Due antiche capitali del II millennio a.C. in Turchia sud ... · Professore di Archeologia e storia...

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L’Associazione Archeologica Ticinese (AAT), fondata nel 1986, ha lo scopo di riunire tutti gli interessati e simpatizzanti di questa affascinante disciplina. Per incrementare l’interesse, l’AAT organizza quindi conferenze, corsi di approfondimento, visite a mostre, musei e siti archeologici in Svizzera e all’estero; interviene nella scuola ticinese con un programma didattico sussidiario, assegna borse di studio per ricerche archeologiche sul Ticino, pubblica un bollettino annuale e opere di divulgazione scientifica. L’adesione è aperta a tutti. La quota sociale è di Fr. 50.– (studenti Fr. 25.–) Ulteriori informazioni ed iscrizioni presso il segretariato: Associazione Archeologica Ticinese Casella postale 4614 6904 Lugano tel. 091 976 09 26 fax 091 976 09 27 [email protected] www.archeologica.ch Due antiche capitali del II millennio a.C. in Turchia sud-orientale Giovedì 25 febbraio 2010 Ore 20.30 Lugano, Palazzo dei congressi Sala B N. Marchetti – L. Nigro (edd.), Scavi a Gerico, 1997. Re- lazione preliminare sulla prima campagna di scavi e prospezio- ni archeologiche a Tell es-Sultan, Palestina (Quaderni di Ge- rico 1), Università di Roma «La Sapienza»-Palestinian Department of Antiquities, Roma 1998. N. Marchetti – L. Nigro (edd.), Excavations at Jericho, 1998. Preliminary Report on the Second Season of Archaeo- logical Excavations and Surveys at Tell es-Sultan, Palestine (Quaderni di Gerico 2), Università di Roma «La Sapien- za»-Palestinian Department of Antiquities, Rome 2000. N. Marchetti, La coroplastica eblaita e siriana nel Bronzo Medio. Campagne 1964-1980 (Materiali e Studi Archeologici di EblaV), Università di Roma «La Sapienza», Roma 2001. M.T. Guaitoli – N. Marchetti – D. Scagliarini (edd.), Sco- prire. Scavi del Dipartimento di Archeologia. Catalogo della mo- stra, Bologna, S. Giovanni in Monte, 18 maggio – 18 giugno 2004 (Studi e scavi NS 3),Ante Quem, Bologna 2004. N. Marchetti, La statuaria regale nella Mesopotamia protodi- nastica (Memorie IX/XXI/I), Accademia Nazionale dei Lincei, Roma 2006 (con un’Appendice di G. Marchesi). N. Marchetti – I. Thuesen (edd.), ARCHAIA. Case Stu- dies on Research Planning, Characterisation, Conservation and Management of Archaeological Sites (British Archaeological Reports – S1877),Archaeopress, Oxford 2008. N. Marchetti, “Scavi e ricerche 2003-2006 a Tilmen Höyük in Turchia sud-orientale”, in La Parola del Passato 63, 2008, pp. 124-138. N. Marchetti, “A Preliminary Report on the 2005 and 2006 Excavations at Tilmen Höyük”, in J. M. Córdoba, M. Molist, M. C. Pérez, I. Rubio, S. Martínez (edd.), Pro- ceedings of the 5th International Congress on the Archaeology of the Ancient Near East, Madrid, April 3-8 2006, UAM, Madrid 2008, vol. II, pp. 465-479. N. Marchetti, “Divination at Ebla during the Old Syrian Period: The Archaeological Evidence”, in J. D. Schloen (ed.), Exploring the Longue Durée. Essays in Honor of Lawren- ce E. Stager, Eisenbrauns, Winona Lake 2009, pp. 279-295. Pubblicazioni Conferenza di Nicolò Marchetti Professore di Archeologia e storia dell’arte del Vicino Oriente antico presso l’Alma Mater Studiorum - Università di Bologna con il sostegno di

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L’Associazione Archeologica Ticinese (AAT), fondata nel 1986, ha lo scopo di riunire tutti gli interessati e simpatizzanti di questa affascinante disciplina.Per incrementare l’interesse, l’AAT organizza quindi conferenze, corsi di approfondimento, visite a mostre, musei e siti archeologici in Svizzera e all’estero; interviene nella scuola ticinese con un programma didattico sussidiario, assegna borse di studio per ricerche archeologiche sul Ticino, pubblica un bollettino annuale e opere di divulgazione scientifica.

L’adesione è aperta a tutti.La quota sociale è di Fr. 50.– (studenti Fr. 25.–)

Ulteriori informazioni ed iscrizionipresso il segretariato:

Associazione Archeologica TicineseCasella postale 46146904 Luganotel. 091 976 09 26 fax 091 976 09 [email protected]

Due antiche capitali del II millennio a.C. in Turchia sud-orientale

Giovedì 25 febbraio 2010Ore 20.30

Lugano, Palazzo dei congressiSala B

N. Marchetti – L. Nigro (edd.), Scavi a Gerico, 1997. Re-lazione preliminare sulla prima campagna di scavi e prospezio-ni archeologiche a Tell es-Sultan, Palestina (Quaderni di Ge-rico 1), Università di Roma «La Sapienza»-Palestinian Department of Antiquities, Roma 1998.

N. Marchetti – L. Nigro (edd.), Excavations at Jericho, 1998. Preliminary Report on the Second Season of Archaeo-logical Excavations and Surveys at Tell es-Sultan, Palestine (Quaderni di Gerico 2), Università di Roma «La Sapien-za»-Palestinian Department of Antiquities, Rome 2000.

N. Marchetti, La coroplastica eblaita e siriana nel Bronzo Medio. Campagne 1964-1980 (Materiali e Studi Archeologici di Ebla V), Università di Roma «La Sapienza», Roma 2001.

M. T. Guaitoli – N. Marchetti – D. Scagliarini (edd.), Sco-prire. Scavi del Dipartimento di Archeologia. Catalogo della mo-stra, Bologna, S. Giovanni in Monte, 18 maggio – 18 giugno 2004 (Studi e scavi NS 3), Ante Quem, Bologna 2004.

N. Marchetti, La statuaria regale nella Mesopotamia protodi-nastica (Memorie IX/XXI/I), Accademia Nazionale dei Lincei, Roma 2006 (con un’Appendice di G. Marchesi).

N. Marchetti – I. Thuesen (edd.), ARCHAIA. Case Stu-dies on Research Planning, Characterisation, Conservation and Management of Archaeological Sites (British Archaeological Reports – S1877), Archaeopress, Oxford 2008.

N. Marchetti, “Scavi e ricerche 2003-2006 a Tilmen Höyük in Turchia sud-orientale”, in La Parola del Passato 63, 2008, pp. 124-138.

N. Marchetti, “A Preliminary Report on the 2005 and 2006 Excavations at Tilmen Höyük”, in J. M. Córdoba, M. Molist, M. C. Pérez, I. Rubio, S. Martínez (edd.), Pro-ceedings of the 5th International Congress on the Archaeology of the Ancient Near East, Madrid, April 3-8 2006, UAM, Madrid 2008, vol. II, pp. 465-479.

N. Marchetti, “Divination at Ebla during the Old Syrian Period: The Archaeological Evidence”, in J. D. Schloen (ed.), Exploring the Longue Durée. Essays in Honor of Lawren-ce E. Stager, Eisenbrauns, Winona Lake 2009, pp. 279-295.

Pubblicazioni

Conferenza di Nicolò MarchettiProfessore di Archeologia e storia dell’arte del Vicino Oriente antico presso l’Alma Mater Studiorum - Università di Bologna

con il sostegno di

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L’Associazione Archeologica Ticinese ha il piaceredi invitarla alla conferenza di Nicolò Marchetti

Due antiche capitali del II millennio a.C. in Turchia sud-orientale. Gli scavi italo-turchi nella valle di Islahiye (Gaziantep)

Tilmen Höyük, in Turchia, rappresenta uno dei siti princi-pali sia per ricostruire i contatti tra Anatolia e Siria, sia per indagare un’antica capitale del II millennio a.C., contem-poranea degli splendori di Ebla e Ugarit. Sul sito ha ripreso a lavorare, tra il 2003 e il 2008, una missione archeologi-ca congiunta italo-turca diretta da Nicolò Marchetti del-l’Università di Bologna in collaborazione con l’Università di Istanbul e il Museo di Gaziantep e in partenariato con l’Università di Genova e il gruppo Mapei, con finanzia-menti del Ministero dell’Istruzione, Università e Ricerca e del Ministero degli Affari Esteri.La città è stata la capitale di un regno importante tra il 1800 e il 1600 a.C., fino a quando i re paleohittiti la distrusse-ro completamente. Gli spettacolari monumenti portati alla luce a Tilmen sono stati datati a varie fasi del Bronzo Me-dio e sono tutti costruiti con grossi blocchi basaltici, una

pietra particolarmente abbondante nella regione, con alzati in mattoni crudi. Il sito comprende un’acropoli e una cit-tà bassa fortificata con un sistema di casematte nel quale si apre una porta monumentale con due leoni scolpiti ai lati dell’entrata. Tra le scoperte di maggior rilievo il palazzo rea-le, il tempio del dio della tempesta, edifici conservati per oltre sei metri di alzato e gigantesche fortezze dalle quali vengono splendide impronte di sigillo tra le quali una men-ziona un avo del grande Hammurabi re di Babilonia, un ri-trovamento che ha aperto nuove prospettive storiche per la regione. L’inaugurazione nel 2007 di un parco archeologico e ambientale ha segnato una tappa essenziale nel processo di conservazione e presentazione al pubblico del sito.Nell’autunno del 2009 uno scavo d’emergenza è stato compiuto nel vicino sito di Taşlı Geçit Höyük, minacciato da un lago artificiale. Dopo una sola campagna i risultati

Docente di Archeologia e storia dell’arte del Vicino Oriente antico presso il Dipartimento di Archeologia dell’Alma Mater Studiorum - Università di Bologna. Dottore di ricerca con una tesi sulla coroplastica paleo-siriana di Ebla discussa all’Università Sapienza di Roma, codirettore degli scavi congiunti italo-palestinesi di Ge-rico dal 1997 al 2000, direttore degli scavi congiunti ita-lo-turchi a Tilmen Höyük dal 2003 al 2008 e dal 2009 di quelli di salvataggio nel vicino sito di Taşlı Geçit Höyük, membro del Board direttivo della International Associa-tion for Assyriology, coorganizzatore del 6th Internatio-nal Congress for the Archaeology of the Ancient Near East, coordinatore europeo del progetto ARCHAIA sui parchi archeologici, autore e curatore di sette monogra-fie e oltre cinquanta articoli scientifici.

Note biografiche

sono già del più grande interesse: la città era stata occu-pata tra 2000 e 1800 a.C. venendo abbandonata in segui-to alla monumentalizzazione della vicina Tilmen Höyük, che evidentemente non permetteva di disperdere trop-pe risorse nel territorio. Dopo la distruzione di Tilmen, Taşlı Geçit Höyük aveva preso il posto di capitale della regione, venendo costruite intorno ad essa mura e for-tezze possenti, una residenza e dei magazzini pubblici, fino a che verso il 1450 a.C. un terremoto rase al suolo la città, che non si riprese più completamente. A causa di tale evento, i ritrovamenti di ceramica e oggetti sono stati straordinariamente abbondanti, tra cui sigilli, bronzi e due splendidi idoli. Grazie alla sponsorizzazione del grup-po Maccaferri, innovative tecniche di contenimento del-l’erosione provocata dal lago sono state messe in opera, il primo tentativo del genere su siti archeologici minacciati.