Il discorso di Hilbert all’Expo di Parigi del...
Transcript of Il discorso di Hilbert all’Expo di Parigi del...
"Se vogliamo immaginarci lo sviluppo
presumibile della conoscenza matematica
nel prossimo futuro, dobbiamo far
passare davanti alla nostra mente le
questioni aperte e dobbiamo considerare
i problemi che sono posti dalla scienza
attuale e la cui soluzione attendiamo dal
futuro. Questi giorni, che stanno a
cavallo tra due secoli, mi sembrano ben
adatti per una rassegna dei problemi ...."
Inizio del discorso introduttivo di David Hilbert, 8 agosto 1900, Parigi
Il discorso di Hilbert all’Expo di Parigi del 1900
audio Hilbert
Il primo gruppo di problemi (da 1 a 6) è di natura fondazionale.Il secondo gruppo di problemi (da 7 a 14) è di natura aritmetica e algebrica.L’ultimo gruppo (da16 a 23) sostanzialmente riguarda la topologia e l’analisi.
Pr 1L’ipotesi del continuo, cioè determinare se esistono insiemi la cui cardinalità è
compresa tra quella dei numeri interi e quella dei numeri reali.
Pr 2 Si può dimostrare che l’insieme degli assiomi dell’aritmetica è consistente?
Ecco i primi due problemi della lista
I 23 problemi del secolo
I 23 problemi di Hilbert
Il metodo assiomatico
dal discorso al Convegno internazionale del 1900
“Invero il metodo assiomatico è e rimane l’unico sussidio
indispensabile e appropriato dello spirito per ogni ricerca esatta, non
importa in quale dominio; esso è inattaccabile dal punto di vista logico ed
è al tempo stesso fecondo; garantisce perciò una piena libertà di ricerca.
.. Mentre prima, senza il metodo assiomatico, si procedeva ingenuamente,
il metodo assiomatico rimuove questa ingenuità ….
….
Mediante il metodo assiomatico possiamo penetrare sempre più
profondamente nel pensiero scientifico e apprendere l’unità del sapere.
Soprattutto in virtù del metodo assiomatico la matematica sembra
chiamata a svolgere un ruolo trainante per tutto il sapere.”
L’assiomatizzazione dell’aritmeticaGiuseppe Peano nel 1902 (matematico italiano, 1858-1932)
assiomatizza l’aritmetica.
A seguito del discorso di Hilbert prese forma il movimento assiomatico,
che mirava ad assiomatizzare ogni settore della conoscenza matematica.
1. Esiste un numero naturale, 0
2. Ogni numero naturale ha un numero naturale successore
3. Numeri diversi hanno successori diversi
4. 0 non è il successore di alcun numero naturale
5. Ogni sottoinsieme di numeri naturali che contenga lo zero e
il successore di ogni proprio elemento coincide con l'intero
insieme dei numeri naturali (assioma dell'induzione)
1. Assioma di estensionalità: Due insiemi sono uguali se e solo se hanno gli stessi elementi.
2. Assioma dell'insieme vuoto: Esiste un insieme privo di elementi: l’insieme vuoto
3. Assioma della coppia: Se x, y sono insiemi, allora lo è anche {x,y}
4. ……
L’assiomatizzazione della teoria degli insiemi di Zermelo-Fraenkel (1908)
Anche la teoria degli insiemi fu assiomatizzata, per superare l’assetto «ingenuo»/intuitivo con cui era stata enunciata da Cantor.
L’assiomatizzazione fu composta da 10 assiomi; i primi sono i seguenti:
L’attività più profonda dei matematici del XX secolo è stata la
ricerca sui fondamenti: cos’è la matematica? che garanzie dà la
struttura logica deduttiva ?
I fondamenti della matematica
A seguito della crisi sul principio di evidenza innescato dalle geometrienon euclideee, molti iniziarono a pensare che la matematica dovesse fondarsi sulla logica.
.. ma fin dai primi anni emersero delle contraddizioni preoccupanti.
Un grosso problema
“In un villaggio vi è un solo
barbiere, che rade tutti e solo
gli uomini del villaggio che non
si radono da soli.
Chi rade il barbiere?”
Paradosso/contraddizione del barbiere Bertrand Russel 1918
Il barbiere
si rade da solo
In un villaggio vi è
un solo barbiere, ….
…che rade tutti e solo
gli uomini del villaggio
che non si radono da soli.
FALSOperché è l’unico barbiere
FALSOperché può radere solo
quelli che non si radono da soli
Il barbiere
non si rade da solo
questa antinomia mette in crisi
il principio di non contraddizione
Al responsabile di una grande biblioteca viene affidato il compito di produrre
i cataloghi dei libri presenti nella biblioteca.
Egli compie una prima catalogazione e compila un certo numero di
cataloghi.
Poiché i cataloghi si moltiplicano, il bibliotecario provvede a stendere il
catalogo di tutti i cataloghi. A questo punto nasce una constatazione: la
maggior parte dei cataloghi non riportano sé stessi, ma ve ne sono alcuni che
riportano sé stessi.
Lo scrupoloso bibliotecario decide, a questo punto, di costruire il catalogo
di tutti i cataloghi che non includono sé stessi. Il giorno seguente, dopo una notte insonne passata nel dubbio se tale nuovo
catalogo dovesse o non dovesse includere sé stesso, il nostro bibliotecario
chiede di essere dispensato dall'incarico.
Paradosso/contraddizione della biblioteca
A è il catalogo di tutti i
cataloghi che non
includono se stessi
SI’IMPOSSIBILE
Se include se stessoallora non può essere in elenco
Tale nuovo catalogo deve
includere sé stesso o no???
NOIMPOSSIBILE
Se non include se stessoallora deve essere in elenco
di nuovo un’antinomia mette in crisi
il principio di non contraddizione
Somiglianze
La somiglianza dei due paradossi sta nel fatto che il villaggio del
barbiere si potrebbe considerare diviso in due parti:
Quella degli uomini che si radono da soli
(che è assimilabile alla categoria degli insiemi che appartengono
a sé stessi).
Quella degli uomini che, non radendosi da soli, vengono rasati
dal barbiere
(gli insiemi che non appartengono a sé stessi).
In una lettera a Dedekind, Cantor osserva che non si può parlare di insieme di tutti gli insiemi senza cadere in una contraddizione.
L’insieme di tutti gli uomini, non è un uomo, mentre l’insieme di tutte le idee è un’idea.
Alcuni insiemi sono membri di se stessi, altri no.
In analisi il limite inferiore di un insieme di numeri non appartiene all’insieme; e questo è un paradosso/contraddizione.
Queste osservazioni turbarono profondamente i matematici, mettendo in crisi l’ipotesi di fondare la matematica sulla logica.
Le tre scuole di pensiero più importanti
• la scuola logicistavoleva rifondare la matematica sulla logica.
I principali fautori di questa corrente di pensiero furono Frege, Russell e Whitehead.
Secondo questa scuola le verità matematiche sarebbero riconducibili a verità logiche. I significati geometrici (e fisici) non farebbero parte della matematica.
La scuola intuizionista
«Le idee matematiche sono immerse nella mente umana prima di linguaggio,
logica ed esperienza. L’intuizione, non la logica o l’esperienza, determina
la validità e l’accettabilità delle idee»E. Brouwer
Sosteneva che l’intuizione naturale fosse precedente alla struttura assiomatica del pensiero e che ogni dimostrazione dovesse essere di tipo costruttivo. Iniziatore di questa corrente fu il matematico tedesco Kroneckernel secolo XIX; Henri Poincarè e Brouwer(Olandese morto nel 1966) nel XX.
La scuola formalista
Ebbe come capo lo stesso Hilbert.
«Gli oggeti del pensiero matematico sono i simboli stessi. I simboli sono l’essenza.…»
da un articolo del 1926 - D. Hilbert
L'idea base del formalismo è che i numeri non sono entità né astratte né di altro genere. Non ci dobbiamo impegnare ontologicamente nei loro confronti. Essi sono segni e ciò che importa è il sistema formale della logica che si usa.
(Sviluppi futuri del formalismo)
• 1936 - Alan Turing (matematico britannico 1912-1954)
concepisce la «Macchina di Turing»: una macchina ideale in grado di svolgere infinite operazioni di calcolo logico, come fossero ragionamenti meccanici svolti secondo regole di formalismo programmate.
• 1950 - Sul modello della macchina di Turing vengono realizzati gli elaboratori elettronici.
• 1956 – Iniziano gli studi sull’intelligenza artificiale.
• 2010 – Siri….
Il sogno di Hilbert
A cominciare dal 1904 Hilbert si dedicò a rifondare l’aritmetica in modo coerente. La coerenza di ogni altro sistema assiomatico, compreso quello della geometria sarebbe poi stato ricondotto a quello dell’aritmetica.
Era questo il sogno di Hilbert, dichiarato come programma di lavoro nel 1920: provare la consistenza (non contraddittorietà) e completezza (ogni affermazione dimostrabile) dell’aritmetica facendo uso solo di un sistema logico-formale; senza necessità di intuizione e riferimenti esterni alla teoria.
L’aritmetica sarebbe stata così la teoria perfetta a cui ricondurre ogni altra teoria.
Si aprì dunque il problema di stabilire la coerenza di un
sistema assiomatico.
La coerenza delle geometrie non euclidee fu provata in
dipendenza dalla coerenza della geometria euclidea.
Hilbert poi riuscì a provare la coerenza della geometria
euclidea in riferimento all’aritmetica, mediante i metodi
della geometria analitica.
Ma la dimostrazione della coerenza dell’aritmetica si
mostrò un problema di difficile soluzione.
Nel congresso internazionale del 1900 Hilbert aveva
indicato questo come il problema n°2, basilare per la
fondazione della matematica.
Il problema della coerenza di un sistema di assiomi
Geometrie
non euclidee
Geometria
euclidea
Aritmetica
modelli Poincare
e Riemann
geometria
analitica
?
?
Ma poi nel 1931 Kurt Godel (logico austriaco naturalizzato statunitense, 1906-1978)
Dimostrò due teoremi che cambiarono completamente lo scenario matematico del XX secolo.
I teoremi di GodelHilbert riuscì a dimostrare la coerenza di semplici sistemi formali e credette di essere sul punto di realizzare il suo sogno: la dimostrazione della coerenza dell’aritmetica.
Ogni teoria matematica, di complessità almeno pari all’aritmetica, contiene
almeno una proposizione che non può essere né dimostrata né confutata.
In ogni teoria matematica T, di complessità almeno pari all’aritmetica, non è
possibile provare la coerenza di T all’interno di T .
Ovvero ogni teoria matematica è incompleta.
I due teoremi di incompletezza di Godel
misero la parola FINE sugli sforzi e le
speranze del «movimento assiomatico»
avviato da Hilbert a inizio secolo;
sforzi e speranze volti a definire
una teoria matematica in sé perfetta:
completa e coerente.
FINE
Una nuova consapevolezza dell’astrazione
Alfred Whitehead (matematico britannico, 1861-1947), nel suo libro La
scienza e il mondo moderno scrive:
"... via via che la matematica si ritirava in misura crescente nelle regioni
superiori del pensiero astratto sempre più spinto, tornava alla terra con
un'importanza sempre crescente nell'analisi del fatto concreto...
E' ora pienamente stabilito il paradosso secondo cui le astrazioni più spinte
sono le vere armi con cui controllare il nostro pensiero del fatto concreto."
Una nuova consapevolezza dell’astrazione
Le rivoluzionarie teorie della fisica, in particolare la teoria della relatività e la
teoria dei quanti hanno costretto a forgiare nuovi strumenti, concetti e metodi
della matematica per interpretare, descrivere e sviluppare le nuove concezioni del
mondo fisico. Concetti, strumenti e metodi più raffinati e astratti di tutti quelli
studiati in precedenza.
Ciò ha mostrato che la realtà ha in sé un livello altissimo di astrazione, che la
matematica deve inseguire e imparare a descrivere e trattare. Cioè in certo senso
è la realtà più astratta della matematica; e se quest’ultima vuole continuare ad
essere il linguaggio descrittivo della realtà, deve innalzare il suo livello di
astrazione.
audio astrazione
La geometria frattale
La geometria frattale è un nuovo campo di ricerca aperto da Benoît Mandelbrot, matematico polacco, naturalizzato francese, morto nel 2010.
Oggetto della ricerca è una nuova geometria, più adatta della Euclidea, a descrivere e indagare forme e fenomeni apparentemente irregolari.
Definizione provvisoria di frattale
Figura geometrica dotata delle seguenti proprietà:
- Autosimilarità (o auosomiglianza): suddivisibilitàin parti simili all’intero.
- Dimensione non intera
- Irregolarità: impossibilità ad essere definita come luogo di punti
con qualche proprietà in comune.
- Struttura fine: suscettibile di infiniti ingrandimenti
«…[il libro dell’universo]…è scritto in lingua matematica, e i
caratteri son triangoli, cerchi ed altre figure geometriche,
senza i quali mezzi è impossibile a intenderne umanamente
parola; senza questi è un aggirarsi vanamente per un oscuro
labirinto.” Il Saggiatore, Galileo Galilei (1564-1642), fisico, astronomo, scrittore.
E’ proprio vero?
Cos’è l’Universo?
e cos’è/qual è la Matematica?
In definitiva, dopo 2500 anni, la matematica è tornata alle sue origini: nata su base
empirica ed intuitiva, ha avuto una interpretazione rigorosa con i Greci. Poi il rigore è
stato trascurato per parecchi secoli, ma è infine tornato con rinnovata consapevolezza e
determinazione nel secolo XIX. Sembrò che l’uso del rigore logico, con il movimento
assiomatico, potesse portare ad una teoria perfetta, così sperava Hilbert. Gli sforzi per
portare a termine questo tentativo hanno però raggiunto un impasse nel quale non è
chiaro cosa s’intenda con rigore.
Herman Weyl (tedesco 1885-1955) scrisse in una sua pubblicazione del 1944:
“La questione dei fondamenti ultimi e del significato ultimo della matematica rimane aperta; noi non sappiamo in quale direzione troverà la sua soluzione finale e neppure se ci si possa aspettare una risposta definitiva obiettiva. La matematizzazione può ben essere un’attività creativa dell’uomo, come il linguaggio o la musica, di originalità primaria, le cui dimensioni storiche sfuggono a una completa razionalizzazione oggettiva”.
Sintesi matematica del 900
• Eredità del 1800: Geometrie Non euclidee, Teoria insiemi,
n° Reali, revisione geometria euclidea
• Programma di Hilbert: 23 problemi del secolo; trovare la teoria perfetta
• Teoremi di Godel: impossibile!
• Domande sui fondamenti: cos’è la matematica? Su cosa si regge e si sviluppa?
• Nuova concezione dell’astrazione
• Nuova geometria frattale