Il depuratore di Niguarda produce dagli scarichi fognari … · 2016-10-12 · (da ) Le ragioni del...

16
Che cosa sta facendo il Comune per gestire al meglio, anche nella nostra zona, gli aumentati flussi di migranti? ottobRe2016 Anno 22 - n. 246 Direttore : Luigi Allori. Redazione : Clara Amodeo, Giovanni Beduschi (vignettista), Franco Bertoli, Andrea Bina, Roberto Braghiroli, Ortensia Bugliaro, Primo Carpi, Valeria Casarotti, Roberta Coccoli, Beatrice Corà, Riccardo Degregorio, Teresa Garofalo,AntoniettaGattuso,SergioGhittoni,RobertoLana,AngeloLonghi,LorenzoMeyer,GraziaMorelli,SandraSaita,GeroUrso. Collaboratori :LauraAlbani,ValiaAllori,DavideCasale,StefanoBartolotta,SilviaBennaRolandi,MariaPiera Bremmi, Don Giuseppe Buraglio, Arturo Calaminici, Daniele Cazzaniga, Augusto Cominazzini, Luca Corbellari, Silvia Cravero, Ivan Crippa, Silvia Faggiano, Luigi Ghezzi, Lorenzo Gomiero, Anna Maria Indino, Monica Landro, Luigi Luce, Sergio Maestri, Valeria Malvicini, Franco Massaro, Giorgio Meliesi, Michele Michelino, Luigi Muzzi, Pamela Napoletano, Stefano Parisi, Antonio Pizzinato, Giovanni Poletti, Laura Quattrini, Mira Redaelli, Mauro Raimondi, Margherita Rampoldi Meyer, Vittorio Sardo, Fabrizio Ternelli, Dario Vercesi, Norman Zoia. Presidente dell’Associazione Amici di “Zona Nove” : Giovanni Poletti. Pubblicità : Flaviano Sandonà (tel. 02/39662281). Impaginazione : Roberto Sala (tel. 3341791866). SETTEMBRE ‘16 0 SETTEMBRE ‘15 70 SETTEMBRE ‘15 2 SETTEMBRE ‘15 0 SETTEMBRE ‘16 39 SETTEMBRE ‘16 1 BIODIVERSITÀ Il consuntivo pag. 8 del Festival MUNICIPIO 9 Intervista all’assessore pag. 4 Deborah Giovanati VASCA AL PARCO NORD Intervista all’on. pag. 5 Daniela Gasparini FULVIO TESTI Aumentano pag. 6 gli incidenti gravi MEDAGLIE D’ORO Ai nostri pag. 6 partigiani AMARCORD La Niguarda pag. 11 sovversiva del 1913 AMIANTO Giustizia pag. 8 o ingiustizia? Viva il 70° della Costituzione della Repubblica Il depuratore di Niguarda produce dagli scarichi fognari biometano per le auto pag. 5 pag. 3 Emigranti? S ono più di centomila gli emigranti che si sono spar- si in Europa e nelle Americhe l’anno scorso, facendone arri- vare il totale a quasi 5 milioni. Non vengono dalla Siria o dalla Nigeria, dove le popola- zioni allo stremo cercano un’al- ternativa alla fame e alla guer- ra. Sonoi giovani che, come ne- gli Cinquanta i terroni che dal Sud venivano al Nord in cerca di lavoro, emigrano dall’Italia alla ricerca all’estero di una prospettiva di vita. insomma, fatte le debite proporzioni, an- che gli italiani emigrano per necessità come gli africani. Ma allora come mai a quelli di noi che vorrebbero erigere dei muri per respingere i pro- fughi, quando la Gran Breta- gna minaccia di espellere gli stranieri - anche gli italiani - che lavorano nel loro Paese, la cosa non piace per niente? La verità è che, se non ci organiz- ziamo in Italia e in Europa per accogliere definitivamente e con rispetto umano quanti non possono più tornare nei loro Paesi martoriati, scatte- ranno gli egoismi, le paure, le incomunicabilità, le contrap- posizioni. Le istituzioni, dal governo nazionale al più pic- colo comune d’Italia, devono darsi un piano che, invece del rifiuto istintivo, faciliti l’inte- grazione pacifica e solidale. In modo che gli italiani possano esprimere nei confronti dei profughi quella stessa solida- rietà che, anche nella nostra zona, stanno dimostrando per i terremotati (pag. 3). In questo senso che fa Milano? Per capirlo abbiamo intervi- stato l’assessore Pier- francesco Majorino (pag. 3). (disegno di Gero Urso) GIORNALE DI NIGUARDA - CA’ GRANDA - BICOCCA - PRATOCENTENARO - ISOLA Redazione: via Val Maira 4 (Mi), tel./fax 02/39662281, e-mail: [email protected] - Autorizzazione del Tribunale di Milano N. 648 del febbraio 1997 Editore: Associazione Amici di “Zona Nove” - via Val Maira 4, Milano - Stampa: Litosud s.r.l. via A. Moro, 2, Pessano con Bornago (Mi). (disegno di Sergio Bernasconi: Niguarda anni ‘30) “Zona Nove” è su www.niguarda.eu (archivio) e su www.zonanove.com (giornale online) Chi guida un’auto a metano riduce l’inquinamento atmosferico. E se nelle bombole c’è il biometano prodotto negli impianti di depurazione delle acque fognarie, è il massimo. Ebbene, a Niguarda, tutto ciò è realtà, anche se per ora in fase sperimentale. ULTERIORE SCONTO 10% Per serramenti in PVC presentando “ZONA NOVE” Se vuoi aiutare il tuo giornale per i tuoi acquisti preferisci i nostri inserzionisti Se vuoi aiutare il tuo giornale per i tuoi acquisti preferisci i nostri inserzionisti

Transcript of Il depuratore di Niguarda produce dagli scarichi fognari … · 2016-10-12 · (da ) Le ragioni del...

Page 1: Il depuratore di Niguarda produce dagli scarichi fognari … · 2016-10-12 · (da ) Le ragioni del NO La riforma del Senato, concomitante con la nuova Legge elet-torale, fa evolvere

Che cosa sta facendo il Comune per gestire al meglio,anche nella nostra zona, gli aumentati flussi di migranti?

o t t o bRe�2016Anno 22 - n. 246

Direttore:�Luigi�Allori. Redazione:�Clara�Amodeo,�Giovanni�Beduschi�(vignettista),�Franco�Bertoli,�Andrea�Bina,�Roberto�Braghiroli,�Ortensia�Bugliaro,�Primo�Carpi,�Valeria�Casarotti,�Roberta�Coccoli,�Beatrice�Corà,�Riccardo�Degregorio,�TeresaGarofalo,�Antonietta�Gattuso,�Sergio�Ghittoni,�Roberto�Lana,�Angelo�Longhi,�Lorenzo�Meyer,�Grazia�Morelli,�Sandra�Saita,�Gero�Urso.�Collaboratori:�Laura�Albani,�Valia�Allori,�Davide�Casale,�Stefano�Bartolotta,�Silvia�Benna�Rolandi,�Maria�PieraBremmi,�Don�Giuseppe�Buraglio,�Arturo�Calaminici,�Daniele�Cazzaniga,�Augusto�Cominazzini,�Luca�Corbellari,�Silvia�Cravero,�Ivan�Crippa,�Silvia�Faggiano,�Luigi�Ghezzi,�Lorenzo�Gomiero,�Anna�Maria�Indino,�Monica�Landro,�Luigi�Luce,�SergioMaestri,�Valeria�Malvicini,�Franco�Massaro,�Giorgio�Meliesi,�Michele�Michelino,�Luigi�Muzzi,�Pamela�Napoletano,�Stefano�Parisi,�Antonio�Pizzinato,�Giovanni�Poletti,�Laura�Quattrini,�Mira�Redaelli,�Mauro�Raimondi,�Margherita�Rampoldi�Meyer,Vittorio�Sardo,�Fabrizio�Ternelli,�Dario�Vercesi,�Norman�Zoia.�Presidente�dell’Associazione�Amici�di�“ Zona�Nove” :�Giovanni�Poletti.�Pubblicità:�Flaviano�Sandonà�(tel.�02/39662281). Impaginazione:�Roberto�Sala�(tel.�3341791866).

SETTEMBRE ‘16 0

SETTEMBRE ‘15 70

SETTEMBRE ‘15 2

SETTEMBRE ‘15 0

SETTEMBRE ‘16 39

SETTEMBRE ‘16 1

BIODIVERSITÀIl consuntivo pag. 8del Festival

MUNICIPIO 9Intervista all’assessore pag. 4Deborah Giovanati

VASCA AL PARCO NORDIntervista all’on. pag. 5Daniela Gasparini

FULVIO TESTIAumentano pag. 6gli incidenti gravi

MEDAGLIE D’OROAi nostri pag. 6partigiani

AMARCORDLa Niguarda pag. 11sovversiva del 1913

AMIANTOGiustizia pag. 8o ingiustizia?

Viva il 70° della Costituzione della Repubblica

Il depuratore di Niguarda producedagli scarichi fognari biometano per le auto

pag. 5

pag. 3

Emigranti?

Sono più di centomila gliemigranti che si sono spar-

si in Europa e nelle Americhel’anno scorso, facendone arri-vare il totale a quasi 5 milioni.Non vengono dalla Siria odalla Nigeria, dove le popola-zioni allo stremo cercano un’al-ternativaalla fame e alla guer-ra. Sonoi giovani che, come ne-gli Cinquanta i terroni che dalSud venivano al Nord in cercadi lavoro, emigrano dall’Italiaalla ricerca all’estero di unaprospettiva di vita. insomma,fatte le debite proporzioni, an-che gli italiani emigrano pernecessità come gli africani.Ma allora come mai a quellidi noi che vorrebbero erigeredei muri per respingere i pro-fughi, quando la Gran Breta-gna minaccia di espellere glistranieri - anche gli italiani -che lavorano nel loro Paese, lacosa non piace per niente? Laverità è che, se non ci organiz-ziamo in Italia e in Europaper accogliere definitivamentee con rispetto umano quantinon possono più tornare neiloro Paesi martoriati, scatte-ranno gli egoismi, le paure, leincomunicabilità, le contrap-posizioni. Le istituzioni, dalgoverno nazionale al più pic-colo comune d’Italia, devonodarsi un piano che, invece delrifiuto istintivo, faciliti l’inte-grazione pacifica e solidale. Inmodo che gli italiani possanoesprimere nei confronti deiprofughi quella stessa solida-rietà che, anche nella nostrazona, stanno dimostrandoper i terremotati (pag. 3). Inquesto senso che fa Milano?Per capirlo abbiamo intervi-stato l’assessore Pier-francesco Majorino(pag. 3).

(disegno di G

ero Urso)

GIORNALE DI NIGUARDA - CA’ GRANDA - BICOCCA - PRATOCENTENARO - ISOLARedazione: via Val Maira 4 (Mi), tel./fax 02/39662281, e-mail: [email protected] - Autorizzazione del Tribunale di Milano N. 648 del febbraio 1997

Editore: Associazione Amici di “Zona Nove” - via Val Maira 4, Milano - Stampa: Litosud s.r.l. via A. Moro, 2, Pessano con Bornago (Mi).

(disegno di Sergio Bernasconi: Niguarda anni ‘30)

“Zona Nove” è su www.niguarda.eu (archivio) e su www.zonanove.com (giornale online)

Chi guida un’auto a metano riduce l’inquinamento atmosferico.E se nelle bombole c’è il biometano prodotto

negli impianti di depurazione delle acque fognarie, è il massimo.Ebbene, a Niguarda, tutto ciò è realtà, anche se per ora in fase sperimentale.

ULTERIORE SCONTO 10%Per serramenti in PVC

presentando“ZONA NOVE”

Se vuoi aiutareil tuo giornale

per i tuoiacquisti

preferiscii nostri

inserzionisti

Se vuoi aiutareil tuo giornale

per i tuoiacquisti

preferiscii nostri

inserzionisti

Page 2: Il depuratore di Niguarda produce dagli scarichi fognari … · 2016-10-12 · (da ) Le ragioni del NO La riforma del Senato, concomitante con la nuova Legge elet-torale, fa evolvere

Giovanni Beduschi

La matita appuntita come un freccia del Robin Hood del fumetto hacolpito ancora. Stavolta il bersaglio sono quanti - in Comune, in

Regione e al governo nazionale - stanno realizzando la vasca di lami-

nazione al Parco Nord, convinti che sia utile contro le esondazioni delSeveso nonostante che molti sindaci, tecnici, ambientalisti e cittadini ladenuncino come inutile, anzi dannosa per l’ambiente e la salute. I letto-

ri sanno di cosa stiamo parlando perché in questi mesi abbiamo datoconto, speriamo correttamente, delle varie posizioni in merito. Ma oral’intervento di Giò mette un punto fermo. (Zorro Nove)

CRONACA NERAdi Ortensia Bugliaro

Le Cucine Economiche

Le “Cucine Economiche” di v.le Monte Grappa sono un esem-pio di architettura sociale a Milano, nella nostra zona (arch.

Luigi Broggi 1883). Qui venivano offerti a prezzi molto bassi ipasti a operai e famiglie non abbienti. Il palazzo, situato vicinoal Naviglio Martesana e oggi zona di ricchi edifici verticali diogni tipo, dagli anni ’70 non è più una sorta di mensa ma ospi-ta diverse attività socio-culturali per anziani e il grande refetto-rio è usato come salone delle feste. Per chi ama l’aspetto dellaMilano d’altri tempi, questo edificio neoromanico - fatto con ma-teriali poveri tipici della tradizione lombarda - val bene una so-sta per ammirarlo e visitarlo.

• Americano rapinato nel cuore della movida Un turistaamericano di 40 anni è stato derubato intorno alle 4.30 dopo unaserata trascorsa nella zona dei locali della movida milanese, invia Tocqueville. L’uomo, prima minacciato mentre camminava instrada da uno straniero, veniva poi derubato del cellulare e deicontanti non quantificati che aveva con sé. (9 settembre)• Ponale e Sarca: nella notte due auto in fiamme Due au-to incendiate nella notte del 25 settembre tra via Ponale e via-le Sarca. Sul posto sono intervenuti i vigili del fuoco per spe-gnere i due roghi. Dai primi accertamenti della polizia le fiam-me potrebbero essere di origine dolosa. Le auto distrutte dal-l'incendio sono rispettivamente di un sessantanovenne e di unquarantunenne con precedenti penali. Nessuno è risultatoustionato o intossicato. • Rapine in farmacia: 18 colpi dai domiciliari Il 26ennePedro Miguel Gomez De Freitas, brasiliano tossicodipendenteresponsabile fino al 2012 di 12 rapine in farmacia, era inseritoin un programma di recupero che prevedeva la permanenza aidomiciliari durante la notte e al lavoro presso una cooperativasociale di giorno. Il che gli permetteva di assentarsi periodica-mente dal lavoro per dedicarsi ancora alla sua specializzazione:ora infatti la polizia lo ha arrestato e imprigionato contestando-gli tra febbraio e maggio di quest’anno almeno 18 rapine in al-trettante farmacie, alcune delle quali nella nostra zona.

Serviamo Milano dal 1959Funerali completi

Cremazioni - TrasportiEsumazioni - Lavori cimiteriali

Sconti per i residenti

Maurizio GammoneCell. 392.3350550

Via Luigi Ornato, 18 - 20162 MilanoTel. 02.36560014 - Fax 02.36560090

mail: [email protected]

Nessunomuore sulla terra

finché vive nel cuoredi chi resta.

Cesarina Picozzi8.1.1940 17.9.2016

Terzo anniversariodella scomparsa di

Mario Favulli

20.10.2013 20.10.2016

Ancora viviamo con te e di te“Ti amerò di piùogni giorno in più”

(Anna)

Le ragioni del SÌPer superare il bicameralismo paritario Finalmente l’Italiacesserà di essere l’unico paese europeo in cui il Parlamento ècomposto da due camere eguali, con gli stessi poteri e pratica-mente la stessa composizione. Il superamento del cosiddetto“bicameralismo paritario” servirà per ridurre il costo degli ap-parati politici e per rendere l’attività del Parlamento più rapi-da ed efficace. La Camera dei Deputati darà e toglierà la fidu-cia al governo, il Senato rappresenterà prevalentemente leistanze e i bisogni di comuni e regioni. Per avere leggi in tempi più rapidi Troppo spesso i citta-dini hanno atteso per anni riforme e risposte concrete, chesembravano non arrivare mai. Se vincerà il Sì, finalmente leproposte di legge non dovranno più pendolare tra Camera eSenato, nella speranza che prima o poi si arrivi a un testo con-diviso fino alle virgole. Tranne che per alcune limitate mate-rie, di norma la Camera approverà le leggi e il Senato avrà almassimo 40 giorni per discutere e proporre modifiche, su cuipoi la Camera esprimerà la decisione finale.Per ridurre i costi della politica Verrà ridotto il numero deiparlamentari, perché i senatori passeranno da 315 a 95 (più 5 dinomina del Presidente della Repubblica) e non percepiranno in-dennità; il Cnel verrà abolito, e con esso i suoi 65 membri; i con-siglieri regionali non potranno percepire un’indennità più alta diquella del sindaco del capoluogo di regione e i gruppi regionalinon avranno più il finanziamento pubblico.(da www.bastaunsi.it)

Le ragioni del NOLa riforma del Senato, concomitante con la nuova Legge elet-torale, fa evolvere il sistema in senso antidemocratico perchérestringe la rappresentanza, riduce i poteri dei cittadini, incide sull’e-sercizio della sovranità popolare (i cittadini non eleggeranno più i se-natori) che è consacrata nella prima parte della Costituzione.Il sistema non viene alleggerito, ma anzi complicato: non vieneeliminato il bicameralismo perfetto, ma vengono escogitati una serie disistemi e di rapporti tra le due Camere che complicheranno tutto ecreeranno contrasti e problemi per la Corte Costituzionale che dovràdirimere potenziali conflitti.Secondo la ragioneria generale dello Stato le spese sono ridot-te di solo 50 milioni, così poco perché resteranno in piedi tutte lestrutture organizzative, di personale e di studio del Senato, che sono lepiù rilevanti; e perché è certo che poi ci vorranno le diarie e i rimborsispesa per i Senatori (Sindaci o Consiglieri regionali nominati dai segre-tari di partito tra i consiglieri regionali) per le loro trasferte a Roma.Non si riduce il numero dei parlamentari seriamente perchénon lo si fa in modo proporzionale tra Deputati e Senatori, ma si inci-de solo sul numero del Senato ridotti a solo 100 e nominati dai segre-tari dei partiti. Si rinforza oltre misura il potere dell’esecutivo. Si realizza unaconcentrazione di potere inaudita, nel rapporto riforma del Senato-leg-ge elettorale, finendo per prospettare, sotto il mito della governabilità,il dominio di un solo partito (o peggio, di un solo uomo: il segretario delpartito vincitore al ballottaggio).(da www.anpi.it)

Referendum costituzionale del 4 dicembre

L’apericinema del Novotel

Arriva l’apericinema (aperitivo più film) al Novotel di viale Suzzani.L’hotel apre infatti alla zona 9 proponendo gli aperitivi del giovedì

non solo per i clienti ma per tutti i cittadini. E, in collaborazione con ilMic, lo fa in modo originale. Propone cioè di visionare, durante la degu-stazione dell’aperitivo, le più belle sequenze cinematografiche dedicateal cibo. Inoltre temi musicali provenienti dalle più famose colonne so-nore creeranno la giusta atmosfera, mentre all’ingresso ci si potrà fareuna foto con... Marcello Mastroianni e Leonardo Di Caprio!Apericinema verrà proposto, alle 19, il 13 ottobre, il 27 ottobre e il 29novembre, nel lounge bar dell’hotel e nell’annesso giardino con piscina.

Il 17 settembre scorso è morta Osvalda Camisasca. Nata aDergano nel 1920, a ventitré anni entrò nella Resistenza comestaffetta di collegamento tra le fabbriche di Milano. Sposata conLuigi Alloni, della Brigata Garibaldi V sezione Breda, e incintadel figlio Sergio, continuò imperterrita la sua attività di staffetta.

Page 3: Il depuratore di Niguarda produce dagli scarichi fognari … · 2016-10-12 · (da ) Le ragioni del NO La riforma del Senato, concomitante con la nuova Legge elet-torale, fa evolvere

Per i terremotati amatriciane beneficheAntonietta Gattuso

Sono tante le iniziative in Zona9 a favore delle popolazioni

colpite dal terremoto del 24 ago-sto. Domenica 2 ottobre, allascuola di via Cesari, si è per esem-pio svolto un evento cui hannopartecipato più di mille persone.È stata una giornata stupenda,all’insegna della solidarietà. So-no state coinvolti tra gli altri leAssociazioni Genitori di CassinisCesari e Passerini, il Comitato diQuartiere, tre compagnie teatrali(CesariOni, QuintAssenza, Pun-toZero), cantanti in erba (LauraSalvi con il maestro FrancescoSicari) e attori professionisti (Mar-ta Marangoni e Fabio Wolf), ilgruppo di acquisto GasTronomi,il Comitato Soci Coop, i maestri di musica Antonio Bonfiglio,Walter Bagnato e Denise Mirra e poi “I Papermen”. Tanti nego-zianti hanno donato i generi alimentari utilizzati per il pranzo, so-cietà sportive e oratori hanno prestato gli strumenti, chef profes-sionisti come Andrea Provenzani del Ristorante Il Liberty hannopreparato piatti deliziosi. Tra gli sponsor, oltre ai citati: MagaFurla-Sammontana-Oratorio Prato-Peroni-Parrocchia S. Marti-no-Rugby Milano-Scuola Cesari-La Casa del miele-La Caneva-Ristopiù-Vinicola Mauri-Tigros-Doria latticini di Andria-Chicci incapsule. Anche il sindaco di Municipio 9, Giuseppe Lardieri, ha

preso parte all’iniziativa. Il ricavato dell’”Amatriciana Be-nefica” - quasi dodicimila euro -verrà donato all’Istituto Capra-nica di Amatrice (che comprendeclassi dalla materna al liceo), ri-costruito nei continers dalla Pro-tezione Civile di Trento. Infine siringraziano la neo preside Ales-sandra Ortenzi della VittorioLocchi, la quale ha tenuto icontatti con la preside del Ca-pranica, e il Consiglio d’Istitutoper aver concesso il giardinodella Cesari.• MIlle amatriciane dallaParrocchia di San DionigiAnche la Parrocchia San Dionigiin Pratocentenaroci ha orga-

nizzato l’iniziativa “Un’amatriciana insieme”, un cena in ora-torio cui sabato 17 settembre hanno partecipato 400 persone,e la domenica sono stati preparati 160 sacchetti, contenentil’occorrente per 4 porzioni di amatriciana (sugo-spaghetti-pe-corino), in tutto 1000 porzioni! Le offerte raccolte sono stateconsegnate alla Diocesi di Ascoli Piceno, nella persona delVescovo Mons. Giovanni D’Ercole. Dalla parrocchia un ringra-ziamento a tutte le persone che hanno collaborato al successodell’iniziativa e ai commercianti che hanno donato parte dellematerie prime.

C’è qualcosa di vecchio… di nuovo…di VINTAGE

Arcobalenocompra - vendita usato

Milano - Via Reguzzoni 4Tel. 02 6428414

Orario di aperturadal martedì al sabato tutti i pomeriggi

dalle ore 15 alle 19Martedì - Venerdì - Sabato

anche al mattino dalle 10 alle 12,30Esposizione gratuita dei vostri oggetti

Migranti sì, mi-granti no. Fug-

gono dalla guerra edalla miseria o ven-gono da noi per ap-profittare della no-stra ospitalità? Dob-biamo avere pauradella loro diversitàe rifiutare loro unaiuto o vanno accol-

ti come vittime innocenti delle bruttu-re del mondo e come esseri umani in-difesi? Vogliamo che donne, anziani,bambini e ragazzi si integrino nellenostre comunità o vogliamo rispedirliai loro Paesi distrutti dove quasi sicu-ramente troverebbero la morte? Le no-stre istituzioni, in primo luogo il Comu-ne, che cosa stanno facendo per gestireal meglio questa situazione drammati-ca, per cui attualmente nella nostra cittàsono ospitati circa 3.600 profughi?Risponde alle nostre domande Pierfran-cesco Majorino, assessore alle Politichesociali del Comune di Milano.Il tema dei migranti da sempre sca-tena la “pancia” della gente. Noi in-vece cerchiamo di sttivarne la “te-sta”. Qual è la situazione a Milano?Da mesi stiamo affrontando un flussodi migranti che ha cambiato caratteri-stiche: non si tratta più di profughitransitanti, cioè che arrivano a Milanoper poi ripartire dopo massimo 4 o 5giorni, ma di persone che arrivano nel-la nostra città e, vedendo sbarrate lefrontiere con Francia, Svizzera e Au-stria, decidono di restare in Italia e fa-re richiesta asilo. È un loro diritto e lostabilisce il Trattato di Dublino che re-gola la loro permanenza nel territoriodell’Unione Europea obbligandoli a fa-re richiesta di asilo nel Paese in cui

sbarcano. In tre anni, precisamentedal 18 ottobre 2013, sono transitati daMilano oltre 106.000 profughi tuttigiunti spontaneamente dal Sud, contreni e pullman senza nessuna orga-nizzazione e segnalazione da parte delMinistero dell’Interno.Gli arrivi conquesta modalità continuano ancoraoggi, ogni giorno,mettendo a dura pro-va il sistema di soccorso a carattereumanitario messo in piedi dal Comu-ne, da Caritas e dal Terzo settore. At-tualmente a Milano sono ospitati, se-condo diversi livelli di accoglienza, cir-ca 3.600 tra profughi, richiedenti asiloe titolari di protezione internazionale.Sono accolti in centri grandi o, secondoil modello dell’accoglienza diffusa, instrutture più piccole. L’acco-glienza èaffidata ad associazioni del Privato so-ciale individuate tramite gara, attra-verso una convenzione con la Prefet-tura e utilizzando esclusivamente fon-di del Ministero dell’Interno. MolteOnlus stanno operando attualmentesu base volontaria accogliendo i profu-ghi gratuitamente.Il Sindaco di Milano ha scrittouna lettera indirizzata al Governoper spiegare quello che dovrebbeessere cambiato. Ci spiega nel det-taglio quali sono i punti di criti-cità e quali i possibili correttiviper gestire questa diaspora chenon può più essere catalogata co-me un’emergenza?Le criticità riguardano certamentel’assenza di un piano efficace di gestio-ne e ripartizione sul territorio dellemigliaia di migranti che giungono,quasi sempre salvati dalle navi delleMarina militare, nel nostro Paese.Milano è la meta di moltissimi di loroche giungono qui senza nessun tipo di

organizzazione. Inoltre quando orga-nizzati non sono sufficientemente ri-partiti sul territorio al di fuori dellacittà. Se Milano fa la sua parte, sonomolti i Comuni che invece non fannonulla. Accogliere è considerato dallanostra città un dovere e non solo mo-rale, ma tutti devono dare il propriocontributo, accogliendo anche piccolequote o mettendo a disposizione dellestrutture. Abbiamo più volte sollecita-to Regione Lombardia a prendersiqualche responsabilità offrendo propo-ste concrete anziché dire sempre e so-lo di no, ma non abbiamo avuto nessu-na collaborazione o proposta concreta.La vicenda del campo base di Rho do-ve avevano alloggiato i lavoratori del-l’area Expo è esemplare. Esiste unastruttura, vuota, attrezzata per 550persone, pronta da mesi e fuori dal giàcongestionato territorio comunale diMilano. Non siamo riusciti ad utiliz-zarla nonostante sia una strutturaperfetta per ospitare temporaneamen-te profughi e persone in emergenzaabitativa perché sfrattate. È vero nonsiamo più di fronte a una emergenza,ma a un fenomeno sempre più com-plesso che ci pone di fronte alla neces-sità di compiere scelte adeguate che ri-spettino la dignità delle persone che cichiedono aiuto, molte delle quali sonodonne con bambini, e nel contempo ri-spettando il diritto dei cittadini mila-nesi, che in questi anni hanno dimo-strato grande solidarietà, di vivere inuna Milano accogliente anche per loro.Beppe Sala ha parlato di oltre100mila migranti accolti dalla no-stra metropoli. Numeri che dimo-strano, ancora una volta, la gran-

Che cosa sta facendo il Comune per gestire al meglio,anche nella nostra zona, gli aumentati flussi di migranti?

Michele Cazzaniga

(continua a pag. 4)

Page 4: Il depuratore di Niguarda produce dagli scarichi fognari … · 2016-10-12 · (da ) Le ragioni del NO La riforma del Senato, concomitante con la nuova Legge elet-torale, fa evolvere

Municipio 9: la parola all’assessore jolly Deborah GiovanatiAndrea Bina

Deborah Giovanatineo eletta al Muni-

cipio 9 con un ragguar-devole numero di prefe-renze e subito con unruolo importante affida-tole dal presidente Giu-seppe Lardieri. Prime sensazioni nelruolo di Assessore?

Sono molto onorata del ruolo che mi éstato affidato e delle deleghe che il presi-dente Lardieri mi ha voluto conferire.Sento tutto il peso della responsabilitàdi dover dare la migliore risposta ai tan-ti problemi che cittadini o associazionimi stanno sottoponendo. Con la riformadelle zone in municipi é stato introdottoil ruolo dell’assessore. É un ruolo nuovoche ha tra gli altri anche l’importantecompito di instaurare una serie di rap-porti con gli assessori comunali, attesoche molte decisioni vengono prese anco-ra a livello centrale e ben poche sono leprerogative decisionali del Municipio.Le deleghe a lei assegnate spazianodall’educazione all’istruzione, allepolitiche sociali, alla salute e allacasa. Ci espone, per ognuna di esse,quali saranno le linee di indirizzosu cui verterà la sua azione politi-co/amministrativa, ovviamente diconcerto con quanto deliberato dal-le commissioni consiliari municipa-li che fanno riferimento al suo as-sessorato? Non le sembra un po’troppo per una sola persona?Educazione/istruzione: si vogliono soste-nere tutte le iniziative volte alla diffusio-ne della cultura, della creatività, dell’ar-te e della nostra tradizione popolare ereligiosa all’interno delle scuole e deicentri aggregativi. Vorremmo promuove-re altresì i progetti relativi all’educazio-ne civica, al rispetto dell'ambiente, deldecoro urbano e per la prevenzione dellediverse patologie che i nostri giovani sitrovano ad affrontare (ludopatie, dipen-denze da droghe ecc.). Riteniamo fonda-mentale promuovere le azioni di suppor-to per l’inclusione nella scuola deglialunni con disabilitá e di sostegno deglialunni con disturbi dell’apprendimento ocon bisogni educativi speciali. Politichesociali: si vogliono favorire e sviluppareforme di collaborazione e supporto a chi

già opera nel nostro territorio con ricono-sciuta e ammirata professionalità inmoltissimi settori dei servizi alla perso-na. Promuoveremo quindi le associazio-ni, i servizi o le libere aggregazioni dipersone che lavorando fattivamente sulterritorio e offrendo servizi concreti perla persona possano, con l’aiuto sussidia-rio del Municipio, costruire reti di solida-rietà sociale. Salute: vorremmo promuo-vere iniziative volte a migliorare la salu-te delle fasce più deboli, ad esempio pergli anziani sul tema dell’alimentazione,prevenzione dei casi di depressione o didemenza senile. Altresì vorremmo sup-portare le associazioni che svolgono unruolo fondamentale di informazione e disostegno al malato e suoi familiari. Ca-sa: oltre a volermi interfacciare con Aler,MM e l’assessore Rabaiotti sul tema, ab-biamo fortemente voluto nel nostroMunicipio 9 una commissione straordi-naria sulla casa con in compito di censi-re il numero di alloggi di Aler e MM, ilnumero di alloggi occupati abusivamen-te, il numero di alloggi che necessitanodi manutenzione ordinaria e straordina-ria e il numero di alloggi da assegnarenello stato di fatto ex L.R. 1/2011 art. 13c. 6 bis. Senza alcun dubbio le deleghesono impegnative in quanto investonodegli ambiti di principale rilievo per ilbene dei cittadini. Nel mio ruolo sonoproficuamente supportata dai presidentidi commissione relative alle mie deleghenonché dal presidente Lardieri.La riforma del Decentramento haistituito la figura dell’assessore di zo-na: come intende relazionarsi con lecommissioni consiliari e con il consi-glio di Municipio? E per quanto ri-guarda il rapporto con le associazio-ni presenti nei nostri quartieri? Ab-biamo la fortuna di avere una miria-de di realtà, sociali e culturali, chenegli ultimi anni hanno fatto rete…Sono ancora in corso di definizione da par-te della direzione centrale decentramento iruoli e i compiti precisi di giunta, commis-sioni e consiglio. In questo momento ditransizione e di definizione dei processi stocollaborando con i presidenti di commissio-ne per decidere insieme i principali temida trattare nelle commissioni stesse al finedi costruire soluzioni concrete per i cittadi-ni. Sul rapporto con le numerose associa-

zioni che operano sul nostro territorio ri-tengo di fondamentale importanza poter-le incontrare, con molte di queste ho giàpotuto avere un primo approccio e riman-go a disposizione di chiunque voglia in-contrarmi. Il welfare del nostro territorio,infatti, é caratterizzato da una storia e daun presente ricco di una vivacità che hasaputo rispondere in modo positivo e pro-positivo ai diversi bisogni dei cittadini.La nostra zona è ricca di case Erpche notoriamente hanno svariatiproblemi. Come intende affrontareil non facile tema dei rapporti conMm, Aler, la questione delle occupa-zioni abusive e la gestione deglisgomberi, con conseguente presa incarico, da parte dei servizi socialicomunali, dei nuclei familiari, spe-cie se in presenza di minori?Come noto il Municipio non ha alcunacompetenza di fatto per risolvere le pro-blematiche relative alle occupazioni abu-sive, alla gestione degli sgomberi e quin-di alla presa in carico dei servizi sociali co-munali delle famiglie fragili. Nessuna de-lega in tal senso é stata demandata aiMunicipi con il nuovo regolamento (così co-me il precedente CdZ non poteva fare nul-la di concreto su questi temi). Posto ciò ilMunicipio puo dare un contributo fattivoper le problematiche delle case popolaripartendo dai vari censimenti e mappatureche ho poc’anzi descritto nei compiti dellaCommissione Emergenza casa. Inoltre nonmancheremo di partecipare ai lavori del-l’assessore comunale competente, conti-nuando a segnalare le criticità delle casepopolari evidenziate dai cittadini.Per quanto concerne le altre deleghe,visto che sono state approvate sia lelinee di indirizzo delle commissionisia la ripartizione dei fondi fino allafine dell’anno, ci può esporre le piùsignificative iniziative e progetti chedovrà seguire e/o coordinare?I contributi sulle iniziative presentatedalle associazioni, relativamente allemie deleghe, o per la realizzazione dieventi non sono ad oggi ancora stati de-liberati e quindi erogati, a causa dei lun-ghi tempi tecnici impostici dalla ragione-ria centrale. Pertanto non posso fare al-tro che invitarvi a rimanere connessi conil sito del Municipio 9 per venire infor-mati sulle iniziative dei prossimi mesi.

de generosità ed efficienza mila-nese. Come è stato possibile acco-gliere con dignità e umanità tuttequeste persone, riducendo al mi-nimo tensioni sociali e problemidi ordine pubblico?È avvenuto grazie alla capacità e all’o-peratività delle migliori realtà milane-si che si occupano dell’accoglienza dipersone in difficoltà. Insieme abbiamoorganizzato i primi centri attivandofin da subito una convenzione con laPrefettu-ra che assicurasse il sostegnoeconomico da parte dello Stato. Da or-mai tre anni abbiamo soccorso mi-gliaia di persone in fuga dalla guerra,dalle torture e dalla miseria grazie al-l’aiuto di tantissimi operatori e volon-tari, mediatori e medici volontari. Mi-lano non si è mai tirata indietro graziealla presenza costante del Comune,del Terzo settore e del volontariato e

grazie ai tanti cittadini che hanno mo-strato vicinanza e rispetto verso i pro-fughi, nonostante le difficoltà nel ge-stire nella nostra città una presenzasempre così numerosa. Dal mese di no-vembre secondo quanto disposto dalMinistero della Difesa sarà utilizzatala caserma Montello come luogo di acco-glienza. È una soluzione che ci permet-terà di realizzare un’assistenza miglioree più dignitosa alleggerendo la presenzain alcuni centri ora sovraffollati.Per quanto riguarda la zona 9 co-me siamo messi? Ci sono problemispecifici da affrontare?In zona 9 non sono collocate le principa-li strutture di accoglienza. Esiste unpiccolo centro, il Remar di via Pedroni,che sta accogliendo richiedenti asilodando supporto al sistema che contauna quindicina di strutture in tutta lacittà. A proposito di accoglienza perònon si può dimenticare la bellissimaesperienza vissuta anche la scorsa

estate presso la parrocchia di Bruzzanoche ha accolto, grazie all’apporto diCasa della Carità, un centinaio di ri-chiedenti asilo nell’oratorio del quartie-re. Sono stati ospitati dalla comunitàvivendo per un mese e mezzo insiemeai residenti e partecipando alle attivitàestive. Un bell’esempio di solidarietà.Siamo certi infatti che conoscere più davicino queste persone e queste famiglie,vedere i bambini che iniziano ad avereuna vita più serena andando a scuola egiocando a loro volta con altri bambinismuova ancora di più quel sentimentodi accoglienza che a Milano non è maimancato. Da parte dei migranti c'èuna grande volontà di restituire quan-to hanno avuto perciò numerosi hannoaccettato la proposta di svolgere atti-vità utili per i quartieri in cui sonoospitati. Per questo si impegnerannonella cura e pulizia delle aree verdi edei parchi e in alcuni servizi di assi-stenza domiciliare.

(segue da pag. 3)

Page 5: Il depuratore di Niguarda produce dagli scarichi fognari … · 2016-10-12 · (da ) Le ragioni del NO La riforma del Senato, concomitante con la nuova Legge elet-torale, fa evolvere

Il depuratore di Niguarda producedagli scarichi fognari biometano per le auto

NIGUARDA

ATTREZZATURETOELETTATURA alimenti

VENDITA ANIMALIOrario continuato: 9/19.30

Chiuso il lunedìVia Paolo Rotta, 4 - 20162 Milano(ang. Via Ornato) Zona Niguarda

Tel./Fax 02.66.10.48.18www.argopetshop.it - [email protected]

Studio Legaleavv. Elisabetta Gusso

Risarcimento danno sinistri stradali,controversie di lavoro, sfratti,

recupero crediti,separazioni/divorzi

Milano Niguarda - Via Ornato 65Cell. 338.4650727

IL TAPPEZZIERERiparazioni e RifacimentoDivani, Poltrone, Sedie,

Tende per interni,Riparazione e sostituzione

tapparelleLavori accurati

Materassi - ZanzariereVia Luigi Ornato 13Tel. 02.6887767Cell. 333.2483564

ISTRIA

OTTICAPARIS I

v.le Zara, 147 angolo p.le Istriatel. 02/680031

AFFORI

Il ColomboTermoidraulica

Impianti idrauliciRiscaldamento - ScaldabagniCondizionamento - GasVia Gaetano Osculati, 17

20161 MilanoTel. 0287073255/Fax 0287073256

Cell. 338.2611745e-mail: [email protected]

Pasticceria eCaffetteria Vinti

Produzione propria

Via Val Maira 4Tel 02.6438259

PRATOCENTENARO

Dott.ssa Cristina CascittiCommercialista e Revisore Contabile

Apertura Partite IVAGestioni contabiliAdempimenti fiscaliProfessionisti e SocietàMilano Niguarda - Piazza Belloveso

Si Riceve Su AppuntamentoCell. 324.8187248

Pane per passioneTutti i tipi di pane,di farro, di segala,

di kamut e la michettatipica milanese.In questo mese:Pan dei morti

secondo una vecchia ricettaVia P. Di Calboli 3 - Milano

Tel. 02.6425552

Daniela Gasparini, deputato ed ex sindaco di Cinisello“Le vasche non sono una soluzione rispettosa dell’ambiente”

ESONDAZIONE DEL SEVESO

Chi guida un’auto a metano contribui-sce ad abbattere l’impatto ambientale

dei propri spostamenti, siano essi lavora-tivi o ludici. In questo senso, se nelle bom-bole c’è il biometano, quello prodotto negliimpianti di depurazione delle acque fo-gnarie, è il massimo. Ebbene a Milano,nella nostra Niguarda, tutto ciò è realtà,anche se per ora in fase sperimentale.Ormai sempre più spesso leggiamo che irifiuti, che molto spesso mettono in ginoc-chio le nostre città, se ben gestiti possonodiventare una risorsa preziosa.A Milano, campione europeo insieme aVienna nella gestione della raccolta diffe-renziata, nei giorni scorsi un’auto ha fattoil pieno di gas metano, o meglio biometano,prodotto con i reflui fognari trattati nel de-puratore di Niguarda-Bresso. La speri-mentazione è nata da un accordo tra ilgruppo Cap (Consorzio Acqua Potabile), l’a-zienda pubblica che gestisce il servizio inte-grato della città metropolitana di Milano,ed Fca (Fiat Crysler Automobiles).

Grande enfasi alla sperimentazione è sta-ta data da tutti gli attori scesi in campoper trasformare in realtà questo sogno.“Sta per nascere il primo distributore ita-liano di biometano a chilometro zero da re-flui fognari”, spiega Alessandro Russo, pre-sidente del Cap. “Trasformare i depuratoriin bioraffinerie in cui dall’acqua sporca na-scono nuovi prodotti, riaprire i canali e lerogge costruiti nel medioevo per ridurrel’impatto delle bombe d’acqua, sono tuttetessere di un mosaico di sostenibilità che sipuò realizzare in tempi brevi”.Secondo i calcoli del Cap, il solo depuratoredi Niguarda-Bresso potrebbe produrre 341tonnellate di biometano, sufficienti ad ali-mentare 416 veicoli che percorrono 20 milachilometri l’anno. Con un costo di produzio-ne di 0,58 euro al chilo, circa un terzo in me-no del metano oggi acquistabile sul mercato.Un esperimento che interessa il gruppo Fcache ha 12 modelli di auto a gas pronti ad an-

dare a biometano e che testerà le presta-zioni delle vetture alimentate con i refluidi Milano. “Solo dal sistema dei rifiuti ur-bani si potrebbero ricavare 670 milioni dimetri cubi di biometano: è il 70% dellaproduzione nazionale di metano e il 2%del consumo”, commenta Andrea Barba-bella, responsabile energia della Fonda-zione per lo Sviluppo Sostenibile.E non è finita qui perché, ad esempio, perraggiungere gli obiettivi di raccolta differen-ziata dei rifiuti urbani occorre aumentare laquota di frazione organica sottratta allosmaltimento: se si arrivasse a raccogliere il72,5% dei rifiuti bio prodotti dalle famiglieitaliane, da qui al 2020 potrebbe svilupparsiuna vera e propria filiera di produzione delbiometano facendo muovere, con gli scartidella cucina, tutta la flotta di automezzi del-la nettezza urbana. Ma facciamo un passoalla volta e per il momento godiamoci questogrande risultato conseguito dall'impiantoche, per altri versi, tanti grattacapi ha cau-sato ai nostri quartieri.

Questo mese, riguardoallo spinoso tema

della messa in sicurezzadel Seveso e con la co-struzione delle vasche dilaminazione, diamo vocea Daniela Gasparini, de-putato del Partito Demo-cratico nonché ex Sinda-

co di Cinisello Balsamo, che sta cercando, as-sieme ad altri deputati, di modificare il proget-to “vasche di laminazione”. Onorevole Gasparini, lei che è stata sin-daco di Cinisello e assessore della Pro-vincia di Milano, conosce bene il Seveso.Che idea si è fatta del progetto “vaschedi laminazione”? Fermo restando che la priorità è dare una ri-sposta urgente ai cittadini di Niguarda, nonmi convince la soluzione trovata perché è lapiù arretrata. Fare dei grandi buchi per conte-nere l'esubero dell’acqua è una soluzione “pri-mitiva” e non risolve alla radice il problema.Quando ero in Provincia il tema del completa-mento dello scolmatore nord-ovest era all'ordi-ne del giorno e poteva essere una soluzione de-finitiva per quanto riguarda la protezione deicittadini di Niguarda, ma non c’è mai statauna concertazione tra Regione, Comune diMilano ed Enti preposti alla gestione delle ac-que per affrontare coerentemente e nel tempoil tema della gestione delle acque e della lorotutela. Infatti manca una autorità di riferi-mento (responsabile di bacino o di fiume) checoordini tutte le diverse responsabilità degliEnti. Lungo il Seveso si affacciano moltiComuni, ci sono tre (Como, Monza, Milano)Province diverse, la Regione e, per affrontare idiversi problemi del Seveso e quelli che ilSeveso crea, servirebbero diverse “azioni” coor-dinate tra di loro, cosa che non mi risulta siamai avvenuta, a partire prima di tutte dallamancata opera di regia della Regione.Chi è contro le vasche, in particolare diquella al Parco Nord, dice che prima bi-sogna bonificare il fiume e poi si puòpensare alle vasche, come soluzionetemporanea. Oppure, secondo lei, le va-

sche vanno fatte subito, a prescinderedalla qualità delle acque?La pulizia delle acque del Seveso va fatta su-bito. Su questo non ho dubbi. Anche l'assesso-re di Milano Marco Granelli mi ha conferma-to che questo non è un obiettivo secondario ri-spetto alla realizzazione delle vasche. Mi sonofatta l’idea che, anche per un periodo limitato,alcune vasche potrebbero essere realizzateper evitare l’esondazione del Seveso a Ni-guarda. Però un conto dire alle popolazioni chesi realizzano le vasche come “risposta all’e-mergenza” ma che l’obiettivo è di ricercareuna soluzione radicale che permetta di ricon-vertire le vasche destinandole ad altre funzio-ni, un altro è dire loro che risolvo il problemacreando danni ambientali ad altri e comun-que “fuori dal mio giardino”. Certo è che la va-sca nel Parco Nord non serve per rispondereall'emergenza; infatti il progetto di Aipo non laprevedeva. Io sottolineo poi che fare una vascaa ridosso di un centro abitato, in una area dialtissima densità di popolazione e nel ParcoNord, è una scelta incoerente soprattutto senon è del tutto necessaria.Siamo in attesa di conoscere come siconcluderà il procedimento, avviato dal-la Procura di Milano, per accertare le re-sponsabilità dei 1500 scarichi abusiviche hanno trasformato il Seveso in unafogna a cielo aperto. Importanti sarannoquindi anche modi e tempi imposti dallaMagistratura per ripulire le acque delfiume. La decisione della Magistraturapotrà cambiare il progetto di Aipo,Governo, Regione e Comune di Milano?Il problema della pulizia delle acque delSeveso si pone a prescindere dalla realizzazio-ne delle vasche di laminazione. È una vergo-gna che nel 2016 ci sia ancora chi non depurale acque e versa acque inquinate nel fiume.Questa è la più grande emergenza e mi do-mando come mai, prima ancora dellaMagistratura, la Regione Lombardia non siaintervenuta per tutelare la salute dei cittadinie dell'ambiente! Comunque penso che la

Magistratura potrà aiutare a risolvere il pro-blema perché chi inquina deliberatamente de-ve essere punito oltre che essere costretto a ri-muovere le cause dell'inquinamento.Lei e altri deputati di Milano e Provin-cia siete impegnati per modificare ilprogetto “vasche di laminazione”. Co-me pensate di modificare questo pro-getto, tanto osteggiato dai Comuni diSenago e di Bresso, nonché dall’EnteParco Nord, tenendo presente che gliabitanti di Milano, in particolare quellidi Niguarda, hanno il diritto di viverein sicurezza e all’asciutto?Io e gli onorevoli Matteo Mauri ed Ezio Casatici siamo mossi per sollecitare un’“azione di si-stema” convinti che le vasche non sono una so-luzione avanzata e rispettosa dell’ambiente.Occorre un grande progetto per una gestionee tutela delle acque del Seveso a partire dalladecisione della Regione Lombardia di dotarsidi una legge per l’invarianza idraulica. Ecco ipunti: a) priorità assoluta alla pulizie delle ac-que del Seveso; b) avvio immediato di azioniche per far percolare l’acqua nei terreni evi-tando così che, in caso di eventi meteorologicistraordinari, si riversino tutte nel fiume (pen-so per esempio alle migliaia di mq di asfaltoper parcheggi che abbiamo realizzato in modoche fossero impermeabili perché così volevanole norme sanitarie e che oggi potrebbero esse-re resi permeabili visto che le auto modernenon hanno più perdite di olio o benzina comenel passato); c) completamento del raddoppiodel canale scolmatore Nord/Ovest; d) realizza-zione delle vasche strettamente indispensabi-li per questa fase transitoria e tra queste nonc’è di sicuro la vasca del Parco Nord. Penso chel'incontro con i Sindaci dell’asta del Seveso,che il sindaco di Bresso Ugo Vecchiarelli staprogrammando, sia un momento importantis-simo per avviare una nuova fase di collabora-zione e per prendere coscienza che questo pro-blema non si risolve senza una nuova diversaresponsabilità e consapevolezza di tutti gli at-tori in campo, a partire dalle Istituzioni e a fi-nire ai cittadini che dovrebbero essere resi piùcoscienti del valore della tutela delle acque.

Anna Aglaia Bani

Michele Cazzaniga

Page 6: Il depuratore di Niguarda produce dagli scarichi fognari … · 2016-10-12 · (da ) Le ragioni del NO La riforma del Senato, concomitante con la nuova Legge elet-torale, fa evolvere

“Controllo del vicinato”una rete tra cittadini

Antonietta Gattuso

Èpartito a Niguarda il controllo di vicinato, il primo in assoluto aMilano. Si comincia con nove cartelli posizionati nelle vie Dei Conti

Biglia, Antonio Maffi, Antonio Cesari e Bosisio, segnali che indicano“area video-sorvegliata e soggetta al controllo del vicinato”. È un espe-rimento che consiste nel creare una rete, per far sì che le persone si sen-tano parte di una comunità. È il primo passo per risolvere problemi, percontrastare furti, isolamento e illegalità grazie alla solidarietà civica. “Il miglior antifurto è il tuo vicino” questo è lo slogan dei promotori del-l’iniziativa, ovvero il Comitato di Quartiere Niguarda, l’Associazione dipromozione sociale QuiNiguarda e l’Associazione Controllo del vicina-to. Si punta sulla “sicurezza partecipata”, per migliorare la qualità del-la vita dandosi da fare in prima persona, aiutandosi tra vicini, segna-lando e confrontandosi faccia a faccia, prima ancora di chiedere aiutoalle istituzioni. Il primo messaggio, come spiega Giampiero Iacominidel Comitato di Quartiere, è rivolto ai cittadini i quali vengono invitatia tenere gli occhi aperti su ciò che succede e il secondo è per le istituzio-ni affinché continuino il percorso iniziato. Sabato 24 settembre si è tenuto un incontro, a cento giorni dall’avviodel progetto, presso lo spazio culturale “MY G”, durante il quale si èsvolta la cerimonia di inaugurazione del primo cartello sito in viaCesari. Sono intervenuti: Beatrice Uguccioni, ex presidente del CdZ 9e attuale vice-presidente del Consiglio Comunale; per il Municipio 9 ilSindaco Giuseppe Lardieri, l’assessore alla sicurezza Andrea Pellegrinie il consigliere Aurelio Bizzotto. Presenti anche rappresentanti delleforze dell’ordine. Uguccioni, che ha presenziato alla cerimonia poiché ilprogetto era partito lo scorso anno col supporto dell’ex CdZ, ha sottoli-neato che i protagonisti sono i cittadini che si prendono cura della pro-pria città e collaborano con le istituzioni così come Lardieri che ha sot-tolineato quanto la sicurezza partecipata sia fondamentale.

NOTIZIE DI ONA/1

Testi, aumentano gli incidenti gravi. Che fare?Intervista a Maurizio Carnazzola ex Comandante di Polizia Locale.

Lorenzo Meyer

L’Italia premia 5.911 partigiani. Tutti i nomi di Niguarda, Prato e IsolaAngelo Longhi ([email protected])

L’asse Zara-Testi rappresenta da sempre una criticità riguardoalla sicurezza stradale. Molto spesso infatti su questa arteriaautomobilisti e motociclisti, senza nessun rispetto del codice dellastrada, sfrecciano come se stessero guidando nell’autodromo diMonza. Per chi abita lungo il viale Fulvio Testi non è una novità,specie nelle notti d’estate, sentire tuonare i motori di auto e motoche ad altissima velocità tentano di anticipare il rosso del semafo-ro successivo. In questa situazione pericolosa è inevitabile quindiche possano capitare degli incidenti. Se poi coinvolgono veicoli chestanno viaggiando ad alta velocità il rischio per la vita delle perso-ne aumenta. Negli ultimi mesi è sotto gli occhi di tutti come gli in-cidenti gravi siano aumentati; tra maggio e giugno sono state tre lepersone che hanno perso la vita e numerosi sono stati i feriti dall’i-nizio dell’anno. Per fare un punto della situazione abbiamo sentitoMaurizio Carnazzola, residente nella nostra zona, che durante lasua attività professionale è stato Comandante della Polizia Locale.Dall’inizio dell’anno sono stati almeno 6 gli incidenti graviavvenuti su Fulvio Testi. Perché questa escalation?Questo incremento di sinistri stradali sul nostro viale corrispondepurtroppo a una tendenza negativa a livello nazionale (+ 1,4% diincidenti mortali) che si è registrata nel corso del 2015 per cui gliincidenti sono attualmente in ri-presa rispetto al trend costante-mente in calo dei 15 anni prece-denti. Si tratta di un dato in con-trotendenza con gli obbiettividel Piano della sicurezza strada-le, documento programmaticocon cui il governo e amministra-zioni coinvolte si sono impegna-te in linea con le direttive euro-pee, a dimezzare la sinistrositàstradale nel periodo dal 2010 al2020. Analizzando l’elenco degliincidenti rilevati sul nostro vialesi può arguire che non siano do-vuti alla conformazione struttu-rale di questa arteria di scorri-mento ma probabilmente aicomportamenti alla guida. Dallestatistiche emergono le princi-pali cause di incidente: la distra-

zione (o l’impiego del cellulare) che causa il 30% dei sinistri, l’ecces-so di velocità, la guida in stato di ebbrezza, il mancato rispetto deisemafori o dell’obbligo di dare precedenza e i colpi di sonno. Ricordopoi che il 70% degli incidenti avviene nelle città e che essi causanoil 40% dei decessi per sinistri stradali.Crede che l’installazione di dissuasori, come autovelox e T-red (dispositivo che rileva la violazione del semaforo), pos-sa aumentare la sicurezza?Tali apparecchiature hanno dimostrato la loro efficacia. Lo proval’esperienza del Comune di Milano con l’istallazione a partire dalmarzo 2014 dei sette autovelox su alcuni assi viari in città: su que-sti viali nel 2015 si è registrata una diminuzione del 63% dei sini-stri stradali rispetto al 2013 e del 77% di incidenti con feriti rispet-to al 2014. Peraltro nel piano di nuove pose di autovelox previstedalla nuova amministrazione comunale, proprio in viale FulvioTesti si prevede l’attivazione di un nuovo apparato che aiuti ad au-mentare la sicurezza.Quali altre misure crede siano necessarie per migliorare lasituazione attuale? Ritengo che la sicurezza stradale debba essere tutelata sia intermini di prevenzione che di repressione delle scorrettezze dei

guidatori. Occorrono più incisivecampagne di divulgazione dibuone pratiche per gli utentidella strada in linea con la cau-tela e la sicurezza necessarie perevitare di essere vittime (utentideboli della strada come i pedo-ni e i ciclisti) o di causare sinistristradali. Va rafforzata inoltrel’attività di presidio delle stradeda parte delle pattuglie dellaPolizia Locale con posti di con-trollo per verificare le modalitàdi guida e le violazioni più peri-colose (guida in stato di ebbrez-za, velocità non conforme, usodei cellulari durante la guida,copertura assicurativa del veico-lo, sistemi di ritenuta compresiquelli destinati ai bambini, statodi usura dei veicoli).

Testi: auto ribaltatadopo uno scontro

Un’auto ribaltata al centro della strada. Una seconda ferma allato della corsia. Vigili del fuoco che cercano di liberare i fe-

riti dalle lamiere. Siamo in viale Fulvio Testi dopo la mezzanot-te del 29 settembre. Le due auto si sono schiantate tra loro all’al-tezza dell’università Bicocca e una delle due, dopo lo scontro, si èribaltata nel mezzo della strada. Tre le persone ferite: due donne(25 e 37 anni) e un uomo (26), nessuna in pericolo di vita. • Maciachini: auto schiacciata fra due tram Sempre nellaserata del 29 settembre una Fiat Punto si è scontrata contro unun tram della lina 4 in piazzale Maciachini angolo via Valassina.L’autista potrebbe aver voluto azzardare un sorpasso, non accor-gendosi del sopraggiungere di un altro convoglio in direzione op-posta. Non ci sono stati feriti gravi

Il Ministero della Difesa deciseper il 70° anniversario dellaLiberazione (25 aprile 2015) dipremiare i partigiani/e combat-tenti ancora viventi con la “Me-daglia della Liberazione”, qualesimbolo di gratitudine dello Sta-to italiano verso coloro che si mi-sero personalmente in gioco perriscattare la libertà di tutti. Eche riuscirono a cacciare gli occu-panti nazisti e a sconfiggere i lo-ro alleati, i servi fascisti della

Repubblica di Salò, liberando tutte le città del Nord Italia pri-ma che arrivassero gli eserciti alleati e facendo loro trovare lecittà con i sindaci insediati e operanti.L’Anpi da sola segnalò 5.911 partigiani combattenti ancora vi-venti grazie alla diffusa e vitale rete delle sue sezioni. Forse ilMinistero non se ne aspettava così tanti, tant’è che le premia-zioni per i milanesi arrivano solo oggi a oltre un anno e mezzodal 25 aprile 2015. Il 15 ottobre nella Sala del Conservatorio ci sarà la cerimonia dipremiazione. Chi fosse interessato a partecipare mi contatti. Io ac-compagnerò i partigiani e i loro familiari alla premiazione comepresidente della sezione Anpi di Niguarda insieme ai presidentidelle sezioni di Affori, Bovisa, Dergano, Prato, Isola. Inoltre siete tutti invitati il 22 ottobre alle 15.30 presso il CentroCulturale della Cooperativa di via Hermada 14 ai festeggiamentie alla “prima” ufficiale di un corto, un documentario/intervista di35 minuti dal titolo: “Carlo Rovelli, nome di battaglia Rovo. Unpartigiano della Val grande”, realizzato nel 2016 da Nico Tordini,

ricercatore storico della resistenza in Val Grande. Saranno dispo-nibili anche i video su Giuseppe Colzani (Rai news 24) sullaResistenza a Niguarda, e su Dante Reggi, per lunghi anni presi-dente dell’Anpi niguardese, allora renitente alla leva e latitante al-la macchia nelle campagne cremonesi per non servire sotto i fasci-sti di Salò.Di seguito i nomi dei premiati delle sezioni di Niguarda, PratoCentenaro, Isola.• Carlo Rovelli (Niguarda) classe 1925, figlio di un esule comu-nista fuggito per le persecuzioni fasciste, a 17 anni entra nei grup-pi d’assalto in val Grande dove si distingue per il coraggio e losprezzo del pericolo. • Giuseppe Colzani (Niguarda) classe 1927. Fa parte delleBrigate del Popolo, formazione cattolica che ha operato a Niguardasotto la direzione di Don Macchi, l’unica memoria rimasta dell’in-surrezione niguardese insieme a Zatta.• Rino Zenti (Niguarda) classe 1924. Imi (internato militare ita-liano) fatto prigioniero dai tedeschi a Bolzano dopo l’8 settembre,deportato in Austria, ha rifiutato di aderire alla RepubblicaSociale di Salò e per questo motivo ha dovuto subire 20 mesi di pri-gionia e di lavori forzati in condizioni durissime anche se non pa-ragonabili ai campi di sterminio.• Elio Oggioni (Prato) classe 1926. Già da giovanissimo è attivoall’Isola Garibaldi con gruppi cattolici antifascisti. Dopo l’8 settem-bre il 17enne aderisce alle Brigate del Popolo e partecipa attiva-mente al movimento di Resistenza e Insurrezione dell’area diMilano Niguarda. • Lodovico Cesati (Prato) classe 1922. Militare in Grecia, tentarischiosi rapporti con i partigiani greci. La minaccia di fucilazionesi trasforma dopo l’8 settembre in deportazione in Germania.Anche nella nuova situazione il suo integro antifascismo ha modo

di manifestarsi: rischia nuovamente la fucilazione nel carcere diSpandau. Riesce infine a fuggire e a partecipare alla liberazione diBerlino, dalla parte giusta.• Umberto Fiorenzoni (Prato) classe 1924. Di famiglia di tra-dizione socialista, dopo l’8 settembre il 19enne raggiunge senza in-dugio i partigiani della formazione Cantiglio, a San GiovanniBianco (Bg). Catturato dai tedeschi viene torturato e infine depor-tato a Dachau. Da questo campo sarà infine “utilizzato” in un cam-po di lavoro coatto situato vicino a München.• Adriana Centurelli (Prato) classe 1926. Staffetta. Nel ‘43il fratello maggiore Giulio è già impegnato nella lotta partigia-na operaia (clandestina) di Bresso e di Milano. Adriana, sorel-la 17enne, non esita a sostenerlo con grande coraggio e deter-minazione. Nasconde armi, porta documenti… interviene conprontezza, da vera staffetta, salvando dalla cattura il fratello,nascondendo le bombe a mano sul suo corpo. Adriana ci ha la-sciato il 22 giugno 2016.• Margherita Belotti (Isola) classe 1917, comunista.Esponente dei Gdd (Gruppi di Difesa della Donna). Nei primimesi del 1944 è incaricata di portare la stampa clandestinanelle valli dell’Ossola e in agosto riesce a sfuggire ad una reta-ta dei fascisti nella sua casa di viale Bligny. Entrata in clande-stinità, Margherita assume il nome di battaglia di Rina e rag-giunge le formazioni partigiane combattenti della Valtellina.Per alcuni mesi opera come staffetta mantenendo i contatti trail comando di Milano e le formazioni partigiane del lecchese edella Valtellina. Nel febbraio ‘45, durante una notte trascorsaa Milano, viene arrestata dai fascisti e interrogata nella sededella brigata Ettore Muti in via Rovello. Viene trasferita in se-guito a Lecco e poi nel carcere di Como, dove si trova al mo-mento della Liberazione.

Page 7: Il depuratore di Niguarda produce dagli scarichi fognari … · 2016-10-12 · (da ) Le ragioni del NO La riforma del Senato, concomitante con la nuova Legge elet-torale, fa evolvere

GLI APPUNTAMENTI DEL MESEa cura di Grazia Morelli

Chi intenda far pubblicare proprie iniziative in questa rubrica dovrà farne pervenire notizia entro il 20 del mese precedente l’uscita del giornale.

Museo Interattivodel Cinema (Mic)V.le Testi 120

Il fascino segreto di Marlene Dietrich, alle 15,Angelo (E. Lubitsch); alle 19, Bitter SweetSynphony, Il Dr. Jekyll e Mr. Hyde (V.Fleming).

Centro Culturaledella CooperativaVia Hermada 14

Alle 21, L’insostenibile leggerezza dell’essere,con A. Torterolo, in preparazione alla visitaguidata del 17 novembre a Palazzo Reale.

l SABATO 15 OTTOBREMuseo Interattivodel Cinema (Mic)V.le Testi 120

Il fascino segreto di Marlene Dietrich, alle17.30, Capriccio spagnolo (J. von Sternberg).

La Casa di AlexVia Moncalieri 5

Alle 21.30, Concerto Rock, con Ingranaggidella Valle.

Teatro degliArcimboldi

Alle 16.30, Danza, Les Ballets Trockadero deMonte Carlo.

l DOMENICA 16 OTTOBREMuseo Interattivodel Cinema (Mic)V.le Testi 120

Cinelub Family, alle 15, La volpe e la bambi-na (Luc Jacquet); alle 17, Marlene Dietrich-Her Own Song (D. Riva).

ArgommTeatroVia Graziano Imp. 40

Alle 16, per bambini dai due anni, Creare l’in-canto, Teatro, danza, musica, con R. D.Mancini, D. Longo, M. Fanzaga.

l LUNEDÌ 17 OTTOBRECentro Culturaledella CooperativaVia Hermada 14

Alle 21, Attualità di Voltaire, con G. Botturi,letture di E. Galli. Anche il 24/10.

Teatro VerdiVia Pastrengo 16

Alle 21, La lavatrice del cuore - Lettere di ge-nitori e figli adottivi, di E. Erba, con M. A.Monti, Fino al 19/10.

l VENERDÌ 14 OTTOBREArt Actionvia Dante 15/A, Bresso

Mostra Auto-ritratti, di G. Urso, pressoSpazio Bresso Cultura “Ex Ghiacciaia”Piazzetta di via Cavour, Bresso. Fino al 16/10.

l MARTEDÌ 18 OTTOBRETeatro dellaCooperativa

Alle 21, La scuola non serve a nulla, di e conA. Taurino. Fino al 23/10.

l GIOVEDÌ 20 OTTOBREMuseo Interattivodel Cinema (Mic)V.le Testi 120

Alle 17, Dalai Lama. Il quattordicesimo (F.Mitsuishi). Anche il 22/10, alle 15, e il 23/10,alle 17; alle 19, Alabama Monroe-Una storiad’amore (F. Van Groeningen).

l VENERDÌ 21 OTTOBREMuseo Interattivodel Cinema (Mic)V.le Testi 120

Aspettando il Dalai Lama, alle 15, Monkwith a Camera. The Life and Journey ofNicholas Vreeland (G. Santi e T. Mascara); al-le 17, Happiness (T. Balmès). Anche il 22/10,alle 17, e il 23/10, alle 17; Il fascino segreto diMarlene Dietrich, alle 19, L’angelo azzurro (J.von Sternberg).

La Casa di AlexVia Moncalieri 5

Alle 21,Serata Milonga.

l DOMENICA 23 OTTOBRE

Museo Interattivodel Cinema (Mic)

Cinelub Family, alle 15, Robinson Crusoe (V.Kesteloot, B. Stassen).

l MARTEDÌ 25 OTTOBRE

Museo Interattivodel Cinema (Mic)

Buon Compleanno Mic, alle 15, Boyhood (R.Linklater).

l MERCOLEDÌ 26 OTTOBREMuseo Interattivodel Cinema (Mic)V.le Testi 120

Buon Compleanno Mic, alle 16.30, La cittàincantata (H. Miyazaki).

Teatro VerdiVia Pastrengo 16

Alle 21, Il cielo in una pancia, di F. Sangalli,con A. Faiella, regia di A. Lisco. Fino al 6/11.

l GIOVEDÌ 27 OTTOBRE

Museo Interattivodel Cinema (Mic)V.le Testi 120

Bitter Sweet Synphony, alle 19, TheDressmaker, il diavolo è tornato (J.Moorhouse).

Centro Culturaledella CooperativaVia Hermada 14

Alle 21, L’armonia dell’universo, la rivoluzio-ne scientifica apre la strada alla storia mo-derna, con R. Cattania.

Museo Interattivodel Cinema (Mic)V.le Testi 120

Buon Compleanno Mic, alle 14, Il petrolie-re (P. T. Anderson); alle 17, In the MoodFor Love (Wong Kar-wa); alle 19,Mulholland Drive (D. Lynch).

l SABATO 29 OTTOBRE

La Casa di AlexVia Moncalieri 5

Alle 21.30, Concerto rock, con il Bacio dellaMedusa.

l DOMENICA 30 OTTOBRE

Museo Interattivodel Cinema (Mic)V.le Testi 120

Cinelub Family, alle 15, Agenda Brasil 2016- Rio 2 - Missione Amazzonia (C. Saldanha).

l GIOVEDÌ 3 NOVEMBRE

Museo Interattivodel Cinema (Mic)V.le Testi 120

Bitter Sweet Synphony, alle 19, La miglioreofferta (G. Tornatore).

l VENERDÌ 4 NOVEMBRE

Teatro degliArcimboldiV.le dell’Innovazione, 20

Alle 21, Brit Floyd - The World’s GreatestPink Floyd Show.

Teatro dellaCooperativaVia Hermada 4

Alle 21, La molto tragica storia di Piramo eTisbe che muoiono per amore, adattamento eregia di R. Sarti, con F. Fabiani, Mi. LopezHomen, M. Marangoni, R. Mola. Fino al20/11.

l SABATO 5 NOVEMBRE

La Casa di AlexVia Moncalieri 5

Alle 16, mostra fotografica “Magica Milano”;alle 21, Concerto di canzoni milanesi, conBicocca linea 7.

Immagini di Franco Massaro

Visti e fotografatiMargherita bianca - Leucanthemum vulgare Margherita gialla - Topinambur (Helianthus tuberosus)

mediocre discreto bello imperdibile

FILMS IN ONAa cura di Silvia Cravero

Visti nelle sale di Skyline, Multisala Bicocca e cinema Rondinella

FARMACIA FULVIO TESTIViale Fulvio Testi, 90 - Milano

Telefono: 026420052 [email protected]à!!Servizio foratura lobi

Ottobre ricco di eventi!!•Venerdì 14 giornata Skinceuticals•Martedì 18 Postural Day•Venerdì 21 check up gratuito nu-trizionista•Venerdì 28 e sabato 29 dopo l’e-state check up dell’equilibrio del-l’organo pelleChiederci informazioni, Ti aspettiamo!* I servizi sopra elencati verranno effettuati

previo appuntamento

La verità di Internet• La verità sta in cielo ( )Genere: drammatico. Regia: RobertoFaenza. Cast: Riccardo Scamarcio, Maya Sansa, Greta Scarano,Valentina Lodovini. Anno: 2016. Roma. 22 giugno 1983. EmanuelaOrlandi, cittadina vaticana, figlia quindicenne di un messo pontificio,sparisce. Si aprono le indagini, si fanno oscure ipotesi, vengono coinvol-ti i “poteri forti”, ma resta sempre e solo una certezza: Emanuela nonha più fatto ritorno a casa. Parecchi anni dopo, per far luce sullo scan-dalo di “Mafia Capitale” una tv inglese invia nella capitale una giorna-lista di origine italiana, Maria, per raccontare tutto quello che ebbe ini-zio quel giorno. Il film si addentra in uno dei casi più torbidi della vitadella Capitale, in cui si intrecciano gli interessi del Vaticano, dellaBanda della Magliana, del Banco Ambrosiano, dello Ior, dello Stato ita-liano e dei servizi segreti. • Deepwater Horizon ( ) Regia: Peter Berg. Cast: MarkWahlberg, Kurt Russell, Sue-Lynn Ansari, Kate Hudson, DylanO’Brien, Ethan Suplee, Gina Rodriguez, John Malkovich, Brad Leland,J.D. Evermore, Douglas M. Griffin. Anno: 2016. Il 20 aprile del 2010, sul-la Deepwater Horizon, una piattaforma di perforazione che stava rea-lizzando un pozzo nelle acque profonde del Golfo del Messico, si verificòun’esplosione che provocò un incendio e innescò un’immensa fuoriusci-ta di idrocarburi dal fondale marino, che portò a gravissime conseguen-ze ambientali nel Golfo del Messico, particolarmente per le coste dellaLouisiana. il film è la storia dei 126 lavoratori che si trovavano a bordoe che si sono trovati catapultati nel giorno più brutto della loro vita,spinti a trovare il coraggio per combattere contro un inarrestabile in-ferno di fuoco nel bel mezzo dell’oceano e cercare di salvarsi l’un l’altro. • Cafè Society ( ) Regia: Woody Allen. Cast: Parker Posey, SteveCarell, Jesse Eisenberg, Judy Davis, Kristen Stewart, Blake Lively, KellyRohrbach, Anna Camp, Corey Stoll, Paul Schneider, Don Stark, TonySirico, Ken Stott, Lev Gorn. Anno: 2016. New York 1930. BobbyDorfman, avendone abbastanza della sua famiglia, decide di trasferir-si e tentare la fortuna a Hollywood, dove suo zio lo assume come ragaz-zo delle commissioni. Si innamora di una ragazza che sfortunatamen-te è già fidanzata, ma con la quale nasce una profonda amicizia. Ungiorno però lei si presenta alla sua porta dicendogli che il suo fidanza-to l’ha lasciata. Da quel momento la vita sentimentale di Bobby pren-de una nuova direzione...• Il sogno di Francesco ( )Regia: Renaud Fely. Cast: MarcelloMazzarella, Alba Rohrwacher, Elio Germano, Jérémie Renier, OlivierGourmet, Eric Caravaca, Yannick Renier. Anno: 2016. Assisi, 1209.Francesco ha appena subito il rifiuto da parte di Innocenzo III di ap-provare la prima versione della Regola, che metterebbe i fratelli al ri-paro dalle minacce che gravano su di loro. Intorno a lui, tra i compagnidella prima ora, l’amico fraterno Elia da Cortona guida il difficile dialo-go tra la confraternita e il Papato: per ottenere il riconoscimentodell’Ordine, Elia cerca di convincere Francesco della necessità di ab-bandonare l’intransigenza dimostrata finora. • Internet: Il futuro è oggi ( ) Regia: Werner Herzog. Cast:Lawrence Krauss, Kevin Mitnick, Elon Musk, Sebastian Thrun,Lucianne Walkowicz. Anno: 2016. Che cos’è Internet oggi? Che ruolo hanelle nostre vite e come influirà sul nostro futuro? Il genio del cinemaWerner Herzog ci guida nell’esplorazione del favoloso mondo digitalecontemporaneo, in dieci atti che analizzano ciascuno una delle nume-rose facce di questa realtà complicata e onnipotente che è il Web, allascoperta dei suoi lati meno conosciuti tra robotica e hacking, nuovi fe-nomeni psicologici e dinamiche sociali, rischi e meraviglie.

Page 8: Il depuratore di Niguarda produce dagli scarichi fognari … · 2016-10-12 · (da ) Le ragioni del NO La riforma del Senato, concomitante con la nuova Legge elet-torale, fa evolvere

Il proprietario del garage di viale Suzzani90, il signor Fabio Pedrazzini, segnala a noi

di “Zona Nove” quanto sta accadendo accantoalla sua attività.Pedrazzini ci dice: “Il distributore di benzinaErg (uno spazio di 58 x 8 mt.), come da foto-

grafia, è chiuso dal dicembre 2014 e attual-mente si trova in condizioni di completo ab-bandono. Ho provato a interpellare la Erg piùvolte, ma sono usciti soltanto una volta a puli-re in quasi due anni. Si lamentano anche i cit-tadini che abitano qui vicino perché, oramai,quel posto è diventato una sorta di discarica,raccogliendo spazzatura di ogni genere e diven-tando una zona maleodorante. È stata chiama-ta anche Amsa ma la maleducazione di tantagente e la crescita di erbacce e cespugli rendo-no ingombrante anche il marciapiede”.Il sig. Pedrazzini chiede un intervento urgen-te della Erg e si domanda anche, una volta aposto, di chi sarà quel tratto di superficie con-finante con il suo giardino (sopra il garage):della Erg o del Comune di Milano?

Per le morti da amiantogiustizia o ingiustizia?

Michele Michelino

Il 23 settembre a Roma presso il Senato si è tenuto il convegno “I pro-cedimenti penali per i tumori professionali: Giustizia o Ingiustizia?”.

Una tematica che riguarda anche la nostra zona con i processi in cor-so contro i dirigenti di importanti aziende in cui l’esposizione continuae senza protezione alle polveri d’amianto ha provocato la morte per me-sotelioma di numerosi operai. I lavori sono stati introdotti dal senatore Felice Casson, il quale ha ri-cordato che “chiunque si sia occupato di procedimenti giudiziari che ab-biano come oggetto i tumori professionali conosce perfettamente l’e-strema difficoltà che s’incontra nell’affrontare una problematica che èmolto complessa, sia dal punto di vista tecnico che da quello legale”. Pertutta la giornata si sono confrontati su questo complesso argomento,tecnici, magistrati con opinioni spesso discordi e di difficile interpreta-zione. Ciò si traduce in sentenze di natura opposta (assoluzione o con-danna) a tutti i livelli dell’ordinamento giudiziario, dai giudizi di primagrado del tribunale alla quarta sezione della Cassazione. Questi proces-si coinvolgono migliaia di persone, fra deceduti, malati e familiari, chehanno diritto di avere una risposta chiara e univoca, anche perché intutta Italia si stanno celebrando importantissimi processi su questi te-mi, in specie sui mesoteliomi da asbesto. Il Comitato per la Difesa della Salute nei Luoghi di Lavoro e nel Terri-torio, che vanta fra i suoi iscritti diversi cittadini della Municipalità 9,è intervenuto con una relazione dal titolo ”Al lavoro è peggio che inguerra”, portando le esperienze delle vittime dell’amianto nei processi,alcuni ancora in corso, contro la Breda/Ansaldo e la Pirelli evidenzian-do le problematiche che incontrano le vittime nella lotta per otteneregiustizia, sia nei tribunali che nei confronti dell’Inail.Il Comitato ha ricordato che una delle parole d’ordine che hanno sem-pre sostenuto in fabbrica fin dagli anni ‘70 gli operai della Breda è sta-ta: “La salute non si paga - la nocività si elimina”. Questo fu uno dei mo-tivi per cui gli operai si scontrarono con il padrone (che dava la pagapiù alta per i lavori nocivi), e anche con il sindacato che barattava sa-lario e salute. Ma la lotta si faceva anche fra gli stessi lavoratori, con al-cuni che vedevano nell’indennità di nocività la possibilità di arrotonda-re il salario, incoscienti dei pericoli che correvano. Infine il Comitato ha ricordato che per il medico di fabbrica anchegli operai con problemi respiratori erano costretti a lavorare in am-bienti nocivi, evidenziando che questa concezione è tuttora domi-nante, perché nei processi penali e civili si continua a monetizzarela salute e la vita umana. Infine il Comitato ha chiamato i senatori e deputati presenti a con-dividere due obiettivi: 1) varare una legge che sancisca che i disa-stri ambientali, gli infortuni, le morti sul lavoro e le malattie pro-fessionali non vadano mai in prescrizione e siano considerati crimi-ni contro l’umanità. 2) risolvere il conflitto d’interessi dell’Inail (og-gi questo ente è quello che certifica e riconosce la malattia profes-sionale e allo stesso tempo stabilisce se deve indennizzare) interve-nendo sui ministri competenti, affinché Inail riconosca i diritti del-le vittime esposte a sostanze nocive senza costringerle a lunghe ecostose cause, e sia un ente terzo e non l’Inail a certificare la malat-tia (lasciandogli solo il compito di indennizzare).

Festival della Biodiversità: com’è andata?Intervista a Giuseppe Manni, presidente dell’ente Parco Nord

Lorenzo Meyer

Nasce la Consulta delle Associazioni Parco Nord

“Laviamoci le mani”: un muralescontro le infezioni multiresistenti

Michele Cazzaniga

Alla Bicocca nel supermercato del futurotra robot ed etichette intelligenti

Giorgio Meliesi

Università Bicocca: gli antinfiammatoriaumentano i rischi per il cuore?

Luigi Luce

Un punto interrogativo in viale SuzzaniIl distributore inattivo che fine farà?

Ortensia Bugliaro - Beatrice Corà

NOTIZIE DI ONA/2

Si è conclusa il 19 settembre la decimaedizione del Festival della Biodiversi-

tà. La manifestazione, organizzata comesempre dall’ente Parco Nord Milano, eradedicata quest’anno ai valori e agli inten-ti stabiliti dall’Onu che ha proclamato il2016 “Anno Internazionale dei Legumi”.Per farne un bilancio abbiamo intervista-to Giuseppe Manni, presidente dell’enteParco Nord Milano.Presidente Manni, complimenti per le 10 candeline del festi-val. Che edizione è stata quella di quest’anno?Siamo soddisfatti. Il Festival si è concluso sia con un bilancio piena-mente positivo in termini di partecipazione del pubblico (confermate le20.000 presenze del biennio precedente a Expo 2015), che di qualità equantità della programmazione (130 appuntamenti, + 20% rispetto al2015) e di diffusione mediatica. Quali sono stati gli eventi principali che hanno caratterizzatola manifestazione?Direi che il grande successo dell’iniziativa si è potuto respirare in tuttie cinque i luoghi del festival. Presso il Parco Nord Milano, dove hannoavuto luogo la maggior parte degli eventi, il clima di festa e di interes-se ha reso possibile lo svolgimento armonioso di tutte le attività propo-ste. Tra le tante novità, si sono però voluti riproporre al pubblico glieventi più amati e divenuti essenza stessa del festival, come gli aperi-tivi naturalistici, lo sleeping concert, i mercatini “dal produttore al con-sumatore” a cura di Slow Food, la corsa “Run& Life” e i numerosi spet-tacoli teatrali itineranti nel parco. Eventi che hanno ancora una voltariacceso grandi emozioni nel pubblico. Al Mic - Museo Interattivo delCinema (1.000 presenze) è stata presentata una ricchissima rassegnacinematografica a tema ambientale con documentari e alcune antepri-me; film abbinati a degustazioni di legumi animati dalla presenza insala dei registi. Oxy.gen, il padiglione dedicato al Respiro della scienza(300 presenze), ha invece ospitato gli appuntamenti di divulgazionescientifica rivolti ad un pubblico non specialistico prevedendo una sor-

ta di forum per condividere le buone pra-tiche per il benessere del nostro corpo. Lealtre due sedi del festival, che hanno re-gistrato 2000 presenze, si sono concen-trate sulle iniziative per le famigliecon laboratori per grandi e piccini al-l’OrtoComune Niguarda e visite liberee guidate ai percorsi botanici presso ilMuseo Botanico e Villa Lonati.Quali sono stati i principali

obiettivi raggiunti dalla manifestazione?Con il Festival della Biodiversità 2016 abbiamo raggiunto due sco-pi. Il primo è quello di essere riusciti con successo a parlare del te-ma annuale dell’Onu, che quest'anno era dedicato ai legumi, alla lo-ro importanza per la nostra nutrizione, per la fertilità dei suoli eper un’agricoltura davvero sostenibile. Il secondo di aver festeggia-to 10 anni di Festival della Biodiversità al Parco Nord Milano, que-sto, obiettivo non scontato. Le difficoltà finanziarie dei Comuni ne-gli ultimi anni hanno messo a dura prova la continuazione delFestival. Se siamo arrivati alla decima edizione è perché abbiamoavviato delle bellissime collaborazioni che hanno arricchito la ma-nifestazione. Basti pensare al Mic-Museo Interattivo del Cinema ea Slow Food che a sua volta è riuscito a coinvolgere ristoratori e pro-duttori, all’Associazione OrtoComune Niguarda, al Settore Parchidel Comune di Milano che ha aperto le serre di Villa Lonati e ilMuseo Botanico, a Zambon con Oxy.gen: tutti questi enti costitui-scono ora un Comitato organizzatore solido e affiatatoSi è trattato quindi di un gioco di squadra vincente.È stato proprio così. Oltre all’ente Parco Nord Milano, nel ruolo di or-ganizzatore dell’evento, la decima edizione del Festival della Biodiver-sità è stata resa possibile grazie a un largo partenariato di enti pubbli-ci e privati, tra cui, Regione Lombardia, Ersaf, Comune di Milano,Università Bicocca, Università degli Studi di Milano, FondazioneCineteca Italiana, Zambon, Slow Food, Cooperativa Abitare con il sup-porto di Gruppo Cap e Fondazione Aem-Gruppo A2A.

Il 4 luglio si è insediata la Consulta Permanente delle AssociazioniParco Nord, che ha eletto proprio presidente Luciano Grecchi dell'

Associazione Amici Parco Nord, coadiuvato da un esecutivo di altriquattro rappresentanti di altrettante associazioni.Di che cosa si occuperà la Consulta? Il suo scopo è di ampliare la par-tecipazione dei cittadini e dell’associazionismo, per l’attuazione dellepolitiche dell’Ente Parco e per la salvaguardia, lo sviluppo del Parcostesso, nonché di pratiche diffuse di eco-sostenibilità ambientale, di so-cialità, di miglioramento degli standard di vita. D’altro canto dovrà es-sere l’antenna di ricezione dei pareri, di osservazioni, anche critiche, diidee dei cittadini, dei fruitori del Parco e dell’associazionismo che pos-

sano costituire uno stimolo verso l’Ente Parco e le altre Istituzioni.Dopo la pausa estiva è ripresa l’attività per strutturare meglio l’orga-nismo, anche con il contributo funzionale e logistico dell’Ente Parco,ed estendere i rapporti con altre associazioni e forme di volontariatodelle quali è ricco il territorio. Primo appuntamento organizzato dal-la Consulta, molto riuscito, un confronto pubblico, nell’ambito delFestival della Biodiversità, sul tema “Gestione delle acque piovane,problema o opportunità?” con docenti del Politecnico e ingegneri am-bientali del Centro Italiano per la Riqualificazione Fluviale. Sembraquasi superfluo dirlo ma si è parlato del Seveso, delle esondazioni,delle vasche di laminazione e dell'invarianza idraulica.

Tantissimi visitatori di Expo avevano speri-mentato le etichette intelligenti e i robot com-

messi che si muovevano con i loro bracci elettro-nici tra ceste di frutta e ortaggi. Il progetto del su-permercato del futuro - nel padiglione del Cibo delfuturo di Coop - era stato realizzato in collabora-zione con il Mit Senseable city lab di Boston e lo

studio Carlo Ratti Associati. E serviva per dareun’idea di come funzionerà un supermercato frauna decina d’anni, o giù di lì.Qualcosa di simile in realtà è già (quasi) reale.Coop, infatti, riaprirà a Milano, entro la fine del-l’anno, il supermercato già sperimentato aExpo. Lo ha annunciato il presidente dell’inse-gna della Gdo, Marco Pedroni, nel corso dellapresentazione del Rapporto Coop 2016: “Neiprossimi mesi apriremo un nuovo punto vendi-ta dove ripartiremo dagli elementi del conceptdi Expo - ad esempio le etichette interattive, ndr- adeguati a un contesto commerciale reale, quo-tidiano e permanente”.Il nuovo supermercato sorgerà all’interno delcomplesso commerciale Bicocca Village. Saràampio circa mille metri quadrati, di cui 300 cir-ca dedicati alla ristorazione.

Il tema è la “battaglia” contro le infezionimultiresistenti e non solo. Infezioni che

gli ospedali di tutto il mondo si trovano acombattere, soprattutto in aree intensive co-me ad esempio quella del nostro Niguarda.Gli strumenti in nostro possesso non sonomolti ma sicuramente il lavaggio delle ma-ni di operatori sanitari, visitatori e pazientistessi, è quello più efficace per evitare ladiffusione di tali infezioni. Anche la RegioneLombardia ritiene questo un grosso proble-ma che richiede una forte sensibilizzazionedi tutte le figure coinvolte. Ma come ottene-re questo risultato?A Carlo Anelli, coordinatore infermieristicodei reparti di terapia intensiva del BloccoSud del Niguarda, è venuta in mente la pos-sibilità di utilizzare il linguaggio dei mura-les. e ha quindi contattato due studenti del-

l’Istituto Galvani, Leonardo Santambrogioe “Pencho” (pseudonimo di Pencho TodorovGeorgiev), che si sono già occupati in passa-to di “abbellire” i muri del plesso scolasticodi via Gatti.I due artisti si sono subito resi disponibili,manifestando grande entusiasmo di frontealla possibilità di poter dipingere “legal-mente” una parete di un’importante istitu-zione quale è l’Ospedale Niguarda.Il risultato di 5 giorni di lavoro, come si ve-de, è un messaggio di grande d’impatto po-sto all’ingresso del reparto, la TerapiaIntensiva del Blocco Sud, quindi visibile atutti. Speriamo serva... non solo a coloro chesi trovano a passare per quei reparti ma atutti. Lavare bene e spesso le mani è unabuona pratica che dovrebbe essere adottatada tutti. Meditiamo gente, meditiamo.

Alleviano il dolore ma potrebbero far ma-le al cuore. Sono i Fans (Farmaci antin-

fiammatori non steroidei), prescritti inItalia a milioni di persone come anti-dolori-fico e anti-infiammatorio in caso di artrite,ma anche per il mal di denti e il dolore ingenere. A sostenerlo è uno studio appenapubblicato sul “British Medical Journal” ecoordinato da Giovanni Corrao, docente diStatistica medica all’università Bicocca, cheha analizzato in 92.000 ricoveri ospedalieriin Europa 27 Fans che è giunto alla conclu-sione che il rischio di ricovero ospedalieroper scompenso cardiaco è strettamente di-pendente dal dosaggio. Il rischio è maggioreper 7 principi attivi tradizionali - diclofe-nac, ibuprofene, indometacina, ketorolac,naprossene, nimesulide e piroxicam - e dueinibitori della COX-2, etoricoxib e rofecoxib.

Anche se diversi studi in passato hanno mes-so in evidenza i possibili rischi dell’uso di Fans eCoxib per il cuore non sempre gli esperti sonod’accordo. “Questo studio, commenta France-sco Romeo, presidente della Società Italianadi Cardiologia, si basa su un approccio a mioavviso sbagliato perché si tratta di un’analisistatistica che non prova l’esistenza di alcunnesso fisiopatologico”. L’invito, dunque, è allaprudenza. “È vero che alcuni Fans e Coxibpossono influire, per esempio, nel gioco traprostaglandine e ciclossigenasi peggiorando ilmeccanismo di formazione della placca e lacapacità di autoregolazione della vasodilata-zione ma non per questo si può concludere chequesta classe di farmaci provochi lo scompen-so cardiaco”. In ogni caso sono farmaci eccel-lenti ma che vanno usati con cautela e con do-saggi adeguati senza abusarne.

Page 9: Il depuratore di Niguarda produce dagli scarichi fognari … · 2016-10-12 · (da ) Le ragioni del NO La riforma del Senato, concomitante con la nuova Legge elet-torale, fa evolvere

APPUNTAMENTI CULTURALI

a cura di Luigi Luce

Se vuoi aiutare il tuo giornaleper i tuoi acquisti

preferisci i nostri inserzionisti

Chick Corea & GaryBurton al Blue Note

Cinema e musica alla Casa di Alex

Al Centro Culturale della Cooperativascienza, jazz, musica lirica, web e inglese

Il Giappone in mostra all’Hangar Bicocca

I Giganti: un’opera d’arteperduta e ritrovata

Variazioni ExpoLa mostra fotografica

di Stefano ParisiAbbiamo il piacere di segnalare una mostra di Stefano Parisi, foto-

grafo e collaboratore di “Zona Nove”, che si terrà a Voghera fino al28 ottobre in Piazza Duomo 53, dal titolo “Variazioni Expo”, con il pa-trocinio del Comune di Voghera e di Unicef. Come scrive Pio Tarantini, “Stefano Parisi del suo lavoro su Expo haselezionato una ventina di immagini divise in parti uguali tra bianco enero e colore volendo sottolineare una sorte di sintesi tra le une, realiz-zate su pellicola, e le altre, quelle a colori, realizzate in digitale. Questoaspetto riguarda il linguaggio perché in fotografia le scelte tecnico-ope-rative sono importanti per il significato formale che determina e con-traddistingue il prodotto visivo stesso. Ecco allora che nelle fotografie acolori è evidente la scelta dell’autore di cogliere atmosfere e sensazionivisive travalicando il realismo descrittivo di padiglioni e ambienti e cer-cando dentro di essi segni, accostamenti, citazioni che, pur nella quasiastrattezza, riportano sempre all’esperienza umana: la presenza del-l’uomo in ambienti atipici, più che vedersi, si intuisce da alcuni segnidisseminati come tracce che riempiono di senso luoghi e ambienti dal-l’apparenza a volte surreale. Nelle fotografie in bianco e nero invece lapresenza umana è molto consistente e anima questi luoghi così comesono stati vissuti”. (Antonietta Gattuso)

Al Teatro della Cooperativa una stagione in biciValeria Casarotti -Teresa Garofalo

Si chiama “Situations” la prima retrospet-tiva che dal 30 settembre Hangar

Bicocca dedica a uno dei personaggi più si-gnificativi dell’arte contemporanea giappo-nese. Curata da Vicente Todoli, direttore ar-tistico per Pirelli Hangar, la mostra rappre-senta un evento eccezionale proponendo ol-tre venti installazioni realizzate da KishioSuga dal 1969 ad oggi. Nato nel 1944 l’arti-sta, che vive e lavora a Ito in Giappone, haesposto con enorme successo in diverse isti-

tuzioni internazionali ed è considerato uno degli esponenti più signifi-cativi dell’arte contemporanea e del movimento Mono-ha. Dopo unalaurea in pittura alla Tama Art University di Tokio, aderisce infatti alMono-ha, letteralmente “La Scuola delle cose”, che si sviluppa in

Giappone tra il 1969 e il 1972, utilizza per le opere materiali semplicisia naturali sia provenienti da produzioni industriali e indaga le rela-zioni tra uomo e materia, tra oggetti e spazio circostante, caratteristi-che tematiche e formali che avvicinano il movimento alle grandi speri-mentazioni che negli stessi anni nascono a livello internazionale comela Post-Minimal Art e la Land Art negli Stati Uniti e l’Arte Povera inItalia. Ripensate e riadattate dall'artista in funzione della specificitàdello spazio che le accoglie le opere di Suga esposte nei vasti spazi del-le Navate dell’Hangar sono costituite da una grande varietà di mate-riali raccolti nei boschi o nei capannoni industriali e spesso ricercati inloco: tessuti, legno, rami, pietre, lastre di zinco, cavi metallici, pali dibamboo. Per la qualità e le nuove caratteristiche tali opere, diversifican-dosi dalle formali e precedenti installazioni, possono giustamente esse-re definite “site-specific”. La mostra è visitabile fino al 29 gennaio 2017. (Teresa Garofalo)

• L’insostenibile leggerezza dell’essere. Questo è il titolo della seratache il 14 ottobre riporterà al Centro Culturale la storica dell’arte AnnaTorterolo per un incontro in preparazione alla visita guidata del 17 novem-bre a Palazzo Reale per la mostra “Hokusai, Hiroshige, Utamaro. Luoghi evolti del Giappone”. La mostra esplora lo stile dell'arte giapponese, metten-dolo in relazione con le correnti artistiche europee, che alla fine dell’800 ri-sultarono spesso stravolte dal contatto con un’arte così diversa. DalSimbolismo alle Avanguardie, da Gauguin a Van Gogh, da Matisse aPicasso, l’arte giapponese ha rappresentato una svolta nello stile, nel gustoe nel pensiero occidentale. • Venerdì 28 ottobre, in collaborazione con il Centro Filippo Buonarroti, re-latore Riccardo Cattania, un incontro dedicato a L’Armonia del-l’Universo. Fra fisica, filosofia e religione ove la rivoluzione scientificarompe la dittatura spirituale della Chiesa e apre la strada alla storia mo-derna. A partire dai secoli a cavallo dell’anno mille un grande fermento cul-turale annuncia lo sviluppo della scienza. I grandi navigatori esploranonuovi mondi, Copernico mette in discussione il sistema tolemaico e Kepleroenuncia le tre leggi che descrivono il movimento dei pianeti intorno al sole.Galileo porta argomenti a sostegno della teoria copernicana e viene proces-sato, Fermat e Cartesio fondano la Geometria Analitica, mentre Newtondescrive la meccanica terrestre e celeste. • Venerdì 11 novembre si parlerà di jazz grazie a Stefano Bassalti: Jazz-evoluzione dello stile infatti sarà il tema della serata. Partendo dalle or-chestre da ballo degli anni ‘20 con arrangiamenti e organico standardizza-to, arriveremo alle orchestre degli anni ‘70 con repertorio jazz-rock. Una ti-

pica Big band è composta da 12 a 25 musicisti con sassofoni, trombe, trom-boni e una sezione ritmica. In contrasto con i piccoli jazz combos nei qualila musica è improvvisata, la musica suonata dalle Big Band è “arrangiata”o preparata su spartito con degli “a solo” previsti nell’arrangiamento. • Riparte “Web per tutte le età” con i tutor di Informatica Solidale. Sonoriprese le lezioni di approfondimento mentre sono aperte le iscrizioni al cor-so base dedicato agli utenti a livello zero, che inizierà il 17 ottobre.Info/iscrizioni: 02/66114499. • Corso di lingua ingleseLunedì 1 ottobre - open day dalle 19 alle 20,30- presentazione dei corsi tenuti dal prof. Francesco Roncacci. Inizio dei cor-si lunedì 7 novembre per terminare alla fine di maggio. • Gis Zona Nove Con l’autunno e la riapertura dei teatri riprende l’atti-vità del Gis Zona 9, punto di riferimento per gli spettacoli offerti in promo-zione dal Teatro alla Scala e dal Teatro degli Arcimboldi. Per la Scala si aspettano a giorni le nuove proposte dal Servizio PromozioneCulturale del teatro per presentare ai soci Gis i percorsi per la stagione2016/2017. Veniamo ora al Teatro degli Arcimboldi: sono stati ottenuti prez-zi convenzionati e last minute per “Zelda” e “Beyond Bollywood”, mentreper ottobre si segnala il ritorno dei Ballets Trockadero de Monte Carlo, lafamosa compagnia di danzatori americani. Raffinati e divertentissimi tor-nano con tre memorabili balletti: il secondo atto di “Il Lago dei Cigni”, “Gofor Barocco” e “Raymonda’s Wedding” Per novembre è in programma il mu-sical “Sister Act”. A dicembre torna “Lo Schiaccianoci” nella versione ballet-to classico mentre a gennaio sarà su ghiaccio. Info: 02/66114499. Per entra-re nella “lista GIS teatri”: [email protected].

L’Associazione Culturale Casa di Alex, chegià da qualche anno si distingue per lasua attività di concerti di musica di qualità,aggiunge un'altra “chicca” all'interno dellasua attività di promozione culturale in zona9: la riproposizione di classici del cinema mu-to, accompagnati da un commento sonoro ese-guito “live” da una band di rock psichedelico.L'intento è ricreare quella atmosfera magicadi un tempo in cui le proiezioni cinematografichevenivano accompagnata dal vivo dalla musica. Inquesto contesto la bellezza delle immagini, inalte-

rata nel tempo, ritrova nuova vitalità accompagnata dalle sonorità mo-derne del collettivo musicale “bluEsForCE”, una band di 5 elementi dal-le sonorità moderne che dà nuove e inaspettate sfumature a immaginiimmortali. Il tutto è reso possibile dalla collaborazione con il progetto“Cinestesia” di Pavia che già da molti anni realizza questo tipo di eventie che Casa di Alex ha deciso di adottare per offrire quest'ennesima occa-sione culturale ai cittadini della nostra zona.Primo appuntamento: “Il gabinetto del dottor Caligari” (1920) di R.Wiene, sabato 22 ottobre, alle 21.30, presso la sala di via Moncalieri 5.

Info www.alexetxea.it - [email protected] - 333-7968861.

Alla bicicletta, il mezzo di loco-mozione più piacevole, ecolo-

gico e salutare a cui si augura dipoter vincere il Nobel per la pacea Oslo, è dedicato quest’anno ilcartellone del Teatro dellaCooperativa. Molte grandi cittàquali Parigi, Londra, Zurigo, Copenhaghen, Adelaide, Seoul e Cittàdel Messico hanno una politica lungimirante a favore delle due ruo-te il cui noleggio è gratuito. E non parliamo poi di Berlino dove si staultimando un condominio progettato ad hoc per i ciclisti i quali, gra-zie a speciali ascensori, potranno senza mai scendere di sella rag-giungere il salotto di casa e il giardino creato sul terrazzo comune.Notevole il fatto che i 42 appartamenti siano già stati tutti venduti!Malgrado l’aumento del bike sharing e di alcune (poche) piste cicla-bili, Milano non si dimostra molto amica della bici quindi RenatoSarti, ciclista ante litteram, ha voluto dare visibilità al problema de-dicando proprio alla bicicletta la nuova stagione teatrale 2016-2017del Teatro della Cooperativa con un cartellone “a misura d'uomo e dipedale contro il logorio della vita moderna”.Protagonisti della scena sono anche quest’anno giovani attori e re-gisti bravissimi che puntano lo sguardo sulle tante problematichedel nostro tempo con ironia mai banale suscitando aperte risate equalche amara riflessione. Potremo però ancora rivedere alcuni in-tramontabili “cavalli di battaglia” della produzione Teatro dellaCooperativa e attori del calibro di Giulia Lazzarini, Bebo Storti, ElioDe Capitani, Debora Villa insieme a tantissimi altri artisti. Conti-nuerà la collaborazione con altre realtà teatrali milanesi comel’Elfo, il Parenti, il Piccolo, il Carcano, il Filodrammatici, il TeatroRinghiera, la Manifattura K. e Puntozero del Carcere Beccaria.

La stagione inizia all’insegna delsorriso con “Guida estrema dipuericultura ovvero Sfasciare ilbambino non vuol dire farlo apezzi”, uno sproloquio divertentee un po’ folle di una puericultriceinterpretata da Alex Cendron

che si prodiga in consigli improbabili alle neo mamme. Il monologo,con la regia di Renato Sarti, sarà in cartellone dal 4 al 16 ottobrementre dal 18 al 23 dello stesso mese Antonello Taurino, “docenteprecario di giorno, attore precario di sera”, ci racconterà come sia dif-ficile oggi per un prof sopravvivere nella “Buona Scuola”. Questo“viaggio tragicomico tra i paradossi della scuola di ieri e della BuonaScuola di oggi, forse la peggiore riforma mai varata nella storia re-pubblicana, tra antiche rigidità burocratiche e nuove follie kafkiane”susciterà nel pubblico tante risate ma anche tante incazzature. Siriderà anche con “La molto tragica storia di Piramo e Tisbe chemuoiono per amore”, in scena dal 4 al 20 novembre, un testo cheRenato Sarti ha molto liberamente tratto dal “Sogno di una notte dimezza estate” di Shakespeare reinventando in modo divertente lastoria trasferita ai nostri giorni. Protagonisti infatti 5 donne, dipen-denti di un'impresa di pulizia più El Cumenda, proprietario dellastessa, che cercano di mettere in scena la tragedia skakespearianaprovocando nel pubblico, invece che lacrime e commozione, grandeilarità. Un inizio travolgente che apre le porte a una programmazio-ne annuale ricca e variegata di cui avremo modo di parlare nei pros-simi mesi. Ora tutti a teatro e chi ci va in bicicletta sarà premiato.Come? Per avere la risposta e le informazioni su eventi, costo dei bi-glietti e abbonamenti, anche quest’anno allettanti, telefonare a 026420761 o consultare [email protected].

In occasione della diciassettesima Milanesiana, la rassegna cultu-rale ideata e diretta da Elisabetta Sgarbi, sono stati esposti nelLaboratorio Bertaiola di via Ornato 78 a Niguarda, per una visita de-dicata a un ristretto numero di persone, i magnifici gruppi marmoreidello scultore Antonio Maraini (padre di Fosco e nonno di Dacia), rap-presentanti nudi atletici a grandezza naturale. I dieci altorilievi inmarmo di Carrara commissionati da Guido Donegani e scolpiti neglianni '20 provengono dal palazzo Montecatini che si trovava all’attua-le numero civico 18 di via Turati. Smantellati, ridotti in pezzi già ne-gli anni ’30 e abbandonati per decenni nei terreni del dopolavoro deidipendenti Montecatini in Bovisasca, sono stati ricuperati da RodolfoBertaiola, alla cui sensibilità e passione va attribuito il ricupero, il re-stauro e la conservazione di queste potenti opere d'arte.I Giganti sono stati finalmente restituiti al pubblico per la prima vol-ta il 12 luglio, in occasione della Milanesiana, con una visita condot-ta da Vittorio Sgarbi. A breve Rodolfo Bertaiola, in collaborazione conil Centro Culturale della Cooperativa (02/66114499) aprirà di nuovo,eccezionalmente, il proprio Laboratorio per una visita guidata, a nu-mero chiuso su prenotazione. Bertaiola stesso, affiancato dalla gior-nalista Erica Arosio, accompagnerà i visitatori narrando il “percorso”dei Giganti. Un regalo ai niguardesi, agli abitanti di Zona 9 e allacittà tutta.

Uno dei più importanti duo nella storia del jazz: Chick Corea alpiano e Gary Burton al vibrafono, in ben quattro concerti tenu-

tisi al Blue Note agli inizi di settembre, per presentare “Hot House”,il loro ultimo lavoro discografico. Un lavoro intenso in cui il duo rivi-sita gli standard di otto noti compositori, da Monk a McCartney. PerCorea un ritorno al Blue Note dopo ben tredici anni, quando il 19marzo 2003 tenne a battesimo l’apertura del locale milanese. Di ori-gini italiane, Corea vanta un curriculum impressionante: basti direche tra il 1968 e il 1977 ha inciso ben sette dischi con Miles Davis, trai quali si segnala “Bitches Brew”. Burton è invece uno dei pochissimivibrafonisti conosciuti al mondo, dotato di una tecnica che gli permet-te di suonare come se fossero tre persone a farlo. (Stefano Parisi)

Page 10: Il depuratore di Niguarda produce dagli scarichi fognari … · 2016-10-12 · (da ) Le ragioni del NO La riforma del Senato, concomitante con la nuova Legge elet-torale, fa evolvere

Il 1°ottobre, il pittore Claudio Jaccarino ha inaugurato la mostradi ritratti su carta al Bar Isola, di Via Confalonieri 9, e nellastessa data è stata inaugurata anche la mostra “Paesaggi in viag-gio”, al Type di via Borsieri 34. E per ottobre, in Zona Isola, pres-so l’atelier di Via Borsieri 12, ritornano i Corsi di Pittura conClaudio Jaccarino e il Laboratorio di Cromografia.Quello di passeggiare e fermarsi a raccogliere un luogo e un mo-mento con il proprio pennello, è proprio del maestro Jaccarino, cheha già ripreso, con i suoi allievi, le tradizionali gite alla scoperta dicittà e posti da rappresentare. E così sarà anche per il 29 e 30 otto-bre, il 26 e 27 novembre e il 17 e 18 dicembre, date previste per al-tre gite, magari a Venezia, “camminando senza meta, a zonzo, sen-za fretta, con il taccuino, la matita, gli amici, ascoltando i colori e ilrumore dei passi sulle Fondamenta, lo sciacquio dell’acqua nei ca-nali, il lento trascorrere della luce...”.Le iscrizioni sono aperte anche per i Corsi di disegno dal vero con mo-della, nell’atelier “L’Osservatorio Figurale”, creato nel 1990 dal maestroEnrico Lui: l’appuntamento è per il venerdì sera dalle 20 alle 22 e il sa-bato mattina dalle 11 alle 13: due ore di disegno, con pose brevi da 10-15 minuti l’una, per favorire l’espressività del gesto.Incontri personali, lezioni a piccoli gruppi, e ogni fine mese uno sta-ge “en plein air” nei parchi di Milano, e tra le calli di Venezia: acqua-rello, corsi di Segno e Colore, corsi per ogni età e con ogni strumen-to: matita, carboncino, china, pastelli, acquarelli, acrilici, collage,monotipi, libri d’artista: un luogo dove l’arte si mischia alla poesia,un’isola nell’Isola, in via Borsieri 12.Info: Laboratorio di Cromografia, via Borsieri 12 (secondo cortile inter-no, citofono 105, MM Isola) - [email protected] - tel. 3200576383.• Inaugurazione dell’atelier di Nadia Torchia L’invito suFacebook è perentorio: “Tu! Tu! e Tu, e anche Tu, Tutti ma proprioTutti, vi vorrei all’inaugurazione del mio studio “Arte 273”. Sabato 15

ottobre, ore 17,00, presso Viale Suzzani 273. Venite, sarete i benvenu-ti!” Questo è quanto scrive la pittrice Nadia Torchia sul suo profiloFacebook: e allora non resta che partecipare all'inaugurazione del suonuovo atelier, e godere delle nuove sorprese che ha in serbo per noi!Info: www.facebook.com/nadia.torchia.9• Pantagruele Teatro: al via i nuovi corsi Sono ancora aperte leiscrizioni alla scuola di teatro “Pantagruaele Teatro”, che offre la pos-sibilità di provare esperienze creative, formative e di crescita perso-nale. Si offrono corsi di recitazione, danza e tango, canto, dizione epredoppiaggio, cabaret, regia, scrittura creativa, scrittura per il busi-ness, comunicazione di successo. Info: presso la scuola, in Via Taormina 11 - http://www.pantagruele-teatro.it/ - [email protected] - 3339881367.

• Ritornano i corsi gratuitidi BiodanzaDopo il successodella scorsa stagione, tornanoi “PerCorsi di Biodanza”, gra-tuiti e promossi dal 9° Muni-cipio, al Centro AggregazioneMultifunzionale (Cam) di ViaCiriè 9, tenuti da due simpati-che sorelle, Katia e Aurora

Cesarano. Ma cos’è la Biodanza? La biodanza è un sistema che inte-gra intelligenza, affettività e movimento. Non è necessario saper bal-lare, perché lo scopo è quello di liberare le proprie tensioni e riscopri-re le proprie risorse sull’onda della musica. Questo sistema sviluppala capacità di essere sé stessi, di ritrovare i propri ritmi naturali e divivere con intensità. Le iscrizioni sono ancora aperte e il corso, giàpartito il 26 settembre, proseguirà fino al 19 dicembre, ogni lunedìmattina dalle 11 alle 12,30. Info: Aurora Cesarano - Centro Diurno Pangea - 02.6470169 - [email protected].• Aperte le iscrizioni al Coretto di Santa Cecilia Il Coro diSanta Cecilia, fondato ormai 45 anni fa, e sempre seguito dai bambi-ni della nostra zona, ha riaperto le iscrizioni per il nuovo anno acca-demico. Il “Coretto” si riunisce tutti i sabati dalle 14.30 alle 15.30 nelsalone del piano seminterrato della Scuola Parrocchiale di VialeSuzzani 64. Se al vostro bambino piace cantare, se alla vostra bimbapiace intonare ogni giorno nuovi motivetti, se c’è voglia di conoscerenuovi amici e scoprire un nuovo modo di vivere la messa domenicalee nuove canzoni, accompagnateli al “Coretto”! Info: Rosamelia Cargnel tel. 02 6424029.

ARTE E CULTURA

a cura di Luigi Luce

I corsi di pittura di Jaccarino. E molto altro ancoraRoberta Coccoli

Vera Paganin a New Yorknella Preghiera della PaceTra le commemorazioni dell’11 settembre a New York particolar-

mente toccante è stata la rappresentazione della Table of Silence.Nata cinque anni fa da un’idea della coreografa Jacqulyn Buglisi, è unascenografica e molto toccante Preghiera per la Pace che coinvolge piùdi cento ballerini vestiti di bianco. Accompagnati da canti e suoni diflauti, campane e percussioni i ballerini hanno terminato con uno spet-tacolare innalzamento delle braccia verso l’alto nell’ora esatta in cui ilprimo aereo ha colpito il World Trade Center. Vista in live streaming intutto il mondo, la Table of Silence dal 2011 ha sempre fatto parte del-la commemorazione dell’11 settembre ma è approdata anche in altrelocalità, in Italia ad Assisi e Perugia. Tra i ballerini di varie scuole e compagnie, provenienti da molti Paesi,c’erano anche due italiane: Vera Paganin, giovane niguardese che vivea New York, e la sua amica Linda Bombelli.“Ho partecipato a questo progetto già nel 2014 - racconta Vera - chia-mata dalla direttrice della Martha Graham School, e ho pensato chesarebbe stata una bella e importante esperienza collaborare a un pro-getto di Jacqulyn Buglisi: una manifestazione di pace che coinvolge ungrande numero di persone. Quest’anno Table of Silence era anche de-dicato a Micaela Masella (la responsabile pubbliche relazioni al TeatroCarcano uccisa nell’esplosione dell’appartamento in via Brioschi loscorso giugno, ndr), che ho conosciuto molto bene quando studiavo alCarcano. Un motivo in più per partecipare. Ed è stato molto emozio-nante: a ogni passo immaginavo di ricostruire città, curare ferite e di-struggere muri, in empatia con tutte le persone che hanno visto e vis-suto direttamente questi drammi.” (Riccardo Degregorio)

Lamberto Mancini, direttore del Touring Cluball’Associazione Culturale Studi Grafici

Teresa Garofalo

Gli Auto-Ritrattidi Gero Urso

Tra gli eventi culturali organizzati dal Comune di Bresso in occa-sione dell’inaugurazione della nuova Biblioteca la mostra “Auto-

Ritratti” dedicata a Gero Urso, artista fantasioso ed eclettico, capo-scuola del “neuf naïf” e prestigioso autore di murales. A fare da cor-nice all’evento dall’8 al 16 ottobre uno spazio molto particolare, loSpazio Cultura “Ex Ghiacciaia” nella piazzetta di via Cavour.Sensibile narratore del reale, Gero Urso con colori forti e smaglianti,con libertà e intelligente ironia sa immortalare e trasmettere la vitadi tutti i giorni, i volti e le situazioni della quotidianità. I suoi paesag-gi, le ballerine, gli animali, i clown, le donne, i momenti di festa avvol-ti in un’atmosfera di sogno, sembrano fantasie poetiche. La sempli-cità tuttavia è solo apparente e dietro i racconti dipinti di questo ar-tista attento e versatile è possibile leggere un mondo fatto spesso diabbandoni, di povertà, di emarginazione e solitudini. È evidente an-che nelle tredici tele del ciclo “Auto-Ritratti” esposte in questa mostrain cui gli sguardi dei personaggi, chiusi, quasi prigionieri nello stret-to abitacolo delle loro piccole Smart, lasciano intravedere il desideriodi libertà e l’angoscia del vivere in un mondo alienante, come quellodi oggi, che non dà spazio alle relazioni e ai rapporti umani e fa sen-tire l’uomo “solo” pur fra tanta gente. Una pittura poetica, di grandeeffetto, notevole per la sua incisività. (Teresa Garofalo)

Alla Kasa dei Librisvolazza una libellula

“Frrrrrrr… vola Eli la libellula” è il titolo della mostra curata daMatteo Ferrario e Salvatore Virgillito dal 5 al 28 ottobre ospite

della Kasa dei Libri. Nata dalla matita di Laura Bellini Eli, dolce e im-branata libellula, è la protagonista di divertenti avventure tutte a dise-gni raccolte in alcuni libri per ragazzi pubblicati dalle EdizioniValentina. Alla mostra sono legati laboratori per bambini e una serie diappuntamenti sul tema del volo. Il 12 ottobre alle 13 Stefano Zuffi par-lerà del temerario volo di Icaro nell’arte, il 19 saremo incantati dallestorie di ippogrifi e di viaggi sulla luna fantasticati dall’Ariosto, il 25 èla volta di Giuliano Boccali che ci condurrà alla scoperta dei tanti volinell’antica e misteriosa India e… dulcis in fundo il 28 in orario ancorada definire l’attrice Giulia Lazzarini racconterà l’emozionante espe-rienza quando interpretando Ariel, lo spirito dell’aria nella “Tempesta”di Shakespeare, attaccata a un sottile filo volteggiò lieve sul palcosceni-co del Piccolo Teatro. Info: tel. 02 66989018. (Teresa Garofalo)

“Quel grattacielo nel bosco”, un libro di Fabio ClericiValeria Casarotti-Teresa Garofalo

Il nuovo libro del poeta e scrittore milaneseFabio Clerici è un’originale raccolta di 20 rac-conti, in cui protagonisti sono le montagne conle loro cime imponenti, i boschi ombrosi che pro-fumano di legno e di muschio, i sentieri silenzio-si e solitari, luoghi che grazie a suo padre l'auto-re ha imparato a conoscere e ad amare fin dabambino e che richiamano a valori materiali e

spirituali più percorribili. Sono storie di vita, molte autobiografiche, al-tre favolistiche che contrappongono le problematiche alienanti legatealla realtà frenetica delle nostre città, a un ideale di vita più vicino al-la natura come era quando “non esisteva il Bosco Verticale perché i bo-schi nelle periferie esistevano davvero”. “La montagna - leggiamo inuno dei racconti - non segue il correre del tempo, figlio del delirio me-tropolitano, ma vive delle semplici regole naturali, scandite dallo svol-gersi delle stagioni. Non serve il calendario, il passare del tempo in na-tura lo si coglie dai colori e dai profumi che variano. Ed è qui, nella na-tura, che l'uomo può riflettere, pensare, farsi delle domande e trovarerisposte, capire quanto sia piccolo l’uomo e sia grande l’universo”. Come può un grande appassionato della natura come lei so-pravvivere a Milano?"Milano è la mia città, quella in cui sono nato, in cui vivo e lavoro. È unacittà che offre tanto soprattutto dal punto di vista lavorativo e cultura-le, anche se a mio parere è una cultura abbastanza elitaria, guarda aigrandi eventi e ai grandi personaggi, si apre poco a chi avrebbe comun-que qualcosa da dire. Negli anni è molto cambiata nell'aspetto e anchenella sua anima, nella sua gente. Ha perso la sua identità. Trasformatadalla logica materiale del denaro Milano si sviluppa in altezza nei grat-tacieli del terziario, giganti che conquistano porzioni di cielo, simboli dipotere. Tutto si cementifica fagocitando i quartieri popolari, la storia ele tradizioni. Da questa realtà metropolitana così degradata e nevroti-ca in cui si inseguono obiettivi che altri ti impongono e dove i rapportiinterpersonali sono sempre più rari e impoveriti e non c’è il tempo pervedere e capire ciò che ci circonda io mi difendo immergendomi nellanatura. E lì tra boschi, sentieri e silenzi riesco ad assaporare ogni atti-mo e tutto ciò che colgo con i miei sensi i profumi del sottobosco, quellodella legna che brucia, dei pini e della resina, l'odore della neve, la voce

del vento o dei ruscelli, il ticchettio della pioggia sulle foglie, il sa-pore dei frutti selvatici o del latte appena munto, il cielo stellatodi notte, ogni cosa evoca un pensiero, mi permette di penetrare nelbosco del mio io interiore, riscoprire la mia identità e acquisire laconsapevolezza di essere parte importante del Creato, bene uni-versale e dono grandissimo e unico”. Venti brevi racconti di gradevolissima lettura che oscillano tra passatoe presente come un’altalena della memoria, storie raccontate con sen-sibilità e sfumature che ci emozionano e ci portano alla riscoperta diquei valori che nelle grandi città spesso sono dimenticati e che creanol’emarginazione: l’amicizia, la solidarietà, la spontaneità, l’attenzione el’aiuto concreto a chi è in difficoltà. E che l’attenzione verso gli altri siaper Fabio Clerici un valore basilare lo dimostra anche il fatto che que-sto testo per le caratteristiche della sua impaginazione e scrittura è unlibro “per tutti”, anche per chi ha difficoltà di lettura e per le personecon dislessia, un disturbo dell'apprendimento che rende difficile la de-codifica del testo scritto. E questo grazie a semplici accorgimenti: alli-neamento del testo sulla sinistra, tipo e grandezza dei caratteri puliti elineari, spaziatura aumentata fra le righe come suggerito da AndreaMangiatordi, dottore di ricerca in “qualità della vita nella società del-l'informazione” ed esperto di accessibilità presso l’Università Bicocca. Ma il libro riserva ancora sorprese... “Ho coinvolto in questa avventuradue amici i cui racconti si inseriscono nella parte narrativa: RosannaBalocco, scrittrice e poetessa che ne ‘La stella marina’ propone un’av-ventura in cui protagonista è il mare, e Pino Dellasega, atleta delleFiamme Gialle di Predazzo, cartografo, maestro di sci, campione nazio-nale di Orienteering, che ne ‘Il Cristo Pensante delle Dolomiti’ rac-conta le peripezie affrontate per realizzare il sentiero trekking diun percorso dolomitico. Infine la parte conclusiva di questo piccolomanuale di educazione emotiva riporta ‘Le ricette del bosco’, undi-ci ricette ispirate da altrettanti miei racconti. Sono piatti poveri cheutilizzano ingredienti propri della cultura contadina, le erbette, gliasparagi selvatici, le uova, i formaggi, le mele e i frutti di bosco.L’autrice di queste golosità è Gilda Belloni, una cara amica di gio-ventù e nota food blogger che attraverso queste semplici ricette, insintonia con la filosofia dei racconti, ci ricorda che il nostro benes-sere interiore passa anche attraverso la buona tavola”.

Tra le realtà culturali più interessanti del-la nostra zona un posto di rilievo lo occu-

pa l’Associazione Culturale Studi Grafici,ospitata nella scuola degli ArtigianelliPavoniani, in via Crespi 30. Nasce nel 1945,subito dopo la Liberazione, a opera di ungruppetto di artisti e tipografi riuniti una se-ra sulla terrazza dell’appartamento di uno diloro, Carlo Dradi, grafico, pittore, pubblicistae docente. Il gruppo dà vita all'associazione

“Centro di Studi Grafici di Milano” con obiettivi molto precisi: pro-muovere lo studio attinente alle arti grafiche, accrescere le conoscen-ze dei soci tramite mostre, convegni, viaggi, stabilire rapporti con en-ti culturali e artistici, anche stranieri. Gli inizi sono difficili, non c’è ancora una sede ma la voglia di fare ètale che già il 16 dicembre ‘45, ospite dell’Università Popolare incorso Venezia, il Centro, oggi Associazione Culturale Studi Grafici,organizza una prima “conversazione” pubblica e nel 1963 ottienedall’amministrazione comunale la medaglia d’oro alla cultura.Settant’anni di attività che hanni portato l’Associazione a essere unpunto di riferimento nel mondo dell’editoria milanese. Oltre ai cor-si di formazione grafica e oggi anche di informatica, propone work-shop cui partecipano studenti, imprenditori ed esperti nel settoregrafico, mostre, concorsi e incontri.

Tanti e prestigiosi gli ospiti che negli an-ni hanno animato queste serate aperteai soci ma anche al quartiere e alla città.Un pubblico attento e partecipe, richia-mato dall’argomento e dal nome presti-gioso del relatore, è stato anche quelloche martedì 27 settembre ha seguitola conferenza di Lamberto Mancini,direttore del Touring Club Italiano. Attraverso il suo intervento abbiamo po-tuto ripercorrere le tappe più significative della storia avventu-rosa di questa Associazione che, fondata nel 1894 da 57 veloci-pedisti con una missione precisa (“viaggiare, esplorare, conosce-re”), ha contribuito in modo significativo non solo allo sviluppodel turismo, ma anche alla crescita economica e socio-culturaleitaliana tanto da essere oggi considerata un fiore all’occhielloper il nostro paese. E ciò grazie all’intelligenza e all'intrapren-denza degli uomini che l’hanno guidata, persone lungimiranti,attente al cambiamento e disponibili alle innovazioni. Un passa-to splendido, e il futuro? “Il Touring ha sempre saputo guardarelontano ed essere all'avanguardia - afferma con entusiasmoMancini. - Continuerà quindi a impegnarsi per contribuire allacrescita culturale dei cittadini, alla tutela e alla valorizzazionedi questo nostro bellissimo mondo”.

Page 11: Il depuratore di Niguarda produce dagli scarichi fognari … · 2016-10-12 · (da ) Le ragioni del NO La riforma del Senato, concomitante con la nuova Legge elet-torale, fa evolvere

a cura di Antonietta Gattuso

AMARCORD

La vecchia Cassinis è scomparsaSi aspetta quella nuova

Bussero: porta il pranzo da casaAllontanata dalla mensa

La mensa scolastica non è salutare?Proviamo a cambiarla!

La Niguarda sovversiva del 1913Quello che qui vi presentiamo condensato, e che potete leggere per esteso sul nostro sito web (zonanove.com),è uno degli scritti che hanno fatto diventare Sergio Bernasconi la nostra memoria storica. Con i suoi raccon-ti storici egli ci fa respirare la stessa aria di allora con lo sguardo bonario di chi a quelle storie ci tiene. Perchèsia chiaro: qualsiasi cosa facciamo o pensiamo oggi, noi veniamo da lì. E così Bernasconi dà voce ai niguar-desi di allora, alla loro umile vita di operai e contadini alle prese con una vita di fatica e a volte di stenti.Complici le idee di giustizia, libertà ed eguaglianza sociale diffuse dal socialismo queste persone si ribellaro-no e cercarono di ottenere quei diritti che più tardi furono iscritti nella Costituzione nata dalla Resistenza: di-ritto al lavoro, allo studio, all’uguaglianza di trattamento. (Angelo Longhi)

Sergio Bernasconi

Il Novantotto a Niguarda. Con queste parole inizia laprima di due lettere conservate presso L’Anpi diNiguarda, una del 13 luglio e l’altra del 6 agosto 1913,scritte da un giovane niguardese, Emilio, a suo cuginoEnrico Ghezzi, abitante nelle case della cooperativa invia Ornato al 7, ma provvisoriamente a Napoli dovesta espletando il servizio militare. Un Enrico Ghezzisuo discendente abita anch’esso nel nostro quartiere.In queste due lettere sono descritti in tempo reale fat-ti e misfatti accaduti a Niguarda in quella “calda” esta-te del 1913. Vediamo il periodo storico in cui sono ma-turati questi eventi niguardesi. L’11 ottobre 1911, il corpo di spedizione italiano di 35mila uomini, agli ordini del generale Caneva, sbarcasulle coste libiche per la conquista di Tripoli: è guerra.Nel novembre 1912 nascel’Usi (Unione SindacaleItaliana) per iniziativa disindacalisti rivoluzionari.L’Usi si pone come alter-nativa alla CGdL (Confe-derazione Generale delLavoro). Nel 1913 si acui-sce la crisi economicamondiale, che in Italia col-pisce duramente le indu-strie. Si assiste alla piùforte emigrazione nellastoria d’Italia e scoppianoscioperi e manifestazionicontro i responsabili degli“eccidi di proletari” di Baganzola (PR), Comiso (RG),Rocca Gora (Roma). A Milano il 19 aprile ha inizio losciopero degli operai delle fabbriche automobilistiche:Isotta Fraschini, Bianchi e Alfa. L’agitazione, guidatadall’Usi, si estende alle categorie di operai meccanici edi quelli addetti ai servizi pubblici. Non avrà però l’ap-poggio della CGdL e della Camera del Lavoro. Ma il 19maggio l’Avanti! appoggia lo sciopero e critica le posi-zioni della CGdL. Il 27 e 28 maggio la tensione si ac-centua per l’adesione dei tranvieri allo sciopero. I diri-genti dell’Usi sono arrestati e le loro condanne provo-cano un nuovo sciopero generale cittadino di 3 giorni apartire dal 13 giugno. Le agitazioni però continueran-no per tutta l’estate.L’eco dei tumulti milanesi arriva anche a Niguarda,paese a forte concentrazione operaia e perciò conside-rato dalla questura “zona a rischio”. Nel libro nero deicarabinieri niguardesi sono ben noti nomi, cognomi esoprannomi dei sindacalisti e militanti socialisti, a co-minciare dal sindaco Luigi Allievi, che con AchilleGhiglione ha già affrontato le cannonate del generaleBava Beccaris nel 1898, subendo condanne ad un an-no di reclusione e 300 lire di multa. Il 16 giugno, alle 11 del mattino, i carabinieri della ca-serma di Niguarda entrano in azione. I primi a esserearrestati sono Rovelli Emilio, Casati Davide e altre duepersone appena uscite dal “circolo, un covo di sovversi-vi”. Anche Basilico Ernesto e Colombo Giuseppe (dettoPinoeu), che del circolo sono i gestori, vengono arresta-ti a mezzogiorno quando, chiuso per la pausa, stannorientrando in famiglia per il pranzo. Quando la notiziadell’arresto arriva alle loro orecchie le loro madri, di-sperate, si precipitano alla caserma reclamando l’im-mediata liberazione dei loro figli. In pochi minuti tuttaNiguarda è davanti alla caserma gridando “vigliacchi”all’indirizzo dei carabinieri e chiedendo a gran voce laliberazione degli arrestati che avviene solo dopo l’inter-vento del sindaco Allievi e dell’assessore anziano LuigiSala. Al momento la “bufera” sembra finita. Ma nel tar-do pomeriggio con Campi Pietro e Meda Vincenzo rico-minciano gli arresti. Quest’ultimo oppone resistenza eviene colpito a sciabolate con la parte piatta dell’arma.Ritorna l’assembramento davanti alla caserma con ilsolito coro: “vigliacchi, vigliacchi!”.Ormai è sera e i carabinieri per stroncare l’assediochiedono rinforzi a Milano. Quando questi arrivano

adottano la strategia di attacco “già sperimentata inLibia”: accerchiare il paese e poi caricare violentemen-te le persone da tutte le direzioni. L’assedio viene stron-cato in 15 minuti. Alcuni degli assedianti dispersi a col-pi di sciabola inguainata cercano rifugio nel circolo mai carabinieri sfondano le porte e li picchiano. Alle 22 icarabinieri sono i padroni di Niguarda. I denunciati so-no 19 di cui 18 arrestati e uno, Luigi Moneta (dettoGanassa), a piede libero. Il processo ai 19 ribelli, fissato per sabato 2 agosto, du-ra tre giorni. Il giorno di apertura del dibattimento,malgrado lo sciopero generale, mezza Niguarda è pre-sente fuori del tribunale, però solo una trentina di per-sone oltre a parenti e testimoni riesce a entrare nellapiccola aula. L’intera udienza serve per le deposizioni e

gli interrogatori dei testi-moni (pro e contro) inter-rotti da accesi battibecchitra il sindaco, il Pm e i ca-rabinieri specie con l’ap-puntato Morettino apo-strofato dal sindaco Allie-vi con un “spudorato bu-giardo”, per aver compila-to un verbale dei fatti fal-so per cui il povero Gognarisulta imputato con l’ac-cusa di aver condotto duecarriole piene di sassi agliassedianti della caserma.Dal canto suo il Pm s’im-

pegna a tutelare l’onore dei carabinieri cercando di di-mostrare (secondo lui) che il popolo niguardese è un’ac-cozzaglia di anarchici, rivoluzionari, delinquenti, sem-pre in prima linea nei tumulti. Tanto da voler incrimi-nare anche il sindaco Allievi, il quale si è sempre com-portato a schiena dritta nel contestare le falsità deiverbali dei carabinieri.Martedì 5 agosto è il giorno delle sentenze, dopo le ar-ringhe del Pm per l’accusa e degli avvocati difensoriDegli Occhi, Sereni, Bonavita e Bruzzesi, che chiedonol’assoluzione con formula piena per tutti gli imputati.Le sentenze sono in linea con le richieste del Pm.Assolti: Ronchi Ambrogio, Tagliabue Felice, Santam-brogio Paolo, Aurita (?) Paolo detto Tambrel, MonetaLuigi detto Ganassa. Condannati: Monti Enrico dettoLechèta a 22 giorni di carcere per il reato di gesto of-fensivo nei confronti di pubblico ufficiale graduato (gliha agitato sotto il naso il pugno sinistro con le dita in-dice e mignolo tesi); Gogna Paolo (?) a 45 giorni di car-cere per aver messo la gamba in modo da far cadere uncarabiniere (ma giudicato non colpevole per le carrioledi sassi), Campi Pietro, Rimoldi Francesco, Meda Giu-seppe, Rigamonti Angelo, Ronchi Antonio, RadiceVincenzo detto Nasela, Ronchi Mario detto Menelik,Pagani Giuseppe, Beltramini Oreste, Ghezzi Ambro-gio, Nava Stefano, Radice Giuseppe, tutti condannati a50 giorni per aggressione a pubblico ufficiale. Perché il 16 giugno 1913 a Niguarda ci furono da par-te dei carabinieri tanta violenza, arresti indiscrimina-ti e condanne al carcere contro dei pacifici lavoratori?Forse la risposta la si può trovare in un commento al-le condanne dei sindacalisti dell’Usi pubblicatosull’Avanti! il 14 giugno e firmato dal direttore BenitoMussolini allora ancora socialista: “Queste sentenzedimostrano che nella società capitalistica la proprietàprivata sta al di sopra di tutto, essa è inviolabile, allasua inviolabilità vengono immolate innumerevoli viteumane e tutto è lecito in sua difesa. Da queste mo-struose sentenze di classe deve scaturire per il proleta-riato la persuasione che nella società capitalistica essonon possiede altro che le catene alle quali è bloccato.Tentare di infrangere queste catene vuol dire scatena-re tutte le più basse vendette della classe privilegiata.L’operaio possiede una libertà sola: quella di morire difame. Tutto il resto gli è proibito.”Niguarda luglio 2016

L’abbattimento della vecchia Cassinis si è concluso da diversi giorni. Sono state smaltite anche le macerie.I lavori stanno procedendo bene. Adesso si attende la fase di ricostruzione, che sarà eseguita dalla stessaditta che ha lavorato finora.

Si era seduta in mensa per consumare, assiemeai suoi compagni di classe, il pranzo portato da

casa, ma è stata accompagnata a mangiare inun’altra aula. Lo denuncia la famiglia di una bam-bina che frequenta l’ele-mentare di via Da Bussero,dove ci sono dei genitori cherinunciano al servizio men-sa e chiedono di poter cuci-nare il pranzo che mangia-no a scuola i figli.“Manifestata l’intenzione diesercitare il diritto al consu-mo da casa da parte di nostrafiglia - ha scritto Marilù San-toiemma, mamma della bim-ba ma anche una delle rappresentanti delle com-missioni mensa - il 14 settembre le è stato permes-so di consumare il pasto con la propria classe e lamaestra”. Il giorno dopo, i responsabili di Milano ri-storazione dicono che la cosa non si può fare nel re-fettorio. E la piccola viene accompagnata altrove."Mia figlia ha pianto ed è rientrata in classe in evi-

dente stato di prostrazione, come ha notato l’inse-gnante”. Da Milano Ristorazione rispondono che silimitano a far rispettare quanto indicato dall’asses-sorato. E la posizione di Palazzo Marino è netta:

“Per salvaguardare i principidi socializzazione e integra-zione durante il momentodel pasto, nel rispetto dellenormative igienico sanitarie,si invitano i dirigenti scola-stici e i responsabili delleunità educative a far rispet-tare le disposizioni del Co-mune relative alla fruizionedel servizio”. Disposizioni incui si dice che è vietato intro-

durre nei refettori cibo dall’esterno. “È un dibattitopuramente ideologico che riguarda poche decine dipersone - dice la vicesindaco e assessore all’Educa-zione, Anna Scavuzzo -. La maggioranza delle fa-miglie riconosce anche il momento della refezionescolastica come educativo. La scuola è una comu-nità le cui regole vanno rispettate”.

L’Associazione macrobiotica no profit “L’Ordinedell’Universo”, con sede nei pressi di PiazzaleMaciachini, in Via Bellinzaghi 17, da anni promuo-ve un’alimentazione sana e consapevole. Il 14 otto-bre, alle 18,30, presso l’Auditorium Gaber delPalazzo Pirelli di Via Filzi 22, presenterà il proget-to “Coordinamento Cambiamo la Mensa”, nato daun'idea della presidente dell'Associazione, ElenaAlquati, e subito condivisa dal dottor FrancoBerrino, dell'Istituto dei Tumori, che da anni studiai danni di una cattiva alimentazione sul corpoumano. Il progetto si prefigge di dare inizio a uncambiamento nelle mense scolastiche degli ospe-dali, delle case di cura, ecc…, partendo proprio dal-le scuole. Il progetto, che si intitola “Una buonamensa a tutela della salute - Qualità, bontà ed

equilibrio nei piatti dei nostri bambini. È possibile?Sì, si può fare”, vedrà la partecipazione, oltre chedella presidente e del dottor Berrino, anche di unpediatra, un cuoco e altri esperti. L’obbiettivo è informare sulle criticità delle mensescolastiche, e quindi cambiare le linee guida mini-steriali sulla ristorazione scolastica, promuovere ilritorno delle cucine nelle scuole, promuovere un'a-limentazione più sana, evitando anche merendinenon adatte, o bevande zuccherate, partendo da stu-di specifici che si preoccupano di salute nei bambi-ni, anche attraverso l'alimentazione, e creandomenù a misura di bambino. (Roberta Coccoli)

Info: www.lordinedelluniverso.it - 02-39443353 -coordinamentocambiamolamensa.wordpress.com.

Page 12: Il depuratore di Niguarda produce dagli scarichi fognari … · 2016-10-12 · (da ) Le ragioni del NO La riforma del Senato, concomitante con la nuova Legge elet-torale, fa evolvere

a cura di Lorenzo Meyer e Mauro Raimondi

a cura di Franco Bertoli

Parola di origine spagnola nata per benaltri motivi, ha assunto di recente il si-

gnificato di “ambiente movimentato” legatoprettamente alla vita notturna giovaniledei grandi centri urbani. A Milano la “movi-da” è rimasta per anni circoscritta al quar-tiere di Porta Genova dove i locali hanno go-duto della situazione con guadagni spessoastronomici. Da qualche tempo sono entra-te in competizione i quartieri dell’Isola edell’Arco della Pace che stanno diventando inuovi punti di riferimento della “movida”

milanese. Purtroppo, quale che sia l’area in-teressata, la costante è il costo elevato delleconsumazioni. Sono quindi nati dei punti di“movida low cost” che sfruttano aree pubbli-che ove i giovani e/o, spesso, comunità stra-niere si recano a movimentare a costo qua-si nullo le serate del fine settimana. Nellanostra zona gli spazi utilizzati a questo sco-po sono normalmente due: il campo di ViaRacconigi (foto 1) e la sommità della Collinadei Ciliegi (foto 2). E qui nasce il problema.Essendo aree ignorate dal controllo munici-

pale, non valgono le regole comunali con lostop alla musica alle 24 o la vendita oltrecerti orari di bevande alcooliche, lattine e li-quidi in vetro. Qui tutto è lasciato alla per-sonale gestione dei partecipanti, con conse-guenze spiacevoli, facili ad immaginare, vi-sto i resoconti degli abitanti che ci hannosegnalato il problema. Sarà il caso che lanuova Municipalità entri nel merito delproblema al più presto cercando di porredelle regole affinchè i disagi attuali venga-no, in futuro, minimizzati.

Movida di quartiere low cost

Dialogo di inizio campionatoL.: Allora car el mecasciavitt la stagione2016-17 è ormai ini-ziata. Cosa pensi deltuo Milan? La cam-pagna acquisti nonsarà stata memora-bile ma comunqueavete iniziato bene,non credi? Poi avetequel Suso che secon-do me è molto forte.Uno dei pochi che nelnostro campionatosalta l’uomo.M.: Mah, Suso deveancora dimostrarequello che vale: gio-care nel Genoa, contutto rispetto, è un conto, giocare nel Milan è un altro…Vedremo quando ci saranno le partite importanti se riusciràa essere decisivo. Sinceramente, non mi pare che abbia la stof-fa del campione, ma spero di sbagliare. Per il resto… Che di-re? Avevamo bisogno di un centrale forte, che facesse cresce-re Romagnoli, e vicino a lui c’è Paletta, con quel neoacquistoparaguayano che vegeta in panchina… A centrocampo ci vo-leva qualcuno di personalità e abbiamo preso un tizio di cuinon ricordo il nome che non gioca da febbraio… E in attaccosiamo sempre Bacca-dipendenti. Se confronti questa squadracon quella dell’ultimo anno, gli unici nuovi titolari sonoPaletta e Suso, sai la libidine! Direi che è stato un mercatopessimo, al contrario del vostro...L.: In effetti era da tanto che non si vedeva una campagna ac-quisti simile. Banega, Joao Mario e Candreva sono veramen-te tre ottimi giocatori e a mio parere oggi il centrocampo tito-lare dell’Inter non è inferiore a nessuno in Italia. Abbiamo in-vece dei problemi in difesa e sugli esterni. Murillo sembra in-voluto mentre Santon, D’Ambrosio e Nagatomo non sono pro-prio dei fenomeni.M.: Questo è vero, ma già si parla di nuovi arrivi per gennaio.Di’ la verità, allo scudetto ci credete. Del resto, avete battuto laJuve, che comunque sembrerebbe sempre di un altro pianeta…L.: In effetti, ahimè, credo che il titolo al 90% sarà ancora bian-conero. Noi siamo una squadra in costruzione con una nuovasocietà. È inevitabile che avremo degli alti e bassi. Per il futu-ro invece le prospettive appaiono interessanti. I nuovi proprie-tari cinesi del gruppo Suning sembrano avere intenzioni serie.A proposito, quando vedremo finalmente i “vostri” cinesi? M.: Chi lo sa, forse a novembre, nel giorni dei morti… Oppurea Carnevale… Io sono felice di essere nato milanista, ma inquesta situazione vi invidio: tutto sommato, i vostri pas-saggi da Moratti ai cinesi sono stati lineari e abbastan-za trasparenti. E l’ultima campagna acquisti mostrala volontà della nuova proprietà di investire. Noi,invece, siamo da mesi spettatori passivi di unabrutta telenovela…

L.: Tornando alle nostre squadre sia Milan

che Inter hanno alle-natori nuovi. Che co-sa ne pensi di Vin-cenzo Montella?M.: A me piacciono gliallenatori che hannole loro idee sul calcioma le sanno ancheadeguare ai giocatoridi cui dispongono. Inquesto, Montella hacominciato bene, vo-lando più basso diquanto sicuramentevorrebbe, attenuan-do quella vena offen-siva che gli piacetanto. Ma è ancorapresto per vedere co-

me saprà plasmare la squadra. Così come per il vostro FrankDe Boer, del resto, che mi pare sia il primo allenatore olande-se sulla panchina dell’Inter.L.: Confermo, mai nessun allenatore orange ha varcato i can-celli di Appiano Gentile. È una novità, se positiva o negativasolo il tempo lo dirà. È arrivato a Milano il 9 di agosto e quin-di ha bisogno di tempo. Quello che trovo veramente vergogno-so è come sia stato bastonato dalla stampa dopo la primasconfitta, il 21 agosto contro il Chievo. Dipinto più o meno co-me un fesso, uno dei titoli più buoni è stato “Frank di burro”del Corriere dello Sport, dopo il quale persino Sandro Piccini-ni telecronista di Mediaset si è sentito costretto ad interveni-re: “Vedo belle bastonate per De Boer dopo una partita. Durala vita in Italia per chi non ha amici nei giornali”. Insomma,torniamo alla prostituzione intellettuale cara a JosèMourinho, nulla di nuovo sotto il cielo.M.: Oh Madonna, siete ancora lì, a piangervi addosso sul“potere mediatico” come una Fiorentina qualunque? Guardache quando le altre squadre parlano di “potere mediatico”inseriscono, con noi e la Juve, pure voi… Non c’è niente dafare, voi bauscia non cambierete mai. Non mi stupisco che viidentifichiate con Mourinho, uno che predica bene e razzolaproprio male, che quando perde non sa fare altro che pole-mizzare con il mondo intero o mettere le dita negli occhi co-me fece con il povero Tito Vilanova, vice di Guardiola alBarca: un bel personaggio, sportivo, corretto, un esempio peri giovani… Lasciamo stare, va’... Tornando al calcio giocato,oltre al “sogno scudetto” cosa vorresti da questa stagione?L.: Il sesto scudetto bianconero di fila sarebbe “la morte ne-ra” ma bisogna ammettere che è anche l’ipotesi più probabi-le. In ogni caso una squadra come l’Inter deve cercare di ar-rivare in fondo sia in Europa League che in Coppa Italiama se dovessi scegliere non avrei dubbi: qualificazionealla Champions League. Sarà però molto dura, dovre-mo combattere contro Napoli, Roma… e natural-mente Milan.M.: Sì, certo… E con questa barzelletta che non mifa ridere salutiamo i nostri affezionati lettori…

SPORT IN ONA

a cura di Roberto Braghiroli

Non sembra, almeno a chi lo frequenta raramente, che ci sia tan-ta vita al Parco Nord e invece ci sono le attività più diverse e ina-

spettate. Parlo, in primo luogo, delle feste come quella per il com-pleanno di Gabriele, simpatica e ben riuscita, dove alcuni genitoriavevano preparato dei giochi per i bimbi coinvolgendoli completa-mente, anche se erano di età diverse.Ci sono poi le partite di calcio, con i Gelsi per porta, nei prati grandi,mentre in quelli più piccoli c’è chi si esercita nelle arti marziali. Nelpratone vicino al teatro si ritrovano per le gare di fine anno dei ragaz-zi di alcune scuole della città. Non parliamo poi dei podisti, gruppet-ti che si fanno i 10 km di corsa, altri che sfrecciano con i pattini o inbici, ma parliamo di attività, più rare, come i cercatori di funghi equelli che, invece, cercano le erbe per la cucina, come la Mentuccia ola Silene vulgaris, conoscenze portate qui da tutta Italia.Non voglio dimenticare un altro gruppetto, importante: i fotografi di-lettanti! Questi ultimi, al cui gruppo appartengo, si interessano nonsolo delle foto, ma anche della flora e della fauna del Parco, con un oc-chio sempre aperto per le novità.([email protected])

BELLEZZA IN ONA

a cura di Franco Massaro

Si festeggia, e non solo,al Parco Nord

1 2

Joao Mario Suso

Niguarda CalcioIl direttore sportivo Mauro Bolis indica la strada

da seguire per le due squadre Allievi e le dueGiovanissimi: “Nel giro di due anni l’obiettivoè disputare un campionato regionale. Ma la

soddisfazione più grande è vedere i ragazzi contenti”

Più di cento tesserati e grandi ambizioni.In poche parole, ecco la preagonistica del

Niguarda Calcio, ovvero le due squadre Allie-vi e le due Giovanissimi, su cui la società, nel-le parole del suo direttore sportivo MauroBolis (vedi foto), ripone grandi ambizioni:“Con gli Allievi 2000, guidati da Paolo Melzicon l’aiuto di Gaetano Cacioppo, abbiamoambizioni di alta classifica e abbiamo molta

fiducia anche negli Allievi 2001, guidati dal nuovo mister LucaBiolcati, proveniente come alcuni dei suoi ragazzi dal Football Sesto”. Ma se gli Allievi puntano in alto, i Giovanissimi non sono da meno,sia i nati nel 2002 guidati da Attilio Barbieri - definito da chi lo cono-sce bene “un’enciclopedia del calcio provinciale” - affiancato daStefano Corrà, e i 2003 di Simone Perotto coadiuvato da Franco DeLuca. “Per queste due squadre l’obiettivo è quello di raccogliere, nelgiro di un paio di anni, i frutti dell’ottimo lavoro svolto finora, cercan-do di vincere un campionato che ci consenta di accedere a un cam-pionato regionale, categoria persa in malo modo dalla precedente ge-stione della società”, racconta ancora Bolis.Ma non sono solo i risultati delle squadre il metro per giudicareil lavoro di una società sportiva dilettantistica, come spiega or-goglioso il direttore sportivo: “Questi ragazzi, che hanno dai 13ai 16 anni, sono con noi da molti anni, alcuni di loro addiritturada quando avevano 7-8 anni. Ci sono alcuni ragazzi che, pur sa-pendo di avere poche chance di scendere in campo nelle partiteufficiali, cosa che a inizio stagione spieghiamo regolarmente,scelgono ugualmente di restare in squadra insieme ai propriamici e compagni. Il gradimento che riscontriamo è la soddisfa-zione più grande: al centro del nostro progetto c’è sempre la se-renità dei ragazzi ed è questo, credo, che distingue la nostra so-cietà, che dimostra di saper conciliare gli obiettivi sportivi conun’attenzione anche agli aspetti umani e sociali”.

Acli: corso di italiano per la carta di soggiorno

Il circolo Acli di Pratocentenaro in collaborazione con il Comune orga-nizza un corso gratuito di italiano per stranieri di 40 ore in prepara-zione al test per ottenere la carta di soggiorno. Il corso si terrà ogni sa-bato dalle 14,30 alle 17,30. Le iscrizioni si ricevono presso la segreteriadel Circolo Acli di Viale Suzzani, 73, tel. 3334955141 - 3405401094.

Piccolo ConservatorioAperte le iscrizioni ai corsi

Riprendono i corsi musicali aperti a tutti i cittadini, giovani, bambi-ni ed anche adulti. Tanti anni di didattica, un amore per la musi-

ca e per la chitarra. Corsi musicali di: Chitarra acustica, Chitarra elet-trica e di basso elettrico. Lezioni in orari pomeridiani e serali, anche disabato. Due sedi per le lezioni nella nostra zona: “La casa di Alex”, ViaMoncalieri, 5; “Fabbrica dell’Esperienza”, Piazza San Giuseppe, 12(Bicocca).Info: M° Alex Schiavi 338-87.60.289 - [email protected].

Page 13: Il depuratore di Niguarda produce dagli scarichi fognari … · 2016-10-12 · (da ) Le ragioni del NO La riforma del Senato, concomitante con la nuova Legge elet-torale, fa evolvere

Al referendum del 4 dicembre io voto Sì, perché…Franco Mirabelli (senatore della Repubblica del Pd)

In questi anni si è allargata la distanzatra cittadini e politica: è entrato in cri-si il rapporto trai cittadini e le Istituzioni,la loro stessa credibilità. Su questo han-no pesato la lentezza con cui si riesconoa dare risposte ai cittadini, le mille com-plicazioni burocratiche e una politica co-stosa che appare lontana dai bisogni del-le persone e che è spesso autoreferenzia-le. Tutto ciò rischia di indebolire, questosi, la qualità della nostra democrazia.Per questo, di fronte a una crisi delle no-stre Istituzioni, in questa legislatura cisiamo impegnati a riformare la seconda

parte della nostra Costituzione. Non si mettono in discussione i valo-ri e i principi contenuti nella prima parte, che sono sacri e immodifi-cabili. Si tratta, al contrario, di modificare, così come gli stessiCostituenti avevano previsto, la seconda parte proprio per poter me-glio realizzare i principi contenuti nella prima, rendere le Istituzionipiù efficaci nella risposta ai problemi del nostro tempo. La riforma

costituzionale approvata dalle due Camere dopo più di due anni didiscussione e i sei passaggi parlamentari previsti dalla carta costitu-zionale, cerca di rispondere a queste esigenze e cerca di rilanciare ilpatto tra cittadini e Istituzioni che serve sia al Paese sia ad impedirederive populiste o autoritarie.Il 4 dicembre i cittadini saranno chiamati a esprimersi con unReferendum sulla riforma approvata. Si vota si o no: al superamen-to del bicameralismo paritario (ci sarà solo una Camera a dare la fi-ducia al Governo e a fare gran parte delle leggi evitando le lungaggi-ni dei continui passaggi da una Camera all'altra e il Senato rappre-senterà le Autonomie Locali e le Regioni); alla riduzione del numerodei parlamentari (si cancellano i 313 senatori e si crea il Senato del-le autonomie con 100 componenti che non hanno indennità essendogià Consiglieri regionali o Sindaci); al contenimento dei costi di fun-zionamento delle Istituzioni (oltre agli stipendi dei 315 senatori, c'èl'abolizione del Cnel (consiglio nazionale dell’economia e del lavoro), itetti agli stipendi dei Consiglieri regionali e alle spese di funziona-mento degli stessi Consigli regionali); alla revisione del titolo V dellaseconda parte della Costituzione (non ci saranno più materie concor-renti tra Stato e Regioni e materie come il turismo o i trasporti, che

hanno valore e dimensione nazionale, torneranno di competen-za dello Stato). Ci sono poi altre cose importanti. Per esempio siinterviene per abbassare il quorum di validità dei referendumabrogativi, se si raccolgono 800mila firme, per evitare che il nonraggiungimento del quorum impedisca l'espressione dei cittadi-ni, si introduce il referendum propositivo di indirizzo e si garan-tiscono tempi certi per la discussione in parlamento delle leggidi iniziativa popolare. Non c'è invece alcuna modifica dei poteridel Presidente del Consiglio e del Governo, pertanto la nostraresterà una Repubblica parlamentare. Credo che si debba promuovere l’informazione e il confronto sulmerito della riforma. Abbiamo l’occasione di intervenire su mol-ti dei problemi di cui ci siamo lamentati per anni e che hannoreso questo Paese più difficile e faticoso. Non si vota sul Governocome ha chiarito il Presidente del Consiglio e non si vota sullariforma elettorale che il Parlamento si è già impegnato a modi-ficare. E non si vota per scegliere tra questa riforma e una rifor-ma diversa, ma per dire Sì a questa riforma approvata inParlamento o lasciare tutto com’è oggi. Spero che il 4 dicembrela maggioranza non abbia paura di cambiare.

DAL SENATO DELLA REPUBBLICA

Un unico progetto per la riqualificazione dei sette Scali Ferroviari della città Beatrice Uguccioni (Vicepresidente del Consiglio Comunale)

Bruno Ceccarelli (Presidente della Commissione Consiliare Comunale Urbanistica – Edilizia Privata – Sistema Agricolo Milanese)

Si riapre il dibattito eritorna nelle Com-missioni Consiliari Co-munali congiunte Ur-banistica e Mobilità -quest’ultima presiedu-ta dal Consigliere CarloMonguzzi - il grande te-ma degli Scali Ferro-viari cittadini.La loro riqualificazionecontribuirà a cambiareil profilo della città di

Milano. Se, da un lato, occorre procedere speditamente, in modo dapoter restituire alla cittadinanza spazi che ora sono luoghi abbando-nati che, inevitabilmente, rischiano quindi di concorrere al degrado,dall’altro è necessario riaffrontare la discussione, coinvolgendo mas-simamente il Consiglio Comunale e i milanesi.Si tratta di avere una visione strategica dei sette Scali - Farini, Greco,

Lambrate, Porta Romana, Porta Genova, San Cristoforo e Rogoredo- valutandoli nel loro insieme, in una prospettiva non solo cittadinama metropolitana.Abbiamo effettuato 6 Commissioni per approfondire gli aspettilegati alle infrastrutture viarie, nonché agli attuali e ai futuricollegamenti atti a ricucire i quartieri; siamo stati presso loScalo Farini, quello di Porta Romana, di Porta Genova e di sanCristoforo ed altri sopralluoghi seguiranno; abbiamo promossoun confronto con i nove Municipi che devono essere protagoni-sti di questo percorso, per poter scrivere insieme le Linee Guidache definiranno i confini del nuovo accordo tra Comune, Ferro-vie Italiane e Regione Lombardia.Noi e tutto il Gruppo Consiliare del Pd abbiamo ben chiaro che la sfi-da è quella di ridisegnare una parte importante della Milano deiprossimi anni. Per questo crediamo che si debba cogliere questa op-portunità per raggiungere alcuni obiettivi - chiave.In primo luogo va sostenuta la creazione di parchi a disposizione deicittadini, raccordandoli con gli altri spazi verdi data l’enorme esten-sione delle aree e la loro centralità.

Coerentemente con la scelta di definire le vocazioni dei singoli Scali,nel disegno complessivo e metropolitano, vanno valorizzati gli inter-venti di edilizia sociale, spesso in affitto calmierato, per dare rispostealle esigenze diffuse, garantendo un mix sociale nella definizione del-la loro distribuzione.Va quindi ripensato il percorso della mobilità ferroviaria cittadina tragli Scali, per rafforzare la creazione di un anello di collegamento alservizio della città e di quanti si muovono tra Milano e la sua areametropolitana.Infine, dal momento che la realizzazione di interventi di questa por-tata ha necessariamente un cammino di diversi anni, dovremo poterconcordare un uso temporaneo degli spazi che dia nuove opportunitàalla città e a chi la vive e ne accresca l’attrattività, in coerenza conquanto l’attuale amministrazione sta facendo.Soltanto tenendo insieme le esigenze dei cittadini e la visione strate-gica ed internazionale di Milano potremo raggiungere un obiettivoche lasceremo alle prossime generazioni.Vista l’importanza del tema e l’iter virtuoso che si sta sviluppando,sarà nostra premura aggiornare sui vari passaggi.

DA PALAZZO MARINO

La Casa del Miele si è rinnovata

Al referendum del 4 dicembre io voto No, perché…Roberto Cenati (presidente provinciale dell’Anpi)

“Un ponte verso il nulla”, è il tito-lo dell'articolo del Financial

Times dedicato al testo di revisione co-stituzionale Renzi-Boschi sul quale sa-remo chiamati a pronunciarci il 4 di-cembre prossimo. Secondo il giornaleinglese la revisione, se approvata daglielettori, “farà poco per migliorare laqualità del governo, della legislazione,della politica.”La presa di posizione della testata ingle-se smentisce dunque le previsioni apoca-littiche prospettate dal presidente delConsiglio nel caso di vittoria del No al re-

ferendum e costituisce un'autorevole conferma del nostro giudizio ne-gativo sulla legge di revisione costituzionale, varata, non dimenti-chiamolo, da un Parlamento di non eletti, ma di designati dai partiti,grazie a una legge elettorale, il Porcellum, dichiarata incostituziona-le dalla Consulta.Una prima osservazione riguarda il taglio dei costi della politica, cheridurrebbe da 315 a 100 il numero dei senatori sul quale il Governosembra avere incentrato la propria campagna referendaria. Va rile-vato, a questo proposito, che le modifiche costituzionali non possonoessere concepite per semplici ragioni di risparmio di spesa, come sidichiara addirittura nel titolo della legge di revisione che costituiràanche il testo del quesito referendario. Il buon funzionamento delleistituzioni non è un problema di costi, bensì di equilibrio tra organidiversi e di potenziamento, non di indebolimento delle rappresentan-ze elettive. La riduzione del numero dei senatori, prevista dalla legge

di revisione, porterebbe a un risparmio di soli 50 milioni secon-do la Ragioneria generale dello Stato, dato che rimarrebbe inal-terata la struttura preposta all'assistenza dei 100 senatori cheper espletare il loro mandato dovranno recarsi a Roma. Un ri-sultato efficace si sarebbe ottenuto tagliando lo stipendio di se-natori e deputati, senza toccare la Costituzione repubblicana,oppure riducendo proporzionalmente anche il numero dei depu-tati che invece rimane inalterato (630).Un' altra argomentazione dei sostenitori del Sì è riferita al fatto chela legge di revisione garantirebbe una maggiore stabilità dei governi.La stabilità a nostro avviso, non dipende da imperfezioni della nostraCarta costituzionale, ma solo dalla coesione delle maggioranze politi-che che sostengono i governi. Riteniamo comunque che la stabilitànon è un valore assoluto, perchè un governo non lo si può giudicaredalla sua durata, ma dalla sua buona politica. E poi chi l’ha detto chemantenere al potere per 5 anni (a causa del premio di maggioranzaabnorme) un governo che fosse di incapaci, sia una buona idea?La legge di revisione abolisce solo le elezioni per il Senato cheverrà eletto dai Consigli regionali e non più dai cittadini. Per il re-sto il Senato resta vivo e vegeto, con tutta la costosissima buro-crazia retrostante. Il bicameralismo paritario non viene dunquesuperato, anzi si rende ancora più farraginoso il cammino legisla-tivo. Al posto di un solo procedimento legislativo bicamerale, l’ar-ticolo 70, proposto nella legge di revisione e scritto in maniera il-leggibile, ne prevede addirittura dieci. È falso affermare che cambiando ben 47 articoli della Costituzionenon si abbia un impatto sui principi fondamentali. Se vincesse il Sì citroveremmo di fronte a un Senato che pur privo dell'investitura po-polare eserciterebbe comunque importanti funzioni. Il primo a esse-

re toccato sarebbe quindi l'articolo 1 della Costituzione: “La sovranitàappartiene al popolo”. È inoltre non corretto affermare che la revisio-ne costituzionale non cambi la forma di governo. La trasformazionerisulta dall'intreccio tra revisione costituzionale e legge elettorale cheprevede un esagerato premio di maggioranza (340 deputati su 630)alla lista che raggiunge il 40% dei voti o, nel caso nessun partito rag-giunga tale percentuale, alla vincente tra le due liste che partecipa-no al ballottaggio. Così una minoranza esigua può dominare il siste-ma intero, senza l'intralcio di un Senato non più eletto dai cittadini.La democrazia costituzionale ne risulterebbe stravolta. I cittadini ri-marrebbero senza voce: con un Senato non più eletto dal popolo mada consiglieri regionali che si eleggono fra loro, con una Camera do-ve domina una maggioranza artificiale creata distorcendo l'esito delvoto. Una Camera in cui una simile maggioranza può dominare leistituzioni, estendendo la sua influenza alle stesse istituzioni di ga-ranzia. Se questo scenario dovesse prevalere saremmo di fronte adun rafforzamento del potere esecutivo e la nostra non sarebbe piùuna Repubblica parlamentare.È da decenni che gli Italiani stanno attendendo cambiamenti.L'attesa non riguarda però la Carta Costituzionale che è gia sta-ta modificata 16 volte, anche in modo sbagliato. Basti ricordarela revisione dell'articolo 81 con la quale si è introdotta la leggedi pareggio di bilancio. L'attesa è per il cambiamento del Paese,per riforme che rendano la vita di ognuno degna di essere vis-suta. Ma per far questo non si può pensare di stravolgere laCostituzione nata dalla Resistenza. Il Paese lo si cambia attuan-do la Costituzione nei suoi principi e nei suoi valori fondamen-tali, a cominciare dall'art.1 che recita “L'Italia è una Repubblicademocratica fondata sul lavoro”.

DALL’ANPI PROVINCIALE

Insieme al “Panificio Antonio Cella” (1925) di Via De Calboli, “La CasaDel Miele” è stata una delle prime botteghe storiche riconosciute nel-la nostra Zona, dopo la delibera comunale n 2220 del 2004 che ha da-to le linee guida per l'Albo delle Botteghe Storiche, alle quali si sono ag-giunte, successivamente, anche la “Calzature Beretta” (1927) di ViaOrnato, la “Premiata Trattoria Arlati” (1936) di Via Nota, e la “TrattoriaToscana da Aldo” (1950) di Viale Sarca. E ora la “Casa del Miele” si è rinnovata! Infatti, da gennaio, la nota “dro-gheria dei milanesi” di viale Zara 132, zona piazzale Istria, si è apertaalla convivialità creando uno spazio apposito per bere un caffè, gusta-re tisane e infusi, assaggiare stuzzichini e pietanze varie, in un climacasereccio e allo stesso tempo interessante perché ricco di storia. È sta-to, quindi, creato un piccolo, ma comodo soppalco, attrezzandolo con se-die e tavoli, per circa 20 posti a sedere, che ben si adattano al luogo.Incontriamo Simona Fregoni, attuale titolare de “La Casa del Miele”. Perché questa innovazione?I tempi duri si sono sentiti anche da noi, non ci sono politiche di soste-gno ai piccoli commercianti, e così mi sono inventata qualcosa di nuo-

vo. Ho voluto dare al locale un accento in più, senza però stravolgernela funzione storica, che è quella di drogheria, così cara ai clienti un po’meno giovani, che qui trovano sempre quel particolare ingrediente perle loro torte, o quello specifico elemento per le loro ricette, e ancora cibi

biologici e genuini, ma offrendo anche ai più giovani la possibilità diuno spazio di convivialità: da gennaio, ogni venerdì e sabato sera, finoalle 23, offriamo aperitivi, cene e piatti sfiziosi, o piccoli dopocena, spes-so promuovendo cultura e appuntamenti.Quali eventi avete promosso?Per esempio abbiamo ospitato la presentazione di libri, la lettura dipoesie e brani, l’ascolto di musica, come le serate revival dedicate aDavid Bowie e Prince, ma anche piccoli concerti con chitarra classica, epiccole rappresentazioni sceniche. E in luglio abbiamo anche offerto lapossibilità di pranzare da noi, con primi e secondi piatti, menù selezio-nati, con particolare attenzione alle allergie alimentari e alle richiestedi clienti vegetariani, e con pane integrale biologico, a pasta madre.Promuoviamo un’alimentazione sana e naturale e cerchiamo di offrireattenzione alle relazioni umane. Per vivere l’atmosfera di una bottegastorica, ora c'è anche “La Casa del Miele”! (Roberta Coccoli)

Info: La Casa del Miele, Viale Zara 132, tel. 02.6081447www.facebook.com/Drogheria-la-Casa-del-Miele.

Page 14: Il depuratore di Niguarda produce dagli scarichi fognari … · 2016-10-12 · (da ) Le ragioni del NO La riforma del Senato, concomitante con la nuova Legge elet-torale, fa evolvere

Il rimborso del canone RaiAvv. Alessia Castellana

Da quest’anno paga ilcanone Rai - tassa

per il possesso della te-levisione - chi ha inte-stata un’utenza elettri-ca nella propria residen-za per il proprio nucleofamiliare e per tutti gliapparecchi televisiviposseduti.L'importo annuale delcanone è di € 100 euro ele prime sei rate sonostate addebitate sullefatture emesse dal mese

di luglio, mentre le ulteriori quattro rate saranno inclusenelle mensilità successive.Benché la nuova normativa introduca la presunzione didetenzione del televisore per chi è intestatario di un’uten-za elettrica, vi sono ipotesi in cui la tassa non è dovuta,

con conseguente legittimazione a richiedere di rimborsodi quanto addebitato.Le ipotesi di esenzione riguardano chi ha compiuto 75 an-ni ed abbia un reddito complessivo familiare non superio-re a € 6.713,98; gli agenti diplomatici, i funzionari o im-piegati consolari, i funzionari di organizzazioni interna-zionali e i militari stranieri, nonché coloro che abbianopresentato la dichiarazione di non detenzione di apparec-chi televisivi.La possibilità di ottenere il rimborso sussiste solo se, en-tro lo scorso maggio, questi abbiano inviato la dichiarazio-ne sostitutiva all’Agenzia delle Entrate; in difetto dovran-no pagare per l’anno in corso, ma potranno presentare ladomanda di esenzione per il prossimo anno, entro il 31gennaio 2017.Il diritto al rimborso spetta anche a chi, pur avendo paga-to il canone mediante addebito sulle fatture per l’energiaelettrica, lo abbiano corrisposto anche con altre modalità(es. addebito sulla pensione o sulle fatture relative adun'utenza elettrica intestata ad un altro componente del-

la stessa famiglia anagrafica).La richiesta motivata di rimborso, da presentareall’Agenzia delle Entrate, può essere inviata sia a mezzoraccomandata, sia online o tramite gli intermediari abili-tati.L’Agenzia delle Entrate provvederà ad effettuare le veri-fiche sulle istanze ed il rimborso avverrà quindi sulla pri-ma bolletta utile entro 45 giorni dalla ricezione, da partedelle imprese elettriche, delle informazioni per il rimbor-so da parte dell’Agenzia delle entrate.Lo Studio offre la propria professionalità nell’assistenzaalla compilazione e alla trasmissione delle domande dirimborso e delle dichiarazione di esenzione.Avv. Alessia Castellana V.le Premuda 16 Milano, Tel.02.36768630 [email protected]

Avvocato Alessia Castellana, V.le Premuda 16, Milano,tel 02.36768630, [email protected].

CONSULENZA LEGALE

Via l’acidità con i rimedi naturaliPaola Chilò

Mi è capitato spesso di osservare nel mio lavoro, come le perso-ne, il cui disturbo principale fosse la pesantezza e l’acidità di

stomaco, si lamentassero anche di momenti sgradevoli, apparte-nenti al passato, vissuti durante il ritrovo a tavola, con problemiesposti a pranzo oppure vere e proprie discussioni a cena. Pertantoogni qualvolta si presentava nella vita quotidiana una situazioneche richiedeva uno scontro o un conflitto, lo “stomaco si faceva sen-tire”. Infatti i disturbi digestivi, cosi come le patologie infiammato-rie dell’apparato digerente, sono tra le prime malattie cui è stata ri-conosciuta una eziologia psicosomatica. Gli esperimenti di laboratorio accertano ormai una netta correla-zione fra “stress” e lesioni gastriche. Lo stomaco è dunque uno de-gli organi più sensibili alle sollecitazioni di tipo emotivo.Analizzando le sue funzioni si comprende bene la ragione per cuiquesto organo è cosi esposto alle somatizzazioni: esso è “la fucinadentro la quale si digerisce il mondo”. È indebolito dalle fasi di pas-saggio della vita durante le quali viene minata la nostra capacitàdi trasformare e di trasformarci. Il mal di stomaco, l’acidità, la di-spepsia sono sempre esiti somatici in risposta a un rapporto diffici-

le con l’ambiente che risulta conflittuale, tortuoso, frustrante.L’acido cloridrico è un fuoco che ha come scopo l’elaborazione di ciòche introduciamo… anche di “rospi da ingoiare”! Quando è in ecces-so e attacca le mucose significa che siamo di fronte a una mancatadirezione esterna dell’energia trasformatrice, che si autocensura.Mentre ogni volta che ascoltiamo le nostre intuizioni o desideri e ciparliamo con parole dolci fidandoci di noi, alleggeriamo lo stomaco.Ritrovare la leggerezza e il nostro potere creativo aiuta più di ognifarmaco. Le erbe rivolte a risolvere l’infiammazione gastrica sono: l’Altea ela Liquirizia, poiché ricche di tannini, flavonoidi e amidi dall’effettoidratante e rigenerativo. L’altea contiene mucillagini che formanoun gel protettivo, mentre la liquirizia riequilibra la secrezione aci-da. Anche il Finocchio e il Fico hanno effetti calmanti e antispasmo-dici regolando la motilità gastrica ed il senso di gonfiore.Vi è poi il problema opposto, dove il fuoco viene spento con il risul-tato di digerire male, sviluppando gas e nausee poiché il cibo rima-ne a lungo nello stomaco. A questo proposito Zenzero e Cumino so-no i rimedi ideali per le loro proprietà anticarminative e antifer-

mentative, capaci di contrastare le bolle gassose e di velocizzare losvuotamento gastrico.Una tazza di infuso di zenzero e cumino a fine pasto aiuta la cor-retta digestione. L’Angelica invece, insieme all’Aloe, è un ottimo ri-medio per i dolori crampiformi da ulcera, in quanto spasmolitica esedativa e risulta efficacissima sempre insieme all’aloe che ha unpotere cicatrizzante. Ovviamente l’alimentazione è estremamenteimportante per ristabilire un quadro di miglioramento, cercando dieliminare gli alimenti acidi e infiammanti come le spezie, salumi ealcolici in caso di iperacidità, e aiutando in caso di dispepsia con ali-menti che non fermentino troppo. Ma come sostengo da sempre,ogni individuo ha necessità di un analisi globale che riporti su piùpiani il giusto equilibrio del suo stato mente/corpo.

Paola Chilò, Naturopata esperta in riequilibrio ali-mentare con orientamento psicosomatico - Per infor-mazioni o appuntamenti: Tel. 3396055882 - StudioNaturopatia in Via Terruggia 1, 20162 Milano - e-mail [email protected].

NATURA E SALUTE

Troppi preventivi sono rischiosiNunzio M. Tagliavia

Visti i tempi è comprensibile che molti pazienti facciano diversipreventivi prima di iniziare i lavori. Ma scegliere il dentista

con il criterio del ribasso di prezzo non è esente da rischi seri. Il pri-mo è che il potenziale paziente si concentri esclusivamente sul co-sto delle prestazioni mettendo in secondo piano le qualità delle pre-stazioni del professionista che le propone. E spesso i pazienti conmolti preventivi hanno le idee confuse. Altro rischio è che il pazien-te potrebbe incorrere, durante questo “tour del preventivo”, in qual-cuno che gli prometta mirabolanti cure odontoiatriche con il soloscopo di “piazzare” un preventivo. Creando false aspettative. Èdunque comprensibile che quando si eseguono interventi comples-si su una situazione di partenza non adatta nell'immediato a certeterapie, nel giro di un tempo relativamente breve il paziente per-derà molti soldi con le cure odontoiatriche. E come fa un paziente a capire che le cure a lui proposte sono cor-rette per il suo caso? Il buon senso può aiutare, facciamo un esem-pio: costruiremmo mai la nostra casa su un terreno sabbioso?Magari accanto a una discarica? Sicuramente no. Lo stesso vale perla bocca. Metteremmo delle viti implantologiche (i pilastri di unacasa) dove l'osso non è sicuro (terreno sabbioso) e in una situazioneigienica orale scadente (la discarica vicino casa)? Le risposte sonoevidenti, ancor di più se il dentista è corretto nell'esporgli la sua si-tuazione. Per quanto riguarda i prezzi, si è già detto che non devo-no essere l'unico criterio di scelta, e vanno tenuti nella giusta con-

siderazione. E comunque, pur non essendoci un tariffario ufficiale,ci si può riferire a quello dell'Andi (Associazione Nazionale DentistiItaliani, dentistalowcost.it/tariffario ANDI.pdf) che rimane il piùcompleto e autorevole. E da lì capire se il preventivo proposto siadentro margini accettabili. Per i prezzi vale anche il principio “piùgrande, più costa”. Questo principio banale significa che più unastruttura è grande e lussuosa, maggiori potranno essere i prezzi,per il semplice motivo che gli alti costi di gestione devono rientra-re, a parità di qualità di prestazioni. Conseguenza di tutto ciò è che ci sono certi pazienti, con situazionidi partenza disastrose, testardamente convinti di poter ricevere su-bito certe terapie impegnative perché nessuno glielo ha sconsiglia-to (colpevolmente o con negligenza). Se poi, in questo “tour del pre-ventivo”, mirato ad avere lo stesso piano di cure ma un prezzo piùbasso, il paziente trova un professionista coscienzioso che si oppo-ne, e gli consiglia di effettuare le stesse terapie, se non prima di averosservato un cambiamento del comportamento, questo paziente po-trebbe giudicare negativamente questo parere negativo.Addirittura come una carenza professionale di quell’odontoiatra. Siforma quindi un pregiudizio che rende difficile la comunicazionecon il paziente. Queste dinamiche fuorvianti sono forse uniche nel-l'ambito delle specialità mediche (a eccezione della medicina esteti-ca) e dipendono da una forte concorrenza diventata quasi esclusi-vamente commerciale nel settore. Per la presenza di strutture

odontoiatriche a impronta esclusivamente aziendale, e per la forteinfluenza del web e dei media nei processi decisionali dei richieden-ti cure odontoiatriche. Basta cercare nei motori di ricerca il termi-ne “implantologia”, per esempio, e intuire la cifra di denaro investi-to in pubblicità che da qualche parte dovrà pur rientrare. Infine,l'ultimo suggerimento che possiamo dare al paziente che deve sce-gliere è quello di non basarsi solo sulle catene odontoiatriche con imarchi, ma rivolgersi anche agli studi professionali con nome e co-gnome con uno o più professionisti. Molto probabilmente in questistudi la cultura dell'ascolto e del giusto consiglio al paziente sonoancora salvi.

Disponibili finanziamenti a Tassi Agevolati o TassoZero per le vostre cure dentali.

Fino a € 4000 nessun documento di reddito richiesto.

Dottor Nunzio M. Tagliavia, Medico Chirurgo Odon-toiatra, Medicina Estetica del Viso - Via Luigi MainoniD’Intignano 17/a, - 20125 Milano - Telefono 026424705,Cellulare 3921899921 [email protected], www.dentista-lowcost.it, www.fillermilano.com.

ODONTOIATRIA

Un plauso a “Il Battistrada” che in 40 anni di strada ne ha fatta tanta!Valeria Casarotti -Teresa Garofalo

Tante le aziende stori-che della nostra zona,

anche se purtroppo a cau-sa della crisi alcune sonostate costrette a chiudere.Tra quelle ancora attive c’è“Il Battistrada” di via DeMartino a Pratocente-na-ro, di proprietà della fami-glia Locatelli, che da qua-rant’anni si prende curadelle nostre quattroruote.

“La mia famiglia - ci racconta il sig. Donatello, dal 1997 alla gui-da dell’attività - può essere definita una famiglia di gommisti. Hainiziato mio nonno che dopo aver lavorato per anni alla Pirelli haaperto una piccola bottega in proprio. Nel 1962 mio padre ha av-viato un suo negozio di pneumatici in un altro luogo della città,per spostarsi poi nel ‘76 qui a Niguarda nella sede attuale. E al-lora di gommisti in zona non ce n’erano, noi siamo stati i primi.Poi anch’io, pur avendo studiato grafica pubblicitaria, sono entra-to a lavorare con mio padre. Così nel tempo la nostra attivitàpian piano si è ampliata e consolidata e proprio questo mese fe-

steggiamo il quarantesimo anno della nostra presenza in zona”.Quale è il segreto del vostro successo?“La nostra prima regola è quella di trattare l’auto del cliente come sefosse la nostra e questo a lungo andare paga perché i clienti si sento-no sicuri e tornano. Abbiamo clienti trasferiti in altre città, a Novara,a Como fino a Lugano che ancora si fanno seguire da noi, perché han-no la garanzia del materiale, dei suggerimenti ottimali per loro, dellavoro eseguito con scrupolo e precisione. Altra nostra prerogativa èquella di essere attenti alle innovazioni tecnologiche e alle nuove esi-genze della clientela. Una volta le gomme si cambiavano a mano,adesso bisogna avere un’attrezzatura di ultima generazione come te-ster, equilibratrici elettroniche, computer e via di seguito altrimentisi è tagliati fuori. Abbiamo anche ampliato la gamma dei nostri ser-vizi. Non interveniamo più solo sulle gomme, ma ci occupiamo dellameccanica leggera della vettura, di tagliandi completi, freni, marmit-te, climatizzatori, ammortizzatori. È necessario nel nostro campo es-sere sempre aggiornati e tutti noi che lavoriamo qui seguiamo rego-larmente corsi di aggiornamento, tutti gli anni. Un ulteriore punto diforza è per noi essere legati alle grandi case come Pirelli, Goodyear,Michelin, Dunlop e avere convenzioni con enti quali l’OspedaleMaggiore, l’Università Bicocca, l’Atm, l’Amsa, le Poste Italiane,Esselunga, il Banco Popolare, la Polizia Locale, i Carabinieri.

In quanti siete a svolgere tutta questa mole di lavoro?“Attualmente siamo circa una decina tra fissi e lavoratori stagio-nali. Colgo anzi l’occasione per ringraziare per la loro professiona-lità tutti i miei dipendenti, Andrea, Daniele, Dimitri, Gianni,Luciana, Luciano, Luigi, Roberto e Silvia. Un pensiero particolarelo rivolgo a Marco Giavazzi che ha collaborato con noi per 9 annied è venuto a mancare nello scorso aprile. È sicuramente anchegrazie a loro che Il Battistrada ha potuto progredire, essere segna-lato sulle riviste più note del settore come Al Volante,Automobilismo, Tutto Motori e ottenere riconoscimenti tra cui lamedaglia d’oro con la quale nel 2006 siamo stati premiati dallaCamera di Commercio di Milano. Una bella soddisfazione per itanti investimenti fatti e il tanto lavoro svolto da tutti noi”.Quindi ora si festeggia alla grande…“In effetti già nello scorso maggio in occasione della festa dell’o-ratorio della chiesa di Pratocentenaro abbiamo voluto condivide-re la nostra felicità per questo anniversario distribuendo gadget,è stata una specie di “pre-festa”. Alla nostra clientela in tutti que-sti mesi stiamo offrendo sconti, calendari, ombrelli, borse, cappel-lini, magliette, ogni cosa con il nostro logo ma la vera festa, quel-la con brindisi e rinfresco la stiamo organizzando per sabato 5 no-vembre. Naturalmente siete tutti invitati”.

Page 15: Il depuratore di Niguarda produce dagli scarichi fognari … · 2016-10-12 · (da ) Le ragioni del NO La riforma del Senato, concomitante con la nuova Legge elet-torale, fa evolvere

Riceviamo la seguente richiesta d’aiuto daparte dell’“Associazione Coccobello Miao

& Bao” della nostra zona che in questo perio-do ha tanti pelosetti in stallo: “Carissimi, sia-mo a ottobre e purtroppo continuiamo a tro-vare tanti gatti abbandonati com’è d’uso pri-ma delle ferie estive. La nostra Associazionesi occupa anche di questo, ossia di trovareuna casa e una famiglia per questi sfortunatianimaletti, magari non già più cuccioli, mabuoni e coccolosi al loro pari: a volte troviamogatti al di sotto dei due anni che subiscono iltrauma dell’abbandono, eppure sono dolcissi-mi, e tanto bravi.Vi preghiamo di aiutarci con donazioni persterilizzazioni, vaccini, esami, ecc… che stia-mo già affrontando per loro. Per chi desideradare un aiuto all’Associazione, per acquistarecibo e cure ai pelosetti, vi invitiamo a soste-nerci con l’iscrizione (tessera annuale 20,00€), o altra offerta, tramite “poste pay” n° 53331710 1191 3494, intestata alla nostra tesorie-ra Claudia Andrea Manicone (codice fiscale:mnccdn95l47f205c)”.Info: [email protected] oppurecell 340/4130114.

Per la vostra pubblicitàsu questo giornale

telefonatea Flaviano Sandonà

Tel/Fax/Segr. 02/39662281Cell. 335.1348840

Iscriviti all’Associazione Amici di

Socio ordinario Euro 15,Sostenitore Euro 25.Per iscriversi rivolgersipresso la sede del giornalein via Val Maira 4.

tel.�e� fax.�02/39662281�–�e-mail:�[email protected]

scita di una scuola dell’infanzia peralmeno 60 alunni - la strutturaospiterà attività di formazione e la-boratori per insegnanti del territo-rio, per studenti di Scienze dellaFormazione primaria e Scienzedell’Educazione, iniziative di incon-tro e formazione con i genitori, e la-boratori con i bambini. Ha detto lavicesindaco e assessore all’Educa-zione, Anna Scavuzzo: “La nuovascuola non andrà solo ad imple-mentare l’offerta dei servizi all’in-fanzia del Municipio 9, ma costi-tuirà anche un polo di formazioneper il personale educativo e un luogodi incontro con le famiglie che vor-ranno prendere parte alle iniziativeche animeranno la struttura neiprossimi mesi”. L’immobile sito inpiazza dei Daini 6, realizzato dallasocietà Pirelli a scomputo oneri diurbanizzazione, è costituito da unedificio di un piano fuori terra di cir-ca 830 metri quadrati e da un am-pio cortile interno recintato.

L’IGIENEAL CTO/1

Vorrei ringraziarvi per avere datospazio sul numero di settembre allemie osservazioni relativamente al-

ONA NOVE

SULL’ASILODI PIAZZA DEI DAINI

Sono un attento lettore del vostrogiornale e volevo chiedervi se ave-te notizie dell’apertura dell'asilo dipiazza dei Daini e del ripristinodella piazza. IlCorsera nell’edizio-ne del 14 agosto preannunciaval'apertura ma ad oggi il cantieredella piazza e l’asilo sono chiusi.Lettera firmata (settembre)• La struttura che ospiterà la nuo-va scuola di piazza dei Daini è or-mai pronta: nelle prossime setti-mane sarà consegnata da PalazzoMarino all’Università Bicocca, chene assumerà la gestione per desti-narla a una scuola dell’infanziasperimentale, che promette di di-ventare un punto di riferimentoimportante per le politiche educati-ve dei bambini da zero a sei anni.La scuola avrà, infatti, la supervi-sione scientifica del Dipartimentodi Scienze Umane per la formazio-ne “Riccardo Massa” che già coor-dina il nido “Bambini Bicocca”,aperto dall’ateneo nel 2006. In at-tesa che si perfezioni l’iter di accre-ditamento con il Comune diMilano - che a partire dall’annoscolastico 2017-2018 vedrà la na-

DOVE COMANDANOLE ERBACCE

Nella foto 1 e 2, duecento metri dimarciapiede in zona Bicocca dove lanatura selvaggia la fa da padrona.Daniela Alessandrini (settembre)

SPOSIE AUTISTI

Foto 3: Bellissima carrozza in attesadeli sposi in via Monterotondo. Foto4: Ornato angolo Terruggia, i mene-freghisti della sosta rendono sem-pre difficile la vita degli altri, autistiAtm compresi.Antonio Squeo (settembre)

SEVESOCHE PASSIONE

Le piogge intense dell’estate appe-na trascorsa non hanno fattoesondare (troppo) il Seveso, secon-do un trafiletto di “Zona Nove”.Che però in un articolo poco lonta-no annuncia l'inizio dei lavori perle contestate e costose vasche dilaminazione, da qualche anno in-vocate (da qualche impresa) perdisperdere il Seveso a nord diMilano (con inconvenienti perSenago, Bresso e altri incolpevolicomuni e con spese pubbliche che

potrebbero trovare una miglioredestinazione). Se le strutture esi-stenti sono sufficienti (con piccolemigliorie) e basta usare un po' diattenzione, specialmente quandopiove nei giorni festivi, perchèsprecare, come sempre, gli scarsifondi messi a disposizione deiComuni? Giusto Buroni (settembre)

AUTOIN FIAMME

Devo informare che nella nottedel 23/9 una grossa automobile èstata data alle fiamme in vialeSarca a pochi metri dalla Colli-na dei Ciliegi. L'incendio si èconsumato completamente e ciòsignifica che le pattuglie cui è af-fidata la sicurezza (notturna)del quartiere non sono passateper almeno un paio d'ore, né tan-tomeno i pompieri. Intanto lavettura bruciata che da quattroanni occupa la via Tassoni anco-ra nessuna autorità la fa sposta-re e sarà per molto tempo anco-ra oggetto di foto artistiche. Nonsiamo certo un quartiere dormi-torio: infatti chi dormirà più?Giusto Buroni (settembre)

l’igiene al Cto di Via Bignami. Perdovere di cronaca tenevo a segna-lare che, successivamente al mioinvio delle fotografie, che avete an-che voi pubblicato con la mia lette-ra, all’Assessorato Sanità dellaRegione Lombardia, lo stesso entenella persona del Direttore Gene-rale Welfare mi ha risposto testual-mente: “La ringraziamo per avercisegnalato la situazione, Abbiamoinvitato l’azienda Socio SanitariaTerritoriale competente a farsi ca-rico del problema per la sua risolu-zione”. E infatti, dopo due giorni, irifiuti sono stati sgomberati e l’a-rea é ritornata pulita. Missionecompiuta, dunque.Nadia Trevisan (settembre)

L’IGIENEAL CTO/2

A seguito della lettera della Sig.aNadia Trevisan da voi pubblicatasul numero di settembre, premespecificare quanto segue sperandodi trovare spazio di rettifica rispettoquanto riportato dalla cittadina. Lafotografia riprende una parte dellazona del cortile di servizio del presi-dio ospedaliero, dove, per motivi lo-gistici dati dall’ampia superficie car-

reggiabile e dallo scarso flusso pedo-nale, sono posti i punti di raccolta dicarta e rifiuti urbani. Tali punti diraccolta sono quotidianamente pre-sidiati dai nostri addetti alle pulizieche, ogni giorno alle 18 provvedonoal ritiro. Contestualmente alla se-gnalazione della cittadina, avvenu-ta nella settimana di ferragosto, ladirezione ospedaliera ha verificatoche l’accumulo di cui la Sig.a è statatestimone è dovuto al fatto che trat-tandosi di periodo di ferie, i ritmi delritiro hanno subito un rallentamen-to dovuto alle ferie del personale,pur garantendo il rispetto dell’igie-ne. A seguito della notifica da partedella cittadina, la Direzione ospeda-liera ha provveduto a far spostare ilpunto di raccolta in un’area del me-desimo cortile ancor più lontana dalpercorso dei pazienti, mantenendol’attenzione, che il presidio di gestio-ne dei rifiuti non fosse visibile dallestanze di degenza, come già garan-tito dal precedente posizionamento,volutamente posto nel cortile late-rale dell’ospedale e in una zona diservizio.Alice CosmaUfficio Comunicazione Cto(settembre)

OO DI ONA

a cura di Roberta Coccoli

1 2 3 4

ONA FRANCA

a cura di Sandra Saita

Da Amilcare, in via Imbonati, cucina casalinga degli anni sessanta

Care lettrici, cari lettori, questo primo mese di au-tunno “Zona Franca” vuole raccontarvi una sto-

ria vera, una delle tante storie che ci devono far ri-flettere e meditare, perché se una vita serena non èdi tutti, il diritto al lavoro deve essere una priorità. La storia inizia negli anni ‘70, anni in cui, alla casci-na di Affori, quando si liberavano dei locali senzaservizi venivano ad abitare famiglie del Sud.Famiglie con tanti figli che, insieme nel cortile, di-ventavano una sola famiglia. Fra tanti bambini c’e-ra Stella, bionda, che giocava sempre con i miei figli.Passano gli anni e Stella, quando si liberano duestanze, decide di sposarsi. Mancavano 10 giorni almatrimonio e, forse per un cortocircuito, un incendiodistrugge tutto, mobili e corredo. Stella comunque sisposa e va a vivere con i genitori. Nascono due ge-melli ma, verso gli otto anni, uno muore. Ci si perdedi vista. La rivedo in via Paolo Rotta in bicicletta, èpreoccupata. Separata, viveva con il figlio, con un la-voro di sole 4 ore e lo stipendio non bastava. Mi fac-cio premura di accompagnarla all’ospedale vicino acasa sua per presentare domanda all’impresa di pu-lizie (è un periodo che assumono personale). La rive-do dopo due anni e le chiedo del lavoro (certa che l’a-vessero assunta), lei mi risponde che non l’hannomai chiamata! La stessa mattina ritorniamo all’o-

spedale e ci dicono di inoltrare un’altra domanda.Quando, a distanza di tempo, la rivedo (non hannomai risposto alla sua domanda) e rimango con lei de-lusa perché Stella è “madre con un figlio a carico”.Passano ancora anni, l’ho rivista lo scorso autunno,forse meno; ci abbracciamo perché per me è semprerimasta “Stella” la bambina che è cresciuta alla ca-scina di Affori. Parla della sua vita travagliata, ditante preoccupazioni, senza gioie. Poi, prima di salu-tarci lei, con le mani, mi stringe le braccia e con le la-crime agli occhi mi dice: “Sandra, dimmi, perché so-no nata, dimmi perché sono nata”. Settembre 2016. Sono sulla 52 da Affori che ritornoa casa. Incontro la madre di Stella, dopo tanti anni.Parliamo di salute e le chiedo come stanno tutti isuoi figli. Con voce sommessa mi risponde: “Mi èmorta una figlia 4 mesi fa, la Stella, un infarto a 46anni. La mia Stella”. Risento le mani di Stella sullemie braccia, le sue lacrime. “Sandra dimmi perchésono nata, dimmi perché sono nata”. Sì, si può mori-re di dolore e di infinite tribolazioni. La storia diStella mi porta a pensare che mancano, come c’era-no allora, “gli uffici di collocamento” dove, all’iscrizio-ne, c’era un cartellino, un numero, e bisognava tim-brare ogni mese. Così storie come questa sarebberostate risolte “come priorità”! Ciao Stella, grazie.

I sogni infranti di Stella Un appello urgente

All’inizio di via Imbonati, al civico 11, circondata da locali cinesi, su-damericani e nordafricani, spicca una delle ultime vere trattorie

milanesi. Manfredi Amilcare, cucina casalinga si legge sul biglietto davisita. Ed è proprio così.Ambiente semplice, con arredi da vecchia trattoria, per un locale natoalla fine degli anni cinquanta dove, entrando, ti senti riportato indietronegli anni. Bancone bar con pedana, tavoli in fòrmica con tovaglie bian-che, pareti foderate in legno perlinato, un vecchio telefono grigio, gran-de simpatia e familiarità dei gestori sono le caratteristiche della tratto-ria. Oltre naturalmente alla cucina.Oggi la gestione è affidata ad Amedeo e Gilberto, figli dell’anziano tito-lare di origine in realtà cremonese, con le mogli Rodolfa e Patrizia.Il locale è molto frequentato, sia a mezzogiorno che alla sera, con unaclientela assai variegata: manager e impiegati (con la riqualificazione

urbanistica di questi ultimi anni la zona è oggi piena di uffici),operai, professori, gente del quartiere, famiglie, single, giocatori dicurling (quello strano sport con pietre e scope che si gioca sulghiaccio), giovani e meno giovani, artisti. Molti gli habitué e sullepareti sono in bella vista le foto di alcuni di questi avventori. Amezzogiorno è sempre pieno e non si prenota, la sera si può chie-dere di riservare un tavolo.Ma parliamo della cucina. Il menù è classico, con la lista scritta con lamacchina per scrivere ogni giorno. Primi piatti semplici, a seconda delgiorno possiamo trovare pasta, tortellini e gnocchi con diversi condi-menti. Secondi molto più vari e legati alla stagione. In gran parte di car-ne, alla griglia ma non solo: pollo, coniglio, brasato con polenta, scalop-pine al vino bianco, roast beef all’inglese, vitello tonnato, l’immancabi-le cotoletta, gallina lessa, fegato, nodino e filetto ai ferri, costata.

Porzioni abbondanti. Formaggi o torte di pasticceria per chiudere. Ilrapporto qualità/prezzo è ottimo: si può mangiare con 15 euro.La chiusura settimanale cade di domenica, forse anche per permet-tere ai titolari di vedere le partite, ahimè dell’Inter, i cui colori occu-pano gran parte del locale. E dal lunedi mattina si riprende, con uncaffè, la lettura della Gazzetta dello Sport e i commenti al campio-nato. Perché da Amilcare la sensazione è proprio quella di mangia-re in famiglia, come una volta erano tutte le trattorie, luoghi di ag-gregazione dove potersi fermare anche solo per scambiare due pa-role. Oggi bisogna andare a cercarle ma, per fortuna, se ne trova an-cora qualcuna. (Riccardo Degregorio)

Manfredi Amilcare, via Carlo Imbonati, 11 - tel. 02.6081008 - M3 fer-mata Maciachini a 50 metri - chiuso la domenica.

Page 16: Il depuratore di Niguarda produce dagli scarichi fognari … · 2016-10-12 · (da ) Le ragioni del NO La riforma del Senato, concomitante con la nuova Legge elet-torale, fa evolvere

NICODOMUS S.I. DI CALLÀ N.

Tel. 0266106087Fax 0266106486e-mail: [email protected] 42 MM5 Tram 5-7-31