Il Bifacciale - Museo San Daniele Po · terrario del museo. Inaspettatamente lungo le rive del...

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news MUSEALI Il Bifacciale Notiziario trimestrale del Gruppo Naturalistico Paleontofilo di San Daniele Po (CR) G.N.P. news GRUPPO NATURALISTICO PALEONTOFILO 1998 - 2008 CAMPAGNA TESSERAMENTO 2009 l 5 Euro bambini/ragazzi (0-14 anni); l 10 Euro adulti. *** Ogni iscritto riceverà in omaggio un abbonamento al trimestrale Il Bifacciale usufruendo inoltre di ingresso gratuito al museo. PRODOTTO IN PROPRIO - Gruppo Naturalistico Paleontofilo, via Cantone, 26046 San Daniele Po (CR) - www.museosandanielepo.com - email: [email protected] Numero 2/ Luglio 2009 LA UESTIONE NUCLEARE Q In Italia, il Governo ha annunciato di voler costruire centrali nucleari e recentemente i giornali hanno parlato di una bozza di accordo preliminare con la Francia per l’acquisto di quattro centrali di tipo EPR da 1650 MW ciascuna. Per sostenere questa scelta si fa ricorso ad argomentazioni che a prima vista possono apparire fondate, ma che in realtà sono facilmente confutabili sulla base di dati ampiamente disponibili nella letteratura scientifica ed economica internazionale. Vediamone alcune. Si dice, ad esempio, che l’energia nucleare è in forte espansione in tutto il mondo e che quindi dovrebbe essere sviluppata anche in Italia. In realtà, dal 1990 il numero di centrali nel mondo è ATTIVITÀ SUL CAMPO. Anche per l'estate 2009 il Gnp è impegnato nel monitoraggio dell'avifauna in alcune oasi di protezione della fauna selvatica su incarico del Settore Agricoltura Caccia e Pesca della Provincia di Cremona. Quest'anno, oltre agli aspetti ornitologici, verrà, per la prima volta, svolta una ricerca sulla microteriofauna (piccoli mammiferi) ad opera del dottor Alessandro Usberti. Gli animali saranno catturati con apposite gabbie e rilasciati subito dopo il riconoscimento, così da evitare eventuali stress. I piccoli mammiferi, poco conosciuti date le loro abitudini notturne, sono una componente importante della nostra fauna, indispensabile per un corretto “assetto” ecologico e, quindi, degni di un studio approfondito. NOTTE AL MUSEO Anche uest’anno, in collaborazione col Museo di San Daniele Po, si è svolta la notte al museo, un’iniziativa già proposta in passato che ha visto paleontologi in erba cimentarsi in una visita museale notturna. Col solo ausilio di torce, nel buio della notte ci si addentra per una visita tra i meandri dell’evoluzione biologica alla scoperta di estinte forme di vita. uest’anno in particolare, la sempre più perfezionata iniziativa ha avuto un importante successo, richiamando l’attenzione di visitatori d’ogni età, dai bambini ai ragazzi, fino agli adulti. Certamente, con nuove sorprese, l’avventura verrà riproposta. q Q FINE ANNO SCOLASTICO E’da poco terminato il periodo scolastico e per il nostro museo è tempo di bilanci. Anche quest'anno abbiamo effettuato numerose visite guidate, constatando un incremento degli insegnanti e degli studenti interessati ad affrontare tematiche paleontologiche e più in generale naturalistiche. Ciò è stato possibile grazie alle iniziative intraprese dal nuovo personale del museo, in continuità con la precedente direzione, e ad alcune novità didattiche più legate al mondo della scuola. La capacità di ascoltare le direzioni didattiche, i docenti e gli studenti, è stata fondamentale per affrontare al meglio la domanda scolastica, con un'offerta più specifica, predisposta spesso in funzione delle richieste dell'insegnante. Le attività proposte, grazie alla loro flessibilità, sono così adattabili ad ogni singola esigenza. Un esempio su tutti è quello del recente progetto realizzato in collaborazione con le locali Scuole Primarie, le Scuole Secondarie dell'Istituto comprensivo Dedalo2000 di Gussola ed alcune classi della Scuola Primaria di Sospiro. Un progetto corale (circa 800 presenze in poco più di 10 giorni di attività museale) che grazie alla partecipazione ed al contributo di tutti questi attori ha permesso di realizzare una ricerca scientifico-didattica di tutto rispetto. Speciali convenzioni a costi agevolati sostanzialmente stabile attorno alle 440 unità e nei prossimi anni le centrali nucleari che saranno spente per ragioni tecniche od economiche sono in numero maggiore di quelle che entreranno in funzione. In Europa la potenza elettrica delle centrali nucleari è scesa dal 24% nel 1995 al 16% nel 2008. Questo declino avviene perché la scelta del nucleare non è economicamente conveniente in un regime di libero mercato. Se le casse statali non garantiscono la copertura degli enormi costi dell’intero ciclo industriale, in particolare quelli a monte e a valle (costruzione e dismissione), nonché la copertura assicurativa nelle eventualità di incidenti gravi, nessuna impresa privata è disposta a investire in progetti a cui sono connessi rischi di varia natura, a cominciare dalla incertezza assoluta sui tempi di realizzazione. Si dice anche che lo sviluppo dell’energia nucleare è un passo verso l’indipendenza energetica del nostro Paese. Premesso che le quattro centrali previste nel piano del Governo produrrebbero solo il 14% dei consumi elettrici, corrispondenti ad un modesto 3,2% dei consumi energetici finali italiani, bisogna ricordare che il nucleare usa come combustibile l’uranio, una risorsa che non è presente né in Italia, né negli altri Paesi europei. Quindi, nella misura in cui il settore elettrico si volesse liberare dalla dipendenza dei combustibili fossili utilizzando energia nucleare, finirebbe per entrare in un’altra dipendenza, quella dall’uranio, anch’esso da importare come i combustibili fossili. Si sostiene che con l’uso dell’energia nucleare si salva il clima perché non si producono gas serra. E’ vero che durante il funzionamento delle centrali nucleari non vengono emessi gas serra. Le centrali nucleari, però, per essere costruite, alimentate con uranio, liberate dalle scorie che producono e, infine news dal TERRITORIO con gli istituti coinvolti hanno permesso di incrementare l'utenza. Poche spese, oculate, e buoni introiti di biglietteria, consentono anche alla nostra piccola realtà museale di districarsi tra le innumerevoli difficoltà economiche (particolarmente d'attualità) che investono tutti i settori, garantendo in ogni caso un buon servizio culturale, ampie fasce di utenza, una meritevole attività di ricerca scientifica e opportunità per giovani stagisti (14 in tre turni estivi, provenienti da ITIS e Liceo Scientifico Tecnologico di Cremona). L'intento per i prossimi anni è certamente quello di garantire la continuità di queste azioni, aggiungendo innovazione, aggiornamento, collaborazione con enti come le università, i circoli estivi e altri musei del territorio, dando l'occasione a diversi giovani, grazie agli intenti della nuova amministrazione comunale, di intraprendere una professione mediante il servizio civile. S. Ravara

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news MUSEALI

Il BifaccialeNotiziario trimestrale del Gruppo Naturalistico Paleontofilo di San Daniele Po (CR)

G.N.P. news

GRUPPO NATURALISTICO PALEONTOFILO

1998 - 2008

CAMPAGNA TESSERAMENTO 2009

l 5 Euro bambini/ragazzi (0-14 anni);

l 10 Euro adulti.

***

Ogni iscritto riceverà in omaggio un

abbonamento al trimestrale

Il Bifacciale usufruendo inoltre di

ingresso gratuito al museo.

PRODOTTO IN PROPRIO - Gruppo Naturalistico Paleontofilo, via Cantone, 26046 San Daniele Po (CR) - www.museosandanielepo.com - email: [email protected]

Numero 2/ Luglio 2009

LA UESTIONE NUCLEAREQ

In Italia, il Governo ha

annunciato di voler costruire

centrali nucleari e recentemente

i giornali hanno parlato di una

bozza di accordo preliminare

con la Francia per l’acquisto di

quattro centrali di tipo EPR da

1650 MW ciascuna. Per

sostenere questa scelta si fa

ricorso ad argomentazioni che a

prima vista possono apparire

fondate, ma che in realtà sono

facilmente confutabili sulla base

di dati ampiamente disponibili

nella letteratura scientifica ed

economica internazionale.

Vediamone alcune.

Si dice, ad esempio, che l’energia

nucleare è in forte espansione in

tutto il mondo e che quindi

dovrebbe essere sviluppata

anche in Italia.

In realtà, dal 1990 il numero di

c e n t r a l i n e l mo n d o è

ATTIVITÀ SUL CAMPO.

Anche per l'estate 2009 il Gnp è

impegnato nel monitoraggio

dell'avifauna in alcune oasi di

protezione della fauna selvatica

su incar ico del Settore

Agricoltura Caccia e Pesca della

Pr ov i n c i a d i C r emona .

Quest'anno, oltre agli aspetti

ornitologici, verrà, per la prima

volta, svolta una ricerca sulla

mic ro te r io fauna (p i c co l i

mammiferi) ad opera del dottor

Alessandro Usberti. Gli animali

saranno catturati con apposite

gabbie e rilasciati subito dopo il

riconoscimento, così da evitare

eventuali stress. I piccoli

mammiferi, poco conosciuti date

le loro abitudini notturne, sono

una componente importante

d e l l a n o s t r a f a u n a ,

indispensabile per un corretto

“assetto” ecologico e, quindi,

degni di un studio approfondito.

NOTTE AL MUSEO

A n c h e u e s t ’ a n n o , i n

collaborazione col Museo di San

Daniele Po, si è svolta la notte al

museo , un ’ in iz iat iva g ià

proposta in passato che ha visto

paleontologi in erba cimentarsi

in una visita museale notturna.

Col solo ausilio di torce, nel buio

della notte ci si addentra per una

v i s i t a t r a i m e a n d r i

dell’evoluzione biologica alla

scoperta di estinte forme di vita.

uest’anno in particolare, la

sempre più perfezionata

in i z i a t iva ha avuto un

i m p o r t a n t e s u c c e s s o ,

richiamando l’attenzione di

visitatori d’ogni età, dai bambini

ai ragazzi, fino agli adulti.

Certamente, con nuove sorprese,

l’avventura verrà riproposta.

q

Q

FINE ANNO SCOLASTICO

E’da poco terminato il periodo

scolastico e per il nostro museo

è tempo di bilanci.

Anche quest'anno abbiamo

effettuato numerose visite

guidate , constatando un

incremento degli insegnanti e

degli studenti interessati ad

a f f r o n t a r e t e m a t i c h e

paleontologiche e più in

generale naturalistiche. Ciò è

stato possibile grazie alle

iniziative intraprese dal nuovo

personale del museo, in

continuità con la precedente

direzione, e ad alcune novità

didattiche più legate al mondo

della scuola.

La capacità di ascoltare le

direzioni didattiche, i docenti e

g l i s t u d e n t i , è s t a t a

fondamentale per affrontare al

meglio la domanda scolastica,

con un'offerta più specifica,

predisposta spesso in funzione

delle richieste dell'insegnante.

Le attività proposte, grazie alla

loro flessibilità, sono così

adattabili ad ogni singola

esigenza.

Un esempio su tutti è quello del

recente progetto realizzato in

collaborazione con le locali

Scuole Primarie, le Scuole

Se conda r i e de l l ' I s t i t u t o

comprensivo Dedalo2000 di

Gussola ed alcune classi della

Scuola Primaria di Sospiro. Un

progetto corale (circa 800

presenze in poco più di 10 giorni

di attività museale) che grazie

alla partecipazione ed al

contributo di tutti questi attori

ha permesso di realizzare una

ricerca scientifico-didattica di

tu t to r i spe t to . Spec ia l i

convenzioni a costi agevolati

sostanzialmente stabile attorno

alle 440 unità e nei prossimi anni

le centrali nucleari che saranno

spente per ragioni tecniche od

economiche sono in numero

maggiore di quel le che

entreranno in funzione. In

Europa la potenza elettrica delle

centrali nucleari è scesa dal 24%

nel 1995 al 16% nel 2008. Questo

declino avviene perché la scelta

d e l n u c l e a r e n o n è

economicamente conveniente in

un regime di libero mercato. Se

le casse statali non garantiscono

la copertura degli enormi costi

dell’intero ciclo industriale, in

particolare quelli a monte e a

v a l l e ( c o s t r u z i o n e e

d i smiss ione ) , nonché la

copertura assicurativa nelle

eventualità di incidenti gravi,

nessuna impresa privata è

disposta a investire in progetti a

cui sono connessi rischi di varia

natura, a cominciare dalla

incertezza assoluta sui tempi di

realizzazione.

Si dice anche che lo sviluppo

dell’energia nucleare è un passo

verso l’indipendenza energetica

del nostro Paese. Premesso che

le quattro centrali previste nel

p i a n o d e l G o v e r n o

produrrebbero solo il 14% dei

consumi elettrici, corrispondenti

ad un modesto 3,2% dei consumi

energetici finali italiani, bisogna

ricordare che il nucleare usa

come combustibile l’uranio, una

risorsa che non è presente né in

Italia, né negli altri Paesi

europei. Quindi, nella misura in

cui il settore elettrico si volesse

liberare dalla dipendenza dei

combustibili fossili utilizzando

energia nucleare, finirebbe per

entrare in un’altra dipendenza,

quella dall’uranio, anch’esso da

importare come i combustibili

fossili.

Si sostiene che con l’uso

dell’energia nucleare si salva il

clima perché non si producono

gas serra. E’ vero che durante il

funzionamento delle centrali

nucleari non vengono emessi gas

serra. Le centrali nucleari, però,

per essere costruite, alimentate

con uranio, liberate dalle scorie

che producono e, infine

news dal TERRITORIO

con gli istituti coinvolti hanno

permesso di incrementare

l'utenza.

Poche spese, oculate, e buoni

i n t r o i t i d i b i g l i e t t e r i a ,

consentono anche alla nostra

piccola realtà museale di

districarsi tra le innumerevoli

d i f f i c o l t à e c o n o m i c h e

(particolarmente d'attualità) che

investono tutti i settori,

garantendo in ogni caso un buon

servizio culturale, ampie fasce di

utenza, una meritevole attività di

ricerca scientifica e opportunità

per giovani stagisti (14 in tre

turni estivi, provenienti da ITIS

e Liceo Scientifico Tecnologico

di Cremona).

L'intento per i prossimi anni è

certamente quello di garantire la

continuità di queste azioni,

aggiungendo innovazione,

aggiornamento, collaborazione

con enti come le università, i

circoli estivi e altri musei del

territorio, dando l'occasione a

diversi giovani, grazie agli intenti

della nuova amministrazione

comunale, di intraprendere una

professione mediante il servizio

civile.

S. Ravara

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Il Bifacciale Numero 2/ Luglio 2009

LETTERE dei SOCI

mostre-mercato di

FOSSILI E MINERALI

consigli per la LETTURA

Paleo Humor

TORINO MINERAL SHOW

2-3 4 Ottobre 2009

Lingotto Fiere

(www.euromineralexpo.it)

PALEOMEDICI

QUATTRO STAGISTI E LA

LORO AVVENTURA AI

CONFINI DEL PAESE

Siamo quattro alunni del primo

anno dell' I.T.I.S J. Torriani di

Cremona.

Durante il corso dell'anno

scolastico, ci è stato proposto di

partecipare ad uno stage,

durante il periodo estivo.

Abitando a San Daniele Po,

a b b i a m o p r e s o i n

considerazione l ' idea di

frequentare lo stage al museo

naturalistico paleontologico del

paese.

Questa attività è durata

all'incirca due settimane,

durante le quali abbiamo svolto

a t t i v i t à d i p u l i z i a e

manutenzione delle sale,

conservazione dei reperti, uscite

naturalistiche.

In queste escursioni ci siamo

recati presso la lanca di

Gabbioneta e di Motta Baluffi.

A Gabb ione ta abb i amo

catturato con molta fatica

diversi tipi di farfalle da esporre

nelle scatole entomologiche,

cavallette e grilli da dare in

pasto al Geko, un piccolo rettile

sud-americano custodito in un

terrario del museo.

Inaspettatamente lungo le rive

del fiume Oglio abbiamo trovato

alcuni resti fossili, tra cui un

dente di cavallo, diverse ossa e

un frammento di ceramica

preistorica.

A Motta ci siamo avventurati

tra sentieri poco accessibili

all'uomo. Durante la nostra

lunga camminata, in bilico tra

l'argine e il fiume Po abbiamo

rischiato più volte di finirci

dentro, l 'unico aspirante

paleontologo Taljinder è

sprofondato nell'acqua a causa

del terreno molto scivoloso e

fangoso.

Ora le nostre conclusioni:

Sono state due settimane

divertenti, in cui ho imparato

pressapoco il lavoro svolto

q u o t i d i a n a m e n t e d a i

paleontologi, ma la cosa più

bella è stata l'escursione a Motta

in cui abbiamo rischiato più

volte di finire nel Po.

Emanuele

Tutto sommato è stata una bella

esperienza, a parte il volo nel Po.

E' la prima volta che prendo

parte a questo tipo di iniziativa

della scuola e credo che lo rifarò

perché mi sono piaciute le

escursioni e anche perché qui le

persone sono molto simpatiche.

Taljinder

Alla fine delle due settimane la

cosa che mi è piaciuta di più è

stata l'uscita in riva al Po anche

se mi è andata un' po' male

perché mentre s tavamo

ritornando alla macchina sono

sprofondato a causa del terreno

poco stabile.

Jagbir Singh

Per me è stata un'avventura

molto coinvolgente, soprattutto

andare a caccia di farfalle

perché ho ritrovato vecchie

passioni di bambino.

Benjamin

generazioni e rischi oggettivi di

proliferazione nucleare a scopi

bellici o terroristici.

Si afferma che la Francia, grazie

al nucleare, è energicamente

indipendente e dispone di

energia a basso prezzo. In realtà

la Francia, nonostante le sue 59

centrali nucleari, importa

addir i t tura più petrol io

dell’Italia, perché con il nucleare

non si producono combustibili.

E’ vero che la Francia importa

il 40% in meno di gas rispetto

all’Italia, ma è anche vero che è

costretta ad importare uranio

poiché le sue miniere si sono

esaurite negli anni ’80-’90. La

carenza di uranio è dimostrata

dal vertiginoso aumento del suo

costo che, negli ultimi dieci

anni, è passato da 20 $/kg a 200

$ /kg . Quan to a l co s to

dell’energia elettrica, esso

dipende da molti fattori e

certamente non è più basso in

proporzione alla frazione di

energia prodotta per via

nucleare. Ad esempio, il prezzo

dell’energia elettrica è minore in

Spagna, dove solo il 18%

dell’energia elettrica è prodotta

per via nucleare, che in Francia

(78 % nucleare).

Si sostiene che questa è una fase

di transizione verso reattori

nucleari che permetteranno di

smantellate, richiedono un forte

investimento energetico, in gran

parte basato sui combustibili

fossili. Si stima infatti che,

considerando tutto il ciclo del

processo, la quantità di CO2

generata per la produzione di

energia nucleare sia circa il 30%

di quella generata, per produrre

la stessa quantità di energia, da

una centrale a gas.

Si dà per certo che lo sviluppo

dell’energia nucleare oggi non

crea problemi di sicurezza. Non

c’è dubbio che attualmente le

centrali nucleari abbiano

standard di sicurezza elevati, ma

un incidente causato dal fattore

umano non si può mai escludere

totalmente. C’è poi il grave

p r o b l ema d e l l e s c o r i e ,

radioattive per decine e

centinaia di migliaia di anni, che

dovrebbero essere collocate in

depositi “sicuri” per un tempo

praticamente infinito. Questo

problema non è stato risolto

neppure negli Stati Uniti, il paese

tecnologicamente più avanzato.

Il ciclo industriale del nucleare

civile, dopo 60 anni di promesse

non mantenute, resta ancora

aperto.

Questo comporta enormi costi

economici a carico della

collettività, gravi responsabilità

etiche nei confronti delle future

riprocessare le scorie prodotte

dai reattori attuali. Questa

tecnologia, estremamente

costosa e pericolosa, riduce solo

in parte il problema delle scorie

e potrà essere applicata, semmai

sarà disponibile, solo fra 30-40

anni.

(Dalla lettera aperta - Energia

per il futuro: Ecco perché il

n u c l e a r e è u n a s c e l t a

strategicamente sbagliata - al

Pres. del Consiglio e firmata dal

comitato promotore Diretto dal

Prof. VINCENZO BALZANI,

Univ. di Bologna)

l L'origine della specie,

L'origine dell'uomo e altri scritti

sull'evoluzione. Autore C.

Darwin, Euro 14,90 Ed. Newton

Compton (Grandi tascabili

economici. I mammut).

l www.liberliber.it sito internet

dal quale [ possibile scaricare

gratuitamente libri e audiolibri.

E il tuo turno, io ho già salvato

quello prima...

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