CAPITALI, TITOLI E BORSA

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IL GIORNALE DELL’INFORMATION & COMMUNICATION TECHNOLOGY DAL 19 GIUGNO AL 2 LUGLIO PAG.23 CAPITALI, TITOLI E BORSA Finanza ECONOMIA NEWS Microchip, boom di vendite nel 2006 Il mercato globale dei semiconduttori crescerà del 9,8% nel 2006, per un giro dʼaffari di 249,6 miliardi di dol- lari. Questo il nuovo outlook della Sia (Semiconductor industry association), che rivede al rialzo stime prece- denti, che fissavano lʼincremento del settore al 7,9%. A trainare il boom dei microchip saranno le vendite di cellulari multimediali (+20%), lettori Mp3 (+52%), tivù digitale (+52%) e pc (+10%-12%). La Sia prevede vendite per un miliardo di nuovi smartphones nel 2006. La pensa allo stesso modo il World semiconductor trade statistics, che prevede una crescita del 10,1% del giro dʼaffari dei micorochip nel 2006 a 250,5 miliardi di dollari. Maggiori beneficiari del boom dei micro- chip saranno Texas Instruments e Intel, che tuttavia mostra minor ottimismo essendo specializzata nella produzione di chip per pc (il comparto che in termini percentuali crescerà di meno). Storage, continua la crescita a due cifre Secondo stime di Idc, il mercato globale dei software di storage ha raggiunto un giro dʼaffari complessivo di 2,4 miliardi di dollari nel primo trimestre del 2006, un incremento del 10,2% rispetto allo stesso periodo del 2005. Si tratta del decimo trimestre consecutivo di crescita a due cifre per il comparto storage, domi- nato dal colosso Emc, che detiene una quota globale del 25,4% della torta, seguita da Symantec (20,1%), Ibm (12,6%), Network Appliances (7,6%), Computer Associates (5,5%) e Hp (5,4%). Ibm, Ca e Net App hanno benficiato del trend, registrando un incremento superiore al 30% dei ricavi annui. A trainare gli inve- stimenti aziendali in soluzioni storage sono soprattutto esigenze di data protection e business continuity for- temente sentite dalle aziende. Il paniere dei software presi in considerazione da Idc comprende soluzioni di data protection e recovery, gestione gerarchica degli archivi (comprese le mail aziendali), storage replica- tion e management, storage device management and infrastructure, file system. Ibm e Motorola fanno rotta sull’India LʼIndia entra nel mirino di Ibm e Motorola, altri due big dellʼIct che hanno deciso di investire nel paese asiatico. Consistente lʼimpegno di Big Blue, che porta a 6 miliardi di dollari il budget destinato al mercato indiano dellʼIt, per lo sviluppo di impianti software e nuovi laboratori di ricerca. Ibm triplica così i suoi inve- stimenti in India, dove occupa già 43.000 dipendenti in 14 città, di cui 10.000 nel centro di ricerca di Bangalore (nel 2002 erano poco meno di 5.000). Motorola, sulle tracce di Nokia, ha destinato 100 milioni di dollari allo sviluppo di un impianto di produzione di cellulari e alla costruzione di stazioni base nella regione della città di Chennai. Ericsson e Nortel Networks, un altro tandem di fornitori di soluzioni di networking, hanno già scom- messo sul colosso asiatico, aprendo stabilimenti e uffici commerciali nella terza economia del continente, che gode di un vantaggio competitivo nei confronti della Cina grazie al retaggio della lingua inglese. Vodafone investe 1,2 miliardi in Telsim Vodafone ha concluso lʼacquisizione del 100% di Telsim, il secondo operatore di telefonia mobile turco alle spalle di Turkcell. Il take over era stato annunciato lʼanno scorso. Lʼoperatore britannico ha fatto sapere che investirà 1,2 miliardi di dollari in due anni per la costruzione di nuove reti di telecomunicazioni in Turchia, un mercato che registra elevati tassi di cre- scita nel segmento della telefonia mobile. La mossa di Vodafone rispecchia la volontà aziendale di puntare su nuovi mercati ad alto tasso di crescita, per compensare la recente ritirata dal Giappone, da sempre il tallone dʼAchille di Vodafone. Il mercato turco, penalizzato dalle continue svalutazioni della lira nei confronti di euro e dollaro, rappresenta unʼopportunità per investi- tori esteri. Vodafone ha chiuso lʼesercizio fiscale 2005- 2006 con perdite nette per 21,92 miliardi di sterline, rispetto allʼutile di 6,4 miliardi di sterline del 2004 - 2005. Sul risultato negativo pesano svalutazioni per 23,5 miliardi di sterline, legate soprattutto alla mega- acquisiszione di Mannesman. Ericsson cede a Saab il business della difesa Nel quadro di focalizzazione sul core business delle telecomunicazioni, Ericsson ha deciso di uscire dal business della difesa, cedendo alla connazionale Saab il 100% di Ericsson Microwave Systems, la divisione del gruppo che produce sistemi radar, apparecchiature di comando e controllo aeronautico, sensori di sorveglianza. Lʼoperazione, che sarà conclusa a settembre 2006, ha un valore complessivo di 3,8 miliardi di corone svedesi (521,5 milioni di dollari) e comprende inoltre la vendita del 40% detenuto da Ericsson nella joint venture Saab Ericsson Space. Sono circa 1.250 i dipendenti che in seguito alla transazione passeranno sotto il controllo di Saab. Nel 2005 il business della difesa di Ericsson ha gene- rato ricavi per 272 milioni di dollari, pari al 2% del fatturato complessivo di Saab, big del settore della difesa aeronautica, spaziale e della sicurezza civile. Nel quadro dellʼaccordo, Ericsson manterrà al suo interno il business public security and safety. Videogiochi, sfida d’autunno Estate di straordinari per l’industria dei videogiochi, che si prepara ad un autunno ricco di novità e tecnologia. Il vantaggio accumulato da Microsoft con il lancio della Xbox 360 lo scorso anno sarà colmato con l’arrivo della nuova consola Wii di Nintento e con l’ultima nata in casa Sony, l’attesissima Playstation 3. L’evento per le due case non è da poco, se si considera che il giro d’affari del comparto dei videogiochi è di circa 30 miliardi di dollari all’anno e che la Sony, fino all’anno scorso aveva con la Playstation 2 il 64% del mercato, contro il 13% di Nintendo e il 16% di Microsoft. Certamente la sfida si fa sempre più appassionante, sia per gli amanti dei videogame, sia per gli analisti che guardano con interesse all’ondata di profitti che le console generano. Le difficoltà maggiori potrebbero ar- rivare dalla leader del mercato, la Sony, che proprio dalla Playstation registra ben oltre la metà degli utili di tutto il gruppo. L’azienda giapponese potreb- be scontare il ritardo di 12 mesi rispetto alla rivale di Seattle, che conta di ven- dere oltre 10 milioni di console prima del debutto dell’ultima PS, previsto il 17 di novembre. Secondo gli analisti sono da monitorare anche le scelte strategiche e di posizionamento, poiché Sony si presenterà ai consumatori con un prodotto dal costo sensibilmente superiore rispetto a quello dei rivali. Ci vorranno 499 dollari per acquistare una PS3 con 20 gigabyte di hardisk, 599 dollari per una da 40 gigabyte, contro i 399 della piattaforma di Microsoft, che potrebbe anche scendere di prezzo nei prossimi mesi proprio per mettere ulteriore pressione sui nuovi arrivati, e i 250 dollari della Wii di Nintendo. Certo, Sony potrà presentare numerose novità tecnologiche, come il nuovo po- tentissimo chip, 35 volte più veloce del precedente, che abbinato ad un lettore DVD blu-ray, promettono immagini e simulazioni mozzafiato; ma anche gli altri player non sono rimasti alla finestra. Microsoft sta continuando ad investire per potenziare la commu- nity on line, che già annovera oltre 3 milioni di giocatori su internet, grazie all’offerta di 40 giochi. Nintendo, invece, per l’erede del Game Cube, prevede dal lancio nel quarto trimestre e per il successivo anno fiscale vendite per 6 milioni di unità, grazie alle nuove applicazioni come l’internet browser, il microfono per facilitare l’interazione tra i giocatori on line, e soprattutto l’ul- timissimo joystich manovrabile in mo- vimento e nell’aria per riprodurre sullo schermo le mosse dei propri campioni, di tennis, baseball, o per sparare ai (po- tenziali e virtuali) nemici del gioco. Bisogna poi considerare il parco giochi. Nintendo gode da tempo di pro- dotti sviluppati ad hoc e in esclusiva, come il leggendario Super Mario Bros, suffcienti per attirare i consumatori. L’azienda di Bill Gates, seppur con maggiori costi, si è mossa per tempo e attualmente riesce ad offrire ai propri clienti 18 titoli, tra cui l’ultima versio- ne del gioco di guerra Halo, già grande successo in termini di vendite. Sony, invece, potrebbe soffrire anche su questo fronte. Il Ceo di Sony Computer Entertainment, Kazuo Hirai, ha dichia- rato che con il lancio saranno pronti 15 giochi, ma alcuni produttori come Thq hanno già messo le mani avanti avver- tendo di non essere pronti in tempo con lo sviluppo di “The Sopranos”, gioco tratto dalla celebre serie televisiva Il giro d’affari del comparto cresce ancora tanto da toccare i 30 miliardi di dollari La Playstation in testa con una quota del 64%, le rivali molto lontane americana sulla famiglia appartenente alla malavita. All’origine dei problemi ci sarebbero costi superiori alla media (si parla di oltre 25 milioni di dollari) per ogni prodotto per la PS3, viste le complessità tecnologiche della conso- le. Rendere “reale” la luce negli occhi, o il movemento dei capelli col vento, di un protagonista in un videogame non è semplice e, gli sviluppatori dei software, ancora, non sono riusciti, in alcuni casi, a confrontarsi con le reali potenzialità di memoria e velocità del- l’ultimo gioiello di casa Sony. Tutti questi dubbi non sono sfuggiti al mercato. Il titolo Sony da inizio anno è pressoché invariato, con un rialzo di circa tre punti percentuali, nonostante i miglioramenti nelle vendite nella divisione di elettronica di consumo, e in particolare dei televisori Lcd. Ha fatto comunque peggio Microsoft, con un -13%, a causa dei maggiori costi di marketing per l’Xbox, l’aver posticipa- to la distribuzione in India dove la pira- teria è addirittura al 74% del totale dei software installati (media mondiale al 34%), ma soprattutto per il ritardo nel lancio del nuovo sistema operativo, che non arriverà prima dell’anno prossimo. La vera rivelazione per gli analisti è sta- ta, al contrario, la Nintendo, che è salita in Borsa di quasi il 30%, in parte perché era stata molto sottovalutata lo scorso anno, e in parte perché si cominciano a vedere gli effetti della ristrutturazione, oltre al successo della console portatile DS, che in 18 mesi ha già raggiunto 8,4 milioni di clienti. Proprio quest’ultimo prodotto ha superato ogni previsione, grazie al successo di giochi come i quiz o i test per “allenare” il cervello (così vengono chiamati), e di conseguenza ne sarà incrementata la produzione dopo l’estate, per l’ultima evoluzione, da 1,6 a 2,2 milioni di unità al mese. Nonostante i miglioramenti nelle vendite la società giapponese mette le mani avanti sui risultati finanziari per l’anno fiscale iniziato il primo di aprile, poichè l’impatto del rafforzamento del- lo yen sul dollaro non sarà indolore. Gli utili vengono stimati in calo del 34% a circa 65 miliardi di yen, a fronte di un fatturato in aumento del 18% a 600 mi- liardi di yen. La casa d’affari giappone- se Mizuho ha ribadito il giudizio “buy” comprare sul titolo per le prospettive di crescita del risultato operativo e per la leadeship che tradizionalmente la società ha saputo mantenere nel settore (la prima Game-Boy risale al 1989). Complessivamente i giudizi degli ope- ratori di mercato sulle tre società sono contrastanti: su Sony su 20 giudizi otto indicano un consiglio di acquisto, 11 di tenere l’azione in portafoglio e uno di vendere. Per Nintendo, su un totale di 14, otto consigliano di comprare, cinque di tenere e anche qui uno di vendere. Infine, tante attese intorno a Microsoft, che fino ad ora ha deluso gli investitori: su 33 raccomandazioni, 22 invitano all’acquisto, nove restano neutrali e due preferiscono uscire dal capitale. Silvia Boschi Nintendo, Sony e Microsoft al lavoro sulle novità in arrivo dopo l’estate La guerra dei prezzi La console più cara sarà la PS3 che nella versione da 40 Gb costerà 599 dollari Promossi in Borsa La vera rivelazione per gli analisti è stata Nintendo con un balzo in avanti di quasi il 30% La cura Dal Pino fa bene a Wind Positivi i risultati di Wind nel primo trimestre della gestione di Paolo Dal Pino. Nei primi tre mesi del 2006 l’operatore ha registrato ricavi totali per 1.154 milioni di euro, in crescita del 2,3% rispetto allo stesso periodo del 2005, a fronte di un utile netto di 14 milioni di euro, in rapporto alle perdite per 0,5 milioni di euro dell’anno precedente. I ricavi da servizi di telecomunicazioni sono aumentati del 6%, quelli derivanti da servizi mobili hanno messo a segno un incremento del 13%. In calo a 398 milioni di euro i ricavi da telefonia fissa (-5%). L’Ebi- tda si è attestato a 384 milioni di euro (+17,1%). L’indebita- mento finanziario ammonta a 7.504 milioni di euro, in diminuzione di 179 milioni di euro. Il numero di clienti di telefonia mobile è di 14,04 milioni (+16,3%), per una quota di mercato del 19%. La strategia commerciale di Wind punta sul patrimonio clienti della community mobile e online (derivante da Libero, in particolare dalla sezione video). La base clienti dei servizi multime- diali i-mode è di 687.000 unità. Sul fronte del fisso, la base clienti di Infostrada è stabile a quota 2,3 milioni, in crescita quelli con accesso diretto (unbundling) che raggiungono 673.000 unità (+49%). Il numero di clienti Adsl è aumentato del 54% a 658.000 unità. Apple nei guai per i brevetti Apple Computer ha deposi- tato la seconda azione legale nei confronti di Creative Technologies, il produttore di lettori musicali che un mese fa aveva aperto le ostilità citando in giudizio la casa di Cupertino, accusandola di violazione della legge sulla protezione dei brevetti. Apple imputa a Creative Technologies l’utilizzo illegale di alcune soluzioni tecnologiche brevettate dalla casa di Cupertino (la visualiz- zazione di dati al computer, l’editing di dati mobili su pc e l’utilizzo improprio di icone per computer). Ma più grave appare l’accusa di Creative Technologies nei confronti di Apple. L’azienda con sede a Singapore, secondo produttore mondiale di lettori multimediali seppur ben distanziato da Apple, accusa la casa di Steve Jobs di aver infranto le norme di protezione dei brevetti tecnologici con l’uso indebito del sistema proprietario Zen, incorporandolo illegalmente nell’iPod. L’agenzia di bre- vetti Usa ha riconosciuto nel 2001 ad alcuni ingegneri cali- forniani di Creative la pater- nità di Zen. Si tratta della componente tecnologica che consente di riprodurre i brani sui lettori. Creative spera di ottenere un ordine che proibisca a Apple di vendere, distribuire o importare i suoi prodotti negli Usa, limitando così lo strapotere dell’iPod sul fronte del multiplayer.

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IL GIORNALE DELL’INFORMATION & COMMUNICATION TECHNOLOGYDAL 19 GIUGNO AL 2 LUGLIOPAG.23

C A P I T A L I , T I T O L I E B O R S AFinanza

ECONOMIA NEWSMicrochip, boom di vendite nel 2006Il mercato globale dei semiconduttori crescerà del 9,8% nel 2006, per un giro dʼaffari di 249,6 miliardi di dol-lari. Questo il nuovo outlook della Sia (Semiconductor industry association), che rivede al rialzo stime prece-denti, che fissavano lʼincremento del settore al 7,9%. A trainare il boom dei microchip saranno le vendite di cellulari multimediali (+20%), lettori Mp3 (+52%), tivù digitale (+52%) e pc (+10%-12%). La Sia prevede vendite per un miliardo di nuovi smartphones nel 2006. La pensa allo stesso modo il World semiconductor trade statistics, che prevede una crescita del 10,1% del giro dʼaffari dei micorochip nel 2006 a 250,5 miliardi di dollari. Maggiori beneficiari del boom dei micro-chip saranno Texas Instruments e Intel, che tuttavia mostra minor ottimismo essendo specializzata nella produzione di chip per pc (il comparto che in termini percentuali crescerà di meno).

Storage, continua la crescita a due cifreSecondo stime di Idc, il mercato globale dei software di storage ha raggiunto un giro dʼaffari complessivo di 2,4 miliardi di dollari nel primo trimestre del 2006, un incremento del 10,2% rispetto allo stesso periodo del 2005. Si tratta del decimo trimestre consecutivo di crescita a due cifre per il comparto storage, domi-nato dal colosso Emc, che detiene una quota globale del 25,4% della torta, seguita da Symantec (20,1%), Ibm (12,6%), Network Appliances (7,6%), Computer Associates (5,5%) e Hp (5,4%). Ibm, Ca e Net App hanno benficiato del trend, registrando un incremento superiore al 30% dei ricavi annui. A trainare gli inve-stimenti aziendali in soluzioni storage sono soprattutto esigenze di data protection e business continuity for-temente sentite dalle aziende. Il paniere dei software presi in considerazione da Idc comprende soluzioni di data protection e recovery, gestione gerarchica degli archivi (comprese le mail aziendali), storage replica-tion e management, storage device management and infrastructure, file system.

Ibm e Motorola fanno rotta sull’India L̓ India entra nel mirino di Ibm e Motorola, altri due big dellʼIct che hanno deciso di investire nel paese asiatico. Consistente lʼimpegno di Big Blue, che porta a 6 miliardi di dollari il budget destinato al mercato indiano dellʼIt, per lo sviluppo di impianti software e nuovi laboratori di ricerca. Ibm triplica così i suoi inve-stimenti in India, dove occupa già 43.000 dipendenti in 14 città, di cui 10.000 nel centro di ricerca di Bangalore (nel 2002 erano poco meno di 5.000). Motorola, sulle tracce di Nokia, ha destinato 100 milioni di dollari allo sviluppo di un impianto di produzione di cellulari e alla costruzione di stazioni base nella regione della città di Chennai. Ericsson e Nortel Networks, un altro tandem di fornitori di soluzioni di networking, hanno già scom-messo sul colosso asiatico, aprendo stabilimenti e uffici commerciali nella terza economia del continente, che gode di un vantaggio competitivo nei confronti della Cina grazie al retaggio della lingua inglese.

Vodafone investe 1,2 miliardi in TelsimVodafone ha concluso lʼacquisizione del 100% di Telsim, il secondo operatore di telefonia mobile turco alle spalle di Turkcell. Il take over era stato annunciato lʼanno scorso. L̓ operatore britannico ha fatto sapere che investirà 1,2 miliardi di dollari in due anni per la costruzione di nuove reti di telecomunicazioni in Turchia, un mercato che registra elevati tassi di cre-scita nel segmento della telefonia mobile. La mossa di Vodafone rispecchia la volontà aziendale di puntare su nuovi mercati ad alto tasso di crescita, per compensare la recente ritirata dal Giappone, da sempre il tallone dʼAchille di Vodafone. Il mercato turco, penalizzato dalle continue svalutazioni della lira nei confronti di euro e dollaro, rappresenta unʼopportunità per investi-tori esteri. Vodafone ha chiuso lʼesercizio fiscale 2005-2006 con perdite nette per 21,92 miliardi di sterline, rispetto allʼutile di 6,4 miliardi di sterline del 2004 - 2005. Sul risultato negativo pesano svalutazioni per 23,5 miliardi di sterline, legate soprattutto alla mega-acquisiszione di Mannesman.

Ericsson cede a Saab il business della difesaNel quadro di focalizzazione sul core business delle telecomunicazioni, Ericsson ha deciso di uscire dal business della difesa, cedendo alla connazionale Saab il 100% di Ericsson Microwave Systems, la divisione del gruppo che produce sistemi radar, apparecchiature di comando e controllo aeronautico, sensori di sorveglianza. L̓ operazione, che sarà conclusa a settembre 2006, ha un valore complessivo di 3,8 miliardi di corone svedesi (521,5 milioni di dollari) e comprende inoltre la vendita del 40% detenuto da Ericsson nella joint venture Saab Ericsson Space. Sono circa 1.250 i dipendenti che in seguito alla transazione passeranno sotto il controllo di Saab. Nel 2005 il business della difesa di Ericsson ha gene-rato ricavi per 272 milioni di dollari, pari al 2% del fatturato complessivo di Saab, big del settore della difesa aeronautica, spaziale e della sicurezza civile. Nel quadro dellʼaccordo, Ericsson manterrà al suo interno il business public security and safety.

Videogiochi, sfida d’autunno

Estate di straordinari per l’industria dei videogiochi, che si prepara ad un autunno ricco di novità e tecnologia. Il vantaggio accumulato da Microsoft con il lancio della Xbox 360 lo scorso anno sarà colmato con l’arrivo della nuova consola Wii di Nintento e con l’ultima nata in casa Sony, l’attesissima Playstation 3.

L’evento per le due case non è da poco, se si considera che il giro d’affari del comparto dei videogiochi è di circa 30 miliardi di dollari all’anno e che la Sony, fino all’anno scorso aveva con la Playstation 2 il 64% del mercato, contro il 13% di Nintendo e il 16% di Microsoft. Certamente la sfida si fa sempre più appassionante, sia per gli amanti dei videogame, sia per gli analisti che guardano con interesse all’ondata di profitti che le console generano.

Le difficoltà maggiori potrebbero ar-rivare dalla leader del mercato, la Sony, che proprio dalla Playstation registra ben oltre la metà degli utili di tutto il gruppo. L’azienda giapponese potreb-be scontare il ritardo di 12 mesi rispetto alla rivale di Seattle, che conta di ven-dere oltre 10 milioni di console prima del debutto dell’ultima PS, previsto il 17 di novembre. Secondo gli analisti sono da monitorare anche le scelte strategiche e di posizionamento, poiché Sony si presenterà ai consumatori con un prodotto dal costo sensibilmente superiore rispetto a quello dei rivali. Ci vorranno 499 dollari per acquistare una PS3 con 20 gigabyte di hardisk, 599 dollari per una da 40 gigabyte, contro

i 399 della piattaforma di Microsoft, che potrebbe anche scendere di prezzo nei prossimi mesi proprio per mettere ulteriore pressione sui nuovi arrivati, e i 250 dollari della Wii di Nintendo. Certo, Sony potrà presentare numerose novità tecnologiche, come il nuovo po-tentissimo chip, 35 volte più veloce del precedente, che abbinato ad un lettore DVD blu-ray, promettono immagini e simulazioni mozzafiato; ma anche gli altri player non sono rimasti alla finestra. Microsoft sta continuando ad investire per potenziare la commu-nity on line, che già annovera oltre 3 milioni di giocatori su internet, grazie all’offerta di 40 giochi. Nintendo, invece, per l’erede del Game Cube, prevede dal lancio nel quarto trimestre e per il successivo anno fiscale vendite per 6 milioni di unità, grazie alle nuove applicazioni come l’internet browser, il microfono per facilitare l’interazione tra i giocatori on line, e soprattutto l’ul-timissimo joystich manovrabile in mo-vimento e nell’aria per riprodurre sullo schermo le mosse dei propri campioni, di tennis, baseball, o per sparare ai (po-tenziali e virtuali) nemici del gioco.

Bisogna poi considerare il parco giochi. Nintendo gode da tempo di pro-dotti sviluppati ad hoc e in esclusiva, come il leggendario Super Mario Bros, suffcienti per attirare i consumatori. L’azienda di Bill Gates, seppur con maggiori costi, si è mossa per tempo e attualmente riesce ad offrire ai propri clienti 18 titoli, tra cui l’ultima versio-ne del gioco di guerra Halo, già grande successo in termini di vendite. Sony, invece, potrebbe soffrire anche su questo fronte. Il Ceo di Sony Computer Entertainment, Kazuo Hirai, ha dichia-rato che con il lancio saranno pronti 15 giochi, ma alcuni produttori come Thq hanno già messo le mani avanti avver-tendo di non essere pronti in tempo con lo sviluppo di “The Sopranos”, gioco tratto dalla celebre serie televisiva

Il giro d’affari del comparto cresce ancora tanto da toccare i 30 miliardi di dollari La Playstation in testa con una quota del 64%, le rivali molto lontane

americana sulla famiglia appartenente alla malavita. All’origine dei problemi ci sarebbero costi superiori alla media (si parla di oltre 25 milioni di dollari) per ogni prodotto per la PS3, viste le complessità tecnologiche della conso-le. Rendere “reale” la luce negli occhi, o il movemento dei capelli col vento, di un protagonista in un videogame

non è semplice e, gli sviluppatori dei software, ancora, non sono riusciti, in alcuni casi, a confrontarsi con le reali potenzialità di memoria e velocità del-l’ultimo gioiello di casa Sony.

Tutti questi dubbi non sono sfuggiti al mercato. Il titolo Sony da inizio anno è pressoché invariato, con un rialzo di circa tre punti percentuali, nonostante i miglioramenti nelle vendite nella divisione di elettronica di consumo, e in particolare dei televisori Lcd. Ha fatto comunque peggio Microsoft, con un -13%, a causa dei maggiori costi di marketing per l’Xbox, l’aver posticipa-to la distribuzione in India dove la pira-teria è addirittura al 74% del totale dei software installati (media mondiale al 34%), ma soprattutto per il ritardo nel lancio del nuovo sistema operativo, che non arriverà prima dell’anno prossimo. La vera rivelazione per gli analisti è sta-ta, al contrario, la Nintendo, che è salita in Borsa di quasi il 30%, in parte perché era stata molto sottovalutata lo scorso anno, e in parte perché si cominciano a vedere gli effetti della ristrutturazione, oltre al successo della console portatile DS, che in 18 mesi ha già raggiunto 8,4 milioni di clienti. Proprio quest’ultimo prodotto ha superato ogni previsione,

grazie al successo di giochi come i quiz o i test per “allenare” il cervello (così vengono chiamati), e di conseguenza ne sarà incrementata la produzione dopo l’estate, per l’ultima evoluzione, da 1,6 a 2,2 milioni di unità al mese. Nonostante i miglioramenti nelle vendite la società giapponese mette le mani avanti sui risultati finanziari per l’anno fiscale iniziato il primo di aprile, poichè l’impatto del rafforzamento del-lo yen sul dollaro non sarà indolore. Gli utili vengono stimati in calo del 34% a circa 65 miliardi di yen, a fronte di un fatturato in aumento del 18% a 600 mi-liardi di yen. La casa d’affari giappone-se Mizuho ha ribadito il giudizio “buy” comprare sul titolo per le prospettive di crescita del risultato operativo e per la leadeship che tradizionalmente la società ha saputo mantenere nel settore (la prima Game-Boy risale al 1989). Complessivamente i giudizi degli ope-ratori di mercato sulle tre società sono contrastanti: su Sony su 20 giudizi otto indicano un consiglio di acquisto, 11 di tenere l’azione in portafoglio e uno

di vendere. Per Nintendo, su un totale di 14, otto consigliano di comprare, cinque di tenere e anche qui uno di vendere. Infine, tante attese intorno a Microsoft, che fino ad ora ha deluso gli investitori: su 33 raccomandazioni, 22 invitano all’acquisto, nove restano neutrali e due preferiscono uscire dal capitale.

Silvia Boschi

Nintendo, Sony e Microsoft al lavoro sulle novità in arrivo dopo l’estate

La guerra dei prezziLa console più carasarà la PS3 che nellaversione da 40 Gbcosterà 599 dollari

Promossi in BorsaLa vera rivelazioneper gli analisti è stataNintendo con un balzoin avanti di quasi il 30%

La cura Dal Pino fa bene a WindPositivi i risultati di Wind nel primo trimestre della gestione di Paolo Dal Pino. Nei primi tre mesi del 2006 l’operatore ha registrato ricavi totali per 1.154 milioni di euro, in crescita del 2,3% rispetto allo stesso periodo del 2005, a fronte di un utile netto di 14 milioni di euro, in rapporto alle perdite per 0,5 milioni di euro dell’anno precedente. I ricavi da servizi di telecomunicazioni sono aumentati del 6%, quelli derivanti da servizi mobili hanno messo a segno un incremento del 13%. In calo a 398 milioni di euro i ricavi da telefonia fissa (-5%). L’Ebi-tda si è attestato a 384 milioni di euro (+17,1%). L’indebita-mento finanziario ammonta a 7.504 milioni di euro, in diminuzione di 179 milioni di euro. Il numero di clienti di telefonia mobile è di 14,04 milioni (+16,3%), per una quota di mercato del 19%. La strategia commerciale di Wind punta sul patrimonio clienti della community mobile e online (derivante da Libero, in particolare dalla sezione video). La base clienti dei servizi multime-diali i-mode è di 687.000 unità. Sul fronte del fisso, la base clienti di Infostrada è stabile a quota 2,3 milioni, in crescita quelli con accesso diretto (unbundling) che raggiungono 673.000 unità (+49%). Il numero di clienti Adsl è aumentato del 54% a 658.000 unità.

Apple nei guai per i brevettiApple Computer ha deposi-tato la seconda azione legale nei confronti di Creative Technologies, il produttore di lettori musicali che un mese fa aveva aperto le ostilità citando in giudizio la casa di Cupertino, accusandola di violazione della legge sulla protezione dei brevetti.Apple imputa a Creative Technologies l’utilizzo illegale di alcune soluzioni tecnologiche brevettate dalla casa di Cupertino (la visualiz-zazione di dati al computer, l’editing di dati mobili su pc e l’utilizzo improprio di icone per computer).Ma più grave appare l’accusa di Creative Technologies nei confronti di Apple. L’azienda con sede a Singapore, secondo produttore mondiale di lettori multimediali seppur ben distanziato da Apple, accusa la casa di Steve Jobs di aver infranto le norme di protezione dei brevetti tecnologici con l’uso indebito del sistema proprietario Zen, incorporandolo illegalmente nell’iPod. L’agenzia di bre-vetti Usa ha riconosciuto nel 2001 ad alcuni ingegneri cali-forniani di Creative la pater-nità di Zen. Si tratta della componente tecnologica che consente di riprodurre i brani sui lettori. Creative spera di ottenere un ordine che proibisca a Apple di vendere, distribuire o importare i suoi prodotti negli Usa, limitando così lo strapotere dell’iPod sul fronte del multiplayer.