Il magazzino baricentro della supply chain dei beni di consumo

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INTRALOGISTICA ITALIA I CONVEGNI Estratto da Largo Consumo n. 7-8/2015 Il ruolo del magazzino nella supply chain: aggiungere valore e ottimizzare i costi © Editoriale Largo Consumo srl GESTIONE DEL MAGAZZINO

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Il ruolo del magazzino nella supply chain:aggiungere valore e ottimizzare i costi

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spinta, dall’outsourcing al-la fornitura di servizi a va-lore aggiunto.Per fare il punto su questetematiche, la prima edizio-ne di Intralogistica Italiaha proposto, in collabora-zione con Largo Consumo,il workshop dal titolo “Ilmagazzino baricentro dellasupply chain dei beni diconsumo”. L’evento haospitato anche due case hi-story: le esperienze diGrandi Salumifici Italianie Latteria Soresina, men-tre la testimonianza di So-gegross integra il tema sulfronte retail.

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Il ruolo del magazzinonella supply chain:aggiungere valoree ottimizzare i costi

Cambia la supply chain econ essa il magazzino.

Sotto la spinta di fattoriesterni, come la pressionepromozionale, la necessitàdi seconde lavorazioni epersonalizzazioni dei pro-dotti, la velocizzazione deitempi di consegna e il ri-modularsi dei luoghi e del-le distanze da percorrere oin conseguenza della razio-nalizzazione delle reti di-stributive, il ruolo strategi-co del magazzino comebaricentro della supplychain è sempre più fonda-mentale. Numerose sonole sfide all’attenzione dei

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possono svolgere al suointerno. Tante e differen-ziate anche le soluzionipossibili: dai tools ipertec-nologici, all’automazione

fornitori e dei retailer perla scelta della localizzazio-ne del magazzino, del suodimensionamento e anchedelle operazioni che si

Nel magazzino 2.0 la parola d'ordine è semplificare

Il cambiamento strutturale che ha interessato il magazzinonegli ultimi decenni è stato illustrato da Ivano Poli, diretto-re supply chain di Grandi Salumifici Italiani attraverso l’e-sperienza concreta della sua azienda: “Abbiamo dovuto te-ner conto di molte variabili esterne, come adesempio la consegna a 12 ore nel mercato dei fre-schi e una shelf life sempre più corta, mentre laproduzione ha dovuto abbassare i costi: la perso-nalizzazione è in contrasto con la necessità di otti-mizzare attraverso grandi volumi. Così il magazzi-no è il luogo in cui si possono customizzare i pro-dotti e si aggiunge valore”. Un processo che ha re-so necessari interventi strutturali non da poco an-che per rispettare le disposizioni normative (tempie temperature di lavorazione) previsti nelsettore dei freschi. “Oggi il magazzino non

può prescindere dai sistemi informativi. I nostri operatori,molti dei quali sono di nazionalità straniera, sono guidati da“pistole” intelligenti che con un’interfaccia e una simbologiasemplificate forniscono indicazioni dettagliate”. GSI si è do-

tata di un nuovo magazzino che ha superato l’ob-solescenza delle quattro basi logistiche che avevaprecedentemente: “Abbiamo collaborato con l’Uni-versità di Parma per un progetto pilota sulla tecno-logia Rfid. Questo ci ha permesso di ottimizzare leoperazioni di carico e scarico riducendo i costi del30%. Un’ulteriore tecnologia all'avanguardia intro-dotta è l'interfaccia dei retrattili con i sistemi dimagazzino per gestire in sicurezza la movimenta-

zione dei pallets a grande altezza. La messa a puntodei dispositivi tecnologici è stata complessa,ma ci ha portato dei vantaggi”.

Grandi Salumifici Italiani: soluzioni all’avanguardia

Ivano Poli

Andrea Payaro, consulente e consigliere di Scm Academy,ha evidenziato in apertura dell’incontro che “oggi il magazzi-no è un luogo dove si può aggiungere valore ai prodotti, unarichiesta che arriva dal mercato. Ma è anche un luogo dove lemerci si “fermano” per periodi sempre più brevi in un conte-sto in cui è difficilissimo, se non impossibile, fare previsionisul futuro”.Il tradizionale concetto di “warehouse” deve dunque essere ag-giornato e adeguato alle esigenze della supply chain. Ciò puòsignificare soluzioni anche mol-to diverse: accentrare per ridur-re le scorte, spostarsi verso po-sizioni baricentriche per conse-gne più tempestive, puntaresull’outsourcing oppure sce-gliere di potenziare il personalein un’ottica di customer care.Le potenzialità offerte dall’ITnon vanno trascurate: i magaz-zini devono essere collegati inrete ed è fondamentale coope-rare con clienti e fornitori, indi-

viduando strategie comuni. L’automazio-ne può essere molto utile in caso di lavo-razioni molto standardizzate, soprattuttosotto la spinta dell’ottimizzazione dei co-sti. Il magazzino 2.0 deve essere sempli-ce. “L’esempio di Amazon è sorprendente:le operazioni nel magazzino sono guidateda un sistema informativo robustissi-mo, che semplifica il più possibile le

attivitàdegli operatori con soluzioniquasi banali, ma attuate congrande intelligenza”.L’e-commerce porta nuove sfi-de alla logistica: “Il fronte delfresco ha delle potenzialità, maanche molte complessità.Il sistema di punti di consegnalocalizzati sul territorio potreb-be fornire risposte adeguate,ma allora entra in gioco unanuova logistica”.

Andrea Payaro

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I PARTECIPANTI AL WORKSHOPIl magazzino baricentro

della supply chain dei beni di consumoIntralogistica Italia

Fiera Milano Rho, 20 maggio 2015

Andrea Payaro Consulente e consigliere, Scm Academy

Ivano Poli Direttore supply chain, Grandi Salumifici Italiani

Alberto Spinelli Responsabile logistica, Latteria Soresina

Moderatore: Armando Garosci, giornalista, Largo Consumo

Un magazzino "oriz-zontale", anche seutopico, sarebbe ilmodello ideale perLatteria Soresinasecondo quanto il-lustrato da AlbertoSpinelli, responsa-bile logistica dellacooperat ivala cui lunga fi-liera parte da-gli allevatori earriva sugli scaffali dei puntivendita. “È difficile mante-nere l'automazione in uncontesto dove le esigenze dipersonalizzazione richiedo-no interventi manuali.Stesso prodotto con codicidiversi e quindi con etichet-te, cartoni e pallettizzazionicostruite sulle esigenze deiclienti. Ovviamente l’exportcontribuisce in larga misuraa questo. Il prodotto è sem-pre lo stesso ma le variabiliinfinite”."La programmazione delle li-nee di produzione e deglistock viene influenzata dauna Gdo sempre più orga-nizzata per consegne in ven-tilazione e cross docking.Per la gestione dei picchi le-gati alla promozionalità, il

magazzino deveessere versatile eflessibile, pur conuna scarsissimapossibilità di fareprevisioni".“Quanto ai siste-mi informaticinon abbiamo l'R-

f id, usiamoper il pickinge il carico lar a d i o f r e -

quenza. Latteria Soresina èuna azienda improntata sul-l’ insourcing, preferisce in-vestire sulle persone e quin-di gli operatori che gestisco-no il magazzino sono dipen-denti.Ci rivolgiamo a personaleesterno per le personalizza-zioni manuali”“Siamo convinti che il per-sonale dipendente esprimeil suo vantaggio nel cono-scere bene i prodotti e iclienti e quindi nell’abbas-sare gli errori e nel dare ilservizio richiesto. Interes-sante è stato poter osserva-re, presso il Ce.Di. di un re-tail, la ventilazione dell’orto-frutta e copiare il sistemaper il picking del latte frescocon risultati insperati”.

Lucio Tamagno, di-rettore logistica di So-gegross, offre una te-stimonianza sul fronteretail. “Uno dei temi diriflessione è quellodelle consegne pro-grammate e tassative.Sui freschi le utilizzia-mo solo in situa-zioni particolarimentre è un esi-genza realmente sentita, nelcaso del magazzino GV di Bri-gnano d'Adda gestito dalla con-sorziata Agorà, che prevedel'appuntamento allo scarico esono previste penalità se si su-perano le attese. È una strate-gia più utile sui secchi, per lagrande quantità scaricata, pergestire al meglio le code d'atte-sa. È un sistema la cui validitàpuò essere inficiata dalle pro-blematiche infrastrutturali ita-liane”.La tecnologia è importante, so-prattutto in fase di preparazio-ne. “Usiamo il “Voice Picking”,sistema che a noi ha portatobenefici limitati come produtti-vità ma, consentendo agli ope-ratori di avere le mani libere,ha prodotto ottimi risultati nellaqualità della preparazione (me-no errori). In un magazzino da

18 milioni di colli al-l'anno, il sistema ciha consentito dipassare da un'ecce-denza inventarialedi 110.000 euro a6.000 euro”. Intan-to l'azienda sta av-viando a Bolzaneto

un esperimentocon gli occhiali“intelligenti” a

realtà aumentata, ultima fron-tiera dei tool tecnologici nelleoperazioni all'interno del ma-gazzino”.“Fondamentale è ottimizzaregli spazi di dislocazione dellemerci attraverso un softwareche analizza le quantità deiprodotti in uscita e la posizio-ne degli stock ricalcolando incontinuo il lay-out di magazzi-no al fine di ottimizzare i “Co-sti di Missione”. Al magazzinoSogegross è esteso il progettodi smaterializzazione dei do-cumenti per ridurre l'utilizzodi carta lungo la supply chain.In tema di e-commerce, il sitoweb di Basko è gestito oggidal punto di vista logistico e distock come un negozio fisico:“È un tema su cui dovremo la-vorare perché comincia ad of-frire prospettive interessanti”.

Latteria Soresina:magazzini e fine linea flessibili

Sogegross:istruzioni vocali e visive per gli operatori

Alberto Spinelli Lucio Tamagno

Le sintesi video degli interventi su:www.youtube.com/largoconsumo

Da sinistra, Alberto Spinelli (Latteria Soresina), Ivano Poli (Grandi Salu-mifici Italiani), Armando Garosci (Largo Consumo) e Andrea Payaro (ScmAcademy).

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