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IL DOLORE COME PROBLEMA

SOCIALE E IL RUOLO DEL

FARMACISTAViterbo, 2 Luglio 2008

Dr Maria Sofia Rosati

(Oncologo)

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PROGRAMMA DEL CORSO19.55 Apertura lavori20.00 Fisiopatologia del dolore20.45 Discussione21.00 Aspetti farmacologici relativi ai farmaci della terapia del dolore21.45 Discussione22.00 Farmacovigilanza per un appropriato impiego terapeutico22.45 Discussione23.00 Approccio al paziente23.45 Discussione e chiusura lavori

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“Solo agli dei scorre la

vita, eternamente, senza mai dolore”

(Eschilo, 525 a.C.)

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““IL DOLORE È UNA SPIACEVOLE IL DOLORE È UNA SPIACEVOLE ESPERIENZA SENSORIALE ED ESPERIENZA SENSORIALE ED

EMOZIONALE ASSOCIATA AD UN EMOZIONALE ASSOCIATA AD UN DANNO ATTUALE O POTENZIALE DANNO ATTUALE O POTENZIALE

DEI TESSUTI O DESCRITTA IN DEI TESSUTI O DESCRITTA IN TERMINI DI TALE DANNOTERMINI DI TALE DANNO” ”

(IASP,1979)(IASP,1979)

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Il dolore è sempre un'esperienza soggettiva ed ha un pesante impatto sulla vita di relazione e sugli aspetti psicologici e sociali della persona.

Per questo motivo va trattato nel modo più tempestivo e completo possibile.

Ministero della salutePrima giornata nazionale del sollievo

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EPIDEMIOLOGIA

Il 40% dei pazienti trattati per dolore non beneficia della remissione della

sintomatologia algica1

1Glajchen M. Chronic pain: treatment barriers and strategies for clinical practice. J Am Board Fam Pract 2001 May-Jun:14(3):211-8.

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MenteMente

SNCSNCSNCSNC

CorpoCorpoCorpoCorpo AmbienteAmbienteAmbienteAmbiente

FATTORI PSICOLOGICI

FATTORI FISIOLOGICI E PATOLOGICI

FATTORI AMBIENTALI

FATTORI CULTURALI

IPOTESI BIOPSICOSOCIALE DELLA NOCICEZIONEIPOTESI BIOPSICOSOCIALE DELLA NOCICEZIONE

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DOLORE: APPROCCIO MULTIDIMENSIONALEDOLORE: APPROCCIO MULTIDIMENSIONALE

cognitivocognitivocognitivocognitivo

emotivoemotivoemotivoemotivo

socialesocialesocialesociale

nnoocciicceezziioonnee

nnoocciicceezziioonnee

Torta e Lacerenza, 2002

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DOLORE:DOLORE: modello tradizionale vs biopsicosociale modello tradizionale vs biopsicosociale

TRADIZIONALETRADIZIONALE BIOPSICOSOCIALEBIOPSICOSOCIALE

VISIONE DEL VISIONE DEL DOLOREDOLORE

Come malattiaCome malattia Come esperienzaCome esperienza

CAUSECAUSE malattiamalattia multifattorialitàmultifattorialità

GESTIONE DEL GESTIONE DEL TRATTAMENTOTRATTAMENTO

Esclusivamente Esclusivamente medicamedica

Medico+pazienteMedico+paziente

RUOLO DEL RUOLO DEL PAZIENTEPAZIENTE

passivopassivo attivoattivo

OBIETTIVOOBIETTIVO Annullamento del Annullamento del doloredolore

Qualità di vitaQualità di vita

Leo, APA 2004,mod.Leo, APA 2004,mod.

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FISIOPATOLOGIA DEL DOLORE(nocicezione)

MOMENTI PATOGENETICI:1. Trasduzione2. Infiammazione3. Conduzione4. Trasmissione5. Modulazione6. Percezione

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1. STIMOLO NOCICETTIVO

3. TRASDUZIONE DEL SEGNALE

2. INFIAMMAZIONE

4. CONDUZIONE DEL SEGNALE

5. TRASMISSIONE

6. MODULAZIONE7. PERCEZIONE

MECCANICO,FISICO,CHIMICO…

PGE, bradichinina, sostanza-P, serotonina, istamina

Fibre Aδ - mielinicheFibre C - amieliniche

Neurotrasmettitori (Glutammato, sostanza-P, norepinefrina)

Gate control

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CLASSIFICAZIONE DEL DOLORE (1)

1. Classificazione per DURATA:– ACUTO– CRONICO

2. Classificazione per NATURA DELLO STIMOLO:– NOCICETTIVO (SOMATICO E VISCERALE)– NEUROPATICO

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CLASSIFICAZIONE DEL DOLORE (2)

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DOLORE CRONICO=DOLORE MISTO

NOCICETTIVONOCICETTIVO NEUROPATICONEUROPATICO

MISTOMISTO

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VALUTAZIONE CLINICA DEL DOLORE:

CARATTERISTICHECARATTERISTICHE

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CARATTERISTICHE QUALITATIVE

VENGONO IN GENERE DEFINITE VENGONO IN GENERE DEFINITE ATTRAVERSO L’UTILIZZO DI AGGETTIVIATTRAVERSO L’UTILIZZO DI AGGETTIVI

Es. Urente, puntorio, a scosse, compressivo, a Es. Urente, puntorio, a scosse, compressivo, a tenaglia, a morsa tenaglia, a morsa

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VALUTAZIONE CLINICA DEL DOLORE:

CARATTERISTICHECARATTERISTICHE

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CARATTERISTICHE QUANTITATIVE

• VENGONO IN GENERE VALUTATE VENGONO IN GENERE VALUTATE ATTRAVERSO SCALE DI VARIO TIPOATTRAVERSO SCALE DI VARIO TIPO

SEMANTICHE: aggettivi quantitativiSEMANTICHE: aggettivi quantitativi

NUMERICHE: 0 - 10; 0 - 100; 0 - 3NUMERICHE: 0 - 10; 0 - 100; 0 - 3

ANALOGICHE: lineari, colori, disegniANALOGICHE: lineari, colori, disegni

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VALUTAZIONE CLINICA DEL DOLORE:

CARATTERISTICHECARATTERISTICHE

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CARATTERISTICHE TEMPORALICARATTERISTICHE TEMPORALI

• quanto dura l’attacco quanto dura l’attacco (es. minuti, ore)(es. minuti, ore)

• n. ore al giorno n. ore al giorno (es. 3 ore totali)(es. 3 ore totali)

• quando, nella giornata quando, nella giornata (es. di notte(es. di notte))

• ritmo ritmo (es. fine settimana)(es. fine settimana)

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DOLORE: IL RUOLO DEL FARMACISTA

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Il farmacista rappresenta spesso il primo “consigliere” del cittadino per numerose e frequenti patologie

dolorose.

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RUOLO DEL FARMACISTA E TIPOLOGIE DI DOLORE

Le patologie dolorose in cui il peso del farmacista è preponderante sono:

cefalee

dismenorrea

cervico-dorso-brachialgie (tra i dolori muscoloscheletrici non cronici)

Fonti: Healthcare Eurisko 1997 (Studio preliminare sulle forme di dolore)

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RUOLO DEL FARMACISTA E TIPOLOGIE DI DOLORE: trend

Fonti: Healthcare Eurisko 1997 (Studio preliminare sulle forme di dolore)

L’influenza del farmacista nella scelta dei farmaci in queste patologie è in forte trend positivo

mal di testa (+6,8%)

dolori mestruali (+10,5%)

mal di schiena (+3%)

2001-1997

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FARMACI ANALGESICI

Analgesici non oppioidi: paracetamolo e FANS

Analgesici oppioidi (“deboli” e “forti” )

Adiuvanti

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SCALA OMS PER L’ANALGESIA

VAS 1-4

Paracetamolo o FANS ± adiuvanti

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PARACETAMOLO E AZIONE ANALGESICA

Grazie all’elevato rapporto beneficio/rischio il paracetamolo è il farmaco di prima scelta nel trattamento del dolore lieve-moderato.

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PARACETAMOLO

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I FANS, hanno le seguenti attività farmacologiche:

• analgesica

• antinfiammatoria

• antipiretica

• antiaggregante

Il paracetamolo è o Non E’ un FANS?

PARACETAMOLOPARACETAMOLO

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Il paracetamolo invece ha soltanto attività :• analgesica• antipiretica

Il paracetamolo si colloca quindi in una posizione diversa rispetto ai FANS, per l’azione

farmacologica e il peculiare meccanismo di azione.

Ma il paracetamolo è o Non E’ un FANS?

PARACETAMOLOPARACETAMOLO

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Paracetamolo, FANS e ciclossigenasi (COX)

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FISIOLOGIA DELLE PROSTAGLANDINE

Apparato gastrointestinale: le prostaglandine contribuiscono alla citoprotezione della mucosa gastrica (inibiscono la secrezione acida e stimolano la secrezione di muco nello stomaco e nell’intestino tenue)

Apparato renale: le prostaglandine influenzano la funzionalità renale modificando il flusso ematico renale e la funzione glomerulare e tubulare

Piastrine: le prostaglandine inibiscono l’aggregazione piastrinica (i trombossani invece favoriscono l’aggregazione piastrinica).

Apparato respiratorio: la PGE2 rilassa la muscolatura bronchiale e tracheale.

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Il PARACETAMOLO, a differenza degli altri FANS, non si lega alla COX, ma la inattiva riducendo il suo stato ossidativo. L’enzima nella forma ridotta è infatti inattivo.

In vivo, inoltre, la capacità di inibizione del paracetamolo dipende dai livelli intracellulari di perossidi (sostanze ossidanti). Elevati livelli di perossidi, che si trovano ad esempio nei tessuti periferici durante processi flogistici e nelle piastrine, inattivano il paracetamolo neutralizzandone l’azione e riportando le ciclossigenasi dallo stato ridotto allo stato ossidato.

Il paracetamolo inibisce la sintesi di prostaglandine nel Sistema Nervoso Centrale mentre non inibisce la sintesi di prostaglandine

nei tessuti periferici.

Paracetamolo, FANS e ciclossigenasi (COX)

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L’inibizione della sintesi delle prostaglandine nel SNC,

è il meccanismo con cui il paracetamolo esercita

l’azione antipiretica, mentre è solo debolmente

responsabile della sua azione analgesica…

Paracetamolo e ciclossigenasi

PARACETAMOLO

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Qual è il meccanismo dell’azione analgesica del paracetamolo?

Farmacodinamica

PARACETAMOLO

Il paracetamolo esplica la sua azione

analgesica mediante più meccanismi, a diversi

livelli del SNC

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• Stimola l’attività delle vie serotoninergiche che

presiedono alla modulazione del dolore.

• Interagisce con il sistema oppioide endogeno a livello

spinale e sovraspinale.

•Interagisce con il sistema dei cannabinoidi, in particolare

a livello dei recettori di tipo 1 (CB1).

Farmacodinamica

PARACETAMOLO

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Via orale: la dose singola di paracetamolo per via orale è approssimativamente di 60-80 mg/Kg/die da suddividere in 4-6 somministrazioni, cioè:

•15 mg/kg ogni 6 ore•10 mg/kg ogni 4 ore

L’intervallo tra due somministrazioni non deve essere inferiore alle quattro ore.

Numerose evidenze cliniche indicano 1000 mg come la dose

analgesica ottimale nell’adulto

PARACETAMOLO: POSOLOGIA

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CORRETTA ANALGESIA

ORE 8.00: 1 CPR DA 1000 mgORE 14.00: 1 CPR DA 1000 mgORE 20.00: 1 CPR DA 1000 mg

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Via rettale : per via rettale la dose quotidiana raccomandata è approssimativamente di 90 mg/kg/die, da suddividere in 4-6 somministrazioni giornaliere, cioè all’incirca:

• 20 mg/kg ogni 6 ore.

PARACETAMOLO: POSOLOGIA

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Alle dosi terapeutiche il paracetamolo è un farmaco

dotato di ottima tollerabilità e con un indice di sicurezza

superiore ai FANS in quanto non inibisce la sintesi di

prostaglandine periferiche.

PARACETAMOLO: PARACETAMOLO: TOLLERABILITA’ E TOLLERABILITA’ E SICUREZZASICUREZZA

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Apparato gastrointestinale: il paracetamolo non è gastrolesivo e può

essere assunto anche dai pazienti con rischio di danno gastrico.

Reni: dosi terapeutiche di paracetamolo non sono associate a

nefrotossicità.

Apparato cardiovascolare: il paracetamolo può essere impiegato

anche dai pazienti con patologie cardiovascolari e ipertensione

(non ha interazioni con diuretici e altri farmaci antipertensivi)

PARACETAMOLO: PARACETAMOLO: TOLLERABILITA’ E TOLLERABILITA’ E SICUREZZASICUREZZA

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Fegato: a dosi terapeutiche il paracetamolo non ha

effetti indesiderati a livello epatico.

Aggregazione piastrinica: il paracetamolo non ha

effetti sulla aggregazione piastrinica ed è considerato

sicuro nei pazienti con disordini della coagulazione.

Sistema respiratorio: dosi terapeutiche di

paracetamolo non hanno effetti sul sistema

respiratorio e sono generalmente ben tollerate dai

pazienti asmatici.

PARACETAMOLO: PARACETAMOLO: TOLLERABILITA’ E TOLLERABILITA’ E SICUREZZASICUREZZA

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Il paracetamolo, assunto in dosi tossiche (circa 10

grammi nell’adulto e 150 mg/Kg nel bambino) può

provocare epatotossicità a causa di un metabolita tossico

che si accumula soltanto in caso di iperdosaggio acuto.

L’intossicazione può comunque essere efficacemente

trattata somministrando farmaci che rilasciano glutatione

(N-acetilcisteina).

PARACETAMOLO:

INTOSSICAZIONE ACUTA

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USCIAMO DAI LUOGHI COMUNI!!

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PARACETAMOLO IN ASSOCIAZIONEAssociato agli oppioidi (in co-somministrazione con quelli minori e in somministrazione differita con quelli maggiori) può ridurre la dose necessaria di oppioide fino al 25% a parità di effetto analgesico.

PARACETAMOLO E OPPIOIDI MINORIParacetamolo + codeina

PARACETAMOLO e OPPIOIDI MAGGIORIOssicodone (5, 10, 20 mg) + Paracetamolo 325 mg: 1 cpr ogni 6 ore

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……..riassumendo: il PARACETAMOLO....riassumendo: il PARACETAMOLO..

• Scarsamente tossico a dosi terapeuticheScarsamente tossico a dosi terapeutiche• Non ha attività antinfiammatoriaNon ha attività antinfiammatoria• Buon antidolorifico e antipireticoBuon antidolorifico e antipiretico• Non interferisce con l’assetto emocoagulativoNon interferisce con l’assetto emocoagulativo• Agisce a livello centraleAgisce a livello centrale• Si associa agli oppiacei minoriSi associa agli oppiacei minori• Posologia: 1g ogni 6-8 ore. dose/die max 4gPosologia: 1g ogni 6-8 ore. dose/die max 4g

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Dolore classificato G3 nella scala OMS

(“il peggior dolore mai vissuto”)

Terapia:• Paracetamolo 1g x 3/die• Fentanyl td 50 mcg/ora: 1 ctt

ogni 72 ore

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I FANS si legano al sito catalitico delle COX e impediscono fisicamente l’accesso dell’acido arachidonico al sito catalitico. Questo meccanismo avviene in tutti i tessuti e cellule in cui siano espresse le ciclossigenasi.

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Inibitori non selettivi: si legano al sito catalitico delle COX-1 e delle COX-2

Inibitori selettivi delle COX-2: possono legarsi soltanto al sito catalitico delle COX-2

I FANS e le ciclossigenasi

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HANNO EFFETTO TETTOHANNO EFFETTO TETTO

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Derivati dell’acido salicilico:

Derivati dell’acido propionico:

Oxicam:

Altri:

FANS: CLASSIFICAZIONE Acido acetilsalicilico

Ibuprofene, Ketoprofene, Naprossene Flurbiprofene

Diclofenac, Ketorolac, Indometacina, Sulindac

Derivati dell’acido acetico e sostanze correlate:

Meloxicam, Piroxicam

Nimesulide, Ac. niflumico

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lesioni gastrointestinali (ulcere peptiche, perforazione o emorragia gastrointestinale)

alterazioni della funzionalità renale

Edema, ipertensione, eventi trombotici e insufficienza cardiaca congestizia.

broncospasmo (i pazienti asmatici sono una categoria particolarmente a rischio per questo effetto indesiderato)

I principali effetti collaterali dei FANS

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Diuretici, ACE inibitori e Antagonisti dell’angiotensina II:→ I FANS possono ridurre l’effetto dei diuretici e di altri farmaci

antiipertensivi.

Anticoagulanti:

→ I FANS possono aumentare gli effetti degli anticoagulanti, come il

warfarin

Inibitori selettivi del re-uptake della serotonina (SSRI):

→ Aumento del rischio di emorragia gastrointestinale

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Corticosteroidi:

→ aumento del rischio di ulcerazione o emorragia gastrointestinale

Antidiabetici: → i FANS possono aumentare l’effetto delle sulfoniluree

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Ci sono differenze nell’efficacia antidolorifica tra i vari FANS?

“Le differenze nell’attività dei vari FANS sono modeste, ma vi sono considerevoli diversità nella risposta individuale del paziente. Il 60% circa dei pazienti è sensibile a ogni tipo di FANS; dei restanti, alcuni che non rispondono a un farmaco possono trovare giovamento con un altro”

Guida all’uso dei farmaci 4, 2007

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Ci sono differenze di tollerabilità tra i vari FANS?

“La differenza principale tra i vari tipi di FANS sta nell’incidenza e nel tipo di effetti indesiderati”

Guida all’uso dei farmaci 4, 2007

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FANS per os ed effetti gastrointestinali:

- l’ibuprofene presenta un buon profilo di tollerabilità,

superiore agli altri FANS- Ketoprofene, indometacina, naprossene e diclofenac hanno un

rischio intermedio- Piroxicam e ketorolac hanno dimostrato un maggior rischio

gastrolesivo (tanto che l’EMEA ne ha limitato l’uso)

- L’azapropazone è il farmaco gravato dai rischi maggiori (ritirato

dal commercio)

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Nota 66FANS non selettivi*COXIB**

La prescrizione dei farmaci antinfiammatori non steroidei a carico del SSN è limitata alle seguenti condizioni patologiche:•Artropatie su base connettivitica•Osteoartrosi in fase algica o infiammatoria•Dolore neoplastico•Attacco acuto di gotta

*Aceclofenac, acetametacina, acido mefenamico, acido tiaprofenico, amtolmetina, cinnoxicam, dexibuprofene, diclofenac, diclofenac+misoprostolo, fentiazac, flurbiprofene, furprofene, ibuprofene, indometacina, ketoprofene, lornoxicam, meloxicam, nabumetone, naprossene, nimesulide, oxaprozina, piroxicam, proglumetacina, sulindac, tenoxicam;

*Celecoxib, etoricoxib

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Bif XV N.1 2008

…“TROPPI PAZIENTI CONTINUANO AD ASSUMERE FANS DOVE UN SEMPLICE ANALGESICO, COME IL PARACETAMOLO, PRODURREBBE GLI STESSI BENEFICI CON UNA MINORE TOSSICITA’”…..

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News dal CSM/MCA e dall'FDA

(Committee on Safety of Medicines and Medicines Control Agency)

CSM/MCA. ANTINFIAMMATORI NON STEROIDEI E SICUREZZA GASTROINTESTINALE

(Current Problems in Pharmacovigilance 2002; 28: 5) Tabella 1. Rischio di tossicità gastrointestinale associato ai FANS

Rischio FANS Commento

Elevato Azapropazone Presenta il rischio più alto. Da utilizzare come farmaco di seconda scelta per l'artrite reumatoide, per la spondilite anchilosante e per la gotta acuta.

Intermedio Naprossene PiroxicamIndometacinaKetoprofeneDiclofenac

Il piroxicam può essere associato ad un rischio maggiore rispetto agli altri FANS di questo gruppo.

Basso Ibuprofene Presenta il rischio più basso

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Storia recente:

1.Nimesulide

2.Piroxicam

3.Ketorolac

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…cosa è successo?

Marzo-Maggio 2002: sospensione della commercializzazione in Finlandia e in Spagna per la segnalazione di epatotossicità severa.Maggio 2002: Nota Informativa Importante in tutti i paesi Europei, tra cui l’ITALIA, nella quale si controindicava l’impiego della nimesulide in soggetti con alterata funzionalità epatica.Maggio 2004: revisione EMEA sulla nimesulide. Restrizione delle indicazioni terapeutiche al trattamento sintomatico del dolore acuto, della dismenorrea primaria e dell’osteoartrite dolorosa, modifica dello schema posologico (dose massima consentita 200 mg/die, per il più breve tempo possibile, ritiro dei prodotti orali contenenti dose di 200 mg).

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Maggio 2007: sospensione della commercializzazione in Irlanda.

Settembre 2007: revisione EMEA: limitazione all’uso della nimesulide a non più di 15 giorni.

Ottobre 2007: la Commissione Tecnico Scientifica dell’AIFA impone ulteriori limitazioni alla modalità di prescrizione dei preparati contenenti nimesulide mediante la Ricetta non Ripetibile.

…cosa è successo?

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Rispetto ad altri FANS la nimesulide presenta il maggiore tasso di reazioni epatotossiche (13,8%) rispetto a ketorolac (2,8%), diclofenac (2,8%), ketoprofene (1,5%) e ibuprofene (1,4%).

AIFA, Bif XIV N. 3 2007

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AIFA, Bif XIV N. 3 2007

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AIFA, Bif XIV N. 3 2007

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“I dati disponibili suggeriscono l’ipotesi una reazione idiosincrasica a causa della breve durata del trattamento” (AIFA, Bif XIV N. 3 2007)

La nimesulide viene metabolizzata a livello epatico ad un intermedio reattivo che è stato associato a stress ossidativo, legame covalente con le proteine epatiche e danno mitocondriale. In alcuni pazienti, fattori, genetici e non, possono potenziare la via che porta alla formazione del metabolita tossico o impedire la via di detossificazione e protezione con conseguente manifestazione clinica di epatotossicità. Il CHMP* ha comunque concluso che “non è noto il meccanismo che determina gli effetti epatici della nimesulide e ciò rende difficile prevedere se il singolo paziente che assume il farmaco può essere a rischio di sviluppare reazioni epatiche” (EMEA, 21 Settembre 2007).

* CHMP: comitato per i medicinali per uso umano dell’EMEA

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25 Giugno 2007

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Novembre 2007

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AGENZIA ITALIANA DEL FARMACODeterminazione 13 Aprile 2007

Modifica degli stampati dei medicinali contenenti ketorolac nelle formulazioni ad uso sistemico

“Evidenze epidemiologiche suggeriscono che ketorolac può essere associato a un elevato rischio di tossicità gastrointestinale, rispetto ad altri FANS, soprattutto quando usato al di fuori delle indicazioni autorizzate e/o per prolungati periodi.”

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Center for Drug Evaluation and Research

Food and Drug Administration January 22, 2004

Letter to State Boards of

Pharmacy

“L’FDA ritiene che i farmacisti svolgano un ruolo fondamentale nella prevenzione degli eventi avversi. Infatti fornisce importanti informazioni ai pazienti e ai consumatori riguardo l’uso appropriato di prodotti da prescrizione e da banco”

Lettera rivolta ai farmacisti per ribadire il loro importante ruolo educazionale nella prevenzione del sanguinamento gastrointestinale e della tossicità renale nei pazienti che assumono FANS

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• Uso di farmaci concomitanti quali anticoagulanti, corticosteroidi

• Uso concomitante di basse dosi di aspirina o altri FANS

• Età avanzata dei pazienti (> 60 anni) • Aumento della dose• Precedente storia di sanguinamento • Uso concomitante di alcool

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• Deplezione di volume idrico• Presenza di nefropatia• Insufficienza cardiaca congestizia• Soggetti anziani (> 65 anni) • Ipertensione• Diabete

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Suggerimenti per l’impiego sicuro dei FANS

• Preferire farmaci con basso profilo di tossicità

• Iniziare alle più basse dosi raccomandate• Non utilizzare più di un FANS per via orale

contemporaneamente• I FANS sono controindicati in pazienti con

ulcera peptica attiva

(Current Problems in Pharmacovigilance 2002; 28: 5)

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Analgesici e gravidanza I FANS devono essere utilizzati con cautela durante la gravidanza.

“La maggior parte dei produttori consiglia di evitare l’uso (o di usare solo se i benefici potenziali superano i rischi)”

Guida all’uso dei farmaci 4, 2007

Il paracetamolo può essere utilizzato in tutti i trimestri di gravidanza

“Nessuna segnalazione di pericolosità”

Guida all’uso dei farmaci 4, 2007

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Analgesici e pazienti

anziani Gli episodi emorragici associati all’assunzione di aspirina o

altri FANS sono più comuni nel soggetto anziano, il quale ha maggiori probabilità di subire conseguenze gravi o addirittura fatali. Il rischio di effetti indesiderati da FANS aumenta se il paziente anziano è cardiopatico o nefropatico.

Guida all’uso dei farmaci 4, 2007

Il paracetamolo è il farmaco di prima scelta per il trattamento del dolore lieve-moderato nel paziente anziano.

American Geriatric Society, 2002

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TAKE HOME MESSAGE (1)

• Il farmacista è il primo referente della maggior parte delle manifestazioni dolorose del gradino 1 (VAS 1-4) della scala OMS

• Una corretta valutazione di tutte le caratteristiche del dolore può indirizzare al miglior tipo di approccio terapeutico

• Le numerose restrizioni apportate alla terapia con FANS obbligano ad un loro utilizzo “cosciente”

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• Il PARACETAMOLO gode di un profilo di tossicità inferiore rispetto ai FANS convenzionali e viene oggi impiegato nella gestione di tutti i gradini della scala del dolore con ruolo primario (gradino 1) o di integrazione imprescindibile (gradino2-3)

• Il PARACETAMOLO trova impiego anche in molti pazienti in cui i FANS convenzionali sono da evitare (pazienti anziani, soggetti con coagulopatie o trattati con anticoagulanti, pazienti con gastro-patie acute o croniche)

TAKE HOME MESSAGE (2)

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