Il Benessere organizzativo: cenni storici - ulssasolo.ven.it · Dal 1930 sino agli inizi della...
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Il Benessere organizzativo:cenni storici
Dr.ssa Chiara BertiDirettore Unico di Funzione Ospedaliera
Mobbing e discriminazioni Castelfranco Veneto 18 febbraio 2016Mobbing e discriminazioni Castelfranco Veneto 18 febbraio 2016
Uomo macchina
L’interesse verso la salute del lavoratore è relativamente recente. Agli inizi del XX secolo, il lavoratore era paragonato ad una appendice della macchina,
•che lavorava in simbiosi con essa e che non poteva esplicitare bisogni diversi da quelli connessi alla tecnologia di cui l’azienda si avvaleva .
•Nei contesti lavorativi, i concetti di qualità dell’ambiente di lavoro e di salute del lavoratore erano pressoché assenti.
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Evoluzione storica
Dal 1930 sino agli inizi della Seconda Guerra mondiale: maggiore attenzione ai fattori causa d’infortuni e di malattie in ambito lavorativo furono introdotti strumenti di
assistenza per i lavoratori infortunatidurante l’attività;
furono inoltre istituiti enti e comitati, preposti alla sorveglianza e al miglioramento della sicurezza delle condizioni di lavoro .
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Elton Mayo (1933-1945),psicologo e docente alla Harvard Graduate School of Business
• condusse i suoi primi studi sul • problema del turn-over presso una filatura di Philadelphia
dove rilevò che lo sviluppo di un forte senso di gruppo con autonomia e responsabilità aumentava la produttività, e riduceva il turn-over stesso.
• Sviluppando la sua teoria sulla salvaguardia dell’integrità psichica e fisica del lavoratore
• Nel 1927 venne chiamato agli «Stabilimenti Hawthorne della Western Electric Company» producevano materiale telefonico, per svolgere delle ricerche sulla produttività; dagli esiti inattesi di tali ricerche, derivò la nascita dello
Human Relations Movement.approccio di ricerca e intervento della psicologia del lavoro che tende
a privilegiare lo studio delle motivazioni psicologiche dei lavoratori
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Lo studio delle motivazioni psicologiche dei lavoratori
• Gli studi sulla motivazione del lavoro si basano sul desiderio di autoaffermazione personale che anima ogni individuo.
• Quindi più la partecipazione è attiva, più un lavoratore èfelice, e migliore diventa l'accettazione dell'autorità
• In questo modo si riconosceva l’importanza dell’elemento umano.
• Si era però ancora lontani dal considerare la “salute” come una dimensione multifattoriale: erano sì valutate le condizioni di lavoro che costituivano fattori di rischio e d’infortunio, ma prevalentemente in chiave fisica.
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Early ergonomics (ergonomia precoce)
• Tra il 1950 e il 1960, la rinascita industriale e sociale, fu caratterizzata da una visione più attiva del soggetto lavoratore, che lo vedeva interagire con il proprio ambiente di lavoro,
• Gli aspetti della sicurezza e della salute iniziarono a comprendere campi come Job design, la formazione e la selezione dei dipendenti.
• Questo tipo di studi va sotto il nome di «Early ergonomics»
• Si cominciò a prestare attenzione allo stato di salute non solo fisico, ma anche mentale del lavoratore, considerando le conseguenze psicologiche :affaticamento, disturbi psicosomatici, insonnia, ecc.
Causati dalla routinizzazione e dall’insoddisfazione.
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Gli aspetti psicosociali negli anni ‘70
• Negli anni Settanta si sviluppano le ricerche sugli aspetti psicosociali del lavoro, principalmente negli Stati Uniti d’America, ma anche in Europa con Gardell (1971) e Levi (1971).
• Grazie a questi studi e ai cambiamenti normativi, gli ambienti di lavoro iniziano a essere progressivamente più sicuri per i lavoratori.
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La scuola motivazionale di Maslow
• Maslow con un approccio empirico ha focalizzato l’attenzione, sull’adeguatezza dell’ambiente lavorativo e sui bisogni degli individui .
• In quest’approccio la motivazione di un comportamento nasce dalla tendenza dell’individuo a soddisfare un dato bisogno, avvertito come una tensione interiore.
• Quando il soggetto riesce a soddisfarlo rivaluta la situazione e verifica la presenza di nuovi e ulteriori bisogni
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• Maslow ha teorizzato che il comportamento della persona, anche sul lavoro, tende alla soddisfazione di bisogni ordinati secondo una gerarchia che quest’autore ha rappresentato all’interno di una struttura piramidale
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La scuola motivazionale di Maslow
Health protection
• I cambiamenti sociali degli anni ’70 introducono una importante novità :
• la salute non era un elemento da tenere in
considerazione solo nel momento in cui veniva a
mancare, ma bisognava attuare politiche di
prevenzione contro gli infortuni sul posto di lavoro;
ciò portò allo studio dei cosiddetti aspetti psicosociali
del lavoro .
• Negli anni ’70 -’80 si focalizzò l’attenzione sulla prevenzione: Health protection .
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HEALTH PROMOTION
• Un ulteriore passo in avanti avvenne successivamente con il passaggio dalla “health protection” alla cosiddetta “health promotion”, “in base alla quale per prevenire gli infortuni non è solo importante come è strutturato l’ambiente lavorativo, ma è fondamentale che i lavoratori comprendano le conseguenze delle proprie azioni e dei propri comportamenti, al fine di compiere scelte che migliorino la salute fisica e mentale.
• Si giunge pertanto a parlare e considerare la sicurezza sui luoghi di lavoro come un “valore” quale parte fondamentale di una vera e propria cultura della salute e del benessere dell’organizzazione
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• È proprio in quest’ottica dunque, che la salute del lavoratore non è vista solo per l’assenza di malattie o infortuni, ma piuttosto per la presenza di uno stato di benessere fisico e psicologico. Si giunge pertanto a parlare e considerare la sicurezza sui luoghi di lavoro come un “valore” quale parte fondamentale di una vera e propria cultura della salute e del benessere dell’organizzazione
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HEALTH PROMOTION
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E ai nostri giorni…..
Si introduce un nuovo concetto «salute Organizzativa»
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Che cosa è la salute organizzativa
• Con il concetto di “salute organizzativa” ci si riferisce alla «capacità» di un’organizzazione
• non solo di essere efficace e produttiva, ma anche di crescere e svilupparsi promuovendo e mantenendo un adeguato grado di benessere fisico e psicologico, alimentando costruttivamente la convivenza sociale di chi vi lavora*
• superando la dicotomia individuo-organizzazione e considerando entrambi come responsabili della salute.
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*(Sipsot, 2009, p. 63),
Nel 2000 Anduins, Quick e Moe adottano quattro principi che riguardano la salute organizzativa:1.la salute è più della mera assenza di disagio (si pone su un continuum tra malattia e benessere); 2.la salute è un processo che richiede continuo sforzo e attenzione;3.la salute coinvolge parti correlate che lavorano assieme in equilibrio; 4. La salute può scaturire solo attraverso relazioni positive e di collaborazione.
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Che cosa è la salute organizzativanelle Aziende Sanitarie
• Secondo alcuni autori (Palumbo et al., 2005), il «benessere al lavoro» riguarda la condizione di promozione della salute organizzativa nelle Aziende sanitarie in tempo di crisi …
di “sentirsi bene”
• nel contesto professionale, con la possibilità di realizzare sul lavoro una soggettività attiva e responsabile
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Che cosa è la salute organizzativanelle Aziende Sanitarie
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Che cosa è la salute organizzativanelle Aziende Sanitarie
Norme Europee
• L’Agenzia europea per la sicurezza e la salute sul lavoro (EU-OSHA) e la Fondazione europea per il miglioramento delle condizioni di vita e di lavoro (Eurofound) in una pubblicazione dell’ottobre 2014 ha sottolineato che
• “Garantire la salute e il benessere dei lavoratori
nell’arco della loro vita lavorativa è un presupposto necessario per il raggiungimento dell’obiettivo della «strategia Europa del 2020».
e che «Il modo migliore per attivare interventi, a livelloaziendale, è pianificare un processo strutturato, cosa che
risulta tanto più efficace quanto più viene ricercato il «coinvolgimento attivo dei lavoratori»
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Grazie per l’attenzioneMobbing e discriminazioni Castelfranco
Veneto 18 febbraio 2016
• Salanova e Schaufeli (2009) associano al concetto di salute quello di resilienza, attraverso il modello HeRO (Healthy and Resilient Organization). Secondo la loro visione, la salute è essa stessa un valore strategico per l’organizzazione,
• la quale sistematicamente interviene per migliorare il benessere dei lavoratori e dell’organizzazione (salute finanziaria) attraverso,
• ad esempio, pratiche di job design per arricchire le mansioni e di sostegno ai rapporti sociali positivi
• l’organizzazione sana e resiliente, oltre a creare ambienti sani dal punto di vista fisico, psicologico e sociale, eroga prodotti e servizi sani.
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