MAGGIO 2013

FFFFFFFFFFaaaaaaaaaaaaaaaaavvvvvvvvvvvvvvvvvooooooooooooooooooolllllllllllaaaaaaaaaaaaaaa dddddddddddddddddddddddeeeeeeeeeeeellllllllllllllllllllllaaaaaaaaaaaaa sssssssppppppppppppppppeeeeeeeeeeeeeeeeeeeerrrrrrrrrrrrrrrraaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaannnnnnnnnnnnnnnnnnzzzzzzzzzzzzzzzzzzzaaaaaaaaaaaaaaaa

La malattia di vivereLLLLLLLLLLLLaaaaaaaaaa Falena,,,,,,,,,,, LLLLLLLLLLLLLLLLaaaaaaaaaaaaaaaaaaa Luna,,,,,,,, lllllllllaaaaaaaaaaaaa Stella Cometa eeeeeeeeeeeeeeeeeeeeeeeeeee llllllllllllaaaaaaaaaaaaaaaa FarfallaUUUUUUUUUUUUUUUUUUUnnnnnnnnnnnnaaaaaaaaaaaaaaaaa FFFFFFFFFFFFFFaaaaaaaaaallllllllleeeeeeeeennnnnnnnnnnnnnaaaaaaaaaaaaaaaa ppppppppppppppppppiiiiiiiiiiiiiaaaaaaaaaaaaannnnnnnnnnnnnggggggggggggggggggggggeeeeeeeeeeeeeeeeevvvvvvvvvvvvvaaaaaaaaaaaaa ddddddddddddddddddddddiiiiiiiiiiiissssssssssssssppppppppppppppppppppppppppeeeeeeeeeeeeeeeeeeeeeeeeeeerrrrrrrraaataaa,,,,,,,,, eeeeeeeeeeeedddddddddddddddd iiiiiiii sssssssuuuuuuuuuuuooooooooooooooooiiiiii sssssssssiiiiiiinnnnnnnnnnnnngggggggggggggghhhhhhhhhhhhhhhhhhiiiiiiiiiiooooooooooozzzzzzzzzzzzzzzzzzzzzzzzzzzziiiiiiiiiii gggggggggggggggggggiiiiiiiiiiiuuuuuuuuuuuuuuuuuuuuuuunnnnnnnnnnnnnnnnnnssssssssssseeeeroooooo ssssssssiiiiiiiinnnnnnnooooooo aaaaaaaaaaalllllllllll cccccccccccccciiiiiiiiiiiieeeeeeellllllloooooooooooooooooooo...“Falena ------- ddddddddddddddddddddddiiiiiiiiiiiissssssssssssssssseeeeeeeeee lllllllllaaaaaaaaaa LLLLLLLLLLLLLLLuuuuuuuuunnnna --- cos’è che ti fa soffrire tanto?”“Luna piango perché sono malata, aiutami ti prego!” RRRRRRRiiiiissssspppppppppppoooooooooooossssssssseeeeeeeeee llllllllaaaaaaa FFFFFFFFFFFFFFaaaaaaaaaaaaaaaaallllllleeeeeeeeeeeeennnnnnnnnnnnnaaaaaaaaaaaaa...“Malata? A me non sembri malata!”“Luna guardami meglio, un buon dottore non si ferma mai all’apparenza.”LLLLLLLLLLLLLLLLaaaaaaaaaaaaaaaa LLLLLLLLLLLLLLLLLLuuuuuuuuuuuuuuuuuuunnnna per gggguuuuuaaaaaarrrrrrdddddddddaaaaaaaaaarrrrrrrlllllllaaaaaaa mmmmmmmmmmmmmmmeeeeeeeeeeeeeeeeeggggggggggggggggggggllllllllliiiiiiiiioooooooooooooooo ssssssssssssssssssccccccccccccccccceeeeeeeeeeeeeeeesssssssssssssssseeeeeeeeee dal cieellllooooo eeeeeeeee sssssssssssiiii aaaaaaaaaaaaaavvvvvvvvvvvvvvvvvvvvvvvvvvvvviiiiiiicccccccccccciiiiiiiiiinnnnnnnòòòòòòòòòòòòòòòòò aaaaaaaaaaallllllllllllllllllllllllaaaaaaaaaaaaaaFFFFFFFFFFFFFFFFFFFaaaaaaaaaaaaaaaaallllllllleeeeeeeeeeeeeena, illummmmmiiiiinnnnnaaaaaaaaaaannnnnnnnnnnnnnnnnnnnddddddddddddddoooooooooooollllllaaaaaaa.. QQQQQQQQQQQQQQQQQQuuuuuuuuueeeeeeeeeeeelllllllllllllllllllllooooooooooooo ccccchhhhhhhhhhhhhheeeeeeeeeee vvvvvvvvvvvvvvvvvvviiiiiiiiiiiiiiiiiddddddddddddddeeeeee lla lasciiòòòòòò ssseeeeeennnnnnnnnnnnnnzzzzzzzzzzzzzzaaaaaaaaaaaaaa ppppppppppppppppaaaaaaaarrrrrrrrroooooooooooollllllllleeeeeeeee....... UUUUUUUUUUUUUUUUUUUUUUUUUUnnnnnn esseeerinoooo eeessssssssiiiiiillllllleeeeeeeeeeeeeeeeee eeeeeeeeeee ttttttttttttttrrrrrrrreeeeeeeeeeeeemmmmmmmmmmmmmmmaaaaaaaannnnnnnttttttttttteeeeeeeeeee,,,, rrrrrrrrrrrrrraaaaaaaaaaaaannnnniiccchhiata sssssooooooottttttttttttttttttttoooooooooooooooooooo llllllllleeeeeeee sssssssssssssssuuuuuuuuuuuuueeeeeeeeeee aaaaaallllllliiiiiii eeeeeeeeedddddddddddd uuuuuuuuuuuuuuuuuuuuuunnnnnnnnnnna proofooonnddddaaaaaaa pppppppiiiiiiiieeeeeeeeeeeeeeeettttttttttttttttàààààààààààà lllllllllllaaaaaaaaaaaa cccccccccooooooooollllllsssssseeeee...LLLLLLLLLLLLLLLLaaaaaaaa LLLLLunaaaaa, neeeel vvvvveeeeeedddddeeeeeeeerrrrrrrrrlllllllllllllllaaaaaaaaaaaaaaaaaaaa iiiiiiiiiiiiiiiinnnnnnnnnnnn qqqqqqqqqquuuuuuuuuuueeeeeeeeeeeelllllllllllllllllllooooooo sssssssssttttttttttaaaaaaaaattttto cccaapppìì eeeeee rrrrriiiipppppppeeeeetttttttttéééééééééééé:::: “Tu non sei malata, sei solo fuori posto.”“Fuori posto?”“Sì, non è qui che dovresti stare, tu non sei una Falena, ma una Farfalla.”segue a pag. 2

Continua dalla copertinaali adatte ad affrontare il freddo, dobbiamo trovare il modo di farla vivere di giorno prima che muoia.”Le stelle guardarono in giù, e videro la piccola Farfalla con gliocchi persi nel cielo e dissero in coro: “Dobbiamo aiutarla!” La Lunapreoccupata disse: “Ma come? Invertire il ciclo di una vita non è facile! Dobbiamo trovare una soluzione che non sia traumatica.”Le stelle non riuscivano a trovare un rimedio, ma poi improvvisamente laStella Cometa fece la sua entrata, e sorridente disse: “Io so come fare!” La Luna la guardava incredula:“Dimmi, come puoi portarla alla luce del giorno?”“Facile Luna, io inizierò il mio viaggio nel cielo sino al nuovo giorno e lei non dovrà fare altro che seguirmi dalla terra.”La Luna ridiscese giù dalla tristeFarfalla e le raccontò il piano. La Farfalla accettò.La Stella Cometa iniziò il viaggio e con lei la Farfalla.Il cammino fu lungo e stancante, ma improvvisamente il cielo presea cambiare e la Farfalla cominciò a vederci più chiaro. “Stella, - disse la Farfalla - io vedo una luce…” “Sì cara, ci siamo quasi, su, un ultimo

La Luna ci pensò un attimo su e poi disse: “Non importa come sia potuto accadere, ma tu sei una Farfalla. La notte non è adatta a te, tu devi nutrirti di luci e colori, soffri tanto perché questo non è il tuo luogo. Vivi la notte, ma dovresti vivere il giorno.”La Farfalla che aveva semprecreduto d’essere una Falena,divenne ancora più triste, dicendo:“Io non riesco a vivere così, presto morirò la sofferenza è troppa!”La Luna, sentì che aveva ragione e riunì immediatamente il Consigliodelle Stelle.“C’è una Farfalla intrappolata nella fauci della notte!” “Com’è possibile?” Dissero le stelle. E la Luna disse: “Non può vivere di notte, si ferisce ovunque vada, non ha occhi per vedere al buio, non ha

E tu sei Farfalla o Falena? Ho scelto questa favola perché vorrei infondere coraggioe speranza a tutti coloro che si sentono falene a lottare per diventare farfalle, far capire che la fi ducia in sè stessi non è solo una favola, ma un traguardo che si può raggiungere! E’ mia convinzione che la Stella Cometa esista veramente, è lì accanto a noi e sta nelle persone che ci vogliono bene. Sono altrettanto convinto che la malattia di vivere non esista: se ci troviamo in diffi coltà

bisogna reagire, non piangersi addosso, ma cercarecon tutte le nostre forze di credere in noi stessi, di affrontare le diffi coltà con coraggio e determinazione, sorridendo anche quando nel cuore si ha il pianto.Evitiamo di farci commiserare!Lasciamo le porte e le fi nestre sempre aperte in modo che il sole ed i colori possano entrare, perché la nostra vita va vissuta con gioia e serenità. g

Il direttore Remo Malvestiti

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sforzetto!” La Farfalla quell’ultimosforzetto lo fece con gioia, quellagioia che solo chi ha tanto attesoe patito la notte più nera può conoscere ed improvvisamente il cielo si illuminò a giorno. “Stella Cometa, - disse la Farfalla alzando gli occhi al cielo - è giorno!” E la Stella Cometa disse: “Sì è giorno,ora puoi vivere la tua vita Farfalla! Io torno nel mio cielo, la mia missione è compiuta!” “Stella aspetta, posso strapparti una promessa?” “Sì cara dimmi.” “Ci sono molte Farfalle che credono ancora di essere Falene, aiutale!”La Stella Cometa tornò nel cielo,portando nel cuore la richiestaespressa dalla Farfalla.

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Agosto

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l’appuntamentol’appuntamento

EDITORIALE a cura del Direttore Remo Malvestiti

Escalation di furti - truffe e rapine a Senagoo

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N.58 - Maggio 2013

Alcune delle vittime di questi atroci torti, ci hanno sollecitato per rendere pubblico questo gra-voso problema che assilla nume-rosi cittadini locali.Premettendo che la delinquenza è una piaga dalle lontane origini, va sottolineato però che negli ul-timi anni sta raggiungendo livellial limite della tollerabilità anchea Senago.Purtroppo, nei programmi elet-torali, la sicurezza appare semprein primo piano, salvo poi esseredimenticata.Tante sarebbero le iniziative che un’Amministrazione Comunale attenta a queste problematiche potrebbe fare per aiutare i suoi cittadini!

Ad esempio, come hanno fatto alcuni comuni, istituire un’assicu-razione per residenti over 70 conreddito basso, vittime di furti,scippo o truffa.- Polizza che li possa risarcire del danno subito.- Attivare un numero specialepresso la centrale operativa dellacaserma dei Carabinieri attivo 24

Salvo poi sperperarli per pagareguardie del corpo, auto blu, pri-vilegi e lo scandalo attuale, il fi -nanziamento ai partiti e potrem-mo continuare.Quindi il problema è nostro e va affrontato a livello locale.Mamme che piangono perchè ol-tre al capitale hanno portato viai ricordi di una vita, anziani che sidisperano per una truffa subita,cittadini sfi duciati per l’oltraggio e la profanazione che subisconoda questi farabutti quando en-trano nelle loro case a rubare.Bisogna agire, tempo fa si parla-va di ronde, forse era esagerato,ma certamente non si può essereindifferenti di fronte a tanta de-linquenza.Noi gente comune non possiamo che rivolgerci ai nostri amministra-tori!A loro chiediamo di far qualcosaper fermare o almeno rallentarequesta piaga a Senago, e se perfarlo servono i soldi, bisogna re-perirli laddove si ha la possibilità,come abbiamo più volte suggerito.

Sono arrivate in Redazione let-tere che denunciano furti nellecase, truffe nei confronti di per-sone anziane e rapine.

- Il famoso e sempre promesso vi-gile di quartiere, con funzioni di prevenzione dei reati citati, comela presenza al mercato del lunedì,probabilmente ci sarebbero qual-che borseggio e scippo in meno.Serve quindi, che Vigili Urbani che hanno anche il compito di Polizia Locale e l’Arma dei Cara-binieri, in concerto con i cittadi-ni abbiano a collaborare insieme per poter rallentare l’azione cri-minale in atto.Gli stessi carabinieri se fossero in giro per il paese in borghe-se, individuerebbero i tipi loschi che, camuffati da brave persone,suonano ai campanelli delle casespacciandosi per tecnici del gas o della luce, entrano e truffano an-ziani e non.

Il governo centrale, alla richiesta fi nanziaria dei sindaci per questo problema, risponde che non ci sono soldi!

ore su 24, dando così al cittadinola possibilità di chiedere aiuto.- Un numero speciale collegato con il comando della Polizia urba-na, dove un vigile, addetto speci-fi camente al problema possa im-mediatamente intervenire o dare dei consigli di comportamento.

Senago – Centro Verde25 Posti macchina inutilizzati, con spe-se condominiali a carico del Comune,che si potrebbero vendere o affi ttare.

Dal patrimonio immobiliare, fa-cendo pagare gli affi tti, la luce e il gas a chi ne fa uso, vendendoquello che da anni è solo causa di spese, razionalizzare feste e manifestazioni varie che hannoun costo per il comune, solo percitarne qualcuno, come del restoabbiamo già fatto presente marimasto inascoltato.Le nostre vogliono essere solo del-le indicazioni, per fermare o alme-no diminuire questo fenomeno.

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Le originiLa festa della mamma è unaricorrenza diffusa in tutto ilmondo.Le sue origini sembrano esserelegate alle antichepopolazioni politeiste che, nel periodo

primaverile, celebravano le divinità femminili legatealla terra e alla sua ritrovata fertilità.Nell’antica Grecia gli Elleni dedicavano alla lorogenitrice un giorno dell’anno: la festa coincidevacon le celebrazioni in onore della dea Rea,la madredi tutti gli Dei.Gli antichi romani, invece, intitolavano unasettimana intera alla divinità Cibele, simbolo dellanatura e di tutte le madri.Con l’era moderna, nel 1914 l’allora presidentedegli Stati Uniti d’America Woodrow Wilson, perdimostrare profondo rispetto nei confronti di tuttele mamme, con una delibera del Congresso, istituì il“Mother’s Day”.Non venne stabilita una data fi ssa sul calendarioma, per convenzione, si decise di celebrare tutte lemamme americane la seconda domenica di maggio.La festa della mamma è stata interpretata efesteggiata in modi diversi a seconda della regioneo dello Stato di riferimento. Tutte le tradizioni peròhanno messo e mettono tuttora al centro la mammae il suo ruolo all’interno della famiglia.In Italia, come sempre arriviamo un po’ dopo, venneinfatti celebrata per la primissima volta il 12 maggio 1957 da don Otello Migliosi ad Assisi, nel piccino

borgo di Tordibetto.Anche lui scelse la seconda domenica di maggiocome giorno della celebrazione.A poco a poco si è diffusa la tradizione di riunirsi a metà del periodo di quaresima per festeggiare la propria famiglia e soprattutto la mamma, ritenuta unelemento fondamentale dell’unione della famiglia.I fi gli che facevano visita alle loro famiglieportavano alle mamme fi ori o altro genere di regali. Con l’andare del tempo questa festività dal tono religioso si è evoluta in una festa dove si festeggiala mamma con fi ori, dolci ed altri regali.

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La storia della festa della Mamma

Anche se tu mammina caranon sei presente, son sicuroche mi stai guardando da lassù.Io scruto il cielo immaginandomi di vederti, ti abbraccio e ti dico graziemamma per avermi dato la vita.Poi chiudo gli occhi e come un fi lmvedo trascorrere nella mia mentetutti quei bei ricordi trascorsiinsieme.Il mio pensiero va a tutte le mammeche come te sono nate tra la fi nedell’800 e l’inizio del ‘900.Voi avete subìto due guerre mondiali, lavorato nei campi e

nelle fabbriche, accudito i vostrifi gli, i vostri mariti, trascorso lamaggior parte della vostra vitacuocendo il cibo con il fuoco delcamino perché a quei tempi nelle

vostre case non avevate il gas.Voi avete partorito tanti fi gli,qualcuna come te addirittura 15.

Siete state mogli e madri mera-vigliose, avete sempre dedicatomolto e con amore, senza maipensare al sacrifi cio che facevate,né da giovanissime né tantome-no con i capelli bianchi.Parlando di te mamma, miricordo quando appena fi nitala seconda guerra mondiale tuandavi nei boschi delle Groane araccogliere i rami dei pini, che iproprietari lasciavano per terra,per poter accendere il fuoco delcamino per scaldarci e fare damangiare, arrivavi tutta sudata,ti sedevi sulla panca fuori casa e

mi chiamavi per levarti gli aghidei pini che ti erano entrati fra i capelli e sulla schiena.

Ora quei fi gli hanno più di 70 anni, sono madri, padri e nonni,ma quando si trovano in diffi coltà chiamano sempre in aiuto lapropria mamma dal cielo.Voi siete state le nostre guide, ipilastri portanti della famiglia.Ora siete gli angeli sempre pronti ad intervenire per sostenere spiri-tualmente i vostri fi gli quando vichiamano.Per tutto quanto ci avete donatovi diciamo grazie e che siete sempre nel nostro cuore.

Remo Malvestiti

Ricordando mia madre e tutte quelle nate tra la fi ne dell’800 ed i primi del ‘900

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Gian Mario era una persona molto attiva e riservata,un vero gentiluomo. Era commerciante di legnamee serviva la sua clientela con disponibilità dimostran-do capacità e passione per il proprio lavoro.Se n’é andato in silenzio alla fi ne dello scorso dicem-bre lasciando l’amata moglie, la sua famiglia e gliamici.Lo ricordano con stima: tutta Senago, la Federazio-ne Italiana Volontari della Libertà che nel 2011 lo ha

premiato con la meda-glia d’argento, l’Asso-ciazione Reduci e Com-battenti della sezionelocale e tutti coloro chehanno avuto la fortunadi conoscerlo.Personalmente lo co-nobbi negli anni ‘60 e vorrei ricordarlo così.

LUCCHI GIAN MARIO 1923-2012

Ai margini del parco Borromeo tace il grido delcuculo e la vita del bosco si sta addormentando.Le tenue luci del crepuscolo si specchiano sull’acqua del Liemate (Lombra), che per un incantesimo eranolimpide e serene; all’orizzonte c’è traccia di nubi dal color di sabbia… forse son orme di perduti passidi partigiani che, con passo lento, vanno verso il cosmo.Gian Mario, con i suoi pensieri è lì, che segue il richiamo dell’universo e gli tornano in mente i giornidella sua gioventù in cui rasentava i muri di Senagoimbracciando un fucile, perché qualcuno vestito dinero voleva impedirgli di realizzare i suoi sogni.Il ricordo solo di un attimo, ma fu abbastanza perrendersi conto che i suoi sogni non erano stati tutti realizzati. Molto però, era stato fatto per riportare al paese la pace e la libertà e questo diede al veteranopartigiano, il compiacimento di aver partecipato.Ad un tratto sentì su di sé l’ala del silenzio cheriaddormenta il tempo e Gian Mario capì che era giunto il momento di partire… Prima di attraversareil fi ume passò in rassegna tutti i volti amati, poi,con la pace negli occhi e con passo felice, portando

Senago - piazza Borromeo aprile 1945.Da sinistra Gian Mario Lucchi, con sottobraccio il fucile, coni compagni partigiani di Senago che aspettano l’esito del colloquio fra Don Piero Vittori e il Maggiore Mariani.iiUn incontro positivo che evitò alla cittadinanza Senaghese di subire un disastroso confl itto a fuoco fra tedeschi e partigiani.

Luigi Mantica, amico e partigiano di Senago, dà l’ultimo saluto a Lucchi Gian Mario leggendo la

Scritta in carcere a Don Vittori dal partigiano Teresio Olivelli,ii inviato poi nel lager nazista di Flossenbürg dove morì il 12 gennaio 1945“Preghiera del Ribelle”.

Il veterano partigiano che amava la pace e libertà. nel cuore tutto il bene che i suoi cari hanno saputodargli durante l’intera sua vita, con garbo, come eranel suo stile da uomo nobile, attraversò il fi ume e siavviò verso i prati fi oriti dell’universo.

Remo Malvestiti

Persone che hanno contribuito alla crescita di Senago

Signore facci liberi… Quanto più s’addensa e incupisce l’avversario, facci limpidi e diritti.Nella tortura serra le nostre labbra. Spezzaci non lasciarci piegare.Se cadremo, fa che il nostro sangue si unisca al tuo innocente e a quelli dei nostri Morti, a crescere al mondo giustizia e carità.Liberaci alla tentazione degli affetti e veglia Tu sulle nostre famiglie.Sui monti ventosi, nelle catacombe della città, dal fondo delle prigioni, noi Ti preghiamo: sia in noi la pace che Tu solo sai dare. Dio della pace e degli eserciti.“Signore, che porti il dolore e la gioia, ascolta la preghiera di noi Ribelli per Amore”.

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in tal senso, ha trovatoriconosciuta la necessitàdi avere un luogo, pun-to di riferimento per gli

g pg p

associati e per l’organiz-g

zazione di iniziative in collaborazione con le scuole, ilg

Comune e la Biblioteca.Inoltre, come previsto dalla convenzione, la bibliote-ca potrà disporre del materiale fotografi co, dei do-

pp

cumenti e delle testimonianze, presente nell’archivio gp g

dell’Associazione Combattenti e Reduci di Senago.A breve, aggiunge Micaela Curcio, in giornate diffe-

gg

renti, oltre all’Associazione citata, diventerà sede gg g ggg g g

anche dell’Associazione Carabinieri in Congedo che, a fronte del riconoscimento della sede, si impegnerà ad

gg

attivare forme di collaborazione e volontariato tipiche p gp g

dell’Associazione stessa.Aggiunge, poi, che il piano superiore della casetta di-venterà un luogo in cui si svolgeranno corsi di varia

gg g

natura aperti alla cittadinanza.gg

Alcune idee in campo sono: corsi di disegno botani-co, corsi di fumettistica, anche i contatti con il CSBNO

p gg

(Consorzio Bibliotecario Nord Ovest) che sono già statiavviati e nei prossimi mesi, fi nalmente anche Senago

g

potrà rientrare nel progetto “Corsi di Formazione”gp

che in questi anni sta riscuotendo sempre maggiorgg

successo.

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Micaela Curcio - vice sindaco con deleghe al Personale -Cultura - Comunicazione - Istruzione e AssociazionismoLa vice sindaco Curcio, nel suo primo anno di lavoro sta dimostrando un energicoimpegno per svolgere al meglio il compito assegnatogli.In questo articolo parliamo della delega all’associazionismo, uno dei setto-ri che guarda con senso d’interesse, convinta che attraverso le attività di so-lidarietà, partecipazione e pluralismo, si possono conseguire delle fi nali-tà di carattere sociale, civile, culturale, di ricerca etica e spirituale. L’associa-zionismo – afferma - è soprattutto una forma che può dare grandi risultati.Fra le tante cose che sta elaborando in concerto con le associazioni locali, facciamopresente uno dei progetti che sta portando a termine.La ex casetta del custode della villa Monzini, trasformata in sede per associazioni, cultura e corsi di varia natura aperti alla cittadinanza.

All’ingresso del Parco Comunale Monzini di via Re-pubblica vi è un piccolo edifi cio storico (di due stanze

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con bagno), adibito ad uffi ci amministrativi dell’Istitu-zione biblioteca.L’assessore alla cultura Micaela Curcio, nell’ambito di un progetto di valorizzazione e riutilizzo della “caset-ta”, in concerto con la giunta e il CDA della Biblioteca,ha ritenuto di utilizzare i locali in modo sia da favorire

g

sinergie con le Associazioni del territorio che offrire ai cittadini Senaghesi la possibilità di fruire di nuovi

g

servizi.Con questo intento è stato concesso in comodato d’uso il piano terra della “casetta” all’Associazione Combat-tenti e Reduci che, fi nalmente, dopo anni di richieste

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La mia prima ComunioneMi è piaciuto molto il giorno della mia prima Comunione, unsacramento detto anche incontro con Gesù.In chiesa, seduta accanto ai miei genitori, aspettavo l’ora delle letture, delle frasi scritte da noi.Mentre stavo leggendo, tremavo dall’emozione, mi sentivo ilrespiro bloccato e quando ho fi nito di leggere, mi sembrava di essermi liberata da un grande peso.Pochi minuti dopo la lettura, il sacerdote pronunciò alcune parole sulla comunione.Il mio cuore faceva cento battiti al secondo, ormai toccava a me, quando il sacerdote mi mise in bocca la Comunione(Ostia) mi sembrava riso crudo ma alla fi ne quando ho detto “Amen” mi sono emozionata moltissimo e quel momento per me è stato molto importante e rimarrà sempre nel mio cuore.Dopo la Comunione, i miei genitori e parenti mi hanno fattoefesta, regali, fi ori e un pranzo magnifi co.Un giorno che non dimenticherò mai!Infi ne quando sono andata a dormire ho sognato la mia primaComunione come nella realtà. Stupenda!!!!Mi piacerebbe che anche per la Cresima sia la stessa cosa.

Tratto dal tema fatto a scuola della protagonista.

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Così come Vittoria scelse il bianco per il suo abito dal trine fi nto anti-co, così anche oggi gli abiti da spo-sa traggono ispirazione al passato.Vi parrà strano, ma con il passareodegli anni, proprio dal matrimoniodella regina Vittoria, i creatori di abiti da sposa, hanno ideato ogni sorta di abito, proprio dopo il suo.Infatti in quel periodo le giovani spose anziché indossare abiti nuo-vi, di colori alla moda, iniziarono a scegliere l’abito bianco.Verso la fi ne del regno Vittoriano, osi iniziò ad enfatizzare la parte su-periore del corpo con maniche ecorpetti elaborati, da lì in poi tutti crearono abiti da sposa sontuosi esoprattutto nelle varie tonalità di bianco. Un piccolo accenno di storia, di acome sono nati gli abiti da sposabianchi, perché trovo sia importan-te sapere come nasce un sogno.Oggi, quasi tutte le spose, nemme-no sanno perché si indossa un abitobianco, e purtroppo, non scelgonocon attenzione il proprio abito, mafrettolosamente come si sceglieuna mela al supermercato…Importante è la scelta del tessuto: questa dipende sia dal luogo del-le nozze che dalla stagione: i pizzi aggiungono raffi natezza, i tessuti lisci e morbidi sono adatti a fi gu-re esili, se si deve coprire un corpocon forme pronunciate, meglio untessuto rigido, ma questo ormaipiù nessuno lo sa.Il colore: ahimè, troppo spesso spo-se con colori sbagliati per il loro in-carnato. La sposa pallida, deve in-dossare il bianco seta,(per biancoseta si intende un tessuto biancorealizzato con seta, non un tessuto

sintetico color bianco seta). Se l’in-carnato è scuro, per favore metteviun abito avorio: oltre che a donar-vi di più, vi farà sembrare più deli-cate e addolcirà i vostri lineamenti.Gli strascichi: altra nota dolente, seli sapete indossare, fatelo, e fate-lo nel miglior modo possibile, conuno strascico di almeno due metridalla vita; ma se risultate goffe edimpacciate, se la chiesa è piccola, o il ristornate affollato, e non po-tete girare tra i tavoli, evitate, ed

evitate anche ganci, cinghie e tut-to quello che vi propongono peraccorciare la coda, solo un anelloin cima allo strascico è concesso, il resto in sartoria non esiste.L’importanza dei dettagli, poco basta. Il troppo guasta. Quando lasposa indossa gioielli vistosi su abi-ti ricamati, quando usa una mareadi dettagli fl oreali, borsa di fi ori, scettro, coroncina, fi ori nei capel-li, quando ahimè, indossa accon-

ciature vistosecon aggiunta dicapelli posticci e poi il velo…Usate solo un dettaglio, che sia di effetto, stu-diato e, soprat-tutto, di buongusto.Quando la sposa viene da me, chie-do sempre, cosa vuol far risaltare, delsuo corpo, della cerimonia, se ama ifi ori, bene un bel boquet, un fi oretra i capelli; se ama i gioielli, l’abitosarà liscio, senza ricami, e così via.Questi piccoli consigli, vi vengonodati gratuitamente, per aiutar-vi nella scelta del vostro abito dasogno, ma ricordatevi che un abi-to da sposa va scelto con il giustotempo, studiando i minimi detta-gli, non frettolosamente. Quandoil personale di un negozio, o di unfi nto laboratorio, vi mette fretta,forse non è il posto adatto per sce-gliere il vostro abito.Quando in un negozio la cosa prin-cipale è dirvi il prezzo dell’abito, enon Voi, o l’abito vi viene presso-ché regalato, pensateci un attimoe ricordate che chi poco spendespesso poco ha.Le nostre spose vengono accompa-gnate dalla scelta dell’abito, degliaccessori, dell’acconciatura e di tut-ti i dettagli, le prove, le scelte piùimportanti, che renderanno nonsolo quel giorno speciale, ma ancheil ricordo della creazione dell’abito,un evento da ricordare…Per tutte le altre informazioni vi aspetto in atelier.Meditate spose meditate…Luigi B.

IL PERCHE’ DELL’ABITO BIANCO - Dal diario della Regina Vittoria 10 febbraio 1840.

Indossavo un abito bianco, in raso con una amplissima balza di merletto in fi nto rosa antico.

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Gran Galà per MattiaTutti uniti in memoria di Mattia Di Quinzio per un grande e nobilescopo. Questo l’obiettivo che ha spinto anche quest’anno l’Associazio-ne “Amici di Mattia”, l’Associzione Erbamatta e Service audio luci“Spettacolando” ad organizzare sabato 19 gennaio il Gran Galàdella Ginnastica, una serata per la raccolta fondi a favore dell’As-sociazione Bianca Garavaglia a sostegno del “Progetto giova-

ni” dell’Oncologia Pediatricadell’Istituto Tumori Di Milano.I biglietti sono andati esauritiin uno spazio di tempo brevis-simo, così si sono potuti racco-gliere 2500 Euro.I senaghesi hanno riempitocon entusiasmo il Centro Spor-tivo di via Di Vittorio, tornan-do a quello che ormai sta diventando un appuntamento fi sso.Tanti gli atleti della nazionale maschile e femminile che hanno animato la serata di musica, spettacolo e movi-mento: il brianzolo Matteo Morandimedaglia di bronzo alle Olimpiadi di

Londra 2012, gli altri azzurri: Alberto Busnari, Matteo Angioletti, EnricoPozzo, Paolo Ottavi, Lorenzo Ticchi, Paolo Principi, Andrea Cingolati, Tommaso De Vecchis, Andrea Valtorta, Nicola Bartolini, Filippo Landini e le ragazze: Carlotta Ferlito, Elisabetta Preziosa, Emily Armi seguite dai tecnici Tiziana Di Pilato e Paolo Bucci.In pedana non solo ginnasti della nazionale ma anche atleti della ProPatria Bustese, dell’Acrogym di Corsico, dell’Olimpia Senago e le diver-tenti e coinvolgenti performance dei “Truzzi Volanti”, dei “Bandits” e dei “Liberi Di”.«E’ stata una serata stupenda - commenta Alessandro Di Quinzio, orga-nizzatore dell’evento ed ex ginnasta azzurro -. L’atmosfera che si respira durante lo spettacolo è qualcosa di inspiegabile, è il frutto della passione e dell’affetto che ci mettono tante persone, la mia famiglia, i miei amici, tutti uniti in memoria di Mattia.” Alessandro è il fratello di Mattia Di Quinzio e ricorda il giovane adolescente scomparso nel 2005 a causa della malattia.Ringrazio gli atleti ed i gruppi che hanno reso tutto questo possibile e grazie ai giornalisti e fotografi pre-senti che hanno immortalato i momenti più belli e toccanti di questa stupenda serata».

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NNel periodo della seconda guerra mondiale, in un borgo del parco delle Groane in una famiglianumerosa e povera, viveva un bambino di otto anni.La mamma lavorava sodo per accudire tutti i suoi fi gli, il fratello maggiore era in guerra e il papà da solo lavorava per la sopravvivenzadi tutti i suoi cari.La casa era posta al ciglio di una strada secondaria che veniva usatacome scorciatoia per raggiungereil paese vicino.Tutte le notti suonava l’allarme per il passaggio di aerei bombardieri,in particolare un solitario cheveniva chiamato Pippo.Una di queste notti l’allarme fu più lungo del solito e il capo famiglia fece alzare tutti per raggiungereun ponticello di un torrente vicinoche funzionava da rifugio.L’allarme questa volta cessò all’alba e la famiglia si avviò verso casa, nel breve percorso il ragazzinonotò un signore in bicicletta con la camicia nera, un fucile a tracolla e un sacchetto di carta in mano, si fermò meravigliato a guardarlo e chiese alla mamma chi fosse quell’uomo, lei rispose che era unfascista che passava tutte le mattine per recarsi alla casa del fascio del paese vicino.Il mattino seguente, incuriosito e attratto da una fi gura nuova per lui, il bambino si alzò presto e si mise fuori dalla porta di casa ad aspettare che il fascista passasse.Dopo una breve attesa l’uomo dalla camicia neracon la sua brillante bici arrivò, lui come incantato lo seguì con lo sguardo fi no in fondo alla strada, così fece per diversi giorni quando un mattino, il fascistarallentò la sua corsa, mise una mano nel sacchetto e gli lanciò ai piedi una pagnotta di pane bianco.Incredulo di quanto stava accadendo, il piccolo la raccolse e guardò a lungo chiedendosi che cosa fosse quel profumo che emanava.Pane non può essere si chiedeva, visto che quelloche conosceva era nero senza profumo, allora corsedalla mamma a mostrarglielo.La mamma meravigliata prese in mano la pagnotta e guardando i fi gli che stupiti seguivano la scena, disse

che quello era pane bianco e che veniva comperato solo da persone ricche perché costava troppo.Quel giorno per la famiglia fu una festa, la pagnotta fu divisa fra tutti e la mamma, il suo pezzo lo mangiò, con la polenta, come fosse una pietanza.Da quell’avvenimento passò circa un anno e tutte le mattine il fascista passava e buttava al bambino la piccola pagnotta di pane bianco.Un mattino però l’uomo dalla camicia nera non arrivò, il ragazzo aspettò a lungo ma niente, quando ad un tratto un gran vociare per le strade, gente cheurlava e correva verso la casa del fascista, era il 25 aprile 1945.Il bambino seguì il corteo e vide l’uomo dal pane bianco legato ad una gip militare e uomini che lo picchiavano trascinandolo via, il ragazzino si avvicinòguardò il suo benefattore e si mise a piangere.Uno degli uomini con il fazzoletto rosso al collo, con tenerezza si avvicinò e gli chiese se quella camicia nera fosse suo padre o suo fratello.Il bambino in preda alla disperazione, a stento riuscì a dire che quel fascista era buono perché tutte le mattine gli portava una pagnotta di pane biancoe a volte si fermava e lasciava tutto il sacchetto per la famiglia. Il partigiano, dopo quelle parole si allontanò con il pianto nel cuore.

Racconti dell’altro secolo …….……. a cura del Direttore

25 aprile 1945 - Il bambino e il fascista

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Senago - Oltre 250 persone, tra atleti, genitori esimpatizzanti, hanno riempito il palazzetto dellosport, alla festa delle due scuole, organizzata perfesteggiare il Natale. Un’iniziativa patrocinata dal Comune che ha visto il saggio delle allieve delladanza classica, guidate dalle maestre Francesca eSerena Calabrese e dal gruppo della baby danceseguite dai maestri Valery e Marco.La serata è stata allietata da esibizioni caraibiche,ballo liscio e di gruppo, babbo natale ha distribuitoregali e dolci ai piccoli partecipanti, mentre i grandihanno gustato il panettone offerto dalle scuole.

L’assorere allo Sport e T.L.Maria Grazia Deponti, presentealla manifestazione, ha avuto pa-role di elogio per la bella festa.Rivolgendosi ai giovani ha marca-to i valori dello sport, incitandoli ha proseguire con entusiasmo,sia nelle attività ginniche che inquelle dello studio, “due attività che vi aiuteranno a fi orire fi sicamente e culturalmente, dandovi una forte personalità che vi favorirà ad entrare prepa-rati nel mondo del lavoro e nella società”.

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Cos’è i l PRGF?PRGF è un’abbreviazione che tradotta significa “piastrine arricchiti con fattori di crescita”: le piastrine sono componenti del sangue che servono principalmente a riparare le ferite; Il PRGF sfrutta l’effetto riparatore delle piastrine amplificato da una centrifugazione del sangue, che viene in questo modo separato nelle sue diverse componenti, si ottiene così un concentrato di piastrine e fibrina ricco di fattori di crescita e di guarigione.IL PRGF serve a velocizzare i processi di guarigione dell’organismo e può ridurre sensibilmente il dolore nella zona della ferita chirurgica, inoltre accelera i processi di rigenerazione dei tessuti molli e dell’osso è molto utile quindi nei casi di implantologia e chirurgia orale.

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Il Comitato Buona Scuola di Se-nago, gruppo spontaneo di geni-tori ed insegnanti, ha organizza-to, nella serata del 18 febbraio,un’assemblea pubblica per spie-gare come le ripetute stagioni ditagli al personale ed alle risorsedella scuola pubblica abbianocausato una profonda sofferen-za del sistema scolastico, anche aSenago.Lo slogan della serata era “tutti devono sapere”.Purtroppo l’assemblea non è sta-ta molto partecipata: ha richia-mato non più di una quarantinadi cittadini.I membri del Comitato Buona Scuola hanno illustrato la situa-zione scolastica a livello naziona-le, regionale e locale.E’ emerso che le responsabilitàpiù gravi dello stato di abbando-no in cui versa la scuola sono daaddebitare, purtroppo, proprioal Ministero.L’Amministrazione Comunalenon può fare miracoli, conside-rando il momento fi nanziaria-mente delicato, ma, secondo il

Comitato Buona Scuola, le sceltedi politica scolastica locale hannocomunque un effetto sulle condi-zioni materiali della scuola.Per esempio, il Piano di Governo

Il Comitato Buona Scuola di Senago (Tutti devono sapere)

del Territorio, in materia di edi-lizia scolastica, secondo il Comi-tato Buona Scuola, è perlomeno discutibile. Viceversa, il Piano per il Diritto allo Studio approvato per l’anno 2013 è stato valutato dal Comitato Buona Scuola comecomplessivamente positivo, tran-ne che per le parti che riguardanola cancellazione della mediazio-ne linguistica ed il fi nanziamento alle scuole private.Il Piano è apparso come la gestione dell’esistente ed il tentativo di fer-mare il declino della scuola ma, a detta dei componenti del Comita-to Buona Scuola, forse non basta.Quest’affermazione non vuol es-sere, per il CBS, un j’accuse ver-so l’Amministrazione Comuna-le, che anzi tende a “mettere le pezze” di fronte alla progressivadismissione del sistema scuola daparte dello Stato.Il Comitato Buona Scuola ha lan-ciato delle proposte all’Ammini-strazione Comunale.

La prima riguarda la costruzionedel senso di cittadinanza e par-tecipazione di bambini e ragaz-zi. Esisteva negli anni passati unprogetto, chiamato “Crescere (a) Senago”, che aveva questo scopoe funzionava come una rete tratutti i soggetti che a Senago sioccupavano di bambini e ragazzi.Il CBS ne propone il rilancio.La seconda proposta riguardaun’azione di coordinamento perla prevenzione della dispersionescolastica.Ma sono possibili anche altreazioni che il Comune potrebbemettere in atto, con l’appoggio

di una rete, in favore di bambinie ragazzi senaghesi: il varo di unapolitica sociale per gli adolescen-ti, lo studio di interventi educa-tivi per far fronte ai fenomeni dibullismo, il graduale superamen-to del digital divide.Con queste proposte, ha affer-mato il Comitato Buona Scuola,non si intende contrastare l’Am-ministrazione Comunale, macontribuire alla salvaguardia delbene comune.

Per il Comitato Buona Scuola di Senago,Carlo Avossa e Antonio Franceschini

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Senago, 10. 02. 13 - Con la regiadell’Amministrazione Comunaledi Senago è stato organizzato ilcarnevale cittadino “in rete” conil Comune di Bollate e di Lainate,le associazioni del territorio, laComunità Pastorale, la Pro loco e l’oratorio di San Martino.

Un carnevale da favola all’insegna della solidarietàLa grande sfi lata è stata motivodi aggregazione e di allegria, siaper gli autori che per il pubblico.La bella giornata soleggiata hafavorito la partecipazione dei

Piazza Tricolore straripante perla partenza dei carri allegoricipreparati dagli oratori e dalleassociazioni, che si sono accesinelle più sfrenate fantasie per larealizzazione di carri, costumi e coreografi e meravigliose.

cittadini, che come un fi ume inpiena ha attraversato tutto ilpaese raggiungendo la piazzadel mercato dove ad attenderlivi erano le associazioni dellaPro Loco, l’Erba Matta e laConfraternita della Pentolache hanno servito, alle migliaiadi persone arrivate, leccornie

carnevalesche e diversi altri dolci da leccarsi i baffi .Un carnevale trionfale, grazie all’Amministrazione che ha saputo “fare rete” tra Comuni, oratori, associazioni e territorio, senza dimenticare la solidarietà.Va sottolineato che, grazie a chi ha dato un servizio ai cittadiniin piazza del mercato, parte del ricavato ottenuto, andrà in aiutoal progetto comunale “Dignità e Lavoro” in favore dei lavoratoriin diffi coltà e parte verrà dato agli oratori.

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Il Comune di Senago recupera 282.000 euroPiù volte abbiamo scritto che nel comune di Senagovi è una concreta fattibilità di poter reperire soldi, ma che bisognava avere la capacità di farlo, dagli ultimi risultati sembra che qualcosa si stia muovendo.

All’assessore Campagner abbiamo chiesto comesono stati risparmiati e recuperati questi soldi.105,000,00 - risparmio sul nuovo appalto per la raccolta e smaltimento dei rifi uti.In concerto con l’uffi cio Servizi Territoriali e la ditta appaltatrice delservizio di igiene urbana“San Germano srl”si è

rivisto l’appalto precedente cercando di realizzare una maggiore razionalizzazione e ottimizzazione dei costi con le seguenti modifi che: Art. 24 “Raccolta e trasporto della frazione umida”: riduzione del canone mensile pari ad euro 666,67; Art. 29“Raccolta porta a porta scarto vegetale”: modifi ca della frequenza della raccolta (mensile da dicembre a marzo, quindicinale nel restante periodo), con una riduzione del canone mensile pari ad euro 3.771,95; Art. 37 “Servizio Neve”: stralcio totale del canone mensile pari ad euro 270,11; Art. 38 Servizi vari: pulizia di una fontana (piazza Tricolore), con una riduzione del canone mensile pari ad euro 97,29; lavaggio e sanifi cazione di un servizio igienico pubblico (piazza A. Moro), con una riduzione del canone mensile pari ad euro 451,73. Le predette variantihanno determinato una riduzione complessiva del canone mensile pari ad euro 5.257,74, a partire dalla fatturazione del mese di gennaio.

E’ stata, inoltre, defi nita conla ditta appaltatrice, perl’anno 2013, una riduzionedel costo di smaltimentodell’umido, da euro 120,00/ton ad euro 110,00/ton,con una riduzione di euro22.000,00, sul costo di se-lezione carta/plastica.144.000,00 recuperati dal-l’evasione per il mancato pagamento della TARSU, 33.000,00 per il 2013 nuo-vi importi a ruolo, pagare tutti per pagare meno.2008/2012 è il periodo preso in esame, tre mesi diverifi che iniziate alla fi ne dello scorso settembre chehanno visto gli agenti della Polizia Locale visitare leaziende del territorio per effettuare una mappaturacerta che ha fornito una scrematura delle cessateattività e l’inserimento di nuove attività.435 le attività produttive controllate. 384 in regolacon il pagamento della TARSU, 43 quelle risultatemorose.282.000 euro, un bel recupero, ma dove andranno afi nire questi soldi?L’assessore Campagner asserisce che serviranno percontenere i costi del servizio, effetto che avverràanche qualora venga applicata la TARES, la nuovatassa che oltre alla Tarsu comprenderà il servizio diilluminazione pubblica e la manutenzione stradale.E’ in itinere anche l’emissione delle sanzioni a ca-rico dell’Operatore per mancati servizi, anch’essiserviranno a ridurre il costo del servizio, una gestioneattenta e non distratta su servizio importante per lacomunità.

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Via Mazzini, un altro angolo di storia locale che cambiaDa anni Senago sta cambiando volto, infatti dall’inizio degli anni ’70/’80, le storiche otto-centesche corti di ringhiera, ini-ziarono ad esse-re abbattute perfar spazio a nuo-ve e più moder-ne costruzioni.La ruspa è ar-rivata anche in via Mazzini civi-co 8/10: la vec-chia corte del “Campanàt” se ne va per lasciare il posto ad un nuo-vo edifi cio che prevede un’edilizia destinata alle at-tività commerciali, abitative, terziarie ed alberghie-re. Un tempo qui vi era il negozio del macellaio, mentre all’interno della corte vi era il gioco dellebocce, sostituito successivamente da un piccolocinema all’aperto.Proseguendo poco più avanti, alla fi ne di via Mazzini angolo via Varese, la zona che ospita il ristorante

Apocalisse, (edifi cio di piacevole e singolare esteti-ca, da sempre alle dipendenze dei Conti Borromeoproprietari della vicina Villa), verrà mantenuto allo stato attuale. Decenni fa ospitava il negozio deldroghiere. In verità la ruspa in via Mazzini era già arrivata alla fi ne degli anni ‘90, quando era stata ab-battuta la corte “Lodrini”, e la vicina corte del “Fat-tore”. Quest’ultima si trovava in realtà già in piazzaMatteotti e comprendeva anche la Villa Simonetta,abitata da Carlo Malerba fattore dei Borromeo.

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L’area comunale di via Martinelli e via Santi, stadiventando sede permanente dei nomadi che hanno

Permanenza prolungata di nomadi a Senago…

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La festa di San Giuseppe, patrono del quartiere,organizzata dall’Associazione Socio CulturaleMascagni, è entrata stabilmente nella tradizione edè una ricorrenza che ogni anno vede sempre più uncrescente numero di partecipanti, sia del quartiereche da tutta Senago.Quest’anno, nonostante il tempo invernale conpioggia e vento, il programma è stato rispettato: lamanifestazione ha visto infatti un bellissimo concerto,la S. Messa per onorare San Giuseppe e tantissimealtre belle cose. Molto apprezzato il famoso risotto“cunt i oss buss” preparato dalla confraternita: i 150commensali, hanno applaudito i cuochi!Il ricavato della giornata è andato in benefi cenza,parte al progetto “Dignità e lavoro” del comunein collaborazione con l’Associazione Alberio peri voucher lavoro, parte all’UTL e all’AssociazioneCulturale Mascagni.

Tradizionale festa di San Giuseppe al Mascagni

trovato a Senago un clima favorevole.I cittadini si lamentano e hanno paura, perché sanno che la permanenza prolungata di queste persone fa aumentare i furti nelle abitazioni!Esistono dei regolamenti, controlli e verifi che, a Senago questo viene fatto rispettare?Va sottolineato che a memoria d’uomo, a Senago non si ricorda un’occupazione di suolo pubblicocosì prolungato come attualmente sta avvenendonell’area a fi anco al cimitero e centro sportivo.A Senago un campo nomadi già lo abbiamo e credo che non sia un fi ore all’occhiello, né per noi né per loro. Quindi… fermiamoci lì!

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Sabato 23 marzo 2013 in una cornice di sostenitori, compagni ed amici di partito, la giovane parlamentare del PD è venuta a Senago per un aperitivo di ringraziamento per la sua elezione.Lia ha 30 anni, nata e cresciuta a Milano, ha conseguito un Master in Economia alla SOAS di Londra ed un Dottorato in Economia dello sviluppo all’Università di Pavia.Ha lavorato in Mozambico per il governo comeeconomista, attualmente lavora all’Istituto per gli Studidi Politica Internazionale di Milano, insegna inoltrepolitiche per lo sviluppo all’Università di Pavia.Una giovane che si richiama al pensiero ed all’opera di Giacomo Matteotti, martire dell’antifascismo; unagiovane che intende divulgare gli ideali di democrazia e l’affermazione dei principi del socialismo democratico,mediante l’attività sociale e attraverso iniziative di studio e ricerca per la promozione della formazione politica dei cittadini.Alla giovane e preparata deputata vanno gli auguri di buon lavoro politico-amministrativo di tutti i compagni di partito e di coloro che hanno contribuito per la sua elezione.

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Agente generale TRILLINI PAOLO

L’on. Lia Quartapelle incontra amici e sostenitori senaghesi

Destano un po’ di preoccupazione i dati emersi dopo icontrolli fatti sull’effi cienza ed il risparmio energeticodelle caldaie effettuato lo scorso anno dalla provincia diMilano. A Senago i tecnici hanno verifi cato un campionedi 304 impianti, 300 a metano e i rimanenti 4 a gasolio.81 sono risultati a norma, mentre 111 erano sprovvistidi una documentazione completa. Ben 97 sono i casi di anomalia di medio livello, 15 caldaie di anomalie gravi.

Senago…controlli caldaie, tanti fuori regola

Un gruppo del circolo di Senago appartenenteal Partito Democratico con la deputata LiaQuartapelle il giorno dell’aperitivo.La bella giornata è stata organizzata dalSegretario politico Luca Palazzolo.

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“Adorabile Pietro... come tenerevivo il ricordo di un grande amico?Le tue iniziative, dove ti hannoevisto parte in causa ed attivo, per il bene della gente...credi che ognuno di noi, possa contribuire a fare qualcosa per la

società, per il prossimo, per l’amico, per il conoscente... cosa e come non ha importanza, ma credere sempre inquello che facciamo, farlo bene e con grande amore.Instancabile pieno di iniziativa, ripetevi che ognunoadi noi vive la propria vita in base ad esperienze tristi o gioiose, sottolineavi l’importanza di non perdere l’io come persona, l’obiettivo di noi stessi, il diritto di essere felici. Se abbiamo la consapevolezza di capire perchè ci accadono o viviamo in un determinato modo, possiamofare la differenza. L’amore deve essere sempre dentrodi noi, la parola magica per una vita all’insegna di una crescita spirituale, per una dimensione di benessere. E’ solo amandoci, volendoci bene eiirispettandoci, riusciamo a capire e a dare agli altri.L’associazione L’Anello Mancante che hai costituitotrasmette questo grande amore a chi ha bisognodi essere ascoltato. Un grande amico che sapevarincuorare e incoraggiare a ridare un senso alla vitacon una parola, una frase o una battutina spiritosa.Con grande affetto farai sempre parte di noi.ii

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Pietro Fumarola nel ricordo dei compagni dell’Anello Mancante

…………....Noi dell’Anello Mancante lo vogliamo!vogliamo continuare ad essere allievi della vita per ca-pire che siamo qui non per affermare noi stessi ma,per conoscerci, accettarci, amarci e, attraverso questoesprimere il meglio di noi, quel meglio che Piero hasaputo esprimere in modo eccelso e ne è stato l’esem-pio. Un esempio titanico. Certo, la partenza di Pieroci ha lasciato un po’ orfani ma, come dei fi gli diligen-ti vogliamo continuare la sua opera certi che Lui si èsolo spostato nella “stanza a fi anco “ continuando ilsuo impegno su altri Piani e altre Dimensioni. Com-prendendo che ci attiriamo gli eventi non per soffrireo gioire ma, semplicemente perché ci sono utili perpoter fare un salto evolutivo dobbiamo veramentecapire che: Siamo su questa Terra per l’evoluzioneSiamo su questa Terra per evolverci Siamo su questaTerra per lasciarla migliore di come l’abbiamo trovatae, se partiamo da questo tutto il nostro modo di vive-re si modifi ca. Superare le diffi coltà è faticoso perchévorremmo una vita piana, serena e senza diffi coltà.Quando però abbiamo superato una diffi coltà o unasofferenza ne siamo fi eri, ed è giusto che sia così perchèabbiamo tirato fuori quella parte di noi che altrimentinon avremmo neppure conosciuto. I componenti dell’ Anello Mancante vogliono acquisire completamentequesta Consapevolezza ed è per questo che si trovanotutti i mercoledì dalle h 21 alle h. 23 presso la Casa del-le Associazioni in via Risorgimento, n. 47 Senago (MI)Contatti: Donatella 3398961360 - Maria 3334801180 ass.anellomancante@libero.it

Ciao Pietro noi dell’Anello Mancante sappia-mo che TU continui ad esistere abbracciandotutti con il tuo cuore perché come dicevi “il se-greto dell’essere felici sta nell’Amore, si l’Amo-re è la soluzione di ogni problema; AMA, anchequando c’è chi non ti ama perché solo insegnando adamare che saremo amati!

Mi presento a tutti voi cari cittadini ecittadine mi chiamo Claudio Saccani e sono il Segretario e Coordinatore dellaProv. di Milano oltre ad essere Respon-sabile Nazionale del Dipartimento peri Diritti e la Difesa degli animali peril Movimento politico Fronte Verde- Ecologisti Indipendenti sito nazionale:www.fronteverde.net.Vi scrivo per presentare in modo detta-gliato il Nostro Partito e indicarvi i puntifondamentali del programma. Tutto ilcontenuto lo potete trovare sul sito poc’anzi citato. Fronte Verde propone una società in cui il nostroambiente e le sue basi vitali possano essere tutelate,garantendo al contempo la giustizia sociale, econo-mica e politica.Vuole costruire un’ “alternativa ecologica” di vita,per una società che deve vedere l’unione e la convi-venza tra natura e l’umanità.Crede e vuole un Paese che guarda alle fonti rinno-vabili come una grande risorsa per uscire dalla crisie non come un’alternativa, vedi Irlanda.Fronte Verde continua sostenere il Referendum chedisse NO al nucleare perchè comporta troppi pro-blemi: dalla sicurezza allo smaltimento delle scorie(a Napoli non sono stati in grado di smaltire i rifi u-p gti normali fi guriamoci quelli tossici!g q ), il Movimentopropone un investimento pubblico in pannelli solari,fotovoltaici da installare sui tetti degli edifi ci pubblicie un forte incentivo per le proprietà private. Proponiamo l’inserimento nell’ordinamento scola-stico italiano fi no all’università di una nuova mate-ria di insegnamento “Educazione Ambientale” cheavvalendosi di testi specifi ci possa far comprenderealle giovani generazioni i temi delle fonti rinnovabi-

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CLAUDIO SACCANI - Creare una sezione del Fronte Verde a Senago li e il loro corretto funzionamento.Fronte Verde si oppone agli OGMpp g a cau-sa dei rischi imprevedibili sulla salute,inoltre esse rischiano di concentrare lerisorse alimentari nelle mani di pochemultinazionali.Per la piaga della disoccupazione Fron-te Verde chiede un nuovo patto socialepda realizzarsi tramite un salario minimod’Inserimento Sociale da corrisponderead un giovane maggiorenne per i primi 5 anni per aiutarlo a trovare un lavoro

e non tenerlo a carico dei genitori, impegnandolo però in lavori socialmente utili come la riforestazio-ne, la sistemazione idrogeologica del territorio, l’a-iuto ai disabili e agli anziani. Per la Famiglia Fronte Verde propone la detassazio-ne completa per le famiglie monoreddito, assegnifamigliari di E 250 per il primo fi glio e E 200 per i successivi, riconoscimento economico per l’alto va-plore sociale delle casalinghe.gIl Nostro Movimento è per la tutela del Made in Italy.Siamo per un Europa delle Patrie e dei Popoli e nonp p pdelle Banche,in difesa del Nostro Paese che nonpuò e non deve essere standardizzato, un Europa che esalta le diversità e le tradizioni di ogni Popolo perchè proprio questa diversità ha dato grandi De-mocrazie.A tutti gli Amici che condividono quanto qui esposto possono organizzarsi nel proprio Comune per creare una sezione di Fronte Verde, basta contattarmi alla se-guente email: claudiosaccani71@gmail.comSe condividi un’idea ,fai nascere un’azione, se condi-vidi un’azione, fai nascere un risultato, se credi che Fronte Verde sia la tua casa politica unisciti a noi!

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N

La storia inizia negli anni 80/90, quando l’area sud(agricola ex Tosi), viene acquisita dalla società costrut-trice Alpina s.p.a.In quell’epoca il Comune di Senago era governato dauna giunta formata da comunisti e socialisti che voleva-no mantenere Senago un’isola felice e pensavano addi-rittura di creare un centro urbano con delle mura verdi edi mantenere l’area sud come un patrimonio illibato dalasciare alle nuove generazioni.Di parere contrario erano i proprietari del terreno cheda subito iniziarono ad inoltrare al Comune richieste diedifi cabilità del terreno, richieste sempre respinte.Nel 1991, l’Alpina s.p.a. costruzioni ritorna alla carica e presenta al comune un progetto per la realizzazione di abitazioni per circa 4.000 persone (Senago 2).L’opposizione si oppone con una petizione fi rmatadai gruppi consiliari: la prima fi rmataria e coordina-trice del fronte del NO Marisa Benaja del gruppo deiVerdi, viene affi ancata con determinazione dal grupposocialista al completo, 2 del P.D.S., e due della D.C. delgruppo di maggioranza.1995/2004, Senago, sempre guidato dal centro sini-stra, riesce a mantenere l’area sud indenne, addirittu-ra sembra che possa essere inserita in parte nel Parcodelle Groane.2005, cambia il sindaco ma le forse politiche rimango-no sempre quelle.2007 torna all’attacco la società costruttrice Alpinas.p.a., che chiede la possibilità di costruire un CrashTest nella sua proprietà (area sud ex agricola Tosi).Le opposizioni si mobilitano: F.I.; A.N.; La Farfalla e laLega Nord, sono per il NO.La maggioranza formata da: Insieme per Senago; De-mocratici di Sinistra, Democratici per Senago, Rifon-dazione Comunista; La Margherita e Italia dei Valori,che, dimenticando la promessa di salvaguardare l’area sud come patrimonio verde per i propri fi gli, danno il benestare alla realizzazione del Crash Test.2009, dopo 60 anni Senago è governato dal PDL, Lega,

Area sud di Senago: da patrimonio per i nostri gli a business per…

La Farfalla, Alleanza per Senago e UDC, nel breve pe-riodo di governo scoppia il caso vasche di laminazione!In consiglio comunale, all’unanimità si vota contro levasche, nascono comitati, ma di concreto, come un ri-corso alla delibera Regionale che decreta le vasche aSenago…il ricorso NON SI FA!Nel frattempo chi spunta? Di nuovo l’Alpina s.p.a.!2013, all’insaputa del Sindaco, una trivellatrice sta per-forando il terreno in via De Gasperi all’altezza dellarotatoria, accorrono i vigili urbani e chiedono agli ope-ratori che cosa stiano facendo, la risposta è stata chela società Eurogeo srl, con sede a Paderno Dugnano, èstata autorizzata dalla società Alpina s.p.a. ad entrarenella sua proprietaria per effettuare dei carotaggi alfi ne di accertare l’idoneità dell’area per la realizzazio-ne delle vasche di laminazione per le piene del fi umeSeveso, analisi che è stata commissionata dall’Aipo,agenzia interregionale per il fi ume Po.La domanda: come è possibile che tutti si permettonodi fare quello che vogliono a Senago?La risposta: la sudditanza locale nei confronti dei capi politici sovracomunali e verso i soliti NUMI…, veri padroni del territorio, ignoti ai più.

Marzo 2013 - Senago via De Gasperi, la trivella che sta eseguendo l’operazione di carotaggio.

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ViViViViViViiVViVViViViViViViViViViViViViViVVVVVVVVVVVV aaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaa RRRRRRRReeReeeeRRReeeRRRRRReeRRReeRRReeeRReReR pppppupupupuupuppuuppuuuup bbbbbbbbbbbbliliiiliccacaaacccc ,, 282282 --- SSSenenennagagagagagagooo ((M(M(M( I)I)) -- TTTTTeelele . 0020202.99.99.9.999 8888888888 4.444.4.483333838388

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La ProfeziaArriviamo ad oggi, a distanza di circa otto anni, da quando cioè Buttefl y

scrisse su questa rivista la storia degli ultimi vent’annidi vita politica senaghese.

“Il cigno del lago di Aere Sano” Nella fantasia dello scrittore, aveva fatto apparireSenago come un lago rosso, sporco, pieno di ratti,rifi uti e schiume inquinanti.In realtà egli stesso più volte si era chiesto il perchéabbia avuto quella fantasia.Oggi pensa che, forse inconsciamente, quell’ideadel lago non fosse stata altro che il triste presagiodelle vasche, che poi sarebbero realmente arrivatea Senago.

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Nel 2006, su questa Rivista è stata scritta la storia politico-amministrativa degli ultimi vent’anni di Senago.Il narratore, che chiamava Senago con il nome medioevale “Aere sano”, trasformava i protagonisti nelle vesti divolatili e rappresentava il paese come se fosse un lago dall’acqua sporca: forse inconsciamente avvertiva il triste presagio dell’arrivo delle vasche di laminazione nella nostra città per colpa di una politica debole.Infatti solo successivamente siamo venuti a conoscenzache in quello stesso anno, la Regione Lombardia con una delibera del 16 maggio n° VIII/166 relativamente all’ambito ATEg16, decretava che nella cava di via Brodolini, vi era la possibilità di realizzare delle vasche per raccogliere le esondazioni del fi ume Seveso.

La profezia di Butte y … Le vasche a Senago

A quel tempo il comune era rappresentato dalle “Sette note musicali” guidate dall’Usignolo, masembra che di tale situazione avvenuta a livello sovra-comunale, loro ne fossero all’oscuro.

Nel 2009, salì al governo di “Aere Sano” la ReginaFarfalla. Dopo pochi mesi, in una riunione per lastesura del Piano di Governo del Territorio, il suovice parlò di vasche, che la regione Lombardiaavrebbe avuto intenzione di realizzare a Senago.

Buttefl y, che era presente allariunione, dopo averne saputo di più,fece scendere in campo l’Araldo cheinformò tutta la cittadinanza.Un vociare politichese invase il paese, nacquero comitati anti

vasche, ma un atto semplice e concreto come un ricorso legale non venne fatto!Va sottolineato che Buttefl y, quando era con laRegina Farfalla, si era battuto al fi ne di presentareun ricorso contro la delibera regionale, ma tutti,sia di destra che di sinistra, rispondevano: “…tanto sarebbe inutile”, oppure: “… non esistonodocumenti certi e perciò non si può fare nessunaazione legale”. Ma Buttefl y sosteneva che un ricorsogiuridico sarebbe stato un’azione politicamenteforte ed un atto legale determinante e trasparente, in grado di verifi care se fra i nostri politici vi era lacapacità di superare la sudditanza che li attanaglia.

Senago, 2006 - La storia del Cigno del lago di Senago.

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l’avversario al suolo attraverso tecniche di proiezione. Unavolta a terra si costringe l’avversario alla resa utilizzando tecniche di immobilizzazione e leve articolari”. Il maestro Rao, allievo di Andrea Baggio dell’Accademia Milanimal,prima scuola di BJJ a Milano, insegna attualmente Karate e Bjj presso il centro In Action.Qui i praticanti hanno l’opportunità di allenarsi nelle due discipline, approfondendo i vari aspetti della difesa personale.“Sto facendo crescere un gruppo di giovani lottatori che si allenano costantemente tre volte a settimana; una delle tre è dedicata solo allo sparring (lotta). Queste due vittoriesono la conferma che possiamo continuare su questa stradae che avremo altri buoni risultati. Lara e Pasquale sono un buon esempio di come gli adolescenti impegnano il lorotempo libero in maniera sana e costruttiva attraverso la disciplina e lo sport” conclude il maestro Rao.Chiunque si voglia avvicinare a queste due arti marziali può quindi trovare il maestro Rao e i suoi allievi presso il centro In Action di Paderno Dugnano, di via Magretti 15, negli orari delle lezioni, qui potrà fare liberamente una prova.Tutto lo staff In Action si congratula con Lara e Pasquale e con il Maestro Rao e augura loro una lunga carriera agonistica!

JIO - JUNIOR ITALIAN OPEN 2013Domenica 10 Febbraio presso il Palazzetto dello sport “Toniolo Ilario” di Parma si è svolto il 1^ Campionato Italiano di Jiu Jitsu Brasiliano categoria under 18 della UIJ(Unione Italiana Jiu Jitsu) riconosciuta dalla FederazioneInternazionale IBJJF.Alla competizione hanno partecipato un centinaio di ragazzi provenienti da tutta Italia, che si sono cimentatinelle varie categorie di peso e di età, affrontando incontri della durata di 4 min ciascuno.Sul tatami si sono presentati due giovani atleti dell’Accademia MAKAJI TEAM di Paderno Dugnano(Palestra In Action): Lara Libergolis, 14 anni, e Pasquale Guerra, 15, entrambi praticanti Karate e lottatori di Bjj. Si sono aggiudicati rispettivamente il 1^ e il 2^ posto. Il loro intenso lavoro e i loro sacrifi ci sono stati premiati con Oro e Argento! Facciamo loro i nostri complimenti!

Oro e argento a due giovani padernesi per il primo campionato italiano di Jiu Jitsu

È grande la soddisfazione del maestro Fabrizio Rao, praticante di karate dal 1978 e da otto anni lottatore di BJJ: “Nonostante fosse la loro prima competizione, ero sicurodei miei allievi. In questi mesi ho cercato di trasmettereloro grinta, sicurezza e autostima. Le arti marziali, in particolare il Jiu Jitsu insegna come suo fondamento cheuna persona piccola e debole può difendersi con successo da un assalitore più forte e pesante.A differenza del karate, che si svolge prevalentemente in piedi, il Jiu Jitsu ha come scopo quello di portare

Il maestro Fabrizio Rao con gli allievi Lara Libergiolis e Pasquale Guerra

Lara Libergolis e Pasquale Guerrasul podio per il primo e secondo posto

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Lasciamo da parte i vecchi rancori e dimostriamo ai cittadini di Senago d’essere in grado di rappresentarli.

Nel corso del mio, seppur ancor breve, percorso diformazione mi è più volte capitato di soffermarmi sul signifi cato del termine “buon amministratore”,e la fi gura che nella mia mente si è venuta a deli-neare è quella di un cittadino fra i molti, una per-sona la cui onestà ed il cui candore non possano es-sere messi in discussione, il primo chiamato a dare il buon esempio, dimostrando, mediante la propriacondotta, lealtà, correttezza e incorruttibilità, retti-tudine, altruismo, professionalità, profonda curiosi-tà, attitudine ad informarsi, ad approfondire tuttele questioni sulle quali deve esprimere la propriaopinione e, in particolar modo, in merito cui si ap-presta a decidere in nome e per conto della collet-tività che rappresenta, domandandosi in continua-zione se ciò che, con il proprio assenso o diniego, sta contribuendo ad attuare, o negare, corrisponda o meno al bene comune e, quindi, all’interesse dei propri concittadini.L’amministratore, sia esso locale, nazionale o comu-nitario, deve esserein grado di mettereda parte quelli chepossono essere i pro-pri interessi perso-nali o, ancora, quelliche rappresentanoun benefi cio per unristretto gruppo dipersone (le cosiddet-te lobby), a scapitoinvece dei più.Ancora, chi è chiamato a ricoprire pubblici incarichideve essere una persona in grado di pensare ed agi-re a 360°, andando oltre quelle che possono esserele proprie convinzioni, risultato di un certo tipo di formazione ed educazione, chiedendosi sempre seciò rappresenta realmente il bene comune; un indi-viduo, quindi, in grado di mettere se stesso ed il pro-prio bagaglio culturale sempre in discussione, poiché ciò è indispensabile quando si sceglie di porsi al ser-vizio di una pluralità di persone e perseguire il bene collettivo. Detto questo, non voglio credere che questa sia una visione utopica ed irrealizzabile, specie in unaComunità locale così ristretta, come è quella in cui abitiamo; tuttavia, con profondo rammarico, dalloscorso 7 giugno, data in cui il Consiglio Comunale di Senago si è insediato ed io ne sono stata nominata Presidente, ho avuto modo di rendermi conto del-le problematiche con le quali un amministratore è chiamato a confrontarsi ogni giorno.Ebbene, chi legge penserà che mi stia riferendo alla profonda crisi che l’Italia sta vivendo, all’economiache non riparte e che sembra sempre più lontana dal poterlo fare, quindi, al profondo disagio di tuttequelle persone che, giorno dopo giorno, rimangonosenza un lavoro, di tutte quelle madri e quei padri che non sanno dove trovare le risorse per reperirei beni di prima necessità per i propri fi gli, oppure, dei giovani senza un’occupazione che, privati dellasperanza di poter costruire qualcosa nel Paese in cuisono nati e cresciuti e in cui auspicavano di vedersi

realizzati e appagati, de-vono continuare a dipen-dere dai propri genitori, accontentarsi di occupa-zioni non rispettose dei sacrifi ci fatti per portare a termine il proprio per-corso di studio ed accettare di essere sottopagati ericattati dal proprio datore di lavoro perché “o ti accontenti di questo o io ne trovo centinaia disposti a farlo al tuo posto”, o, ancora, delle persone che,dopo aver lavorato una vita, oggi si ritrovano conpensioni da fame o, addirittura, senza alcun tratta-mento pensionistico; penserete che mi stia riferen-do alla situazione sociale dell’Italia, che corrispondeesattamente alle profonde diffi coltà in cui si trovanomoltissimi cittadini senaghesi che, quotidianamente,si rivolgono al Sindaco ed ai Servizi sociali del nostroComune, oppure che, in silenzio, cercano di trovareuna soluzione ai loro problemi, perché non trovanoquella forza necessaria per chiedere aiuto.Orbene, paradossalmente, non è così, le “diffi coltà”con le quali, come Presidente del Consiglio Comu-nale, mi sono dovuta scontrare sono legate ai solitivecchi rancori, alle reciproche condanne e accuse, a ciò che spesso ho sentito defi nire dagli attualiattori della politica senaghese “gli errori ed i torti altrui del passato ”, a dissidi, troppo grandi e lon-tani dall’essere appianati, alle diversità di vedute,a qualche personalismo di troppo, condotte questeche non hanno fatto che paralizzare l’azione ammi-nistrativa, hanno sottratto, e tutt’oggi distolgono,tante energie che potrebbero essere invece convo-gliate in un’attiva collaborazione, fi nalizzata al pro-gettare insieme, all’essere propositivi e costruttivi, atrovare soluzioni ai problemi dell’amministrazionee della cittadinanza.Sicuramente riconosco e do atto che questa auspi-cata collaborazione ha iniziato a concretizzarsi con ilavori del Gruppo di lavoro costituito da Sindaco percontrastare il progetto di realizzazione delle vaschedi laminazione nel territorio di Senago, composto,tra gli altri, da un rappresentante di ogni forza po-litica presente in Consiglio comunale, ove il buonsenso e l’obiettivo comune stanno dominando, alfi ne di raggiungere lo scopo condiviso da tutti: ilbene per la Comunità che rappresentiamo.Da qui, dunque il mio appello e il mio auspicio: chele forze politiche senaghesi abbandonino defi niti-vamente quelle condotte personalistiche, rancorosee legate al passato che tanto hanno fatto male allaPolitica e che da essa allontanano i cittadini, perchénon rappresentano e non curano in alcun modo gliinteressi di questi ultimi, coloro di cui noi dovrem-mo essere i candidi portavoce.La cittadinanza si aspetta, ha l’urgenza, la necessitàe il diritto di avere risposte e azioni concrete da par-te dei suoi amministratori ma ciò può concretizzarsisolo se questi trovano un punto d’incontro e guar-dano avanti; seppur nel nostro piccolo, noi tutti, didestra, centro e sinistra, rappresentanti dei cittadinidi Senago, dimostriamoci in grado di farlo.

Claudia Bassoli Presidente del Consiglio Comunale di Senago

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La storia politica repubblicana di Senago, peracclamazione popolare, nasce con un sindaco diorientamento di centro destra, ma successivamentedal 1946/47 dalle urne è sempre emerso un sindacodi sinistra per ben oltre 60 anni.Quindi Senago è sempre stata ritenuta unaroccaforte rossa. Con la crescita del numerodegli abitanti ed il fenomeno dell’immigrazione,proveniente in maggior parte dalla grande città, haportato nel nostro piccolo paese un cambiamentodel colore politico. L’analisi del voto degli ultimi 8 anni a Senago.2006 - Elezioni politiche nazionali, aventi diritto16.095 cittadini, alle urne in 14.217 pari all’ 88,33%.Centro destra voti 6.751 - Centro sinistra voti 4.729- piccoli partiti il resto. 2008 - Elezioni politiche nazionali, avente diritto16.215 cittadini, votanti 13.893 pari all’85,69%.Centrodestra 7.745, centro sinistra 5.329 i rimanentivoti partiti minori e varie.

Qualcuno pensa che è arrivato il tempo di cambiare.Il comune di Senago è guidato da ormai 60 anni daun sindaco di centrosinistra, ma nell’aria si avverteche i cittadini vogliono qualcosa di nuovo.2009 - elezioni comunali, l’esito delle urne, per la prima volta nella storia politica di Senago, dà la vittoria ad un sindaco di centrodestra.L’avventura dura poco meno di due anni poi siritorna al voto ed ecco che si ricomincia a respirare aria rossa.2013 - elezioni nazionali, cittadini con diritto di voto 16.427, vanno alle urne in 13.071 pari al 79,57%.Centro destra 4.578 - centro sinistra 3.795 - almovimento 5 stelle 2.775 voti. Se calcoliamo il voto al movimento 5 stelle una protesta senza un orientamento politico e il voto a Monti comprende Casini e Fini, certamentenon possiamo considerarlo di centrosinistra,constatiamo che nonostante tutto i cittadini di Senago continuano a guardare verso il centrodestra.

L’orientamento politico dei cittadini senaghesi degli ultimi 7 anni

Senago da roccaforte rossa a paese di centro che guarda verso destra.

9 e10 aprile 2006 i primi sette partiti

voti 3.992 voti 3.510 voti 1.439 voti 1.154 voti 648 voti 371 Voti 366

28,79% 25,32% 10,38% 8,32% 4,67% 2,68% 2,64%

13 e14 aprile 2008 i primi sette partiti

voti 4.681 voti 4.158 voti 2.350 voti 670 voti 501 voti 432 voti 282

34,60 30,74% 17,37% 4,95% 3,70% 3,19% 2,08

24 e 25 febbraio 2013 i primi sette partiti

voti 3.332 voti 2.775 voti 2.435 voti 1.197 voti 946 voti 257 voti 206

28,43% 23,68% 20,77% 10,21% 8,07% 2,19% 1,76%

Da quando ho messo la testa dentro l’aula del Consiglio Comunale, ho avuto la netta impressione, netta,che qualcosa non funzioni, come se un ingranaggio non girasse.

Mi sono sempre immaginato che il Consiglio Comunale fosse formato da persone responsabili,che tenessero conto che la perdita di tempo nonsi potesse istituzionalizzare, soprattutto tenendoconto che quel tempo è pagato, con i gettoni di presenza e stipendi, dai cittadini.Assistiamo invece ad un enorme spreco di tempo per interrogazioni/interpellanze e comunicazioni “stravaganti” ed inutili, un costo per la collettività,accettato da tutti in barba al buon senso. Un esempio di interrogazione ed interpellanza ‘perditempo’ fatta più volte, in modo bipartisan è la seguente: “Problema della deiezione dei cani”.

L’argomento rappresenta uno dei temi più “spinosi” della pacifi ca convivenza tra i cittadini, perché è chiaro che, chi non raccoglie le deiezioni del propriocane arreca danno a tutti.L’obbligo di raccogliere le deiezioni del cane è stato accolto da tempo nella legislazione del nostroPaese, grazie a numerose ordinanze del Ministero della Salute in materia di gestione dei cani. L’ultimo provvedimento in ordine cronologico, attualmentein vigore, è costituito dall’Ordinanza del Ministerodel Lavoro, della Salute e delle Politiche Sociali del 3 marzo 2009, pubblicata sulla Gazzetta Uffi ciale, Serie Generale n. 68 del 23 marzo 2009, che fra le altre cose fa l’obbligo a chiunque conduca il cane in ambito urbano raccoglierne le feci e avere con sé strumenti idonei alla raccolta delle stesse.Quindi la raccolta delle feci non è solamente un dovere civico ed un’espressione del buon senso, marappresenta un vero e proprio obbligo giuridico imposto a tutti i cittadini che a qualunque titolo conducano a spasso un cane.La stessa ordinanza indica dove, come, quando il cane deve essere munito di regolare guinzaglio e museruola.Detto questo occorre rimarcare che il problema, peraltro, va ben al di là di quello delle deiezionicanine, investe quello assai più ampio della mancanzadi senso civico delle persone.

“Vandalismo e immondizia nell’ambiente”.

Basta andare in giro nei prati, il giorno dopo che è passato l’operatore ecologico, per vedere cartaccia, rifi uti commestibili, lattine, bottiglie intere e rotte, vandalismi, distruzione di giochi dedicati ai fanciulli e di arredi urbani ed in alcuni casi anche preservativi o passeggiare lungo i corsi d’acqua o le strade che sono intorno a Senago per vedere discariche di eternit, plastica, sacchi di rifi uti etc, per non parlare dopo una nevicata, quando le ordinanze e le raccomandazioni, riportate dal piano neve predisposto per la prima volta dal comune, per lo sgombero delle neve, davanti alle abitazioni, esercizi commerciali e artigianali, vengono regolarmente ignorate obbligando i pedoni a camminare lungo le strade mettendo in serio pericolo la propria incolumità.

“Casa della Salute”.

Credo che sarebbe più utile per i cittadini se i consiglieri comunali rivolgessero la loro attenzionea cose ben più serie come: La grande incompiuta purtroppo su di essa nessuna interrogazione ointerpellanza, eppure è una cosa importantissima,anche perché abbiamo un luogo gestito dall’ASL,in via Monte Grappa, che non riesco a capacitarmicome l’uffi cio di igiene non l’abbia già chiuso.Ci rimane quello privato in P.za A. Moro con spaziangusti dove si è costretti anche ad aspettare fuori enon credo che sia piacevole, specialmente d’inverno,per una persona anziana.E’ mia convinzione che questi siano alcuni dei punti che il Consiglio Comunale dovrebbe affrontare, invece di perder tempo in cose frivole, solo per un esposizione mediatica, per pochi minuti di celebrità o peggio ancore per fare ostruzionismo ad ogni costo, fregandosi dei veri problemi della gente. Molte sono le cose che ci sono da fare nella nostra cittadina, ma in Consiglio Comunale non se ne parla.

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La salute pubblica a Senago di… Carlo Cella

Sig. Direttore, vorrei fare presen-te che il nostro condominio sito in via Pirandello 11 a Senago, è stato costruito molti anni prima

che il Comune rendesse la stessavia a senso unico.Per la decisione del senso unico nulla da dire, ma il fatto sta chei box del caseggiato sono posti aridosso della strada nel senso dimarcia contrario al senso unico.Quindi per poter entrare nei box siamo costretti a farlo contro sen-so, o facendo manovre in stradae visto che siamo a ridosso dell’entrata di via Montale, esiste ilgrave pericolo d’incidenti, tenen-do conto anche che per entraresiamo costretti a fare marcia in-dietro.

Noi chiediamo all’Amministrazio-ne Comunale di poter intervenireaffi nché possa risolvere il nostro grave problema.Distinti saluti. Arcerito Giuseppe

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Via A. Volta, 48 • SENAGO (MI) Tel. 02.99058703 E-mail: studio.mivo@libero.it

A nord della via Cavour vi è una zona che confi na con la cava Ma-scheroni, dove troviamo belle vil-lette e recenti edifi cazioni.I residenti del luogo hanno se-gnalato all’Araldo lo stato di de-grado in cui si trova l’area.Tra le abitazioni e la cava vi è una specie di zona franca, un territo-rio che pare goda di alcuni bene-fi ci, come quello di fare tutto ciò che si vuole, a dispetto dei rego-lamenti e delle leggi.In quest’area troviamo di tutto, montagne di terra, sassi e de-triti, piante e rovi, cespugli che non vengono mai tagliati, legnaaccatastata, secchi e teli di pla-stica, una situazione creata da un residente, che non solo dà la sensazione di degrado e di soffo-

camento, ma anche un luogo dipotenziale rischio d’incendio.Va sottolineato che d’estate l’ac-qua lasciata nei bidoni per parec-chi giorni imputridisce, diventaun covo di zanzare ed i miasmicausano una situazione veramen-te fastidiosa per i residenti.La sporcizia ed i rifi uti inoltre,

creano un vero habitat per topied altro.I cittadini della zona hanno più volte denunciato alle autorità comunali il grave disagio, ma nul-la è stato fatto fi nora.Ancora una volta, perciò, chiedo-no all’Amministrazione Comuna-le di intervenire al fi ne di risolve-re il gravoso problema.

Segnalazioni fatte dai cittadini all’Araldo

Ai confi ni con la cava Mascheroni(zona via Galilei – vic. Rosmini - Pacinotti)

Grave disagio al condominio di via Pirandello 11 - Senago

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CHIESADI SENAGHINO

CASA MORTUARIA

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di CATTANEO

SENAGOVia U. Foscolo, 27Tel. 02. 99 88 113

Nel ringraziare tutti coloro che ci hanno scritto per farci gli auguri di Natale e per complimentarsi per la rivista,cogliamo l’occasione per ribadire a tutti i cittadini che vogliono mandarci notizie, foto e segnalazioni: laRedazione è ben lieta di pubblicarle, lo spazio sulla rivistaè gratuito, il materiale fotografi co verrà poi restituito.

Lettera al Direttore, ma rivolta alla signora Patrizia.Caro Direttore, vorrei esprimerela mia piena solidarietà a Patriziaper il dolore causato dal furto deiricordi di suo fi glio. (Articolo apparso sul numero diNatale 2012).Anch’io ho subito la stessa

esperienza, seppure con modalità diverse.Cinque anni fa, dopo che mi ero assentata da casaper circa un ora, al mio rientro ho trovato la portascassinata e la camera da letto sottosopra, denaro nonce n’era, ma avevano rubato gli ori di famiglia.Per me è stato uno shock, non erano grandi gioielli,ma piccole cose, girocolli, braccialettini, ecc.Il mio grande dispiacere, al di là del valore, era il fattoche ognuno di qui piccoli gioielli erano legati a dei

ricordi: persone care ormai scomparse, amiche perduteper i casi della vita, doni per dimostrarmi affetto.Piccoli gioielli donatimi da persone che per il loro acquisto,hanno usato denaro procurato con il proprio onestolavoro, altre piccole gioie, passate di mano in mano alfi ne che restassero sempre in famiglia, in essi vi eranoricordi d’affetto di zii e dei miei genitori, doni ricevuti perricordare un avvenimento o un ricordo d’amore.La mia solidarietà a Patrizia è dettata dal grandedispiacere di non avere più il conforto dei nostriricordi, quante volte, prendevo le mie gioie e leguardavo ricordando una ad una le persone care cherappresentavano: un attimo d’amore e di conforto checon il furto non posso più provare.Oltre al grande di spiacere per aver subito il furtodei miei ricordi, la mia demoralizzazione è stato chepurtroppo la denuncia fatta ai Carabinieri, come tantealtre è fi nita nelle statistiche: questi furti continuanoperché penso che non vengano presi con i dovuti modidalle autorità.Capisco chi nemmeno denuncia i furti subiti, tanto…è solo tempo perso e se viene fatto è solo per il sensocivico che ancora abbiamo.Cara Patrizia, Le auguro migliore fortuna della mia eche possa trovare almeno un oggetto caro.Un abbraccio forte. Lettera fi rmata

Lettere al Direttore

Per i diritti dei cittadini… La situazione in posta non miglioraNel numero scorso abbiamo parlato delle lamentele fatte da alcuni cittadini per lelunghe code che subiscono quando si recano alla posta di Largo Formentano Senago.Ritorniamo sull’argomento perché, dopo l’uscita dell’articolo che riguardava la posta,diverse persone ci hanno fermato per strada e telefonato in Redazione per ringraziarcidell’interessamento al problema e per raccontarci del grave disagio che persiste.Come portavoce di questi cittadini, non mi resta che ribadire alla Direttrice che icittadini, utenti del servizio pubblico, continuano a protestare e chiedono se veramentenon ci sia nessun margine per migliorare questa triste situazione.Tutti noi ci aspettiamo che gli uffi ci della nostra posta funzionino in modo da servire icittadini in tempi e modi soddisfacenti. Posta di via Formentano

Il Direttore della Rivista R. M.

Giochi nella Corte Nuova(2° Parte)

Favole… alla Milanese a cura di Matteo ColomboDIALETTO MILANESE

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Giugà in de la Curt Növa (2° Parte)

andare fi no a Senaghino al Ponticello, aspettando che la palla uscisse, perché in paese dalla Piazza fi no a Senaghino, la Garbogera era coperta. Con la speranza che il pallone arrivasse! Una volta siamo stati sfortunati perché il livello della Garbogera oscillava spesso. Proprio nel giorno in cui il livello era basso, il pallone non cade dentro? E durante il percorso coperto si è incastrato chissà dove e l’abbiamo perso! Per cui abbiamo dovuto fare una colletta per acquistarne un altro.I ragazzi più grandi avevano nel cortile i motorini, l’ISO moto 125, la Lambretta e la Vespa e noi li guardavamo meravigliati. Quando pioveva forte, la Garbogera veniva fuori ed allagava la piazza Borromeo. Il prestinaio Pino Borghi era costretto a mettere delle barriere davanti all’entrata del negozio, perché l’acqua colava tutta dentro. Tutte le volte che pioveva, lui era disperato. Questo era quindi, il problema che dava la Garbogera ai senaghesi, invece oggi il medesimo problema lo hanno i milanesi per via del Seveso.

(Libera traduzione di Alfredo Colombo)

Quando giocavamo a pallone nella Corte Nuova in piazza Matteotti 5, le mamme ce lo impedivano perché combinavamo disastri e ci mandavano a giocare in piazza, dove oggi c’è il monumento ai caduti: era un prato libero e non c’era nessuno. Ma a fi anco c’era la Garbogera che in quel tratto scorreva scoperta poi si incanalava. Era un bel problema se il pallone cadeva dentro: se facevamo in tempo ad entrare prima che il pallone si incanalasse, bene, altrimenti dovevamo

trat lì l’éra scupèrta, pö la se incanalàva. Quandél balùn burlàva dénter a l’éra un bèl prubléma: sefasévum in témp andà dénter a ciapàl prima che él seincanalàs, bén; se no duvévum andà fi n a Senaghìn alPuntisèl aspetà che él balùn arivàva, perché in paés dala piàsa a Senaghìn, la Garbögiula l’éra cupèrta. Cunla sperànsa che él balùn él rivàva! Una volta sém stascarugnà perché él livèl dé la Garbögiula él cambiavadé spès. Pròpri nel dì che él livèl l’éra bas, él balùnl’è minga andà dénter? E durànt él percùrs cupèrt, élbalùn él s’è incaglià in duv’è? Perciò l’èm pèrs! In scìèm düvü fa la culèta per cumpràn un àlter.I bagài pü sé grand, gh’avéven i muturìn nel curtìl:l’ISO Moto 125, la Lambrèta e la Vèspa, e nüm fi ö iguardàvum meraviglià.Quand él piuvéva fort, la Garbögiula la venìva förae inlagàva la piàsa Bruméa. Él prestiné Pino Borghi

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l’éra custrèt a mèt di paratòi davànt a l’entràda de’lnegòsi, perché l’acqua la culàva tüta dénter. Tüti i voltche él piuvéva, lü l’éra propri disperà. Chès chì l’éra élprubléma che dàva la Garbögiula a i Senaghés, invéceal dì di in cö él stès prubléma l’è él Séves per i Milanés.

Quand giugàvum albalùn in de la CurtNöva in piàsa Matteotti 5,i mam vuréven noperché fasévum disàstere mandàven nüm fi ö agiugà in piàsa, duve incö a ghe il monuméntde guèra: l’éra un pràtüt lìber e gh’éra nisün.Ma visìn a gh’éra laGarbögiula che in chèl

1809, 22 lug. Lesmo (MB): il vice parroco recandosi da un malato, si porta con sé il fucile per precauzione. Incontraun grosso lupo e lo uccide. L’animale viene portato alla villa reale di Monza e la vice regina regala al sacerdote 6 napoleoni d’oro, mentre la polizia di Milano lo premia con 500 lire.1824, 6 gen. Cremona: al teatro della Concordia, prima dello spettacolo si sviluppa un forte incendio a causa dell’accensione del lume dell’orologio. Il teatro,inaugurato nel 1808, è quasi completamente distrutto.1850, 4 mar. Mantova: Piubeni G. ricco anziano sposatosi con una giovane donna, viene da lei denunciato quale

possessore di armi. Di fatti la polizia trova in casa suaun fucile carico, così condanna il Piubeni alla fucilazionecome da legge. Il Governatore però proscioglie l’imputatosospettando la frode della moglie e fa arrestare la donna.1858, 20 dic. Como: il tribunale è affaccendato da unimpegnativo processo ai contrabbandieri nel qualesono coinvolti 507 imputati, 610 reati e 9010 documentiallegati.1876, 27 lug. Brescia: a due km dalla città, scontro fradue treni merci uno proveniente da Bergamo e l’altrodiretto a Milano. Alcuni passeggeri feriti, macchinedistrutte.

… Accadde nella Lombardia del 1800… Cronaca d’altri tempi.

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una nuova chiesa persuadendo con le sue parole, gliultimi senaghesi dubbiosi.Cominciò così una generosa raccolta di denaro elar-gito non solo dalle famiglie più ricche, ma donatoanche da tutti i senaghesi che contribuirono conquel che potevano, anche in prodotti agricoli. Unprovvidenziale aiuto, fu anche l’eredità del classico“zio ricco d’America” parente di don Rocca: una co-spicua somma che venne spesa per i lavori.Dopo la posa della prima pietra nel 1908, la costru-zione cominciò uffi cialmente nel 1909 e terminò nel1913: il 17 ottobre Santa Maria Nascente fu bene-detta dal cardinale Ferrari ed aperta al culto (anchese molti altri lavori dovevano essere ancora portatia termine).La nuova chiesa “ultima arrivata”, entrò subito nelcuore dei senaghesi e si insediò decisa nel tessutourbano.La sua posizione sorge infatti su una collina natura-le delle Groane, non una delle tante che si vedononelle brughiere, ma quella che domina il paese diSenago, su quella collina cioè, già abbellita ed in-gentilita dalla villa e dai giardini borromei, collinache poi degrada dolcemente e si unisce alla pianuraproprio alle porte del Municipio di Senago.Terminati i tragici anni della prima guerra mondiale(dove persero la vita molti giovani senaghesi), si ri-presero i lavori di completamento. Soprattutto nel1923 fu terminato il campanile (il provvisorio eraalto 10 metri) e le campane arrivarono l’anno dopo,mentre le rifi niture esterne addirittura nel 1934.Il cardinale di Milano, il beato Ildefonso Schuster, nel1937 venne a Senago per consacrare questa chiesache divenne uffi cialmente parrocchia; egli offrì ungrande esempio passando l’intera notte in casa par-rocchiale a pregare per il bene dei senaghesi.La chiesa parrocchiale è abbellita da molte opere,ricordiamo ad esempio: le vetrate dell’artista Teva-rotto, che rappresentano 15 scene tratte da 3 miste-ri del Rosario; l’arazzo ottocentesco della MadonnaAssunta; l’organo maggiore, ed altro ancora.Una pagina è troppo poco per ricordare 100 anni divita di questa chiesa: memorie che ogni senaghese,giovane e anziano ha vissuto e custodisce dentrodi sé.

La chiesa parrocchiale Santa Maria Nascente, nac-que prima di tutto nella mente del giovane donAmbrogio Rocca.Questo nuovo sacerdote sostituiva lo stimato par-roco di Senago da poco deceduto e così, nell’estatedel 1901 quando don Rocca fece il suo solenne in-gresso in paese, sfi lando per le strade si domandavaincuriosito dove fosse la chiesa parrocchiale, datoche camminava da un bel po’ senza averla ancoraindividuata. Una volta giunto a Senaghino, la vide nascosta in unangolo, quasi dietro alla villa Belgioioso… Don Rocca quindi, ebbe il desiderio di costruire unanuova chiesa parrocchiale, che fi no ad allora per pa-recchi secoli era stata la chiesa di Senaghino.Ovviamente andò subito incontro a delle diffi coltà.Innanzitutto il non facile problema di trovare unagrande somma di denaro; poi quello di far accettarel’idea anche ai senaghesi, come al solito allergici adogni novità: questo nuovo sacerdote, “ultimo arri-vato” voleva rivoluzionare tutto?In realtà il novello, ma lungimirante don Rocca, nonvoleva cancellare le tradizioni. La sua idea era buo-na, anzi eccellente perchè non toglieva, ma davaqualcosa in più a tutti i senaghesi: una nuova chiesapiù grande, accogliente edin un luogo più rappresen-tativo.Il progetto della nostra bel-la chiesa è d’autore: prove-niva infatti da famosi ar-chitetti, i fratelli Giuseppe e Fausto Bagatti Valsecchi,che già avevano operatoin villa Borromeo. Il primoprogetto però, risultò ec-cessivo per la piccola realtàsenaghese e fu annullato.Dovette passare qualche anno, infi ne nel 1908 eccola stesura del secondo pro-getto che parve subitoadeguato.Anche il cardinale Ferrari, giunto a Senago in quel periodo, concordò l’idea di

STORIA DI SENAGO a cura di Matteo Colombo E-mail: colmat2@virgilio.it

1913 – 2013: verso il secolo di vita per Santa Maria Nascente

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Ricordo della solenne benedizione del 1913. Nella cartolina, la chiesa è stata disegnata fi nitacome prevedeva il progetto, in realtà in quell’annonon era del tutto completa.

Via don Ambrogio Rocca ieri ed oggi. Un tempo la via D. Rocca si chiamava ViaVittorio Emanuele II. Si può notare che sul lato sinistro della strada, separato dauna semplice protezione, scorreva all’aperto il torrente Garbogera, poi incana-lato sotto al marciapiede lungo questo tratto fra il 1934 ed il 1936, poco primadella consacrazione della chiesa.

caporedattore de “Il Futuro”

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