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STRUTTURA AZIENDALE Provveditorato Economato Il Dirigente Responsabile: Dr. Davide A. Damanti Pagina 1 di 14 Pos. Archivio 05.04.03 /05 CAPITOLATO D’ONERI GARA A PROCEDURA NEGOZIATA, IN FORMA TELEMATICA SINTEL, art. 57 comma 2 lett. a) D. Lgs. n.163/2006, PER L’AFFIDAMENTO DELLA FORNITURA E INSTALLAZIONE “CHIAVI IN MANO” DI NR. 1 ANGIOGRAFO FISSO DA DESTINARE PRESSO L’EMODINAMICA DEL PRESIDIO OSPEDALIERO DI BUSTO ARSIZIO DELL’AZIENDA OSPEDALIERA “OSPEDALE DI CIRCOLO DI BUSTO ARSIZIO”.

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Pos. Archivio 05.04.03 /05

CAPITOLATO D’ONERI

GARA A PROCEDURA NEGOZIATA, IN FORMA TELEMATICA SINTEL, art. 57 comma 2 lett. a) D. Lgs. n.163/2006, PER L’AFFIDAMENTO DELLA FORNITURA E INSTALLAZIONE “CHIAVI IN MANO” DI NR. 1 ANGIOGRAFO FISSO DA DESTINARE PRESSO L’EMODINAMICA DEL PRESIDIO OSPEDALIERO DI BUSTO ARSIZIO DELL’AZIENDA OSPEDALIERA “OSPEDALE DI CIRCOLO DI BUSTO ARSIZIO”.

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REQUISITI E CAPITOLATO TECNICODEI DISPOSITIVI, SERVIZIO FULL-RISK, FORMAZIONE

Premessa: Oggetto della presente procedura è l’affidamento della fornitura ed installazione con la

formula “chiavi in mano” di nr. 1 angiografo fisso da destinare preso il servizio di Emodinamica del

Presidio Ospedaliero di Busto Arsizio. La fornitura dovrà essere comprensiva di tutto quanto necessario per

la realizzazione a regola d’arte di quanto richiesto nonché di tutte le attività propedeutiche comprensive

della formazione del personale utilizzatore del sistema offerto. La ditta aggiudicataria del presente appalto

dovrà provvedere altresì alla disinstallazione dell’attuale sistema installato presso l’area oggetto di

intervento e allo smaltimento certificato del sistema vetusto.

ART. 1 Requisiti minimi dell’angiografo e delle apparecchiature accessorie Quanto offerto deve permettere l’esecuzione di indagini diagnostiche e procedure interventistiche di elevatissima qualità sul distretto cardiaco e vascolare, anche in pazienti pediatrici e obesi. L’angiografo e le apparecchiature accessorie devono rispettare i requisiti di conformità di cui al successivo paragrafo 2.

Le Apparecchiature devono altresì rispettare le caratteristiche tecniche di cui al paragrafo 3. Il Fornitore si impegna a offrire angiografo e dispositivi accessori (ivi incluse le occorrenti applicazioni informatiche) nelle versioni tecnologicamente più avanzate e comunque adeguate e compatibili con le esigenze dell’Azienda Ospedaliera di Busto Arsizio (di qui in poi AOB); inoltre, in considerazione del contesto in cui le apparecchiature tutte saranno utilizzate e dei carichi di lavoro previsti, le stesse dovranno essere caratterizzate da prestazioni di livello il più alto consentito dall’attuale tecnologia e garantire la massima affidabilità e livelli di produttività elevatissimi senza compromettere gli aspetti qualitativi. Nel Presidio Ospedaliero è presente un gruppo di continuità elettrico capace di alimentare l’attuale angiografo in modo continuativo. Il Fornitore deve garantire, a proprie cure e spese, la summenzionata continuità elettrica al fine di consentire la continuità in sicurezza degli interventi di angiografia ed emodinamica anche in caso di black-out. Il Fornitore deve garantire schermature, adeguamenti e procedure secondo quanto previsto dalla vigente normativa in materia di Radioprotezione degli Operatori e della Popolazione (D.Lgs. n. 230/1995 e s.m.i), nonché quelli previsti dalla vigente normativa in materia di Radioprotezione dei Pazienti (D.Lgs. n. 187/2000 e s.m.i.). I software da fornire a corredo delle Apparecchiature devono essere in lingua italiana e si

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intendono ceduti all’Azienda Ospedaliera a titolo di licenza d’uso gratuita, non trasferibile e non esclusiva, per una durata pari alla vita dell’angiografo (ossia fino alla dismissione del dispositivo da parte di AOB). Il Fornitore si impegna all’attivazione di un servizio di assistenza tecnica remota, a propria cura e spese adeguandosi alle disposizioni vigenti riguardo l’assistenza remota, fornendo tutto il supporto possibile all’espletamento di tale funzionalità (realizzazione di VPN, ecc.) e adeguandosi in ogni caso alla policy in vigore sulla sicurezza dei dati aziendali e a tutte le normative vigenti sui dati sensibili (privacy). Il fornitore si impegna a modificare le schermature esistenti qualora, in fase di valutazione radio protezionistica, le stesse non fossero sufficienti.

Art. 2 Requisiti di conformità Tutte le Apparecchiature da fornire devono garantire la conformità alle normative vigenti o ad altre disposizioni internazionali riconosciute e devono rispondere ai requisiti previsti dalle disposizioni vigenti in materia all’atto dell’offerta e a tutti quelli – di carattere cogente – che venissero emanati nel corso della durata di vita dell’angiografo (ossia fino alla dismissione del dispositivo da parte di AOB). Eventuali adeguamenti sono a costo zero per AOB. In particolare, le apparecchiature da fornire (ivi incluse le applicazioni informatiche) devono rispettare almeno i seguenti requisiti di conformità: - marcatura CE in conformità ai requisiti stabiliti nella Direttiva 93/42/CEE, recepita con D.Lgs. n. 46

del 24 febbraio 1997 e s.m.i.; - conformità alle vigenti disposizioni in materia di sicurezza stabilite nel D.Lgs. 9 aprile 2008, n. 81;

- conformità alle vigenti disposizioni in materia di radioprotezione dei Pazienti stabilite nel D.Lgs.

187/2000 e s.m.i.; - conformità ai requisiti di sicurezza e di emissione elettromagnetica certificati da Enti riconosciuti a

livello europeo; - conformità alle norme vigenti in campo nazionale e comunitario per quanto attiene le autorizzazioni

alla produzione, alla importazione ed alla immissione in commercio. Le apparecchiature (ivi incluse le applicazioni informatiche) da fornire devono essere: - perfettamente funzionanti e conformi a quanto indicato nel presente documento;

- compatibili ed interoperabili con i sistemi informativi RIS/PACS di AOB (oggi di marca AGFA);

- nuove di fabbrica e costruite a regola d’arte.

La fornitura delle apparecchiature deve essere corredata della seguente dotazione: - manuale d’uso (redatto in lingua italiana) in doppia copia, in conformità a quanto

stabilito dalla Direttiva 93/42/CEE e successive modifiche e/o integrazioni e dal D.Lgs. 9 aprile 2008, n. 81; - relativo manuale di servizio per la manutenzione (redatto in lingua italiana), comprensivo di

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schemi elettrici e circuitali, della descrizione delle funzionalità del software e di quanto necessario alla manutenzione preventiva e correttiva in conformità a quanto stabilito dalla normativa CEI 62-122 – UNI 9910 – Raccomandazione n° 9 settembre 2008 del Ministero del Lavoro, della Salute e delle Politiche Sociali; - relativa check-list aggiornata sulla manutenzione preventiva (redatta in lingua italiana), con la

periodicità prevista dal costruttore (per le attività di taratura, manutenzione programmata, ecc.) in conformità a quanto stabilito dalla normativa CEI 62-122 – UNI 9910 – Raccomandazione n° 9 settembre 2008 del Ministero del Lavoro, della Salute e delle Politiche Sociali; - una copia: a) dei dischi di installazione, b) dei dischi di ripristino del sistema operativo, c) dei

software applicativi, d) dei contratti di licenza originari rilasciati dalle case produttrici (software house); - certificazioni attestanti il possesso di eventuali marchi di certificazione;

- certificazione della casa produttrice dell’Apparecchiatura attestante la data di fabbricazione,

nonché il codice identificativo assegnato (numero di matricola progressivo).

Art. 3 Caratteristiche tecniche della fornitura

caratteristica

Stativo

Stativo monoplanare ad arco a C motorizzato e isocentrico di costruzione compatta. Sospensione a soffitto, ovvero in alternativa, altra configurazione in grado di garantire sia ampia possibilità di accesso al paziente (anche per eventuali procedure rianimatorie) sia ampia possibilità di posizionamento e rotazione dell’arco, senza necessità di riposizionare il paziente stesso. Elevata flessibilità operativa e la capacità di assicurare la completa copertura del paziente dalla testa ai piedi, senza necessità di riposizionamento. Ampie proiezioni LAO/RAO e CRAN/CAUD, con adeguata velocità di angolazione, variabile da parte dell’operatore; Possibilità di comandare i movimenti dell’arco a C da sala esame. LAO per arco a C antero-posteriore non inferiore a 60°. RAO per arco a C antero-posteriore non inferiore a 90°. Proiezione cranio/caudale per arco a C antero-posteriore non inferiore a 90°. Distanza fuoco-detettore variabile. Dispositivi anticollisione.

Tavolo di Cateterizzazione Tavolo d’esame con piano portapaziente in fibra di carbonio (o equivalente) a basso assorbimento, di adeguata lunghezza, elevata resistenza ed ampio sbalzo. Il piano portapaziente deve avere ampi movimenti, tra cui la rotazione rispetto al proprio asse sia per favorire il posizionamento del paziente sia per un rapido accesso allo stesso in situazioni di emergenza. Movimenti trendelerburg e anti-trendelerburg. Altezza del piano regolabile con movimento motorizzato e distanza da terra non superiore a 80 cm. Possibilità di esplorazione “total body”.

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Possibilità di supportare eventuali pesi aggiuntivi in caso di procedure di rianimazione o per gli accessori necessari. Portata in peso non inferiore a 180 kg. Movimenti verticali, longitudinali e trasversali. Dotazioni: asta porta flebo, dispositivi di bloccaggio del paziente, sistemi di sicurezza antinfortunistica.

Generatore ad Alta Tensione

Potenza massima erogabile dal generatore non inferiore a 100 kW. Sistemi automatici di regolazione dei parametri di esposizione in scopia e in grafia. Disponibilità di scopia digitale continua e pulsata, con ampio range di selezione di livelli da parte dell’operatore. Funzione Last Image Hold (LIH). Segnalazione visiva in fase di esposizione. Dispositivo di controllo dello stato termico del tubo che indichi all’operatore, sia in sala comandi sia in sala esame, informazioni relative al parametro controllato. Sistemi automatici di adattamento dei parametri di esposizione in funzione delle dimensioni del paziente senza necessità di intervento da parte dell’operatore. Dotazione di scopia digitale pulsata a diverse cadenze impostabili dall’operatore. Sistema di raffreddamento in grado di garantire utilizzo anche in procedure di lunga durata e con carichi di lavoro significativi.

Complesso Radiogeno e collimatore del fascio

Capacità d’accumulo dell’anodo superiore a 2.000 kHU. Capacità di dissipazione termica dell’anodo superiore a 400 kHU/min. Numero di macchie focali non inferiore a 2 delle quali la più piccola di dimensioni non superiore a 0,5 mm. Filtri anatomici motorizzati. Filtri per la riduzione delle radiazioni a bassa energia. Collimatore completo di adeguati filtri per impiego in ambito cardioangiografico, a variazione automatica in riferimento al campo selezionato. Sistema di visualizzazione, documentazione e memorizzazione della dose erogata secondo quanto previsto dal D.Lgs. n. 187/2000 e determinazione della KAP/DAP nonché del Kerma in Aria nel Punto di Riferimento Interventistico

Sistema di detezione

Flat Panel Detector con lato adeguato alla destinazione d’uso dell’angiografo non superiore a 25 cm. Il sistema deve essere dotato di un detettore piatto dinamico ad alta risoluzione, in grado di soddisfare alle necessità sia diagnostiche sia interventistiche. Dotato del maggior numero possibile di campi d’ingresso utili tutti provvisti di zoom. La risoluzione del detettore deve essere la più elevata possibile per assicurare una elevata risoluzione spaziale con dimensione del Pixel comunque non superiore a 200 micron. La fluoroscopia, così come l’acquisizione d’immagine, deve essere eseguita utilizzando una matrice da 1K con una profondità di almeno 10 bit. Hardware e software per ricostruzione 3D/4D. Il detettore deve offrire un design compatto per assicurare la massima capacità di angolazione dell’arco ed un agevole accesso al paziente. La griglia deve risultare removibile, per contenere ulteriormente la dose nei pazienti pediatrici. Il sistema di emodinamica deve essere dotato del modulo DSA per sottrazione di immagini. Sistema di scansione in grado di permettere la ricostruzione delle immagini senza perdita di informazioni.

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Sistema di acquisizione digitale e software Sistema digitale per l’acquisizione, l’elaborazione ed il trattamento delle immagini con matrice 1024 x 1024. Matrice di visualizzazione 1024 x 1024. Cadenza di acquisizione dinamica non inferiore a 25 imm./sec. con matrice 1024x1024. Memoria RAM da almeno 100.000 immagini. Revisione automatica delle sequenze acquisite e conservazione dell’ultima immagine fluoroscopica. Dotazione di tutti i software di trattamento immagine cardiologica: filtri, enfatizzazione dei bordi, etc. Presenza di software per registrazione in fluoroscopia. Elevata omogeneità sull’intero Field Of View (FOV) con assenza di distorsione; Ottenimento di immagini di qualità elevata anche alla prima esposizione. Eventuali soluzioni mirate ad un drastico incremento della qualità dell’immagine sono da considerarsi preferenziali. Nota - eventuali pacchetti specifici per una drastica riduzione della dose sia al Paziente sia all’operatore saranno considerati elementi qualificanti e, pertanto, dovranno essere descritti dettagliatamente, indicando quali offerti e quali opzionali. Controllo dell’intero sistema in sala d’esame, incluso il sistema digitale. L’interfaccia utente deve essere semplice ed intuitiva. Software per analisi cardiaca comprendente: - pacchetto software cardiologico/coronarico per analisi avanzata compresa la misurazione della stenosi, misurazione delle lunghezze, misurazione di angoli; - pacchetto software ventricolare per analisi avanzata completa di calibrazione automatica e manuale. Visualizzazione e valutazione immagini TC e RMN. Angio 3D rotazionale (simulazione TC). Sistema di acquisizione sottrattiva (road mapping).

Workstation Workstation in sala comandi, completa di postazione di lavoro, monitor LCD alta qualità a colori da almeno 19”, sistema di masterizzazione CD/DVD. Non sono previste stampanti anche perché il sistema offerto deve connettersi al RIS-PACs Aziendale.

Accessori Barriere di protezione anti X, di tipo pensile e a bordo del tavolo. Supporti di posizionamento e accesso al paziente. Collegamento dell’apparecchiatura con avvisatore/i luminosi emissione RX e con interlock alle porte della sala. Fantocci e dispositivi necessari per l’effettuazione dei Controlli di Qualità dell’immagine, ai sensi del D.Lgs. n. 187/2000 e s.m.i., nonché di procedure software dedicate. Multimetro per la determinazione di parametri espositivi in radiografia/fluoroscopia e Angio3D-Rotazionale. Pensile in sala esame predisposto di tutto quanto necessario ad alloggiare almeno n.4 (quattro) monitor. Quattro monitor TFT/LCD medicali completi di cavi e quant’altro necessario per collegare i diversi dispositivi (in via principale angiografo, poligrafo, sistema di visualizzazione endovascolare), di dimensioni non inferiori

ai 17”, da installare sul pensile in sala esami di elevata qualità e con le seguenti caratteristiche: alta

risoluzione, sistema antiriflesso, regolazione automatica della luminosità. Scialitica pensile per l’illuminazione del campo operatorio. Due monitor TFT/LCD medicali, 1 (uno) in bianco e nero per le immagini radiologiche e 1 (uno) a colori, entrambi di dimensioni non inferiori ai 17” da installare in sala comandi e con le seguenti

Sistema di visualizzazione intracoronarico finalizzato all’impianto di stent riassorbibili e alla ottimizzazione

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delle procedure di stenting del tronco comune .

Sistema di connessione al RIS-PACs con workstation La configurazione del sistema digitale deve prevedere conformità Full-Dicom con almeno le seguenti Classi: - Send per il trasferimento immagini su rete; - Query-Retrieve per il richiamo di immagini dalla rete; - Print per la documentazione delle immagini su stampanti di rete; - Worklist per la ricezione dell’anagrafica Paziente inserita a livello centrale. Il sistema deve prevedere la possibilità di esportare e gestire il dato dosimetrico da parte di eventuali software esterni come ausilio all’ottimizzazione delle procedure (meglio se con modalità MPPS) Il sistema deve possedere una workstation dedicata all’istallazione dell’applicativo aziendale RIS (attualmente AGFA).

Sono inoltre inclusi nella fornitura: - dichiarazione di conformità alla Direttiva 93/42/CEE, alle eventuali norme armonizzate di

riferimento e alle norme vigenti in campo nazionale e comunitario per quanto attiene la sicurezza, le autorizzazioni alla produzione, alla importazione ed alla immissione in commercio; - specifica della classe di appartenenza e della destinazione d’uso del costruttore;

- relativo manuale d’uso (redatto in lingua italiana) in doppia copia, in conformità a quanto

stabilito dalla Direttiva 93/42/CEE e successive modifiche e/o integrazioni e dal D.Lgs. 9 aprile 2008, n. 81; - relativo manuale di servizio per la manutenzione (redatto in lingua italiana), comprensivo di

schemi elettrici e circuitali, della descrizione delle funzionalità del software e di quanto necessario alla manutenzione preventiva e correttiva in conformità a quanto stabilito dalla normativa CEI 62-122 – UNI 9910 – Raccomandazione n° 9 settembre 2008 del Ministero del Lavoro, della Salute e delle Politiche Sociali; - relativa check-list aggiornata sulla manutenzione preventiva (redatta in lingua italiana), con

la periodicità prevista dal costruttore (per le attività di taratura, manutenzione programmata, ecc.) in conformità a quanto stabilito dalla normativa CEI 62-122 – UNI 9910 – Raccomandazione n° 9 settembre 2008, del Ministero del Lavoro, della Salute e delle Politiche Sociali; - una copia: a) dei dischi di installazione, b) dei dischi di ripristino del sistema operativo, c)

dei software applicativi, d) dei contratti di licenza originari rilasciati dalle case produttrici (software house); - certificazioni attestanti il possesso di eventuali marchi di certificazione;

- certificazione della casa produttrice dell’Apparecchiatura e dei dispositivi opzionali

attestante la data di fabbricazione, nonché il codice identificativo assegnato (numero di matricola progressivo).

Art. 4 Servizio di manutenzione full-risk

A partire dalla data del positivo collaudo, il Fornitore dovrà, a proprio carico oneri e spese, erogare per tutta la durata della garanzia (2 anni) il servizio di assistenza tecnica e manutenzione “full-risk”

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(manutenzione preventiva, manutenzione correttiva e manutenzione evolutiva) volto a garantire il perfetto funzionamento dell’Apparecchiatura installata inclusi i relativi software, i dispositivi opzionali installati ad essa funzionalmente annessi. In particolare il Fornitore dovrà garantire la fornitura di qualsiasi parte necessaria a mantenere in perfetta efficienza le Apparecchiature e i dispositivi opzionali tanto sotto l’aspetto infortunistico, di sicurezza e di rispondenza alle norme quanto sotto l’aspetto della rispondenza ai parametri tipici delle Apparecchiature e al loro corretto utilizzo, garantendo un servizio tecnico di assistenza e manutenzione sia delle Apparecchiature fornite sia delle singole componenti per i difetti di costruzione e per i guasti dovuti all’utilizzo e/o ad eventi accidentali non riconducibili a dolo. Il servizio di assistenza tecnica e manutenzione “full-risk” comprende anche i tubi radiogeni e tutto il materiale consumabile (cavi segnale, cuffie, batterie, accumulatori ricaricabili, sensori, sonde, trasduttori, fusori per stampanti laser, ecc.) con la sola esclusione del materiale di consumo necessario all’ordinario utilizzo. Inoltre, il Fornitore deve garantire per tutta la durata del contratto il medesimo livello qualitativo delle Apparecchiature come accertato all’atto del collaudo: in caso di decadimento delle prestazioni di uno o più componenti, esplicitato dall'utilizzatore, non risolvibile con normali interventi di manutenzione, il Fornitore provvederà a sostituire tali componenti con attrezzature nuove identiche o migliori rispetto alla fornitura originale. Resta inteso che per qualsiasi congegno, parte o elemento meccanico, elettrico e elettronico che presenti rotture o logorii o che comunque diminuisca il rendimento delle Apparecchiature, il Fornitore dovrà eseguire le dovute riparazioni e/o sostituzioni con materiali di ricambio originali e nuovi di fabbrica e di caratteristiche tecniche identiche o superiori a quelli sostituiti. Il Fornitore si impegna a garantire la disponibilità delle parti di ricambio per 10 (dieci) anni a decorrere dalla data di collaudo di ciascuna Apparecchiatura. Resta inteso che il Fornitore si farà carico, a propria cura, oneri e spese, del ritiro e smaltimento dei materiali sostituiti presso i locali delle Aziende Ospedaliere. Al termine di ogni anno il Fornitore dovrà redigere un consuntivo annuale del lavoro svolto e una relazione tecnica dettagliata sulla efficienza di ciascuna Apparecchiature installata. Manutenzione Preventiva

Per ciascuna Apparecchiatura e dispositivo opzionale oggetto della fornitura, il Fornitore espleterà tutte le procedure di manutenzione preventiva programmata previste dai manuali di servizio dei produttori delle Apparecchiature, nonché le verifiche e i controlli dei parametri di funzionamento (verifiche funzionali) comprensive del relativo materiale di consumo, le regolazioni e i controlli di qualità, nel numero previsto dai manuali dei produttori; si intendono anche comprese le verifiche di rispondenza alle norme per la sicurezza elettrica, generali e particolari, da eseguirsi a seguito degli interventi di manutenzione preventiva/correttiva e comunque almeno una volta all’anno e gli eventuali interventi di rimessa a norma. A titolo esemplificativo e non esaustivo, la manutenzione preventiva potrà includere: verifiche e controlli dei parametri di funzionamento delle Apparecchiature e dei dispositivi opzionali, tarature e controlli di qualità di funzionamento.

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Il Fornitore dovrà assicurare il servizio di manutenzione preventiva rispettando le tempistiche previste in ciascun manuale d’uso dell’Apparecchiatura e dei dispositivi opzionali fornito in dotazione e comunque, ove nulla sia previsto in detto manuale, con cadenza almeno annuale. Il piano annuale degli interventi di manutenzione preventiva dovrà essere anticipatamente concordato per iscritto con AOB. Eventuali modifiche al piano verranno concordate preventivamente con l’Azienda Ospedaliera. Nel modificare il calendario si dovranno rispettare gli intervalli temporali tra gli interventi di manutenzione preventiva eventualmente previsti nel manuale d’uso. All’Azienda Ospedaliera dovrà essere inviato il calendario aggiornato. Il Fornitore è tenuto a rispettare il calendario redatto, eventualmente modificato d’intesa con l’Azienda Ospedaliera. Al positivo completamento delle attività di manutenzione preventiva, verrà redatto un apposito “Verbale di manutenzione preventiva” - da consegnare all’Azienda Ospedaliera - il quale dovrà riportare almeno le informazioni relative alle attività svolte, alla data in cui è stata svolta l’attività di manutenzione, al numero di ore nelle quali l’Apparecchiatura è rimasta in stato di fermo e all’elenco delle componenti eventualmente sostituite. Per il limitare il tempo di fermo macchina, nel caso in cui le attività di manutenzione preventiva siano previsti su due giorni, l’Azienda Ospedaliera potrà scegliere, in funzione delle sue necessità di effettuare le attività previste in due giorni non consecutivi. Manutenzione Correttiva

La manutenzione correttiva comprende la riparazione e/o la sostituzione di tutte le parti, componenti, accessori dell’Apparecchiatura e dei dispositivi opzionali a seguito di guasti i quali ne pregiudichino il corretto funzionamento. Si precisa che AOB potrà richiedere gli interventi per un numero illimitato di volte. Assistenza telefonica

Il Fornitore dovrà garantire il servizio di assistenza telefonica all’Azienda Ospedaliera per un primo tentativo di risoluzione assistita dei guasti. Tale servizio dovrà essere richiesto dall’Azienda Ospedaliera tramite il Call Center del fornitore, e dovrà essere erogato tempestivamente dal Fornitore e comunque entro 30 minuti lavorativi dalla ricezione della chiamata. Assistenza in loco

Gli interventi di manutenzione correttiva dovranno essere richiesti dall’Azienda Ospedaliera al Fornitore tramite il Call Center. A seguito della ricezione della richiesta di intervento, il Fornitore dovrà assegnare un codice univoco di chiamata che l’Azienda Ospedaliera potrà utilizzare per eventuali future comunicazioni e chiarimenti relativi a ciascun intervento correttivo. Il Fornitore dovrà intervenire per individuare la tipologia e l’entità del malfunzionamento e/o guasto entro il termine massimo di 4 (quattro) ore lavorative decorrenti dall’ora di inoltro della richiesta da parte dell’Azienda Ospedaliera. Il Fornitore dovrà altresì ripristinare la piena e perfetta operatività e funzionalità dell’Apparecchiatura e/o dei dispositivi opzionali entro il termine massimo di 2 (due) giorni lavorativi decorrenti dalla data ed ora della chiamata. Per ogni intervento correttivo, il Fornitore dovrà redigere un apposito “Verbale di ripristino guasto”, in contraddittorio con l’Azienda Ospedaliera e sottoscritto da entrambe le parti, riportante almeno la tipologia di intervento effettuato al fine di eliminare il malfunzionamento, il numero di ore lavorative

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nelle quali l’Apparecchiatura, ivi compresi i dispositivi opzionali, eventualmente sia rimasta in stato di fermo o parziale utilizzo, nonché le eventuali componenti sostituite. I termini massimi sopra indicati sono calcolati sulla base degli orari di apertura del Call Center (h 8:30-h 17:30): ad esempio nel caso di richiesta di assistenza in loco inviata da parte dell’Azienda Ospedaliera alle ore 16:30, l’intervento del Fornitore dovrà essere effettuato entro e non oltre le ore 11:30 del giorno lavorativo successivo al giorno di invio della richiesta medesima. Manutenzione Evolutiva

Per ciascuna Apparecchiatura e per ciascun dispositivo opzionale installato, il Fornitore, a proprio carico onere e spese, dovrà erogare il servizio di manutenzione evolutiva, volto ad aggiornare l’hardware e il software in conformità ad eventuali aggiornamenti normativi comunitari e/o nazionali e/o regionali, ovvero ad aggiornamenti evolutivi prescritti dalla casa produttrice, previa valutazione positiva da parte dell’Azienda Ospedaliera. Fatto salvo quanto previsto nei requisiti generali, per tutta la durata del servizio di assistenza tecnica e manutenzione “full-risk”, le eventuali modifiche hardware necessarie a supportare le nuove versioni software saranno a carico del Fornitore. Ogni volta che sarà effettuato un aggiornamento software dovrà essere consegnato quanto necessario per il ripristino del sistema e dei software applicativi (su CD o altro supporto). Terminata ciascuna attività di aggiornamento evolutivo, il Fornitore dovrà rilasciare all’Azienda Ospedaliera una copia dei dischi di installazione dei suddetti software aggiornati e quanto necessario per il ripristino del sistema operativo e dei software applicativi. Al fine di semplificare l’uso di ciascuna Apparecchiatura e degli eventuali dispositivi opzionali oggetto della fornitura, al termine del servizio di manutenzione evolutiva, il Fornitore, a propria cura, onere e spese, deve svolgere un’attività di affiancamento agli utenti.

Art. 5 Formazione al collaudo Ai sensi del D. Lgs. 46/97 s.m.i. è prevista la formazione del personale medico, TSRM, fisico, ingegneria clinica prima del rilascio del verbale di collaudo con esito favorevole. Si prevedono almeno 4 settimane lavorative di formazione (20 gg lavorative) con un crono programma e contenuti che ogni Concorrente dovrà dettagliare in offerta.

Art. 6 Riservatezza La ditta si impegna a garantire il segreto e la riservatezza su tutte le notizie e i dati di cui venga in possesso o abbia informazione a seguito dell’attività prestata ed in esecuzione del presente servizio, a non divulgarli e a non farne oggetto di sfruttamento. Si impegna altresì a rendere edotto di tale obbligo di riservatezza il proprio personale. L’Azienda dal canto suo assume l’obbligo di mantenere riservate quelle informazioni tecniche portate a sua conoscenza dall’impresa e che non siano di pubblico dominio. Il vincolo della riservatezza non decade alla conclusione del contratto

Art. 7 Penalità e risoluzione contrattuale

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Qualora l’Azienda Ospedaliera accertasse l’inidoneità di una qualunque prestazione oppure rilevasse

delle inadempienze agli obblighi previsti, potrà chiedere al fornitore di porre rimedio a tali

inconvenienti, fissando all’uopo un termine perentorio, che non potrà mai essere inferiore a cinque

giorni lavorativi.

Qualora la ditta aggiudicataria non provvedesse entro il termine sopra stabilito, sarà in facoltà

dell’Azienda Ospedaliera applicare una penale forfettariamente stabilita fino al 5% del valore annuale

della commessa.

Qualora nel corso del rapporto contrattuale il servizio prestato non fosse conforme a quanto previsto

dal capitolato tecnico e alla documentazione tecnica presentata dalla ditta in sede di offerta, verranno

applicate le seguenti penalità, fino ad un massimo del 10% del valore annuale della fornitura:

in caso di mancato rispetto dei termini previsti dal contratto e dal progetto tecnico verrà commisurata

una penale pari a € 500,00 oltre IVA per ogni giorni di ritardo;

nel caso di mancato rispetto delle condizioni contrattuali regolanti il rapporto tra Committente e

Contraente verrà commisurata una penale in relazione al danno ricevuto con un minimo di € 500,00

oltre IVA sino alla concorrenza massima del 10% dell’importo annuale del servizio;

Inoltre l’Azienda Ospedaliera potrà, avvalendosi della facoltà di cui all’art. 1456 c.c. (clausola risolutiva

espressa), risolvere di diritto il contratto, previa comunicazione scritta alla ditta aggiudicataria, nei

seguenti casi:

in caso di frode, di grave negligenza, di contravvenzione nell’esecuzione degli obblighi e delle

condizioni contrattuali e di mancata reintegrazione del deposito cauzionale;

nel caso di reiterati ritardi rispetto ai termini previsti dal contratto;

nel caso in cui fosse accertata la non veridicità delle dichiarazioni presentate dal fornitore nel corso

della procedura di gara;

in caso di perdita, da parte del fornitore, dei requisiti richiesti dal disciplinare di gara e dal capitolato

tecnico;

in caso di cessione del contratto o subappalto non autorizzati;

in caso di violazione della normativa relativa alla tracciabilità dei flussi finanziari, di cui all’art. 3 della

Legge n. 136 del 16 agosto 2010;

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in caso di comprovato cattivo funzionamento del “servizio”, dopo almeno 3 richiami scritti durante il

periodo contrattuale, senza che l’aggiudicataria abbia provveduto a porre tempestivo rimedio agli

inconvenienti segnalati, con preavviso di 90 giorni.

Nel corso del periodo di vigenza contrattuale, è altresì facoltà dell’Amministrazione appaltante

verificare la congruità economica del contratto nell’eventualità in cui o Consip o la Centrale Regionale

Acquisti dovessero stipulare convenzioni per il medesimo oggetto del contratto in parola e recedere

unilateralmente dal contratto, ove l’aggiudicatario non sia in condizioni di migliorare il corrispettivo

richiesto, rispetto alle quotazioni Consip o Centrale Regionale Acquisti.

A seguito di gravi e reiterate inadempienze contrattuali da parte dell’Impresa Appaltatrice, l’Azienda

appaltante si riserva la facoltà di dichiarare risolto il Contratto con propria deliberazione senza

necessità di diffida o di altro atto giudiziale, con l’obbligo dell’appaltatore decaduto di risarcire ogni

conseguente spesa o danno. Per quanto non previsto e pattuito le parti faranno riferimento agli articoli

1453 e seguenti del Codice Civile “Della risoluzione del contratto”.

Art. 8 Liquidazione, fallimento della ditta aggiudicataria – cambio ragione sociale

In caso di scioglimento o di liquidazione della Ditta aggiudicataria, ovvero di cambiamento di ragione

sociale, l'Amministrazione appaltante potrà dichiarare risolto il contratto ovvero pretendere tanto la

continuazione del contratto da parte della Società in liquidazione, quanto la continuazione da parte

dell'eventuale Ditta subentrante, così come parrà opportuno all'Azienda sulla base dei documenti che

la Ditta aggiudicataria sarà tenuta a fornire a propria cura e spese.

In caso di fallimento della Ditta aggiudicataria, il contratto s'intenderà senz'altro risolto fin dal giorno

precedente la pubblicazione della sentenza dichiarativa di fallimento, salve tutte le ragioni ed azioni

dell'Azienda verso la massa fallimentare, anche per danni, con privilegio, a titolo di pegno, sul

deposito cauzionale.

In caso di morte del titolare della Ditta aggiudicataria, alle obbligazioni derivanti dal contratto

subentreranno solidalmente gli eredi, se così parrà all'Azienda, la quale avrà altresì la facoltà di

ritenere invece immediatamente risolto il contratto stesso. Qualora l'Amministrazione intendesse

proseguire il rapporto con gli eredi, i medesimi saranno tenuti, dietro semplice richiesta scritta, a

produrre, a proprie cure e spese, tutti quegli atti e documenti ritenuti necessari dall'Azienda

Ospedaliera per la regolare giustificazione della successione e per la prosecuzione del rapporto

contrattuale.

Art. 9 Mutamento delle condizioni iniziali

STRUTTURA AZIENDALE

Provveditorato Economato Il Dirigente Responsabile: Dr. Davide A. Damanti

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Qualora vengano meno le condizioni iniziali previste dalla documentazione di gara e, in particolare,

nel caso che vengano modificate le disposizioni sia regionali che nazionali con conseguenti

ripercussioni di tipo economico ed organizzativo sulle Strutture dell’Azienda, la stessa si riserva la

facoltà di recedere dal contratto d’appalto.

Art. 10 Riservatezza

L’Azienda Ospedaliera, nei limiti consentiti dalle norme che disciplinano la trasparenza

Amministrativa e il diritto d’accesso, si impegna a rispettare il carattere riservato delle informazioni

fornite dal soggetto candidato.

Art.11 Trattamento dati personali

Ai sensi dell’art.13 D.Lgs. 196/2003 e successive modificazioni ed integrazioni, il trattamento dei dati

personali sarà improntato a liceità e correttezza, nella piena tutela dei diritti dei soggetti candidati e

della loro riservatezza. In particolare il trattamento dei dati richiesti per la partecipazione alla presente

gara ha la sola finalità di consentire l’accertamento del possesso dei requisiti di idoneità e

dell’inesistenza di cause ostative.

Art. 12 Spese ed oneri contrattuali

Sono a carico della Ditta aggiudicataria tutte le spese inerenti e conseguenti all’aggiudicazione

dell’appalto.

Art. 13 Codice Etico

L’Azienda Ospedaliera Ospedale di Circolo di Busto Arsizio ha adottato un proprio Codice Etico,

accessibile sul sito internet aziendale: www.aobusto.it. La violazione del Codice Etico da parte della

ditta aggiudicataria comporterà la risoluzione di diritto del rapporto contrattuale in essere nonché il

diritto dell’Azienda Ospedaliera di chiedere ed ottenere il risarcimento dei danni per la lesione della

sua immagine ed onorabilità.

STRUTTURA AZIENDALE

Provveditorato Economato Il Dirigente Responsabile: Dr. Davide A. Damanti

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Regione Lombardia con deliberazione di giunta n. IX/1644 del 04/05/2011, ha adottato un codice etico

degli appalti regionali accessibile sul sito internet aziendale: www.aobusto.it. Il Codice Etico costituirà

parte integrante del contratto di appalto da stipulare con la ditta aggiudicataria.

Art. 14 Foro competente

In caso di ricorso all’Autorità giudiziaria competente, esclusivo ed inderogabile è il foro di Busto

Arsizio.

Art.15 Norme finali

Per tutto quanto non espressamente previsto nel presente capitolato, si fa espresso riferimento alle

norme ed usi in vigore.

ALLEGATI:

- modello DUVRI (allegato A – B – C – tabella nr. 9 – modulo di autocertificazione qualificazione

tecnico professionale), ai sensi D. Lgs. 81/2008 e s.m.i;

- Cronogramma lavori e apparecchiature

- Prescrizioni Opere e Impianti

- Quadro elettrico Circuiti Ausiliari

- Impianto elettrico e similare

- Quadro elettrico generale

- Quadro elettrico Generatore RX

- Relazione Tecnica CDZ

- Distribuzione impianto elettrico

- Sezioni carpenteria a soffitto

- Planimetria generale Presidio Ospedaliero

- Illuminazione

- Struttura ancoraggio a soffitto

- Canaline e ancoraggi a soffitto

- Rialzato

- Forza Motrice

- Pianta Canali

- Piastra a pavimento

- Opere Proteximetriche

- Schema unifilare

- Canalizzazione impianto elettrico