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Human factor. faq. Perché in inglese? Factor o Factors? A che serve? A chi è rivolto? Come spiegarlo?. 20. 0,5 per milione di tratte. 10. 60 70 80 90 00. La curva degli incidenti. - PowerPoint PPT Presentation

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Human factor

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faq

Perché in inglese? Factor o Factors? A che serve? A chi è rivolto? Come spiegarlo?

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La curva degli incidenti

20

10

60 70 80 90 00

0,5 per milione di tratte

Causa: Perdita di controllo.

Soluzione: ingegneria

Causa: CFIT

Soluzione: CRM

Causa: perdita di controllo.

Soluzione: ergonomia

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Il progetto

1. sicurezza ed errore umano 2. prestazioni e limitazioni umane 3. il lavoro di gruppo 4. il rapporto uomo-macchina

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sicurezza

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Definizioni

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pericolo I – Trascurabile: assenza di ferite o

danni; II – Minore: piccoli danni occupazionali,

ambientali e sistemici; III – Maggiore: gravi danni

occupazionali, ambientali e sistemici IV – Pericoloso: Ferite severe, danni

gravi V – Catastrofico: morte o perdita del

sistema.

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Matrice di rischio Severità

Frequenza

Trascurabile

Minore Maggiore Pericoloso Catastrofico

Frequente:

E ≥10-3

Ragionevolmente probabile:

10-3≤E≤ 10-5

Remoto: 10-5≤ E ≤ 10-7

Estremamente remoto:10-7 ≤ E ≤ 10-9

Estremamente Improbabile:

10-9 > E

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Accident

1) Incidente che causa morte o ferite gravi;

2) Danno all’aeromobile sostanziale, oppure;

3) L’aeromobile è disperso o inaccessibile;

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Serious incident

Un serious incident è un incidente in cui le circostanze indicano che ci si è avvicinati alla possibilità di un ‘ACCIDENT’.

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incident

E’ un accadimento associato con le operazioni di un aeromobile che incide o potrebbe incidere sul livello atteso di sicurezza delle operazioni.

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I sistemi ultra-safe

Eventualità di un incidente inferiore a un evento per milione

Aviazione Volo commerciale di linea: 10-7

Volo Charter: 10-6

Volo acrobatico:10-4

Volo militare: 10-3

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Anni ’60: loss of control

prestazioni e limitazioni umane Soluzione: ingegneria Autopilota Auto-throttle Simulatori di volo Radar meteo ILS Radar di controllo atc

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Anni ’70: CFIT

Problemi di integrazione all’interno dell’equipaggio

Soluzione: Psicologia Corsi C.R.M.

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Anni ’90: Loss of control

Interazione uomo-macchina Soluzione: ergonomia di

progettazione Esperti human factor entrano nel

momento del disegno degli impianti e strumenti di bordo

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sicurezza

Reattiva Proattiva

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Evoluzione della sicurezzaDiffidenza, scetticismo;Mancanza di approccio sistemico;Approccio burocratico;Difficoltà nell’accettare l’errore e riportarlo come esperienza;Nessuna analisi degli eventi;Inconsapevolezza delle prestazioni e limitazioni umane;La sicurezza è un problema dei piloti, non del sistema;Regolamentazione di difficile applicazione pratica;Assenza di presidi organizzativi dedicati;Impatto limitato sulla riduzione degli incidenti.

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Dopo molti anni…..

Approccio sistemico (Safety Management System)Ampia regolamentazioneForte commitment Investimenti culturali (Just Culture – No Blame)Consapevolezza dello Human FactorEfficaci sistemi di reportingTrend/threat analysisPresidi organizzativi di alto livello

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I modelli della sicurezza

Detto giapponese: Se hai un martello in mano, tutti i problemi avranno forma di chiodo

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Modelli della sicurezza

Modello lineare (effetto domino) Modello sistemico (Swiss cheese) Modelli complessi (NAT, HRO,

Resilience Engineering)

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Modello lineare

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Modello sistemico

Swiss cheese model

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SHELL

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L’incidente di Tenerife

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Dal Modello SHEL (Edwards) al modello shell (Hawkins): tenerife

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Sistemi complessi

NAT (Normal Accident Theory)

HRO (High Reliable Organization)

Resilience Engineering

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Normal Accident Theory

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HRO

Il primo errore potrebbe essere l’ultimo

Preoccupazione per i fallimenti Approcci eterogenei Rispetto per l’esperienza Condivisione delle informazioni No news, good news?

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Resilience engineering

Anticipare gli eventi Monitorare l’attività Reagire alle perturbazioni Imparare dall’esperienza E.t.t.o.

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Il CRM: Crew resource management

Che cos’è A che serve Come è stato recepito Come si è evoluto

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Evoluzione del CRM

I generazione: arrivano gli psicologi II generazione: da nice to know a need

to know III generazione: da cockpit a crew IV generazione: integrazione del CRM

nelle procedure (es. briefing) V generazione: il TEM

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Errore

Fallimento nella pianificazione e/o nell’esecuzione di una sequenza di azioni che determina il mancato raggiungimento, non attribuibile al caso, dell’obiettivo desiderato

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Tipi di erroreindotto dal progetto

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Errori indotti dall’operatore

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Operator-induced errors

Limiti fisici (dimensioni, forza) Limiti fisiologici (illusioni ottiche) Limiti psicologici (capacità di calcolo,

attenzione, trappole cognitive)

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Le illusioni ottiche

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Le illusioni della mente

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Errori sporadici, costanti o random

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Skill

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Rule

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knowledge

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Approccio individualistico• Errare non è ammissibile• Di chi è la colpa• Fallimento individuale• Atteggiamento difensivo dei singoli

Controllo e gestione dei contenziosi

Gli errori degli operatori di front-line causano la

maggior parte degli incidenti;

I sistemi, di per sé, sono sicuri. È l’uomo che introduce

la variabile che può portare il sistema a collassare; in

pratica, la tecnologia è sicura e l’uomo è la minaccia.

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Approccio sistemico• Errare è umano• Cosa è successo• Fallimento del sistema• Atteggiamento proattivo del sistema

Prevenzione e gestione del rischio

Gli errori sono dei sintomi di falle che si trovano a

differenti livelli dell’organizzazione;

I sistemi non sono sicuri di per sé; è l’essere umano che crea

la sicurezza.

C’è una relazione costante tra l’uomo e gli strumenti, i

compiti e l’ambiente operativo. I progressi della sicurezza

derivano dalla migliore comprensione di questi elementi e nel

disegno di sistemi che prendano in considerazione le

caratteristiche umane.

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La cultura organizzativa

Cultura patologica Cultura burocratica Cultura proattiva

Non si vuole sapere Si può non venire a sapere

Si ricerca attivamente l’informazione

Chi riferisce è sotto tiro

Si ascolta se non si può evitare

Si educa a riferire

La responsabilità è elusa

Responsabilità a compartimenti stagni

La responsabilità è condivisa

Chi sbaglia viene ignorato o punito

Gli sbagli portano a rimedi provvisori

Gli sbagli provocano riforme attive

Le nuove idee vengono attivamente represse

Le nuove idee rappresentano un problema

Le nuove idee sono benvenute

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Violazione

Deliberata inosservanza delle regole Sempre nociva? Non si vuole Non si sa Non si può Non è saggio Non si impone

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Causa effetto

Indisciplina Incompetenza Impedimento

Inopportunità insignificante

Rischio Pericolo Unica

alternativa Male minore indifferente

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Threat and error management

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Safety reporting system

1. Politica della sicurezza con i relativi obiettivi;

2. Analisi e gestione del rischio; 3. Valutazione dei pericoli e

assessment del reale livello di sicurezza nel sistema;

4. Promozione della sicurezza all’interno del sistema considerato.

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Politica di sicurezza

Impegno dell’alta dirigenza Safety manager (competenze,

qualifiche, committment) Piani di emergenza Documentazione

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Analisi e gestione del rischio

Identificare i pericoli Valutazione quantitativa (risk

assessment) Sviluppo misure di mitigazione

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Valutazione dei pericoli

Misurazione e monitoraggio Aggiornamento norme e procedure

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Promozione della sicurezza

Formazione del personale Informazioni di sicurezza

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Verifica

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Q2: nel modello SHELL la coppia S/H riguarda le interazioni tra:

a. Operatore e computerb. Operatore e ambientec. Operatore e norme

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Q3. lo swiss cheese model si basa sull’assunto che:

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Q. 4: La safety mira a proteggere contro attacchi intenzionali

A. Vero B. Falso

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Q. 8: una violazione è un atto involontario

A. Vero B. Falso

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Linate 8 ottobre 2001

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