IL MANUFATTO STRADALE - lbalberti.it · 2 Le strade, al contrario delle piste, non si sviluppano...

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Le Le stradestrade, al contrario delle piste, , al contrario delle piste, non si sviluppano non si sviluppano necessariamente necessariamente aa livello del terreno livello del terreno, ma possono essere al di , ma possono essere al di soprasopra o al di o al di sottosotto del del piano di campagna. piano di campagna. Ciò comporta la realizzazione del Ciò comporta la realizzazione del corpo stradalecorpo stradale tramite tramite movimenti movimenti

di terradi terra (scavi, riporti) eseguiti in modo opportuno e con adeguati (scavi, riporti) eseguiti in modo opportuno e con adeguati mezzi mezzi d’operad’opera..

Le strade importanti presentano andamenti regolari, basse pendenze, ma anche forti scostamenti dal terreno, dunque alti costi.

Le strade ordinarie presentano andamenti talvolta tortuosi, pendenze maggiori, ma bassi scostamenti dal terreno, dunque costi minori.

IL MANUFATTO STRADALE

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La strada non si sviluppa necessariamente allo La strada non si sviluppa necessariamente allo stesso livello del stesso livello del terrenoterreno. Allora, in relazione alla posizione relativa tra . Allora, in relazione alla posizione relativa tra piano di piano di scorrimento scorrimento (piattaforma) e e piano di campagnapiano di campagna, si possono avere le seguenti tre tipologie di corpo stradalecorpo stradale:

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Il manufatto stradale comprende il corpo stradalecorpo stradale, che si collega al terreno a mezzo di scarpate, e la sovrastrutturasovrastruttura superiore.

Il corpo stradale è realizzato con opere in terra (rilevati) o in calcestruzzo (muri, viadotti) necessarie a sostenere in modo stabile la sovrastruttura.

La sovrastruttura ha la funzione di consentire lo svolgimento del traffico e quella di trasmettere il carico veicolare, ripartendolo, al sottostante corpo stradale (quindi al terreno).

sovrastrutturasovrastruttura

scarpatascarpata

corpocorpo terrenoterreno

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La sovrastrutturasovrastruttura è composta dalla fondazionefondazione e dalla pavimentazionepavimentazione. La fondazionefondazione ha il compito di ripartire il carico degli pneumatici.

1. Flessibile (asfalto), con costi di realizzazione decisamente inferiori ma con manutenzioni molto frequenti e una minor durata.

2. Rigida (calcestruzzo), con costi di realizzazione decisamente supe-riori, ma con maggior efficienza e maggior durata.

La pavimentazione ha il compito di mantenere regolare ed efficiente il piano di scorrimento dei pneumatici, e può essere:

PAVIMENTAZIONE FLESSIBILE

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Pavimentazione flessibilePavimentazione flessibilein conglomerato bituminosoin conglomerato bituminoso

usura binder

Pavimentazione rigida in Pavimentazione rigida in calcestruzzocalcestruzzo

(banchine in c. bituminoso)(banchine in c. bituminoso)

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Prodotti dell’industria tessile caratterizzati da Prodotti dell’industria tessile caratterizzati da proprietà proprietà che ne che ne consentono l’uso nelle consentono l’uso nelle costruzioni stradalicostruzioni stradali, collocandoli a , collocandoli a diretto diretto contattocontatto col terreno, o a livelli superiori. In relazione ai materiali e alla col terreno, o a livelli superiori. In relazione ai materiali e alla loro loro composizionecomposizione si hanno i seguenti tipi di teli: si hanno i seguenti tipi di teli:

1. Geotessile Tessuto.2. Geotessile Non Tessuto.3. Geotessile Composito.4. Geogriglie.

Tessuto poliestereTessuto poliestere Tessuto polipropileneTessuto polipropilene

CompositoComposito

GeogrigliaGeogriglia

Non TessutoNon Tessuto

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Sostanzialmente hanno le seguenti funzioni:Sostanzialmente hanno le seguenti funzioni:

• migliorare la migliorare la portanzaportanza del terreno; del terreno;

• aumentare la aumentare la stabilità stabilità dei grossi rilevati; dei grossi rilevati;

• aumentare la portanza delle aumentare la portanza delle pavimen-pavimen-tazionitazioni..

POSA SUL FONDO SCAVOPOSA SUL FONDO SCAVO

POSA SOTTO PAVIMENTAZIONEPOSA SOTTO PAVIMENTAZIONE

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In presenza di grandi rilevati è forte il pericolo di instabilità e difficoltoso l’inserimento nel contesto ambientale.

Si rende allora indispensabile la realizzazione di muri di sostegno (detti di controscarpa o sottoscarpa in relazione alla loro posizione) che riduce in modo significativo il volume del rilevato.

MURO DI SOTTOSCARPAMURO DI SOTTOSCARPA MURO DI CONTROSCARPAMURO DI CONTROSCARPA

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Anche in presenza di grandi trincee, o comunque di scarpate in sterro, è forte il pericolo di instabilità e difficoltoso l’inserimento nel contesto ambientale.

In questo caso, tuttavia, i muri che vengono utilizzati (detti di controripa) non hanno funzione di sostegno, ma di stabilizzazione del pendio.

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Il piano superiore del manufatto stradale, dove si sviluppa il traffico, deve essere delimitato mediante opportune barriere di sicurezza.

Esse possono essere metalliche (guardrail) o in calcestruzzo, denominate New Jersey.

GuardrailGuardrail

Barriere Barriere New JerseyNew Jersey

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In questo ambito il drenaggio è effettuato dalle cunettecunette, che sono realizzate in calcestruzzo, talvolta con elementi modulari prefabbricati. La normativa vigente prescrive per la sezione trasversale delle cunette opportune forme e dimensioni.

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In questo caso il problema è quello di impedire che l’acqua scenda in modo caotico lungo la scarpata, dilavando lo strato di terreno vegetale, realizzato a protezione del corpo stradale. Questo compito è assegnato agli arginelli e alle canalette di embriciembrici in cemento.

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Nei tratti in rilevato il corpo stradale costituisce uno sbarramento che ostacola il naturale drenaggio delle acque di ruscellamento e anche la mobilità della fauna. Per risolvere il problema, alla base del rilevato, vengono realizzati i tombini (circolari o scatolari).

Quando è necessario consentire il mantenimento delle attività umane preesistenti la nuova strada, si ricorre alla realizzazione di opportuni manufatti in calcestruzzo, con adeguate dimensioni, detti sottopassi.

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CARREGGIATACARREGGIATA: parte della strada destinata allo scorrimento dei veicoli; è composta da una o più corsie di marcia; è pavimentata ed è delimitata da strisce di margine di color bianco (segnaletica orizzontale).

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CORSIACORSIA: parte longitudinale della strada, normalmente delimitata da segnaletica orizzontale, di larghezza idonea a permettere il transito di una sola fila di veicoli. Si distingue in:a) corsia di marcia; b) corsia riservata; c) corsia specializzata; d) corsia di emergenza.

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BANCHINE: parte della strada, libera da qualsiasi ostacolo, compresa tra il margine della carreggiata e il più vicino tra i seguenti elementi: marciapiede, spartitraffico, arginello, cunetta, ciglio, scarpata nei rilevati. Essa si distingue in:a) banchina in destra, che ha funzione di fianco laterale destro rispetto al moto veicolare; in talune tipologie di sezione, viene usata come corsia di emergenza;b) banchina in sinistra, che è la parte pavimentata del margine interno.

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MARGINE INTERNO: parte centrale della piattaforma che separa carreggiate percorse in senso opposto.MARGINE LATERALE: parte della piattaforma che separa carreggiate percorse nello stesso senso (tra una carreggiata della strada principale e quella di una eventuale strada di servizio).MARGINE ESTERNO: parte della sede stradale, esterna alla piattaforma, nella quale trovano sede cigli, cunette, arginelli, marciapiedi, dispositivi di ritenuta, e gli elementi di sicurezza o di arredo.

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FASCIA DI PERTINENZA: striscia di terreno compresa tra la carreggiata più esterna e il confine stradale. È parte della proprietà stradale e può essere utilizzata per la realizzazione di altre parti della strada quali banchine, arginelli, cunette di scolo, scarpate, fossati.FASCIA DI RISPETTO: striscia di terreno, esterna al confine stradale, sulla quale esistono vincoli alla realizzazione da parte del proprietario del terreno, di scavi, costruzioni, recinzioni, piantagioni, depositi e simili.FASCIA DI SOSTA LATERALE: parte della strada adiacente alla carreggiata, comprendente la fila degli stalli di sosta e la relativa corsia di manovra.

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CONFINI STRADALI: elementi limite della proprietà stradale.SEDE STRADALE: superficie compresa entro i confini stradali.PIATTAFORMA: parte della sede stradale che comprende i seguenti elementi:1) una o più carreggiate complanari; 2) le banchine in destra e in sinistra;3) gli eventuali margini interno e laterale (comprensivi delle banchine);4) le corsie riservate, le corsie specializzate.Non rientra, invece, nella piattaforma il margine esterno.