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Documento tematico n. 4 [giugno 2010] 1 IL LEGNAME E LA SUA GESTIONE INTRODUZIONE Il legno è un ottimo materiale da un punto di vista funzionale, ambientale ed estetico. È rinnovabile, può essere riutilizzato e riciclato in alcune applicazioni ed è biodegradabile in altre e viene utilizzato in varie forme nella fabbricazione di unampia serie di prodotti, oltre ad essere una fonte di energia. Il legno rappresenta una parte importante dell attività dei commercianti al dettaglio. Il legno e le fibre di legno sono utilizzati nei prodotti da loro venduti (ad esempio, mobili, materiali per «fai da te» e da costruzione, articoli di cartoleria, libri, accessori da cucina, carta igienica, fazzoletti di carta ecc.), negli imballaggi per i prodotti (imballaggi primari come i cartoni per bevande; imballaggi secondari e per il trasporto come i cartoni), nei materiali informativi (per esempio, opuscoli e cataloghi) e nei documenti cartacei. Nonostante i vantaggi ambientali menzionati in precedenza, per valutare la sostenibilità di un prodotto derivato dal legno è importante tenere conto delle fasi del suo ciclo di vita (approvvigionamento: materiale nuovo o riciclato; trasformazione; trasporto e post-consumo, ossia riutilizzo/riciclaggio/prevenzione dei rifiuti). Un altro aspetto importante è la vita operativa/utile di un prodotto, e ciò vale in particolare per i prodotti con una lunga vita operativa, come i mobili e gli edifici. Nella progettazione può essere inclusa la riduzione dellimpatto ambientale e di impatti di altro tipo. Tuttavia, nel presente documento vengono trattate unicamente le fasi di approvvigionamento, di trasformazione e di trasporto, poiché sono quelle su cui i rivenditori e i loro fornitori possono avere uninfluenza più diretta. Abbattimento di alberi: la sfida della sostenibilità e della legalità Labbattimento di alberi è la fonte di tutto il legname e la sua impronta ambientale è potenzialmente elevata. Una silvicoltura sostenibile, caratterizzata da un uso limitato di biocidi, dal rispetto della biodiversità, dalla capacità di rigenerazione ecc. è essenziale per la disponibilità e laccessibilità nel lungo periodo di legname e prodotti derivati sostenibili. I sistemi di certificazione indipendenti possono attestare la gestione sostenibile delle foreste e, quando i loro criteri di valutazione comprendono la conformità giuridica e la rintracciabilità lungo tutta la catena di approvvigionamento, possono essere usati come indicatori della legalità dei prodotti del legno. In Europa, i due sistemi più diffusi (FSC 1 e PEFC 2 ) prevedono quale requisito di base la conformità giuridica per le attività silvicole. Il rispetto della legalità, sebbene sia diverso da quello della sostenibilità, ha un forte legame con limpatto ambientale dellattività di abbattimento di alberi. Labbattimento illegale di alberi è un grave reato che può avere serie conseguenze a livello ambientale, economico e sociale, minacciando la biodiversità, contribuendo alla deforestazione, accentuando i cambiamenti climatici con laumento delle emissioni di gas a effetto serra (GES) e la riduzione dei pozzi di assorbimento di carbonio delle foreste, mettendo a repentaglio i diritti delle popolazioni che dipendono dalla silvicoltura, privando i governi e quindi le società di entrate e creando condizioni di concorrenza sleale sui mercati europei e mondiali. 1 Forest Stewardship Council (Consiglio per la tutela delle foreste). 2 Programme for the Endorsement of Forest Certification (programma per la ratifica dei regimi di certificazione forestale).

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Documento tematico n. 4

[giugno 2010]

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IL LEGNAME E LA SUA GESTIONE

INTRODUZIONE Il legno è un ottimo materiale da un punto di vista funzionale, ambientale ed estetico. È rinnovabile, può essere riutilizzato e riciclato in alcune applicazioni ed è biodegradabile in altre e viene utilizzato in varie forme nella fabbricazione di un’ampia serie di prodotti, oltre ad essere una fonte di energia. Il legno rappresenta una parte importante dell’attività dei commercianti al dettaglio. Il legno e le fibre di legno sono utilizzati nei prodotti da loro venduti (ad esempio, mobili, materiali per «fai da te» e da costruzione, articoli di cartoleria, libri, accessori da cucina, carta igienica, fazzoletti di carta ecc.), negli imballaggi per i prodotti (imballaggi primari come i cartoni per bevande; imballaggi secondari e per il trasporto come i cartoni), nei materiali informativi (per esempio, opuscoli e cataloghi) e nei documenti cartacei. Nonostante i vantaggi ambientali menzionati in precedenza, per valutare la sostenibilità di un prodotto derivato dal legno è importante tenere conto delle fasi del suo ciclo di vita (approvvigionamento: materiale nuovo o riciclato; trasformazione; trasporto e post-consumo, ossia riutilizzo/riciclaggio/prevenzione dei rifiuti). Un altro aspetto importante è la vita operativa/utile di un prodotto, e ciò vale in particolare per i prodotti con una lunga vita operativa, come i mobili e gli edifici. Nella progettazione può essere inclusa la riduzione dell’impatto ambientale e di impatti di altro tipo. Tuttavia, nel presente documento vengono trattate unicamente le fasi di approvvigionamento, di trasformazione e di trasporto, poiché sono quelle su cui i rivenditori e i loro fornitori possono avere un’influenza più diretta.

Abbattimento di alberi: la sfida della sostenibilità e della legalità L’abbattimento di alberi è la fonte di tutto il legname e la sua impronta ambientale è potenzialmente elevata. Una silvicoltura sostenibile, caratterizzata da un uso limitato di biocidi, dal rispetto della biodiversità, dalla capacità di rigenerazione ecc. è essenziale per la disponibilità e l’accessibilità nel lungo periodo di legname e prodotti derivati sostenibili. I sistemi di certificazione indipendenti possono attestare la gestione sostenibile delle foreste e, quando i loro criteri di valutazione comprendono la conformità giuridica e la rintracciabilità lungo tutta la catena di approvvigionamento, possono essere usati come indicatori della legalità dei prodotti del legno. In Europa, i due sistemi più diffusi (FSC

1 e PEFC

2) prevedono quale requisito di base la

conformità giuridica per le attività silvicole. Il rispetto della legalità, sebbene sia diverso da quello della sostenibilità, ha un forte legame con l’impatto ambientale dell’attività di abbattimento di alberi. L’abbattimento illegale di alberi è un grave reato che può avere serie conseguenze a livello ambientale, economico e sociale, minacciando la biodiversità, contribuendo alla deforestazione, accentuando i cambiamenti climatici con l’aumento delle emissioni di gas a effetto serra (GES) e la riduzione dei pozzi di assorbimento di carbonio delle foreste, mettendo a repentaglio i diritti delle popolazioni che dipendono dalla silvicoltura, privando i governi e quindi le società di entrate e creando condizioni di concorrenza sleale sui mercati europei e mondiali.

1 Forest Stewardship Council (Consiglio per la tutela delle foreste).

2 Programme for the Endorsement of Forest Certification (programma per la ratifica dei regimi di

certificazione forestale).

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Da tempo molti rivenditori attuano strategie di acquisto responsabile per garantire la legalità del legname che entra nelle loro filiere di approvvigionamento. Tuttavia, questo aspetto resta una sfida per i commercianti al dettaglio. Circa il 90% del legname contenuto nei prodotti del legno venduti sul mercato europeo proviene da foreste europee, la cui gestione è in larga misura sostenibile

3 e la cui superficie è in aumento nella

maggior parte delle regioni4. Inoltre, viene raccolto soltanto poco più del 60% dell’aumento netto

annuale5.

I maggiori problemi per i rivenditori e altri operatori si presentano quando il legname proviene da regioni in cui le normative e i controlli non vengono correttamente applicati. In questo caso, è difficile garantire che il legname provenga da fonti legali6.

Riciclaggio: il dilemma tra sostenibilità e qualità Il riciclaggio del legno e delle fibre di legno rappresenta un valido complemento dell’abbattimento di alberi. I materiali riciclati sono utilizzati in misura crescente per la fabbricazione di prodotti in carta e in legno. Il legno e le fibre recuperate provengono da materiali da costruzione, pallet, carta e cartone. Nel caso della carta, la sua riciclabilità è tuttavia limitata in quanto, a ogni ciclo, la fibra perde alcune delle sue importanti caratteristiche

7. Pertanto, la fibra vergine resta la materia prima principale per i

prodotti a base di legname. Inoltre, nel caso di riutilizzo del legno o di un suo utilizzo per gli imballaggi di alimenti e bevande, si applicano criteri relativi alla salute e alla sicurezza.

Dalla foresta alla vendita: produzione e trasporto La catena di approvvigionamento dei prodotti di trasformazione del legno può essere complessa a seconda delle fasi che comporta e della sua distribuzione geografica. Tuttavia, le fasi di produzione e di trasporto del legno nel settore silvicolo non presentano caratteristiche particolari che non siano già state descritte nel documento tematico del Retail Forum sull’ottimizzazione dei sistemi di distribuzione

8. In ogni caso, qualora i prodotti derivati dal legno debbano percorrere lunghe distanze

prima di raggiungere le sedi di attività dei rivenditori, l’impatto negativo sull’ambiente può aumentare, anche se in alcuni casi ciò è inevitabile, per esempio quando non è disponibile nelle vicinanze legno di determinate specie, qualità o dimensioni. Inoltre, la complessità della catena di approvvigionamento può anche comportare problemi di rintracciabilità, che possono essere aggravati dalla corruzione all’interno della filiera nei paesi in cui i controlli sono meno rigorosi. Oltre alla certificazione di terzi, le soluzioni tecnologiche contribuiscono in parte a risolvere il problema della rintracciabilità; tuttavia gli investimenti, e quindi l’attuazione, variano a seconda della regione e del valore del legno.

3 In Europa (UE-27) il 42% delle superfici forestali e delle altre superfici boschive è certificato dall’FSC e/o dal PEFC; la

percentuale è pari al 58% per le foreste disponibili come fonti di legno. Fonte: siti Internet dell’FSC e del PEFC, aprile 2010. 4 La superficie forestale in Europa continua ad aumentare in media di 553 000 ettari all’anno. Fonte: Eurostat (UE-27, superfici

forestali e altre superfici boschive, periodo di riferimento: 2000-2005). 5 Tasso di prelievo nell’UE (superfici forestali e altre superfici boschive): 60,41% nel 2005. Fonte: Eurostat.

6 Si ritiene che una parte significativa, ossia circa il 19%, del legname importato nell’UE provenga da fonti illegali. Fonte:

http://europa.eu/rapid/pressReleasesAction.do?reference=IP/08/1543

7 La carta può essere riciclata solo per cinque volte. Fonte: Friends of the Earth

http://www.foe.co.uk/resource/briefings/paper_recycling.html 8http://ec.europa.eu/environment/industry/retail/pdf/Issue%20Paper%20Optimisation%20of%20Distribution%20Systems%20w

%20annex.pdf

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IL QUADRO GIURIDICO

Europa Il mercato del legname dell’Unione europea è caratterizzato da tariffe d’importazione basse o pari a zero, assenza di limitazioni quantitative e di una normativa specifica per il settore, fatta eccezione per i controlli fitosanitari.

In seguito al piano d’azione dell’Unione europea per l’applicazione delle normative, la governance e il commercio nel settore forestale (FLEGT) del 2003, sono stati istituiti accordi volontari di partenariato (AVP) che l’UE sta negoziando con alcuni paesi produttori ed esportatori di legname. Una volta concluso, un accordo volontario di partenariato stabilisce che entrambe le parti attuino impegni e azioni giuridicamente vincolanti per porre fine al commercio illegale di legname. In base a tali AVP, è previsto un sistema di garanzia della legalità per fare in modo che soltanto il legname di provenienza legale sia esportato mediante licenza nell’UE dai paesi che hanno sottoscritto un AVP. Un regolamento adottato nel dicembre 2005 disciplina l’ingresso di tale legname nell’UE.

Nell’ottobre 2008 la Commissione europea ha proposto un regolamento9 allo scopo di rafforzare le

misure volontarie del piano d’azione FLEGT riducendo al minimo il rischio che nell’UE venga venduto legname di provenienza illegale. La proposta relativa agli obblighi degli operatori che commercializzano legname e prodotti del legno chiede agli operatori di compiere passi concreti, come l’uso di sistemi di dovuta diligenza, per poter accertare la legalità dei prodotti. Restano ancora da discutere alcuni aspetti. Il regolamento dovrebbe essere adottato formalmente verso la fine del 2010.

Riguardo al riciclaggio, la direttiva dell’UE relativa ai rifiuti stabilisce una gerarchia di cinque categorie di opzioni di trattamento dei rifiuti che devono essere applicate dagli Stati membri nella formulazione delle politiche nazionali in materia di rifiuti. La prevenzione, il riutilizzo e il riciclaggio dei rifiuti sono azioni fondamentali. Sebbene il legno massiccio non rientri ancora nel campo di applicazione della direttiva (mentre la carta vi è inclusa da molto tempo), se ne sta valutando la possibile inclusione. Anche se la direttiva prevede che, entro il 2020, gli Stati membri adottino le misure necessarie per aumentare il riutilizzo e il riciclaggio complessivamente almeno al 50% in termini di peso, un sistema volontario di recupero della carta istituito dal settore ha già superato di gran lunga tale obiettivo.

Il riciclaggio degli imballaggi è disciplinato separatamente dalla direttiva sugli imballaggi e i rifiuti di imballaggio, che illustra varie opzioni di riutilizzo, di riciclaggio e di recupero e fissa obiettivi sostanziali specifici di riciclaggio del 15% per il legno e del 60% per la carta.

Il quadro mondiale La Conferenza di Bali del 2007 ha introdotto il concetto di riduzione delle emissioni derivanti dalla deforestazione e dal degrado forestale (REDD) nella convenzione quadro delle Nazioni Unite sui cambiamenti climatici (UNFCCC). Lo scopo è fornire ai paesi in via di sviluppo i finanziamenti necessari per le politiche nazionali orientate a tale riduzione. In occasione della Conferenza delle parti delle Nazioni Unite svoltasi a Copenaghen nel dicembre 2009, è stato riconosciuto il ruolo del meccanismo REDD e ne è stato ampliato l’ambito di applicazione alla gestione sostenibile delle foreste (REDD+).

Per finanziare il meccanismo sono stati istituiti vari programmi, fra cui:

il programma di collaborazione delle Nazioni Unite per la riduzione delle emissioni dovute alla deforestazione e al degrado forestale nei paesi in via di sviluppo (programma UN-REDD);

9 La proposta relativa agli obblighi degli operatori che commercializzano legname e prodotti del legno è attualmente in fase di

discussione in seno al Parlamento europeo per la seconda lettura.

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l’iniziativa internazionale sul clima e le foreste del governo della Norvegia;

il Fondo di partenariato per le emissioni di anidride carbonica derivanti dalla deforestazione della Banca mondiale (FCPF).

OPPORTUNITÀ E OSTACOLI Il commercio di legname di provenienza legale è una sfida per i rivenditori e altri operatori che commercializzano i prodotti del legno. Controllare l’intera filiera di approvvigionamento è difficile, in particolare per quanto riguarda il legname proveniente da «regioni ad alto rischio», nelle quali il taglio del legname può essere effettuato da molti piccoli operatori, e il legname che transita attraverso uno o più paesi intermedi.

Ridurre al minimo il rischio che il legname immesso sul mercato dell’Unione europea sia illegale o non sia tagliato in maniera responsabile è un processo che richiede molto tempo, sforzi e risorse. Tuttavia, il forte impegno attuale dei rivenditori e la collaborazione con i partner commerciali, i sistemi di certificazione e le ONG possono contribuire ad accelerarlo.

Opportunità Integrare la gestione sostenibile dei prodotti del legno significa per i rivenditori:

essere riconosciuti dai clienti come fornitori di prodotti e servizi sostenibili: i clienti apprezzano l’impegno delle imprese verso la sostenibilità, con un conseguente rafforzamento della stima e della fedeltà dei clienti;

sensibilizzare i clienti in generale: tenuto conto dei vari aspetti della sostenibilità che la questione del legname implica, l’orientamento alla sostenibilità esistente nella catena di approvvigionamento del legname può contribuire a sensibilizzare i clienti sulla necessità di un consumo sostenibile;

la gestione sostenibile della catena di approvvigionamento del legname offre alle imprese uno stimolo a integrare la sostenibilità nella loro gestione aziendale più in generale;

proteggere e rafforzare le risorse di legname: la disponibilità a lungo termine del legno come risorsa può essere promossa garantendo una silvicoltura sostenibile ed evitando di importare legno da zone sensibili o ad alto rischio;

rafforzare la cooperazione con i partner: la gestione sostenibile delle foreste, l’abbattimento legale di alberi e il commercio di legname di provenienza legale sono iniziative intersettoriali che possono creare rapporti di cooperazione con le ONG, altri partner (per esempio gli organismi di certificazione) e altri settori (per esempio, le industrie dell’imballaggio e della carta) o rafforzarli. Ne possono derivare vantaggi per l’ambiente, i consumatori e lo stesso settore.

Ostacoli Governance e applicazione delle normative nei paesi in via di sviluppo

Una governance carente nelle principali nazioni produttrici e l’inadeguata applicazione di normative in materia di silvicoltura talvolta complesse e/o incoerenti sono fattori che incidono sulla legalità e ostacolano la realizzazione di pratiche sostenibili; la corruzione e la criminalità organizzata in alcune regioni rendono molto difficile garantire la piena legalità nella catena di approvvigionamento.

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I grandi rivenditori possono farsi promotori della gestione sostenibile delle foreste nei mercati e presso i governi. Si tratta tuttavia di un compito delicato in alcune zone in cui il mercato non è aperto all’influenza positiva di imprese estere.

Approvvigionamento

Sebbene l’offerta superi la domanda, non è detto che il legname certificato riesca a giungere al produttore in quanto non tutti i soggetti coinvolti nella catena di approvvigionamento hanno una catena di custodia certificata. Ne consegue una perdita di informazioni sulla certificazione in una determinata fase della catena di approvvigionamento.

Molti studi sostengono che i prezzi del legname sono destinati a crescere in misura considerevole a causa di una carenza di materiali disponibili dovuta a un netto aumento della domanda da parte dei paesi in via di sviluppo di tutto il mondo e della domanda di legno per la produzione di energia (biomassa).

Catena di approvvigionamento

Può essere molto difficile rintracciare l’origine del legname dal taglio alla fabbricazione di un prodotto in quanto per alcune categorie di prodotti, come ad esempio polpa di legno, carta, pannelli di fibre e mobili, spesso le materie prime provengono da vari fornitori che utilizzano specie e fonti di legno diverse.

Oneri amministrativi: ostacoli linguistici (dei documenti della catena di custodia) e politici rappresentano oneri nella gestione della catena di approvvigionamento.

CONCLUSIONI Una delle sfide più ardue della catena di approvvigionamento che si trovano ad affrontare i rivenditori è: in quale modo è possibile ottenere legno e prodotti da esso derivati provenienti da foreste gestite in maniera sostenibile in quantità sufficienti per soddisfare le esigenze dei clienti nei prossimi anni e a quale prezzo?

La risposta a tale domanda è in generale che i rivenditori devono impegnarsi e dare l’esempio, in collaborazione con i responsabili decisionali e i partner commerciali nonché le ONG e la società civile.

In alcuni mercati, i prodotti derivati da legno sostenibile sono sempre più richiesti dai consumatori, e i rivenditori si sforzano di rispondere all’evoluzione della domanda dei consumatori. I sistemi di certificazione possono aiutare i fabbricanti e i rivenditori a rispondere alla domanda dei consumatori e a controllare le prestazioni ambientali in tutta la catena di approvvigionamento. Tuttavia, per le catene di approvvigionamento molto lunghe e complesse con molte imprese coinvolte, il controllo dei singoli soggetti può essere costoso.

Combinando una gestione delle foreste efficace e responsabile con una normativa efficace è possibile garantire una produzione e un approvvigionamento sostenibili e duraturi di legno e di prodotti da esso derivati.

Sfide principali Incoraggiare una corretta gestione nelle principali regioni fornitrici per evitare il disimpegno

delle imprese.

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Garantire la disponibilità a lungo termine di prodotti derivati da legno sostenibile proveniente da fonti legali per i consumatori. Si tratta della sfida più ardua in quanto richiede che si compiano sforzi in vari ambiti (ossia la politica di approvvigionamento, la formazione degli acquirenti, le relazioni con i fornitori e i controlli fino ai proprietari/responsabili delle foreste).

Sensibilizzare i consumatori sui vantaggi ambientali, sociali e a lungo termine del legname sostenibile e dei sistemi di certificazione (per esempio, la conservazione delle foreste e, di conseguenza, della biodiversità e delle economie locali). Un aumento della domanda di legname certificato dovrebbe influenzare la fornitura ed eventualmente compensare l’attuale mancanza di legname certificato.

Aiutare i consumatori a compiere la scelta giusta: il consumatore sceglie in base a caratteristiche dei prodotti quali prezzo, modello, qualità e sostenibilità e spesso i vantaggi di ognuna di esse non sono chiari.

Cosa possono fare i dettaglianti Presentarsi come i responsabili in prima linea nella gestione di legname sostenibile mediante:

una chiara posizione settoriale che miri a evitare attività illegali di abbattimento di alberi e di disboscamento;

la partecipazione a progetti di partenariato orientati al rafforzamento di pratiche sostenibili a livello di fornitori (per esempio, la rete internazionale per le foreste e il commercio– GFTN; la coalizione dei rivenditori di legname, la dichiarazione europea sul riciclaggio della carta e simili);

l’assunzione di un impegno con i fornitori, le ONG e la società civile;

la promozione del legname sostenibile come materiale «desiderabile» per evitare il passaggio a materiali meno sostenibili.

Creare solidi rapporti nella catena di approvvigionamento: applicare e attuare le politiche in materia di appalti per definire e orientare le decisioni relative all’approvvigionamento di legname e alla fase finale dei prodotti.

Sostenere sistemi di certificazione indipendenti quale mezzo per garantire che il legname provenga da foreste gestite in maniera sostenibile.

Rafforzare il governo interno, le verifiche e i sistemi di dovuta diligenza.

Usare materiale riciclato e certificato per uso interno ed esterno (materiali di comunicazione, articoli di cancelleria, pallet e così via).

Cosa possono fare i responsabili delle politiche Contribuire a creare condizioni di parità di trattamento per i soggetti responsabili della catena

di approvvigionamento formulando normative funzionali per la lotta contro l’abbattimento illegale di alberi.

Concentrare l’azione legislativa su aspetti quali l’abbattimento illegale di alberi, la deforestazione, il degrado delle foreste e la violazione dei diritti di possesso.

Cooperare con i soggetti interessati per far fronte alla mancanza di foreste certificate nelle regioni diverse dall’Unione europea e dall’America settentrionale, oltre che nell’Unione europea (e nell’America settentrionale).

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Coordinarsi con le autorità locali per fornire alle imprese gli strumenti necessari per compiere scelte informate (per esempio, sistemi di controllo, banche dati sulle foreste).

Attuare i requisiti in materia di sostenibilità per il legname nelle politiche relative agli appalti pubblici.

Cosa possono fare altri soggetti interessati Collaborare con i rivenditori e i responsabili delle politiche per trovare basi comuni per la

cooperazione.

Promuovere l’istituzione di strumenti più adeguati per il controllo delle foreste e la rintracciabilità del legname, come per esempio i sistemi di certificazione, attraverso azioni pubblicitarie e di sostegno.

Eliminare gli ostacoli alla diffusione della certificazione, soprattutto tra i gestori e i proprietari di foreste più piccoli.

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TRASFERIMENTO DI BUONE PRATICHE

COMMERCIANTI AL DETTAGLIO

Consorzio dei rivenditori di legname Un gruppo di quattro dei più importanti rivenditori europei ha istituito il consorzio dei rivenditori di legname (TRC) per favorire l’adozione di misure di riduzione del taglio illegale di legname. Kingfisher, Marks & Spencer, IKEA e il gruppo Carrefour sono i membri fondatori. Il consorzio è impegnato ad affrontare il problema della deforestazione mondiale legata ai cambiamenti climatici. Fornendo una piattaforma unica per le relazioni con politici e amministratori a livello europeo e nazionale, il consorzio rafforzerà considerevolmente tale iniziativa.

http://www.errt.org/uploads/MediaRoom/documents/Timber%20Coalition%20launched%206%20Apr%202010.pdf

Grupo Carrefour España Manuale per migliorare la gestione degli imballaggi in cartone usati negli ipermercati.

http://www.tupapelesimportante.com/popup/popupdocumento.asp?documento=250

Scontrini di cassa certificati dall’FSC per Colruyt Il gruppo belga Colruyt ha deciso di passare alla carta certificata dall’FSC per gli scontrini di cassa di alcune sue filiali, che, in totale, utilizzano ogni anno dai 110 ai 120 milioni di scontrini in formato A5.

http://www.nepcon.net/2947/English/HOME/News_2009/September/Belgian_supermarket_launches_FSC_certified_till_receipts/

http://www.colruyt.be/colruyt/static/1024/assets/infocolruyt/info_Mar09_p3_f.pdf (French)

Commercio in rapido aumento dei prodotti certificati dall’FSC nel mercato al dettaglio svizzero Due dei più importanti rivenditori svizzeri – Migros e Coop – offrono più di 2 000 prodotti diversi con il marchio FSC ai loro clienti, con un valore di vendita di circa 100 milioni di euro ciascuno. Le informazioni sui prodotti certificati dall’FSC sono chiaramente riportate sui siti Internet delle due aziende.

Migros (tedesco): http://www.migros.ch/DE/Supermarkt/ENGAGEMENT/FSC/Seiten/FSC.aspx Migros (francese): http://www.migros.ch/FR/Supermarche/Engagement/FSC/Seiten/Apercu.aspx Coop (tedesco): http://www.coop.ch/pb/site/common/node/9805/Lde/index.html Coop (francese): http://www.coop.ch/pb/site/common/node/9805/Lfr/index.html

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Grande distribuzione nel Regno Unito: l’impegno di Sainsbury’s riguardo ai prodotti con marchio FSC Sainsbury’s collabora con le organizzazioni non governative per promuovere una silvicoltura responsabile introducendo prodotti certificati dall’FSC. Il numero e la varietà di prodotti con il marchio FSC sugli scaffali di Sainsbury’s sono aumentati in misura considerevole negli ultimi anni, e attualmente non comprendono soltanto prodotti del legno, ma anche prodotti per imballaggio e in carta con il marchio FSC.

Politica di responsabilità sociale d’impresa sul legname: http://www.j-sainsbury.com/cr/index.asp?pageid=37

Primi contenitori in cartone per bevande con marchio FSC per Sainsbury’s: http://www.j-sainsbury.co.uk/index.asp?PageID=322&section=news_releases&Year=2007&NewsID=995

Sainsbury’s è il maggior utilizzatore di sughero FSC al mondo: http://www.j-sainsbury.co.uk/index.asp?PageID=322&section=news_releases&Year=2010&NewsID=1218

Il 96% dei prodotti del legno presenti sugli scaffali della Coop britannica proviene da foreste gestite in maniera responsabile The Co‑operative Group segnala di aver venduto 33 237 m

3 di prodotti del legno nel 2008 (2007:

35 260 m3). Nel corso del 2008, The Co-operative Group ha dichiarato che, ancora una volta, tutti i

prodotti del legno erano di origine nota e che esistevano prove credibili di una provenienza legale del legno. Di questo, il 96% (2007: 67%) era dotato di una certificazione del Forest Stewardship Council (FSC) attestante l’esistenza di una catena di custodia completa a partire dalle foreste con vantaggi sociali, economici e ambientali, un ulteriore 3% proveniva da rifiuti post-consumo riciclati (2007: 16%) e l’1% era materiale vergine noto proveniente da fonti legali, riconosciute dal PEFC.

http://www.co-operative.coop/corporate/Sustainability/ecological-sustainability/biodiversity/forest-stewardship/

B&Q si assicura la certificazione dell’FSC per il maggior volume di compensato tropicale al mondo Mentre il ministero per l’Ambiente e le Politiche agricole britannico avvia una consultazione sulle importazioni di legname autorizzate, B&Q ha annunciato che d’ora in poi acquisterà soltanto compensato di legno duro tropicale certificato dall’FSC. La certificazione per tutte le forniture di compensato tropicale di B&Q è una novità assoluta al mondo in quanto storicamente è difficile ottenere una certificazione per volumi di tale portata.

http://www.illegal-logging.info/item_single.php?it_id=3850&it=news&printer=1

L’Italia aspira alla certificazione FSC per tutti i prodotti a base di cellulosa I prodotti della Coop a base di cellulosa (fazzoletti di carta, tovaglioli, carta igienica e così via) sono tutti certificati dall’FSC. La percentuale di materie prime certificate dall’FSC è progressivamente aumentata nel corso degli anni, iniziando dal 30% nel 2005 e arrivando all’attuale 50%. Per la parte

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restante della polpa di legno, la Coop garantisce tuttavia che non proviene da fonti geneticamente modificate o da foreste con un elevato valore conservazionistico.

http://www.e-coop.it/portalWeb/guidaprodcoop.portal?_nfpb=true&_pageLabel=viewDocumentiFaro&documentoFaro=%2FCoopRepository%2FCOOP%2FCoopItalia%2Fdocumento%2Fdoc00000026531.

La Coop danese ha adottato una strategia del tutto in linea con i principi dell’FSC per i casalinghi e i mobili In collaborazione con una ONG, FDB ha sostenuto un progetto di sviluppo in Honduras allo scopo di proteggere le foreste pluviali e di offrire opportunità di sviluppo per le popolazioni locali che vivono nelle foreste. I villaggi locali hanno ricevuto la certificazione FSC; il legno viene trasformato in Honduras in taglieri e altri beni di consumo che successivamente sono acquistabili nei punti vendita della Coop. In questo modo, anche i consumatori contribuiscono a sostenere l’FSC. http://www.fdb.dk/fdb/ansvarlighed/miljoe/fscprojektihonduras/Sider/nyforside.aspx

ALTRI

ACE (associazione che riunisce i produttori europei di cartoni per bevande che rispettano l’ambiente) Le imprese produttrici di cartoni per bevande che fanno parte dell’ACE si sono impegnate a raggiungere entro il 2015 la certificazione per l’intera catena di custodia di tutte le fibre di legno utilizzate negli stabilimenti di produzione di cartone e a garantire entro il 2018 la certificazione della catena di custodia per tutti i loro impianti di produzione di cartone.

http://www.ace.be/NeoDownload?docId=177703

PEFC - Approvvigionamento pubblico di legname nel Regno Unito Da alcune informazioni disponibili sembra che le politiche di approvvigionamento abbiano comportato un aumento della domanda e della conoscenza dei prodotti certificati, come dimostra la politica di approvvigionamento pubblico di legname nel Regno Unito.

http://www.pefc.org/index.php/resources/case-stories/item/495-public-timber-procurement-in-the-united-kingdom

CEI-Bois (Confederazione europea dell’industria della lavorazione del legno) L’obiettivo del processo relativo al ruolo del legno nello sviluppo sostenibile nell’ambito della CEI-Bois è aumentare la conoscenza e la consapevolezza tra tutte le parti interessate riguardo al contributo positivo per lo sviluppo sostenibile e i cambiamenti climatici derivante da un maggior uso del legno, che offre un modo semplice per ridurre le emissioni di CO2, principale causa dei cambiamenti climatici, attraverso l’effetto di deposito di carbonio delle foreste, l’effetto di stoccaggio di carbonio dei prodotti del legno e la sostituzione di materiali a elevata intensità di carbonio. Nel contempo, tale processo contestualizza il contributo economico del settore. L’industria europea del legname riconosce l’importanza degli aspetti economici, ambientali e sociali della sostenibilità, nel cui ambito

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occorre valutare lo sviluppo economico a lungo termine rispetto all’esigenza di rispettare l’ambiente e gli interessi della società nel suo complesso.

http://www.cei-bois.org/en/roadmap-2010/wood-in-sustainable-development

CEPI – Confederazione delle industrie europee della carta Nel 2005 l’industria europea della carta aveva già emanato il proprio codice di condotta per il disboscamento legale, sottoscritto da tutti i membri. Il codice di condotta comprende sei principi che descrivono e promuovono il disboscamento legale per l’industria europea della carta. La relazione della CEPI sulla sostenibilità fornisce aggiornamenti periodici sull’applicazione nelle imprese di principi e politiche in materia di appalti che favoriscono il disboscamento legale.

http://www.cepi.org/content/default.asp?PageID=558&DocID=33

CEPI – Confederazione delle industrie europee della carta Nel 2010 il settore cartario europeo ha aderito all’anno internazionale della biodiversità e ha pubblicato una guida intitolata «Sharing Experience – Promoting Biodiversity in the European pulp and paper industry» insieme a Eurosite Nature. La guida promuove migliori prassi concrete per rafforzare ulteriormente la conservazione della biodiversità nelle catene di approvvigionamento del legno.

http://www.cepi.org/docshare/docs/1/LGBCFBEDKGJIAIHDKAFCNMGF5LKG4NQHRT4LTAYD437E/CEPI/docs/DLS/CEPI_BioBrochure_FINAL-20091120-00014-01-E.pdf

ERPC – Consiglio europeo della carta riciclata: dichiarazione europea sul riciclaggio della carta L’industria cartaria europea, insieme alla catena di approvvigionamento di carta riciclata, ha fissato l’obiettivo di raggiungere un tasso di riciclaggio del 66% entro il 2010 e obiettivi qualitativi, contribuendo così all’uso efficiente della risorsa del legno.

http://www.paperrecovery.org/files/EuroDec_06_10_2Web-115335A.pdf

Uno studio belga ha valutato i marchi FSC e PEFC in termini di «legalità» e di «sostenibilità» Di recente, due università belghe (Ghent e Gemblouw) hanno valutato i marchi FSC e PEFC sulla base di una serie di criteri per stabilirne il livello di legalità e di sostenibilità. Riguardo alla legalità, il punteggio ottenuto è stato di 100% per il marchio FSC e di 86% per il marchio PEFC, mentre in relazione alla sostenibilità il marchio FSC ha ottenuto un risultato migliore con un punteggio di 98% rispetto a quello di 80% del sistema PEFC.

Lo studio non è ancora stato pubblicato.

Documento tematico n. 4

[giugno 2010]

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http://www.nepcon.net/2947/English/HOME/News_2009/September/Belgian_supermarket_launches_FSC_certified_till_receipts/

I consumatori belgi possono acquistare prodotti con il marchio FSC con l’«assegno verde» I consumatori belgi possono acquistare prodotti più rispettosi dell’ambiente – come le lampadine a risparmio energetico o i prodotti in legno o in carta con il marchio FSC – con gli «assegni verdi» introdotti di recente. Tali assegni possono essere forniti dai datori di lavoro ai dipendenti quale compenso supplementare oltre alla retribuzione. Con questo nuovo strumento il governo belga si augura di promuovere l’ulteriore crescita della domanda di prodotti ecologici sul mercato.

http://www.fsc.be/default.aspx?ID=258&Taal=FR