il Cittadino n. 228

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il C ittadino www.ilcittadinodimessina.it n° 228 anno XIIV - 27 Gennaio 2016 Authority Gioia Tauro, polemiche sulle dichiarazioni di Crocetta Cosa loro

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Settimanale gratuito d'informazione socio-politica e culturale

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Authority Gioia Tauro, polemiche sulle dichiarazioni di Crocetta

Cosa loro

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Primo pianoPrimo piano

“Avremmo potuto

accettare l’accorpamento

delle due Authority,

se fosse stata Messina

la capofila, ma che sia

la ‘ndrangheta,

che notoriamente

controlla il porto

di Gioia Tauro,

a decidere

le sorti di Messina

ci preoccupa e non poco!

Per questo combatteremo

sino alla fine contro

questo accorpamento”

Rosario Crocetta

foto Peppe Saya

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Dichiarazioni sulle prospettive dell’Autorità di Sistema Portuale dello Stretto

BePPe PICCIolo

“Concordo pienamente con il Presidente Crocetta sulla intem-pestiva decisione presa dal consiglio dei Ministri che vedeMessina ancella “senza voce” nelle scelte che la riguardanodirettamente, e bene ha fatto il nostro Governatore a ricorda-re che le scelte nelle materie trattate nell’ultimo Consiglio deiMinistri avrebbero richiesto la partecipazione delle Sicilia rico-nosciuta dalla Costituzione. E ciò nel silenzio generale diquanti avevano titolo per far sentire la loro autorevole voce, siaa favore che contro. Siamo certi che ci sarà ancora modo difar valere le ragioni della comunità messinese ed anche milaz-zese: due città che intendono salvaguardare la propria ric-chezza, legata al porto ed alle attività connesse, e come sug-gerito dallo stesso presidente Crocetta, non staranno certa-mente a guardare imbambolate all’ennesimo ridimensiona-mento, anche se con ipotetiche prospettive diverse, che si pro-filano all’orizzonte.

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GIoVAnnI ArDIzzone

“Evidentemente – continua Ardizzone – al presidenteCrocetta sfugge che la creazione dell’autorità di ‘SistemaPortuale dello Stretto’, la più grande del Sud Italia, delibera-ta dal Consiglio dei ministri mercoledì scorso, rappresentaun volano per il rilancio dell’economia a Messina. La politica,nelle proprie scelte, deve propendere verso gli interessidella collettività e non dei singoli, anche se legittimi. Eccoperché Crocetta sbaglia, sia nel bocciare l’accorpamento,sia e soprattutto sostenendo che in questo modo si dà lapossibilità alla ndrangheta di mettere le mani sul porto diMessina. Il presidente della Regione, evidentemente, sotto-valuta che si tratta di una grande occasione per avviare unprogetto condiviso, che possa rilanciare l’Area dello Strettoquale territorio di grande potenzialità, in tema di attrazione dirisorse, nel panorama del Mezzogiorno d’Italia”. La creazio-ne di un’unica Autorità portuale rientra in un progetto piùampio di Area integrata dello Stretto, che ha già portatoSicilia a Calabria a legiferare in materia e alla costituzione di,recente, di una Conferenza permanente interregionale per ilcoordinamento delle politiche dell’Area dello Stretto”.

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SAlVATore FInoCChIAro (MeGAFono)

“E´ strano leggere quanto affannosamente sta provando aspiegarci in queste ore il Prof. Limosani pro-Rettoredell´Universita´ di Messina, ancor più strano apprendere chelo stesso non dia alcun peso alla incostituzionalità del provve-dimento del CdM visto l´articolo 21 comma 3 dello Statutodella Regione Siciliana che obbliga il Governo a convocare ilPresidente della Regione nel rango di Ministro per le determi-nazioni del caso. Altrettanto interessante, e questo è il datoche più preoccupa perché vuol dire che non conosce il feno-meno e lo sottovaluta, e´ la sufficienza del Prof. Limosani neltrattare l´argomento mafie (dal mese di dicembre del 2015 e´in corso, su disposizione del prefetto di Reggio Calabria, unaccesso antimafia nel porto di Gioia Tauro. L’accesso, cheviene eseguito da un gruppo interforze composto da polizia,carabinieri, guardia di finanza e Dia, ha lo scopo di accertareeventuali ingerenze della ´ndrangheta nella gestione di impre-se commerciali che operano nello scalo.) commentando ledichiarazioni del Presidente Crocetta banalizzandole a merocampanilismo se non a razzismo visto l´esempio che lo stes-so riporta simulando una simile dichiarazione del GovernatoreMaroni sulla Sicilia. Ma il tema fondamentale non è questo, iltema vero e´, chi decide cosa è perché? Impegnarsi tutti percreare la “Regione dello Stretto” descritta dal Prof Limosani, èun obiettivo ambizioso e affascinante, sul quale non si può checoncordare. Ma cosa centra l’Autorità Portuale con tutto que-sto? E soprattutto, cosa centra l’Autorità Portuale per comeriformata (Presidente nominato direttamente dal Ministro,scomparsa del Comitato Portuale che aveva diritto di voto cheviene invece sostituito da un comitato di gestione compostosolo dai Sindaci ma a valenza meramente consultivo)?

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Palazzo dei normanni

le PreCISAzIonI DI PIeTro nAVArrA

“In merito all’intervento del coordinatore provinciale delMovimento Il Megafono di Messina, Massimo Finocchiaro,relativamente alle dichiarazioni del prof. Michele Limosani sultema dell’Autorità portuale di Messina, il Rettoredell’Università di Messina, prof. Pietro Navarra, precisa quan-to segue:“L’Ateneo da me rappresentato non ha mai assuntoalcuna posizione ufficiale circa il dibattito che si sta sviluppan-do attorno al destino dell’Autorità Portuale, né intende farlovisto che non rientra nei suoi compiti istituzionali.Le afferma-zioni del prof. Limosani rispecchiano il suo pensiero. Il suointervento, pertanto, è offerto al dibattito pubblico in pienaautonomia senza in alcun modo rappresentare l’opinione del-l’intera Università”.

24 Gennaio 2016

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Sen. Bruno MAnCuSo

“Un momento di riflessione a larga scala, una visione scevrada condizionamenti di stretto “provincialismo” bensì concen-trata sull’importanza strategica dell’area dello Stretto diMessina. è il caso di ricordare che lo schema del decreto diriforma del sistema portuale nazionale risponde, in larga misu-ra, ad una serie di indicazioni e di direttive provenienti dallaUnione Europea, alle quali non si era, fino ad oggi, dato segui-to. Una riforma che contiene, in generale, una visione piùrazionale, meno frammentata e più allineata ai processi evolu-tivi verificatisi in tale settore, e che individua come strumentioperativi non più singole “port authority” autonome, scollegatefra di loro ed, in ultima analisi, autoreferenziali, ma Autorità disistemi portuali-logistici, visti come elementi di un grandesistema nazionale. Il tutto con la previsione di un centro dicoordinamento nazionale e con il fine di far superare alla por-tualità italiana le criticità che l´hanno caratterizzata negli ultimianni e renderla competitiva con gli altri paesi europei, più fortianche in tale settore strategico. Tale riforma – prosegue ilSenatore – viene inoltre varata in un momento contingenteparticolare, che vede l´apertura del secondo canale di Suezcon l´aumento esponenziale dei flussi di traffico marittimo, chevede il bacino mediterraneo e quindi i nostri mari assumereuna valenza ed una potenzialità strategica superiore rispettoal passato. In tale contesto, a mio parere, la Sicilia dovrebbesvolgere la funzione di naturale piattaforma logistica, e l´Areadello Stretto, la cui importanza geopolitica territoriale è statarecentemente posta in evidenza da importanti studi di settore,divenire un nodo strategico fondamentale. Solo avendo que-sta visione complessiva, guardando alla “essenza” di tale rifor-ma e non ad alcune parti di essa si possono comprendere inmaniera più compiuta le scelte previste per i sistemi individua-ti, che per quanto ci riguarda vede il riconoscimento strategicodella “Area dello Stretto”, intesa in senso lato, e la costituzio-ne, insieme ai porti della Regione Calabria posti sul MarTirreno Meridionale e sullo Ionio, del sistema portuale logisti-co geograficamente più esteso dell´intero Paese, in cui va rea-lizzata una complementarietà di funzioni esaltando le variespecificità infrastrutturali.

25 Gennaio 2016

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ConFInDuSTrIA MeSSInA

“Per chiarezza ribadiamo la nostra posizione, già più volteespressa: per sua naturale vocazione, e per gli spazi di mer-cato che lo interessano, il sistema portuale messinese ha con-venienza a restare nel perimetro di competenza siciliano. Nonabbracciamo questa soluzione per assunto ideologico, mapiuttosto a seguito di una valutazione concreta dei dati di traf-fico e delle opportunità commerciali. Rileviamo che il flusso deitraffici marittimi che interessano il sistema portuale di Messinae Milazzo è quasi esclusivamente orientato alla Sicilia.Rileviamo anche che il porto di Milazzo ha sue specifichevocazioni strettamente correlate al tessuto produttivo dell’areadi riferimento. Per tali ragioni avremo convenienza a far con-vergere le attenzioni verso la soluzione più conducente a sup-portare la competitività del nostro territorio. E in questo conte-sto, l’accorpamento con il polo portuale Catania – Augusta èpiù coerente con la natura dei nostri flussi mercantili, contri-buendo a svilupparli entrambi. La competitività dei sistemi por-tuali, la tendenza a sovrapporvi l’idea ambiziosa della conur-bazione delle sponde dello Stretto, che attiene ad altre com-petenze di carattere politico e amministrativo e in questa fasedi non prossima realizzazione, posto che gli elementi normati-vi a base della strutturazione amministrativa dei territori mes-sinesi e calabresi come città metropolitane non sono ancoravigenti. Peraltro, Confindustria Messina crede fermamentenell’utilità del rapporto sinergico tra le due sponde delloStretto; ovviamente, nei modi e con le finalità oggi possibili.Infatti, già qualche anno fa gettò un ponte fra ConfindustriaMessina e Reggio Calabria, costituendo una società per pro-muovere opportunità e fornire servizi al sistema delle imprese,coerentemente con i propri indirizzi sociali. Si rileva ancoracome la proposta governativa non incontri la piena condivisio-ne né della parte calabrese, né di quella siciliana, che nonritrovano in essa lo strumento più adeguato a perseguire leproprie ipotesi di sviluppo. Siamo, dunque, convinti che oggisia necessario tenere conto realisticamente della normativa inessere, prestando grande attenzione alla volontà dei territori.Accoglieremo, perciò, democraticamente, le decisioni assuntesulla base di un confronto puntuale, ma vigileremo con rigoreper verificare che le soluzioni adottate rispondano agli obietti-vi che la riforma persegue e che i territori si prefigurano.

26 Gennaio 2016

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GIAnFrAnCo SAlMerI (CAPITAleMeSSInA)

“Sulla querelle della riforma della portualità italiana, e nellospecifico sull´accorpamento dei nostri porti con quelli calabre-si, si è sviluppato in queste settimane un interessante dibatti-to, che sottolinea l´importanza del tema ed anche la vitalitàdell´opinione pubblica cittadina.“Non ci riferiamo, naturalmen-te, ai toni polemici da parte di alcuni esponenti politici, nei qualisi intravede la tentazione di trasferire in questo ambito, diver-genze maturate in altri contesti. A questo dibattito,CapitaleMessina vorrebbe dare il proprio contributo, laico, nonpregiudiziale, sollevando alcuni interrogativi sui vantaggi per ilnostro territorio dell´accorpamento con Gioia Tauro.”“Innanzitutto, chiediamo su quali presupposti si basa l´assun-to che l´apertura del secondo canale di Suez, che probabil-mente potrà dare impulso allo sviluppo del porto di GioiaTauro, creerà nuove opportunità di crescita economica ancheper i porti messinesi.“ “Seconda domanda, se il porto commerciale di Gioia Taurocontinua a rimanere piattaforma transhipment (porto di transi-to) e non gateway (porto di smistamento), come si integra inquesto sistema il porto di Messina e con quali vantaggi?“ “Inoltre, come è ovvio all´interno dello stesso sistema portua-le le vocazioni e le esigenze dei singoli porti saranno armoniz-zate e specializzate, non c´è il rischio che Messina e Catania,appartenendo a due distinte Autorità Portuali, entrino in com-petizione sugli stessi segmenti commerciali, per esempio ilcrocierismo?“ “Quarta ed ultima domanda: se è vero, come sembra, che iporti più produttivi, dal punto di vista economico del futurosistema, quelli con i bilanci più sani, sono quelli di Messina eMilazzo, visto che l´Autorità Portuale dal 2017 avrà un unicobilancio, cosa ci garantisce che i soldi provenienti dai bilanciattivi dei porti messinesi verranno spesi nel nostro territorioper rendere gli stessi maggiormente competitivi ma invece apagare, per esempio i vari costi del porti calabresi in deficit?““I messinesi infatti vorrebbero essere persuasi, e se lo augu-rano, che l´accorpamento con Gioia Tauro sia la scelta miglio-re per i nostri territori e non invece una vittoria di Pirro.”

26 Gennaio 2016

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CoMITATo 29 DICeMBrerICoSTruIAMo MeSSInA

“Niente scuse per aver denunciato un fattoacclarato. Liberiamo Sicilia e Calabria dallamalavita invece di fare demagogia. La gentesappia che per mantenere la governance diMessina sulla sua AP c´è ancora tempo. Laclasse politica sembra troppo impegnata afare demagogia lasciando che il futuro della

città sia subordinato alle logiche del compromesso e degli accordi atavolino. è bene che la cittadinanza prenda coscienza di alcuni dati chein molti tacciono: c´è ancora più di un mese prima che la partita siachiusa. Messina ha tutti i numeri per mantenere la governance esoprattutto non essere subordinata a nessun altro porto. Tra l´altro ,casualmente, il disegno della riforma penalizza solo il Sud -si pensi alleautorità portuali che sono state salvate nel resto d´Italia, che in quantoa traffici non possono neanche essere paragonate a Messina-. Non c´èinteresse politico a salvaguardare Messina? D´accordo, ma lo dicanosenza tergiversare. Che fine hanno fatto i parlamentari eletti nellanostra circoscrizione e scomparsi il giorno dopo? Dove sono i deputatie i senatori che si dicono paladini della città e poi rimangono immobilidavanti agli infiniti scippi che subiamo? I membri del comitato cittadino,circa le recenti parole del Presidente della Regione, aggiungono: “Noici dissociamo dalle scuse che qualcuno ritiene di rivolgere anche anome nostro ai “cugini calabresi”: i nostri dirimpettai sono cittadini one-sti intellettualmente e conoscono la verità, una verità che la stessacommissione antimafia della Camera ha ribadito tempo fa. Dire che c´è un interesse enorme della ndrangheta sul porto di GioiaTauro non è un´infamia ma una constatazione dei fatti certificati e suf-fragati da decenni di dossier. Si pensi a lavorare seriamente e insiemeper liberare la Calabria e la Sicilia dalla schiavitù della malavita invecedi fare dichiarazioni populiste cospargendosi il capo di cenere per unaaffermazione quantomai amaramente reale del Governatore Crocetta.Siamo cittadini, non politicanti e possiamo permetterci il lusso di esse-re liberi di unirci al coro dei tanti calabresi che vogliono dire basta aduna condizione abietta: per questo riteniamo abbastanza offensivo, neiconfronti proprio dei calabresi, ci si scusi per aver denunciato una veri-tà che invece è bene si gridi e a cui lo Stato deve trovare una soluzio-ne al più presto.”

26 Gennaio 2016

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Il porto di Gioia Tauro, a nord di reggioCalabria, è il più grande terminal per trasbordo del mar Mediterraneo("porto relè"), e il principale scalo commerciale marittimo situato in provincia di reggio Calabria.

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40-41 CittàCronache urbane

34-35 Dietro le quinte

numero 228 anno XIV27 Gennaio 2016

AttualitàVisita del Presidente CrocettaBest in Sicily

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20-32

Sommario

14

38 SettegiorniCronaca della settimana

27 Gennaio 2016

le rubriche

la corazzataPotemkin

66-67

Da Beethoven a Kurt Cobain

68-69

Parole in blu70-71

SiciliaRaffineria di GelaDanno all’olivicoltura

52-57

CulturaPalacultura AntonelloCarnevale storico

60-65

In&out36-37

Mangiare Sano72-73

50-51 Città MetropolitanaWall-E 3.0

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WWW.ILCITTADINODIMESSINA.IT27 Gennaio 2016

il CittadinoDirettore editoriale: lillo zaffinoDirettore responsabile: Carmelo ArenaVicedirettori: Tiziana zaffino, Gabriella Giannetto

CoordinamentoMaria Cristina rocchetti, Giuseppe zaffino

RedazioneMarilena Faranda, Francesco Certo,Giuseppe Micali

Collaboratori Cristina D’Arrigo, Dario Buonfiglio, Gino Morabito, Alessia Vanaria

Rubricheenzo Caruso, Michele Giunta, Ignazio rao, Mimmo Saccà

Art DirectorSalvatore Forestieri

Ricerca fotograficaPeppe Saya, orazio D'Arrigo, Antonio De Felice

Pubblicitàcontatti: 3473640274e-mail: [email protected]

AmministrazioneMario De Marco, Giuseppe Pagano e Franco rossellini

Web master sito Fabio lombardo

Il Cittadino digitale sarà pubblicato sul giornale on line e

inviato gratuitamente ai lettori direttamente nella posta

elettronica e sarà condiviso in rete attraverso Facebook

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nuoVe oPPorTunITÀ Per I GIoVAnI e Il lAVoro

Prada assunzioni 2016 in ItaliaPrada torna ad assumere in Italia. La nota azienda di moda aprirà un nuovo sta-bilimento in Toscana, a Terranuova Bracciolini, in provincia di Arezzo, e prevedenuove assunzioni. In arrivo posti di lavoro per Addetti pelletteria

Concorso Carabinieri: 1050 Allievi, VFP1 e VFP4L’Arma dei Carabinieri ha aperto il concorso 2016 per l’ammissione di 1050Allievi. Il bando è rivolto a volontari in ferma prefissata di un anno (VFP1) o qua-driennale (VFP4). Ecco come candidarsi.

Valtur lavora con noi: selezioni estate 2016Vi piacerebbe lavorare in Valtur? Il noto tour operator offre interessanti opportu-nità di lavoro e stage, ed ha aperto la campagna di recruiting Estate 2016, perreclutare il personale stagionale per i villaggi turistici. Ecco le selezioni in corso

Master in Sistemi erP SAP con Stage e Borse di studioSono aperte le iscrizioni al master sui sistemi ERP-SAP. Oltre alla formazione èprevisto uno stage retribuito, disponibili 5 borse di studio per i partecipanti.

QVC: nuovi posti di lavoroVi piacerebbe lavorare in TV? QVC, il noto canale televisivo dedicato al mondo

Annunci utili a cura di Pippo Previti

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dello shopping, seleziona personale per assunzioni e stage in Italia. Disponibiliposti di lavoro in Lombardia ed Emilia Romagna.

Fareturismo 2016: offerte di lavoroVi piacerebbe lavorare nel settore turistico? Dal 14 al 16 marzo si terrà a RomaFareturismo 2016, l’evento dedicato alla formazione e al lavoro in ambito turisti-co. Previsti ben 1500 colloqui con le aziende turistiche e opportunità di lavoro

Premio Matteotti: concorso per opere letterarie, Teatrali, TesiAperto il concorso 2016 per il Premio Matteotti per autori italiani e stranieri. Abando premi fino a 10Mila Euro per Opere Letterarie e Teatrali, e Tesi di laurea,ispirate agli ideali del noto politico antifascista italiano.

Samarcanda cerca Animatori, estate 2016Assunzioni in vista nel settore turistico per l’estate 2016. Samarcanda ha apertola campagna di recruiting per Animatori e altre figure, per la copertura di posti dilavoro nei villaggi turistici.

Svezia: lavoro per Cuoco e PizzaioloNuove opportunità di lavoro all’estero. Si ricercano un cuoco ed un pizzaiolo perun ristorante in Svezia. Le risorse saranno assunte con contratto a termine cheoffre anche possibilità di alloggio.

Design Me a Song: progetta un arredo ispirato ad una CanzoneSiete designer professionisti o studenti del settore? Sono aperte le iscrizioni peril contest ‘Design Me a Song’, un concorso di idee per progettare un oggetto ispi-rato ad una canzone. Il bando mette in palio premi in denaro fino a 1.000 €.

roma: lavoro in profumeria per 15 Addetti VenditaNuove opportunità di lavoro a Roma nel settore profumeria. Si ricercano Addettivendita da inserire nei punti vendita di una azienda operante nella GrandeDistribuzione Organizzata. previste 15 assunzioni per Commessi.

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Accorinti: “un progetto condivis altrimenti non ci stiam

Visita del Presidente Crocetta non l'ennesima passerella

AttualitàAttualità

servizio fotografico di Peppe Saya

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Si svolto nell’Aula magna dell’Università di Messinaun incontro fra le Istituzioni interessate nell’areadella Zona Falcata e del Waterfront in generale. Ad

intervenire all’evento il rettore Pietro Navarra, che ha fattoda padrone di casa e da intermediario fra le varieIstituzioni, che hanno avuto l’opportunità di parlarsi, l’as-sessore regionale Territorio e Ambiente, Maurizio Croce,l’assessore regionale alla Cultura, Carlo Vermiglio, l’as-sessore regionale all’energia Vania Contrafatto, il sindacoRenato Accorinti, il comandante marittimo Sicilia, il con-trammiraglio Nicola De Felice, il Presidente dell’Autoritàportuale Antonio De Simone ed il sovrintendente RoccoScimone.Esordisce l’assessore Vermiglio, illustrando il suo proget-to “19/8”, che vuole creare nella Cittadella un centro cultu-rale per mantenere viva la memoria del terremoto.Oggi siamo qui, afferma l’Assessore Croce, ma qual è la

novità, come mi hanno chiesto in tanti? La novità è che

dobbiamo chiudere i conteziosi. Infatti, una volta chiuso il

contenzioso con l’Ente Porto, il Comune ne ha riaperto un

altro. Ognuno ha la sua idea su quest’area, ma la verità è

che dobbiamo chiudere i conteziosi, se vogliamo davvero

iniziare ad operare. Anzi Giovedì con il Presidente della

Regione Crocetta, dovremmo firmare un protocollo d’inte-

sa, fra Autorità portuale e Comune di Messina.

I soldi ci sono, continua l’Assessore Contrafatto, ma se

non si risolvono le vecchie questioni, noi non li possiamo

dare.

Precisa Accorinti, noi siamo disposti a chiudere il conten-

zioso anche domani, ma vogliamo confrontarci su un pro-

so per la città,

mo”

“Oggi siamo qui,

afferma l’AssessoreCroce, ma qual è

la novità, come mi

hanno chiesto

in tanti?

La novità è che

dobbiamo chiudere

i conteziosi. Infatti,

una volta chiuso

il contenzioso

con l’Ente Porto,

il Comune ne ha

riaperto un altro.

Ognuno ha la sua

idea su quest’area,

ma la verità è che

dobbiamo chiudere

i conteziosi, se

vogliamo davvero

iniziare ad operare.

Anzi Giovedì con

il Presidente della

Regione Crocetta,

dovremmo firmare

un protocollo d’in-

tesa, fra Autorità

portuale e Comune

di Messina”

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getto che sia condiviso dalla città. Non accettiamo altre cementifi-

cazioni, ma se ci accorderemo sulla realizzazione di parchi e/o un

progetto culturale, noi saremo seduti al tavolo del confronto e

disponibili ad accordarci, su progetti che riportino un attività che ha

dato molto lavoro alla Messina, ovvero la cantieristica e per la Real

Cittadella, anche sul progetto esposto in questi giorni

dall’Assessore Vermiglio. Non accettiamo progetti che passano

sulle nostre teste, ma se vi sarà un progetto condiviso per la città

avremo vinto tutti.

Abbiamo fatto quanto era in nostro potere per aprire quella parte

del mare alla città, ricorda il contrammiraglio De Felice. Infatti

abbiamo organizzato la Festa della marineria, per ricordare e rivivi-

ficare nei cittadini il loro rapporto col mare.

Il presidente De Simone, asso pigliatutto, dice: io non c’è l’ho con

nessuno e sono sempre stato aperto al confronto già dai tempi

dell’Ente Porto, il cui contenzioso si è chiuso con il prezioso inter-

vento del Presidente della Regione, che ringrazio. Tutti i progetti

che ci siamo prefissati, noi li abbiamo portati a termine, come stra-

de, il molo Norimberga, il punto d’attracco della Finanza e tutto

quello che noi facciamo, lo facciamo sempre al servizio della città.

A precisare i termini della questione, il sovrintendente Scimone,progettate quello che ritenete più opportuno, ma ricordatevi chenell’area da noi sottoposta al vincolo, ovvero dall’ex Costarelli all’ex

PrecisaAccorinti,“noi siamo

disposti a

chiudere il

contenzioso

anche domani,

ma vogliamo

confrontarci

su un progetto

che sia

condiviso

dalla città”

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Cassaro, non può edificare nessuno. Quell’area può essere fruita solo per scopi culturali, comead esempio il progetto del CDAC, che pur essendo ormai stato accantonato, può essere sosti-tuito solo con un progetto simile.Ospite molto atteso all’incontro il presidente della Regione, rosario Crocetta, l’ennesimoPresidente dal 2006 che arriva con intenzioni di riqualificazione. Ad attenderlo, prima al retto-rato e poi alla zona Falcata, gli studenti disabili con i loro genitori e i lavoratori del servizio ditrasporto disabili dell’ex Provincia, lavoratori della Camera di Commercio, associazioni ed imovimenti che costituiscono il Collettivo il “Mare negato“, per rivendicare le loro istanze.In particolare il Mare negato, chiede che i cittadini siano il veri protagonisti del Waterfront e chesi possano realizzare progetti sostenibili, quali il punto franco, che portino sviluppo e lavoro. ilGovernatore Crocetta, ha chiarito che questa non è l’ennesima passerella, affermando: “noi

siamo qui, proprio, per risolverli i problemi. Abbiamo eliminato i doppioni ed ora giovedì vedre-

mo di portare avanti un accordo fra l’Autorità Portuale ed il Comune. L’Autorità Portuale, infat-

ti, ha 100 milioni di euro da spendere, perché noi dovremmo perderli, in attesa che poi inter-

venga l’Autorità di Gioia Tauro a decidere come destinarli? Tra l’altro l’accorpamento

dell’Authority di Messina con quella di Gioia Tauro non ci convince proprio, e lo abbiamo già

scritto formalmente in una lettera. Io, come presidente, non sono nemmeno stato convocato

dal Consiglio dei Ministri che ha deciso da solo, perciò ritengo incostituzionale e quindi nullo

questo accorpamento. Messina è uno dei più importanti porti della Sicilia, per cui non voglia-

mo perderlo, l’idea della città dello stretto è un bel segno, ma le realtà sono altre. Avremmo,

inoltre, potuto accettare l’accorpamento delle due Authority, se fosse stata Messina la

capofila, ma che sia la ‘ndrangheta, che notoriamente controlla il proto di Gioia Tauro,

a decidere le sorti di Messina ci preoccupa e non poco! Per questo combatteremo sino alla

fine contro questo accorpamento. Noi abbiamo finanziato progetti, in questa città, dal finanzia-

mento delle Zone Franche Urbane, da cui Messina sarebbe rimasta esclusa se non fosse stato

per la nostra azione, agli interventi per eliminare le baracche, adesso la Zona Falcata che verrà

finanziata con i 30-40 milioni di euro dei fondi Pac, i 100 milioni per il porto”.

A questo punto, non resta che da auspicarsi che questo non sia l’ennesima passarella e chedavvero la città sia la protagonista del suo mare e non una spettatrice.

Marilena Faranda

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foto notiziafoto notiziadi Peppe Saya

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Crocetta “dribla” le protesteMessina - 23 Gennaio 2016 - università di Messina

In tanti attendevano il Presidente Crocetta davanti il Rettorato dell’Università di Messina.Studenti disabili con i loro genitori e i lavoratori del servizio di trasporto disabili della exProvincia, lavoratori della Camera di Commercio, associazioni e movimenti che una set-

timana fa avevano organizzato l'iniziativa "Mare negato". Il Presidente però non si è presentato all’appuntamento.

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“La Sicilia deve narrare le proprie meraviglie e tra 10 anni sarà ricchissima”. Lancia unasfida oscar Farinetti, fondatore di Eataly in occasione della cerimonia di consegna diBest in Sicily, il premio delle eccellenze dell’enogastronomia e dell’accoglienza ideato

da cronachedigusto.it e giunto quest’anno alla nona edizione.Un riconoscimento che nel tempo ha occupato un posto importante nel panorama siciliano eche si impone come risultato della filosofia del Merito. C’è insomma una Sicilia che vale la penadi raccontare.

Best in Sicily, il premio per l’eccellenza enogastronomica

oscar Farinetti ospite d’onore della nona edizione

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“Il mio invito – continua Oscar Farinetti, durante la lezio-ne dal titolo “Il piacere di narrare” che ha tenuto in quali-tà di ospite d’onore della manifestazione – è andate a

copiare, andate a cercare i luoghi del mondo dove altri

sono stati bravi. Copiare, non vuol dire, imitare, ma ria-

dattare delle soluzioni che altri hanno sperimentato con

successo. Svuotate la pancia dalla bellezza e narratela.

Voi lo potete fare perché avete una regione pazzesca”.

La cerimonia di premiazione si è svolta ieri pomeriggiopresso lo Spazio Norma dell’aeroporto di Catania.Presenti alla manifestazione il direttore del giornale online di enogastronomia Cronache di Gusto FabrizioCarrera, il sindaco di Catania enzo Bianco, l’europarla-mentare Michela Giuffrida, l’Assessore Regionaleall’Agricoltura Antonello Cracolici, il Presidente diColdiretti Catania Giovanni Pappalardo, oltre ai rappre-sentanti dei partner e degli sponsor. Quattordici come ogni anno le categorie di premiati.Miglior produttore di vino: Vito Catania, Gulfi,Chiaramonte Gulfi (RG); Miglior produttore di olio:

oscar Farinetti

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Carlino, Valparadiso, Naro (AG); Miglior produttore di for-maggio: Biagio e Paolo Fioriglio, Mistretta (ME); Migliormacellaio: Tino Pintaudi, Macelleria Ti.Pi.Ca., Brolo (ME);Migliore pasticceria: Dolcesalato, Modica (RG); Migliorealbergo: Baglio Sorìa, Trapani; Migliore ristorante: Cuvéèdu Jour, Grand hotel Villa Igiea, Palermo; Migliore tratto-ria: la locanda del colonnello, Modica (RG); Migliore piz-zeria: In un angolo di mondo, Acireale (CT); Migliore bar:Pasticceria Condorelli, Belpasso (CT); Migliore aziendaconserviera: nutri mare, Trappeto (PA); Miglior comune perl'offerta enogastronomica: San Vito lo Capo (TP).Il riconoscimento come migliore fornaio è andato alla città diMessina a Tommaso Cannata con la seguente motivazio-ne: “Provate a spezzare un filone e ad annusarne il profumo

e sarete subito sulla strada della riconciliazione con voi stes-

si. Si fa presto a dire pane, qui piccolo gesto quotidiano di

chi impasta, fa lievitare e inforna è il frutto di un lavoro di

ricerca e di passione che non tradisce le aspettative”.

La serata si è conclusa con la consegna dell’ultimo premiocome miglior ambasciatore siciliano del gusto nel mondo aRoy Paci, che ha veicolato nel mondo l’immagine dellaSicilia grazie alla musica.

Cristina D’Arrigoservizio fotografico

di Salvatore Forestieri

Tommaso Cannata

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Si è svolto sabato 23 gennaio a Taormina, presso la prestigiosa sede di Palazzo Duchi diS. Stefano il convegno sul valore reale dell'emigrazione, organizzato dall'AssociazioneComunità Siciliana nel Mondo e patrocinato dal Comune di Taormina e dalla Regione

Sicilia. La tematica del convegno è stata l'emigrazione in tutte le sue diverse sfaccettature.L'introduzione con la presentazione del convegno è stata affidata al Segretario Generaledell'Associazione, Nino Romanzo, che ha anche illustrato i progetti futuri dell'associazionecome la partecipazione alla prossima Fiera di Stoccarda nell'Aprile di quest'anno. Sono poiseguiti i saluti del Sindaco di Taormina il Dott. Eligio Giardina che ha rinnovato la sua disponi-bilità nell'accogliere futuri eventi organizzati dall'Associazione. La parola è poi passata alPresidente dell'Associazione Comunità Siciliana nel Mondo, il Dott. Filippo Ricciardi, che haspiegato la volontà di aiutare emigrati che si sono ritrovati in situazioni di difficoltà dovute a sva-riati motivi, come quelle degli emigrati nei paesi del Sud America che hanno dovuto affrontareproblemi causati dalle difficili realtà politiche ed economiche di quei paesi, che non li hanno

“Il valore reale dell’emigrazione”Il 23 gennaio a Taormina convegno sull'importanza dell'emigrazione

Salvatore romano insieme ad Andrea e eugenio,soci di “Tasting Sicily”

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risparmiati. Tanto che l'evento che ha portato all'idea di istituire questa associazione è stato ilcolpo di stato fatto a Chavez nel 2002, così grazie all'aiuto dell'On. Carmelo Lo Monte si sonoriusciti a coinvolgere circa 70 paesi dell'isola. Il presidente ha concluso evidenziando un nuovoobiettivo che l'associazione si pone cioè quello di favorire eventuali scambi commerciali conl'estero. Il successivo intervento è stato quello dell'On. Carmelo Lo Monte che ha messo in lucecome l'emigrazione sia stata la risorsa più importante per lo sviluppo del mezzogiorno d'Italia,affermando che ai nostri emigrati si deve il nostro sviluppo economico. Hanno seguito gli inter-venti del Prof. Mario Bolognari e del Prof. Giuseppe Restifo, entrambi dell'Università degli Studidi Messina, che hanno rispettivamente trattato il tema dell'emigrazione il primo nelle Americhee in Australia mentre il secondo in Europa. La parola è poi passata al Dott. Marco Pettinato,Sindaco di Fondachelli Fantina, che ha spiegato come il suo paese sia dedito alla cultura del-l'accoglienza, poiché Fondachelli ospita due centri di accoglienza per immigrati minorenni chesi occupano di integrazione e che hanno anche permesso di generare nuovi posti di lavoro. Ilsuccessivo intervento è stato quello di P. Severino Ndimurwanko, che si è concentrato sul temadell'immigrazione e soprattutto su quello dell'integrazione. Infine l'On. Michela Giuffrida,Europarlamentare, è intervenuta sia sulla tematica dell'emigrazione come anche su quella del-l'immigrazione, mettendo in evidenza l'attualità di entrambe le tematiche, e illustrando i movi-menti che su questi problematiche si stanno svolgendo nel Parlamento Europeo.

Consegnato il primo premio al “Valoredell'emigrante”, premiodestinato a un emigranteche si è distinto per averrealizzato qualcosa diimportante. Il premio èstato consegnato al Sig.Salvatore romano, origi-nario di Graniti, ma cre-sciuto in Svizzera che hadeciso di lasciare tutto edi ritornare nella suaamata Sicilia. Qui ha fondato una picco-la azienda “TastingSicily”, che esportaall'estero prodotti gastro-nomici siciliani artigianali

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La Comunità Islamica di Messina el’Arcidiocesi di Messina Lipari S. Luciadel Mela, rappresentata dalla Consulta

delle Aggregazioni laicali, dall’Ufficio diocesa-no Migrantes e dall’Ufficio per il Dialogo inter-religioso, hanno organizzato un ciclo di cinqueincontri a tema che vogliono essere occasionidi conoscenza e riconoscimento reciproco.L’intento è quello di superare il clima di diffi-denza che spesso caratterizza i rapporti tracristiani e musulmani nelle nostre realtà.L’integrazione sociale, la convivenza pacifica,la comprensione delle reciproche affinità e dif-ferenze sono le strategie che questo progettomette in campo per cercare di stabilire unclima di maggiore dialogo e serenità, in unmomento storico di forte tensione a livellointernazionale.Nell’Anno giubilare, il progetto culminerà, nona caso, in un incontro conclusivo sullaMisericordia. Il primo appuntamento è previ-sto per domani, giovedì 28 gennaio 2016 alleore 18.00, presso la chiesa “SS. Annunziatadei Catalani”. I lavori si apriranno con i salutidel dott. Abdelhafid KHEIT, presidente della

ComunitàIslamica di Sicilia, e di mons. Gaetano TRIPO-DO, delegato ad omnia dell’Arcidiocesi diMessina Lipari S. Lucia del Mela. I due relato-ri, che ci aiuteranno a riflettere sul tema della“Rivelazione”, saranno il prof. Dario TOMA-SELLO, docente dell’Ateneocittadino e rappresentante della ComunitàIslamica di Messina, e mons. Pietro ALIQUÒ,docente presso la Facoltà teologicadell’Istituto “S. Tommaso” di Messina e can-celliere della Curia arcivescovile.

Cristianesimo e Islam per una Città pluraledialoghi di conoscenza e riconoscimento reciproco

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dietro le quintedietro le quinte

Continuiamo su questo filone. Nel frattempo allaRegione Sicilia governa uno strano RosarioCrocetta, troppo impegnato a far quadrare alle-

anze per tenere a galla la sua maggioranza che alavorare per la Regione. L’arrivo di Renzi mina la suaautonomia, arriva il “badante” Baccei. Uomo di Delrioe assessore all’economia, o meglio reggente renzianoin Regione. Finché converrà la spina rimarrà attacca-ta, Crocetta ne è consapevole e sceglie di rimanerestranamente fedele. Anche qui la strana alleanza traDem e NCD puzza di convenienza. Giovanni Ardizzone uomo di D’Alia tiene la presidenza dell’Arscon una gran voglia di diventare protagonista. Messinese con l’ambizione di governare la città, ma itempi non sono ancora maturi. Ecco che Messina torna importante negli equilibri. Se cade Accorintiun nuovo commissariamento non è accettabile, andare a votare sarebbe la soluzione voluta da moltima non adesso. Il tempo è il fattore primario. Bisogna farlo trascorrere animandolo con schiamazzielettorali, l’importante è riempirlo ma aspettare il momento giusto è vitale.

Partita a scacchi/2 – il tempo

di Francesco Certo

Quanto conta Messina nelquadro politico nazionale?Se lo chiedi all’abitante X di

una qualsiasi città italiana, probabil-mente, rimarrà stupito addiritturadalla domanda e figuratevi dellarisposta. Messina conta moltissimo,nella catena della politica italianauno degli anelli principali è proprio lacittà dello Stretto.Nessuna voglia di esaltare l’impor-tanza di Messina, ma la presa dicoscienza che alcuni degli equilibrinazionali passino anche e soprattut-to dalle latitudini peloritane. RenatoAccorinti è sindaco eletto con stupo-re dello stesso professore e di granparte dei suoi elettori. Nessuno cre-deva che il candidato di areaGenovese potesse perdere elezionisimili ad un gol a porta vuota. FeliceCalabrò perse per una manciata divoti, grave il fatto di essere arrivatoanche solo al ballottaggio. Da quel

giugno 2013 è passata moltissima acqua sotto i ponti, e la politica è cambiata come cambia la vita.Francantonio Genovese si è beccato tra capo e collo un passaggio nel carcere di Gazzi per loscandalo Formazione. A processo non ancora avvenuto ha deciso di abbandonare il PD e sposa-re Forza Italia. Questo uno dei passaggi principali per importanza oltre che per cronologia. Nel frat-tempo a Roma Matteo Renzi ha giocato il jolly prendendosi Palazzo Chigi. Il suo governo balla sul-l’equilibrio di PD composto in larga parte da saltatori sul carro alleati con lo strano mostro NCD.Un po’ destra estrema e un po’ democristiani. Eccolo un altro passaggio da non dimenticare,Giampiero D’Alia.

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Partita a scacchi

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Una volta che il temposarà trascorso arrive-ranno le decisioni defi-

nitive, quelle che deciderannodel futuro politico di Messina,della Regione e del Paese. Ciripetiamo, nessuna mitomaniao voglia di rappresentareMessina come la città nodocruciale della vita italiana. Solofatti. Renzi è alleato conAlfano e D’Alia a Roma, idemin Regione ma FrancatonioGenovese ha mutato la scena.Passando a Forza Italia haportato con sé uomini e bacinidi voto. Le vicende giudiziariemettetele nel cassetto, noncontano nulla e Berlusconidocet.

Proviamo a leggere nella palla di vetro: Renato Accorinti si becca la sfiducia e decade da sindaco diMessina, si va al voto. Reazione a catena dettata da scelte politiche precise. Se Accorinti cade nonsarà mai atto primo ma conseguenza. Messina fa gola ad Ardizzone e D’Alia ma entrambi devonoriflettere su Genovese e la possibilità di una alleanza che significherebbe mollare Renzi e Crocetta. Altro problema, Genovese accetterà Ardizzone come suo candidato? Difficile, ma ne parleremo dopo.Per questa alleanza il “permesso” deve arrivare da Roma. Se si rompe lì allora inizia la reazione acatena: addio a Crocetta e di conseguenza può saltare anche Accorinti, la maggioranza in Consiglionon ha i colori del sindaco ma quelli di Genovese. Cosa farà l’UDC a questo punto? O Genovese eD’Alia si scoprono alleati o si va verso una battaglia politica a due, con un grande escluso il PD.

Ultimo capitolo: la scelta degli uomini. Il passaggio decisi-vo sarà la rottura romana, se non ci sarà quella alloraUDC potrebbe correre da solo con l’appoggio marginale

del PD, e Ardizzone candidato. Rottura romana e accordo traD’Alia e Genovese: a quel punto si discuterà sul candidato.Difficile Ardizzone perché Genovese vorrebbe un suo candida-to, a quel punto D’Alia potrebbe accettare solo in caso di poterscegliere lui l’uomo per Palermo. Rottura romana ma mancatoaccordo con Genovese significherebbe corsa a tre. Ardizzone corre per l’UDC, il PD sceglie un suouomo e Genovese avrebbe bisogno di un nome forte vista la concorrenza di Ardizzone. Un nomepesante c’è: Il Magnifico Rettore dell’Università di Messina, Pietro Navarra. Con un candidato delgenere potrebbero crollare alcune certezze, tanto da far deporre le armi persino a D’Alia ed al suogruppo. Perché la voglia di vincere sarà sempre battuta dal terrore di perdere. Dite che abbiamo spa-rato grosso? Chissà, ma parlare domani sarebbe troppo semplice. Il tempo rimane il fattore primariocon i suoi mutamenti e novità capaci di cancellare certezze positive e negative.

Partita a scacchi/4 – i candidati

Partita a scacchi/3 – le scelte

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InIl teatro è, come tutti sappiamo, uno straordinario veicolo di cul-tura. Una parola, quest’ultima, che risuona, spesso, sulla boccadi molti che si vantano di diffondere il sapere superando ogni

ostacolo, ogni barriera. Le parole, però, volano al vento e se nontrovano corrispondenza nella realtà concreta sono destinate aessere cancellate dal tempo. Non è questo il caso dei fautori delprogetto “Mano con mano, l’artista e il suo pubblico”. Un progettoche ha come obiettivo principale quello di avvicinare tutti al Teatro,senza distinzioni di genere o di razza, senza fermarsi dinnanzi allaprima barriera incontrata lungo il cammino. E di barriere, soprat-tutto fisiche, ne hanno incontrate tante l’Associazione D’Arteventie l’Istituto Superiore Minutoli che hanno appoggiato il progetto,organizzando la messa in scena dello spettacolo “I numeridell’Anima” presso la Casa Circondariale di Gazzi.Un evento semplice ma che ha lasciato il segno per diverse ragio-ni. Lo spazio teatrale della Casa Circondariale di Gazzi, infatti, habrillato, per una sera, di luce nuova. Una luce che si leggeva benenegli occhi dei detenuti, che per un momento, abbandonate lesbarre, hanno potuto godere di un momento di svago. Un prece-dente importante che può far sì che un domani tutte le differenticompagnie teatrali che faranno tappa a Messina potranno replica-re il proprio spettacolo, se vorranno, anche entro quella triste cer-chia di mura.La scelta della messa in scena di “Numeri dell’Anima”, prodottodalla compagnia del Sole, si è rivelata, inoltre, estremamenteazzeccata. Lo spettacolo, infatti, incarna in pieno, come sottoli-neato da Daniela Ursino, promotrice del progetto, lo spirito di“Mano con Mano”. è una pièce che promuove un Teatro per tutti,dove l’Artista e il pubblico si scoprono uniti su un stesso piano. Una magia che permette al pubblico di avvicinarsi all’Artista eviceversa. Ecco che l’attore riscopre il proprio ruolo e mette la pro-pria abilità al servizio dell’altro. E se quest’ultimo, poi, è un dete-nuto che attraverso poche battute torna a vivere il Teatro, torna asorridere, torna ad assaporare qualcosa che è propria del mondoesterno, tutto cambia. Il proprio lavoro consueto si arricchisce diuna linfa nuova grazie ad un Teatro veicolo reale di una culturache non conosce barriere.

Il teatro: straordinario veicolo di cultura

di Alessia Vanaria

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ou

TAlla fine di gennaio, quando si parla già dello stipendio

proprio di gennaio arriva finalmente quello di dicembreper i lavoratori di MessinAmbiente. La partecipata del

Comune per la raccolta dei rifiuti che negli ultimi giorni haincrociato le braccia lasciando la città senza uno dei serviziprincipali. L’assessore Ialacqua e il commissario liquidatoreCalabrò hanno assicurato, carte alla mano, il versamentodelle somme necessarie per i pagamenti e la raccolta è ripar-tita nel primo pomeriggio di mercoledì.Il problema, però, non è risolto. Perché sarebbe cieco pensa-re che quanto accaduto in queste settimane non si ripeteràciclicamente. Il famoso 27 del mese è arrivato ma Ialacquarassicura che gli stipendi di gennaio non avranno grossi ritar-di. Gli crediamo. Ma febbraio? O Luglio? Perché andare oltreè importante. La protesta dei lavoratori è comprensibile, frutto non tanto deimancati pagamenti dell’ultimo mese ma dell’incertezza cheregna sovrana sulle loro teste e famiglie. Troppe volteMessinAmbiente è stata ad un passo dal collasso economico,oggi è il sistema informatico della tesoreria a bloccare unpagamento, domani chissà.Gli scandali e le denunce in Procura non sono mai mancate,e il cattivo odore che pregna tutte le partecipate del Comunedi Messina rimane fortissimo. Anche quelle che al momentosembrano in ripresa potrebbe scoppiare domani, il tutto per-ché il velo di mistero sulle gestioni passate non è mai statotolto del tutto lasciando buchi neri di comprensione.Non scadremo mai nel patetico o nel retorico. Però una picco-la analisi sociologica va fatta. Mentre buona parte dei cittadi-ni si lamenta della mancata raccolta ci sono famiglie che nonvedono entrate economiche. Figli della stessa città che si tro-vano a scontrarsi senza volere. Il presente vive, o sopravvive,cercando cure e soluzioni che paiono sempre più placebo emai definitive. Mai spegnere l’attenzione e pensare che unpagamento oggi possa calmare le acque per sempre. Ah, aproposito di acqua…sono partiti i lavori a Forza d’Agrò e ciaspettano un paio di giorni all’asciutto.

Storie di immondizia e famiglie

di Francesco Certo

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Porto turistico nella zona Falcata

Uno studio di fattibilità tecnico-economica per la realizza-zione del porto turistico nella Zona Falcata, commissiona-to dall’Autorità Portuale di Messina descrive quale sarà ilfuturo della costa messinese ed evidenzia che dovrannoessere realizzati nel Comune di Messina altri 4 porti turisti-ci.

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mercoledì 20giovedì 21venerdì 22sabato 23

domenica 24lunedì 25

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Arriva il badge per le presenze

I consiglieri hanno ricevuto un badge da strisciare per cer-tificare la loro presenza, così da poter riprendere l’usoanche della saletta commissioni, che non era dotata diapparecchi per inserire i tesserini.

un dono al Centro neMoIl comitato “PuliAmo Messina“ aveva promosso una raccol-ta fondi al fine di raccogliere quanto necessario per l´acqui-sto di una nuova lapide ad Ilaria Boemi. Il marmista incari-cato ha voluto fare dono dell´opera. I fondi raccolti sonostati devoluti in beneficenza al Centro Clinico NEMO SUD.

Il Presidente Crocetta a MessinaAd attendere il presidente della Regione Crocetta, all’in-contro per l’area della Zona Falcata gli studenti disabili coni loro genitori, i lavoratori del servizio di trasporto disabilidell’ex Provincia, i movimenti che costituiscono il Collettivo“Mare negato“, per rivendicare le loro istanze.

Dottorato honoris causa a Tornatore L’Università degli Studi di Messina ha consegnato al regi-sta Giuseppe Tornatore in una gremita aula Magna, ilDottorato di ricerca honoris causa in Scienze Storiche,Archeologiche e Filologiche. Il legame con la città diMessina dura da 30 anni dall’uscita di Nuovo CinemaParadiso.

lavori sulla condotta di FiumefreddoA causa di urgenti lavori di messa in sicurezza della con-dotta dell´acquedotto del Fiumefreddo nel territorio diForza d´Agrò, la normale erogazione riprenderà con i con-sueti orari di distribuzione venerdì 29 gennaio.

Manutenzione ordinaria nelle scuoleL´assessore alla Pubblica Istruzione, Patrizia Panarello, inuna nota chiede che venga istituito un capitolo di spesadenominato “ALVI” Albo dei Volontari di Istituto, e che siadestinata una somma consistente da ripartire annualmentenelle scuole.

settegiornisettegiornia cura di Cristina D’Arrigo

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urgenti lavori stradali nel villaggio di orto liuzzo

Il Consigliere della VI Circoscrizione, Mario Biancuzzo, tenutoconto dell’incontro avuto con il Dirigente del Dipartimento LavoriPubblici, in data 12 gennaio 2016, dal quale è emerso che il

comune di Messina ha preso atto che il progetto redatto secondole indicazioni dei cittadini di Orto Liuzzo con petizione assunta aprotocollo in data 20 gennaio 2015 al n. 13199, è irrealizzabile percarenza di fondi ed è necessaria una nuova progettazione, chiedeche venga stralciato il progetto già redatto, prevedendo il collegamento viario tra la via Marina eCampanella con eventuale istituzione di un senso unico di marcia. Si ribadisce per l’ennesima voltache tale collegamento viario è assolutamente vitale per il Villaggio di Orto Liuzzo, poiché rappre-senterebbe una via di fuga per il villaggio stesso, poiché consentirebbe di avere una seconda usci-ta sulla SS 113/dir, fondamentale in caso di lavori, incidenti o di emergenza dovuta a calamità natu-rali. Tale lavorazione è assolutamente compatibile con i fondi a disposizione e sarebbe auspicabi-le la realizzazione dei lavori prima dell’inizio della stagione estiva. Si rammenta l’esistenza nelVillaggio Orto Liuzzo della casa di cura per anziani “Villa Sirius”, che comporta un transito frequen-te di ambulanze che spesso vengono ostacolate dalla presenza di veicoli transitanti in senso oppo-sto di marcia.

VI CIrCoSCrIzIone

Istituire il servizio di rilascio delle carte d’identità

Il consigliere della III circoscrizione Alessandro Cacciotto ed il consiglierecomunale Libero Gioveni hanno avanzato la proposta di istituire il serviziodi rilascio delle carte d’identità.

É piuttosto singolare, infatti, che una circoscrizione come quella che ha sedea Camaro, che conta circa 64.000 abitanti non sia in grado di fornire ai cittadi-ni un importante servizio come quello del rilascio delle carte di identità.Attualmente, oltre Palazzo Zanca, le Circoscrizioni in grado di rilasciare lecarte di identità sono la Prima, la Quinta e la Sesta. In più occasioni ai proponenti è stato fatto sapere che, tra i motivi che ostaco-

lerebbero l’introduzione del prezioso servizio, ci sarebbero prevalentemente la carenza di persona-le, oltre alla necessità di nuova strumentazione (stampanti speciali, almeno due timbratrici e dueocchiellatrici) ed adeguamento strutturale (cassaforte e porta blindata, locale dedicato). Se i motiviostativi, sono essenzialmente quelli di una carenza di personale, che si organizzi il tutto affinchéanche nella sede municipale di Camaro venga potenziato il personale, con le qualifiche necessa-rie, in modo tale da permettere il servizio. La mancata erogazione del servizio, costringe di fatto gliabitanti a recarsi al Comune di Messina per il rilascio del documento di identità, con i disagi benimmaginabili. Inoltre la sede della Terza Municipalità, per la sua ubicazione posta proprio allo svin-colo di Messina Centro, sarebbe facilmente raggiungibile per tantissimi utenti. è senza ombra didubbio giunto il momento di concepire il decentramento come una miglioria di vita per il cittadinoche soprattutto se residente in periferia, si sente fuori dal contesto civile della città.

III CIrCoSCrIzIone

CircoscrizioniCircoscrizionia cura di Alessia Vanaria

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Gioveni e Cardile denunciano malfunzionamento del riscaldamentoall´ettore CastronovoCon la presente nota Libero Gioveni eClaudio Cardile denunciano, nella dupli-ce veste di consiglieri comunali e di geni-tori, il persistere del malfunzionamentodell´impianto di riscaldamento nel plessoscolastico “Ettore Castronovo” diBordonaro, che ospita ragazzi di scuolamedia e bambini dell’asilo, e manifesta-no tutto il proprio disappunto e increduli-tà nell’apprendere dagli addetti ai lavoriche la disfunzione si protrarrà almenoper un’altra settimana a causa del gua-sto di una scheda elettronica delle calda-ie! E’ inconcepibile che non sia stataeffettuata per tempo un´adeguata pro-grammazione della manutenzione degliimpianti, così da poter ordinare tempesti-vamente i pezzi guasti e/o mancanti! Seuna grave colpa la Giunta Comunale cel’ha sicuramente nel non aver fattoapprodare in aula per tempo il Bilancio diPrevisione 2015, NON CI SI NASCON-DA DIETRO UN DITO E SI AMMETTACHE QUESTI INTERVENTI DI MANU-TENZIONE ANDAVANO GIA’ EFFET-TUATI NELLO SCORSO MESE DIOTTOBRE! E vogliamo aggiungere a ciòlo sconcertante scenario che ogni mattina è sotto gli occhi di tutti (genitori, alunni, docenti) neglispazi esterni all’Istituto, dove i margini del cortile sono diventati le sterpaglie e la strada internaall’Istituto si è ridotta a una mulattiera? Una situazione che farebbe vergognare la peggiore delle Amministrazioni e dovrebbe fare arros-sire ancora di più un “Sindaco-Docente”!!! L’Amministrazione targata “Accorinti” dovrebbe fare unaseria riflessione e trarre le dovute conseguenze se, a quasi tre anni dall’insediamento, non è anco-ra in grado di fornire alla cittadinanza i servizi minimi necessari, trovando per tutti responsabilitàtranne che per se stessa! Pertanto, nel chiedere chiaramente la risoluzione immediata di tale incre-sciosa problematica che sta per scatenare le legittime proteste dei genitori, AUSPICHIAMO di tutto cuore una vera inversione di rotta in tema di edilizia scolastica e pubblicaistruzione (non abbiamo di certo dimenticato anche il mancato riavvio del servizio mensa), al finedi dare le giuste risposte in un settore che forse più di ogni altro, considerato che al centro di tuttoci stanno dei bambini, merita senz´altro un´attenzione maggiore!

nel plesso scolastico ospiti ragazzi di scuola media e bambini dell’asilo

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Completamento dell’impianto di pubblica illuminazione nel nPz di Santa lucia sopra Contesse

II CIrCoSCrIzIonerosario Santoro, Capogruppo f.i. e presidente prima commissione consiliare della seconda circoscrizione

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In seguito ad una mia richiesta che chiedeva le ragioni della situazione di stallo per quanto riguar-da il completamento dell'impianto di pubblica illuminazione del NPZ di Santa Lucia, risalente acirca sei mesi fa ne seguì una risposta pervenuta dal Dipartimento dei Lavori pubblici in cui si

sosteneva che le vie indicate secondo il loro giudizio ancora non ne era stata chiarita la natura giu-ridica dell'area ovvero se le vie siano pubbliche o private, trascorsi sei mesi dalla ultima comunica-zione ancora non si è stabilito nulla. Le vie rimangono al buio mi chiedo perchè sono stati collocatii cavi elettrici sottogarage e i plinti per la posa dei punti luce?Il sottoscritto consigliere in seguito ha proposto una mozione in merito dell'oggetto in questione in

quanto l'impianto di pubblica illuminazione nel NPZ di Santa Lucia e' in buona parte incompleto eparecchie vie si trovano al buio, cio' costituisce mancanza di sicurezza e pericolo per tutta la collet-tivita' quindi e' necessario ed opportuno il completamento dell'impianto p.i. nel sito anzidetto per lasicurezza richiesta e gli abitanti da tempo chiedono tale intervento, quindi il secondo ConsiglioCircoscrizionale ha deliberato favorevolmente la mozione proposta dal sottoscritto all'unanimità deipresenti, per i motivi su espressi in narrativa investe l'Amministrazione comunale nella persona dell'Assessore e del dirigente preposto affinchè provvedano a predisporre tutti gli atti per il completamen-to dell'impianto di p. i. nel NPZ di Santa Lucia sopra Contesse.

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Sopralluogo della IV Circoscrizi Messina - 27 Gennaio 2016 - Via Don Blasco

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one con il progettista ing. rizzofoto Peppe Saya

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Si terrà nella prima metàdi febbraio il prossimoincontro per l'organiz-

zazione operativa della puli-zia delle spiagge e per appro-fondire ulteriori aspetti legatialla loro fruizione. E' quantocomunicato dall'assessoreall'ambiente, DanieleIalacqua, facendo seguitoalla prima riunione, tenutasilo scorso venerdì 22, cuihanno partecipato l'assesso-re con delega al mare,Sebastiano Pino, rappresen-tanti di Messinambiente,ATO3, Città Metropolitana diMessina e FIBA, per concor-dare la programmazionedegli interventi di pulizia dellespiagge messinesi e delle ini-ziative correlate per la stagio-ne balneare 2016. L'avviodella pulizia sarà attivato dalComune a partire dalla metàdi marzo, iniziando dai siti piùfrequentati con la rimozione,in una prima fase, dei rifiutipiù ingombranti per poi conti-nuare con una pulizia piùpuntuale. I gestori dei lidicoadiuveranno il Comuneeffettuando la pulizia nel trat-to in concessione e nei trattilimitrofi. Sarà inoltre riattivata

la campagna “Lidi sostenibili”con l'organizzazione dellaraccolta differenziata “porta aporta”, secondo orari e giorniconcordati con i gestori.Cestini porta rifiuti verrannocollocati nei punti d'accessodelle principali spiagge citta-dine ed ai gestori sarà richie-sta altresì una collaborazioneper promuovere la campagnad'informazione sulla raccoltadifferenziata porta a portache verrà avviata in città apartire da marzo prossimo.La sensibilizzazione, nei con-fronti dei bagnanti, sarà effet-tuata promuovendo la diffu-sione di un “Ecogalateo delbagnante”, con l'indicazionedei numeri telefonici utili aiquali rivolgersi per segnalareproblematiche legate alla frui-zione delle spiagge e delmare. Per la promozionedelle iniziative organizzatedurante la stagione estivasulle spiagge cittadine, verràlanciato infine on line “L'Ecodella spiaggia”, una sorta difoglio elettronico informativo,promosso dall'assessoratoall'Ambiente e Nuovi Stili diVita.

cittàcittà

Pulizia spiagge a cura di Marilena Farandafoto Peppe Saya

Ambiente

E’ stato presentato, nelSalone delleBandiere, alla cittadi-

nanza e alle autorità politi-che ed ecclesiastiche, dagliscout dell'A.G.E.S.C.I. zonadello Stretto, la raccoltaideata dalla Branca Rover eScolte dal titolo:"Ri...Scriviamo il futuro,viaggio nel mondo del lavo-ro che non si arrende". Adun anno di distanza dall’in-contro del World ThinkingDay, i giovani tornano aconfrontarsi con Istituzionie cittadini per comunicare ilfrutto del loro impegno. Nelcorso del 2015, infatti, oltrecento scout tra i 16 e i 21anni, hanno percorso le

strade dellap r o v i n c i am e s s i n e s e ,alla ricerca diesperienze dilavoro signifi-cative, nehanno intervi-stato i prota-gonisti e lehanno raccol-te in questo

opuscolo. Un’impresa signi-ficativa e carica di propositiquella di giovani che siaffacciano al mondo dellavoro in un momento eco-nomico fortemente critico,ricercando esempi positividi tenacia e spirito impren-ditoriale. Il piccolo volumeraccoglie l’esempio di lavo-ratori che hanno scelto direstare nella loro terranonostante le difficoltà.

A.G.e.S.C.I.

ri...Scriviamo il futuro

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L'Amam in comunicato afirma del direttore gene-rale Ing. La Rosa infor-

ma la cittadinanza dei disaginei prossimi giorni in conco-mitanza dei lavori sulla con-dotta dell'acquedotto delFiumefreddoSi comunica che a causa del-l'esecuzione dei necessariurgenti lavori di messa insicurezza della condotta del-l'acquedotto del Fiumefreddonel territorio di Forza d'Agrò,che inizieranno mercoledì 27gennaio p.v., l'erogazioneidrica cittadina verrà effettua-ta ad orario ridotto fino alleore 11,00 nei giorni 27 e 28gennaio. La normale eroga-zione riprenderà con i con-

sueti orari di distribuzionevenerdi' 29 gennaio. L'Amamspa si scusa per eventualidisagi che potranno esserearrecati all'utenza.

Consiglio comunale

respinto il regolamentodella GAMM

Il Consiglio comunale, tornatoa riunirsi ieri per proseguirel'attività deliberativa, dopo

avere bocciato un emendamen-to, ha respinto, con undici votifavorevoli, uno contrario ediciassette astenuti, il provvedi-mento relativo al regolamentodella Galleria d'Arte Moderna eContemporanea (GAMM).Sentita la confe-renza dei capi-gruppo, ilConsiglio è statoinfine aggiornatoa mercoledì 27,alle ore 14, peruna seduta diQuestion Time.

Polizia Municipale

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Movimenti del personale lavori all’acquedotto

Negli uffici del diparti-mento ManutenzioneImmobili Comunali -

Servizio Edilizia Scolastica diPalazzo Zanca è stata esple-tata la gara per il servizio diindagini diagnostiche struttu-rali e non dei solai degli edifi-ci scolastici pubblici delComune. Aggiudicatario, conil criterio del massimo ribas-so, è il Centro IdrogeoTecnico srl di Modica (RG),che ha presentato un ribassodel 18,950 per cento, su unimporto complessivo di53.302 euro, compresi

2.132,08 euro per oneri relati-vi all'attuazione dei piani dellasicurezza e 17.056,64 europer costo della manodoperanon soggetti a ribasso.

edilizia Scolastica

Gara per il servizio di indagini diagnostiche

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AMAM

In merito almovimentodel perso-

nale dellaPolizia muni-cipale dispo-sto dalcomandantedel Corpo, Calogero Ferlisi, loscorso mercoledì 20 gennaio, ilsindaco, Renato Accorinti, e l'as-sessore alla Mobilità e con dele-ga alla Polizia municipale,Gaetano Cacciola, concordando-lo con il comandante Ferlisi,hanno ritenuto necessario posti-cipare la decorrenza dell'ordinedi almeno 60 giorni. La decisionederiva dal concretizzarsi neiprossimi giorni delle iniziativeche porteranno al tanto attesoimpinguamento del personale delCorpo.

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L’Istituto “Verona Trento”, guidato dal Dirigente scolastico Simonetta Di Prima, per il terzoanno consecutivo ha raggiunto la finale del progetto “Zero Robotics”, un risultato pre-stigioso che lo colloca quale primo Istituto Tecnico italiano.

Il team “Wall-E 3.0”, costituito da studenti delle classi quarte e quinte della specializzazioneinformatica e capitanato dalla professoressa Eliana Bottari e dal professore Giovanni Rizzo, ècomposto da: Davide Ventaglio, Davide Segullo, Vittorio Gatto, Maurizio Raneri, GiuseppeVenuto, Alessio Donato, Manuel Fleri, Francesco Santoro, Davide Dell’Acqua, EmanuelSorrenti.

Istituto Verona Trento

Wall-e3.0: il team delle eccellenze messinesinell’universo della “zero robotics”

ProvinciaProvinciaCittà MetropolitanaCittà Metropolitanaa cura di Marilena Faranda

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Le due squadre che hanno cooperato con il teamWall-E 3.0 sono Team Kuhlschrank (Pope JohnXXIII High School - New Jersey - Stati Uniti) eHaverhill Robotics (Haverhill High School -Massachusetts - Stati Uniti); grazie al progettorealizzato in collaborazione con la NASA, gli stu-denti hanno creato insieme un software originale. Prima di partite per la finale del torneo internazio-nale di programmazione di micro satelliti spazialiche si è svolta lo scorso 25 gennaio negli StatiUniti, esattamente a Boston presso la prestigiosasede del Massachusetts Institute of Technology(MIT) a bordo della stazione orbitante dell’ISS(Stazione Spaziale Internazionale), il team “Wall –E 3.0” è stato ricevuto dal Commissario dellaCittà Metropolitana di Messina, dott. FilippoRomano.La finale è consistita nel governare micro satellitispaziali, chiamati SPHERES, che si sono mossiall’interno della stazione orbitante sotto la visionedei sei astronauti a bordo. La competizione, svol-tasi in varie fasi, si basa sulla creazione di codicidi programma in linguaggio di programmazioneC++ per il controllo dei satelliti in miniatura. Gli SPHERES (Synchronised Position Hold,Engage, Reorient, Experimental Satellites) sonogià utilizzati dalla NASA all'interno della StazioneSpaziale per collaudare cicli di istruzioni, per ese-guire rendezvous autonomi e operazioni di attrac-co. In volo libero lavorano insieme all'interno dellaStazione Spaziale, ciascuno con la propria ener-gia, i propri propulsori, computer e sistemi di navi-gazione. I risultati ottenuti con gli SPHERES sono impor-tanti ai fini della manutenzione, dell'assemblaggiodi satelliti, dello studio delle manovre di attracco edel volo di formazione.Durante la finale ,l’impossibilità di effettuare primale simulazioni inerenti alla realtà , ha ribaltato leclassifiche, l’istituto cittadino “Verona Trento” hacomunque ottenuto un ottimo piazzamento.Il progetto “Zero Robotics” ha visto la partecipa-zione di oltre 3000 giovani di tutto il mondo.

la finale è consisti-ta nel governaremicro satelliti spaziali, chiamatiSPhereS, che sisono mossi all’inter-no della stazioneorbitante sotto lavisione dei seiastronauti a bordo

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ProvinciaProvinciaSiciliaSiciliaa cura di Dario Buonfiglio

Migliaia di persone (20 mila, per gli organizzatori, 10-12 mila per la polizia) hanno sfila-to in corteo a Gela per aderire allo sciopero proclamato dal Consiglio comunale (inseduta permanente da 5 giorni), per dire no alla chiusura della raffineria dell'Eni e per

"difendere 2.500 posti di lavoro e lo stesso futuro della città".

Dal piazzale antistante l'ospedale fino a piazza Municipio, percorrendo corso Aldisio e corsoVittorio Emanuele, c'erano tutte le categorie sociali, compresi i rappresentanti di ConfindustriaSicilia, Rosario Amarù e Carmelo Turco. "Oggi c'è una città unita, a dimostrazione che si può

GelaIn migliaia per lo sciopero c

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contro la raffineria

fare sistema", ha detto Amarùauspicando che "lo faccianoanche i politici".Metalmeccanici in tuta, avvocatiin toga, sacerdoti di tutte le par-rocchie, studenti, pensionati,donne, bambini, seguivano sin-daci e gonfaloni di una dozzinadi comuni del comprensorio,con bandiere e striscioni, in unavera e propria mobilitazione dipopolo. Solidarietà è giunta daogni parte della Sicilia con dele-gazioni di lavoratori di Cgil, CislUil e Ugl, dai Cantieri navali diPalermo agli edili di Enna, daAgrigento a Catania.Solidarietà è giunta da ogniparte della Sicilia con delegazio-ni di lavoratori di Cgil, Cisl Uil eUgl, dai Cantieri navali diPalermo agli edili di Enna, daAgrigento a Catania. Numerosigli slogan e i cartelloni satiriciche prendevano di mira il pre-mier Renzi, rappresentato con ilnaso lungo di Pinocchio.All'arrivo in piazza Municipio, iragazzi delle scuole gelesihanno intonato l'inno di Mameli,quasi a sottolineare la dimensio-ne nazionale del problema e gri-dato "vogliamo rimanere aGela". Il sindaco, DomenicoMessinese, ha detto che "oggi èuna giornata storica per Gela ela Sicilia che si batteranno stre-nuamente in difesa dell'occupa-zione e lo sviluppo contro ognidisegno di smantellamento dellanostra realtà industriale e percostruire un futuro alle nuovegenerazioni".

Solidarietà è giunta da ogni partedella Sicilia con delegazioni dilavoratori di Cgil, Cisl uil e ugl,dai Cantieri navali di Palermoagli edili di enna, da Agrigento a Catania

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“La proposta della Commissione Ue,approvata oggi dalla commissioneCommercio internazionale del

Parlamento europeo, che prevede il per-messo, per la Tunisia, di introdurre sul mer-cato dell'Unione europea ulteriori 70 milalitri di olio d'oliva - 35mila litri nel 2016 ealtri 35mila litri nel 2017 - oltre alle quotegià riconosciute di circa 57mila tonnellatel'anno, è un danno enorme per l’olivicolturasiciliana di qualità costretta a far fronte auna concorrenza sleale autorizzata”, loafferma il presidente regionale della sezio-ne olivicola di Confagricoltura SiciliaGiovanni Selvaggi.“L’approvazione dell’emendamento cheprevede una valutazione d'impatto dimedio termine sul mercato dell'olio pereventualmente chiedere alla Commissione

europea "misure correttive" qualora lasituazione lo dovesse richiedere, non è cheun contentino che non mitiga per nulla que-sta invasione di prodotto non controllato ea basso costo sul mercato comunitario”,aggiunge Selvaggi.“Dispiace constatare, una volta di più,come gli interessi delle imprese agricoledel sud Italia non riescano ad essere difesiin sede europea, dove continuiamo adessere trattati non come un settore trainan-te per l’economia ma come semplice ele-mento di scambio da utilizzare alla biso-gna” “Ci auguriamo che i nostri parlamenta-ri facciano valere le ragioni dell’olivicolturadi qualità e scongiurino l’approvazione defi-nitiva di questo scempio”, conclude il presi-dente degli olivicoltori di ConfagricolturaSicilia.

un danno per l’olivicoltura siciliana di qualità

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Testardamente ignorando il parere di esperti nonché della regione Sicilia ed il suo pianoregionale rifiuti – che dall’altro ieri 18/01/2016 non è più emergenziale, in quanto la regio-ne ha recepito le osservazioni alla VAS dello scorso maggio – il governo Renzi ha impo-

sto alla conferenza Stato-Regioni - 14 voti su 20, ma come ha votato la Sicilia? - 8 grossi ince-neritori di cui 2 in Sicilia, dove intenderebbe farlo tramite un commissariamento. L’on. DavideFaraone – ma cosa c’entra lui, che è sottosegretario alla istruzione? – si vanta del successo,come se il problema della gestione dei rifiuti in Sicilia fosse stato definitivamente risolto, algrido di “Basta con l’immobilismo e rifiuti nelle discariche”. Zero Waste Sicilia ribadisce quisotto alcuni motivi di contrarietà a queste opere inquinanti e alle discariche illegali.1) Un inceneritore di CSS o altri rifiuti inquina emettendo sostanze climalteranti, tossiche, noci-ve e cancerogene - in barba ad impossibili impianti a emissioni zero e all’accordo COP21 diParigi! - e NON LIBERA DALLE DISCARICHE, in quanto le scorie dell’incenerimento (25-30%del totale) devono essere smaltite in discariche speciali e a costi almeno quadrupli (con buonapace dell’on. Faraone).

Il governo piromane ribadisce la follia degli inceneritori

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2) L’Europa ci chiede ben altro, col pacchetto dell’economia circolare (recupero spinto di mate-rie prime seconde dai nostri scarti), e ci sanziona (€200.000 per discarica illegale ogni 6 mesi)perché alle nostre discariche manca in ingresso l’obbligatorio impianto di trattamento mecca-nico biologico (TMB), che ritarderebbe di decenni la formazione del percolato ed i problemiigienico- sanitari derivanti. Inoltre il CSS da incenerire si può produrre solo a valle del TMB, equindi per ora in Sicilia praticamente e per fortuna non se ne fa.3) Nel paese di Bengodi, non in Sicilia, l’iter della costruzione degli inceneritori (progettazione,autorizzazione, appalto, concessione, costruzione, ecc.) non può durare meno di tre anni.Quindi gli inceneritori non sono la soluzione all’emergenza, che invece si avrebbe incentivan-do RD porta a porta, compostaggio e recupero spinto di materia (la Fabbriche dei Materiali).4) Si tratta di grossi impianti (700.000 ton/anno, a fronte di un più attento conteggio che nemisurerebbe 400.000) e quindi costosi. Se in Sicilia decollasse la gestione virtuosa chel’Europa suggerisce/pretende e si applicasse il piano regionale, i grossi inceneritori restereb-bero “affamati”, come sta accadendo ai tanto celebrati inceneritori del Norditalia (Torino, Parmae Brescia su tutti). Quindi in Sicilia potremmo ritrovarci altre due cattedrali da archeologia indu-striale, tempo un decennio, oltre all’inquinamento prodotto.5) L’incenerimento mette le mani nelle tasche dei cittadini, che non incasserebbero il controva-lore di €40 a tonnellata (circa €100 milioni l’anno per la Sicilia) se tutti i materiali venisserorecuperati (con la RD e dopo il TMB) ed è un grosso regalo alle multiutilities (A2A, HERA,IREN), imprese che non acquistano la materia prima (CSS) per il loro prodotto (energia elettri-ca) ma si fanno pagare (dai cittadini con la TARI) per riceverla: è questo il libero mercato? èforse per quest’ultimo motivo che al governo Renzi non è piaciuto il progetto (anch’esso sba-gliato) della Sicilia di 6 inceneritori più piccoli in prossimità di 6 discariche? Inoltre si vuole procedere con il commissariamento, dimenticandosi che in Sicilia la gestionecommissariale, che è durata dal 2000 al 2013, ha tollerato illegalità continuate e ritardi e senzache i siciliani ne abbiano visto alcun beneficio. Realizzare a) RD porta a porta per il 70%, 2 )impianti di compostaggio per 1 milione di ton/anno e 3) di TMB per 0,5 milioni sarebbe invecel’uscita dall’immobilismo che tanto reclama l’on. Faraone. Che fine ha fatto il buon senso?

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CulturaCultura

Ogni favola che si rispetti inizia con il fatidico “C’era una volta”. Un’espressione breve chenasconde, dietro di sé, un mondo che il narratore ci svelerà pian piano. Pagina dopopagina, infatti, la storia si arricchisce di nuovi elementi che determinano sviluppi vari

che condurranno all’immancabile lieto fine. Quest’ultimo desideriamo caratterizzi una vicendache sta tenendo banco nella nostra Messina e che vede protagonista il Palacultura Antonello.Qualcuno obietterà: “è già stato scritto un lieto fine per tale edificio. I lavori sono terminati daun pezzo e la struttura è fruibile alla cittadinanza”. Non c’è alcun dubbio su questo ma, purtrop-po, dobbiamo constatare che il Palacultura non risulta, ancora oggi, dopo cinque anni dalla suanascita, un ambiente sfruttato in tutte le sue potenzialità. Non ha, ancora mostrato, il suo voltomigliore.Eccoci giunti all’incipit della nostra storia. “C’era una volta a Messina un edificio intitolato algrande artista Antonello da Messina usato occasionalmente per convegni e concerti. Un bel

Palacultura “Antonello” - esterno

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unione di forze per promuovere e valorizzare il Palacultura

le associazioni musicali della città scrivono il primo atto di una lunga storia

“C’era una volta a Messinaun edificio intitolato al gran-de artista Antonello daMessina usato occasional-mente per convegni e con-certi. un bel giorno le asso-ciazioni musicali della cittàsi riunirono insieme, decise-ro di unire le forze per scri-vere il futuro di una strutturadotata di un auditorium dal-l’acustica di grande rilievo”

giorno le associazioni musicali della città si riunirono insie-me, decisero di unire le forze per scrivere il futuro di unastruttura dotata di un auditorium dall’acustica di grande rilie-vo”. Poche righe che, se pur velate di una sottile ironia, rac-contano una storia vera che può divenire simbolo di rinasci-ta della nostra Messina. Tutto è iniziato il 14 gennaio con untavolo tecnico a cui hanno preso parte i presidenti delleassociazioni musicali quali la Filarmonica Laudamo,l’Accademia Filarmonica, l’Associazione “Vincenzo Bellini”,Cooperativa Sinfonietta, i consiglieri comunali Adamo,Mondello, Russo, Sturniolo, Santalco, Fenech e, in ultimo,l’Assessore alla cultura Tonino Perna. L’attenzione è statafocalizzata, subito, sul Palalcultura come edificio dalle gran-di potenzialità ma anche dalla grandi problematiche che nonhanno trovato ancora oggi soluzione.Diverse le proposte avanzate da tre associazioni concertisti-che che sono state presenti, in questi anni, in manieracostante nella vita del Palacultura, offrendo alla cittadinanzaun servizio di elevato spessore culturale, fruendo dell’audi-torium con professionalità e contribuendo spesso a propriespesa al mantenimento dell’ordine e della pulizia della sala.Tra i desiderata di chi ha scelto sempre il Palacultura, nono-stante i costi eccessivi e poco favorevoli per garantire unservizio continuo, prima di tutto, la creazione di un info pointche potrebbe determinare un salto di qualità per quanto con-cerne le modalità di comunicazione dell’ente, un settoreche, al momento, non è al massimo. Molte volte, infatti, si

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vedono aggirarsi nell’androne della struttura cittadini che chiedono informazioni su spettacoli,mostre e, attanagliati dal dubbio, si rivolgono ai dipendenti comunali che svolgono lì il proprioservizio, senza riuscire ad avere alcuna risposta certa. La nascita di un info point con l’impie-go di personale del Teatro Vittorio Emanuele, di dipendenti comunale o di giovani specializza-ti reclutati attraverso apposito bando, potrebbe dissolvere definitivamente la nebbia del dubbioche aleggia sugli eventi del Palacultura. L’elenco dei desiderata presentato dalle associazioni musicali non finisce qui. Alla richiesta diun info-point si aggiunge quella di creazione e stampa di una brochure informativa che serbinotizia di tutti gli eventi che hanno luogo al Palacultura, di sviluppo del sito internet, di conces-sione di una parte della facciata per esporre un banner prodotto dalle associazioni, dove saran-no presentate tutte le attività programmate e calendarizzate.

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Alessia Vanaria

All’utile si affianca poi il dilettevole. Sarebbe auspicabile, infatti, la creazione di un punto risto-ro, di un significativo impianto di riscaldamento, gravi mancanze attuali. Elementi, questi ultimidue, che possono apparire secondari ma che possono concorrere alla nascita di un nuovovolto del Palacultura.Tante, dunque, le richieste avanzate perché si possa fare di questo edificio il cuore pulsantedella vita culturale di Messina. Le associazioni musicali con il loro gesto hanno scritto solo ilprimo atto di quella che si preannuncia una lunga storia. Ulteriori sviluppi si avranno il 18Febbraio, giorno in cui si terrà un secondo tavolo tecnico. Per il momento non ci resta cherestare in attesa, mantenendo alta l’attenzione sulla vicenda in oggetto, con la speranza chel’amministrazione comunale supporti le associazioni in questa battaglia senza colore politico,aiutando l’evolversi della storia fino a giungere al fatidico lieto fine.

Palacultura “Antonello” - scalinata anfiteatro

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un’insolita sfilata: le “Api di Carnevale”Sfilate allegoriche, gruppi mascherati e degustazioni di ricette tipiche: sono questi gli ingredien-ti del Carnevale luciese, tornato dopo quarant’anni per divertire grandi e piccoli. Dopo il suc-cesso delle scorse edizioni, l’appuntamento si rinnova con il concorso dedicato alla Moto apeallegorica, che trasforma il tipico mezzo di trasporto delle strade siciliane in carro di Carnevale,proponendo ogni anno creazioni originali e divertenti. Le opere, seguite da gruppi mascheratia tema, sfileranno per le vie del paese domenica 7 (con partenza da Piazza Duomo) e marte-dì 9 (con partenza da Piazza Milite Ignoto).

le sagre in piazzaImmancabili poi gli appuntamenti con i sapori che da sempre allietano questo speciale momen-to dell’anno: tutti in Piazza Milite Ignoto domenica per i golosi dolci tipici e martedì per degu-stare i maccheroni di Carnevale.

rivivendo la storia: “’u Catalettu”Guardando ai secoli passati, grazie a documenti d’archivio e testimonianze orali, è stato pos-sibile salvaguardare dall’oblio una pagina importante del folklore, legata alle fastose celebra-zioni che, storicamente, hanno fatto del Carnevale uno degli eventi più attesi e seguiti di tutto

Tradizione e sorprese, immancabile appuntamento con il Carnevale storico

Santa lucia del Mela (Me)

Cannaluari

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l’anno. Martedì il pubblico assisterà così al rito cinquecente-sco de “’U Catalettu”, che offrirà l’occasione unica di parteci-pare ad una suggestiva rievocazione unica nel suo genere.Al centro di questo evento, che ha meritato l’iscrizione alReis – il Registro delle Eredità Immateriali della RegioneSiciliana – c’è la morte simbolica di Carnevale che, dopoaver mangiato e bevuto a dismisura, viene accompagnato inun finto corteo funebre dai “babbaluci” e dagli strepiti delle“cianci mottu” (le classiche “prefiche”). Soprattutto nel secon-do dopoguerra, “‘U Catalettu” rappresentava uno dei riti cen-trali nel calendario festivo luciese, anche per il valore antro-pologico che, in un’epoca di austerità, legata per esempio aipochi mezzi generalmente disponibili per imbandire la tavo-la, consentiva libertà ed eccessi altrimenti proibiti. Poi, dopola veglia funebre, verrà bruciato il fantoccio che rappresentaCarnevale, condotto sino a Piazza regina Margherita, dovesarà allestito un rogo scoppiettante accompagnato dalle notedella “Funeral Marching Band” e, infine, dal mesto suonodelle campane (il cosiddetto “campanazzu”), che annuncia-no la fine della festa e l’inizio della penitenza quaresimale.

Gli altri appuntamenti in cartelloneIl Carnevale si inaugura ufficialmente venerdì 29 con il mae-stro d’arte Nino Pracanica, per la prima volta a Santa Luciadel Mela. Pracanica, che nel corso della mattina terrà duespettacoli per i ragazzi dell’istituto comprensivo, alle 17incontrerà il pubblico in aula consiliare, dove si terrà la con-ferenza-evento “Imago. 50 anni di ricerca teatrale di NinoPracanica”. Altri appuntamenti sono dedicati ai più piccoli,che saranno protagonisti del laboratorio creativo di riciclo sultema della maschera a cura del gruppo “La città che vorrei”(martedì 2 febbraio) e della festa “Carnevale in allegria” (gio-vedì 4 febbraio) organizzata dall’Amministrazione comunale.Poi, aspettando Carnevale si terrà la serata danzante conapericena a cura della Lute (sabato 6 febbraio). Tutti invitati,inoltre, allo nozze di Renzo Bavaglino e Lucia Trombetta,protagonisti dello sposalizio grottesco che, sulla base di uncopione di scherzi e divertimento, si terrà domenica 7 inPiazza Milite Ignoto.

l’organizzazioneIl carnevale storico luciese è e organizzato dall’AssociazioneTuristico Culturale “Blog del Mela”, con il patrocinio delComune di Santa Lucia del Mela e dell’AssembleaRegionale Siciliana.

Il rogo

la pastorella

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La corazzata PotemkinLa corazzata Potemkina cura di Francesco Certo

Oscar 2016 – Miglior film (parte prima)

La scorsa settimana ci siamo dati una prima infarinatura sulla corsa alla statuetta più ambita

del cinema. In queste settimane che anticipano la serata del 28 febbraio scenderemo nel detta-

glio delle categorie principali, proveremo a spiegare le scelte e analizzeremo i possibili vincito-

ri. Iniziamo dalla fine, ovvero dai film. Nella serata delle premiazioni questo è l’ultimo Oscar

assegnato, il più importante.

Sono otto i film in gara, non tutti godono dei favori del pronostico, anzi la corsa sembra già

ristretta con un grande favorito.

REVENANT – Per la regia di Alejandro Inárritu con Leonardo Di Caprio e Tom Hardy. Candidato

a ben dodici premi Oscar, la pellicola si ispira alla vera storia del cacciatore di pelli Hugh Glass.

Film tecnicamente sopra la media, grande lavoro del direttore della fotografia Lubezki e dello

scenografo Fisk. In generale sono sopra la media le interpretazioni di Di Caprio e Hardy, che rie-

scono ad esaltare i propri personaggi nonostante la grave pecca di sceneggiatura. La storia scor-

re lineare e senza sussulti, abbandonando i personaggi ad un copione banale e scontato. Rimane

il grande favorito più per la voglia di vedere Di Caprio vincere la sua prima statuetta, anche se

le due cose non necessitano di collegamento.

LA GRANDE SCOMMESSA – Di Adam McKay tratto dal romanzo di Michael Lewis. Il film tratta

la vera storia della grande crisi finanziaria mondiale del 2007 nata a causa del fallimento dei

mutui bancari americani. Un film corale con protagonisti Christian Bale, Steve Carell e Brad Pitt.

Pellicola complicata dall’argomento economico non semplice per chiunque. La scelta è quella di

un racconto che coinvolge nella prima parte fino a diventare farraginoso quando si entra nello

specifico. La rincorsa a rendere la trama fruibile si rivela fallace, trasformando l’attenzione in

noia.

IL CASO SPOTLIGHT – Una delle mine vaganti in corsa. Scritto e diretto da Tom McCarthy il film

parla degli avvenimenti che precedenti e successivi all’inchiesta del The Boston Globe sull’arci-

vescovo Bernard Francis Law, accusato di aver insabbiato casi di pedofilia nella città di Boston.

Il caso fruttò il Premio Pulitzer ai giornalisti del quotidiano americano. Film ben scritto ed inter-

pretato da un cast in cui spicca Rachel McAdams. Probabilmente il film più completo tra quelli

in nomination.

ROOM – Ancora una storia vera ed ancora drammatica. Lenny Abrahamson firma la regia del-

l’adattamento cinematografico del romanzo di Emma Donoghue (sceneggiatrice del film)

“Stanza, letto, armadio, specchio”. Una madre e un figlio tenuti segregati sin dalla nascita dello

stesso. Un aguzzino che li tiene rinchiusi in una stanza, abusando ciclicamente di lei. Nel frat-

tempo il bimbo cresce e per la madre contenere la sua curiosità diventa impossibile. Cinque anni

sono troppi senza conoscere il mondo, è tempo di fuga. Brie Larson è la protagonista in odor di

statuetta.

Appuntamento alla settimana prossima con gli altri quattro film in corsa, tra cui spicca “Il ponte

delle spie” con Tom Hanks per la regia di Steven Spielberg.

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68 WWW.ILCITTADINODIMESSINA.IT 27 Gennaio 2016

da Beethoven a Kurt Cobainda Beethoven a Kurt Cobain

CURIOSITà

Sicuramente nella pletora di abbaiatori alla luna

partoriti dai talent show qualcuno può salvarsi.

Uno, invece, si è tolto l’etichetta di dosso piazzan-

dosi tra i prodotti più interessanti del panorama

musicale italiano.

Marco Mengoni nasce a X-Factor, intuizione genia-

le di Morgan ma capace di abbandonare quel

mondo velocemente e senza marciarci addosso.

Perché il patinato mondo della televisione può

sicuramente darti la notorietà immediata e proba-

bilmente la vittoria al Festival di Sanremo è figlia

anche e soprattutto del successo da talent. Il

mondo non finisce a X-Factor e la cosa più diffici-

le e continuare e rimanere sulla cresta.

Mengoni ci riesce, lo fa perché non è solo un pro-

dotto commerciale ma un vero artista musicale.

Non scenderemo troppo nell’intensità dei suoi

testi perché sappiamo che la banalità della critica

si sofferma su cose del genere. Perché questo è

sempre stato il limite della critica italiana, capace

di esaltare qualsiasi strimpello anglofono ma ad

etichettare spazzatura quanto prodotto in Italia.

Di Marco Mengoni ci interessa altro, ovvero la

capacità vocale che lo contraddistingue. Un can-

tante che non fa canzonette, ma soprattutto un

interprete credibile ed innovatore. La voce è la

sua arma principale. Grande capacità di modula-

re note e personalità, non tradendo mai una molteplicità di stili. Soul, blues, rock e quan-

to altro vogliate perché nella sua voce c’è davvero tutto. Non stiamo esagerando, perché

siamo passati oltre grazie ad un ascolto maniacale di Mengoni. Il testo neanche lo ricor-

diamo, perché lo studio va concentrato sulla voce. Mengoni stupisce per la maturità e il

controllo, riuscendo a modificare l’intensità passando attraverso un mare di note alte.

Che sfortuna per Mengoni essere nato in Italia, un Paese che non può capire tutto que-

sto e che snobba un talento perché fuoriuscito da un talent che piace alle ragazzine.

Fosse nato in Inghilterra o negli States e magari una ventina di anni prima sarebbe stato

idolatrato ai livelli di ben noti artisti. Non citeremo o faremo paragoni perché non voglia-

mo scadere nel patetico. Chiudiamo con un invito. Abbandonate remore e preconcetti,

fregatevene dei testi banali e ascoltate la sua voce.

a cura di Francesco Certo

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parole in bluparole in blu

CURIOSITà

Uno dei principali maestri del Simbolismo europeo fu Paul Verlaine.Nato a Metz nel 1844 è il primo dei poeti, consapevolmente, “irregola-ri” e “maledetti”. La sua vita appare all’inizio segnata dall’amore omo-sessuale per Rimbaud, conclusosi nel 1873 con la revolverata, con cuiVerlaine, timoroso di perderlo, ferì gravemente l’amico e con la succes-siva condanna al carcere. Un’esistenza dominata, sempre, dalla malin-conia e dall’irrequietudine, da un’aspirazione alla “saggezza”, parolachiave del poeta, in conflitto con una irrefrenabile tendenza alla srego-latezza. È Verlaine stesso, nella sua prima raccolta, Poèmes saturniens, a parlare di un grup-po di poeti nelle cui vene il sangue scorre come un veleno e che si collocano, perciò, sottol’ “influenza maligna” di Saturno. Sono affetti dalla malinconia e conducono una vita infeli-ce e turbata. Sarà sempre Verlaine a riunire in un’antologia, nel 1884, sotto l’etichetta diPoètes maudits, se stesso, Rimbaud e Mallarmè.La poesia di Verlaine, dopo Poèmes saturniens e Fêtes galantes, è divisa tra aspirazione allasaggezza, alla tenerezza e alla religione e prevalenza della perversione e della sessualità piùcruda e brutale. Rientrano nel primo filone Romances sans paroles, il suo capolavoro,Sagesse, Amour, Liturgies intimes, Bonheur; nel secondo, invece, Parallèlement, Chansonpour elle, Char.In Romances sans paroles Verlaine realizza gli aspetti più nuovi della sua poetica, quelli chemaggiormente influenzeranno il Simbolismo europeo: la rinuncia a un discorso logico e sin-tattico, la tendenza al puro valore evocativo e fonosimbolico della parola, il superamentodella confessione, del lamento e dello sfogo, tipici della poesia romantica, che si risolvonoin musica, in arte della sfumatura. Questo è quanto egli teorizza in una famosa poesia, Artpoètique scritta nel 1874: egli propone di “torcere il collo all’eloquenza” e di fare “anzitut-to della musica”.Verlaine è autore anche di importanti opere in prosa, strettamente connesse alla sua espe-rienza esistenziale. Tra queste non possiamo, ad esempio, non ricordare le Mes prisonsdove il poeta, in preda alla miseria e alla povertà, malato e senza soldi, trova rifugio in pri-gione. Quest’ultimo diventa un luogo sicuro dove può consacrarsi alla lettura e alla scrittu-ra senza preoccuparsi di vitto e alloggio. La prosa del poeta in quest’opera che fornisce unquadro esauriente dell’universo carcerario dell’epoca, si fa sapiente e laboriosa. Per unostrano caso di circostanze, infatti, è nel carcere che Verlaine ritrova la sua lucidità. Alle pri-gioni succederanno i soggiorni negli ospedali dove egli scriverà Mes h�pitaux. Differentisoggiorni in differenti istituti nell’arco di tempo di dieci anni, gli ultimi dieci anni della suavita. Egli soffre di diabete, d’alcolismo, d’ulcera e di sifilide. Il suo stato non cessa di dete-riorarsi. Muoiono sua madre e parecchi dei suoi amici, compreso Rimbaud. Questi decessilo lasciano più solo che mai. Avverte ormai vicina la sua fine ma non rinuncia a inseguirela gloria. Intraprende, quindi, la redazione della suddetta opera che si presenta come la cro-naca di un uomo malato ma lucido. Quest’ultimo, grande esponente del simbolismo euro-peo, morì a Parigi nel 1896.

a cura di Alessia Vanaria

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Ver

lain

e

La vostra anima è uno scelto paesaggio.

incantato da maschere e da bergamasche

che suonano il liuto e danzano, quasi

tristi sotto i loro travestimenti fantastici.

C'è condanna peggiore

di non sapere perché,

senz'odio, e senz'amore,

ha un cuor tanto dolore?

Sono l’Impero alla fine della decadenza,

che guarda passare i grandi Barbari bianchi

componendo acrostici indolenti dove danza

il languore del sole in uno stile d’oro.

Metz, 30 marzo 1844Parigi, 8 gennaio 1896

Pau

l

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Il caffè fa bene o fa male? Un'ennesimaricerca scientifica arriva stavolta alla con-clusione che non provoca battiti cardiaci

extra, sfatando nella sua tesi una delle più dif-fuse credenze sulla caffeina. I ricercatoridell'Università della California a SanFrancisco (Usa) hanno concentrato la loroattenzione sul consumo costante di prodotticontenenti caffeina per un periodo di 12 mesi,e non sul consumo 'acuto', cioè concentrato inun determinato momento. Eccessive contrazioni atriali premature (Pac) -sottolineano gli esperti - hanno dimostrato diprovocare fibrillazione atriale, ictus e morte,mentre eccessive contrazioni ventricolari pre-mature (Pvc) possono portare a un aumentodell'insufficienza cardiaca, a malattia coronari-ca, con conseguenze anche qui mortali.Entrambe le anomalie in passato sono statelegate al consumo di caffeina attraverso studie sperimentazioni, ma questi studi sono statieffettuati diversi decenni fa e non considera-vano i disturbi in questione come outcome pri-

mario. C'è infatti una recente e crescente evi-denza, affermano i ricercatori californiani, cheindica potenziali benefici cardiovascolari didiversi prodotti contenenti caffeina, comeappunto caffè, cioccolato e tè. Ma l'incertezzaclinica porta ancora oggi a sconsigliarne l'abu-so, per evitare presunti problemi cardiaci, evi-denziano gli autori.Nello studio sono stati analizzati 1.388 parte-cipanti selezionati in modo casuale dal data-base Cardiovascular Health Study. Sono statevalutate per un anno le abitudini alimentari dibase ed è stato eseguito un monitoraggio elet-trocardiografico ambulatoriale. Fra i parteci-panti, 840 (il 61%) consumavano più di unprodotto contenente caffeina al giorno. Allafine della rilevazione, i ricercatori non hannotrovato differenze nel numero di Pac o Pvccollegabili ai livelli di consumo di caffè, tè ecioccolato in questo gruppo, e nemmeno inchi sceglieva più di frequente questi prodottic'era un'associazione con battiti cardiaciextra.

Mangia sanoMangia sanoa cura di Mimmo Saccà

RERE

Caffè, tè e cioccolato non fanno male al cuore

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Mangia sanoMangia sano

la ricetta

RERE

PrePArAzIone

Pulite il peperone e tagliatelo a pez-zetti, sbucciate le patate e tagliatelea dadini. Affettate la cipolla finemen-te e fatela appassire in un’ampiapadella con un filo d’olio ed il pepe-roncino. Aggiungete patate e pepe-roni, salate e fate insaporire per unpaio di minuti, poi ricoprite con ilbrodo bollente e fate cuocere per 15minuti circa.Aggiungete ora la pasta, mescolatee portate a cottura. A fine cottura,aggiungete alla pasta e patate con ipeperoni, il parmigiano. Spegnete lafiamma, mescolate per bene easpettate un paio di minuti. Poi servi-te la vostra pasta e patate.

Pasta e patate con peperoni

Ingredienti per 4 persone

• 250 gr di pasta• 2 patate• 1 peperone • 1 cipolla • 1 peperoncino • 25 gr di parmigiano • Sale q.b. • brodo vegetale q.b.• olio di oliva q.b.

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Amarcord

Messina - Viale S. Martino. Anni '40

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Antonino Recupero vince la Messina Marathon

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