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IGNIS ARDENS IGNIS ARDENS 50 ° IGNIS ARDENS S. Pio X e la sua terra Pubbl. Bimestrale n. 3 Anno C MAGGIO - GIUGNO 2004 Spedizione in abbonamento postale Gruppo IV Quota abbonamento annuo: Italia 15 sul c.c.p. n°13438312 Estero (via area) 30 Redazione - Amministrazione Via J. Monico, 1 31039 Riese Pio X (Treviso) Tel. 0423 483105 - Fax 0423 750177 Direttore: Giovanni Bordin Direttore Responsabile: Pietro Tonello Autorizzazione del Tribunale di Treviso n°106 del 10 maggio 1954 Tipolitografia “ERREPI” di Berno Primo Via Castellana, 50 31039 Riese Pio X (TV) Tel. 0423 746276 - Fax 0423 746663

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IGNIS ARDENSS. Pio X e la sua terra

Pubbl. Bimestrale n. 3Anno C

MAGGIO - GIUGNO 2004

Spedizione in abbonamento postaleGruppo IV

Quota abbonamento annuo:Italia 15

sul c.c.p. n°13438312Estero (via area) 30

Redazione - AmministrazioneVia J. Monico, 1

31039 Riese Pio X (Treviso)Tel. 0423 483105 - Fax 0423 750177

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Autorizzazione delTribunale di Treviso n°106

del 10 maggio 1954

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Eccoci a rievocare gli avvenimentiriguardanti la vita e la storia di S. Pio X,in questo anno 2004.Innanzitutto i 90 della pia morte, avve-nuta il 20 agosto 1914.Ne riparleremo nel prossimo numero diIgnis.L’avvenimento più importante e piùgrande certamente, è il cinquantenariodella santificazione che Papa Pio XII hacompiuto a Roma il 29 maggio 1954.Egli desiderava glorificarlo e proporlo atutta la Chiesa come santo ancora nel-l’anno santo 1950, unitamente alla pro-clamazione del dogma dell’Assunta.Difficoltà burocratiche non permisero.Ma solo qualche anno dopo, Pio XII riu-scì e il nostro Pio X prima fu beatificato- il 3 giugno 1951; e poi appunto il 29maggio 1954, canonizzato.Privilegio chiaramente voluto dalSignore e per noi cristinani di Riesegrande onore e gioia.Alcuni articoli presentano questa memo-ria.Interessante è inoltre, sapere che cosa lastampa di quegli anni ha scritto.Il prof. Narciso Masaro è andato a cerca-re nelle annate di quel tempo delGazzettino e così tutti noi oggi possiamogustare quelle pagine di cronaca interes-sante.Pio X però non è un santo morto e

Mons. Giovanni Bordin

arciprete

dimenticato: molti sono ancora i fedeliche ricorrono fiduciosi alla sua interces-sione e vengono gioiosamente esauditi.La signorina Maestra Giustina Bottio cipresenta testimonianze di stimolo perpregarlo per le nostre necessità sia fisi-che che morali.Un altro avvenimento importante per noiè il cinquantenario di questo periodico,fondato con amore e competenza dalpronipote di S. Pio X, Giuseppe Parolin.Anche di questo parleremo più diffusa-mente nel prossimo numero.Notizie di cronaca completano questonumero. Don Gildo Berno nominatocanonico di Gorizia e quindi diventatoMonsignore.Mons. Liessi festeggiato nel suo 95°genetliaco.E poi il ricordo di alcune persone defun-te in questi mesi.La sig. Clara Ceccato, domestica fedeledi don Narciso Caon; le mamme e nonneElvira Berno Beltrame e Rita VisentinFanzolato e il fratello di Elvira Berno,Guido Berno, sposo fedele e padre di unanumerosa famiglia, vero cristiano, umilee generoso.Infine anche una religiosa - tra le tantenel passato - qui a Riese Suor Maria PiaSitton.A tutti i nostri fedeli lettori una gioiosalettura di questo numero.

COMMEMORATI I GRANDI AVVENIMENTI DEL 2004

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È arrivato in questi giorni in tutte le parrocchie ilmessaggio del vescovo Andrea Bruno Mazzocatoin occasione del 50° anniversario della canoniz-zazione di Pio X. Ricordando, inoltre, che il 20agosto ricorre il 90° della morte, il Vescovo sot-tolinea il motivo “non solo per ringraziare ilSignore per il dono che ha fatto alla sua Chiesadi questo santo, ma anche per riscoprire attra-verso la sua figura il mistero della santità cheognuno di noi, battezzato in Cristo, è chiamato aperseguire nelle ordinarie condizioni di vita”.“Pio X ci richiama ancora oggi - scrive mons.Mazzocato - la necessità di aver cura della vitacristiana e della promozione dei valori autenti-camente evangelici che appartengono alla nostratradizione, perchè da essa dipendono la forma-zione dei nostri giovani e il futuro della nostrasocietà.Pio X, infatti, è cresciuto e si è formato entro untessuto sociale ed ecclesiale ricco di fede, impre-gnato nei grandi valori cristiani di solidarietà,onestà, rettitudine morale, senso del dovere, spi-rito di sacrificio, accoglienza... Affonda le sueradici nella genuina tradizione veneta, nellaquale la famiglia era un’autentica scuola di vitaperchè radicata saldamente sulla fede. Ma èanche figlio e testimone di una Chiesa fecondatadalla vita di tanti santi, primo fra tutti il nostropatrono Liberale, e arricchita da un’abbondantefioritura di vocazioni. “Ricordare il papa trevi-giano - scrive ancora mons. Mazzocato - vuoldire per noi riscoprire ciò che è essenziale per lavita cristiana, ossia la santità”. Pio X, con la suavita semplice, ci testimonia che ognuno può rag-giungere questa vetta della perfezione nelle con-dizioni ordinarie di vita. Ma ci indica pure unastrada antica e sempre nuova, che molti prima di

Il nostro Vescovo ha inviato a tutta la diocesi un importante messaggio per la circostanza

Siamo nel mese di maggio 2004

CELEBRIAMO PER “RICORDARE E VIVERE”

LA VIA DELLA SANTITÀ

CONOSCERE PIO XCONOSCERE PIO

noi hanno percorso, quella della centralitàdell’Eucaristia e, più in generale, dei sacramen-ti e della catechesi.Nel momento in cui le nostre parrocchie si inter-rogano, sollecitate dal Sinodo, sulle cose essen-ziali di una pastorale chiamata a promuovere lavita spirituale, San Pio X ci ricorda che la vitacristiana si snoda dalla Parola all’Eucaristia perfarsi poi carità. Si celebra per ricordare un even-to di grazia. Ma si ricorda per poter vivere più emeglio quello che ci è stato testimoniato e conse-gnato. Sono sicuro che il lieto anniversario chestiamo celebrando, ci spronerà tutti ad un mag-giore amore a questa Chiesa trevigiana che tantecure ha avuto dal santo papa, non ultima certo ildono del beato vescovo Longhin, e ad un rinno-vato impegno per le vocazioni sacerdotali e reli-giose”.

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RIESE HA RIVISSUTO CON ENTUSIASMO

I GRANDI AVVENIMENTI

Riese ha rivissuto con entusiasmo i grandi avvenimenti che in questi ultimi anni hanno accom-pagnato la vita del nostro paese nel nome di Pio X:

• anno del Giubileo 2000, con la parrocchiale, Santuario di San Pio X, chiesa giubilare

• anno 2001, centenario dell’ascesa al Grappa del Cardinale Sarto, Patriarca di Veneziacinquantenario della beatificazione

• anno 2003, centenario dell’elezione pontificale

hanno avuto il loro culmine in questo anno 2004, nel ricordo del 50° anniversario della Sua pro-clamazione a Santo.

“... Beatum Pium Papam Decimum, Confessorem, SANCTUM esse decernimus et definimus...”

Con queste parole, tratte dalla formula della Canonizzazione, Pio XII nella serata di sabato 29maggio 1954 annunciava al mondo che Giuseppe Melchiore Sarto, nato a Riese il 2 giugno1835, divenuto Papa Pio X il 4 agosto 1903, era proclamato Santo.

Nell’ambito delle numerose manifestazioni religiose e civili svoltesi nel ricordo di questo feli-ce avvenimento (e altre ne seguiranno nel corso di questo 2004), il 2 giugno è stato conferito,dall’Amministrazione Comunale, alla Signora Ginesta Fassina Favero, con pieno merito, ilpremio San Pio X, giunto alla sua quarta edizione ed è stata pure inserita la cerimonia di gemel-laggio fra il nostro Comune e il Comune di Sochaczew (Polonia), paese natale del grande pia-nista e compositore Fryderyk Chopin.Anche il nostro illustre concittadino ebbe una grande passione per la musica, quella polifonica,e per il canto gregoriano e il suo impegno per il rinnovo della musica sacra si attuò pienamen-te nel 1903, pochi mesi dopo la sua elezione a Papa, con il mutu proprio “Tra le sollecitudini”.E proprio canti gregoriani e brani a più voci di musica corale di autori polacchi furono esegui-ti la sera del 14 aprile 1983, nella chiesa parrocchiale di Riese, dal Coro Harfa di Varsavia, fon-dato nel 1906 appositamente per il canto gregoriano e impegnato in una serie di concerti in pro-vincia di Treviso.Un fatto, non molto noto del pontificato piano, riguarda il famoso quadro della Madonna Neracustodito nel Santuario di Jasna Gora, posto sulla collina di Czestochova (Cestocova); nellanotte tra il 22 e 23 settembre 1909, quando ancora quella parte della Polonia apparteneva allaRussia, avvenne il furto delle corone, donate a suo tempo da Papa Clemente XI, poste sul capodella Madonna e del Bambino.Avutane notizia Pio X offrì due nuove corone - quelle attuali - e la cerimonia di incoronazioneebbe luogo il 22 maggio 1910 alla presenza di circa 300.000 fedeli.

R. A.

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I festeggiamenti sono iniziati la sera del 20maggio n. s. con una trasmissione radiofonicasu Radio Maria. Hanno parlato: Mons.Arduino Beltrame su Don Giuseppe Sartocappellano di Tombolo, il prof. QuirinoBortolato su Don Giuseppe Sarto parroco diSalzano e l’Arciprete di Riese, Mons. Bordinsul Processo della Canonizzazione.Venerdi 28 maggio, nella chiesa parrocchiale,ha avuto luogo un Concerto d’organo a mododi Veglia di preghiera. Alle musiche, eseguitedal rinomato organista Andrea Toschi, sonostate alternate riflessioni su questi argomenti:L’organo strumento principale della musicasacra - Pio X: uomo mite e forte e di grandecarità verso i poveri - Grazie a Dio, ricono-scenti per averci dato S. Pio X.Il 29 maggio, anniversario dellaCanonizzazione di Papa Sarto, è stata unagiornata di grande festa. Favoriti dal beltempo, fin dalle nove del mattino, iMadonnari si sono impegnati a disegnare perle vie del paese le varie tappe della vita delSanto, mentre i fedeli, invitati dal suono festo-so delle campane, si recavano numerosi allaS. Messa. Alle ore 20.30, nel piazzale dellaChiesa parrocchiale si sono dati convegno ipartecipanti alla marcia “Bepi Sarto” per rice-vere la benedizione dal Vescovo di TrevisoMons. Andrea Bruno Mazzocato. Alle 20.45l’Illustre Presule, che in precedenza avevainviato a tutte le Parrocchie della Diocesi unMessaggio invitando i fedeli a celebrale que-sto cinquantenario “per ricordare e ricordare

per vivere” dopo aver inaugurato i lavori direstauro della chiesa, ha presieduto la solenneConcelebrazione Eucaristica. All’Omelia, aidevoti che affollavano il sacro tempio, harivolto parole illuminate invitandoli a onorareS. Pio X sforzandosi di imitarne le preclarivirtù. Ha anche approfittato di questa suavenuta a Riese per incontrarsi, appena termi-nata la Messa, con i cresimandi ai quali haposto il suo paterno saluto.Più tardi, presso il teatro Margherita di VillaEger ci sono stati uno spettacolo Multivisionecurato dal Gruppo Fotografico di VallàFiloMultivisione e la presentazione e proie-zione di un inedito filmato sullaSantificazione di Papa Pio X dal 29 maggio1954 ottenuto dall’Istituto Luce di Roma.Sono seguite le premiazioni dei partecipantialla Marcia Bepi Sarto e dei Madonnari.Durante tutta la serata ha funzionato un chio-sco enogastronomico. Verso le 23.30 unosplendido spettacolo pirotecnico ha illumina-to il cielo terso della notte.Domenica 30 maggio, alle ore 18, nella sedecomunale è stata ricevuta una delegazionepolacca per la cerimonia di gemellaggio fra ilComune di Socharew (Polonia) paese nataledel grande pianista Chopin.Perchè questo gemellaggio? Per rendereomaggio a S. Pio X, al suo amore per la musi-ca sacra e per ricordare anche il Motu proprioda Lui scritto per la riforma del canto liturgi-co.Durante la cerimonia di gemellaggio fra i due

RIESE HA FESTEGGIATO ESULTANTE

IL CINQUANTESIMO ANNIVERSARIO

DELLA CANONIZZAZIONE DI PIO X G. F. F.

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comuni il sindaco Luca Baggio ha letto il tele-gramma con il quale il Presidente dellaRepubblica Carlo Azelio Ciampi “esprime ilsuo apprezzamento all’AmministrazioneComunale di Riese per il valore civile e cultu-rale dell’iniziativa. Questa manifestazionerichiama le nobili tradizioni del Comune diRiese, città natale di uno dei più illustri Papidella storia, promuovendo il confronto e l’in-tegrazione fra le identità culturali dei popolieuropei”.È seguito un concerto di pianoforte dellaDott.ssa Marcella Crudeli Presidentedell’Associazione Chopin di Roma eDirettrice del Conservatorio G. D’Annunziodi Pescara.

Nel contesto delle celebrazioni del cinquan-tennio va annoverata pure la solenne conclu-sione del mese di Maggio.La sera del 31 alle ore 20.45 è partita dallachiesa parrocchiale una lunga Processioneformata dai rappresentanti di tutte leContrade, in costume, i quali, a turno, si sonoimpegnati a portare la statua della Madonna eda molti fedeli recanti in mano le fiaccoleaccese offerte dalla ProLoco. Giunta all’im-boccatura del Curiotto la processione hadeviato per quel viottolo campestre tantevolte percorso da S. Pio X, da fanciullo, e cheper l’occasione era stato splendidamente illu-minato e, pregando con il S. Rosario, si èdiretta verso il Santuario delle Cendrole. Inprecedenza nel prato antistante la chiesa, erastato preparato l’altare. Tutti i partecipantihanno assistito devotamente alla S. Messa.All’omelia il Celebrante ha avuto parole dilode per la devozione alla Madonna che èstata dimostrata da tutti, ma particolarmenteda quelli che ogni sera, durante tutto il mesedi maggio, si sono riuniti in gruppi per recita-

re la preghiera tanto cara alla Vergine Santa; eRosario.È seguita poi la benedizione delle rose duran-te la quale è stato cantato l’inno: “Madonnanera” in sintonia con i rappresentanti delladelegazione polacca che erano presenti.Un rinfresco, offerto dalla Contrada delleCendrole, ha concluso questa bella serataricca di fede e di solidarietà fraterna.Tutte le cerimonie religiose, svoltesi nelmese di maggio in onore di S. Pio X e invo-cando la protezione della Vergine Santa,sono state rese maggiormente solenni dacanti eseguiti magistralmente dalle nostrecorali, alle quali va il nostro plauso unito alpiù vivo ringraziamento.

2 giugno: anniversario della nascita di S. PioX. Anche questa data è stata celebrata con unacerta solennità. Al mattino ci sono state tre S.Messe: alle 7, alle 9, alle 10.30. Quest’ultima,particolarmente frequentata, è stata celebratadal Vescovo, Mons. Magnani. L’Omelia, daLui pronunciata con toccanti riferimenti allasantità e all’opera di S. Pio X, è stata ascoltatacon vivo interesse da parte di tutti i presenti.In serata, nella chiesa parrocchiale, ha avutoluogo un concerto sinfonico con l’OrchestraFilarmonia Veneta Francesco Malipiero.Tale concerto si è svolto in due tempi.Nell’intervallo fra il primo e il secondo tempoc’è stata la quarta edizione del premio S. PioX e l’Arciprete Mons. Bordin ha regalato, anome della Parrocchia, un quadro con l’effigedel nostro Santo al sindaco Luca Baggio inoccasione del termine del suo mandato. Si èconcluso così il primo ciclo dei festeggiamen-ti in onore di S. Pio X.Altre commemorazioni ci attendono in ago-sto: il 90° anniversario della sua pia morte e lasua festa liturgica.

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Testimonianze di grazie

ricevute da San Pio X

“Na Messa ciapàda, la giornata xe guada-gnàda” credo a queste parole e cerco diandare a Messa ogni giorno.C’è un anziano signore non abitante a Riesema in un vicino paese che, dopo la SantaMessa feriale, mi avvicina spesso per par-larmi.È andato a scuola da mia mamma, dice, ericorda quando il papà, talvolta, mi portavaa trovare la mamma a scuola, seduta sullacanna della bicicletta.“Perbacco!” - penso. Dobbiamo ritornareindietro, con la macchina del tempo, adalmeno settant’anni fa.Mi dice che lui ne ha ottantuno: li portamolto bene.Viene ogni mese a ritirare la pensione, mase trova la “coda di gente” che arriva finfuori dell’ufficio postale, non ci pensa sudue volte e viene in chiesa per rigraziareSan Pio X che, ai suoi tempi ma nemmenoai miei non era stato ancora dichiaratoSanto.“E perchè - gli chiedo - e di che cosa?”Il racconto si presenta lunghetto: siamosotto il sole cocente di quest’estate.È preciso di tempi, di luoghi, di avveni-menti e di date.Penso che vada la pena riscriverlo ancheper voi.Dopo aver frequentato le scuole elementarie dopo aver lavorato per alcuni anni comefalegname, questo signore fece la domandaper prestare servizio nell’Arma dei carabi-nieri.

Venne accettato, addestrato e siccome è distatura piuttosto alta, venne selezionato perfare il corazziere del re.Si ricorda benissimo di aver parlato una odue volte con Vittorio Emanuele III.Soprattutto ricorda che, durante il tempolibero dal servizio, si recava spesso a SanPietro a pregare presso la tomba di Pio Xche era ancora nelle grotte Vaticane.A differenza delle tombe degli altri pontefi-ci questa aveva ai lati, sempre e poi sempre,due enormi vasi pieni di garofani rossi.La cosa doveva averlo impressionato note-

GIUSTINA BOTTIO

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volmente perchè mi racconta che spessopregò Pio X con tutta la fede e l’ardore dicui era capace.“Perchè?” chiedo abbastanza inutilmente.E mi risponde:“La guerra si era fatta brutta ed io erorimasto intrappolato a Roma. A nord c’era-no i tedeschi e a sud gli anglo americani”.Si sentiva molto in pericolo e tornò a pre-gare presso la tomba di papa Sarto, poi conun commilitone, decise di fuggire in dire-zione del suo paese.Non vi dico quante peripezie, rischi di esse-re catturato e sparatorie egli abbia evitatonel percorso da Roma a Padova e poi versocasa, camminando lungo gli argini delMuson, per essere pronto a nascondersi trale pannocchie, che a settembre sono ormaialte.Con fede, con coraggio e con una buonadose di fortuna, dico io, riuscì a portare insalvo la pelle.La protezione del santo ci fu allora, ma cideve essere stata anche nel corso degli annipassati dopo perchè a 81 anni suonati, ilnostro ex corazziere, è a posto di corpo, digambe e di testa.Quando mi lascia va a “salutare i signoridella posta” che, come ogni mese glidaranno la pensione di ex corazziere.Questa è una testimonianza che mi è venu-ta così di getto, dopo averla ascoltata.

Da tempo, infatti, volevo raccontarvi quan-to fosse radicata, negli anni passati, ladevozione a Pio X, prima ancora che Eglifosse solennemente dichiarato Santo.E potrei raccontare le speranze, le attese... ela gran festa di quel 1954, anno in cui fucanonizzato.

Ve ne voglio riferire ancora una.Poche settimane fa, sera, mi telefona unsignore di Riese che doveva subire, neigiorni successivi, un intervento chirurgicodi una certa importanza.Aveva letto, qualche giorno prima, un brevearticolo scritto da me su “Ignis Ardens” edesiderava anche lui rendere grazie pubbli-camente a San Pio X e forse anche a propi-ziare la sua intercessione perchè l’operazio-ne che doveva subire, andasse per il meglio.Mantengo l’anonimato, com’è suo deside-rio, e racconto ciò che mi ha detto.Questo signore, circa quarant’anni fa, stavaper diventare papà per la prima volta.Nacque il bambino, ma era scuro e schele-trico per la mancanza di nutrizione e diossigeno.Non voleva respirare nè nutrirsi e già si par-lava di fare qualche intervento di chirurgianeo-natale.Vista la mala parata, egli venne in Casettada San Pio X e rimase muto a pregare, adinvocare una qualche soluzione per il suoprimogenito. Al suo ritorno in ospedale sisentiva abbastanza sereno; trovò il bambinotranquillo, in chiara e netta ripresa: giàcominciava a nutrirsi.Ora il bambino è un giovane uomo già lau-reato ed impegnato in diverse attività, il gio-vane papà di allora ancora si sentiva in debitocon Pio X che gli aveva ottenuto la grazia.L’ho accontentato ora che è guarito.Basterebbe però scorrere le pagine dei libriche sono in Casetta o contare i lumini chevengono accesi in chiesa davanti all’altaredi San Pio X; per avere un’idea di quantonoi Riesini Gli vogliamo bene, da sempre.Evidentemente dal cielo, Egli ricambia ilnostro affetto e la nostra devozione figliale.

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La Segreteria del Comitato Diocesano per ilpellegrinaggio a Roma, in occasione dellaCanonizzazione del Beato Pio X, comunica cheil treno speciale partirà della Stazione diTreviso giovedi 28 maggio, alle ore 21.15, confermate per carico di pellegrini a Paese, Istrana,Albaredo, Castelfranco, Camposampiero ePadova.L’arrivo a Roma, alla Stazione Ostiense avverràsabato mattina alle ore 8.35.La partenza da Roma per il ritorno, pure dallaStazione Ostiense, lunedi 31 maggio alle ore20.30; l’arrivo a Treviso (con le fermate per loscarico dei pellegrini come nelle stazioni diandata) alle ore 6.20 di martedi 1 giugno.I pellegrini, che non avessero ancora fatto ilsaldo della quota non potranno essere ammessial pellegrinaggio se il versamento non sarà fattoentro la mattinata di venerdi e dovranno prov-vedere al ritiro del tesserino personale indispen-sabile per la partecipazione.

Si invitano i pellegrini a prepararsi spiritual-mente alla grande manifestazione romana attra-verso la confessione per poter fare la SantaComunione in onore del Papa dell’EucaristiaPio X, alla Basilica di S. Maria Maggiore inRoma, dove lunedi mattina il Vescovo celebreràuna funzione speciale davanti al Corpo delSanto per tutti i pellegrini trevigiani. I parrociinsigniti dell’onorificenza di monsignore, cheprenderanno parte al pellegrinaggio, qualorafossero provvisti delle insegne del loro grado,potranno partecipare al corteo papale di sabatopomeriggio e domenica. I sacerdoti partecipan-ti al pellegrinaggio sono pregati di provvedersidell’amitto e del purificatore.I pellegrini che dovessero raggiungere le stazio-ni intermedie di fermata sopracitate, potrannoagevolare della riduzione del 30 per cento sulbiglietto ferroviario, purchè trattisi di gruppi dialmeno dieci persone; per le modalità si rivol-gano ai rispettivi capi stazione.

RILEGGIAMO ALCUNE PAGINE DEL GAZZETTINO, DI CINQUANT’ANNI FA

25 MAGGIO 1954

LA CANONIZZAZIONE DI PIO X

Il treno dei pellegrini partirà venerdi sera.Il Vescovo celebrerà a Roma una funzione davanti al corpo del Santo.

a cura del prof. NARCISO MASARO

DAL GAZZETTINO 26 MAGGIO 1954

Pellegrinaggio americano a Riese paese natio del Santo Pio X.La solenne proclamazione sarà annunciata a Riese da spari a salve.

Guidato da Mons. Edwing O’ Hara, è giunto aRiese domenica scorsa l’annunciato pellegri-naggio americano di Kansas City. I sessantapellegrini di cui una decina sacerdoti, sono statiricevuti a Villa Eger dall’Arciprete, dal Sindacoe dai membri del Comitato.

Subito dopo, nella Parrocchia, Mons. O’ Haraha celebrato una Messa prelatizia, tenendo alVangelo una breve allocuzione in inglese ai suoifedeli, cui è seguito un indirizzo di benvenutoda parte dell’Arciprete di Riese Mons. Gallo.Successivamente, i graditi ospiti si sono trasferi-

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ti nuovamente a Villa Eger per un rinfresco offer-to dal Comitato festeggiamenti nel salone d’ono-re. Al nuovo indirizzo di simpatia pronunciatodal Sindaco, prof. Andreazza, ha risposto Mons.O’ Hara nella più viva cordialità degli ospiti, dicui alcuni italo-americani e degli ospitanti.Dopo aver visitato i luoghi sacri a Pio X, i pel-legrini sono partiti alla volta di Roma, dovesabato prossimo presenzieranno ai solenni ritidella Canonizzazione.In occasione del grandioso evento, ed in attesadei già annunciati festeggiamenti ufficiali delluglio prossimo, anche a Riese sono previste persabato prossimo dimostrazioni di spirituale par-

tecipazione.Alle ore 17.30 spari a salve annunceranno atutta la zona l’imminenza della solenne procla-mazione; vari apparecchi televisivi, opportuna-mente piazzati, consentiranno alla popolazionedi assistere alle cerimonie romane. Seguirà undiscorso di Mons. Giovanni Favaro, parroco diS. Martino di Lupari, quindi Te Deum, comeprimo atto di ringraziamento alla Provvidenzache volle, fare di Pio X, umilissimo nostro con-cittadino, uno dei più grandi Pontefici che lastoria ricordi.Alle ore 21, prima illuminazione parziale degliedifici storici e delle vie del centro.

I nostri cuori sono commossi nel vedere i luo-ghi che furono cari al grande Pontefice, hadetto il Porporato americano. Una commossarievocazione dei Patriarca di Venezia - IlVescovo Diocesano, il Prefetto e altre autoritàal ricevimento a Villa Eger - Una targa in oroche riproduce il luogo natale sarà offerta dalComitato riesino al Sommo Pontefice.

L’arcivescovo di Nuova York CardinaleSpellman ha visitato ieri pomeriggio il paeseche diede i natali a Giuseppe Sarto.Accompagnato dal Patriarca di Venezia S. Em.il Cardinale Roncalli e da Mons. CicognaniDelegato Apostolico a Nuova York, il porpora-to americano è giunto a Riese verso le ore16.30, ricevuto dinanzi alla Villa Eger dalVescovo della Diocesi Mons. Mantiero, ilquale era giunto in precedenza assieme alVescovo Ausiliare Mons. Carraro - dal PrefettoDott. Osvaldo Fontannelli, dal Questore dott.De Stefano, dal Ten. Col. Ferrara comandante

il Gruppo Carabinieri di Treviso e altre auto-rità e personalità della Provincia.Il saluto del Comune di Riese è stato porto dalSindaco prof. Andreazza, dall’arciprete mons.Gallo, dai pronipoti di Pio X, comm. GiuseppeParolin e dott. Giovanni Parolin nonchè daicomponenti del Comitato per le onoranze delSanto. Erano pure presenti il Padre Tirondola,rettore dei Scalabrini di Bassano, Mons.Vecchi Rettore del Seminario di Venezia, daMons. Capovilla segretario particolare delCardinale Roncalli, gli arcipreti delle frazionidel Comune di Riese. Il servizio d’onore eradisimpegnato dai carabinieri della sezione diCastelfranco e della stazione di Riese, in altauniforme, al comando dei marescialli Rusica eLoss. Appena sceso dall’automobile ilCardinale Spellman è stato fatto segno ad unvibrante applauso da parte della folla che si eraassiepata al margine della via centrale delpaese. Dopo aver cordialmente salutato ilVescovo di Treviso, il Sindaco del paese e le

DAL GAZZETTINO DEL 27 MAGGIO 1954

Nel POMERIGGIO DI IERI A RIESE

I Cardinali Roncalli e Spellman visitano la casa del Santo Pio X.

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altre personalità, all’illustre ospite è statoaccompagnato alla Villa Eger; qui ilSindaco prof. Andreazza gli ha dato ildevoto benvenuto dell’umile gente diRiese.S. Em. il Cardinale Spellman ha rispostoringraziando ed ha detto: “Noi porteremoalle nostre case un vivo ricordo di questavisita e di queste accoglienze. I nostri cuorisono commossi nel vedere i luoghi che furo-no tanto cari al grande Pontefice. OrmaiSan Pio X appartiene alla Chiesa universa-le ed appartiene anche agli americani”.Dopo un breve ricevimento, il CardinaleSpellman si è recato nella ChiesaParrocchiale accolto dinanzi al portonecentrale dagli applausi delle scolaresche edei bambini dell’Asilo, i quali hannocosparso di petali di rosa il breve viale delsagrato.Entrano nel tempio il Cardinale Spellmanha sostato qualche minuti in raccolta dipreghiera davanti all’altare maggiore.Prima di uscire dalla Chiesa, il Patriarca diVenezia S. Em. il Cardinale Roncalli ha presola parola per sottolineare la grande umiltà chefu sempre compagna della vita di Pio X. “Tuttisiamo cresciuti - ha soggiunto il Patriarca sul-l’esempio di Papa Sarto - il quale è arrivato aquesta altezza attraverso una croce che egli hasopportato per diffondere la Cristianità nelmondo, la pace e l’amore fra i popoli”.Poi il Cardinale Roncalli ha ringraziatol’Arcivescovo di Nuova York per la sua visitaed ha augurato che la terra di Riese, la terradella Diocesi di Treviso e del Veneto tutto,tragga auspici da questo avvenimento per ilrifiorire più fecondo di opere di bontà e di frut-ti cristiani.Il Cardinale Spellman si è quindi recato allacasetta natale di Giuseppe Sarto ove ha ricevu-to l’omaggio dei discendenti di Pio X, ed haammirato il Museo annesso ove sono raccolti icimeli del Santo.

Applaudito dalla folla dei paesani, il Porporatosi è quindi congedato da Riese dirigendosi aTreviso ove ha fatto una breve sosta inSeminario.In serata e ripartito per Venezia.Apprendiamo che il Comitato di Riese per lefeste della canonizzazione di Pio X ha delega-to l’arciprete mons. Valentino Gallo, e il sin-daco prof. Gastone Andreazza di presentare alS. Padre Pio XII l’omaggio di una eleganteriproduzione in rilievo della casetta natale delpiù santo e più illustre suo concittadino.La riproduzione in oro brunito, dalle dimen-sioni di centimetri 6 per 4, è lavorata e finita acesello: delicato omaggio a conclusione dellecerimonie solenni, che si celebreranno inRoma il 29 e 30 corrente.La riproduzione è splendidamente riuscita.Fissata su base d’argento brunito, dalle dimen-sioni di centimetri 12 per 6, è assicuratamediante castoni d’argento lucido che sosten-gono quattro zaffiri.

La casa natale di San Pio X

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Sulla base d’argento sono incise due iscizioniillustrative:Resientium civitas - Pio XII Pont. Max.: lafrase tramanda l’omaggio della popolazioneall’attuale Pontefice.En parva illa tenuisque domus - divina ubiProvidentia Josephum Sarto - fovit undequeinstitutum promovit - ad Pontificatus maje-statem - ad decusque sanctitatis.a.d. IV Kal. jun. Anno MCMLIVIl pensiero è stato dettato dal prof. Federico

Vissidi di Padova:“Ecco la piccola e povera casetta - dove laProvvidenza divina educò Giuseppe Sarto - edonde, dopo averlo arricchito di virtù - lopromosse alla maestà del Pontificato romano- e all’apice della santità. 29 maggio 1954”.La preziosa artistica riproduzione studiata edeseguita dal noto orafo ad incisore cav.Antonio Gentilin è stata annirata con plausodalla cittadinanza di Riese e dai più espertiartisti di Treviso.

Roma, 27 maggio

Per la festa dell’Ascensione su tutti gli altaridella basilica vaticana e su molti di quelli delleGrotte, ininterrottamente durante la mattinasono state celebrate funzioni religiose da partedi Cardinali, Vescovi e prelati esteri venuti aRoma per la canonizzazione di Pio X.Fra i Cardinali esteri già arrivati e quelli chegiungeranno entro domani si calcola che saran-no a Roma oltre 20 Porporati provenienti dallaFrancia, dalla Spagna, dal Belgio, dallaGermania, dall’Austria e dalle due Americhe,mentre tutti i Cardinali ed Arcivescovi italianiarriveranno a Roma fra le serate di domani esabato mattina. In tal modo alle solenni cerimo-nie di sabato e domenica il Sacro Collegio saràrappresentato da circa cinquanta Porporati,mentre si conta che saranno presenti oltre 500fra Arcivescovi e Vescovi. I Presuli a mano a

mano che giungono prendono dimora nei variCollegi nazionali o negli Istituti religiosi cheper la sempre maggior rarefazione di allogginegli alberghi stanno aprendo le loro porteanche a numerosi gruppi di pellegrini. Stamanetecnici e prelati vaticani, fra cui i monsignoriDante, Calori, Paganuzzi e gli IngegneriVacchini e Rebecchini hanno compiuto unnuovo sopraluogo sulla piazza e nella basilicadi San Pietro, ove gli operai della Fabbrica edell’ufficio tecnico hanno ormai portato a ter-mine l’innalzamento delle tribune.Il trono del Papa viene eretto, come si sa, dinan-zi al cancello centrale dei tempio, sovrastato dalbaldacchino sotto il quale spiccherà il famosoarazzo “dei Leoni”. Sulle platee dinanzi al tronosaranno le pancate per i Cardinali e i Vescovi epiù oltre i posti speciali per il corpo diplomati-co, per gli ex sovrani, per le varie rappresentan-ze e per i membri del Governo Italiano; a destra

DAL GAZZETTINO DEL 28 MAGGIO 1954

DOMANI S I CELEBRA A ROMA IL GRANDE RITO

Affluiscono i pellegrini per l’apoteosi di Pio X.Cinquanta Porporati faranno corona al Papa - A conclusione della solennecerimonia tutte le campane dell’Urbe suoneranno a distesa per mezz’ora.

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50°

DAL GAZZETTINO DEL 29 MAGGIO 1954

STASERA PIO X SALIRÀ ALLA GLORIA DEGLI ALTARI

Oltre mille pellegrini della Diocesi assisteranno alla canonizzazione.Il Vescovo mons. Mantiero guida il grande pellegrinaggio.

L’arrivo a Roma nelle prime ore del mattino - Un posto speciale riservatoai trevigiani durante la cerimonia che si svolgerà in Piazza San Pietro.

Le solenni cerimonie che stanno per portare PioX all’apoteosi dei Santi, sono cominciate virtual-mente per la Diocesi di Treviso ieri sera allaStazione Centrale delle Ferrovie dello Stato dellagraziosa città della Marca, dalla quale è partito illungo treno speciale carico di circa mille pelle-grini. I funzionari della Stazione e in modo prin-cipale il capo di essa cav. Dall’Abaco hannodimostrato nei giorni scorsi molta comprensioneper le varie e molteplici esigenze di questo

straordinario viaggio collettivo, che ha recato aRoma i figli della terra della Marca per renderedevoto omaggio alle sacre spoglie di GiuseppeSarto.Il Comitato diocesiano organizzativo presiedutodal Vescovo Ausiliare S. E. Mons. GiuseppeCarraro (il quale ha dovuto rimanere a Treviso inassenza del Vescovo), ha dato prova di aver lavo-rato in modo veramente encomiabile.La preparazione di questo pellegrinaggio è dura-

GIORDANO ANSELMI DI POSSAGNO

saranno altre tribune e gradinate per la stampa eper le altre rappresentaze, mentre sulla sommitàdelle basi che sorreggono ai lati della gradinatale colossali statue degli apostoli Pietro e Paolo,sono stati eretti due castelletti per fotografi,operatori della televisione e del cinematografo.Sulla loggia esterna della Basilica sarà espostolo stendardo con l’immagine di Pio X, operadel pittore Guido Greganti e mentre nell’atriospiccherà l’arazzo rappresentante il Santo chedistribuisce la Comunione a un gruppo dibambini.I due miracoli saranno ricordati in due altriarazzi già appesi ai piloni di Sant’Elena e dellaVeronica, e infine un altro stendardo, rievocan-te nelle due facce episodi salienti della vita diPio X, sarà portato in processione.L’urna preziosa contenente il corpo delPontefice veneto, che si trova attualmente sottol’altare della Presentazione, sarà collocatadomani mattina dinanzi all’altare papale per

essere trasportata nel pomeriggio alla Basilicadi S. Maria Maggiore.Sabato sera, a conclusione della solenne ceri-monia della canonizzazione, le campane ditutte le chiese di Roma e suburbio suonerannoper mezza ora: contemporaneamente laBasilica di S. Pietro e i colonnati apparivanofantasticamente illuminati con potenti riflettorie fiaccole.Anche oggi con ritmo crescente rispetto ai gior-ni scorsi sono giunti a Roma foltissimi gruppi dipellegrini italiani e stranieri, i quali sono statialloggiati nella zona dei Castelli Romani, aOstia e perfino ad Anzio, essendo ormai al com-pleto tutti gli alberghi e pensioni della capitale.Fra i pellegrini italiani, com’era facilmente pre-vedibile, i più numerosi sono quelli provenientidalle diverse provincie del Veneto, ma è certoche non sarà una sola regione della Penisola chenon sarà adeguatamente rappresentata alla san-tificazione del “Papa della Pace”.

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ta per più di un mese meticolosa, e senza sostesotto l’assillo continuo delle prenotazioni erichieste orali, telefoniche ed infine telegrafichedei soliti indecisi i quali, in queste circostanze,arrivano sempre all’ultima ora magari con la pre-tesa di vedersi riservato un trattamento di favore.Poi vi sono stati i viaggi da Treviso a Roma eviceversa per predisporre gli alloggiamenti col-lettivi, che sono stati trovati alla Casadell’Annunciazione in Circonvallazione Clodia,al Foro Italico, all’Istituto S. Dorotea sulGianicolo, all’Istituto Cottolengo in via Alberisi,alle Piccole Ancelle del Sacro Cuore in ViaQuinti Main, alla Pensione Eletta in Piazza delGesù ecc. Poi c’era da mettere a punto l’orariodelle partenze e delle affluenze, i raggruppamen-ti e gli spostamenti in massa nella Capitale. Tuttoquesto è stato organizzato e predisposto da unristrettismo gruppo di persone: il VescovoAusiliare Mons. Carraro validamente coadiuvatodal giovane don Mario Facchinello, il dinamicoe instancabile segretario del pellegrinaggio, e dalcav. Annibale De Marco al quale è stata affidatal’intera e gravosa parte tecnica.Una prima buona notizia è circolata ieri serasubito dopo la partenza: i pellegrini della Diocesidi Treviso avranno alla cerimonia della canoniz-zazione di questa sera un posto speciale in PiazzaS. Pietro fra i pellegrini americani, inglesi, fran-cesi, spagnoli. Questa è già una grande conces-sione perchè ormai - come dicono qui a Roma -il Santo Pio X appartiene alla Chiesa Universalee cioè a tutto il mondo cattolico.Il treno, composto di ben undici carrozze si èmosso lentamente dalla Stazione di Treviso alle21.15 precise, salutato da una piccola folla di cit-tadini e di personalità, raccolta sotto una dellelunghe pensiline.Il Vescovo diocesano S. E. Mons. AntonioMantiero, il sindaco di Treviso, il sindaco e ilparroco di Riese, il presidente dell’Amministra-zione Provinciale e numerose altre personalità eautorità civili e religiose, è salito per ultimo nelsuo scompartimento, insieme con il decano delCapitolo mons. Agostini, col rettore dei

Seminario mons. Fantuzzo, con mons. Zavan,Cancelliere della Curia ed altri sacerdoti. In unaltro scompartimento riservato ha viaggiato labandiera bianco-celeste del Comune di Trevisodecorata di medaglia d’oro, che sarà presente allecerimonie della Santificazione con la scorta d’o-nore composta da vigili urbani in alta uniforme.Il convoglio ferroviario ha fatto soste per carica-re altri gruppi di pellegrini a Paese, Istrana,Albaredo, Castelfranco, Camposampiero ePadova. Alla Stazione di Castelfranco è salital’intera delegazione di Riese con a capo il sinda-co prof. Andreazza e il parroco mons. Gallo coni pronipoti del Santo. Il Comune di Riese offriràin omaggio a Pio XII - come il Gazzettino hadetto giovedi scorso - un’artistica riproduzionein oro brunito dell’umile casetta, ove nel lontano2 giugno 1835 ebbe i natali Pio X dalla sartaMargherita Sanson e da Giambattista Sarto cur-sore del paese.Dopo Padova il treno è filato rapido nella nottecon il suo carico di fedeli. Poco prima della mez-zanotte Mons. Mantiero ha visitato gli scompar-timenti intrattenendosi cordialmente con le dele-gazioni delle numerosissime parrocchie dellaDiocesi a tutti impartendo la sua paterna benedi-zione.Pochi hanno potuto riposare durante il lungoviaggio: l’ansiosa aspettativa per il grande avve-nimento era nel cuore di tutti. L’alba ha sorpresoil convoglio nella sconfinata pianura romana.Alla Stazione Ostiense il treno si è fermato defi-nitivamente scaricando sulle banchine la fiuma-na dei pellegrini, che sono stati ricevuti dal pre-sidente della Provincia, dal sindaco di Treviso,dal segretario del pellegrinaggio don Facchi-nello, che ci avevano preceduti nella Capitale.Dopo il disbrigo di alcune formalità, grossi auto-pullman della C. I. T. hanno portato i trevigianinei vari alloggiamenti. Oggi, alle 18, in PiazzaSan Pietro Pio XII darà l’annuncio a tutto ilmondo che Giuseppe Sarto è salito alla Gloriadei Santi.Come è nato, come è vissuto, come è morto, saràun Santo della povera gente.

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CELEBRAZIONE DIOCESANA DEL 90° DELLA MORTE

E DEL 50° DI CANONIZZAZIONE DI S. PIO X

22 Agosto 2004 - Castelfranco Veneto

La Comunità parrocchiale di Riese partecipa a queste commemorazioni benedicendo il Signoree glorificando il suo grande concittadino.L’articolo di Mons. Lino Cusinato, abate di Castelfranco Duomo, richiama i motivi profondi esinceri che legò il santo pontefice a Castelfranco.

Conosciamo i tanti rapporti che papa Pio X ebbe conCastelfranco; li abbiamo ricordati negli ultimi anni in molteoccasioni. Ma forse non abbiamo la percezione complessiva delsuo sentimento intimo di appartenenza e di affetto, che lo legavaalla nostra città. L’essere nativo di Riese non significa che fosseun estraneo. Riese è pur sempre un Comune della Castellana.Cominciò presto l’adolescente Giuseppe Sarto a frequentare lacittà. A Castelfranco negli anni ginnasiali non solo intrecciòsignificativi rapporti con gli insegnanti - sacerdoti e laici - e coni coetani compagni di scuola, ma ebbe rapporti con famigliebenestanti che lo ospitarono, come i Finazzi, e che lo aiutarono,apprezzandone le qualità morali e intellettuali. Tali legami conti-nuarono nel tempo.Nel duomo di Castelfranco il vescovo di Treviso, il BeatoAntonio Farina, volle consacrarlo sacerdote con altri chierici: eraancora un segno di attenzione verso la sua città.Quell’esperienza sacramentale resterà indelebile nell’animo delPapa fino alla morte.

Da cancelliere vescovile di Treviso ebbe modo di interessarsi dei problemi religiosi diCastelfranco (conosceva i dissidi tra Duomo e Pieve), e di rinnovare e coltivare relazioni signi-ficative con i preti e con i laici castellani sia per questioni inerenti all’ufficio, sia per amicizia escambi di cortesie. Fu lui a suggerire al vescovo Zinelli il giovane prete Luigi Camavitto qualeamministratore di Casacorba prima e, dopo appena 4 anni, alla chiesa arcipretale di Castelfranco(nel 1874 il Camavitto aveva appena 32 anni). Con l’arciprete coltivò un tale rapporto di amici-zia fraterna e di stima che più tardi gli affiderà il nipote don Giovanni Battista Parolin perchè loiniziasse alla vita pastorale: esperienza che durò nove anni.Da Patriarca di Venezia i contatti col Camavitto e con i cittadini di Castelfranco continuaronocordiali. E finalmente da Papa non solo fu generoso di riconoscimenti e di privilegi verso ilDuomo e il suo abate, ma coltivò molteplici rapporti di amicizia epistolari con famiglie e per-sone di Castelfranco.Egli indicò nel 1912 al vescovo Longhin il successore del Camavitto nella persona di Don LuigiBortolanza, rivelando che la vita e i problemi della città gli erano stati sempre presenti.

Don Giuseppe Sartonel giorno della sua

ordinazione sacerdotalenel duomo di Castelfranco

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Nel luglio 1954, poco tempo dopo la canoniz-zazione di Pio X, inizia la pubblicazione delBollettino, allora mensile, “IGNIS ARDENS”,pubblicazione sorta per volontà del rag.Giuseppe Parolin con il valido apporto del prof.Sandro Favero, del maestro Ferdinando Carraro(primo Direttore, cui seguiranno Pietro Tonello,padre Fernando da Riese Pio X, e mons.Giovanni Bordin), della Parrocchia e con la col-laborazione di altre persone.Il primo numero si apre con “Una parola dipresentazione” da parte della Redazione, l’au-gurio del Vescovo di Treviso, mons. AntonioMantiero, la benedizione di mons. ArcipreteValentino Gallo e il saluto del Sindaco prof.Gastone Andreazza.Il contenuto di questo primo numero non sidiscosta sostanzialmente dall’impostazione cheseguirà nei successivi cinquant’anni: San Pio X,la terra riesina, le visite e i pellegrinaggi inRiese e a Cendrole, la vita parrocchiale, qualchefoto. Il problema dell’emigrazione e la vita deinostri emigranti sarà uno degli argomenti cheaccompagnerà poi costantemente il Bollettino.Per diversi anni la quasi totalità degli articolinon conterrà la firma dell’autore.Dall’inizio del 1957 il Bollettino cambia voltorispetto all’edizione originale: formato tascabi-le - e tale rimarrà sino a tutto il 1971 - nuovacopertina - sarà mutata una quindicina di volte -periodicità bimestrale.Nel 1974, ventesimo anniversario della santifi-cazione di Pio X, il 4° numero viene pubblicatoin edizione speciale a ricordo dell’avvenimento.Tre sono stati i parroci che si sono succeduti inquesti cinquant’anni: Valentino Gallo,Giuseppe Lessi e Giovanni Bordin e dodici isindaci: Gastone Andreazza, FerdinandoCarraro, Settimo Vittorio Massaro, GiovanniVisentin, Gino Garbuio, Carlo Pellizzari,

RICONOSCENZA E GIOIA PER I 50 ANNI

DI IGNIS ARDENS

CRONACA PARROCCH IALECRONA CA PARROCCHIALE

RUGGERO AMBROSI

Angelo Stradiotto, Gian Pietro Favaro, LucianoCirotto, Guido Pellizzari, Luca Baggio eGianluigi Contarin, recentemente eletto.E reso, il dovuto merito a coloro che ebbero lafelice idea di questa pubblicazione, un ulterioremerito è doveroso riconoscere al rag. BepiParolin per la preziosa raccolta di volumi edocumenti vari su San Pio X effettuata nelcorso degli anni e pervenuta, diverso tempo fa,alla locale Fondazione Giuseppe Sarto.Una particolare attenzione è stata riservatadall’Amministrazione Comunale, dalla ProLoco e dalla stessa Fondazione, in occasionedel 50° della santificazione di Papa Pio X, aidieci grossi volumi denominati: ARTICOLIVARI, NUMERI UNICI, ELEZIONE EMORTE, ANNIVERSARI DI MORTE, CEN-TENARIO DELL NASCITA, VERSO LABEATIFICAZIONE, BEATIFICAZIONE,CANONIZZAZIONE vol. 1 (che fa presuppor-re l’esistenza anche di altri volumi), RITORNOA VENEZIA, MANIFESTI, per i quali, stantele precarie condizioni, è già stata iniziata l’ope-ra di ricupero. In particolare per la raccolta deiMANIFESTI, che inizia con quello veramenteartistico del 1903 approntato dal Comune perl’elezione a Pontefice di Giuseppe Sarto, si èprovveduto a contattare il Centro di restaurodocumenti dell’Abbazia di Praglia, disponibilead iniziare il lavoro nel prossimo anno. L’operadi restauro e rilegatura è stata fatta anche per ledue edizioni 1904 e 1907 del volume “PapaPio X nella sua vita e nella sua parola” di A.Marchesan. Una nuova e più consona colloca-zione (che dovrebbe essere oramai prossima)della Fondazione G. Sarto e di tutto il materialecartaceo, metterà a disposizione di quanti sonointeressati anche quello che con attenzione ecura era stato raccolto e conservato dal rag.Parolin, pronipote di Pio X.

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50°

Monsignor Berno, 92 anni ben portati, ènato qui a Riese ha studiato presso ilSeminario di Treviso, ma ha esercitato ilsuo ministero sacerdotale, per tanti anni,nella Diocesi di Gorizia.E lo ha fatto veramente bene, da vero mini-stro sacerdotale.Infatti recentemente il Vescovo di Gorizia loha nominato Canonico della Cattedrale.Domenica 6 giugno scorso, circondato daun folto stuolo di parenti ed amici, è venutonel suo paese natio e ha presieduto laConcelebrazione Eucaristica delle 10.45nella chiesa dove, tanti anni fa, ha celebra-to la sua prima Messa solenne.Mons. Ermenegildo appartiene alla fami-glia patriarcale dei Berno che, da anticadata, risiede a Riese e che, divisa poi intanti nuclei familiari, ha dato alla chiesa unMissionario, Don Giuseppe Berno, salesia-no, un Parroco, Don Aquino Berno e tresuore di Maria Bambina, due delle qualisono ancora viventiInoltre, essendosi imparentata, per mezzo

del matrimonio, con i Pastro, può annove-rare fra i suoi congiunti un altroMissionario, Angelo Pastro, camilliano euna suora di Maria Bambina.Queste persone consacrate, non potendoessere presenti alla festa, certamente sisaranno unite a Lui spiritualmente nel rin-

MONS. ERMENEGILDO BERNO

CANONICO DELLA CATTEDRALE DI GORIZIA

DOMENICA 6 GIUGNO 2004

graziare il Signore per avergli concesso dipoter compiere così tanto bene in ogniluogo dove si è trovato.Al neo-canonico la comunità parrocchialedi Riese, partecipe delle sue gioie, porge lepiù vive felicitazioni.

Domenica 6 giugno u.s. Riese ha vissutoun giorno di gioia e di riconoscenza alSignore, per aver visto onorato un riesinopuro sangue, trasportato nella diocesi diGorizia da 65 anni!Le notizie si sono diffuse anche se l’avve-nimento è avvenuto tanto distante: aGorizia.E quello che dirà mons. Ermenegildo èverità: sono convinto che sia giusto che lasua parrocchia natale goda con Lui e rin-grazi il Signore per tanti doni e benefatto.L’Arcivescovo di Gorizia ha fatto benead onorare questo umile servo e fedelesacerdote e gli siamo grati.Il resto sarà compreso dai lettori quandoavranno letto il suo gustoso discorso fattoquella domenica, qui di seguito pubblicato.

“1) Per diventare prete, ho studiato molto epregato altrettanto.

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Ci siamo guardati in faccia, ci siamo bencapiti e gli ho detto: “Eccellenza accetto,rimanendo a Bruma, dove ci stò da 65 anni- mi hanno voluto loro parroco - mi sonoconsacrato tutto per loro - ho tante personeche mi vogliono bene - che non mi fannomancare niente e che io amo, come fossiancora loro parroco”.

4) Il Card. Luciani, Patriarca di Venezia,quando Paolo 6° in Piazza S. Marco, eglimise sulle spalle la sua stola, profetizzando,che sarebbe stato suo successore, pubblica-mente ci confidò:

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I Canonici di Gorizia, per privilegio antico,vestono tutto in rosso!

Nella casa dei Berni, dove sono nato, sisono detti tanti rosari e fatte tante comunio-ni, qui in chiesa.Preciso che si diventa preti, con la sacraordinazione, con consacrazione delVescovo, che prima di farla, chiede pubbli-camente ai superiori e ai presenti, se ne èdegno, e consacrandolo, avviene un miraco-lo, più grande di risuscitare un morto, per-chè quel giovane è divenuto, un AlterChristus, un altro Gesù Cristo!

2) Sono stato consacrato, il 25 ottobre1936, festa di Cristo Re-Sommo ed Et.Sacerdote.Quando l’8 novembre durante la mia primamessa cantata a Riese, Mons. Settin, che miaveva mandato in seminario, dopo il discor-so congratulatorio, con i miei genitori, fra-telli, sorelle e stretti parenti, vennero abaciarmi le mani, ancora profumate delsacro crisma, le mie e le loro lacrime, s’in-contrarono.Nella nostra vita, non ci sono solo lacrimedi dolore e di patire, ma anche lacrime, digioia, di commozione, di congratulazione,di paradiso.

3) Per diventare Mons. Canonico del Duomodi Gorizia, non ho aperto un libro e nessunoha detto un’Ave Maria; ci sono stati invecedue miei, educati e sacerdotali no!, a distan-za di qualche mese. Convocato per la terzavolta dall’Arcivescovo ai primi di ottobreappena mi vide, senz’alcun preambulo, miha detto: “Al 25 Ottobre ricorre l’anniversa-rio della sua ordinazione, fissiamo la dataper l’investitura canonicale”.

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“Non sono mai venuto tanto rosso in vitamia!”

5) Il giorno di tutti i Santi passato, quandoil mio Arcivescovo Dino De Antoni mi misela sua berretta rossa sulla testa, io non sonodiventato rosso, ma bianco, pallido e tre-mante e gli ho detto:“Che cosa mi ha fatto!” - si è messo a ride-re e mi ha baciato.Mi è stata offerta una foto, scattata in quel-l’istante, e l’ho messa a ricordo in cornice!Con la sua berretta rossa sono andato al leg-gio e gli ho detto:“Ecc. Rev. ma la ringrazio, come di dovere,di tutto cuore, dividendo la sua onorificen-za per due: la prima metà ai miei parroc-chiani, l’altra metà a me, piuttosto, troppa!Mi propongo e Le prometto di onorarla neimigliori dei modi, sempre, in vita!”

6) Venendo a noi! Di preciso non so, comee quando il Vs.e mio Rev.mo ParrocoMons. Bordin - sono (sempre) Riesino dallanascita - sia venuto a sapere della mianomina, a Mons. Canonico del Duomo diGorizia; sò che ha subito detto:“Dobbiamofarlo venire a Riese”.D’istinto, gli avrei detto un bel nò, comeall’arcivescovo ma mi sono ricordato dellacontentezza, del piacere che deve aver pro-vato, mamma Margherita Sarto, quando ilsuo Bepi, Cardinale e Patriarca di Venezia,venne a baciarla e a benedirla vestito dellasacra porpora, mai, desiderata.

7) Non è l’abito che fa il monaco, ma ilmonaco che deve fare il sarto in tutta lavita, per fare un bel e prezioso abito, da far

vedere agli altri, umilmente.

8) Nel 1961, Mons. Liessi, mi aveva invita-to a venire a Riese, a celebrare le mieNozze d’Argento sacerdotali.In quell’occasione, i miei fratelli Vittorio,Giovanni, Ida-Elena - era andata in paradi-so - mi donarono il più bel e prezioso rega-lo del mondo, un calice.Li ho ringraziati con queste sole e preciseparole:“Vi metterò sempre dentro, ogni giorno!”L’ho portato con me.Stiamo celebrando la mia Messa n. 38.313 -al loro posto, con tutto il bene che ci voglia-mo, metterò i loro figli, tutti i nipoti Bernoe non Berno - i due Monsignori, con le loro,sante intenzioni e desideri, il capellano evoi tutti qui presenti, rendendovi grazie.

9) Tenendo ben alta, l’Ostia consacrata e ilcalice, supplicherò il Signore, che il sangue,cristiano, di soldati di Gesù Cristo - di sacer-doti e religiosi - suore Berno, non diventimai acqua e peggio ancora se sporca.Sono qui con me, a testimoniarlo, don Bepi,missionario in Venezuela, Don Aquino, par-roco a S. Cipriano, Sr. Giovannina eAntonietta e vi chiediamo, di pregare e rin-graziare il Signore con noi e per noi, deisuper doni che ci ha fatto!

10) La Madonna delle Cendrole, ci abbiasempre, degni figli e S. Pio X, degni con-cittadini, mentre io mi professo e resto,l’aff.mo vs. don Gildo, della sua sacra ordi-nazione e prima messa cantata qui.

Amen.”

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Mons. Liessi ha compiuto 95 anni.Domenica 9 maggio u.s. alla Messadelle 9 Mons. Bordin interpretando isentimenti di tutta la comunità parroc-chiale, gli ha rivolto i più fervidi augu-ri uniti all’espressione di tutta la rico-noscenza per quanto di bene ha fatto,durante i molti anni di fecondo aposto-lato, qui a Riese.Mons. Liessi, con quella “vis oratoria”perfetta che gli è mai venuta menononostante l’età, ha ringraziato e, allu-dendo alle sue prediche frequenti e tal-volta un po’ lunghe, ha aggiunto in tonoscherzoso:“Forse vi avrò anche annoiato”.Ma poi, quando è passato a parlare della situazione odierna, il suovolto si è fatto serio e ha affermato d’essere molto preoccupato perla gioventù che, purtroppo al giorno d’oggi, è esposta a innumerevolipericoli.In quel momento si è visto in lui il vero padre spirituale che deside-ra la salvezza di quelle anime che ama.Commossi per questo, i parrocchiani di Riese lo ringraziano di cuoree si ritengono certi che la sua preoccupazione, unita alla preghiera,arriverà fino al trono di Dio e otterrà per i giovani la grazia di nonsmarrire la retta via, mentre invocano per Lui, dal Signore, ancoratanti anni di serenità e pace fra questi figli che ha tanto beneficato.

IL COMPLEANNO

DI MONSIGNOR LIESSI

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Sabato 12 giugno scorso, nella Basilica di MariaAusiliatrice in Torino, alle ore 10.30 ClaudioParolin, assieme ad altri 15 confratelli salesiani,ha ricevuto l’ordine di Diaconato dalle mani diSua Eccellenza Mons. Luc Van Looy, Vescovo diGent (Belgio).Erano presenti alla cerimonia i genitori, i fratelli,Mons. Bordin, Arciprete di Riese e molti parentie amici riesini lì convenuti o con la corrieramessa a loro disposizione e con mezzi propri.Don Claudio, così ora dobbiamo chiamarlo, eravisibilmente commosso.Dopo la Messa solenne si è intrattenuto un po’con tutti i Riesini i quali si sono stretti intorno alui per le foto ricordo e per porgergli le più vive congratulazioni e augurandogli di poter giungerepresto alla radiosa meta del sacerdozio.Anche gli altri parrocchiani che non hanno potuto presenziare alla bella cerimonia gli sono stativicini con la preghiera chiedendo per lui tutte le grazie necessarie.

ORDINAZIONE DIACONALE DI CLAUDIO PAROLIN

7 settembre 2003Claudio pronuncia la sua Consacrazione.

RICH IESTADI BENEDIZIONE

E G RAZIE

RICHIESTADI BENEDIZION

E GRAZIE

Un nuovo fiocco azzurro, il piccolo Riccardo ha allietatola casa della fam. Campagnolo di Crespano del Grappache vediamo qui riunita nel giorno del suo Battesimo.

Con gioia, genitori zia Angela e nonni desiderano affidareil bimbo circondato dalle due sorelline Marta e Chiara allapaterna protezione di S. Pio X rivolgendo a Lui una sup-plica:

“Caro Santo, tu che amasti tanto i fanciulli, accompagnai nostri tre figli e nipoti affinchè crescano sani e profumi-no come fiori olezzanti di bontà, bravura, generosità”.

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IN RICORDO DI...IN RICORDO DI.

CLARA CECCATO di anni 91

Visse, per oltre quarant’anni, assieme alla sorella Amelia, accanto a DonNarciso Caon, condividendo con lui le gioie e le amarezze inerenti al suo apo-stolato e assistendolo con vera dedizione quando fu colpito dalla malattia.Rimasta sola, dopo la morte di lui, non volle lasciare la parrocchia di Riese allaquale era molto affezionata e trascorse l’ultimo periodo della sua vita, sola,vicino alla cappellina di S. Pio X dove si recava quotidianamente a pregare.Ora riposa nel cimitero di Loreggia, suo paese natale, ma il suo ricordo, fattodi preghiera e riconoscenza, resta vivo nel cuore dei parrocchiani di Riese.

ELVIRA BERNO di anni 92

Il 28 giugno u.s. è tornata nella sua chiesa parrocchiale di Riese per riceve-re l’estremo saluto da quanti l’hanno conosciuta e stimata per la sua bontà,la sua viva fede, il suo amore alla famiglia. Vera sposa e madre esemplareha educato cristianamente i suoi figli e quando il Signore gliene ha chiestouno per sè è stata lieta di darglielo non badando a sacrifici e rinuncie.Non appena poi è stata libera da certi impegni famigliari non ha esitato adandare a vivere accanto a questo suo figlio sacerdote e, con umiltà e discre-zione, ma soprattutto con la sua preghiera continua, lo ha sorretto in ognicircostanza lieta o triste del suo ministero.Ora ha raggiunto in Cielo il suo sposo e, assieme a lui, intercede per tutti isuoi Cari.La Comunità parrocchiale di Riese porge ai figli e ai congiunti, in partico-

lare a Monsignor Arduino, le più sentite condoglianze e promette preghiere, auspicando che, in questomomento di dolore, siano illuminati da quella luce che il Signore dona a chi confida in Lui.

GUIDO BERNO di anni 85

A pochi giorni di distanza dalla dipartita della sig. Elvira, sua diletta sorella,anche Guido, rispondendo alla divina chiamata, è passato da questa vita all’e-ternità. Uomo di fede e Buon cristiano, lascia in quanti lo conobbero l’esem-pio della sua vita laboriosa e onesta, interamente dedicata alla famiglia.Ai suoi figli, che la brutta operazione che egli volle, disse:“Se il Signore vuole che resti, sarò con voi e senò sarò in cielo con vostramamma!”Quanto amò sua moglie Giuseppina. Che esempio di famiglia cristiana!Ai suoi cari, specialmente ai figli, che soffrono per il vuoto da lui lasciato,sia di conforto la certezza che ora egli vive in Dio ed è vicino a loro con ilsuo protettivo amore.La comunità parrocchiale porge le più vive condoglianze.

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RITA VISENTIN VEDOVA FANZOLATO di anni 96

Il 24 giugno festa della nascita di San Giovanni Battista, dopo unalunghissima vita ricca di tanti doni e grazie, ma anche di tante soffe-renze, la morte di tre figli, del marito ancora giovane, nonna Rita comemoltissimi a Riese la chiamavano affettuosamente, lucida fino allafine, dopo aver pregato col figlio P. Gianni, dopo aver fatto per trevolte il segno della croce, che io ho interpretato come un omaggio allaSantissima Trinità, dopo aver Lei benedetto il figlio sacerdote, averlosalutato con un ciao che voleva dire arrivederci in paradiso, ha chiusogli occhi e dopo un’ora come un angelo, in punta di piedi, come eraabituata sempre, è volata all’incontro del Padre accompagnata dallaVergine Maria di cui era molto devota.Nel suo letto di dolore, quando l’ho vista ho pensato a Gesù sullaCroce.

Sembrava dicesse:“Tutto è compiuto, nelle tue mani, consumata d’amore, affido il mio spirito.”È stata una grande mamma, una donna straordinaria, che ha trasmesso a tutti i valori di Dio, dellafede e dell’amore.Di carattere ottimista, socievole ed allegro, era sempre positiva, sempre serena nonostante tutto,con una grande carica affettiva, che esprimeva tenendo presente tutti, attentissima agli altri, gene-rosa e pronta ad ascoltare tutti, e con una saggezza che gli veniva da Dio, sempre disposta a direuna buona parola di conforto o un buon consiglio, di offrire una preghiera o condividere gioie edolori di chi le si avvicinava.Aveva un carisma, che è frutto di tanta preghiera, di fede cristallina e di abbandono alla volontà diDio: era come una calamita che attirava tanta gente.Ragazzi, giovani e adulti quando avevano un problema andavano volentieri da Nonna Rita, perchèil suo modo di ascoltare gli altri e di partecipare ai loro problemi e gioie era saggio, prudente, sem-pre presente, ma mai invadente.Il solo fatto di stare con lei, di guardarla negli occhi ti riempiva di pace e serenità.Si. È stata una donna della pace, capace e sempre disposta a creare motivi di pace, di conciliaretutto e tutti: il suo grande desiderio era che sempre tutti andassimo d’accordo e in armonia.Mai una volta l’ho sentita criticare o dir male di qualcuno.Una donna saggia, onesta, laboriosa e forte, perchè piena di Dio, innamorata di Gesù, devotissimadella Vergine con i suoi Rosari e interminabili preghiere che scandivano la sua giornata.

Grazie mamma e nonna Rita, per la tua vita stupenda, per la tua testimonianza, per il tanto amoreche hai avuto per tutti, per la tua semplicità e umanità.Con la tua morte si è spento un focolare, hai lasciato un profondo vuoto, ma si è accesa una stel-la; dal cielo preghi e ci ami più di prima, perchè tu sei viva, sei risorta con Gesù.

Grazie.Tuo figlio p. Gianni e i tuoi cari

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Aveva solo 19 anni quando deci-se di dedicare tutta la sua vita aDio e al prossimo entrando nellaCongregazione delle Suore dellaCarità, comunemente chiamateSuore di Maria Bambina.

Dopo il noviziato, compiuto aOnè di Fonte, i Superiori lainviarono prima all’ospedale diFeltre e successivamente a quel-lo di Riccione.

Per anni e anni fu accanto aimalati, prestando loro ogni curanecessaria per ricuperare la salu-te, ma soprattutto aiutandolimoralmente con le sue immanca-bili buone parole ed edificandolicon il suo esempio.

Dagli ospedali fu poi trasferita al Collegio di Crespano del Grappa dove svolseil compito di assistente delle educande.

Purtroppo anche per lei venne il tempo nel quale le forze cominciavano a man-care e dovette essere trasferita a Villa Gerasa di Bassano, che è una casa di ripo-so per le Suore della sua Congregazione.Lì, nella preghiera e nell’offerta quotidiana d’ogni sacrificio, visse per due anni,finchè Sorella Morte venne a prendere la sua anima bella per portarla in Cielo aricevere il premio meritato.

Alle Consorelle e ai suoi cari, che soffrono per la sua dipartita, la comunità par-rocchiale porge le sue vive condoglianze.

Suor Maria Pia Sitton

SUOR MARIA PIA SITTON

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50°VITA PARROCCH IALEVITA PARROCCHIALE

RIGENERARIGENERATI TI ALLAALLA VITVITAA

BOTTER SAMUELE di Daniele e GazzolaOdilla, nato il 19 febbraio 2004; battezzato il 23maggio 2004.

CASTALDI ANTONIO di Paolo e IannielloAnna, nato il 9 marzo 2004; battezzato il 23 mag-gio 2004.

CIROTTO MASSIMILIANO di Roberto eCremasco Silvia, nato il 2 marzo 2004; battezza-to il 23 maggio 2004.

COMIOTTO ALBERTO di Walter e PastroBarbara, nato il 20 gennaio 2004; battezzato il 23maggio 2004.

CUCCAROLO GIOVANNI di Michele eBragagnolo Francesca, nato il 27 gennaio 2004;battezzato il 23 maggio 2004.

CUSINATO ENRICO di Michele e BrottoRoberta, nato il 27 febbraio 2004; battezzato il 23maggio 2004.

GIACOMELLI CRISTIANO di Francesco eComper Roberta, nato il 30 marzo 2004; battez-zato il 23 maggio 2004.

MAZZON ALBERTO di Stefano e TodescoSabina, nato il 24 gennaio 2004; battezzato il 23maggio 2004.

SPADAFORA CHIARA di Francesco e FogaleFrancesca, nata il 10 febbraio 2004; battezzata il23 maggio 2004.

VETTORETTO ALESSANDRO di Roberto eMassaro Xelena, nato il 22 febbraio 2004; bat-tezzato il 23 maggio 2004.

BERNO PIETRO di Stefano e FrancescatoElisabetta, nato il 14 marzo 2004; battezzato il 20giugno 2004.

BERNO SELENA di Andrea e SantinonFrancesca, nata il 20 aprile 2004; battezzata il 20giugno 2004.

DAMINATO MARCO di Silvio e Zanon Elisa,nato il 12 dicembre 2003; battezzato il 20 giugno2004.

FAVRETTO MARCO FRANCESCO diAlfredo e Moretto Graziella, nato il 30 marzo2004; battezzato il 20 giugno 2004.

NWOSU IKENNA KELLY di NwosuTochukwu e Uzoamaka Chioma, nata il 27dicembre 2003; battezzata il 20 giugno 2004.

PAGNAN ELISA di Roberto e Chemello Vania,nata il 7 dicembre 2003; battezzata il 20 giugno2004.

UNITI IN MAUNITI IN MATRIMONIOTRIMONIO

PINZIN EMANUELE con STRADIOTTOROBERTA; coniugati il 22 maggio 2004.

BALDIN MASSIMO con VISENTIN ANTO-NELLA; coniugati il 5 giugno 2004.

ALLALL’OMBRA’OMBRA DELLADELLA CROCECROCE

MONTIN MARGHERITA - coniugata conDalle Mule Giuseppe; deceduta il 21 maggio2004, di anni 84.

SITTON SUOR MARIA PIA - religiosa; dece-duta il 30 maggio 2004, di anni 77.

BRUNATO GIUSEPPE - coniugato conMartinello Gemma; deceduto il 30 maggio 2004,di anni 73.

VISENTIN RITA LUIGIA - vedova diFanzolato Antonio; deceduta il 24 giugno 2004,di anni 96.

BERNO ELVIRA SANTINA - vedova diBeltrame Siro Giacomo; deceduta il 24 giugno2004, di anni 92.

BERNO GUIDO AQUINO - vedovo di StoccoGiuseppina Tarsilla; deceduto il 29 giugno 2004,di anni 85.

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IGNIS ARDENSIGNIS ARDENS 50°

SS OMMARIOOMMARIO

Commemorati i grandi Avvenimenti del 2004 Pag. 3

CCCC OOOO NNNN OOOO SSSS CCCC EEEE RRRR EEEE PPPP IIII OOOO XXXX

Celebriamo per “ricordare e vivere” la Via della Santità ” 4

RIESE HA RIVISSUTO CON ENTUSIASMO I GRANDI AVVENIMENTI ” 5

Riese ha Festeggiato Esultante il Cinquantesimo Anniversario

della Canonizzazione di Pio X ” 6

Testimonianze di grazie ricevute da San Pio X ” 8

Rileggiamo alcune pagine del Gazzettino, di cinquant’anni fa

25 Maggio 1954

La Canonizzazione di Pio X ” 10

Dal Gazzettino del 26 Maggio 1954 ” 10

Dal Gazzettino del 27 Maggio 1954

Nel Pomeriggio di Ieri a Riese ” 11

Dal Gazzettino del 28 Maggio 1954

Domani si Celebra a Roma il Grande Rito ” 13

Dal Gazzettino del 29 Maggio 1954

Stasera Pio X Salirà alla Gloria degli Altari ” 14

Celebrazione diocesana del 90° della Morte

e del 50° di Canonizzazione di S. Pio X ” 16

CCCC RRRR OOOO NNNN AAAA CCCC AAAA PPPP AAAA RRRR RRRR OOOO CCCC CCCC HHHH IIII AAAA LLLL EEEE

Riconoscenza e gioia per i 50 anni di Ignis Ardens ” 17

Mons. Ermenegildo Berno Canonico della Cattedrale di Gorizia ” 18

Il compleanno di Monsignor Liessi ” 21

Ordinazione Diaconale di Claudio Parolin ” 22

Richiesta di Benedizione e Grazie ” 22

In Ricordo di...

Clara Ceccato, Elvira Berno, Guido Berno, Rita Visentin, Suor Maria Pia Sitton ” 23

Vita Parrocchiale ” 26