IL BAROCCO E la cultura dominante nel XVII secolo in Europa, ed in Italia in particolare tra 1610 e...

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IL BAROCCO E’ la cultura dominante nel XVII secolo in Europa, ed in Italia in particolare tra 1610 e 1690 Sia nelle arti figurative (pittura, scultura e architettura). Sia nella letteratura (in particolare nella poesia).

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IL BAROCCO

E’ la cultura dominante nel XVII secolo in Europa, ed in Italia in particolare tra 1610 e 1690– Sia nelle arti figurative (pittura, scultura e

architettura). – Sia nella letteratura (in particolare nella

poesia).

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IL BAROCCO

E’ una reazione al CLASSICISMO del Rinascimento (la cultura dominante nel XVI secolo)

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Confronto BAROCCO/CLASSICISMO

Classicismo (XVI sec)– Ottimismo e fiducia

nelle prerogative dell’uomo (umanesimo)

– Funzione rasserenatrice dell’arte e della letteratura. Funzione didattica: l’arte insegna.

Barocco (XVII sec)– Modo di sentire la

realtà inquieto, angosciato, sentimento tragico della vita

– L’arte e la letteratura sono fatte per stupire, affascinare, meravigliare il pubblico.

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Confronto BAROCCO/CLASSICISMO

Classicismo (XVI sec)– Regole di armonia e

compostezza, derivate dall’arte antica

– Compostezza, grazia, misura, equilibrio ed armonia nelle forme

– Serenità– Richiamo agli esempi

del passato

Barocco (XVII sec)– Disarmonicità e

stravaganza, rifiuto delle regole classiche

– Accumulo di elementi decorativi e figure retoriche.

– Stupore– Ricerca

programmatica del nuovo e del raro

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Immagini del Rinascimento

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Il Barocco in architettura

La Chiesa, dopo la Riforma, cerca di recuperare un ruolo centrale, ed ha bisogno di un’arte ed un’architettura che colpiscano l’immaginazione popolare, coinvolgano i fedeli emotivamente e li convincano della potenza della Chiesa Cattolica.

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Il Barocco in architettura

La Basilica di S.Maria della Salute a Venezia (costruita per ringraziare la Madonna per avere salvato la città dalla peste del 1630)

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Il Barocco in architettura

Napoli, San Gennaro: altare che custodisce le reliquie del Santo.

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Il Barocco in architettura

Gian Lorenzo Bernini, estasi di Santa Teresa.

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Il Barocco in letteratura

La letteratura si pone gli stessi obiettivi:– Stupire– Stimolare la fantasia del lettore– Andare oltre l’immagine tradizionale delle

cose, scoprire verità nascoste– Gusto del nuovo e del raro– In poesia: uso estremo della metafora (figura

concettuale)

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La poesia barocca

La metafora (“concetto”) viene considerato nel periodo barocco lo strumento fondamentale della poesia, perché, mettendo in relazione due immagini in modo del tutto originale, riesce ad estendere il pensiero oltre il consueto e l’abitudinario, a rivelare prospettive nuove ed originali.

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La poesia barocca

G. B. Marino (Napoli – 1569/1625): Sostenitore della “poetica del

meraviglioso”: “E’ del poeta il fin la meraviglia”

Dotato di una grandissima tecnica retorica e di una stupefacente capacità inventiva

Molto famoso in Francia, dove arrivò nel 1615.

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Solo e pensoso i più deserti campi       vo misurando a passi tardi e lenti;

      e gli occhi porto, per fuggir, intenti       dove vestigio uman l'arena stampi.

    Altro schermo non trovo che mi scampi       dal manifesto accorger de le genti;       perché negli atti d'allegrezza spenti

      di fuor si legge com'io dentro avvampi:

      sì ch'io mi credo omai che monti e piagge e fiumi e selve sappian di che tempre       sia la mia vita, ch'è celata altrui.

      Ma pur sì aspre vie né sì selvagge       cercar non so, ch'Amor non venga sempre

      ragionando con meco, ed io con lui.

PETRARCA

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Nera sì, ma se' bella, o di Naturafra le belle d'Amor leggiadro mostro.

Fosca è l'alba appo te, perde e s'oscurapresso l'ebeno tuo l'avorio e l'ostro.

       Or quando, or dove il mondo antico o il nostrovide sì viva mai, sentì sì pura,

o luce uscir di tenebroso inchiostro,o di spento carbon nascere arsura?

Servo di chi m'è serva, ecco ch'avolto       porto di bruno laccio il core intorno,che per candida man non fia mai sciolto.

Là 've più ardi, o sol, sol per tuo scornoun sole è nato, un sol che nel bel volto

porta la notte, ed ha negli occhi il giorno.

MARINO