euro, contro una stima di 12.5-18.5 milioni di dollari. Anche il

Kandinsky di copertina è stato venduto per 16.882.500€. Purtroppo dopo

un'apertura positiva, nel corso dell'asta sono arrivati numerosi invenduti. A

migliorare sensibilmente la media ha concorso l’asta “Work on Paper”: il

mercato delle opere su carta di medio-basso prezzo ha mostrato di tener

meglio rispetto a quello dei grandi capolavori. La media degli invenduti nelle

tre aste di Christie's (Evening, Day e Work on Paper) è stata pari al 37.3% e

l’incasso totale delle tre giornate è stato di 171.250.725 dollari rispetto ai

472.981.100 dollari ottenuti con le analoghe aste nel 2007.

Dopo la conclusione degli Impressionist and Modern di New York, Sotheby's il 3

febbraio 2009 ha allestito un catalogo ridotto a solo 30 opere, con delle stime

che se paragonate al novembre 2008 apparivano inferiori in media del

40/60%. Il totale raggiunto è stato di 30.513.800 pounds, un totale fallimento.

Gli unsold (ben 10 su 30), annoverano un Modigliani, un Macke, un Dèrain e

soprattutto uno straordinario Pissarro (stima 2-3 milioni di sterline) e uno

meraviglioso Degas (stima 2.5 - 4.5 milioni di sterline). Venduta invece per

14.675.651,07 euro( superando i 9-12 milioni di stima), la scultura di Degas.

Anche la “Impressionist and Modern Art Evening Sale” da Christie’s, il 4

febbraio 2009, non ha avuto risultati strepitosi, ma sicuramente un andamento

brillante e che nessuno osava sperare. Con un totale di 63.428.750 sterline e 39

lotti venduti (solo 8 unsold), la casa d’aste londinese ha dimostrato una grande

professionalità capace di far fronte alla crisi. Già dai primi lotti i quattro Van

Dongen hanno ottenuto indiscutibile successo. "Femme aux deux colliers"

stimato 300-600 mila sterline è arrivato a 1.472.200,50 euro. Un magnifico

Modigliani, valutato 3.5-5.5 milioni, è arrivato a 6.537.250 sterline.

Protagonista dell'asta un Monet del 1876 intitolato “Dans la prairie “ , che è

stato aggiudicato a 12.450.158,99 euro. Due semplici ingredienti per questo

inaspettato successo: opere di raffinatezza estetica e basi d’asta molto basse.

Un buon risultato considerando il periodo di bufera economica, ma piuttosto

deludente se paragonato anche solo alle aste newyorkesi di 6 mesi fa. Con

valori certo lontani dalle equivalenti vendite del febbraio 2008, quando

Sotheby's aveva totalizzato 117 milioni di sterline e Cristhie's 105.4 milioni,

queste aste, anche aiutate dalla sterlina debole, hanno comunque portato

risultati rassicuranti per il mercato dell’arte Moderna.

Amedeo Modigliani

“Femme aux cheveux rouges”

Stimato: $1.500.000,00 - $2.000.000,00 Aggiudicato a 1.469.389,35 € Sotheby's New York 03 novembre 2008

Claude Monet

“Dans la prairie”

Aggiudicato a 12.450.158,99 € Christie's Londra 04 Febbraio 2009

Richard Serra

“12-4-8”

Stimato: $2.000.000,00 - $3.000.000,00 Aggiudicato a 1.280.350,63 € Sotheby's New York 03 Novembre 2008

Page 10: Il Mercato Arte_ l'Analisi Della Crisi

10 IL MERCATO DELL’ARTE 2009| Art Magazine Arcadja http://www.arcadja.com/artmagazine/

OLD MASTER: IL MERCATO REGGE

Tra settembre 2008 e febbraio 2009 le aste dedicate

agli Old Master, anche in un periodo di grande crisi,

hanno lanciato segnali positivi. Naturalmente, come

da tempo illustrano gli esperti, le quotazioni sono

fortemente sostenute dall'alta qualità delle tele poste

all'incanto. Un capolavoro infatti rimane sempre tale

ed è in grado di affrontare i momenti critici del

mercato passandovi pressochè indenne. Un ottimo

investimento quindi, ma non alla portata di tutte le

tasche.

I grandi collezionisti possono permettersi opere di

grande impatto economico, avanzando la paura delle

perdite finanziarie. Il mercato degli Old Master segue

infatti logiche del tutto diverse da quelle del mercato

contemporaneo. Qui i collezionisti investono, non

speculano, e gap di prezzo tra i due mercati sono una

prova rassicurante di questo assioma.

Dopo questa breve premessa passiamo in rassegna gli

Old Master dei due grandi leader: Sotheby's e

Christie's.

L'asta “Old Master Paintings”, del 17 novembre 2008

presso la sede milanese di Sotheby's, si è dimostrata

una vendita in linea con le tendenze generali, con un

risultato complessivo di 1.676.425 euro e con 78 lotti

venduti. Il catalogo dell'asta milanese ha in realtà

mostrato pochi capolavori, anche se molti dipinti sono

andati oltre le stime, come ad esempio “Madonna col

Bambino e Santi; Cristo Benedicente” che da una

stima di 25-25 mila euro, ha ottenuto 65.550 euro.

Oppure “La Trinità” di Salomone De' Grassi

aggiudicato a 108.750 euro (stima 50-70 mila euro) o

“Sacra Famiglia” di un seguace di Bernardino Luini, che

da una valutazione di partenza compresa tra i 10 e i 15

mila, è stata venduta per 63.150 euro.

Stesso risultato per “Old Master Paintings” alla

Christie's di Milano che ha goduto di un ottimo

andamento. La vendita di Dipinti Antichi ha realizzato

un totale di 1.869.810 euro, con una percentuale di

venduto per valore pari al 74%.

In questa occasione Marco Riccomini, Direttore del

Dipartimento, ha affermato: “Il dipartimento di Dipinti

Antichi di Christie’s Italia ha potuto constatare che una

gran quantità di collezionisti privati ha partecipato

attivamente all’asta, così come ha gremito le sale

dell’esposizione nei giorni precedenti. La nostra

vendita ha dimostrato una buona tenuta del mercato

dei dipinti antichi e, a dispetto delle incertezze

finanziarie del momento, ha consolidato la fiducia dei

compratori, riaffermando con un ampio margine il

market share italiano di Christie’s. In particolare siamo

soddisfatti per il risultato dello straordinario “Ritratto

di Alessandro VII Chigi” di Pier Francesco Mola

(aggiudicazione: 706.000 euro), un artista non ancora

conosciuto al grande pubblico che ha ottenuto il

record per il mercato italiano”.

Dopo le aste milanese, gli appuntamenti degli Old

Master sono passati per Londra nel mese di dicembre.

Alla Christie’s la Evening di Old Master ha ottenuto un

buon successo, con un risultato totale di vendita di

14.665.750 sterline e con 12 invenduti su 34, la

Christie’s ha proposto un’asta straordinaria, che non

ha raggiunto, però, il dicembre 2007 con i suoi 18.8

milioni di sterline.

La delusione maggiore è arrivata dai due Canaletto

tanto pubblicizzati nei mesi scorsi. La stima

complessiva per i due dipinti era compresa tra i 7 e gli

11 milioni di sterline. Gli specialisti del settore avevano

addirittura ipotizzato una cifra finale più che doppia,

visto che il Canaletto è sempre stato in grado di

raccogliere plausi e successi nel mercato. Purtroppo

non è andata come si sperava e delle due bellissime

tele presentate è stata aggiudicata solo quella con la

stima minore (lot 46). Intitolata “Il Canal Grande”,

un’eccezionale veduta di Ca’ Corner e Ca’ Contarini

degli Scrigni con il campanile di Santa Maria

Page 11: Il Mercato Arte_ l'Analisi Della Crisi

11 IL MERCATO DELL’ARTE 2009| Art Magazine Arcadja http://www.arcadja.com/artmagazine/

della Carità, da una valutazione compresa tra i 3 e i 5 milioni di sterline, è stata

battuta solamente per 4.574.000,70 euro. Mentre l’altro dipinto (lot 45)

intitolato “La Piazzetta di San Marco con la Libreria” (stimato 4-6 milioni di

sterline) è entrato nella lista degli unsold.

Anche da Sotheby’s gli affari non sono andati male. Con la prima sessione

fermata a 13.334.000 sterline e con una percentuale di vendita pari al 61%, la

casa d’aste londinese ha dimostrato che il mercato dell’arte antica è rimasto

molto più solido rispetto a quello dell’arte moderna e contemporanea.

Tra i Top Price dell’asta: Frans Van Mieris il Vecchio intitolato “A Young

Woman in a Red Jacket feedin a parrot” che da una stima compresa tra i 500

e le 700 mila sterline, è stato aggiudicato per 4.280.358,97 euro. “Portrait of

Bindo Altoviti”, un olio su tavola di Girolamo da Carpi che da una valutazione

di 200-300 mila sterline, è stato battuto a 3.619.162,91 euro. Un notevole

risultato è stato raggiunto anche da un olio su tavola di Juan Correa de Vivar.

Si tratta di “Cristo sulla strada per il Calvario”, che da una stima di 60-80 mila

sterline, è stato venduto da Sotheby’s per 193.250 sterline.

Dopo Londra è stata la volta di New York. La “Old Master Painting”, tenutasi il

28 gennaio, nella sede di Christie’s ha presentato al pubblico in sala un

prestigioso catalogo ricco di opere di qualità, garantendosi un immediato

riscontro da parte dei collezionisti sempre alla ricerca di investimenti sicuri.

Con un total sold pari a 14.665.750 dollari, l’arte antica si propone ancora

come un bene rifugio. Protagonista della vendita sicuramente “Heas of Saint

John the Evangelist” di Federico Barocci, che da una stima di 400-600 mila

dollari, viene venduto per 1.337.862,46 euro. Il giorno dopo Sotheby's con la

“Important Old Master” ha incassato, in tre tornate, 63.888.875 dollari. Il top

lot: Hendrick Ter Brugghen con “ BagPipe Player in Profile” che da una stima

di 4-6 milioni di dollari, è stato venduto per 7.750.938,75 euro.

Hendrick Ter Brugghen

“BagPipe Player in profile”

Stimato: $4.000.000,00 - $6.000.000,00 Aggiudicato a 7.750.938,75 € Sotheby's New York 29 Gennaio 2009

Federico Barocci

“Head of Saint John Evangelist”

Stimato: $400.000,00 - $600.000,00 Aggiudicato a 1.337.862,46 € Christie's New York 28 Gennaio 2009

Girolamo Da Carpi

“Portrait of Bindo Altoviti”

Stimato: 200.000,00 GBP - 300.000,00 GBP Aggiudicato a 3.619.162,91 € Sotheby's Londra 03 Dicembre 2008

Antonio Canal Canaletto

“The Grand Canal, Venice, looking

north-west from the Ca'Corner”, Stimato: $4.410.000,00 - $7.350.000,00 Aggiudicato a 4.574.000,70 € Christie's Londra 02 dicembre 2008

Frans I Van Mieris

“Young Woman in a red jacket feeding a

Parrot”

Stimato: 500.000,00 GBP - 700.000,00 GBP Aggiudicato a 4.280.358,97 € Sotheby's Londra 03 dicembre 2008

Pier Francesco Mola

“Ritratto di Alessandro VII Chigi”

Aggiudicato a 706.400,00 € Christie's Milano 25 Novembre 2008

Page 12: Il Mercato Arte_ l'Analisi Della Crisi

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LA CLASSIFICA DEGLI HIGHLIGHTS PIÙ IMPORTANTI ALL'ESTERO

(Settembre - Dicembre 2008)

47.034.961,20 EUR – Casimir Malevic, “Suprematist Composition” - Sotheby's New York, 3 novembre 2008

29.036.999,29 EUR – Edgar Degas, “Danseuse au repos” - Sotheby's Londra, 3 novembre 2008

16.163.558,66 EUR – Juan Gris, “Livre, pipe et verres” - Christie's New York, 6 novembre 2008

13.117.715,62 EUR – Wassily Kandinsky, “Studie zu Improvisation 3” - Christie's New York, 6 novembre 2008

12.993.283,91 EUR – Damien Hirst, “The Golden Calf” - Sotheby's Londra, 16 settembre 2008

10.608.378,44 EUR – Jean Michel Basquiat, “Untitled (Boxer)” - Christie's New York, 12 novembre 2008

8.940.559,44 EUR – Alberto Giacometti, “Trois hommes qui marchent I”, Christie's New York, 6 novembre 2008

7.883.407,03 EUR – Philip Guston, “Beggar's Joys” - Sotheby's New York, 11 novembre 2008

4.781.981,28 EUR – Giorgio De Chirico, “Composition mètaphysique” - Christie's New York, 5 novembre 2008

4.574.000,70 EUR – Antonio Canal Canaletto, “The Grand Canal, Venice, looking north-west from the Ca'Corner”,

Christie's Londra, 2 dicembre 2008

4.545.775,48 EUR – Yayoi Kusama, “No.2” - Christie's New York, 12 novembre 2008

4.280.358,97 EUR – Frans I Van Mieris, “Young Woman in a red jacket feeding a Parrot” - Sotheby's Londra, 3

dicembre 2008

4.234.349,55 EUR – John Currin, “Nice 'N easy” - Sotheby's New York, 11 novembre 2008

4.018.592,61 EUR – Franz Kline, “Mars Black and White” - Christie's New York, 12 novembre 2008

3.619.162,91 EUR – Girolamo da Carpi, “Portrait of Bindo Altoviti” - Sotheby's Londra, 3 dicembre 2008

3.539.290,98 EUR – Willem De Kooning, “Untitled VI” - Sotheby's New York, 11 novembre 2008

2.964.226,88 EUR – Joseph Cornell, “Pharmacy” - Christie's New York, 12 novembre 2008

2.859.984,40 EUR – Jean Dubuffet, “Vue de Paris, quartiers rèsidentiels” - Christie's. New York, 5 novembre 2008

2.670.467,77 EUR – Louise Bourgeois, “Clamart”- Sotheby's New York, 11 novembre 2008

2.261.250,10 EUR – Robert Motherwell, “Elegy to the Spanish Republic No.71” - Christie's New York, 10 novembre 2008

1.888.526,88 EUR – Ed Ruscha, “Desire” - Sotheby's New York, 11 novembre 2008

1.469.389,35 EUR – Amedeo Modigliani, “Femme aux cheveux rouges”, Sotheby's New York, 3 novembre 2008

1.280.350,63 EUR – Richard Serra, “12-4-8”, Sotheby's New York, 3 novembre 2008

706.400,00 EUR- Pier Francesco Mola, “Ritratto di Alessandro VII Chigi”, Christie's Milano, 25 novembre 2008

Page 13: Il Mercato Arte_ l'Analisi Della Crisi

13 IL MERCATO DELL’ARTE 2009| Art Magazine Arcadja http://www.arcadja.com/artmagazine/

LA CLASSIFICA DEGLI HIGHLIGHTS PIÙ IMPORTANTI ALL'ESTERO

(Gennaio - Febbraio 2009)

14.675.651,07 EUR – Edgar Degas, “Petite danseuse de quatorze ans”, Sotheby's Londra, 3 febbraio 2009

12.450.158,99 EUR – Claude Monet, “Dans la prairie”, Christie's Londra, 4 febbraio 2009

7.750.938,75 EUR – Hendrick Ter Brugghen, “BagPipe Player in profile”, Sotheby's New York, 29 gennaio 2009

4.953.657,19 EUR – Lucio Fontana, “Concetto Spaziale”, Sotheby's Londra, 5 febbraio 2009

3.208.826,70 EUR – Kees Van Dongen, “La cuirasse d'or”, Christie's Londra, 4 febbraio 2009

3.192.057,26 EUR – Jeff Koons, “Stacked”, Sotheby's Londra, 5 febbraio 2009

2.278.491,23 EUR – Paul Gauguin, “Les dindons, Pont-Aven”, Christie's Londra, 4 febbraio 2009

1.579.352,72 EUR – Jeff Koons, “Monkeys (Ladder)”, Christie's Londra, 11 febbraio 2009

1.472.200,50 EUR – Kees van Dongen, “Femme aux duex colliers”, Christie's Londra, 4 febbraio 2009

1.337.862,46 EUR – Federico Barocci, “Head of Saint John Evangelist”, Christie's New York, 28 gennaio 2009

940.884,92 EUR – Alberto Burri, “Combustione Plastica”, Christie's Londra, 11 febbraio 2009

813.191,36 EUR – Jean Dubuffet, “Miss Araignèe”, Christie's Londra, 11 febbraio 2009

567.632,88 EUR – Piero Manzoni, “Achrome”, Sotheby's Londra, 5 febbraio 2009

405.853,30 EUR – Damien Hirst, “Dark Days”, Sotheby's Londra, 5 febbraio 2009

Page 14: Il Mercato Arte_ l'Analisi Della Crisi

14 IL MERCATO DELL’ARTE 2009|

LE CASE D'ASTA ITALIANE

La crisi che ha investito i mercati finanziari ha finito

per toccare inevitabilmente anche il mercato dell'arte,

come pronosticato già nel 2007, anno in cui le vendite

sono andate meravigliosamente, con prezzi aumentati

di circa il 45% e lotti aggiudicati sopra 1milione di

dollari. La crisi preannuciata è arrivata tra luglio e

settembre del 2008 , colpendo soprattutto il mercato

estero e l'arte contemporanea, e viene da chi

in virtù di una variopinta situazione finianziaria

mondiale, gli effetti si siano fatti sentire ovunque e in

egual misura.

Al calo della domanda sul contemporaneo è

corrisposta una flessione del mercato americano,

decisamente più incline alla modernità, mentre il

mercato europeo sembra aver reagito meglio, forse

anche grazie ad una maggiore offerta di arte antica,

probabilmente dovuta anche al retaggio culturale del

vecchio continente. Ma nello specifico, come si sta

comportando il mercato italiano? Contrariamente a

quanto paventato dai disfattisti- convinti che l'Italia

sarebbe stata più colpita di altri paesi(tenendo conto

dell'incasso medio dell'offerta italiana, delle case

d'asta, della legislazione e del sistema di tassazione

penalizzante)-il nostro Paese sembra stare

dignitosamente a galla, pur senza clamorosi record a

cadenza settimanale. Viene da pensare allora che un

mercato più contenuto e più variegato, gestito da case

d'asta che godono della fiducia di una clientel

affezionata e che, in molti casi, hanno scelto di non

speculare sui prezzi anche in momento di crisi, abbia

salvato, almeno per ora, il mercato italiano. Non solo

le case d'asta italiane, in generale, non hanno subito

pesanti flessioni nel fatturato 2008, ma affro

grintosamente e con discreti risultati anche il 2009.

IL MERCATO DELL’ARTE 2009| Art Magazine Arcadja http://www.arcadja.com/artmagazine/

ITALIANE

La crisi che ha investito i mercati finanziari ha finito

per toccare inevitabilmente anche il mercato dell'arte,

come pronosticato già nel 2007, anno in cui le vendite

andate meravigliosamente, con prezzi aumentati

di circa il 45% e lotti aggiudicati sopra 1milione di

dollari. La crisi preannuciata è arrivata tra luglio e

settembre del 2008 , colpendo soprattutto il mercato

estero e l'arte contemporanea, e viene da chiedersi se,

in virtù di una variopinta situazione finianziaria

mondiale, gli effetti si siano fatti sentire ovunque e in

Al calo della domanda sul contemporaneo è

corrisposta una flessione del mercato americano,

odernità, mentre il

mercato europeo sembra aver reagito meglio, forse

anche grazie ad una maggiore offerta di arte antica,

probabilmente dovuta anche al retaggio culturale del

vecchio continente. Ma nello specifico, come si sta

iano? Contrariamente a

convinti che l'Italia

sarebbe stata più colpita di altri paesi(tenendo conto

dell'incasso medio dell'offerta italiana, delle case

d'asta, della legislazione e del sistema di tassazione

il nostro Paese sembra stare

dignitosamente a galla, pur senza clamorosi record a

cadenza settimanale. Viene da pensare allora che un

mercato più contenuto e più variegato, gestito da case

d'asta che godono della fiducia di una clientela fissa ed

ata e che, in molti casi, hanno scelto di non

speculare sui prezzi anche in momento di crisi, abbia

salvato, almeno per ora, il mercato italiano. Non solo

le case d'asta italiane, in generale, non hanno subito

pesanti flessioni nel fatturato 2008, ma affrontano

grintosamente e con discreti risultati anche il 2009.

Buono il bilancio per Finarte

superato solo dal fatturato annuale di Sotheby's Italia

con 35.787.962€ - per cui è risultata vincente la

strategia di non far pagare al

commissione su lotti aggiudicati per oltre 39mila euro

L'anno si è chiuso con un incasso totale di 32.701.904

euro, cui ha contribuito moltissimo la sezione di arte

moderna, che da sola ha garantito un introito di 16

milioni di euro. Nell'asta milanese del 14 ottobre si

sono registrate le aggiudicazioni più alte grazie ad una

tela di De Chirico, “Le vestali:la statua si muove

battuta a 150.000€, seguita da un duetto Campigli e

Dorazio, ciascuno venduto per 60.000

anche per la sede romana della casa d'aste che, in

dicembre, ha visto i suoi tre top lot aggiudicati ad un

valore superiore rispetto alla stima proposta(

Manzoni a 63.000€ contro una stima di 55.000

Vietnam di Plattner a 56.000 contro i 30

stima; Notte nell'oasi di Schifano a 43.000·

25.000€ di stima massima). Un lieve calo di vendite

sembra si sia registrato in gennaio ed ha colpito

ancora una volta l'arte moderna e contemporanea: su

813 lotti messi all'incanto è rimasto invenduto circa il

55% e alla cifra totale di 739.126,800

diritti d'asta)sembra non abbiano contribuito

clamorose aggiudicazioni, a partire dal top lot “

di De Pisis del 1944, stimato per 30

aggiudicato per 39.680.000€.

3%

97%

L'adeguamento dell'IVA ai parametri

internazionali libererebbe energie?

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Finarte(Milano, Roma, Venezia) -

superato solo dal fatturato annuale di Sotheby's Italia

per cui è risultata vincente la

strategia di non far pagare al mandante alcuna

commissione su lotti aggiudicati per oltre 39mila euro.

L'anno si è chiuso con un incasso totale di 32.701.904

euro, cui ha contribuito moltissimo la sezione di arte

moderna, che da sola ha garantito un introito di 16

asta milanese del 14 ottobre si

sono registrate le aggiudicazioni più alte grazie ad una

Le vestali:la statua si muove”,

€, seguita da un duetto Campigli e

Dorazio, ciascuno venduto per 60.000€. Pari successo

la sede romana della casa d'aste che, in

dicembre, ha visto i suoi tre top lot aggiudicati ad un

valore superiore rispetto alla stima proposta(Forbici di

€ contro una stima di 55.000-60.000;

di Plattner a 56.000 contro i 30-35.000€ di

di Schifano a 43.000·€ contro i

€ di stima massima). Un lieve calo di vendite

sembra si sia registrato in gennaio ed ha colpito

ancora una volta l'arte moderna e contemporanea: su

3 lotti messi all'incanto è rimasto invenduto circa il

55% e alla cifra totale di 739.126,800 €(comprensivi di

diritti d'asta)sembra non abbiano contribuito

clamorose aggiudicazioni, a partire dal top lot “Fiori”

di De Pisis del 1944, stimato per 30-40.000€ e

€.

L'adeguamento dell'IVA ai parametri

internazionali libererebbe energie?

NO SI

Page 15: Il Mercato Arte_ l'Analisi Della Crisi

15 IL MERCATO DELL’ARTE 2009| Art Magazine Arcadja http://www.arcadja.com/artmagazine/

GRAFICO 5: ARTE MODERNA E CONTEMPORANEA – Andamento Del Numero Di Scambi Negli

Ultimi 12 Mesi (Fonte: Nomisma 2008)

Meeting Art di Vercelli è un'altra delle case d'asta italiane ad aver risposto

positivamente alla crisi generale, chiudendo il 2008 con un fatturato annuale

di 23.723.250, di cui 15,1 realizzati in aste di arte contemporanea. L'incasso

risulta in ribasso dell'8,18% rispetto all'anno precedente, tuttavia rimane un

fatturato di tutto rispetto così come la percentuale di lotti venduti.

Per tutto il mese di settembre Meeting Art ha tenuto banco con un'asta di arte

moderna e contemporanea con oltre 1.000 lotti proposti in ben 10 sessioni

che, nonostante il concomitante crollo dei mercati finanziari, ha fruttato quasi

l'80% di venduto. A ottobre la casa d'aste è stata una delle poche a proporre

una sessione interamente dedicata alla grafica -fetta del mercato dell'arte

generalmente considerata poco remunerativa- in cui sono mancate

aggiudicazioni eclatanti, tuttavia l'asta ha avuto un discreto successo e ancora

un'alta percentuale di venduto, pari all'84,76% dei lotti messi all'incanto.

Nei giorni successivi anche l'asta di dipinti del XIX e XX secolo ha portato dei

risultati: su 600 lotti proposti l'81% ha avuto gli onori dell'aggiudicazione.

Anche il mese di Novembre si è rivelato per Meeting Art in linea coi risultati

appena citati e l'asta di arte moderna e contemporanea, ancora una volta, ha

portato ad una vendita dell'85,50% dei lotti. Sempre l'arte moderna e

contemporanea, così in depressione oltreoceano, è stata protagonista dell'asta

decembrina della casa d'aste Vercellese, proprio nel periodo natalizio, in cui è

stata venduta una percentuale di lotti pari al 76,87% per un incasso di venduto

di 2.081.450€.

57

,4

43

,5

35

,3

68

,2

47

,7

35

,2

47

,7 54

,7

28

,5

47

7,4 8,8 10

3,3 5,4

0

10

20

30

40

50

60

70

80

2004 2005 2006 2007 2008

Aumento Stabilità Diminuzione

PREZZI

Massimo Campigli

Teatrino

Stimato 180.000-200.000€ Aggiudicato a 100.000€

Meeting Art, Vercelli 28 Febbraio 2008

Marc Chagall

Crucifixion sur fond rouge

Stimato 150.000-180.000€ Aggiudicato a 198.400€

Pandolfini, Firenze 25 Novembre 2008

Gaetano Chierici

Patatrac

Stimato 150.000-180.000€ Aggiudicato a 159.550€

Finarte, Milano 18 Novembre 2008

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16 IL MERCATO DELL’ARTE 2009| Art Magazine Arcadja http://www.arcadja.com/artmagazine/

Le aste di gennaio e febbraio sono rimaste coerenti con i risultati dei mesi

precedenti. La ricca asta di arte moderna e contemporanea di gennaio, che

con 6 sessioni si è conclusa il 1 febbraio, ha venduto l'81,49% dei 750 lotti

all'incanto con un guadagno netto(senza diritti d'asta)di 2.420.950€, mentre i

dipinti del XIX e XX secolo a febbraio hanno totalizzato al netto 599.600€, con

una percentuale di 83,17% di venduto su 600 lotti. Il fatturato totale di Farsetti

nel 2008 ammonta a 18.500.000€, cui ha contribuito maggiormente il settore

contemporaneo.

Per la casa d'aste Toscana l'ultimo semestre ha registrato un breve calo

rispetto al medesimo lasso temporale nel 2007, ma dicembre è stato senz'altro

un mese fruttuoso.

Risultato decembrino eccelente per un olio di Picasso, “Nu assis” del 1964, che

partendo da una base d'asta a richiesta è stato aggiudicato per 1.050.000

euro, conquistandosi il secondo posto nella gerarchia delle maggiori

aggiudicazioni in Italia dell'anno 2008- appena preceduto da “Concetto

Spaziale” di Lucio Fontana del 1955, battuto a maggio presso Sotheby's Milano

per 1.320.250,00€ contro una stima di 500.000-700.000€.

Degna di nota è anche la casa d'aste milanese Porro Art Consulting, il cui

fatturato per l'anno 2008 è di 7 milioni di euro. Si tratta di una case d'aste che

organizza vendite con pezzi importanti, perciò anche su una percentuale di

lotti venduti più bassa rispetto a quella di altre case d'asta, ci sono comunque

aggiudicazioni di rilievo, spesso per un valore più alto rispetto alla stima. Nel

corso del 2008 la casa d'aste si è distinta per le aggiudicazioni della “Sibilla

Samia” del Guercino a 805 mila euro(maggio 2008), una “Natura morta” di

Morandi a 616.200€, poi negli ultimi mesi dell'anno per “I giocatori di dadi” del

Maestro dei giocatori a 207.000€. Tra un gruppo di artisti più recenti Ippolito

Caffi e Piero Manzoni sono stati ceduti per il doppio della stima: “Effetto di

nebbia sul campanile di S.Marco a Venezia” di Caffi, con stima di 22.000-

25.000€, è stato battuto per 40.100€ mentre “Genus”, un olio e catrame su

tela del 1955 di Manzoni, è stato aggiudicato a 97.900€ contro un valore di

stima di 30.000-40.000€.

Giorgio De Chirico

Piazza D'Italia

Stimato 450.000-600.000€ Aggiudicato a 470.000€ Farsetti, Prato 29 Novembre 2008

Lucio Fontana

Concetto Spazialeattesa

Stimato 300.000-480.000€ Aggiudicato a 380.000€ Pananti, Firenze 12 Dicembre 2008

Maestro dei Giocatori

Giocatori di dadi

Stimato 200.000-250.000€ Aggiudicato a 207.700€ Porro & C. Art Consulting, Milano 14 Novembre 2008

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17 IL MERCATO DELL’ARTE 2009| Art Magazine Arcadja http://www.arcadja.com/artmagazine/

Le vendite presso la casa d'aste Babuino di Roma, sia di arte antica che

moderna, non hanno subito flessioni nel 2008, conservando un target di

vendita del 70% sul totale all'incanto. Anzi la casa d'aste ha venduto diversi

pezzi- e continua nel 2009 su questa rotta- per un valore anche parecchio

superiore alla stima: in ottobre un “Cristo Risorto” di Cristofano Roncalli, Il

Pomarancio, è stato venduto per 31.500€ a fronte di una stima di 15.000-

22.00€, e a novembre un quadro di Guccione, “L'ombra e le linee del mare”,

valutato per una stima di 8.000-12.000€ è stato invece battuto per 47.580(cifra

compresa di diritti d'asta).

Se in genarale in Europa, e un po' ovunque, l'arte antica (il Seicento, il primo

Settecento e l'Ottocento di elevata qualità) ha dato maggiori frutti,

probailmente dovuti ad una maggior fiducia da parte degli investitori nei beni

di consolidata esperienza, in Italia dunque il settore moderno e

contemporaneo non solo è stato meno aggredito dalla crisi, ma in alcuni casi è

risultato anche in crescita. È il caso di Blindarte a Napoli che, con i suoi 3,7

milioni di fatturato, rispetto al 2007 ha visto un incremento del 15%, anche

grazie ad un gradimento sempre crescente delle sue proposte moderne e

contemporanee. Molto apprezzato a maggio un assemblaggio di Rauschenberg

venduto per 536.750€ e, più recentemente, un olio su tavola di De Chirico,

“Cavalli in riva al mare”, aggiudicato per 91.500€. Anche tra i lotti- spesso di

arte antica- proposti da Pandolfini è emerso un piccolo Chagall, battuto a fine

novembre per 198.400€, in linea con la stima.

La galleria Pananti, che ha compiuto nel 2008 i 40 anni di attività, in qualità di

casa d'aste dice di non aver notato nelle proprie aste flessioni a carico dei pezzi

più rilevanti sotto il profilo economico-commerciale, ma è stato percepito un

calo di circa il 20% per opere in fascia media di mercato (soprattutto per le

opere di pittori appartenenti a piccole realtà locali), fenomeno comunque già

avvertito all'inizio del 2008. Tuttavia la casa d'aste ha adottato una sana

politica di coerenza commerciale, evitando di aumentare i prezzi di base d'asta

e di penalizzare la propria clientela, sia venditori delle opere che compratori,

incentivando all'investimento in arte, in quanto bene rifugio. A conferma di

quanto dichiarato dalla casa d'aste in merito ai pezzi di maggior prestigio,

osservando i lotti venduti, spicca un'opera venduta a dicembre di Lucio

Fontana, “Concetto Spazialeattesa”, presentata con valore di stima indicato tra

i 300.000 e i 400.000€ e venduta per 380.000€.

Renato Guttuso

Natura morta con attrezzi

Stimato 125.000-140.000€ Aggiudicato a 70.000€

Meeting Art, Vercelli 17 Gennaio 2009

Piero Manzoni

Achrome

Stimato 150.000-180.000€ Aggiudicato a 158.900€

Porro & C. Art Consulting, Milano 20 Novembre 2008

Pablo Picasso

Nu Assis

Aggiudicato a 1.050.000€ Farsetti, Prato

29 novembre2008

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LA CLASSIFICA DEGLI HIGHLIGHTS PIÙ IMPORTANTI DELLE CASE D'ASTA ITALIANE

(Settembre-Dicembre 2008)

1.050.000 EUR- Pablo Picasso, “Nu Assis”, Farsetti Prato, 29 novembre2008

470.000 EUR- Giorgio De Chirico, “Piazza D'italia”, Farsetti Prato, 29 novembre 2008

380.000 EUR- Lucio Fontana, “Concetto Spazialeattesa”, Pananti Firenze, 12 dicembre 2008

207.700 EUR- Maestro dei Giocatori, “Giocatori di dadi” Porro & C. Art Consulting (Milano), 14 novembre 2008

198.400 EUR-Marc Chagall, “Crucifixion sur fond rouge”, Pandolfini Firenze, 25 novembre 2008

159.550 EUR- Gaetano Chierici, “Patatrac”, Finarte Milano, 18 novembre 2008

158.900 EUR- Piero Manzoni, “Achrome”, Porro & C. Art Consulting Milano, 20 novembre 2008

100.000 EUR- Massimo Campigli, “Teatrino”, Meeting Art Vercelli, 6 settembre 2008

100.000EUR- Georges Mathieu, “Seuil Ultime”, Meeting Art Vercelli, 6 settembre 2008

(Gennaio-Febbraio 2009)

93.000 EUR- Pietro Domenico I Oliviero, “La raccolta del mostro e altre scene”, Finarte Milano, 25 FEBBARIO 2009

70.000 EUR- Renato Guttuso, “Natura Morta con attrezzi”, Meeting Art Vercelli, 17 gennaio 2009

45.000 EUR- Carlo Carra', “Paesaggio A Forte Dei Marmi”, Pananti Firenze, 14 febbraio 2009

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19 IL MERCATO DELL’ARTE 2009| Art Magazine Arcadja http://www.arcadja.com/artmagazine/

L'ARTE È ANCORA UN BENE DI

RIFUGIO?

Mercati incerti, borse stagnanti o addirittura che

crollano a picco. Per ovviare a questa situazione molti

risparmiatori stanno riscoprendo i cosiddetti beni di

rifugio.

Oggi una delle possibilità più interessanti per i

risparmiatori è sicuramente l'arte e c'è anche chi

arriva a consigliare una diversificazione in opere d'arte

che arrivi fino a un decimo del patrimonio. Questa

indicazione può sembrare eccessiva, ma la scelta

oculata di un bene artistico può essere ancora

considerata un investimento sicuro.

Secondo molti osservatori i cicli del mercato d’arte

sono strettamente correlati ai cicli del mercato

borsistico, ma con qualche anno di ritardo. Una parte

degli utili realizzati sui mercati dei titoli azionari

verrebbe in altri termini stornata e investita in mercati

paralleli, quali appunto l’arte e il mattone.

Il mercato dell'arte procede accusando segni di

stanchezza, ma allungando le distanze dai mercati

finanziari e immobiliari che arrancano in un clima di

crisi e incertezza. E' normale che in momenti come

questi l'arte di qualità goda della crescita di attenzione

di collezionisti e investitori che vedono nell'acquisto di

un'opera o di un oggetto d'arte il modo migliore per

mettersi al riparo dalle tempeste finanziarie.

Arte quindi sempre più come bene rifugio. Se questa

regola è più facilmente applicabile quando si lavora

ad alto livello assicurandosi grandi capolavori, essa

può, con le dovute accortezze, essere applicata anche

ad un livello più accessibile per l’investitore medio.

L'importante è non perdere mai di vista quell'insieme

di fattori, primo fra tutti la qualità, che contribuiscono

a fare dell'acquisto di un'opera d'arte anche un buon

investimento.

Potenzialmente l'arte rappresenta, da sempre, uno

dei migliori investimenti. Innanzitutto i ritmi di

valutazione delle opere di pregio non temono il

confronto con quelli di nessun altro settore, almeno

nel mediolungo termine. In più, l'arte gode di una

tassazione “dolce” e poco invadente.

Dopo lo tsunami finanziario che ha colpito l'economia

mondiale negli scorsi mesi, anche nel settore artistico

si nota una maggiore prudenza. Il modo con il quale la

gente compra è cambiato, ora è meno impulsivo.

Prima si rincorreva l'artista giovane, quello alla

moda. Questa è un'ottima indicazione per i

collezionisti, visto che è proprio il settore dell'arte

contemporanea, ad essere maggiormente colpito.

Rimane ben consolidato il mercato dell'arte antica e

dei grandi maestri grazie al loro valore

intramontabile, ma è come sempre l'arte

contemporanea a segnare il termometro del

mercato.

La crisi c'è e si sentirà sempre di più e, anche se le

vendite non crolleranno, i prezzi scenderanno,

soprattutto per alcuni artisti contemporanei. Ma quali

sono, allora, gli autori su cui è opportuno investire?

Chi tra gli artisti odierni ha la possibilità di

sopravvivere alla crisi economica?

Sotto il nome di ArtTactic Survival Rating è stata

redatta un'analisi per misurare la probabilità per

ciascun artista di mantenere il proprio successo e livelli

di prezzo sostenibili nel tempo. Ecco i primi dieci nomi

secondo la classifica stilata: Gerhard Richter, Jeff

Koons, Cindy Sherman, Robert Gober, Takashi

Murakami, John Baldessari, Bill Viola, Maurizio

Cattelan, Richard Prince e Andreas Gursky.

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20 IL MERCATO DELL’ARTE 2009| Art Magazine Arcadja http://www.arcadja.com/artmagazine/

FIGURA 1:L'ARTTACTIC SURVIVAL RATING ESPRIME LA CONVINZIONE CHE UN ARTISTA NEL LUNGO TERMINE (PROSSIMI DIECI ANNI) POSSA

ESSERE RITENUTO DI SCARSA (LOW), MEDIA (MEDIUM) O ELEVATA (HIGH) IMPORTANZA.

L’ANALISI DEL MONTE DEI PASCHI DI SIENA

Per capire meglio la situazione odierna del mercato

dell'arte ci sembra doveroso concludere citando

l'analisi effettuata dalla Banca Monte dei Paschi di

Siena, tesa a stabilire se l'arte possa nel 2009 essere

ancora considerata un “bene di rifugio”, che

riportiamo:

La crisi che ha investito, a partire dalla metà del

2007, i mercati finanziari non ha risparmiato il

mercato dell’arte, sia nelle aste delle maggiori

case internazionali sia nelle fiere dedicate. Il mercato

dell’arte ha sperimentato nel primo trimestre 2008 e

dopo 7 anni di continua crescita, il picco delle sue

valutazioni sia in Europa che in America.

Il giro d’affari annuale complessivo (casa d’asta più

dealers) del mercato dell’arte è stimato 45 miliardi di

euro, la metà di esso avviene in case d‟asta. La

crescita del settore negli ultimi anni è stata trainata da

due fenomeni:

1- Gli investimenti dai mercati emergenti

(Cina,Russia,Emirati Arabi e India)

2- L’ascesa dell’arte contemporanea che è il

segmento più volatile e che ha raggiunto

valutazioni impensabili fino a pochi anni fa.

Due sono le case d’asta che coprono, di fatto, il 75%

degli incanti internazionali. Il mercato U.S. rappresenta

ancora la metà del mercato dell’arte, il 75% delle

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21 IL MERCATO DELL’ARTE 2009| Art Magazine Arcadja http://www.arcadja.com/artmagazine/

vendite si focalizza sul settore della pittura e a

prescindere dalla categoria d’arte, esiste un duopolio

detenuto da Sotheby’s e Christie’s, che coprono circa il

75% del turnover totale.

Nel 2008 il rallentamento è evidente. Se il 2007 è stato

un anno eccezionale con prezzi aumentati in media del

45% e trainati dai lotti sopra 1milione di dollari, la crisi

si è manifestata a partire da luglio-settembre 2008. I

tassi di invenduto sono più che raddoppiati, le “major”

hanno abbassato i contratti di garanzia e i prezzi si

sono contratti a New York come a Parigi, Londra o nei

nuovi e ricchi mercati di Hong Kong e Dubai. Da alcune

prime analisi la media dei prezzi da ottobre 2008 a

gennaio 2009 si è abbassata del 14,5%.

Le prime indicazioni dalle aste di gennaio 2009

rilevano un mercato in contrazione del 30% -40%. Se

il trend sarà confermato, le valutazioni torneranno ai

livelli del 2003. Al calo della domanda sul

contemporaneo, si è subito palesata la flessione del

mercato americano. Il trend ribassista (iniziato in

Europa a causa della sua minore offerta di arte

contemporanea), si è già palesato nei cataloghi delle 3

aste di febbraio 2009 a Londra dove si stima il -25% sul

turnover ovvero 40 milioni di euro in meno. Una

correzione di tale entità è del resto ammissibile

considerando la performance avuta dal mercato

dell’arte contro le performance dei mercati finanziari

nel periodo Gennaio 2005-Gennaio 2008.

Anche l’Italia testimonia una marcata contrazione dei

prezzi registrati dalle case d’asta a partire dal secondo

semestre 2008. Il mercato italiano dell’arte risente

della crisi per tre ragioni:

1- Le case d’asta italiane battono soprattutto opere di

medio valore (circa l’80% delle transazioni è per

importi minori di 25.000 euro), difficile registrare

“record”.

2- Una legislazione più rigida di altri paesi che limita

l’esportazione e un numero ristretto di case d‟asta

determina una limitazione nella offerta, scarsità della

domanda e quindi quotazioni più basse degli altri

paesi

3- Il mercato è molto concentrato su quattro player

(Finarte, Sotheby’s, Christie’s, Farsetti). Inoltre bisogna

tenere conto del fatto che in Italia non esiste un

regime di tassazione agevolato per il mercato dell'arte.

Al contrario le disposizioni fiscali vigenti sono

penalizzanti sia per quanto riguarda le imposte dirette

che per quelle indirette.

L'ARTE RAPPRESENTA DUNQUE UN BENE RIFUGIO? Dall'analisi condotta dal dipartimento della Banca

Monte dei Paschi di Siena emerge che il mercato

dell’arte è più difensivo del mercato finanziario, ma

offre minori rendimenti rispetto ad altri beni rifugio

quali oro e immobiliare. L’arte sembra solo ritardare di

3-6 mesi i trend espressi dal mercato finanziario, ma

non riesce ad evitarli. La forte flessione dell'arte

contemporanea, in considerazione del suo peso

relativo, sta trascinando l'intero indice al ribasso.

QUALI CONCLUSIONI? Il mercato dell’arte genera investimenti annui pari a

circa 45 miliardi di euro, tra case d'asta, gallerie e fiere

dedicate (di cui solo il 50% avviene in case d’asta). I

mercati principali sono il mercato U.S. e il mercato

U.K. (più del 70% del turnover mondiale). In netta

crescita i nuovi mercati emergenti di Cina, Russia e

Emirati Arabi. La pittura rappresenta la tecnica

artistica più battuta nelle aste, due operatori si

contendono il 75% del giro d'affari internazionale. Il

mercato dell’arte nel suo complesso ha raggiunto il

picco delle sue valutazioni nei primi mesi del 2008,

favorito dal boom dell'arte contemporanea (+70%

giugno 2008 vs gen 2007).

Il ribasso stimato nel 2009 è nell'ordine del 30-

40%sull'anno precedente. La media dei prezzi a

gennaio è calata del 14,5% sui prezzi di ottobre 2008.

L'arte contemporanea sarà il segmento più colpito.

Prevediamo il mercato europeo più difensivo rispetto

a quello americano per la sua maggiore offerta di

dipinti antichi e per la sua minore dipendenza

dall'arte contemporanea. Il mercato dell’arte italiano

è più protezionista, concentrato e focalizzato su

opere di piccolo taglio rispetto agli altri mercati e

dalla nostra analisi dovrebbe risentire parzialmente

della crisi di liquidità. La normativa fiscale italiana ha

sicuramente un peso sul limitato sviluppo del

mercato delle compravendite di opere d'arte.

Nel suo complesso l’arte rappresenta un bene rifugio,

ma con rendimenti inferiori all’oro e all’immobiliare. Il

mercato dell'arte subisce ripercussioni minori e

ritardate di 3-6 mesi rispetto al mercato finanziario.”