Il L.S.S. “Renato Caccioppoli” di Napoli al corteo del 21 marzo 2009- Giornata nazionale dell’impegno e della

memoria in ricordo delle vittime di mafia

Ma a che serve questa mobilitazione?Non è una domanda superflua, o meglio, lo è per le 150.000 persone che vi hanno partecipato. Chi c’era lo sa bene a cosa serve. Allora proverò a rispondere per quelli, e non sono pochi, che continuano a ripetere tale domanda, nonostante tutto.Serve a ricordare le 900 e più vittime di mafia Serve ad abbracciare i familiari di tali vittimeServe a sostenere la lotta per un’Italia più giustaServe a dare forza a chi vuole togliere il potere alle mafieServe a mostrare al mondo intero che Napoli non è solo lo scandalo dei rifiuti Serve a dare coraggio a quanti si sentono soli in questa battaglia contro la barbarieServe a sentirsi parte dell’Italia migliore e a costruire dal basso un Paese più vicino ai nostri sogniServe a schierarsi e a dire alla propria coscienza: io non ci stoE scusate se è poco……..

Il L.S.S. “Renato Caccioppoli” di Napoli al corteo del 21 marzo 2009- Giornata nazionale dell’impegno e della

memoria in ricordo delle vittime di mafia

L’Italia che resiste alla barbarie e al cinismo ha sfilato a Napoli con l’allegria composta di chi sa che la battaglia sarà ancora lunga, ma che intanto il successo della manifestazione è già una vittoria sul silenzio e l’omertà di cui si nutre la mafia.Un grazie particolare va ai docenti Anna Donata Ricci, Ciro Chianese, Emma Sanzari, Narciso Dal Poz, Mariarosaria Pesce, Ciro Petriccione, Luciano Sena, Adriana Tito, Maria Cuturi, Adele Cimmino e al referente per la legalità, prof. Antonio Spagnoli. Accompagnando al corteo i 250 studenti del liceo hanno consentito loro di partecipare ad una grande lezione di civiltà e di coraggio che nessuno dei partecipanti dimenticherà mai.

La coordinatrice operativa di Scuole AperteProf.ssa Giuseppina Di Guida