Il Colle Rosso - agosto 2013

4
il C olle R osso Periodico | N. 28 | agosto 2013 | A cura del circolo SEL di Priverno | selpriverno.netsons.org A rchiviato il successo straordinario della coali- zione “Priverno Bene Comune” e varata una eccellente e innovativa squadra di Governo, è tempo di guardare al futuro e pensare agli impegni che ci attendono (insieme, Amministrazione e Forze Politiche) se vogliamo davvero cambiare nel profon- do le sorti di questa nostra comunità. Comunità che intanto ha bisogno di essere ricostru- ita nel suo tessuto unitario e anche pacificata, dopo le lacerazioni prodotte dalle scelte e dai comporta- menti di Macci e compagnia; e deve essere governa- ta con saggezza e con rigore, dopo un decennio di irresponsabile spensieratezza. Da questi due lustri di governo scellerato riceviamo in regalo una eredità semplicemente drammatica, nel bilancio disastrato, nell’apparato amministrativo desertificato, nelle opere pubbliche bloccate e con- testate, nel contenzioso dilagante. Un iceberg di cui fino ad ora probabilmente non si è visto che la punta e che rischia di condizionare pesantemente qualsiasi progetto per il futuro. C’è allora da porre mano ad una grande e profonda opera di cambiamento, a partire dal rapporto stesso con i cittadini e dalla valorizzazione delle tantissime risorse che non solo le forze politiche organizzate ma anche la società civile può mettere a disposizio- ne. C’è allora da rendere finalmente protagonisti i cittadini con un’azione che solleciti competenze, stimoli talenti, spinga il volontariato diffuso ad organizzarsi, a ricercare collaborazione per creare sinergie. E i comitati di quartiere ai quali l’ammi- nistraizone sta lavorando in questi giorni possono rappresentare il primo passo in questa direzione. È anche quel che abbiamo cominciato a fare nei giorni scorsi, nel rispetto di ruoli e competenze, sul terreno drammatico delle nuove povertà, ed è quel che faremo nella nostra Festa parlando con le perso- ne interessate a costruire insieme politiche e progetti culturali e a contribuire alla gestione delle strutture culturali che ci sono e che possiamo costruire. È solo l’inizio e certamente il nostro è un modesto contributo; siamo convinti però che questa sia la strada giusta, che la partecipazione democratica e la condivisione delle scelte insieme alla trasparenza degli atti e alla virtuosità dei comportamenti può ricreare la fiducia nella Politica e nella Istituzione Comune, e dare a questa Comunità la coesione e la forza per affrontare i problemi che l’ aspettano. Diamo gambe al cambiamento di Federico D’Arcangeli

description

Il numero giusto - Speciale Festa

Transcript of Il Colle Rosso - agosto 2013

Page 1: Il Colle Rosso - agosto 2013

il ColleRosso

Periodico | N. 28 | agosto 2013 | A cura del circolo SEL di Priverno | selpriverno.netsons.org

Archiviato il successo straordinario della coali-zione “Priverno Bene Comune” e varata una eccellente e innovativa squadra di Governo, è

tempo di guardare al futuro e pensare agli impegni che ci attendono (insieme, Amministrazione e Forze Politiche) se vogliamo davvero cambiare nel profon-do le sorti di questa nostra comunità.Comunità che intanto ha bisogno di essere ricostru-ita nel suo tessuto unitario e anche pacificata, dopo le lacerazioni prodotte dalle scelte e dai comporta-menti di Macci e compagnia; e deve essere governa-ta con saggezza e con rigore, dopo un decennio di irresponsabile spensieratezza.Da questi due lustri di governo scellerato riceviamo in regalo una eredità semplicemente drammatica, nel bilancio disastrato, nell’apparato amministrativo desertificato, nelle opere pubbliche bloccate e con-testate, nel contenzioso dilagante. Un iceberg di cui fino ad ora probabilmente non si è visto che la punta e che rischia di condizionare pesantemente qualsiasi progetto per il futuro.C’è allora da porre mano ad una grande e profonda opera di cambiamento, a partire dal rapporto stesso con i cittadini e dalla valorizzazione delle tantissime

risorse che non solo le forze politiche organizzate ma anche la società civile può mettere a disposizio-ne. C’è allora da rendere finalmente protagonisti i cittadini con un’azione che solleciti competenze, stimoli talenti, spinga il volontariato diffuso ad organizzarsi, a ricercare collaborazione per creare sinergie. E i comitati di quartiere ai quali l’ammi-nistraizone sta lavorando in questi giorni possono rappresentare il primo passo in questa direzione.È anche quel che abbiamo cominciato a fare nei giorni scorsi, nel rispetto di ruoli e competenze, sul terreno drammatico delle nuove povertà, ed è quel che faremo nella nostra Festa parlando con le perso-ne interessate a costruire insieme politiche e progetti culturali e a contribuire alla gestione delle strutture culturali che ci sono e che possiamo costruire.È solo l’inizio e certamente il nostro è un modesto contributo; siamo convinti però che questa sia la strada giusta, che la partecipazione democratica e la condivisione delle scelte insieme alla trasparenza degli atti e alla virtuosità dei comportamenti può ricreare la fiducia nella Politica e nella Istituzione Comune, e dare a questa Comunità la coesione e la forza per affrontare i problemi che l’ aspettano.

Diamo gambe al cambiamentodi Federico D’Arcangeli

Page 2: Il Colle Rosso - agosto 2013

C R

2

L

Abbiamo sempre denunciato su queste pa-gine la situazione delle periferie. Percor-rendole ci siamo fatti custodi e diffusori di

molte testimonianze, da qui, molti articoli in cui si parlava dei problemi, delle difficoltà, del senso di abbandono, ma anche delle idee che alimen-tavano quel sentimento di speranza che forse un giorno avrebbe potuto cambiare la loro storia. Con una sincera dose di ottimismo, posso asserire che quel giorno sta arrivando ed è molto vicino. Infatti, sin dalle prime settimane dal suo insediamen-to, la nuova Amministrazione ha avviato una serie di incontri periodici con le periferie, l’ultimo dei quali si è tenuto presso la Sala Conferenze del Castello di San Martino. Tali appuntamenti hanno lo scopo di ridurre le distanze tra istituzioni e cittadini, favoren-do e incoraggiando il coinvolgimento diretto di tutti gli abitanti nel processo democratico e decisionale. Torna in auge quindi, un tema che da tempi non sospetti è a noi molto caro: i comitati di quartiere (C.Q.) come strumento di controllo, di supporto e collaborazione con quella che è la vita amministrati-va e politica del paese. Necessario pertanto pensare

ad una loro riorganizzazione, lì dove già esistenti o ad una nuova loro costituzione per facilitare la par-tecipazione al governo della città, affinché si possa lavorare insieme per il bene comune. Soddisfatta e ottimista la nostra consigliera comunale con delega alla democrazia partecipata, Sonia Quattrociocche, che a tal proposito afferma: “L’attuale crisi economi-ca e sociale unita alla disaffezione verso la politica, ci costringono ad andare oltre e a trovare soluzioni che non possono essere più cercate all’interno dei canali amministrativi tradizionali. Vedere realizzate le proprie istanze serve a restituire al cittadino pri-ma di tutto fiducia, ma anche a sviluppare il senso di appartenenza al territorio: si impara a chiedere non più per sé, ma per il gruppo e per la comunità”. Da non sottovalutare anche il fatto che l’istituzione dei comitati di quartiere e il coinvolgimento dei cittadini nel processo amministrativo e decisionale servirà an-che a favorire la trasparenza negli atti amministrativi. Ora a noi non resta che fare gli auguri di buon lavo-ro alla nostra amministrazione e rimboccarci le ma-niche perché presto tutti noi, in qualità di cittadini, ne saremo parte integrante.

Periferie, anno zerodi Simone D’Errico

L’area archeologica è li-bera! Dopo anni di stasi in un soffocante e di-

struttivo contenzioso ma-terializzato in transenne, fango e abbandono, final-mente la luce alla fine del tunnel: una transazione tra Comune e ditta dei lavori avente ad oggetto il pagamento del debito con conte-stuale rinuncia di circa 70.000 euro di interessi e l’obbli-go di liberare l’area riportandola ad uno stato di fruibi-lità. Questo significa che tale bene prezioso tornerà in vita, potendo solo ora essere di nuovo destinatario di fi-nanziamenti e atteggiarsi a divenire importante risor-sa del territorio. Sempre in ambito archeologico, dopo reiterate aperture straordinarie e occasionali disposte della precedente amministrazione, in ottobre si verifi-cherà un’altra vittoria: l’apertura definitiva del palazzo Valeriani Guarini, luogo di raccolta ed esposizione delle meraviglie ritrovate dagli scavi nell’antica Privernum. Tuttavia l’Amministrazione va ancora oltre, guarda al futuro puntando su inno-vazione e ricerca, crea un ponte con il Comitato Na-zionale delle Ricerche per la promozione e lo svilup-po del territorio tramite specifiche progettualità, nell’ottica di diventare una Smart City. Lo stesso spiri-to di innovazione emerge in tutto altro settore: la

ragioneria, luogo da anni blindato in un sistema di partita doppia irreale e gestione finanziaria sre-golata, sta per aggiornarsi al XXI secolo grazie ad un nuovo programma di con-

tabilità in pieno regime dell’ordinamento che entrerà in vigore nel 2015 e, soprattutto, più chiaro e leggibi-le dell’attuale. Il primo finanziamento regionale è da poco arrivato, riguarda i lavori di sistemazione, adegua-mento e ripristino funzionalità dei tratti esistenti della Strada Vicinale “della Pozzaga”, si tratta di uno stan-ziamento richiesto dalla precedente amministrazione e seguito nell’iter da quella attuale. Un ottimo risultato è quello della riapertura dei lavori presso la “Cittadella della Salute” di via Madonna delle Grazie, questi avran-no luogo a partire da settembre grazie all’impulso dato dagli amministratori locali ai referenti regionali. Que-

ste sono le ultime azioni significative ad appena tre mesi dall’insediamento del nuovo sindaco, intanto continuano gli incontri con i quartieri e le associazio-ni, l’ascolto giornaliero dei cittadini, la reperibilità e la partecipazione in ogni occasione e lo studio della migliore modalità d’inter-vento per ottenere i mi-gliori risultati in ogni setto-re: l’amministrazione non va in ferie!

L’Amministrazionenon va in ferie

di Martina D’Atino

Page 3: Il Colle Rosso - agosto 2013

C R

3

L

L’attuale crisi economica-finan-ziaria ha comportato l’estensio-ne di fenomeni di impoverimen-

to e la nascita di nuove difficoltà sociali. Ai consueti volti della po-vertà si sono aggiunti i “nuovi po-veri”, un esercito di famiglie in dif-ficoltà, giovani disoccupati, precari di ogni età, esodati, donne e uomi-ni soli, imprenditori disperati, im-migrati e anziani. L’aumento dei prezzi e delle utenze da una parte e la perdita di lavoro dall’altra, uni-ti alla mancanza di nuove possibili-tà occupazionali, ci consegnano un territorio più povero e deprivato. Siamo in emergenza. Troppo alta la richiesta di interventi, per per-mettere alle azioni di welfare at-tivate fino a questo momento di essere ancora efficaci. E allora cosa fare? Lo scorso 6 agosto, su invito dell’Assessore alle Politiche Sociali Antonio Ines e del Consigliere Co-munale Martina D’atino, delegata all’associazionismo, nella Sala delle

Cerimonie del Comune di Priver-no si è svolto il primo incontro tra gli amministratori e le associazioni sociali e volontaristiche locali per avviare, in sinergia, una ricognizio-ne dei bisogni e costruire insieme delle risposte concrete. L’appunta-mento, che ha visto coinvolti anche il Direttore del dipartimento ASL Monti Lepini il Dott. Luigi Ardia e la Responsabile del Dipartimen-to dei Servizi Sociali Dott.ssa Car-la Carletti, ha permesso di fare il punto della situazione e di stabilire un piano di intervento per il futu-ro. Tutti concordi che mai come in questo periodo di forte regressio-ne economica e di scarsità di risorse degli enti preposti, il terzo settore può assumere un ruolo cruciale e di grande utilità, rappresentando di fatto uno dei pochi strumenti an-ticrisi. Emerge quindi, la necessità di mettersi in rete in modo da ot-timizzare le azioni sociali sul terri-torio. Punto di partenza lo scambio

di informazioni tra tutti i soggetti coinvolti, così da poter giungere ad un coordinamento concreto delle iniziative volte a raccogliere le effettive richieste della colletti-vità. Molte le proposte segnalate: l’attivazione del banco alimentare, la richiesta da parte delle associa-zioni di una sede unica per il coor-dinamento delle istanze, la possibi-lità di intensificare il lavoro svolto dallo “sportello del cittadino” per intercettare i bisogni, la realizza-zione della “Banca del tempo”alla quale gli utenti si possono rivolge-re per attivare lo scambio in tempo di beni, servizi e saperi. Al centro della povertà c’è la persona che ha il diritto di costruirsi un progetto di vita dignitoso e l’Amministrazione Comunale ritiene che, in una situa-zione così complessa, incoraggiare il confronto sia un atto dovuto per favorire la crescita di una società più attenta e solidale capace di sentirsi comunità.

I mille volti della povertàdi Sonia Quattrociocche

Page 4: Il Colle Rosso - agosto 2013

C R

4