II Obiettivo di sviluppo del millennio

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DIRITTO ELEMENTARE ...scegli la giustizia ASSICURARE L'ISTRUZIONE ELEMENTARE A TUTTI I BAMBINI E LE BAMBINE DEL MONDO. In collaborazione con DIRITTO ELEMENTARE

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Assicurare l'istruzione elementare a tutti i bambini e le bambine del mondo.

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DIRITTO ELEMENTARE

...scegli la giustizia

...scegli la giustizia

ASSICURARE L'ISTRUZIONE ELEMENTARE A TUTTI I BAMBINI E LE BAMBINE DEL MONDO.

In collaborazione con

DIRITTO ELEMENTARE

Durante il Vertice del Millennio, indetto dalle Nazioni Unite nelsettembre del 2000, sono stati assunti da tutte le Nazioni delMondo gli 8 Obiettivi del Millennio (MDGs), finalizzati ad unosviluppo più equo e rispettoso dei diritti umani e dell’ambiente,da realizzare entro il 2015. L’Obiettivo 2 contempla il raggiungimento dell’istruzione elemen-tare universale per tutti i bambini e le bambine del mondo permet-tendo loro di imparare a leggere e scrivere, completare un ciclodi studi e di avere uguale accesso a tutti i livelli di istruzione.

L’istruzione è un investimento per il futuro della persona edella società, garantisce all’individuo il rafforzamento delleproprie potenzialità e alla società uno sviluppo sostenibile.

L’istruzione permette non solo il soddisfacimento di un diritto pri-mario, ma anche di altri diritti, quali il miglioramento della salu-te, dell’alimentazione e della produttività.

L’inserimento dell’istruzione tra gli MDGs quindi, sottolinea l’im-portanza che questo diritto ha acquisito nel tempo e la rilevan-za che ha assunto in ambito internazionale. L’istruzione, perlungo tempo, è stata considerata un ambito di competenzaesclusiva degli Stati Nazionali. L’evoluzione della società e lasempre maggiore interdipendenza che si è venuta a creare trai diversi ambiti d’interesse (economico, culturale, politico, socia-le), tuttavia, hanno sancito l’esigenza a delineare i fini ed i con-tenuti dell’istruzione e la necessità di affermare e garantire que-sto diritto come un diritto umano universale e fondamentale.Sono stati messi in luce i nessi che legano il diffondersi del-l’istruzione allo sviluppo pieno della personalità umana e, conquesta, della società in cui la persona vive.

L’ISTRUZIONE E’ UN DIRITTO lo dicono i documenti e le carte istituzionali

Dichiarazione Universale dei Diritti Umani (Art. 26)1° paragrafo - “Ogni individuo ha diritto all’istruzione.L’istruzione deve essere gratuita almeno per quanto riguarda leclassi elementari e fondamentali. L’istruzione elementare deveessere obbligatoria”.2° paragrafo - “L’istruzione deve essere indirizzata al pieno svi-luppo della personalità umana e al rafforzamento del rispettodei diritti umani e delle libertà fondamentali (…)”

Convenzione Internazionale sui diritti dell’infanzia – Art 28 (1989) 1– Gli Stati riconoscono il diritto del fanciullo all’educazione,(…) in base all’uguaglianza delle possibilità 2 – Gli stati adottano ogni adeguato provvedimento per vigila-re affinché la disciplina scolastica sia applicata in maniera com-patibile con la dignità del fanciullo in quanto essere umano(…) 3 – Gli Stati favoriscono e incoraggiano la cooperazione inter-nazionale nel settore dell’educazione

Costituzione italiana (1947)Art. 34 - “La scuola è aperta a tutti. L’istruzione inferiore, impar-tita per almeno 8 anni, è obbligatoria e gratuita.1

OBIETTIVO 2: A CHE PUNTO SIAMO VERSO IL 2015 Il 60% dei Paesi del mondo oggi non sembra in grado di poterraggiungere l’Obiettivo 2 entro il 2015, nonostante i progressimossi verso una scolarizzazione primaria universale in diverseregioni in via di sviluppo. Nel 2006 ancora 115 milioni di bam-bini non possono accedere all’istruzione primaria. Anche in Italia, sebbene sia difficile avere dati quantitativi sulfenomeno (abbandono, rallentamenti...) il 20,6% dei ragazzitra i 18/24 anni esce dalla scuola senza dilploma nè qualificaprofessionale.2Comunque sia se si prendono in esame gli sforzi fatti tra il1990 e il 2000, la riuscita è possibile.________________

1 recentemente l’obbligo è stato innalzato a 10 anni2 dati del 2007 MPI

Cosa dice l’obiettivo 2 del millennio“Assicurare l’istruzione elementare universale per tutti i bambini e le bambine del mondo” entro il 2015

L’istruzione è un diritto umano ed è fonte di garanzia per l’ac-cesso ad ogni diritto, fornendo gli strumenti per rivendicarli evederli rispettati e garantiti. Possiede un potere immenso di tra-sformazione: i bambini che ricevono un’istruzione sarannouomini e donne coscienti di sé, capaci di operare scelte consa-pevoli. È la base per una cittadinanza attiva.È solo attraverso l’istruzione che potrà diffondersi una mentali-tà improntata alla comprensione, alla pace, alla parità sessua-le e all’uguaglianza dei popoli che permetterà la diffusionedella democrazia, del progresso sociale e della sicurezza inter-nazionale.

L’istruzione deve essere gratuita e universale: universale perchégarantita a tutti i bambini e le bambine del mondo; gratuita,perché accessibile a ognuno, senza distinzioni né eccezioni.

L’istruzione è la chiavedello sviluppo perchérappresenta l’opportu-nità di migliorare il pro-prio status sociale emateriale (sviluppoumano) e di accederealla partecipazionenella vita pubblica perla formazione di unasocietà più equa edinclusiva (benessere

sociale ed economico). L’istruzione rivolta e garantita ai settoridi popolazione disagiata infatti, innesca un ciclo virtuoso per-ché, assicurando loro un migliore accesso ed una maggiorequalità della stessa istruzione, li conduce verso un nuovo equi-librio sociale. Istruire chi manca di risorse materiali è compitoparticolarmente importante, perché innesca cambiamenti socia-li più ampi. L’istruzione si basa su una qualità peculiare: il capitale umano,acquisito durante l’educazione formale, non può essere sottrat-to a nessuno, essendo un bene che permette a chi lo possiededi crescere, di comunicare e di ottenere informazioni, e svilup-pare le proprie potenzialità con più successo. L’istruzione è un obiettivo fondamentale, perché rappresenta unmodo per uscire dal vincolo della povertà; istruzione vuol direlotta contro la fame, perché una popolazione istruita possiede

le conoscenze e gli strumenti adatti a contrastare la povertà;vuol dire lotta contro le malattie, dovute spesso all’ignoranzariguardo le comuni norme igieniche; vuol dire formazione pro-fessionale, quindi, capacità di lavorare e produrre ricchezzasia su piccola che su grande scala; vuol dire modernizzazione,crescita demografica controllata, coscienza civile e politica, eprocesso di democratizzazione; vuol dire dare speranza nelfutura a chi vive nella povertà.

L’istruzione diretta ad ogni per-sona, anche senza risorse mate-riali, conduce di conseguenza,ad una società più equa in cui ilpotere economico e politico èpiù ampiamente distribuito ed incui è possibile uno svilupposostenibile. Una società che siproponga di ridurre la povertà,è in grado di prevenire la con-centrazione del benessere e delpotere che in alcune società èancora associato ad un limitatoaccesso all’istruzione da parte dei settori disagiati.Gli investimenti per lo sviluppo non hanno mai attribuito priori-tà all’istruzione: si è sempre ritenuto che la crescita economicagenerasse progressi sociali quasi automaticamente. Ma le espe-rienze negative, accumulate negli anni nei Paesi in via di svi-luppo, hanno dimostrato l’inadeguatezza di questo modello disviluppo, inteso in senso economicistico. Neppure sono emerseprove evidenti che la crescita economica possa da sola ridurrela povertà o la disuguaglianza. È quindi lo sviluppo umano anche quello idoneo a promuoverela crescita economica.

Per poter partecipare è necessario conoscere ed essere ingrado, conseguentemente, di portare il proprio contributoin termini di pensiero e di azioni. Ma chi vede negato ovilipeso il proprio diritto al sapere che possibilità avrà diessere un cittadino globale in questo nostro mondo checorre sempre più veloce, dove ci spostiamo e ci sfioriamol’un l’altro senza un vero incontro e confronto?(Mariangela Querin – Celim Milano/FOCSIV)

Perché è importante andare a scuola... TUTTIL’istruzione come lotta alla povertà

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Ricerche compiute dimostrano che anche alNord il grado di sviluppo socio economicoè un fattore discriminante: le aree più debo-li e povere sono quelle in cui il maggiornumero di studenti non mette a frutto l’espe-rienza scolastica, abbandona la scuola,non partecipa alle lezioni, ha percorsi irre-golari di frequenza, è a rischio dispersionescolastica (non dal latino “disperdere, mada “dispargere”= spargere qua e là).

Per esempio, pensando a certi quartieri resi-denziali delle grandi aree metropolitane(Scampia a Napoli, il quartiere Zen aPalermo, le aree periferiche e/o a forte pre-senza di immigrati di Milano, QuartoOggiaro, ma anche Roma e altre città mino-ri), ci si spiega la violazione del dirittoall’istruzione per tutti con il degrado cittadi-no, l’incuria, la malavita onnipresente, lamancanza di speranza per un futuro diver-so e migliore.

Bastogi – Roma Il Residence Bastogi nasce nei primi anni’80 nella periferia Nord di Roma ed è unodei quartiere più poveri della capitale: seipalazzine costruite per farne un residenceuniversitario. Il Comune l’ha succes-sivamente rilevato peralloggiarvi tempora-neamente gli “asse-gnatari”, cioè coloroche aspettano di rice-vere una casa popola-re. Questi rappresen-tano il 70% dellapopolazione; il resto ècostituito da occupantiabusivi: slavi, zingari napoletani, cammi-nanti siciliani. Il supermercato e il bar sonostati costretti a chiudere perché nessunopagava ciò che prendeva.

I numeri delle grandi organizzazioni inter-nazionali ci dicono che fra il 1999 e il2004 il numero dei bambini che non hannoavuto accesso alla scuola primaria è dimi-nuito di 21 milioni. Il loro numero è dunqueancora troppo alto, ma il vero problema èche queste cifre sottostimano l’ampiezzadel problema, perché non inseriscono nellestatistiche quei bambini che benché iscritti ascuola non hanno la possibilità di frequen-tarla. I numeri ci dicono che oltre l’80% diquesti bambini provengono da un ambienterurale, ci raccontano che hanno un terzodelle possibilità di andare a scuola quellinati in famiglie che appartengono allefasce più deboli della società, e altri anco-ra, in particolare in Africa e in Asia, nonpossono andare a scuola perché lavoranocome gli adulti (in Africa Subsaharianaoltre un quarto dei bambini in età scolaresono economicamente attivi), altri perchésono nati in Paesi in cui ci sono guerre e,come gli adulti, devono combattere.“SAN MICHELE ARCANGELO”. La didatticadell’opera: “apprendere i valori praticandoli” In Brasile, a Barbacena (280 km a ovest di Rio), laFONTOV (FondazioneTovini/FOCSIV) ha costrui-to una Città dei Ragazzi,l’Opera “San MicheleArcangelo”, nella quale dàospitalità a 450 bambini distrada dai cinque anni insu, cui offre cinque pasti algiorno e istruzione. Interes-sante e originale è il metodo didattico elaborato al“San Michele Arcangelo”.“Per esempio, facciamo preparar loro una torta, eintanto insegniamo i pesi, le misure, i calcoli mate-matici per dosare gli ingredienti secondo le propor-zioni. Poi, una domanda che è occasione per par-lare di geografia: da dove arriva la farina?Oppure: come si scrive una ricetta? Ed ecco che sifa un dettato, e via dicendo. Alla fine hanno impa-rato molte nozioni, e inoltre hanno a disposizioneuna torta da mangiare. I valori di riferimento sono quelli universali del-l’educazione, del rispetto, della legalità, della soli-darietà, della pace, dell’amicizia, della conviven-za, dell’ecologia ecc.

Per leggere le altre esperienze di scuola al sud con-sulta la guida che trovi indicata in questa locandina.

Il progetto BoomerangDa qualche anno a Bastoggi è attivo il“Progetto Boomerang”, che gestisce unapolisportiva e una serigrafia. Gli opera-tori si pongono come ponte tra l’istituzio-ne e il territorio proponendo attivitàricreative, sportive, musicali, per dareun’alternativa diversa ai giovani. Se vuoicontattare l’associazione o visitare il cen-tro, leggi la guida che trovi indicata inquesta locandina.

La casa famiglia “BORGOAMIGO” di Padre GaetanoIl Borgo Amico a Bastoggi propone un’alternativa al carcere ospitando nell’isti-tuto i ragazzi messi alla prova. DonGaetano, responsabile della casa fami-glia,e i suoi collaboratori organizzanoattività educative rivolte ai giovani, gui-dandoli contemporaneamente all’internodi percorsi di responsabilizzazione.Dall’apertura del centro sono già statiaccolti 98 ragazzi, 50 italiani e 48 stra-nieri (soprattutto albanesi, bosniaci,croati e romeni). In 78 hanno terminatoil programma studiato dai servizi socia-li e dall’équipe della comunità, di cui

fannoparte 2 operatori e una trentina ivolontari. Numerose le attività realizza-te sul territorio. Se vuoi contattare l’as-sociazione o visitare il centro, leggi laguida che trovi indicata in questa locan-dina.

L’impegno dell’ AGESCI (AssociazioneGuide e Scouts Cattolici italiani) Sempre di più sono i gruppi scoutAgesci che nascono in zone periferichedelle nostre città, in risposta a quantoindicato nel “Patto Associativo”, chevede i capi impegnati “particolarmentelà dove esistono situazioni di marginali-tà e sfruttamento, che non rispettano ladignità della persona”. L’impegno nellearee più disagiate del nostro Paese,nelle periferie e nelle nuove povertà, haradici lontane, già nel novembre 1994nei “Quaderni” Agesci (n°15 – Nuovepovertà e sfide educative) silegge:“Scegliere gli ultimi, per noi,signi-fica: porsi nella prospettiva di governa-re le risorse e lo sviluppo associativo,portando lo Scoutismo là dove ad unapressante domanda educativa non sidanno risposte”.

L’impegno dell’AGE (Associazione Italiana Genitori)L’AGE è da anni impegnata sulle temati-che dell’educazione, in particolare nellalotta all’abbandono scolastico. Tra le altre iniziative attive su questo tema:- sostiene i genitori guidandoli nell’ap-prendere i linguaggi della relazione coni figli, per rafforzare la motivazioneall’impegno ed allo studio.

- si impegna per la qualità della scuola, sec’è una buona scuola che sa relazionar-si con gli alunni come persone, questa èla vera prevenzione dell’abbandono.

L’impegno dell’UCIIM (Unione CattolicaItaliana Insegnanti Medi)Anche l’UCIIM all’interno delle sue attivi-tà affronta le tematiche del disagio gio-vanile e dell’istruzione. Nel 2003 ha pro-posto nelle scuole di alcune periferie diRoma (Torrevecchia, Nuovo Salario) ilprogetto “Mi do da fare”, in cui le classihanno partecipato a percorsi di appren-dimento cooperativo sul tema dell’educa-zione alla legalità Obiettivo generale:stimolarli alla partecipazione attiva e allagestione del bene comune.

In viaggio dal NORD al SUD tra povertà e istruzione

Prendi tutti i soldi che hai e usali nella tua terra per parlaredella povertà e delle sue cause (Nyerere - ex Presidente della Tanzania)

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Quali segnali positivi:

All’interno del laboratorio giovani “Fai una scelta di stile,scegli la giustizia”, realizzato da Volontari nel mondo –FOCSIV nell’ottobre 2007, cento giovani volontari sonopartiti per un viaggio insolito nelle periferie della città diRoma, per toccare con mano le problematiche presenti,legate soprattutto a povertà, diritto all’istruzione e disagiogiovanile e conoscere chi quotidiana-mente opera in tali contesti valorizzan-done potenzialità e risorse.

Organizza anche tu

• Genitore

• Animatore

• Caposcout

• Insegnante

• Educatore

con i tuoi ragazzi un viaggio nelle peri-ferie d’Italia per permettere loro di toc-care con mano i contesti di povertà edisagio, utilizzando la GUIDA“Periferie del mondo. Proposte di viag-gio”, realizzata da Volontari nelmondo – FOCSIV.

Ripercorrendo realmente le tappe pre-sentate in questa guida visiterai i luo-ghi delle periferie, il loro valore storicoe culturale e le associazioni che vi ope-rano, compiendo e facendo compiere ai tuoi ragazzi unpercorso di cittadinanza attiva mondiale e di solidarietà,per cambiare il mondo insieme.

La GUIDA aiuterà gli educatori a legare l’esperienza nellenostre periferie con il diritto negato all’istruzione nei Suddel mondo: sentiranno che è un problema vicino, comune eche la questione sociale è ormai MONDIALE.

Il sussidio è diviso in due parti: Nord e Sud del mondo.

Mentre la prima riporta l’esperienza vissuta dai 100 giova-ni dandoti così la possibilità di replicarlo, la seconda partededicata al Sud è un viaggio virtuale nei diversi modi difare scuola in vari Paesi in Via di Sviluppo, attraverso il rac-

conto e le fotografie di operatori evolontari presenti in loco.

Il taglio dato al sussidio è quello di unapubblicazione molto snella e semplice,composta da testi, foto, testimonianze,incontri, esperienze sia al Nord che alSud in tema di istruzione e Obiettivi disviluppo del Millennio.

Strumenti per l’educatore

Richiedi il sussidio con un’offertaminima di 12 euro [email protected] gratuitamente gli altristrumenti educativi FOCSIV: – dizionario del cittadino del mondo – le schede didattiche 5 passi

Organismi Associati a Volontari nel mondo - FOCSIV:

A.B.C.S., A.C.A.V., ACCRI, A.D.P., A.E.S. - C.C.C., Ai.Bi., AIFO, A.L.M., AMAHOROOnlus, A.M.G., ASAL, A.S.I., A.S.P.Em., A.U.C.I., AVAZ, AVSI Fondazione, CEFA,CELIM BERGAMO, Ce.L.I.M. Milano, Centro Mondialità Sviluppo Reciproco, C.I.S.V.,C.L.M.C., C.O.E., CO.M.I., CO.MI.VI.S, COMUNITA’ IN DIALOGO, Cooperazionee Sviluppo, CO.P.E., C.P.S., C.V.C.S., C.V.M., EsseGiElle, FON.SIPEC, FON.TOV.,GVS, I.B.O. Italia, IPSIA, LABOR MUNDI, Medici con l'Africa C.U.A.M.M., L.V.I.A.,ProgettoMondo MLAL, M.L.F.M., M.M.I., MO.C.I., M.S.P., O.S.V.I.C., O.V.C.I. LaNostra Famiglia, OVERSEAS, PdF, PRO.DO.C.S., PRO.MOND., R.T.M., SCAIP,Senzaconfini Onlus, SOLIDAUNIA – La Daunia nel mondo, S.V.I., U.C.S.E.I.,U.M.M.I., U.V.I.S.P. – Assisi, V.I.D.E.S., V.I.S.B.A., V.I.S.P.E.

Via San Francesco di Sales, 18 - 00165 ROMA - tel. 06 6877796 - 867 - fax 06 6872373 - [email protected] Acu

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Volontari nel mondo - FOCSIV, 35 anni per una storia di pace

Cooperazione, volontariato, giustizia...l’impegno che da 35 anni caratterizza la FOCSIV nelle sue attività di cooperazione allo sviluppo, lobbying e advocacy, educazione allo sviluppo, volontariato e formazione.

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fai una scelta di stile ...scegli la giustizia

Realizzato con il contributo del Ministero degli AffariEsteri, Direzione Generale per la Cooperazione alloSviluppo, nell'ambito del progetto"Campagna NazionaleTarget 2015: assicurare l’istruzione elementare a tutti ibambini e le bambine del mondo". I punti di vista espostiin questo sussidio non rappresentano quelli ufficialidell’ente finanziatore.

Ringraziamo Annalisa Silvi che ha “scelto la giustizia” con il servizio civile volontario nelleCampagne FOCSIV