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Il codice dell’amministrazion e digitale e l’e-government Verona 26 Febbraio 2006 ing. Roberto Camporesi Presidente CEDAF- Gruppo Maggioli membro della Giunta di AITECH-Assinform

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Il codice dell’amministrazione

digitale e l’e-government

Verona 26 Febbraio 2006

ing. Roberto Camporesi

Presidente CEDAF- Gruppo Maggiolimembro della Giunta di AITECH-Assinform

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Verona, 26-02- 2007 Roberto Camporesi 2

Il codice dell’amministrazione digitale e l’e-government

Riflessioni sul tema sviluppate dal punto di vista delle imprese di informatica.

La spesa in Information Technology della PA e della PAL

La portata del codice dell’amministrazione digitale

Elementi di consuntivo sulla 1a fase dell’e-gov.

Le prospettive della fase 2 alla luce della evoluzione/re-indirizzamento espresso   dal nuovo governo

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Spesa Pubblica Amministrazione / PIL

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spesa Information Technology /Pil

ITALIA: Spesa IT totaleStimata in circa 20mld€

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spesa Information Technology nella PA / PIL

ITALIA spesa IT/PAPAC+PAL (senza sanità e utilities)Circa 2,5 mld €

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spesa IT nella PA per abitante

254

248

232

188

147

99

90

86

7263

56

2739

9

4443

Spesa IT/PAC: circa 70%Spesa IT/PAL: circa 30%

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Sintesi delle graduatorie

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Spesa IT/PAL (2004-2006 prev.)

209,2

289,3

256,5

228,0

287,0

253,0

238,0

290,0

255,0

2004 2005 2006 prev

Servizi

Software

Hardware

Fonte: AITech-Assinform/NetConsulting

755 768783

-1.4%

9.0%

-0.8%

1.7%

0.8%

4.4%

1.0%

1.9%

Valori in Mln di euro

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Spesa IT/PAL suddivisa per enti (2004-2006 prev.)

266,4268,8

260,3

86,5 85,6 83,8

20,617,6 17,2

381,5396,0

421,7

Comuni Province Comunità Montane Regioni

2004 2005 2006 prev

Fonte: AITech-Assinform/NetConsulting

0.9% -3.2%

-1.1%

-2.1%

-14.6%-2.3%

3.8%6.5%

Valori in Mln euro

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Verona, 26-02- 2007 Roberto Camporesi 10

Spesa IT/PAL suddivisa per enti (dati 2005)

SPESA IT PAL

35%

11%2%

52%

Comuni

Province

Comunità Montane

Regioni

Fonte: AITech-Assinform/NetConsulting

Nota: i comuni sopra i 100.000 abitanti assorbono circa i 2/3 della spesa totale dei comuni

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Ripartizione Spesa IT/PAL (2004-2006 prev.)

25,0%

48,7%

26,4%

27,0%

46,9%

26,2%

27,3%

47,6%

25,1%

33,9%

40,8%

25,3%

38,3%

40,9%

20,8%

39,4%

41,5%

19,1%

22,3%

33,7%

44,0%

26,1%

35,2%

38,6%

29,1%

36,1%

34,9%

28,5%

30,8%

40,7%

29,8%

30,0%

40,2%

30,6%

29,6%

39,8%

2004 2005 2006 2004 2005 2006 2004 2005 2006 2004 2005 2006

Servizi

Sw

Hw

Fonte: AITech-Assinform/NetConsulting

Comuni Province Comunità Montane Regioni

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Fare del benchmarking non è facile e le classifiche possono essere anche discusse e magari contestate …

La comparazione dei dati ci dice che siamo un paese che investe meno della media degli altri paesi europei.

Possiamo e dobbiamo sicuramente spendere meglio ma per stare al passo e fare dell’innovazione occorre anche investire di più. Ne siamo pienamente consapevoli?

più che contestarlesarebbe meglio risalirle

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Verona, 26-02- 2007 Roberto Camporesi 13

Il codice dell’amministrazione digitale

CODICE PUBBLICA AMMINISTRAZIONE DIGITALEIl Codice è una complessa riforma, una specie di

"costituzione" del mondo digitale, che tiene conto di diritti e doveri e che contemporaneamente fornisce i principi operativi con cui tali diritti e doveri si possono concretizzare. In questo modo semplifica il sistema giuridico di riferimento e lo rende più efficace.

In sostanza il Codice ha ordinato e riunito norme già esistenti e ne ha fatte di nuove per nuovi servizi e nuove opportunità, ha creato insomma il quadro legislativo necessario per dare validità giuridica alle innovazioni.

In tale nuovo quadro di riferimento sono definiti: Diritti Strumenti

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Verona, 26-02- 2007 Roberto Camporesi 14

Il codice dell’amministrazione digitale

Diritti

Nella Pubblica Amministrazione digitale i cittadini e le imprese hanno nuovi diritti che il Codice precisa e definisce e che rende quindi effettivamente esercitabili:

Diritto all'uso delle tecnologie (art. 3)I cittadini e le imprese hanno diritto di usare le moderne tecnologie informatiche per tutti i rapporti con qualsiasi amministrazione dello Stato. Non sarà più possibile quindi per un'amministrazione o per un gestore di pubblico servizio obbligare i cittadini a recarsi agli sportelli per presentare documenti cartacei, per firmare fisicamente domande o istanze, per fornire chiarimenti: per tutto questo deve essere sempre e dovunque disponibile un canale digitale sicuro, certificato e con piena validità giuridica che permetta di dialogare con la PA dal proprio computer.

Diritto all'accesso e all'invio di documenti digitali (art. 4)In particolare i cittadini e le imprese hanno diritto di accedere a tutti gli atti che li riguardano e di partecipare a tutti i procedimenti in cui sono coinvolti tramite le moderne tecnologie informatiche e telematiche. Tutte le amministrazioni devono quindi organizzarsi per rendere disponibili agli interessati documenti, atti e procedimenti, in modo sicuro e trasparente, in formato digitale.

Diritto ad effettuare qualsiasi pagamento in forma digitale (art. 5)Tra poco più di un anno (dal 1° gennaio 2006) i cittadini e le imprese avranno il diritto di effettuare in modo sicuro qualsiasi pagamento verso le pubbliche amministrazioni centrali attraverso le tecnologie informatiche e telematiche. Non sarà quindi più necessario alcun passaggio materiale di denaro né tanto meno fare file in banca o alla posta.

Diritto a ricevere qualsiasi comunicazione pubblica per e-mail (art. 6)I cittadini e le imprese che ne fanno richiesta hanno diritto a ricevere tutte le comunicazioni dalle pubbliche amministrazioni via e-mail all'indirizzo che avranno dichiarato. La posta elettronica proveniente dalla PA sarà certificata, ossia sarà certa la data e l'ora della spedizione, della sua ricezione e provenienza. Le comunicazioni e i documenti ricevuti in questo modo avranno piena validità giuridica anche verso altre persone o aziende.

Diritto alla qualità del servizio e alla misura della soddisfazione (art. 7)I cittadini e le imprese hanno diritto a servizi pubblici di qualità e che rispondano alle loro reali esigenze. Le pubbliche amministrazioni devono organizzare i servizi in modo da controllarne periodicamente la qualità e la soddisfazione dell'utenza.

Diritto alla partecipazione (art. 8)I cittadini hanno diritto di partecipare al processo democratico e di esercitare i diritti politici usufruendo delle possibilità offerte dalle nuove tecnologie.

Diritto a trovare on-line tutti i moduli e i formulari validi e aggiornati (art. 58)Entro due anni i cittadini e le imprese avranno diritto a trovare in rete tutti i moduli e i formulari e tutti i documenti rilevanti per qualsiasi pratica verso le pubbliche amministrazioni. I moduli, i formulari e i documenti che non fossero disponibili in via telematica non saranno più giudicati validi, o almeno non saranno più necessari.

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Il codice dell’amministrazione digitale

Strumenti

Nella PA digitale i diritti sono garantiti dalla disponibilità dei seguenti strumenti innovativi a cui il Codice dà piena validità giuridica:

La posta elettronica certificata (art. 6 e art. 51)Si tratta di una e-mail che garantisce ora e data di spedizione e di ricezione, provenienza (con una firma elettronica) e integrità del contenuto. D'ora in poi vale quanto una raccomandata con ricevuta di ritorno, costituisce una prova certa, costa molto meno e si può fare da casa.

La firma digitale (art.21)È una firma elettronica che garantisce con sicurezza l'identificazione di chi firma e la sua volontà di firmare. Questa firma può sostituire per sempre sigilli, punzoni, timbri e dà validità giuridica a qualsiasi attestazione nei rapporti tra privati, tra privati e pubbliche amministrazioni e tra amministrazioni. Per rendere più sicura la firma elettronica questa deve essere certificata da un ente certificatore che risponda ai requisiti di legge e che si faccia garante dell'affidabilità della firma. Il codice regola tale certificazione in modo da conferire massima sicurezza alla firma elettronica, meglio di quanto ora avviene con la firma autografa.

I documenti informatici (art. 17 e segg.; art.37; art. 42 e segg.; art. 46 e segg.)Un documento informatico, sottoscritto con una firma elettronica certificata, ha sempre e dovunque la stessa identica validità del documento cartaceo ad ogni effetto di legge e deve essere accettato da qualsiasi soggetto pubblico o privato. È possibile quindi sostituire i documenti cartacei con documenti informatici, con considerevoli vantaggi di tempo. Anche tutti i documenti contabili che la legge impone di conservare possono essere sostituiti da documenti informatici secondo le regole prescritte dal Codice e possono quindi essere conservati in forma digitale. Le pubbliche amministrazioni possono raccogliere tutti i documenti relativi ad un procedimento in un fascicolo elettronico e devono comunicare ai cittadini interessati come accedervi, secondo quanto prescrive la legge sulla trasparenza (L. 241/90). Il Codice obbliga tutte le amministrazioni a gestire i documenti con sistemi informatici mediante il protocollo elettronico (certo e non modificabile, a garanzia di equità e di trasparenza, scoraggia malcostumi e forme di corruzione) e l'archiviazione elettronica che consente enormi risparmi di spazio e soprattutto di rintracciare velocemente qualsiasi documento tra i miliardi di documenti conservati dalle pubbliche amministrazioni.

I siti Internet delle PA (art. 56-57)Quasi tutte le pubbliche amministrazioni hanno già i loro siti Internet, ma il codice ne rende obbligatorie alcune caratteristiche fondamentali: i siti pubblici devono essere accessibili da tutti, anche dai disabili, reperibili, facilmente usabili, chiari nel linguaggio, affidabili, semplici, omogenei tra loro.I siti Internet diventano la "porta" privilegiata per entrare nelle pubbliche amministrazioni e sono tenuti quindi a riportare alcuni dati necessari per orientarsi: l'organigramma per sapere chi fa cosa; gli indirizzi e-mail a cui rivolgersi per ciascuna necessità; l'elenco dei servizi forniti in rete; l'elenco di tutti i bandi di gara; l'elenco dei procedimenti svolti da ciascun ufficio con la loro durata e il nome del responsabile. Dopo 15 anni la legge sulla trasparenza diventa quindi concreta. Non bisogna fare più domande per vedere lo stato di una pratica o sapere chi ne è il responsabile e quanto deve durare il procedimento: queste notizie devono essere già a disposizione sul sito della pubblica amministrazione interessata.

Le carte elettroniche (art. 67)La carta di identità elettronica e la carta nazionale dei servizi diventano lo strumento chiave per razionalizzare e semplificare l'azione amministrativa e sono regolate dal Codice per essere uno strumento di autenticazione e di accesso ai servizi in rete della PA che sia universalmente valido in Italia, ma allo stesso tempo che contenga quei servizi e quelle utilità che ciascuna amministrazione territoriale giudichi utile per i propri cittadini.

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Verona, 26-02- 2007 Roberto Camporesi 16

Il codice dell’amministrazione digitale

Le novitàNella PA digitale le amministrazioni cooperano tra loro e costituiscono una rete integrata di cui il Codice definisce

principi e finalità:

Il federalismo efficiente (art.12)La PA digitale, integrata e interconnessa in rete, è il fattore chiave per costruire un federalismo efficiente. A tal fine il Sistema Pubblico di Connettività costituisce lo strumento che consente ai soggetti pubblici di dialogare, scambiare dati e documenti attraverso standard condivisi e canali sicuri: una rete fatta dalle reti delle pubbliche amministrazioni, che mette in comunicazione PA centrale, PA locale, regioni e soggetti erogatori di servizi pubblici.

La cooperazione (art.10 e 64)Le pubbliche amministrazioni utilizzano le tecnologie dell'informazione e comunicazione garantendo l'accesso alla consultazione, la circolazione, lo scambio di dati e informazioni, l'interoperabilità, ossia la capacità dei sistemi informatici di scambiarsi e di usare mutuamente informazioni anche se diversi. Le pubbliche amministrazioni devono inoltre collaborare integrando i procedimenti di rispettiva competenza per rendere più efficienti i processi e agevolare i cittadini e le imprese nei loro adempimenti con la PA.

La riorganizzazione gestionale e dei servizi (art.13)Il Codice lega strettamente l'utilizzo delle tecnologie al raggiungimento di obiettivi di efficacia, efficienza, economicità dell'attività amministrativa. Le pubbliche amministrazioni devono utilizzare le tecnologie in modo da razionalizzare e semplificare i procedimenti amministrativi, le attività gestionali, la modulistica, le modalità di accesso ai servizi. Non basta informatizzare: l'innovazione tecnologica deve essere chiaramente orientata ad una maggiore efficienza interna ed efficacia dei servizi resi a cittadini e imprese.

La gestione informatica dei procedimenti (art.37)Con il Codice nasce il fascicolo informatico. Le pubbliche amministrazioni devono gestire i procedimenti utilizzando le nuove tecnologie e possono raccogliere in un "fascicolo digitale" atti e documenti relativi ad un procedimento anche se prodotti da amministrazioni diverse. In questo modo si accelerano tempi e procedure interne, con maggiore efficienza, minori costi per la pubblica amministrazione e maggiore trasparenza per i cittadini.

La trasmissione informatica dei documenti (art. 50 e segg.)Le amministrazioni possono comunicare e trasmettere documenti tra di loro in tempo reale. Il codice dà piena validità giuridica all'utilizzo della posta elettronica nella comunicazione tra uffici pubblici. Anzi è lo strumento con cui di norma le amministrazioni devono comunicare. Comunicazioni, atti e documenti trasmessi per e-mail tra uffici pubblici sono validi ai fini del procedimento amministrativo in tutti i casi in cui è possibile accertare la provenienza e cioè se sono siglate con la firma digitale, oppure con protocollo informatico o trasmessi con posta certificata.

La disponibilità dei dati (art.53 e 60)Le pubbliche amministrazioni devono rendere disponibili all'utilizzo da parte di altre amministrazioni i dati di cui sono in possesso, attraverso le tecnologie informatiche e telematiche. Ciascuna pubblica amministrazione titolare di dati è quindi tenuta a renderli accessibili, nell'ambito del Sistema Pubblico di Connettività, ad altri soggetti pubblici che ne fanno richiesta per lo svolgimento dei propri compiti istituzionali.

Le basi di dati di interesse nazionale (art. 62)Il Codice individua come basi di dati di interesse nazionale un insieme di informazioni, omogenee per tipologia e contenuto, come ad esempio gli archivi delle anagrafi, che sebbene siano possedute da pubbliche amministrazioni diverse, sono necessarie ad altre pubbliche amministrazioni per lo svolgimento dei propri compiti. Le basi di dati di interesse nazionale costituiscono un sistema informativo unitario che deve essere gestito, nel rispetto delle competenze dell'amministrazione che possiede i dati, garantendo l'allineamento delle informazioni e l'accesso da parte delle amministrazioni interessate nell'ambito del Sistema Pubblico di Connettività. E' questa novità introdotta dal Codice che renderà possibile, ad esempio, passare dall'autocertificazione alla de-certificazione: eliminare cioè la richiesta di un gran numero di certificazioni da parte delle pubbliche amministrazioni.

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Verona, 26-02- 2007 Roberto Camporesi 17

Il codice dell’amministrazione digitaleGli obiettiviLa pubblica amministrazione nel suo complesso già spende cifre considerevoli in nuove tecnologie e ha dotato

quasi tutti i dipendenti (91% dei posti "informatizzabili") di un posto di lavoro in rete, ma a tale sforzo spesso non si è accompagnato un incremento effettivo di efficienza e quindi un risparmio nei costi di funzionamento.Il Codice mette le condizioni per realizzare una PA che sia più efficiente, elimini gli sprechi e in definitiva costi meno.

L'azzeramento dei certificati (art. 53)

Sono 35 milioni i certificati prodotti annualmente dalle pubbliche amministrazioni con un costo per i cittadini di circa 13,50 euro per ciascun certificato. La PA digitale potrà praticamente azzerare il numero dei certificati necessari attraverso la trasmissione dei documenti tra amministrazioni e la condivisone dei database. I cittadini e le imprese potrebbero quindi risparmiare oltre 400 milioni di euro.

L'uso della posta elettronica (art. 6,49,50,51,52)Si sono stimati in 31 milioni i messaggi di posta elettronica inviati tra pubbliche amministrazioni e nei contatti di queste con l'esterno e in 18 euro il risparmio ottenuto per messaggio rispetto alla gestione di un messaggio di posta fisico. Il Codice, riconoscendo piena validità giuridica alle comunicazioni per via telematica, pone le basi per un incremento di tale numero e soprattutto per una sostituzione quasi totale della vecchia trasmissione cartacea. Una stima prudente valuta in circa 360 milioni di euro i risparmi che ne potrebbero derivare già dal prossimo anno.

Gli archivi digitali (art.48 e segg.)Con il Codice la pubblica amministrazione senza carta diventa realtà. Tutti gli atti, i dati, i documenti, le scritture contabili ed anche la corrispondenza prodotti o riprodotti in maniera digitale secondo le regole che garantiscono la conformità agli originali hanno la stessa validità giuridica di documenti cartacei e devono essere conservati in archivi informatici. Grazie alla conservazione digitale, si riducono tempi e costi di ricerca dei documenti, ma anche i costi di gestione e manutenzione degli archivi: processi più veloci, risparmi di spesa per le amministrazioni, enorme recupero di spazi prima occupati da ingombranti archivi cartacei.

Le conferenze dei servizi on-line (art. 37)Quando un qualsiasi procedimento pubblico (una licenza, una nuova opera pubblica, un evento, ecc.) coinvolge più amministrazioni, per semplificare il suo svolgimento viene indetta una "conferenza dei servizi" a cui partecipano responsabili di tutti gli enti interessati. Ora il Codice prevede la possibilità che queste conferenze si svolgano on-line, evitando viaggi, spese di trasferta, perdite di tempo e quindi con un notevole risparmio di denaro e una maggiore velocità.

Il riuso delle tecnologie (art. 70 e segg.)Il Codice istituisce la banca dati dei programmi informatici riutilizzabili, un elenco di programmi applicativi di proprietà pubblica. Prima di acquisire nuove applicazioni tecnologiche le pubbliche amministrazioni devono verificare se vi sono soluzioni riutilizzabili, che sono cedute in maniera gratuita dalle amministrazioni titolari. Il processo di riuso abbatte i costi degli investimenti in tecnologie e aiuta anche le amministrazioni con minore capacità di spesa ad acquisire tecnologie innovative. In questo modo tutte le amministrazioni, dalle più grandi alle più piccole potranno erogare servizi avanzati a cittadini e imprese.

Gli sportelli per le imprese (art. 9)Gli sportelli unici per le attività produttive diventano telematici: devono riorganizzarsi per gestire i procedimenti e le attività interne in maniera informatica, acquisire istanze da parte delle imprese ed erogare i servizi attraverso internet e posta elettronica. Per ottenere una maggiore efficienza e per risparmiare risorse il Codice prescrive forme di coordinamento tra le varie amministrazioni interessate che permetterà alle imprese di trovare ovunque una procedura omogenea. A livello centrale nasce il registro informatico degli adempimenti amministrativi di competenza delle amministrazioni centrali, nell'ambito però di una rete integrata di servizi gestiti dagli sportelli sul territorio.

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Verona, 26-02- 2007 Roberto Camporesi 18

Il codice dell’amministrazione digitale

Quali cambiamenti per la PA e per i fornitori della PA?

L’attuazione del codice richiede uno sforzo gigantesco per la gestione di un cambiamento davvero “epocale”.

Il prerequisito è la dotazione di infrastrutture : di rete per arrivare ad avere la banda larga disponibile ovunque di sistemi di identificazione/autorizzazione/di pagamento di standard di cooperazione applicativa di ontologie che formalizzino la conoscenza dei processi, dei dati e

delle best practice per estrapolare standard per l’inter-operabilità tra i diversi sistemi come supporto e condizione di una forte governance

Realizzazioni/Sperimentazioni/Adozioni di nuove soluzioni applicative e tecnologiche

Cambiamento della cultura organizzativa e dei processi Formazione/ ri-qualificazione degli operatori Comunicazione per sostenere il cambiamento dei comportamenti dei

cittadini e delle imprese e dei loro intermediari

Abbiamo metabolizzato fino in fondo la portata dell’obiettivo da raggiungere e le risorse necessarie per perseguire tale obiettivo?

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Verona, 26-02- 2007 Roberto Camporesi 19

Il codice dell’amministrazione digitale e l’e-government

Quali cambiamenti per i fornitori della PA?

Nuovi bisogni e quindi nuove potenziali opportunità. Il cambiamento aumenta la pressione competitiva: per cogliere le nuove

opportunità occorre essere in grado di fare investimenti per far evolvere le proprie competenze sul piano della conoscenza delle tecnologie, del modo con cui si vanno e re-ingegnerizzare i processi per poter progettare e realizzare nuove applicazioni.

Quali ambiti di competenze abbiamo dovuto cambiare/ far evolvere? Architetturali eTecnologici: da applicazioni client-server ad

applicazioni web (da applicazioni chiuse a componenti) Funzionali: dalle applicazioni di back office ai portali transazionali Allargamento di dominio: es. lo sviluppo della cultura e degli strumenti

per la gestione documentale Organizzativi: l’acquisizione della necessità dell’essere capaci a

supportare il ri-disegno dei processi , o gestire tematiche come la privacy, come condizione di successo per i progetti informatici di innovazione.

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Verona, 26-02- 2007 Roberto Camporesi 20

Il codice dell’amministrazione digitale e l’e-government

Quali ulteriori cambiamenti si sono manifestati e/o sono in atto nella relazione tra domanda e offerta?

IL RIUSO. Progetti prodotti Open source open standard

Quale sintesi cercare? Una proposta: non cadere su visioni “salvifiche” della tecnologia e su modelli che portano al “software di stato”.

Siamo maturi per conquistare un livello più alto dell’approccio e capire che serve di più lavorare sul tema dell’inter-operabilità e degli “standard aperti” lasciando al mercato la competizione e la convivenza tra tecnologie diverse e tra modelli diversi quali quello del sw con licenza e quello dei progetti con logica “open source”.

Eravamo passati dal make al buy: ora si teorizza di tornare al make. Ma siamo sicuri che sia un approccio sempre virtuoso o non è che stiamo vivendo una regressione?

Si devono affrontare nello stesso modo le tematiche inerenti: SW di base e di SW applicativo? I sistemi della PAC e quelli della PAL ?

Se si teorizza che il mestiere del produttore non serve più, chi continuerà ad investire nel tempo per fare evolvere i progetti? Con quale modello di business sostenibile?

Ci sono posizioni diverse tra le aziende in relazione alla loro storia: esiste una differenziazione tra chi ha sviluppato nel tempo un ruolo da produttore e chi ha puntato sulla system integration. E’ in atto un rimescolamento dei ruoli ed una selezione della specie.

Non esistono sedi di discussione sul sostegno a possibili politiche industriali in cui si rifletta sul valore strategico per il paese dell’avere forti aziende di informatica che facciano anche i produttori e che possano competere magari anche a livello internazionale. Si passa dall’influenza del grande system integrator alla logica del localismo in cui ogni territorio difende le imprese, grandi o piccole, del suo territorio.

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Verona, 26-02- 2007 Roberto Camporesi 21

Il codice dell’amministrazione digitale e l’e-government

Quali ulteriori cambiamenti si sono manifestati e/o sono in atto nella relazione tra domanda e offerta?

Quale mercato dei servizi per la PA?

Si sta procedendo (processi di privatizzazione/liberilizzazione, decreti Bersani e Lanzillotta) verso un mercato dei servizi per la PA. Come crescerà? Cosa è opportuno gestire internamente e cosa può essere opportuno “esternalizzare”? Quale cambiamento serve per passare dal “fare” al “far fare”?

Logiche di aggregazione della domanda. Esigenza di identificare in funzione dei problemi il giusto perimetro per affrontarli Economie di scala (necessarie sulle competenze per poterle fare anche sui costi) Ricerca di miglior qualità

Forte presenza di società pubbliche: quale visione del mercato?Società pubbliche snelle capaci di ragionare e garantire una buona governance ai

processi di innovazione e di gestione e con la capacità di essere dei forti committenti verso il mercato o società che si occupano direttamente della gestione?

Nota sullo spirito del tempo cercando di analizzare i comportamenti in atto.La ricerca di forme per risparmiare guida in modo primario l’approccio: il tema del costo

prevale sulla logica dell’investimento.

Gare: con quali condizioni? Qualità prezzo. Entropia: il sistema consuma più risorse di quante ne può remunerare. (es. gara con 20

partecipanti: la somma del tempo necessario da parte di tutti per partecipare alla gara ingoia più risorse di quelle che la gara può remunerare). Forte tensione nel nostro settore.

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Verona, 26-02- 2007 Roberto Camporesi 22

Elementi di consuntivo sulla 1a fase dell’e-gov

Possiamo dirci soddisfatti dei risultati della fase1 rispetto alle risorse che sono state allocate?

Cosa abbiamo fatto e quali risultati reali abbiamo ottenuto?

Quali feedback tirare, dove correggere/migliorare? Con quale bussola e con quale piano di azione?

Abbiamo messo in moto un processo e stiamo imparando. Il rischio è che sulla base dei bassi risultati al momento ottenuti si crei una sfiducia

mentre invece occorre proseguire con più determinazione avendo la capacità di capitalizzare le esperienze fatte.

Abbiamo capito la valenza fondamentale del tema infrastruttura come elemento chiave per ridurre/azzerare il digital divide e poter dare servizi reali su tutto il territorio. La privatizzazione della rete resta una incompiuta e, dopo la sbornia del periodo della new economy, stiamo rivisitando l’approccio al tema. Le evoluzioni tecnologiche (es. la tecnologia wireless) offrono gradi di libertà nuovi per rivisitare l’approccio per garantire banda larga a tutti.

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Verona, 26-02- 2007 Roberto Camporesi 23

Elementi di consuntivo sulla 1a fase dell’e-gov

L’infrastruttura non è definita solo dalle reti fisiche.Un aspetto chiave: l’importanza degli standard per la cooperazione applicativa.

Il CNIPA ha svolto un ruolo tecnologico forte e le cose sono andate avanti sul versante tecnologico.Un limite: mancavano in quella sede le conoscenze dei processi e sotto questo profilo si può dire che la guida è stata quella dell’approccio di push tecnologico ma con insufficiente dominio dei processi applicativi.

Sono andati avanti 134 progetti: a partire da un numero abbastanza ridotto di ambiti applicativi sono stati realizzati progetti di qualità diversissima. E il loro livello di utilizzo non può essere giudicato complessivamente soddisfacente.

Ogni progetto si è inventato il suo lessico ed ha sviluppato logiche proprie di integrazione con i back office.

C’è stata una spinta sul concetto di portale transazionale senza avere compreso in modo adeguato l’importanza del tema dell’integrazione con i back office e di cosa serve per arrivare a risultati di usabilità vera di semplificazione per il cittadino e le imprese e di efficacia ed efficienza per la PA.

Non sono state fatte valutazioni appropriate sul valore e sulle priorità dei vari servizi.

Fare un progetto è cosa ben diversa che fare un prodotto (ovvero: il fare un prodotto che sia scalabile, parametrizzabile, multilingua, comporta ordini di investimento diversi).

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Verona, 26-02- 2007 Roberto Camporesi 24

Elementi di consuntivo sulla 1a fase dell’e-gov

Aree di miglioramento/obiettivi:

• Esigenza di un coordinamento interministeriale • Impronta trasversale• Ricongiungere aspetti infrastrutturali e conoscenza dei processi• Garantire una convergenza di approccio tra i diversi investimenti che ogni singolo

comparto sta portando avanti• Evolvere da un approccio di push tecnologico ad un approccio di riorganizzazione dei

processi (valore dell’identificazione delle best practice) e di governance più forte nel rispetto dei ruoli istituzionali dei vari soggetti

• Portare avanti il processo degli standard infrastrutturali quale elemento fondamentale della governance:

• Cooperazione applicativa• Carte• Identificazione di standard applicativi (ontologie, lessico, semantica univoche) per

garantire l’interoperabilità tra i diversi sistemi e per tale via sostenere l’evoluzione dei back office

• Trovare un modo “sano” per far emergere una selezione della specie su cui far convergere più progetti della fase 1.

• Premiare logiche di aggregazione per assicurare una nuova qualità della domanda all’altezza della sfida

• Assicurare nella finanziaria un adeguato sostegno agli investimenti necessari

Procedere verso una PA che crede nell’esistenza di un mercato dei servizi, cerca di assicurare più governance e stimola in tal modo il mercato

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Verona, 26-02- 2007 Roberto Camporesi 25

Il cambio di governo e le prospettive della fase 2 dell’e-gov

Dopo una fase di sospensione dei bandi di e-gov connessa con l’insediamento del nuovo governo, hanno cominciato a profilarsi le indicazioni del nuovo governo e a prendere corpo le prime azioni.

Stanno emergendo delle misure del tipo evoluzione/re-indirizzamento

che, di fatto, vanno nella direzione di cercare di dare piena attuazione al codice dell’amministrazione digitale cercando di spingere di più sugli aspetti organizzativi che possono aiutarne la concreta realizzazione andando a rimarcare la valenza strategica del “pensare informatico”.

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Il D.L. Nicolais del 22-09-2006

Alcuni punti chiave:Alcuni punti chiave:

Cittadini/Imprese e P.A. sulle stesso piano:Cittadini/Imprese e P.A. sulle stesso piano: Il tempo dei cittadini/imprese non è una risorsa illimitata e va tutelata L’amministrazione inadempiente viene sanzionata

Dare certezza dei tempi dell’azione amministrativa:Dare certezza dei tempi dell’azione amministrativa: P.A. devono definire e rendere pubblici i tempi P.A. devono misurare i tempi effettivi e proporre piani annuali di

miglioramento; Risarcimento del danno e sanzioni per le amministrazioni inadempienti:Risarcimento del danno e sanzioni per le amministrazioni inadempienti:

Risarcimento del danno provocato dal mancato rispetto dei tempi Sanzione (multa) a favore del cittadino/Impresa

Pubblicità degli adempimenti richiesta a cittadini/impresePubblicità degli adempimenti richiesta a cittadini/imprese Responsabilità dei dirigenti con penalizzazione economica accessoriaResponsabilità dei dirigenti con penalizzazione economica accessoria Misure di reingegnerizzazione e innovazione tecnologicaMisure di reingegnerizzazione e innovazione tecnologica

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Il D.L. Nicolais del 22-09-2006

Riflessi sull’organizzazione del D.L. Nicolais:Riflessi sull’organizzazione del D.L. Nicolais:

Definizione e misurazione dei tempi dei procedimentiDefinizione e misurazione dei tempi dei procedimenti

Analisi, riorganizzazione interna dell’Ente Analisi, riorganizzazione interna dell’Ente

Costruzione, Gestione informatica efficace e dinamica dei procedimenti Costruzione, Gestione informatica efficace e dinamica dei procedimenti amministrativiamministrativi

Sistemi in grado di interoperare e scambiarsi informazioni con gli uffici Sistemi in grado di interoperare e scambiarsi informazioni con gli uffici interni, con le altre pubbliche amministrazioni interni, con le altre pubbliche amministrazioni

Misurabilità delle performance per introduzione di criteri meritocratico Misurabilità delle performance per introduzione di criteri meritocratico

Estrema attenzione ad imprese e cittadini con l’erogazione di servizi Estrema attenzione ad imprese e cittadini con l’erogazione di servizi avanzati di e-government per comunicare ed offrire prestazioni avanzati di e-government per comunicare ed offrire prestazioni

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Verso il sistema nazionale di e-gov- linee strategiche (11-2006)

Governance L'innovazione dei processi nella PALe scelte per un modello percepibile di semplificazioneLa cooperazione tra le pubbliche amministrazioniLa governance internazionaleIl monitoraggio e la misurazione della qualità della PA

Infrastrutture e servizi per la PA Il consolidamento delle infrastrutture e delle tecnologie abilitanti La riqualificazione ed omogeneizzazione degli interventiL'abilitazione per l'accesso ai serviziIntegrazione delle banche dati, ontologie per la descrizione di servizi e datiDematerializzazionePagamenti on-lineI portali nazionaliL'accessibilità

Organizzazione e capitale umano Il coordinamento degli organismi a supporto del processo d'innovazione La rete delle eccellenze e degli innovatoriLe nuove tecnologie e la formazione del personale della PA

Efficienza e sostenibilità Osservatorio sui bandi europei per l'innovazioneContenimento dei costiL'innovazione della PA per lo sviluppo della società e del sistema produttivoIl divario digitaleLa promozione dello sviluppo nei settori dell'innovazionePolitica per lo sviluppo del software

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Linee di intervento per una amministrazione di qualità (01-2007)

Un progetto per la modernizzazione delle pubbliche Un progetto per la modernizzazione delle pubbliche amministrazioniamministrazioni

Sviluppo dell’efficienza dell’Amministrazione e semplificazioneSviluppo dell’efficienza dell’Amministrazione e semplificazione

Riorganizzazione delle strutture pubbliche e valutazione delle Riorganizzazione delle strutture pubbliche e valutazione delle prestazioniprestazioni

Verso il sistema nazionale di e-governmentVerso il sistema nazionale di e-government

Personale e dirigenzaPersonale e dirigenza

Etica nella pubblica amministrazione Etica nella pubblica amministrazione

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Le prospettive della fase 2 dell’e-gov

Ulteriori note sulle affermazioni/atti dell’ultimo periodo:

da una prima fase di push tecnologico si passa ad una dichiarazione di maggior attenzione agli aspetti organizzativi e alla ri-organizzazione dei processi

Rispetto ad una prima fase di enfasi sui portali si mette in evidenza l’importanza della integrazione con i back office come condizione per attivare soluzioni operative davvero migliorative del modo di operare

Si afferma di procedere sul piano dell’innovazione proclamando che occorre pensare ad un modo di lavorare in cui la carta non deve più esistere

Si dichiara che si vuol rinforzare l’azione sull’e-gov per arrivare a dotazioni infrastrutturali adeguate in termini di banda larga e di strumenti di accesso (CIE)

Si identifica il tema dell’inter-operabilità come tema chiave e condizione necessaria per poter far interagire davvero i diversi enti della PA

Si dichiara una spinta forte alla condivisone dei dati tra i diversi enti come condizione per focalizzare in modo più preciso le attività di ognuno e perseguire per tale via una più forte armonizzazione delle attività dei vari comparti della PA (direttiva del 20-02-2007 su scambio dati e servizi on line)

Nel riesame delle priorità dei servizi, viene identificato come prioritario il tema della semplificazione/snellimento delle procedure per l’attivazione/variazione di una attività economica

Si cominciano ad attivare interazioni con i ministeri della sanità e della giustizia Si enunciano piani di attenzione al tema della qualità nella PA Si siglano accordi per la valutazione delle prestazioni del personale della PA a supporto del

processo di cambiamento di riqualificazione

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le 5 linee di azione della fase II dell’e-gov

64 domande pervenute sulle 85 Province aventi diritto stanziati 13,5 M€

57 progetti finanziati per un totale di 9,5 M€

29 progetti finanziati per un totale di 6,7 M€

57 M€ per progetti di riuso da scegliere in un catalogo di 264 soluzioni su 134 progetti

CIPE per CST 26,5M€

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Verona, 26-02- 2007 Roberto Camporesi 32

E-gov fase II: le scadenze

20.7.2007

CST

Riuso

30.7.2007

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la politica del Governo

i piani di sviluppo dell’e-Government sembrano privilegiare soprattutto il mondo delle imprese; non è infrequente infatti ritrovare nei documenti prodotti dal Ministero per l’Innovazione un incipit del tipo: la competitività dell’Italia è strettamente legata all’innalzamento della qualità della pubblica amministrazione e delle sue prestazioni

viene finalmente riportato il focus del ragionamento sul tema dei back office e sulla necessità di re-ingegnerizzare i processi (don’t do it better, do it different)

infine si invoca con forza la necessità di avere più etica nella Pubblica Amministrazione o una Pubblica Amministrazione più etica

il (nuovo) Governo ha un po’ tergiversato circa la pubblicazione dei bandi, ma in questo periodo sembra avere meglio chiarito la propria strategia

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hanno messo le Ali ai CST

c'è stato un cambio filosofia basato sull' esperienza del primo Avviso. La definizione stessa di Centro Servizi Territoriale generava delle ambiguità, qualcuno proponeva di fare un investimento immobiliare per l'acquisto del centro, o degli arredi o per gli stipendi del personale. Non dobbiamo creare nuovi uffici, nuove strutture. Abbiamo scelto un nuovo acronimo - ALI - perché già l'acronimo rende l'idea di leggerezza, e "alleanza" ci sembra la parola più giusta per cogliere lo spirito con cui gli enti si devono mettere in relazione tra loro. I piccoli Comuni, che in Italia sono la maggioranza, non possono farcela da soli, dunque nella nostra idea ogni Comune seguirà un processo (uno il flusso documentale, uno la posta certificata) e lo metterà a disposizione di tutti gli altri. Ci muoviamo per finanziare preferibilmente livelli amministrativi che già esistono, Province, associazioni di comuni, comunità montane, e comunque vogliamo finanziare i servizi, non le strutture nuove che servono per erogare servizi. Vogliamo puntare sullo scambio di competenze, sul rafforzamento della qualità dei servizi dei piccoli Comuni, perché di lì passa il decollo del paese."

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Fase II e-gov. Riuso-CST: un nuovo ruolo delle regioni

nella 1° fase dell’e-Government le Regioni sono state poco presenti

oggi si riafferma un loro ruolo molto più forte

le politiche di riuso probabilmente legate agli accordi quadro (APQ)

emergeranno alcuni progetti che si imporranno come standard di fatto?

L’attuazione del federalismo mette in atto nei fatti un neo centralismo regionale

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Fase II e-gov: le macro tendenze

Nuove risorse in gioco anche se meno rilevanti di quelle stanziate nella prima fase.

In cascata ai bandi si innescheranno le attività di coinvolgimento dei fornitori. Il processo riuscirà a mettersi in moto entro il 2007?

Da una prima fase centrata sullo sviluppo del SW si passa ad una seconda fase che darà più spinta ad attività inerenti i servizi di dispiegamento

C’è una spinta alla aggregazione della domanda e andranno a diminuire i committenti/compratori

I fornitori che non hanno partecipato alla fase 1 ben difficilmente potranno partecipare alla fase 2

Ci sarà inevitabilmente un riassestamento sul versante dell’offerta.

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Grazie per l’attenzione

Verona, 26 febbraio 2007

Roberto Camporesi

[email protected]

Il codice della pubblica amministrazione e l’e-gov