INTERVISTA AL PRESIDE RITORNO AL FUTURO…! · 2011-12-21 · Un io non esiste, ma un noi è...

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Finalmente si rientra alla “Palombella” RITORNO AL FUTURO…! Terminata la prima fase di ristrutturazione. Piacerà la “nuova” sistemazione dei locali? Gioielli antichi, nuovi e originali indosserai se dall’ orafo SACCHI CORRADO ti rivolgerai. Via della Palombella, 39-40 Roma 150 anni … uniti L’emozione di noi bambini è stata grande quando le maestre ci hanno comunicato il tema della nostra partecipazione al Giornalino d’Istituto: la compo- sizione di un Inno all’Italia o meglio di due Inni, trattandosi di due quinte. Ciascuno di noi ha composto una strofa e nella stesura defini- tiva tutti i bambini sono stati rappresentati con un verso, un pensiero, un concetto o solo con un termine significativo. Avevamo già trattato a fondo l’argomento dell’unificazione d’Italia e come Mameli, le idee nascenti nella nostra testa sono state immediate e non hanno trovato difficoltà ad essere e- spresse per iscritto. Vorremmo trasmettere ai lettori la stessa spontaneità, sincerità e profondità dei nostri senti- menti mentre scrivevamo i versi dell’Inno. (Continua a pagina 2) Gli alunni della scuola primaria “E. Gianturco” hanno cambiato sede e sono ritornati a Via della Palombella 4, dove è situato l’immobile storico adibito, ormai da anni, allo svolgimento di attività educative per coloro che vivono nella zona. Il 3 novembre, alla solita ora, i ragazzi sono entrati nelle loro rispettive aule allocate solo ai primi due piani dell’edificio. La prima parte dei lavori di ristrutturazione del palazzo è terminata e quindi è stato possibile effettuare l’atteso trasferimento. La notizia del trasloco era stata annunciata alcune settimane prima. Nelle aule e nei corridoi della Scuola Tavani Arquati, dove gli alunni erano stati ospitati, c’era confusione a causa dei preparativi per l’imminente spostamento: scatoloni, buste, pacchi chiusi e aperti, carte, scotch e forbici ingombravano gli spazi disponibili. I ragazzi, gli insegnanti ed il personale erano curiosi, emozionati e ansiosi di vedere come era stata ristrutturata la scuola. Erano felici di ritornare alla sede originale, perché vicina alle loro abitazioni. E contenti di non prendere più la navetta che li costringeva a svegliarsi prima la mattina, di non respirare altro smog e di non essere ulteriormente disturbati dal frastuono proveniente dai veicoli che transitavano continuamente sotto le finestre. Anche nella “E. Gianturco” i primi giorni di scuola c’è stata confusione. Grazie, però, all’ impegno del corpo docente e dei collaboratori che, sin da prima dell’arrivo dei bambini, hanno iniziato a mettere a posto il materiale didattico, l’ambiente scolastico si presentava abbastanza accogliente e idoneo al regolare sviluppo delle lezioni. Non mancano difetti e problemi che andranno, si spera, risolti nel corso dell’anno. (Continua a pag. 2) INTERVISTA AL PRESIDE Per saperne di più! Il preside espone la sua opinione Preside: Antonio Giordano Da quanti anni Lei è preside di questo istituto? Da due anni. È contento di essere il nostro preside? Sì, molto. Quale tra i due edifici ritiene più adeguato al regolare svolgi- mento delle attività scolastiche? Potrebbe motivare la sua scel- ta? Trovo questo edificio migliore perché è situato al centro di Ro- ma, vicino ad uno dei più signifi- cativi monumenti storici della città: il Pantheon. Lato negativo:le aule sono picco- le. Quando pensa che la scuola potrà essere utilizzata del tutto, soprattutto la terrazza? Ci vorrà del tempo, non quest’ anno forse da settembre prossimo. Potrebbe concludere con un augurio o una sua opinione per- sonale? Vi auguro di stare bene qui per tutto il tempo necessario. Gli alunni di questa scuola sono bravi. Classe V B (E.Gianturco) NATALE NEL MONDO ROMANIA Il Natale in Romania è diverso dal nostro. Si festeggia per tre giorni par- tendo dal 24 dicembre e non si fa il Presepe: i bambini ricevono i regali il 25 Dicembre mattina o il 24 sera dopo la messa in chiesa. Alcuni invece vanno di porta in porta a cantare le canzo- ni di Natale tipiche della Roma- nia, dopodiché come la tradizio- ne vuole, si fanno dare noci e mele come premio. I cibi tipici più caratteristici sono le Sarmale, cioè involtini di carne tritata avvolti in una foglia di verza. (Continua a pag. 6) Scaffali pieni di libri intriganti sulla filosofia, religione e magia da ASEQ potrai comprare e la tua saggezza ampliare. Via dei Sediari, 10 Roma

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Finalmente si rientra alla “Palombella”

RITORNO AL FUTURO…! Terminata la prima fase di ristrutturazione. Piacerà la “nuova” sistemazione dei locali?

Gioielli antichi, nuovi e originali indosserai

se dall’ orafo SACCHI CORRADO ti rivolgerai.

Via della Palombella, 39-40 Roma

150 anni … uniti

L’emozione di noi bambini è stata grande quando le maestre ci hanno comunicato il tema della nostra partecipazione al Giornalino d’Istituto: la compo-sizione di un Inno all’Italia o meglio di due Inni, trattandosi di due quinte. Ciascuno di noi ha composto una strofa e nella stesura defini-tiva tutti i bambini sono stati rappresentati con un verso, un pensiero, un concetto o solo con un termine significativo. Avevamo già trattato a fondo l’argomento dell’unificazione d’Italia e come Mameli, le idee nascenti nella nostra testa sono state immediate e non hanno trovato difficoltà ad essere e-spresse per iscritto. Vorremmo trasmettere ai lettori la stessa spontaneità, sincerità e profondità dei nostri senti-menti mentre scrivevamo i versi dell’Inno.

(Continua a pagina 2)

Gli alunni della scuola primaria “E. Gianturco” hanno cambiato sede e sono ritornati a Via della Palombella 4, dove è situato l’immobile storico adibito, ormai da anni, allo svolgimento di attività educative per coloro che vivono nella zona. Il 3 novembre, alla solita ora, i ragazzi sono entrati nelle loro rispettive aule allocate solo ai primi due piani dell’edificio. La prima parte dei lavori di ristrutturazione del palazzo è terminata e quindi è stato possibile effettuare l’atteso trasferimento. La notizia del trasloco era stata annunciata alcune settimane prima. Nelle aule e nei corridoi della Scuola Tavani Arquati, dove gli alunni erano stati ospitati, c’era confusione a causa dei preparativi per l’imminente spostamento: scatoloni, buste, pacchi chiusi e aperti, carte, scotch e forbici ingombravano gli spazi disponibili. I ragazzi, gli insegnanti ed il personale erano curiosi, emozionati e ansiosi di vedere come era stata ristrutturata la scuola. Erano felici di ritornare alla sede originale, perché vicina alle loro abitazioni. E contenti di non prendere più la navetta che li costringeva a svegliarsi prima la mattina, di non respirare altro smog e di non essere ulteriormente disturbati dal frastuono proveniente dai veicoli che transitavano continuamente sotto le finestre. Anche nella “E. Gianturco” i primi giorni di scuola c’è stata confusione. Grazie, però, all’ impegno del corpo docente e dei collaboratori che, sin da prima dell’arrivo dei bambini, hanno iniziato a mettere a posto il materiale didattico, l’ambiente scolastico si presentava abbastanza accogliente e idoneo al regolare sviluppo delle lezioni. Non mancano difetti e problemi che andranno, si spera, risolti nel corso dell’anno.

(Continua a pag. 2)

INTERVISTA AL PRESIDE Per saperne di più!

Il preside espone la sua opinione

Preside: Antonio Giordano

Da quanti anni Lei è preside di questo istituto? Da due anni. È contento di essere il nostro preside? Sì, molto. Quale tra i due edifici ritiene più adeguato al regolare svolgi-mento delle attività scolastiche? Potrebbe motivare la sua scel-ta? Trovo questo edificio migliore perché è situato al centro di Ro-ma, vicino ad uno dei più signifi-cativi monumenti storici della città: il Pantheon. Lato negativo:le aule sono picco-le. Quando pensa che la scuola potrà essere utilizzata del tutto, soprattutto la terrazza? Ci vorrà del tempo, non quest’ anno forse da settembre prossimo. Potrebbe concludere con un augurio o una sua opinione per-sonale? Vi auguro di stare bene qui per tutto il tempo necessario. Gli alunni di questa scuola sono bravi. Classe V B

(E.Gianturco)

NATALE NEL MONDO

ROMANIA

Il Natale in Romania è diverso dal nostro. Si festeggia per tre giorni par-tendo dal 24 dicembre e non si fa il Presepe: i bambini ricevono i regali il 25 Dicembre mattina o il 24 sera dopo la messa in chiesa. Alcuni invece vanno di porta in porta a cantare le canzo-ni di Natale tipiche della Roma-nia, dopodiché come la tradizio-ne vuole, si fanno dare noci e mele come premio. I cibi tipici più caratteristici sono le Sarmale, cioè involtini di carne tritata avvolti in una foglia di verza.

(Continua a pag. 6)

Scaffali pieni di libri intriganti sulla filosofia, religione e magia

da ASEQ potrai comprare e la tua saggezza ampliare.

Via dei Sediari, 10 Roma

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Un io non esiste, ma un noi è concesso. L’Italia siamo noi. Paese antico dai molti ricordi… Non uno stivale, ma a forma di cuore nella grande Europa. Tanti cuori in uno, in un popolo d’amore invincibile e di fratelli uniti. Oh, gioia nostra e dell’Italia! L’Italia è il bene di tutti i cittadini, alla quale tutti noi vogliamo bene. Lo stesso amore dei soldati ~ sangue perduto per noi ~ che hanno combattuto per creare il tricolore, 150 anni fa. Bandiera, macchiata da tre colori per sempre uniti, quelli dell’amicizia e della nostra Storia. Bandiera della nostra Italia che sventola nel verde ~ con le meraviglie della sua natura ~ nel bianco ~ con il suo cielo stellato ~ nel rosso ~ il colore dell’amore e della fratellanza del nostro Popolo.

Classe V A (E. Gianturco)

Pagina 2

segue da pag. 1

Dopo un iniziale momento di entusiasmo, gli studenti si sono resi conto che le loro aspettative sono state un po’ disattese, in quanto si sono ritrovati in aule nuove, ripulite, ma ristrette tanto da non potersi muovere liberamente. La nuova disposizione delle stesse li priva di spazi per fare ricreazione. La delusione maggiore è stata sapere dell’inagibilità dell’unico posto dove poter giocare: il terrazzo. Per sondare le opinioni di tutta l’utenza rispetto al rientro e valutarne lati positivi e negativi, è stata svolta un’indagine. II grafico che segue mostra chiaramente il parere favorevole al ritorno nella sede della “Palombella”. Sono anche riportati alcuni dei lati positivi e negativi di questa nuova situazione scolastica. Non manca l’evidente sollecita richiesta di poter usufruire di tutti i locali, così da poter ripristinare i laboratori, e del terrazzo come luogo di svago.

Classe V B (E. Gianturco)

Inno all’Italia L’Italia siamo noi

ANNO I

Numero I

Inno all’Italia L’Italia, un sol popolo

Bandiere che sventolano da 150 anni! Una sola bandiera di tre colori ~ la bandiera dell’Italia ~ ci ha stretti insieme con fratellanza e amore. Grazie a tutti quelli, da Mameli a Garibaldi e ai suoi soldati fedeli che a quell’epoca ci son stati e si son sacrificati. Oh, Italiani uniti, uniti e fratelli! Per quest’unica bandiera abbiamo combattuto e vinto insieme mille battaglie e guerre dolorose e diventati finalmente una nazione. Finalmente il regno del monarca è finito: abbiamo scelto anche noi la nostra democrazia! Uniti in un sol Popolo siamo giganti, sfondiamo muri che ci vengono addosso! E anche noi bambini, compagni di scuola, possiamo dare pace e giustizia alla nostra Terra, la bellissima Italia… 20 stelle cadute dal cielo! Dai vetri di Murano, alle ceramiche della Sicilia, ai monumenti romani, alla natura tutta… E la cultura, l’arte, la Storia, le chiese, i musei in vetta all’Italia! Noi Italiani siam fortunati e ne siam lusingati!

Classe V D (E.Gianturco)

Libreria ASEQ ? Via dei Sediari, 10 Roma

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La più fornita della zona che ci sia! Testi di religione,magia e filosofia rari e particolari potrai trovare.

Mi raccomando non farteli scappare via

Lati positivi: Bagni puliti e spaziosi e “non rotti” - Palestra attrezzata - Aula magna bella e grande - Bagni divisi tra maschi e femmine - Muri ben pitturati - Porte nuove - Vicinanza a casa - Finestre che affacciano sul Pantheon - Teatro vero e proprio - Soffitto antico con travi - Tutto riverniciato e pulito - Posizione della scuola nel centro storico di Roma - Stesso edificio della materna, ricordi del passato - Silenzio se si aprono le finestre - Aria più pulita, meno inquinata...…

Lati negativi: Inagibilità del terrazzo - Corridoi stretti - Aule piccole - Mancanza di spazio per la ricreazione - L’uscita degli alunni è “un caos” - Presenza di polvere e sporcizia - Palestra piccola e divisa in due - Mancanza dei laboratori - Bagni già si allagano - Non sembra più la stessa scuola…

Musica di A. Anniballi

Musica di A. Anniballi

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CRONACA: L’Italia sott’acqua

ROMA: L’INFERNETTO DOPO IL 20 OT-TOBRE Previsti nubifragi, sacchi di sabbia davanti case e garage. E’ allarme temporali:le previsioni del meteo avvisano che sono in arrivo nuovi acquazzoni, e dopo il nubifragio della scorsa settimana che ha paralizzato la città, e provocato anche un morto,

torna la paura. Sono preoccupati gli abitanti dell’Infernetto, e sigillano gli ingressi dei garage, degli scantinati e delle case con i sacchi di sabbia distribuiti dalla protezione civile. Una persona è morta annegata e molti hanno avuto le cantine e le case devastate tanto da butta-

E’ dedicata, dicevamo, ai santi Cosma e Damiano, protettori dei medici… che, a volte, sembrano proprio aver bisogno di un piccolo aiutino, per i loro erroracci. Cosma, che i più ingenui, come noi, a-vranno scambiato per una donna, e Da-miano erano fratelli e, diventati cristiani, si erano ripromessi di prestare le loro cure, senza ricevere niente in cambio. Litigarono in una sola occasione: uno dei due aveva accettato, pensate, ben tre uova e l’altro l’aveva rimproverato, per esser venuto meno alla promessa (bei tempi!). I fratelli sono rappresentati, come ci ha mostrato la professoressa Apostoli, in un bellissimo mosaico che si trova nell’abside della basilica. Non è stata l’unica meraviglia della visita: nel chiostro della chiesa, infatti, vi è un pre-sepe monumentale napoletano, che risale al 1700:

è ricchissimo di particolari e ogni singolo pezzo è stato fatto interamente a mano. Uno spettacolo decisamente suggestivo…ma proprio men-tre ci gustavamo questo pano-rama già “natalizio”…sentiamo: “Passo svelto, ragazzi, altri-menti farete tardi alla lezione di francese.” Ah, dura realtà!

Classe I H (Sant’Agata)

Il 18 novembre, mattinata calma e tranquilla, si è trasformata in un’esplosione di emozioni e sensazioni. Armati di penna, taccuino e macchina fotografica, ci prepariamo a rivivere “un pezzo” di vita romana dei tempi antichi. Dove? Ma nella chiesa dei santi Cosma e Damiano, sulla via dei Fori Imperiali, nel bel mezzo del parco archeologico più importante del mondo. La chiesa è letteralmente costruita “sopra” il tempio del divo Romolo, che, rimasto intatto, ancora oggi si ammira, sette metri più in basso, attraverso una vetrata.

Pagina 3 ANNO I

Numero I

GENOVA L’alluvione di Genova del 4 novembre si è verificata a seguito di fortissime piogge, l’acqua è salita oltre ai 500 mm. Alle 13 del 4 novembre erano già caduti circa 300 mm d’acqua e il torrente Fereggiano è passata da 1 metro a 4. Alle 13 e 50 il torrente Bisogno è straripato e ha allagato buona parte della città. Al suo ritiro ha lasciato solo un cimitero di macchine distrutte.

CALABRIA In Calabria la pioggia ha ucciso ben due persone. Pri-ma un uomo di 67 anni che si trovava nella sua auto che è stata travolta da una frana. Dopo alcune ore il suo corpo è stato ritrovato. Il secondo era un uomo di 34 anni andato a sbattere contro una saracinesca di un bar. L’uomo era sposato e aveva 2 figli. PERCHE’ ? Le piogge torrenziali sono state causate dal ciclone bassa roolf. Questo, prima si è scatenato nel Lazio con la tragedia dell’Infernetto, poi a Genova, Torino e Messina. Le piogge sono cadute perché in estate non ha mai piovuto, l’acqua si è accumulata in cielo e si è scaricata tutta in una volta, appena sono arrivati i mesi invernali.

Classe I E (IV Novembre)

Se fotocopie di tutti i tipi vuoi fare alla TIPOGRAFIA

MONOCROMO GRAFICA dell’ associazione La Rotonda

dovrai andare.

Via del Teatro Valle, 40 Roma

CONOSCERE IL NOSTRO TERRITORIO “Una chiesa nella chiesa”

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L’angolo del relax

ANNO I

Numero I Pagina 4

Curiosità di Carlotta Cecchetti Sapete qual è l’oceano più profondo e vasto? L’Oceano Pacifico! Infatti ha una profondità media di 4mila metri e una superficie di 179680.000 chilometri quadrati!

Filastrocca di Halloween

Trick or treat

Smel my feet

Give me something to eat

Trick or treat

Puzzle by Costanza Fidelbo 

day  

foot  

cher  Differences                                         WHAT IS THE RIGHT flag?    

                What is it?   Find the words:  M Z O M B I E ZOMBIE WITCH BAT

W I T C H O VAMPIRE

N B A T S T E

V A M P I R E R IS IT A ……

Jokes by Caterina Parise Drama Play

Totti’s library burns, all the books get powder, Totti could-n’t finish colouring the second one.

Jack

Jack tells his friend: I am very intelligent, I walk since I was five months old.

His friend answers: do you call you very intelligent?! I stayed on my parent’s back until I was five years old.

Jack

Jack asks his mum: “Why do you throw the couch?”

Mum: “because it is old”.

The day after the mum asks: “Jack where is Grandpa?”

Jack:”I have thrown him!”

Mum:Why?

Jack: “Because he is old”.

Crosswords by Ludovica Paesano 1) Reading a newspaper is: 2)Over the nose 3)It is not big 4) Ionhny Deep is an … 5)An English homework

1

2

3

4

5

Alvise Tosatti’s corner

+GULL=

=

+LET=

= EARDROP

Il rebus—di Costanza Fidelbo

Mo le

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Pagina 5 ANNO I

Numero I

GIOCHI DI PAOLO CUBEDDU Lo scioglilingua e Il Colmo di Alvise Tosatti

Assai sa chi non sa se tacer sa!

Qual è il colmo dei colmi?

Quando il muto dice al sordo: “Guarda: il cieco ci sta spiando!”. E il paralitico: “Scappiamo!”

L’Indovinello di Elena Torraca In una casa ci sono tre fratelli, a volte son brutti, a volte son belli. Il primo non c’è perché sta uscendo. Il secon-do non c’è perché sta venendo. C’è solo il terzo, il più piccolo, ma quan-do manca lui nessuno degli altri due c’è.

Chi sono?

Chi sono?

Musica di Clementina Nicolis di Robilant Dopo una ricerca tra i ragazzi dell’E.Q. Visconti, ecco le cinque canzoni più apprezzate dall’inizio dell’anno:

Paradise—Coldplay

Without You—David Guetta

We found love—Rihanna

Someone like you– Adele

It girl—Jason Deruto

Il gioco all’aria aperta di Umberto Sgariglia

I bambini si dividono in due squadre. Ognuna sceglie innanzitutto un punto dove posiziona-re la propria bandiera. Quindi ogni giocatore si lega sulla fronte un codice di cinque cifre. Per eliminare un componente della squadra avversaria si deve riuscire a leggere ad alta voce il codice. Chi sbaglia viene eliminato. Per evitare di far leggere l proprio codice si può ricorrere a vari stratagemmi come strusciarsi per terra o nascondersi dietro un albero. Vince la squadra che dopo aver eliminato tutti i componenti dell’altra squadra riesce ad impadro-nirsi della bandierina avversaria.

Libro&Film di Elena Childers e Virginia Pes La Storia Infinita

Genere: Fantasy

Produzione: Germania 1984

Regista: Wolfgang Petersen

E’ tratto dal best-seller di Michael Ende. I personaggi sono avvincenti e pronti all’avventura. Ve lo consigliamo perché è così reale che sembra di viverlo

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INTERVISTA A GESU’ BAMBINO

La mia vita da bambino era tranquilla e armoniosa.

Avresti mai pensato di diventare cosi importante nella storia dell’umanità?

L’ho intuito, ma non avrei mai creduto di divenire cosi importante per l’umanità da segnare l’inizio di una nuova era.

Classe I F ( Settembrini)

Quando sei nato sapevi di essere il figlio di Dio?

Forse l’ ho sempre saputo nel mio cuore, ho sempre sentito un calore dentro di me che non sapevo spiegare e che mi dava una con-sapevolezza unica.

Avevi un’aureola in testa quando sei nato? No, è stata una rappresentazione artistica successiva.

Cosa volevi fare nella vita? Io volevo diventare falegname come mio padre poi ho sentito che ero destinato ad altro di più importante. Sentivo prepotenti spinte dentro di me che mi spronavano a predicare amore, rispetto e perdono.

Come ti sei sentito quando sono venuti i Re Magi e le altre persone ad adorarti?

Sono stato contento perché tutti sono venuti a trovarmi, mi sono sentito, però anche un po’ osservato ma questo mi ha fatto sentire che ero atteso.

Quando sei nato è passata veramente una stella Cometa?

Si ,ho visto la stella Cometa, ma non ho espresso alcun desiderio perché ero già av-volto dal vero amore dei miei genitori, dal bue e l’asinello, dai pastori, dai Re Magi.

Quando Erode ha ucciso tutti i bambini dove ti sei nascosto?

Quando Erode ha ucciso tutti i bambini io ero piccolo e mia madre MARIA mi ha nascosto in un villaggio sperduto dell’ Egit-to.

Come hai fatto a farti amare da tutti?

Io non sono mai stato amato da tutti,però ho sempre cercato di amare, perdonare e aiutare il prossimo

Sei mai andato a scuola?

Si, come tutti gli altri bambini anche se quel-la volta al tempio di Gerusalemme, i Rabbini (maestri) hanno ascoltato me.

Hai mai avuto amici con cui giocare? Si, certo giocavo con loro per le strade facen-do scherzi e marachelle come tutti i bambini della città.

Hai mai commesso errori o sbagli? Beh ! Anche se sono Gesù sono sempre un essere umano,perciò a volte qualche sbaglio, errore, peccato l’ ho fatto anche io. Comun-que nelle mie scelte, mi ha sempre guidato la buona fede, la ricerca del bene e della verità.

Hai mai detto bugie o fatto dispetti?

Non è nella mia profonda essenza.

Come è stata la tua vita da bambino?

Pagina 6 ANNO I

Numero I

segue da pag. 1

Al posto del panettone o pandoro man-giano dolci fatti in casa come il Cozonal cioè una torta di noci fatta con il forno a legna. Per quanto riguarda le bevande preferi-scono il vino caldo con lo zucchero e cannella. Da loro c’è molta neve e la temperatura raggiunge i - 20° c.

MESSICO

In Messico, i giorni che prece-dono il Natale sono caratteriz-zati da una sim-patica e popolare t r a d i z i o n e (risalente proba-

bilmente alla metà del XVI secolo), las posadas, che ripropone l’episodio dell’arrivo a Betlemme di Giuseppe e Maria e della loro ricerca di un luogo dove allog-giare. “Dar posada” vuol dire ospitare un viandante e, nella tradizione natalizia, la posada è l’abitazione stessa che accoglie i p ro tagon i s t i de l l a na t iv i t à . In quell’occasione un corteo segue Giuseppe e Maria (rappresentati da due bambini vestiti appropriatamente oppure delle statue porta-te dai bambini) che vanno a chiedere “posada”, cioè ospitalità, in una casa. Prima di arrivare alla casa dove verranno accolti, si fermano a chiedere il permesso per allog-giare presso altre abitazioni con esito, però, negativo. Poi la processione riprende al suono degli strumenti musicali, intervallato da preghiere e canti di litanie. Finché, dinan-zi alla pota della casa prescelta , al gruppo nella strada che domanda “posada” con un canto, risponde dall’interno dell’abitazione un secondo coro. Quindi viene apera la casa per accogliere gli ospiti con Giuseppe e Maria. Dopo aver pregato tutti insieme, la famiglia ospitante offre dolci e bevande. Si termina con il gioco della pinata , una pen-tola di terracotta (pignatta) appesa ad una corda che un bambino bendato dovrà rom-pere colpendola con un bastone. Le pignatte sono piene di frutta, dolci e giocattoli.

Classe I C (IV Novembre)

Merry Christmas From the United Kingdom

Song : A face on a lover with a fire in his heart

A man under cover buy you tore him apart Maybe next year I'll give it to someone

I'll give it to

someone special.

Food Tur-key

Wine Milk

cookies

Christmas party “during my christmas party i stay with my family i spend my time at home with all my cusins.Before christmas on the 8 december we make the crib and the christmas tree.On the christmas night we wait for father christmas and his presents “

Poem Poem:”The

25° of December is a day to remember because it s Christmas day ever-

ybody wants to

have some fun”  

Vocabolary Advent Angel Candle

Christmas card Christmas carol Christmas tree

Decoration Magi

Present Reeindeen Santa claus

Snow Snow man

Star turkey

Classe I C (IV Novembre)

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Il soffio delle camere d’aria e il cimitero della fantasia” Recensione spettacolo

Lo spettacolo cui abbiamo assistito il 4 Novembre con la mia classe, la I B, ha come titolo “Il soffio delle camere d’aria, e il cimitero della fantasia”. La particolarità di questa rappresentazione sta nel fatto che gli attori sono giovani disabili e non di una bravura eccezionale. La storia si svolge nel cimitero della fantasia, dove ci sono tutti i personaggi delle fiabe e oggetti dimenticati, lì vivono serenamente. È come vivessero un’altra vita dopo la morte, più bella di quella precedente. Ognuno di loro ha una ruota di gomma e in ogni ruota vi è la propria vita. Se si avvicina all’orecchio si può ricordare tutto. Lo spettacolo mi è piaciuto molto, mi ha divertito in molte parti. Mi ha colpito non solo per la bravura degli attori, ma per le scene, le musiche, i colori. La morale della storia è molto bella, dice che, se viene a mancare un parente o un amico, rimarrà sempre nel tuo cuore, con i suoi bellissimi ricordi.

Isabella Di Giacomo I B (IV Novembre)

“LA PROMESSA DEL LUPO”

Torak è un ragazzo che vive nelle foreste, è amico di un lupo e di una ragazza di nome Renn. Con Torak si è catapultati nel mondo di seimila anni fa, quando le persone non sapevano scrivere e non conoscevano la

ruota e i metalli. Si entra nella foresta interna, un luogo dove vivono le tribù del cavallo selvatico e del lupo. Torak ha un potere molto speciale: errare nelle anime degli esseri viventi. È un libro affascinante perché finisce un’ avventura e ne inizia un’ altra ancora più avvincente…

Classe I I ( Sant’Agata)

Pagina 7

“DANNY IL CAMPIONE DEL MONDO” Un ragazzo di nome Danny ha un papà che fa SCINTILLE!!! Abitano insieme in un buffo carrozzone; il padre è meccanico ed ha insegnato al figlio il suo mestiere.

Danny, per qualche motivo una notte si sveglia e si accorge che il padre non sta nel suo letto; allora il ragazzo prende l’auto e si avventura nel cuore della notte alla ricerca del padre in una riser-va privata. Così scopre che il proprio papà ha un'altra identità…e vive con lui avventure scintillanti.

Classe I I( Sant’Agata)

“SKELLING”

E’ la storia di un bambino di nome Micheel che si tra-sferisce in una vecchia casa. Per la sua curiosità entra in un garage dismesso, lì incontra un personaggio che poi si scopre essere un angelo. In un primo momento sem-bra morto, Micheel cerca di aiutarlo, gli porta da man-giare quando conosce Mina (la sua vicina di casa) si fa aiutare e salvano quell’uomo alato. Insieme lo portano in una casa dove, con l’aiuto dei gufi riescono a guarir-lo. Skellig così si chiama, per riconoscenza fa in modo che la sorella di Michell gravemente ammalata riesce a superare l’intervento al cuore. Questo libro è avvincente nella trama, nel contenuto pieno di suspance, ed anche per il linguaggio scorrevole usato dall’autore.

Adriano Poli I B (IV Novembre)

Gli esploratori incontrano l’arte Martedì mattina ore 9:00 ci troviamo a Villa Borghese davanti all’omonima Galleria. Aspettiamo che arrivi il nostro turno d’ingresso,prenotato per le ore 11:00.Nell’attesa ci sediamo sul prato a goderci il calore del sole mentre la maestra ci racconta l’origine del palazzo che un tempo era proprietà privata della famiglia Borghese. E’ ora di entrare facciamo la fila e notiamo che i visitatori intorno a noi sono per la maggior parte stra-nieri:evidentemente questa galleria contiene una tale numero di capolavori da attrarre persone da tutto il mondo. Noi alunni eccitati e felici per la bella visita che ci attende chiacchieriamo tra di noi cercando di immaginare quali tesori ci attendano all’interno. Finalmente si entra,potremo così appagare la nostra curiosità vedendo di persona le opere conosciute sui libri di cui abbiamo parlato in classe. Nella prima stanza ci troviamo di fronte la magnifica Paolina Borghese,sorella di Napo-leone. Ammiriamo la maestria di Canova nel rappresentare la grazia e la bellezza di Paolina vestita nella veste della dea Venere. Essa è elegantemente distesa su un fianco e tiene nella mano sinistra una mela simbolo della bellezza. Proseguendo ammiriamo il grande Bernini.La scultura di questo artista hanno tutti in comune una particolarità:la posizione DINAMICA. La prima opera che incontriamo è Apollo e Dafne. In questa opera la ninfa,Dafne,che scappa terrorizzata mentre il dio Apollo,che si è innamorato di lei, cerca di afferrarla. Bernini sceglie per raccontare questa storia l’attimo preciso in cui gli dei impietositi dalle urla della ragazza la trasformano in una pianta d’alloro. Sbalorditi-va è la tecnica di realizzazione con la quale l’artista rappresenta la trasformazione della ragazza dalle dita delle mani nascono rami e foglie mentre dalle dita dei piedi si vedono nascere radici. Le foglioline d’alloro sono talmente sottili che si dice che quando c’è vento si senta il loro fruscio. Il dinamismo si nota anche attraverso i capelli delle due figure ed il drappo del dio Apollo sollevati nella corsa. Altrettanto dinamica appare il Ratto di Proserpina che incontriamo nella stanza successiva.In quest’opere si racconta una tragica vicenda.L’aspetto eclatante è il fatto che quando ci si trova dinnanzi a quest’imponente opera lo spettatore si sente coinvolto come se la vicenda si stesse svol-gendo davanti ai suoi occhi.In ogni particolare dell’opera predomina una sola emozio-ne:la paura di Proserpina –Persefone.Il volto di Plutone –Ade prepotentemente consape-vole della propria forza e deciso a soddisfare il suo desiderio,suscita terrore nella povera Persefone e questo senso di angoscia viene trasmesso ai visitatori.Anche nella mano di Plutone –Ade che affonda nella coscia di Prosrpina-Persefone Si capisce tutta la vio-lenza di quest’opera.Nella muscolatura della ragazza si capisce la tensione che viene manifestata attraverso la posizione del piede rattrappito.E’un’opera terribile e affasci-nante allo stesso tempo.Il nostro incontro con l’arte per oggi si conclude qui.

Classe V ( Settembrini)

Suggerimenti...libri, spettacoli e mostre “MAI MORDERE I VICINI”

La famiglia Strip è una famiglia un po’ eccentrica; è composta da una mamma zombie, un padre vampiro, un figlio lupo mannaro, un altro figlio vampiro e una figlia fantasma. Il loro vicino, il signor Flop, vuole cacciarli; prova diverse tattiche, ma nessuna funziona. Infine decide di dimostrare all’intero quartiere la

mostruosità degli Strip. Ma le cose non vanno come previsto… leggi e scoprirai perché!!!

Classe I I (Sant’Agata)

ANNO I

Numero I

Page 8: INTERVISTA AL PRESIDE RITORNO AL FUTURO…! · 2011-12-21 · Un io non esiste, ma un noi è concesso. L’Italia siamo noi. Paese antico dai molti ricordi… Non uno stivale, ma

Matilde e Margherita, due bambine di dieci anni, vivevano in un collegio di suore fin da quando erano piccole perché entrambe orfane di genitori. Matilde è alta, magra, i capelli ricci e neri; Margherita, invece più minuta, con i capelli lunghi e biondi. Molto amiche condividevano tante cose. Ad esempio la passione per lo studio, per la musica e altro. Sono molto curiose, il loro hobby preferito è esplorare e conoscere tutto ciò che le affascina. Il collegio sulla collina della città era facilmente raggiungibile in breve tempo a piedi o in bicicletta. Il collegio era circondato da prati ed alberi di diverso tipo; in primavera il luogo ideale per fare lunghe passeggiate. All’interno, il collegio si articolava in lunghi corridoi e ampie stanze con soffitti e pareti affrescate. Matilde e Margherita lo avevano esplorato tutto, da cima a fondo, ovviamente senza farsi sco-prire dagli insegnanti. Il luogo dell’edificio che amavano di più era la grande biblioteca, con le parete rivestite da scaffalature tappezzate di libri di ogni genere e argomento: scientifico, storico, letterario. Molti di questi volumi erano antichi, scritti a mano e con disegni colorati per spiegare meglio l’argomento. La biblioteca era anche aula studio, al centro della quale vi era un enorme tavolo dove i ragazzi erano soliti studiare. Quel giorno le due bambine sfogliando un antico testo con raffigurazioni, vengono attratte da una pagina su cui è raffigurata una mappa. Sembrava la cartina del collegio con la raffigurazione di una stanza in più e di un tunnel con una freccia in avanti. “Per te dov’è la nostra stanza in questa mappa?” chiese Margherita che si stava divertendo con questa storia della cartina. “Non lo so, qui non si vede bene!” disse Matilde. Infatti, la mappa era sfocata e sembrava essere stata colpita da un acquazzone, era anche piena di macchie di olio e di inchiostro e con molte spiegazzature. Quella notte Margherita prese la mappa e cominciò a camminare lungo il corridoio. Matilde sentì dei passi e decise di seguirli così le due ragazze si trovarono di fronte ad un muro che sulla cartina indicava un’altra stanza. Matilde scorse una fessura e ci guardò all’interno scoprendo che c’era un tunnel. Lo percorsero e si ritrovarono da-vanti ad una porta. “Avanti! Apriamola!” disse Margherita. “No, no” rispose Matilde, “Io non passo qui. Siamo andate già troppo avanti oggi!” “Ma dai! Solo una sbirciatina” “No! E se ci scoprono?!” “Ma no! La maestra dorme come un ghiro!” “Va bé, se vuoi tu vai, io no.” Margherita entrò sola Matilde, però, si incuriosì e così decise di seguirla lo stesso. SI RITOVARONO IN UN GIARDINO. “Questo giardino assomiglia a quello di fronte alla facciata del collegio” affermò Matilde. “Ma questo è brutto e malcurato!” aggiunse Margherita. Ad un tratto si accese la luce della stanza al di là del tunnel, si sentì un freddo gelido e la porta sbatté. Le ragazze erano intrappolate … (continua nel prossimo numero)

Classe V A (Ruspoli)

CONTRIBUTO LIBERO

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I.C. “E. Q. VISCONTI” Classi V Scuola Primaria

Calssi I Scuola Media

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