Il buon futuro di Martina Franca
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Il buon futuro di Martina Franca. Istruzioni per l’uso.
2 - Il buon futuro di Martina Franca. Istruzioni per l’uso.
Il buon futuro di Martina Franca. Istruzioni per l’uso - 3
CARTA VALORIALE ASSOCIAZIONE MARTINA 2020L’associazione Martina 2020 crede nella possibilità che l’agire re-
sponsabile di ogni singolo cittadino possa tendere al raggiungimen-
to del Bene Comune.
Tutti noi confidiamo, infatti, nella capacità di ciascuno di:
Apprendere e migliorarsi continuamente
È necessario guardare il Mondo con gli oc-
chi di un bambino e cioè avere la capacità
di meravigliarsi e di recepire pensieri, usi e
punti di vista che, seppur a prima vista dif-
ferenti rispetto al nostro modus operandi,
possono darci una visione nuova e magari
più efficace rispetto alla nostra. L’appren-
dimento continuo è il giusto approccio alla
diversità e stimola la capacità di ogni essere
umano di mettersi in gioco e di innovarsi.
Utilizzare la creativitàSpesso non è l’utilizzo smoderato e conti-
nuo di risorse la risposta alle nostre esigen-
ze. In realtà è vero il contrario, la scarsità
di mezzi ci spinge a cercare, individuare e
progettare soluzioni differenti e magari non
pensate prima. Non possiamo arrenderci
4 - Il buon futuro di Martina Franca. Istruzioni per l’uso.
all’indisponibilità ma dobbiamo soddisfare
i nostri bisogni individuali e collettivi misu-
rando le risorse al momento disponibili e
reinterpretando alcuni nostri stili di vita.
Il Bene Comune non può prescindere dal
rispetto e dalla promozione integrale della
persona che passa anche dall’affermazione
di alcuni valori che comunitariamente, pur
prevenendo da esperienze culturali, forma-
tive e sociali differenti, riteniamo di dover
condividere e affermare:
LEGALITÀI diritti inviolabili dell’uomo sanciti dalla
dichiarazione universale dell’ONU e dalla
nostra Carta Costituzionale vanno diffusi,
difesi ed esercitati nella loro completa ac-
cezione.
Solo la difesa e l’esercizio dei propri diritti
individuali e collettivi (che non sono “pri-
vata concessione”), e il contestuale compi-
mento dei propri doveri consente di affer-
mare il principio primario della legalità.
SOLIDARIETÀOgni singolo cittadino è parte di una Co-
munità ed è tenuto a contribuire singolar-
Il buon futuro di Martina Franca. Istruzioni per l’uso - 5
mente o collettivamente alla sua coesione
sociale e alla crescita del capitale umano,
generosamente, con le proprie competenze
e possibilità sociali ed intellettuali.
La Comunità deve favorire e sostenere in
maniera sussidiaria e non solo assistenzia-
le l’integrazione e l’apporto di tutti al Bene
Comune.
ESSENZIALITÀ (SOBRIETÀ)Non disponiamo di beni illimitati e ne tan-
tomeno è necessario il loro totale utilizzo.
Spesso confondiamo, nella nostra veste di
“consumatori”, i nostri veri bisogni e la loro
vera entità. Invece, un uso essenziale delle
risorse disponibili ci permette di soddisfare
le nostre esigenze senza pregiudicare la cre-
scita futura.
TUTELA E VALORIZZAZIONE DEL BELLO
La tutela di tutto ciò che è bello è un valo-
re basilare. Un monumento, un paesaggio
quando rappresentano le peculiarità di un
territorio sono intrinsecamente belli.
La Comunità che si esprime attraverso la
6 - Il buon futuro di Martina Franca. Istruzioni per l’uso.
bellezza del suo territorio è chiamata alla
tutela e valorizzazione del bello per accre-
scere il suo valore storico sociale e umano.
La nostra partecipazione come cittadini at-
tivi è frutto di un agire responsabile e ge-
neroso verso le generazioni future per con-
segnare loro una Martina un po’ migliore di
come l’abbiamo trovata.
Partendo dai valori contenuti in questa
CARTA VALORIALE, e da noi condivisi, ci im-
pegniamo ad utilizzare gli strumenti dell’ap-
prendimento continuo e della creatività per
dare il nostro contributo al raggiungimento
del Bene Comune.
Il buon futuro di Martina Franca. Istruzioni per l’uso - 7
Linee strategiche per il buon futuro di Martina Franca.
Istruzioni per l’uso.Le riunioni, le assemblee, i forum,
le chiacchierate di questi mesi han-
no condotto l’associazione Martina
2020 in una dimensione in cui non
solo le risposte non sono state tro-
vate, ma si sono addirittura mol-
tiplicate le domande. Domande
che riguardano i modi e i tempi di
azione, domande che attengono al
miglior futuro possibile, ai diritti e
ai doveri dei cittadini nei confronti
della comunità.
Poche, quindi, sono state le rispo-
ste certe. Poche perché sappiamo
bene che smettere di porsi doman-
de, significa smettere di crescere,
di imparare. E imparare, in conti-
nuazione, è uno dei capisaldi della
nostra Carta Valoriale.
Una cosa che abbiamo imparato,
di certo, è che non è possibile di-
stinguere in compartimenti stagni
le varie dimensioni della vita di
una città, le varie aree di inter-
vento, i vari settori. Così come un
corpo umano è estremamente
connesso all’interno di esso e an-
che all’esterno, con l’ambiente che
lo circonda, così una città è un or-
ganismo che può essere studiato
e interpretato da diversi punti di
vista, ma che non possono non te-
ner conto gli uni degli altri. Parlare
di cultura e non parlare del Centro
Storico, significa commettere un
errore metodologico che non po-
trà che essere nefasto per il futuro
cittadino.
Ma avendo la necessità di mette-
re nero su bianco le migliori pro-
poste raccolte in questi mesi, non
abbiamo potuto evitare di dividere
in paragrafi la nostra idea di città
verde colorata d’arte.
8 - Il buon futuro di Martina Franca. Istruzioni per l’uso.
1. Mobilità, accessibilità e vivibili-
tà urbana: muoversi verso Marti-
na Franca, muoversi dentro Mar-
tina Franca
La mobilità urbana, la possibi-
lità per le persone di spostarsi
all’interno della città, è un fattore
strutturale di benessere, perché
attraverso una mobilità studiata è
possibile vivere appieno la città. È
urgente definire i contorni di una
città sottratta alle auto e restituita
ai cittadini.
A Martina Franca i problemi con-
nessi alla viabilità sono di due tipi:
i primi riguardano la possibilità di
accesso alla città, i secondi di mo-
bilità al suo interno.
Per quanto riguarda i primi è ne-
cessario sviluppare le connessio-
ni della città, rendendo più facile
e sicura la mobilità sia in entrata
sia in uscita. Occorre migliorare i
collegamenti ferroviari con le città
vicine, proponendo magari la tra-
sformazione delle ferrovie locali
in metrò di superficie, in modo da
stimolare l’utilizzo di mezzi pubbli-
ci per gli spostamenti privati. Per
quanto riguarda i percorsi auto-
mobilistici, sarà invece necessario
realizzare degli itinerari che per-
mettano il raggiungimento delle
arterie stradali in tempi più brevi e
sicuri. Inoltre sarà necessario dota-
Il buon futuro di Martina Franca. Istruzioni per l’uso - 9
re la città di una struttura capace
di deviare il traffico pesante al di
fuori di essa.
Per quanto riguarda la mobilità in-
terna, l’associazione Martina 2020
immagina la città organizzata in tre
diverse zone:
• Un zona verde, luogo di cultura
e di innovazione, senza il traf-
fico privato. Un luogo in cui la
mobilità è garantita dai traspor-
ti pubblici creati ad hoc e in cui
è preferito un traffico più lento,
pedonale o ciclistico.
• Una zona gialla, a traffico misto,
con mobilità privata limitata e
mobilità pedonale e pubblica.
• Una zona rossa in cui l’utilizzo
della mobilità privata è libero,
ma dove si troveranno gli snodi
più importanti per lo scambio
con i mezzi pubblici e per l’in-
gresso delle merci.
Una mobilità a misura di cittadino
e non di automobile è il primo pas-
so per la realizzazione di un’idea di
città pulita, rispettosa e capace di
attenzione verso i propri abitanti,
oltre che fortemente attrattiva per
un turismo di qualità.
10 - Il buon futuro di Martina Franca. Istruzioni per l’uso.
2. Miglioramento della qualità
della vita e sviluppo di una comu-
nità solidale
Il contesto sociale non rappresenta
un aspetto a sé della pianificazione
politica e strategica, ma è metro
di valutazione per qualsiasi tipo di
scelta politica, identificando quindi
una componente trasversale nelle
decisioni politiche ed economiche.
L’assistenzialismo è l’esatto op-
posto della solidarietà, legando a
doppio filo chi cura e chi è curato,
creando un rapporto di dipenden-
za che spesso sfocia nel clienteli-
smo. L’assistenzialismo basa la sua
efficacia sulla possibilità di realiz-
zare un bisogno immediato e non
la possibilità di impedire che si ri-
presenti nel tempo.
Per superare questo gap è necessa-
rio concentrare il lavoro sul nucleo
fondante del benessere di una co-
munità: il nucleo familiare. Questa
linea strategica implica innovazioni
di funzionamento delle strutture
della pubblica amministrazione, di
tipologia e qualità dei servizi ero-
gati e di partecipazione diretta de-
gli operatori del Terzo Settore alle
scelte dell’Amministrazione.
Il buon futuro di Martina Franca. Istruzioni per l’uso - 11
Per far ciò, è necessario perseguire
due traguardi fondamentali:
a) Superare l’assistenzialismo at-
traverso:
• l’abolizione dei contributi eco-
nomici una tantum;
• il potenziamento delle capacità
operative dei servizi territoriali;
• l’ideazione e la creazione di una
“certificazione di responsabilità
sociale” che sia propedeutica
alla realizzazione di un sistema
di accreditamento delle struttu-
re.
b) Promuovere la partecipazione
tramite:
• azioni di comunicazione volte a
far conoscere i servizi disponibi-
li;
• promozione della trasparenza
dei servizi;
• creazione di consulte temati-
che, che abbiamo il potere di
indirizzare l’azione politica;
• istituzione di uno Sportello di
Cittadinanza;
• istituzione del Bilancio Sociale;
• costituzione di un Osservatorio
permanente sulla qualità della
vita.
12 - Il buon futuro di Martina Franca. Istruzioni per l’uso.
3. Economia: un futuro ecososte-
nibile fondato sull’innovazione e
sulla valorizzazione del patrimo-
nio storico.
Il rilancio dell’economia passa dal-
la capacità di evidenziare i punti
di forza del territorio e la possibi-
lità di immaginare il miglior futuro
possibile. La crisi rappresenta an-
che l’opportunità di riconversione
di un’economia pesante in un’eco-
nomia intelligente, leggera, capa-
ce di adattarsi al territorio senza
l’arroganza di stravolgerlo, minan-
done le radici storiche, culturali e
ambientali, una trasformazione
ecosostenibile dell’economia che
sia essa stessa motore dello svilup-
po del benessere collettivo, pun-
tando ai valori di eccellenza delle
produzioni.
In questo senso, la valorizzazione
del territorio e delle sue risorse
sarà il trait d’union che legherà
tutti i settori tradizionali ai settori
innovativi, che rappresentano il fu-
turo di un’economia sempre meno
manifatturiera e sempre più “de-
Il buon futuro di Martina Franca. Istruzioni per l’uso - 13
materializzata”.
Le prime infrastrutture necessa-
rie per questo inedito modello di
sviluppo sono la conoscenza, il
supporto all’innovazione ed allo
start-up, perché un’amministrazio-
ne capace è l’amministrazione che
guarda al futuro e dota i cittadini
di strumenti per lo sviluppo delle
loro idee.
I settori tradizionali dell’economia
locale (agricoltura, trasformazio-
ne agro-alimentare, manifatturie-
ro leggero) incontreranno, in una
logica di interdipendenza e di co-
operazione, le nuove tecnologie,
connettendosi all’interno di circu-
iti virtuosi ed integrati, mediante
l’utilizzo delle tecnologie digitali.
A questo scopo sarà necessario in-
dividuare un luogo fisico e non solo
che diventi incubatore di impresa
per tutti i settori, una culla per in-
formarsi, crescere, proporre, crea-
re lavoro attraverso la cooperazio-
ne e la partecipazione a progetti,
in un’ottica di crowdsourcing. Un
luogo nel quale favorire e far con-
vergere da un lato le migliori idee
innovative di impresa del territo-
rio allargato (Università, centri di
ricerca, privati, ecc.), dall’altro gli
strumenti per garantire lo sviluppo
e la crescita di tali idee (finanzia-
tori, imprenditori senior, fondi di
venture capital, business angel, al-
tri finanziatori, consulenti).
In tale ottica di sistema, il ruolo or-
ganizzativo e l’azione aggregativa
del Comune possono risultare fon-
damentale.
L’infrastruttura destinata a questa
funzione potrebbe essere il Centro
Servizi Tessile, in cui realizzare:
• la diffusione delle informazioni
e delle opportunità di investi-
mento;
• il supporto ai processi di inter-
nazionalizzazione;
• il supporto ai processi di coope-
razione tra imprese e la costru-
zione delle reti d’impresa;
14 - Il buon futuro di Martina Franca. Istruzioni per l’uso.
• il supporto alla valorizzazione
delle produzioni locali;
• il supporto ai processi di inno-
vazione;
• l’avvio facilitato per le nuove
imprese innovative nei servizi.
Il commercio, vera rete urbana,
dovrà diventare un presidio sul
territorio, organizzato attraverso
un Piano Urbano che detterà ora-
ri e movimenti, in accordo con le
esigenze della città e con i bisogni
dei cittadini.
Perché Martina Franca possa di-
ventare modello e motore di cam-
biamento, attenta alle esigenze
di rendere più leggera l’impronta
sull’ambiente, favorendo l’innova-
zione.
Il buon futuro di Martina Franca. Istruzioni per l’uso - 15
4. Cultura: la professionalizzazio-
ne dei valori territoriali
La società basata sul consumo e
sulla mercificazione relegando la
cultura ad un ruolo marginale,
lasciandole uno spazio di non in-
fluenza e di non intervento nel re-
ale. La cultura invece deve essere
la lanterna attraverso la quale per-
seguire il bene comune, l’azione
buona, l’idea innovativa.
Ma perché questo avvenga, è ne-
cessario interrompere l’equazione
che nel nostro immaginario col-
lega a doppio filo la cultura con
le attività a perdere, con le azioni
di filantropia fini a sé stesse. Se la
cultura sarà il punto di vista con cui
agire, il lavoro sarà il metro con il
quale misurare le politiche cultu-
rali. La cultura è fattore di sviluppo
economico e sociale.
A Martina Franca le attività cul-
turali hanno una cornice natu-
rale che è il Centro Storico, la cui
valorizzazione, rivitalizzazione e
riqualificazione dovranno essere
urgenza politica e amministrativa.
Esso rappresenta da ogni punto
di vista un capitale di inestimabile
valore perché è contemporanea-
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mente forma e sostanza, conteni-
tore e contenuto. Il Centro Storico
di Martina Franca è il segno di una
storia che non intende finire e di
un futuro che non può che avere
l’arte e la sostenibilità come fonda-
menta. Le case bianche, il barocco,
le vie strette, le antiche vestigia
di una Martina Franca medievale
sembrano essere lì a consigliarci di
non guardare troppo lontano per
trovare una delle soluzioni alla crisi
economica e sociale.
Solo attraverso il riposizionamento
del Centro Storico, quindi della cul-
tura, al centro delle azioni dell’am-
ministrazione, si potrà ritrovare
il giusto percorso per uscire dal
pantano in cui la nostra società è
finita.
In concreto, Martina 2020 propo-
ne di:
• sviluppare la cultura in tutti i
valori che essa contiene, arric-
chendo il capitale sociale della
nostra comunità;
• creare ricchezza attraverso le
produzioni artistiche e culturali;
• mettere a disposizione gli spazi
per far crescere le esperienze
culturali del territorio;
• realizzare una scuola delle arti
creative;
• individuare spazi nel Centro
Storico da mettere a disposizio-
ne di grandi maestri dell’arte e
della letteratura per far diventa-
re la nostra città luogo di ispira-
zione;
• istituire l’assessorato al Centro
Storico che comprenda le politi-
che urbanistiche, promozionali
turistiche e di gestione del pa-
trimonio immobiliare comuna-
le;
• attrarre i giovani verso il Centro
Storico della Città;
• favorire la costituzione di una
cooperativa di servizi per il Cen-
tro storico (consegna della spe-
Il buon futuro di Martina Franca. Istruzioni per l’uso - 17
sa, accompagnamento bambi-
ni) dotata di mezzi elettrici per
il trasporto breve;
• identificare un sistema di incen-
tivi alla riqualificazione ambien-
tale e di detassazione per favo-
rire gli investimenti immobiliari
nel Centro Storico;
• definire nuove regole di occu-
pazione del suolo pubblico;
• articolare un prontuario del re-
stauro che funga da linea-guida
unitaria ed omogenea per gli in-
terventi nel Centro Storico e in
generale, per qualsiasi edificio
di valore storico (trulli, masse-
rie, neviere…)
18 - Il buon futuro di Martina Franca. Istruzioni per l’uso.
5. La città verde
Come la cultura deve essere guida
nelle scelte amministrative e poli-
tiche, così l’attenzione all’ambien-
te deve ispirare le buone pratiche,
sia dal punto di vista della gestione
dei rifiuti sia per quanto riguarda
l’efficientamento energetico. A tal
fine Martina 2020 ha delineato al-
cune importanti direttrici di svilup-
po futuro:
• riqualificazione del verde urba-
no;
• contenimento e razionalizzazio-
ne dei processi di cementifica-
zione del centro abitato e dell’a-
gro;
• attivazione di servizi innovativi
di igiene urbana ed extraurba-
na per garantire un’efficiente
gestione e una produzione di
rifiuti pari a zero;
• attivazioni di efficaci politiche di
comunicazione ed educazione
all’impronta ambientale;
• attivazione di azioni di efficien-
za energetica su tutti gli edifici
pubblici in un’ottica di autono-
mia energetica.
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6. Trasparenza e efficienza. Le pa-
role d’ordine per un’amministra-
zione felice.
Gli uffici comunali dovranno esse-
re il tempio della trasparenza, per-
ché la misura della lontananza del
cittadino dal cuore pulsante della
città è la difficoltà di dialogo tra
una parte e l’altra dello sportello.
Troppo spesso, infatti, la fumosi-
tà dei rapporti e delle norme ha
permesso ai furbi di organizzarsi
e approfittare, lasciando chi non
ha gli strumenti per comprendere,
per agire, in un oblio di dipenden-
za quasi feudale. Gli uffici del Co-
mune di Martina Franca dovranno
essere riorganizzati in base a rego-
le di efficienza e trasparenza, con
l’obiettivo di garantire il massimo
standard di qualità nei servizi al
cittadino.
Per realizzare ciò sarà necessario
dotare di infrastrutture digitali tut-
ti gli sportelli e tutti gli impiegati,
decentrando quanto più possibile
il lavoro e favorendo le comunica-
zioni online, attraverso una piatta-
forma multimediale costantemen-
te aggiornata e ricca di notizie.
In nome della trasparenza, non
solo sarà possibile tenere traccia
dell’iter di richieste e istanze, ma
sarà anche possibile sapere cosa
fanno gli amministratori eletti,
come lavora l’assessorato e come
viene gestito il denaro pubblico.
Anche partendo dagli stipendi dei
funzionari.