IL LAVORO FEMMINILE IN PROVINCIA DI VARESE: GRADO DI ... · Cattaneo – Direttore Responsabile...

180

Transcript of IL LAVORO FEMMINILE IN PROVINCIA DI VARESE: GRADO DI ... · Cattaneo – Direttore Responsabile...

Page 1: IL LAVORO FEMMINILE IN PROVINCIA DI VARESE: GRADO DI ... · Cattaneo – Direttore Responsabile della RSA Villa Fiammetta Dott.ssa Chin – Human Resources della Opengate S.p.A. Italy
Page 2: IL LAVORO FEMMINILE IN PROVINCIA DI VARESE: GRADO DI ... · Cattaneo – Direttore Responsabile della RSA Villa Fiammetta Dott.ssa Chin – Human Resources della Opengate S.p.A. Italy

IL LAVORO FEMMINILE IN PROVINCIA DI VARESE:

GRADO DI SEGREGAZIONE E PROSPETTIVE OCCUPAZIONALI

Page 3: IL LAVORO FEMMINILE IN PROVINCIA DI VARESE: GRADO DI ... · Cattaneo – Direttore Responsabile della RSA Villa Fiammetta Dott.ssa Chin – Human Resources della Opengate S.p.A. Italy

Coordinamento: Daniela Feliziani Manuela Samek Lodovici Gruppo di lavoro: Marinella Aprea Elisabetta Arcaini Sabina Mazzucchelli

Page 4: IL LAVORO FEMMINILE IN PROVINCIA DI VARESE: GRADO DI ... · Cattaneo – Direttore Responsabile della RSA Villa Fiammetta Dott.ssa Chin – Human Resources della Opengate S.p.A. Italy

La Provincia di Varese è da sempre particolarmente attenta al tema dell�occupazione femminile.

Numerosi sono i progetti e le iniziative che negli ultimi anni hanno impegnato l�Assessorato al Lavoro e Formazione Professionale della Provincia con l�obiettivo di offrire alle donne che vivono nel nostro territorio adeguate opportunità di inserimento nel mondo del lavoro.

E' in questa logica che la Provincia di Varese insieme ad una rete qualificata di enti presenti sul territorio ha dato vita al progetto �Varese in rete per le pari opportunità� .

Finanziato dal Fondo Sociale Europeo il progetto si propone di accrescere e valorizzare la presenza femminile delle donne nel mercato del lavoro agendo su due livelli:

• contribuendo al superamento dei pregiudizi e degli stereotipi presenti a livello culturale sia nelle aziende che nelle donne, che impediscono l�accesso a professioni genericamente considerate maschili, ma oggi sempre più accessibili anche alla componente femminile;

• sviluppando le capacità e le competenze dei servizi del territorio che operano sul fronte delle politiche attive del lavoro per realizzare interventi che tengano conto delle differenze di genere.

La prima fase del progetto si è focalizzata nella realizzazione di questa ricerca nella quale sono illustrati i dati dell�occupazione femminile, le scelte scolastiche e formative delle giovani donne e le opportunità presenti a livello locale

Questo lavoro rappresenta anche il tentativo di individuare degli indicatori, in un�ottica di genere, in grado di monitorare scolarità, formazione e occupazione femminile, un presupposto indispensabile per cogliere l�evoluzione della presenza delle donne nel mercato del lavoro e per impostare quindi azioni attente alle tematiche delle pari opportunità.

Ringraziamo quanti hanno collaborato alla ricerca, associazioni imprenditoriali, organizzazioni sindacali ed aziende, che mettendo a disposizione la loro esperienza ci hanno consentito di raccogliere un prezioso patrimonio di informazioni che ci aiuteranno dare vita ad azioni per lo sviluppo dell�occupazione femminile ancora più efficaci.

Page 5: IL LAVORO FEMMINILE IN PROVINCIA DI VARESE: GRADO DI ... · Cattaneo – Direttore Responsabile della RSA Villa Fiammetta Dott.ssa Chin – Human Resources della Opengate S.p.A. Italy

Ringraziamenti

Si ringrazia per la collaborazione e la disponibilità dimostrate le seguenti aziende o associazioni di categoria contattate per l’analisi qualitativa: Dott. Albini –Coordinatore aree sindacali e responsabile gruppo merceologico meccanico UNIVA Dott. Berardi – R.S.U. FIOM Whirlpool Cassinetta Sig.ra Bergo – Direttore Risorse Umane de Il Melo Dott.ssa Boffi – Responsabile del Personale della Lati Industria Termoplastici S.p.A. Dott.ssa Bordiga Regional Supporter Manager Manpower SpA Ing. Borghi – Direttore Risorse Umane della LSG sky chefs Dott.ssa Brodolini – Responsabile Contratti Speciali Aermacchi S.p.A. Rag. Broggi – Consigliere delegato della ASCOM servizi di Busto Arsizio Sig.ra Brunato – Segretaria generale CGIL Camera del Lavoro Varese Dott.ssa Carrà – Direttore Risorse Umane della Lamberti Dott. Cattaneo – Direttore Responsabile della RSA Villa Fiammetta Dott.ssa Chin – Human Resources della Opengate S.p.A. Italy Dott. Corno – Gestione Risorse Umane Corno Consulting Group s.r.l. Dott.ssa Fabris –Responsabile della filiale Manpower S.p.A di Varese Dott.ssa Fabrizi – Sviluppo e Organizzazione della SEA Handling S.p.A. Dott. Franzetti – Assistente alla Direzione del Personale delle Utensilerie Associate S.p.A. Dott. Lignano – Human Resources Manager della Whirlpool Europe S.r.l. Dott.ssa Limido – Responsabile Risorse Umane de Il Gigante S.p.A. Dott. Livraghi – Responsabile del Personale della Michele Solbiati SASIL S.p.A. Dott.ssa Margnini - Responsabile Ufficio Studi UNIVA Rag. Monzoni – Direttore Personale e Organizzazione della Aermacchi S.p.A. Sig. Muroni – Ufficio Personale della Orrigoni Cedis s.r.l. Dott. Nanetti –Responsabile Selezione e Formazione della Lauda Air Dott.ssa Pintus – Personale e Organizzazione della SEA Handling S.p.A. Dott.ssa Pozzi – Titolare di Tessilidea S.p.A Dott.ssa Raimondi – Responsabile Selezione e Formazione della LSG sky chefs Dott. Rivolta – Segretario responsabile CGIL settore trasporti provincia di Varese Dott.ssa Ronchi – Presidente Imprenditoria femminile provincia di Varese Dott. Sommaruga – Direttore del Personale della Orrigoni Cedis s.r.l. Dott. Vitali – Amministratore Assicurazioni la Fondiaria di Busto Arsizio Dott.ssa Zanzi – HR Training & Communication Whirlpool Cassinetta

Page 6: IL LAVORO FEMMINILE IN PROVINCIA DI VARESE: GRADO DI ... · Cattaneo – Direttore Responsabile della RSA Villa Fiammetta Dott.ssa Chin – Human Resources della Opengate S.p.A. Italy

1

INDICE Presentazione e principali risultati della ricerca 3 Parte I - Posizione femminile nel mercato del lavoro e grado di segregazione occupazionale in provincia di Varese 13 Introduzione 15 Cap. 1 – Struttura e tendenze del mercato del lavoro in provincia di Varese 17 1.1. Il lavoro femminile in provincia di Varese 17

1.1.1 Partecipazione delle donne al mercato del lavoro 17 1.1.2 L’occupazione in provincia di Varese 20 1.1.3 Caratteristiche della disoccupazione 22

1.2 L’utenza femminile dei Centri per l’Impiego in provincia di Varese 26 1.3 La situazione occupazionale femminile e il grado di flessibilità 29

1.3.1 Cambiamenti nell’occupazione femminile nell’ultimo decennio 29 1.3.2 Un’analisi del grado di flessibilità del mercato del lavoro in provincia di Varese 33

1.4 L’occupazione femminile nelle circoscrizioni della provincia di Varese 38 1.5 I lavoratori frontalieri della provincia di Varese 43

Cap. 2 – Un approfondimento sul grado di segregazione occupazionale di genere in provincia di Varese 49 2.1 La segregazione di genere 49 2.2 Indicatori di misurazione della segregazione occupazionale di genere 50 2.3 La segregazione occupazionale in provincia di Varese 52 2.4 La segregazione di genere nelle circoscrizioni 60 Parte II – L’offerta e la domanda di lavoro: scelte di investimento in istruzione 69 e prospettive occupazionali

Cap. 3 - Differenze di genere nelle scelte di investimento in istruzione 71

Introduzione 71 3.1 Differenze di genere nella scuola superiore 71 3.1.1 Distribuzione degli iscritti per tipologie scolastiche e per genere 73 3.1.2 Segregazione femminile 76 3.2 L’Università 79 3.3 La formazione professionale 81 3.4 Conclusioni 86

Cap. 4 – Le previsioni della domanda di lavoro in provincia di Varese sulla base dell’indagine Excelsior 89

Introduzione 89 4.1 I movimenti previsti per il 2002 90 4.2 Le caratteristiche delle assunzioni previste 93 4.3 Le figure professionali richieste e le loro caratteristiche 97 4.4 La domanda di tecnici 104 4.5 Conclusioni 110

Page 7: IL LAVORO FEMMINILE IN PROVINCIA DI VARESE: GRADO DI ... · Cattaneo – Direttore Responsabile della RSA Villa Fiammetta Dott.ssa Chin – Human Resources della Opengate S.p.A. Italy

2

Cap. 5 – Fabbisogni professionali delle imprese e occupazione femminile: un’indagine qualitativa 113

Introduzione 113 5.1 La presenza delle donne nell’economia varesina 115 5.2 Le prospettive dell’occupazione femminile in Provincia di Varese 116 5.3 Criticità e positività legate alla presenza delle donne nelle professioni tecniche 117 5.4 Le politiche utili a migliorare la presenza femminile nelle professioni tecniche 118 5.5 L’offerta formativa della provincia di Varese 119 5.6 La situazione nei diversi settori 120 5.6.1 Le aziende tessili 120 5.6.2 Le imprese meccaniche e/o metalmeccaniche 121 5.6.3 Le aziende chimiche 122 5.6.4 Assicurazioni, informatica e altri servizi alle imprese 123 5.6.5 Commercio 126 5.6.6 Trasporti 127 5.6.7 Servizi alle persone 129 5.7 Un esempio di buona prassi aziendale 130

Bibliografia 133 Glossario delle principali fonti statistiche utilizzate 135 Appendice 139

Allegato A: Tabelle di approfondimento ai capitoli III e IV Allegato B: Questionario utilizzato per l’indagine sull’occupazione femminile nelle professioni tecniche

Page 8: IL LAVORO FEMMINILE IN PROVINCIA DI VARESE: GRADO DI ... · Cattaneo – Direttore Responsabile della RSA Villa Fiammetta Dott.ssa Chin – Human Resources della Opengate S.p.A. Italy

3

PRESENTAZIONE E PRINCIPALI RISULTATI DELLA RICERCA

1. OBIETTIVI E METODOLOGIA DI RICERCA

Nell’ultimo decennio la posizione femminile nel mercato del lavoro è molto

cambiata in provincia di Varese: da un lato lo sviluppo del terziario ha aumentato la

domanda di lavoro femminile, dall’altro lato, la crescita del tasso di scolarizzazione

femminile e le modificazioni nei comportamenti e nei modelli famigliari hanno accresciuto

l’offerta di lavoro femminile e la permanenza delle donne nel mercato del lavoro.

Nonostante ciò i tassi di partecipazione e di occupazione femminili continuano ad essere

inferiori a quelli maschili, mentre i tassi di disoccupazione sono più elevati. L’ occupazione

femminile continua inoltre ad essere molto concentrata in alcuni settori (soprattutto nei

servizi e nel settore tessile) ed in alcune mansioni (mansioni impiegatizie di tipo

amministrativo, esecutivo e a bassa qualificazione, nonostante la scolarità femminile sia

più elevata di quella maschile), confermando una tendenza alla segregazione

occupazionale. Le donne sono anche sovrarappresentate nelle forme atipiche di lavoro:

lavoro part-time, a tempo determinato, lavoro parasubordinato.

D’altro canto, in un contesto di crescente invecchiamento della popolazione e di

carenza di offerta di lavoro, come quello prevalente nelle aree forti d’Europa, è necessario

che aumenti l’offerta di lavoro qualificato e scolarizzato e, quindi, che aumentino i tassi

di partecipazione e di occupazione femminili. E’ per queste ragioni che il Consiglio Europeo

di Lisbona nel marzo 2000 ha indicato, tra gli obiettivi di medio periodo, che l’aumento del

tasso di occupazione femminile raggiunga almeno il 60% entro il 2010.

Scopo di questo lavoro è quello di analizzare le caratteristiche della presenza

femminile nel mercato del lavoro della provincia di Varese, al fine di individuare spazi e

opportunità di inserimento occupazionale nei prossimi anni e le politiche necessarie ad

accompagnare questo processo.

La ricerca che presentiamo in questo rapporto, all’interno di un più ampio progetto

promosso dalla Provincia di Varese, intende in particolare:

• Analizzare le condizioni dell’offerta e della domanda di lavoro femminile in

provincia di Varese attraverso la ricostruzione delle tendenze strutturali e del grado di

segregazione occupazionale;

Page 9: IL LAVORO FEMMINILE IN PROVINCIA DI VARESE: GRADO DI ... · Cattaneo – Direttore Responsabile della RSA Villa Fiammetta Dott.ssa Chin – Human Resources della Opengate S.p.A. Italy

4

• Analizzare le scelte scolastiche e formative delle giovani donne, con

particolare attenzione alla presenza delle giovani in percorsi scolastico/formativi di tipo

tecnico;

• Analizzare le opportunità di occupazione femminile, soprattutto in mansioni

tecniche e specialistiche: professioni altamente qualificate, presenti in tutti i settori, con

buone possibilità di sviluppo professionale e di carriera e attualmente ricoperte soprattutto

da personale maschile. La promozione dell’occupazione femminile in queste mansioni può

rappresentare un’importante opportunità sia per ridurre i problemi di carenza di personale

delle imprese manifatturiere di questa provincia, che per facilitare l’aumento

dell’occupazione femminile. Sono professioni che, come condizioni di lavoro e competenze

professionali, possono essere facilmente ricoperte da personale femminile, ma per cui sia

la domanda che l’offerta di lavoro femminile sono ancora molto scarse.

Ciascuna attività di ricerca ha comportato l’utilizzo di specifici strumenti di

indagine.

La ricostruzione delle caratteristiche e delle criticità della presenza

femminile nel mercato del lavoro provinciale, presentata nei capitoli 1 e 2, è stata

effettuata attraverso l’analisi integrata dei dati statistici e amministrativi disponibili a

livello provinciale (dati Istat, Excelsior, Inps, dei CPI).

L’analisi della domanda di lavoro e della presenza femminile in professioni

tecniche intermedie nel settore manifatturiero presentata nel capitolo 5, ha comportato

la realizzazione di interviste dirette ai responsabili del personale di 17 imprese di

dimensioni medio-grandi, operanti nei settori più rilevanti della provincia per dimensioni

occupazionali e prospettive di crescita. L’indagine ha avuto come obiettivo quello di

valutare l’entità della presenza femminile nelle diverse professioni, le difficoltà

organizzative legate alla presenza di donne, le principali motivazioni che determinano la

sottorappresentazione femminile in alcune professioni (normativa, modelli culturali

femminili di auto-segregazione professionale, discriminazione) e le opportunità di sviluppo

dell’occupazione femminile nelle diverse posizioni professionali.

Le scelte scolastiche e formative delle giovani donne in provincia di Varese

sono state considerate nel capitolo 3 analizzando le differenze di genere nelle iscrizioni alle

scuole superiori e alle Università presenti nella provincia di Varese, oltre che i partecipanti

ai corsi di formazione professionale finanziati con risorse pubbliche. Obiettivo di questa

analisi è stato quello di ricostruire i percorsi scolastici e formativi femminili e maschili e di

evidenziare i tassi di femminilizzazione dei diversi percorsi.

Infine, per discutere delle implicazioni di policy emerse dall’attività di ricerca,

sono state realizzate interviste a rappresentanti delle parti sociali e testimoni privilegiati

Page 10: IL LAVORO FEMMINILE IN PROVINCIA DI VARESE: GRADO DI ... · Cattaneo – Direttore Responsabile della RSA Villa Fiammetta Dott.ssa Chin – Human Resources della Opengate S.p.A. Italy

5

(associazioni di categoria, organizzazioni sindacali, società di ricerca e di selezione del

personale, società di lavoro interinale).

2. I PRINCIPALI RISULTATI DELLA RICERCA

2.1 Mercato del lavoro e segregazione femminile nella provincia di Varese

L’analisi dei dati disponibili a livello provinciale, presentata nel primo capitolo del

rapporto, evidenzia alcune criticità in relazione alla posizione femminile nel mercato del

lavoro ed ai fabbisogni professionali delle imprese locali.

Le caratteristiche dell’offerta e della domanda di lavoro evidenziano in primo luogo

una maggiore partecipazione femminile al lavoro rispetto al resto della Regione, che però

sembra tradursi soprattutto in maggiore disoccupazione.

In provincia di Varese il tasso di attività femminile è più elevato sia di quello

regionale che, soprattutto, di quello nazionale. Nonostante ciò, la partecipazione1 rimane

comunque inferiore alla media europea (53,7% rispetto al 59.7 nel 2001) e molto inferiore

a quella maschile (74,5%).

Nonostante la crescente partecipazione femminile, solo la metà delle donne in età

lavorativa è attualmente occupata, rispetto al 72% degli uomini. Il tasso di occupazione

femminile in provincia di Varese è leggermente inferiore sia alla media regionale (51%)

che a quella europea (53% nel 2001), oltre che molto lontano dagli obiettivi di Lisbona.

La combinazione di una maggiore partecipazione femminile rispetto alla media

regionale e di una occupazione femminile inferiore, si riflette in un tasso di disoccupazione

femminile (7.8%) più elevato sia rispetto alle altre province lombarde che alla media

regionale (5.5%), oltre che molto più elevato di quello maschile (3.3%). La

disoccupazione femminile si concentra tra le donne più giovani (fino a 29 anni) e tra le

diplomate e laureate, che, insieme, rappresentano ben il 59,5% delle disoccupate in

provincia di Varese. Il relativamente basso tasso di disoccupazione delle donne adulte va

inoltre considerato con cautela perché può indicare una situazione di scoraggiamento: le

donne adulte che perdono il lavoro possono decidere di uscire del tutto dalle forze di

lavoro piuttosto che continuare a cercare un lavoro che pensano di non riuscire a trovare.

L’analisi della disoccupazione evidenzia significative differenze di genere: mentre

tra gli uomini la disoccupazione sembra colpire soprattutto i disoccupati in senso stretto

(64% delle persone in cerca di lavoro), tra le donne si tratta soprattutto di altre persone in

cerca di lavoro (54%) che sarebbero disposte a lavorare a particolari condizioni. Inoltre, il

59% degli uomini disoccupati in provincia di Varese ha al massimo la scuola dell’obbligo,

1 Il tasso di partecipazione è calcolato rispetto alla popolazione in età lavorativa (15-64 anni).

Page 11: IL LAVORO FEMMINILE IN PROVINCIA DI VARESE: GRADO DI ... · Cattaneo – Direttore Responsabile della RSA Villa Fiammetta Dott.ssa Chin – Human Resources della Opengate S.p.A. Italy

6

mentre, come si è visto, tra le donne la disoccupazione si concentra nei titoli di studio

medio-alti.

In secondo luogo il mercato del lavoro provinciale presenta elevati livelli di

segregazione occupazionale, nonostante il maggior livello di istruzione delle donne rispetto

agli uomini: gli indici di segregazione2 settoriale (calcolati sugli avviamenti) evidenziano

una forte concentrazione femminile nei servizi alle persone (soprattutto istruzione e

sanità) e nei servizi alle imprese. Sono invece relativamente poche le donne occupate

nell’industria manifatturiera e nelle costruzioni. Questa condizione di segregazione non

mostra significativi segnali di cambiamento nel tempo, anche se in termini di flussi di

avviamenti si rileva un miglioramento nel 2001 rispetto al 1991. Guardando alle qualifiche

del lavoro dipendente la segregazione femminile appare più contenuta rispetto a quella

settoriale e sembra riguardare soprattutto le posizioni operaie in cui le donne sono

largamente sottorappresentate. Anche i dati disponibili a livello sub-provinciale

evidenziano una maggiore segregazione occupazionale tra settori piuttosto che tra

qualifiche.

Una certa segregazione femminile si riscontra anche per tipologia contrattuale: gli

avviamenti femminili si concentrano nel lavoro a tempo determinato (che incide per ben il

72% sul totale degli avviamenti femminili nel 2001 rispetto al 25% del 1991, un livello

leggermente superiore al 70% maschile) e, soprattutto, nel part-time che incide per il

27% sugli avviamenti femminili rispetto al 10% di quelli maschili. E’ inoltre diminuita (dal

22% al 10%) rispetto al 1991 la percentuale di contratti a termine trasformati in contratti

a tempo indeterminato.

Le donne sono inoltre sovra-rappresentate tra i lavoratori parasubordinati e tra i

transfrontalieri: se le donne rappresentano il 40.8% dell’occupazione complessiva in

provincia, sono donne il 45% dei lavoratori parasubordinati ed il 43% dei frontalieri. Anche

all’interno di queste forme di lavoro ci sono significative differenze di genere. Nel lavoro

parasubordinato, le donne si concentrano tra i collaboratori, mentre tra gli uomini una

percentuale significativa (il 10,5 rispetto al solo 6% femminile) è rappresentata da liberi

professionisti. Nel lavoro frontaliero, le donne si concentrano nei servizi alle persone e nei

servizi immobiliari e sono occupate soprattutto in posizioni a bassa qualificazione (82%).

2Gli indici di segregazione considerati sono stati:i tassi di femminilizzazione dell’occupazione (rispetto al totale e all’occupazione maschile), i coefficienti di rappresentazione femminile, l’indice di dissimilarità e l’indice di entropia. Una descrizione e discussione dei diversi indici è presentata nel primo capitolo . La carenza di dati provinciali sufficientemente disaggregati per settore e, soprattutto, per qualifica/posizione professionale ha molto limitato l’analisi e obbliga a considerare gli indici di segregazione con estrema cautela. Riteniamo comunque il calcolo di questi indici un utile strumento di monitoraggio delle tendenze del mercato del lavoro provinciale in un’ottica di genere.

Page 12: IL LAVORO FEMMINILE IN PROVINCIA DI VARESE: GRADO DI ... · Cattaneo – Direttore Responsabile della RSA Villa Fiammetta Dott.ssa Chin – Human Resources della Opengate S.p.A. Italy

7

Il terzo elemento problematico che emerge dall’analisi del funzionamento del

mercato del lavoro in provincia di Varese è quello del mismatch tra domanda e offerta di

lavoro femminile.

L’offerta di lavoro femminile presenta maggiori livelli di istruzione rispetto a quella

maschile e migliori performance scolastiche e formative: la percentuale di diplomate e

laureate sull’offerta di lavoro femminile è pari al 58% rispetto al 52% dei maschi; inoltre

le ragazze presentano tassi di abbandono e di ripetenza molto inferiori rispetto a quelli

maschili.

Il sistema produttivo provinciale, soprattutto nel settore manifatturiero, richiede

però in larga misura figure operaie qualificate e specializzate e conduttori di impianti, con

una esperienza di lavoro in produzione piuttosto che con titoli di studio elevati3. Come

illustrato nel capitolo 4 operai specializzati e conduttori di impianti rappresentano ben il

42% delle assunzioni previste nel 2002 in provincia di Varese, rispetto al 35% della media

regionale, mentre nei servizi è richiesto soprattutto personale addetto alle vendite (20,7%

rispetto al 18.3% lombardo). Sono queste le professioni per cui le imprese lamentano le

maggiori difficoltà di reperimento. Si tratta di professioni che non richiedono titoli di studio

elevati, ma soprattutto esperienza e qualifiche professionali: non a caso in provincia di

Varese è maggiore rispetto alla media regionale la domanda di personale con qualifica di

formazione professionale (30% delle assunzioni previste rispetto al 21%

lombardo),mentre è inferiore al dato regionale la richiesta di diplomati di scuola media

superiore ( 29% rispetto al 31%) e, soprattutto, di laureati (6% rispetto al 10%). Anche la

richiesta di conoscenza delle lingue e di competenze informatiche è molto inferiore alla

media regionale:la conoscenza delle lingue è richiesta solo nel 20% delle assunzioni

rispetto al 25% lombardo e le conoscenze informatiche sono richieste nel 31% dei casi

rispetto al 40% lombardo. Negli anni recenti sta però emergendo, soprattutto tra le

imprese di dimensioni medie e grandi, la richiesta di professioni tecniche intermedie che

nel 2002 sono arrivate a rappresentare il 12% delle assunzioni previste dalle imprese che

operano sul territorio provinciale.

Il problema è che i percorsi formativi scelti dalle ragazze non sono quelli più adatti

a rispondere ai fabbisogni delle imprese che operano nel territorio, anche se negli ultimi

anni si rilevano alcuni cambiamenti. L’analisi dei percorsi scolastici, descritta nel terzo

capitolo del rapporto, evidenzia infatti che le ragazze in provincia di Varese scelgono in

larga misura di iscriversi ai Licei (41%), agli Istituti tecnici e professionali di tipo

commerciale (31%) e agli Istituti tecnici per periti aziendali (14%). Meno del 6% delle

ragazze è iscritta agli Istituti tecnici e professionali di tipo industriale che sono le scuole

3 I dati considerati provengono dall’Indagine Excelsior “Previsioni occupazionali e i fabbisogni professionali per il 2002” realizzata dalla Camera di Commercio di Varese, Ministero del Lavoro e Unioncamere.

Page 13: IL LAVORO FEMMINILE IN PROVINCIA DI VARESE: GRADO DI ... · Cattaneo – Direttore Responsabile della RSA Villa Fiammetta Dott.ssa Chin – Human Resources della Opengate S.p.A. Italy

8

che formano i profili professionali più richiesti dalle imprese manifatturiere locali e che

sono frequentate in prevalenza da ragazzi (46%)4. Anche la partecipazione a corsi di

formazione professionale e all’Università evidenzia percorsi molto differenziati per genere:

sono molto poche le ragazze nei corsi che formano profili tecnici per l’industria e quelle

iscritte ad ingegneria logistica e della produzione. Nell’Università la segregazione di genere

appare più marcata che nella scuola superiore: le ragazze si concentrano nelle facoltà di

Scienze, Medicina, mentre sono molto poche nelle facoltà di natura tecnica, come

Ingegneria. Nella formazione professionale va segnalata l’assenza di ragazze nei corsi di

formazione per l’industria metalmeccanica e del legno e la minoritaria presenza femminile

nell’ ambito dell’elettronica, informatica, grafica e alimentare. Dai dati considerati non si

può evincere che la segregazione formativa delle ragazze sia causa o effetto della

segregazione occupazionale nel mercato del lavoro, tuttavia la scelta del percorso di studio

ha un ruolo certamente importante per rompere il circolo vizioso della segregazione

femminile nel mercato del lavoro.

Le interviste dirette a responsabili del personale di 17 imprese operanti in provincia

di Varese hanno fatto emergere alcuni aspetti della domanda di lavoro in provincia di

Varese che consentono di capire quali variabili sono più rilevanti nel determinare la

presenza femminile nelle diverse professioni e su quali si potrebbe far leva per accrescere

le opportunità di occupazione femminile. Le imprese intervistate operano nei principali

settori produttivi della provincia: tessile, chimico-farmaceutico, gomma a materia

plastiche, meccanico, commercio all’ingrosso, trasporti, servizi alle imprese e servizi alle

persone e occupano in complesso il 5% dell’occupazione extra-agricola provinciale.

In primo luogo emerge con grande evidenza il basso tasso di femminilizzazione

complessivo dell’occupazione nelle imprese manifatturiere (20% dell’occupazione

complessiva, rispetto al 58% delle imprese operanti nei servizi) e la concentrazione

dell’occupazione femminile in posizioni impiegatizie esecutive nelle aree

dell’amministrazione, del controllo di gestione e del personale, oltre che operaie nel

settore tessile. Si trovano donne in posizioni dirigenziali quasi solo nei servizi alle persone,

dove la maggior parte del personale è femminile. La percentuale di donne nelle professioni

tecniche e specialistiche è molto bassa, soprattutto nelle imprese manifatturiere (dove

raggiunge solo il 5% del totale degli specialisti e tecnici occupati).

4 I dati dell’Osservatorio Permanente sull’Istruzione della Provincia di Varese (OpiVarese) qui riportati si riferiscono all’a.s. 2000/2001. Rispetto all’a.s. 1996/97 nelle scelte scolastiche delle ragazze si rileva un crollo nelle iscrizioni agli Istituti Magistrali (-54,4%) e agli IT Commerciali (da 751 a 704 –6.3%) e un significativo aumento nelle iscrizioni agli Istituti Professionali dell’Industria e Artigianato (da 133 a 224 iscrizioni, +68,4%), agli IP Commerciali (da 591 a 787, +33,2%), agli Istituti Tecnici per periti aziendali ( da 496 a 535, +7,9%) e ai Licei scientifici (da 674 a 738, +9,5%).

Page 14: IL LAVORO FEMMINILE IN PROVINCIA DI VARESE: GRADO DI ... · Cattaneo – Direttore Responsabile della RSA Villa Fiammetta Dott.ssa Chin – Human Resources della Opengate S.p.A. Italy

9

Se la presenza femminile è ancora scarsa nelle professioni tecniche e specialistiche

(soprattutto ingegneri e periti), le interviste hanno evidenziato che la domanda per queste

professioni dovrà crescere in futuro e che le prospettive per donne, se accompagnate da

percorsi formativi adeguati, dovrebbero aumentare. Aumenterà anche la domanda di

professioni legate alle vendite, di buyer e di analisti programmatori, di analisti di bilancio,

di gestione di siti internet, di addetti ai call-center e di telemarketing.

Le principali conseguenze della presenza di donne nelle professioni tecniche sono,

secondo gli intervistati, i problemi legati agli impegni famigliari nella gestione dei picchi di

produzione, la necessità di formazione ad hoc e le necessità di sostituzione di personale in

maternità (soprattutto nelle grandi imprese). Non si segnalano particolari problemi in

termini di organizzazione interna (segnalati soprattutto dalle imprese industriali) o di

rapporti con colleghi/clienti/fornitori.

Le valutazioni delle imprese sulle differenze di genere nel lavoro segnalano che, in

genere, le donne sono considerate più attente agli aspetti relazionali e dotate di maggiori

capacità di comunicazione, oltre che più precise, veloci e fedeli all’azienda, mentre gli

uomini sono considerati più competenti dal punto di vista tecnico e più flessibili. Non

siamo in grado di verificare se queste affermazioni sono basate su dati di fatto o su

stereotipi culturali, che risultano ancora molto presenti secondo altre ricerche sul settore

manifatturiero.

Un giudizio critico è stato dato dagli intervistati in relazione all’offerta formativa del

territorio: la carenza di scuole tecniche e lo scarso collegamento con il sistema produttivo

locale sono considerati i limiti principali. Si lamenta anche la scarsa offerta formativa per

figure di alto livello e le carenze per quanto riguarda la formazione linguistica e

informatica.

In relazione alle politiche per favorire la presenza femminile nelle professioni

tecniche, gli intervistati sottolineano le politiche di formazione e qualificazione; seguono le

politiche di offerta di servizi per aiutare le donne mantenere una presenza più continuativa

nel lavoro e quelle di orientamento verso le ragazze nella scelta del percorsi di studi dopo

la scuola dell’obbligo. Anche gli incentivi all’assunzione di donne e la revisione degli orari e

dell’organizzazione del lavoro sono segnalate come rilevanti. Nelle interviste dirette, gli

imprenditori hanno sottolineato inoltre la necessità di promuovere una nuova immagine

del lavoro industriale che, con le nuove tecnologie, presenta sempre meno condizioni di

lavoro disagiate.

Per quanto riguarda le prospettive future, tutti gli imprenditori intervistati hanno

sottolineato come l’occupazione femminile, soprattutto nelle professioni tecniche, non

possa che aumentare: le nuove tecnologie e l’internazionalizzazione dei mercati richiedono

sempre di più competenze di tipo informatico, conoscenza delle lingue, precisione e

Page 15: IL LAVORO FEMMINILE IN PROVINCIA DI VARESE: GRADO DI ... · Cattaneo – Direttore Responsabile della RSA Villa Fiammetta Dott.ssa Chin – Human Resources della Opengate S.p.A. Italy

10

affidabilità, tutte caratteristiche in cui spesso le donne primeggiano. E’ invece meno

rilevante rispetto al passato il “mestiere”, la conoscenza che deriva da una lunga

esperienza diretta in produzione che portava in passato a privilegiare la manodopera

maschile.

3. CONCLUSIONI E IMPLICAZIONI PER LE POLITICHE

Non era tra gli obiettivi di questo lavoro un’analisi dettagliata delle politiche per

promuovere l’occupazione femminile. Tuttavia alcune interessanti implicazioni di policy

emergono in modo chiaro sia dall’analisi della domanda di lavoro e delle scelte di

investimento in istruzione e formazione dell’offerta di lavoro femminile, che dalla

discussione con i rappresentanti delle parti sociali.

Si rileva soprattutto una ancora elevata segregazione femminile sia

nell’occupazione che nelle scelte scolastiche e formative, oltre che una presenza di

stereotipi di genere in merito alle possibilità di inserimento femminile, soprattutto nelle

professioni tecniche industriali; stereotipi che non sembrano riguardare solo le imprese,

ma anche le stesse ragazze e le loro famiglie5.

Sono dunque necessarie azioni di sensibilizzazione, di informazione e di

orientamento volte a promuovere una nuova immagine del lavoro industriale e delle

potenzialità dell’offerta di lavoro femminile soprattutto per le professioni di tipo tecnico.

Queste azioni devono coinvolgere tutti gli attori del sistema locale: le imprese e le loro

rappresentanze, il sistema scolastico e formativo, le ragazze e le loro famiglie. Le azioni di

promozione e orientamento possono inizialmente far leva sui casi di successo (che sono

ormai numerosi nel contesto provinciale) e sulla creazione di reti più strette ed integrate

tra sistema scolastico e formativo e sistema delle imprese.

Le attività di orientamento e di promozione devono però andare di pari passo con

politiche di sostegno all’occupazione femminile attraverso l’offerta di formazione e

riqualificazione professionale, di incentivi al lavoro part-time, di servizi di cura per

consentire alle donne con famigliari a carico la continuità nel lavoro, di servizi di

consulenza alle imprese per facilitare l’introduzione di forme più innovative di gestione e

5 La presenza di stereotipi di genere che influenzano le scelte scolastiche delle ragazze e dei ragazzi emerge con forza da una ricerca condotta dalla Consulta Femminile Provinciale intervistando una ventina di ragazze all’ultimo anno di scuola superiore in provincia di Varese. La scelta della scuola dopo la terza media viene operata nell’ambito di “una concezione culturale, anch’essa profondamente radicata nella società e nelle persone, che segmenta i mercati del lavoro in “femminili “ e “maschili”, influenza le scelte, indirizza i percorsi in cui tradizionale è la presenza femminile;per cui la “segregazione formativa”, seppur in presenza di una scolarità femminile numericamente superiore alla componente maschile, persiste ed è un fenomeno rilevante…” (B. Mapelli , Le aspettative delle giovani tra scuola e lavoro:significato e analisi della ricerca, intervento al Convegno “Giovani donne: quale futuro” del 11 aprile 2002, promosso dalla Provincia di Varese, Consulta Femminile)

Page 16: IL LAVORO FEMMINILE IN PROVINCIA DI VARESE: GRADO DI ... · Cattaneo – Direttore Responsabile della RSA Villa Fiammetta Dott.ssa Chin – Human Resources della Opengate S.p.A. Italy

11

sviluppo delle risorse umane e degli orari di lavoro (come il part-time o i cosiddetti “orari

amichevoli”) che sostengano la presenza femminile anche in mansioni tradizionalmente

maschili. Si tratta di servizi che richiedono un intervento su più piani, sia pubblico

(attraverso politiche attive del lavoro e servizi di cura che sostengano il lavoro femminile)

che privato. Anche le parti sociali e le stesse aziende possono infatti avere un ruolo

rilevante a questo proposito favorendo la sperimentazione di azioni positive e interventi di

riformulazione degli orari di lavoro oltre che l’offerta di servizi aziendali6. E’ comunque

importante che nell’offerta di servizi di cura si mantenga una costante attenzione alla

qualità del servizio e alla diffusione nel territorio, per evitare che fasce di popolazione ne

vengano escluse7.

I cambiamenti culturali richiedono tempo per diffondersi, ma sicuramente le

crescenti difficoltà delle imprese nel reperimento di manodopera maschile e l’innovazione

tecnologica, che richiede sempre più competenze tradizionalmente considerate femminili

nelle professioni tecniche, faciliteranno l’inserimento delle donne in queste professioni

contribuendo alla rimozione degli stereotipi attraverso l’aumento del numero di imprese

che “sperimenteranno” dal vivo l’inserimento femminile in posizioni tradizionalmente

maschili.

La promozione di sperimentazioni e di campagne promozionali che favoriscano

l’occupazione femminile anche in settori e mansioni tradizionalmente maschili dovrebbe

accelerare questi cambiamenti.

6 Un esempio di recente riorganizzazione degli orari di lavoro, che ha tenuto conto sia delle esigenze aziendali che di quelle delle lavoratrici, è quello realizzato da Whirpool in provincia di Varese. Altri esempi di buone prassi aziendali nella sperimentazione di orari amichevoli e/o nell’offerta di servizi aziendali per le proprie dipendenti sono presentati nel volume di M. Piazza, A Ponzellini, E Provengano e A. Tempia (1999), Riprogettare il tempo, Edizioni Lavoro, Roma. Sulle politiche aziendali di conciliazione in vece si veda il progetto “LavoroAmico” coordinato da A.M. Ponzellini e A. Tempia per la Regione Lombardia. 7 E’ questa la preoccupazione delle organizzazioni sindacali in relazione alla recente legge regionale di incentivo ai nidi aziendali, che rischierebbe di escludere dai servizi larghe fasce di popolazione (inoccupati, occupati in piccole e medie aziende), se questi non sono opportunamente integrati e aperti al territorio.

Page 17: IL LAVORO FEMMINILE IN PROVINCIA DI VARESE: GRADO DI ... · Cattaneo – Direttore Responsabile della RSA Villa Fiammetta Dott.ssa Chin – Human Resources della Opengate S.p.A. Italy

12

Page 18: IL LAVORO FEMMINILE IN PROVINCIA DI VARESE: GRADO DI ... · Cattaneo – Direttore Responsabile della RSA Villa Fiammetta Dott.ssa Chin – Human Resources della Opengate S.p.A. Italy

-

13

PARTE I:

POSIZIONE FEMMINILE NEL MERCATO DEL LAVORO

E GRADO DI SEGREGAZIONE IN PROVINCIA DI VARESE

Page 19: IL LAVORO FEMMINILE IN PROVINCIA DI VARESE: GRADO DI ... · Cattaneo – Direttore Responsabile della RSA Villa Fiammetta Dott.ssa Chin – Human Resources della Opengate S.p.A. Italy

-

14

Page 20: IL LAVORO FEMMINILE IN PROVINCIA DI VARESE: GRADO DI ... · Cattaneo – Direttore Responsabile della RSA Villa Fiammetta Dott.ssa Chin – Human Resources della Opengate S.p.A. Italy

-

15

INTRODUZIONE

Nell’ultimo decennio il mercato del lavoro ha subito dei cambiamenti rilevanti sia

dal lato della domanda di lavoro che da quello dell’offerta e questi mutamenti hanno

coinvolto in modo particolare le donne.

Dal lato della domanda di lavoro si è assistito ad un incremento della richiesta di

figure professionali legate al settore dei servizi e, contemporaneamente, si è registrato un

aumento dell’offerta di lavoro femminile. In sostanza, con lo sviluppo del terziario si è

venuta a creare una convergenza tra caratteristiche soggettive e attitudini dell’offerta di

lavoro femminile e i fabbisogni delle imprese.

Anche l’evoluzione verso nuove forme contrattuali, quali il tempo determinato, le

varie tipologie di part-time e i contratti di collaborazione, ha indubbiamente favorito

l’ingresso nel mercato del lavoro delle donne.

L’analisi che segue sarà volta ad individuare se, e in che misura, questi mutamenti

hanno riguardato la Provincia di Varese.

Al fine di individuare le tendenze generali del mercato del lavoro per le donne nella

Provincia di Varese si utilizzeranno i dati delle Forze Lavoro ISTAT dal 1993 al 2001 (per

ragioni di comparabilità dei dati) che ci permetteranno di analizzare le variazioni nei tassi

di attività, di occupazione e di disoccupazione.

Tale analisi sarà poi approfondita attraverso l’esame dei flussi degli avviamenti per

settore, per qualifica e per tipologia di contratto, per la provincia nel suo insieme e,

scendendo più nel dettaglio, per le singole circoscrizioni e, inoltre, attraverso l’evidenza

delle principali caratteristiche dell’utenza femminile dei Centri per l’Impiego.

Evidenziate le peculiarità del mercato del lavoro femminile in Provincia di Varese,

l’analisi si concentrerà sul grado di segregazione occupazionale di genere, con l’utilizzo di

indicatori specifici di misurazione di tale fenomeno.

Page 21: IL LAVORO FEMMINILE IN PROVINCIA DI VARESE: GRADO DI ... · Cattaneo – Direttore Responsabile della RSA Villa Fiammetta Dott.ssa Chin – Human Resources della Opengate S.p.A. Italy

-

16

Page 22: IL LAVORO FEMMINILE IN PROVINCIA DI VARESE: GRADO DI ... · Cattaneo – Direttore Responsabile della RSA Villa Fiammetta Dott.ssa Chin – Human Resources della Opengate S.p.A. Italy

-

17

CAPITOLO I:

STRUTTURA E TENDENZE DEL MERCATO DEL LAVORO

IN PROVINCIA DI VARESE

1.1 IL LAVORO FEMMINILE IN PROVINCIA DI VARESE

1.1.1 Partecipazione delle donne al mercato del lavoro

I dati delle Forze Lavoro ISTAT permettono di analizzare l’evoluzione del quadro

della popolazione per condizione lavorativa dal 1993 al 2001 e di effettuare un confronto

tra le dinamiche intervenute per la provincia di Varese e per la Lombardia. Come mostra la

tabella 1.1, le forze di lavoro sono aumentate sia nella provincia di Varese sia in

Lombardia e la crescita è in larga misura determinata da un aumento della partecipazione

al mercato del lavoro da parte della componente femminile (+11% Lombardia; +10%

Varese). Il dato di aumento dell’offerta di lavoro femminile viene confermato sia a livello

nazionale che europeo e risulta legato ai mutamenti socio-culturali intervenuti nel

decennio: si è indebolito il modello tradizionale di divisione del lavoro nella famiglia ed è

cambiata la concezione del lavoro che non è più solamente un mezzo per guadagnarsi da

vivere ma anche un canale di realizzazione personale e di riconoscimento sociale.

Il trend del numero di occupati risulta positivo, in particolare per le donne che, in

provincia di Varese, sono passate da 125 mila occupate nel 1993 a 143 mila nel 2001

facendo registrare una crescita del 14.4% (leggermente più pronunciata la crescita in

Lombardia +15%). D’altro canto, risultano in calo le persone in cerca di occupazione che

nel 2001, in provincia di Varese, risultano circa 19 mila ( 24 mila nel 1993) di cui 12 mila

donne (15 mila nel 1993). Percentualmente più rilevante la diminuzione delle persone in

cerca di lavoro in Lombardia (-34%). Complessivamente, dunque, la situazione

lavorativa, in particolare per le donne, risulta migliorata nel periodo considerato sia in

Lombardia sia in provincia di Varese: le donne si propongono molto di più nel mercato del

lavoro e sono riuscite ad occupare gran parte dei posti di lavoro che si sono creati.

L’aumento della partecipazione femminile al mondo del lavoro risulta

particolarmente importante considerando il fenomeno dell’invecchiamento della popolazione. Le persone che non fanno parte delle forze di lavoro e in età non lavorativa

(oltre i 65 anni) dal 1993 al 2001 hanno subito un incremento consistente a Varese

(+11%) e, in misura ancora più rilevante in Lombardia (+23%); appare chiaro che per far

Page 23: IL LAVORO FEMMINILE IN PROVINCIA DI VARESE: GRADO DI ... · Cattaneo – Direttore Responsabile della RSA Villa Fiammetta Dott.ssa Chin – Human Resources della Opengate S.p.A. Italy

-

18

fronte alle richieste delle imprese e per sostenere il sistema pensionistico italiano la nuova

forza lavoro femminile costituisce una risorsa importante.

Tabella 1.1 Popolazione di 15 anni e oltre per condizione lavorativa –Variazioni 1993/2001

Dati espressi in migliaia e variazioni percentuali

Scendendo più nel dettaglio, nel 2001 risulta un tasso d’attività, ovvero il

rapporto tra le forze lavoro e la popolazione di almeno 15 anni, femminile in Provincia di

Varese del 42.5%, superiore di oltre un punto percentuale rispetto alla media regionale e

di ben 6 punti superiore al valore per l’Italia. Sebbene lo scarto con la componente

maschile sia rilevante (63.5% tasso d’attività maschile), Varese conferma, ed anzi

incrementa, una certa caratterizzazione femminile dell’offerta di lavoro1. Considerando la

serie storica dal 1993 si nota che la componente femminile è sempre stata

particolarmente presente nel mercato del lavoro varesino, mantenendo un tasso d’attività

costantemente superiore, tranne nel 2000, alla media regionale. Dal grafico 1.1 si può

notare il trend di crescita del tasso d’attività femminile sia per la Provincia di Varese sia

per la Lombardia, ad indicare un aumento della offerta di lavoro da parte delle donne negli

anni e un desiderio di maggiore partecipazione al mercato del lavoro.

1 Si veda LIUC-IRS (2001)

1993 2001 variazione % ‘93/’01

Provincia di Varese Uomini Donne Totale Uomini Donne Totale Uomini Donne Totale

OCCUPATI 198 125 324 209 143 352 5,6 14,4 8,6

IN CERCA DI OCCUPAZIONE 8 15 24 7 12 19 -12,5 -20,0 -20,8

FORZE DI LAVORO 206 141 347 216 155 371 4,9 9,9 6,9

TOTALE NON FORZE LAVORO 122 218 340 124 210 334 1,6 -3,7 -1,8

-in età lavorativa 79 143 222 74 129 203 -6,3 -9,8 -8,6

-in età non lavorativa 43 75 118 50 81 131 16,3 8,0 11,0

TOTALE POPOLAZIONE PRESENTE 328 359 687 340 365 706 3,7 1,7 2,8

Lombardia Uomini Donne Totale Uomini Donne Totale Uomini Donne Totale

OCCUPATI 2322 1377 3699 2374 1585 3959 2,2 15,1 7,0

IN CERCA DI OCCUPAZIONE 97 134 231 61 92 153 -37,1 -31,3 -33,8

FORZE DI LAVORO 2419 1511 3930 2435 1677 4112 0,7 11,0 4,6

TOTALE NON FORZE LAVORO 1226 2432 3658 1353 2383 3736 10,4 -2,0 2,1

-in età lavorativa 779 1647 2426 771 1448 2220 -1,0 -12,1 -8,5

-in età non lavorativa 447 785 1232 582 934 1516 30,2 19,0 23,1

TOTALE POPOLAZIONE PRESENTE 3645 3943 7588 3788 4060 7848 3,9 3,0 3,4

Fonte: nostre elaborazioni su dati forze lavoro - ISTAT

Page 24: IL LAVORO FEMMINILE IN PROVINCIA DI VARESE: GRADO DI ... · Cattaneo – Direttore Responsabile della RSA Villa Fiammetta Dott.ssa Chin – Human Resources della Opengate S.p.A. Italy

-

19

Fonte: provincia di Varese – Settore Politiche del Lavoro e Formazione Professionale

Ovviamente, le forze di lavoro risultano concentrate nella fascia d’età centrale dai

30 ai 49 anni sia per gli uomini che per le donne (60% uomini; 59% donne). La forte

presenza sul mercato del lavoro delle donne in questa fascia d’età ci suggerisce che

sempre meno si realizza discontinuità nel percorso lavorativo nella fase della maternità e

ciò non può dunque costituire un fattore di grande differenziazione rispetto ai percorsi

professionali maschili.

Per effetto dell’uscita dal mercato del lavoro da parte delle donne anticipata

rispetto a quella degli uomini si notano, nella tabella che segue, differenze di genere per le

fasce d’età 50-64 (17.8% uomini; 15.4% donne) e oltre i 65 anni (1.7% uomini; 0.8%

donne). Le giovani donne, invece, costituiscono il 25% del totale della forza lavoro

femminile, segno che le nuove generazioni partecipano sempre più al mercato del lavoro.

Tabella 1.2 Provincia di Varese – Forze di lavoro per sesso e fasce d’età

media 2001 (valori in migliaia e composizione percentuale)

Grafico 1.1 Tasso di attività femminile

38,338,5 38,6

39,0 38,9

39,9

40,340,6

41,3

39,2

40,2

39,4

40,040,3

42,0 42,0

40,1

42,5

38,0

39,0

40,0

41,0

42,0

43,0

1993 1994 1995 1996 1997 1998 1999 2000 2001

LOMB VA

Fonte: nostre elaborazioni su dati del collocamento

valore assoluto composizione percentuale

Fasce d'eta Maschi Femmine Totale Maschi Femmine Totale

15-29 44,5 38,6 83,0 20,6 24,9 22,3

30-49 129,7 91,6 221,3 60,0 59,0 59,6

50-64 38,4 23,9 62,3 17,8 15,4 16,8

65 ed oltre 3,6 1,2 4,7 1,7 0,8 1,3

Totale 216,1 155,3 371,4 100,0 100,0 100,0

Page 25: IL LAVORO FEMMINILE IN PROVINCIA DI VARESE: GRADO DI ... · Cattaneo – Direttore Responsabile della RSA Villa Fiammetta Dott.ssa Chin – Human Resources della Opengate S.p.A. Italy

-

20

1.1.2 L’occupazione in Provincia di Varese

L’espansione della forza lavoro femminile in Provincia di Varese è stata assorbita

dalla crescita occupazionale che ha consentito un aumento del tasso d’occupazione,

ovvero il rapporto tra occupati e popolazione di almeno 15 anni, femminile che nel 2001

risulta del 39.2%. Dal grafico che segue si nota che sia per Varese, sia per la Lombardia il

trend di lungo periodo è di una crescita del tasso d’occupazione femminile dal 35% del

1993 al 39% circa del 2001. Inoltre, possiamo notare che il tasso d’occupazione femminile

per Varese è rimasto sempre sopra la media della Lombardia dal 1993, tranne nel 2000,

ad indicare una maggiore caratterizzazione femminile dell’occupazione per la provincia di

Varese.

Grafico 1.2 Tasso di occupazione femminile

34,9 34,9 35,135,5 35,5

36,4

37,437,9

39

35

35,6 35,7

36,5

35,6

36,9

38,5

36,8

39,2

34

35

36

37

38

39

40

1993 1994 1995 1996 1997 1998 1999 2000 2001

Lombardia

Varese

Fonte: provincia di Varese – Settore Politiche del Lavoro e Formazione Professionale

Confrontando i tassi d’occupazione femminili con quelli relativi alla popolazione

maschile ci accorgiamo che nel 2001 il gender gap, ovvero la differenza tra i tasso

d’occupazione maschile e tasso d’occupazione femminile, risulta piuttosto elevato (Varese

22.2%; Lombardia 23.7%), anche se in diminuzione dal 1993 al 2001. Sia per Varese, sia

per la Lombardia si evidenzia chiaramente un trend di diminuzione delle differenze tra i

generi in termini occupazionali. Varese mostra un gender gap costantemente inferiore al

valore per la Lombardia, tranne il picco del 2000, segno che le differenze di genere in

termini occupazionali risultano più contenute per la provincia di Varese.

Page 26: IL LAVORO FEMMINILE IN PROVINCIA DI VARESE: GRADO DI ... · Cattaneo – Direttore Responsabile della RSA Villa Fiammetta Dott.ssa Chin – Human Resources della Opengate S.p.A. Italy

-

21

Grafico 1.3 Gender gap nei tassi di occupazione

25,4

26,7

25,4

23,1

25,8

24,3

23,2

26

22,2

28,8

27,5 27,2

26,4 26,225,5

24,824,4

23,7

20

21

22

23

24

25

26

27

28

29

30

1993 1994 1995 1996 1997 1998 1999 2000 2001

Varese

Lombardia

Fonte: nostre elaborazioni su dati – forze lavoro ISTAT

Analizzando in modo più dettagliato i dati relativi all’occupazione femminile nel

2001 possiamo evidenziare le principali caratteristiche, che verranno approfondite in

seguito, in riferimento alle fasce d’età, alla tipologia d’impiego e al settore d’attività.

I tassi d’occupazione più elevati per le donne della Provincia di Varese si registrano

per la fascia tra i 25 e i 29 anni (71.2%), mentre i valori più bassi sono quelli relativi alle

giovani donne tra i 15 e i 24 anni (24.5%). Rispetto alla componente maschile appare

evidente il differenziale nei tassi di occupazione nella fascia tra i 30 e i 64 anni (78.4%

uomini vs. 52.3% donne), sicuramente causato dal fatto che l’età pensionabile per le

donne è inferiore a quella maschile e, almeno in parte, legato ai problemi di gestione della

vita familiare (cura dei figli, anziani a carico) che, si suppone, una donna in questa fascia

d’età si trova a dover affrontare. La situazione appare analoga in Lombardia dove, però, si

rileva un tasso di occupazione decisamente più elevato per le giovani donne (24.5 Varese

vs. 35.8 Lombardia). Considerando la popolazione in età lavorativa (15-64) il tasso di

attività femminile si attesta al 50% circa sia in provincia di Varese sia in Lombardia,

ancora lontano dal 60% fissato come obiettivo dall’Unione Europea a Lisbona da

raggiungere entro il 2010 per la media dei paesi europei.

Page 27: IL LAVORO FEMMINILE IN PROVINCIA DI VARESE: GRADO DI ... · Cattaneo – Direttore Responsabile della RSA Villa Fiammetta Dott.ssa Chin – Human Resources della Opengate S.p.A. Italy

-

22

Tabella 1.3 Tassi di occupazione per fasce d’età – 2001

I dati per tipologia d’impiego indicano la presenza di una differente

composizione per uomini e donne: solo il 17.4% delle donne ha un lavoro indipendente

contro il 27.8% della componente maschile.

L’occupazione femminile è concentrata nel settore dei servizi, dove risulta un

differenziale elevato rispetto agli uomini (67.4% del totale delle donne; 45.9% per gli

uomini) mentre risultano più numerosi gli uomini impiegati nel settore industriale (52.2%

uomini; 31.9% donne). L’agricoltura pesa poco in termini occupazionali nella provincia di

Varese (solo 1.4%) e, ancora meno considerando solo la componente femminile (0.7%).

Tabella 1.4 Occupati per settore di attività e sesso – Varese 2001

1.1.3 Caratteristiche della disoccupazione

Nel 2001 la situazione delle donne appare migliorata anche in termini di

disoccupazione. Contrariamente alla tendenza che si evidenzia per la componente

maschile, il tasso di disoccupazione, ossia il rapporto tra persone in cerca d’occupazione

e le forze lavoro, della componente femminile, dopo il picco raggiunto nel 1998, risulta in

calo. Il valore del 2001 (7.8%) rimane comunque al di sopra della media regionale

Fonte: annuario statistico on-line della provincia di Varese – elaborazioni su dati ISTAT

15-24 25-29 30-64 15-64 Totale

Maschi 32,2 79,2 78,4 71,7 61,4

Varese Femmine 24,5 71,2 52,3 50,2 39,2

Totale 28,3 75,4 65,4 61,0 49,9

Maschi 42,1 83,4 78,7 73,7 62,7

Lombardia Femmine 35,8 72,5 50,1 50,5 39

Totale 39 78 64,5 62,2 50,4

Fonte: nostre elaborazioni su dati ISTAT – forze lavoro

Maschi Femmine Totale

Val. assoluto Peso % Val. assoluto Peso % Val. assoluto Peso %

TOTALE 209 100 144 100 353 100

dipendenti 151 72,2 119 82,6 270 76,5

indipendenti 58 27,8 25 17,4 83 23,5

AGRICOLTURA 4 1,9 1 0,7 5 1,4

INDUSTRIA 109 52,2 46 31,9 155 43,9

trasformazioni industriali 83 39,7 43 29,9 126 35,7

costruzioni 24 11,5 3 2,1 27 7,6

altro 2 1 0 0 2 0,6

SERVIZI 96 45,9 97 67,4 193 54,7

commercio 27 12,9 24 16,7 51 14,4

altro 69 33 73 50,7 142 40,3

Page 28: IL LAVORO FEMMINILE IN PROVINCIA DI VARESE: GRADO DI ... · Cattaneo – Direttore Responsabile della RSA Villa Fiammetta Dott.ssa Chin – Human Resources della Opengate S.p.A. Italy

-

23

(5.5%) e risulta di molto superiore al tasso di disoccupazione maschile (3.3%). Anche in

termini di disoccupazione si rilevano differenze di genere di una certa entità.

Grafico 1.4 Tasso di disoccupazione femminile

Fonte: provincia di Varese – Settore Politiche del Lavoro e formazione Professionale

Delle 19 mila persone che in provincia di Varese nel 2001 hanno svolto azioni di

ricerca di un’occupazione il 63% risultavano donne. Tra le donne la maggioranza rientra

nel sottoinsieme “altre persone in cerca di occupazione” (54%), ovvero si sono dichiarate

casalinghe, studenti, ritirati dal lavoro, mentre la maggior parte degli uomini risultano

disoccupati in senso stretto (64%), ovvero coloro che avevano un lavoro ma lo hanno

lasciato o perso e ne stanno cercando un altro.

Tabella 1.5 Provincia di Varese - Persone in cerca di occupazione per sesso e tipologia

media 2001 (valori in miglia ia e composizione percentuale)

Fonte: nostre elaborazioni su dati forze lavoro – ISTAT

La disoccupazione femminile nella Provincia di Varese è concentrata nella fascia

d’età più bassa (15-24) con un tasso di disoccupazione che supera il 20% mentre risulta

10,8

11,4

9,4

8,6

11,6

12,2

8,58,3

7,8

8,9

9,59,1

8,9 8,9

7,4

6,7

5,5

9,2

5,0

6,0

7,0

8,0

9,0

10,0

11,0

12,0

13,0

1993 1994 1995 1996 1997 1998 1999 2000 2001

VALOMB

valore assoluto composizione % % donneTotale Maschi Femmine Totale Maschi Femmine

Persone in cerca di occupazione 19,2 7 12,1 100 100 100 63,0Di cui disoccupati 8,3 4,5 3,8 43,2 64,3 31,4 45,8Di cui in cerca di prima occupazione 3,1 1,2 1,9 16,1 17,1 15,7 61,3Altre persone in cerca di occupazione 7,8 1,3 6,5 40,6 18,6 53,7 83,3

Page 29: IL LAVORO FEMMINILE IN PROVINCIA DI VARESE: GRADO DI ... · Cattaneo – Direttore Responsabile della RSA Villa Fiammetta Dott.ssa Chin – Human Resources della Opengate S.p.A. Italy

-

24

contenuta per le donne dai 30 ai 64 anni d’età (5.3%). Le stesse tendenze si evidenziano

in riferimento alla disoccupazione maschile e per la Lombardia.

Tabella 1.6 Tassi di disoccupazione per fasce d’età – 2001

Fonte: annuario statistico on-line della provincia di Varese – elaborazioni su dati ISTAT

In provincia di Varese nel 2001 la ricerca di un lavoro per la fascia d’età più bassa

ha riguardato per la maggior parte persone con un diploma di scuola media superiore, in

particolare donne (55% delle donne, 41% uomini). Il titolo di studio risulta più basso man

mano che si considerano fasce d’età più elevate: il 48% delle persone in cerca di

occupazione nella fascia 30-49 ha una licenza di scuola media inferiore mentre per la

fascia 50-64 anni si ha una prevalenza di persone senza alcun titolo di studio ( 47%). Da

rilevare che nell’ultima fascia d’età il 70% delle donne in cerca di occupazione non ha

alcun titolo di studio mentre l’analoga percentuale per gli uomini è appena del 14% .

Tasso di disoccupazione

15-24 25-29 30-64 15-64 Totale

Maschi 14,7 8,9 1,8 3,3 3,3

Varese Femmine 20,9 15,6 5,3 7,9 7,8

Totale 17,5 12 3,3 5,2 5,2

Maschi 8,8 6,1 1,5 2,5 2,5

Lombardia Femmine 11,4 7,9 4,6 5,5 5,5

Totale 10 6,9 2,7 3,7 3,7

Page 30: IL LAVORO FEMMINILE IN PROVINCIA DI VARESE: GRADO DI ... · Cattaneo – Direttore Responsabile della RSA Villa Fiammetta Dott.ssa Chin – Human Resources della Opengate S.p.A. Italy

-

25

Tabella 1.7 Provincia di Varese - Persone in cerca di occupazione per sesso, classe d'età e titolo di studio media 2001 (valori in migliaia e composizione percentuale)

valore assoluto composizione %

15-29 M F T M F T

Senza titolo di studio 0,2 0 0,2 5,1 0,0 2,0

Licenza scuola media inferiore 1,4 1,7 3,1 35,9 28,3 31,0

Diploma scuola media superiore 1,6 3,3 4,9 41,0 55,0 49,0

Titolo di studio superiore 0,6 1 1,7 15,4 16,7 17,0

Totale 3,9 6 10 100,0 100,0 100,0

30-49 M F T M F T

Senza titolo di studio 0,5 0,5 1 20,8 9,8 13,3

Licenza scuola media inferiore 1,4 2,2 3,6 58,3 43,1 48,0

Diploma scuola media superiore 0,4 1,9 2,4 16,7 37,3 32,0

Titolo di studio superiore 0 0,5 0,5 0,0 9,8 6,7

Totale 2,4 5,1 7,5 100,0 100,0 100,0

50-64 M F T M F T

Senza titolo di studio 0,1 0,7 0,8 14,3 70,0 47,1

Licenza scuola media inferiore 0,4 0 0,4 57,1 0,0 23,5

Diploma scuola media superiore 0,2 0,4 0,6 28,6 40,0 35,3

Titolo di studio superiore 0 0 0 0,0 0,0 0,0

Totale 0,7 1 1,7 100,0 100,0 100,0

Totale M F T M F T

Senza titolo di studio 0,9 1,1 2 12,9 9,1 10,4

Licenza scuola media inferiore 3,2 3,9 7,1 45,7 32,2 37,0

Diploma scuola media superiore 2,3 5,6 7,9 32,9 46,3 41,1

Titolo di studio superiore 0,6 1,6 2,2 8,6 13,2 11,5

Totale 7 12,1 19,2 100,0 100,0 100,0

Fonte: nostre elaborazioni su dati forze lavoro – ISTAT

In prima battuta possiamo quindi concludere che la situazione lavorativa per le

donne nella Provincia di Varese è migliorata nel periodo considerato, evidenziando una

tendenza positiva sia nei confronti del gap con la media regionale sia in termini di

differenze tra i generi. La Provincia di Varese, comunque, continua a presentare il tasso di

disoccupazione femminile più alto in tutta la Lombardia. Il dato di disoccupazione, però,

non deve essere interpretato esclusivamente come difficoltà d’inserimento nel mondo del

lavoro da parte della componente femminile, ma anche come segnale della forte e

costante crescita dell’offerta di lavoro femminile e come indicatore di determinazione ad

entrare o ritornare nel mercato del lavoro, nonostante le difficoltà e anche a prezzo della

disoccupazione.

Nel mercato del lavoro varesino, inoltre, permangono forti segnali di segregazione

femminile in termini di gender gap nei tassi di occupazione che, sebbene risultino in calo e

più contenuti rispetto ai valori rilevati per la Lombardia, è auspicabile continuino a

ridimensionarsi nel corso dei prossimi anni.

Page 31: IL LAVORO FEMMINILE IN PROVINCIA DI VARESE: GRADO DI ... · Cattaneo – Direttore Responsabile della RSA Villa Fiammetta Dott.ssa Chin – Human Resources della Opengate S.p.A. Italy

-

26

Grafico 1.5

1.2 L’UTENZA FEMMINILE DEI CENTRI PER L’IMPIEGO IN PROVINCIA DI VARESE

I dati del 2001 relativi agli iscritti al collocamento nella provincia di Varese2

indicano che sono soprattutto le donne ad utilizzare i servizi offerti dai centri per l’impiego

nella ricerca di lavoro: la componente femminile rappresenta oltre il 70% del totale degli

iscritti, dato, peraltro, praticamente invariato rispetto al 1991. L’elevata presenza

femminile nelle iscrizioni al collocamento riflette le maggiori difficoltà che incontrano le

donne nella ricerca di un’occupazione rispetto agli uomini; come sottolineato nel

precedente paragrafo, infatti, la disoccupazione femminile nella provincia di Varese è

notevolmente più alta di quella maschile. D’altro canto, la caratterizzazione femminile

degli utenti dei centri per l’impiego potrebbe ricondursi anche a comportamenti diversi tra

i due sessi in riferimento ai canali di ricerca di un impiego.

Risulta interessante analizzare la composizione per qualifica delle iscrizioni al

collocamento e la variazione intervenuta tra il 1991 e il 2001. Diminuiscono del 4.10% le

2 Nel presente lavoro facciamo riferimento ai dati delle iscrizioni al collocamento relativi alla prima classe, ovvero riferiti alle persone in cerca di prima occupazione e ai disoccupati con precedenti lavorativi

Page 32: IL LAVORO FEMMINILE IN PROVINCIA DI VARESE: GRADO DI ... · Cattaneo – Direttore Responsabile della RSA Villa Fiammetta Dott.ssa Chin – Human Resources della Opengate S.p.A. Italy

-

27

donne iscritte come operaie non qualificate, anche se continuano a costituire la

componente prevalente (40.4% delle iscritte). Anche per gli uomini la categoria degli

operai non qualificati registra la quota più elevata (38.8%) anche se in calo di quasi il

20% dal 1991. Le fasce più deboli sono ancora quelle che ricorrono in maniera

preponderante al servizio pubblico per avere un aiuto nella ricerca di un impiego e quelle

che più delle altre risentono del fenomeno della disoccupazione. In calo, solo per la

popolazione femminile, anche gli operai qualificati che nel 2001 rappresentano quasi il

22% sul totale delle donne iscritte mentre gli uomini in questa categoria risultano in

aumento del 10%. In aumento la categoria degli impiegati, soprattutto uomini (24%;

donne 3.6%). La quota di donne in questa categoria, comunque, continua a superare

l’analoga quota maschile (38% vs 33%). In particolare, risultano più che raddoppiate le

impiegate nei servizi (da 628 unità a 1391 unità). Questo dato sembra indicare che anche

le donne con un certo livello d’istruzione, si rivolgono ai centri per l’impiego per la ricerca

di lavoro.

La variazione nella composizione delle donne iscritte in base alle fasce d’età è di

una certa rilevanza. Le giovani donne che utilizzano il servizio pubblico all’impiego sono

passate dalle 6701 unità a 2547, facendo registrare nel decennio una variazione negativa

del 62%; per contro, sono aumentate del 72% le donne oltre i 30 anni che si rivolgono

agli sportelli dei centri per l’impiego della provincia di Varese. Nel 2001 le ragazze sotto i

25 anni rappresentano solo il 16.6% delle iscritte mentre le donne dai 30 anni in avanti,

svantaggiate nella ricerca di un impiego, raggiungono il 72.5%. Gli uomini iscritti sotto i

29 anni risultano in calo mentre sono in aumento del 90% i disoccupati sopra i 30 anni.

La variazione nella composizione degli iscritti per fasce d’età riflette il

cambiamento, intervenuto nel decennio considerato, tra persone in cerca di prima

occupazione e disoccupati con precedenti lavorativi. Nel 2001 le donne disoccupate

costituiscono l’82.5% del totale delle iscritte, mentre le donne in cerca della prima

occupazione risultano in calo rispetto al 1991 del 43% arrivando a solo al 17.5%. La

stessa tendenza si rileva per la componente maschile.

Page 33: IL LAVORO FEMMINILE IN PROVINCIA DI VARESE: GRADO DI ... · Cattaneo – Direttore Responsabile della RSA Villa Fiammetta Dott.ssa Chin – Human Resources della Opengate S.p.A. Italy

-

28

Tabella 1.8 Provincia di Varese - Iscritti al collocamento 1991/2001 Dati di stock a fine anno relativi alla prima classe per tipologia e qualifica

Fonte: nostre elaborazioni su dati del collocamento

Risulta interessante anche analizzare la composizione per settore dei dati del

collocamento e, in questo caso si deve limitare l’analisi alle sole donne al rientro nel

mercato del lavoro3. La classificazione per settore nel 2001 evidenza la seguente

composizione:

• In calo rispetto al 1991 il peso del settore industriale che nel 2001 raggiunge

quota 32.6% quale percentuale di disoccupate in questo settore.

• In crescita dal 1991 al 2001 risulta, invece, la quota riguardante la categoria

“altre attività”, e dunque i servizi, che arriva a costituire il 23% del totale.

• L’incidenza delle donne iscritte nel settore agricolo è irrilevante mentre quasi la

metà delle disoccupate non viene classificata in un settore specifico al momento

dell’iscrizione.

La situazione per gli uomini, invece, è rimasta sostanzialmente stabile nel periodo

considerato.

3 Quasi il 75% delle donne alla ricerca della prima occupazione non viene classificata in alcun settore al momento dell’iscrizione

2001 composizione % variazione 1991/2001Maschi Femmine Totale Maschi Femmine Totale

Totale 100,0 100,0 100,0 -0,6 -0,9 -0,8

Tipologia

Disoccupati 84,3 82,5 83,0 21,9 17,9 19,1

In cerca di prima occupazione 15,7 17,5 17,0 -50,1 -43,5 -45,4

Qualifica

Operai qualif. 28,4 21,6 23,6 10,0 -2,4 1,7

Operai non qualif. 38,8 40,4 39,9 -19,9 -4,1 -9,2

Impiegati 32,8 38,0 36,5 24,4 3,6 8,4

Fasce d'età

Meno di 25 anni 26,3 16,6 19,5 -46,7 -62,0 -57,1

Tra 25 e 29 anni 9,6 10,8 10,5 -45,5 -28,2 -33,8

Maggiori di 30 anni 64,0 72,5 70,1 90,8 72,2 76,8

Page 34: IL LAVORO FEMMINILE IN PROVINCIA DI VARESE: GRADO DI ... · Cattaneo – Direttore Responsabile della RSA Villa Fiammetta Dott.ssa Chin – Human Resources della Opengate S.p.A. Italy

-

29

Tabella 1.9 Provincia di Varese – disoccupati iscritti al collocamento Dati di stock a fine anno relativi alla prima classe per settore

1.3 LA SITUAZIONE OCCUPAZIONALE FEMMINILE E IL GRADO DI

FLESSIBILITÀ

1.3.1 Cambiamenti nell’occupazione femminile nell’ultimo decennio

Raffrontando i dati relativi ai flussi degli avviamenti e delle cessazioni del 2001

con quelli del 1991 si nota che il quadro per settore è notevolmente variato nel decennio.

La situazione delle donne in cerca di lavoro nel 1991 risultava critica in quanto il flusso dei

cessati nell’anno superava di ben 3078 unità gli avviati dello stesso anno. La forte perdita

di posti di lavoro nell’industria, con un saldo negativo per le donne di 3500 unità, non

veniva compensata dalla creazione di nuovi posti di lavoro nei servizi (saldo positivo di

sole 223 unità). Nel 2001 i dati dei centri per l’impiego della provincia mostrano, invece,

una ripresa dell’economia varesina sostenuta dalla crescita dei servizi. L’occupazione

femminile nell’industria continua ad avere segno negativo (-1506 unità) ma la crescita dei

servizi, con un saldo positivo di 3883 donne avviate, compensa ampiamente la perdita di

posti di lavoro nel settore industriale. Va inoltre notato che, a fronte di un saldo

complessivo leggermente positivo per gli uomini (+139), i posti di lavoro aggiuntivi nel

2001 per le donne sono ben 2500.

Fonte: nostre elaborazioni su dati del collocamento

1991 Composizione % 2001 Composizione %

Maschi Femmine Totale Maschi Femmine Totale

Agricoltura 0,7 0,2 0,3 0,7 0,2 0,3

Industria 50,6 45,8 47,2 49,6 32,6 37,6

Altre attività 15,2 19,2 18,0 17,1 23,3 21,5

Non classificabile in alcun settore 33,4 34,8 34,4 32,6 43,9 40,6

Page 35: IL LAVORO FEMMINILE IN PROVINCIA DI VARESE: GRADO DI ... · Cattaneo – Direttore Responsabile della RSA Villa Fiammetta Dott.ssa Chin – Human Resources della Opengate S.p.A. Italy

-

30

Grafico 1.6 Saldo avviati-cessati per settore – Provincia di Varese 2001

-8000

-6000

-4000

-2000

0

2000

4000

6000

8000

10000

Agricoltura Industria Altre attività Pubblica Amm. Totale

Maschi

Femmine

Totale

Fonte: nostre elaborazioni su dati del collocamento

Le donne, dunque, hanno saputo sfruttare le possibilità offerte dalla crescita dei

servizi e hanno risposto positivamente alla richiesta di nuove competenze, quali

l’attenzione alle relazioni interpersonali e le capacità comunicative, da parte delle imprese.

Nella società post-fordista, infatti, il sapere e la comunicazione sono diventati fattori critici

del processo produttivo e hanno trovato un riscontro positivo nelle caratteristiche

dell’offerta di lavoro femminile.

Il processo di deindustrializzazione che ha caratterizzato l’economia varesina

nell’ultimo decennio risulta evidente dalla variazione intervenuta tra il 1991 e il 2001 nella

composizione per settore del flusso degli avviati al lavoro dal collocamento. Nel 1991

le donne avviate nel settore industriale rappresentavano quasi il 43% degli avviamenti per

la componente femminile mentre dieci anni più tardi la medesima percentuale risulta

dimezzata. Come è noto, il ridimensionamento dell’industria varesina è stato, almeno in

parte, controbilanciato dalla crescita dei servizi: la quota di donne avviate al lavoro nei

servizi sale ad oltre il 78% nel 2001 dal 54% circa di dieci anni prima. Inoltre, va

sottolineato come le differenze di genere si siano ridimensionate nel decennio considerato.

Page 36: IL LAVORO FEMMINILE IN PROVINCIA DI VARESE: GRADO DI ... · Cattaneo – Direttore Responsabile della RSA Villa Fiammetta Dott.ssa Chin – Human Resources della Opengate S.p.A. Italy

-

31

Tabella 1.10 Provincia di Varese – Avviati 1991/2001

Flusso annuale per settore

Dalla tabella sopra riportata, appare comunque evidente che, ancora nel 2001, gli

uomini vengono occupati in misura superiore alle donne nel comparto industriale mentre

risulta più elevata la percentuale di donne avviate nei servizi. I dati di Manpower, società

di fornitura di lavoro temporaneo, confermano questa tendenza per la Provincia di Varese

sia nel 2001 che nel 20024. In particolare, nel 2002 i dati relativi alle missioni attivate

indicano:

• Un gender gap rilevante nel settore metalmeccanico (36.6% delle missioni

di uomini vs. 17.9% delle missioni di donne) e nel settore chimico (16% uomini vs. 7%

donne)

• Un utilizzo maggiore delle donne nella grande distribuzione (12.2% donne

vs. 4.5% uomini), nella vendita al dettaglio (5.4% donne vs 1.3% uomini) e nel servizio

(4.6% donne vs. 3.6% uomini).

Anche analizzando gli avviamenti e le cessazioni classificati in base alla qualifica

professionale emerge che la situazione lavorativa per le donne è migliorata nel decennio di

riferimento. Il 1991 vedeva un saldo negativo per qualsiasi posizione considerata, dagli

apprendisti agli impiegati, con una situazione preoccupante per le donne classificate come

operai qualificati (-2203). Il 2001, invece, evidenzia un saldo positivo per le donne in tutte

le categorie e, in particolare, per gli apprendisti e gli impiegati la componente femminile

registra avviamenti superiori alle cessazioni (rispettivamente +226 e +335 unità) mentre

per gli uomini il segno è negativo.

4 La fonte dei dati è l’Ufficio Strategie Studi e Programmazione di Manpower S.p.A. Occorre tener presente che tali dati non coprono l’intero universo dei settori e delle professioni, in quanto fanno riferimento esclusivamente alle missioni attivate dalla Manpower S.P.A. che, come società di lavoro interinale in provincia di Varese copre solo alcuni settori e categorie professionali.

Fonte: nostre elaborazioni su dati del collocamento

1991 – Composizione % 2001 – Composizione %

Maschi Femmine Totale Maschi Femmine Totale

Agricoltura 2,1 0,6 1,5 1,7 0,4 1,1

Industria 70,4 42,9 58,7 35,1 21,1 29,3

Altre attività 26,8 53,6 38,1 63,2 78,1 69,4

Amm. Stato, enti pubblici 0,7 3,0 1,7 0,1 0,4 0,2

Totali 100,0 100,0 100,0 100,0 100,0 100,0

Page 37: IL LAVORO FEMMINILE IN PROVINCIA DI VARESE: GRADO DI ... · Cattaneo – Direttore Responsabile della RSA Villa Fiammetta Dott.ssa Chin – Human Resources della Opengate S.p.A. Italy

-

32

Grafico 1.7 Saldo avviati-cessati per qualifica – Provincia di Varese 2001

-1000

-500

0

500

1000

1500

2000

2500

3000

Apprendisti Operaiqualificati

Operai nonqualificati

Impiegati Totale

Maschi

FemmineTotale

Fonte: nostre elaborazioni su dati del collocamento

Inoltre, sia i dati relativi agli avviamenti dei Centri per l’impiego sia i dati delle

missioni attivate da Manpower in provincia di Varese denotano che le donne vengono

occupate in misura superiore agli uomini come impiegate mentre risultano poco utilizzate

come operaie. Nello specifico, per le missioni attivate da Manpower nel 2002 risulta:

• La categoria degli operai rappresenta una quota del 91% sul totale delle

missioni attivate per gli uomini contro una percentuale pari a 65% per le donne

• Gli impiegati risultano il 8.6% per gli uomini mentre la quota per le donne

sale al 35%.

Tali differenze di genere nel livello di inquadramento sono connesse ai diverso

grado di istruzione di uomini e donne: la componente femminile occupata nel 2002 da

Manpower nella provincia di Varese registra livelli di istruzione più elevati rispetto agli

uomini (laurea 3.6% donne vs. 2% uomini; diploma 33.3% donne vs. 25% uomini; la

quota di donne con la sola licenza media 24.6% è, invece, inferiore al dato relativo agli

uomini 28%).

Page 38: IL LAVORO FEMMINILE IN PROVINCIA DI VARESE: GRADO DI ... · Cattaneo – Direttore Responsabile della RSA Villa Fiammetta Dott.ssa Chin – Human Resources della Opengate S.p.A. Italy

-

33

1.3.2 Un’analisi del grado di flessibilità del mercato del lavoro in provincia di

Varese

Negli ultimi anni si sono affermate esigenze di flessibilità e di “destandardizzazione”

dei rapporti di lavoro sia da parte delle imprese che da parte dei lavoratori, specialmente

donne, determinando il diffondersi di forme di lavoro “atipico”. Per quel che riguarda

l’universo del lavoro dipendente le principali forme di lavoro “atipico” sono il lavoro a

tempo determinato, atipico nel carattere temporale della prestazione, e il lavoro part-time,

atipico nell’orario di lavoro. I dati dei centri per l’impiego, relativamente al lavoro

dipendente, ci permettono di effettuare un’analisi temporale e di genere di queste forme

di flessibilità, nonché del grado di instabilità occupazionale per la provincia di Varese.

Nel paragrafo precedente abbiamo visto come la situazione occupazionale delle

donne sia notevolmente migliorata nel periodo considerato ma, analizzando in modo più

dettagliato le nuove assunzioni, ci accorgiamo che il grado di instabilità occupazionale è

alto e crescente, particolarmente per la componente femminile. Nel 2001, infatti, le donne

che sono state avviate al lavoro senza essere cancellate dalle liste del collocamento,

ovvero le donne assunte con un contratto a tempo determinato inferiore ai 4 mesi o con

un part-time sotto le 20 ore, costituiscono oltre il 56% degli avviamenti, quota

quadruplicata rispetto al 1991. Anche il livello di flessibilità delle donne nel mercato del

lavoro varesino è particolarmente elevato: nel 2001 il 72% delle donne avviate al lavoro

tramite collocamento è stata assunta con un contratto di lavoro a tempo determinato,

percentuale che dieci anni prima si aggirava attorno al 25%; il 27% ha avuto un contratto

part-time (9% nel 1991). Inoltre, la percentuale di contratti a tempo determinato

trasformati in contratti stabili risulta nel 2001 pari al 10%, dimezzata rispetto a dieci anni

prima. Le differenze di genere emergono sia rispetto al livello di instabilità occupazionale,

che per gli uomini risulta di 6 punti percentuali più contenuto rispetto alle donne, sia in

merito alla maggiore flessibilità dell’occupazione femminile in termini di orario di lavoro e

di precarietà del contratto di assunzione. I dati indicano che le trasformazioni di contratti

a tempo determinato in contratti a tempo indeterminato sono leggermente superiori per

la componente femminile. Le donne, quindi, sono svantaggiate nella tipologia contrattuale

rispetto agli uomini anche se, una volta entrate in azienda, riescono ad ottenere un

contratto stabile in percentuale leggermente superiore agli uomini (10% vs. 9.5%).

Page 39: IL LAVORO FEMMINILE IN PROVINCIA DI VARESE: GRADO DI ... · Cattaneo – Direttore Responsabile della RSA Villa Fiammetta Dott.ssa Chin – Human Resources della Opengate S.p.A. Italy

-

34

Tabella 1.11 Provincia di Varese – Indici relativi agli avviamenti

Fonte: nostre elaborazioni su dati del collocamento

I dati di Manpower per la Provincia di Varese confermano che il part-time risulta più

utilizzato per le donne. Nello specifico, i dati relativi al 2002 indicano che una quota del

10.8% di missioni attivate riguardanti la componente femminile sono a contratto part-time

mentre la stessa percentuale scende sotto il 5% considerando il dato per gli uomini

( 4.9%).

Per l’universo del lavoro autonomo i dati relativi alla gestione separata INPS ci

permettono di analizzare l’evoluzione del lavoro cosiddetto parasubordinato, atipico per

la natura del contratto in quanto spesso coniuga caratteristiche formali del lavoro

indipendente con tratti sostanziali propri del lavoro subordinato.

Gli iscritti alla gestione separata INPS, istituita nel 1995, si dividono in due

categorie: coloro che esercitano arti e professioni in modo abituale, anche se non

esclusivo, (professionisti) e coloro che svolgono attività di collaborazione coordinata e

continuativa (collaboratori). La gestione ha iniziato ad operare nel 1996 e prevede per gli

iscritti aliquote relativamente basse rispetto a quelle in vigore per le altre gestioni

assicurative dell’INPS, in particolare per i lavoratori dipendenti. Le aliquote attuali sono del

14% per i soggetti privi di tutela previdenziale e 10% per i pensionati e i soggetti coperti

da altre forme di previdenza.

I dati relativi al numero di iscrizioni dal 1996 al 2001 per la provincia di Varese

mostrano un incremento consistente: i lavoratori parasubordinati risultano quasi

raddoppiati (19.763 al 31 dicembre 1996 vs. 39.366 al 31 dicembre 2001) e, addirittura, i

soli collaboratori registrano una crescita superiore al 100%. Tale tipologia di lavoratori,

dunque, sta assumendo sempre maggiore peso nel panorama occupazionale della

provincia di Varese come, del resto, in tutta Italia. Nello stesso periodo, il medesimo stock

registra in Lombardia una crescita meno sostenuta (92.7% vs. 99.2%) per cui l’incidenza

dei lavoratori parasubordinati di Varese sull’insieme dell’economia lombarda cresce

dall’8.1% nel 1996 al 8.4% nel 2001. Il lavoro parasubordinato è cresciuto in misura

percentualmente più rilevante per la componente femminile (+124%) che nel 2001 arriva

1991 2001

Maschi Femmine Totale Maschi Femmine Totale

Instabilità occupazionale 4,4 14,4 8,7 49,6 56,2 52,4

(avviati senza cancellazione/totale avviamenti *100)

Incidenza part-time 4,1 8,7 6,1 9,8 27,3 17,1

(avviati part-time/totale avviamenti*100)

Incidenza contratti a tempo determinato 25,9 24,5 25,3 70,1 72,4 71,0(avviati con contratto tempo determinato/totaleavviamenti*100)

Trasformazioni tempo det. in tempo indeterminato 19,3 21,9 20,4 9,5 10,0 9,7(contratti trasformati da tempo det ad indeterminato/totavviamenti*100)

Page 40: IL LAVORO FEMMINILE IN PROVINCIA DI VARESE: GRADO DI ... · Cattaneo – Direttore Responsabile della RSA Villa Fiammetta Dott.ssa Chin – Human Resources della Opengate S.p.A. Italy

-

35

a costituire il 45% del totale per tale tipologia contrattuale. L’elevato coinvolgimento

femminile, tipico di questa forma di impiego, risulta più marcato a Varese rispetto alla

media lombarda (45% Varese vs. 44% Lombardia), infatti l’incidenza di Varese sul totale

della Lombardia per le sole donne sale all’8.6% .

Tabella 1.12 Lavoratori parasubordinati - Provincia di Varese

Totale degli iscritti per sesso e tipologia d’iscrizione, variazione 1996/2001 in valore assoluto e percentuale.

Fonte: nostre elaborazioni su dati INPS

Tabella 1.13 Lavoratori parasubordinati – Lombardia

Totale degli iscritti per sesso e tipologia d’iscrizione, variazione 1996/2001 in valore assoluto e percentuale

Fonte: nostre elaborazioni su dati INPS

1996 2001 Var. valore assoluto variazione %Maschi

Collaboratori 10.289 18.900 8.611 83,7

Professionisti 1.462 2.276 814 55,7

Collaboratori/Professionisti 102 502 400 392,2

Totale 11.853 21.678 9.825 82,9

Femmine

Collaboratori 7.255 16.335 9.080 125,2

Professionisti 589 1.047 458 77,8

Collaboratori/Professionisti 66 306 240 363,6

Totale 7.910 17.688 9.778 123,6

Maschi + Femmine

Collaboratori 17.544 35.235 17.691 100,8

Professionisti 2.051 3.323 1.272 62,0

Collaboratori/Professionisti 168 808 640 381,0

Totale 19.763 39.366 19.603 99,2

1996 2001 Var. valore assoluto variazione %

Maschi

Collaboratori 130.240 229.405 99.165 76,1

Professionisti 17.433 26.203 8.770 50,3

Collaboratori/Professionisti 1.700 6.674 4.974 292,6

Totale 149.373 262.282 112.909 75,6

Femmine

Collaboratori 85.014 189.364 104.350 122,7

Professionisti 7.408 12.463 5.055 68,2

Collaboratori/Professionisti 924 3.716 2.792 302,2

Totale 93.346 205.543 112.197 120,2

Maschi + Femmine

Collaboratori 215.254 418.769 203.515 94,5

Professionisti 24.841 38.666 13.825 55,7

Collaboratori/Professionisti 2.624 10.390 7.766 296,0

Totale 242.719 467.825 225.106 92,7

Page 41: IL LAVORO FEMMINILE IN PROVINCIA DI VARESE: GRADO DI ... · Cattaneo – Direttore Responsabile della RSA Villa Fiammetta Dott.ssa Chin – Human Resources della Opengate S.p.A. Italy

-

36

Tra i lavoratori parasubordinati il peso maggiore è quello dei collaboratori che nel

2001 costituiscono il 90% del totale, con peso più consistente per le donne (92%). I

professionisti, che costituiscono il segmento più forte di questo universo, sono più

numerosi tra gli uomini con una quota del 10.5% sul totale mentre le donne professioniste

sono solo il 5.9%. Del tutto simile la situazione in Lombardia.

Tabella 1.14 Lavoratori parasubordinati – Varese e Lombardia

Composizione percentuale degli iscritti al 31 dicembre 2001 per sesso e tipologia d’iscrizione

Fonte: nostre elaborazioni su dati INPS

Sulla base delle fasce d’età si evidenzia una composizione differente tra uomini e

donne. Le prime tre fasce d’età che presentano il peso maggiore per le donne sono 30-39,

25-29, 40-49 mentre gli uomini risultano mediamente più anziani in quanto sono

concentrati nelle fasce 30-39, 40-49, 50-59. Le medesime differenze di genere si

evidenziano per la Lombardia.

Tabella 1.15 Lavoratori parasubordinati - Provincia di Varese

Composizione percentuale degli iscritti per sesso, tipologia d’iscrizione ed età - 2001

Fonte: nostre elaborazioni su dati INPS

Varese Maschi Femmine Maschi + Femmine

Collaboratori 87,2 92,4 89,5

Professionisti 10,5 5,9 8,4

Collaboratori/Professionisti 2,3 1,7 2,1

Totale 100,0 100,0 100,0

Lombardia Maschi Femmine Maschi + Femmine

Collaboratori 87,5 92,1 89,5

Professionisti 10,0 6,1 8,3

Collaboratori/Professionisti 2,5 1,8 2,2

Totale 100,0 100,0 100,0

Classe di età <20 20-24 25-29 30-39 40-49 50-59 >=60 TotaleMaschi Collaboratori 0,3 4,7 11,7 26,3 20,6 20,8 15,6 100,0Professionisti 0,1 2,3 10,0 30,7 23,8 20,0 13,0 100,0Collaboratori/Professionisti 0,0 2,6 12,4 34,9 25,1 16,1 9,0 100,0Totale 0,3 4,4 11,5 27,0 21,1 20,6 15,2 100,0FemmineCollaboratori 0,5 9,0 19,7 32,2 18,3 14,0 6,3 100,0Professionisti 0,2 3,6 15,3 39,4 24,6 12,3 4,5 100,0Collaboratori/Professionisti 0,0 1,6 20,3 46,1 17,3 12,4 2,3 100,0Totale 0,4 8,6 19,5 32,8 18,7 13,9 6,1 100,0Maschi + Femmine

Collaboratori 0,4 6,7 15,4 29,0 19,6 17,7 11,3 100,0Professionisti 0,1 2,7 11,7 33,4 24,1 17,6 10,4 100,0Collaboratori/Professionisti 0,0 2,2 15,3 39,1 22,2 14,7 6,4 100,0Totale 0,4 6,3 15,1 29,6 20,0 17,6 11,1 100,0

Page 42: IL LAVORO FEMMINILE IN PROVINCIA DI VARESE: GRADO DI ... · Cattaneo – Direttore Responsabile della RSA Villa Fiammetta Dott.ssa Chin – Human Resources della Opengate S.p.A. Italy

-

37

Complessivamente, dunque, si denota una crescita dei contratti di lavoro

parasubordinati e la tendenza più evidente riguarda l’aumento dei contratti di

collaborazione per le donne tra i 25 e i 39 anni. Tale tipologia contrattuale, estremamente

flessibile, sembra costituire non solo un canale di ingresso nel mondo del lavoro per le

giovani donne ma anche una tipologia contrattuale sempre più utilizzata per consulenze

che richiedono qualifiche molto elevate e specialistiche che, naturalmente, sono

direttamente correlate all’età.

Ricordiamo i tratti tipici del rapporto di collaborazione coordinata e

continuativa:

• la continuità, ovvero il rapporto prevede un impegno costante da parte del

lavoratore e la prestazione non ha carattere occasionale

• la coordinazione, ovvero esiste un collegamento funzionale con la struttura

organizzativa del committente, il quale può dare direttive al collaboratore, nel rispetto

della sua autonomia professionale

• la personalità, ovvero per l’esecuzione della prestazione l’attività del

collaboratore ha carattere fondamentale e prevale sia sull’eventuale attività di altri sia sul

possibile utilizzo di mezzi.

Il rapporto di collaborazione si differenzia dal lavoro subordinato principalmente

perché il collaboratore non risulta inserito nell’organizzazione gerarchica dell’azienda e,

dunque, non è sottoposto alla vigilanza e alla potere direttivo del datore di lavoro ma gode

di un certo grado di autonomia in merito alle modalità e ai tempi di esecuzione della

prestazione. Nella pratica, però, spesso accade che il collaboratore, anche se formalmente

non sussiste alcun vincolo di subordinazione, sia sottoposto a direttive specifiche e

vincolanti da parte del committente, specialmente se il committente è unico, e sia di fatto

inserito nell’organizzazione aziendale con orari da rispettare e una prestazione da eseguire

a tempo pieno.

L’altra importante differenza con il lavoro subordinato si rileva in merito alle diverse

forme di tutela e garanzia che per i collaboratori sono più ristrette e comportano oneri più

contenuti per il committente. Recentemente, però, la legislazione ha cercato di garantire

prestazioni previdenziali ed assistenziali anche per i collaboratori (legge n. 335/95 per

l’iscrizione alla gestione separata INPS; D.Lgs. n. 38/00 per l’iscrizione all’Inail; l’indennità

di malattia in caso di ricovero; D.M. del 4 aprile 2002 per l’indennità di maternità e gli

assegni per il nucleo familiare).

Page 43: IL LAVORO FEMMINILE IN PROVINCIA DI VARESE: GRADO DI ... · Cattaneo – Direttore Responsabile della RSA Villa Fiammetta Dott.ssa Chin – Human Resources della Opengate S.p.A. Italy

-

38

1.4 L’OCCUPAZIONE FEMMINILE NELLE CIRCOSCRIZIONI DELLA

PROVINCIA DI VARESE

La situazione relativa al mercato del lavoro femminile nel 2001 delineata per la

provincia nel complesso nasconde differenze, anche di un certo rilievo, tra le diverse

circoscrizioni. Le circoscrizioni di Gallarate e di Luino registrano un saldo negativo

mentre in tutte le altre circoscrizioni le donne avviate al lavoro superano le cessazioni.

Tutte le circoscrizioni della provincia di Varese evidenziano un andamento negativo delle

assunzioni di donne rispetto alle cessazioni nel settore industriale ma, tranne per

Gallarate e Luino, i posti di lavoro creati nei servizi riescono a compensare ampiamente il

trend negativo dell’industria. Per Luino, invece, il saldo positivo dei servizi (+81 unità) non

riesce a colmare il calo di posti di lavoro nel settore industriale (-145 unità) mentre per

Gallarate risulta negativo anche il saldo dei servizi (-146 unità) portando il saldo

complessivo a –712 unità.

Grafico 1.8 Saldo avviamenti –cessazioni per le donne nel 2001 in base al settore

-1000

-500

0

500

1000

1500

Varese BustoArsizio

Gallarate LavenoMombello

Luino Saronno SestoCalende

Tradate

Industria

Altre attività

Totale

Fonte: nostre elaborazioni su dati del collocamento

Anche sulla base della qualifica, sempre facendo riferimento alla componente

femminile, si possono notare differenze tra le circoscrizioni:

• Varese, Busto Arsizio, Tradate registrano saldi positivi in tutte le categorie.

• Gallarate ha un saldo leggermente positivo per apprendisti e operai qualificati

mentre la situazione risulta preoccupante per gli operai senza qualifica; negativa anche la

situazione per gli impiegati.

Page 44: IL LAVORO FEMMINILE IN PROVINCIA DI VARESE: GRADO DI ... · Cattaneo – Direttore Responsabile della RSA Villa Fiammetta Dott.ssa Chin – Human Resources della Opengate S.p.A. Italy

-

39

• Laveno Mombello registra un saldo di poco inferiore allo zero per gli operai

specializzati, positivo per tutte le altre categorie.

• Luino ha un saldo positivo solo per la categoria degli operai non qualificati

(+74).

• Segno positivo per le qualifiche più basse nella circoscrizione di Saronno e

negativo per operai qualificati ed impiegati.

• Segno meno per il saldo di apprendisti e operai qualificati nella circoscrizione di

Sesto Calende.

Grafico 1.9 Saldo avviamenti – cessazioni per le donne nel 2001 in base alla qualifica

-800

-600

-400

-200

0

200

400

600

800

1000

1200

Varese BustoArsizio

Gallarate LavenoMombello

Luino Saronno SestoCalende

Tradate

Apprendisti

Operai qualificati

Operai non qualificati

Impiegati

Fonte: nostre elaborazioni su dati del collocamento

Soffermandoci sulla composizione degli avviamenti, sia per settore che per

qualifica, appare un quadro dell’occupazione femminile nel 2001 abbastanza differenziato

per le varie circoscrizioni del varesotto. La circoscrizione di Laveno Mombello è quella che

più delle altre mantiene una certa caratterizzazione industriale, con una quota di donne

avviate nel settore industriale di poco inferiore al 40% mentre la media provinciale è del

21% circa. Registrano valori superiori alla media nel settore industriale anche le

circoscrizioni di Saronno e Sesto Calende. Per contro, Busto Arsizio è la circoscrizione con

la più bassa quota di avviamenti nell’industria e la più alta quota di avviamenti nei servizi.

Sesto Calende è l’unica circoscrizione con una percentuale di avviamenti nell’agricoltura

superiore all’unità; seguono Laveno Mombello e Luino. Luino e Busto Arsizio registrano

rispettivamente 1.4% e 1.3% come quote di assunzioni nella pubblica amministrazione.

Page 45: IL LAVORO FEMMINILE IN PROVINCIA DI VARESE: GRADO DI ... · Cattaneo – Direttore Responsabile della RSA Villa Fiammetta Dott.ssa Chin – Human Resources della Opengate S.p.A. Italy

-

40

Tabella 1. 16 Provincia di Varese – Donne avviate nel 2001

Composizione percentuale degli avviamenti per settore e circoscrizione

Fonte: nostre elaborazioni su dati del collocamento

La caratterizzazione settoriale della struttura produttiva delle diverse circoscrizioni

si riflette nella composizione degli avviamenti sulla base della qualifica.

Laveno Mombello, per la sua vocazione industriale, registra le più alte percentuali

nelle categorie meno qualificate (apprendisti e operai non specializzati), segue poi la

circoscrizione di Sesto Calende; la quota di donne avviate con la qualifica di impiegate è,

per Laveno, la più bassa.

La circoscrizione di Saronno ha avviato la quota più elevata di impiegate (34%),

seguita da Busto Arsizio, ma ha fatto registrare il livello più basso per gli operai

specializzati (solo 4%).

Per Varese è alta la percentuale di operai qualificati avviati nel 2001 mentre

risultano pochi rispetto alla media gli operai non specializzati che hanno trovato impiego in

questa circoscrizione. Situazione intermedia nelle varie categorie per Luino e Gallarate

mentre nella circoscrizione di Tradate la percentuale di apprendisti è la più bassa (non

raggiunge il 5%).

Agricoltura Industria Altre attività Amm.Pubblica

Varese 0,2 19,9 79,8 0,0

Busto Arsizio 0,3 16,5 81,9 1,3

Gallarate 0,4 21,1 78,1 0,4

Laveno Mombello 0,9 38,9 59,9 0,3

Luino 0,8 18,6 79,2 1,4

Saronno 0,0 22,5 77,5 0,0

Sesto Calende 1,3 23,2 75,5 0,0

Tradate 0,1 21,0 78,9 0,0

Page 46: IL LAVORO FEMMINILE IN PROVINCIA DI VARESE: GRADO DI ... · Cattaneo – Direttore Responsabile della RSA Villa Fiammetta Dott.ssa Chin – Human Resources della Opengate S.p.A. Italy

-

41

Grafico 1.10 Donne avviate al lavoro nel 2001 per circoscrizione e qualifica

5%

30%

46%

19%10%

11%

55%

24%9%

4%

53%

34%

10%

28%

41%

21%

Tradate Sesto Calende Saronno Luino

11%

6%

68%

15% 8%

27%

36%

29%

7%

28%

34%

31%

8%

51%18%

23%Apprendisti

Operaiqualif icati

Operai nonqualif icati

Impiegati

Laveno Mombello Gallarate Busto Arsizio Varese

Fonte: nostre elaborazioni su dati del collocamento

Per quel che attiene la tipologia contrattuale utilizzata per l’assunzione di donne

nel 2001 si rileva che la situazione peggiore è quella di Tradate dove l’indice di instabilità

occupazionale supera di 12 punti percentuali la media provinciale arrivando al 68%; il dato

riflette il massiccio ricorso a contratti a termine, mentre i contratti part-time sono inferiori

al dato della provincia ed, anzi, presentano il valore più basso tra tutte le circoscrizioni.

La circoscrizione di Saronno sembra quella che registra la minore precarietà del

lavoro femminile: l’indice di instabilità occupazionale e l’incidenza dei contratti a tempo

determinato sono i più bassi, l’incidenza del part-time risulta inferiore alla media e i

contratti trasformati in assunzioni stabili superano, anche se di poco, la media di Varese.

Sesto Calende è la circoscrizione con il più alto ricorso al tempo parziale mentre

registra valori migliori della media per le altre variabili.

Anche a Laveno Mombello e Luino sono molti i contratti part-time e anche i

contratti a tempo determinato ma le due circoscrizioni sono quelle che in misura maggiore

hanno trasformato contratti precari in assunzioni stabili (17% e 14%).

Varese e Busto Arsizio hanno valori in linea con la media ma l’utilizzo di contratti a

brevissimo termine o di poche ore settimanali è più alto che nelle altre circoscrizioni; le

trasformazioni di contratti a termine in assunzioni definitive, invece, risultano inferiori alla

media, in particolare per Busto Arsizio si evidenzia il valore più basso (7.7%).

Page 47: IL LAVORO FEMMINILE IN PROVINCIA DI VARESE: GRADO DI ... · Cattaneo – Direttore Responsabile della RSA Villa Fiammetta Dott.ssa Chin – Human Resources della Opengate S.p.A. Italy

-

42

Per Gallarate l’utilizzo di contratti a tempo determinato e part-time è più alto

rispetto alla media ma per periodi superiori a 4 mesi o per un orario settimanale di più di 20 ore; in linea con la media la quota di conferma delle assunzioni.

Tabella 1.17 Indici relativi agli avviamenti per sesso e circoscrizione 2001

Fonte: nostre elaborazioni su dati del collocamento

La maggiore flessibilità dell’occupazione femminile risulta evidente anche dai dati

delle circoscrizioni. Solo la circoscrizione di Saronno, evidenzia un’instabilità occupazionale

e un utilizzo del tempo determinato maggiore per gli uomini (rispettivamente 6.6% e

7.5%). Tradate, invece, evidenzia le differenze più marcate tra i generi a svantaggio delle

donne (instabilità occupazionale + 27.9%; incidenza tempo determinato +18.6%;

trasformazione di contratti precari in contratti stabili –2.1%).

Concludendo, il quadro del mercato del lavoro femminile nel 2001 in Provincia di

Varese risulta differenziato e le peculiarità di ciascuna circoscrizioni, rispetto alla media

provinciale, sono riassunte nella tabella che segue.

Instabilitàoccupazionale

Incidenza part-time Incidenza tempodeterminato

Trasformazioni det.in indeterminato

Maschi Femm. Totale Maschi Femm. Totale Maschi Femm. Totale Maschi Femm. Totale

Varese 49,5 58,3 53,6 9,4 24,2 16,3 66,8 70,2 68,4 9,0 9,2 9,1

Busto Arsizio 53,0 58,5 55,3 10,0 29,7 18,1 69,6 69,6 69,6 7,4 7,7 7,5

Gallarate 49,7 53,4 51,3 11,8 29,0 19,2 73,6 77,8 75,4 9,4 9,9 9,6

Laveno Mombello 45,8 52,1 48,3 14,7 30,6 21,0 76,2 73,9 75,3 16,5 16,8 16,6

Luino 39,9 53,8 44,7 12,0 30,6 18,5 68,8 73,5 70,4 10,8 14,0 11,9

Saronno 56,3 49,7 54,2 4,0 23,8 10,3 69,9 62,4 67,5 7,9 10,9 8,9

Sesto Calende 45,5 51,2 47,4 8,6 34,7 17,2 70,8 70,5 70,7 11,8 10,7 11,4

Tradate 40,4 68,3 54,0 7,0 21,7 14,1 62,5 81,1 71,5 12,0 9,9 11,0

Page 48: IL LAVORO FEMMINILE IN PROVINCIA DI VARESE: GRADO DI ... · Cattaneo – Direttore Responsabile della RSA Villa Fiammetta Dott.ssa Chin – Human Resources della Opengate S.p.A. Italy

-

43

Tabella 1.18 Peculiarità del mercato del lavoro femminile nelle varie circoscrizioni – 2001

Gallarate evidenzia un saldo avviamenti – cessazioni negativo sia nell’industria che nei servizi;

registra una situazione preoccupante per le operaie senza qualifica

Luino ha un saldo positivo per i servizi, ma non riesce a colmare la perdita di posti di lavoro

nell’industria

Laveno

Mombello

è la circoscrizione che più di tutte sembra mantenere una certa caratterizzazione

industriale (40% degli avviamenti di donne riguarda l’industria; 21% la media

provinciale) e registra le più alte percentuali di avviamenti nelle categorie meno

qualificate

Saronno è la circoscrizione con la più alta quota di avviamenti con la qualifica di impiegate

(34%); registra i livelli più bassi di precarietà del lavoro e di differenze tra i generi in

termini di tipologia contrattuale

Sesto

Calende

è l’unica circoscrizione con una percentuale di avviamenti nell’agricoltura superiore

all’unità; più all’unità; più elevati della media gli avviamenti di apprendisti e operai non specializzati;

registra il rico registra il ricorso più elevato al tempo parziale.

Busto

Arsizio

evidenzia la quota più ampia di avviamenti nei servizi e una quota di 1.3% nella

pubblica amministrazione; elevata la quota di avviati come impiegati (31%); i livelli di

trasformazione di contratti a tempo determinato in indeterminato sono i più bassi

Varese ha la più alta percentuale di avviamenti di operai specializzati; utilizza in percentuale

superiore alla media i contratti a brevissimo termine (sotto i 4 mesi) e i contratti part-

time di poche ore settimanali (sotto le 20 ore)

Tradate evidenzia la quota più bassa di apprendisti avviati al lavoro; l’instabilità occupazionale

raggiunge i livelli più elevati dato il massiccio ricorso a contratti a termine (81%);

elevate le differenze tra i sessi in termini di tipologia contrattuale

1.5 I LAVORATORI FRONTALIERI DELLA PROVINCIA DI VARESE

Il fenomeno dei lavoratori frontalieri coinvolge in modo particolare la provincia di

Varese. Nel 2001, infatti, il 47.2% dei frontalieri risulta residente in provincia di Varese

(40.3% Como, 12.3% Verbano-Cusio-Ossola, 0.2% altre).

In particolare, per la circoscrizione di Luino il lavoro frontaliero (5816 lavoratori nel

2001) ha un impatto rilevante sul mercato del lavoro della zona: i frontalieri residenti nel

Luinese costituiscono il 43% dei posti di lavoro e pesano il 10% sul totale della

Page 49: IL LAVORO FEMMINILE IN PROVINCIA DI VARESE: GRADO DI ... · Cattaneo – Direttore Responsabile della RSA Villa Fiammetta Dott.ssa Chin – Human Resources della Opengate S.p.A. Italy

-

44

popolazione. Segue la circoscrizione di Varese con 7583 frontalieri che costituiscono il

10% dei posti di lavoro e pesano il 3.7% sugli abitanti.

Tabella 1.19 Frontalieri residenti in provincia di Varese per circoscrizione

(1) Sono stati utilizzati i dati riguardanti la popolazione residente a fine 1999

(2) Sono stati utilizzati i dati del censimento 1991

Fonte: USTAT

Dai primi anni novanta i lavoratori frontalieri sono andati diminuendo e, per la

provincia di Varese, si è registrata una diminuzione del 19.8% dal 1991 al 2001. Negli

ultimi anni, però, si evidenzia, come mostra il grafico 1.12, un’inversione di tendenza e i

lavoratori frontalieri nel 2000 e nel 2001 risultano in crescita. Il lavoro frontaliero

femminile ha subito una diminuzione più contenuta (8.2% donne vs. 26.7% uomini nel

decennio 1991-01) cosicché la quota di donne sul totale dei frontalieri è salita al 42.9%.

1991 2000 2001 varizione %2000-20001

varizione %1991-2001

% sugliabitanti (1)

% sui postidi lavoro (2)

Varese 9173 7243 7583 4,7 -17,3 3,7 10,2

Busto Arsizio 29 31 34 9,7 17,2 0,0 0,1Gallarate 144 171 196 14,6 36,1 0,2 0,4Laveno Mombello 580 387 417 7,8 -28,1 0,7 2,0

Luino 7701 5458 5816 6,6 -24,5 10,1 43,1Saronno 38 30 30 _ -21,1 0,1 0,2

Sesto Calende 38 27 28 3,7 -26,3 0,1 0,4Tradate 973 842 876 4,0 -10,0 1,8 4,5

Provincia di Varese 18676 14189 14980 5,6 -19,8 2,2 6

Grafico 1.11 Frontalieri residenti in provincia di Varese – evoluzione 1989/2001

6740 7082 7001 6896 6443 6385 6353 6011 5688 5895 5770 6135 6426

1120311878 11675

106509596 9175 8908

83697804 7541 7500

80548554

1794318960 18676

17546

1603915560 15261

1438013492 13436 13270

1418914980

0

2000

4000

6000

8000

10000

12000

14000

16000

18000

20000

1989 1990 1991 1992 1993 1994 1995 1996 1997 1998 1999 2000 2001

DonneUominiTotale

Page 50: IL LAVORO FEMMINILE IN PROVINCIA DI VARESE: GRADO DI ... · Cattaneo – Direttore Responsabile della RSA Villa Fiammetta Dott.ssa Chin – Human Resources della Opengate S.p.A. Italy

-

45

Fonte: nostre elaborazioni su dati USTAT

Nel periodo considerato la composizione percentuale per settore di attività ha

subito dei cambiamenti rilevanti legati ai processi di terziarizzazione dell’economia. Nel

1989 l’83.4% dei frontalieri era occupato nel settore secondario e solo il 15.9% nel

terziario. Nel 2001 la quota di lavoratori del settore terziario risulta raddoppiata (31.7%).

Il ridimensionamento del settore secondario è legato principalmente alla riduzione

dell’edilizia (dal 22.4% nel 1989 al 11.8% nel 2001) e, nell’industria, al calo dei frontalieri

occupati nell’abbigliamento e calzature (19.4% vs. 9.5%). D’altro canto, il peso del

terziario è cresciuto grazie, soprattutto, all’impiego di nuovi lavoratori nel commercio,

banche, assicurazioni, dove i frontalieri sono passati da 990 unità nel 1989 a 2155 nel

2001, ma anche alla crescita del ramo alberghiero e della ristorazione (da 2.8% a 5.8%) e

di altri servizi, in particolare l’economia domestica e la sanità pubblica (rispettivamente da

2.3% a 3.6% e da 1.4% a 3.8%).

La distribuzione dell’occupazione tra settori è differente per uomini e donne. Nel

terziario le donne sono 2578 su un totale di 4749 frontalieri e, dunque, rappresentano una

quota del 54.3% mentre nel settore secondario la componente femminile costituisce il

37.8% dei lavoratori frontalieri. In particolare, le donne sono occupate in larga parte negli

“altri servizi” dove raggiungono quota 77.6% con 1123 addette, tra questi è rilevante, sia

in valore assoluto che percentuale, la presenza femminile nell’economia domestica (534

unità ovvero 98.8%) e nella sanità pubblica (418 unità ovvero 72.6%). Nell’industria,

invece, le donne vengono impiegate principalmente nel ramo dell’abbigliamento e

calzature (1219 unità ovvero 85.6%), nella meccanica (1169 ovvero 44%) e

nell’orologeria (547 ovvero 85.1%).

Page 51: IL LAVORO FEMMINILE IN PROVINCIA DI VARESE: GRADO DI ... · Cattaneo – Direttore Responsabile della RSA Villa Fiammetta Dott.ssa Chin – Human Resources della Opengate S.p.A. Italy

-

46

Tabella 1.20 Frontalieri residenti in provinica di Varese per ramo di attività economica

Ramo 1989 v. a. 1989 peso % 2001 v. a. 2001 peso%

Settore primario 138 0,8 95 0,6

Agricoltura, allevamento 18 0,1 33 0,2

Caccia, pesca 1 0,0 1 0,0

Orticoltura 112 0,6 55 0,4

Silvicoltura 7 0,0 6 0,0

Settore secondario 14959 83,4 10136 67,7

Cave, miniere 10 0,1 23 0,2

Industria 10926 60,9 8338 55,7

Abbigliamento, calzature 3479 19,4 1424 9,5

Alimentazione 615 3,4 437 2,9

Arti grafiche 67 0,4 31 0,2

Bevande 53 0,3 15 0,1

Carta 37 0,2 36 0,2

Cuoio, plastica 384 2,1 453 3,0

Industria chimica 133 0,7 292 1,9

Industria del petrolio 3 0,0 _ 0,0

Industria metallurgica 1919 10,7 1358 9,1

Lav. pietre e terre 222 1,2 126 0,8

Legno, sughero 351 2,0 103 0,7

Macchine, apparecchi, veic. 2533 14,1 2654 17,7

Orologeria 574 3,2 643 4,3

Tabacco 8 0,0 _ 0,0

Tessili 300 1,7 246 1,6

Altre industrie 248 1,4 520 3,5

Edilizia, genio civile 4021 22,4 1770 11,8

Elettricita, gas, acqua 2 0,0 5 0,0

Settore terziario 2846 15,9 4749 31,7

Commercio, banche, assicurazioni 990 5,5 2155 14,4

Banche, assicurazioni 48 0,3 97 0,6

Commercio 782 4,4 1634 10,9

Affari immobiliari 10 0,1 20 0,1

Rappr. interessi 150 0,8 404 2,7

Trasporti, comunicazioni 278 1,5 275 1,8

Alberghi, ristoranti 506 2,8 872 5,8

Altri servizi 1072 6,0 1447 9,7

Amministrazione pubblica 7 0,0 11 0,1

Assistenza sociale 132 0,7 49 0,3

Cultura, svago, sport 63 0,4 77 0,5

Economia domestica 409 2,3 544 3,6

Insegnamento, ricerca 41 0,2 72 0,5

Ministero pastorale 4 0,0 5 0,0

Pulizia 143 0,8 110 0,7

Sanita pubblica 249 1,4 576 3,8

Altri servizi 24 0,1 3 0,0

Totale 17943 100,0 14980 100,0

Fonte: nostre elaborazioni su dati USTAT

Page 52: IL LAVORO FEMMINILE IN PROVINCIA DI VARESE: GRADO DI ... · Cattaneo – Direttore Responsabile della RSA Villa Fiammetta Dott.ssa Chin – Human Resources della Opengate S.p.A. Italy

-

47

Tabella 1.21 Frontalieri residenti in provincia di Varese per ramo di attività economica e sesso 2001

Ramo Uomini Donne Totale Quota di donne

Settore primario 79 16 95 16,8

Agricoltura, allevamento 27 6 33 18,2

Caccia, pesca 0 1 1 100,0

Orticoltura 47 8 55 14,5

Silvicoltura 5 1 6 16,7

Settore secondario 6304 3832 10136 37,8

Cave, miniere 23 0 23 0,0

Industria 4531 3807 8338 45,7

Abbigliamento, calzature 205 1219 1424 85,6

Alimentazione 264 173 437 39,6

Arti grafiche 26 5 31 16,1

Bevande 13 2 15 13,3

Carta 28 8 36 22,2

Cuoio, plastica 332 121 453 26,7

Industria chimica 153 139 292 47,6

Industria del petrolio _ _ _ _

Industria metallurgica 1193 165 1358 12,2

Lav. pietre e terre 107 19 126 15,1

Legno, sughero 102 1 103 1,0

Macchine, apparecchi, veic. 1485 1169 2654 44,0

Orologeria 96 547 643 85,1

Tabacco _ _ _ _

Tessili 176 70 246 28,5

Altre industrie 351 169 520 32,5

Edilizia, genio civile 1746 24 1770 1,4

Elettric ita, gas, acqua 4 1 5 20,0

Settore terziario 2171 2578 4749 54,3

Commercio, banche, assicurazioni 1212 943 2155 43,8

Banche, assicurazioni 65 32 97 33,0

Commercio 919 715 1634 43,8

Affari immobiliari 5 15 20 75,0

Rappr. interessi 223 181 404 44,8

Trasporti, comunicazioni 221 54 275 19,6

Alberghi, ristoranti 414 458 872 52,5

Altri servizi 324 1123 1447 77,6

Amministrazione pubblica 5 6 11 54,5

Assistenza sociale 20 29 49 59,2

Cultura, svago, sport 63 14 77 18,2

Economia domestica 10 534 544 98,2

Insegnamento, ricerca 36 36 72 50,0

Ministero pastorale 2 3 5 60,0

Pulizia 28 82 110 74,5

Sanita pubblica 158 418 576 72,6

Altri servizi 2 1 3 33,3

Totale 8554 6426 14980 42,9

Fonte: nostre elaborazioni su dati USTAT

Page 53: IL LAVORO FEMMINILE IN PROVINCIA DI VARESE: GRADO DI ... · Cattaneo – Direttore Responsabile della RSA Villa Fiammetta Dott.ssa Chin – Human Resources della Opengate S.p.A. Italy

-

48

Come è possibile vedere dal grafico 1.13, la maggior parte dei lavoratori frontalieri

sono occupati in funzioni di bassa qualifica. Il 62.5% dei frontalieri è occupato come

operaio o addetto ai servizi poco o non qualificato e la percentuale per la componente

femminile sale all’81.6%. Segue la categoria degli agricoltori, artigiani e operai qualificati

con 2954 addetti (19.7%), quasi tutti uomini (la componente femminile che rientra in

questa funzione rappresenta solo l’1.3% delle lavoratrici). La percentuale dei capi reparto,

ausiliari tecnici e impiegati qualificati risulta complessivamente del 13.5% e sale al 15%

per la sola componente femminile. Le qualifiche più elevate hanno poco peso sul totale

dell’occupazione frontaliera, in modo particolare per le donne. Gli ingegneri, i tecnici, gli

insegnanti e coloro che svolgono professioni artistiche sono il 2.2%, solo lo 0.8% tra le

donne, e, infine, le professioni accademiche e manageriali pesano per il 2.1%

sul totale, 1,2% per le donne.

Grafico 1.12 Lavoratori frontalieri residenti in provincia di Varese per funzione – 2001

Percentuali per riga

Fonte: nostre elaborazioni su dati USTAT

0,0

10,0

20,0

30,0

40,0

50,0

60,0

70,0

80,0

90,0

uomini 33,6 12,3 3,2 48,2 2,7

donne 1,3 15,0 0,8 81,6 1,2

totale 19,7 13,5 2,2 62,5 2,1

Agricoltori,artigiani e operaiqualificati

Capireparto,ausiliaritecnici,impiegati

Ingegneri sts etecnici,insegnanti

,prof.artistiche

Operai e addettiai servizi,poco onon qualificati

Professioniaccademiche e

manageriali

Page 54: IL LAVORO FEMMINILE IN PROVINCIA DI VARESE: GRADO DI ... · Cattaneo – Direttore Responsabile della RSA Villa Fiammetta Dott.ssa Chin – Human Resources della Opengate S.p.A. Italy

-

49

CAPITOLO II :

UN APPROFONDIMENTO SUL GRADO DI SEGREGAZIONE

OCCUPAZIONALE PER GENERE IN PROVINCIA DI VARESE

2.1 LA SEGREGAZIONE OCCUPAZIONALE DI GENERE

La segregazione occupazionale di genere può essere definita come la

concentrazione dell’occupazione femminile in determinati settori/professioni e le analisi di

tale fenomeno sono volte ad evidenziare le differenze nella distribuzione tra

settori/professioni tra uomini e donne. In letteratura si distingue tra segregazione

occupazionale orizzontale, che si verifica quando uomini e donne sono concentrati in

settori di attività economica o professioni differenti, e segregazione verticale, che fa

riferimento alla posizione occupata da uomini e donne nei diversi livelli gerarchici.

Strettamente connessa al tema della segregazione occupazionale è la questione

della discriminazione salariale di genere che si verifica in presenza di una sistematica

disparità nelle remunerazioni tra uomini e donne.

Diversi sono i modelli economici per spiegare il fenomeno della segregazione

occupazionale e, in estrema sintesi, possiamo affermare che la segregazione

dell’occupazione femminile è determinata da fattori che agiscono sia dal lato della offerta

di lavoro sia da quello della domanda. Dal lato dell’offerta di lavoro intervengono

meccanismi legati al modello di divisione del lavoro nella famiglia, al ruolo sociale del

lavoro, a diverse scelte d’investimento formativo tra uomini e donne. Dal lato della

domanda di lavoro agiscono pregiudizi in merito alla minore produttività femminile, in

relazione alla doppia occupazione delle donne (in casa e sul posto di lavoro), ma anche

preferenze soggettive dei datori di lavoro. Il perdurare di situazioni di segregazione

occupazionale è da collegarsi al fatto che il mercato del lavoro risulta suddiviso in

segmenti, nei quali storicamente si ha prevalenza di lavoratori dell’uno o dell’altro sesso, il

cui accesso è limitato e tra i quali la mobilità è ristretta e, solitamente, riguarda i livelli di

qualificazione più bassi.

Al fine di evidenziare e monitorare gli squilibri di genere nella ripartizione tra le

diverse occupazioni/professioni sono stati elaborati diversi indici di misurazione della

segregazione di genere. Tali indici risultano utili, appunto, per tenere sotto controllo

l’evoluzione temporale del fenomeno della segregazione ma è opportuno sottolineare che

essi possono dare solo una visione parziale della problematica in esame. Le variazioni

temporali degli indici di segregazione possono essere causate da tre fattori:

Page 55: IL LAVORO FEMMINILE IN PROVINCIA DI VARESE: GRADO DI ... · Cattaneo – Direttore Responsabile della RSA Villa Fiammetta Dott.ssa Chin – Human Resources della Opengate S.p.A. Italy

-

50

• variazioni intervenute nella ripartizione degli occupati, indipendentemente

dal sesso, tra settori/professioni legate a cambiamenti strutturali del sistema economico

• variazioni intervenute nella composizione per sesso nei diversi

settori/professioni

• variazioni causate dall’effetto combinato dei due fattori sopra esposti

Riuscire a distinguere in maniera netta i tre fattori è un’operazione particolarmente

complessa.

2.2 INDICATORI DI MISURAZIONE DELLA SEGREGAZIONE

OCCUPAZIONALE DI GENERE

Presentiamo i principali indicatori utilizzati nella letteratura per cogliere e misurare

la segregazione di genere1.E’ opportuno premettere che non esiste un indicatore migliore

in assoluto, ma diversi indicatori che forniscono informazioni differenti, spesso

complementari; pertanto, per ciascun indicatore evidenzieremo le possibilità di utilizzo ed i

principali limiti.

Il primo indicatore che può essere calcolato è il tasso di femminilizzazione

dell’occupazione totale, dato dal rapporto percentuale tra il numero di lavoratrici donne

sul totale degli occupati, che può essere calcolato per determinati settori, qualifiche

professionali, zone territoriali, per diversi periodi di tempo.

Indichiamo con:

fijth il numero di donne occupate nel settore i-esimo, nella zona territoriale j-esima,

al tempo t-esimo, con qualifica professionale h-esima

mijth il corrispettivo numero di occupati maschi

oijth il corrispettivo per il totale degli occupati

Il tasso di femminilizzazione dell’occupazione totale (TFT) è dato dal rapporto:

TFT = (fijth / oijth ) * 100

In pratica tale tasso rappresenta la quota di donne occupate sul totale degli

occupati. In assenza di lavoratrici donne il tasso assumerà valore 0, in caso di equilibrio

tra i sessi 50 e 100 se vi fossero solo donne occupate.

Un indicatore simile è dato dal rapporto percentuale tra numero di donne occupate

e il numero di uomini occupati: tasso di femminilizzazione rispetto all’occupazione

maschile. Tale tasso (TFM) è dato dall’espressione seguente:

TFM = (fijth / mijth) * 100

1 Per una trattazione più approfondita dell’argomento si rimanda a Livraghi (1987) e Zerbini (1987).

Page 56: IL LAVORO FEMMINILE IN PROVINCIA DI VARESE: GRADO DI ... · Cattaneo – Direttore Responsabile della RSA Villa Fiammetta Dott.ssa Chin – Human Resources della Opengate S.p.A. Italy

-

51

Questo indicatore, che può essere calcolato solo se l’occupazione maschile è

maggiore di zero, misura il numero di donne occupate ogni 100 uomini. Pertanto,

assumerà valore 0 in caso di assenza di donne, 100 nel caso di equilibrio tra i sessi, valori

superiori a 100 nel caso di prevalenza dell’occupazione femminile ed inferiori a 100 nel

caso contrario. Anche questo indicatore può essere calcolato per settori, qualifiche

professionali, zone territoriali, per diversi periodi tempo. Dobbiamo però sottolineare che i

tassi di femminilizzazione sono semplici rapporti statistici che non tengono conto della

composizione per genere dell’occupazione complessiva, ovvero dei diversi tassi

d’occupazione maschile e femminile. Il che significa che questi indicatori non riescono a

distinguere tra la diversa composizione per genere dell’occupazione complessiva e la

segregazione occupazionale delle donne rispetto alle variabili considerate

(settori/professioni).

Per ovviare a questo limite è opportuno calcolare un ulteriore indicatore: il

coefficiente di rappresentazione femminile. Tale indice è dato dal rapporto tra la

percentuale di donne presenti in un determinato settore (o professione) e la percentuale di

donne occupate nell’insieme dei settori (o professioni). In particolare, il coefficiente di

rappresentazione femminile relativo al settore i-esimo è definito dal rapporto:

CRFi = (fijt / oijt ) / (fjt / ojt )

Questo indicatore risulta depurato dalle distorsioni derivanti dalla diversa

composizione, maschile e femminile, dell’occupazione. Assume valore 0 in caso di assenza

della componente femminile nel settore (professione), assume valore 1 in caso di perfetto

equilibrio tra i sessi. Valori maggiori dell’unità indicano una prevalenza relativa di donne

mentre valori sotto l’unità indicano che la maggioranza di occupati sono uomini. Il

principale limite di tale indicatore è costituito dal fatto che tiene conto della diversa

composizione maschile e femminile dell’occupazione ma non considera le differenze di

genere nell’offerta di lavoro, ovvero prescinde dai diversi tassi di attività di uomini e

donne.

Gli ultimi due indicatori che presentiamo, l’indice di dissimilarità e l’indice di

entropia, sono indicatori sintetici, nel senso che riassumono la situazione di tutti i

settori/professioni.

L’indice di dissimilarità considera la differenza tra la percentuale di donne e di

uomini occupati in un settore (professione) specifico ed è definito dalla seguente

relazione2:

ID = ½ Σi ( fi / f ) – (mi / m)

con i=1,2,..p

2 La simbologia utilizzata è stata semplificata: abbiamo utilizzato fi ed f tralasciando gli indici di zona, di tempo e di qualifica che rimangono costanti.

Page 57: IL LAVORO FEMMINILE IN PROVINCIA DI VARESE: GRADO DI ... · Cattaneo – Direttore Responsabile della RSA Villa Fiammetta Dott.ssa Chin – Human Resources della Opengate S.p.A. Italy

-

52

p=numero dei settori

Scopo principale dell’indice è di evidenziare per ogni settore la discrepanza tra

occupati maschi e femmine. L’indice di dissimilarità, trasformato in percentuale, consente

un’interpretazione di particolare interesse: misura la quota di donne che dovrebbe

cambiare settore/professione affinché, sotto l’ipotesi di occupazione maschile stabile, non

si registri alcun grado di segregazione. La principale critica a questo indicatore,

considerato per lungo tempo il miglior indice di segregazione, è che quanto minore è la

quota di occupazione femminile e maggiore il livello di aggregazione dei settori (o

professioni) tanto minore risulta il valore di tale indice, anche in assenza di una reale

minore segregazione3.

Un indicatore che può essere utilizzato per misurare il grado di concentrazione della

componente femminile nei diversi settori (o fra le diverse professioni) è l’indice di

entropia. In riferimento al settore i-esimo l’indice di entropia H risulata così calcolato:

H i = Σi ( fi / f ) * log ( f / fi )

con i=1,2,..p

p=numero dei settori

L’indice di entropia può essere normalizzato (H’) dividendolo per il suo massimo,

ovvero log p.

H’= H/log p

L’indice di entropia normalizzato assume valore 0 in caso di minima eterogeneità,

ovvero quando le donne sono concentrate in uno stesso settore (professione), assume

valore 1 nel caso opposto, ovvero quando le donne sono ugualmente ripartite tra i vari

settori (professioni). Si tratta di un indicatore sintetico che permette di effettuare

facilmente il confronto tra la distribuzione delle donne tra settori (professioni), ad

esempio, in diverse zone territoriali.

2.3 LA SEGREGAZIONE OCCUPAZIONALE IN PROVINCIA DI VARESE

Come evidenziato nei precedenti paragrafi, nella provincia di Varese emerge una

diversa composizione per genere dell’occupazione e, attraverso l’utilizzo degli indicatori

della segregazione occupazionale, è possibile effettuare un’analisi più puntuale di tale

fenomeno.

3 Si veda Reyneri (1996).

Page 58: IL LAVORO FEMMINILE IN PROVINCIA DI VARESE: GRADO DI ... · Cattaneo – Direttore Responsabile della RSA Villa Fiammetta Dott.ssa Chin – Human Resources della Opengate S.p.A. Italy

-

53

Con i dati ISTAT sull’occupazione e i dati del collocamento sulle assunzioni in

Provincia di Varese è possibile svolgere un’analisi della segregazione occupazionale per

genere rispetto alle seguenti caratteristiche:

• tipologia d’impiego

• settore economico

• qualifica professionale

• tipologia contrattuale

La disaggregazione per settore d’attività economica dei dati ISTAT a livello

provinciale è ristretta ai macrosettori, pertanto l’analisi della segregazione occupazionale

di genere è svolta con un grado di dettaglio limitato. Anche la disaggregazione dei dati del

collocamento sulla base della qualifica professionale è limitata (apprendisti, operai

qualificati e non, impiegati) e non risulta possibile effettuare un’analisi della segregazione

verticale.

Calcolando gli indici di segregazione sopra esposti, e’ possibile effettuare un

confronto sull’evoluzione della segregazione in termini temporali ed un confronto tra zone

territoriali (Provincia di Varese rispetto alla Lombardia e, all’interno della provincia di

Varese, tra le varie circoscrizioni del collocamento).

I dati ISTAT Forze Lavoro suddividono l’occupazione tra dipendente ed

indipendente e ci permettono di svolgere un’analisi della segregazione di genere sulla base

della tipologia d’impiego.

Tabella 2.1 Indicatori di segregazione occupazionale di genere – Tipologia d’impiego

Nel 2001 emerge una situazione di segregazione occupazionale tra i generi, in

riferimento alla tipologia d’impiego, piuttosto rilevante, ma inferiore a quella regionale:

ogni 100 uomini occupati come lavoratori indipendenti ci sono solo 47 donne nella

Fonte: nostre elaborazioni su dati ISTAT- forze lavoro

TFT TFM CRF ID H

Varese 1993 4,69 0,702

Dipendente 40,32 67,55 1,04

Indipendente 33,80 51,06 0,87

Lombardia 1993 8,74 0,715

Dipendente 39,96 66,55 1,07

Indipendente 29,11 41,06 0,78

Varese 2001 8,52 0,696

Dipendente 43,49 76,97 1,07

Indipendente 32,14 47,37 0,79

Lombardia 2001 12,37 0,676

Dipendente 44,01 78,59 1,10

Indipendente 28,26 39,39 0,71

Page 59: IL LAVORO FEMMINILE IN PROVINCIA DI VARESE: GRADO DI ... · Cattaneo – Direttore Responsabile della RSA Villa Fiammetta Dott.ssa Chin – Human Resources della Opengate S.p.A. Italy

-

54

provincia di Varese e addirittura 39 in Lombardia. In particolare, in Provincia di Varese il

9% circa della componente femminile dovrebbe passare dal lavoro dipendente al lavoro

indipendente al fine di realizzare una eguale distribuzione tra le due tipologie d’impiego

per uomini e donne, percentuale che sale al 12% circa per la Lombardia. Anche

considerando il coefficiente di rappresentatività femminile il quadro appare più sfavorevole

alle donne in Lombardia rispetto alla provincia di Varese (0.71 vs. 0.79) per il lavoro

indipendente. Ovviamente, in proporzione, le donne sono occupate in misura maggiore

rispetto agli uomini come dipendenti (valori CRF superiori all’unità). Sia per Varese sia per

la Lombardia la segregazione femminile si è accentuata dal 1993 al 2001 come si può

dedurre dall’aumento dell’indice di dissimilarità. L’indice di entropia, espressione della

concentrazione femminile nelle due tipologie d’impiego, è rimasto sostanzialmente stabile

nel periodo considerato e mantiene valori molto simili per Varese e Lombardia. In prima

battuta, possiamo quindi affermare che i nuovi posti per lavoratori indipendenti, che si

sono creati nel periodo considerato, sono stati occupati in prevalenza da uomini.

Possiamo analizzare il livello di segregazione occupazionale di genere anche sulla

base del settore economico.

Tabella 2.2 Indicatori di segregazione occupazionale di genere – Settore economico 2001 Varese 2001

Lombardia 2001

Possiamo subito notare che sia per Varese sia per la Lombardia siamo lontani da

una situazione di parità tra i generi. Nel 2001, infatti, sia i tassi di femminilizzazione sia il

coefficiente di rappresentazione femminile per il settore agricolo e per l’industria risultano

TFT TFM CRF diff. trageneri %

ID H

Agricoltura 20,00 25,00 0,49 -1,22

Industria in senso stretto 34,10 51,72 0,84 -10,11

Industria - costruzioni 7,69 8,33 0,19 -10,09

Terziario - commercio 47,06 88,89 1,15 3,75

Terziario - altro 51,41 105,80 1,26 17,68

21,43 0,68

Fonte: nostre elaborazioni su dati ISTAt – forze lavoro

TFT TFM CRF diff. trageneri %

ID H

Agricoltura 20,27 25,42 0,51 -1,54

Industria in senso stretto 32,38 47,90 0,81 -10,44

Industria - costruzioni 7,80 8,46 0,19 -9,56

Terziario - commercio 41,89 72,08 1,05 1,18Terziario - altro 51,41 105,80 1,28 20,37

21,54 0,67

Page 60: IL LAVORO FEMMINILE IN PROVINCIA DI VARESE: GRADO DI ... · Cattaneo – Direttore Responsabile della RSA Villa Fiammetta Dott.ssa Chin – Human Resources della Opengate S.p.A. Italy

-

55

di molto inferiori al valore di equilibrio tra i sessi ed indicano una situazione sfavorevole

per le donne. In particolare, il distacco tra uomini e donne è rilevante per il settore delle

costruzioni: ogni 100 uomini occupati in tale settore le donne risultano solo 8.

Ovviamente, tale dato è legato al fatto che in questo settore prevalgono lavori fisicamente

pesanti e da svolgere all’esterno in condizioni climatiche non sempre favorevoli che

difficilmente si incontrano con le caratteristiche e le attitudini femminili. Nel terziario,

invece, è la componente femminile a prevalere, con una differenza rilevante nei servizi ad

esclusione del commercio, ovvero i servizi alle imprese, i servizi sociali e personali (CRF

1.26 per Varese, 1.28 per la Lombardia). Come abbiamo già sottolineato in precedenza, il

settore dei servizi richiede competenze ed attitudini, quali l’attenzione alle relazioni

personali, la capacità di comunicazione e d’ascolto, l’attitudine all’assistenza e alla cura,

che, tipicamente, vengono riconosciute come caratteristiche femminili.

Il quadro in termini di segregazione femminile tra settori per la provincia di Varese

appare in linea con quello della Lombardia: in entrambi i contesti il 21.5% circa di donne

dovrebbe redistribuirsi tra i settori, in particolare dovrebbero uscire dal terziario ed

entrare nell’industria e in agricoltura, al fine di eguagliare la distribuzione maschile. Anche

l’indice di entropia assume valori simili per Varese e per la Lombardia ad indicare un livello

di concentrazione dell’occupazione femminile tra settori analogo nelle due realtà (0.68

Varese; 0.67 Lombardia).

Vediamo come appariva la situazione a Varese e in Lombardia nel 1993.

Tabella 2.3 Indicatori di segregazione occupazionale di genere – Settore economico 1993

Varese 1993

TFT TFM CRF diff. trageneri %

ID H

Agricoltura 33,33 50,00 0,86 -0,21

Industria in senso stretto 31,34 45,65 0,81 -12,63

Industria - costruzioni 4,35 4,55 0,11 -10,26

Terziario - commercio 43,75 77,78 1,13 3,23

Terziario - altro 51,72 107,14 1,34 19,86

23,09 0,68

Page 61: IL LAVORO FEMMINILE IN PROVINCIA DI VARESE: GRADO DI ... · Cattaneo – Direttore Responsabile della RSA Villa Fiammetta Dott.ssa Chin – Human Resources della Opengate S.p.A. Italy

-

56

Lombardia 1993

Confrontando i dati del 2001 con quelli del 1993 ci accorgiamo che,

complessivamente, la situazione è rimasta sostanzialmente stabile in termini di

concentrazione dell’occupazione femminile tra settori sia per la Provincia di Varese sia per

la Lombardia. Da rilevare che l’indice di dissimilarità a Varese diminuisce, sintomo di una

distribuzione tra settori più simile per uomini e donne, mentre in Lombardia aumentano le

differenze di genere.

Scendendo più nel dettaglio e considerando il coefficiente di rappresentatività

femminile si rileva un peggioramento dell’equilibrio tra i sessi nel settore agricolo, un

miglioramento nel settore industriale - solo per la Provincia di Varese - un avvicinamento

al valore di equilibrio nel terziario, segno che anche gli uomini hanno saputo sfruttare le

nuove possibilità offerte dal settore dei servizi.

Anche analizzando i dati relativi alle assunzioni del collocamento, che consentono di

considerare la pubblica amministrazione separatamente, possiamo rilevare la presenza di

segregazione di genere tra settori.

Tabella 2.4 Indicatori di segregazione di genere sulle assunzioni del collocamento - Settore

economico

1991

TFT TFM CRF diff. trageneri %

ID H

Agricoltura 16,8 20,3 0,4 -1,6

Industria 30,9 44,7 0,7 -27,5

Altre attività 59,5 146,8 1,4 26,8

Pubblica Amm. 75,8 313,5 1,8 2,3

29,04 0,6

Fonte: nostre elaborazioni su dati ISTAT – forze lavoro

TFT TFM CRF diff. trageneri %

ID H

Agricoltura 22,99 29,85 0,62 -1,43

Industria in senso stretto 31,18 45,30 0,84 -10,08

Industria - costruzioni 6,80 7,30 0,18 -8,80

Terziario - commercio 40,11 66,97 1,08 1,85Terziario - altro 48,90 95,71 1,31 18,48

20,31 0,69

Page 62: IL LAVORO FEMMINILE IN PROVINCIA DI VARESE: GRADO DI ... · Cattaneo – Direttore Responsabile della RSA Villa Fiammetta Dott.ssa Chin – Human Resources della Opengate S.p.A. Italy

-

57

Fonte: nostre elaborazioni su dati del collocamento

La distribuzione delle assunzioni tra settori risulta molto differenziata tra uomini e

donne. Nel 2001 tutti gli indicatori risultano distanti dal valore di equilibrio tra i sessi e, in

particolare nella pubblica amministrazione quasi l’80% del totale degli avviati nel settore

sono donne.

Confrontando i valori del coefficiente di rappresentazione femminile del 2001 con

quelli di 10 anni prima si evidenzia un allontanamento dai valori di parità tra i generi in

tutti i settori tranne nella sezione “altre attività” dove gli uomini recuperano, in parte, il

gender gap. In agricoltura si accentua lo svantaggio per la componente femminile mentre

nella pubblica amministrazione le donne incrementano il differenziale a loro favore; la

situazione nel settore industriale rimane sostanzialmente stabile.

Da notare che, complessivamente, le differenze di genere risultano meno marcate

nel 2001 rispetto a dieci anni prima (l’indice di dissimilarità scende da 29 a 15).

La diversa distribuzione tra settori delle assunzioni di uomini e donne si riflette sulla

distribuzione degli avviamenti sulla base della qualifica professionale.

Tabella 2.5 Indicatori di segregazione di genere sulle assunzioni del collocamento

Qualifica professionale

2001

TFT TFM CRF diff. trageneri %

ID H

Agricoltura 13,6 15,7 0,3 -1,3

Industria 30,0 42,9 0,7 -14,0

Altre attività 46,9 88,3 1,1 14,9

Pubblica Amm. 79,0 377,1 1,9 0,3

15,29 0,41

1991

TFT TFM CRF diff. trageneri %

ID H

Apprendisti 38,9 63,8 0,9 -2,2

Operai non qualificati 41,2 70,0 1,0 -12,1

Operai qualificati 29,9 42,7 0,7 -2,0

Impiegati 62,9 169,6 1,5 16,3

16,28 0,94

Page 63: IL LAVORO FEMMINILE IN PROVINCIA DI VARESE: GRADO DI ... · Cattaneo – Direttore Responsabile della RSA Villa Fiammetta Dott.ssa Chin – Human Resources della Opengate S.p.A. Italy

-

58

Fonte: nostre elaborazioni su dati del collocamento

Nel 2001 le donne assunte come impiegate superano gli uomini (115 donne ogni

100 uomini), dato che riflette la prevalenza di donne nei servizi e nella pubblica

amministrazione, mentre gli uomini vengo assunti in misura superiore alle donne come

operai non qualificati e specializzati. In particolare, il gender gap risulta evidente per gli

operai non qualificati, probabilmente molto utilizzati in agricoltura ma anche nell’industria.

Per quanto riguarda la categoria degli apprendisti risulta che ogni 100 uomini ci sono 83

donne assunte in questa categoria; il gap, però, si colma se si considera il coefficiente di

rappresentazione femminile, il quale indica una situazione di sostanziale parità tra uomini

e donne. Rispetto al 1991, considerando i valori del coefficiente di rappresentazione

femminile, la distribuzione delle assunzioni tra i sessi sulla base della qualifica risulta più

equilibrata, tranne per la categoria degli operai non qualificati dove lo svantaggio per le

donne si è accentuato. Le donne perdono parte del gap a loro favore come impiegate

mentre riescono a recuperare lo svantaggio nella sezione degli apprendisti.

Complessivamente la segregazione femminile sembra ridursi nel periodo

considerato: solo l’11% delle donne dovrebbe redistribuirsi tra le diverse qualifiche

professionali per realizzare una distribuzione uguale a quella degli uomini nel 2001,

contro il 16% di dieci anni prima.

In termini di livello di concentrazione siamo vicini ad una situazione di

equidistribuzione, anche se l’indice di entropia risulta leggermente peggiorato nel decennio

considerato.

I dati del collocamento sugli avviamenti ci permettono di effettuare un’analisi della

segregazione di genere anche in riferimento alla tipologia contrattuale, ovvero in

relazione al differente ricorso al tempo parziale e al tempo determinato per uomini e

donne.

2001

TFT TFM CRF diff. trageneri %

ID H

Apprendisti 45,3 82,9 1,09 1,13

Operai non qualificati 36,5 57,6 0,88 -2,51

Operai qualificati 39,7 65,9 0,95 -8,54

Impiegati 53,5 115,3 1,29 9,91

11,04 0,91

Page 64: IL LAVORO FEMMINILE IN PROVINCIA DI VARESE: GRADO DI ... · Cattaneo – Direttore Responsabile della RSA Villa Fiammetta Dott.ssa Chin – Human Resources della Opengate S.p.A. Italy

-

59

Tabella 2.6 Indicatori di segregazione di genere sulle assunzioni del collocamento

Part-time

1991

Fonte: nostre elaborazioni su dati del collocamento

Gli indicatori calcolati per il 2001 mostrano un’elevata segregazione femminile nei

contratti a tempo parziale. Infatti, ogni 100 uomini assunti con un contratto part-time le

donne risultano il doppio (TFM 199), mentre le assunzioni di donne a tempo pieno

risultano poco più della metà delle assunzioni di uomini (TFM 57). Appare evidente che le

donne, nella ricerca di un rapporto equilibrato tra tempi di lavoro e tempi della famiglia,

usufruiscono del contratto di lavoro a tempo parziale in misura decisamente superiore agli

uomini.

Analizzando l’evoluzione temporale di tale fenomeno ci accorgiamo che l’indice di

entropia è cresciuto, segno dello sviluppo della forma contrattuale part-time tra la

popolazione femminile, mentre le differenze di genere risultano più evidenti nel 2001

rispetto a dieci anni prima (l’indice di dissimilarità cresce da 4.62 a 17.50). Ciò significa

che il più frequente l’utilizzo del part-time risulta direttamente correlato alla crescita della

partecipazione al mercato del lavoro da parte delle donne. In sostanza le donne hanno

saputo sfruttare l’incremento della domanda di lavoro a tempo parziale per un inserimento

nel mondo del lavoro, gli uomini, invece, hanno utilizzato poco questa forma di flessibilità

cosicché il gander gap risulta nel 2001 rilevante.

Tra le diverse tipologie contrattuali i dati del collocamento consentono di

evidenziare solo gli avviamenti con contratto a tempo determinato sul totale degli

avviamenti, pertanto, l’analisi della segregazione di genere può basarsi su una

disaggregazione poco dettagliata.

TFT TFM CRF ID H

Avviati part-time 60,92 155,90 1,44

Avviati a tempo pieno 41,13 69,87 0,97

4,62 0,43

2001TFT TFM CRF ID H

Avviati part-time 66,57 199,12 1,60

Avviati tempo pieno 36,52 57,53 0,88

17,50 0,85

Page 65: IL LAVORO FEMMINILE IN PROVINCIA DI VARESE: GRADO DI ... · Cattaneo – Direttore Responsabile della RSA Villa Fiammetta Dott.ssa Chin – Human Resources della Opengate S.p.A. Italy

-

60

Tabella 2.7 Indicatori di segregazione di genere sulle assunzioni del collocamento

Tempo determinato

In riferimento ai contratti a tempo determinato nel 2001 le differenze di genere

risultano contenute. La differenza percentuale tra la composizione per tipologia

contrattuale tra uomini e donne risulta solo del 2%. Anche in questo caso le donne hanno

sfruttato, in misura superiore agli uomini, le possibilità offerte dallo sviluppo di tale

tipologia contrattuale cosicché le differenze di genere risultano incrementate.

2.4 LA SEGREGAZIONE DI GENERE NELLE CIRCOSCRIZIONI

Al fine di effettuare in modo agevole il confronto tra il grado di segregazione di

genere tra le 8 circoscrizioni della Provincia di Varese abbiamo calcolato, utilizzando i dati

delle assunzioni del collocamento nel 2001, l’indice di entropia tra settori (agricoltura,

industria, altre attività e pubblica amministrazione) e tra qualifiche (apprendisti, operai

non qualificati, operai qualificati, impiegati).

Fonte: nostre elaborazioni su dati del collocamento

1991

TFT TFM CRF ID H

Avviamenti a tempodeterminato

41,02 69,56 0,97

Avviamenti con altretipologie contrattuali

42,77 74,75 1,01

1,36 0,80

2001TFT TFM CRF ID H

Avviamenti a tempodeterminato

42,45 73,76 1,02

Avviamenti con altretipologie contrattuali

39,68 65,77 0,95

2,35 0,85

Page 66: IL LAVORO FEMMINILE IN PROVINCIA DI VARESE: GRADO DI ... · Cattaneo – Direttore Responsabile della RSA Villa Fiammetta Dott.ssa Chin – Human Resources della Opengate S.p.A. Italy

-

61

Tabella 2.8 Indice di entropia tra settori e tra qualifiche

Calcolato sui dati delle assunzioni del collocamento nel 2001

Fonte: nostre elaborazioni su dati del collocamento

Possiamo notare che la distribuzione delle donne tra settori risulta lontana da una

situazione di equidistribuzione (l’indice di entropia risulta distante dal valore 1). La

circoscrizione che evidenzia la concentrazione tra settori più elevata è Varese (0.37),

mentre Laveno Mombello è quella che più si avvicina ad una situazione di eguale

distribuzione tra settori relativamente alle assunzioni di donne.

Sulla base della qualifica, invece, le donne sono vicine ad una situazione di eguale

distribuzione (indice di entropia è vicino all’unità). Luino, Busto Arsizio e Gallarate sono le

circoscrizioni in cui le assunzioni di donne si sono distribuite abbastanza equamente tra le

varie qualifiche; Laveno Mombello, invece, è la circoscrizione con l’indice di entropia con il

valore più basso, ovvero con concentrazione di donne tra qualifiche più elevata.

Andiamo ora ad analizzare le differenze di genere nella distribuzione tra settori e

tra qualifiche calcolando l’indice di dissimilarità.

Tabella 2.9 Indice di dissimilarità tra settori e tra qualifiche

Calcolato sui dati delle assunzioni del collocamento nel 2001 per circoscrizione

Indice di dissimilarità

settore qualifica

Varese 15,62 8,18

Busto Arsizio 14,28 13,45

Gallarate 8,54 10,42

Laveno Mombello 17,80 7,30

Luino 27,33 8,21

Saronno 11,00 25,44

Sesto Calende 20,50 15,91

Tradate 33,70 9,26

Provincia di Varese 15,29 11,05

Fonte: nostre elaborazioni su dati del collocamento

Indice di entropia

settore qualifica

Varese 0,37 0,87

Busto Arsizio 0,38 0,92

Gallarate 0,41 0,92

Laveno Mombello 0,53 0,70

Luino 0,43 0,92

Saronno 0,39 0,76

Sesto Calende 0,44 0,83

Tradate 0,38 0,84

Provincia di Varese 0,41 0,91

Page 67: IL LAVORO FEMMINILE IN PROVINCIA DI VARESE: GRADO DI ... · Cattaneo – Direttore Responsabile della RSA Villa Fiammetta Dott.ssa Chin – Human Resources della Opengate S.p.A. Italy

-

62

Appare evidente che, complessivamente, le differenze tra uomini e donne più

rilevanti sono quelle riferite alla distribuzione tra settori piuttosto che tra qualifiche. La

situazione è molto differenziata tra le diverse circoscrizioni del collocamento. In

particolare, per quanto riguarda le differenze tra i sessi in riferimento alla distribuzione tra

settori esse appaiono complessivamente più rilevanti per la circoscrizione di Tradate (ID

33.7), mentre la minor segregazione si registra per la circoscrizione di Gallarate. In

relazione alla distribuzione tra qualifiche, invece, le differenze tra i generi più consistenti si

rilevano per Saronno, mentre risultano contenute le differenze tra i sessi nella

circoscrizione di Laveno Mombello.

Per analizzare nel dettaglio la segregazione occupazionale tra settori nelle varie

circoscrizioni calcoliamo i tassi di femminilizzazione e il coefficiente di rappresentatività.

Tabella 2.10 Indici di segregazione di genere tra settori

Calcolato sui dati delle assunzioni del collocamento nel 2001 per circoscrizione

* Il valore non è calcolabile poiché le assunzioni di uomini nella pubblica amministrazione sono pari a zero

Fonte: nostre elaborazioni su dati del collocamento

Agricoltura Industria Altre attività Pubblica Amm.

TFT 8,57 34,28 52,18 100,00

Varese TFM 9,38 52,17 109,13 *

CRF 0,18 0,73 1,12 2,14

TFT 15,63 27,25 45,69 81,52

Busto Arsizio TFM 18,52 37,45 84,14 441,18

CRF 0,38 0,66 1,11 1,98

TFT 25,98 35,35 45,77 88,89

Gallarate TFM 35,11 54,69 84,40 800,00

CRF 0,60 0,82 1,06 2,07

TFT 21,52 31,58 48,19 85,71

Laveno Mombello TFM 27,42 46,16 93,03 600,00

CRF 0,54 0,80 1,21 2,16

TFT 5,38 20,00 44,22 75,00

Luino TFM 5,68 25,00 79,29 300,00

CRF 0,16 0,58 1,28 2,16

TFT 4,17 23,95 35,08 0,00

Saronno TFM 4,35 31,49 54,03 0,00

CRF 0,13 0,76 1,11 0,00

TFT 22,41 21,19 40,43 0,00

Sesto Calende TFM 28,89 26,89 67,87 0,00

CRF 0,68 0,64 1,22 0,00

TFT 18,18 26,84 62,26 0,00

Tradate TFM 22,22 36,70 164,98 0,00

CRF 0,37 0,55 1,28 0,00

TFT 13,56 30,02 46,88 79,04

Provincia di Varese TFM 15,69 42,90 88,26 377,14

CRF 0,33 0,72 1,13 1,90

Page 68: IL LAVORO FEMMINILE IN PROVINCIA DI VARESE: GRADO DI ... · Cattaneo – Direttore Responsabile della RSA Villa Fiammetta Dott.ssa Chin – Human Resources della Opengate S.p.A. Italy

-

63

Nel settore agricolo il coefficiente di rappresentatività femminile risulta inferiore

all’unità in tutte le circoscrizioni ad indicare una presenza di donne bassa in tale settore. Il

coefficiente più basso si registra per la circoscrizione di Saronno (0.13) mentre Sesto

Calende evidenzia il valore più elevato (0.68). Anche nel settore industriale sono gli

uomini a prevalere ma con un distacco inferiore rispetto a quello del settore agricolo (0.72

vs 0.33 per la media provinciale). Tradate registra il valore più basso (0.55) mentre la

circoscrizione di Gallarate evidenzia un valore prossimo all’equilibrio tra i sessi (0.82). Nei

servizi sono le donne a prevalere con un coefficiente di rappresentatività che varia dal

minimo di Gallarate (1.06) al massimo di Luino e Tradate (1.28). Nella pubblica

amministrazione i valori sono molto differenziati: Laveno Mombello e Luino registrano

valori favorevoli alle donne e molto elevati (2.16) mentre a Saronno, Sesto Calende e

Tradate le assunzioni di donne in tale settore sono nulle.

Analizziamo anche la segregazione sulla base della qualifica professionale nel

dettaglio.

Tabella 2.11 Indici di segregazione di genere tra settori

Calcolato sui dati delle assunzioni del collocamento nel 2001 per circoscrizione

Fonte: nostre elaborazioni su dati del collocamento

Apprendisti Operai qualificati Operai non qualificati Impiegati

TFT 49,73 43,00 46,82 55,96

Varese TFM 98,91 75,44 88,04 127,04

CRF 1,06 0,92 1,00 1,20

TFT 44,35 38,78 34,89 54,33

Busto Arsizio TFM 79,68 63,34 53,58 118,97

CRF 1,08 0,94 0,85 1,32

TFT 47,49 41,22 38,06 52,48

Gallarate TFM 90,44 70,12 61,44 110,43

CRF 1,10 0,96 0,88 1,22

TFT 45,25 25,21 39,26 49,49

Laveno Mombello TFM 82,64 33,70 64,62 97,97

CRF 1,14 0,64 0,99 1,25

TFT 36,47 31,19 32,89 45,42

Luino TFM 57,40 45,33 49,01 83,23

CRF 1,05 0,90 0,95 1,31

TFT 44,51 15,88 25,26 55,59

Saronno TFM 80,21 18,88 33,80 125,19

CRF 1,41 0,50 0,80 1,76

TFT 35,38 20,97 30,74 55,99

Sesto Calende TFM 54,75 26,54 44,38 127,23

CRF 1,07 0,63 0,93 1,69

TFT 36,44 43,98 54,04 48,35

Tradate TFM 57,33 78,51 117,56 93,59

CRF 0,75 0,91 1,11 1,00

TFT 45,31 39,72 36,53 53,55

Provincia di Varese TFM 82,85 65,90 57,57 115,28

CRF 1,09 0,95 0,88 1,29

Page 69: IL LAVORO FEMMINILE IN PROVINCIA DI VARESE: GRADO DI ... · Cattaneo – Direttore Responsabile della RSA Villa Fiammetta Dott.ssa Chin – Human Resources della Opengate S.p.A. Italy

-

64

Per la qualifica degli apprendisti le donne risultano, in proporzione, rappresentate in

misura leggermente superiore agli uomini (CRF superiore all’unità) in tutte le circoscrizioni

ad eccezione di Tradate (0.75 CRF), mentre il coefficiente di rappresentatività femminile

più elevato si evidenzia per la circoscrizione di Saronno. Le assunzioni di operai qualificati

riguardano in prevalenza uomini in tutta la provincia di Varese, in particolare nella

circoscrizione di Saronno (0.50 CRF). Per gli operai non qualificati i valori sono abbastanza

differenziati: il coefficiente di rappresentatività più basso si registra nella circoscrizione di

Saronno dove sono le assunzioni di uomini a prevalere (0.80), il coefficiente più elevato è

quello di Tradate dove le asunzioni di donne prevalgono su quelle di uomini (1.11). La

categoria degli impiegati vede una sostanziale parità tra i sessi per la circoscrizione di

Tradate e una prevalenza delle assunzioni di donne in tutte le altre circoscrizioni, con

Saronno che evidenzia il distacco più evidente (1.76 CRF).

Come abbiamo evidenziato nel precedente paragrafo, esiste una correlazione

diretta tra lavoro femminile e lavoro a tempo parziale e, a tale proposito, è possibile

effettuare un approfondimento attraverso l’analisi delle assunzioni a livello di singola

circoscrizione.

Tabella 2.12 Indice di entropia e di dissimilarità – part-time

Calcolato sui dati delle assunzioni del collocamento nel 2001 per circoscrizione

Fonte: nostre elaborazioni su dati del collocamento

La circoscrizione di Sesto Calende è quella che evidenzia il coefficiente di entropia

più alto (0.93) e, al tempo stesso, registra il più elevato livello dell’indice di dissimilarità

(26.15). Appare evidente che in questa circoscrizione le donne hanno utilizzato in maniera

rilevante il tempo parziale, avvicinandosi ad una situazione di equidistribuzione tra

assunzioni con contratto a tempo pieno e part-time, mentre gli uomini registrano un basso

ricorso al tempo parziale. Il risultato è che le differenze di genere risultano, per tale

circoscrizione, le più evidenti all’interno della Provincia di Varese. Situazione opposta per

Tradate dove la popolazione femminile risulta concentrata nelle assunzioni a tempo pieno

Indice di entropia Indice di dissimilarità

Varese 0,80 14,86

Busto Arsizio 0,88 19,67

Gallarate 0,87 17,17

Laveno Mombello 0,89 15,96

Luino 0,89 18,61

Saronno 0,80 19,78

Sesto Calende 0,93 26,15

Tradate 0,75 14,72

Provincia di Varese 0,85 17,50

Page 70: IL LAVORO FEMMINILE IN PROVINCIA DI VARESE: GRADO DI ... · Cattaneo – Direttore Responsabile della RSA Villa Fiammetta Dott.ssa Chin – Human Resources della Opengate S.p.A. Italy

-

65

(entropia 0.75) con una distribuzione tra le due tipologie contrattuali simile a quella

maschile (dissimilarità 14.72).

Tabella 2.13 Indici di segregazione – part-time

Calcolato sui dati delle assunzioni del collocamento nel 2001 per circoscrizione

Fonte: nostre elaborazioni su dati del collocamento

Dalla tabella 2.13 si evince che in tutte le circoscrizioni del collocamento della

provincia di Varese è la componente femminile che utilizza in maniera preponderante il

contratto a tempo parziale. Saronno registra il più alto livello del coefficiente di

rappresentatività femminile per il part-time(2.32). Ciò significa che, in proporzione, le

assunzioni di donne con tale tipologia contrattuale sono decisamente superiori rispetto

alla popolazione maschile. Tale gap deriva principalmente dallo scarso utilizzo del tempo

part-time tempo pieno

TFT 69,40 42,33Varese TFM 226,83 73,39

CRF 1,48 0,91

TFT 67,47 35,32Busto Arsizio TFM 207,44 54,60

CRF 1,64 0,86

TFT 64,97 37,83Gallarate TFM 185,45 60,85

CRF 1,51 0,88

TFT 57,89 34,85Laveno Mombello TFM 137,47 53,50

CRF 1,46 0,88

TFT 57,51 29,51Luino TFM 135,37 41,86

CRF 1,66 0,85

TFT 73,33 26,90Saronno TFM 275,00 36,79

CRF 2,32 0,85

TFT 66,73 26,09Sesto Calende TFM 200,58 35,29

CRF 2,02 0,79

TFT 74,62 44,30Tradate TFM 294,03 79,53

CRF 1,54 0,91

TFT 66,57 36,52Provincia di Varese TFM 199,12 57,53

CRF 1,60 0,88

Page 71: IL LAVORO FEMMINILE IN PROVINCIA DI VARESE: GRADO DI ... · Cattaneo – Direttore Responsabile della RSA Villa Fiammetta Dott.ssa Chin – Human Resources della Opengate S.p.A. Italy

-

66

parziale da parte degli uomini4 . A Laveno Mombello, invece, il tempo parziale risulta

utilizzato con una certa frequenza anche nelle assunzioni di uomini: ogni 100 uomini

assunti a tempo parziale le donne sono 137, contro una media per l’intera provincia di

Varese di 199.

Risulta interessante esaminare le assunzioni nelle varie circoscrizioni con

particolare riferimento al tempo determinato.

Tabella 2.14 Indice di entropia e di dissimilarità – tempo determinato

Calcolato sui dati delle assunzioni del collocamento nel 2001 per circoscrizione

Indice di entropia Indice di dissimilarità

Varese 0,88 3,48

Busto Arsizio 0,89 0,03

Gallarate 0,76 4,18

Laveno Mombello 0,83 2,29 *

Luino 0,83 4,66

Saronno 0,96 7,48 *

Sesto Calende 0,87 0,29 *

Tradate 0,70 18,63

Provincia di Varese 0,85 2,35

Fonte: nostre elaborazioni su dati del collocamento

* per questi valori la differente composizione per uomini e donne vede una percentuale di uomini

assunti con contratto a tempo determinato superiore all’analoga percentuale femminile

Dalla tabella 2.14 emerge che Tradate è la circoscrizione in cui le assunzioni di

donne risultano maggiormente concentrate nella tipologia dei contratti a tempo

determinato (entropia 0.70) e, al tempo stesso, emergono le differenze di genere più

rilevanti (dissimilarità 18.63). A Tradate, dunque, per le donne il ricorso al tempo

determinato è frequente mentre risulta limitato per la popolazione maschile5: ben il

18.63% delle assunzioni di donne dovrebbe uscire dalla categoria del tempo determinato

per eguagliare la distribuzione degli uomini. All’estremo opposto Saronno dove le donne

sono vicine ad una situazione di equidistribuzione tra assunzioni a tempo determinato e

altre forme contrattuali (entropia 0.96) e, inoltre, l’indice di dissimilarità nasconde un

vantaggio per la componente femminile. Nel caso di Saronno, infatti, è la quota di uomini

assunti con contratto a tempo determinato a superare l’analoga quota per la componente

femminile: il 7.5% di donne dovrebbe entrare nella categoria delle assunzioni a tempo

determinato per realizzare una parità con gli uomini.

Nel complesso, il gander gap in riferimento all’utilizzo del tempo determinato risulta

contenuto.

4 Si veda tabella con indici relativi agli avviamenti per sesso e circoscrizione 2001 del presente lavoro 5 Si veda anche tabella con indici relativi agli avviamenti per sesso e circoscrizione 2001 del presente

Page 72: IL LAVORO FEMMINILE IN PROVINCIA DI VARESE: GRADO DI ... · Cattaneo – Direttore Responsabile della RSA Villa Fiammetta Dott.ssa Chin – Human Resources della Opengate S.p.A. Italy

-

67

I risultati esposti vengono confermati dal calcolo puntuale dei tassi di

femminilizzazione e del coefficiente di rappresentatività femminile.

Tabella 2.15 Indice di entropia e di dissimilarità – tempo determinato

Calcolato sui dati delle assunzioni del collocamento nel 2001 per circoscrizione

Tempo determinato Altro

TFT 48,02 44,01

Varese TFM 92,37 78,60

CRF 1,03 0,94

TFT 41,14 41,10

Busto Arsizio TFM 69,90 69,79

CRF 1,00 1,00

TFT 44,40 38,88

Gallarate TFM 79,86 63,61

CRF 1,03 0,90

TFT 38,96 41,91

Laveno Mombello TFM 63,83 72,15

CRF 0,98 1,06

TFT 36,17 31,11

Luino TFM 56,68 45,16

CRF 1,04 0,90

TFT 29,27 36,65

Saronno TFM 41,38 57,84

CRF 0,92 1,16

TFT 32,99 33,30

Sesto Calende TFM 49,23 49,91

CRF 1,00 1,01

TFT 55,09 32,24

Tradate TFM 122,65 47,57

CRF 1,13 0,66

TFT 42,45 39,68

Provincia di Varese TFM 73,76 65,77

CRF 1,02 0,95

Fonte: nostre elaborazioni su dati del collocamento

lavoro.

Page 73: IL LAVORO FEMMINILE IN PROVINCIA DI VARESE: GRADO DI ... · Cattaneo – Direttore Responsabile della RSA Villa Fiammetta Dott.ssa Chin – Human Resources della Opengate S.p.A. Italy

-

68

Page 74: IL LAVORO FEMMINILE IN PROVINCIA DI VARESE: GRADO DI ... · Cattaneo – Direttore Responsabile della RSA Villa Fiammetta Dott.ssa Chin – Human Resources della Opengate S.p.A. Italy

-

69

PARTE II:

L’OFFERTA E LA DOMANDA DI LAVORO:

SCELTE DI INVESTIMENTO IN ISTRUZIONE E PROSPETTIVE OCCUPAZIONALI

Page 75: IL LAVORO FEMMINILE IN PROVINCIA DI VARESE: GRADO DI ... · Cattaneo – Direttore Responsabile della RSA Villa Fiammetta Dott.ssa Chin – Human Resources della Opengate S.p.A. Italy

-

70

Page 76: IL LAVORO FEMMINILE IN PROVINCIA DI VARESE: GRADO DI ... · Cattaneo – Direttore Responsabile della RSA Villa Fiammetta Dott.ssa Chin – Human Resources della Opengate S.p.A. Italy

71

CAPITOLO III :

DIFFERENZE DI GENERE E SCELTE DI INVESTIMENTO IN

ISTRUZIONE

INTRODUZIONE

Il livello ed il tipo di percorso formativo intrapreso, unitamente all’esistenza o meno

di una esperienza lavorativa pregressa, sono i requisiti principali con cui un individuo si

affaccia al mercato del lavoro e ne condizionano il tipo di occupazione.

La teoria economica suggerisce che la relazione tra investimento formativo e

occupazione svolta è biunivoca: se da un lato, infatti, il titolo di studio conseguito orienta

la scelta del percorso professionale da avviare, dall’altra parte è anche vero che le

tendenze del mercato del lavoro spesso influenzano la scelta di investimento in istruzione.

Infatti, terminata la scuola dell’obbligo, nel momento in cui si decide la tipologia di

percorso formativo da intraprendere, due sono gli elementi condizionanti: da un lato

hanno un’estrema rilevanza le attitudini individuali, ma dall’altro anche le opportunità

occupazionali ed i profili professionali più richiesti dalla domanda di lavoro sono elementi

di attenta valutazione.

Nel contesto di questa ricerca, quindi, assume una grande rilevanza il tentativo di

capire se la segregazione riscontrata analizzando i dati sull’occupazione è già presente dal

lato dell’offerta “a monte”, vale a dire nelle scelte formative delle donne indirizzate verso

percorsi di studi orientati a lavori tipicamente “femminili” oppure è legata al

funzionamento stesso del mercato del lavoro tendente di per sé ad inserire

tradizionalmente le donne in determinati ambiti e profili professionali e settoriali.

3.1 DIFERENZE DI GENERE NELLA SUOLA SUPERIORE

L’osservatorio Permanente dell’Istruzione della provincia di Varese rappresenta una

ricca ed importante fonte di dati sulle iscrizioni dei giovani alle scuole superiori, ed è a

questa fonte che ci siamo riferiti per le elaborazioni che seguiranno.

In provincia di Varese gli studenti iscritti alle scuole secondarie superiori sono

34.778; di questi 17.028 ( il 49%) sono maschi e 17.750 (51%) femmine.1

1 Gli studenti che frequentano scuole serali sono 934. In tale caso il rapporto tra maschi e femmine si inverte, infatti solo il 23,2% (216) sono donne mentre il 76,8% (718) è costituito da uomini. Questo dato segnala le maggiori difficoltà che incontra il mondo femminile a reinserirsi in un percorso di studi nel mondo della scuola dopo un precedente abbandono scolastico.

Page 77: IL LAVORO FEMMINILE IN PROVINCIA DI VARESE: GRADO DI ... · Cattaneo – Direttore Responsabile della RSA Villa Fiammetta Dott.ssa Chin – Human Resources della Opengate S.p.A. Italy

72

Il 6,9% degli studenti iscritti (2.408 su 34.778) ripete il corso seguito nel

precedente anno scolastico. L’indice di ripetenza si differenzia notevolmente per genere:

il numero di maschi ripetenti2 (1.423 su 17.028 iscritti, 8,4%) è una volta e mezza quello

delle femmine (985 ripetenti su 17.750 iscritte, 5,5%).

Tabella 3.1 Iscritti alle scuole superiori in Provincia di Varese, anno scolastico 2001-2002

Fonte: nostre elaborazioni su dati dell’o.p.i., provincia di Varese, 2002

Altra informazione ricavabile dai dati relativi alle iscrizioni è sulla regolarità nel

percorso di studi: 9.140 studenti su 34.778 (26,3%) presenta un ritardo3 di almeno un

anno rispetto al normale andamento degli studi previsto per la loro classe di età. Anche

per l’indice di ritardo si presenta una forte differenza per genere: si passa dal 32% per i

maschi (5.449 ritardatari) al 20,8% per le femmine (3.691).

Nel grafico 3.1 si trova la distribuzione per genere degli iscritti alle differenti classi

di corso; è interessante osservare che mentre percentualmente le iscrizioni maschili

diminuiscono costantemente al crescere dell’anno di frequenza, le femmine (che

costituiscono il 51,04% di tutti gli iscritti) tendono ad aumentare al procedere dell’anno

del percorso di studi.

2 Da rilevare che per ripetenti si intendono quegli studenti che, non superato l’anno di corso, decidono di reiscriversi e non coloro che decidono di lasciare gli studi. L’Abbandono è un fenomeno ancora più ampio perché può riguardare anche studenti promossi. 3 Per ritardo si intende uno studente il cui anno di nascita è antecedente a quello del corso che frequenta.

Maschi Femmine TotaleTot. Iscritti 17.028 17.750 34.778 % 48,96 51,04 100,00Serali 717 217 934 % su tot serali 76,8 23,2 100 % su tot del genere 4,2 1,2 2,7Ripetenti 1.423 985 2.408 % su tot ripetenti 59 41 100 % su tot del genere 8,4 5,5 6,9Ritardo 1 anno 5.449 3.691 9.140 % su tot in rit. 1 anno 59,6 40,4 100 % su tot del genere 32 20,8 26,3

Page 78: IL LAVORO FEMMINILE IN PROVINCIA DI VARESE: GRADO DI ... · Cattaneo – Direttore Responsabile della RSA Villa Fiammetta Dott.ssa Chin – Human Resources della Opengate S.p.A. Italy

73

Grafico 3.1 Distribuzione degli iscritti alle scuole superiori per genere.

Provincia di Varese, 2001-2002

Fonte: nostre elaborazioni su dati dell’o.p.i., provincia di Varese, 2002

Questi dati segnalano dunque una maggior dispersione scolastica maschile, le

cui cause possono essere ricondotte sia ad un maggior ‘impegno’ o ‘bravura’ delle

femmine o ad una maggior assorbimento di manodopera maschile nel mercato del lavoro

giovanile o ad entrambe la cause.

3.1.1 Distribuzione degli iscritti per tipologie scolastiche e per genere

Dalla lettura dei dati sulle iscrizioni alle scuole superiori presenti nella provincia di

Varese si possono trarre alcune considerazioni sulle scelte del percorso di studi:

innanzitutto nei Licei Scientifici, che costituiscono la tipologia più frequentata nella

provincia (20,1% degli iscritti), la distribuzione per genere indica una preponderanza dei

maschi sulle femmine (53,8% maschi e 46,2% femmine), anche se lo scarto non è così

marcato come in altri indirizzi scolastici. Tutti gli altri corsi di studio presentano la netta

prevalenza di un genere tra gli iscritti: in particolare quello femminile domina negli Istituti

Professionali per i Servizi Commerciali e Turistici (78,9%), negli Istituti Tecnici Periti

Aziendali (89,7%), nei Licei Classici (77,9%), Artistici (73%) e Linguistici (85,9%), nelle

49,1

50,9 50,8

49,2 50,2 49,8

52,1

47,9

54,1

45,9

40,0

42,0

44,0

46,0

48,0

50,0

52,0

54,0

56,0

Femmine Maschi

Femmine 49,1 50,8 50,2 52,1 54,1 Maschi 50,9 49,2 49,8 47,9 45,9

1° anno 2° anno 3° anno 4° anno 5° anno

Page 79: IL LAVORO FEMMINILE IN PROVINCIA DI VARESE: GRADO DI ... · Cattaneo – Direttore Responsabile della RSA Villa Fiammetta Dott.ssa Chin – Human Resources della Opengate S.p.A. Italy

74

Scuole e Istituti Magistrali (89,6%) e negli Istituti Tecnici Commerciali (57,8% femmine e

42,2% maschi), che rappresentano la terza tipologia scolastica in ordine di importanza

(14,1% degli iscritti), mentre il genere maschile è superiore nelle restanti tipologie.

Osservando i dati meno recenti che si hanno a disposizione, relativi alle iscrizioni

effettuate nell’anno scolastico 1996-1997, e confrontandoli con quelli relativi all’anno 2001

si possono osservare degli interessanti cambiamenti nelle scelte scolastiche per genere

(grafico 3.2), che però non sembrano modificare il grado di segregazione.

Grafico 3.2 Variazione % degli iscritti per genere e tipologia scolastica.

Provincia di Varese. Anni 1996-97 e 2001-2002

Fonte: nostre elaborazioni su dati dell’o.p.i., provincia di Varese, 2002

La presenza femminile aumenta in modo consistente nei Licei Linguistici (61%),

negli Istituti Professionali per l’Industria e l’Artigianato (48,6%), negli Istituti Professionali

per i Servizi Commerciali e turistici (27,5%) e negli Istituti Tecnici Periti Aziendali

(27,1%). In calo la presenza degli Istituti magistrali (-49,8%) e negli Istituti Tecnici per

Geometri (-31,7%) e Commerciali (-20,8%) (Tab. 3.2).

Non sembra variare invece la struttura e la tipologia di segregazione già rilevata.

-60,00

-40,00

-20,00

0,00

20,00

40,00

60,00

80,00

100,00

120,00

140,00

Maschi Femmine Totale

Maschi 10,78 -24,11 80,00 -0,03 -14,29 42,93 17,24 -33,31 -17,36 -5,97 138,46 Femmine -2,89 25,32 61,06 -1,35 -49,86 27,07 20,82 -31,72 -20,79 48,57 27,48 Totale 0,46 9,90 63,52 -0,64 -47,60 28,54 17,53 -32,98 -19,37 0,79 41,37

Lar lcl Lli LSc Mag Itpa Iti Itg Itc Ipia Ipc

Page 80: IL LAVORO FEMMINILE IN PROVINCIA DI VARESE: GRADO DI ... · Cattaneo – Direttore Responsabile della RSA Villa Fiammetta Dott.ssa Chin – Human Resources della Opengate S.p.A. Italy

75

Tabella 3.2 Variazione assoluta e % degli iscritti. Anni 1996-’97 e-2001-02 Provincia di Varese

Fonte: nostre elaborazioni su dati dell’o.p.i., provincia di Varese, 2002

Per quanto riguarda la distribuzione degli iscritti per distretto e per genere, invece

la tabella 3.3 mostra la presenza di quattro distretti significativi in termini di iscritti :

Varese, Saronno, Busto Arsizio e Gallarate e che la prevalenza della presenza femminile

nelle iscrizioni è decisamente maggiore rispetto a quella maschile in sei distretti su nove

(Cittiglio, Varese, Viggiù, Sesto C., Tradate, Busto A.).

1° anno 5° anno Tot iscrittiM F Tot M F Tot M F Tot

Lic Artistico Var.1997-2001

6 -19 -13 25 77 102 40 -33 7

Var % 5,41 -6,76 -3,32 192,31 97,47 110,87 10,78 -2,89 0,46Lic Classico Var.1997-

2001-50 101 51 -25 122 97 -177 410 233

Var % -29,41 25,57 9,03 -19,84 46,21 24,87 -24,11 25,32 9,90Lic Linguistico Var.1997-

200115 74 89 17 15 32 56 287 343

Var % 214,29 148,00 156,14 106,25 10,34 19,88 80,00 61,06 63,52

Lic Scientifico Var.1997-2001

69 64 133 -59 -3 -62 -1 -43 -44

Var % 8,66 9,50 9,04 -8,54 -0,51 -4,85 -0,03 -1,35 -0,64

Magistrali Var.1997-2001

-27 -323 -350 21 -45 -24 -25 -1282 -1307

Var % -50,94 -54,38 -54,10 105,00 -11,81 -5,99 -14,29 -49,86 -47,60

Ist Tec Periti Aziendali Var.1997-2001

29 39 68 -4 112 108 85 526 611

Var % 60,42 7,86 12,50 -10,26 34,67 29,83 42,93 27,07 28,54

Ist Tec Industriale Var.1997-2001

155 4 159 -629 -40 -669 729 76 805

Var % 13,50 4,35 12,82 -84,77 -66,67 -83,42 17,24 20,82 17,53

Ist.Tec Geometri Var.1997-2001

-88 -5 -93 -106 -15 -121 -526 -131 -657

Var % -26,83 -7,69 -23,66 -30,55 -19,23 -28,47 -33,31 -31,72 -32,98

Ist.TecnicoCommerciale

Var.1997-2001

12 -47 -35 -188 -354 -542 -443 -749 -1192

Var % 2,44 -6,26 -2,82 -31,76 -38,77 -36,01 -17,36 -20,79 -19,37

Ist..Prof.leIndustria e Art.

Var.1997-2001

-117 91 -26 -51 8 -43 -191 220 29

Var % -12,21 68,42 -2,38 -11,67 10,96 -8,43 -5,97 48,57 0,79

Ist.Prof. Serv.Commerc. Turist

Var.1997-2001

152 196 348 12 -8 4 414 574 988

Var % 126,67 33,16 48,95 44,44 -2,23 1,04 138,46 27,48 41,37

Totale Iscritti Var.1997-2001

156 175 331 -987 -131 -1118 -39 -145 -184

Var % 3,686 4,246 3,962 -32,361 -4,016 -17,712 -0,229 -0,812 -0,527

Page 81: IL LAVORO FEMMINILE IN PROVINCIA DI VARESE: GRADO DI ... · Cattaneo – Direttore Responsabile della RSA Villa Fiammetta Dott.ssa Chin – Human Resources della Opengate S.p.A. Italy

76

Tabella 3.3 Iscritti alle scuole superiore per genere e distretto Provincia di Varese, 2001-2002

Fonte: nostre elaborazioni su dati dell’o.p.i., provincia di Varese, 2002

3.1.2 Segregazione femminile

Al fine di approfondire il tema della presenza femminile nelle differenti tipologie

scolastiche e soprattutto per verificare se la ‘segregazione’ dell’occupazione femminile è

verificabile già a partire dalla scelta scolastica, sono stati calcolati degli indici di

segregazione sui dati relativi alle iscrizioni effettuate nel 2001 in provincia di Varese in

tutte le 11 tipologie di scuole medie superiori.

A tal proposito si riprendono gli indici presentati nel capitolo sul mercato del

lavoro4, calcolandoli rispetto alle iscrizioni per singola tipologia scolastica, in base alle

iscrizioni totali, al primo anno di frequenza e all’ultimo (Tab.3.4).

4 Nella Tabella. 3.4 il tasso di femminilizzazione totale ed il tasso di femminilizzazione rispetto alla componente maschile sono calcolati nel primo caso come rapporto tra le femmine iscritte ad un corso di studi / totale degli iscritti allo stesso corso e nel secondo caso le femmine iscritte / i maschi iscritti ad uno stesso tipo di scuola. Per semplificare la leggibilità dei dati non si sono moltiplicati i rapporti per 100.

Maschi Femmine

Luino 832 717

% riga 53,7 46,3

Cittiglio 468 651% riga 41,8 58,2

Varese 4.344 5.102

% riga 46,0 54,0

Viggiù 207 261% riga 44,2 55,8

Sesto Calende 407 513% riga 44,2 55,8

Gallarate 2.542 2.439

% riga 51,0 49,0

Tradate 1.338 1.636% riga 45,0 55,0

Busto Arstizio 3.263 3.751

% riga 46,5 53,5Saronno 2.910 2.463

% riga 54,2 45,8

Totale 16.311 17.533

Page 82: IL LAVORO FEMMINILE IN PROVINCIA DI VARESE: GRADO DI ... · Cattaneo – Direttore Responsabile della RSA Villa Fiammetta Dott.ssa Chin – Human Resources della Opengate S.p.A. Italy

77

Tabella 3.4 Indici di segregazione calcolati sugli iscritti alle scuole superiori.

Provincia di Varese

TFT TFM CRF Diff % tra generi

ID

Lic Artistico 1° anno 0,69 2,24 1,41 3,47 5° anno 0,80 4,11 1,49 3,46 Totale 0,73 2,70 1,43 3,83 Lic Classico 1° anno 0,79 4,05 1,61 8,63 5° anno 0,79 3,82 1,47 8,30 Totale 0,78 3,64 1,54 8,16 Lic Linguistico 1° anno 0,84 5,39 1,72 2,37 5° anno 0,83 5,00 1,54 3,68 Totale 0,86 6,01 1,68 3,52 Lic Scientifico 1° anno 0,46 0,85 0,94 -2,26 5° anno 0,48 0,92 0,89 -4,97 Totale 0,46 0,86 0,91 -3,76 Magistrali 1° anno 0,91 10,42 1,86 5,73 5° anno 0,89 8,20 1,65 8,94 Totale 0,90 8,59 1,76 6,38 Ist Tec Periti Aziendali 1° anno 0,87 6,95 1,78 10,73 5° anno 0,93 12,43 1,71 12,23 Totale 0,90 8,72 1,76 12,25 Ist Tec Industriale 1° anno 0,07 0,07 0,14 -28,31 5° anno 0,11 0,12 0,19 -25,70 Totale 0,08 0,09 0,16 -26,63 Ist.Tec Geometri 1° anno 0,20 0,25 0,41 -3,99 5° anno 0,21 0,26 0,38 -6,85 Totale 0,21 0,27 0,41 -4,60 Ist.Tecnico 1° anno 0,58 1,40 1,19 5,08 Commerciale 5° anno 0,58 1,38 1,07 2,59

Totale 0,57 1,35 1,13 3,69 Ist.Prof Industria e A. 1° anno 0,21 0,27 0,43 -13,67 5° anno 0,17 0,21 0,32 -11,60 Totale 0,18 0,22 0,36 -13,86 Ist.Prof Serv Commer. 1° anno 0,74 2,89 1,52 12,22 Turistici 5° anno 0,89 8,27 1,65 9,91 Totale 0,79 3,74 1,55 11,00 1° anno 48,23 5° anno 49,11 Totale 48,84

Fonte: nostre elaborazioni su dati dell’o.p.i., provincia di Varese, 2002

TFT= Tasso di femminilizzazione sul totale TFM= Tasso di femminilizzazione rispetto ai maschi CRF= Coefficiente di rappresentazione femminile ID= Indice di dissimilarità

Page 83: IL LAVORO FEMMINILE IN PROVINCIA DI VARESE: GRADO DI ... · Cattaneo – Direttore Responsabile della RSA Villa Fiammetta Dott.ssa Chin – Human Resources della Opengate S.p.A. Italy

78

Si può osservare che in provincia di Varese esiste una forte caratterizzazione di

genere nelle scelte scolastiche. I tassi di femminilizzazione sul totale risultano molto

diversi dal valore di equilibrio tra uomini e donne, indicando una minore presenza

femminile negli Istituti Tecnici Industriali (0,08), negli Istituti Professionali per l’Industria e

l’Artigianato (0,18), negli Istituti Tecnici per Geometri (0,21) e nei Licei Scientifici (0,46).

In tutte le altre tipologie scolastiche il valore del tasso è superiore a 0,5, indicando quindi

una maggiore presenza femminile. Questi risultati non variano, se non in misura lieve, in

relazione all’anno di frequenza , confrontando cioè le iscrizioni del primo anno e dell’ultimo

anno con le iscrizioni totali.

Il tasso di femminilizzazione rispetto alle iscrizioni maschili evidenzia una

situazione simile a quella messa in evidenza in precedenza: in quasi tutte le scuole

superiori la presenza femminile è maggiore rispetto a quella maschile, ad eccezione degli

Istituti Tecnici Industriali (0,09), degli Istituti Professionali per l’Industria e l’Artigianato

(0,22), e degli Istituti Tecnici per Geometri (0,27). Una presenza inferiore rispetto a quella

maschile, anche se di lieve entità, si riscontra invece nei Licei Scientifici (0,86 donne

iscritte ogni uomo) e di poco superiore negli Istituti Tecnici Commerciali (1,35 donne

iscritte ogni uomo). Da rilevare la netta prevalenza della componente femminile in alcune

scuole quali gli Istituti Magistrali (TFT=0,9 e TFM=8,6), gli Istituti Tecnici di Periti

Aziendali (TFT=0,9 e TFM=8,7), i Licei Linguistici (TFT= 0,9 e TFM=6).

Questi due tassi di femminilizzazione sono semplici rapporti statistici, che non

tengono conto della composizione della popolazione iscritta alle differenti tipologie

scolastiche; la segregazione tra le diverse scuole potrebbe in parte derivare da un diverso

equilibrio tra popolazione maschile e femminile. Questi indicatori non riescono pertanto a

distinguere tra una sorta di segregazione scolastica di fondo, dovuta a una diversa

partecipazione delle donne alla scuola, e una segregazione tra scelte scolastiche in senso

stretto.

Il coefficiente di rappresentazione femminile5 relativo ad una specifica

tipologia scolastica, consente di superare questo limite.

A livello di iscrizioni totali il coefficiente assume valori inferiori a 1, indicando una

situazione in cui la presenza femminile è inferiore a quella maschile, negli Istituti Tecnici

Industriali (0,16), in quelli dell’Industria e l’Artigianato ( 0,36) dei Geometri (0,41) e nei

Licei Scientifici (0,91).

Si conferma quindi la separazione dei percorsi per genere: le ragazze prediligono

gli indirizzi letterari: Liceo Classico (1,54) , Linguistico (1,68), Istituti Magistrali (1,76); e,

5 L’indice è calcolato come il rapporto tra la quota di donne iscritte in un determinato tipo di scuola (sul totale) e la quota totale di donne iscritte alle scuole superiori (sul totale).

Page 84: IL LAVORO FEMMINILE IN PROVINCIA DI VARESE: GRADO DI ... · Cattaneo – Direttore Responsabile della RSA Villa Fiammetta Dott.ssa Chin – Human Resources della Opengate S.p.A. Italy

79

tra gli indirizzi tecnici, quelli commerciali rispetto a quelli industriali, verso cui sono

orientati prevalentemente i maschi .

Altro indicatore calcolato è l’indice di dissimilarità6, che conferma una situazione

di segregazione formativa tra i generi: infatti in provincia di Varese circa il 48,8% della

componente femminile dovrebbe redistribuirsi tra le differenti tipologie scolastiche per

equiparare la distribuzione maschile. In particolare dovrebbero uscire dai Licei Artistici,

Classici Linguistici, dalle Magistrali, e dagli Istituti per Periti Aziendali, Tecnici Commerciali

e Professionali Commerciale per iscriversi nei Licei Scientifici, negli Istituti Tecnici per

Geometri , Tecnici Industriali e Istituti Professionali per l’Industria e l’Artigianato.

In conclusione, i dati relativi alle iscrizioni alle scuole superiori in provincia di

Varese consentono di delineare alcune caratteristiche relative alla presenza femminile nel

mondo della scuola. Innanzitutto appare chiaro che le donne studiano di più e hanno

percorsi più regolari dei maschi (valori inferiori dell’indice di ripetenza e di ritardo), sono in

definitiva “più brave’” e più scolarizzate.

Inoltre, per quanto attiene ai percorsi di studi, emerge che le donne si orientano o

verso indirizzi in cui la presenza femminile è tradizionale o verso gli indirizzi commerciali.

Seppur in presenza di una scolarità femminile numericamente superiore alla

componente maschile, esiste comunque segregazione formativa, fenomeno che andrà ad

influenzare sia le scelte di ulteriore formazione sia quelle legate all’inserimento nel

mercato del lavoro.

3.2 L’UNIVERSITA’

Grazie ai dati fornitici dall’Università Carlo Cattaneo-LIUC di Castellanza,

dall’Università degli Studi dell’Insubria e dal Politecnico di Milano in relazione ai propri

laureati residenti in provincia di Varese abbiamo cercato di calcolare la presenza femminile

nella fase più avanzata del percorso formativo. Se per le scuole superiori i dati presentati

comprendevano l’intero universo delle iscrizioni provinciali, nel caso dei dati delle

Università la visione è parziale. Infatti, le università considerate non comprendono nel loro

insieme tutti i possibili corsi di laurea ed è comunque operazione non facile seguire le

scelte di localizzazione geografica delle sede prescelta al momento dell’iscrizione o della

laurea.

Anche se incompleti, tuttavia i risultati che emergono ci permettono di fare alcune

considerazioni sulla partecipazione femminile all’Università e sulle scelte del tipo di studi

intrapresi.

6 Tale indice considera la differenza tra le quote di donne e di uomini iscritti in un determinato indirizzo scolastico.

Page 85: IL LAVORO FEMMINILE IN PROVINCIA DI VARESE: GRADO DI ... · Cattaneo – Direttore Responsabile della RSA Villa Fiammetta Dott.ssa Chin – Human Resources della Opengate S.p.A. Italy

80

Considerando il tasso di femminilizzazione sul totale dei laureati (Tab. 3.5),

calcolato sulla somma dei laureati dal 1998 al luglio 2002 (per il Politecnico e per la LIUC

si parte dal 1997) emerge una situazione di segregazione femminile, più marcata rispetto

a quella emersa dalla lettura delle iscrizioni alle scuole superiori, in quanto la presenza

femminile differisce considerevolmente a seconda della facoltà considerata.

Tabella 3.5 Indici di segregazione calcolati sui laureati all’Università.

Fonte: nostre elaborazioni su dati forniti dall’università dell’insubria, dalla liuc e dal politecnico

Per quanto attiene all’Università dell’Insubria si segnala una consistente presenza di

donne laureate nella facoltà di Scienze (78,5) e Medicina (62,8), uguale situazione tra

uomini e donne a Giurisprudenza ed inferiore ad Economia (46,5).

Scarsissima la quota di donne laureate al Politecnico di Milano (14,2), indicatore

molto eloquente della ancora bassa presenza delle donne in un ateneo frequentato

tradizionalmente da maschi, anche se si riscontra un trend di donne laureate crescente

(dal 12,8 del 1997 al 16,6 del 2002).

Relativamente alla LIUC il diploma universitario in ingegneria gestionale e quello in

ingegneria (rispettivamente 6,9 e 7,6) segnano la più bassa presenza di diplomate,

confermando la elevata segregazione femminile nelle facoltà ingegneristiche, seguite da

Economia Aziendale (37).

Per quanto attiene ai master, il diploma in merchant banking è conseguito da poche

donne (22), mentre superiore è la quota femminile nel corso di direzione del personale

(75). Non vi sono donne che hanno conseguito il master in E-business e supply chain

* (fino a luglio)

Università dell'Insubria LIUC Master inEconomi

aMedicin

aGiurisp

.Scienz

eMMFFNN-CO

Scienze

MMFFNN-VA

Politecnicodi

Milano

D.U.Ingegneria

Ec.Azien.

Giurisp.

Ing.Gest.

Dir.Pers.

merchant

banking

previdenza

complementare

TFT1997 -- -- -- - -- 12,8 6,3 49,4 -- -- -- -- --1998 60,0 61,3 -- 100,0 91,3 16,5 0,0 37,5 -- -- -- -- --1999 42,3 60,5 50,0 66,7 75,0 11,2 0,0 31,2 -- -- -- -- --2000 43,3 60,7 66,7 0,0 75,0 13,5 15,4 35,5 -- -- -- -- --2001 49,5 66,2 40,9 0,0 84,3 14,4 23,1 43,0 -- -- -- 20 --2002* 48,2 66,7 50,0 0,0 71,8 16,6 0,0 32,1 100 6,9 75 25,0 100TOT 46,5 62,8 50,0 50,0 78,5 14,2 7,6 37,0 100 6,9 75 22,2 100TFM1997 -- -- -- -- -- 14,7 6,7 97,4 -- -- -- -- --1998 150,0 158,3 0,0 0,0 1050 19,7 0,0 60,0 -- -- -- -- --1999 73,4 153,1 100,0 200 300 12,6 0,0 45,3 -- -- -- -- --2000 76,3 154,5 200,0 0 300 15,6 18,2 55,0 -- -- -- -- --2001 98,0 195,8 69,2 0 537,5 16,9 30,0 75,3 -- -- -- 25,0 02002*

93,0 200,0 100,0 0 254,5 19,8 0,0 47,4 0 7,4 300 33,3 --

TOT 86,8 168,7 100 100 365,9 16,5 8,2 58,8 0 7,4 300 28,6 --

Page 86: IL LAVORO FEMMINILE IN PROVINCIA DI VARESE: GRADO DI ... · Cattaneo – Direttore Responsabile della RSA Villa Fiammetta Dott.ssa Chin – Human Resources della Opengate S.p.A. Italy

81

management ed in Economia e diritto dell’impresa, confermando la forte segregazione

riguardo a materie (e quindi professioni) legate all’informatica e alle nuove tecnologie.

Il tasso di femminilizzazione rispetto ai laureati maschi mostra che 16 donne

ogni 100 uomini si laurea al Politecnico di Milano; in particolare, per la LIUC, solo 7,4 (su

100 uomini) consegue il diploma universitario in Ingegneria Gestionale e 8,2 la laurea in

Ingegneria.

Per quanto riguarda le lauree all’Università dell’Insubria, solo nella facoltà di

Economia si segnala una quota inferiore di donne laureate (86,8); vi è parità invece per

Giurisprudenza (100), e vi è invece presenza maggiore di donne nel conseguimento della

laurea in Medicina e Scienze (rispettivamente 168,7 e 365,9).

In conclusione i dati relativi ai laureati, pur se parziali, mostrano la presenza di

segregazione femminile soprattutto in alcune facoltà. Le donne frequentano scarsamente

(o non portano a compimento il corso di laurea) le facoltà di natura ‘tecnico-scientifica’ che

per tradizione sono appannaggio degli studenti di genere maschile. In tal modo è preclusa

a priori la possibilità di accedere ad un segmento del mercato del lavoro che richiede profili

tecnici ingegneristici o informatici, di cui l’analisi Excelsior segnala una domanda

crescente.

3.3 LA FORMAZIONE PROFESSIONALE

Per completare il quadro dell’offerta formativa ci proponiamo di analizzare la

situazione relativa ai corsi di formazione professionale in provincia di Varese, facendo

riferimento, in particolare, ai dati degli allievi usciti dai corsi di 1° livello (post-obbligo) e di

2° livello (post-qualifica e post-diploma) sia del piano provinciale che del Fondo Sociale

Europeo (Obiettivo 2 e 3) dell’anno 1999 (Tavola A1, appendice), ultimo anno di cui si

dispone di dati disaggregati per genere.

E’ stato possibile svolgere questa sezione di analisi grazie al ricco database sulla

formazione della Provincia di Varese, che monitora costantemente l’andamento dei corsi di

formazione7.

Dei 1.340 allievi che hanno ottenuto una qualifica post-obbligo 743 (55,4%) sono

donne; così come, per i corsi post-qualifica e post-diploma, dei 1.167 totali, 706 (60,5%)

sono femmine; la componente femminile rappresenta quindi la maggioranza degli allievi

sia nei corsi di 1° che di 2° livello.

La distribuzione degli allievi per genere nei diversi settori formativi dei corsi di 1°

livello (Tavola A2, appendice) indica una elevata presenza femminile nell’ambito:

7 A tal proposito ringrazia il settore Formazione della Provincia di Varese per la disponibilità a collaborare.

Page 87: IL LAVORO FEMMINILE IN PROVINCIA DI VARESE: GRADO DI ... · Cattaneo – Direttore Responsabile della RSA Villa Fiammetta Dott.ssa Chin – Human Resources della Opengate S.p.A. Italy

82

• dei Servizi socio-educativi (29,7%), in particolare nel corso di Ausiliario socio-

assistenziale;

• dell’Acconciatura ed Estetica (12,2%);

• dell’Industria alberghiera e della Distribuzione commerciale (entrambi 10,6%)

rispettivamente nel corso di Aiuto cuoco e Addetto alla gastronomia e nel corso di Addetto

alla distribuzione commerciale e alle vendite;

• e dei Lavori di Ufficio (10%), per il corso di Operatore d'ufficio addetto alla

contabilità generale e di Information & Communication Technology.

Prima di trarre conclusioni sulle scelte formative delle donne diamo uno sguardo

agli indicatori di segregazione costruiti in modo simile a quelli relativi agli iscritti alle

scuole superiori in provincia di Varese e ai laureati.

Il tasso di femminilizzazione sul totale dei diplomati di 1° livello mostra che

alcuni percorsi di studio sono intrapresi solo da donne: è il caso dei corsi che formano per

operare nell’ambito dell’industria dell’abbigliamento e del turismo (entrambi 100); inoltre

la presenza femminile prevale decisamente su quella maschile nel campo :

• dell’estetica (93,8), in particolare nei corsi per Estetiste (97,7);

• della distribuzione commerciale (92,9), in tutti i corsi ad esclusione di quelli per

Magazziniere;

• dei servizi socio-educativi (92,5), in tutti i corsi proposti;

• dell’industria tessile (71,4) nel corsi di Addetto riciclaggio materiale di scarto

delle aziende tessili;

• dei lavori d’ufficio (65,5), nei corsi di Information & Communication technology

(100), di Operatore d'ufficio addetto alla contabilità generale (81,6), di Addetto al sistema

di controllo di gestione (77,8), di Responsabile della funzione logistica integrata (63,6) e di

Operatore d'ufficio (60);

• dell’artigianato (57,9), nei corsi di Esperto della lavorazione artistica del vetro

(88,9);

• e dell’industria alberghiera (51,3) nei corsi di Addetto ai servizi ristorativi

(85,7), di Addetto alla ristorazione collettiva (83,3), di Addetto alla gastronomia (60,7) e

di Banconiere di prodotti alimentari (54,5).

Il tasso di femminilizzazione rispetto ai diplomati di genere maschile

evidenzia una situazione simile a quella messa in luce in precedenza: i corsi che preparano

ad operare nel turismo e nell’industria dell’abbigliamento sono frequentati solo da donne,

mentre in altre tipologie di corsi (per esercitare nella distribuzione commerciale, nel

campo dell’estetica e dei servizi socio-educativi) vi è una massiccia presenza femminile; in

altri ancora, vi è prevalenza di donne, ma con minor scarto rispetto alla presenza

Page 88: IL LAVORO FEMMINILE IN PROVINCIA DI VARESE: GRADO DI ... · Cattaneo – Direttore Responsabile della RSA Villa Fiammetta Dott.ssa Chin – Human Resources della Opengate S.p.A. Italy

83

maschile, e sono i corsi relativi all’industria tessile, ai lavori d’ufficio, all’artigianato e al

settore alberghiero e della ristorazione.

Il coefficiente di rappresentazione femminile, relativo ad una specifica

tipologia di indirizzo, assume valore nullo, individuando quindi una situazione di totale

assenza di donne, negli insegnamenti relativi alla meccanica – metallurgia e alla

falegnameria. Il coefficiente è invece inferiore a 1, ma maggiore di zero (indicando quindi

una situazione in cui c’è una relativa presenza femminile) nell’ambito dell’elettronica

(0,04), della grafica (0,3), dell’industria alimentare (0,7), dell’informatica (0,8).

Nei corsi che offrono una qualifica post-obbligo si rileva che le donne frequentano

soprattutto quelli che preparano a mansioni da svolgere in settori tipicamente ‘femminili’

(abbigliamento, turismo, estetica, distribuzione commerciale e lavori d’ufficio); scarso

invece è l’interesse a frequentare indirizzi di studio che avviano all’informatica, alla

meccanica, all’elettronica e all’industria del legno.

Nei corsi di 2° livello (Tavola A3, appendice) le donne frequentano soprattutto i

corsi per:

• lavori d’ufficio (42,6%, la quota maschile è 26,2%), soprattutto per diventare

Tecnico di amministrazione e gestione del personale (4,1), Esperto di amministrazione

aziendale (4%), Utilizzatore di software gestionale e di servizio (3,5%) ed esperto di

contabilità analitica (3,4%);

• attività promozionali e di pubblicità (9,9%, a fronte del 5,4% della componente

maschile) soprattutto per Tecnico della comunicazione pubblicitaria (2,1%) e Tecnico della

comunicazione e del marketing (2%);

• turismo (9,1%, mentre 1,3% è la quota maschile) per operare come Tecnico di

commercializzazione dei servizi turistici (4,4%) e Operatore turistico-ambientale (2,1%);

• informatica (6,5% contro il 25,6% maschile) per lavorare come Tecnico di

sviluppo di applicazioni grafiche (1,8%);

• estetica ed edilizia (entrambe 4,7%).

Anche per i diplomati di secondo livello sono stati calcolati gli indici di

segregazione. Dalla loro analisi emerge una situazione simile a quella segnalata dai corsi

di formazione di 1° livello; infatti le donne, una volta conseguita una qualifica od un

diploma, decidono di proseguire gli studi frequentando corsi di specializzazione che

preparano ad operare soprattutto in settori in cui prevalgono professioni femminili.

Il tasso di femminilizzazione sul totale dei diplomati assume valore 100,

indicando solo presenza femminile nelle seguenti professioni:

• Artigiano artista tradizionale;

• Disegnatore di moda, Disegnatore interprete di tendenze e Disegnatore

industriale;

Page 89: IL LAVORO FEMMINILE IN PROVINCIA DI VARESE: GRADO DI ... · Cattaneo – Direttore Responsabile della RSA Villa Fiammetta Dott.ssa Chin – Human Resources della Opengate S.p.A. Italy

84

• Assistente congressuale e Operatore turistico;

• Addetto al telemarketing per la customer satisfaction e le ricerche di mercato;

• Donne imprenditrici.

Assume valore inferiore a 50, indicando minor presenza femminile nei corsi che

preparano a professioni relative:

• all’elettricità ed elettronica (0);

• alla meccanica e metallurgia (6,7);

• ai trasporti (7,1);

• all’informatica (28), in particolare nelle professioni di Progettista cad per stampi

materie plastiche (9,1), Programmatore analista (31,6), Tecnico di sviluppo software e

gestione sistemi informatici (11,1) Tecnico di sviluppo su sistemi multimediali (42,9)

Tecnico informatico industriale (5,6) e Tecnico multimediale (25), Tecnico di sviluppo e

manutenzione soluzioni su rete (6,3);

• in alcune professioni del settore edile (43,4), quali il tecnico di progetti per

l’edilizia (12).

Il coefficiente di rappresentazione femminile relativo ad una specifica tipologia

di indirizzo assume valore maggiore di uno, individuando quindi una situazione di

maggiore presenza di donne, in quasi tutte le tipologie di corsi ad esclusione di quelli

relativi alla meccanica – metallurgia (0,1) e all’elettronica (0), all’informatica (0,5), in

particolare le professioni in cui le donne scarseggiano sono:

• il Progettista meccanico (0,2),

• l’Assistente a interventi di recupero edilizio e ambientale di abitazioni e siti

industriali dismessi (0,6), il Design multimediale con cad edile (0,9) ed il Tecnico di

gestione di progetti per l’edilizia (0,2);

• l’Operatore di indotto aereoportuale (0,1);

• il Tecnico di monitoraggio e controllo qualità della trasformazioni alimentari

(0,8);

• l’Esperto di logistica e di economia globale (0,8) e di gestione di processi

aziendali (0,8); l’Operatore addetto all’amministrazione di condomini (0,8) e il

Responsabile della qualità, sicurezza e ambiente (0,5); il Tecnico esperto in produzione e

organizzazione del telelavoro (0,8);

• Il Progettista cad per stampi in materie plastiche (0,1), il Programmatore

analista (0,5), il Tecnico di sviluppo soluzioni su reti (0,1) e di sviluppo software e

gestione sistemi informatici (0,2) ed il Tecnico informatico industriale (0,1).

Anche nei corsi di 2° livello si osserva segregazione nelle scelte formative delle

donne, totalmente assenti nelle professioni tipicamente maschili, quali quelle relative

all’elettronica e alla meccanica, e scarsamente presenti in un settore innovativo come

Page 90: IL LAVORO FEMMINILE IN PROVINCIA DI VARESE: GRADO DI ... · Cattaneo – Direttore Responsabile della RSA Villa Fiammetta Dott.ssa Chin – Human Resources della Opengate S.p.A. Italy

85

l’informatica. Tuttavia, rispetto ai corsi post-obbligo, la presenza femminile si allarga in

alcuni settori in espansione che non rientrano nelle mansioni tradizionalmente svolte dalle

donne (Ecologia e Ambiente, Edilizia).

In ultimo si possono visualizzare i dati degli allievi formati in base al

raggruppamento delle denominazioni dei corsi secondo la classificazione Istat delle

professioni conseguite nei corsi di 1° livello e 2° livello. La Tavola A4, in appendice, mette

in evidenza che :

• i 21 Disegnatori artistici usciti dai corsi di formazione della provincia di Varese

sono solo donne (il 1,4% del totale delle allieve formate), cosi come solo donne sono le 33

Hostess (2,3%), i 15 Addetti alla sorveglianza dei bambini (1%), i 68 Sarti, tagliatori

artigianali, modellisti e cappellai (4,7%) e gli 8 Altri artigiani della lavorazione del cuoio e

della calzature (0,6%).

• Nelle professioni di parrucchiere, in quelle relative alle attività turistiche, ai

servizi personali e sanitari, di assistente sociale, di restauratore le donne sono

decisamente superiori agli uomini, coprendo una quota superiore al 90%.

• A seguito vi sono con una quota superiore all’50% i Commessi, gli Archivisti, gli

Imprenditori di aziende private nel commercio, i Tecnici dell’ambiente, i Contabili, i Tecnici

della vendita e del marketing e delle distribuzione commerciale, gli Esercenti dei bar, i

Decoratori di vetro e ceramica, e gli Operatori delle macchine per il tessile.

Infine con questi dati è stata elaborata una classifica (Tav. 3.9, e Tav. A5), stilata

in ordine decrescente, che evidenzia le professioni in cui sono più numerose le donne.

Guardando i primi posti emerge che la maggior parte delle donne sceglie di svolgere

mansioni tradizionali, solo al nono posto si trova una professione innovativa: il

Programmatore informatico (1° posto nelle scelte maschili). In fondo alla classifica la

totale assenza di donne in settori quali l’elettronica, l’elettrotecnica, la meccanica mostra il

disinteresse delle donne a svolgere mansioni in ambiti tipicamente maschili, che evidenza

la presenza di segregazione femminile già a livello di scelta formativa.

Page 91: IL LAVORO FEMMINILE IN PROVINCIA DI VARESE: GRADO DI ... · Cattaneo – Direttore Responsabile della RSA Villa Fiammetta Dott.ssa Chin – Human Resources della Opengate S.p.A. Italy

86

Tavola 3.6 Graduatoria delle professioni scelte dagli allievi usciti dai corsi di formazione professionale 1999. Attività del Piano annuale provinciale, corsi F.S.E. Obiettivi 2 e 3 e corsi riconosciuti Valori assoluti in ordine decrescente

Classifica delle preferenze dei maschi Classifica delle preferenze delle femmine T O T A L E G E N E R A L E 1.058 T O T A L E G E N E R A L E 1449

1 Tecnici informatici - programmatori 116 1 Professioni serv. sanitari con particolari specializzazioni

193

2 Operatori macchine utensili automatiche e semiautomatiche

100 2 Parrucchieri, specialisti delle cure di bellezza e assimilati

124

3 Installatori linee elettriche, riparatori e cavisti

82 3 Contabili ed assimilati 103

4 Cuochi in alberghi e ristoranti 62 4 Commessi e assimilati 85 5 Contabili ed assimilati 48 5 Professioni intermedie attività turistiche 71 6 Meccanici artigianali, riparatori/manut.

automobili ed assimilati 44 6 Sarti, tagliatori artigianali, modellisti e

cappellai 68

7 Panettieri e pastai artigianali 42 7 Cuochi in alberghi e ristoranti 61 8 Tecnici delle costruzioni civili e assimilati 41 8 Operatori su macchine di calcolo,

elaborazione dati 55

9 Tecnici elettronici e in telecomunicazioni 30 9 Tecnici informatici - programmatori 51 10 Disegnatori industriali ed assimilati 29 10 Aiuto contabili e assimilati 45 11 Stampatori offset e alla rotativa 29 11 Tecnici della pubblicità e pubbliche

relazioni 42

12 Tecnici della difesa dell'ambiente ed assimilati

23 12 Tecnici di vendita e distribuzione 38

13 Idraulici e posatori tubazioni idrauliche e di gas

23 13 Segretari, archivisti, tecnici degli affari generali

37

14 Saldatori e tagliatori a fiamma 22 14 Tecnici del marketing 36 15 Agricoltori/lavoratori agricoli fiori/piante

ornamentali 22 15 Hostesses, stewards ed assimilati 33

16 Elettrotecnici 19 16 Tecnici della difesa dell'ambiente ed assimilati

30

17 Tecnici del marketing 19 17 Tecnici delle costruzioni civili e assimilati 27 18 Meccanici e montatori macchinario fisso per

lavorazioni industriali 17 18 Panettieri e pastai artigianali 27

19 Ebanisti, falegnami, operatori macchine lavorazione del legno

17 19 Disegnatori industriali ed assimilati 23

20 Altri tecnici in scienze dell'ingegneria, costruzioni e trasporti

15 20 Disegnatori artistici 21

21 Tecnici di vendita e distribuzione 15 21 Pittori, scultori, restauratori d'arte ed assimilati

19

22 Operatori su macchine di calcolo e di elaborazione dati

15 22 Tecnici della distribuzione commerciale 17

23 Tecnici della distribuzione commerciale 14 23 Personale di segreteria 17 24 Altri impiegati gestione stocks e amm.va dei

trasporti 13 24 Altre professioni intermedie

dell'insegnamento 16

25 Commessi e assimilati 11 25 Agricoltori/lavoratori agricoli fiori/piante ornamentali

16

26 Attrezzisti macchine utensili ed affini 11 26 Addetti alla sorveglianza di bambini ed assimilati

15

Fonte: nostre elaborazioni su dati del settore formazione professionale-provincia di Varese

3.4 CONCLUSIONI

Cerchiamo ora di trarre delle conclusioni generali sulla posizione della donna nelle

scelte di istruzione.

Relativamente alle scuole superiori, all’università e alla formazione professionale,

possiamo già dire che la presenza delle donne nel sistema scolastico rivela alcune

caratteristiche ricorrenti: le donne studiano più degli uomini, con risultati migliori e

seguono percorsi scolastici più regolari.

Page 92: IL LAVORO FEMMINILE IN PROVINCIA DI VARESE: GRADO DI ... · Cattaneo – Direttore Responsabile della RSA Villa Fiammetta Dott.ssa Chin – Human Resources della Opengate S.p.A. Italy

87

Inoltre, le scelte prevalenti nei percorsi di studio sono indirizzate verso percorsi in

cui tradizionale è la presenza femminile.

L’analisi di tutte le tipologie formative successive alla scuola dell’obbligo, da quelli

più brevi (diploma post-obbligo) a quelli che richiedono un maggior investimento

formativo (laurea e corso di specializzazione), ha mostrato che a tutti i livelli vi sono delle

regolarità: le scelte delle donne sono polarizzare in aree di studio che preparano a lavori e

a mansioni “femminili”.

Dai dati considerati non si può evincere se la segregazione formativa delle donne

sia causa od effetto della segregazione che si è vista esistere nel mercato del lavoro.

Certamente in questa relazione biunivoca la scelta del percorso di studio ha un ruolo molto

importante: infatti finché non ci saranno donne in grado di svolgere alcune delle mansioni

che, per tradizione, sono realizzate da maschi, la segmentazione di genere del mercato del

lavoro varesino permarrà.

Per chiarire quanto la formazione scolastica condiziona il lavoro o, viceversa, le

possibilità occupazionali pesano sulla scelta formativa, nella fase finale di questa ricerca

sono state fatte delle interviste rivolte sia ad aziende che operano in diversi settori

produttivi in provincia di Varese che a testimoni privilegiati. Il questionario è finalizzato a

valutare la situazione della segregazione femminile in provincia di Varese ed in particolare

le possibilità di occupazione femminile nelle professioni tecniche, viste come un bacino di

impiego adatto alle scelte formative intraprese dalle donne.

Page 93: IL LAVORO FEMMINILE IN PROVINCIA DI VARESE: GRADO DI ... · Cattaneo – Direttore Responsabile della RSA Villa Fiammetta Dott.ssa Chin – Human Resources della Opengate S.p.A. Italy

88

Page 94: IL LAVORO FEMMINILE IN PROVINCIA DI VARESE: GRADO DI ... · Cattaneo – Direttore Responsabile della RSA Villa Fiammetta Dott.ssa Chin – Human Resources della Opengate S.p.A. Italy

89

CAPITOLO IV:

LE PREVISIONI DELLA DOMANDA DI LAVORO IN PROVINCIA DI VARESE

SULLA BASE DELL’INDAGINE EXCELSIOR

INTRODUZIONE

Il Sistema Informativo Excelsior, promosso da Unioncamere in accordo con il

Ministero del Lavoro e l’Unione Europea, e la relativa indagine sui fabbisogni professionali

delle imprese rappresenta una importante fonte statistica per la conoscenza

dell’andamento del mercato del lavoro, con i relativi flussi in entrata e uscita previsti dalle

imprese e di tutta una serie di caratteristiche associate alle assunzioni previste dalle

imprese (tipo di figura professionale, titolo di studio, età, esperienza lavorativa, ecc.).

L’indagine costituisce, quindi, in Italia una delle più importanti fonti di informazione sulla

domanda di lavoro e sui fabbisogni di professionalità espressi dalle imprese.

La rilevazione, che in provincia di Varese coinvolge un campione di oltre 1.500

imprese, pari all’8% dell’universo, fornisce dati per tutte le dimensioni di impresa1, che

abbiano almeno un dipendente e che svolgano un’attività prevista dalla classificazione

NACE rev.1 - ATECO91; il campo di osservazione di Excelsior esclude pertanto: le unità

operative della pubblica amministrazione, le aziende pubbliche del settore sanitario, le

unità scolastiche e universitarie e le pubbliche organizzazioni associative2.

Le previsioni sulla domanda formulate dalle imprese3 vanno valutate tenendo conto

di alcuni elementi caratteristici, propri dell'indagine:

• il grado parziale di copertura dell'universo, che porta a sottostimare la domanda

di professioni concentrate nei settori esclusi dall’ambito di osservazione dell’indagine (ad

esempio molte libere professioni o del settore pubblico, e del “terzo settore”; a ciò si

aggiunge l’esclusione dall’indagine del segmento del lavoro autonomo, la cui rilevanza in

termini di capacità di assorbimento di forza-lavoro è indiscussa;

• la difficoltà di prevedere le uscite non dovute ad anzianità (ma per decisione

autonoma dei lavoratori), da cui può derivare una sottostima delle assunzioni per

sostituzione e i passaggi diretti da un'azienda all'altra;

1 Sono previste 4 classi dimensionali stabilite in base al numero di dipendenti: 1-9 , 10-49, 50-249, 250 e oltre. 2 Il progressivo miglioramento dell’indagine ha esteso sempre più il campo di osservazione, che nell’ultima rilevazione ha riguardato anche il settore agricolo, i cui risultati non sono stati ancora resi noti. 3 Va ricordato che, trattandosi di previsioni, i dati forniti dall’indagine sono caratterizzati da margini di incertezza, dovuta sia al possibile condizionamento al momento dell’intervista sia alla possibile revisione delle aspettative delle imprese nell’arco temporale considerato, necessaria nel caso di fasi congiunturali non prevedibili o diverse dalle attese.

Page 95: IL LAVORO FEMMINILE IN PROVINCIA DI VARESE: GRADO DI ... · Cattaneo – Direttore Responsabile della RSA Villa Fiammetta Dott.ssa Chin – Human Resources della Opengate S.p.A. Italy

90

• l'impossibilità di prevedere i movimenti di forza lavoro dovuti alla nati-mortalità

delle imprese, e quindi degli effetti che questa genera sui livelli della domanda di lavoro;

• nonostante i miglioramenti che si sono succeduti nella messa a punto della

rilevazione i confronti temporali non sono facilmente realizzabili, soprattutto nel caso di

un’analisi molto disaggregata.

Ai fini del presente lavoro, tuttavia, il maggiore limite presentato dall’Indagine

Excelsior è rappresentato dalla mancanza di dati che consentano la disaggregazione di

genere. Non è possibile quindi cogliere le previsioni quantitative e qualitative

dell’occupazione femminile, e specularmente non si può far emergere in quali profili

professionali la richiesta di personale di genere femminile è scarsa (o nulla).

Nonostante questa restrizione, l’analisi che seguirà è ugualmente utile poiché

permetterà di avere un quadro delle tendenze occupazionali in provincia di Varese,

consentendo di individuare i settori che assorbiranno più forza lavoro, le figure

professionali più richieste e le relative competenze e soprattutto le professioni per cui le

imprese incontreranno le maggiori difficoltà di reclutamento. L’indagine Excelsior quindi ci

consentirà comunque di acquisire delle informazioni rilevanti per individuare gli ambiti

verso cui orientare l’offerta di lavoro femminile, nonché il suo percorso formativo che

condizionerà poi l’ingresso nel mondo del lavoro.

Dopo aver considerato i movimenti occupazionali previsti e le caratteristiche delle

assunzioni, l’analisi focalizzerà l’attenzione sulle figure tecniche, esaminando i dati più

disaggregati4 a disposizione, che consentiranno di approfondire maggiormente le

caratteristiche di questo tipo di figure professionali e le competenze specifiche richieste

dalle imprese.

Il presupposto di tale scelta è da ricercare nella rilevanza accordata a questa

tipologia di figura in termini di prospettive occupazionali, visto che si tratta di professioni

in crescita, che richiedono titoli di studio medio alti e non presentano condizioni di lavoro

particolarmente pesanti o difficili.

4.1 I MOVIMENTI PREVISTI PER IL 2002

L’indagine Excelsior, realizzata a fine anno 2001 per indagare i fabbisogni

professionali delle imprese al 2002, segnala in provincia di Varese per il 2002

complessivamente una previsione di 9.687 assunzioni a fronte di 6.193 uscite, da cui

deriva un saldo di segno positivo pari a 3.494 unità. Tale valore corrisponde ad una

prevista crescita degli occupati dipendenti dell’1,8% (quale risultante di un tasso di

entrata del 4,9% e di un tasso di uscita del 3,1%). Superiori sono le aspettative di nuove

4 I dati presentati sono frutto di una estrazione ad hoc effettuata nel database di Excelsior

Page 96: IL LAVORO FEMMINILE IN PROVINCIA DI VARESE: GRADO DI ... · Cattaneo – Direttore Responsabile della RSA Villa Fiammetta Dott.ssa Chin – Human Resources della Opengate S.p.A. Italy

91

assunzioni a livello regionale, con un saldo pari a 2,6%, dato da un tasso di entrata pari a

5,9% e un tasso di uscita pari a 3,4%. (Tabella 4.1 e Tav. A6, in appendice5).

Tabella 4.1 Dipendenti delle imprese al 31.12.2201, movimenti e tassi previsti nel 2002 per settore di attività e classe dimensionale. Provincia di Varese, Lombardia 2002

MOVIMENTI PREVISTI AL 31.XII.2002

TASSI PREVISTI NEL 2002

DIPENDENTI

31.XII.2001

(v.a.) %

VARESE (v.a.) Entrate Uscite Saldo Entrate

Uscite Saldo

Industria 124.638 5.130 3.506 1.624 4,1 2,8 1,3

Servizi 74.049 4.557 2.687 1.870 6,2 3,6 2,5

Totale 198.687 9.687 6.193 3.494 4,9 3,1 1,8

LOMBARDIA

Industria 1.262.781 58040 33699 24.341 4,6 2,7 1,9

Servizi 1.042.661 79.078 43.574 35.504 7,6 4,2 3,4

Totale 2.305.442 137.118 77.273 59.845 5,9 3,4 2,6

CLASSE DIMENSIONALE

VARESE

1-9 dipendenti 48.724 4.053 1.089 2.964 8,3 2,2 6,1

10-49 dipendenti 55.415 1.546 759 787 2,8 1,4 1,4

50 dipendenti e oltre

94.548 4.088 4.345 -- 4,3 4,6 --

LOMBARDIA

1-9 dipendenti 548669 49463 10449 39014 9,0 1,9 7,1

10-49 dipendenti 600942 20608 8904 11704 3,4 1,5 1,9

50 dipendenti e oltre

1155831 67047 57920 9127 5,8 5,0 0,8

Fonte: ns. elaborazioni su dati Sistema Informativo Excelsior, 2002 Unioncamere–Ministero del Lavoro

Gli andamenti tuttavia differiscono in funzione dei diversi settori di attività

economica delle imprese e delle dimensioni aziendali:

• nell'industria risultano complessivamente più bassi sia i tassi di entrata

(4,1%, cui corrisponde la previsione di 5.130 nuove assunzioni) sia quelli di uscita (2,8%,

equivalente a 3.506 posti di lavoro in meno) e pertanto la crescita si attesta intorno

all’1,3%(con un saldo positivo di 1.624 nuovi dipendenti); tale valore è inferiore al dato

regionale (1,9%, determinato da tassi di entrata e di uscita pari rispettivamente a 4,6% e

2,7%). Scendendo nell'analisi per comparti, si rileva come solo nel settore tessile, a

prevalente occupazione femminile, si registrano prospettive di occupazione dipendente

negative (tasso di crescita -0,2%, determinato dall’entrata di 559 nuovi assunti e

dall’uscita di 615 dipendenti). Il tasso di crescita atteso più elevato si rileva nel comparto

delle costruzioni, a prevalente occupazione maschile, che presenta un saldo di 745 unità

(pari al 6,8%), mentre quello più basso (0,4%) è nell'industria meccanica e mezzi di

trasporto (con una entrata pari a 634 e una uscita pari a 541 lavoratori), elettrica ed

5 Per non appesantire la lettura, nel testo vengono presentate tavole con valori aggregati, mentre in

Page 97: IL LAVORO FEMMINILE IN PROVINCIA DI VARESE: GRADO DI ... · Cattaneo – Direttore Responsabile della RSA Villa Fiammetta Dott.ssa Chin – Human Resources della Opengate S.p.A. Italy

92

elettronica (con l’ingresso di 330 nuovi assunti e la perdita di 302 posti di lavoro) e delle

industrie della carta e della stampa (87 nuovi assunti e 73 dipendenti in uscita).

• Per i servizi, a prevalente occupazione femminile, si prevede invece un tasso di

incremento dei dipendenti superiore al valore complessivo e pari a +2,5% (contro il 3,4%

a livello regionale), a cui corrisponde un saldo netto di 1.870 lavoratori dipendenti; tale

risultato scaturisce da un tasso di entrata del 6,2% (4.557 nuovi assunti) e da un tasso di

uscita del 2,5% (2.687 lavoratori in uscita). Nel settore dei servizi non si registrano

previsioni negative per l'occupazione dipendente per nessun comparto, ad eccezione dei

trasporti e delle attività postali, in cui ci si aspetta una perdita di 643 posti di lavoro, a

fronte di una richiesta da parte delle imprese di 428 nuovi occupati (tasso di crescita -

1,9%). Significativa la crescita, pari al 5,4%, prevista nell’ambito dei servizi alle

persone (con una entrata di 339 lavoratori ed una uscita di 99) nel comparto turistico

alberghiero (dove la crescita del 4,5% deriva da una entrata di 776 e da una uscita di

435 addetti) e nel commercio (1623 l’entrata e 617 l’uscita prevista di lavoratori).

Passando ad esaminare i dati per dimensione di aziendale, a Varese come in

Lombardia, la piccolissima impresa (fino a 9 dipendenti) è quella che appare più dinamica,

con tassi di variazione (6,1%) nettamente superiori a quelli medi generali, seguita dalle

medie imprese (dai 10 ai 49 dipendenti), che presentano tassi del 1,4%. La grande

impresa (dai 250 dipendenti in su) presenta invece tassi nulli. Questo dato sembrerebbe

indicare come la struttura dell'impresa varesina e lombarda in generale tenda a

modificarsi a vantaggio della piccola impresa.

Le imprese artigiane presentano un andamento simile a quello delle imprese di

piccola dimensione, con un tasso di variazione molto alto e superiore alla media regionale

(4,9%,contro 5,8% ), che sale all’6,4% per le imprese artigiane fino a 9 dipendenti e si

attesta al 1,3% per quelle con più di 10 (7,6% e 1,9% per la Lombardia). In valori assoluti

il saldo previsto per le imprese artigiane è pari a 1.504 unità (Tabella 4.2, e Tav. A7, in

appendice).

appendice si trovano le tavole corrispondenti con i valori disaggregati.

Page 98: IL LAVORO FEMMINILE IN PROVINCIA DI VARESE: GRADO DI ... · Cattaneo – Direttore Responsabile della RSA Villa Fiammetta Dott.ssa Chin – Human Resources della Opengate S.p.A. Italy

93

Tabella 4.2 Dipendenti delle imprese artigiane al 31.XII.2001 movimenti e tassi previsti nel 2002 per settore di attività - Provincia di Varese, 2002

MOVIMENTI PREVISTI NEL 2002 (v.a.)

TASSI PREVISTI NEL 2002

DIPENDENTI

31.XII.2001

(v.a.)

Entrat

e

Uscite Saldo Entrat

a

Uscita

Saldo

VARESE

Tot artigianato 30.761 2.266 761 1.505 7,4 2,5 4,9

Industria 24.996 1.766 637 1.129 7,1 2,5 4,5

Servizi 5.765 500 124 376 8,7 2,2 6,5

LOMBARDIA

Tot artigianato 306.362 23.483 5.690 17.793 7,7 1,9 5,8

Industria 242.682 17.371 4065 13.306 7,2 1,7 5,5

Servizi 63.680 6112 1625 4.487 9,6 2,6 7,0

Fonte: ns. elaborazioni su dati Sistema Informativo Excelsior, 2002 Unioncamere–Ministero del Lavoro

Dai dati Excelsior emerge quindi che in provincia di Varese il volume della domanda

di lavoro prevista dalle imprese nel 2002 presenta saldi positivi, che risultano, in

particolare, più rilevanti in termini percentuali per il comparto delle imprese di piccola

dimensione e per i servizi, tuttavia si tratta di andamenti meno positivi di quelli che si

rilevano a livello regionale.

4.2 LE CARATTERISTICHE DELLE ASSUNZIONI PREVISTE

Excelsior non si limita a fornire previsioni quantitative, che sono comunque

importanti, ma offre informazioni anche in relazione alla qualità della forza lavoro che

potrà essere assorbita dal sistema produttivo locale. Risulta quindi particolarmente

interessante analizzare nel dettaglio le caratteristiche delle assunzioni previste in termini

di: livello di inquadramento, professione, titolo di studio richiesto, necessità di una

precedente esperienza lavorativa, tipo di contratto e necessità di conoscenze specifiche

(quali quelle linguistiche ed informatiche).

I dipendenti che, in base alle previsioni degli operatori interpellati, sarebbero

dovuti essere assunti nel corso del 2002 nelle imprese della provincia di Varese

ammonterebbero a 9.687 unità.

Per ciò che concerne i livelli di inquadramento, dalle previsioni formulate dalle

imprese del territorio, si rileva che i valori di saldo entrate-uscite (Tabella 4.3 e tav. A8, in

appendice) sono di segno positivo per tutti, ad eccezione dei dirigenti. Ad un calo dello

0,3% (7 lavoratori), si accompagna un aumento per i quadri e gli impiegati del 1,6% e per

gli operai del 1,9% (cui corrisponde la previsione di una entrata netta, rispettivamente, di

Page 99: IL LAVORO FEMMINILE IN PROVINCIA DI VARESE: GRADO DI ... · Cattaneo – Direttore Responsabile della RSA Villa Fiammetta Dott.ssa Chin – Human Resources della Opengate S.p.A. Italy

94

1.124 e di 2.377 nuovi addetti). In Lombardia il saldo è invece positivo per tutti i livelli,

con valori rispettivamente dello 0,2%, del 2,4% e del 2,8%.

Tabella 4.3 Saldo occupazionale e tasso di variazione previsto dalle imprese per il 2002 per settore di attività, classe dimensionale e livello di inquadramento. Provincia di Varese, 2002

SALDO PREVISTO AL 31.XII.2002 (v.a.) TASSO DI VARIAZIONE PREVISTO NEL 2002

Dirigenti Quadri, imp. tecnici

Operai e pers. non

qualif.

TOT Dirigenti Quadri, imp. tecnici

Operai e pers. non

qualif.

TOT

VARESE

Totale -7 1.124 2.377 3.494 -0,3 1,6 1,9 1,8

Industria 8 248 1.368 1.624 0,4 0,7 1,5 1,3

Servizi -15 876 1.009 1.870 -2,1 2,3 2,8 2,5

LOMBARDIA

Totale 73 22468 37304 59845 0,2 2,4 2,8 2,6

Industria -46 4492 19895 24341 -0,2 1,2 2,3 1,9

Servizi 119 17976 17409 35504 0,7 3,1 4,0 3,4

Fonte: ns. elaborazioni su dati Sistema Informativo Excelsior, 2002 Unioncamere–Ministero del Lavoro

Il confronto con la media regionale risulta penalizzante sotto questo profilo

(maggiore infatti è la presenza di profili di alto livello in Lombardia e,

contemporaneamente, elevata è l’incidenza di figure di basso livello in provincia di Varese

rispetto al dato lombardo) soprattutto a causa della distorsione causata dalla presenza di

Milano dove si concentrano le sedi direttive di grandi imprese plurilocalizzate.

Come per la Lombardia, anche in provincia di Varese le figure professionali più

richieste per le assunzioni (Tabella 4.4 e Tav.A9, in appendice) risultano essere gli operai

specializzati (25,3%, superiore al 21,5% lombardo), per i quali si prevede di impiegare

2.450 nuovi lavoratori; le professioni della vendita e dei servizi alle famiglie (20,7%,

superiore alla media regionale con l’18,3%) con 2006 nuovi addetti; i 1.589 conduttori di

impianti e macchinari e montaggio (16,4% contro il 13,3% medio regionale), e le

professioni intermedie tecniche (12,2%, inferiore al 15,5% regionale) con 1.184 nuovi

lavoratori dipendenti.

Page 100: IL LAVORO FEMMINILE IN PROVINCIA DI VARESE: GRADO DI ... · Cattaneo – Direttore Responsabile della RSA Villa Fiammetta Dott.ssa Chin – Human Resources della Opengate S.p.A. Italy

95

Tabella 4.4 Assunzioni previste dalle imprese per il 2002 per grandi gruppi professionali (secondo classificazione ISCO), settore di attività e classe dimensionale. Provincia di Varese 2002

di cui: (valori %) TOTALE

ASSUNZIONI 2002

(v.a.)

Dirigenti e

direttori

Prof. Intelle

tt.-scienti

f.

Prof. tecniche

Prof.esec.ammin. e gestione

Prof. vendita e serv. fam.

Operai specializ

- zati (*)

Condutt. Impianti macchin

e

Pers. non

qualificato

VARESE

Totale % riga

9.687 30 0,3

340 3,5

1184 12,2

935 9,7

2006 20,7

2450 25,3

1589 16,4

1153 11,9

Industria %riga

5.130 26 0,5

147 2,9

621 12,1

266 5,2

129 2,5

2048 39,9

1419 27,7

474 9,2

Servizi %riga

4.557 4 0,1

193 4,2

563 12,4

669 14,7

1877 41,2

402 8,8

170 3,7

679 14,9

LOMBARDIA

Totale % riga

137118 952 0,7

10669 7,8

21280 15,5

14949 10,9

25078 18,3

29302 21,4

18293 13,3

16449 12,0

Industria % riga

58040 435 0,7

3150 5,4

9057 15,6

2592 4,5

506 0,9

22659 39

14556 25,1

5085 8,8

Servizi % riga

79078 517 0,7

7519 9,5

12223 15,5

12357 15,6

24572 31,1

6733 8,5

3737 4,7

11364 14,4

Fonte: ns. elaborazioni su dati Sistema Informativo Excelsior, 2002 Unioncamere–Ministero del Lavoro

La qualifica di formazione professionale è richiesta nel 29,9% dei casi (20,8% in

Lombardia), il diploma di scuola media superiore nel 28,9% (contro il 31,2% lombardo) e

la laurea (compresi i diplomi universitari) nel 6% (decisamente inferiore al 10,9%

regionale) (Tav. A10, in appendice). In particolare in provincia di Varese le assunzioni di

laureati avrebbero dovuto costituire il 4,6% del totale nell'industria e il 7,6% nei servizi; si

tratta, per entrambi i settori, di valori percentuali molto al di sotto delle corrispondenti

quote regionali che risultano pari rispettivamente al 8,5% e al 12,7%.

Per quanto concerne il peso del titolo di studio all’interno dei diversi comparti si

rileva come il personale laureato sia richiesto in particolar modo nel settore dei servizi alle

persone, istruzione e servizi sanitari privati (il 20% dei nuovi assunti deve possedere un

titolo universitario), del credito (18,9%) dei servizi avanzati alle imprese (12,6%) e, per

quel che concerne l’industria, nel settore delle industrie chimiche e farmaceutiche

(28,2%).

Emerge una maggiore inclinazione delle grandi imprese all’assunzione di laureati e

diplomati (che rappresentano rispettivamente il 10,8% ed il 34,2% delle assunzioni nella

classe dimensionale maggiore, contro il 2% e 25% nella classe 1-9 addetti), mentre per le

piccole imprese prevale la licenza media (37,5% contro il 28,4% delle grandi aziende).

Complessivamente si registrano difficoltà nel reperimento di personale (Tav.

A11) per ben il 37,2% delle assunzioni previste (inferiore al 38,3% lombardo), soprattutto

per le aziende di piccola e media dimensione. Tale difficoltà sembra essere dovuta

principalmente alla mancanza della qualificazione necessaria e alla ridotta presenza della

Page 101: IL LAVORO FEMMINILE IN PROVINCIA DI VARESE: GRADO DI ... · Cattaneo – Direttore Responsabile della RSA Villa Fiammetta Dott.ssa Chin – Human Resources della Opengate S.p.A. Italy

96

figura professionale richiesta. La percentuale complessiva è del 42,1% nell’industria e del

31,7% nei servizi.

Un'esperienza pregressa è richiesta (Tav. A12) al 45,8% dei futuri lavoratori (a

fronte del 49,9% regionale); tale cifra cresce per le figure dei dirigenti, impiegati con

elevata specializzazione e tecnici (68%).

Significativa è inoltre la percentuale di nuovi assunti per i quali le imprese

prevedono l'esigenza di ulteriore formazione (46,6% che per i diplomati e per i laureati

sale rispettivamente al 49% e al 64,7%,) o comunque di corsi interni in azienda (32,9%)

(Tav. A13); questo dato, simile alla situazione che si presenta a livello regionale, sembra

indicare una forte esigenza di sviluppare ulteriormente i contatti tra il mondo della scuola

e quello del lavoro, promuovendo scambi e stage.

In merito alla tipologia del contratto prescelto (Tav. A14, in appendice), i

contratti di assunzione previsti in provincia di Varese saranno per il 58,7% a tempo

indeterminato, mentre in Lombardia risultano pari al 61,3%; l’11,3% delle assunzioni

riguarderà contratti di formazione lavoro, il 21,6% contratti a tempo determinato e il

rimanente 7,2% sarà composto da contratti di apprendistato e di altro tipo6.

La flessibilità contrattuale - con l’eccezione per l’apprendistato che è caratteristico

del comparto artigiano - viene utilizzata particolarmente dalle grandi imprese. La quota di

assunzioni con contratti di ingresso e forme di lavoro flessibile cresce, infatti,

all’aumentare delle dimensioni aziendali: i contratti di formazione lavoro dal 4,5% sul

totale dei contratti nelle piccole imprese passano al 19,8% del totale contratti nelle grandi;

il tempo determinato dal 15,3% nelle piccole imprese alle 25,1% delle grandi. Nelle

imprese più grandi, di conseguenza, emerge il più basso peso proporzionale delle entrate

a tempo indeterminato (50,2%, pari comunque a oltre 4088 assunzioni), che risultano

invece relativamente più frequenti nelle imprese fino a 9 dipendenti (66,75%).

Dal lato dell’offerta di lavoro, il part-time , il lavoro temporaneo, il lavoro autonomo

di seconda generazione rappresentano una importante opportunità per l’inserimento nel

lavoro di fasce secondarie dell’offerta di lavoro (donne con familiari a carico, giovani,

anziani) che hanno esigenze di allocazione del tempo di lavoro diverse dai lavoratori

primari perché coinvolti in attività alternative al lavoro (famiglia, studio, tempo libero…),

in particolare la letteratura sul tema evidenzia ad esempio l’esistenza di una correlazione

positiva tra diffusione del part-time e partecipazione/occupazione femminile.

Anche a Varese, come del resto in Italia, stenta peraltro ancora ad affermarsi la

modalità del lavoro part-time, così diffuso invece in molti paesi europei. La modalità di

assunzione part-time costituisce, infatti, il 9,2% del totale delle assunzioni complessive

(pari a 887 unità, 9,7% in Lombardia). Il ricorso al part-time é molto ridotto nell’industria

6 Il dato regionale è rispettivamente pari al 14,5% , al 16% e all’8,1.

Page 102: IL LAVORO FEMMINILE IN PROVINCIA DI VARESE: GRADO DI ... · Cattaneo – Direttore Responsabile della RSA Villa Fiammetta Dott.ssa Chin – Human Resources della Opengate S.p.A. Italy

97

(1,2%) e relativamente diffuso nei servizi (18,1%), con punte particolarmente accentuate

nel settore degli alberghi ristoranti e servizi turistici (30%) (Tav. A15, in appendice). Ciò

dipende dal fatto che le modalità di organizzazione del lavoro nelle imprese terziarie

prevedono più spesso l’utilizzo di flessibilità temporale rispetto all’industria, e dal fatto che

il ricorso al part-time e’ più elevato nell’occupazione femminile e impiegatizia, più

rappresentate nei servizi.

Con riferimento alla necessità di conoscenze specifiche, la conoscenza delle

lingue complessivamente non rappresenta un elemento particolarmente richiesto: è,

infatti, ricercata solo nel 20,5% dei casi Da questo punto di vista si rileva uno scostamento

dalla media regionale, dove per più del 25% degli assunti la conoscenza delle lingue

appare rilevante. Per quanto riguarda il titolo di studio richiesto, come del resto era

prevedibile, l’importanza della conoscenza delle lingue cresce con l’aumentare della

formazione scolastica; in particolare la richiesta della conoscenza delle lingue straniere

passa dal 4% degli assunti con titolo di studio di licenzia media al 53% dei nuovi assunti

con titolo di studio laurea.

Le conoscenze informatiche appaiono indubbiamente più importanti rispetto a

quelle linguistiche, essendo infatti richieste in ben il 31% delle nuove assunzioni (che sale

a più del 40% in Lombardia). Anche qui la quota di personale con conoscenza informatica

risulta crescere con l’aumentare della formazione scolastica e passa dal 7,2% dei nuovi

assunti con licenzia media al 71,9% dei laureati.

3.3 LE FIGURE PROFESSIONALI RICHIESTE E LE LORO CARATTERISTICHE

Nell’insieme dell’economia le previsioni di assunzione per il 2002 da parte delle

imprese varesine si sono rivolte (Tabella 4.4 e Tav. A16, in appendice):

• per il 25,3% ad operai specializzati (2.450 nuovi assunti);

• per il 20,7 ad addetti alle vendite (2.006 nuovi assunti);

• per il 16,4% a conduttori di impianti (1.589 nuovi assunti);

• per il 12,2% tecnici (1.184 nuovi assunti);

• per il 11,9% a personale non qualificato (1.153 nuovi assunti)

• per il 9,7 ad impiegati esecutivi (935 nuovi assunti);

• per il 3,5% ad impiegati con elevata specializzazione (340 nuovi assunti)

• per lo 0,3% a dirigenti (30 nuovi assunti).

Page 103: IL LAVORO FEMMINILE IN PROVINCIA DI VARESE: GRADO DI ... · Cattaneo – Direttore Responsabile della RSA Villa Fiammetta Dott.ssa Chin – Human Resources della Opengate S.p.A. Italy

98

Grafico 4.1 Assunzioni previste dalle imprese per grandi gruppi professionali. (Val. % sul totale assunti) – Provincia di Varese, 2002

Fonte: ns. elaborazioni su dati Sistema Informativo Excelsior, 2002 Unioncamere–Ministero del Lavoro

Rispetto alle previsioni di assunzioni effettuate nel biennio 1997-1998 la variazione

più evidente e’ data dalla riduzione del livello di qualifiche richieste (v. grafico 4.1):

l’incidenza del segmento più’ basso, il personale non qualificato, passa dal 4% all’11,9% a

scapito:

• della quota della manodopera più qualificata: in particolare le previsioni di

aumento delle assunzioni degli operai specializzati, che passano da 1.410 a 2.450 unità

(rispettivamente il 18,1% ed il 25,3%) non è sufficientemente consistente da compensare

il calo da 2.520 a 1.589 unità dei conduttori di impianti (il 32,3% ed il 16,4%)

• dei segmenti più elevati, la contrazione da 47 a 30 addetti dei dirigenti, (da

0,6% a 0,3%), da 361 a 340 lavoratori appartenenti al gruppo delle professioni

intellettuali e scientifiche (4,6% 3,5%) e da 1.490 a 1.184 lavoratori dei tecnici intermedi

(da 19,1% a 12,2%).

Aumentano, invece, entrambe le professioni esecutive: gli addetti alle professioni di

vendita e servizi per le famiglie passano da 1.120 a 2.006 (che equivale a 14,3% e a

20,7%) e quello delle professioni esecutive di amministrazione e gestione aumentano da

547 a 935 (da 7% a 9,7%).

0,0 5,0 10,0 15,0 20,0 25,0 30,0 35,0

Dirigenti e direttori

Professioni intellett.scient.di elevata spec.

Professioni intermedie (tecnici)

Professioni esecutive di amministraz/gestione

Professioni relative alle vendite e ai servizi per le famiglie

Operai specializzati

Conduttori di impianti, operatori di macchinari

Personale non qualificato

97-98 98-'99 99-2000 2002

97-98 0,6 4,6 19,1 7,0 14,3 18,1 32,3 4,0 98-'99 0,6 3,8 14,3 10,7 18,7 17,4 26,9 7,6 99-2000 0,5 3,5 17,7 11,8 15,3 19,2 25,0 7,0 2002 0,3 3,5 12,2 9,7 20,7 25,3 16,4 11,9

Dirigenti e direttori

Professioni intellett.scient.di

elevata spec.

Professioni intermedie

(tecnici)

Professioni esecutive di

amministraz/gesti

Professioni relative alle vendite e ai

Operai specializzati

Conduttori di impianti,

operatori di Personale non

qualificato

Page 104: IL LAVORO FEMMINILE IN PROVINCIA DI VARESE: GRADO DI ... · Cattaneo – Direttore Responsabile della RSA Villa Fiammetta Dott.ssa Chin – Human Resources della Opengate S.p.A. Italy

99

Tabella 4.5 Assunzioni previste nel biennio 1997-1998 e nel 2002, per grandi gruppi professionali Provincia di Varese, 1997-1998 e 2002 VARESE 1997-98 2002 v.a. % v.a %

TOTALE PROFESSIONI 7.809 100 TOTALE PROFESSIONI 9687 100

1 Conduttori impianti e macchinari 2.520 32,3 1 Operai specializzati 2450 25,3 2 Prof intermedie – tecnici 1.490 19,1 2 Profess di vendita e servizi per le

famiglie 2006 20,7

3 Operai specializzati 1.410 18,1 3 Conduttori impianti e macchinari 1589 16,4 4 Prof. Di vendita e servizi per le

famiglie 1.120 14,3 4 Prof intermedie - tecnici 1184 12,2

5 Prof. Esecutive di amministraz. e gestione

547 7 5 Personale non qualificato 1153 11,9

6 Prof. Intellettuali, scient. a elev. Specializz.

361 4,6 6 Profess esecutive di amministraz e gestione

935 9,7

7 Personale non qualificato 314 4 7 Prof. Intellettuali, scient a elev. specializz.

340 3,5

8 Dirigenti, direttori e responsabili 47 0,6 8 Dirigenti, direttori e responsabili 30 0,3

Fonte: ns. elaborazioni su dati Sistema Informativo Excelsior, 2002 Unioncamere–Ministero del Lavoro

In termini di figure professionali richieste, le previsioni di assunzioni per il 2002

delle imprese lombarde non si discostano da quelle della provincia di Varese; infatti la

domanda di lavoro riguarda in primo luogo gli operai specializzati, seguiti dagli addetti alle

vendite. Solo al terzo posto si verifica una differenza rispetto alle previsioni formulate dalle

imprese varesine: in Lombardia i tecnici (15,5%) sono più richiesti dei conduttori di

impianti (13,3%), mentre a Varese si verifica la situazione opposta; per tutte le altre

figure la “graduatoria” regionale non si discosta da quella provinciale. Tabella 4.5-bis Assunzioni previste nel 2002, per grandi gruppi professionali - Lombardia, 2002

LOMBARDIA 2002 v.a % TOTALE PROFESSIONI 137.118 100,0

1 Operai specializzati 29302 21,4 2 Profess di vendite e servizi per le famiglie 25078 18,3 3 Professioni tecniche 21280 15,5 4 Conduttori impianti e macchinari 18293 13,3 5 Personale non qualificato 16449 12,0 6 Professioni esecutive di amministr e

gestione 14949 10,9

7 Prof intellettuali scient- elevata specializ 10669 7,8 8 Dirigenti e direttori 952 0,7

Fonte: ns. elaborazioni su dati Sistema Informativo Excelsior, 2002 Unioncamere–Ministero del Lavoro

In termini più analitici, le tabelle 4.6a e 4.7b 7 (e per una analisi completa Tav.

A17a e A17b) mostrano il dettaglio delle professioni più’ richieste a Varese, in termini sia

di valori assoluti che di incidenza percentuale nel 2002 e nel biennio 1999-20008. 7 Nelle tabelle troviamo sia quelli che nell’analisi Excelsior vengono chiamati “grandi gruppi professionali” sia le ‘professioni più richieste’, vale a dire rispettivamente il livello di osservazione più aggregato e più dettagliato: nel commento si prenderà in considerazione quest’ultimo, più ricco di informazioni. 8 Non è stato possibile calcolare la crescita rispetto a periodi più lontani nel tempo poiché la classificazione delle professioni più richieste dalle imprese a livello di massima disaggregazione si è modificata nel tempo in modo tale da non poter essere raffrontabili.

Page 105: IL LAVORO FEMMINILE IN PROVINCIA DI VARESE: GRADO DI ... · Cattaneo – Direttore Responsabile della RSA Villa Fiammetta Dott.ssa Chin – Human Resources della Opengate S.p.A. Italy

100

Tabella 4.6a Le professioni più richieste, in termini di assunzioni previste. Provincia di Varese, 1999-2000 e 2002. PIU' RICHIESTE 2002 1999-

2000 v.a. v.a.

1 Addetti alle vendite: commessi e dimostratori

1059 1 Addetti alle vendite: commessi e dimostratori

812

2 Addetti all'edilizia 829 2 Operatori tecnici industriali di produzione 811

3 Addetti ai servizi domestici e della ristorazione

544 3 Tecnici amministrativi 641

4 Fabbri, addetti costruzione utensili e prodotti metallici e affini

523 4 Altre professioni (tecnici) 609

5 Tecnici delle scienze fisiche e di ingegneria 413 5 Addetti macchine per lavorazione prodotti tessili, pelletteria

550

6 Meccanici e riparatori di macchinari 375 6 Addetti ai servizi domestici e della ristorazione

548

7 Manovali industriali 337 7 Addetti alle linee di produzione automatizzate e ai robot industriali

541

8 Tecnici amministrativi 335 8 Aiuto contabili, addetti rilev. Elememtari e a compiti di controllo

495

9 Addetti macchine per lavoraz. di prodotti tessili, di pelletteria

321 9 Addetti all'edilizia 472

10 Addetti alle pulizie e ai servizi di lavanderia

302 10 Impiegati addetti alla registrazione dei materiali ed ai trasporti)

460

11 Addetti alla segreteria e operatori Office 300 11 Altre professioni (operai specializzati) 450

12 Impiegati addetti alla gestione dei dati numerici

286 12 Meccanici e riparatori di macchinari 440

13 Manovali nel settore trasporti e addetti al carico/scarico merci

276 13 Addetti macchine per lavoraz. di prodotti in gomma e in plastica

340

14 Operatori tecnici industriali di produzione 276 14 Tecnici finanziari e delle vendite 274

15 Tecnici finanziari e delle vendite 269 15 Manovali nel settore trasporti e addetti al carico/scarico merci

257

Fonte: ns. elaborazioni su dati Sistema Informativo Excelsior, 2002 Unioncamere–Ministero del Lavoro

Page 106: IL LAVORO FEMMINILE IN PROVINCIA DI VARESE: GRADO DI ... · Cattaneo – Direttore Responsabile della RSA Villa Fiammetta Dott.ssa Chin – Human Resources della Opengate S.p.A. Italy

101

Tabella 4.6b Le professioni meno richieste, in termini di assunzioni previste. Provincia di Varese, 1999-2000 e 2002. MENO RICHIESTE

1 Esperti controllo qualità, scienze statistiche, econom e sociali

0 1 Addetti alle pulizie e ai servizi di lavanderia

0

Tecnici conduzione impianti, tecnici dei processi industriali

0

Agenti e rappresentanti di commercio 0 Aiuto contabili, addetti rilev.elementari e a

compiti di controllo 0

Altre professioni (vendita) 0 Manovali addetti all'assemblaggio meccanico 0 2 Dirigenti, direttori, responsab.: area comm.

e amministrativa 1 2 Dirigenti, direttori.: area direzionale e

organizzativa 15

Altre professioni (esecutive) 1 3 Altre professioni (p. non qialificato) 2 3 Dirigenti, direttori : area tecnica e

produttiva 16

4 Addetti alle macchine per le lavorazioni alimentari e affini

5 4 Altre professioni (p. non qialificato) 18

5 Altre professioni (intellett.scentif.) 11 5 Netturbini e affini 19 6 Dirigenti, direttori e responsabili: area

tecnica e produttiva 12

Specialisti delle scienze della vita 12 Altri conduttori di veicoli a motore 12 7 Dirigenti, direttori,: area direzionale e

organizzativa 17 6 Dirigenti, direttori, .: area commerciale

e amministrativa 32

8 Specialisti legali 18 7 Architetti, ingegneri e specialisti affini 33 Addetti impianti per la lav. legno e per

produzione carta 33

9 Specialisti scienze della salute (eccetto infermieristica)

19 8 Specialisti informatici 38

Architetti, ingegneri e specialisti affini 19 Specialisti aziendali 38 10 Altre professioni (Conduttori impianti) 23 9 Specialisti legali 40

Altri conduttori di veicoli a motore 40 11 Netturbini e affini 26 10 Addetti ai servizi di sicurezza personale 41 12 Addetti ai servizi di sicurezza personale 28 11 Esperti controllo qualità, scienze

statistiche, econ. e sociali 42

13 Dirigenti e direttori 30 12 Impiegati addetti alla gestione dei dati numerici

46

14 Addetti alla stampa e affini 34 13 Assemblatori-cablatori apparecc. elettriche ed elettroniche

48

Manovali addetti all'assemblaggio meccanico

48

15 Fattorini, portabagagli, portieri e affini 36 14 Istruttori per gli handicappati e per la rieducazione

49

Altre professioni (operai specializzati) 41 15 Addetti trattamento del legno, falegnami, ebanisti, costrut, mobili

52

Fonte: ns. elaborazioni su dati Sistema Informativo Excelsior, 2002 Unioncamere–Ministero del Lavoro

Page 107: IL LAVORO FEMMINILE IN PROVINCIA DI VARESE: GRADO DI ... · Cattaneo – Direttore Responsabile della RSA Villa Fiammetta Dott.ssa Chin – Human Resources della Opengate S.p.A. Italy

102

Tabella 4.6-bis Le professioni più e meno richieste, in termini di assunzioni previste. Lombardia, 2002 PIÙ RICHIESTE – v.a. MENO RICHIESTE

1 Addetti alle vendite: commessi e dimostratori 13136 Docenti e ricercatori universitari 6

2 Addetti ai servizi domestici e della ristorazione

7324 Ispettori di polizia e investigatori 7

3 Tecnici finanziari e delle vendite 7167 Assistenti sociali 16

4 Tecnici delle scienze fisiche e di ingegneria 6175 Manovali dell'agricoltura, della pesca e affini 20

5 Addetti alle pulizie e ai servizi di lavanderia 6135 Assistenti didattici: scuola materna, asili nido e affini

21

6 Addetti all'edilizia 5476 Direttori generali & amministratori delegati 31

7 Impiegati addetti alla gestione dei dati numerici

5109 Controllori e tecnici navali e del traffico aereo

33

8 Specialisti informatici 4434 Tecnici delle scienze biologiche, alimentari e affini

38

9 Manovali nel settore trasporti e al carico/scarico delle merci

4040 Addetti alle macchine per la lav in serie di prodotti in legno

43

10 Tecnici amministrativi 3885 Professori scuola media superiore e inferiore 48

PIÙ RICHIESTE – v.% MENO RICHIESTE

1 Addetti alle vendite: commessi e dimostratori 9,6 Direttori generali & amministratori delegati 0

2 Addetti ai servizi domestici e della ristorazione

5,3 Docenti e ricercatori universitari 0

3 Tecnici finanziari e delle vendite 5,2 Professori scuola media superiore e inferiore 0

4 Tecnici delle scienze fisiche e di ingegneria 4,5 Controllori e tecnici navali e del traffic o aereo

0

5 Addetti alle pulizie e ai servizi di lavanderia 4,5 Tecnici e ispettori della sicurezza e della qualità

0

6 Addetti all'edilizia 4 Tecnici delle scienze biologiche, alimentari e affini

0

7 Impiegati addetti alla gestione dei dati numerici

3,7 Assistenti didattici: scuola materna, asili nido e affini

0

8 Specialisti informatici 3,2 Ispettori di polizia e investigatori 0

9 Manovali nel settore trasporti e carico/scarico delle merci

2,9 Assistenti sociali 0

Impiegati d'ufficio (NAC) 0 10 Tecnici amministrativi 2,8

Addetti agli impianti minerari e di lavorazione dei minerali

0

Addetti alle centrali elettriche e affini 0

Addetti alle macchine per la lav in serie di prodotti in legno

0

Manovali dell'agricoltura, della pesca e affini 0

Fonte: ns. elaborazioni su dati Sistema Informativo Excelsior, 2002 Unioncamere–Ministero del Lavoro

Le specifiche figure professionali in vetta alla classifica sono date da:

• Al primo posto, come nel 1999, gli addetti alle vendite: commessi e

dimostratori, per i quali le previsioni di assunzioni passano da 812 a 1.059 addetti, che

rappresentano una quota del 10,9%;

• Al secondo, appartenenti al gruppo degli operai specializzati, gli addetti

all'edilizia, per cui si prevedono 829 nuove assunzioni (472 nel biennio 1999-2000), con

una quota dell’8,6%;

• Tra le Professioni relative alle vendite e ai servizi per le famiglie per gli addetti

ai servizi domestici e della ristorazione si prevede l’assunzione di 544 nuovi addetti, con

una incidenza percentuale dello 5,6%;

Page 108: IL LAVORO FEMMINILE IN PROVINCIA DI VARESE: GRADO DI ... · Cattaneo – Direttore Responsabile della RSA Villa Fiammetta Dott.ssa Chin – Human Resources della Opengate S.p.A. Italy

103

• Il fabbisogno di 523 lavoratori appartenenti alla categoria dei fabbri, addetti

costruzione utensili e prodotti metallici (5,4%), tra gli operai specializzati, li colloca al

quarto posto, in netta crescita rispetto al dato precedente di 90 addetti.

• Come pure tra i tecnici, quelli delle scienze fisiche e di ingegneria, il cui

fabbisogno espresso dalle imprese cresce da 171 a 413 addetti (da 1,5% a 4,3%)

• Al sesto posto tra gli operai specializzati si riducono le previsioni della domanda

di meccanici e riparatori di macchinari da 440 a 375, con una quota di 3,9%.

• Cresce, invece, in modo consistente (da 198 a 337) quella dei manovali

industriali (3,5%) che rientrano nella categoria del personale non qualificato.

• Del gruppo dei tecnici per gli amministrativi si prevede un ridimensionamento

del numero di assunzioni da 641 a 335 addetti, con una riduzione della incidenza

percentuale da 5,5% a 3,5%.

• Le assunzioni previste degli addetti macchine per lavorazione di prodotti tessili,

di pelletteria si riducono da 550 a 321.

Tra le prime posizioni quindi si trovano, ad eccezione degli Addetti alle vendite e gli

addetti alla ristorazione, figure legate esclusivamente all’ambito manifatturiero ed

industriale (addetti all’edilizia, fabbri, meccanici, manovali industriali, operatori di

macchine utensili).

Vengono poi, dopo il decimo posto, altre figure legate esclusivamente all’ambito

terziario (addetti alle attività commerciali e di servizio alla persona) o trasversali a

industria e terziario (addetti alla amministrazione e alla segreteria). E’ interessante

rilevare come nei primi posti delle figure maggiormente richieste compaiano professioni

che attengono alle funzioni dei servizi, anche se per alcuni profili la domanda può

provenire indifferentemente dal terziario o dall’industria (impiegati addetti alla gestione

dei dati numerici, alla segreteria, tecnici delle scienze fisiche e di ingegneria, e

amministrativi).

Inoltre, scorrendo l’elenco delle professioni più richieste, appare chiaro che quelle

legate esclusivamente o parzialmente a funzioni terziarie sono in modesta minoranza,

rispetto a quelle richieste tipicamente dall’industria. Va infine segnalato che la maggior

parte delle professioni terziarie richieste dalle imprese della provincia di Varese, ad

eccezione delle due in vetta alla classifica, sono caratterizzate da una elevata

qualificazione (tecnici finanziari, specialisti informatici) e provengono dai segmenti meno

tradizionali del terziario.

Ancora appare evidente come molti dei profili che figurano tra i primi posti

appartengano al gruppo degli ‘operai specializzati’.

Ne scaturisce inevitabilmente una riflessione sulla vocazione ancora fortemente

industriale della provincia di Varese. Se la dinamica economica e conseguentemente

Page 109: IL LAVORO FEMMINILE IN PROVINCIA DI VARESE: GRADO DI ... · Cattaneo – Direttore Responsabile della RSA Villa Fiammetta Dott.ssa Chin – Human Resources della Opengate S.p.A. Italy

104

l’impatto sulla richiesta di figure professionali in ambito locale risultano cosi’ strettamente

intrecciate ai destini dell’industria, e’ chiaro come il futuro del sistema produttivo varesino

possa da un lato contare sulla forza del proprio apparato industriale – irrobustito come si

e’ visto da un innalzamento del livello di qualifica del proprio organico – ma dall’altro

debba forse anche considerare l’opportunità di fornire maggiori stimoli verso una

diversificazione in grado di aprire nuove vie per lo sviluppo terziario.

Ciò appare tanto più vero se si considera che figure come gli informatici ed i tecnici

telematici figurano rispettivamente oltre la trentesima e la quarantesima posizione tra le

figure più ricercate in provincia di Varese.

Considerando infine le professioni per cui si prevede una scarsa richiesta di

personale da parte delle imprese, si trovano alcuni profili alti (Esperti controllo qualità,

scienze statistiche, economiche e sociali, Dirigenti e direttori di area commerciale e

amministrativa e di area tecnica e produttiva, Specialisti delle scienze della vita, Dirigenti

e direttori di area direzionale e organizzativa, Specialisti legali e Specialisti scienze della

salute, Architetti e ingegneri), alcune figure tecniche (Tecnici conduzione impianti e Agenti

e rappresentanti di commercio) ed amministrative (Aiuto contabili) e infine personale non

qualificato (Manovali addetti all'assemblaggio meccanico, Addetti alle macchine per le

lavorazioni alimentari e affini, Netturbini, Addetti ai servizi di sicurezza personale, Addetti

alla stampa e affini, Fattorini e portieri).

4.4 LA DOMANDA DI TECNICI

Presentiamo un approfondimento sulle figure tecniche, che prevedono occupazioni

e mansioni non tradizionalmente svolte da donne, pur rappresentando un segmento

potenzialmente importante per l’occupazione femminile in provincia di Varese.

Il gruppo professionale dei tecnici con il 12,2% delle assunzioni previste presenta

una flessione rispetto al biennio 1999-2000, passando da 2.043 a 1.183 unità lavorative, e

riducendo l’incidenza percentuale da 17,7% a 12,2% (graf. 4.1).

Per analizzare meglio questa categoria professionale è opportuno scendere nel

dettaglio dei singoli profili (Tav.A18-a e Tav.A18-b).

• Tecnici delle scienze fisiche e di ingegneria, occupati per la maggior parte

(78%)9 nell’industria, sono soprattutto richiesti nel settore della chimica e delle materie

plastiche (24,5%) e nelle costruzioni (17,9%). Nonostante lo scarso fabbisogno

complessivo nell’ambito del terziario (22%), i servizi avanzati alle imprese e l’informatica

9 La percentuale è calcolata sul totale Tecnici delle scienze fisiche e di ingegneria, per vedere in che settori è maggiore la presenza di questo profilo. E così per tutte le altre percentuali di questa sezione.

Page 110: IL LAVORO FEMMINILE IN PROVINCIA DI VARESE: GRADO DI ... · Cattaneo – Direttore Responsabile della RSA Villa Fiammetta Dott.ssa Chin – Human Resources della Opengate S.p.A. Italy

105

sono interessati rispettivamente ad assumere il 15,3% ed il 5% di questa figura

professionale.

• Per i Tecnici informatici e affini le previsioni di assunzione tra industria e

servizi è simile (rispettivamente 53,1% e 46,9%); i settori in cui maggiormente si

segnalano possibilità di impiego sono: la meccanica 34,7%, l’elettronica 22,4%, la

produzione di metalli, leghe ed elementi metallici (14,3%) e nel terziario il settore

dell’informatica e delle telecomunicazioni (38,8%).

• Le previsioni di assunzioni per i Tecnici e ispettori della sicurezza e della

qualità si concentrano in due settori del terziario: nei trasporti (66,7%) e nei servizi alle

persone (33,3%)

• I Tecnici finanziari e delle vendite, che per il 60,1% sono richiesti

dall’industria, in particolare si concentrano in imprese industriali della lavorazione del

metallo, della gomma e delle materie plastiche (14,9%), del legno e del mobile (10,1%);

per il terziario nel commercio (11,6%) e nell’ambito del credito e delle assicurazioni

(10,8%).

• Gli Addetti ai servizi alle imprese e intermediari commerciali sono richiesti per

il 96,4% nell’industria del mobile e per il restante 3,6% nel settore turistico-alberghiero.

• E’ nei servizi (66,6%) che si propongono maggiori possibilità di impiego per i

Tecnici amministrativi, soprattutto nel commercio (27,5%), nei servizi avanzati alle

imprese (17,3%) e nell’informatica e nelle telecomunicazioni (7,2%). Il rimanente 33,4%

che troverà possibilità di lavoro nell’industria, in particolare si concentrerà nella

meccanica e nei mezzi di trasporto(21,5%), nelle macchine e negli apparecchi elettrici ed

elettronici (16,7%) e nell’industria petrolifera, chimica, e delle materie plastiche(6,3%).

• gli Operatori di apparecchiature ottiche ed elettroniche, i Tecnici paramedici

gli infermieri professionali ed ostetriche, gli Insegnanti di sostegno, gli Istruttori tecnici e

altri insegnanti specializzati trovano possibilità lavorative unicamente nell’ambito

dell’istruzione e della sanità privata;

• mentre i Controllori e tecnici del traffico aereo, nel settore dei trasporti. Per

le restanti figure professionali di natura tecnica (i tecnici delle scienze biologiche,

alimentari e affini, gli assistenti didattici: scuola elementare e affini, gli assistenti didattici:

scuola materna, asili nido e affini, gli ispettori di polizia e investigatori e gli assistenti

sociali) non ci sono previsioni di assunzione.

La dimensione di impresa (Tabella 4.7) non cambia la previsione di assunzione

dei tecnici intermedi, anche se, nel dettaglio, si nota che i tecnici della contabilità

(75,5%), gli agenti di vendita e i rappresentanti del commercio (58%) e i tecnici delle

scienze chimiche e fisiche (57,7%), sono soprattutto assunti in imprese di piccole –medie

dimensioni (con meno di 50 addetti).

Page 111: IL LAVORO FEMMINILE IN PROVINCIA DI VARESE: GRADO DI ... · Cattaneo – Direttore Responsabile della RSA Villa Fiammetta Dott.ssa Chin – Human Resources della Opengate S.p.A. Italy

106

Tabella 4.7 Assunzioni previste dalle imprese per il 2002 di dirigenti, impiegati, tecnici e addetti alle vendite e servizi per le famiglie, per grandi gruppi professionali più richieste di ciascun gruppo e principali caratteristiche – Provincia di Varese, 2002

di cui (valori %)

TOTALE

ASSUNZIONI 2002 (v.a.)

in imprese

con meno di 50 dip.

a tempo Indeterin

ato

senza esperienz

a specifica

di difficile reperi- mento

in sostit. di analoga

figura

Totale professioni 9.687 57,8 58,7 54,2 37,2 31,5

Tecnici 1.184 50,0 75,8 29,1 38,3 25,9

Tecnici della contabilità e assimilati 319 75,5 84,6 0,3 12,9 24,8

Tecnici delle scienze chimiche e fisiche

104 57,7 67,3 67,3 17,3 31,7

Tecnici e responsabili commerciali e vendite

96 31,3 57,3 35,4 64,6 41,7

Agenti di vendita e rappres. di commercio

88 58,0 86,4 53,4 55,7 25,0

Tecnici dei processi, programmazione, qualità

86 31,4 74,4 41,9 29,1 38,4

Altre professioni 491 37,3 73,7 32,0 52,5 20,4

Fonte: nostre elaborazioni su dati Sistema Excelsior, 2002 Unioncamere – Ministero del Lavoro

A livello aggregato per questo profilo professionale è importante una particolare

esperienza lavorativa pregressa (70,9% dei nuovi assunti deve avere già maturato

una precedente competenza); sono previste assunzioni anche senza esperienza specifica

solo per i tecnici delle scienze chimiche e fisiche (67,3%) e per gli agenti di vendita e i

rappresentanti del commercio (53,4%).

Le difficoltà di reperimento (Tavola A.19, in appendice) costituiscono uno degli

indicatori attraverso cui l’indagine Excelsior esprime lo squilibrio tra domanda ed offerta di

lavoro: è infatti del tutto verosimile che maggiori sono le difficoltà, tanto più le figure

richieste sono “rare” e/o con livelli di competenze non soddisfacenti. Le difficoltà di

reperimento riguardano una quota tutt’altro che marginale delle assunzioni previste di

tecnici, ben il 38,3%, al di sopra del valore medio relativo a tutte le professioni (37,2%).

Le ragioni di queste difficoltà sono molteplici, ma quattro hanno raccolto la maggior quota

di segnalazioni da parte delle imprese, e, per i tecnici, sono:

• la vera e propria scarsità quantitativa delle figure richieste e la forte

concorrenza tra le imprese, che peraltro possono essere considerate consequenziali,

riguarda il 20,9% dei tecnici (17,5% totale di tutte le figure);

• la mancanza di qualificazione necessaria (i candidati ci sono, ma non hanno i

requisiti necessari), è indicata nell’11,1% dei casi, inferiore al valore totale (12,1%);

• l’inadeguatezza delle strutture formative presenti sul territorio provinciale,

difficoltà che riguarda il 2,6% dei tecnici (ed il 3% di tutte le professioni), ha scarsa

importanza; il che significa che l’offerta di formazione è adeguata, ma non è assorbita in

maniera consona dai potenziali utenti. Da ciò sembra emergere l’importanza

dell’orientamento finalizzato a sbocchi lavorativi concreti;

Page 112: IL LAVORO FEMMINILE IN PROVINCIA DI VARESE: GRADO DI ... · Cattaneo – Direttore Responsabile della RSA Villa Fiammetta Dott.ssa Chin – Human Resources della Opengate S.p.A. Italy

107

• poche segnalazioni riceve invece la presenza di livelli retributivi non adeguati

alle aspettative (1,7% per i tecnici e 0,8% per tutte le figure).

Analizzando le singole professioni appartenenti al gruppo dei tecnici emerge che di

difficile reperimento risultano essere soprattutto i controllori e i tecnici del traffico aereo

(91,3%), per i quali le imprese lamentano sia la ridotta presenza e la forte concorrenza

della domanda (56,5%), sia la mancanza di esperienza (34,8%); gli infermieri

professionali ed ostetriche (89,1%), per i quali le imprese lamentano soprattutto la ridotta

presenza e la retribuzione elevata (rispettivamente 43,8% e 26,6%);i tecnici informatici

ed affini (75,5%). Relativamente a questa figura professionale le imprese lamentano la

mancanza della necessaria qualificazione ed esperienza (40,8%), la ridotta presenza

nonché la forte concorrenza tra le imprese (34.7%) (Tav. A.19).

Nella tavola A.20 si considera livello di istruzione richiesto ai tecnici da parte

delle imprese che prevedono di assumere nuovo personale. In generale si osserva che il

percorso formativo di questa figura professionale è mediamente alto: per quasi l’80% dei

nuovi assunti si richiede il diploma di scuola superiore e per l’11,4% la laurea (a fronte,

rispettivamente, del 29,8% e del 4,5%medio totale di tutte le professioni).

La laurea è molto importante per gli Istruttori tecnici e altri insegnanti specializzati

(44,4%) e per i Tecnici finanziari e delle vendite (35,1%), soprattutto negli indirizzo

linguistico-letterario-artistico per i primi ed economico-giuridico-sociale ed agro-

alimentare per i secondi.

Il diploma universitario, invece, è indispensabile (100%) per i Tecnici paramedici

(eccetto assistenza infermieristica), gli Infermieri professionali ed ostetriche e gli

Insegnanti di sostegno specializzati.

Il diploma di suola superiore, soprattutto di indirizzo tecnico-industriale e

amministrativo-commerciale, è il livello di istruzione maggiormente diffuso per le figure

intermedie, indispensabile per i Tecnici informatici e affini, per gli Operatori di

apparecchiature ottiche ed elettroniche, per i Tecnici e ispettori della sicurezza e della

qualità, per gli Addetti ai servizi alle imprese e intermediari commerciali; molto

importante per i Tecnici amministrativi , delle scienza fisiche e di ingegneria e per i

controllori e tecnici del traffico aereo.

La quota di personale tecnico con livello di istruzione inferiore –istruzione

professionale, formazione professionale e licenza media è molto esigua.

Il post-diploma (tabella 4.8) è un caratteristica formativa scarsamente richiesta ai

tecnici; infatti solo nel 14,7% delle nuove assunzioni è ritenuto necessario (valore

comunque superiore al totale delle assunzioni 4,6%). La situazione cambia unicamente

per gli Operatori di apparecchiature ottiche ed elettroniche, per i quali il post-diploma è

richiesto nel 66,7% dei casi.

Page 113: IL LAVORO FEMMINILE IN PROVINCIA DI VARESE: GRADO DI ... · Cattaneo – Direttore Responsabile della RSA Villa Fiammetta Dott.ssa Chin – Human Resources della Opengate S.p.A. Italy

108

Tavola 4.8 Totale assunti per classi e per post-diploma – Provincia di Varese, 2002

Post-diploma non previsto

Post-diploma necessario

Post-diploma non necessario

Totale professioni 71,1 4,6 24,3

Totale tecnici 21,5 14,7 63,8 Tecnici delle scienze fisiche e di ingegneria 13,1 24,5 62,5 Tecnici informatici e affini -- 22,4 77,6 Operatori di apparecchiature ottiche ed elettroniche -- 66,7 33,3 Controllori e tecnici navali e del traffico aereo 8,7 34,8 56,5 Tecnici e ispettori della sicurezza e della qualità -- 33,3 66,7 Tecnici paramedici (eccetto assistenza infermieristica) 100,0 -- -- Infermieri professionali ed ostetriche 100,0 -- -- Insegnanti di sostegno specializzati 100,0 -- -- Istruttori tecnici e altri insegnanti specializzati 44,4 -- 55,6 Tecnici finanziari e delle vendite 37,7 10,8 51,5 Addetti ai servizi alle imprese e intermediari commerciali -- -- 100,0

Fonte: Unioncamere -Mministero delLlavoro, Sistema Informativo Excelsior, 2002

Le esigenze formative (tabella 4.9) rappresentano un altro aspetto di particolare

interesse per l’indagine, che denuncia da un lato l’inadeguatezza della formazione

istituzionale, e dall’altro, il gap che l’evoluzione tecnologica crea tra le competenze

professionali in possesso dell’offerta di lavoro e quelle richieste dal sistema produttivo.

Altra interpretazione non si può dare al fatto che per il 48,6% dei tecnici da assumere si

prevede la necessità di ulteriore formazione. Tale esigenza riguarda soprattutto gli

informatici ed i tecnici finanziari e delle vendite. Per la maggior parte (38,1%) delle nuove

assunzioni la formazione avverrà con corsi interni all’azienda.

Tabella 4.9 Totale assunti per classi e per tipologia di formazione – Provinc ia di Varese

Formazione non richiesta

Formazione con corsi interni

Formazione con corsi esterni

Affiancamento a personale

interno Totale professioni 53,4 28,8 5,8 11,9 Tot Tecnici 51,4 38,1 4,1 6,3

Tecnici delle scienze fisiche e di ingegneria 50,1 42,6 3,4 3,9 Tecnici informatici e affini 12,2 69,4 16,3 2,0 Operatori di apparecchiature ottiche ed elettroniche

-- 100,0 -- --

Controllori e tecnici del traffico aereo 34,8 65,2 -- -- Tecnici e ispettori della sicurezza e della qualità 66,7 33,3 -- -- Tecnici paramedici (eccetto assistenza infermieristica)

100,0 -- -- --

Infermieri professionali ed ostetriche 68,8 28,1 -- 3,1 Insegnanti di sostegno specializzati -- 100,0 -- -- Istruttori tecnici e altri insegnanti specializzati 100,0 -- -- -- Tecnici finanziari e delle vendite 34,3 45,5 10,1 10,1 Addetti ai servizi alle imprese e intermediari commerciali

100,0 -- -- --

Tecnici amministrativi 69,3 22,1 -- 8,7

Fonte: Nostre Elaborazioni Sistema Excelsior, 2002 Unioncamere – Ministero Del Lavoro

Page 114: IL LAVORO FEMMINILE IN PROVINCIA DI VARESE: GRADO DI ... · Cattaneo – Direttore Responsabile della RSA Villa Fiammetta Dott.ssa Chin – Human Resources della Opengate S.p.A. Italy

109

Considerando altre specifiche competenze richieste ai tecnici nuovi assunti, la

conoscenza delle lingue (tabella 4.10) è specificata nella metà dei casi dalle imprese

varesine, mentre lo è solo per il 20,5 per il totale assunti, per cui si evidenzia una minore

attenzione verso competenze chiave dello sviluppo professionale. In particolare è

indispensabile per gli Addetti ai servizi alle imprese e intermediari commerciali (100%), ed

è molto richiesta per i Controllori e tecnici del traffico aereo (91%) e gli Operatori di

apparecchiature ottiche ed elettroniche (66,7%). La quasi totalità delle imprese richiede

come lingua straniera la conoscenza dell’inglese (49% rispetto al 50% cui è richiesta la

conoscenza di una lingua) ed al rimanente 1,2% (che è riconducibile ai soli tecnici

finanziari e delle vendite 5,2%) il tedesco.

Tabella 4. 10. Totale assunti per classi e per lingua straniera richiesta – Provincia di Varese, 2002

Nessuna Inglese Francese Tedesco Altra Lingua

Totale professioni 79,5 19,3 0,1 0,2 0,9 Totale Tecnici 49,8 49,0 1,2

Tecnici delle scienze fisiche e di ingegneria 46,7 53,3 Tecnici informatici e affini 57,1 42,9 Operatori di apparecchiature ottiche ed elettroniche 33,3 66,7 Controllori e tecnici navali e del traffico aereo 8,7 91,3 Tecnici e ispettori della sicurezza e della qualità 66,7 33,3 Tecnici paramedici (eccetto assistenza infermieristica) 100,0 Infermieri professionali ed ostetriche 100,0 Insegnanti di sostegno specializzati 100,0 Istruttori tecnici e altri insegnanti specializzati 55,6 44,4 Tecnici finanziari e delle vendite 44,4 50,4 5,2 Addetti ai servizi alle imprese e intermediari comm. 100,0 Tecnici amministrativi 48,4 51,6

Fonte: Nostre Elaborazioni Sistema Excelsior, 2002 Unioncamere – Ministero Del Lavoro

Ancora, le competenze informatiche ( tabella 4.11)sono una caratteristica molto

importante per i tecnici, richiesta quasi nel 90% delle nuove assunzioni, e solo nel 33,2%

del totale assunti. Indispensabile per i Tecnici delle scienze fisiche e di ingegneria, per gli

Operatori di apparecchiature ottiche ed elettroniche e per gli Addetti ai servizi alle imprese

e intermediari commerciali (100%), è rilevante anche per i tecnici amministrativi (99,4%),

per gli informatici (85,7%), per i tecnici finanziari e delle vendite (76,6%) e per il

personale paramedico (71,4%). La conoscenza informatica richiesta è soprattutto per i

lavoratori visti come utilizzatori (86,8%); solo per i tecnici informatici lo skill richiesto

consiste nella programmazione (59,2%).

Page 115: IL LAVORO FEMMINILE IN PROVINCIA DI VARESE: GRADO DI ... · Cattaneo – Direttore Responsabile della RSA Villa Fiammetta Dott.ssa Chin – Human Resources della Opengate S.p.A. Italy

110

Tabella 4.11 Totale assunti per Classi e per Conoscenze informatiche – Provincia di Varese, 2002

Da utilizzatore Da programmatore Non richiesta Totale professioni 31,0 2,2 66,8

Totale tecnici 86,8 3,0 10,2 Tecnici delle scienze fisiche e di ingegneria 100,0 -- -- Tecnici informatici e affini 26,5 59,2 14,3 Operatori di apparecchiature ottiche ed elettroniche

100,0 -- --

Controllori e tecnici navali e del traffico aereo 65,2 -- 34,8 Tecnici e ispettori della sicurezza e della qualità 33,3 -- 66,7 Tecnici paramedici (eccetto infermieristica) 71,4 -- 28,6 Infermieri professionali ed ostetriche 67,2 -- 32,8 Insegnanti di sostegno specializzati -- -- 100,0 Istruttori tecnici e altri insegnanti specializzati 33,3 -- 66,7 Tecnici finanziari e delle vendite 76,1 1,5 22,4 Addetti ai servizi alle imprese e intermediari comm.

100,0 -- 0,0

Tecnici amministrativi 99,4 -- 0,6

Fonte: Nostre Elaborazioni Sistema Excelsior, 2002 Unioncamere – Ministero Del Lavoro

3.5 CONCLUSIONI

I dati Excelsior forniscono un quadro della domanda attuale di professionalità delle

imprese del settore privato in provincia di Varese (nei dati qui presentati con esclusione

della sola agricoltura),ma non prevedendo una disaggregazione di genere, non forniscono

informazioni di questo tipo. Sono comunque preziosi poiché, individuando i fabbisogni

delle imprese, mostrano sia settori che più necessitano di risorse umane, sia la richiesta

delle specifiche professionalità e le relative caratteristiche.

Nell’analisi proposta si sono esaminati i dati più disaggregati possibili, frutto di

estrazioni ad hoc e relativi alle professioni in modo da far emergere in quali settori e per

quali professioni si aprono spazi occupazionali. In particolare si è cercato di focalizzare

l’attenzione sui tecnici, quale figura che meglio sembra offrire possibilità occupazionali alle

donne, in quanto è un profilo di un certo rilievo occupazionale (quarto in ordine di

importanza) e che richiede un buon livello di scolarizzazione (caratteristica che spesso si

associa alle donne). L’analisi qualitativa presso le imprese ci permetterà di verificare

l’effettiva presenza di queste possibilità lavorative per l’offerta di lavoro femminile.

A questo proposito era attesa l’elevata domanda di figure intermedie, ma è

inaspettata e preoccupante la bassa anche se crescente domanda di persone con titoli

universitari, in corrispondenza con una evoluzione della forza lavoro che al contrario va

verso un innalzamento della scolarizzazione.

Page 116: IL LAVORO FEMMINILE IN PROVINCIA DI VARESE: GRADO DI ... · Cattaneo – Direttore Responsabile della RSA Villa Fiammetta Dott.ssa Chin – Human Resources della Opengate S.p.A. Italy

111

Va inoltre notato che i volumi maggiori di nuove assunzioni previste si manifestano

soprattutto nelle classi dimensionali di imprese più piccole, che hanno tradizionalmente

alimentato flussi di nuove assunzioni caratterizzati da bassa scolarità e da bassa

specializzazione: è su questo tipo di realtà che si deve manifestare il maggiore sforzo di

qualificazione e formazione dell’occupazione.

Page 117: IL LAVORO FEMMINILE IN PROVINCIA DI VARESE: GRADO DI ... · Cattaneo – Direttore Responsabile della RSA Villa Fiammetta Dott.ssa Chin – Human Resources della Opengate S.p.A. Italy

112

Page 118: IL LAVORO FEMMINILE IN PROVINCIA DI VARESE: GRADO DI ... · Cattaneo – Direttore Responsabile della RSA Villa Fiammetta Dott.ssa Chin – Human Resources della Opengate S.p.A. Italy

113

CAPITOLO V:

FABBISOGNI PROFESSIONALI DELLE IMPRESE

E OCCUPAZIONE FEMMINILE: UN’INDAGINE QUALITATIVA

INTRODUZIONE

Grazie ai dati fin qui analizzati è stato possibile delineare le caratteristiche

principali del mercato del lavoro in Provincia di Varese, soprattutto per quel che riguarda

l’occupazione femminile.

Come si è visto, nel 2001 si sono avviati ben 2500 nuovi posti di lavoro riservati

alle donne contro i 139 degli uomini, mostrando una continuità con il trend di crescita

dell’occupazione femminile riscontrato negli anni precedenti. Tuttavia in provincia di

Varese il gender gap, ovvero la differenza tra il tasso d’occupazione maschile e quello

femminile, resta piuttosto elevato1.

Inoltre le donne trovano occupazione soprattutto nel settore dei servizi, mentre in

quello industriale c’è un minore assorbimento dell’occupazione femminile.

Questa segregazione occupazionale di genere può essere quindi spiegata da molti

fattori che risalgono sia ad una minore partecipazione femminile in determinati ambiti sia

alle diverse scelte d’investimento formativo da parte delle donne. Esiste infatti un

mismatch tra le figure professionali richieste dalle imprese e le scelte formative delle

donne nella provincia di Varese.

Per tentare di approfondire tali aspetti si è svolta un’indagine qualitativa sul campo

che, attraverso delle interviste presso le imprese o presso le principali associazioni di

categoria operanti sul territorio, permettesse di cogliere maggiormente i reali fabbisogni

professionali delle imprese coniugati con le concrete possibilità di assorbimento di

occupazione femminile.

I settori interessati dall’analisi sono stati quelli tradizionalmente trainanti

dell’economia della provincia di Varese, vale a dire quelli aventi un peso rilevante

all’interno del sistema produttivo in termini di occupazione dipendente, e i settori che sono

risultati “emergenti” dall’analisi dei dati Excelsior, e che mostrano quindi una tendenza

verso la crescita o comunque un saldo positivo delle assunzioni.

L’indagine ha coinvolto 17 imprese appartenenti ai diversi settori, così suddivise:

1 Tale affermazione è valida soprattutto se si confronta il dato provinciale ( 22,2%) con il dato regionale (23,7%).

Page 119: IL LAVORO FEMMINILE IN PROVINCIA DI VARESE: GRADO DI ... · Cattaneo – Direttore Responsabile della RSA Villa Fiammetta Dott.ssa Chin – Human Resources della Opengate S.p.A. Italy

114

Imprese coinvolte nell’indagine qualitativa e settori di appartenenza

Settore economico Numero imprese coinvolte

Tessile 2

Chimico farmaceutico, gomma e

materie plastiche

2

Meccanico/metalmeccanico 3

Commercio all’ingrosso 3

Trasporti 2

Assicurazioni, informatica e altri servizi

alle imprese

3

Servizi alle persone 2

Lo scopo dell’analisi qualitativa era soprattutto quello di cogliere degli elementi

legati alle tendenze generali del mercato del lavoro varesino, ben lontano quindi dalla

pretesa di delineare delle conclusioni applicabili a singoli settori o tanto meno all’universo

delle imprese operanti sul territorio varesino.

Essendo emersa dall’analisi dei dati Excelsior una particolare rilevanza delle figure

tecniche come possibili professioni in crescita, l’analisi si è concentrata particolarmente su

tali tipi di professionalità, cercando di capire se effettivamente esse rivestono anche una

connotazione femminile in termini di tipologia di attività da svolgere e attitudini

necessarie, e, soprattutto, se possono rappresentare un’area di occupazione per le donne.

Uno dei maggiori problemi incontrati nel corso dell’indagine è stato quello di

riuscire a definire quali siano le professioni tecniche. Non sempre si è infatti riscontrata

una chiara percezione delle funzioni dei tecnici.

Nelle imprese di piccole dimensioni, spesso l’imprenditore, ricoprendo più ruoli

all’interno dell’azienda, incorpora anche la figura tecnica stessa. Per evitare tali eventuali

sovrapposizioni di ruoli si è scelto di focalizzare l’indagine su imprese di dimensione medio

grande, dove le mansioni sono più specificatamente definite2.

Sempre a proposito del concetto di figura tecnica, dato il connotato tipicamente

industriale dell’economia varesina, c’è il rischio di intendere con esso la figura dell’operaio

specializzato, date le sue mansioni che a volte sono molto specifiche. E’ per questo che

nell’indagine, soprattutto in alcuni settori, è stata inserita anche tale figura.

Le interviste sono state rivolte ai responsabili delle risorse umane delle imprese e

associazioni coinvolte, avendo come traccia il questionario allegato (v. allegato B),

costituito da una prima parte rivolta ad indagare sui problemi legati all’occupazione

femminile e le prospettive occupazionali delle donne e da una seconda parte concentrata

2 Delle imprese intervistate 3 hanno meno di 50 dipendenti, 4 hanno tra i 50 e i 249 dipendenti e 10 hanno oltre i 250 dipendenti.

Page 120: IL LAVORO FEMMINILE IN PROVINCIA DI VARESE: GRADO DI ... · Cattaneo – Direttore Responsabile della RSA Villa Fiammetta Dott.ssa Chin – Human Resources della Opengate S.p.A. Italy

115

sulle figure tecniche presenti in azienda, sulla relativa presenza femminile, sui metodi di

reclutamento utilizzati, sui fattori che influenzano l’assunzione e le eventuali difficoltà

incontrate in fase di reclutamento di particolari figure.

5.1 LA PRESENZA DELLE DONNE NELL’ECONOMIA VARESINA

In riferimento alle imprese intervistate, è emersa una buona presenza femminile

all’interno di quelle che operano nei servizi, dove la percentuale delle donne occupate

raggiunge il 58%. Nelle imprese del comparto industriale che fanno parte del campione di

indagine, le donne presenti sono solo il 20% degli addetti.

Le aree funzionali in cui si concentra maggiormente l’occupazione femminile sono

quella amministrativa, quella gestionale e quella del personale. In alcuni casi in tali aree

sono occupate esclusivamente donne, e ciò è dovuto anche alla scelta dei percorsi

formativi fatta dalle stesse, che preferiscono scuole “tradizionalmente femminili” quali gli

istituti professionali per i servizi commerciali, gli istituti tecnici per periti aziendali o i licei

linguistici3.

Le donne lavorano soprattutto negli uffici contabili, del controllo di gestione e

pratiche amministrative; di rado sono presenti in fabbrica, ad eccezione delle due

industrie tessili, dove la maggioranza, se non la totalità, delle mansioni operaie è costituita

da donne.

In molti casi la scarsa presenza femminile è dovuta al tipo di lavoro richiesto che

risulta essere fisicamente gravoso e quindi poco adatto alle donne; tuttavia, tale

situazione si riscontra anche negli impianti a più elevata automazione, che non richiedono

particolari sforzi fisici.

Nelle imprese industriali intervistate, le donne che lavorano nelle aree

amministrative, gestionali e del personale rappresentano il 55%, arrivando ad una

percentuale del 60% nelle industrie tessili. Nelle imprese considerate che operano nei

servizi la percentuale sale al 70%.

Per quanto riguarda le posizioni dirigenziali, dal campione esaminato, è risultato

che le donne sono in media il 17%.

Le imprese presso le quali le donne occupano posizioni dirigenziali sono

prevalentemente tra quelle operanti nel terziario, e soprattutto nei servizi alle persone. La

scarsa presenza nel settore industriale è dovuta ad una molteplicità di cause, tra le quali

un certo retaggio culturale che vuole le posizioni di responsabilità come tipicamente

maschili. Inoltre questo tipo di posizioni richiede una presenza continuativa e costante,

3 Vedi capitolo terzo di questo lavoro.

Page 121: IL LAVORO FEMMINILE IN PROVINCIA DI VARESE: GRADO DI ... · Cattaneo – Direttore Responsabile della RSA Villa Fiammetta Dott.ssa Chin – Human Resources della Opengate S.p.A. Italy

116

nonché una certa mobilità territoriale che non sempre le donne riescono a garantire

dovendo, il più delle volte, conciliare il proprio lavoro con la cura della famiglia.

Per quel che riguarda le professioni intellettuali, scientifiche e ad elevata

specializzazione l’occupazione femminile, nelle imprese oggetto dell’indagine, raggiunge il

14,7%, dato da attribuire essenzialmente al settore dei servizi, dove le donne occupate in

tali posizioni sono il 18,5%. In particolare, va detto, che nelle imprese che erogano servizi

alle persone, l’80% del personale è rappresentato da donne (ASA e OSS )4.

Nelle 7 imprese del comparto industriale la percentuale di specialisti donne è di

poco superiore al 5%. L’assenza delle donne da questo tipo di professioni è da imputare,

ancora una volta, alla scelta dei percorsi formativi. Sono ancora troppo poche ad esempio

le donne che scelgono di diventare periti chimici o ingegneri.

5.2 LE PROSPETTIVE DELL’OCCUPAZIONE FEMMINILE IN PROVINCIA DI VARESE

Facendo un riesame delle opinioni degli intervistati, le maggiori prospettive

occupazionali per le donne, in provincia di Varese, vengono a registrarsi nelle imprese che

operano nei servizi, in particolare negli esercizi commerciali (grande distribuzione) e

nell’assistenza sanitaria.

Molto richiesti sono anche i ragionieri, gli analisti di bilancio e gli esperti in

contabilità analitica. Nell’area marketing, quasi tutte le imprese intervistate lamentano la

mancanza di buyer e di analisti programmatori. Per queste posizioni, non essendosi

riscontrata una distinzione di genere, le donne possono avere vasto mercato.

Altre figure emergenti che possono riguardare le donne sono quelle relative alla

vendita, alla gestione di siti internet, ai call center, e al tele-marketing. Tutte queste

professioni sono ritenute più adatte alle donne, giudicate più attente agli aspetti relazionali

e con maggiori capacità comunicative.

Nelle 7 imprese del comparto industriale, le prospettive occupazionali migliori

riguardano gli ingegneri, soprattutto quelli gestionali in grado di occuparsi dell’analisi

organizzativa, della pianificazione, dell’analisi dei processi e dei costi, i periti chimici e i

progettisti. Queste posizioni potrebbero pertanto rappresentare delle buone prospettive

per l’occupazione femminile.

Per quel che riguarda le professioni tecniche in particolare, gli intervistati ritengono

siano professioni in cui le donne potrebbero essere più valorizzate. Tale affermazione è

condivisa dal 76% del totale degli intervistati e riguarda quindi sia il settore industriale sia

il terziario.

4 Per ASA si intendono gli ausiliari socio- assistenziali; mentre per OSS gli operatori socio sanitari.

Page 122: IL LAVORO FEMMINILE IN PROVINCIA DI VARESE: GRADO DI ... · Cattaneo – Direttore Responsabile della RSA Villa Fiammetta Dott.ssa Chin – Human Resources della Opengate S.p.A. Italy

117

Tuttavia, è anche vero che secondo il 70,5% del campione oggetto dell’indagine, le

professioni tecniche possono essere svolte indistintamente da uomini e donne. E su questo

punto sono d’accordo il 70% delle imprese intervistate che erogano servizi e il 71% di

quelle appartenenti al settore industriale. In quest’ultimo caso va considerato che ci sono

particolari professioni che per motivi oggettivi (soprattutto a causa di una fatica eccessiva

richiesta) non possono essere svolte dalle donne. La stessa percentuale di intervistati

ritiene infatti che in merito alle professioni tecniche siano le stesse donne a non proporsi.

Sono convinte di ciò 6 delle imprese intervistate: in quelle assicurative, ad esempio, non ci

sono donne venditrici di prodotti assicurativi. In questo caso sembra siano proprio le

donne ad evitare di proporsi soprattutto a causa dell’indubbia mobilità territoriale

necessaria per lo svolgimento di tale incarico.

5.3 CRITICITÀ E POSITIVITÀ LEGATE ALLA PRESENZA DELLE DONNE NELLE

PROFESSIONI TECNICHE

Tendenzialmente alle donne vengono riconosciute sia una maggiore attenzione agli

aspetti relazionali sia maggiori capacità comunicative. Circa il 40% degli intervistati

ritiene che le donne abbiano una maggiore capacità di lavorare in gruppo, maggiori

capacità organizzative nel lavoro e che nelle professioni tecniche siano più produttive degli

uomini. Condividono queste affermazioni 4 delle 10 imprese del settore dei servizi e 3 di

quelle del settore industriale.

Anche riguardo all’impegno/serietà che le donne mettono nel lavoro, il 35,3% degli

intervistati (il 42,8% delle industrie e il 30% delle imprese del terziario) ritiene sia

maggiore rispetto a quello degli uomini.

D’altro canto, però, si sottolinea che gli uomini hanno una maggiore autonomia,

sono più flessibili in termini di orari e di disponibilità ad effettuare gli straordinari. Inoltre

si rileva come gli uomini hanno una maggiore conoscenza degli strumenti e delle tecniche

specifiche per le professioni tecniche (condivide questo punto di vista il 25% degli

intervistati, di cui il 33,3% delle imprese industriali e il 20% di quelle dei servizi).

Degna di nota è l’affermazione sostenuta soprattutto dalle imprese operanti nel

settore industriale, secondo cui la presenza delle donne in professioni tipicamente maschili

può rendere più complessi i rapporti con i colleghi maschi. Solo una minoranza (operante,

di nuovo, nel settore secondario) ritiene che la presenza delle donne richieda modifiche

nell’organizzazione interna.

In generale comunque si può affermare che l’idea che la presenza delle donne

nelle professioni tecniche possa creare delle criticità è confutata dagli intervistati.

Page 123: IL LAVORO FEMMINILE IN PROVINCIA DI VARESE: GRADO DI ... · Cattaneo – Direttore Responsabile della RSA Villa Fiammetta Dott.ssa Chin – Human Resources della Opengate S.p.A. Italy

118

Infatti quasi tutte le imprese coinvolte nell’ indagine hanno segnalato quale unica

criticità legata alla presenza di donne la necessità di reclutare nuovo personale per

sostituire coloro che erano assenti per maternità.

In particolare questi problemi sono stati avvertiti soprattutto in quelle aree, come

quella amministrativa o del personale, ad alta concentrazione femminile.

Solo una delle aziende intervistate ha segnalato come difficoltà la necessità di

qualche cambiamento nell’organizzazione e nella struttura interna.

Per i percorsi di carriera, tutte le aziende intervistate hanno sottolineato come

questi siano previsti indistintamente per uomini e per donne e come gli avanzamenti di

carriera siano basati, essenzialmente, su capacità e meriti5.

In relazione alle proporzioni tra uomini e donne che abbiano beneficiato di

avanzamenti di carriera/retribuzione, siamo in perfetta parità, fatta eccezione per quelle

imprese dove la forza lavoro è tipicamente maschile (industrie meccaniche e chimiche) o

tipicamente femminile (imprese che operano nel tessile e nei servizi alle persone).

5.4 LE POLITICHE UTILI A MIGLIORARE LA PRESENZA FEMMINILE NELLE PROFESSIONI

TECNICHE

Alle imprese intervistate è stato chiesto di indicare quali politiche si potrebbero

attivare per migliorare la situazione occupazionale delle donne nelle professioni tecniche.

7 delle 10 imprese che operano nei servizi e 3 delle 7 del comparto industriale

hanno ritenuto l’orientamento verso professioni e percorsi formativi non tipicamente

femminili come un intervento indispensabile per aumentare l’occupazione femminile.

Altre azioni mirate all’inserimento lavorativo delle donne riguardano

l’incentivazione di servizi che le aiutino a mantenere una presenza continuativa nel

mercato del lavoro. Tale politica acquista rilevanza soprattutto nel caso delle donne

inserite in un contesto industriale, mentre nel caso dei servizi non è ritenuta

indispensabile, perché molte donne impiegate in tale settore hanno la possibilità di

accedere al part-time. Nel settore industriale, invece, per motivi legati ai cicli di

produzione, la concessione del tempo parziale è meno diffusa.6

Altre politiche, quali l’istituzione di incentivi all’assunzione delle donne nelle

professioni non tipicamente femminile, o la revisione dell’organizzazione e degli orari di

5 Tali indicazioni però sembrano essere in contraddizione con i dati relativi alla presenza di dirigenti e direttori donne, che come si è visto hanno quote percentuali molto basse. 6 Solo 2 imprese sulle 6 intervistate prevedono al loro interno contratti part-time. Nei servizi questo tipo di contratto è utilizzato da 5 delle 10 imprese.

Page 124: IL LAVORO FEMMINILE IN PROVINCIA DI VARESE: GRADO DI ... · Cattaneo – Direttore Responsabile della RSA Villa Fiammetta Dott.ssa Chin – Human Resources della Opengate S.p.A. Italy

119

lavoro, sono considerate prioritarie solo dal 33% delle aziende intervistate che

appartengono al settore industriale e dal 20% di quelle che operano nei servizi.

La politica dell’ incentivazione viene ad acquistare rilevanza nel caso delle aziende

in cui già prevale la presenza di donne. Non a caso è il settore tessile per l’industria e

quello dei servizi a sottolineare tale esigenza.

5. 5 L’OFFERTA FORMATIVA DELLA PROVINCIA DI VARESE

L’inserimento delle donne nelle professioni tecniche risulta piuttosto difficile, anche

a fronte dell’offerta formativa presente in provincia di Varese, ritenuta carente, o quanto

meno poco adatta alle esigenze delle stesse imprese, dalla maggior parte degli intervistati.

Si è rilevata l’insufficiente presenza di scuole professionali a fronte di una scuola

superiore troppo teorica. I diplomati, ma anche i laureati, sebbene in misura minore, non

sono sufficientemente preparati a rapportarsi al mondo del lavoro. Dalle interviste

emerge che le università non sempre riescono a formare i propri studenti in funzione

dell’inserimento nel mondo del lavoro, e ciò spesso implica che i giovani si trovano

impreparati ad affrontare un contesto lavorativo.

Mancano sia l’orientamento sia l’attitudine al lavoro. In molti ritengono necessari

più stage in azienda, in modo da avvicinare i giovani al mondo del lavoro già durante il

percorso formativo.

Le carenze del sistema formativo varesino sono rilevate dal 90% degli intervistati

appartenenti al settore secondario. Non c’è un’adeguata offerta formativa per le figure di

alto livello, come quelle manageriali. La formazione offerta dai CFP è ritenuta di basso

livello e soprattutto poco mirata, rispetto a quelle che sono le effettive necessità del

tessuto industriale. In questi casi le imprese, se hanno l’esigenza di inserire e/o di formare

profili più alti, devono rivolgersi a società specializzate o all’Unione Industriali o ancora a

strutture formative situate al di fuori del territorio provinciale.

Le industrie tessili intervistate lamentano la mancanza di corsi atti a formare le

figure tipiche di questo comparto e sono costrette a promuovere tirocini formativi e/o

periodi di affiancamento. La formazione avviene, quindi, on the job.

Anche alcune aziende intervistate operanti nel settore dei servizi hanno sottolineato

la carenza dell’offerta qualitativa presente sul territorio sia per quanto riguarda

l’acquisizione di professionalità specifiche sia sotto il profilo delle competenze linguistiche

sia di quelle informatiche. Ad esempio, nella grande distribuzione, le aziende intervistate

hanno provveduto al proprio interno a formare i banconisti per le macellerie e le

salumerie, così come le 2 imprese che operano nel campo dell’assistenza sanitaria hanno

formato il proprio personale al loro interno. Inoltre, anche il settore delle assicurazioni

Page 125: IL LAVORO FEMMINILE IN PROVINCIA DI VARESE: GRADO DI ... · Cattaneo – Direttore Responsabile della RSA Villa Fiammetta Dott.ssa Chin – Human Resources della Opengate S.p.A. Italy

120

rileva la mancanza di corsi di formazione per consulenti assicurativi nonché quelli per i

venditori di polizze.

5.6 LA SITUAZIONE NEI DIVERSI SETTORI

5.6.1 Le aziende tessili

Le 2 aziende tessili intervistate hanno rilevato le seguenti professioni tecniche :

Area: Professioni tecniche/operai specializzati:

Progettazione/produzione Tessitrici; annodatrici; orditrici; incrociatori; addetti

al controllo del tessuto grezzo; campionaristi;

addetti al CAD; addetti ai laboratori; addetti

all’assistenza tessile; manutentori.

Amministrazione/gestione Tecnici di contabilità, finanza, controllo di gestione

Personale Addetti alle paghe, responsabili del personale.

Marketing/vendita Responsabile vendite; venditori.

In queste aziende il 60% degli addetti è rappresentato da donne, presenti

soprattutto nell’area amministrativa e in quella produttiva. In percentuali inferiori sono

presenti anche nelle aree del personale e in quella del marketing.

Il reclutamento delle diverse figure tecniche presenti in queste aziende si presenta

piuttosto difficoltoso, soprattutto a causa di una offerta di lavoro spesso poco qualificata. Il

reclutamento avviene prevalentemente attraverso canali informali o attraverso il ricorso

ai CPI. Per altre posizioni, invece, più legate alla manodopera operaia, queste aziende si

affidano alle agenzie interinali, che molte volte provvedono con appositi corsi di

formazione a formare le figure richieste.

Vengono poi valutate le autocandidature e si ricorre alla pubblicizzazione dei posti

vacanti. In questi casi, però, le aziende segnalano una scarsa motivazione e preparazione

dei candidati.

I fattori ritenuti indispensabili per l’assunzione presso queste aziende sono

un’esperienza pregressa nel settore o nella mansione specifica, una buona motivazione al

lavoro e la disponibilità a lavorare su turni.

Sono altresì gradite le conoscenze linguistiche, quelle informatiche, la disponibilità

alle trasferte, nonché le qualifiche professionali. Questi requisiti, però, sono richiesti per

particolari figure. Risultano indifferenti l’età e il titolo di studio.

Le maggiori difficoltà di reperimento di figure professionali che sia in passato sia in

prospettiva, vengono sottolineate dalle imprese tessili intervistate sono i periti tessili, le

tessitrici, le orditrici, le incrociatrici e altre figure operai specifiche del settore. Tali

professionalità sono tradizionalmente svolte da personale femminile.

Page 126: IL LAVORO FEMMINILE IN PROVINCIA DI VARESE: GRADO DI ... · Cattaneo – Direttore Responsabile della RSA Villa Fiammetta Dott.ssa Chin – Human Resources della Opengate S.p.A. Italy

121

Viene comunque ribadita una carenza nel livello medio di preparazione conseguito

da coloro che hanno frequentato corsi specifici legati al settore (ad esempio dei periti

tessili). Contemporaneamente si sottolinea come questi stessi corsi attraggano un numero

sempre minore di iscrizioni, soprattutto a causa del declino del settore tessile e delle

conseguenti minori garanzie occupazionali che ne derivano.

Ne consegue che le imprese stesse hanno investito al loro interno in attività di

formazione specifica per i nuovi assunti.

5.6.2 Le imprese meccaniche e/o metalmeccaniche

Le professioni tecniche individuate nell’ambito delle imprese meccaniche e

metalmeccaniche intervistate sono le seguenti:

Area: Professioni tecniche/operai specializzati:

Progettazione/produzione Production foreman; project leader; platform leader; module leader;

ingegneri progettisti; ingeneri di produzione; tecnici di controllo qualità;

specialisti dei sistemi informativi; addetti al CAD-CAM; addetti alle fasi

della produzione; addetti agli stampi; addetti alle stamperie a caldo;

addetti al reparto mole; addetti al reparto pulitura; addetti al collaudo;

tornitori; manutentori.

Amministrazione Tecnici di contabilità; tecnici di fatturazione; tecnici di bilancio; analisti;

controller.

Gestione Specialisti del controllo di gestione; department supervisor.

Personale Addetti alla gestione, amministrazione del personale; functional human

resources, human resources professional; generalist.

Marketing/vendita Addetti all’ufficio marketing; buyer; addetti alle vendite; promotori

tecnico-commerciali; brand marketing specialist; trade research

specialist; product literature specialist.

Le donne risultano essere il 28,8% degli addetti e sono presenti soprattutto nelle

aree amministrative (dove rappresentano il 60%) e nell’area del personale e del marketing

(rispettivamente pari al 49,1% e al 42%). Nell’area della produzione sono soltanto il 13%.

Le donne sono poco presenti nelle aree produttive delle 3 imprese, dove il lavoro

richiesto è particolarmente gravoso. Inoltre, gli intervistati hanno sottolineato come siano

poche le donne che si propongano come operaie e hanno ammesso che il più delle volte le

loro candidature sono considerate con riserva, perché si ritiene che il loro inserimento, in

ambienti prettamente maschili, possa creare problemi.

Gli strumenti di reclutamento del personale utilizzati da queste aziende dipendono

dal tipo di figura ricercata. Per le professionalità che richiedono una preparazione di più

ampio respiro si rivolgono alle università (LIUC, Politecnico di Milano) per i laureati e alle

scuole professionali e tecniche del territorio (IPSIA e ITIS) per i diplomati. Per le figure più

specializzate le aziende ricorrono alla pubblicizzazione dei posti vacanti, mentre, per le

Page 127: IL LAVORO FEMMINILE IN PROVINCIA DI VARESE: GRADO DI ... · Cattaneo – Direttore Responsabile della RSA Villa Fiammetta Dott.ssa Chin – Human Resources della Opengate S.p.A. Italy

122

figure medio – basse, alle agenzie di intermediazione, e in particolare alle agenzie

interinali.

Anche tali aziende, nel tentativo di sopperire alla carenza del sistema formativo del

territorio, promuovono in larga misura dei corsi di formazione ad hoc per le varie figure.

Requisiti ritenuti rilevanti per l’inserimento lavorativo in tali aziende sono, oltre alle

conoscenze linguistiche e informatiche, la motivazione al lavoro, la disponibilità a lavorare

su turni, nonché la flessibilità di orario e la disponibilità alle trasferte soprattutto per

alcune mansioni. Un’ esperienza pregressa nel settore è in genere molto gradita.

Riguardo alle difficoltà di reperimento riscontrate in passato ma ritenute

caratteristiche del settore in cui tale imprese operano, gli ingegneri areonautici e gli

specialisti del controllo di gestione, nonché le varie figure legate alla progettazione e alla

produzione risultano essere dei profili critici. Tali posizioni peraltro potrebbero essere

occupate indifferentemente da uomini o da donne, anche se queste ultime si propongono

di meno.

Mentre per gli ingegneri aeronautici la difficoltà di reperimento sembra essere

legata alla mancanza di offerta sul mercato, per i tecnici del controllo di gestione il fattore

critico è dato dalla complessità del lavoro che tale specialista è chiamato a svolgere,

mentre per gli specialisti della progettazione e della produzione si rileva una crescente

competizione tra le imprese del settore acutizzata dalla scarsa offerta sul mercato.

Un’ultima difficoltà di reperimento è stata segnalata riguardo alla figura del commerciale

export, anche questa vista come risorsa scarsa.

5.6.3 Le aziende chimiche

Le professioni tecniche rilevate presso le aziende chimiche intervistate sono:

Area: Professioni tecniche/operai specializzati

Progettazione/produzione Responsabile di R&S; ingegneri chimici; tecnici di

laboratorio; responsabili di produzione; tecnici del

controllo qualità; manutentori; magazziniere;

quadristi; operai specializzati.

Amministrazione Responsabile degli acquisti; tecnici di

amministrazione; tecnici di finanza, tecnici del

controllo di gestione.

Gestione Tecnici di information tecnology; sistemisti; analisti;

sappisti (tecnici del sistema informativo SAP).

Personale Responsabile del personale.

Marketing/vendita Venditori; area manager; export manager; customer

service; tecnici applicativi.

Page 128: IL LAVORO FEMMINILE IN PROVINCIA DI VARESE: GRADO DI ... · Cattaneo – Direttore Responsabile della RSA Villa Fiammetta Dott.ssa Chin – Human Resources della Opengate S.p.A. Italy

123

La maggioranza delle donne occupate in questo settore (sono il 19,5% del totale

degli addetti) è presente nelle aree relative alla gestione del personale e

all’amministrazione, dove rappresenta il 66%. Solo il 21,5% si occupa di marketing e

soltanto il 7,5% di progettazione e produzione.

In entrambe le aziende non ci sono donne in fabbrica perché le mansioni richieste

sono tipicamente “maschili”, così come viene segnalata la carenza di donne che svolgano

funzioni da ingegnere. Al momento delle interviste era presente una sola donna laureata

in ingegneria.

Anche nel settore delle vendite, venendo richiesta una competenza specifica

propria dei periti chimici, non ci sono donne.

Il bacino di reclutamento per queste 2 imprese è rappresentato in larga parte dalla

scuola, seguita poi dal mercato esterno. Per gli elenchi dei laureati si fà riferimento alla

LIUC, alla Bocconi e all’Università dell’Insubria. Molto usato è anche il ricorso alle

autocandidature, spesso reperite attraverso Internet.

Un titolo di studio specifico di settore è ritenuto dai responsabili del personale di

queste aziende un fattore indispensabile per le professionalità specifiche, così come per le

mansioni alte è fondamentale l’esperienza pregressa nel settore. Oltre alle specifiche

qualifiche professionali, viene ad acquistare rilevanza la disponibilità alle trasferte

(soprattutto per alcune mansioni) e al lavoro a turni. Importanti sono, poi, la motivazione

al lavoro e l’empatia nel colloquio. Le conoscenze informatiche e quelle linguistiche sono

mediamente ritenute essenziali.

Le difficoltà di reperimento di figure professionali sottolineate da queste imprese

hanno riguardato, in passato, ingegneri chimici, chimici (periti e laureati) e manutentori.

Queste posizioni sono tradizionalmente ricoperte da uomini e l’offerta di lavoro femminile,

adeguatamente preparata, potrebbe, a detta degli stessi intervistati, rappresentare

un’ottima soluzione.

5.6.4 Assicurazioni, informatica e altri servizi alle imprese

Per questo settore sono state intervistate imprese molto eterogenee tra loro, tra

cui anche quelle appartenenti al comparto informatico e le assicurazioni. Per questo

motivo le figure tecniche presenti sono molto diversificate.

Page 129: IL LAVORO FEMMINILE IN PROVINCIA DI VARESE: GRADO DI ... · Cattaneo – Direttore Responsabile della RSA Villa Fiammetta Dott.ssa Chin – Human Resources della Opengate S.p.A. Italy

124

In particolare troviamo:

Area: Professioni tecniche:

Progettazione/produzione Tecnici addetti alla valutazione dei rischi; tecnici

addetti alla quotazione dei premi assicurativi;

tecnici addetti alla stesura dei contratti

Amministrazione/Gestione Tecnici di amministrazione, tecnici di finanza,

tecnici del controllo di gestione; addetti al

recupero crediti; addetti alla tesoreria.

Personale Responsabile della selezione e formazione del

personale; tecnici della gestione e sviluppo del

personale.

Marketing/vendita Sale controller; supervisore; venditori di prodotti

assicurativi; addetti ai rapporti con la clientela;

account marketing di prodotto; account marketing

di canale; account esterno (si occupano della

gestione dei clienti); operatori telesales.

Presso queste imprese il 58% del personale è costituito da donne, presenti

soprattutto nell’area amministrativa, dove raggiungono l’83%. Nell’area

progettazione/produzione, invece, rappresentano il 30%.

Nell’area assicurativa non ci sono venditori, né tanto meno dirigenti donne, come

anche nell’area informatica. In queste imprese le donne sono molto presenti nell’area

progettazione, in quanto si occupano soprattutto dei rapporti con la clientela, mansione

per la quale le donne risultano più adatte, perché dotate di maggior predisposizione ai

rapporti interpersonali.

Per le altre tipologie di imprese intervistate in questo settore (quindi per i servizi

alle imprese), la percentuale di donne dirigenti sale al 17%, a fronte però di poche donne

presenti nell’area della produzione, dato che il lavoro richiesto, nella maggioranza dei casi,

comporta il carico e lo scarico di merci.

Vista la mancanza di corsi specifici, tutte le aziende provvedono con corsi interni

alla formazione del personale. Inoltre, le agenzie assicurative investono inizialmente nella

presentazione ai propri dipendenti dell’uso del software adottato, così come le aziende

informatiche devono continuamente aggiornare e specializzare i propri addetti all’utilizzo

dei nuovi prodotti hardware e software.

Il bacino tipico di reclutamento delle professionalità richieste dalle imprese

intervistate, è rappresentato dalle scuole (professionali e tecniche) del territorio e dalle

università (Insubria, LIUC, Bocconi e Cattolica).

Tra gli strumenti più utilizzati, oltre agli elenchi diplomati/laureati, ci sono la

valutazione della autocanditure e i canali informali. Va detto, però, che nell’ambito

Page 130: IL LAVORO FEMMINILE IN PROVINCIA DI VARESE: GRADO DI ... · Cattaneo – Direttore Responsabile della RSA Villa Fiammetta Dott.ssa Chin – Human Resources della Opengate S.p.A. Italy

125

assicurativo le imprese si rivolgono in misura minore ai laureati che hanno pretese di

carriera e stipendio piuttosto elevate. In altri casi, soprattutto per reclutare figure con

qualifiche medio – alte, queste aziende ricorrono a società di recruitment. In una di

queste aziende l’inserimento avviene, solitamente, attraverso lo stage o con contratti di

lavoro a tempo determinato, poi trasformati in contratti a tempo indeterminato.

Tra i fattori che influenzano l’assunzione di personale tecnico in queste imprese,

risultano indispensabili le conoscenze informatiche, l’empatia nel colloquio e la

motivazione al lavoro. Per alcune figure, poi, sono necessarie le conoscenze linguistiche, la

disponibilità alle trasferte e la residenza in zona.

Sono, invece, graditi l’esperienza pregressa nel settore o nella mansione e la

flessibilità nell’orario di lavoro. L’età è ininfluente.

Le difficoltà di reperimento di figure professionali sono state diverse per ogni

impresa.

Per le aziende informatiche, in passato, è stato difficile reperire i responsabili dei

sistemi informativi per l’area finanza. Tale figura, dovendo gestire un sistema informativo

finanziario specifico, deve possedere una preparazione finanziaria oltre che informatica. La

ragione della difficoltà risulta legata alla mancanza di formazione e di esperienza

adeguata. Si tratta, però, di una posizione consulenziale, non necessariamente maschile,

che perciò potrebbe offrire opportunità di lavoro anche alle donne.

In futuro le maggiori difficoltà che queste imprese prevedono riguardano le figure

ad elevata specializzazione, come i product manager, per i quali è indispensabile

l’esperienza pregressa nella mansione. Anche per tale figura non si sono riscontrate

preferenze di genere.

Per le aziende intervistate che si occupano di assicurazioni, le maggiori difficoltà di

reperimento riguardano i venditori dei prodotti assicurativi. Tale posizione è ricoperta

tradizionalmente da personale maschile. Le ragioni di queste difficoltà sono da attribuirsi

ad una mancanza di formazione pregressa ad hoc, ma anche ad una carenza di “cultura

assicurativa”, cui si aggiunge il basso livello remunerativo. I venditori, infatti, sono pagati

a provvigione. Per il futuro si prevedono le stesse difficoltà, probabilmente accentuate in

quanto le “mandanti” ridurranno ancora di più il livello delle provvigioni.

Per le aziende intervistate operanti nei servizi alle imprese, le difficoltà di

reperimento riguardano i supervisori e gli autisti. Per i primi, che possono essere

indistintamente uomini e donne, la ragione è da ricercarsi nella scarsa conoscenza delle

lingue, che spesso contraddistingue l’offerta. Per gli autisti, posizione esclusivamente

maschile, le difficoltà di reperimento sono legate alla bassa retribuzione prevista.

Page 131: IL LAVORO FEMMINILE IN PROVINCIA DI VARESE: GRADO DI ... · Cattaneo – Direttore Responsabile della RSA Villa Fiammetta Dott.ssa Chin – Human Resources della Opengate S.p.A. Italy

126

5.6.5 Commercio

Le professioni tecniche presenti presso le 3 aziende intervistate, risultano le

seguenti:

Area: Professioni tecniche:

Progettazione/produzione Architetti; geometri (realizzano i centri

commerciali)

Amministrazione Programmatori; contabili; addetti all’elaborazione

dati; analisti; consulenti.

Gestione Addetti all’accoglienza; responsabili dei punti

vendita; ispettori di zona; capi reparto:

Personale Analisti di organizzazione; formatori -

selezionatori:

Marketing/vendita Addetti alle ricerche di mercato; buyer; grafici

pubblicitari; banconieri; ripartisti; addetti alle

vendite; cassiere.

In media le donne rappresentano circa il 54% degli addetti e sono impiegate

soprattutto nell’area amministrativa e nell’area vendite.

Le aziende intervistate hanno evidenziato che ci sono alcune figure, come gli

ispettori di zona o i responsabili dei punti vendita, per le quali le donne non si propongono.

Motivo di ciò è la loro scarsa mobilità sul territorio che contraddistingue le donne, nonché

problemi legati agli orari di lavoro. Per i responsabili dei punti vendita, infatti, è richiesta

una presenza costante e continuativa e un rilevante impegno in termini di tempo e di

energie che molto spesso le donne, per problemi legati alla gestione familiare, non

possono garantire.

Le modalità di reclutamento in questo settore sono le più varie e varia a seconda

delle figure cercate. Per le qualifiche medio – alte queste aziende consultano gli elenchi dei

laureati, per quelle specialistiche fanno ricorso alla pubblicizzazione dei posti vacanti, per

le altre valutano le autocandidature e pongono in essere convenzioni con le scuole per gli

stage e i tirocini.

Per alcune figure specifiche, sono queste stesse aziende a provvedere alla loro

formazione. Tali corsi sono realizzati in collaborazione con le strutture formative

territoriali.

I requisiti richiesti per l’assunzione nel settore commerciale, data la peculiarità

delle figure ricercate, sono innanzitutto la motivazione al lavoro e l’empatia nel colloquio.

Sono comunque gradite l’esperienza pregressa nel settore o nella mansione, le conoscenze

informatiche e la disponibilità a lavorare su turni. Ininfluenti risultano la disponibilità alle

trasferte e le conoscenze linguistiche. Discorso a parte va fatto per l’età, dove una delle

aziende intervistate ha manifestato la propria preferenza per la fascia di età fino ai 24 anni

in modo da poter usufruire dei contratti di apprendistato e di quelli di formazione e lavoro.

Page 132: IL LAVORO FEMMINILE IN PROVINCIA DI VARESE: GRADO DI ... · Cattaneo – Direttore Responsabile della RSA Villa Fiammetta Dott.ssa Chin – Human Resources della Opengate S.p.A. Italy

127

Le difficoltà di reperimento, per queste aziende, hanno riguardato e riguarderanno

anche nel prossimo futuro i buyer e i banconieri. Per i primi le difficoltà sono state dovute

all’incremento della domanda di tale figura non sostenuto da un uguale aumento

dell’offerta. Per queste posizioni, che vengono a rappresentare una buona possibilità di

occupazione anche per le donne, in provincia di Varese non esistono corsi di formazione

specifici, per cui le figure richieste devono essere formate direttamente in azienda.

Anche per i banconieri accade la stessa cosa: c’è poca offerta a fronte di una

grande concorrenza tra le imprese. E anche per loro è l’azienda che provvede a fornire

l’adeguata formazione, con il rischio di vederli poi assunti dalla concorrenza. C’è anche da

rilevare che non si prevedono spazi possibili per l’occupazione femminile in questo profilo,

in quanto si tratta di un lavoro piuttosto faticoso, poco adatto ad una donna.

5.6.6 Trasporti

Le figure tecniche presenti presso le aziende intervistate sono:

Area: Professioni tecniche:

Progettazione/produzione Addetti alle registrazioni; camionisti; macchinisti; agenti

rampa(coordinano le operazioni sul piazzale); addetti lost

and found (bagagli smarriti); controllori di volo; ingegneri.

Amministrazione/Gestione Tecnici addetti al controllo di gestione; tecnici addetti alla

pianificazione e controllo; tecnici addetti alla finanza; tecnici

addetti ai sistemi informativi; tecnici addetti

all’organizzazione e allo sviluppo; tecnici addetti al controllo

qualità; agenti di scalo; assistenti di volo; flying dispatcher

(organizzano i piani di volo).

Personale Responsabile dei turni di produzione; responsabile della

pianificazione delle risorse umane:

Marketing/vendita Addetti alle relazioni con l’estero; key account.

Il 40% del personale impiegato nelle aziende oggetto dell’indagine, e che operano

nei trasporti, è costituito da donne. Ma vanno fatte alcune opportune distinzioni.

Nei trasporti ferroviari, su gomma e nel trasporto merci, la presenza femminile è

piuttosto esigua, data anche le caratteristiche del lavoro stesso (si tratta di professioni

tipicamente maschili come camionisti e macchinisti). Il lavoro femminile, indicativamente,

rappresenta il 3% degli addetti. In particolare le donne risultano concentrate negli uffici

amministrativi, dove sono più del 75%.

Nel trasporto aereo e nell’indotto la presenza femminile sale al 50%. In particolare

le donne costituiscono indicativamente il 40% del personale addetto al servizio passeggeri,

al check in, alla pulizia interna degli aerei, e agli uffici amministrativi.

Ci sono problemi ad impiegare le donne nei lavori più gravosi, come la pulizia a

terra degli aerei, la manutenzione e lo smistamento bagagli. Si tratta di lavori fisicamente

Page 133: IL LAVORO FEMMINILE IN PROVINCIA DI VARESE: GRADO DI ... · Cattaneo – Direttore Responsabile della RSA Villa Fiammetta Dott.ssa Chin – Human Resources della Opengate S.p.A. Italy

128

pesanti in quanto richiedono di sollevare pesi e di lavorare anche in orario notturno e

all’aperto.

Nelle compagnie aeree la presenza femminile si concentra soprattutto tra gli

assistenti di volo, dove le donne rappresentano il 75% e negli uffici amministrativi e di

gestione del personale. Tra i flying dispatcher sono poche le donne, visti i turni di 12 ore

previsti per questa figura. Anche tra i piloti le donne sono rare.

Per tutte le figure tecniche è previsto un periodo di formazione/addestramento.

Vengono anche promosse, periodicamente, azioni di formazione rivolte a tutti gli addetti in

base alla mansione svolta.

Il bacino tipico di reclutamento di queste aziende è rappresentato dalla scuola,

seguito dal mercato esterno e dalla progressione interna. Le modalità più utilizzate sono

la valutazione delle autocandidature, soprattutto per gli assistenti di volo, la

pubblicizzazione dei posti vacanti, il ricorso ai CPI delle province di Varese e Novara. Per le

figure più tecniche, invece, queste aziende ricorrono alle società di lavoro interinale e in

alcuni casi, come per gli ingegneri, alle università (Politecnico di Milano e Università di

Forlì).

Per lavorare presso queste aziende sono indispensabili il titolo di studio, la

conoscenza delle lingue e dell’informatica, la disponibilità a lavorare su turni e alle

trasferte, nonché la flessibilità nell’orario di lavoro. Sono graditi l’esperienza pregressa nel

settore o nella mansione. Ininfluenti, invece, le qualifiche professionali. Per alcune figure

(assistenti di volo) anche l’età diviene discriminante (massimo 35 anni).

Le difficoltà di reperimento di figure tecniche, che in passato hanno incontrato

queste aziende, ma che si prevedono anche per il futuro, hanno riguardato soprattutto i

tecnici manutentori. Sono pochi coloro che scelgono di fare questa professione e perciò il

più delle volte si sottraggono alle imprese concorrenti, con conseguenti elevate pretese

economiche. Si tratta di posizioni esclusivamente maschili, in quanto particolarmente

faticose.

Le prospettive migliori per l’occupazione femminile in provincia di Varese nel

settore dei trasporti potrebbero riguardare, in caso di sviluppo del settore aereo, le

addette al check in, le addette rampa, le addette al cargo, le assistenti di volo, le addette

al catering e alla pulizia degli aerei. Ma tutto dipenderà dalle condizioni economiche

generali, e per la provincia di Varese, dalla questione sullo sviluppo di Malpensa, legata a

decisioni politico-strategiche sulla rete degli aeroporti italiani.

Attualmente l’impatto occupazionale di Malpensa è di circa 17.000 unità,

sicuramente inferiore alle aspettative (si stimava ci sarebbero stati 4,5 occupati esterni

per ogni occupato all’interno dell’aeroporto). Gli occupati attuali sono proporzionali al

Page 134: IL LAVORO FEMMINILE IN PROVINCIA DI VARESE: GRADO DI ... · Cattaneo – Direttore Responsabile della RSA Villa Fiammetta Dott.ssa Chin – Human Resources della Opengate S.p.A. Italy

129

numero medio dei passeggeri che annualmente transitano dall’aeroporto varesino,

anch’esso inferiore alle aspettative.

Secondo gli intervistati, il problema Malpensa potrebbe essere risolto individuando

un soggetto forte che utilizzi l’aeroporto come hub e che sia in grado di trascinare le altre

compagnie aeree in loco. Tale soggetto è stato individuato in Alitalia, ma occorrebbe

potenziare maggiormente la flotta e, soprattutto, fare una chiara scelta tra Linate e

Malpensa.

Un’altra azione auspicabile sarebbe il potenziamento delle infrastrutture e dei

collegamenti per raggiungere l’aeroporto. Manca un collegamento con le ferrovie dello

stato (Gallarate) e il collegamento stradale con le città (Milano, Varese) non è adeguato.

Le strade intorno a Malpensa sono in cattivo stato a livello di manutenzione e questo non

favorisce di certo lo sviluppo dell’indotto.

E’ stata poi segnalata l’esigenza di una chiara volontà politica per lo sviluppo di

Malpensa. Al di là dei noti problemi legati al terrorismo internazionale, gli investimenti

destinati al trasporto aereo sono destinati ad aumentare e, di conseguenza, anche

l’occupazione relativa al settore. Esiste una potenziale domanda di trasporto aereo,

piuttosto rilevante, in quanto, al momento, in Italia c’è una propensione all’utilizzo

dell’aereo inferiore alla media europea, ma che sembra destinata ad aumentare. La sfida

sarà quella di effettuare una progettazione adeguata.

5.6.7 Servizi alle persone

Presso le imprese intervistate che operano nel settore le figure tecniche presenti

sono:

Area: Professioni tecniche:

Amministrazione Addetti alla contabilità

Gestione Fisioterapisti, ASA, OSS, infermieri professionali,

animatori, educatori professionali

Marketing/vendita Addetto alle relazioni con i parenti degli assistiti.

La maggior parte delle donne occupate presso queste aziende risulta concentrata

nell’area gestionale (assistenziale) e/o amministrativa.

Le modalità di reclutamento più utilizzate da queste imprese sono gli elenchi forniti

dai CFP, dove si svolgono tirocini atti a formare in particolar modo la figura delle ASA.

Vengono, poi, valutate le autocandidature, soprattutto per reclutare fisioterapisti,

animatori ed educatori professionali. Solo una delle due aziende ricorre alle agenzie di

fornitura di lavoro temporaneo e lo fa esclusivamente per le figure medio–basse.

I fattori ritenuti indispensabili per poter operare presso queste aziende sono, oltre

all’acquisizione di professionalità specifiche, la disponibilità a lavorare su turni e la

flessibilità nell’orario di lavoro. Sono inoltre graditi l’esperienza pregressa nel settore o

Page 135: IL LAVORO FEMMINILE IN PROVINCIA DI VARESE: GRADO DI ... · Cattaneo – Direttore Responsabile della RSA Villa Fiammetta Dott.ssa Chin – Human Resources della Opengate S.p.A. Italy

130

nella mansione, nonché l’empatia nel colloquio e la motivazione al lavoro. Sono considerati

ininfluenti le conoscenze linguistiche ed informatiche, la disponibilità alle trasferte e l’età.

Le difficoltà di reperimento segnalate dalle aziende hanno riguardato, in passato,

gli infermieri professionali, professione ad alta concentrazione femminile. Queste difficoltà

risultano legate alla ridotta offerta della figura richiesta (il percorso professionale per

infermieri, infatti, risulta piuttosto impegnativo: dura 3 anni e perciò richiede una buona

motivazione) e alle pretese piuttosto elevate per quel che riguarda retribuzioni e percorsi

di carriera.

Altre difficoltà di reperimento sono emerse per i fisioterapisti e per gli animatori,

anche in questo caso per mancanza di offerta.

Per le ASA, invece, non si sono riscontrate difficoltà di reperimento quanto

piuttosto si sono rilevate delle carenze nel grado di qualificazione e di preparazione.

Figura emergente in questo settore è quella delle OSS, che nel lungo periodo

tenderà a sostituire la figura ASA. In alcuni casi, infatti, le OSS, proprio per ragioni di

scarsa offerta di infermieri, svolgono mansioni tipicamente infermieristiche.

L’investimento formativo nel caso delle OSS, essendo solo di un anno, con 400 ore

di tirocinio, attira molte donne, allettate anche da retribuzioni crescenti. Si è rilevata

tuttavia un’estrema incertezza però riguardo al ruolo effettivo delle OSS, perché non

sufficientemente chiarito a livello politico.

5.7 UN ESEMPIO DI BUONA PRASSI AZIENDALE

In questo studio sulle prospettive occupazionali delle donne non si può tralasciare

un esempio di riorganizzazione aziendale che, tenendo conto delle esigenze della

produzione e dei lavoratori, ha favorito in larga misura l’inserimento di lavoro femminile.

Si tratta dello stabilimento Whirpool di Cassinetta di Biandronno, che, dato l’interesse

investito proprio come esempio di buona prassi aziendale, si è analizzato in maniera più

approfondita.

Tale impianto si caratterizza per una elevata femminilizzazione della propria

occupazione, distribuita sia nelle mansioni operaie (anche specializzate) sia in profili

amministrativi e gestionali con qualifiche medio-alte. La percentuale di donne che lavorano

in tale stabilimento è intorno al 40%.

Attraverso una serie successiva di accordi relativi alla riorganizzazione degli orari di

lavoro, si è stabilita una struttura innovativa dei turni di lavoro, che permettessero, dal

lato aziendale, di utilizzare al meglio la capacità produttiva e di gestire i picchi di lavoro e,

dal lato dei lavoratori, di ricorrere a nuove assunzioni e di ottimizzare i tempi di lavoro

individuali. In particolare il nuovo regime di orario in vigore, che si basa sullo sviluppo di

Page 136: IL LAVORO FEMMINILE IN PROVINCIA DI VARESE: GRADO DI ... · Cattaneo – Direttore Responsabile della RSA Villa Fiammetta Dott.ssa Chin – Human Resources della Opengate S.p.A. Italy

131

un regime di 36 ore su base bisettimanale organizzato su tre turni7, ha favorito

decisamente un incremento dell’occupazione femminile. L’impatto occupazionale di tale

accordo infatti è stato decisamente positivo: si parla di 1000 assunzioni a tempo

indeterminato dal 1999 ad oggi, il cui 50% è costituito da donne.

7 L’innovatività di tale regime di orario sta nel superamento della tradizionale struttura dei turni: il primo turno va dalle 6 alle 12,35 (per sei giorni, dal lunedì al sabato), il secondo dalle 12,35 alle 19,05 (per cinque giorni, dal lunedì al venerdi), il terzo dalle 19,05 alle 1,05.

Page 137: IL LAVORO FEMMINILE IN PROVINCIA DI VARESE: GRADO DI ... · Cattaneo – Direttore Responsabile della RSA Villa Fiammetta Dott.ssa Chin – Human Resources della Opengate S.p.A. Italy

132

Page 138: IL LAVORO FEMMINILE IN PROVINCIA DI VARESE: GRADO DI ... · Cattaneo – Direttore Responsabile della RSA Villa Fiammetta Dott.ssa Chin – Human Resources della Opengate S.p.A. Italy

133

BIBLIOGRAFIA

Amministrazione Provinciale di Varese - Assessorato Economia, Lavoro e Formazione Professionale (1992), Rapporto sul mercato del lavoro in Provincia di Varese 1991 Fellini I., Oliva D., Pesce F., Samek Lodovici M. (2002), Un sistema di monitoraggio e valutazione in un’ottica di genere – Un manuale per l’uso, a cura dell’IRS in collaborazione con la Provincia di Bolzano, Unione Europea, Ministero del Lavoro e delle Politiche Sociali ISTAT (2002), Indagine sulle forze di lavoro, ISTAT, Roma ISTAT (2002), Rapporto annuale – La situazione del paese nel 2001, ISTAT, Roma Livraghi R. (1987), La segregazione occupazionale/professionale delle donne in Italia: analisi e riflessioni, in Comparable worth e segregazione del lavoro femminile, Quaderni di economia del lavoro, n.29, Franco Angeli, Milano LIUC-IRS (2001), Occupazione nel settore dei servizi e grado di flessibilità del mercato del lavoro in provincia di Varese, in II Rapporto sull’economia della Provincia di Varese a cura della Camera di Commercio Industria Artigianato e Agricoltura di Varese Mapelli B. (2002), Le aspettative delle giovani tra scuola e lavoro: significato e analisi della ricerca, intervento al Convegno “Giovani donne: quale futuro” del 11 aprile 2002, promosso dalla Provincia di Varese, Consulta Femminile Piazza M., Ponzellini A.M., Provenzano E., Tempia A. (1999), Riprogettare il tempo – manuale per la progettazione degli orari di lavoro, a cura della fondazione regionale Pietro Seveso e di Gender, consulenza formazione e ricerca, Edizioni Lavoro, Roma Provincia di Varese – Settore Politiche del Lavoro e Formazione Professionale (2002), Il mercato del lavoro in Provincia di Varese Provincia di Varese – Assessorato alle Politiche del Lavoro e Formazione Professionale (2002), Il mercato del lavoro e struttura produttiva in provincia di Varese Reyneri (1996), Sociologia del mercato del lavoro, Il Mulino, Bologna

Samek M., Semenza R. (2001), Le forme del lavoro. L’occupazione non standard: Italia e Lombardia nel contesto europeo, Franco Angeli, Milano Zerbini M. (1987), Misure della segregazione professionale, in Comparable worth e segregazione del lavoro femminile, Quaderni di economia del lavoro, n.29, Franco Angeli, Milano

Page 139: IL LAVORO FEMMINILE IN PROVINCIA DI VARESE: GRADO DI ... · Cattaneo – Direttore Responsabile della RSA Villa Fiammetta Dott.ssa Chin – Human Resources della Opengate S.p.A. Italy

134

Page 140: IL LAVORO FEMMINILE IN PROVINCIA DI VARESE: GRADO DI ... · Cattaneo – Direttore Responsabile della RSA Villa Fiammetta Dott.ssa Chin – Human Resources della Opengate S.p.A. Italy

135

GLOSSARIO DELLE PRINCIPALI FONTI STATISTICHE UTILIZZATE

INDAGINE SULLE FORZE DI LAVORO ISTAT

L'indagine sulle forze di lavoro rileva trimestralmente, a gennaio, aprile, luglio e ottobre, i

principali aggregati dell'offerta di lavoro. Alla fine di ogni anno viene calcolata la media dei

dati relativi alle quattro rilevazioni.

L'indagine è campionaria ed è effettuata intervistando, attraverso la compilazione di un

questionario, ogni volta circa 200 mila persone in circa 1.400 comuni di tutte le province

del territorio nazionale. Le domande sono formulate in modo da rilevare le informazioni

utili a classificare la popolazione in base alla condizione lavorativa e a produrre indicatori

omogenei e comparabili a livello europeo.

I principali aggregati ed indicatori relative alle forze lavoro sono i seguenti: Popolazione residente: comprende le persone, di cittadinanza italiana e straniera,

dimoranti abitualmente nel territorio nazionale, anche se temporaneamente assenti, ad

esclusione dei residenti in convivenze. La fonte per il calcolo della popolazione residente e

della sua dinamica è costituita dall'anagrafe esistente presso ciascun Comune, i cui dati

vengono comunicati all'Istat con cadenza mensile. Forze di lavoro: comprendono le persone occupate e quelle in cerca di occupazione. Occupati: comprendono le persone di 15 anni e più che alla domanda sulla condizione

professionale rispondono:

- di possedere un’occupazione, anche se nella settimana di riferimento non hanno svolto

attività lavorativa (occupati dichiarati);

- di essere in una condizione diversa da occupato, ma di aver effettuato ore di lavoro

nella settimana di riferimento (altre persone con attività lavorativa). Persone in cerca di occupazione: comprendono le persone di 15 anni e più che

dichiarano:

- una condizione professionale diversa da occupato;

- di non aver effettuato ore di lavoro nella settimana di riferimento dell'indagine;

- di essere alla ricerca di un lavoro;

- di aver effettuato almeno un’azione di ricerca di lavoro nei trenta giorni che precedono

la rilevazione;

- di essere immediatamente disponibili (entro due settimane) ad accettare un lavoro,

qualora venga loro offerto.

Page 141: IL LAVORO FEMMINILE IN PROVINCIA DI VARESE: GRADO DI ... · Cattaneo – Direttore Responsabile della RSA Villa Fiammetta Dott.ssa Chin – Human Resources della Opengate S.p.A. Italy

136

Le persone in cerca di occupazione possono essere suddivise, in base alla condizione

dichiarata, in:

a) disoccupati in senso stretto, coloro che avevano un lavoro ma lo hanno lasciato o

perso e ne stanno cercando un altro;

b) l'insieme delle persone in cerca di prima occupazione

c) le altre persone in cerca di lavoro, ovvero il sottoinsieme composto da persone che

si dichiarano casalinghe, studenti oppure ritirati dal lavoro Non forze di lavoro: comprendono le persone che dichiarano di essere in condizione

professionale diversa da occupato e di non aver svolto alcuna attività lavorativa, né aver

cercato lavoro nella settimana di riferimento; oppure di averlo cercato, ma non con le

modalità già definite per le persone in cerca di occupazione. Le non forze di lavoro

comprendono inoltre gli inabili e i militari di leva o in servizio civile sostitutivo e la

popolazione in età fino a 14 anni. Tasso di attività: si ottiene dal rapporto tra le persone appartenenti alle forze di lavoro e

la popolazione di 15 anni e più. Tasso di occupazione: si ottiene dal rapporto tra gli occupati e la popolazione di 15 anni

e più. Tasso di disoccupazione: si ottiene dal rapporto tra le persone in cerca di occupazione e

le forze di lavoro.

I DATI DEL COLLOCAMENTO Gli Uffici Provinciali del Lavoro e della Massima Occupazione producono sistematicamente

informazioni relative a fenomeni del mercato del lavoro. I principali aggregati rilevati sono

i seguenti: Iscritti alle liste di collocamento: si tratta di persone che si registrano presso gli Uffici

Provinciali del Lavoro e della Massima Occupazione. Tale aggregato non coincide con le

persone in cerca di occupazione della rilevazione ISTAT. La ricerca di un’occupazione,

infatti, non comporta di per sè l’iscrizione al Collocamento e, d’altro canto, la registrazione

nelle liste di collocamento può avvenire per motivi diversi dalla ricerca di un impiego (ad

esempio per motivi di tipo assistenziale o previdenziale). Gli iscritti al collocamento si

suddividono in quattro gruppi:

1° classe: comprende i disoccupati, ovvero le persone che hanno perso una precedente

attività lavorativa regolata dal contratto di lavoro subordinato, e le persone in cerca di

prima occupazione.

2° classe: comprende i lavoratori occupati che vorrebbero cambiare occupazione.

Page 142: IL LAVORO FEMMINILE IN PROVINCIA DI VARESE: GRADO DI ... · Cattaneo – Direttore Responsabile della RSA Villa Fiammetta Dott.ssa Chin – Human Resources della Opengate S.p.A. Italy

137

3° classe: comprende i titolari di trattamento pensionistico di vecchiaia e/o di anzianità

disponibili a svolgere un’attività lavorativa.

Non disponibili: comprende le persone iscritte al collocamento per motivi diversi dalla

ricerca di un’occupazione e che non sono disponibili all’avviamento. Avviamenti: contratti di lavoro stipulati, ovvero persone che hanno trovato

un’occupazione. Avviamenti senza cancellazione: persone che hanno trovato un’occupazione con un

contratto a part-time il cui monte ore è inferiore alle 20 ore settimanali oppure con un

contratto tempo determinato della durata non superiore ai quattro mesi. Cessazioni: risoluzioni di rapporti di lavoro, ovvero contratti che hanno avuto termine.

I DATI INPS La gestione separata INPS dal 1996 raccoglie le iscrizioni e i dati relativi ai lavoratori

parasubordinati, il cui contratto di lavoro spesso coniuga caratteristiche formali del lavoro

dipendente con tratti sostanziali propri del lavoro subordinato. Gli iscritti si suddividono in

due categorie: Professionisti: coloro che esercitano arti e professioni in modo abituale, anche se non

esclusivo. Collaboratori: coloro che svolgono attività di collaborazione coordinata e continuativa.

I DATI USTAT L’USTAT, nell’ambito del programma Interreg II, Progetto frontalieri ha realizzato una

serie di Annuari sul frontalierato ed ha raccolto un numero elevato di informazioni sul sulla

categoria della manodopera dei frontalieri ( sesso, età, provenienza, professione, attività

economica,…).I dati raccolti coprono il periodo dal 1989 al 2001.

Page 143: IL LAVORO FEMMINILE IN PROVINCIA DI VARESE: GRADO DI ... · Cattaneo – Direttore Responsabile della RSA Villa Fiammetta Dott.ssa Chin – Human Resources della Opengate S.p.A. Italy

138

Page 144: IL LAVORO FEMMINILE IN PROVINCIA DI VARESE: GRADO DI ... · Cattaneo – Direttore Responsabile della RSA Villa Fiammetta Dott.ssa Chin – Human Resources della Opengate S.p.A. Italy

139

APPENDICE

Page 145: IL LAVORO FEMMINILE IN PROVINCIA DI VARESE: GRADO DI ... · Cattaneo – Direttore Responsabile della RSA Villa Fiammetta Dott.ssa Chin – Human Resources della Opengate S.p.A. Italy

140

Page 146: IL LAVORO FEMMINILE IN PROVINCIA DI VARESE: GRADO DI ... · Cattaneo – Direttore Responsabile della RSA Villa Fiammetta Dott.ssa Chin – Human Resources della Opengate S.p.A. Italy

141

ALLEGATO A

TABELLE DI APPROFONDIMENTO AI CAPITOLI III E IV

Page 147: IL LAVORO FEMMINILE IN PROVINCIA DI VARESE: GRADO DI ... · Cattaneo – Direttore Responsabile della RSA Villa Fiammetta Dott.ssa Chin – Human Resources della Opengate S.p.A. Italy

Tav. A1 Allievi usciti dai corsi di formazione professionale per non occupati nel 1999

Piano annuale provinciale, corsi F.S.E. Obiettivi 2 e 3 e corsi riconosciuti

PRINCIPALI DATI RIASSUNTIVI PER TIPOLOGIA DI ENTI, FINANZIAMENTO E LIVELLO

N. ALLIEVI TOTALE N. ALLIEVI TOTALETIPOLOGIA ENTI CORSI FORMATI CORSI FORMATIFINANZIAMENTO

Maschi Femmine Maschi Femmine

C.F.P. del sistema pubblico (*)Piano provinciale 82 610 661 1.271 43,4 48,0 52,0 100,0

FSE integrativi (Ob. 3 2.1 e 2.4) 16 118 73 191 8,5 61,8 38,2 100,0

FSE Ob. 3 altri sub-assi 17 64 121 185 9,0 34,6 65,4 100,0

FSE Ob. 2 3 15 19 34 1,6 44,1 55,9 100,0

Corsi riconosciuti 2 7 26 33 1,1 21,2 78,8 100,0

TOTALE 120 814 900 1.714 63,5 47,5 52,5 100,0

Enti gestori corsi privati riconosciutiCorsi privati riconosciuti 15 19 134 153 7,9 12,4 87,6 100,0

Enti gestori FSEObiettivo 3 35 134 281 415 18,5 32,3 67,7 100,0

Obiettivo 2 19 91 134 225 10,1 40,4 59,6 100,0

TOTALE 54 225 415 640 28,6 35,2 64,8 100,0

TOTALE GENERALE 189 1.058 1.449 2.507 100,0 42,2 57,8 100,0

(*) Compresi CFP Comune di Vergiate e Servizio Formazione Professionale Intercomunale del Comune di Saronno

N. Allievi Allievi TOT Allievi Allievi TOTLIVELLO corsi formati formati formati formati

M F M F

1 Post-obbligo 98 597 743 1.340 44,6 55,4 100,0

2 Post-qualifica e post-diploma 91 461 706 1.167 39,5 60,5 100,0

Fonte: nostre elaborazioni dati forniti dal Settore Formazione Professionale -Provincia di Varese

Page 148: IL LAVORO FEMMINILE IN PROVINCIA DI VARESE: GRADO DI ... · Cattaneo – Direttore Responsabile della RSA Villa Fiammetta Dott.ssa Chin – Human Resources della Opengate S.p.A. Italy

Tav. A2 Allievi usciti dai corsi di formazione professionale nel 1999. 0,5544776 Attività del Piano annuale provinciale, corsi F.S.E. Obiettivi 2 e 3 e corsi riconosciuti 1° LIVELLO - Allievi formati per sesso, settore, denominazione

Valori assoluti % colonnaM F Tot M F Tot TFT CRF

AGRICOLTURA 22 16 38 3,7 2,2 2,8 42,11 0,76Addetto alla manutenzione aree verdi 6 4 10 1,0 0,5 0,7 40,00 0,72Florovivaista 9 4 13 1,5 0,5 1,0 30,77 0,55Manutentore di parchi e giardini 7 8 15 1,2 1,1 1,1 53,33 0,96

MECCANICA METALLURGIA 199 0 199 33,3 0,0 14,9 -Costruttore montatore gruppi meccanici 17 - 17 2,8 - 1,3 -Installatore manutentore impianti termoidraulici 23 - 23 3,9 - 1,7 -Manutentore riparatore autoveicoli 44 - 44 7,4 - 3,3 -Operatore macchine utensili 88 - 88 14,7 - 6,6 -Operatore macchine utensili (costr. stampi materie plastiche) 12 - 12 2,0 - 0,9 -Saldatore 15 - 15 2,5 - 1,1 -

ELETTRICITA' ELETTRONICA 82 2 84 13,7 0,3 6,3 2,38 0,04Installatore manutentore impianti elettrici bassa tensione 29 - 29 4,9 - 2,2 -Montatore manutentore sistemi elettromeccanici-elettronici 37 - 37 6,2 - 2,8 -Operatore di impianti elettrici 16 2 18 2,7 0,3 1,3 11,11 0,20

LEGNO, MOBILI, ARREDAMENTO 17 - 17 2,8 - 1,3 -Addetto alle lavorazioni di falegnameria 17 - 17 2,8 - 1,3 -

GRAFICA, FOTOGRAFIA, CARTOTECNICA 29 6 35 4,9 0,8 2,6 17,14 0,31Operatore cartotecnico e legatore 11 1 12 1,8 0,1 0,9 8,33 0,15Stampatore offset 18 5 23 3,0 0,7 1,7 21,74 0,39

ARTIGIANATO 8 11 19 1,3 1,5 1,4 57,89 1,04Addetto esperto lavorazione ceramiche, vetroceramiche e affini 3 2 5 0,5 0,3 0,4 40,00 0,72Esperto nella lavorazione artistica del vetro 1 8 9 0,2 1,1 0,7 88,89 1,60Manutentore del verde, stabili e arredi 4 1 5 0,7 0,1 0,4 20,00 0,36

INDUSTRIA ALIMENTARE 42 27 69 7,0 3,6 5,1 39,13 0,71Addetto alla panificazione 8 5 13 1,3 0,7 1,0 38,46 0,69Panificatore-pasticcere 34 22 56 5,7 3,0 4,2 39,29 0,71

INDUSTRIA TESSILE 2 5 7 0,3 0,7 0,5 71,43 1,29Addetto riciclaggio materiale di scarto aziende tessili 2 5 7 0,3 0,7 0,5 71,43 1,29

INDUSTRIA ABBIGLIAMENTO, PELLI 0 50 50 - 6,7 3,7 100,00 1,80Operatore d'abbigliamento - 42 42 - 5,7 3,1 100,00 1,80Operatrice di modelleria e taglio pelle - 8 8 - 1,1 0,6 100,00 1,80

ACCONCIATURA, ESTETICA 6 91 97 1,0 12,2 7,2 93,81 1,69Acconciatore maschile e femminile 5 48 53 0,8 6,5 4,0 90,57 1,63Estetista 1 43 44 0,2 5,8 3,3 97,73 1,76

TURISMO 0 40 40 - 5,4 3,0 100,00 1,80Addetta promozione e commercializzazione iniziative turistiche - 13 13 - 1,7 1,0 100,00 1,80Operatrice di servizi aeroportuali di accoglienza - 27 27 - 3,6 2,0 100,00 1,80

LAVORI D'UFFICIO 39 74 113 6,5 10,0 8,4 65,49 1,18Information & Communication technology - 15 15 - 2,0 1,1 100,00 1,80sistema di controllo di gestione: il controller 2 7 9 0,3 0,9 0,7 77,78 1,40Formazione all'imprenditorialità 7 - 7 1,2 - 0,5 - Operatore d'ufficio 4 6 10 0,7 0,8 0,7 60,00 1,08Operatore d'ufficio addetto contabilità generale 7 31 38 1,2 4,2 2,8 81,58 1,47Operatore informatico gestionale polivalente 7 6 13 1,2 0,8 1,0 46,15 0,83Responsabile della funzione logistica integrata 4 7 11 0,7 0,9 0,8 63,64 1,15Tecnico esperto antiinfortunistica e sicurezza sul lavoro 8 2 10 1,3 0,3 0,7 20,00 0,36

INDUSTRIA ALBERGHIERA E RISTORAZIONE 75 79 154 12,6 10,6 11,5 51,30 0,93Addetto alla gastronomia 11 17 28 1,8 2,3 2,1 60,71 1,09Addetto ai servizi ristorativi 2 12 14 0,3 1,6 1,0 85,71 1,55Addetto alla ristorazione collettiva 2 10 12 0,3 1,3 0,9 83,33 1,50Aiuto cuoco 47 22 69 7,9 3,0 5,1 31,88 0,58Banconiere prodotti alimentari 5 6 11 0,8 0,8 0,8 54,55 0,98Operatore sala bar 8 12 20 1,3 1,6 1,5 1,08

DISTRIBUZIONE COMMERCIALE 6 79 85 1,0 10,6 6,3 92,94 1,68Addetto alla distribuzione commerciale 0 42 42 5,7 3,1 100,00 1,80Addetto alle vendite - 18 18 2,4 1,3 100,00 1,80Addetto gestione punto vendita settore abbigliamento e moda - 14 14 1,9 1,0 100,00 1,80Operatore addetto alla gestione punto vendita e magazzino 6 5 11 1,0 0,7 0,8 45,45 0,82

INFORMATICA 7 6 13 1,2 0,8 1,0 46,15 0,83Esperto delle comunicazioni visive e multimediali 7 6 13 1,2 0,8 1,0 46,15 0,83

SERVIZI SOCIO-EDUCATIVI 18 221 239 3,0 29,7 17,8 92,47 1,67Addetto assistenza agli handicappati 1 13 14 0,2 1,7 1,0 92,86 1,67Assistente domiciliare agli anziani - 15 15 2,0 1,1 100,00 1,80Ausiliario socio-assistenziale 17 178 195 2,8 24,0 14,6 91,28 1,65Operatrice sociale di infanzia - 15 15 2,0 1,1 100,00 1,80

VARIE - Attività formative destinate a disabili - 45 36 81 7,5 4,8 6,0 44,44 0,80Addetto lavorazioni di assemblaggio 3 3 6 0,5 0,4 0,4 50,00 0,90Addetto servizi mensa e pulizia 2 6 8 0,3 0,8 0,6 75,00 1,35Formazione al lavoro 10 6 16 1,7 0,8 1,2 37,50 0,68Formazione disabili: lavori artigianali 11 7 18 1,8 0,9 1,3 38,89 0,70Formazione prof.le e orientamento al lavoro disabili psichici 4 2 6 0,7 0,3 0,4 33,33 0,60Formazione in postazione finalizzata all'integrazione lavorativa 5 2 7 0,8 0,3 0,5 28,57 0,52Operatore gestionale polivalente 3 5 8 0,5 0,7 0,6 62,50 1,13Utilizzo software e applicativi 7 5 12 1,2 0,7 0,9 41,67 0,75

TOTALE 597 743 1340 100,0 100,0 100,0

Page 149: IL LAVORO FEMMINILE IN PROVINCIA DI VARESE: GRADO DI ... · Cattaneo – Direttore Responsabile della RSA Villa Fiammetta Dott.ssa Chin – Human Resources della Opengate S.p.A. Italy

Tav. A3 Allievi usciti dai corsi di formazione professionale nel 1999. 0,6 Attività del Piano annuale provinciale, corsi F.S.E. Obiettivi 2 e 3 e corsi riconosciuti 2° LIVELLO - Allievi formati per sesso, settore, denominazione

Valori assoluti % colonnaM F Tot M F TOT TFT CRF

MECCANICA METALLURGIA 28 2 30 6,1 0,3 2,6 6,67 0,11Montatore attrezzista 11 - 11 2,4 - 0,9 - - Tecnico della contabilizzazione energetica 3 1 4 0,7 0,1 0,3 25,00 0,41Progettista meccanico 7 1 8 1,5 0,1 0,7 12,50 0,21Tecniche di saldatura idraulica 7 - 7 1,5 - 0,6 - - ELETTRICITA' ELETTRONICA 62 0 62 13,4 0,0 5,3 0,00 0,00Tecnico manutenzione impianti 20 - 20 4,3 - 1,7 - - Tecnico di automazione industriale 13 - 13 2,8 - 1,1 - - Tecnico di manutenzione di impianti automatizzati 10 - 10 2,2 - 0,9 - - Tecnicno di manutenzione di apparecchiature elettriche 9 - 9 2,0 - 0,8 - - Tecnico di sviluppo e manutenzione di sistemi di telecontrollo 10 - 10 2,2 - 0,9 - - EDILIZIA 43 33 76 9,3 4,7 6,5 43,42 0,72Assistente a interventi di recupero edilizio e ambientale 9 5 14 2,0 0,7 1,2 35,71 0,59Design multimediale con cad edile 7 8 15 1,5 1,1 1,3 53,33 0,88Tecniche urbanistico/catastali 3 11 14 0,7 1,6 1,2 78,57 1,30Tecnico di conservazione e di restauro d'arte 2 6 8 0,4 0,8 0,7 75,00 1,24Tecnico di gestione di progetti per l'edilizia 22 3 25 4,8 0,4 2,1 12,00 0,20LEGNO, MOBILI, ARREDAMENTO 3 12 15 0,7 1,7 1,3 80,00 1,32Esperto arredamento bioecologico 3 12 15 0,7 1,7 1,3 80,00 1,32TRASPORTI 13 1 14 2,8 0,1 1,2 7,14 0,12Operatore di indotto aeroportuale 13 1 14 2,8 0,1 1,2 7,14 0,12GRAFICA, FOTOGRAFIA, CARTOTECNICA 6 18 24 1,3 2,5 2,1 75,00 1,24Tecnico della grafica e della comunicazione visiva 1 7 8 0,2 1,0 0,7 87,50 1,45Tecnico di prestampa 5 11 16 1,1 1,6 1,4 68,75 1,14ARTIGIANATO ARTISTICO - 13 13 - 1,8 1,1 100,00 1,65Artigiano artista tradizionale - 13 13 - 1,8 1,1 100,00 1,65INDUSTRIA ALIMENTARE 5 5 10 1,1 0,7 0,9 50,00 0,83Tecnico di monitoraggio e controllo qualità 5 5 10 1,1 0,7 0,9 50,00 0,83INDUSTRIA TESSILE 2 5 7 0,4 0,7 0,6 71,43 1,18Tecnico della qualità del prodotto tessile 2 5 7 0,4 0,7 0,6 71,43 1,18INDUSTRIA ABBIGLIAMENTO, PELLI 0 47 47 0,0 6,7 4,0 100,00 1,65Disegnatore di moda - 9 9 - 1,3 0,8 100,00 1,65Disegnatore interprete tendenze moda - 12 12 - 1,7 1,0 100,00 1,65Modellista industriale 0 26 26 0,0 3,7 2,2 100,00 1,65ACCONCIATURA, ESTETICA 1 33 34 0,2 4,7 2,9 97,06 1,60Estetista (specializzazione) 1 33 34 0,2 4,7 2,9 97,06 1,60TURISMO 6 64 70 1,3 9,1 6,0 91,43 1,51Assistente congressuale - 6 6 - 0,8 0,5 100,00 1,65Operatore per l'orientamento e l'assistenza ai turisti 3 12 15 0,7 1,7 1,3 80,00 1,32Operatore turistico-ambientale - 15 15 - 2,1 1,3 100,00 1,65Tecnico di commercializzazione dei servizi turistici 3 31 34 0,7 4,4 2,9 91,18 1,51LAVORI D'UFFICIO 121 301 422 26,2 42,6 36,2 71,33 1,18Assistente agli operatori esteri 2 11 13 0,4 1,6 1,1 84,62 1,40Assistente ai servizi di comunicazione e segreteria 1 17 18 0,2 2,4 1,5 94,44 1,56Assistente alla direzione estero - settore moda 1 5 6 0,2 0,7 0,5 83,33 1,38Contabilità fiscale 3 11 14 0,7 1,6 1,2 78,57 1,30Donna imprenditrice - 14 14 - 2,0 1,2 100,00 1,65Esperto area manager mercato cinese 6 5 11 1,3 0,7 0,9 45,45 0,75Esperto di amministrazione aziendale 12 28 40 2,6 4,0 3,4 70,00 1,16Esperto di analisi e gestione dei processi decisionali 5 7 12 1,1 1,0 1,0 58,33 0,96Esperto di commercializzazione e marketing del prodotto 2 7 9 0,4 1,0 0,8 77,78 1,29Esperto di contabilità analitica e controllo di gestione 9 24 33 2,0 3,4 2,8 72,73 1,20Esperto di logistica e di economia globale 10 10 20 2,2 1,4 1,7 50,00 0,83Esperto gestione processi aziendali 13 11 24 2,8 1,6 2,1 45,83 0,76Esperto in network marketing 7 12 19 1,5 1,7 1,6 63,16 1,04Export manager 4 8 12 0,9 1,1 1,0 66,67 1,10Tecnico di controllo di gestione e budget di PMI 4 7 11 0,9 1,0 0,9 63,64 1,05Operatore addetto alla amministrazione dei condomini 6 7 13 1,3 1,0 1,1 53,85 0,89Responsabile della qualità, sicurezza, ambiente 7 3 10 1,5 0,4 0,9 30,00 0,50Tecniche di amministrazione e controllo di gestione 4 9 13 0,9 1,3 1,1 69,23 1,14Tecniche di assistenza fiscale 2 14 16 0,4 2,0 1,4 87,50 1,45Tecnico commercio estero 5 12 17 1,1 1,7 1,5 70,59 1,17Tecnico contabile con competenze informatiche 2 13 15 0,4 1,8 1,3 86,67 1,43Tecnico di amministrazione e gestione del personale 5 29 34 1,1 4,1 2,9 85,29 1,41Tecnico esperto in produzione e organizzazione del telelavoro 3 3 6 0,7 0,4 0,5 50,00 0,83Utilizzatore software gestionali 4 9 13 0,9 1,3 1,1 69,23 1,14Utilizzo software gestionale e di servizio 4 25 29 0,9 3,5 2,5 86,21 1,42

segue

Page 150: IL LAVORO FEMMINILE IN PROVINCIA DI VARESE: GRADO DI ... · Cattaneo – Direttore Responsabile della RSA Villa Fiammetta Dott.ssa Chin – Human Resources della Opengate S.p.A. Italy

Tav. A3 Allievi usciti dai corsi di formazione professionale nel 1999. Attività del Piano annuale provinciale, corsi F.S.E. Obiettivi 2 e 3 e corsi riconosciuti 2° LIVELLO - Allievi formati per sesso, settore, denominazione

Valori assoluti % colonnaM F Tot M F TOT TFT CRF

INDUSTRIA ALBERGHIERA E RISTORAZIONE 2 3 5 0,4 0,4 0,4 60,00 0,99Responsabile amm. dei servizi di ristorazione collettiva 2 3 5 0,4 0,4 0,4 60,00 0,99

ATTIVITA' PROMOZIONALI E PUBBLICITA' 25 70 95 5,4 9,9 8,1 73,68 1,22 Addetto telemktg customer satisfaction, ricerche di mercato - 10 10 - 1,4 0,9 100,00 1,65Addetto alla comunicazione di impresa integrata e multimediale 7 8 15 1,5 1,1 1,3 53,33 0,88Marketing e comunicazione 6 8 14 1,3 1,1 1,2 57,14 0,94Tecniche di comunicazione pubblicitaria 4 15 19 0,9 2,1 1,6 78,95 1,30Tecniche di marketing 4 9 13 0,9 1,3 1,1 69,23 1,14Tecnico della comunicazione e del marketing 3 14 17 0,7 2,0 1,5 82,35 1,36Tecnico della comunicazione pubblicitaria 1 6 7 0,2 0,8 0,6 85,71 1,42ECOLOGIA E AMBIENTE 16 27 43 3,5 3,8 3,7 62,79 1,04Esperto di tutela, salvaguardia e risanamento ambientale 5 10 15 1,1 1,4 1,3 66,67 1,10Operatore della tutela ambientale 1 7 8 0,2 1,0 0,7 87,50 1,45Tecnico gestione e salvaguardia risorse ambientali 7 6 13 1,5 0,8 1,1 46,15 0,76Tecnico per il monitoraggio e analisi della qualità dell'ambiente 3 4 7 0,7 0,6 0,6 57,14 0,94

INFORMATICA 118 46 164 25,6 6,5 14,1 28,05 0,46Progettazione cad per stampi materie plastiche 10 1 11 2,2 0,1 0,9 9,09 0,15Programmatore analista 13 6 19 2,8 0,8 1,6 31,58 0,52Tecniche di comunicazione informatiche e telematiche 4 4 8 0,9 0,6 0,7 50,00 0,83Tecnico cad per la meccanica e l'arredamento 6 8 14 1,3 1,1 1,2 57,14 0,94 Tecnico in architettura di rete 11 - 11 2,4 - 0,9 - - Tecnico di sviluppo di applicazioni grafiche multimediali 6 13 19 1,3 1,8 1,6 68,42 1,13Tecnico di sviluppo e manutenzione soluzioni su rete 15 1 16 3,3 0,1 1,4 6,25 0,10Tecnico di sviluppo software e gestione sistemi informatici 16 2 18 3,5 0,3 1,5 11,11 0,18Tecnico di sviluppo su sistemi multimediali 8 6 14 1,7 0,8 1,2 42,86 0,71Tecnico informatico industriale 17 1 18 3,7 0,1 1,5 5,56 0,09Tecnico multimediale 12 4 16 2,6 0,6 1,4 25,00 0,41SERVIZI SOCIO-EDUCATIVI 10 26 36 2,2 3,7 3,1 72,22 1,19Animatore sociale 4 10 14 0,9 1,4 1,2 71,43 1,18Operatore di psicologia del disagio psicofisico 1 10 11 0,2 1,4 0,9 90,91 1,50Tecniche di musicoterapia 5 6 11 1,1 0,8 0,9 54,55 0,90

TOTALE 461 706 1.167 100,0 100,0 100,0

Fonte: nostre elaborazioni dati forniti dal Settore Formazione Professionale -Provincia di Varese

Page 151: IL LAVORO FEMMINILE IN PROVINCIA DI VARESE: GRADO DI ... · Cattaneo – Direttore Responsabile della RSA Villa Fiammetta Dott.ssa Chin – Human Resources della Opengate S.p.A. Italy

Tav. A4 Allievi usciti dai corsi di formazione professionale nel 1999 Attività del Piano annuale provinciale, corsi F.S.E. Obiettivi 2 e 3 e corsi riconosciuti ALLIEVI FORMATI PER SESSO E FIGURA PROFESSIONALE CON RAGGRUPPAMENTO DELLE DENOMINAZIONI DEI CORSI IN BASE ALLA CLASSIFICAZIONE ISTAT DELLE PROFESSIONI

M F Tot M F M F TotFIGURA PROFESSIONALE % riga % colonnaImprenditori aziende private nel commercio 7 14 21 33,3 66,7 0,7 1,0 0,8Specialisti rapporti con il mercato 6 5 11 54,5 45,5 0,6 0,3 0,4Pittori, scultori, restauratori d'arte ed assimilati 2 19 21 9,5 90,5 0,2 1,3 0,8Disegnatori artistici - 21 21 - 100,0 - 1,4 0,8Tecnici informatici - programmatori 116 51 167 69,5 30,5 11,0 3,5 6,7Disegnatori industriali ed assimilati 29 23 52 55,8 44,2 2,7 1,6 2,1Elettrotecnici 19 - 19 100,0 - 1,8 - 0,8Tecnici elettronici e in telecomunicazioni 30 - 30 100,0 - 2,8 - 1,2Tecnici delle costruzioni civili e assimilati 41 27 68 60,3 39,7 3,9 1,9 2,7Altri tecnici in scienze dell'ingegneria, costruzioni e trasporti 15 5 20 75,0 25,0 1,4 0,3 0,8Tecnici della difesa dell'ambiente ed assimilati 23 30 53 43,4 56,6 2,2 2,1 2,1Segretari, archivisti, tecnici degli affari generali 8 37 45 17,8 82,2 0,8 2,6 1,8Contabili ed assimilati 48 103 151 31,8 68,2 4,5 7,1 6,0Tecnici addetti alla gestione del personale 3 3 6 50,0 50,0 0,3 0,2 0,2Altre professioni intermedie amm.ve ed organizzative 6 7 13 46,2 53,8 0,6 0,5 0,5Tecnici di vendita e distribuzione 15 38 53 28,3 71,7 1,4 2,6 2,1Tecnici del marketing 19 36 55 34,5 65,5 1,8 2,5 2,2Tecnici della pubblicità e pubbliche relazioni 9 42 51 17,6 82,4 0,9 2,9 2,0Tecnici della distribuzione commerciale 14 17 31 45,2 54,8 1,3 1,2 1,2Professioni intermedie dell'attività alberghiera 5 5 10 50,0 50,0 0,5 0,3 0,4Altre professioni intermedie delle attività turistiche 6 71 77 7,8 92,2 0,6 4,9 3,1Altre professioni intermedie dell'insegnamento 9 16 25 36,0 64,0 0,9 1,1 1,0Tecnici della stampa e dell'editoria 5 11 16 31,3 68,8 0,5 0,8 0,6Assistenti sociali ed assimilati 1 10 11 9,1 90,9 0,1 0,7 0,4Altre professioni intermedie assistenza e previdenza sociale 8 2 10 80,0 20,0 0,8 0,1 0,4Operatori su macchine di calcolo e di elaborazione dati 15 55 70 21,4 78,6 1,4 3,8 2,8Personale di segreteria 1 17 18 5,6 94,4 0,1 1,2 0,7Altro personale d'ufficio con compiti esecutivi 4 6 10 40,0 60,0 0,4 0,4 0,4Aiuto contabili e assimilati 9 45 54 16,7 83,3 0,9 3,1 2,2Personale con compiti di controllo, verifica e assimilati 2 7 9 22,2 77,8 0,2 0,5 0,4Altri impiegati con funzioni specifiche non altrove classificabili - 10 10 - 100,0 - 0,7 0,4Altri impiegati gestione stocks e amm.va dei trasporti 13 1 14 92,9 7,1 1,2 0,1 0,6Hostesses, stewards ed assimilati - 33 33 - 100,0 - 2,3 1,3Commessi e assimilati 11 85 96 11,5 88,5 1,0 5,9 3,8Cuochi in alberghi e ristoranti 62 61 123 50,4 49,6 5,9 4,2 4,9Esercenti di bar e baristi 8 12 20 40,0 60,0 0,8 0,8 0,8Professioni serv. sanitari con particolari specializzazioni (*) 17 193 210 8,1 91,9 1,6 13,3 8,4Parrucchieri, specialisti delle cure di bellezza e assimilati 7 124 131 5,3 94,7 0,7 8,6 5,2Addetti alla sorveglianza di bambini ed assimilati - 15 15 - 100,0 - 1,0 0,6Altre professioni relative a servizi personali 1 13 14 7,1 92,9 0,1 0,9 0,6Idraulici e posatori tubazioni idrauliche e di gas 23 - 23 100,0 - 2,2 - 0,9Addetti alle rifiniture delle costruzioni 4 1 5 80,0 20,0 0,4 0,1 0,2Saldatori e tagliatori a fiamma 22 - 22 100,0 - 2,1 - 0,9Attrezzisti macchine utensili ed affini 11 - 11 100,0 - 1,0 - 0,4Meccanici artigianali, riparatori/manut. automobili ed assimilati 44 - 44 100,0 - 4,2 - 1,8Meccanici e montatori macchinario fisso per lavorazioni industriali 17 - 17 100,0 - 1,6 - 0,7Installatori linee elettriche, riparatori e cavisti 82 2 84 97,6 2,4 7,8 0,1 3,4Pittori e decoratori su vetro e ceramica 4 10 14 28,6 71,4 0,4 0,7 0,6Stampatori offset e alla rotativa 29 6 35 82,9 17,1 2,7 0,4 1,4Agricoltori/lavoratori agricoli fiori/piante ornamentali 22 16 38 57,9 42,1 2,1 1,1 1,5Panettieri e pastai artigianali 42 27 69 60,9 39,1 4,0 1,9 2,8Ebanisti, falegnami, operatori macchine lavorazione del legno 17 - 17 100,0 - 1,6 - 0,7Sarti, tagliatori artigianali, modellisti e cappellai - 68 68 - 100,0 - 4,7 2,7Altri artigiani lavorazione cuoio, pelli, calzature - 8 8 - 100,0 - 0,6 0,3Operatori macchine utensili automatiche e semiautomatiche 100 - 100 100,0 - 9,5 - 4,0Altri operatori macchinari industria tessile e confezioni 2 5 7 28,6 71,4 0,2 0,3 0,3

Attività non classificabili (corsi polivalenti riservati ad utenti disabili) 45 36 81 55,6 44,4 4,3 2,5 3,2

T O T A L E G E N E R A L E 1.058 1.449 2.507 42,2 57,8 100,0 100,0 100,0

Fonte: nostre elaborazioni dati forniti dal Settore Formazione Professionale -Provincia di Varese

Page 152: IL LAVORO FEMMINILE IN PROVINCIA DI VARESE: GRADO DI ... · Cattaneo – Direttore Responsabile della RSA Villa Fiammetta Dott.ssa Chin – Human Resources della Opengate S.p.A. Italy

Tav. A5 Graduatoria delle professioni scelte dagli allievi usciti dai corsi di formazione professionale nel 1999 Attività del Piano annuale provinciale, corsi F.S.E. Obiettivi 2 e 3 e corsi riconosciuti

Valori assoluti in ordine decrescente

Classifica delle preferenze dei maschi Classifica delle preferenze delle femmineT O T A L E G E N E R A L E 1.058 T O T A L E G E N E R A L E 1.449

1 Tecnici informatici - programmatori 116 1 Professioni serv. sanitari con particolari specializzazioni 1932 Operatori macchine utensili automatiche e semiautomatiche 100 2 Parrucchieri, specialisti delle cure di bellezza e assimilati 1243 Installatori linee elettriche, riparatori e cavisti 82 3 Contabili ed assimilati 1034 Cuochi in alberghi e ristoranti 62 4 Commessi e assimilati 855 Contabili ed assimilati 48 5 Altre professioni intermedie delle attività turistiche 716 Meccanici artigianali, riparatori/manut. automobili ed assimilati 44 6 Sarti, tagliatori artigianali, modellisti e cappellai 687 Panettieri e pastai artigianali 42 7 Cuochi in alberghi e ristoranti 618 Tecnici delle costruzioni civili e assimilati 41 8 Operatori su macchine di calcolo e di elaborazione dati 559 Tecnici elettronici e in telecomunicazioni 30 9 Tecnici informatici - programmatori 5110 Disegnatori industriali ed assimilati 29 10 Aiuto contabili e assimilati 4511 Stampatori offset e alla rotativa 29 11 Tecnici della pubblicità e pubbliche relazioni 4212 Tecnici della difesa dell'ambiente ed assimilati 23 12 Tecnici di vendita e distribuzione 3813 Idraulici e posatori tubazioni idrauliche e di gas 23 13 Segretari, archivisti, tecnici degli affari generali 3714 Saldatori e tagliatori a fiamma 22 14 Tecnici del marketing 3615 Agricoltori/lavoratori agricoli fiori/piante ornamentali 22 15 Hostesses, stewards ed assimilati 3316 Elettrotecnici 19 16 Tecnici della difesa dell'ambiente ed assimilati 3017 Tecnici del marketing 19 17 Tecnici delle costruzioni civili e assimilati 2718 Meccanici e montatori macchinario fisso per lavorazioni industriali 17 18 Panettieri e pastai artigianali 2719 Ebanisti, falegnami, operatori macchine lavorazione del legno 17 19 Disegnatori industriali ed assimilati 2320 Altri tecnici in scienze dell'ingegneria, costruzioni e trasporti 15 20 Disegnatori artistici 2121 Tecnici di vendita e distribuzione 15 21 Pittori, scultori, restauratori d'arte ed assimilati 1922 Operatori su macchine di calcolo e di elaborazione dati 15 22 Tecnici della distribuzione commerciale 1723 Tecnici della distribuzione commerciale 14 23 Personale di segreteria 1724 Altri impiegati gestione stocks e amm.va dei trasporti 13 24 Altre professioni intermedie dell'insegnamento 1625 Commessi e assimilati 11 25 Agricoltori/lavoratori agricoli fiori/piante ornamentali 1626 Attrezzisti macchine utensili ed affini 11 26 Addetti alla sorveglianza di bambini ed assimilati 1527 Tecnici della pubblicità e pubbliche relazioni 9 27 Imprenditori aziende private nel commercio 1428 Altre professioni intermedie dell'insegnamento 9 28 Altre professioni relative a servizi personali 1329 Aiuto contabili e assimilati 9 29 Esercenti di bar e baristi 1230 Segretari, archivisti, tecnici degli affari generali 8 30 Tecnici della stampa e dell'editoria 1131 Altre professioni intermedie assistenza e previdenza sociale 8 31 Assistenti sociali ed assimilati 103 Esercenti di bar e baristi 8 3 Altri impiegati con funzioni specifiche non altrove classificabili 1033 Imprenditori aziende private nel commercio 7 33 Pittori e decoratori su vetro e ceramica 1034 Parrucchieri, specialisti delle cure di bellezza e assimilati 7 34 Altri artigiani lavorazione cuoio, pelli, calzature 835 Specialisti rapporti con il mercato 6 35 Altre professioni intermedie amm.ve ed organizzative 736 Altre professioni intermedie amm.ve ed organizzative 6 36 Personale con compiti di controllo, verifica e assimilati 737 Altre professioni intermedie delle attività turistiche 6 37 Altro personale d'ufficio con compiti esecutivi 638 Professioni intermedie dell'attività alberghiera 5 38 Stampatori offset e alla rotativa 639 Tecnici della stampa e dell'editoria 5 39 Specialisti rapporti con il mercato 540 Altro personale d'ufficio con compiti esecutivi 4 40 Altri tecnici in scienze dell'ingegneria, costruzioni e trasporti 541 Addetti alle rifiniture delle costruzioni 4 41 Professioni intermedie dell'attività alberghiera 542 Pittori e decoratori su vetro e ceramica 4 42 Altri operatori macchinari industria tessile e confezioni 543 Tecnici addetti alla gestione del personale 3 43 Tecnici addetti alla gestione del personale 344 Pittori, scultori, restauratori d'arte ed assimilati 2 44 Altre professioni intermedie assistenza e previdenza sociale 245 Personale con compiti di controllo, verifica e assimilati 2 45 Installatori linee elettriche, riparatori e cavisti 246 Altri operatori macchinari industria tessile e confezioni 2 46 Altri impiegati gestione stocks e amm.va dei trasporti 147 Assistenti sociali ed assimilati 1 47 Addetti alle rifiniture delle costruzioni 148 Personale di segreteria 1 48 Elettrotecnici -49 Altre professioni relative a servizi personali 1 49 Tecnici elettronici e in telecomunicazioni -50 Disegnatori artistici - 50 Idraulici e posatori tubazioni idrauliche e di gas -51 Altri impiegati con funzioni specifiche non altrove classificabili - 51 Saldatori e tagliatori a fiamma -52 Hostesses, stewards ed assimilati - 52 Attrezzisti macchine utensili ed affini -53 Professioni serv. sanitari con particolari specializzazioni - 53 Meccanici artigianali, riparatori/manut. automobili ed assimilati -54 Addetti alla sorveglianza di bambini ed assimilati - 54 Meccanici e montatori macchinario fisso per lavorazioni industriali -55 Sarti, tagliatori artigianali, modellisti e cappellai - 55 Ebanisti, falegnami, operatori macchine lavorazione del legno -56 Altri artigiani lavorazione cuoio, pelli, calzature - 56 Operatori macchine utensili automatiche e semiautomatiche -

Fonte: nostre elaborazioni dati forniti dal Settore Formazione Professionale -Provincia di Varese

Page 153: IL LAVORO FEMMINILE IN PROVINCIA DI VARESE: GRADO DI ... · Cattaneo – Direttore Responsabile della RSA Villa Fiammetta Dott.ssa Chin – Human Resources della Opengate S.p.A. Italy

Tavo

la A

6Di

pend

enti

delle

impr

ese

al 3

1.XI

I.200

1, m

ovim

enti

e ta

ssi p

revi

sti n

el 2

002

per s

etto

re d

i atti

vità

e c

lass

e di

men

sion

ale

Prov

inci

a di

Var

ese

DIPE

NDEN

TIM

OVI

MEN

TI P

REV

ISTI

AL

31.X

II.20

02TA

SSI P

REV

ISTI

NEL

200

231

.XII.

2001

(v.a

.)(v

.a.)

Ent

rate

Usci

teSa

ldo

Ent

rate

Usci

teSa

ldo

TOTA

LE19

8.68

79.

687

6.19

33.

494

4,9

3,1

1,8

INDU

STR

IA12

4.63

85.

130

3.50

61.

624

4,1

2,8

1,3

Alim

enta

re e

bev

ande

3.36

623

515

778

7,0

4,7

2,3

Tess

ile, a

bbig

liam

ento

, cuo

io e

cal

zatu

re25

.490

559

615

-56

2,2

2,4

-0,2

- te

ssili

e ab

bigl

iam

ento

23.9

7052

157

1-5

02,

22,

4-0

,2Le

gno

e m

obili

, car

taria

, edi

toria

le e

altr

e in

dust

rie

man

ifattu

riere

9.26

942

019

822

24,

52,

12,

4 -

carta

, sta

mpa

e e

dito

ria3.

144

8773

142,

82,

30,

4 -

carta

3.14

487

7314

2,8

2,3

0,4

Estr

attiv

a, c

him

ica

e go

mm

a, la

vora

zion

e m

etal

li e

prod

uzio

ne e

nerg

ia39

.620

1.62

096

765

34,

12,

41,

6 -

petro

lifer

a, c

him

ica

e de

lle m

ater

ie p

last

iche

17.4

8558

237

920

33,

32,

21,

2 -

gom

ma

e m

ater

ie p

last

iche

9.03

531

618

013

63,

52,

01,

5 -

chim

ica

e fa

rmac

eutic

a8.

450

266

199

673,

12,

40,

8 -

prod

otti

in m

etal

lo18

.682

912

470

442

4,9

2,5

2,4

- pr

oduz

ione

met

alli,

legh

e ed

ele

men

ti m

etal

lici

4.98

418

310

083

3,7

2,0

1,7

- tra

ttam

ento

e fa

bbric

azio

ne o

gget

ti e

min

uter

ia m

etal

lica

13.6

9872

937

035

95,

32,

72,

6M

ecca

nica

, ele

ttric

a ed

ele

ttron

ica,

mez

zi d

i tra

spor

to36

.001

1.35

81.

376

-18

3,8

3,8

0,0

- m

ecca

nica

e m

ezzi

di t

rasp

orto

17.2

3863

454

193

3,7

3,1

0,5

- fa

bbric

azio

ne m

acch

ine

indu

stria

li ed

elet

trodo

mes

tici

17.2

3863

454

193

3,7

3,1

0,5

- m

acch

ine

elet

trich

e ed

ele

ttron

iche

7.27

933

030

228

4,5

4,1

0,4

- fa

bbr.

mac

chin

e e

appa

recc

hiat

ure

elet

trich

e/el

ettro

nich

e7.

279

330

302

284,

54,

10,

4C

ostr

uzio

ni10

.892

938

193

745

8,6

1,8

6,8

SER

VIZI

74.0

494.

557

2.68

71.

870

6,2

3,6

2,5

Com

mer

cio

detta

glio

e in

gros

so25

.234

1.62

361

71.

006

6,4

2,4

4,0

Albe

rghi

, ris

tora

zion

e, s

ervi

zi tu

ristic

i e tr

aspo

rti

18.6

201.

204

1.07

812

66,

55,

80,

7 -

albe

rghi

, ris

tora

nti e

ser

vizi t

uris

tici

7.52

677

643

534

110

,35,

84,

5 -

trasp

orti

e at

tività

pos

tali

11.0

9442

864

3-2

153,

95,

8-1

,9C

redi

to e

ass

icur

azio

ni, i

nfor

mat

ica

e te

leco

mun

icaz

ioni

e

altr

i ser

vizi

alle

impr

ese

21.2

361.

195

630

565

5,6

3,0

2,7

- cr

edito

, ass

icur

azio

ni, s

erviz

i ope

rativ

i alle

impr

ese

10.2

1554

037

516

55,

33,

71,

6 -

serv

izi a

vanz

ati a

lle im

pres

e7.

985

460

197

263

5,8

2,5

3,3

Serv

izi a

lle p

erso

ne, i

stru

zion

e e

serv

izi s

anita

ri pr

ivat

i8.

959

535

362

173

6,0

4,0

1,9

- se

rviz

i alle

per

sone

4.47

733

999

240

7,6

2,2

5,4

CLA

SSE

DIM

ENSI

ONA

LE1-

9 di

pend

enti

48.7

244.

053

1.08

92.

964

8,3

2,2

6,1

10-4

9 di

pend

enti

55.4

151.

546

759

787

2,8

1,4

1,4

50 d

ipen

dent

i e o

ltre

94.5

484.

088

4.34

5--

4,3

4,6

--Fo

nte:

Uni

onca

mer

e - M

inis

tero

del

Lav

oro,

Sis

tem

a In

form

ativo

Exc

elsi

or, 2

002

Il se

gno

(--) i

ndic

a un

val

ore

stat

istic

amen

te n

on s

igni

ficat

ivo. I

tota

li co

mpr

endo

no c

omun

que

i dat

i non

esp

osti.

Page 154: IL LAVORO FEMMINILE IN PROVINCIA DI VARESE: GRADO DI ... · Cattaneo – Direttore Responsabile della RSA Villa Fiammetta Dott.ssa Chin – Human Resources della Opengate S.p.A. Italy

Tavo

la A

7D

ipen

dent

i del

le im

pres

e ar

tigia

ne a

l 31.

XII.2

001

mov

imen

ti e

tass

i pre

vist

i nel

200

2pe

r set

tore

di a

ttivi

Prov

inci

a di

Var

ese

DIP

END

ENTI

MO

VIM

ENTI

PR

EVIS

TI N

EL 2

002

TASS

I PR

EVIS

TI N

EL 2

002

31.X

II.20

01(v

.a.)

(v.a

.) E

ntra

teU

scite

Sald

o E

ntra

taU

scita

Sald

o

TOTA

LE A

RTI

GIA

NAT

O30

.761

2.26

676

11.

505

7,4

2,5

4,9

IND

UST

RIA

24.9

961.

766

637

1.12

97,

12,

54,

5

Alim

enta

re e

bev

ande

855

146

9848

17,1

11,5

5,6

Tess

ile, a

bbig

liam

ento

, cuo

io e

cal

zatu

re5.

342

118

130

--2,

22,

4-0

,2 -

tess

ili e

abbi

glia

men

to4.

918

104

120

--2,

12,

4-0

,3Le

gno

e m

obili

, car

taria

, edi

toria

le e

altr

e in

dust

rie

man

ifattu

riere

2.25

717

048

122

7,5

2,1

5,4

- ca

rta, s

tam

pa e

edi

toria

230

6--

62,

6--

2,6

- ca

rta23

06

--6

2,6

--2,

6Es

trat

tiva,

chi

mic

a e

gom

ma,

lavo

razi

one

met

alli

e pr

oduz

ione

en

ergi

a6.

870

533

204

329

7,8

3,0

4,8

- pe

trolif

era,

chi

mic

a e

delle

mat

erie

pla

stic

he1.

449

5710

473,

90,

73,

2 -

gom

ma

e m

ater

ie p

last

iche

1.25

454

1044

4,3

0,8

3,5

- ch

imic

a e

farm

aceu

tica

195

----

----

--1,

5 -

prod

otti

in m

etal

lo5.

101

447

180

267

8,8

3,5

5,2

- pr

oduz

ione

met

alli,

legh

e ed

ele

men

ti m

etal

lici

1.05

674

1757

7,0

1,6

5,4

- tra

ttam

ento

e fa

bbric

azio

ne o

gget

ti e

min

uter

ia m

etal

lica

4.04

537

316

321

09,

24,

05,

2

Mec

cani

ca, e

lettr

ica

ed e

lettr

onic

a, m

ezzi

di t

rasp

orto

3.24

714

633

113

4,5

1,0

3,5

- m

ecca

nica

e m

ezzi

di t

rasp

orto

1.19

750

644

4,2

0,5

3,7

- fa

bbric

azio

ne m

acch

ine

indu

stria

li ed

ele

ttrod

omes

tici

1.19

750

644

4,2

0,5

3,7

- m

acch

ine

elet

trich

e ed

ele

ttron

iche

1.50

368

2048

4,5

1,3

3,2

- fa

bbr.

mac

chin

e e

appa

recc

hiat

ure

elet

trich

e/el

ettro

nich

e1.

503

6820

484,

51,

33,

2C

ostr

uzio

ni6.

425

653

124

529

10,2

1,9

8,2

SER

VIZI

5.76

550

012

437

68,

72,

26,

5

Com

mer

cio

detta

glio

e in

gros

so1.

784

155

3412

18,

71,

96,

8Al

berg

hi, r

isto

razi

one,

ser

vizi

turis

tici e

tras

port

i66

349

1435

7,4

2,1

5,3

- al

berg

hi, r

isto

rant

i e s

ervi

zi tu

ristic

i30

----

----

--6,

7 -

trasp

orti

e at

tività

pos

tali

633

4714

337,

42,

25,

2Se

rviz

i alle

impr

ese

1.58

377

2948

4,9

1,8

3,0

Serv

izi a

lle p

erso

ne1.

735

219

4717

212

,62,

79,

9

Font

e: U

nion

cam

ere

- Min

iste

ro d

el L

avor

o, S

iste

ma

Info

rmat

ivo

Exce

lsio

r, 20

02

Il se

gno

(--) i

ndic

a un

val

ore

stat

istic

amen

te n

on s

igni

ficat

ivo.

I to

tali

com

pren

dono

com

unqu

e i d

ati n

on e

spos

ti.

Page 155: IL LAVORO FEMMINILE IN PROVINCIA DI VARESE: GRADO DI ... · Cattaneo – Direttore Responsabile della RSA Villa Fiammetta Dott.ssa Chin – Human Resources della Opengate S.p.A. Italy

Tavo

la A

8Sa

ldo

occu

pazi

onal

e e

tass

o di

var

iazi

one

prev

isto

dal

le im

pres

e pe

r il 2

002

per s

etto

re d

i atti

vità

,cl

asse

dim

ensi

onal

e e

livel

lo d

i inq

uadr

amen

to. P

rovi

ncia

di V

ares

e SALD

O P

REV

ISTO

AL

31.X

II.20

02 (v

.a.)

TASS

O D

I VAR

IAZI

ONE

PR

EVIS

TO N

EL 2

002

Dirig

enti

Qua

dri,

imp.

Ope

rai e

per

s.Di

rigen

tiQ

uadr

i, im

p.O

pera

i e p

ers.

e te

cnic

ino

n qu

alifi

cato

TOTA

LEe

tecn

ici

non

qual

ifica

toTO

TALE

TOTA

LE-7

1.12

42.

377

3.49

4-0

,31,

61,

91,

8IN

DUST

RIA

824

81.

368

1.62

40,

40,

71,

51,

3Al

imen

tare

e b

evan

de-1

2554

78-1

,32,

82,

32,

3Te

ssile

, abb

iglia

men

to, c

uoio

e c

alza

ture

0-2

3-3

3-5

60,

0-0

,5-0

,2-0

,2 -

tess

ili e

abbi

glia

men

to0

-12

-38

-50

0,0

-0,3

-0,2

-0,2

Legn

o e

mob

ili, c

arta

ria, e

dito

riale

e a

ltre

indu

strie

man

ifattu

riere

139

182

222

1,1

1,8

2,6

2,4

- ca

rta, s

tam

pa e

edi

toria

12

1114

2,3

0,3

0,5

0,4

- ca

rta1

211

142,

30,

30,

50,

4Es

trat

tiva,

chi

mic

a e

gom

ma,

lavo

razi

one

met

alli

e pr

oduz

ione

ene

rgia

211

653

565

30,

31,

01,

91,

6 -

petro

lifer

a, c

him

ica

e de

lle m

ater

ie p

last

iche

365

135

203

0,6

1,0

1,3

1,2

- go

mm

a e

mat

erie

pla

stic

he1

2411

113

60,

81,

41,

51,

5 -

chim

ica

e fa

rmac

eutic

a2

4124

670,

60,

90,

70,

8 -

prod

otti

in m

etal

lo-1

6437

944

2-0

,41,

72,

62,

4 -

prod

uzio

ne m

etal

li, le

ghe

ed e

lem

enti

met

allic

i1

874

831,

20,

81,

91,

7 -

tratta

men

to e

fabb

ricaz

ione

ogg

etti

e m

inut

eria

met

allic

a-2

5630

535

9-1

,32,

12,

82,

6M

ecca

nica

, ele

ttric

a ed

ele

ttron

ica,

mez

zi d

i tra

spor

to6

10-3

4-1

80,

90,

1-0

,20,

0 -

mec

cani

ca e

mez

zi d

i tra

spor

to-2

3560

93-0

,60,

60,

50,

5 -

fabb

ricaz

ione

mac

chin

e in

dust

riali e

d el

ettro

dom

estic

i-2

3560

93-0

,60,

60,

50,

5 -

mac

chin

e el

ettri

che

ed e

lettr

onic

he3

124

282,

90,

00,

50,

4 -

fabb

r. m

acch

ine

e ap

pare

cchi

atur

e el

ettri

che/

elet

troni

che

31

2428

2,9

0,0

0,5

0,4

Cos

truz

ioni

081

664

745

0,0

5,4

7,1

6,8

SER

VIZI

-15

876

1.00

91.

870

-2,1

2,3

2,8

2,5

Com

mer

cio

detta

glio

e in

gros

so0

555

451

1.00

60,

04,

23,

84,

0Al

berg

hi, r

isto

razi

one,

ser

vizi

turis

tici e

tras

port

i-7

-116

249

126

-6,5

-1,7

2,1

0,7

- al

berg

hi, r

isto

rant

i e s

erviz

i tur

istic

i1

3430

634

12,

92,

25,

24,

5 -

trasp

orti

e at

tività

pos

tali

-8-1

50-5

7-2

15-1

1,1

-2,8

-1,0

-1,9

Cre

dito

e a

ssic

uraz

ioni

, inf

orm

atic

a e

tele

com

unic

azio

ni e

altr

i ser

vizi

alle

impr

ese

-837

020

356

5-2

,22,

63,

12,

7 -

cred

ito, a

ssic

uraz

ioni

, ser

vizi o

pera

tivi a

lle im

pres

e-9

5412

016

5-3

,20,

93,

31,

6 -

serv

izi a

vanz

ati a

lle im

pres

e1

207

5526

31,

43,

72,

33,

3Se

rviz

i alle

per

sone

, ist

ruzi

one

e se

rviz

i san

itari

priv

ati

067

106

173

0,0

2,0

1,9

1,9

- se

rviz

i alle

per

sone

028

212

240

0,0

3,8

5,7

5,4

CLA

SSE

DIM

ENSI

ONA

LE1-

9 di

pend

enti

085

22.

112

2.96

40,

05,

56,

46,

110

-49

dipe

nden

ti0

240

547

787

0,0

1,5

1,4

1,4

50 d

ipen

dent

i e o

ltre

-732

-282

-257

-0,4

0,1

-0,5

-0,3

Font

e: U

nion

cam

ere

- Min

iste

ro d

el L

avor

o, S

iste

ma

Info

rmat

ivo E

xcel

sior

, 200

2Il

segn

o (--

) ind

ica

un v

alor

e st

atis

ticam

ente

non

sig

nific

ativo

. I to

tali

com

pren

dono

com

unqu

e i d

ati n

on e

spos

ti.

Page 156: IL LAVORO FEMMINILE IN PROVINCIA DI VARESE: GRADO DI ... · Cattaneo – Direttore Responsabile della RSA Villa Fiammetta Dott.ssa Chin – Human Resources della Opengate S.p.A. Italy

Tavo

la A

9As

sunz

ioni

pre

vist

e da

lle im

pres

e pe

r il 2

002

per g

rand

i gru

ppi p

rofe

ssio

nali

(sec

ondo

la c

lass

ifica

zion

e IS

CO

), se

ttore

di a

ttivi

tàe

clas

se d

imen

sion

ale

Prov

inci

a di

Var

ese

TOTA

LEAS

SUNZ

IONI

dirig

enti

prof

ess.

prof

ess.

prof

.ese

c.pr

ofes

s.op

erai

cond

utt.

pers

onal

e20

02e

inte

llett.

tecn

iche

amm

in. e

vend

ita e

spec

ializ

-im

pian

ti e

non

(v.a

.)di

retto

risc

ient

if.ge

stio

nese

rv. f

am.

zati

(*)

mac

chin

equ

alifi

cato

TOTA

LE9.

687

0,3

3,5

12,2

9,7

20,7

25,3

16,4

11,9

INDU

STR

IA5.

130

0,5

2,9

12,1

5,2

2,5

39,9

27,7

9,2

Alim

enta

re e

bev

ande

235

0,0

3,4

11,5

7,7

46,4

21,7

3,4

6,0

Tess

ile, a

bbig

liam

ento

, cuo

io e

cal

zatu

re55

90,

22,

06,

83,

90,

020

,260

,16,

8 -

tess

ili e

abbi

glia

men

to52

10,

21,

27,

33,

80,

018

,861

,47,

3

Legn

o e

mob

ili, c

arta

ria, e

dito

riale

e a

ltre

indu

strie

man

ifattu

riere

420

0,2

1,0

14,5

1,7

0,5

50,5

24,3

7,4

- ca

rta, s

tam

pa e

edi

toria

871,

13,

416

,10,

01,

13,

440

,234

,5 -

carta

871,

13,

416

,10,

01,

13,

440

,234

,5Es

trat

tiva,

chi

mic

a e

gom

ma,

lavo

razi

one

met

alli

e pr

oduz

ione

en

ergi

a1.

620

0,5

4,3

13,9

2,8

0,5

39,2

33,4

5,4

- pe

trolif

era,

chi

mic

a e

delle

mat

erie

pla

stic

he58

21,

08,

918

,75,

50,

23,

855

,06,

9 -

gom

ma

e m

ater

ie p

last

iche

316

0,3

1,3

9,5

2,8

0,3

5,4

72,5

7,9

- ch

imic

a e

farm

aceu

tica

266

1,9

18,0

29,7

8,6

0,0

1,9

34,2

5,6

- pr

odot

ti in

met

allo

912

0,2

1,1

11,1

1,1

0,8

64,1

20,0

1,6

- pr

oduz

ione

met

alli,

legh

e ed

ele

men

ti m

etal

lici

183

0,5

1,1

9,8

1,1

0,0

85,2

0,5

1,6

- tra

ttam

ento

e fa

bbric

azio

ne o

gget

ti e

min

uter

ia m

etal

lica

729

0,1

1,1

11,4

1,1

1,0

58,8

24,8

1,6

Mec

cani

ca, e

lettr

ica

ed e

lettr

onic

a, m

ezzi

di t

rasp

orto

1.35

81,

24,

019

,95,

70,

727

,131

,89,

6 -

mec

cani

ca e

mez

zi d

i tra

spor

to63

40,

31,

115

,83,

80,

031

,446

,51,

1 -

fabb

ricaz

ione

mac

chin

e in

dust

riali e

d el

ettro

dom

estic

i63

40,

31,

115

,83,

80,

031

,446

,51,

1 -

mac

chin

e el

ettri

che

ed e

lettr

onic

he33

00,

63,

625

,82,

40,

032

,413

,621

,5 -

fabb

r. m

acch

ine

e ap

pare

cchi

atur

e el

ettri

che/

elet

troni

che

330

0,6

3,6

25,8

2,4

0,0

32,4

13,6

21,5

Cos

truz

ioni

938

0,0

0,0

0,0

10,2

0,0

71,3

0,0

18,4

SER

VIZI

4.55

70,

14,

212

,414

,741

,28,

83,

714

,9C

omm

erci

o de

ttagl

io e

ingr

osso

1.62

30,

02,

17,

87,

656

,015

,50,

310

,7Al

berg

hi, r

isto

razi

one,

ser

vizi

turis

tici e

tras

port

i1.

204

0,1

0,2

6,1

14,0

48,0

0,7

12,1

18,6

- al

berg

hi, r

isto

rant

i e s

erviz

i tur

istic

i77

60,

10,

13,

29,

966

,80,

30,

019

,6 -

trasp

orti

e at

tività

pos

tali

428

0,0

0,5

11,4

21,5

14,0

1,6

34,1

16,8

Cre

dito

e a

ssic

uraz

ioni

, inf

orm

atic

a e

tele

com

unic

azio

ni e

altr

i se

rviz

i alle

impr

ese

1.19

50,

310

,321

,930

,56,

910

,91,

617

,6 -

cred

ito, a

ssic

uraz

ioni

, ser

vizi o

pera

tivi a

lle im

pres

e54

00,

21,

911

,331

,39,

410

,70,

035

,2 -

serv

izi a

vanz

ati a

lle im

pres

e46

00,

414

,327

,828

,37,

013

,74,

14,

3Se

rviz

i alle

per

sone

, ist

ruzi

one

e se

rviz

i san

itari

priv

ati

535

0,0

6,2

18,7

2,2

57,4

2,1

0,0

13,5

- se

rviz

i alle

per

sone

339

0,0

5,9

1,5

3,5

69,6

3,2

0,0

16,2

CLA

SSE

DIM

ENSI

ONA

LE1-

9 di

pend

enti

4.05

30,

02,

19,

89,

521

,738

,67,

910

,310

-49

dipe

nden

ti1.

546

0,0

4,1

12,5

6,5

11,8

28,7

26,4

10,0

50 d

ipen

dent

i e o

ltre

4.08

80,

74,

714

,511

,023

,110

,821

,014

,2Fo

nte:

Uni

onca

mer

e - M

inis

tero

del

Lav

oro,

Sis

tem

a In

form

ativo

Exc

elsi

or, 2

002

(*) I

n qu

esto

gra

nde

grup

po s

ono

stat

i ins

eriti

i gi

ardi

nier

i e i

vivai

sti a

nche

se

clas

sific

ati d

a IS

CO

nel

la c

ateg

oria

611

3 (L

avor

ator

i spe

cial

izza

ti ne

ll'agr

icol

tura

e n

ella

pes

ca)

Il se

gno

(--) i

ndic

a un

val

ore

stat

istic

amen

te n

on s

igni

ficat

ivo. I

tota

li co

mpr

endo

no c

omun

que

i dat

i non

esp

osti.

di c

ui: (

valo

ri %

)

Page 157: IL LAVORO FEMMINILE IN PROVINCIA DI VARESE: GRADO DI ... · Cattaneo – Direttore Responsabile della RSA Villa Fiammetta Dott.ssa Chin – Human Resources della Opengate S.p.A. Italy

Tavo

la A

10As

sunz

ioni

pre

vist

e da

lle im

pres

e pe

r il 2

002

per l

ivel

lo d

i ist

ruzi

one,

set

tore

di a

ttivi

tà e

cla

sse

dim

ensi

onal

ePr

ovin

cia

di V

ares

eTO

TALE

TITO

LO

ISTR

UZIO

NE E

QUA

LIFI

CA

PRO

FESS

.SC

UOLA

ASSU

NZIO

NIUN

IVER

SITA

RIO

di c

ui:

di c

ui:

DELL

'20

02To

tale

spec

. pos

t-To

tale

istr

uzio

nequ

alifi

caO

BBLI

GO

(v.a

.)di

plom

apr

ofes

s.pr

ofes

s.TO

TALE

9.68

76,

028

,94,

629

,916

,913

,135

,1

INDU

STR

IA5.

130

4,6

21,0

4,2

35,1

18,7

16,4

39,3

Alim

enta

re e

bev

ande

235

1,7

33,6

4,3

35,7

35,7

0,0

28,9

Tess

ile, a

bbig

liam

ento

, cuo

io e

cal

zatu

re55

91,

612

,23,

626

,818

,48,

459

,4 -

tess

ili e

abbi

glia

men

to52

10,

812

,73,

825

,117

,18,

161

,4

Legn

o e

mob

ili, c

arta

ria, e

dito

riale

e a

ltre

indu

strie

man

ifattu

riere

420

1,7

16,9

2,1

38,1

20,0

18,1

43,3

- ca

rta, s

tam

pa e

edi

toria

878,

024

,110

,313

,81,

112

,654

,0 -

carta

878,

024

,110

,313

,81,

112

,654

,0

Estr

attiv

a, c

him

ica

e go

mm

a, la

vora

zion

e m

etal

li e

prod

uzio

ne e

nerg

ia1.

620

8,0

18,3

5,1

43,0

25,7

17,3

30,6

- pe

trolif

era,

chi

mic

a e

delle

mat

erie

pla

stic

he58

214

,125

,15,

516

,76,

510

,144

,2 -

gom

ma

e m

ater

ie p

last

iche

316

2,2

16,5

7,0

17,4

8,5

8,9

63,9

- ch

imic

a e

farm

aceu

tica

266

28,2

35,3

3,8

15,8

4,1

11,7

20,7

- pr

odot

ti in

met

allo

912

4,4

12,1

3,8

64,3

40,0

24,2

19,3

- pr

oduz

ione

met

alli,

legh

e ed

ele

men

ti m

etal

lici

183

1,6

14,8

11,5

53,6

20,2

33,3

30,1

- tra

ttam

ento

e fa

bbric

azio

ne o

gget

ti e

min

uter

ia m

etal

lica

729

5,1

11,4

1,9

66,9

45,0

21,9

16,6

Mec

cani

ca, e

lettr

ica

ed e

lettr

onic

a, m

ezzi

di t

rasp

orto

1.35

86,

337

,46,

838

,110

,827

,318

,1 -

mec

cani

ca e

mez

zi d

i tra

spor

to63

42,

427

,30,

956

,910

,446

,513

,4 -

fabb

ricaz

ione

mac

chin

e in

dust

riali e

d el

ettro

dom

estic

i63

42,

427

,30,

956

,910

,446

,513

,4 -

mac

chin

e el

ettri

che

ed e

lettr

onic

he33

06,

133

,011

,236

,423

,313

,024

,5 -

fabb

r. m

acch

ine

e ap

pare

cchi

atur

e el

ettri

che/

elet

troni

che

330

6,1

33,0

11,2

36,4

23,3

13,0

24,5

Cos

truz

ioni

938

0,0

5,8

0,0

20,3

13,4

6,8

74,0

SER

VIZI

4.55

77,

637

,85,

124

,214

,89,

330

,4C

omm

erci

o de

ttagl

io e

ingr

osso

1623

1,9

47,0

3,0

24,8

16,4

8,4

26,2

Albe

rghi

, ris

tora

zion

e, s

ervi

zi tu

ristic

i e tr

aspo

rti

1204

0,7

27,6

2,5

28,2

9,9

18,4

43,4

- al

berg

hi, r

isto

rant

i e s

erviz

i tur

istic

i77

60,

315

,22,

141

,114

,626

,543

,4 -

trasp

orti

e at

tività

pos

tali

428

1,6

50,0

3,3

4,9

1,4

3,5

43,5

Cre

dito

e a

ssic

uraz

ioni

, inf

orm

atic

a e

tele

com

unic

azio

ni e

altr

i ser

vizi

alle

im

pres

e11

9516

,747

,510

,55,

22,

72,

530

,5 -

cred

ito, a

ssic

uraz

ioni

, ser

vizi o

pera

tivi a

lle im

pres

e54

018

,929

,49,

31,

10,

01,

150

,6 -

serv

izi a

vanz

ati a

lle im

pres

e46

012

,657

,814

,69,

64,

35,

220

,0Se

rviz

i alle

per

sone

, ist

ruzi

one

e se

rviz

i san

itari

priv

ati

535

20,0

11,4

5,6

55,3

48,2

7,1

13,3

- se

rviz

i alle

per

sone

339

5,6

5,6

1,5

72,9

61,7

11,2

15,9

CLA

SSE

DIM

ENSI

ONA

LE1-

9 di

pend

enti

4053

2,0

25,0

2,0

35,6

22,6

13,0

37,5

10-4

9 di

pend

enti

1546

3,9

25,2

3,3

24,1

15,9

8,2

46,8

50 d

ipen

dent

i e o

ltre

4088

10,8

34,2

7,7

26,6

11,6

15,0

28,4

Font

e: U

nion

cam

ere

- Min

iste

ro d

el L

avor

o, S

iste

ma

Info

rmat

ivo E

xcel

sior

, 200

2

Il se

gno

(--) i

ndic

a un

val

ore

stat

istic

amen

te n

on s

igni

ficat

ivo. I

tota

li co

mpr

endo

no c

omun

que

i dat

i non

esp

osti.

DIPL

OM

A

Page 158: IL LAVORO FEMMINILE IN PROVINCIA DI VARESE: GRADO DI ... · Cattaneo – Direttore Responsabile della RSA Villa Fiammetta Dott.ssa Chin – Human Resources della Opengate S.p.A. Italy

Tavo

la A

11As

sunz

ioni

pre

vist

e da

lle im

pres

e pe

r il 2

002

cons

ider

ate

di d

iffic

ile re

perim

ento

e m

otiv

i del

la d

iffic

oltà

, pe

r set

tore

di a

ttivi

tà e

cla

sse

dim

ensi

onal

ePr

ovin

cia

di V

ares

eM

OTI

VI D

ELLA

DIF

FIC

OLT

A' D

I R

EPER

IMEN

TO (v

alor

i %)

man

canz

am

anca

nza

livel

li re

trib

.rid

otta

altr

iTO

TALE

200

2%

su

tota

lest

ruttu

requ

alifi

caz.

non

adeg

uati

pres

enza

mot

ivi

(v.a

.)as

sunz

ioni

form

ativ

ene

cess

aria

alle

asp

etta

tive

figur

aTO

TALE

3.60

737

,28,

032

,42,

247

,110

,4

INDU

STR

IA2.

161

42,1

9,7

30,5

2,0

46,9

10,9

Alim

enta

re e

bev

ande

165

70,2

0,0

8,5

17,0

25,5

49,1

Tess

ile, a

bbig

liam

ento

, cuo

io e

cal

zatu

re21

137

,70,

941

,70,

055

,91,

4 -

tess

ili e

abbi

glia

men

to20

539

,31,

042

,40,

055

,11,

5

Legn

o e

mob

ili, c

arta

ria, e

dito

riale

e a

ltre

indu

strie

man

ifattu

riere

251

59,8

10,4

17,1

0,0

57,0

15,5

- ca

rta, s

tam

pa e

edi

toria

3135

,69,

73,

20,

045

,241

,9 -

carta

3135

,69,

73,

20,

045

,241

,9Es

trat

tiva,

chi

mic

a e

gom

ma,

lavo

razi

one

met

alli

e pr

oduz

ione

en

ergi

a72

844

,915

,028

,21,

845

,79,

3 -

petro

lifer

a, c

him

ica

e de

lle m

ater

ie p

last

iche

183

31,4

14,8

26,8

0,5

51,9

6,0

- go

mm

a e

mat

erie

pla

stic

he95

30,1

22,1

23,2

1,1

43,2

10,5

- ch

imic

a e

farm

aceu

tica

8833

,16,

830

,70,

061

,41,

1 -

prod

otti

in m

etal

lo49

454

,216

,626

,32,

444

,110

,5 -

prod

uzio

ne m

etal

li, le

ghe

ed e

lem

enti

met

allic

i11

160

,76,

321

,60,

025

,246

,8 -

tratta

men

to e

fabb

ricaz

ione

ogg

etti

e m

inut

eria

met

allic

a38

352

,519

,627

,73,

149

,60,

0M

ecca

nica

, ele

ttric

a ed

ele

ttron

ica,

mez

zi d

i tra

spor

to57

842

,612

,528

,20,

557

,41,

4 -

mec

cani

ca e

mez

zi d

i tra

spor

to25

740

,57,

422

,60,

869

,30,

0 -

fabb

ricaz

ione

mac

chin

e in

dust

riali e

d el

ettro

dom

estic

i25

740

,57,

422

,60,

869

,30,

0 -

mac

chin

e el

ettri

che

ed e

lettr

onic

he10

531

,80,

061

,00,

038

,11,

0 -

fabb

r. m

acch

ine

e ap

pare

cchi

atur

e el

ettri

che/

elet

troni

che

105

31,8

0,0

61,0

0,0

38,1

1,0

Cos

truz

ioni

228

24,3

0,0

64,0

0,0

20,2

15,8

SER

VIZI

1.44

631

,75,

535

,22,

447

,39,

6C

omm

erci

o de

ttagl

io e

ingr

osso

493

30,4

5,5

45,0

2,4

46,0

1,0

Albe

rghi

, ris

tora

zion

e, s

ervi

zi tu

ristic

i e tr

aspo

rti

345

28,7

2,9

31,6

0,9

53,0

11,6

- al

berg

hi, r

isto

rant

i e s

erviz

i tur

istic

i17

622

,75,

713

,10,

069

,311

,9 -

trasp

orti

e at

tività

pos

tali

169

39,5

0,0

50,9

1,8

36,1

11,2

Cre

dito

e a

ssic

uraz

ioni

, inf

orm

atic

a e

tele

com

unic

azio

ni e

altr

i se

rviz

i alle

impr

ese

353

29,5

8,5

27,2

0,6

53,8

9,9

- cr

edito

, ass

icur

azio

ni, s

erviz

i ope

rativ

i alle

impr

ese

8215

,20,

028

,00,

045

,126

,8 -

serv

izi a

vanz

ati a

lle im

pres

e14

832

,220

,332

,41,

443

,22,

7Se

rviz

i alle

per

sone

, ist

ruzi

one

e se

rviz

i san

itari

priv

ati

255

47,7

5,1

32,2

6,7

32,9

23,1

- se

rviz

i alle

per

sone

152

44,8

0,0

34,2

0,0

27,0

38,8

CLA

SSE

DIM

ENSI

ONA

LE1-

9 di

pend

enti

1.58

739

,28,

239

,62,

536

,912

,810

-49

dipe

nden

ti59

538

,511

,126

,22,

243

,716

,850

dip

ende

nti e

oltr

e1.

425

34,9

6,5

26,9

1,8

59,9

5,0

Font

e: U

nion

cam

ere

- Min

iste

ro d

el L

avor

o, S

iste

ma

Info

rmat

ivo E

xcel

sior

, 200

2

Il se

gno

(--) i

ndic

a un

val

ore

stat

istic

amen

te n

on s

igni

ficat

ivo. I

tota

li co

mpr

endo

no c

omun

que

i dat

i non

esp

osti.

ASSU

NZIO

NI C

ONS

IDER

ATE

DI D

IFFI

CIL

E R

EPER

IMEN

TO

Page 159: IL LAVORO FEMMINILE IN PROVINCIA DI VARESE: GRADO DI ... · Cattaneo – Direttore Responsabile della RSA Villa Fiammetta Dott.ssa Chin – Human Resources della Opengate S.p.A. Italy

Tavo

la A

12As

sunz

ioni

pre

vist

e da

lle im

pres

e pe

r il 2

002,

in c

ompl

esso

e s

econ

do l'

espe

rienz

a ric

hies

ta, p

er g

rand

i gru

ppi p

rofe

ssio

nali

(sec

ondo

la c

lass

ifica

zion

e IS

CO

) e m

acro

setto

re d

i atti

vità

Prov

inci

a di

Var

ese

TOTA

LE A

SSUN

ZIO

NIdi

cui

con

spe

cific

a es

perie

nza

(% s

ul to

t.)PR

EVIS

TE 2

002

prof

essi

onal

ene

llo s

tess

oTO

TALE

setto

re(v

.a.)

(%)

TOTA

LE9.

687

10

0,0

16,0

29,7

45,8

Dirig

enti,

impi

egat

i con

ele

vata

spe

cial

izza

zion

e e

tecn

ici

1.55

4

16,0

30,8

37,2

68,0

1D

irige

nti e

dire

ttori

30

0,3

40,0

53,3

93,3

2Pr

ofes

sion

i int

elle

ttual

i, sc

ient

ifich

e e

di e

leva

ta s

peci

aliz

zazi

one

340

3,5

27,4

28,5

55,9

3Pr

ofes

sion

i tec

nich

e1.

184

12

,231

,639

,370

,9Im

pieg

ati e

secu

tivi,

adde

tti v

endi

te e

ser

vizi

alle

fam

iglie

2.94

1

30,4

11,9

25,5

37,4

4Pr

ofes

sion

i ese

cutiv

e re

lativ

e al

l'am

min

istra

zion

e e

gest

ione

935

9,7

13,4

25,9

39,3

5Pr

ofes

sion

i rel

ative

alle

ven

dite

e a

i ser

vizi p

er le

fam

iglie

2.00

6

20,7

11,2

25,3

36,5

Ope

rai s

peci

aliz

zati

e co

ndut

tori

di im

pian

ti e

mac

chin

e4.

039

41

,717

,334

,151

,46

Ope

rai s

peci

aliz

zati

(*)

2.45

0

25,3

21,1

37,8

58,9

7C

ondu

ttori

di im

pian

ti, o

pera

tori

di m

acch

inar

i fis

si e

mob

ili1.

589

16

,411

,328

,439

,7Pe

rson

ale

non

qual

ifica

to1.

153

11

,92,

415

,017

,4

di c

ui

INDU

STR

IA5.

130

10

0,0

14,4

33,2

47,7

Dirig

enti,

impi

egat

i con

ele

vata

spe

cial

izza

zion

e e

tecn

ici

794

15,5

26,8

39,4

66,2

1D

irige

nti e

dire

ttori

26

0,5

38,5

53,8

92,3

2Pr

ofes

sion

i int

elle

ttual

i, sc

ient

ifich

e e

di e

leva

ta s

peci

aliz

zazi

one

147

2,9

32,7

24,5

57,1

3Pr

ofes

sion

i tec

nich

e62

1

12

,125

,042

,467

,3Im

pieg

ati e

secu

tivi,

adde

tti v

endi

te e

ser

vizi

alle

fam

iglie

395

7,7

6,3

24,3

30,6

4Pr

ofes

sion

i ese

cutiv

e re

lativ

e al

l'am

min

istra

zion

e e

gest

ione

266

5,2

9,0

36,1

45,1

5Pr

ofes

sion

i rel

ative

alle

ven

dite

e a

i ser

vizi p

er le

fam

iglie

129

2,5

0,8

0,0

0,8

Ope

rai s

peci

aliz

zati

e co

ndut

tori

di im

pian

ti e

mac

chin

e3.

467

67

,614

,034

,048

,06

Ope

rai s

peci

aliz

zati

(*)

2.04

8

39,9

18,4

38,8

57,2

7C

ondu

ttori

di im

pian

ti, o

pera

tori

di m

acch

inar

i fis

si e

mob

ili1.

419

27

,77,

827

,034

,7Pe

rson

ale

non

qual

ifica

to47

4

9,

23,

624

,728

,3

di c

ui

SER

VIZI

4.55

7

100,

017

,825

,843

,6Di

rigen

ti, im

pieg

ati c

on e

leva

ta s

peci

aliz

zazi

one

e te

cnic

i76

0

16

,735

,034

,969

,91

Diri

gent

i e d

iretto

ri--

----

----

2Pr

ofes

sion

i int

elle

ttual

i, sc

ient

ifich

e e

di e

leva

ta s

peci

aliz

zazi

one

193

4,2

23,3

31,6

54,9

3Pr

ofes

sion

i tec

nich

e56

3

12

,438

,935

,974

,8Im

pieg

ati e

secu

tivi,

adde

tti v

endi

te e

ser

vizi

alle

fam

iglie

2.54

6

55,9

12,8

25,7

38,5

4Pr

ofes

sion

i ese

cutiv

e re

lativ

e al

l'am

min

istra

zion

e e

gest

ione

669

14,7

15,1

21,8

36,9

5Pr

ofes

sion

i rel

ative

alle

ven

dite

e a

i ser

vizi p

er le

fam

iglie

1.87

7

41,2

11,9

27,1

39,0

Ope

rai s

peci

aliz

zati

e co

ndut

tori

di im

pian

ti e

mac

chin

e57

2

12

,636

,935

,071

,96

Ope

rai s

peci

aliz

zati

(*)

402

8,8

35,1

32,8

67,9

7C

ondu

ttori

di im

pian

ti, o

pera

tori

di m

acch

inar

i fis

si e

mob

ili17

0

3,

741

,240

,081

,2Pe

rson

ale

non

qual

ifica

to67

9

14

,91,

68,

29,

9Fo

nte:

Uni

onca

mer

e - M

inis

tero

del

Lav

oro,

Sis

tem

a In

form

ativo

Exc

elsi

or, 2

002

(*) I

n qu

esto

gra

nde

grup

po s

ono

stat

i ins

eriti

i gi

ardi

nier

i e i

vivai

sti a

nche

se

clas

sific

ati d

a IS

CO

nel

la c

ateg

oria

611

3 (L

avor

ator

i spe

cial

izza

ti ne

ll'agr

icol

tura

e n

ella

pes

ca)

Il se

gno

(--) i

ndic

a un

val

ore

stat

istic

amen

te n

on s

igni

ficat

ivo. I

tota

li co

mpr

endo

no c

omun

que

i dat

i non

esp

osti.

Page 160: IL LAVORO FEMMINILE IN PROVINCIA DI VARESE: GRADO DI ... · Cattaneo – Direttore Responsabile della RSA Villa Fiammetta Dott.ssa Chin – Human Resources della Opengate S.p.A. Italy

Tavo

la A

13As

sunz

ioni

pre

vist

e da

lle im

pres

e pe

r il 2

002,

per

live

llo d

i ist

ruzi

one,

indi

rizzi

form

ativ

i e c

arat

teris

tiche

rich

iest

ePr

ovin

cia

di V

ares

eTO

TALE

di c

ui: (

valo

ri %

)AS

SUNZ

IONI

richi

esta

richi

esta

con

osce

nza

2002

Tota

leco

n co

rsi

con

cors

ico

nco

nosc

.in

form

atic

a co

me

(v.a

.)es

tern

iin

tern

iaf

fianc

am.

lingu

eut

ilizz

ator

epr

ogra

mm

at.

TOTA

LE G

ENER

ALE

9.68

7

46

,619

,132

,920

,420

,531

,02,

2LI

CEN

ZA M

EDIA

/SC

UOLA

DEL

L'O

BBLI

GO

3.40

3

39

,911

,319

,325

,44,

17,

21,

3FO

RM

AZIO

NE P

RO

FESS

IONA

LE B

REV

E (2

ann

i)1.

265

51,6

32,0

36,8

15,3

10,4

9,8

0,4

Indi

rizzo

tecn

ico-

indu

stria

le96

446

,225

,227

,518

,83,

79,

00,

5In

diriz

zo te

cnic

o-ar

tistic

o6

100,

00,

00,

010

0,0

0,0

0,0

0,0

Indi

rizzo

am

min

istra

tivo-

com

mer

cial

e59

74,6

15,3

72,9

1,7

11,9

62,7

0,0

Indi

rizzo

turis

tico-

albe

rghi

ero

206

74,3

74,3

74,3

0,0

42,7

0,0

0,0

Altri

indi

rizzi

2718

,50,

018

,518

,50,

00,

00,

0IS

TRUZ

IONE

PR

OFE

SSIO

NALE

(3

anni

)1.

635

45,8

12,6

32,7

25,4

12,0

20,6

0,1

Indi

rizzo

tecn

ico-

indu

stria

le78

538

,510

,628

,525

,57,

620

,00,

0In

diriz

zo te

cnic

o-ar

tistic

o77

13,0

7,8

0,0

5,2

1,3

14,3

0,0

Indi

rizzo

am

min

istra

tivo-

com

mer

cial

e38

758

,718

,135

,923

,89,

029

,70,

0In

diriz

zo tu

ristic

o-al

berg

hier

o10

861

,18,

358

,338

,950

,022

,20,

0Al

tri in

diriz

zi27

851

,813

,738

,828

,116

,910

,80,

4DI

PLO

MA

SCUO

LA M

EDIA

SUP

ERIO

RE

2.80

1

49

,022

,142

,515

,143

,167

,13,

3In

diriz

zo a

grar

io-a

limen

tare

1612

,50,

012

,50,

06,

36,

30,

0In

diriz

zo a

eron

autic

o e

naut

ico

5282

,757

,782

,70,

010

0,0

46,2

0,0

Indi

rizzo

chi

mic

o (e

nuc

lear

e)11

840

,717

,838

,120

,372

,086

,40,

0In

diriz

zo e

lettr

onic

o91

27,5

8,8

26,4

17,6

51,6

80,2

2,2

Indi

rizzo

ele

ttrot

ecni

co67

43,3

6,0

38,8

9,0

49,3

61,2

0,0

Indi

rizzo

info

rmat

ico

8167

,924

,754

,39,

972

,834

,664

,2In

diriz

zo m

ecca

nico

288

80,9

21,5

67,4

27,8

32,6

53,1

3,1

Indi

rizzo

tess

ile e

mod

a17

100,

00,

010

0,0

17,6

0,0

100,

00,

0Al

tri in

diriz

zi in

dust

riali

2356

,54,

334

,852

,24,

373

,90,

0In

diriz

zo a

mm

inis

trativ

o-co

mm

erci

ale

1.05

936

,312

,931

,315

,544

,991

,02,

6In

diriz

zo e

dile

3435

,32,

935

,314

,78,

897

,10,

0In

diriz

zo tu

ristic

o e

albe

rghi

ero

128

60,9

48,4

57,0

11,7

76,6

31,3

1,6

Indi

rizzo

par

a-sa

nita

rio s

ocia

le15

66,7

40,0

66,7

33,3

33,3

60,0

0,0

Mat

urità

ling

uist

ica

9128

,625

,327

,59,

918

,793

,40,

0M

atur

ità m

agis

trale

e a

ssim

ilate

1872

,238

,972

,222

,20,

016

,70,

0D

iplo

ma

di s

cuol

a m

edia

sup

erio

re n

on s

peci

ficat

o69

454

,933

,646

,010

,433

,340

,90,

0TI

TOLO

UNI

VER

SITA

RIO

583

64

,740

,058

,513

,453

,071

,912

,0G

rupp

o ag

rario

-alim

enta

re13

92,3

92,3

92,3

0,0

92,3

100,

00,

0G

rupp

o te

cnic

o-in

gegn

eris

tico

143

74,1

28,7

73,4

11,2

93,7

49,0

45,5

Gru

ppo

econ

omic

o-gi

urid

ico-

soci

ale

247

64,4

40,9

55,1

10,9

40,1

80,6

1,6

Gru

ppo

peda

gogi

co-li

ngui

stic

o-le

ttera

rio-a

rtist

ico

1471

,435

,771

,435

,735

,750

,00,

0G

rupp

o m

edic

o e

para

med

ico

135

45,2

40,7

37,0

20,0

37,8

79,3

0,0

Tito

lo u

nive

rsita

rio n

on s

peci

ficat

o27

100,

063

,010

0,0

11,1

14,8

74,1

0,0

(1) L

a so

mm

a de

i val

ori p

erce

ntua

li re

lativ

i alle

tre

mod

alità

indi

cate

può

sup

erar

e il

valo

re ri

porta

to n

ella

col

onna

tota

le in

qua

nto

le im

pres

e po

teva

no in

dica

re p

iù d

i una

mod

alità

di f

orm

azio

neFo

nte:

Uni

onca

mer

e - M

inis

tero

del

Lav

oro,

Sis

tem

a In

form

ativo

Exc

elsi

or, 2

002

Il se

gno

(--) i

ndic

a un

val

ore

stat

istic

amen

te n

on s

igni

ficat

ivo. I

tota

li co

mpr

endo

no c

omun

que

i dat

i non

esp

osti.

con

nece

ssità

di u

lterio

re fo

rmaz

ione

(1)

Page 161: IL LAVORO FEMMINILE IN PROVINCIA DI VARESE: GRADO DI ... · Cattaneo – Direttore Responsabile della RSA Villa Fiammetta Dott.ssa Chin – Human Resources della Opengate S.p.A. Italy

Tavo

la A

14As

sunz

ioni

pre

vist

e da

lle im

pres

e pe

r il 2

002

per t

ipo

di c

ontr

atto

, set

tore

di a

ttivi

tà e

cla

sse

dim

ensi

onal

ePr

ovin

cia

di V

ares

eTO

TALE

TIPO

DI C

ONT

RAT

TO (v

alor

i %)

ASSU

NZIO

NI20

02Te

mpo

CFL

Tem

poAp

pren

-Al

tri

(v.a

.)in

dete

rmin

ato

dete

rmin

ato

dist

ato

cont

ratti

TOTA

LE9.

687

58,7

11,3

21,6

7,2

1,2

INDU

STR

IA5.

130

60,0

8,6

23,7

6,7

1,0

Alim

enta

re e

bev

ande

235

78,7

3,8

13,2

3,4

0,9

Tess

ile, a

bbig

liam

ento

, cuo

io e

cal

zatu

re55

960

,15,

229

,72,

72,

3 -

tess

ili e

abbi

glia

men

to52

159

,34,

630

,72,

92,

5Le

gno

e m

obili

, car

taria

, edi

toria

le e

altr

e in

dust

rie

man

ifattu

riere

420

56,0

3,8

27,6

12,4

0,2

- ca

rta, s

tam

pa e

edi

toria

8762

,12,

334

,51,

10,

0 -

carta

8762

,12,

334

,51,

10,

0Es

trat

tiva,

chi

mic

a e

gom

ma,

lavo

razi

one

met

alli

e pr

oduz

ione

ene

rgia

1.62

062

,610

,719

,16,

70,

9 -

petro

lifer

a, c

him

ica

e de

lle m

ater

ie p

last

iche

582

48,6

21,6

23,2

4,5

2,1

- go

mm

a e

mat

erie

pla

stic

he31

643

,411

,736

,18,

20,

6 -

chim

ica

e fa

rmac

eutic

a26

654

,933

,57,

90,

03,

8 -

prod

otti

in m

etal

lo91

270

,62,

917

,78,

60,

3 -

prod

uzio

ne m

etal

li, le

ghe

ed e

lem

enti

met

allic

i18

344

,82,

239

,912

,60,

5 -

tratta

men

to e

fabb

ricaz

ione

ogg

etti

e m

inut

eria

met

allic

a72

977

,13,

012

,17,

50,

3

Mec

cani

ca, e

lettr

ica

ed e

lettr

onic

a, m

ezzi

di t

rasp

orto

1.35

854

,415

,825

,23,

11,

5 -

mec

cani

ca e

mez

zi d

i tra

spor

to63

453

,97,

634

,72,

51,

3 -

fabb

ricaz

ione

mac

chin

e in

dust

riali e

d el

ettro

dom

estic

i63

453

,97,

634

,72,

51,

3 -

mac

chin

e el

ettri

che

ed e

lettr

onic

he33

060

,612

,118

,26,

72,

4 -

fabb

r. m

acch

ine

e ap

pare

cchi

atur

e el

ettri

che/

elet

troni

che

330

60,6

12,1

18,2

6,7

2,4

Cos

truz

ioni

938

60,6

0,0

26,8

12,7

0,0

SER

VIZI

4.55

757

,314

,319

,27,

81,

4C

omm

erci

o de

ttagl

io e

ingr

osso

1.62

355

,719

,016

,88,

10,

4

Albe

rghi

, ris

tora

zion

e, s

ervi

zi tu

ristic

i e tr

aspo

rti

1.20

449

,211

,125

,513

,50,

7 -

albe

rghi

, ris

tora

nti e

ser

vizi t

uris

tici

776

46,6

9,8

22,6

21,0

0,0

- tra

spor

ti e

attiv

ità p

osta

li42

853

,713

,630

,80,

01,

9C

redi

to e

ass

icur

azio

ni, i

nfor

mat

ica

e te

leco

mun

icaz

ioni

e

altr

i ser

vizi

alle

impr

ese

1.19

564

,416

,814

,62,

81,

3 -

cred

ito, a

ssic

uraz

ioni

, ser

vizi o

pera

tivi a

lle im

pres

e54

063

,718

,916

,50,

90,

0 -

serv

izi a

vanz

ati a

lle im

pres

e46

057

,617

,615

,76,

32,

8Se

rviz

i alle

per

sone

, ist

ruzi

one

e se

rviz

i san

itari

priv

ati

535

64,9

1,9

22,2

5,0

6,0

- se

rviz

i alle

per

sone

339

56,3

0,3

26,5

8,0

8,8

CLA

SSE

DIM

ENSI

ONA

LE1-

9 di

pend

enti

4.05

366

,74,

515

,312

,41,

210

-49

dipe

nden

ti1.

546

60,5

6,8

28,7

3,8

0,3

50 d

ipen

dent

i e o

ltre

4.08

850

,219

,825

,13,

41,

5Fo

nte:

Uni

onca

mer

e - M

inis

tero

del

Lav

oro,

Sis

tem

a In

form

ativo

Exc

elsi

or, 2

002

Il se

gno

(--) i

ndic

a un

val

ore

stat

istic

amen

te n

on s

igni

ficat

ivo. I

tota

li co

mpr

endo

no c

omun

que

i dat

i non

esp

osti.

Page 162: IL LAVORO FEMMINILE IN PROVINCIA DI VARESE: GRADO DI ... · Cattaneo – Direttore Responsabile della RSA Villa Fiammetta Dott.ssa Chin – Human Resources della Opengate S.p.A. Italy

Tavo

la A

15

Assu

nzio

ni "

part

tim

e" p

revi

ste

dalle

impr

ese

per i

l 200

2 pe

r set

tore

di a

ttivi

tà e

cla

sse

dim

ensi

onal

ePr

ovin

cia

di V

ares

eTO

TALE

ASS

UNZI

ONI

di

cui

: (va

lori

%)

"PAR

T TI

ME"

200

2in

impr

ese

con

senz

a%

su

tota

leco

n m

eno

men

o di

espe

rienz

a(v

.a.)

assu

nzio

nidi

50

dip.

25 a

nni

TOTA

LE88

79,

230

,725

,870

,3

INDU

STR

IA62

1,2

21,0

29,0

75,8

Alim

enta

re e

bev

ande

----

----

--Te

ssile

, abb

iglia

men

to, c

uoio

e c

alza

ture

----

----

-- -

tess

ili e

abbi

glia

men

to--

----

----

Legn

o e

mob

ili, c

arta

ria, e

dito

riale

e a

ltre

indu

strie

man

ifattu

riere

----

----

-- -

carta

, sta

mpa

e e

dito

ria--

----

----

- ca

rta--

----

----

Estr

attiv

a, c

him

ica

e go

mm

a, la

vora

zion

e m

etal

li e

prod

uzio

ne e

nerg

ia7

0,4

42,9

14,3

28,6

- pe

trolif

era,

chi

mic

a e

delle

mat

erie

pla

stic

he7

1,2

42,9

14,3

28,6

- go

mm

a e

mat

erie

pla

stic

he--

----

----

- ch

imic

a e

farm

aceu

tica

----

----

-- -

prod

otti

in m

etal

lo--

----

----

- pr

oduz

ione

met

alli,

legh

e ed

ele

men

ti m

etal

lici

----

----

-- -

tratta

men

to e

fabb

ricaz

ione

ogg

etti

e m

inut

eria

met

allic

a--

----

----

Mec

cani

ca, e

lettr

ica

ed e

lettr

onic

a, m

ezzi

di t

rasp

orto

533,

917

,032

,183

,0 -

mec

cani

ca e

mez

zi d

i tra

spor

to14

2,2

0,0

0,0

100,

0 -

fabb

ricaz

ione

mac

chin

e in

dust

riali e

d el

ettro

dom

estic

i14

2,2

0,0

0,0

100,

0 -

mac

chin

e el

ettri

che

ed e

lettr

onic

he13

3,9

38,5

69,2

84,6

- fa

bbr.

mac

chin

e e

appa

recc

hiat

ure

elet

trich

e/el

ettro

nich

e13

3,9

38,5

69,2

84,6

Cos

truz

ioni

----

----

--

SER

VIZI

825

18,1

31,4

25,6

69,9

Com

mer

cio

detta

glio

e in

gros

so24

415

,09,

030

,782

,4Al

berg

hi, r

isto

razi

one,

ser

vizi

turis

tici e

tras

port

i36

130

,024

,918

,087

,8 -

albe

rghi

, ris

tora

nti e

ser

vizi t

uris

tici

253

32,6

35,6

22,5

84,2

- tra

spor

ti e

attiv

ità p

osta

li10

825

,20,

07,

496

,3im

pres

e14

912

,559

,716

,834

,2 -

cred

ito, a

ssic

uraz

ioni

, ser

vizi o

pera

tivi a

lle im

pres

e94

17,4

37,2

3,2

36,2

- se

rviz

i ava

nzat

i alle

impr

ese

388,

310

0,0

13,2

0,0

Serv

izi a

lle p

erso

ne, i

stru

zion

e e

serv

izi s

anita

ri pr

ivat

i71

13,3

81,7

64,8

11,3

- se

rviz

i alle

per

sone

4713

,997

,997

,92,

1C

LASS

E DI

MEN

SIO

NALE

1-9

dipe

nden

ti22

65,

610

0,0

61,1

32,3

10-4

9 di

pend

enti

463,

010

0,0

13,0

50,0

50 d

ipen

dent

i e o

ltre

615

15,0

0,0

13,8

85,9

Font

e: U

nion

cam

ere

- Min

iste

ro d

el L

avor

o, S

iste

ma

Info

rmat

ivo E

xcel

sior

, 200

2

Il se

gno

(--) i

ndic

a un

val

ore

stat

istic

amen

te n

on s

igni

ficat

ivo. I

tota

li co

mpr

endo

no c

omun

que

i dat

i non

esp

osti.

Page 163: IL LAVORO FEMMINILE IN PROVINCIA DI VARESE: GRADO DI ... · Cattaneo – Direttore Responsabile della RSA Villa Fiammetta Dott.ssa Chin – Human Resources della Opengate S.p.A. Italy

Tavo

la A

16

Assu

nzio

ni p

revi

ste

nel b

ienn

io 1

998-

1999

e 1

999-

2000

e n

el 2

002

, pe

r gra

ndi g

rupp

i pro

fess

iona

li e

mac

rose

ttore

di a

ttivi

tàPr

ovin

cia

di V

ares

e ASSU

NZIO

NI P

REV

ISTE

(v.a

.)(%

)(v

.a.)

(%)

(v.a

.)(%

)TO

TALE

9.68

7

10

0,0

11.5

50

10

0,0

13.7

05

100,

0Di

rigen

ti, im

pieg

ati c

on e

leva

ta s

peci

aliz

zazi

one

e te

cnic

i1.

554

16,0

2.50

9

21,7

2.57

1

18

,81

Diri

gent

i e d

iretto

ri30

0,

363

0,5

89

0,

62

Prof

essi

oni i

ntel

lettu

ali,

scie

ntifi

che

e di

ele

vata

spe

cial

izza

zion

e34

0

3,5

403

3,5

516

3,

83

Prof

essi

oni i

nter

med

ie (t

ecni

ci)

1.18

4

12

,22.

043

17

,71.

966

14,3

Impi

egat

i ese

cutiv

i, ad

detti

ven

dite

e s

ervi

zi a

lle fa

mig

lie2.

941

30,4

3.13

2

27,1

4.02

4

29

,44

Prof

essi

oni e

secu

tive

rela

tive

all'a

mm

inis

trazi

one

e ge

stio

ne93

5

9,7

1.36

3

11,8

1.46

7

10

,75

Prof

essi

oni r

elat

ive a

lle v

endi

te e

ai s

erviz

i per

le fa

mig

lie2.

006

20,7

1.76

9

15,3

2.55

7

18

,7O

pera

i spe

cial

izza

ti e

cond

utto

ri di

impi

anti

e m

acch

ine

4.03

9

41

,75.

106

44

,26.

073

44,3

6O

pera

i spe

cial

izza

ti2.

450

25,3

2.21

9

19,2

2.38

1

17

,47

Con

dutto

ri di

impi

anti,

ope

rato

ri di

mac

chin

ari f

issi

e m

obili

1.58

9

16

,42.

887

25

,03.

692

26,9

Pers

onal

e no

n qu

alifi

cato

1.15

3

11

,980

3

7,

01.

037

7,6

di c

ui IN

DUST

RIA

5.13

0

10

0,0

6.91

6

100,

08.

285

100,

0Di

rigen

ti, im

pieg

ati c

on e

leva

ta s

peci

aliz

zazi

one

e te

cnic

i79

4

15,5

1.27

3

18,4

1.54

0

18

,61

Diri

gent

i e d

iretto

ri26

0,

547

0,7

72

0,

92

Prof

essi

oni i

ntel

lettu

ali,

scie

ntifi

che

e di

ele

vata

spe

cial

izza

zion

e14

7

2,9

205

3,0

268

3,

23

Prof

essi

oni i

nter

med

ie (t

ecni

ci)

621

12

,11.

021

14

,81.

200

14,5

Impi

egat

i ese

cutiv

i, ad

detti

ven

dite

e s

ervi

zi a

lle fa

mig

lie39

5

7,7

546

7,9

643

7,

84

Prof

essi

oni e

secu

tive

rela

tive

all'a

mm

inis

trazi

one

e ge

stio

ne26

6

5,2

508

7,3

583

7,

05

Prof

essi

oni r

elat

ive a

lle v

endi

te e

ai s

erviz

i per

le fa

mig

lie12

9

2,5

38

0,

560

0,7

Ope

rai s

peci

aliz

zati

e co

ndut

tori

di im

pian

ti e

mac

chin

e3.

467

67,6

4.54

9

65,8

5.28

2

63

,86

Ope

rai s

peci

aliz

zati

2.04

8

39

,91.

890

27

,31.

824

22,0

7C

ondu

ttori

di im

pian

ti, o

pera

tori

di m

acch

inar

i fis

si e

mob

ili1.

419

27,7

2.65

9

38,4

3.45

8

41

,7Pe

rson

ale

non

qual

ifica

to47

4

9,2

548

7,9

820

9,

9

di c

ui S

ERVI

ZI4.

557

100,

04.

634

10

0,0

5.42

0

10

0,0

Dirig

enti,

impi

egat

i con

ele

vata

spe

cial

izza

zion

e e

tecn

ici

760

16

,71.

236

26

,71.

031

19,0

1D

irige

nti e

dire

ttori

----

16

0,

317

0,3

2Pr

ofes

sion

i int

elle

ttual

i, sc

ient

ifich

e e

di e

leva

ta s

peci

aliz

zazi

one

193

4,

219

8

4,

324

8

4,6

3Pr

ofes

sion

i int

erm

edie

(tec

nici

)56

3

12,4

1.02

2

22,1

766

14

,1Im

pieg

ati e

secu

tivi,

adde

tti v

endi

te e

ser

vizi

alle

fam

iglie

2.54

6

55

,92.

586

55

,83.

381

62,4

4Pr

ofes

sion

i ese

cutiv

e re

lativ

e al

l'am

min

istra

zion

e e

gest

ione

669

14

,785

5

18

,588

4

16,3

5Pr

ofes

sion

i rel

ative

alle

ven

dite

e a

i ser

vizi p

er le

fam

iglie

1.87

7

41

,21.

731

37

,42.

497

46,1

Ope

rai s

peci

aliz

zati

e co

ndut

tori

di im

pian

ti e

mac

chin

e57

2

12,6

557

12,0

791

14

,66

Ope

rai s

peci

aliz

zati

402

8,

832

9

7,

155

7

10,3

7C

ondu

ttori

di im

pian

ti, o

pera

tori

di m

acch

inar

i fis

si e

mob

ili17

0

3,7

228

4,9

234

4,

3Pe

rson

ale

non

qual

ifica

to67

9

14,9

255

5,5

217

4,

0Il

segn

o (--

) ind

ica

un v

alor

e st

atis

ticam

ente

non

sig

nific

ativo

. I to

tali

com

pren

dono

com

unqu

e i d

ati n

on e

spos

ti.Fo

nte:

Uni

onca

mer

e - M

inis

tero

del

Lav

oro,

Sis

tem

a In

form

ativo

Exc

elsi

or, 1

998

e 19

99

2002

1999

-200

019

98-1

999

Page 164: IL LAVORO FEMMINILE IN PROVINCIA DI VARESE: GRADO DI ... · Cattaneo – Direttore Responsabile della RSA Villa Fiammetta Dott.ssa Chin – Human Resources della Opengate S.p.A. Italy

Tav.

A17

-a C

lass

ifica

zion

e de

lle p

rofe

ssio

ni in

ord

ine

di im

port

anza

dec

resc

ente

, in

term

ini d

i ass

unzi

oni.

Valo

ri as

solu

ti

2002

1999

-200

0v.

a.(v

.a.)

1Ad

detti

alle

ven

dite

: com

mes

si e

dim

ostra

tori

1059

1Ad

detti

alle

ven

dite

: com

mes

si e

dim

ostra

tori

812

2Ad

detti

all'e

diliz

ia82

92

Ope

rato

ri te

cnic

i ind

ustri

ali d

i pro

duzi

one

811

3Ad

detti

ai s

ervi

zi d

omes

tici e

del

la ri

stor

azio

ne54

43

Tecn

ici a

mm

inis

trativ

i64

14

Fabb

ri, a

ddet

ti co

stru

zion

e ut

ensi

li e

prod

otti

met

allic

i e a

ffini

523

4Al

tre p

rofe

ssio

ni (T

ecnc

ici)

609

5Te

cnic

i del

le s

cien

ze fi

sich

e e

di in

gegn

eria

413

5Ad

detti

mac

chin

e pe

r lav

oraz

ione

di p

rodo

tti te

ssili,

di p

elle

tteria

550

6M

ecca

nici

e ri

para

tori

di m

acch

inar

i37

56

Adde

tti a

i ser

vizi

dom

estic

i e d

ella

rist

oraz

ione

548

7M

anov

ali i

ndus

trial

i33

77

Adde

tti a

lle li

nee

di p

rodu

zion

e au

tom

atiz

zate

ed

ai ro

bot i

ndus

trial

i54

18

Tecn

ici a

mm

inis

trativ

i33

58

Aiut

o co

ntab

ili, a

ddet

ti ril

ev.e

lem

enta

ri e

a co

mpi

ti di

con

trollo

495

9Ad

detti

mac

chin

e pe

r lav

oraz

ione

di p

rodo

tti te

ssili,

di p

elle

tteria

321

9Ad

detti

all'e

diliz

ia47

210

Adde

tti a

lle p

uliz

ie e

ai s

ervi

zi d

i lav

ande

ria30

210

Impi

egat

i add

etti

alla

regi

stra

zion

e de

i mat

eria

li ed

ai t

rasp

orti

460

11Ad

detti

alla

seg

rete

ria e

ope

rato

ri O

ffice

300

11Al

tre p

rofe

ssio

ni (o

pera

i spe

cial

izza

ti)45

012

Impi

egat

i add

etti

alla

ges

tione

dei

dat

i num

eric

i28

612

Mec

cani

ci e

ripa

rato

ri di

mac

chin

ari

440

13O

pera

tori

tecn

ici i

ndus

trial

i di p

rodu

zion

e27

613

Adde

tti m

acch

ine

per l

a la

vora

zion

e di

pro

dotti

in g

omm

a e

in p

last

ica

340

Man

oval

i nel

set

tore

tras

porti

e a

ddet

ti al

car

ico/

scar

ico

delle

mer

ci27

614

Tecn

ici f

inan

ziar

i e d

elle

ven

dite

274

14Te

cnic

i fin

anzi

ari e

del

le v

endi

te26

915

Man

oval

i nel

set

tore

min

erar

io e

del

le c

ostru

zion

i25

915

Asse

mbl

ator

i-cab

lato

ri ap

pare

cchi

atur

e el

ettri

che

ed e

lettr

onic

he26

416

Adde

tti a

l set

tore

tess

ile, a

bbig

liam

ento

e a

ffini

257

16Al

tri a

ddet

ti ai

ser

vizi

per

sona

li24

017

Mod

ellis

ti st

ampi

in m

etal

lo,s

alda

tori,

latto

nier

i,lam

ieris

ti,ca

rpen

t.24

317

Adde

tti m

acch

ine

per l

a la

vora

zion

e di

pro

dotti

in g

omm

a e

in p

last

ica

219

18M

anov

ali i

ndus

trial

i19

818

Mod

ellis

ti st

ampi

in m

etal

lo,s

alda

tori,

latto

nier

i,lam

ieris

ti,ca

rpen

t.21

519

Adde

tti a

lla s

egre

teria

e o

pera

tori

Offi

ce18

819

Man

oval

i nel

set

tore

min

erar

io e

del

le c

ostru

zion

i17

420

Man

oval

i nel

set

tore

tras

porti

e a

ddet

ti al

car

ico/

scar

ico

delle

mer

ci18

620

Con

duce

nti d

i vei

coli

a m

otor

e16

821

Tecn

ici d

elle

sci

enze

fisi

che

e di

inge

gner

ia17

121

Adde

tti a

lle li

nee

di p

rodu

zion

e au

tom

atiz

zate

ed

ai ro

bot i

ndus

trial

i16

422

Con

duce

nti d

i vei

coli

a m

otor

e16

722

Ope

rato

ri di

cas

sa, d

i spo

rtello

e a

ffini

135

23Al

tre p

rofe

ssio

ni (C

ondu

ttori

impi

anti)

165

23Ad

detti

trat

tam

ento

del

legn

o, fa

legn

ami,

eban

isti,

cos

trutto

ri m

obili

124

24Al

tri a

ddet

ti ai

ser

vizi

per

sona

li15

424

Adde

tti a

l set

tore

tess

ile, a

bbig

liam

ento

e a

ffini

119

25Te

cnic

i inf

orm

atic

i e a

ffini

126

25Al

tre p

rofe

ssio

ni (T

ecnc

ici)

117

26Ad

detti

agl

i im

pian

ti di

lavo

razi

one

dei p

rodo

tti c

him

ici

122

26Sp

ecia

listi

info

rmat

ici

113

27Ag

enti

e ra

ppre

sent

anti

di c

omm

erci

o11

727

Inst

alla

tori

e m

anut

ento

ri ap

pare

cch.

elet

trom

ecca

nich

e ed

ele

ttron

iche

112

28O

pera

tori

di c

assa

, di s

porte

llo e

affi

ni10

728

Impi

egat

i add

etti

alla

regi

stra

zion

e de

i mat

eria

li ed

ai t

rasp

orti

107

29Te

cnic

i con

duzi

one

impi

anti,

altr

i tec

nici

dei

pro

cess

i ind

ustri

ali

105

Adde

tti a

lle in

form

azio

ni a

i clie

nti

107

30Al

tre p

rofe

ssio

ni (v

endi

ta)

93se

gue

Page 165: IL LAVORO FEMMINILE IN PROVINCIA DI VARESE: GRADO DI ... · Cattaneo – Direttore Responsabile della RSA Villa Fiammetta Dott.ssa Chin – Human Resources della Opengate S.p.A. Italy

Tav.

A17

-a C

lass

ifica

zion

e de

lle p

rofe

ssio

ni in

ord

ine

di im

port

anza

dec

resc

ente

, in

term

ini d

i ass

unzi

oni.

Valo

ri as

solu

ti

2002

1999

-200

0v.

a.(v

.a.)

29Sp

ecia

listi

azie

ndal

i10

631

Fabb

ri, a

ddet

ti co

stru

zion

e ut

ensi

li e

prod

otti

met

allic

i e a

ffini

9030

Adde

tti a

gli i

mpi

anti

di la

vora

zion

e de

i pro

dotti

chi

mic

i82

32Al

tre p

rofe

ssio

ni (i

ntel

lett.

scen

tif.)

8631

Adde

tti a

lla la

vora

zion

e al

imen

tare

7833

Inst

alla

tori

e m

anut

ento

ri ap

pare

cch.

elet

trom

ecca

nich

e ed

ele

ttron

iche

8032

Altri

ope

rato

ri de

ll�ass

iste

nza

7534

Fatto

rini,

porta

baga

gli,

porti

eri e

affi

ni75

33Is

trutto

ri pe

r gli

hand

icap

pati

e pe

r la

riedu

cazi

one

6035

Adde

tti a

lla la

vora

zion

e al

imen

tare

7434

Adde

tti im

pian

ti pe

r la

lavo

razi

one

del l

egno

e p

er p

rodu

zion

e ca

rta55

36Al

tri o

pera

tori

dell�a

ssis

tenz

a72

35Te

cnic

i inf

orm

atic

i e a

ffini

4937

Adde

tti a

lle m

acch

ine

per l

e la

vora

zion

i alim

enta

ri e

affin

i70

36Fi

sici

, chi

mic

i e a

ssim

ilati

4238

Spec

ialis

ti sc

ienz

e de

lla s

alut

e (e

ccet

to a

ssis

tenz

a in

ferm

ieris

tica)

6937

Altre

pro

fess

ioni

(ope

rai s

peci

aliz

zati)

4139

Adde

tti a

lle in

form

azio

ni a

i clie

nti

6738

Fatto

rini,

porta

baga

gli,

porti

eri e

affi

ni36

40Ad

detti

alla

sta

mpa

e a

ffini

6139

Adde

tti a

lla s

tam

pa e

affi

ni34

41Sp

ecia

listi

delle

sci

enze

del

la v

ita57

40Ad

detti

ai s

ervi

zi d

i sic

urez

za p

erso

nale

2842

Adde

tti tr

atta

men

to d

el le

gno,

fale

gnam

i, eb

anis

ti, c

ostru

ttori

mob

ili52

41N

ettu

rbin

i e a

ffini

26Is

trutto

ri pe

r gli

hand

icap

pati

e pe

r la

riedu

cazi

one

4942

Altre

pro

fess

ioni

(Con

dutto

ri im

pian

ti)23

Asse

mbl

ator

i-cab

lato

ri ap

pare

cchi

atur

e el

ettri

che

ed e

lettr

onic

he48

43Sp

ecia

listi

scie

nze

della

sal

ute

(ecc

etto

ass

iste

nza

infe

rmie

ristic

a)19

Man

oval

i add

etti

all'a

ssem

blag

gio

mec

cani

co48

Arch

itetti

, ing

egne

ri e

spec

ialis

ti af

fini

1943

Impi

egat

i add

etti

alla

ges

tione

dei

dat

i num

eric

i46

44Sp

ecia

listi

lega

li18

44Es

perti

con

trollo

qua

lità,

sci

enze

sta

tistic

he, e

cono

mic

he e

soc

iali

4245

Diri

gent

i, di

retto

ri, re

spon

sab.

: are

a di

rezi

onal

e e

orga

nizz

ativ

a17

45Ad

detti

ai s

ervi

zi d

i sic

urez

za p

erso

nale

4146

Diri

gent

i, di

retto

ri e

resp

onsa

bili:

are

a te

cnic

a e

prod

uttiv

a12

46Sp

ecia

listi

lega

li40

Spec

ialis

ti de

lle s

cien

ze d

ella

vita

12Al

tri c

ondu

ttori

di v

eico

li a

mot

ore

40Al

tri c

ondu

ttori

di v

eico

li a

mot

ore

1247

Spec

ialis

ti in

form

atic

i38

47Al

tre p

rofe

ssio

ni (i

ntel

lett.

scen

tif.)

11Sp

ecia

listi

azie

ndal

i38

48Ad

detti

alle

mac

chin

e pe

r le

lavo

razi

oni a

limen

tari

e af

fini

548

Arch

itetti

, ing

egne

ri e

spec

ialis

ti af

fini

3349

Altre

pro

fess

ioni

(p. n

on q

ialif

icat

o)2

Adde

tti im

pian

ti pe

r la

lavo

razi

one

del l

egno

e p

er p

rodu

zion

e ca

rta33

50D

irige

nti,

dire

ttori,

resp

onsa

b.: a

rea

com

mer

cial

e e

amm

inis

trativ

a1

49D

irige

nti,

dire

ttori,

resp

onsa

b.: a

rea

com

mer

cial

e e

amm

inis

trativ

a32

Altre

pro

fess

ioni

(ese

cutiv

e)1

50N

ettu

rbin

i e a

ffini

1951

Espe

rti c

ontro

llo q

ualit

à, s

cien

ze s

tatis

tiche

, eco

nom

iche

e s

ocia

li0

51Al

tre p

rofe

ssio

ni (p

. non

qia

lific

ato)

18Te

cnic

i con

duzi

one

impi

anti,

altr

i tec

nici

dei

pro

cess

i ind

ustri

ali

052

Diri

gent

i, di

retto

ri e

resp

onsa

bili:

are

a te

cnic

a e

prod

uttiv

a16

Agen

ti e

rapp

rese

ntan

ti di

com

mer

cio

053

Diri

gent

i, di

retto

ri, re

spon

sab.

: are

a di

rezi

onal

e e

orga

nizz

ativ

a15

Aiut

o co

ntab

ili, a

ddet

ti ril

ev.e

lem

enta

ri e

a co

mpi

ti di

con

trollo

054

Adde

tti a

lle p

uliz

ie e

ai s

ervi

zi d

i lav

ande

ria0

Altre

pro

fess

ioni

(ven

dita

)0

Man

oval

i add

etti

all'a

ssem

blag

gio

mec

cani

co0

Page 166: IL LAVORO FEMMINILE IN PROVINCIA DI VARESE: GRADO DI ... · Cattaneo – Direttore Responsabile della RSA Villa Fiammetta Dott.ssa Chin – Human Resources della Opengate S.p.A. Italy

Tav.

A 17

-b C

lass

ifica

zion

e de

lle p

rofe

ssio

ni in

ord

ine

di im

port

anza

cre

scen

te, i

n te

rmin

i di a

ssun

zion

i. Va

lori

%

quot

a %

sul

tota

le a

ssun

zion

i20

02 v

.%99

-00

v%1

Adde

tti a

lle v

endi

te: c

omm

essi

e d

imos

trato

ri10

,91

Adde

tti a

lle v

endi

te: c

omm

essi

e d

imos

trato

ri7

2Ad

detti

all'e

diliz

ia8,

6O

pera

tori

tecn

ici i

ndus

trial

i di p

rodu

zion

e7

3Ad

detti

ai s

ervi

zi d

omes

tici e

del

la ri

stor

azio

ne5,

62

Tecn

ici a

mm

inis

trativ

i5,

54

Fabb

ri, a

ddet

ti co

stru

zion

e ut

ensi

li e

prod

otti

met

allic

i e a

ffini

5,4

3Al

tre p

rofe

ssio

ni (T

ecnc

ici)

5,3

5Te

cnic

i del

le s

cien

ze fi

sich

e e

di in

gegn

eria

4,3

4Ad

detti

mac

chin

e pe

r lav

oraz

ione

di p

rodo

tti te

ssili,

di p

elle

tteria

4,8

6M

ecca

nici

e ri

para

tori

di m

acch

inar

i3,

95

Adde

tti a

i ser

vizi

dom

estic

i e d

ella

rist

oraz

ione

4,7

7Te

cnic

i am

min

istra

tivi

3,5

Adde

tti a

lle li

nee

di p

rodu

zion

e au

tom

atiz

zate

ed

ai ro

bot i

ndus

trial

i4,

7M

anov

ali i

ndus

trial

i3,

56

Aiut

o co

ntab

ili, a

ddet

ti ril

ev.e

lem

enta

ri e

a co

mpi

ti di

con

trollo

4,3

8Ad

detti

mac

chin

e pe

r lav

oraz

ione

di p

rodo

tti te

ssili,

di p

elle

tteria

3,3

7Ad

detti

all'e

diliz

ia4,

19

Adde

tti a

lla s

egre

teria

e o

pera

tori

Offi

ce3,

18

Impi

egat

i add

etti

alla

regi

stra

zion

e de

i mat

eria

li ed

ai t

rasp

orti

4Ad

detti

alle

pul

izie

e a

i ser

vizi

di l

avan

deria

3,1

9Al

tre p

rofe

ssio

ni (o

pera

i spe

cial

izza

ti)3,

910

Impi

egat

i add

etti

alla

ges

tione

dei

dat

i num

eric

i3

10M

ecca

nici

e ri

para

tori

di m

acch

inar

i3,

811

Tecn

ici f

inan

ziar

i e d

elle

ven

dite

2,8

11Ad

detti

mac

chin

e pe

r la

lavo

razi

one

di p

rodo

tti in

gom

ma

e in

pla

stic

a2,

9O

pera

tori

tecn

ici i

ndus

trial

i di p

rodu

zion

e2,

812

Tecn

ici f

inan

ziar

i e d

elle

ven

dite

2,4

Man

oval

i nel

set

tore

tras

porti

e a

ddet

ti al

car

ico/

scar

ico

delle

mer

ci2,

813

Adde

tti a

l set

tore

tess

ile, a

bbig

liam

ento

e a

ffini

2,2

12As

sem

blat

ori-c

abla

tori

appa

recc

hiat

ure

elet

trich

e ed

ele

ttron

iche

2,7

Man

oval

i nel

set

tore

min

erar

io e

del

le c

ostru

zion

i2,

213

Altri

add

etti

ai s

ervi

zi p

erso

nali

2,5

14M

odel

listi

stam

pi in

met

allo

,sal

dato

ri,la

ttoni

eri,l

amie

risti,

carp

ent.

2,1

14Ad

detti

mac

chin

e pe

r la

lavo

razi

one

di p

rodo

tti in

gom

ma

e in

pla

stic

a2,

314

Man

oval

i ind

ustri

ali

1,7

15M

odel

listi

stam

pi in

met

allo

,sal

dato

ri,la

ttoni

eri,l

amie

risti,

carp

ent.

2,2

15Ad

detti

alla

seg

rete

ria e

ope

rato

ri O

ffice

1,6

16M

anov

ali n

el s

etto

re m

iner

ario

e d

elle

cos

truzi

oni

1,8

Man

oval

i nel

set

tore

tras

porti

e a

ddet

ti al

car

ico/

scar

ico

delle

mer

ci1,

617

Adde

tti a

lle li

nee

di p

rodu

zion

e au

tom

atiz

zate

ed

ai ro

bot i

ndus

trial

i1,

717

Tecn

ici d

elle

sci

enze

fisi

che

e di

inge

gner

ia1,

5C

ondu

cent

i di v

eico

li a

mot

ore

1,7

18C

ondu

cent

i di v

eico

li a

mot

ore

1,4

18O

pera

tori

di c

assa

, di s

porte

llo e

affi

ni1,

4Al

tre p

rofe

ssio

ni (C

ondu

ttori

impi

anti)

1,4

19Ad

detti

trat

tam

ento

del

legn

o, fa

legn

ami,

eban

isti,

cos

trutto

ri m

obili

1,3

19Al

tri a

ddet

ti ai

ser

vizi

per

sona

li1,

320

Spec

ialis

ti in

form

atic

i1,

220

Tecn

ici i

nfor

mat

ici e

affi

ni1,

1Al

tre p

rofe

ssio

ni (T

ecnc

ici)

1,2

Adde

tti a

gli i

mpi

anti

di la

vora

zion

e de

i pro

dotti

chi

mic

i1,

1In

stal

lato

ri e

man

uten

tori

appa

recc

h.el

ettro

mec

cani

che

ed e

lettr

onic

he1,

221

Agen

ti e

rapp

rese

ntan

ti di

com

mer

cio

1Ad

detti

al s

etto

re te

ssile

, abb

iglia

men

to e

affi

ni1,

222

Tecn

ici c

ondu

zion

e im

pian

ti, a

ltri t

ecni

ci d

ei p

roce

ssi i

ndus

trial

i0,

921

Spec

ialis

ti az

iend

ali

1,1

Ope

rato

ri di

cas

sa, d

i spo

rtello

e a

ffini

0,9

segu

e

Page 167: IL LAVORO FEMMINILE IN PROVINCIA DI VARESE: GRADO DI ... · Cattaneo – Direttore Responsabile della RSA Villa Fiammetta Dott.ssa Chin – Human Resources della Opengate S.p.A. Italy

Tav.

A 17

-b C

lass

ifica

zion

e de

lle p

rofe

ssio

ni in

ord

ine

di im

port

anza

cre

scen

te, i

n te

rmin

i di a

ssun

zion

i. Va

lori

%qu

ota

% s

ul to

tale

ass

unzi

oni

2002

v.%

99-0

0 v%

Impi

egat

i add

etti

alla

regi

stra

zion

e de

i mat

eria

li ed

ai t

rasp

orti

1,1

23Al

tre p

rofe

ssio

ni (v

endi

ta)

0,8

Adde

tti a

lle in

form

azio

ni a

i clie

nti

1,1

Fabb

ri, a

ddet

ti co

stru

zion

e ut

ensi

li e

prod

otti

met

allic

i e a

ffini

0,8

22Al

tri o

pera

tori

dell�a

ssis

tenz

a0,

824

Altre

pro

fess

ioni

(int

elle

tt.sc

entif

.)0,

7Ad

detti

alla

lavo

razi

one

alim

enta

re0,

8In

stal

lato

ri e

man

uten

tori

appa

recc

h.el

ettro

mec

cani

che

ed e

lettr

onic

he0,

7Ad

detti

agl

i im

pian

ti di

lavo

razi

one

dei p

rodo

tti c

him

ici

0,8

25Sp

ecia

listi

scie

nze

della

sal

ute

(ecc

etto

ass

iste

nza

infe

rmie

ristic

a)0,

623

Istru

ttori

per g

li ha

ndic

appa

ti e

per l

a rie

duca

zion

e0,

6Ad

detti

alle

info

rmaz

ioni

ai c

lient

i0,

6Ad

detti

impi

anti

per l

a la

vora

zion

e de

l leg

no e

per

pro

duzi

one

carta

0,6

Altri

ope

rato

ri de

ll�ass

iste

nza

0,6

24Te

cnic

i inf

orm

atic

i e a

ffini

0,5

Adde

tti a

lla la

vora

zion

e al

imen

tare

0,6

25Fi

sici

, chi

mic

i e a

ssim

ilati

0,4

Adde

tti a

lle m

acch

ine

per l

e la

vora

zion

i alim

enta

ri e

affin

i0,

6Ad

detti

alla

sta

mpa

e a

ffini

0,4

Fatto

rini,

porta

baga

gli,

porti

eri e

affi

ni0,

6Al

tre p

rofe

ssio

ni (o

pera

i spe

cial

izza

ti)0,

426

Spec

ialis

ti de

lle s

cien

ze d

ella

vita

0,5

Fatto

rini,

porta

baga

gli,

porti

eri e

affi

ni0,

4Ad

detti

alla

sta

mpa

e a

ffini

0,5

26Ad

detti

ai s

ervi

zi d

i sic

urez

za p

erso

nale

0,3

Adde

tti tr

atta

men

to d

el le

gno,

fale

gnam

i, eb

anis

ti, c

ostru

ttori

mob

ili0,

5N

ettu

rbin

i e a

ffini

0,3

27Es

perti

con

trollo

qua

lità,

sci

enze

sta

tistic

he, e

cono

mic

he e

soc

iali

0,4

27D

irige

nti,

dire

ttori,

resp

onsa

b.: a

rea

dire

zion

ale

e or

gani

zzat

iva

0,2

Impi

egat

i add

etti

alla

ges

tione

dei

dat

i num

eric

i0,

4Sp

ecia

listi

scie

nze

della

sal

ute

(ecc

etto

ass

iste

nza

infe

rmie

ristic

a)0,

2Ad

detti

ai s

ervi

zi d

i sic

urez

za p

erso

nale

0,4

Arch

itetti

, ing

egne

ri e

spec

ialis

ti af

fini

0,2

Istru

ttori

per g

li ha

ndic

appa

ti e

per l

a rie

duca

zion

e0,

4Sp

ecia

listi

lega

li0,

2As

sem

blat

ori-c

abla

tori

appa

recc

hiat

ure

elet

trich

e ed

ele

ttron

iche

0,4

Altre

pro

fess

ioni

(Con

dutto

ri im

pian

ti)0,

2M

anov

ali a

ddet

ti al

l'ass

embl

aggi

o m

ecca

nico

0,4

28D

irige

nti,

dire

ttori

e re

spon

sabi

li: a

rea

tecn

ica

e pr

odut

tiva

0,1

28D

irige

nti,

dire

ttori,

resp

onsa

b.: a

rea

com

mer

cial

e e

amm

inis

trativ

a0,

3Sp

ecia

listi

delle

sci

enze

del

la v

ita0,

1Sp

ecia

listi

info

rmat

ici

0,3

Altre

pro

fess

ioni

(int

elle

tt.sc

entif

.)0,

1Ar

chite

tti, i

ngeg

neri

e sp

ecia

listi

affin

i0,

3Ad

detti

alle

mac

chin

e pe

r le

lavo

razi

oni a

limen

tari

e af

fini

0,1

Spec

ialis

ti le

gali

0,3

Altri

con

dutto

ri di

vei

coli

a m

otor

e0,

1Sp

ecia

listi

azie

ndal

i0,

329

Diri

gent

i, di

retto

ri, re

spon

sab.

: are

a co

mm

erci

ale

e am

min

istra

tiva

0Ad

detti

impi

anti

per l

a la

vora

zion

e de

l leg

no e

per

pro

duzi

one

carta

0,3

Espe

rti c

ontro

llo q

ualit

à, s

cien

ze s

tatis

tiche

, eco

nom

iche

e s

ocia

li0

Altri

con

dutto

ri di

vei

coli

a m

otor

e0,

3Te

cnic

i con

duzi

one

impi

anti,

altr

i tec

nici

dei

pro

cess

i ind

ustri

ali

029

Net

turb

ini e

affi

ni0,

2Ag

enti

e ra

ppre

sent

anti

di c

omm

erci

o0

Altre

pro

fess

ioni

(p. n

on q

ialif

icat

o)0,

2Ai

uto

cont

abili,

add

etti

rilev

.ele

men

tari

e a

com

piti

di c

ontro

llo0

30D

irige

nti,

dire

ttori

e re

spon

sabi

li: a

rea

tecn

ica

e pr

odut

tiva

0,1

Altre

pro

fess

ioni

(ese

cutiv

e)0

Diri

gent

i, di

retto

ri, re

spon

sab.

: are

a di

rezi

onal

e e

orga

nizz

ativ

a0,

1Al

tre p

rofe

ssio

ni (v

endi

ta)

031

Fisi

ci, c

him

ici e

ass

imila

ti0

Man

oval

i add

etti

all'a

ssem

blag

gio

mec

cani

co0

Altre

pro

fess

ioni

(ese

cutiv

e)0

Altre

pro

fess

ioni

(p. n

on q

ialif

icat

o)0

Adde

tti a

lle p

uliz

ie e

ai s

ervi

zi d

i lav

ande

ria0

Page 168: IL LAVORO FEMMINILE IN PROVINCIA DI VARESE: GRADO DI ... · Cattaneo – Direttore Responsabile della RSA Villa Fiammetta Dott.ssa Chin – Human Resources della Opengate S.p.A. Italy

Tavo

la A

18-

aTo

tale

ass

unti

per C

lass

i e p

er M

icro

setto

rePR

OF

INTE

RM

EDIE

- (T

ECN

ICI)

Prov

inci

a di

Var

ese

% ri

gaTO

T TE

CNI

CI

T. d

elle

sc

ienz

e fis

iche

e

di

inge

gner

ia

T.

info

rmat

ici

Ope

rato

ri di

ap

pare

cchi

atur

e ot

tiche

ed

el

ettro

nich

e

Con

trollo

ri e

t.del

traf

fico

aere

o

T. e

is

petto

ri de

lla

sicu

rezz

a e

della

qu

alità

T.pa

ram

edic

i

Infe

rmie

ri pr

ofes

sion

ali

ed o

stet

riche

Inse

gnan

ti di

so

steg

no

ori

tecn

ici

e in

segn

anti

spec

ia

T.

finan

ziar

i e

delle

ve

ndite

Adde

tti a

i se

rviz

i alle

im

pres

e e

inte

rmed

iari

com

mer

cial

i

T.

amm

inis

trativ

i

INDU

STR

IA12

,16,

30,

50,

00,

00,

00,

00,

00,

03,

10,

02,

2

Alim

enta

re e

bev

ande

11,5

1,7

7,7

0,0

2,1

Tess

ile, a

bbig

liam

ento

, cuo

io e

cal

zatu

re6,

85,

41,

30,

00,

2 -

tess

ili e

abbi

glia

men

to7,

35,

81,

30,

00,

2Le

gno

e m

obili

, car

ta, e

dito

ria

14,5

6,9

6,4

0,0

1,2

-ca

rta16

,112

,63,

40,

0 -l

egno

, mob

ile

14,1

5,4

7,2

0,0

1,5

Estr

attiv

a, c

him

ica

e go

mm

a, la

vora

zion

e m

etal

li e

prod

uzio

ne

ener

gia

13,9

6,2

0,6

5,3

0,0

1,8

- pe

trolife

ra, c

him

ica,

mat

.pla

stic

he17,5

7,8

0,3

6,5

0,0

3,0

-chi

mic

a fa

rmac

eutic

a29

,710

,90,

815

,00,

03,

0 -g

omm

a e

mat

erie

pla

stic

he9,

56,

61,

90,

00,

9 -

prod

otti

in m

etal

lo11,1

5,0

0,8

4,4

0,0

0,9

-pro

d. m

etal

li, le

ghe

ed e

lem

enti

met

allic

i9,

89,

80,

00,

0 -o

gget

ti e

min

uter

ia in

met

allo

11,4

3,8

1,0

5,5

0,0

1,1

Mec

cani

ca, e

lettr

ica

ed e

lettr

onic

a, m

ezzi

di t

rasp

orto

19,9

11,6

1,3

1,7

0,0

5,3

- m

ecca

nica

e m

ezzi

di t

rasp

orto

21,6

14,2

2,8

3,3

0,0

1,3

- m

acch

ine

elet

trich

e ed

ele

ttron

iche

15,8

4,4

0,9

1,6

0,0

8,8

-mac

chin

e e

appa

recc

hi e

lettr

ici e

d el

ettro

nici

25,8

22,4

0,0

0,0

3,3

Cos

truz

ioni

0,0

0,

00,

0SE

RVI

ZI12

,32,

00,

50,

10,

50,

10,

21,

40,

10,

22,

30,

04,

9C

omm

erci

o7,

80,

10,

21,

90,

05,

7Al

berg

hi, r

isto

rant

i e s

erviz

i tur

istic

i3,

2

2,8

0,0

0,4

Tras

porti

e a

ttivit

à po

stal

i11

,40,

95,

40,

50,

90,

23,

5In

form

atic

a e

tele

com

unic

azio

ni37

,411

,39,

74,

10,

012

,3Se

rviz

i ava

nzat

i alle

impr

ese

27,6

13,7

0,2

1,1

0,0

12,6

Cre

dito

e a

ssic

uraz

ioni

24,8

13,8

0,0

11,0

Serv

izi o

pera

tivi a

lle im

pres

e2,

70,

30,

60,

01,

8Is

truzi

one

e sa

nità

priv

ate

48,5

3,6

32,7

2,6

4,6

2,0

0,0

Altri

ser

vizi a

lle p

erso

ne1,

50,

30,

60,

00,

6To

tale

12,2

4,3

0,5

0,1

0,2

0,0

0,1

0,7

0,1

0,1

2,8

0,0

3,5

Font

e: N

ostre

ela

bora

zion

i dat

i Uni

onca

mer

e - M

inis

tero

del

Lav

oro,

Sis

tem

a In

form

ativo

Exc

elsi

or,

Page 169: IL LAVORO FEMMINILE IN PROVINCIA DI VARESE: GRADO DI ... · Cattaneo – Direttore Responsabile della RSA Villa Fiammetta Dott.ssa Chin – Human Resources della Opengate S.p.A. Italy

Tav

A 18

-bTo

tale

ass

unti

per C

lass

i e p

er M

icro

setto

rePR

OF

INTE

RM

EDIE

- (T

ECNI

CI)

Prov

inci

a di

Var

ese

% c

olon

naTO

T TE

CNI

CI

T. d

elle

sc

ienz

e fis

iche

e d

i in

gegn

eria

T.

info

rmat

ici e

affi

ni

Ope

rato

ri di

ap

pare

cchi

atur

e ot

tiche

ed

elet

troni

che

Con

trollo

ri e

t.

del t

raffi

co

aere

o

T is

petto

ri de

lla

sicu

rezz

a e

della

qua

lità

T.pa

ram

edic

i (e

ccet

to

assi

sten

za

infe

rmie

ristic

a)

Infe

rmie

ri pr

ofes

sion

ali

ed o

stet

riche

Inse

gnan

ti di

so

steg

no

Istru

ttori

t. e

altri

inse

gnan

ti sp

ecia

lizza

tiT

finan

ziar

i e

delle

ven

dite

Adde

tti a

i se

rviz

i alle

im

pres

e e

inte

rmed

iari

com

mer

cial

iT.

am

min

istra

tivi

INDU

STR

IA52

,578

,053

,1--

-- --

--

-- --

-- 60

,196

,433

,4Al

imen

tare

e b

evan

de3,

27,

3--

-- --

--

-- --

-- --

2,6

-- 0,

3Te

ssile

, abb

iglia

men

to, c

uoio

e c

alza

ture

3,2

7,3

-- --

-- --

--

-- --

-- 2,

6--

0,3

Legn

o e

mob

ili, c

arta

, edi

toria

5,

27,

0--

-- --

--

-- --

-- --

10,1

96,4

1,5

-ca

rta1,

22,

7--

-- --

--

-- --

-- --

1,1

-- --

-l

egno

, mob

ile

4,0

4,4

-- --

-- --

--

-- --

-- 9,

096

,41,

5Es

trat

tiva,

chi

mic

a e

gom

ma,

lavo

razi

one

met

alli

e pr

oduz

ione

en

ergi

a19

,024

,518

,4 --

--

--

--

--

--

--

32

,10,

08,

7 -

petro

lifera

, chi

mic

a, m

at.p

last

iche

10,5

13,3

4,1

-- --

--

-- --

-- --

17,2

-- 6,

3 -c

him

ica

farm

aceu

tica

1,3

1,2

-- --

-- --

--

-- --

-- --

3,0

-gom

ma

e m

ater

ie p

last

iche

6,7

7,0

4,1

-- --

--

-- --

-- --

14,9

-- 2,

4 -

prod

otti

in m

etal

lo2,5

5,1

-- --

-- --

--

-- --

-- 2,

2--

0,9

-pro

d. m

etal

li, le

ghe

ed e

lem

enti

met

allic

i8,

511

,114

,3--

-- --

--

-- --

-- 14

,9--

2,4

-ogg

etti

e m

inut

eria

in m

etal

lo1,

54,

4--

-- --

--

-- --

-- --

-- --

--

Mec

cani

ca, e

lettr

ica

ed e

lettr

onic

a, m

ezzi

di t

rasp

orto

7,0

6,8

14,3

-- --

--

-- --

-- --

14,9

-- 2,

4 -

mec

cani

ca e

mez

zi d

i tra

spor

to22

,838

,334

,7--

-- --

--

-- --

-- 8,

6--

21,5

- m

acch

ine

elet

trich

e ed

ele

ttron

iche

7,2

13,6

22,4

-- --

--

-- --

-- --

4,9

-- 1,

5 -m

acch

ine

e ap

pare

cchi

ele

ttric

i ed

elet

troni

ci8,

56,

812

,2--

-- --

--

-- --

-- 3,

7--

16,7

Cos

truz

ioni

7,2

17,9

-- --

--

-- --

-- --

0,0

-- 3,

3SE

RVI

ZI47

,522

,046

,910

0,0

100,

010

0,0

100,

010

0,0

100,

010

0,0

39,9

3,6

66,6

Com

mer

cio

10,7

0,2

6,1

-- --

--

-- --

-- --

11,6

-- 27

,5Al

berg

hi, r

isto

rant

i e s

erviz

i tur

istic

i2,

1--

-- --

-- --

--

-- --

-- 8,

23,

60,

9Tr

aspo

rti e

atti

vità

post

ali

4,1

1,0

-- 10

0,0

66,7

1,5

-- 4,

5In

form

atic

a e

tele

com

unic

azio

ni6,

25,

338

,8--

-- --

--

-- --

-- 3,

0--

7,2

Serv

izi a

vanz

ati a

lle im

pres

e10

,715

,32,

0--

-- --

--

-- --

-- 1,

9--

17,3

Cre

dito

e a

ssic

uraz

ioni

4,4

-- --

-- --

--

-- --

-- --

10,8

-- 6,

9Se

rviz

i ope

rativ

i alle

impr

ese

0,8

0,2

-- --

-- --

--

-- --

-- 0,

7--

1,8

Istru

zion

e e

sani

tà p

rivat

e8,

0--

-- 10

0,0

-- --

10

0,0

100,

010

0,0

100,

01,

5--

0,0

Altri

ser

vizi a

lle p

erso

ne0,

4--

-- --

-- 33

,3--

-- --

-- 0,

710

0,0

0,6

Tota

le10

0,0

100,

010

0,0

100,

010

0,0

100,

010

0,0

100,

010

0,0

100,

010

0,0

100,

010

0,0

Font

e: N

ostre

ela

bora

zion

i dat

i Uni

onca

mer

e - M

inis

tero

del

Lav

oro,

Sis

tem

a In

form

ativo

Exc

elsi

or,

Page 170: IL LAVORO FEMMINILE IN PROVINCIA DI VARESE: GRADO DI ... · Cattaneo – Direttore Responsabile della RSA Villa Fiammetta Dott.ssa Chin – Human Resources della Opengate S.p.A. Italy

Tavo

la A

19

Prov

inci

a di

Var

ese

Tota

leD

iffi

colt

àN

essu

na

diff

icol

Man

canz

a de

lla

qual

ifica

zion

e,

espe

rienz

a

Man

canz

a di

st

rutt

ure

form

ativ

e

Rido

tta

pres

enza

, for

te

conc

orre

nza

tra

le

impr

ese

per

ques

ta

figur

a pr

ofes

sion

ale

Retr

ibuz

ione

el

evat

aAl

tro

Tota

le p

rofe

ssio

ni96

8737

,262

,812

,13,

017

,50,

83,

9PR

OF

INTE

RM

EDIE

- TE

CNI

CI

1183

38,3

61,7

11,1

2,6

20,9

1,7

2,0

Tecn

ici d

elle

sci

enze

fisi

che

e di

inge

gner

ia41

332

,967

,15,

84,

417

,40,

74,

6Te

cnic

i inf

orm

atic

i e a

ffini

4975

,524

,540

,80,

034

,70,

00,

0O

pera

tori

di a

ppar

ecch

iatu

re o

ttich

e ed

ele

ttron

iche

666

,733

,30,

00,

066

,70,

00,

0C

ontro

llori

e te

cnic

i nav

ali e

del

traf

fico

aere

o23

91,3

8,7

34,8

0,0

56,5

0,0

0,0

Tecn

ici e

ispe

ttori

della

sic

urez

za e

del

la q

ualit

à3

0,0

100,

00,

00,

00,

00,

00,

0Te

cnic

i par

amed

ici (

ecce

tto a

ssis

tenz

a in

ferm

ieris

tica)

70,

010

0,0

0,0

0,0

0,0

0,0

0,0

Infe

rmie

ri pr

ofes

sion

ali e

d os

tetri

che

6489

,110

,90,

018

,843

,826

,60,

0As

sist

enti

dida

ttici

: scu

ola

elem

enta

re e

affi

ni0

100,

00,

00,

00,

00,

00,

00,

0In

segn

anti

di s

oste

gno

spec

ializ

zati

50,

010

0,0

0,0

0,0

0,0

0,0

0,0

Istru

ttori

tecn

ici e

altr

i ins

egna

nti s

peci

aliz

zati

90,

010

0,0

0,0

0,0

0,0

0,0

0,0

Tecn

ici f

inan

ziar

i e d

elle

ven

dite

268

53,7

46,3

14,6

0,4

36,9

0,0

1,9

Adde

tti a

i ser

vizi a

lle im

pres

e e

inte

rmed

iari

com

mer

cial

i1

0,0

100,

00,

00,

00,

00,

00,

0Te

cnic

i am

min

istra

tivi

335

16,1

83,9

11,9

0,0

4,2

0,0

0,0

Font

e: N

ostre

ela

bora

zion

i dat

i Uni

onca

mer

e - M

inis

tero

del

Lav

oro,

Sis

tem

a In

form

ativo

Exc

elsi

or,

Tota

le a

ssun

ti pe

r Cla

ssi e

per

Diff

icol

ta re

perim

ento

Page 171: IL LAVORO FEMMINILE IN PROVINCIA DI VARESE: GRADO DI ... · Cattaneo – Direttore Responsabile della RSA Villa Fiammetta Dott.ssa Chin – Human Resources della Opengate S.p.A. Italy

Tavo

la A

20

Tota

le a

ssun

ti pe

r cla

ssi e

gru

ppi

Prov

inci

a di

Var

ese

D

iplo

ma

D

iplo

ma

unive

rsita

rio

Laur

ea

Tota

le t

ec-

indu

sttu

ristic

o-al

berg

hal

tri

indi

rizzi

Tota

leag

r.-

alim

ent

tec

-in

dust

amm

inis

-co

mm

. t

uris

-al

berg

peda

g-lin

g- le

tt-

scie

ntpa

ram

-so

cial

eno

n sp

ecif

Tota

le t

ec-

inge

g e

con-

giur

-soc

peda

g-lin

g-le

tt

med

ico

e pa

ram

Tota

leag

r.-

alim

ent

tec

-in

geg

eco

n-gi

ur-s

ocsc

ient

iflin

g-le

tt.

artis

tico

med

ico

e pa

ram

non

sp

ecif.

Tota

le96

8716

,948

,06

,617

,028

,90

,627

,737

,84

,63,

90

,524

,81

,535

,38,

03

,347

,34

,5TE

CNI

CI

1183

1,8

81,0

14,3

4,8

78,5

0,1

46,4

44,1

2,0

0,4

0,6

6,2

8,3

18,4

4,1

5,1

72,4

11,4

8,9

17,0

53,3

0,7

3,0

3,7

13,3

Tecn

ici d

elle

sci

enze

fisi

che

e di

inge

gner

ia41

34,

494

,45,

686

,9 --

100,

0 --

-- --

-- --

3,6

100,

0 --

-- --

5,1

--85

,74,

84,

84,

8 --

Tecn

ici i

nfor

mat

ici e

affi

ni49

-- --

-- --

100,

0 --

57,1

38,8

4,1

-- --

-- --

-- --

-- --

-- --

-- --

-- --

-- --

Ope

rato

ri di

app

arec

chia

ture

ot

tiche

ed

elet

troni

che

6 --

-- --

--10

0,0

-- --

-- --

--10

0,0

-- --

-- --

-- --

-- --

-- --

-- --

-- --

Con

trollo

ri e

tecn

ici n

aval

i e d

el

traffi

co a

ereo

23 --

-- --

--91

,3 --

100,

0 --

-- --

-- --

8,7

100,

0 --

-- --

-- --

-- --

-- --

-- --

Tecn

ici e

ispe

ttori

della

si

cure

zza

e de

lla q

ualit

à3

-- --

-- --

100,

0 --

100,

0 --

-- --

-- --

-- --

-- --

--0,

0 --

-- --

-- --

-- --

Tecn

ici p

aram

edic

i (ec

cetto

as

sist

enza

infe

rmie

ristic

a)7

-- --

-- --

-- --

-- --

-- --

-- --

100,

0 --

-- --

100,

0 --

-- --

-- --

-- --

--In

ferm

ieri

prof

essi

onal

i ed

oste

trich

e64

-- --

-- --

-- --

-- --

-- --

-- --

100,

0 --

-- --

100,

0 --

-- --

-- --

-- --

--In

segn

anti

di s

oste

gno

spec

ializ

zati

5 --

-- --

-- --

-- --

-- --

-- --

--10

0,0

-- --

100,

0 --

-- --

-- --

-- --

-- --

Istru

ttori

tecn

ici e

altr

i in

segn

anti

spec

ializ

zati

9 --

-- --

--55

,6 --

-- --

-- --

--10

0,0

-- --

-- --

44,4

-- --

-- --

100,

0 --

--Te

cnic

i fin

anzi

ari e

del

le

vend

ite26

81,

110

0,0

62,3

0,6

12,0

43,1

10,2

2,4

--31

,71,

525

,075

,0 --

35,1

12,8

5,3

58,5

--4,

319

,1Ad

detti

ai s

erviz

i alle

impr

ese

e in

term

edia

ri co

mm

erci

ali

1 --

-- --

--10

0,0

-- --

100,

0 --

-- --

-- --

-- --

-- --

-- --

-- --

-- --

-- --

Tecn

ici a

mm

inis

trativ

i33

5 --

-- --

--94

,9 --

--10

0,0

-- --

-- --

0,3

--10

0,0

-- --

4,8

-- --

100,

0 --

-- --

--

Font

e: N

ostre

ela

bora

zion

i dat

i Uni

onca

mer

e - M

inis

tero

del

Lav

oro,

Sis

tem

a In

form

ativo

Exc

elsi

or,

Istr

uzio

ne p

rofe

ssio

nale

- in

diriz

zo

Page 172: IL LAVORO FEMMINILE IN PROVINCIA DI VARESE: GRADO DI ... · Cattaneo – Direttore Responsabile della RSA Villa Fiammetta Dott.ssa Chin – Human Resources della Opengate S.p.A. Italy

ALLEGATO B

QUESTIONARIO UTILIZZATO PER L’INDAGINE SULL’OCCUPAZIONE

FEMMINILE NELLE PROFESSIONI TECNICHE

Page 173: IL LAVORO FEMMINILE IN PROVINCIA DI VARESE: GRADO DI ... · Cattaneo – Direttore Responsabile della RSA Villa Fiammetta Dott.ssa Chin – Human Resources della Opengate S.p.A. Italy

INDAGINE SULL’OCCUPAZIONE FEMMINILE

NELLE PROFESSIONI TECNICHE

A Professioni tecniche e occupazione femminile all’interno dell’impresa

A1 Quali sono le professioni tecniche nella sua azienda/settore nelle seguenti aree

funzionali?

Area: Professioni tecniche:

Progettazione/produzione

Amministrazione

Gestione Personale

Marketing/vendita

A2 Quale è indicativamente la percentuale di donne attualmente occupate nella vostra

azienda nelle seguenti professioni?

% di donne Dirigenti e direttori Specialisti (professioni intellettuali, scientifiche ad elevata specializzazione

Impiegati tecnici (professioni intermedie) Impiegati amministrativi Operai specializzati e qualificati Personale non qualificato Altro

A3 Quale è la presenza femminile attuale nelle professioni tecniche nelle seguenti aree

funzionali?

% di donne Progettazione/produzione Amministrazione Gestione Personale Marketing/vendita

Page 174: IL LAVORO FEMMINILE IN PROVINCIA DI VARESE: GRADO DI ... · Cattaneo – Direttore Responsabile della RSA Villa Fiammetta Dott.ssa Chin – Human Resources della Opengate S.p.A. Italy

B Innovazione tecnologica/organizzativa formazione ed occupazione femminile

nelle professioni tecniche

B1 La presenza di donne nelle professioni tecniche intermedie ha comportato alcune di

queste conseguenze?

SI NO Necessità di formazione ad hoc per le occupate Necessità di qualche cambiamento nell’organizzazione e nella struttura interna

Si sono verificati problemi con i colleghi Si sono verificati problemi con i fornitori/colleghi di altre aziende/clienti Gli impegni famigliari delle donne creano qualche inconveniente nella gestione dei carichi /picchi di lavoro non previsti

Necessità di reclutamento di personale in sostituzione di assenze per maternità

Altro (specificare)

B2 In quale area funzionale sono emerse principalmente tali criticità?

B3 Sono previsti, all’interno dell’azienda, percorsi di carriera per le figure tecniche

intermedie, ad esempio in termini retributivi e/o crescita dell’inquadramento?

B4 Più nello specifico, quali tra le seguenti?

Avanzamento di livello per anzianità Avanzamento in base al merito e alle capacità Formazione specifica per alcuni lavoratori/lavoratrici Altro (specificare)

B5 Negli ultimi anni quale è all’incirca la proporzione % tra uomini e donne che hanno

beneficiato di un avanzamento di carriera/retributivo nell’ambito di una professione

tecnica in una delle seguente aree funzionali?

Uomini Donne

Progettazione/produzione

Amministrazione

Gestione

Personale Marketing/vendita

Page 175: IL LAVORO FEMMINILE IN PROVINCIA DI VARESE: GRADO DI ... · Cattaneo – Direttore Responsabile della RSA Villa Fiammetta Dott.ssa Chin – Human Resources della Opengate S.p.A. Italy

C Reclutamento C1 Quale è il bacino tipico di reclutamento delle figure professionali richieste?

scuola mercato esterno

progressione interna altro (specificare)

C2 Più in particolare quali sono, tra le seguenti, le modalità utilizzate dall’azienda per

reclutare personale

Elenchi laureati/e

elenchi diplomati/e delle scuole territoriali

valutazione di autocandidature

pubblicizzazione dei posti vacanti

agenzie di intermediazione

canali informali

altre (specificare)

C3 Come valuta la preparazione di ragazze e ragazzi provenienti da scuole tecniche del

territorio:

Ragazzi Ragazze

Ottima

Discreta

Sufficiente

Piuttosto carente Gravemente carente

C4 L’azienda ha promosso o promuove qualche azione di formazione/orientamento delle

figure tecniche intermedie rivolta specificatamente alle donne?

SI NO Azioni di formazione in azienda

Azioni di formazione in collaborazione con strutture formative territoriali

Azioni di formazione in collaborazione con gli attori locali

Azioni di orientamento nelle scuole Azioni di orientamento nelle scuole in collaborazione con attori e istituzioni locali

Sono state promosse azioni di formazione/orientamento per le figure tecniche intermedie anche se non rivolte specificatamente alle donne

Altro

Page 176: IL LAVORO FEMMINILE IN PROVINCIA DI VARESE: GRADO DI ... · Cattaneo – Direttore Responsabile della RSA Villa Fiammetta Dott.ssa Chin – Human Resources della Opengate S.p.A. Italy

C5 Fattori che influenzano/condizionano l’assunzione di personale tecnico femminile

ininfluente gradito indispensabile Titolo di studio Esperienza pregressa nel settore Esperienza pregressa nella mansione Qualifiche professionali Conoscenza lingua straniera Conoscenze informatiche Empatia nel colloquio Motivazione al lavoro Disponibilità a lavorare su turni Flessibilità orario di lavoro Disponibilità trasferte Italia Disponibilità trasferte estero Età Patente Altro C6 Difficoltà di reperimento di figure professionali in passato (ultimi 5 anni) e in

prospettiva (prossimi 5 anni)

Passato Futuro Per quale posizione professionale di natura tecnica ci sono state/prevede ci saranno maggiori difficoltà di reperimento?

Si tratta di posizioni /aree in cui tradizionalmente è occupato

personale maschile?

Perché ritiene che ci siano state/ci saranno difficoltà proprio per queste figure/aree? (ad esempio aumento di domanda da parte delle imprese e concorrenza tra imprese del settore, mancanza di formazione adeguata, ecc)

Ritiene che con una adeguata azione di orientamento e formazione ci si potrà rivolgere all’offerta di lavoro femminile per queste posizioni? Perché?

Negli ultimi anni si è sperimentata/si prevede che si sperimenterà qualche difficoltà nel reperimento di personale tecnico intermedio? - nell’azienda - nel settore di attività

SI Per quali mansioni ed in quali aree funzionali?

Ragioni della difficoltà di reperimento • mancanza /ridotta presenza della figura richiesta (indicare

quale) • mancanza di formazione o esperienza adeguate • mancanza di strutture che formano questa figura • crescita delle concorrenza tra le imprese • aspettative dei candidati su retribuzioni e percorsi di

carriera troppo elevate • Altro (specificare)

Page 177: IL LAVORO FEMMINILE IN PROVINCIA DI VARESE: GRADO DI ... · Cattaneo – Direttore Responsabile della RSA Villa Fiammetta Dott.ssa Chin – Human Resources della Opengate S.p.A. Italy

C7 In relazione a tali difficoltà di reclutamento, il personale femminile ha

rappresentato/potrebbe rappresentare una soluzione?

In Passato (ultimi 5 anni) NO Per quali dei seguenti motivi:

SI per quale figura tecnica in particolare?

- Mancanza della figura: le donne non intraprendono percorsi formativi che consentono di svolgere determinate mansioni (quali ad esempio le figure tecniche intermedie)

- La preparazione delle donne che si propongono non è adeguata

- La presenza di donne in professioni tipicamente maschili potrebbe rendere più complessi i rapporti con i colleghi

- La presenza di donne in professioni tipicamente maschili potrebbe rendere più complessi i rapporti con i fornitori/colleghi di altre aziende/clienti

- Ci sono professioni difficilmente conciliabili con le esigenza di flessibilità espresse dalle lavoratrici (ad esempio maternità, impegni fam…)

- Si renderebbe necessario qualche cambiamento nell’organizzazione interna

In futuro (prossimi 5 anni) NO Per quali dei seguenti motivi:

SI per quale figura tecnica in particolare?

- Mancanza della figura: le donne non intraprendono percorsi formativi che consentono di svolgere determinate mansioni (quali ad esempio le figure tecniche intermedie)

- La preparazione delle donne che si propongono non è adeguata

- La presenza di donne in professioni tipicamente maschili potrebbe rendere più complessi i rapporti con i colleghi

- La presenza di donne in professioni tipicamente maschili potrebbe rendere più complessi i rapporti con i fornitori/colleghi di altre aziende/clienti

- Ci sono professioni difficilmente conciliabili con le esigenza di flessibilità espresse dalle lavoratrici (ad esempio maternità, impegni fam…)

- Si renderebbe necessario qualche cambiamento nell’organizzazione interna

Page 178: IL LAVORO FEMMINILE IN PROVINCIA DI VARESE: GRADO DI ... · Cattaneo – Direttore Responsabile della RSA Villa Fiammetta Dott.ssa Chin – Human Resources della Opengate S.p.A. Italy

D Valutazioni generali sulle possibilità di occupazione femminile in provincia di

Varese

Situazione attuale

D1 Quali sono le possibilità di occupazione femminile nel suo settore di attività in provincia

di Varese? In particolare quale futuro occupazionale nelle professioni tecniche?

D2 Quali sono le ragioni principali di questa situazione (ad esempio, lavori faticosi e non

adatti alle donne - non conviene all’impresa avere dipendenti donne perché questo

imporrebbe costose ristrutturazioni degli impianti ed un maggiore rischio di assenza,- le

donne non vogliono lavorare in alcune posizioni per le condizioni di lavoro disagevoli, - le

donne non hanno il tipo di formazione adatto, ecc. )

D3 Quali sono le possibilità di occupazione in professioni tecniche in altri settori (industria,

servizio alle persone, terzo settore, servizi alle imprese, servizi commerciali..)?

D4 Quale è la valutazione sull’offerta formativa in provincia di Varese? E’ adeguata o meno

alle necessità della sua azienda e del suo settore?

D5 Quali sono i profili di qualificazione/formazione più adatti per trovare lavoro in

professioni tecniche nel suo settore?

Page 179: IL LAVORO FEMMINILE IN PROVINCIA DI VARESE: GRADO DI ... · Cattaneo – Direttore Responsabile della RSA Villa Fiammetta Dott.ssa Chin – Human Resources della Opengate S.p.A. Italy

D6 Pensando alle professioni tecniche, è d’accordo con le seguenti affermazioni? SI NO

Sono professioni in cui le donne potrebbero essere più valorizzate Le donne hanno una maggiore capacità di lavorare in gruppo

Sono professioni per la quali e donne non si propongono

Le donne candidate per queste professioni risultano generalmente meno qualificate

Sono professioni che possono essere svolte indistintamente da uomini e donne

Le donne mettono un maggiore impegno/serietà nel lavoro

La performance lavorativa delle donne in queste professioni è inferiore a quella degli uomini

La presenza delle donne in queste professioni richiede modifiche nell’organizzazione interna

Le donne sono più attente agli aspetti relazionali e hanno maggiori capacità comunicative

La presenza delle donne in professioni tipicamente maschili può rendere più complessi i rapporti con i colleghi

Le candidate donne per queste professioni sono più qualificate

Gli uomini mostrano una maggiore autonomia e una maggiore capacità organizzativa

La presenza delle donne in professioni tipicamente maschili può rendere più complessi i rapporti con i fornitori /clienti

Gli uomini sono generalmente più flessibili Le donne in queste professioni sono più produttive degli uomini Le donne mostrano una maggiore capacità organizzativa nel lavoro Gli uomini hanno una maggiore conoscenza degli strumenti e delle tecniche specifiche per queste professioni

D7 La diffusione di innovazioni tecnologiche ed organizzative può accrescere le possibilità

di occupazione femminile nel suo settore?

Se no per quali ragioni?

Se si in quali aree e posizioni professionali?

D8 Che tipo di formazione e qualificazione professionale sarebbe necessaria per favorire

questo processo?

Politiche per migliorare la presenza femminile nelle professioni tecniche D9 Che tipo di interventi sarebbero necessari per accrescere il peso dell’occupazione

femminile in professioni tecniche nel suo settore di attività? ( ad esempio modificando la

legislazione, riducendo il costo del lavoro della manodopera femminile, accrescendo il

livello di formazione e qualificazione dell’offerta di lavoro femminile, ecc)

Page 180: IL LAVORO FEMMINILE IN PROVINCIA DI VARESE: GRADO DI ... · Cattaneo – Direttore Responsabile della RSA Villa Fiammetta Dott.ssa Chin – Human Resources della Opengate S.p.A. Italy

D10 Che tipo di azioni si potrebbero attivare per migliorare la situazione occupazionale

femminile in professioni tecniche in provincia di Varese? (ad esempio iniziative di

orientamento, di formazione, di assistenza all’infanzia, sussidi alle imprese che occupano

personale femminile, ecc)

D11 Indichi l’ordine di priorità delle seguenti politiche per favorire la presenza femminile

nelle professioni tecniche?

orientare e ragazze verso professioni non tipicamente femminili

promuovere presso le donne percorsi formativi non tipicamente femminili

accrescere il livello di qualificazione delle donne che hanno intrapreso percorsi formativi di carattere tecnico

istituire incentivi all’assunzione di donne in quelle professioni non tipicamente femminili

potenziare l’offerta di servizi che aiutino le donne a mantenere una presenza continuativa nel mercato del lavoro

rivedere l’organizzazione e gli orari di lavoro altro (specificare)

Professioni emergenti per le donne in Provincia di Varese D12 Al di là delle professioni tecniche, quali ritiene siano le professioni emergenti per le

donne nella sua attività/settore?

D13 Quali le principali caratteristiche (area, modalità di reclutamento, formazione,

difficoltà di reperimento) ?

Dati sull’impresa Ragione Sociale-------------------------------------------------------------------------------

Settore di attività-----------------------------------------------------------------------------

Prodotto-Servizio-----------------------------------------------------------------------------

Indirizzo-----------------------------------------------------Tel-------------------------------

Numero di dipendenti------------------------------------ di cui donne---------------------

Intervistato--------------------------------------------------Ruolo ricoperto-----------------