Il Kamasutra futuro Guida ragionata alla legge elettorale · »MARCO PALOMBI O ra il tema è la...

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» MARCO PALOMBI O ra il tema è la legge elet- torale. “Oneri e onori al fronte del No”, ha detto Matteo Renzi, a partire da “una proposta sulla legge elet- torale”. Ovviamente il Pd resta il partito di maggioranza e dunque qualunque legge elettorale dovrà piacere soprattutto a lui, gli altri vanno un po’ in ordine sparso (ve- di sotto), ma – prima di questo – servono alcune informazioni preliminari. La prima: qual è la legge elettorale vigente? Al mo- mento, grazie alla hubris del go- verno dimissionario, sono due: l’Italicum alla Camera – perché il quasi ex premier non aveva nean- che preso in considerazione che la riforma che aboliva le elezioni per il Senato fosse bocciata – e il cosiddetto Consultellum per il Senato. Problema: sono due leggi agli antipodi e darebbero luogo a due rappresentazioni del voto completamente diverse. Secon- do problema: sull’Italicum sta per pronunciarsi la Corte costituzio- nale e la bocciatura parziale è quasi una certezza (ci tornere- mo). BREVE SPIEGAZIONE. L’Italicum è l’iper-maggioritario voluto da Renzi basato in sostanza sull’as- sunto “chi vince prende tutto”. Funziona così: ottengono eletti al- la Camera le liste che superano il 3%, mentre alla lista più votata va un premio di maggioranza che le consegna 340 deputati (il 54% del totale). Se non si supera il 40% dei consensi, però, niente premio e si va al ballottaggio con la lista se- conda classificata: nel secondo turno chi vince prende i 340 de- putati quale che sia, ad esempio, la partecipazione al voto. Il Consul- tellum invece è il sistema nato dal- la sentenza con cui a dicembre 2013 la Corte costituzionale ha bocciato il cosiddetto Porcellum o legge Calderoli: in sostanza è un sistema proporzionale (il premio di maggioranza è stato bocciato perché non prevedeva una soglia minima di consensi), ma con so- glie di sbarramento variabili an- che molto alte, specialmente per i partiti che scelgono di non coaliz- zarsi (o non trovano qualcuno che se li “carichi”). Sono quelle già presenti nel Porcellum e dunque al Senato col Consultellum entrerebbero le coalizioni che superano il 20% (e le liste che superano il 3% dentro una coalizione) o quelle che cor- rono da sole e prendono almeno l’8%. La ripartizione dei seggi è proporzionale, ma le soglie pos- sono eliminare molti partitini con un effetto “premio” per chi le su- pera. Quasi impossibile, però che ci sia un partito padrone del Se- nato, come invece succederebbe alla Camera. Il futuro più ravvicinato lo de- ciderà la Consulta. Davanti ai giu- dici delle leggi pende già un ricor- so preventivo sull’Italicum, accu- sato di avere in sostanza gli stessi difetti del Porcellum: dovevano a- nalizzarlo il 4 di ottobre, poi un provvidenziale rinvio ha consen- tito a Matteo Renzi di arrivare al referendum senza la figuraccia di una bocciatura della sua legge e- lettorale davanti alla Corte costi- tuzionale (non che la cosa gli sia servita, va detto). IN GENERE non si scrivono retro- scena sulla Consulta, ma anche i giudici costituzionali parlano con amici e potenti: da queste chiac- chiere si intuisce che la prossima sentenza farà un lavoro chirurgi- co sull’Italicum in modo che – tol- te le parti incostituzionali – si di- segni una legge perfettamente u- tilizzabile. A parte elementi mi- nori – come le possibilità per un unico candidato di presentarsi in dieci collegi – nel mirino della Consulta dovrebbe finire il ballot- taggio senza soglie di affluenza: rimarrebbe in vigore una legge con premio di maggioranza per la lista vincente che supera il 40% e nessun premio sotto quella soglia; per eleggere deputati bisogna a- vere minimo il 3% dei voti. A stare ai sondaggi attuali, quindi, un si- stema proporzionale assai simile al Consultellum in vigore al Sena- to (dove, anche volendo introdur- li, i premi di maggioranza sareb- bero concessi su base regionale): le coalizioni – prima o dopo il voto – sarebbero quasi obbligatorie. © RIPRODUZIONE RISERVATA Il Kamasutra futuro Guida ragionata alla legge elettorale Il tentativo Tre mesi fa, alla Camera il voto su alcune mozioni per cambiare l’Italicum Ansa I numeri 2 Le leggi elettorali attualmente vigenti: Italicum per la Camera, Consultellum per il Senato 40% La soglia sopra cui l’Italicum assegna il premio di maggioranza 3% Il consenso minimo necessario per essere rappresentati alla Camera IL DOSSIER Per capire Qual è la norma vigente, cosa comporta se si vota, come interverrà la Consulta. Riassunto: torneranno le coalizioni

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» MARCO PALOMBI

Ora il tema è la legge elet-torale. “Oneri e onori alfronte del No”, ha dettoMatteo Renzi, a partire

da “una proposta sulla legge elet-torale”. Ovviamente il Pd resta ilpartito di maggioranza e dunquequalunque legge elettorale dovràpiacere soprattutto a lui, gli altrivanno un po’in ordine sparso (ve-di sotto), ma – prima di questo –servono alcune informazionipreliminari. La prima: qual è lalegge elettorale vigente? Al mo-mento, grazie alla hubris del go-verno dimissionario, sono due:l’Italicum alla Camera –perché ilquasi ex premier non aveva nean-che preso in considerazione chela riforma che aboliva le elezioniper il Senato fosse bocciata – e ilcosiddetto Consultellum per ilSenato. Problema: sono due leggiagli antipodi e darebbero luogo adue rappresentazioni del votocompletamente diverse. Secon-do problema: sull’Italicum sta perpronunciarsi la Corte costituzio-nale e la bocciatura parziale èquasi una certezza (ci tornere-mo).

BREVE SPIEGAZIONE. L’Italicumè l’iper-maggioritario voluto daRenzi basato in sostanza sull’as -sunto “chi vince prende tutto”.Funziona così: ottengono eletti al-la Camera le liste che superano il3%, mentre alla lista più votata vaun premio di maggioranza che leconsegna 340 deputati (il 54% deltotale). Se non si supera il 40% deiconsensi, però, niente premio e siva al ballottaggio con la lista se-conda classificata: nel secondo

turno chi vince prende i 340 de-putati quale che sia, ad esempio, lapartecipazione al voto. Il Consul-tellum invece è il sistema nato dal-la sentenza con cui a dicembre2013 la Corte costituzionale habocciato il cosiddetto Porcellum olegge Calderoli: in sostanza è unsistema proporzionale (il premiodi maggioranza è stato bocciato

perché non prevedeva una sogliaminima di consensi), ma con so-glie di sbarramento variabili an-che molto alte, specialmente per ipartiti che scelgono di non coaliz-zarsi (o non trovano qualcuno chese li “carichi”).

Sono quelle già presenti nelPorcellum e dunque al Senato colConsultellum entrerebbero le

coalizioni che superano il 20% (ele liste che superano il 3% dentrouna coalizione) o quelle che cor-rono da sole e prendono almenol’8%. La ripartizione dei seggi èproporzionale, ma le soglie pos-sono eliminare molti partitini conun effetto “premio” per chi le su-pera. Quasi impossibile, però checi sia un partito padrone del Se-

nato, come invece succederebbealla Camera.

Il futuro più ravvicinato lo de-ciderà la Consulta. Davanti ai giu-dici delle leggi pende già un ricor-so preventivo sull’Italicum, accu-sato di avere in sostanza gli stessidifetti del Porcellum: dovevano a-nalizzarlo il 4 di ottobre, poi unprovvidenziale rinvio ha consen-tito a Matteo Renzi di arrivare alreferendum senza la figuraccia diuna bocciatura della sua legge e-lettorale davanti alla Corte costi-tuzionale (non che la cosa gli siaservita, va detto).

IN GENERE non si scrivono retro-scena sulla Consulta, ma anche igiudici costituzionali parlano conamici e potenti: da queste chiac-chiere si intuisce che la prossimasentenza farà un lavoro chirurgi-co sull’Italicum in modo che –tol -te le parti incostituzionali – si di-segni una legge perfettamente u-tilizzabile. A parte elementi mi-nori – come le possibilità per ununico candidato di presentarsi indieci collegi – nel mirino dellaConsulta dovrebbe finire il ballot-taggio senza soglie di affluenza:rimarrebbe in vigore una leggecon premio di maggioranza per lalista vincente che supera il 40% enessun premio sotto quella soglia;per eleggere deputati bisogna a-vere minimo il 3% dei voti. A stareai sondaggi attuali, quindi, un si-stema proporzionale assai simileal Consultellum in vigore al Sena-to (dove, anche volendo introdur-li, i premi di maggioranza sareb-bero concessi su base regionale):le coalizioni –prima o dopo il voto– sarebbero quasi obbligatorie.

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Il Kamasutra futuroGuida ragionataalla legge elettorale

Il tentativo

Tre mesi fa,

alla Camera il

voto su alcune

mozioni per

ca m bi a re

l’It a l ic u m Ansa

I numeri

2Le leggie l e t to ra l ia t t u a l m e n tev i ge n t i :Italicum perla Camera,Co n s u l te l l u mper il Senato

4 0%La sogliasopra cuil’Italicuma ss e g n ail premio dim a g g i o ra n za

3%Il consensominimon e ce ss a r i oper esserera p p re s e n t a t ialla Camera

IL DOSSIER Per capireQual è la norma vigente, cosa comporta se si vota,come interverrà la Consulta. Riassunto: torneranno le coalizioni