Ud Turchia

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TURCHIA: CULLA DELLA CIVILTÀ Sara Boggero TFA cl. A051

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TURCHIA: CULLA DELLA CIVILTÀ

Sara BoggeroTFA cl. A051

L’Unità Didattica si pone come obiettivi:

- Descrivere e collocare su base cartografica i principali rilievi, fiumi e le città più significative della Turchia

- Fornire un quadro degli aspetti ambientali, demografici, religiosi e politico-economici della Turchia, anche attraverso grafici e istogrammi

- Conoscere la storia turca, dai primi insediamenti all’espansione dell’Impero Ottomano, dall’indipendenza con Mustafa Kemal fino alla contemporaneità, con richiami al problema curdo, al genocidio degli Armeni, alla questione di Cipro

Obiettivi specifici di apprendimento

Le competenze attivate sono:

- Inquadrare nello spazio i problemi del mondo attuale, mettendo in relazione le ragioni storiche di “lunga durata”

- Imparare ad imparare: acquisire un metodo di studio e di lavoro

- Acquisire ed interpretare le informazioni, attualizzandole e fornendo spunti per approfondimenti personali

Competenze

La Turchia è collocata geograficamente nella parte più occidentale del continente asiatico, ma una piccola regione, la Tracia, fa parte dell’Europa.

Unità didattica : quadro ambientale

E’ costituita dalla massiccia ed elevata penisola dell'Anatolia che divide il Mar Nero dall'Egeo e dal Mediterraneo orientale.

Unità didattica : quadro geografico

Unità didattica : quadro ambientale

Il Paese ha un’estensione di 783.562 km² e occupa da sempre una posizione strategica fra l’Europa e l’Asia, divise a ovest dallo Stretto del Bosforo, dal Mar di Marmara e dallo Stretto dei Dardanelli.

Confina:a nord-est con Georgia e Armenia;a est con Armenia e Iran;a sud-est con Iraq e Siria;A nord-ovest con Bulgaria e Grecia.E’ bagnata a nord dal Mar Nero e dal Mar Marmara, a sud dal Mar Mediterraneo e a ovest dal Mar Egeo.

Unità didattica : quadro ambientale

Il territorio della Turchia appare prevalentemente montuoso, ad eccezione delle coste. Le catene montuose si estendono su tutto il territorio, in modo non omogeneo. Tra i sistemi montuosi più importanti troviamo i monti Pontici (cima più elevata: Kackar Dagi, 3942 m) che si estendono a Nord e i Monti del Tauro (cima più elevata: Demirkazik, 3734 m), che si estendono a Sud.Il massiccio vulcanico del Monte Ararat, nella zona orientale del Paese al confine con Iran e Armenia, è la cima più alta (5137m).

Unità didattica : quadro ambientale

La vegetazione della zona occidentale (Mar Egeo e Mediterraneo) consiste prevalentemente nella macchia mediterranea. La coltivazione di ulivi, agrumeti, fichi e

uva è comune in tutta la regione.Gli altopiani della Turchia centrale

sono dominati dalla steppa dove sono diffuse piante da

graminacea.

Nelle zone montuose troviamo ampie aree boschive di conifere, faggi e rododendri.

Unità didattica : quadro ambientale

Il sistema idrografico non è molto esteso. I fiumi di una certa rilevanza sono il Tigri e l’Eufrate, entrambi importanti nella storia delle civiltà asiatiche.Una parte del territorio è occupata da bacini senza sbocco al mare, che si suddividono in bacini con laghi tettonici (poco profondi, di acqua salata e privi di fauna) e bacini con laghi carsici (di acqua dolce e pescosi). Le coste sono principalmente basse e sabbiose e costituiscono un'eccezione alla morfologia del territorio.

Unità didattica : clima

Sulle coste che si affacciano sul Mar Mediterraneo e il Mar Egeo c’è il clima mediterraneo, con estati calde e secche e inverni miti.

Il territorio si suddivide in tre diverse zone climatiche: la costa della Turchia che si affaccia sul Mar Nero ha un clima oceanico, umido, con estati calde e inverni freddi.

All’interno il clima è continentale; le catene montuose fermano le influenze del mar Mediterraneo e del Mar Nero, pertanto le estati sono calde e secche e gli inverni freddi e nevosi.Le precipitazioni sono basse: nella zona più arida del Paese superano raramente i 300 mm.

Unità didattica : clima

Vi è disparità anche nelle precipitazioni: oltre 2500 mm annui nella zona del Mar Nero, 1000 mm annui di pioggia sulle catene montuose, mentre ad Ankara si scende a 415 mm annui.

Fin dall'antichità la Turchia è stata chiamata la "Culla della civiltà" poiché è sempre stata ricca di una varietà di popolazioni e civiltà fin dal 6500 a.C.Antichi e suggestivi siti archeologici e rovine in tutto il Paese attestano il passaggio di numerose civiltà: dagli Ittiti ai Persiani ai regni ellenistici fino a Romani Bizantini e Ottomani.

Unità didattica : quadro storico

Unità didattica : quadro storico

Tra il 6250 e il 5400 a.C. in Anatolia (Asia Minore) viene fondata Çatal Höyük, una delle città più antiche del mondo.

Con il regno degli Ittiti (1850-1200 a.C.) la Turchia (capitale Hattusa) entra per la prima volta nella storia.

Verso il 1250 a.C., gli Achei attaccano i principati della costa Egea e inizia la guerra di Troia.

Unità didattica : quadro storico

Nei secoli successivi l’Anatolia diventa un grande crogiolo di razze: Frigi e Cimmeri, Mesi e Lidi, Greci e Carii, Urartei e Persiani; con Alessandro Magno la regione rientra nella sfera culturale greco-ellenistica.

Ereditando il regno di Pergamo, Roma pone piede in Asia nel 133 a.C.: Efeso ne diventa il capoluogo mentre Antiochia (Antakya), Cesarea (Kayseri) e Pergamo (Bergama) sono metropoli potenti e famose in tutto il mondo di allora.

Unità didattica : quadro storico

L’Impero Bizantino, diretta prosecuzione dell’Impero Romano d’Oriente, dura più di mille anni (330-1453 d.C.) e la sua capitale, Costantinopoli, diventa una città ricca e potente.

L'Impero raggiunge un periodo di grande splendore sotto gli imperatori macedoni, tra la fine del IX e l'inizio dell'XI secolo.

L'Impero romano d'Oriente alla morte di Giustiniano (565). In blu l'Impero nel 527, in viola le conquiste di Giustiniano in

Occidente, in altri colori gli stati confinanti.

Unità didattica : quadro storico

Intorno al 1300 l'Impero bizantino, indebolito, perde molte delle province anatoliche a vantaggio dei Beilicati. Uno di essi, governato da Osman I, inizia a prevalere sugli altri e nel corso del secolo successivo conquista tutta l’Anatolia e diventa uno degli imperi più vasti di tutti i tempi: l’Impero Ottomano.

Unità didattica : quadro storico

Nella prima cartina viene evidenziata l’espansione dell’impero ottomano dal 1300 al 1683. In quasi quattro secoli gli ottomani si espandono fino all’Algeria, passando per Tunisia, Israele, Palestina fino all’Iraq. Inoltre controllano i Balcani e la tutta la Grecia.

La seconda cartina descrive il crollo dell’impero ottomano, tra il 1798 e il 1923. Nel 1855 perde la Tunisia, l’Egitto e i Balcani.

Unità didattica : quadro storico

Nel 1919 scoppia la Guerra d’Indipendenza guidata dal generale Mustafa Kemal, il quale nel 1923, proclama la Repubblica con capitale Ankara. Kemal, che il Parlamento chiamerà Ataturk (padre dei turchi) occidentalizza il paese: abolisce la poligamia, dà il diritto di voto alle donne, abolisce l’Islam quale religione di stato, introduce l’uso dell’alfabeto latino.

Unità didattica : quadro storico

Il problema curdo è uno dei più gravi che lo Stato turco abbia dovuto affrontare in questo ultimo decennio, soprattutto dopo l’esodo delle popolazioni curde del nord dell’Iraq, la cui ribellione fu violentemente repressa dall’esercito di Saddam Hussein durante la guerra del Golfo nel 1991. Questo aggrava la già delicata situazione delle regioni sudorientali dell’Anatolia a maggioranza curda.

Il conflitto causa in poco più di dieci anni migliaia di morti e un esodo verso le periferie delle grandi città

di circa due milioni di persone.

Unità didattica : quadro economico

La Turchia ha manifestato il suo desiderio di entrare a far parte dell’Unione Europea fin dagli anni Sessanta.Tuttavia, persistono alcune problematiche (il genocidio degli armeni, la repressione dei curdi, la questione di Cipro e la sua linea verde e, non ultima, la posizione geografica per il 95% asiatica) che non ne hanno permesso l’inserimento.

La Turchia rappresenta una delle realtà economiche mondiali più dinamiche grazie anche alla suapeculiare collocazione geopolitica che la configura quale importante polo industriale e commerciale , tanto che viene sempre più spesso associata ai BRIC (Paesi con forte crescita economica)

Unità didattica : quadro economico

La crescita economica sostenuta, sperimentata a partire dall’inizio degli anni Duemila, è stata interrotta dalla crisi finanziaria globale, che ha avuto profonde ripercussioni anche sull’economia turca nel 2009. Tuttavia ha dimostrato una notevole capacità di ripresa già dal 2010. Anche in questi ultimi anni di crisi il Pil è in continua crescita, sebbene più contenuta (3-4%).

Unità didattica : quadro economico

Dagli anni Sessanta, l’industria manifatturiera rappresenta il motoredell’economia e contribuisce notevolmente allo sviluppo economico. Il settore terziario, in crescita costante, rappresenta il 63,9% del Pil e si basa soprattutto sul turismo, ma anche sul settore finanziario.

Il commercio estero si svolge in gran parte con l'Unione europea (59% delle esportazioni e 52% delle importazioni nel 2005), ma anche con Stati Uniti, Russia, Giappone e Cina.

Unità didattica : popolazione

Secondo i dati della registrazione delle nascite, quasi 3/4 di questi vivono in città.

L'ultimo censimento ufficiale effettuato nel 2011 ha registrato una popolazione totale della Turchia di 74.724.269 abitanti, in aumento, secondo le stime, del 1,5% ogni anno. Infatti all’inizio del 2015 i dati ufficiali sfiorano già i 78 milioni di abitanti!

La Turchia ha una popolazione molto giovane, oltre la metà degli abitanti ha meno di 30 anni!

Unità didattica : popolazione

Nella storia recente, soprattutto per motivi economici, si è verificata una grossa emigrazione che ha dato vita a numerose comunità turche all’estero, in particolare in Germania.

La popolazione turca di oggi è formata da un complesso di antiche civiltà, avvicendatesi nel corso dei secoli. Caratteristiche arabe si sono sposate con quelle greche, romane e influenzate dalle civiltà di Ittiti, Frigi e Assiri.

Unità didattica : popolazione

Secondo il credo socio-politico di Kemal Ataturk, fondatore della Repubblica turca, oggi viene considerato turco chi, a prescindere dalla fede, è cresciuto in Turchia, ne parla la lingua, è parte della cultura turca e ne ha adottato gli ideali.

La Turchia presenta al suo interno diverse etnie, di cui la più grande (18% circa) sono i curdi mussulmani, seguiti da Armeni, Greci e anche Ebrei.

Unità didattica : religione

Da alcuni anni però nella nuova Turchia di Erdogan si nota un cambio di tendenza: nel 2014 entra in vigore la riforma che estende a tutte le scuole l'insegnamento e l'educazione della religione islamica. Il passo successivo prevede l'insegnamento dell'arabo per permettere agli studenti di capire il Corano.

Ufficialmente la Turchia è uno Stato laico e il 98% della popolazione è composto dai musulmani il 68% dei quali è di rito sannita il 30% è di rito sciita. Il restante 2% comprende piccoli gruppi di comunità di ebrei sefarditi, greci e armeno-ortodossi, cattolici di rito bizantino e armeni protestanti.

Unità didattica : religione

Ancora oggi la Turchia percorre una “via mediana”, in cui Islam e occidente tentano di convivere.Ma vi sono molti segnali socio-politici che indicano un processo di islamizzazione in atto.

La Turchia sulla scia della rivoluzione guidata da Kemal Atatürk è stata a lungo un esempio di regime integralmente laico, una democrazia all’interno della quale la tradizione religiosa e i suoi simboli non svolgevano alcun ruolo.

Con l’ascesa al potere, in anni recenti, di partiti che si ispirano dichiaratamente agli insegnamenti coranici, sta diventando un modello di “democrazia islamica” al quale potrebbero richiamarsi anche molti dei Paesi arabi attualmente alle prese con una difficile transizione dall’autoritarismo al pluralismo.

Unità didattica : religione

Ankara non solo accetta l’esistenza dello Stato Islamico alle frontiere, ma probabilmente lo sovvenziona e lo favorisce, agevolando il passaggio dei combattenti di Al-Qaeda schierati apertamente contro i Curdi. E questo anche nella speranza di rovesciare il regime siriano, e di risolvere la situazione curda siriana, e di conseguenza nel Kurdistan turco.

Nel presente, alcuni analisti ritengono che ci sia un rapporto tra la Turchia e le autorità dei combattenti turchi ‘jihadisti’ in Siria e in Iraq.

Unità didattica : città

Le aree metropolitane della Turchia con la popolazione più numerosa sono Istanbul (13,1 milioni), Ankara (4,4 milioni), Smirne (3,4 milioni) e Bursa (1,9 milioni). Si stima che circa il 71% della popolazione viva in centri urbani.

Unità didattica : città

Situata strategicamente al centro del Paese, funge da crocevia per la rete autostradale e ferroviaria nazionali e rappresenta un importante centro commerciale ed industriale soprattutto per quanto riguarda il settore agricolo.

Ankara è la capitale della Turchia e la seconda città turca dopo Istanbul. Si estende sull'altopiano anatolico a 938 metri sul livello del mare. È sede del parlamento turco e del governo.

Unità didattica : città

Istanbul è una megalopoli di 13 milioni di abitanti, situata nel nord-ovest del Paese. Si estende lungo lo stretto del Bosforo, alla cui estremità meridionale si situa il porto naturale del Corno d'Oro e lungo la sponda settentrionale del Mar di Marmara. La città è l'unica metropoli al mondo appartenente a due continenti.

Sin dal 1985 le aree storiche di Istanbul fanno parte della lista UNESCO dei patrimoni dell'umanità.

Unità didattica : città

Bursa è una città della Turchia di quasi 2 milioni di abitanti, situata a sud del mar di Marmara e appoggiata alle pendici del Monte Uludağ (l'antico Olimpo della Misia); è la più importante stazione per gli sport invernali in Turchia.Fu anche capitale dello Stato ottomano fra il 1326 e 1365.

Smirne, oltre a essere un grande porto sull’Egeo, è anche una città turistica, con 3,5 milioni di abitanti nella Turchia centro-occidentale, la terza del paese per numero di abitanti.

Riassumendo….

ecco una mappa concettuale!