La donna che segnò la storia del volo Il Club ZONTA di Martina Franca presenta:

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La donna che segnò la storia del volo

Il Club ZONTA di Martina Franca presenta:

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La sua passione è il volo: ha La sua passione è il volo: ha deciso di viveredeciso di vivere per volare ….. per volare …..

….di volare per sentirsi viva.….di volare per sentirsi viva.

Amelia Earhart passa alla storia per

essere stata la PRIMA DONNA ad

attraversare in solitaria l'Oceano

Atlantico nel 1932.

Oggi è ricordata come eroina americana nonché come uno dei più capaci e celebrati aviatori del

mondo.E ’ un esempio di coraggio e spirito d'avventura

tutto al femminile.

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“Per la prima volta capii il significato della guerra; invece di belle uniformi e fanfare potei vedere il risultato di quattro anni di lotta disperata; uomini senza braccia o gambe, paralizzati o ciechi".

Amelia nasce il 24 luglio del 1897 nella casa dei nonni ad Atchinson, Kansas.

Da adolescente vede per strada quattro feriti,

reduci della I Guerra mondiale, non ha dubbi,

deve fare qualcosa, rendersi utile, e comincia a

frequentare corsi per infermiera che la

porteranno a prestare servizio in un ospedale

militare in Canada.

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“Nel momento in cui raggiungemmo gli 80 metri di

altezza sapevo dentro di me che il volo era il mio

destino”.

Un giorno suo padre l’accompagna ad una fiera del

volo a Long Beach.

Per la prima volta Amelia sale a bordo di un biplano

e, al prezzo di un dollaro, vola per dieci minuti sopra

Los Angeles: siamo nel 1920 ed è  in questa

occasione che decide di imparare a volare.

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Nel 1928, riceve una telefonata dal capitano

Railey, che ha avuto l'incarico dall'editore

George Putnam di trovare una donna per la

trasvolata : “le piacerebbe sorvolare

l'Atlantico?“.

Avevano pensato a lei, alla signora Lindy,

come la chiamavano paragonandola a Charles

Lindberg.

Si parte nel giugno 1928, a bordo di un Fokker F7.Sebbene in tale occasione Amelia ha ben pochi compiti ("sono stata una passeggera, semplicemente una passeggera"), quando il

team arriva in Galles, gli onori sono quasi tutti per lei. I reporters ignorano il pilota e il co-pilota: sono venuti solo per lei!!

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Nel giro di sei mesi, Amelia compra il suo primo aereo; un biplano a due posti, di seconda mano, che lei battezza “Il canarino”per il suo colore giallo.L’aereo non è il massimo dell’affidabilità, ma nonostante qualche piccolo incidente la giovane aviatrice riesce a stabilire il suo primo record salando ad un altitudine di 14.000 piedi.

La stampa comincia ad occuparsi di lei. Anche l’ industria dell'aviazione civile vede la possibilità di sfruttare la

sua immagine per attirare pubblico femminile. Amelia, dal canto suo, dà enfasi alla convinzione che le donne possono

fare tutto quello che fanno gli uomini: lei ne è un esempio.

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Viene nominata assistente al direttore del Traffico generale della Transcontinental Air Transport;

Nel 1929 organizza una gara di volo per sole donne;

Fonda la "Ninety-Nines", una delle prime associazioni di donne pilota.

Da quel momento la vita di Amelia è segnata da conferenze e voli inaugurali.

Tra lei e Putnam nasce l’amore.

Pubblica articoli sul "Cosmopolitan" e scrive dei libri.

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"Io accetto questi premi non solo per conto di tutte quelle donne che sanno fare dolci, ma anche per le donne che sanno fare cose 

più importanti e meno importanti che volare."

Nel 1932 Amelia prova a fare la traversata in solitaria.

Il suo aereo decolla da Newfoundland, con direzione

Parigi.

Il vento forte, il freddo e alcuni problemi meccanici la

costringono a cambiare rotta e ad atterrare in Irlanda.

Quando ritorna a New York il Presidente Hoover le

conferisce una medaglia d'oro per conto della National

Geographic Society.

Amelia viene anche nominata donna dell'anno. Lei

accetta il premio in nome di tutte le donne, rispondendo

indirettamente ad una domanda che ci si è posti "saprà

(l'aviatrice) fare i dolci?".

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Il coraggio e l'audacia di Amelia Earhart si coniugano mirabilmente con la grazia e il gusto tipicamente femminili.

La donna diviene infatti disegnatrice di moda studiando un capo particolare d'abbigliamento: la mise di volo per le donne aviatrici: pantaloni morbidi, corredati da cerniere e grosse tasche.

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Nel 1937 vuole essere la prima donna a fare il giro del mondo in aereo. Dopo un tentativo fallito dice: "Ho il presentimento di avere a disposizione

solo un altro volo buono, spero sia il prossimo."

Parte da Miami, con il navigatore Fred Noonan, e comincia la trasvolata di ben 29.000 miglia.

Ma il 2 Luglio, fatte 22.000 miglia, scompaiono misteriosamente nei pressi dell'isola di Howland, dove è dislocata la guardia costiera con la quale

sono in contatto radio.   

La notizia fa il giro del mondo; il Presidente Roosvelt autorizza le ricerche con l'impiego di 9 navi e 66 aerei per un costo stimato all'incirca di 4 milioni di dollari. Le ricerche vengono interrotte il 18 luglio 1937 e proseguite dal marito che però nell'ottobre abbandona ogni speranza di trovare viva la sua amata.

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Tale ipotesi è avvalorata dal ritrovamento, tre anni dopo la sua scomparsa, di ossa umane accanto ad un accampamento di fortuna, nell'isola di Nikumaroro. Nel 1997 la svolta: alcuni esami confermano che le ossa appartengono ad una donna. Ma, mistero nel mistero, le ossa scompaiono.E ’ notizia dell'ultima ora: una spedizione americana cercherà di svelare il mistero. Il capo della spedizione ha detto: " torneremo sull'isola e cercheremo di capire, anche con l'esame del dna, se i resti umani sono della Earhart."

Proprio perché non si sono mai trovate prove definitive sul suo destino, nel corso degli anni sono nate storie e leggende che tentano di spiegare cosa accadde realmente ad Amelia Earhart. Tra le tante si pensò che:

• l'aereo fosse stato abbattuto dai giapponesi, che lo avevano creduto in missione di spionaggio per conto degli Stati Uniti; • l'aviatrice finì i suoi giorni su un isola deserta, dopo un atterraggio di fortuna.

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“Sappi che sono consapevole dei rischi che corro, e se lo faccio è perché lo voglio. Le donne devono

provare a fare ciò che fanno gli uomini e, quando falliscono, il loro insuccesso deve essere una sfida

per gli altri”.

Non c'è dubbio Amelia sarà ricordata sia per essere stata una donna temeraria e sognatrice sia per  certe rivendicazioni a favore delle donne. In una lettera a suo marito, lasciata “nel caso che”, disse:

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Sulle nuvole bianchevedo scritto il tuo nomeed il mare ai miei piedi

disegna le mie emozionipenso a te intensamente

a quando sognavicercando confortotu adamo ed io evaamélia amore mio

Il mare che risplende di mille fuochitracciava la mia rotta verso i cieli

delle pagliuzze d'oro danzanti sull'acquacantavano “san esperito”

una rosa gialla sorgeva dalle ondeun messaggio “simbolico”

la sua bellezza è la fiammache portera' la donna

amélia amore mio

Ritornello:quando la mia vita finirà porterò con me

questo fiore luminoso come una preghieraquesta rosa gialla che vale così tantosarà il simbolo più caro al mio cuore

Per tutte le donne del mondolei sarà l'arcobaleno

che si riversa come un'ondanel cielo

le loro lotte, le loro libertàintrise di umiltà

lei ne sarà la forzarisveglio dell'umanità

amélia mon amour

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