Il Fatto Quotidiano - 29.06.2014

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  • Domenica 29 giugno 2 01 4 Anno 6 n 177 e 1,30 Arretrati: e 2 ,0 0Redazione: via Valadier n 42 00193 Roma Spedizione abb. postale D.L. 353/03 (conv.in L. 27/02/2004 n. 46)tel. +39 06 32818.1 fax +39 06 32818.230 Art. 1 comma 1 Roma Aut. 114/2009

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    Latitante? No, senatoredi Marco Travaglio

    Dopo due settimane di inseguimenti, il giallodellimmunit ai senatori non pi eletti dunque risolto: nel progetto originario del go-verno Renzi non cera; poi il 17 giugno fa sa-pere Palazzo Chigi, dopo le nostre ripetute in-sistenze il premier incontr una delegazione disenatori Pd che la chiesero a gran voce; allora ilRottamatore divenne Restauratore e diede lok alripristino dello scudo impunitario. Che infatti sitramut immantinente in emendamento firma-to da Finocchiaro&Calderoli, relatori in com-missione Affari costituzionali, che intanto ave-vano raccolto lunanime analoga richiesta deglialtri partiti favorevoli al Senato non elettivo(Ncd, FI, Lega e centrini). Emendamento appro-vato per ben due volte via email il giorno 19 dalministero delle Riforme guidato da Maria ElenaBoschi. Il 21 giugno il lieto evento apparve suigiornali. E il 22 la bella addormentata nei Boschidichiar a Repubblica che era tutta colpa dei par-titi, mentre lei e il governo tutto erano contrari.Una bugia bella a buona, visto che sia Renzi sialei avevano avallato il ripristino dellimmunit.Finocchiaro e Calderoli, rimasti col cerino ac-ceso in mano, si ribellarono e dissero che eranotutti daccordo partiti e governo , precisandodi essersi limitati a fare i notai della supremavolont della maggioranza delle riforme, ciodella somma di quella del governo pi FI e Lega(esclusi una dozzina di dissidenti del Pd). Apriticielo, fuggi-fuggi generale: a parole, tutti i partitifavorevoli divennero contrari. Nei fatti, pur po-tendo cancellare lemendamento Calderoli-Fi-nocchiaro, si guardarono bene dal farlo. La solitafiera del tartufo. Tant limmunit rimane scrit-ta a caratteri aurei nel testo che il Senato iniziera votare a met luglio. Lunica differenza rispettoallattuale articolo 68 della Costituzione lan-nuncio che a votare lautorizzazione agli arresti,alle intercettazioni e alle perquisizioni dei par-lamentari non saranno pi Camera e Senato, mala Corte costituzionale. Vedremo se questa biz-zarra innovazione, che affida al giudice delle leg-gi la responsabilit di esprimersi su unindaginegiudiziaria in corso, rester affidata alla tradi-zione orale tipica dellra renziana, o si tradurrin qualcosa di scritto. La sostanza che i sena-tori, anche se non verranno pi eletti ma no-minati dalla Casta, resteranno cittadini piuguali degli altri. Come i maiali di Orwell.Infatti di questa porcata nessuno vuole assumer-si la paternit, come se lavesse portata la cicognaallinsaputa di tutti. Da ieri, grazie al nostro gior-nale, sappiamo invece che: a chiederla stato ilPd, a volerla stato Renzi in persona e a dire lebugie stata anche la Boschi. Sar bene tenerlo amente in vista del voto al Senato, perch l laquestione torner dattualit e ripartiranno lesupercazzole e gli scaricabarile. La principalescusa per giustificare lingiustificabile questa:limmunit non un privilegio per gli eletti, mauna garanzia per la carica. Lo scrive il giuristaMichele Ainis sul Corriere di ieri, rammentandoche sono immuni anche i giudici costituzionali,che nessuno elegge. Vero, ma il giudice costi-tuzionale fa solo il giudice costituzionale. Il nuo-vo senatore invece un cittadino eletto per fare ilsindaco o il consigliere regionale, dopodich ilconsiglio regionale gli mette pure il pennacchiodi senatore: il fatto che sia anzitutto un ammi-nistratore locale dimostrato dal fatto che scadeda senatore non al termine della legislatura se-natoriale, ma quando chiude il mandato nel suocomune o nella sua regione, o quando la suagiunta cade in anticipo. Il nuovo Senato nonesercita pi il potere legislativo (non vota le leg-gi, a parte quelle costituzionali, ma esprime solopareri non vincolanti alla Camera): una sorta didopolavoro gratuito e part-time per ammini-stratori locali, che non si vede perch mai do-vrebbero essere immuni full-time. O meglio, sivede benissimo: i partiti gi pensano di man-darci i loro compagnucci nei guai con la giustiziaper salvarli dalla galera. In fondo il Senato sem-pre meglio della latitanza.

    Domani in Cdm solo una vaghissima discussione sulle linee guida, sebbene il premier avessegiurato a giugno il pacchetto giustizia. Per lo scudo su Palazzo Madama invece nessun passoindietro. Senato elettivo, Razzi e Scilipoti si convertono a Chiti

    Per ogni n e goz i o che apre, ne chiudono due. Il piano-giovani di Letta un flop. Crescono le tasse sulle pensioni. La crisi non cambia verso

    RIFORME, IMMUNIT SFALSO IN BILANCIO NO

    100 anni fa il casus belli della GrandeGuerra. LAustria lanci lhashtag #Ser-biastaiserena w w w.fo r u m . s p i n oza . i t

    LA CATTIVERIA

    Vita, morte e tribolazioni della citt che, secondo i funzionaridello Stato, gode di aria pulita e sana: i quartieri invasidalle polveri, i malati di cancro, i bimbi costretti a giocaredentro casa anche destate Borromeo pag. 2 - 3

    IL REPORTAGE Leterno disastro dellIlva e la rabbia della gente per strada

    Taranto, il veleno rosasulle mani dei bambini

    Enzo Biagi pag. 12 - 13

    LI N T E RV I STA

    Piera Degli Esposti:Io, De Chiricoe la Renault 4 di Moro

    NAPOLITANO E LE PROCURE

    Lo strapotere del capodei pm e la letteraal Csm: il Quirinaledella trasparenza zero

    LO SCANDALO MOSE

    LE PAGELLE DEL VERTICE

    I fumi dellIlva e le polveri sullemani dei bambini Luigi Piepoli

    Con la nomina di Juncker, inizia la battagliasu regole e flessibilit. Per le altre caselle scopertegi DAlema e Letta, su la Mogherini Feltri pag. 8

    Il gran risiko di Bruxelles:vince la Merkel, Renzipareggia e Cameron va ko

    Malcolm X: Solocon la violenzanon saremo schiavi

    Il grande teatro,i tamburi della Marainie le giacche di MorettiE ora la felicit dellefiction tv Co ra l l oe Pagani pag. 16 - 17

    Orsoni, il Gip dice noal patteggiamento:Fatti troppo graviMa c rischio prescrizione

    dEsposito e Marra pag. 6 - 7

    I MONDIALI DI CALCIO

    Brasile, che paura!Con il Cile si salvaallultimo rigore(e grazie a due pali)

    Tinti pag. 5 Amurri, Massari e Vecchi pag. 4

    Maledizione Ro j a : sullatraversa il tiro al 120minuto di gioco, sul legnoil penalty finale. Neymar& co. passano ai quartiBeccantini e Beha pag. 18 - 19

  • 2 DOMENICA 29 GIUGNO 2014 il Fatto QuotidianoSPROFONDO SUD

    Si guasta la pompadei rifornimenti,petrolio in mare

    ANCHE IERI UN INCIDENTE a Taranto: la rotturadella valvola di una tubazione attraverso la quale erastata rifornita di gasolio una nave della Marina mi-litare nella base navale Chiapparo ha provocato losversamento in mare di carburante. Angelo Bonelli,dei Verdi: Tra diossina (Ilva), benzene (Eni) e pe-trolio, Taranto si trova in una situazione drammaticacon un futuro compromesso.

    di Beatrice Borromeoinviata a Taranto

    Luomo fa scivolare il dito in-dice lentamente, da destra asinistra, sulla superficie lisciae scura del bancone del suobar. Sono un concorrentedel Grande Fratello, dice

    mostrando la polvere rossastra che gli si accu-mulata sul polpastrello. Polvere che sembra ci-pria, che quando la soffi controluce brilla. Oggichi stato nominato? Io? Allora oggi muoio io. Ilpiccolo bar nella piazza centrale del quartiereTamburi quello che, secondo il sub-commis-sario Ilva, Edo Ronchi, gode dellaria tra le mi-gliori dItalia fotografa la realt complessa diTaranto. Pulisco tutti i giorni, e ogni venerdstrofino per bene ogni angolo e lavo i vetri. Manon c niente da fare: la polvere entra lo stesso,sinfiltra ovunque. Respiro tutto il giorno unariache fa venire il cancro.Ignazio con la barba bianca e i capelli neri ha duecategorie di clienti. I giornalisti e gli operai. Quan-do entriamo noi, comincia lo show: ci racconta,indicando col dito ancora sporco di quella zoc-cola dellIlva, che la sua citt sembra uscita dallaguerra. tutto sospeso. Si parla dei Mondiali, nondei tumori. Siamo abituati, indifferenti. Voi cro-nisti scrivete due righe e poi ve ne fregate. Ma quila guerra dovrebbe essere finita gi da un po, ep-pure la vita non riparte. Ignazio dice tutto quelloche ti aspetti di sentire: C un altro funerale, og-gi, a Santa Rita. Un altro ragazzo morto di tumo-re. Ma se gli chiedi di farsi fotografare, la disin-voltura che ormai ha con la stampa lascia il postoalla paura di perdere la clientela: Non posso. Quici vengono gli operai. Non si pu parlar male dellazoccola. Altrimenti la gente si arrabbia: ha pauradi perdere il lavoro. Vi faccio lo sconto-giorna-listi, un euro per i vostri caff, ma non chiedetemila foto.

    LA CITT ROSA E LE COZZE ILLEGALIPi ti avvicini a Tamburi, pi il paesaggio si coloradi rosa. Appena attraversi il ponte girevole, chedivide la citt vecchia da quella nuova, e ti lasci allespalle il Castello Aragonese e la sua storia mille-naria, cominci a notare le ferite con cui convive lagente. Basta guardare il mare. Anche dove nonpiovono i siluri della Marina militare un bagnan-te ne ha trovato uno di un paio di metri sganciatoqualche giorno fa, per errore, da un elicottero dispie ce ne sono eccome. E sono rosse, di plastica,galleggianti. Sono le decine di boe disseminate nelMar Piccolo di Taranto a indicare le coltivazionidelle cozze tarantine, famose nel mondo ma ormaicontaminate. Per legge non si possono pi nmangiare n vendere, anche se i pescatori a volte sene fregano, raccontano sul lungomare, mentredue ragazzini sfrecciano avanti e indietro su unmotorino grigio, senza meta e senza casco. Rossecome le recinzioni che confinano la terra tossicadel cimitero San Brunone, dove i morti non si pos-sono pi seppellire perch il rischio per chi scava lefosse troppo alto. Poi alzi gli occhi e vedi le boesovrastate da una torre blu che sulla cima si di-pinge di strisce rosse e bianche. il camino E 312,quello dove gli operai salivano per protestare con-tro la diossina sparata nellaria.

    IL TANFO, LE NUVOLE, IL BENZO(A)PIRENELIlva si vede, ma ancora lontana, avvolta da unacappa che offusca tutto il cielo tarantino. Davanti anoi ci sono due navi con la chiglia arrugginita. An-che la Marina militare denuncia Legambiente ha un ruolo importante nellavvelenamento diqueste acque. Cos come inquinano gli altri im-pianti industriali, da Cememtir allEni. Capiscidove sei anche a occhi chiusi, perch vicino a ognistabilimento c un odore diverso. Prima arriva lapuzza di gas, poi quella di marcio. Passi sotto i

    lunghi nastri trasportatori che, come trenini blusospesi per aria, spostano ogni anno milioni ditonnellate di materie prime minerali di ferro ecarbon fossile dal porto commerciale ai parchidellIlva. L inali qualcosa di diverso, di acre, unapuntura metallica che fa pizzicare le narici.Dallacciaieria, di giorno, escono grappoli di nu-vole bianche, fumi densi e compatti, innocui perlazienda ( solo vapore) e tossici per i cittadini(contengono polveri e benzo(a)pirene, che sonosicuramente cancerogeni). LIlva oggiunazienda in via di risanamento ambientale hainsistito Ronchi il benzo(a)pirene si ridotto didieci volte. Nel quartiere Tamburi ampiamente anorma per tutti i parametri.

    UNO SU DICIOTTO SI BECCA IL CANCROQui gente e paesaggio raccontano per unaltrastoria. Il parchetto di Tamburi, davanti alla scuolaelementare, recintato: Divieto dingresso, dicelordinanza del sindaco. Neanche le aiuole si pos-sono toccare: Dobbiamo tenere i bambini in casa,non possono giocare sullerba, racconta una ma-dre. Quasi tutti i portoni hanno tre cose in co-mune: il numero civico scritto con la bombolettaspray, la bandiera dellItalia che sventola anchedopo leliminazione degli Azzurri e un cartello consu scritto vendesi. Solo che nessuno vuole com-prare. Alessandro Marescotti, professore delle su-periori che da qualche anno gira con un rilevatoredi IPA tra i principali cancerogeni presentinellaria tarantina ci mostra i dati raccolti il gior-no prima, allalba. di notte che allIlva brucianoquello che non dovrebbero bru-ciare. La qualit dellaria, dicelui, pessima. Ieri oscillava tra i17 e i 36 nanogrammi al metrocubo, superando addirittura laconcentrazione che Arpa avevarilevato a Tamburi nellannodelle telefonate tra Archin e Ni-chi Vendola, il 2010 (cio 19 na-nogrammi al metro cubo). Pro-prio verso le sette di mattina sivede una striscia orizzontale checome un souffl si accascia sullacitt: in quel momento che bi-sogna analizzare laria. Il sistemadi monitoraggio che rende cosottimista Ronchi inaffidabile.Il professore cita il numero dei malati di tumore, incontinuo aumento: Uno ogni diciotto persone aTamburi, nel resto della citt uno ogni ventiseiabitanti. Dati non necessariamente incompatibilicon le affermazioni del sub-commissario, consi-derando il periodo dincubazione. La prova che irischi sono ancora enormi dice Marescotti

    C Ignazio, il barista, ad accogliere i giornalisti: Voi venite,scrivete e poi andate via. Ma qua la guerra non finisce maiC Sabrina, che ha perso pap Peppino e il marito Nicola: A miopadre andata bene, solo un mese di malattia. Nicola invece ci hamesso tanto. E io vorrei andarmene, portare via almenola bambina: ma chi viene a comprarsi adesso una casa a Tamburi?

    MARIOE I BIMBI

    Qui a destraMario

    Amodio, gicampione di

    arti marziali.Sotto, i bambi-ni del quartiere

    Tamburi, conle mani sporche

    di polvereFoto Luigi Piepoli

  • 3il Fatto Quotidiano DOMENICA 29 GIUGNO 2 01 4SPROFONDO SUD

    LA GIUSTIZIA SI FERMA fino al 16 settembre:solo allora il tribunale di Taranto decider se accet-tare la costituzione di parte civile al processo Am -biente svenduto per circa 800 fra associazioni ecittadini convinti di aver avuto la vita rovinatadallIlva con la gestione Riva. Gli ex proprietari, in-vece, attendono la decisione della Cassazione sul-la richiesta di trasferimento del processo a Poten-za: troppa pressione in citt, troppa ostilit, dico-no. La procura chiede il processo per 49 imputati etre societ fra dirigenti e rappresentanti della fami-glia Riva, accusati di associazione per delinquere,disastro ambientale, avvelenamento di sostanzealimentari e omissione dolosa di cautele contro gliinfortuni sul lavoro. Mancher in aula Emilio Riva,scomparso a 87 anni il 29 aprile scorso. Tra gli im-putati anche il presidente della Regione Puglia, Ni-chi Vendola, l'ex presidente della Provincia di Ta-ranto Gianni Florido, il sindaco di Taranto, IppazioStefano, il deputato di Sel, Nicola Fratoianni, l'as-sessore regionale all'Ambiente, Lorenzo Nicastro.

    INDAGINI IN CORSO

    In tribunale a settembreper Ambiente svenduto

    DICE EDO RONCHI

    Risanamento avviato,a parte le opere pi careALTRO CHE INQUINAMENTO e pericoloso at-tacco alla salute dei cittadini: laria di Taranto tra le migliori dItalia. Lo dice il subcommissariodellIlva, Edo Ronchi, confortato dai datidellAgenzia regionale pugliese per lA m b i e n te :La qualit dellaria a Taranto buona, in par-ticolare per le polveri sottili: i dati sono tra i mi-gliori delle citt italiane. Il benzo(a)pirene si ridotto di dieci volte. Nel quartiere Tamburi,laria ampiamente a norma per tutti i parame-tri. Anche le prospettive future dellarea taran-tina sono eccellenti: LIlva oggi unazienda invia di risanamento ambientale, l81% dei nume-rosi interventi prescritti dallAia del 2011 e del2012 sono stati attuati e il 98% degli interventi stato avviato. Per l'applicazione dellAia, am-mette per Ronchi, occorrono 1,8 miliardi, deiquali 500 milioni entro lanno, perch non sonoancora stati completati gli interventi pi costo-si. Il colosso franco-indiano Arcelor Mittal po-trebbe essere interessato a investire in Puglia.

    LA RETEE I MORTISopra, lo sta-bilimentodellIlva intor-no al quale stata messauna rete che -in teoria - do-vrebbe evitarelo spargimentodelle polveri. Adestra, il cimi-tero: non si puspalare la terraper linquina -mentoFoto Luigi Piepoli

    LA LUNGA NOTTE NERADI TARANTO CITT MALATAMentre le autorit giurano che ormai la qualit dellaria tra le migliori dItaliala gente combatte le polveri killer. Il professore: LIlva brucia le schifezze col buio

    che abbiamo fatto fare gli esami del sangue a ungruppo di bambini di Tamburi. E nel loro sanguec piombo. Il piombo resiste tre o quattro setti-mane al massimo. Se la situazione fosse buona co-me vogliono farci credere, non avremmo un pro-babile cancerogeno dentro di noi: s, ce lho ancheio, e sono preoccupato per la mia salute.

    FRATELLI DITALIA E AMORE SUI MURIAllingresso della citt, appena dopo lautostrada,c questa scritta: Oggi bistecca alla diossina. ATamburi invece, oltre al patriottismo calcistico,stupiscono anche i messaggi verniciati sui muri. Cisono solo frasi damore: Silvia ti prego torna;Piccola mia io e te sempre insieme; Tanti au-guri mamma. Sulla facciata di una casa popolare,per, c affissa una targa: Ennesimo decesso perneoplasia polmonare. 8 marzo 2012. Lha volutamio padre, operaio dellIlva, subito prima di mo-rire, ricorda Sabrina Corisi, occhi azzurri e com-battivi. Voleva fosse chiaro a tutti che siamo solonumeri. Lui, almeno, stato fortunato: morto in

    25 giorni. Entriamo nella sua casa, tirata a lucidoperch qui abbiamo la fobia della polvere. Fuoridalle finestre ci sono stracci bagnati per impedireche entri, stracci che dopo qualche ora si coloranodi rosa. Nella cucina, sul frigo, sono attaccate fo-tografie di due uomini: Quello mio padre Pep-pino. Laltro invece, mio marito Nicola. Stessolavoro, stessa sorte. Ma a Nicola andata moltopeggio: ci ha messo sei mesi a morire. Alla fineaveva 52 metastasi solo al collo. Tre lesioni cere-brali. Un nodulo al polmone. Non riusciva pi n arespirare n a bere o mangiare. Qui dicono chebisogna scegliere se morire di cancro o di fame: lui morto di tutte due. Sabrina in casa con la so-rella, la madre e la figlia di due anni, Gaia, cheindossa una maglietta con la foto del padre sul da-vanti e del nonno sulla schiena. Di tanto in tantod un occhiata al cortile, dove Swami, 8 anni, giocacon gli amici: So che non dovrebbero star fuori,ma tenere i bambini tutto il giorno chiusi in casa impossibile. Le mani e la fronte, quando si ap-poggiano al muro per giocare a nascondino, di-

    ventano subito rosse di polvere, come se avesserotoccato una vernice fresca color mattone. Se do-vesse succedere qualcosa ai miei figli non me loperdonerei mai, alla fine la scelta di restare mia,dice Sabrina. Che per, ad andarsene, ci ha pro-vato: La casa invendibile. Il lavoro non c. Iodico che tutti noi che abitiamo qui, in fondo, la-voriamo per lIlva. Quando morto mio marito,sono andata in banca perch da sola non riesco apagare il mutuo. Ho detto: Voglio pagarne solomet, perch mio marito non pi qui, non usu-fruisce pi di questa casa. Lui, mangiando pa-tatine, si messo a ridere: Facile la vita, eh?, harisposto. Sabrina ci mostra un volantino che stadistribuendo in tutto il vicinato. Chiedo alla gen-te di Tamburi di svegliarsi. So che avete paura diperdere il posto, ma qui stiamo morendo tutti.Dobbiamo essere uniti, solo cos obbligheremoRenzi, Ronchi o chi per loro a fare qualcosa. Ve-nissero qui, a governare. Li ospito io, vediamo seinsistono con la cazzata che la nostra aria la mi-gliore dItalia. Per unoretta, Sabrina racconta la

    sua storia e resta tranquilla.Poi gli scudi cadono e le parole escono veloci, unadopo laltra. quando si parla della famiglia Riva:Io li odio. Mentre ero in ospedale ho sentito dellamorte di Emilio Riva. Aveva 80 anni, quindi la vitalha vissuta, ha visto i figli crescere, e questo midispiace. Ma in quel momento, quando ho saputoche non esisteva pi, sono stata felice. Fanculo, seimorto pure tu. Sarai anche morto vecchio e ricco,ma almeno sei sotto terra. E dopo di te ci vada purelIlva.

    CAMPIONI DEL MONDOMa c anche chi, si chiama Mario Amodio, vuoleche lacciaieria resti aperta: Che la mettano in si-curezza. Altrimenti qui non si mangia pi: Mario stato campione del mondo di kick boxing e ka-rate, la sua casa colma di trofei e medaglie. Suamoglie Felicetta, che dei tarantini dice siamo unbranco di pecore, non riusciamo a coalizzarci, liguarda e poi abbassa gli occhi a terra. Adesso Ma-rio pesa 40 chili. Ho lavorato nellIlva e nel suoindotto tutta la mia vita. Poi mi hanno detto cheavevo un tumore alla lingua e uno allesofago. Ioero cos in forma, cos forte, che non avrei maipensato potesse succedere proprio a me. Le pa-role sono le stesse usate da Sabrina: Dopo miopadre, come avrei potuto immaginare che capi-tasse anche a Nicola?. Mario, che parla grazie auna macchina appoggiata sotto al mento, si rivol-ge direttamente al premier: Per colpa dellIlva stovivendo unaltra vita. Mi hanno tolto lesofago:non posso digerire, se mangio troppo mi esce tut-to. Non posso fare la doccia perch rischio di af-fogare. Non posso essere un marito per mia mo-glie, che lunica ragione per cui vado avanti. Esapete cosha fatto lAsl? Mi ha tolto laccompa -gnamento! Erano solo 500 euro al mese, ma aiu-tavano. Dicono che mi vedono bene, che sto me-glio. Che lavoro posso fare dice con la voce me-tallica che filtra dalle vibrazioni del laringofano loperatore di un call center?. Mario e Felicettascoppiano a ridere: Dobbiamo metterla in quelposto a chi ci vuole morti. Restiamo di buon umo-re. Siamo pi forti di te, Ilva.

    Twitter@BorromeoBeaHa collaborato Luigi Piepoli

  • 4 DOMENICA 29 GIUGNO 2014 il Fatto Quotidiano

    di Antonio Massarie Davide Vecchi

    inviati a Venezia

    Il paradosso va in scenaalle dieci del mattino: leaccuse contro lex sin-daco di Venezia, Gior-gio Orsoni, sono cos fondateche rischia di non esser maipunito. Oggi con il patteg-giamento Orsoni avrebbepotuto incassare una condan-na a quattro mesi di reclusio-ne e 15 mila euro. Il giudiceper le indagini preliminari,Massimo Vicinanza, ha perrigettato il patteggiamentoperch la pena non congrua.Lex sindaco sar giudicato inun processo con il rito ordi-nario. Nel quale, per, va in-contro a una prescrizionequasi certa. Eppure lo stessoOrsoni, accettando il patteg-giamento, sera mosso conuna sostanziale ammissionedi responsabilit per usarele parole del procuratore ag-giunto Carlo Nordio. E cos,se da un lato il lavoro dellaprocura veneziana altro pa-radosso esce rafforzato dallasentenza del gup, dallaltro simette in moto la sua sostan-ziale inutilit, poich Orsoni,per via della prescrizione, po-trebbe non essere mai puni-to.Lex sindaco accusato daverincassato dal presidente delConsorzio Venezia Nuova,Giovanni Mazzacurati, un fi-nanziamento illecito di 260mila euro per la campagnaelettorale del 2010. Mazzacu-rati ha riferito di una sommaanche pi ingente, pari a circa500mila euro, consegnata a

    Orsoni in pi tranche. Dopolarresto, avvenuto ai primi digiugno, e la successiva remis-sione in libert, Orsoni avevaaccettato il patteggiamento enel frattempo - scaricato dalPd - sera dimesso dalla pol-trona di primo cittadino.Impianto accusatorio fonda-to

    IL COLPO DI SCENA che ilGup Vicinanza ha riservato atutti procura e difesa me -rita di essere analizzato. Lim -pianto accusatorio che vienedefinito fondato e il giudicenon ha dubbi sulla gravit del-le accuse mosse a Orsoni. Eper due motivi. Il primo: Lecondotte da lui tenute sono

    molto gravi, sia per l'entit delcontributo illecito ricevuto, siaper la provenienza soggettiva eoggettiva del denaro. Il se-condo: altrettanto gravelinevitabile rischio, per lacorretta gestione della cosapubblica, che ha comportatolaver ricevuto ingenti som-me. E averle ricevute dal pa-tron del Mose, il gestoredellopera pubblica di mag-

    gior costo e rilievo che ha in-teressato la citt della qualel'indagato poi divenuto sin-daco.E cos il giudice viene al punto.Per Orsoni stata chiesta unapena che, sotto il profilo eco-nomico, somiglia a una man-cia da ristorante. Ed altret-tanto lieve, troppo lieve, anchesotto il profilo della detenzio-ne: del tutto incongruo...concordare una pena... deten-tiva inferiore al limite edit-tale. Sotto il profilo economi-co, invece, il limite oltrecento volte inferiore al mas-simo erogabile se si tiene con-to dellentit del finanziamen-to illecito ricevuto. Il gup in-via gli atti ai tre pm che hanno

    formulato laccusa StefanoAncilotto, Stefano Buccini ePaola Tonini che dovrannoprocedere quindi secondo ilrito ordinario. Per loro non sitratta di una sconfitta, anzi,piuttosto di una delusione, peraver chiesto una pena troppolieve, nella speranza di giun-gere a una condanna certa, in-vece che a una altrettanto certaprescrizione. Orsoni invece

    commenta: Ora posso final-mente difendermi. Poi parladi uso sproporzionato dellamisura cautelare - si riferisceai giorni di carcere preventivo e aggiunge: La scelta di ac-cettare il patteggiamento, pro-posto dalla Procura, era statadettata dalla necessit di tute-lare lAmministrazione. Eroben consapevole della assolutainfondatezza dei fatti addebi-tati e della insussistenza dellafattispecie di reato ipotizzato.In realt, come abbiamo visto,il gup la pensa diversamente.

    E CHE LIMPIANTO accusato -rio continui a reggere dimo-strato da un altro dato: il tri-bunale del Riesame ieri haconfermato il carcere per lexassessore regionale alle infra-strutture Renato Chisso (Fi),accusato di aver incassatomazzette dalla cricca del Mo-se.Il procuratore aggiunto Nor-dio commenta: La pronunciadel Tribunale del Riesame di-mostra lassoluta fondatezzadellintero impianto accusato-rio. Anche il rigetto dellistan -za di patteggiamento del pro-fessor Orsoni si colloca in que-sta linea, consolidando la cor-rettezza giuridica del reato e lagravit delle prove a suo ca-rico. Questa procura ritieneche una sentenza certa e im-mediata, con l'applicazione diuna pena comunque significa-tiva, sia preferibile ai costi ealle lungaggini di un processo,con una tardiva pronuncia dicondanna a forte rischio diprescrizione.

    [email protected]@ilfattoquotidiano.it

    AFFARI LORO

    Rai, Mieli benediceCampo DallOr topromesso dg

    PER IL FUTURO del sistema televisivo servonouna pulizia di progetto, una guida chiara e ungruppo di lavoro onesto: parola di Antonio CampoDa l l Orto, protagonista del primo dei tre appun-tamenti organizzati da Aleteia Communicationche da oggi per tre sabati consecutivi si terranno aSpoleto durante il Festival Dei Due Mondi. Chi oggi Campo DallOrto? luomo pi citato come

    di Sandra Amurri

    Uno dei capi di imputazione della corposa ordinanza dicustodia cautelare per lonorevole Giancarlo Galan, su cuil11 luglio dovr decidere la Giunta per le autorizzazioni a pro-cedere della Camera, si fonda su quel milione di euro per laristrutturazione della sua villa di Cinto Euganeo che, secondolaccusa, sarebbe stato pagato dalla Mantovani, impresa capo-fila del Consorzio Venezia Nuova. Il grande accusatore, lin-gegnere Piergiorgio Baita, dice a verbale che il plusvalore pro-veniente dalle fatture gonfiate per lavori realizzati dallarchi-tetto Danilo Turato per la Mantovani serviva per liquidare leparcelle del professionista per la ristrutturazione della villa diGalan, ai tempi governatore del Veneto.

    GALAN nellintervista al Fa t to si difende spiegando di aver ac-quistato la villa da Tot, un dentista di Pantelleria, simpati-cissimo. Io la compro a meno di 1 milione di euro, cio a 6 volteil prezzo pagato da lui, perch era gi tutta restaurata. Ci fa solodue interventi, dell'impresa di Turato. Baita sbaglia addiritturala ditta che fa i lavori, che non si chiama Tecnoqualcosa maArchitest. E sbaglia le date: parla di lavori ancora nel 2011, quan-do erano finiti da due anni!. Era ristrutturata la villa quandoGalan lha comperata? Lo abbiamo chiesto a chi glielha venduta,il dottor Salvatore Romano, originario di Gela e non di Pan-telleria, medico condotto con un piccolo studio dentistico diLozzo Atestino, paese di origine della moglie, Maria NunziaPiccolo. Lo stesso paesino dove viveva Sandra Peregato prima didiventare la moglie di Galan. Dottor Romano, lei ha venduto lavilla a Galan gi ristrutturata? Io non ho niente da dire sa,comunque risulta comera, non ho niente da dire. Ma lha ven-duta cos come laveva acquistata? Risulta comera, non in-sista, ripete con tono sorpreso, imbarazzato e supplichevole mamai scortese. Poi aggiunge: Perch vuole saperlo? Era comera,a lui gli andata bene e abbiamo fatto laffare. Galan dice che leilaveva ristrutturata, di averla acquistata con i lavori gi fatti. Inproposito non ho niente da dirle, chieda al dottor Galan, se hadetto cos va bene cos. Non mi dice se vero ci che affermaGalan? Io non le sto dicendo n che vero n che non vero.Non insista, la prego. Non c nulla di segreto. un argomentodi cui non vuole parlare? No. Non ne voglio parlare, non insista,la prego, chiedete a lui. Un colpo alla difesa di Galan arrivadallarchitetto Diego Zamaica, direttore del cantiere. Nel verbaledepositato dai Pm al Riesame per la scarcerazione dellarchitettoDanilo Turato di Tecnostudio e di altre societ come la Architestdi cui parla lex governatore del Veneto, dice che i lavori per ilcorpo centrale e la barchessa (edificio di servizio) sono iniziatinel 2006 - pochi mesi dopo lacquisto della villa avvenuto a no-vembre 2005 - e sono terminati nel 2008-2009. Costo, circa 1milione di euro. Esattamente come racconta lingegner Baita, exad della Mantovani: Ho liquidato larchitetto Turato per i lavoridella villa di Galan in due tranche: una di 600mila euro e una di400 mila euro, lultimo pagamento avvenuto circa due annidopo il termine dei lavori, cio nel 2011 perch abbiamo fatto unpo penare larchitetto Turato. Parole confermate da NiccolBuson, direttore finanziario della Mantovani. Ma non da Ga-lan.

    ORSONI, IL FUTURO PRESCRITTO:NEGATO IL PATTEGGIAMENTOPARADOSSO A VENEZIA: IL GIP RESPINGE LA PENA CONCORDATA PER LEX SINDACOCOME NON CONGRUA E ORDINA IL PROCESSO. MA I TERMINI DOVREBBERO SCADERE

    Lex sindaco di Venezia, Giorgio Orsoni Ansa

    Arriva la Pinotti, lF-35 si rompeENNESIMO GUASTO A UN CACCIA IN FLORIDA, DURANTE LA VISITA AMERICANA DELLA MIN I ST R A

    prossimo numero uno della Rai di Renzi, ha dettoPaolo Mieli, che tiene il filo di queste conversazionispoletine, uno dei pochissimi che oggi in Italia hale competenze per ricoprire quel ruolo. Tra visionee televisione per unora si discusso del presente edel futuro della comunicazione, un mercato da 5miliardi di euro, di cui il 57% prodotto ancora oggidalla televisione" ha sottolineato Campo DallOr-

    to, considerato un enfant prodige della tv italiana.Gi vicedirettore di Canale 5 e direttore di La7, ar-tefice del lancio e del successo di Mtv Italia, Cam-po DallOrto, oltre a immaginare un futuro dellatelevisione da lui sognata, ha raccontato le sueesperienze spiegando alcune delle sue scelte delpassato. Come quando da vicedirettore di Canale5 decise di passare allallora sconosciuta Mtv.

    TOGHE DIVERSE

    Limpianto accusatorio

    fondatos c r i ve

    il giudice. Il procuratore

    Nordio: Meglio

    una sentenza certa che

    una tardiva condanna

    di Daniele Martini

    La maledizione degli F-35colpisce ancora. Propriomentre la ministra italiana dellaDifesa, Roberta Pinotti, era aWashington per ridiscutere itermini dell'impegno italianoper i Joint Strike Fighter dellaLockheed Martin, si misera-mente rotto in fase di prova unaltro di quei costosissimi caccia. successo durante un decollosulla pista di Eglin in Florida, ene ha dato notizia il Wa s h i n g to nPo s t . La cronaca dellaccadutorasenta il ridicolo: sulla pistalaereo ha perso alcuni pezzi epoi si incendiato nella parte po-steriore. Dal racconto sembracoinvolto non il jet pi sofistica-to e costoso di tutta la storiadellaviazione, ma un qualchedecrepito scassone di una sco-

    nosciuta compagnia sudameri-cana. Molto opportunamente ilpilota ha abortito la manovra ealtrettanto opportunamente ilPentagono ha sospeso tutte leesercitazioni in corso. Il Washin -gton Post ha scritto pure che unaltro guasto si era verificato tresettimane fa.

    IN QUEL CASO il pilota si era ac-corto che laereo stava perdendoolio in volo e aveva frettolosa-mente riportato il caccia alla base.Alla luce di questi nuovi episodiregge sempre di meno la giusti-ficazione fornita dai sostenitoridel costosissimo programma cheil susseguirsi degli incidenti sia fi-siologico per un aereo in fase disviluppo. Questa volta il grave in-conveniente ha riguardato un F35 del modello A, destinato negliStati Uniti allAir Force, mentre

    in Italia dovrebbe costituire i dueterzi della commessa in discus-sione (60 esemplari su 90). Il con-dizionale dobbligo perch do-po mesi e mesi di infinite pole-miche non ancora per nientechiaro quanti aerei alla fine lIta -lia comprer davvero. Nel suoviaggio americano la Pinotti haincontrato il capo del Pentagono,

    Chuck Hagel e forse proprio inpreparazione della trasferta alcu-ni giorni fa aveva rilasciato unadichiarazione favorevole al man-tenimento da parte dellItalia del-la piena commessa di 90 F-35, so-stenendo che i tagli avrebberocomportato conseguenze negati-ve per la fabbrica Alenia-Finmec-canica di Cameri (Novara). LaPinotti non aveva ricordato, pe-r, che lo stabilimento di Cameri strutturalmente in perdita aprescindere dallentit della com-messa italiana, per il semplicemotivo che stato avventata-mente costruito al buio, in assen-za di ogni definizione ufficiale deiprogrammi F-35 per lEuropa. Direcente Norvegia, Olanda e GranBretagna hanno fatto sapere chenon intendono pi assemblare iloro F-35 nello stabilimento no-varese.

    LA TESTIMONIANZA

    A Galan ho cedutola casa cos come ra :e bastaLUI NEGA DI AVER RESTAURATO LA VILLA CONUN MILIONE SOSPETTO. IL VENDITORE: SE LO DICE LUI...

    Un F-35 Ansa

  • 5il Fatto Quotidiano DOMENICA 29 GIUGNO 2 01 4RE GIORGIO

    Feltri e la Pascalesi sono iscrittiallA rc i gay

    FRANCESCA PASCALE e Vittorio Feltrisi sono iscritti allArcigay, perch necondividono le battaglie in favoredellestensione massima dei diritti civilie della libert. La scelta della Pascaleviene poche settimane dopo li n te r v i s t aal Corriere della Sera, in cui la compagnadellex Cavaliere aveva dichiarato di es-

    sere favorevole alle unioni civili ed esor-tava tutto il centrodestra a spendersi peri diritti delle coppie gay. un gesto sim-bolico, per affermare la necessit diestendere al massimo i diritti civili, hacommentato invece Feltri. La notizia stata data, con una nota, dal quotidianoil Giornale, di cui Feltri editorialista.

    di Antonella Mascali

    Appena si nomina ilpresidente GiorgioNapolitano la stra-grande maggioran-za dei magistrati chiamati al te-lefono, tantissimi, si inventanoogni tipo di scusa per non ri-spondere su quanto scritto dalcapo dello Stato nella lettera afavore di Edmondo Bruti Libe-rati, alla vigilia del voto del ple-num del Csm, la settimanascorsa, sullo scontro alla pro-cura milanese. Insomma, silen-zio quasi assoluto su quantoscritto dal capo dello Stato. Ep-pure nellatto costitutivo diMagistratura democratica del1964, per esempio, indicatolobiettivo delleliminazionedellattuale assetto gerarchi-co-piramidale degli uffici giu-diziari.

    MA NON TUTTI i magistrativogliono stare zitti. Accetta dirispondere il presidente del tri-bunale per i minorenni di Ge-nova, Adriano Sansa, che primadi criticare Napolitano inter -ventista vuole fare una pre-messa per far capire quanto sia

    importante la concezione delruolo dei procuratori: Con lariforma Castelli e poi Mastellasi tornati indietro: il procura-tore diventato unico titolaredellazione penale e si ridottalazione dei pubblici ministeri.In questa situazione, la discus-sione sui limiti del potere delcapo estremamente impor-

    Csm per dire, in sostanza, fatecome vi dico. Il suo stato ungesto che deve preoccupare: dforza alla visione in senso stret-tamente gerarchico delle fun-zioni del procuratore della Re-pubblica.Per il consigliere del Csm An-tonello Racanelli, di Mi, la let-tera del capo dello Stato rappre-senta una vicenda che destaperplessit poich nella parteconclusiva della missiva c uninvito ai consiglieri a tener con-to di quanto espresso dal pre-sidente. Ci vuol dire che eradestinata a essere conosciutadai consiglieri. Perch non stata letta? (dal vicepresidenteMichele Vietti al plenum, ndr).Forse si temeva che consiglieritogati, che almeno a parole han-no sempre difeso lautonomia elindipendenza dei pubblici mi-nisteri, avessero difficolt a vo-tare proposte di maggioranzarivedute e corrette, e assumes-sero posizione contro la tesi delpresidente? Al di l del massi-mo rispetto e la massima con-siderazione che si deve avereper le valutazioni del capo delloStato, non necessariamente de-vono essere fatte proprie dal

    plenum. Anzi, auspico, rispettoai poteri del procuratore dellaRepubblica, che il plenum so-stenga una posizione diversa.

    OPPOSTA LOPINIONE di unaltro consigliere del Csm, PaoloAuriemma, di Unicost: ap-prezzabile la scelta del vicepre-sidente di non leggere la letteraal plenum (ne ha letto solo qual-che frase, ndr) perch cos hafatto in modo di non condizio-nare il dibattito. La delibera fi-

    nale in sintonia con quantopensa il capo dello Stato ma noinon conoscevamo il contenutodella missiva. Per, osservia-mo, soprattutto il testo dellaSettima commissione stato li-mato di tutti i passaggi criticisul procuratore Bruti dopo chesi appreso dellesistenza dellalettera... I testi delle relazionisono stati modificati prima delvoto in plenum semplicementeperch si voleva avere unampiacondivisione delle scelte.

    tante perch se si arrivasse a di-re che pu dare le disposizioniche vuole avremmo il possibilecondizionamento politico delleinchieste. Dunque, lazione diNapolitano d la sensazione diun interventismo della Presi-denza della Repubblica pi chedi un intervento. inquietanteche abbia inviato una lettera al

    I magistrati perdono la vocequando interviene il ColleSILENZIO SU NAPOLITANO, CSM E CASO BRUTI, MA RACANELLI E SANSA PROTESTANO

    di Bruno Tinti

    Sono le azioni che tradisconoil pensiero. Prendiamo adesempio la lettera che Napolita-no ha scritto al vicepresidentedel Csm Vietti.Questi se la porta al plenum: Il Presidente dellaRepubblica mi ha mandato una lettera che pervoi non dovete leggere; vi basti sapere che, secon-do lui, il Procuratore della Repubblica ha ampipoteri per via della legge di riforma dellordina -mento giudiziario. La maggior parte dei com-ponenti del CSM, autonomi e indipendenti quan-ti altri mai e che evidentemente tutto ignora diquesta riforma, butta nel cestino gli interventi gipreparati e ne scrive altri in esito ai quali lespostodi Robledo contro Bruti Liberati viene archiviato.Dopo una decina di giorni di ritardo, la lettera pubblicata sul sito del Quirinale. Il Presidente Na-politano, pur avendo a suo tempo ritenuto op-portuno considerare riservata la missiva, ritieneutile renderne ora noto il contenuto. Lui fattocos, fa quello che gli pare, quando gli pare. Inrealt si comportato proprio come Bruti: ieri miandava bene che Robledo trattasse i processi perreati contro la PA; oggi non mi va pi. Perch?Fatevi i fatti vostri.

    CON QUESTA CONCEZIONE autoritaria del ruolonon c da meravigliarsi che il contenuto della let-tera sia del tutto illogico e contraddittorio: mo-tivare i pregiudizi una cosa complicata. Mi pre-me sottolineare che, a differenza del giudice, le ga-ranzie di indipendenza "interna" del Pubblico Mi-nistero riguardano l'ufficio nel suo complesso enon il singolo magistrato. Trattasi di frase incom-prensibile. Napolitano sottolinea, le virgolette so-

    no sue, che sta parlando di indipendenza inter -na; cio indipendenza nei confronti di altri ma-gistrati o uffici o enti appartenenti allordine giu-diziario. Cosa diversa dunque dallindipendenzaesterna, che si ha nei confronti di Parlamento,Governo, lobbies etc. Come possa lufficio nelsuo complesso, una Procura della Repubblica,vedere insidiate le sue garanzie di indipendenzainterna non dato capire. Un Tribunale, unaCorte dAppello o di Cassazione possono dissen-tire dalloperato di un PM; e quindi assolvere inluogo di condannare (o viceversa). Ma in nessunmodo possibile che insidino le prerogative di in-dipendenza dellUfficio. Che in effetti non esisto-no: una Procura (e anche un Tribunale, una Corte)

    non possono essere destinatari di comportamentiche pregiudichino le loro prerogative di indipen-denza; non ne hanno. Chi le ha sono i singoli ma-gistrati che li compongono. Sono loro a dover es-sere tutelati, non lUfficio nel suo complesso.

    QUESTA FRASE non solo incomprensibile. Eanche sbagliata quando contesta che la modificadei principi organizzativi dellUfficio possa tra-dursi in violazione delle garanzie di indipendenzadei singoli PM. Ci che deve caratterizzare gli Uf-fici di Procura l'impersonalit e l'unitariet dellaloro azione, sicch i criteri organizzativi di ognisingolo ufficio requirente non possono essere in-tesi come rigide regole immodificabili, in quanto

    deve sempre consentirsi una equilibrata elasticitnella loro applicazione, volta sempre al miglioresercizio dell'azione penale da parte dell'Ufficionel suo complesso". E chi lo nega. E noto che inudienza laccusa pu essere sostenuta da un PMdiverso da quello che ha svolto le indagini e che uninterrogatorio svolto da un PM diverso da quellotitolare del fascicolo non nullo. Ed del tuttoovvio che i criteri organizzativi devono essere ela-stici per forza, pena la paralisi dellufficio: arrivano100 grossi processi per reati contro la PA, i 10 po-veri Sostituti che fanno parte di quel Gruppo nonce la fanno, si trasferiscono altri 10 Sostituti daglialtri gruppi per il tempo necessario. Ma il proble-

    ma sta appunto l: ci deve essereuna ragione per cui i criteri or-ganizzativi sono modificati; edeve essere esplicitata. Altri-menti si cade nellarbitrio. Che ,ovviamente, pericolosissimo.Immaginiamo che un Procura-

    tore sia convinto che lAmministratore di una so-ciet, accusato di corruzione, sia innocente; e im-maginiamo che sappia che lAggiunto competentelo consideri colpevole. Non pu semplicementeaffidare il processo a un altro PM senza spiegare leragioni del suo provvedimento. Sarebbe del tuttolegittimo che dicesse (anzi scrivesse):Caro colle-ga ho letto attentamente gli atti e credo che la tuadecisone non sia corretta per questo e questaltromotivo; siccome mia la responsabilit della con-duzione delle indagini in questa Procura, assegnoil processo al PM (o a me stesso) per evitarequello che credo sia un errore. Ma sottrarglielosenza adeguata motivazione non pu essere lecito.Pensate se la revoca dellassegnazione fosse dovutaal desiderio di favorire un imputato o compiacereuna parte politica. Davvero saremmo contenti diun potere incontrollato che permettesse a un Pro-curatore di fare tutto quello che vuole? Insomma,quello che proprio non sta nelle corde di Napo-litano, la trasparenza. Oggi, quando - non si saperch - decide di rendere conoscibile la letterache ieri voleva tenere riservata. Laltro ieri, quandofece fuoco e fiamme perch si derogasse al codicedi procedura solo per lui e si distruggessero le in-tercettazioni delle sue telefonate, anche in pregiu-dizio delle difese degli altri imputati che avrebberopotuto avere interesse (processuale) a conoscerle.Della serie: state contenti umane genti al quiz - chese potuto aveste veder tutto - mestier non era par-torir Maria.

    Il presidente Giorgio NapolitanoLa Pre ss e

    Quella lettera incomprensibilee le pericolose svolte autoritarie

    A GAMBA TESA

    COSA AVR VOLUTO DIRE?Procura (Tribunale o Corte) non possono essere

    destinatari di comportamenti che pregiudichino

    le prerogative di indipendenza: non ne hanno

    ANTONELLA RAMPINO, quirinalista de LaS ta m p a , inconsolabile: l'Italia proprio unbizzarro Paese se addirittura ci si indignase il presidente del Csm scrive una lettera alsuo vicepresidente. In realt, nessuno s' in-dignato per la lettera: le polemiche riguardavano il fattoche il testo di Napolitano restasse segreto anche per imembri del Csm, oltrech per lopinione pubblica. Vab-b, dettagli. Infatti prosegue la cronista sempre pistupefatta - dopo giorni di titoloni dei giornali berlusco-niani che ipotizzano assalti giudiziari (ma quando, madove, ma quali assalti? Boh, ndr) e del Fatto Quotidianoche definiscono (sic, ndr) s u r re a l e quel che attiene in-vece al normale svolgimento di una funzione istituzio-nale, ieri Giorgio Napolitano ha deciso di rendere inte-gralmente pubblica la lettera inviata il 13 giugno a Mi-chele Vietti.Sfugge anzitutto il senso di quell'i n fa t t i : se Napolitanoaveva ragione a tenere segreta quella lettera, come puavere ragione anche quando decide di renderla pubblica(e i n te g ra l m e n te , mica una parola s e una no)? E so-prattutto: quando mai s' visto un giornalista felice dicommentare un documento segreto che non solo non fanulla per conoscerne il contenuto, ma se la prende con icolleghi che lo cercano e lo invocano (non solo dei gior-nali berlusconiani e del Fa t to, ma anche del Corriere dellaS e ra )?Mai, da nessuna parte al mondo. Per Antonella va com-presa: al cuore non si comanda. Ci appelliamo perci alcapo ufficio stampa del Quirinale: assumetela, datele unincarico qualsiasi, non vi deluder.

    L ECC AL ECC ARampino, la cronistaallergica alle notizie

    fattoa mano

  • 6 DOMENICA 29 GIUGNO 2014 il Fatto QuotidianoNEL PANTANO

    Sar a Bolognala Festa dellUnitriesumata dal Pd

    SI TERR DAL 27 AGOSTO al 7 settembre. Per laFesta nazionale dellUnit stata scelta, non a caso,Bologna, con la sua tradizionale festa del parcoNord, dove i militanti hanno sempre scelto di con-tinuare a chiamare Festa dellUnit quella che al-trove veniva ribattezzata Festa Democratica.La scelta ha un significato politico ma anche pra-tico: a Bologna, Modena e Reggio Emilia le feste

    I N D I S P O STA

    Anna Finocchiaro

    non firma emendamenti

    soppressivi dello scudo

    Renzi incalza: Le

    polemiche interne

    non devono frenarci

    Il ministrodellaGiustizia,A n d re aOrlando eilp re s i d e n t edelC o n s i g l i o,M at t e oRenzi inaula alS e n at oAnsa

    di Wanda Marra

    Alla fine limmunit re-ster cos come previ-sta nel testo emendatodai relatori, Finocchia-ro e Calderoli, ragionava qualchegiorno fa un senatore democraticoche sta seguendo molto da vicino leriforme costituzionali. Prevedendoche nessuna cancellazione delloscudo ci sarebbe stata. Guardan-do ai fatti, sembra proprio che ab-bia ragione. Non solo il governo hadato il suo assenso alla normasullimmunit durante il vertice aPalazzo Chigi del 17 giugno, nonsolo il premier si assunto in pro-prio la responsabilit di averla ap-provata. Ma c un altro dato di fat-to: venerd scaduto il termine incommissione Affari costituzionaliper i sub emendamenti al testo con-segnato da Finocchiaro & Caldero-li. E non ce n uno di iniziativa go-vernativa e neanche degli stessi re-latori che cancelli la norma in que-stione. Domani inizia il voto incommissione Affari Costituzionalie i sub emendamenti che voglionolabrogazione dellimmunit sonofirmati dai Cinque Stelle o dai ri-belli Pd, in testa Vannino Chiti.Anna Finocchiaro aveva annuncia-to che avrebbe presentato lei stessauna modifica per affidare alla Con-sulta la decisione (soluzione questache ha fatto registrare perplessitsia dal Quirinale, che dalla stessaConsulta). Ma, a conti fatti, ha pre-ferito non fare niente e lasciare ilcerino nelle mani del governo. Cheper ora ha lasciato tutto comera. Irenziani meglio informati sonocerti che lo scudo non verr tolto:potrebbe essere riformulato, preve-dendo che valga per i membri dellanuova Camera delle autonomie so-lo nellesercizio delle loro funzionida senatori e non da amministra-tori. Ma tutto sta a vedere come an-dr il dibattito in Aula.

    P E RC H poi le riforme si accaval-lano, le esigenze si incrociano. Equando si parla di giustizia il temadiventa incandescente. Domani inConsiglio dei ministri non ci sar lariforma annunciata dal premier, gidurante il discorso per la fiducia,per giugno, termine ribadito pivolte nei mesi. Alla fine dellultimoCdm era stato il ministro Boschi adannunciare che nel prossimo (quel-lo di domani appunto) si sarebbe di-scussa la riforma. Ma il dibattito silimiter alle linee guida, che verran-no illustrate ai ministri dal Guarda-sigilli, Andrea Orlando. Da via Are-nula la raccontano cos: il ministro eil premier si sono sentiti giovedmattina, prima della partenza diRenzi per il Consiglio Ue, e nonavendo di fatto mai avuto il tempodi discutere a fondo hanno deciso

    che sarebbe stato necessario un ul-teriore approfondimento, prima dientrare nel merito di provvedimen-ti molto delicati, magari rischiandodissensi dai titolari degli altri dica-steri. Fino a quando? Non chiaro.Ci sar, di certo, un decreto che af-fronter il sistema della giustizia ci-vile per fare fronte allarretrato pe-santissimo rappresentato da milio-ni di cause. I tecnici di Palazzo Chigistanno decidendo quando vararlo:stanno valutando bene le questionilegate alliter parlamentare. Tradot-to: se si fa a inizio luglio si rischia dinon riuscire a convertirlo entro itempi a disposizione, ovvero fine

    agosto. Quindi si potrebbe spostarein l, magari alla fine del mese. E ilresto? Sar tutto affidato a disegni dilegge, che saranno presentati in mo-menti successivi, anche qui difficil-mente prevedibili. Se si prende il ca-so Pa, il Cdm con le linee guida si fatto il 30 aprile, quello con i prov-vedimenti (in bozza) il 13 giugno, ei decreti effettivi sono stati scritti so-lo dopo e firmati dal Quirinale mar-ted 24. Se per la riforma del Se-nato, il ddl costituzionale stato ap-provato il 31 marzo, il voto in Com-missione inizia domani, con un te-sto che stato quasi riscritto.A proposito di ddl, a Palazzo Chigine esiste gi uno sullautoriclaggio,predisposto dal ministero dellaGiustizia, e consegnato oltre un me-se fa, al quale lo stesso dicastero haipotizzato di aggiungere alcunenorme sul falso in bilancio. Ma, ameno di sorprese dellultimo secon-do, domani non verr tirato fuori. Itempi si dilatano. E a occhio e croceliter parlamentare dei provvedi-menti in questione non comincerche dopo lestate. Il metodo Renzi -ormai s capito - quello di spin-gere lannuncio oltre lostacolo. Pe-

    r trattandosi di materia incande-scente come la giustizia ogni sospet-to lecito. Anche perch il governoha chiesto in Senato un rinvio dellalegge sullanticorruzione proprio inattesa dei provvedimenti di finegiugno. Che non ci saranno. Tra levoci che si rincorrono a PalazzoMadama ce n una insistente se-condo la quale Forza Italia starebbefacendo pressione perch laccerta -mento del falso in bilancio abbia ilvia solo su querela di parte (comeadesso), e non diventi automatico.

    RENZI ha bisogno dei voti di ForzaItalia per portare a casa le riformecostituzionali, tanto pi la fronda diPalazzo Madama si allarga. E lom -bra dello scambio si allunga so-prattutto quando trattativa su alcu-ni temi e temporeggiamento su altrivanno di pari passo. Ieri il presiden-te del Consiglio ha annunciato chequesta settimana decisiva equindi vedr tutti: Pd, Forza Italia eCinque Stelle. Le polemiche nondevono frenarci, neanche quelle in-terne, ha detto ai fedelissimi. I suoilavorano ad allargare la maggioran-za, ma le falle restano.

    provinciali che si svolgono fra la fine di agosto e iprimi di settembre, sono macchine rodate che ognianno sono frequentate da migliaia di persone, cheguadagnano con decine di ristoranti e alla cui or-ganizzazione i volontari lavorano tutto lanno. Al-trove, al contrario, le feste nazionali vanno costruitequasi da zero (non di rado con esiti catastrofici perle casse del partito), nel triangolo emiliano basta

    mettere il bollino di festa nazionale su una mani-festazione che esiste comunque e il gioco fatto.Il segretario bolognese del Pd Raffaele Donini e ilresponsabile delle feste Fabio Querci ringrazianoper la fiducia, ma ricordano che, di fatto, la festa gi bella che organizzata: sar su unarea di 30 milametri quadrati, che l'anno scorso ha fatto un mi-lione di visitatori e tre di fatturato.

    Fini non lo caccia pi nessunoIL RIENTRO

    Il presentatore, un ragazzo che impugna il microfonoda esperto rapper, introduce Gianfranco sulle noteultracontemporanee di Human del gruppo americanoThe Killers. Sul video scorrono le immagini vincenti dicari campioni dello sport e Gianfranco Fini entra nellasala facendo una miniprocessione in platea. Roma,Palazzo dei congressi dellEur. Le poltrone sono mille,riempite a fatica per due terzi, forse. Lassemblea aper-ta della destra che non c soffre il caldo e anche iltraffico. Lo stesso Fini: Sul raccordo anulare ci sonomolti partecipanti bloccati. Il finismo edizione 2014rientra in campo sotto forma di allenatore: Voglioallenare una nuova classe dirigente che coniughi tra-dizione e modernit. Fini abiura il montismo, unacatastrofe, evoca le radici missini (pur senza citareAlmirante) e ripropone una destra repubblicana edeuropeista a fronte della diaspora di An oggi rappre-sentata da un florilegio di sigle. Pochi i volti noti tra ifiniani di un tempo: Menia, Consolo, Mazzocchi, DiBiagio, Giuseppe Tatarella. Lanalisi della realt co-munque perfetta: Renzi rischia di governare perventanni per lassenza di un vero competitore a destra.Non pensabile fare una sommatoria, mettere insiemeAlfano e Salvini, Tajani e la Meloni. la verit. Ilrenzismo ha invecchiato tutti, compreso Fini: Nonesistono uomini per tutte le stagioni, io ho fatto errorima non sono pentito. Dobbiamo recuperare i delusidel centrodestra, quelli che hanno votato Renzi, Grilloo si sono astenuti. Oggi parte una fase movimentista.E se i risultati arriveranno nascer il partito. Fini parlaper unora esatta, dalle 11 e 40 alle 12 e 40, e anche trai suoi deve scontare una contestazione isolata. Gio-vanni Angelini, romano, lo interrompe un paio di volteper gridargli: Sei tu che hai ucciso la destra, T r a-ditore.

    NON PI TEMPO DI FIUGGIFini beve un bicchiere dacqua, ma non Fiuggi lad-dove il Msi abbandon la Casa del Padre

    T R E N DYLa camicia ne-ra subiscelevo lu z i o n edei tempi: las-sonnato parte-cipante si presentato conuna Lacostes c u ra

    QU I E T EDue parteci-

    panti sim a s ch e ran ocon occhialie scialli per

    p a s s a rei n o s s e r vat e

    e dormire insanta pace

    VISPOAnonimo finianoespone il cartello

    con lo slogan dellam an i fe s t a z i o n e :

    Pa r t e c i p o . Per laprecisione i cartel-li erano di tre colo-ri (bianco, rosso e

    verde) per formareil tricolore

    fd eFoto di Umberto Pizzi

    IL CAMERATA ROMAGNOLILuca Romagnoli, il secondo seduto, fond la Fiammaquando nacque An. Fini non sapeva che fosse in sala

    D ice Bertinotti: Con ungruppo di amici psicanalistilacaniani sto lavorando a capireperch a sinistra si producono con-flitti mortali diversamente dalle al-tre storie politiche. I socialisti e idemocristiani fanno scelte oppostema restano affratellati. Noi defla-griamo. Bertinotti non scherza.Sta davvero conducendo questostudio, con un gruppo di psicana-listi delle Marche e produrr ancheun libro. Lidea nata quando Ni-chi Vendola disse che lui stato ilprimo padre a uccidere i figli. Ingenere avvenuto il contrario. Lasinistra, probabilmente, destina-ta a rinascere sul lettino?

    BERTINOTTI STUDIA

    S i n i s t rap s i ch i at r i c a

    GIUSTIZIA CANAGLIAFALSO IN BILANCIO SLITTALIMMUNIT RIMANENONOSTANTE GLI ANNUNCI, DOMANI IN CONSIGLIO DEI MINISTRISI DISCUTERANNO SOLO LINEE GUIDA. PER I PROVVEDIMENTICI SI AFFIDER A DISEGNI DI LEGGE NON ANCORA IN CALENDARIO

  • 7il Fatto Quotidiano DOMENICA 29 GIUGNO 2 01 4LA FRONDA

    Grillo cacciatutti gli scontenti:Cercatevi un partito

    DISFATTISTI, malpancisti, fautori dellimplosio-ne: il Movimento 5 Stelle non ha bisogno di voi.Con un intervento sul suo blog, Beppe Grillo serrale file allinterno del M5S e, ancora una volta, se laprende con chi presta il fianco ai nemici parlandocon i giornalisti (p e n n i ve n d o l i nella sua defi-nizione) che fanno titoli sul Movimento spac-cato, sulle divisioni, sugli errori, sui flop, su fazioni

    interne. All'interno del M5S prosegue il post alcuni si fanno trascinare in polemiche sterili peraffermare una propria alterit, marcare un ter-ritorio, un'indipendenza ostentata. Il M5S non habisogno di queste persone. Per questo dissidentie scontenti hanno limbarazzo della scelta, i pen-nivendoli li intervisteranno, i partiti li accoglie-ranno a braccia aperte.

    di Fabrizio dE s p o s i to

    Gli anticorpi al renzi-smo hanno genera-to nella pancia par-lamentare una nuo-va specie: lHomo Senatus, lUo -mo del Senato. LHomo Senatus un Frankenstein costituzio-nale che assembla spezzoni ditutti i partiti e ha soprattuttouna caratteristica: di fronte alrenzismo imperante mette in-sieme uomini e donne che nonhanno pi nulla da perdere e siritengono pi liberi dei tantis-simi che sono saliti sul carro delvincitore di Firenze. La linea diconfine tra loro e il resto delmondo il Senato elettivo. Ca-pofila di questa battaglia nel Pd Vannino Chiti, ex ministro.Ma ci sono, per esempio, ancheC a ss o n , M u cc h e t t i , To cc i e Mi -neo. In tutto sono 35 i senatori,tra democrat, ex grillini e Sel,che si battono per il suffragiouniversale, e non unelezioneindiretta.Ecco cosa significa non avernulla da perdere secondo Mas-simo Mucchetti, gi firma dipeso del Corriere della Sera poisenatore nel Pd bersaniano: Iomi sono impegnato in questabattaglia nel momento in cuihanno messo fuori la testa per-

    sone con una notevole culturaistituzionale. Questa la prin-cipale molla che li spinge. Ov-viamente ho messo nel contoun prezzo da pagare. Un prezzosi paga sempre in certi frangen-ti, gi mi capitato professio-nalmente e non mi sono maispaventato. Non credo quindiche il Pd mi chiamer pi a fareil capolista in Lombardia come successo lanno scorso. come se lHomo Senatus, a dif-ferenza degli abolizionisti chevoglionoriempire Pa-lazzo Mada-ma di sindacie consiglieriregionali, sifosse liberatoallo stessotempo di dueossessioni, le-gate tra di lo-ro. Quella didire s al Capodi turno (ieriBerlusconi,oggi Renzi) equella dellapoltrona atutti i costi. Almeno a sentireMucchetti, che conclude conunosservazione acuta sullapropaganda tipica dei partitipadronali-carismatici o sem-

    del Transatlantico renziano.Ma non lunico.Dentro Forza Italia c un con-sistente movimento che non vanel verso renziano. Il volto pinoto di questo schieramento Augusto Minzolini, giornalistacome Mucchetti. Anche lui hala sensazione che in giro perPalazzo Madama siano in tantia non avere pi nulla da per-dere, compresi quelli che, rea-listicamente, non credono pinella possibilit di un altro giro

    parlamentare. La pubblicisticacorrente individua solo quattriazzurri contrari alla riforma delSenato (oltre Minzolini: Tar -quinio, DA m b ro s i o , Le t t i e r i e

    plicemente carismatici: Cuna vera e propria manipola-zione del reale. Noi che stiamodenunciando tutti i rischi diquesta operazione siamo la pa-lude, chi invece d ragione alCapo diventa un riformista.Ma chi vincer alla fine? Rispo-sta: Il sentimento sul Senatoelettivo maggioritario tra tuttii miei colleghi, ma non so comefinir. Comunque reputo diffi-cile il raggiungimento dei dueterzi come prevede la Costitu-

    zione.I dissidenti del Pd, pi ex gril-lini e Sel, sono per il momentoun iceberg di medie dimensio-ni che minaccia la navigazione

    Caliendo), ma il numero mol-to pi alto. Dice Minzolini: Ilmio ddl costituzionale su Ca-mera e Senato ha raccolto 37firme, quella la base che po-trebbe fare sponda con chi dallaltro lato. Un totale di 73senatori, sommando 35 pi38.LHomo Senatus sul versanteberlusconiano include, a legge-re le firme sul ddl di Minzolini,Cinzia Bonfrisco, Francesco Gi-ro , Paola Pelino, A l e ss a n d raM u ss o l i n i , i famigerati R a zz i eScilipoti (s anche loro, in fon-do chi mai potrebbe riportarliin Parlamento?), Riccardo Vil-lari, Francesco Compagna, Pie -tro Langella (da poco passatocon Ncd) e quasi tutto il gruppo

    degli autonomisti di Gal capeg-giato dal socialista B a ra n i e dalcosentiniano DAnna. AncheMinzolini convinto che Renzinon riuscir ad avere i due terzie a quel punto il referendumsulla riforma, nel 2015, si po-trebbe trasformare in un refe-rendum sul premier, peraltronon pi in luna di miele con ilPaese. Il senatore azzurro, giprincipe dei retroscenisti poli-tici, ha pure un sospetto: Il di-segno di Renzi perverso. Do-po la riforma potrebbe manda-re a casa questo Senato ed eleg-gere il nuovo capo dello Statocon la Camera attuale e il Se-nato a elezione indiretta. I millegiorni che ha annunciato sipossono spiegare cos.

    Domenico Scilipoti vuole un Senato eletto a suffragio universale Ansa

    di Carlo Tecce

    cos buio intorno a Carlo Cottarelli,ignorato dai trionfalistici cronopro-grammi di governo, in isolamento vo-lontario al Tesoro, che il signor spendingrev i ew annuncia e poi smentisce, precisae poi rettifica che vuole cominciare a ta-gliare lilluminazione pubblica. Ineditasindrome delloscurit. Cottarelli fuuninvenzione di Enrico Letta e di EnricoLetta lestrema testimonianza. Non unrichiamo per amorosi sensi (che da tem-po sono dissensi) con lo spavaldo Mat-teo.

    CON SPIRITO DA ULTIMO commissariodentro un ultimo bastione, Cottarelli fatrapelare stringati comunicati, brandellidi dichiarazioni, anacoluti incompresi. Aun paio di mesi dai negoziati non sereni apalazzo Chigi per sorreggere gli 80 euroin busta paga, questa settimana, in mezzoa una faticosa risalita renziana (arriva onon arriva la riforma della giustizia?),Cottarelli vuole sequestrare la scena: inmaniera garbata perch leconomista persona garbata. Il signor spending reviewha allertato gli uffici di via XX Settembreper un incontro con i giornalisti, i dettaglinon sono espliciti, la forma non pia-nificata, ma il contenuto affinato dagiorni: Cottarelli vuole svelare lennesi -

    ma strategia per grattareun pacco di miliardi (7nel 2014) che, entro il2016, dovranno rag-giungere quota 32 a re-gime. Cio per sempre.Cio non lineari: non acasaccio. Non i mancatiacquisti per Comuni,Province e Regioni 2,1miliardi in totale chehanno garantito gli 80euro di Renzi. Oltre ailampioni in strada, il si-gnor spending reviewvuole colpire le lampa-dine negli uffici pubbli-ci, i servizi di pulizia e, isoliti, irrinunciabili, or-mai leggendari, immo-bili statali. Il guaio che Cottarelli stre-mato dai preliminari prolungati. Custo-disce decine di studi, tabelle, analisi. Laparte teorica perfetta. La pratica in-certa. Renzi lo voleva osservare da vicino,non ammette ministeri paralleli, figuria-moci un super ministro che pu rove-sciare il bilancio pubblico per scovarequei maledetti (e necessari) 32 miliardi. Ilrimedio renziano fu la convocazioneCottarelli, come se fosse appunto uncommissario distaccato in un bastione unpo fuori controllo, presso i locali che saf -

    facciano su LargoChigi: non a PalazzoChigi, ma vicini; sottosorveglianza di Renzi,ma senza invadenza otroppa complicit.

    DA MESI, PARE, checi siano irrisolte que-stioni burocraticheche impediscono aCottarelli di comple-tare il trasloco. La ver-sione meno ufficiale epi veritiera cheCottarelli, il trasloco,non lha neanche ini-ziato. Il signor spen -ding review, assistito dauna decina di collabo-

    ratori, sosta al ministero di Pier CarloPadoan, un amico dai rimpianti tempiamericani, compagno di scorribandesportive e unico interlocutore sempre di-sponibile. Il ministro che rassicur i cro-nisti al Festival di Trento: Dov finitoCottarelli? vivo e vegeto. Quando aCottarelli chiedi di rammentare e citare ilpi recente appuntamento o addiritturaun semplice contatto telefonico con Ren-zi, di colpo, lattesa diventa vana. Oravuole parlare. E non sar un discorso ta-gliato.

    COMMISSARIO alla spendingreview Carlo Cottarelli La Pre ss e

    LA PROPOSTAMinzolini: Il mio ddl costituzionale ha

    raccolto 37 firme, quella la base che

    potrebbe fare da sponda allaltro lato

    I DISSIDENTINon ci sono solo i Democratici. Nella

    pattuglia degli eletti Pdl le defezioni

    crescono: ci sono pure Mussolini e Villari

    Cottarelli esule da Padoanmedita la riscossa: Ora parlo io

    SPENDING REVIEW A CHI?

    Nella trincea del Senatotra Chiti, Razzi e ScilipotiLA BATTAGLIA PER LELEZIONE DIRETTA DEI COMPONENTI DI PALAZZO MADAMAHA UN FRONTE BIPARTISAN. MUCCHETTI: NON ABBIAMO NULLA DA PERDERE

    Ipartiti della sinistra vanno e vengono. I tesorierirestano in piedi, portati dal vento e dal fiuto peri cambiamenti. Nel 2008, Sergio Boccadutri, alloratesoriere di Rifondazione comunista, lanciava lal-larme per la mancanza di fondi nelle casse delpartito. Il Prc, infatti, non aveva pi rappresen-tanza parlamentare e i soldi erano destinati, comepoi accaduto, a finire. Lui non si perse danimo equalche tempo dopo, salt a pi pari nellallorascissione vendoliana che form Sinistra, Ecologia eLibert. Come se fosse stato iscritto a un albo pro-fessionale, Boccadutri divennesic et simpliciter tesoriere delnuovo partito di cui, nel giu-gno 2012, vantava un bilanciovirtuoso e trasparente. Nelfebbraio del 2013 ottenne il ri-conoscimento di questo lavorosapiente, venendo eletto depu-tato a soli 37 anni. Qualchegiorno fa, lennesimo salto: sta-volta nel Pd dove potr espri-mere le sue competenze, co-me ha spiegato ai compagni dellex partito. Si sache collaborer con la tesoreria renziana di Fran-cesco Bonifazi. Chi lo conosce assicura che nonporta via un euro ma, certamente, al Pd assicurerrelazioni e conoscenze con il mondo bancario.Chi gli vuole male lo accusa di essere un lobbista,nel Pd lo hanno accolto a braccia aperte. Nel suopiccolo, comunque, resta un caso di scuola, esem-pio di come la politica si sia fatta cos professioneda poter gestire i cambi di casacca come si gestisceun colloquio di lavoro. Senza concorso.

    BOCCADUTRI Lo n o r evo l eresta sempre tesoriere

  • 8 DOMENICA 29 GIUGNO 2014 il Fatto Quotidiano

    stigiosa.

    CAMERON&HOLLANDE. Da -vid Cameron stato umiliato:il premier inglese ha messo ilveto sul nome di Juncker perla Commissione, preoccupatoche la sua nomina sia un pe-ricoloso cedimento del Con-siglio (cio dei governi nazio-nali) a un'idea di Europa pifederale e dove il Parlamentoa decidere. Per la prima volta ilConsiglio ha votato a maggio-ranza invece che decidere al-l'unanimit: 26 con Juncker,due contro. A sostegno di Ca-meron rimasto solo il leaderreazionario e xenofobo del-l'Ungheria, Viktor Orban. OraCameron, gi umiliato dalsuccesso degli indipendentistiUkip di Nigel Farage, devescegliere se incasare l'umilia-zione o reagire spingendoLondra fuori dall'Unione colreferendum previsto per il2017. Franois Hollande semplicemente non pervenu-to: il debolissimo presidentefrancese cerca disperatamenteun posto per l'ex ministroPierre Moscovici, che ha fattodimettere promettendogli unposto a Bruxelles, ma per oranon si ha traccia dell'attivitdiplomatica francese.

    Im m i g ra z i o n e ,Italia s o d d i s fa t t a ,ma lasilo non c

    QUANDO SI PARLA di immigrazio-ne in Europa, lItalia sempre sod-d i s fa t t a , nonostante le sue richie-ste siano sempre ridimensionate.Matteo Renzi si detto appuntos o d d i s fa t to sullintesa raggiunta alVertice europeo, sulli m m i g ra z i o n e .Siamo meno soli. Sono state messe

    le basi per poter finalmente dare vi-ta a un Frontex plus, allargandone l'o-perativit, cos come sta a cuore anoi e ai francesi, ma con la condi-visione di tutti, ha detto il premieral termine del Summit. LItalia avevaspinto per inserire nelle conclusionidel vertice un paragrafo sul mutuo

    riconoscimento del diritto da s i l o.Questo passaggio saltato allulti-mo, ma Renzi si detto comunquesoddisfatto, esattamente come Let-ta al Vertice di ottobre, quando sidecise di posticipare le decisionioperative su Frontex al Consiglio ap-pena concluso. Bocciata la modi-

    fica ai trattati di Dublino, per con-sentire il trasferimento dei profughinei Paesi di loro scelta. Arrivano inItalia e non possono uscirne. Renzinon ottiene nulla, ma forse non lhanemmeno chiesto, ha commentatoRenato Brunetta, capogruppo diForza Italia alla Camera.

    E U ROR I S I KO

    di Stefano Feltriinviato a Bruxelles

    C soltanto unanomina per orae neanche defi-nitiva, quella diJean Claude Juncker comepresidente della Commissio-ne: tra due settimane dovrandare davanti al Parlamentoeuropeo per chiedere una pri-ma fiducia, poi ci torner unavolta composta la squadra deicommissari. Una sola nomi-na, in questo complesso in-castro tra nazioni, famigliepolitiche, Paesi rigorosi e Pae-si indebitati, ma si possonogi vedere i primi vincitori esoprattutto i primi sconfitti.

    R E N Z I & L E T TA . Matteo Renzi un vincitore a met: il pre-mier italiano, forte del 40,8per cento alle urne, usa il suopeso elettorale per avanzarerichieste. Al momento la suascelta quella di avere l'Altorappresentante per la politicaestera, considerato in quotasocialista (il Pd in Europa dentro il Partito socialista).Una casella di grande presti-gio ma che vale zero in terminidi interesse nazionale, il mi-nistro degli Esteri dell'Unione la persona da insultare quan-do l'Europa non riesce ad agi-re nelle crisi internazionali.Ma Renzi usa la casella inchiave politica: quella pinobile ed quella a cui am-bisce da anni Massimo D'A-lema. Renzi la prenota per Fe -derica Mogherini, la fedelissi-ma ministro degli Esteri. E co-s manda un messaggio inter-no e a Bruxelles: la vecchiaguardia del partito D'Alemae non solo deve rassegnarsiall'oblio. E il fronte dei tecno-crati, la filiera europeista cheda Giuliano Amato e MarioMonti arrivava fino a E n r i coLe t t a non pu pi considerarele poltrone europee una spet-tanza automatica. Renzi inEuropa si appogger alla Mo-gherini e a due renziani ac-quisiti come Gianni Pittella,che guider probabilmente ilpotente gruppo del Pse in Par-lamento, e a Roberto Gualtieriche sar capogruppo nellacommissione che segue i dos-sier economici, due caselle po-co appariscenti in Italia, mache consentono grandi possi-bilit di azione. Secondo unafonte dell'Europarlamento,Angela Merkel avrebbe chie-sto a Renzi se era disponibile aindicare Enrico Letta alla pre-sidenza del Consiglio euro-

    LE POLTRONE DE U R O PACOS RENZI E MERKELSCHIERANO GLI ESERCITICON LA NOMINA DI JUNCKER COMINCIA LA BATTAGLIA SUL RIGOREE SULLE CASELLE DECISIVE DELLUNIONE: QUELLE DI POLITICAECONOMICA. I TEDESCHI SONO I PI ABILI. CAMERON HA GI PERSO

    peo, in caso di necessit. Ilpremier avrebbe risposto conun secco no. E comunque hapubblicamente spiegato chel'Italia non chiede la guida delConsiglio perch c' gi un ita-liano, Mario Draghi, alla Bce.Letta fuori, D'Alema anche,Renzi pi forte ma rinuncia aportafogli economici pesanticome Commercio e Mercatointerno.

    ANGELA MERKEL. La cancel-liera tedesca un portento: riuscita a ribaltare una situa-zione difficile in una afferma-zione di forza. La Merkel eracontraria al sistema degli Spit -ze n ka n d i d a te n , cio il tentativodei partiti europei di imporreai capi di governo il presidentedella Commissione abbinan-

    do le candidature al voto par-titico. Non ha mai amato JeanCluade Juncker, il candidatodel Ppe, e ancor meno Mar tinSchulz, il suo avversario delPse, socialista tedesco dellaSpd. Ma quando David Came-ro n ha messo il veto sul nomedi Juncker, simbolo di un'Eu-ropa troppo federale e contra-ria agli interessi inglesi, laMerkel ha difeso il nome diJuncker, trasformandolo difatto in un presidente di Com-missione su mandato dellaGermania, ha sbloccato il ri-siko delle nomine appoggian-do la riconferma di Schulz alParlamento per i prossimi dueanni e ha quasi ottenuto in an-ticipo la conferma di un por-tafoglio importante per Ber-lino nella nuova commissio-ne. Il commissario sar, dinuovo, Gnther Oettinger,quasi certamente confermatoall'Energia. Anche il prossimocommissario agli Affari eco-nomici, il successore di OlliRe h n , deve essere scelto tra inomi graditi alla Merkel: pro-babile che sia un altro finlan-dese, l'ex premier Jirky Katai-nen, che si dimesso dal go-verno con la promessa tedescadi ottenere una poltrona pre-

    inviato a Bruxelles

    La flessibilit sui conti magari ar-river, ma per ora regna il rigore:mentre il premier Matteo Renzi cele-brava il presunto successo italiano diaver ottenuto la promessa di qualchemargine di manovra in cambio di ri-forme, il Consiglio europeo approvavale raccomandazioni della Commissioneall'Italia rendendole ancora pi dure.Nel 2015 il Consiglio raccomanda al-l'Italia di garantire le esigenze di ridu-zione del debito cos da rispettare l'o-biettivo di medio termine, cio il pa-reggio di bilancio strutturale (deficit azero dopo aver tolto dalcalcolo le componentidovute all'effetto dellarecessione). E l'Italia de-ve assicurare il progres-so verso il pareggio ginel 2014. Queste le pe-santi indicazioni del do-cumento rivelato ieri daFederico Fubini su Re -p u b b l i ca .Nelle sue raccomanda-zioni, a inizio giugno, laCommissione era stata

    chiara: il governo italiano non sta fa-cendo la riduzione del debito da 4-5miliardi nel 2014 promessa e ha decisodi rinviare il pareggio di bilancio dal2015 al 2016. Bruxelles non chiede nes-suna manovra correttiva, per ora. Se pe-r in autunno non si dovessero mate-rializzare i miracolosi impatti delle ri-forme sulla crescita, allora il governodovr intervenire gi con la legge di Sta-bilit per ridurre debito e deficit.

    LA SITUAZIONE questa: secondoConfindustria il Pil nel 2014 salir dello0,2 per cento invece che dello 0,8 in-dicato dal governo. Stando cos le cose

    bisognerebbe interve-nire di sicuro, non sivede da dove possaarrivare questo im-pulso alla crescita neiprossimi due-tre me-si. Si capisce a questopunto meglio l'esi-genza di Renzi di ot-tenere qualche aper-tura dalla Commis-sione e da Berlino, ilpremier vuole dimo-strare di essere sulla

    strada giusta delle riforme ed evitare chein autunno gli venga imposta la mano-vra per qualche zero virgola mancante:con i nuovi poteri dei regolamenti noticome two pack, la Commissione puanche bocciare la legge di Stabilit senon rispetta i numeri concordati. C'anche la possibilit che venga aperta unaprocedura di infrazione per debito ec-cessivo. E tutto questo Renzi non pupermetterselo perch, in base a comeandranno i negoziati col Parlamentosulle riforme, il premier potrebbe volerandare al voto nel 2015 ed meglio nonfarlo mentre salgono le tasse o ci sonopesanti tagli di spesa (aggiuntivi a quellisicuri per garantire gli 80 euro in bustapaga anche l'anno prossimo e trovare i32 miliardi di risparmi previsti dal com-missario alla spending review Carlo Co-trarelli).

    Ste. Fel.

    Ilministro

    PierC a rl o

    Pa d o anLa Pre ss e

    DOCCIA FREDDA

    Mentre il rottamatore

    esultava per vaghe

    promesse, Bruxelles

    ci intimava pi rigore sui

    conti. Tradotto: tagli o

    aumento del peso fiscale

    Il rinculo della flessibilit:in autunno si rischia la manovra

    MATTEO RENZIForte del suo 40% avanza pretese sulle poltro-ne. Potrebbe ottenere il ministero degli EsteriUe. Casella che vale poco in termini di interessiconcreti. Solo promesse sulla flessibilit.

    MASSIMO DALEMADa anni voleva fare il ministro degli EsteridEuropa e si era illuso che la poltrona fossesua. Ma Renzi troppo forte e non ha bi-sogno di tenerselo buono.

    ENRICO LETTALa Merkel avrebbe suggerito il suo nome aRenzi ed era in corsa per una poltrona im-portante. Ma il premier non vuole resuscitarelex rivale e lo condanna allo b l i o.

    ANGELA MERKELHa gi scelto il suo commissario e ora vuolelEnergia e piazzer un suo uomo a gestire lepolitiche economiche delleuro. Ha sconfitto laGran Bretagna sulla nomina di Juncker.

    I pretendenti al trono

    Chi comanda nel continente

    Il parlamento europeo La Pre ss e

  • 9il Fatto Quotidiano DOMENICA 29 GIUGNO 2 01 4PAESE NEL PANTANO

    I pensionati italianii pi tassati della UeE i negozi chiudonoI NOSTRI ANZIANI PAGANO PI IMPOSTE RISPETTO A QUANDOLAVORAVANO. PER OGNI ESERCIZIO CHE NASCE NE MUOIONO DUE

    Maurizio Landini (Fiom)

    Basta spot! Matteo, lascia stare MarchionneIl sindacalista

    GIOVANI SENZA LAVOROIL FLOP DEL BONUS PER LE ASSUNZIONILa crisi morde e cos si rivelato un sostanzialeflop il bonus per le assunzioni dei giovani tra i 18e i 29 anni messo in campo lanno scorso dal go-verno Letta per creare, tra il 2013 e il 2015, circa100.000 nuovi posti, con uno stanziamento di794 milioni. Secondo i dati Inps a fine giugno le

    domande confermate erano poco pi di 22.000.Al 23 giugno, scrive lInps, il numero totale delledomande di prenotazione arrivate per la ss u n -zione di giovani disoccupati erano 28.606, matra queste 5.499 sono scadute, mentre quelleconfermate sono 22.124. Il beneficio per ogni la-voratore assunto con il bonus di un terzo dellaretribuzione lorda fino a un tetto di 650 euro al

    mese per un massimo di 18 mesi (12 mesi nelcaso di trasformazione di un contratto a terminein tempo indeterminato). Quindi se si calcolanocirca 8.000 euro in un anno per ogni assunto almomento sono stati spesi meno di 160 milionidi euro. Non basta quindi il taglio totale dei con-tributi per 18 mesi per convincere le aziende adaumentare il personale.

    di Giulia Merlo

    Pensionati supertassa-ti e negozi che chiu-dono: questo il qua-dro a tinte foschedellItalia nei primi mesi del2014, presentato da Confeser-centi e Confcommercio.

    PENSIONI Italia il paese pilongevo dEuropa, ma anchequello che tratta peggio i propripensionati. Gli anziani, dopouna vita di contributi, paganoproporzionalmente pi tasse diquando lavoravano. Un anzia-no che riceve un assegno men-sile di 1500 euro lordi detrae 72euro in meno rispetto a quantofa, invece, un lavoratore dipen-dente con un reddito dello stes-so importo, ha spiegato il pre-sidente Marco Venturi, durantela festa nazionale della Fipc (Fe-derazione Italiana Pensionatidel Commercio).Lanomalia maggiore, per, che il prelievo fiscale tantomaggiore quanto pi la pensio-

    ne bassa. Le pensioni sotto i1500 euro, infatti, possono de-trarre 131 euro in meno dei la-voratori con lo stesso reddito.Le pensioni, per, non vengonoerose solo dalle tasse. Nel 2014 inonni italiani hanno perso 1419euro di potere dacquisto rispet-to al 2008. Sono oltre 118 euroal mese, sottratti a consumi e aibilanci delle famiglie ha speci-ficato Venturi, secondo cui sempre pi indispensabile unariforma del sistema fiscale, cheestenda anche ai pensionati ilbonus fiscale, in modo da am-mortizzare, almeno in parte, laperdita su base mensile.

    EUROPA Opposta la situazionenel resto dEuropa: sulla stessapensione da 1500 euro, un non-no romano paga il doppio ri-spetto a un suo collega spa -gnolo, il triplo rispetto a un in-glese e cento volte di pi rispettoa un tedesco. Un pensionatoitaliano paga il circa 4000 eurolanno di tasse, il 20,7% di quan-to riceve dallImps - ha spiegato

    Venturi - in Germania quellostesso pensionato invece tas-sato allo 0,2, pari a 39 euro an-nui. E il discorso non cambianemmeno quando si considera-no pensioni pi basse: chi ricevecirca 750 euro, -1,5 volte il trat-tamento minimo - tassato al9,17%. La stessa pensione inGermania, Francia e Spagna sa-rebbe, invece, esentasse.

    CO M M E RC I O Nei primi cinquemesi dellanno, per ogni nuovonegozio aperto due hanno chiu-so. I pi colpiti sono stati bar eristoranti, aumentano invece lelicenze per il commercio ambu-lante.Unica per quanto magra conso-lazione che il dato - fornitodallOsservatorio sulla demo-grafia delle imprese della Con-fcommercio - comunque mi-gliore rispetto a quello registra-to nello stesso periodo nel 2013:52.716 esercizi chiusi questan -no, contro i 55.815 dellannoscorso. Il pi colpito il Meri-dione, con 17mila imprese inmeno. Secondo lOsservatorio, idati confermano come non cisiano ancora segnali concreti diuna vera ripresa, anche se leimprese stanno riuscendo acontenere gli effetti della crisi,nonostante una domanda inter-na stagnante, lelevata pressionefiscale e i mancati pagamenti deidebiti della p.a..

    di Salvatore Cannav

    Se Renzi vuol cambiare verso, lo cambi dav-vero, altrimenti non va da nessuna parte. Lafase degli spot finita. Maurizio Landini, segre-tario Fiom che con il premier ha costituito unrapporto diretto tale da infastidire la segreteriaCgil, invita il presidente del Consiglio a prenderele distanze da Sergio Marchionne con cui doma-ni parteciper al convegno degli Industriali diTorino alla Maserati di Grugliasco.C il rischio che il convegno di domani sia unospot alla Fiat?La fase degli spot finita. In Italia la disoccu-pazione cresce, la maggioranza dei lavoratoriFiat in cassa integrazione, si continuano a fareaccordi separati, come pochi giorni fa a Melfi.Cosa dovrebbe dire il premier?Il governo non pu pi stare a guardare. Non sipu subire un progressivo disimpegno della Fiato avallare la cancellazione del sindacato dai luo-ghi di lavoro. singolare che Marchionne trovi iltempo di volare in Italia per fare fronte a unoradi sciopero e non trovi mai il tempo per con-frontarsi sugli investimenti che servono.Perch Marchionne volato di corsa da Detroit aG r u g l i a s co?Negli Stati Uniti gli analisti finanziari non sonoentusiasti del suo piano e stanno attenti a tuttoquello che si muove. Poi, la Fiat si era fatta l'idea

    che esistessero solo sindacati che firmano gli ac-cordi. La sentenza della Corte costituzionale hamesso in discussione il modello. Non se lo aspet-tava.Voi cosa proponete?Credo che ci sia un bilancio da fare. Sono passatiquattro anni e c tanta cassa integrazione e i sa-lari dei lavoratori Fiat sono pi bassi degli altrimetalmeccanici. Occorre chiedersi che industriavuole questo paese. Se la Germania un paeseforte perch ha la pi forte industria.Crede che Renzi abbia da imparare?Penso proprio di s. Il governofrancese ha imposto alla GeneralElectric di creare mille posti di la-voro. In Italia, alla Ducati Motor,di propriet della tedesca Audi,discutiamo di maggior utilizzodegli impianti e di riduzione de-gli orari.Non le sembra che anche Renzisia stato subordinato alla Fiat?I governi precedenti, da Berlu-sconi a Monti a Letta, hannoapertamente sostenuto Mar-chionne. Ora c una possibilitdi un cambiamento.Eppure il governo parla ancora diarticolo 18.Mi sembrano pure sciocchezze.

    In un paese con unevasione fiscale che non haeguali e con investimenti in ricerca tra i pi bassidEuropa bisognerebbe parlare daltro.Sembra di capire che il credito a Renzi non esau-r i to.Non si tratta di fare credito. Abbiamo giudicatopositivamente gli 80 euro e negativamente il de-creto lavoro. Renzi dice che vuole cambiare? Be-ne, lo faccia. Gli esodati, ad esempio, non sono unerrore ma il prodotto di un taglio secco del si-stema pensionistico.Vi incontrerete pubblicamente con il premier?

    Entro il mese di luglio organizzeremo un con-vegno che metta attorno a un tavolo diversi sog-getti per discutere di evasione, legge sugli appalti,corruzione.Verr anche Renzi?Se c una disponibilit abbiamo intenzione difare un confronto anche con il governo. Noi nonmandiamo email. A Renzi, al governo, portiamoi lavoratori in carne e ossa.Cosa pensa delle mosse del governo sull'Ilva?Il problema avere un profilo industriale, met-tere a norma lazienda, applicare il piano am-bientale. Per farlo c bisogno di un nuovo assettoproprietario: i Riva devono pagare e andarsene.Ma nella fase transitoria, il governo deve inter-venire, tramite la Cassa depositi e prestiti o ilFondo strategico per facilitare una nuova pro-priet.Pu essere anche ArcelorMittal?Il problema sono i piani industriali.La Fiom una minoranza in Cgil. Pensa ancora cheservano le primarie per eleggere i vertici?La segretaria della Cgil entrata al congresso conil 98% dei voti, la sua lista al direttivo ha ottenutol80%, lei stata eletta con il 70 e la segreteria dimaggioranza, proposta qualche giorno fa, conpoco pi del 60%. Considero che una democra-tizzazione e trasparenza della Cgil sia necessaria.Con5,7 milioni di iscritti, 95 persone decidonotutto. una questione irrisolta.

    ORA

    DI CAMBIARE

    Noi non mandiamo

    email, se il premier vuole

    discutere venga pure

    Dalla Germania impari

    che lindustria

    strategica. Larticolo 18?

    Sento solo sciocchezze

    2 0,7 %TA S S E

    IN ITALIA

    0, 2%IMPOSTA INGERMANIA

    FEDERICA MOGHERINIHa poca esperienza. Teneva i rapporti tra il Pd e isocialisti europei. Ora potrebbe avere la Politicaestera dellUnione in quanto fedelissima di Renzi.Tra i suoi sponsor c anche il Quirinale.

    JEAN CLAUDE JUNCKERCon le nuove regole stato nominato quasi senzavolerlo. Ora deve costruire una squadra adatta algrande inciucio nel Parlamento europeo. Rischiasempre un nuovo scandalo dal suo passato.

    DAVID CAMERONLa sua battaglia di principio era evitare la no-mina di Juncker come prova di forza in Europa.La stampa di casa lo massacra. Ora diventa piconcreto il rischio che Londra lasci lE u ro p a .

    JIRKY KATAINENSi dimesso da premier della Finlandia perchBerlino gli ha promesso una poltrona. Volevafare il presidente di Commissione o Consiglio,ora spera di prendere il posto di Olli Rehn.

    Maurizio Landini La Pre ss e

  • 10 DOMENICA 29 GIUGNO 2014 il Fatto Quotidiano

  • 11il Fatto Quotidiano DOMENICA 29 GIUGNO 2 01 4

    Sbarchi, 5 agentipositivi a test TbcScontro Sap Viminale

    RISCHIO TBC per cinque poliziotti diCatania, impegnati negli sbarchi dei mi-granti al porto di Catania. Gli agenti sonorisultati positivi al test di Mantoux, cheserve a verificare la potenzialit di con-trarre la tbc. Il tutto dopo la notizia che inuno sbarco di una ventina di giorni fa unmigrante risultava affetto dal virus. Il Sap

    ha accusato il Viminale di aver tenutotutto nascosto. Il segretario generale delSap siciliano, Saro Indelicato, denunciaanche la mancanza di adeguati strumen-ti di profilassi durante gli sbarchi comemascherine, tute e guanti. In serata ilDipartimento della Polizia di Stato hagettato acqua sul fuoco: "La positivit

    non indice di contagio o malattia ed esclusa la possibilit di contagio. Laposizione del Dipartimento fuorviantee inconsistente. Infatti il Dipartimento subito intervenuto con la Questura diCatania predisponendo accertamentiper gli operatori interessati gi da lu-ned, questa la dura replica del Sap.

    di Thomas Mackinsone Alessio Schiesari

    In un colmado, il chioscoalimentare tipico in Re-pubblica Dominicana, sipu comprare di tutto:frutta, riso, fagioli e visti di in-gresso per lItalia. Sembra in-credibile ma cos: nellisola ca-raibica un gruppo di funzionaridellambasciata, con la compia-cenza dei diplomatici, ha creatoun mercato nero capillare, incui bastava sborsare la cifra giu-sta per ottenere il documentoper lingresso in Italia. Al dia-volo i requisiti stabiliti dal mi-nistero degli Esteri: assicura-zione sanitaria, libretto di ri-sparmio e lettera dinvito, peranni stato sufficiente pagare(tra i 5 e 7 mila euro a visto) perentrare in area Schengen. Fino amet 2013, lambasciata trico-lore stata unindustria di visti,migliaia dei quali questa laconvinzione degli ispettori delministero commerciati ille-galmente. Per capire la portatadella truffa, basta guardare i da-ti sui visti rilasciati: 5272 nel so-lo 2012. Lambasciata in Brasi-le, che conta venti volte gli abi-tanti della Repubblica Domini-cana, ne ha concessi 3078, quel-la in Messico 1357, quella ar-

    gentina appena 667. Fino a cheil giochino si interrotto. Il me-rito, almeno inizialmente, non delle autorit italiane, ma diquelle spagnole. stata infatti lapolizia di frontiera dellaero -porto di Madrid ad accorgersiche qualcosa non andava quan-do ha scovato sedici dominica-ni che si erano da poco visti ne-gare il pass dingresso in Spagnama, a distanza di pochi giorni,avevano ottenuto quello italia-no. Di qui partita la segnala-zione che ha dato il la a una raf-fica di ispezioni concluse con ilcommissariamento della rap-presentanza: lambasciatoreArturo Olivieri stato richia-mato a Roma, un funzionariolicenziato, il rilascio dei vistiitaliani stato affidato allam -basciata spagnola e, come spie-ga il portavoce del ministero, irapporti ispettivi sono stati in-viati in procura.

    SI STIMA che circa 8 mila vistisiano stati rilasciati dietro com-penso, per una truffa che, se-condo fonti interne allamba -sciata, avrebbe fruttato non me-no di 30 milioni di euro (il mi-nistero si rifiuta di confermare).Qualcuno, sul posto, si spingeoltre e ipotizza che il sistemafosse sfruttato dalla malavita lo-

    cale che approfittava dei visti fa-cili allinterno dei traffici di stu-pefacenti e prostitute. Unipote -si che non trova conferme, mache ha preso piede anche per lamancata trasparenza della Far-nesina. Basti pensare che lat -tuale reggente dellambasciata,lincaricato daffari OlindoDAgostino, dalle colonne deigiornali caraibici continua amandare segnali minacciosi perzittire le voci sul traffico di visti:

    Fate nomi e cognomi, altri-menti si rischia la galera. Par-lare con lui impossibile perchda giorni al telefono dellamba -sciata non risponde nessuno.Laffaire visti si lega con unaltravicenda, la chiusura di quattroambasciate (tra cui quella diSanto Domingo) annunciatadal ministro Federica Mogheri-ni i