IGNIS ARDENS S. Pio X e la sua terra · ora a Mamma Margherita Cil suo BepiD si presen - tava...

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IGNIS ARDENS IGNIS ARDENS IGNIS ARDENS IGNIS ARDENS IGNIS ARDENS S. Pio X e la sua terra Pubbl. Bimestrale n. 5 Anno XXXXVII SETTEMBRE - OTTOBRE 2001 Spedizione in abbonamento postale Gruppo IV Quota abbonamento annuo: Italia £. 30.000 sul c.c.p. n°13438312 Estero (via area) £. 60.000 Redazione - Amministrazione Via J. Monico, 1 31039 Riese Pio X (Treviso) Tel. 0423 483105 - Fax 0423 750177 Direttore: Giovanni Bordin Direttore Responsabile: Pietro Tonello Autorizzazione del Tribunale di Treviso n°106 del 10 maggio 1954 Tipolitografia “ERREPI” di Berno Primo Via Castellana, 50 31039 Riese Pio X (TV) Tel. 0423 746276 - Fax 0423 746663

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IGNIS ARDENSIGNIS ARDENSIGNIS ARDENSIGNIS ARDENS

IGNIS ARDENSS. Pio X e la sua terra

Pubbl. Bimestrale n. 5Anno XXXXVII

SETTEMBRE - OTTOBRE 2001

Spedizione in abbonamento postaleGruppo IV

Quota abbonamento annuo:Italia £. 30.000

sul c.c.p. n°13438312Estero (via area) £. 60.000

Redazione - AmministrazioneVia J. Monico, 1

31039 Riese Pio X (Treviso)Tel. 0423 483105 - Fax 0423 750177

Direttore:Giovanni Bordin

Direttore Responsabile:Pietro Tonello

Autorizzazione delTribunale di Treviso n°106

del 10 maggio 1954

Tipolitografia “ERREPI”di Berno Primo

Via Castellana, 5031039 Riese Pio X (TV)

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CONVERSANDOCON I NOSTRI LETTORI E LETTRICI...

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Siamo a presentare questo penultimonumero 2001 di Ignis Ardens. Delle ricor-renze e feste durante il mese di agosto,abbiamo scritto nel numero precedente.

Questo lo dedichiamo quasi esclusiva-mente alla Cronaca parrocchiale, perchè set-tembre e ottobre sono i mesi della ripresadelle attività pastorali anche nella nostracomunità di Riese. Questo periodico infattiha tra le sue finalità, anche quella di presen-tare a tutti, i fatti più importanti, secondonoi, della vita parrocchiale.

I primi due articoli riguardano, comesempre, San Pio X: la sua santità e la suavita. L’ultima visita alla Mamma ammalata,da cardinale.

P. Checco Fantin ha inviato dopo unlungo silenzio una sua lettera, in cui ci mani-festa il suo ardore missionario e le sue diffi-coltà di salute.Gli siamo vicini con i nostri auguri e con lapreghiera.

Anche dal Canada ci sono giunte notizieriguardanti le attività del Comitato San PioX. Non abbiamo avuto tante comunicazioni,ma siamo riusciti ugualmente a mettereinsieme il notiziario che pubblichiamo.

Maggior rilievo è stato dato alPellegrinaggio parrocchiale a Fatima e S.Giacomo di Compostela: è stato un avveni-mento di grazia che ha lasciato in tutti unsegno duraturo e spiritualmente fruttuoso.

Due flash di famiglia: il 65° di sacerdoziodi don Gildo Berno e la visita di noi sacer-doti in Val d’Aosta, a don Beppino Ganassin.

Il 21 settembre abbiamo celebrato anchequest’anno con solennità, la festa del nostroPatrono San Matteo.

Riferiamo poi anche altri fatti e feste chehanno interessato la nostra Parrocchia.

Infine, questo numero si completa con lapubblicazione di grazie e suppliche a SanPio X; col ricordo dei nostri defunti e col farconoscere i nomi dei numerosi battezzati edei matrimoni in chiesa.

Dal momento che il numero viene pub-blicato nel mese che segue il bimestre inoggetto, desidero presentare gli auguri,Natalizi a tutti gli affezionati lettori e lettriciche ci hanno rinnovato la loro fiducia facen-do l’abbonamento, e dare il benvenuto ainumerosi nuovi abbonati. Perchè le nostresollerti incaricate per gli abbonamenti,quest’anno hanno accelerato la raccolta, inquanto con il passaggio dalla lira italianaall’euro del 2002, abbiamo pensato di nonincrociare i problemi organizzativi. Con ilprossimo numero allora comunicheremo laquota dell’abbonamento in euro; e sarà soloin euro.

Buon Natale e Buon Capodanno!

Mons. Giovanni Bordin

arciprete

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Era parroco a Salzano don Giuseppe Sartoquando morì, in un paese vicino, un uomoricco e benefico: bisognava tesserne l’elogio.L’Arciprete del luogo, col quale il defunto invita non era andato tanto d’accordo, pensò dirivolgersi al Parroco di Salzano.

«Solo  lui  - disse - se  la  caverà magnifica-mente e mi toglierà da un grande imbarazzo».

Don Giuseppe ci pensò un po’, poi, allafine, accettò lo scomodo incarico. Non eracapace di dire di no quando gli si chiedeva unpiacere. Volle, però, che qualcuno gli dicessequalcosa del defunto perchè non aveva notiziesufficienti per parlare di lui.

Mentre la persona bene informata gli offri-va lo spunto per l’elogio, sorridendo, uscì conquesto detto: «Coi nasse tutti bei; coi se sposa,tutti siori; coi more, tutti santi; ma dopo un dì

i xe desmentegai».

Pio X entra in questa universale, umana sta-tistica? No.

Della maggior parte di noi rimarrà, in que-sto mondo, solo la traccia sbiadita di un nomein qualche registro di stato civile. Di altri, «igrandi», qualche pagina di storia ne tramanderàla memoria; ma la storia riguarda il passato. Cisono però delle persone che escono dalla storia,entrano nella vita e non ne escono più: sono iSanti.

Così è e sarà sempre di Pio X.Fin da quando Egli fu la fiaccola accesa sul

colle Vaticano, gli intimi, la gente comune etutti coloro che l’avvicinavano, considerandol’azione straordinaria che aveva compiuto di

novennio in novennio nelle diverse tappe dellasua vita, fino ad arrivare al vertice sublime delsacerdozio e ammirando l’opera di unPontificato ispirata alla restaurazione dei pre-minenti valori evangelici, avevano la sensazio-ne di trovarsi di fronte a una persona straordi-naria, a un santo.

E come tale lo consideravano le fitte schie-re di bambini che si recavano da ogni parte diRoma, ad ascoltare la sua voce, che, nei pome-riggi domenicali, spiegava il catechismo. Essiavevano un posto privilegiato nella casa delPadre e le porte per loro erano sempre aperte:ne avevano diritto.

I buoni e semplici fedeli che ebbero la for-tuna di ricevere la sua Apostolica Benedizione,coloro che, pur lontani, constatarono il benefi-cio e la sua opera di grande riformatore e, primadi allora, i contadini, i fanciulli e i poveri diTombolo, i suoi figli spirituali di Salzano chenon volevano staccarsi dal Padre, i Trevisani, iMantovani e specialmente i Veneziani dei qualis’era conquistato il cuore, ebbero sempre la per-cezione di avere a che fare con un uomo vera-mente virtuoso.

Per questo, anche ora, ove Egli passò, lo sivenera e si è orgogliosi d’averlo avuto comepastore d’anime.

Ma il luogo dove Pio X è maggiormentevivo nel cuore del popolo è la sua Riese dovetutto parla di Lui: la sua Casetta natale, l’atti-guo Museo che conserva tante cose che glisono appartenute, la Chiesa parrocchiale con ilbattistero dove ricevette il Sacramento che Lo

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PAPA PIO X:UNA VITA SANTA

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CCOONNOOSSCCEERREE PPIIOO XX

introdusse nela vita della grazia, l’altare dovecelebrò la prima Messa solenne, la tomba nellaquale riposò, nel silenzio delle grotte vaticane,fino al 29 maggio 1951 e, più lungi, ilSantuario delle Cendrole, tanto caro al Suocuore.

Ma, anche se non ci fossero tutte questecose, Egli sarebbe ugualmente vivo nel ricordodei suoi concittadini.La sua figura di unuomo che cammina-va nel mondo, manon era del mondo,affascina ancora. LaGrazia non distrug-ge, ma perfeziona lanatura umana.

La bonarietà, laletizia, l’arguzia, lafacezia, delle qualis’impadronì l’ane-dottica, e che svela-no la sua umanitàcalda ed espansivache si equilibravacon la gioia interioredi chi, trovata la pre-ziosa margherita,come insegna ilVangelo, sa privarsidi tutto, per compe-rarla, sono spessol’argomento princi-pale d’ogni conser-vazione religiosa.

I Santi sonocoloro che vissero lavita di Dio e, poichèDio è l’eterno pre-sente, anch’essisono eternamentepresenti.

L’esempio di San Pio X nella Gloria dei Santi.

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Pio X, i suoi insegnamenti, la sua dottrinadureranno sempre, come sempre ci sarannoanime devote che si sforzeranno di imitare lesue virtù e si rivolgeranno a Lui per ottenere,mediante la sua intercessione, grazie e favoridall’Onnipotente.

Ginesta Fassina Favero

suno lo sa. Si sa solo che, al momento del distac-co, il figlio porse alla madre la mano perchèbaciasse l’anello cardinalizio, ma lei, mostrando-le la consunta “vera matrimoniale” che ornava ilsuo anulare sinistro, gli disse:«No ghe saria  stato queo,  se prima no ghe  fusse

stata questa».

«Oh, mamma! Xe vero».

L’abbraccio del congedo fu particolarmentetenero e allo stesso tempo penoso.

Una donna di ottant’anni, accasciata dalle fati-che e dalle privazioni, inferma, quanto avrebbepotuto campare?

Quel bacio non poteva essere che l’ultimo.Infatti, alcuni mesi dopo, Mamma Margheritaspirava nel Signore.

Il Figlio Cardinale rendeva omaggio «alladonna  esemplare,  alla  moglie  saggia,  alla  madre

incomparabile»  dettando Egli stesso l’iscrizioneda scolpire sulla sua tomba.

G. F. F.

Il 12 giugno 1893 Leone XIII innalzava ilVescovo Sarto all’onore della PorporaCardinalizia e nel successivo Concistoro la nomi-nava Patriarca di Venezia.

A quei tempi, però, un Vescovo non potevaentrare in possesso della sua Diocesi finchè loStato non avesse concesso il suo beneplacito cheveniva chiamato «regio exsequatur».

Avvenne così anche per Lui. L’ingresso aVenezia fu ritardato di parecchi mesi proprio acausa del rifiuto del Governo italiano di concede-re l’exequator; rifiuto dovuto anche all’errata pre-tesa governativa di aver ereditato dalla RepubblicaVeneziana e dall’Austria, che un tempo dominavanel Veneto, il diritto alla nomina di Patriarca.

Nel frattempo il Card. Sarto continuò a fare ilVescovo a Mantova con la consueta assiduità esemplicità.

E da Mantova, nell’ottobre di quello stessoanno, si recò a Riese per salutare la mammaormai vecchia e sofferente.

Si trattenne nel suo paese natìo per due gior-ni e celebrò la Santa Messa nella chiesa parroc-chiale e nel Santuario delle Cendrole.

Siccome la mamma non potè recarsi in chie-sa ad assistere ai Riti solenni celebrati dal Figlioperchè costretta a letto dalla malattia, Egli, primadi partire, indossò gli abiti cardinalizi in casa, sol-tanto perchè lei potesse vederlo vestito così.

Per una mamma il figlio è sempre “il  suobambino” anche quando ha i capelli brizzolati, maora a Mamma Margherita “il suo Bepi” si presen-tava insignito della alta dignità di Principe dellaChiesa e in tutta la magnificenza dei paludamen-ti cardinalizi. Dinnanzi a tanta grandezza spariro-no per lei tutte le dolorose vicende della sua lungavita, i disagi sopportati nel tirare avanti la nume-rosa famiglia, le preoccupazioni e gli sconforti e,guardandolo meravigliata, esclamò:«Bepi, te si tuto rosso!».

E Lui:«E vu, mamma, sì tuta bianca».

L’illustre Prelato si sedette poi a fianco delletto e iniziò con la sua genitrice una lunga, affet-tuosa conversazione. Che cosa si siano detti nes-

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L’ULTIMA VISITADEL CARD. SARTO ALLA MAMMA

EMIGRANTI PER AMORE

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Già da tempo avevo una sensazioneche mancasse qualcosa alle mie purmodeste ricerche nel campo dell’emigra-zione.Una sensazione vaga ed indefinita, ma diquelle che ti creano parecchio (ma pro-prio parecchio!) disagio.

Solo in occasione della domenicaGiornata Mondiale Missionaria ho “rea-lizzato”: pochi (per non dire quasi nes-suno) si sono occupati dei missionari,cioè coloro che si recano all’estero perscelta di vita, a costo della vita, peramore dell’uomo e di Dio.

Anzi, per Amore. Con la A maiusco-la.

Lapalissiano. Scontato.Certamente.Ma anche altri, ben più addentro in

questo tipo di ricerca, e famosi ricercato-ri nel campo, non hanno ancora “realiz-zato”.

Certo che c’è da scrivere, e da scrive-re molto. E non so se si faccia un pia-cere o se si arrechi un dispiacere: “nonsappia la destra quello che fa la sinistra”è stato scritto, ma anche “la messe èmolta, ma gli operai sono pochi”.

E il miglior modo per avere molti“operai”, è quello di far sapere quello chefanno questi “operai”.

Perchè il bene è contagioso per leanime sensibili al prossimo.

Ma il bene non fa notizia: basta apri-re un giornale e leggere. La cronaca nerala fa da padrona: titoli ad otto colonne.

Se qualcuno porta indietro un portafo-glio trovato, è in un angolino: chi se neaccorge?

Forse il redattore impagina così inpiccolo il clamoroso fatto che il cronistasegnala, forse per evitare parole ingiu-riose o di commiserazione all’onest’uo-mo che ha avuto il coraggio di ascoltarela propria retta coscienza.

Forse occorrono segnalazioni piùautorevoli, quali solo la storia (anzi, laStoria) può registrare. E facendo dellastoria seria, non di occasione, si puògettare della semente buona in qualcheposto dove possa attecchire.

A Salzano ho già ricercato e scritto,soprattutto per quelle ragazze salzanesiche hanno accettato di testimoniare illoro credo lontano dall’Europa, nellaCongregazione delle Suore FrancescaneMissionarie di Gemona.

A Riese ho tentato di farlo, ed ho giàraccolto qualcosa: non molto, ma lamesse si presenta copiosa e buona, per-chè ci sono esempi numerosi e lampan-ti, che non possono (e non devono)rimanere nascosti.

Infatti, essi sono i portatori di “lucenel mondo” e, come sta scritto nel van-gelo, “non può restare nascosta una cittàcollocata sopra un monte, nè si accendeuna lucerna per metterla sotto il mog-gio, ma sopra il lucerniere perchè faccialuce a tutti quelli che sononella casa”(Matteo, 5,14-15)

Quirino Bortolato

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CI SCRIVE P. CHECCO FANTINDAL BRASILE

Carissimi fratelli e familiari, bene-fattori, amici, sacerdoti e suore, pace ebene a tutti.

È da Pasqua che non Vi scrivo, ma(grazie a Dio) sono ancora vivo, anchese sono diventato più vecchio e la testapiù bianca (anche la barba e i baffi sonopiù bianchi).

Qui va tutto bene, anche se gliacciacchi e l’età avanzata portono sem-pre delle conseguenze: le gambe noncamminano più in fretta come prima, lamemoria lascia scappare molte cose e cisono tante altre sorprese che l’età avan-zata porta con sè. Sono il missionariopiù anziano di tutta questa regione ostato del Mato Grosso del Sud.

Da una parte, come dicono certi, èuna bella età; dall’altra parte il bello del-l’età si perde ogni giorno più per stradae restano solo i calli che si fanno senti-re anche dai sordi e molte altre conse-guenze.

Il brutto è che non riesco più a faretutto ciò che dovrei: diminuiscono levisite ai villaggi e ai poveri, le iniziati-ve speciali non sono ben preparate comeprima... e per fortuna che il popolo èbuono e mi accetta come sono, con tuttii miei difetti e limiti.

I Superiori hanno reso noto che cisaranno dei cambiamenti di guardia e dimissione. Se fossi in Italia, alla miatenera età, sarei già in pensione; ma qui,con la scarsità di Missionari, è peccato

grave ritirarsi a vita privata, mettendosi“a riposo”.

Dai paesi e famiglie cattoliche, comele Vostre, dovrebbero arrivare rinforzi,missionari giovani e forti; ma sembrache la fonte diminuisca sempre più...proprio adesso che ci sarebbe più biso-gno.

Il mese missionario ci faccia pregaree pensare di più alle Missioni e loronecessità spirituali ed economiche.Sempre fede in Dio e coraggio, dobbia-mo tutti fare megl io e più che sipuò per i l regno di Dio , non vipare.

Avrete saputo dalla televisione quan-te inondazioni sono capitate in questogrande paese: in certe regioni è tuttosecco, in altre ci sono paesi inondati, echi non è morto annegato, ha dovutoabbandonare tutto per non morire.

Ma fin che c’è respiro, c’è vita; finche c’è vita, si può fare qualcosa di bene,anche se vecchi... non Vi pare?

Salutatemi tutti, parenti ed amici.Pregate per me e per le Missioni e per levocazioni missionarie.

La Madonna, nostra mamma, ci pro-tegga e ci benedica tutti. Il Signore ciscampi dai pericoli e ci dia la sua Santagrazia.

Auguri a tutti. Grazie.

Vostro p. Checco

CCRROONNAACCAA PPAARRRROOCCCCHHIIAALLEE

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NOTIZIE DAL COMITATO SAN PIO XDI GUELPH

Benny Monico tiene costantemente informata la Redazione di Ignis Ardens

sugli avvenimenti e celebrazioni che avvengono a Guelph.

Siamo in grado quindi di presentare ai lettori di Ignis un essenziale resoconto

della serie degli avvenimenti che vanno dall’estate passata a tutto ottobre.

“Innanzitutto anche noi ci uniamo a quantihanno festeggiato, con lo stesso Benny, i suoi65 anni di vita (5 maggio 1936-2001); felici-tandoci ed augurandogli altri traguardi dopo idifficili primi anni di emigrazione: oggi ha rag-giunto importanti mete. E soprattutto pensia-mo che anche San Pio X si compiaccia con luiper aver dato vita al Comitato San Pio X diGuelph, per averlo sostenuto per quasi trent’an-ni e per essere stato promotore di tante iniziati-ve che hanno tenuto uniti gli emigranti Riesininell’Ontario - Canada. Per essere stato modelloe sprone alla nascita della Trevisani nel Mondo:e per aver dato una spinta decisiva alla procla-mazione di San Pio X a Patrono di tutti gli emi-grati della diocesi di Treviso. Auguri per moltianni ancora!

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Al 3° Raduno mondiale dei Riesini nel mondoin Australia - Adelaide, che si è svolto nellaseconda parte del mese di agosto 2001, non èstata possibile la partecipazione di una delega-zione dal Canada. Ma hanno voluto ugualmen-te essere presenti attraverso una loro rappresen-tante, la signora Maria Finoro, segretaria delComitato San Pio X, che ha portato il cordia-le saluto di tutti, facendo presente il grande lorodispiacere per non aver potuto partecipare pervari motivi.

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Il 27 ottobre u.s. poi è stato celebratol’Autunno Trevisano in onore di San Pio Xpreparato con entusiasmo e precisione, è riu-

scito anche quest’anno molto bene: è un mera-viglioso incontro annuale che si ripete ormai da29 anni, allo scopo di rinnovare e consolidareil legame tra Riesini, Trevigiani dell’A.T.M. edevoti del Santo Patrono degli emigranti, SanPio X.È iniziato con la Santa Messa celebrata nellachiesa di St. John - g.c. dal parroco p. FrancisSpaic, costante collaboratore di queste iniziative.La festa poi è proseguita nell’Italian CanadianClub con la Castagnata e la Mostra del radic-chio, prodotto di nostri emigrati in Canada. Lapartecipazione è stata, come il solito, moltonumerosa e gioiosa.Anche quest’anno ha presieduto la celebrazioneeucaristica, p. Pietro Schiavinato diMontebelluna, Missionario della Consolata,insegnante di teologia a Toronto.

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L’anno scorso p. Schiavinato è stato “scoperto”da alcuni del Comitato San Pio X di Guelph. Ilquale ha fatto conoscere suo fratello Daniele,impegnato nella costruzione in Kenia di unachiesa dedicata a San Pio X. Il Comitato haraccolto una somma che è stata messa a dispo-sizione della costruzione di questa chiesa, comedel resto ha fatto anche la Comunità parroc-chiale di Riese.

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Ci auguriamo che anche altri gruppi di Riesini,sparsi nel mondo, abbiano a inviare ad IgnisArdens notizie e fotografie, che con gioia pub-blicheremo”.

PELLEGRINAGGIO PARROCCHIALE

A FAtImA E A SANtIAGO DI COmPOStELA

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Cattedrale  di  Santiago.  Alla  fine  della  Messaabbiamo  assistito  alla  grandiosa  incensazionedel  turibolo  antico  agitato  da  una  équipes  disette uomini.

Dal 12 al 16 ottobre u.s. la nostra Parrocchia haorganizzato un Pellegrinaggio a Fatima, damolto tempo e da molti fedeli desiderato e richie-sto.L’agenzia IOT di Gorizia ci ha programmatotutto, con meticolosità e precisione. Ci siamoportati all’aeroporto di Verona per imbarcarci inun aereomobile che ci ha trasferiti a Lisbona,capitale del Portogallo.L’aereo era stato noleggiato dall’Agenzia sopran-nominata per un volo charter.Puntuale e buono il viaggio. A Lisbona abbiamotrovato il pullman che ci attendeva con la guida(Antonio) e subito siamo partiti alla volta diFatima (120 Km. circa).L’albergo, di proprietà della Famiglia religiosamissionaria del Verbo Divino, ci ha accolti inserata avanzata, con ottima sistemazione.Antonio ci aveva lungo il tragitto parlato delfenomeno religioso “Fatima”, avvertendoci chenella stessa serata avremmo potuto partecipare alRosario e alla Processione con la statua dellaMadonna di Fatima, essendo quel giorno la vigi-lia di una grande riconoscenza: il 13 ottobre infat-ti successivo sarebbe stato l’anniversario dell’ul-tima apparizione della Madonna di Fatima esarebbe stata fatta una grande festa.Così è stato e la festa è iniziata nella serata pre-cedente. Il grande piazzale che si trova davantialla Basilica, che racchiude la Cappella dove sonoavvenute le Apparizioni, brulicava di luci e risuo-nava di canti e di preghiere. Una grande folla havegliato per tutta la notte.La veglia si è conclusa con una solenneConcelebrazione di una decina di Vescovi e dioltre quattrocento sacerdoti.Molti sono stati inoltre i devoti che hannovegliato in preghiera nella Cappella delleApparizioni.

Il mattino del 13 ottobre sembrava piovesse.Invece man mano che passava il tempo, il cielosi schiarì ed apparve il sole. In poche ore tuttol’immenso piazzale fu ripieno di devoti che pre-

gavano. Facemmo una breve visita alla Basilicadove sono sepolti i due fanciulli fratelli beatifi-cati l’anno scorso da Giovanni Paolo II,Francesco e Giacinta. Quindi al canto dell’AveMaria di Fatima da parte dell’innumerevole folla,si snodò la Processione dalla Cappella delleApparizioni: prima le bandiere e gli stendardi,poi i numerosissimi sacerdoti, i vescovi, la sta-tua della Madonna, portata a spalle da diverseequipes di portatori di ogni parte del mondo, equindi il Cardinale Primate del Portogallo,l’Arcivescovo di Lisbona.Aria di festa, fazzoletti bianchi sbandierati, pre-ghiere e canti... una bellissima Santa Messa contante Sante Comunioni.Terminata la Messa verso mezzogiorno, ci siamorifocillati e dopo pranzo abbiamo visitato e per-corso la Via Crucis, i luoghi natali dei tre fan-

Ecco il numeroso Gruppo di Pellegrini in una foto ricordo,

al limite del grandioso piazzale di Fatima, con la Basilica che fa da sfondo.

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ciulli e i negozi per i ricordi.Il mattino del 14 ottobre, per tempo, abbiamopartecipato alla Santa Messa nella Cappella delleApparizioni e poi partiti in pullman versoCoimbra.Prima, la visita alla chiesa del Monastero delleCarmelitane dove vive ancora Suor Lucia di 94anni. Non abbiamo potuto vederla perchè per suascelta ha chiesto di restare nel silenzio e nellapreghiera. Poi abbiamo percorso le piazze el’Università della vecchia Coimbra. Pranzosull’Atlantico, sotto un diluvio di pioggia.Nuova partenza per la Spagna del nord e arrivo, anotte, a Santiago di Compostela.Anche qui abbiamo potuto ammirare la vecchiacittà, la meravigliosa e ricca Cattedrale, le grandipiazze medioevali.Al mattino seguente, visita alla Cattedrale e par-tecipazione alla Concelebrazione internazionale,terminata la quale, abbiamo potuto assistere sulla

navata del transetto, al rito dell’incensazionecon un grande turibolo, agitato a mano da settepersone, durante una sonora suonata d’organo edei bei canti.Il nostro Pellegrinaggio stava per concludersi.Ritornati verso la città di Porto, abbiamo visi-tato la città ed una famosa cantina e assaporatoil vino di Porto.

Le emozioni sono state tante. Da tutti è stataapprezzata la programmazione delPellegrinaggio, le guide competenti e simpati-che, la gioia grande di un’esperienza spiritualeunica. Il Pellegrinaggio era composto quasicompletamente da persone di Riese: prestoquindi il gruppo si è affiatato e ha regnato sem-pre in tutti grande concordia e amicizia vera.Siamo tornati a casa più sereni e ricchi di un’e-sperienza spirituale da ripetersi quanto prima.

G. B.

AmICIzIA SACERDOtALE

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L’11 e il 12 settembre u.s., Mons. G. Liessied il sottoscritto sono andati a salutare donBeppino Ganassin, parroco di Verrés nellaVal d’Aosta, di Riese Pio X.Da molto tempo avevamo promesso chesaremo andati a trovarlo per conoscere il belpaese di Verrés, dove i Canonici Lateranensi,alla cui famiglia religiosa don Beppinoappartiene, hanno unameravigliosa chiesa abba-ziale ed una antica abita-zione in una posizionepanoramica molto bella.Da diversi anni egli è par-roco della Prevostura diSan Egidio di Verrés.Abbiamo potuto constata-re la stima che gode inquella parrocchia e le tantebelle iniziative pastoraliche ha promosso.L’11 settembre è stata unabruttissima data per gliStati Uniti d’America eper tutto il mondo.Abbiamo avuto qualcheprimo riflesso quella sera,anche noi.Il giorno seguente, prima ditornare a Riese, con luisiamo andati a piedi delMonte Bianco aCourmayeur, per vedere davicino il Monte più altod’Italia, e visitare ilSantuario di Notre Damede Guerison, che si trova aduna altitudine da primato.

Eccoci in posa, davanti al Santuario e conalle spalle i nevai e ghiacciai del MonteBianco.Un grande grazie a don Beppino per l’ospi-talità ed un augurio fraterno per il suo pre-zioso apostolato.

Mons. Giovanni Bordin

Notre Dame de Gerison (Courmayeur),

il ghiacciaio del Monte Bianco.

NOzzE SACERDOtALI DI PLAtINO (65 ANNI)DON GILDO BERNO

1313IGNIS ARDENSIGNIS ARDENSIGNIS ARDENSIGNIS ARDENS

Ho avuto modo di parlare qualchetempo fa con don Gildo Berno e aven-do sentito che aveva festeggiato con ifamiliari i suoi sessantacinque anni disacerdozio, l’ho invitato a celebrarlianche in parrocchia.Don Gildo mi ha risposto che nonintendeva fare una cosa pubblica perquesta ricorrenza.Dopo avergli rinnovato le felicitazionie gli auguri personali e a norme dellaComunità parrocchiale, gli ho assicu-rato la nostra preghiera.Ora però desidero comunicare a tuttiquesta felice e gioiosa ricorrenzasacerdotale e pubblicare la foto che hadistribuito a Gradisca - Bruma il 25ottobre scorso in occasione dellaSanta Messa Giubilare celebrata, conqueste parole.

Cantando:Cantando:

Vere dignum et iustum estVere dignum et iustum est

aequum et salutareaequum et salutare

nos tibi sempernos tibi semper

et ubique gratiaset ubique gratias

agere Domine sancte Pateragere Domine sancte Pater

omnipotens aeterne Deusomnipotens aeterne Deus

per Cristo nostro Signore,per Cristo nostro Signore,

Sommo ed eterno SacerdoteSommo ed eterno Sacerdote

Re dell’Universo.Re dell’Universo.

Don Gildo Berno celebra in pienezza digioia le sue Nozze sacerdotali di platino einvita quanti ama e conosce a fare coro conlui, con gli Angeli e i Santi implorando ognibenedizione e grazia su tutti.Gorizia, 25 ottobre 1936 - Gradisca Bruma

25 ottobre 2001.

Auguri per molti anni ancora!

Il Parroco di Riese Pio X

INAuGuRAtO NELLA ROtAtORIADI VALLà DI RIESE IL mONumENtOA SAN PIO X RAGAzzO

1414 IGNIS ARDENSIGNIS ARDENSIGNIS ARDENSIGNIS ARDENS

Nel 1958 il Comune di Castelfrancoaveva ordinato all’artista RodolfoZilli una scultura in gesso riprodu-cente Beppino Sarto che va a scuolada Riese a Castelfranco. Non si saperchè tale scultura non fu piùrichiesta e rimase in proprietà di chil’aveva scolpita.Questi, generosamente, la regalò alSeminario di Udine. Il gesso dellastessa fu regalato al Museo diTreviso. Il Direttore di questo propo-se di affidarlo a Riese, che l’accettòe attualmente è nel Museo del Santo.

Tre devoti di San Pio X e precisamente isignori Andreola Pietro, Berno Ettore eGaetan Galdino, a loro spese, ne hanno fattofare un’altra fusione in bronzo presso la fon-deria Stefan di Treviso e l’AmministrazioneComunale, unita alla Fondazione GiuseppeSarto, ne ha curatola sistemazioneall’incrocio dellestrade di Vallà eRiese.Domenica 23 set-tembre, alle ore11.45, alla presen-za delle autorità edel popolo, nono-stante la pioggia, ilParroco di Vallà habenedetto il belmonumento.Il Sindaco di RiesePio X, geom. LucaBaggio, ha poipresentato le auto-

rità che hanno voluto essere presentialla cerimonia dell’inaugurazione.Hanno quindi preso la parola il dott.Gentilini e il Prof. Favero lodandogli sponsorizzatori di questa bellaopera e additanto San Pio X qualeesempio attuale per tutti.Ora Beppino Sarto, scolpito nelbronzo, sta lì, nella rotatoria di Vallà,a dire agli adulti, ai giovani e spe-cialmente ai ragazzi che, se si vuolraggiungere la meta giusta, si deveavere il coraggio di affrontare ognifatica, come fece lui che, per andare

a scuola a Castelfranco, non disdegnò di per-correre a piedi, ogni giorno, 7 chilometri ealtri 7 per tornare a casa.

SAGRA E FEStE A RIESE

1515IGNIS ARDENSIGNIS ARDENSIGNIS ARDENSIGNIS ARDENS

conto che la vecchiaia non è solo ricca dirughe e di dolori, ma anche di saggezzaed esperienza e che a loro spetta il dove-re di rispettare i genitori e i nonni, diessere sempre disponibili e di aiutarli nelmomento della necessità.

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Un piccolo corteo, formato da coppie chefesteggiavano il giubileo del loro matri-monio, è entrato, domenica 7 ottobre,nella chiesa parrocchiale di Riese, perpartecipare alla Messa delle 10.45.Erano in prima fila le coppie che festeg-giavano il cinquantesimo anniversario,seguivano quelle che sono unite nel vin-colo matrimoniale da 40 e 25 anni. Lespose avevano tutte dei fiori in manocome in quel lontano, fatidico giorno. Igiubilati si erano preparati con degliincontri tenuti dai coniugi Lorenzon diMontebelluna e dal Padre cappuccinoAndrea Ferrari, che ha trattato il tema:«Come una coppia cristiana può cammi-

nare verso la santità».

Con questa festa hanno voluto ringrazia-re il Signore per il tempo che ha loroconcesso di vivere insieme e dimostrarealle nuove generazioni che, quando c’èl’amore vero, sorretti dalla grazia delSacramento, ci si aiuta scambievolemen-te sia nella buona che nella cattiva sorte,cooperando così all’unità della famiglia,che è un bene prezioso da difendere esalvaguardare anche e soprattutto al gior-no d’oggi.

In occasione della sagra di San Matteoche cade il 21 settembre, ci sono stati:sfilate in costume d’epoca, il “palio deimussi”, concerti serali e l’immancabileLuna Park.Ma i parrocchiani di Riese sanno che laparola “sagra”  deriva dal latino“sacrum” cioè festa religiosa. Perciò adessa si sono preparati spiritualmente conun triduo e il giorno 21 hanno partecipa-to numerosi alle Sante Messe, special-mente a quella solenne, celebrata alle 19,sotto il tendone.È bello ritrovarsi insieme per trascorrerequalche ora in allegria, ma è ancora piùbello sentirsi uniti per chiedere a quelSanto, che gli antenati hanno scelto comePatrono della nostra Parrocchia, aiuto,protezione e lume per comprendere laParola di Dio, che Lui ci ha tramandatocon il suo Vangelo, e poter metterla inpratica.

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Domenica 30 settembre ha avuto luogola festa degli anziani. La Santa Messadelle 10.45 è stata celebrata per loro.Sono seguiti poi un pranzo sociale e alle14.30 un concerto con il Coro PiaveA.N.A. di Feltre che ha eseguito canzonidi ispirazione popolare e alpina.Organizzando tale festa si è voluto dimo-strare un po’ di riconoscenza a chi, inanni difficili, ha lavorato e sofferto perpreparare un avvenire migliore ai proprifigli e nipoti, i quali dovrebbero rendersi

1616 IGNIS ARDENSIGNIS ARDENSIGNIS ARDENSIGNIS ARDENS

L’A.C.R. ha dato inizio a tutte le attivitàche svolgerà durante il prossimo annosociale, domenica 14 ottobre, con la festadel “Ciao”.Alle ore 9 c’è stata la Santa Messa pertutti i ragazzi, alle 10, nella saladell’A.N.S.P.I., con canti, giochi e pre-sentazione del programma, ha avuto ini-zio la festa. A mezzogiorno tutti i presen-ti si sono seduti a tavola per “una bellamangiata”.La giornata si è poi conclusa nell’allegriae con la promessa di ritrovarsi periodica-mente, specialmente la domenica, peraiutarsi a crescere in modo tale da poter-si inserire positivamente nella vita.

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GGIORNAtAIORNAtA mISSIONARIAmISSIONARIA

mONDIALEmONDIALE

La 75ª giornata missionaria mondiale,che è stata celebrata domenica 21 ottobreu.s., incentrata sul tema: «Gesù speranzadei popoli» è stata preceduta da tre setti-mane di preghiera, di offerte di sacrificie di rinunce, perchè ben si sa che senzal’aiuto di Dio ogni lavoro, ogni sforzorisulta inutile.I fedeli sono stati invitati anche a recita-re ogni giorno il S. Rosario affinchè laVergine Santa aiuti i Missionari che ope-rano in terre lontane per l’avvento delRegno di Dio.Alle preghiere e ai sacrifici si è aggiuntoil dovere di contribuire materialmentealle necessità delle Missioni.

Tutte le offerte raccolte in chiesa sonostate devolute a questo scopo. Inoltre ilGruppo Missionario ha invitato tutte ledonne a preparare i dolci. Con questi econ quelli offerti generosamente daipasticceri locali è stato allestito, nelsagrato della chiesa un banco di vendita.Il ricavato, 2.500.000 lire, è andato pertutte le Missioni Cattoliche nel mondo.I Riesini, anche quest’anno, hanno dimo-strato la loro sensibilità verso il proble-ma missionario e non si sono lasciati vin-cere in generosità.

CCONGRAtuLAzIONIONGRAtuLAzIONI EE AuGuRIAuGuRI AA

Enrico Gaetan, che domencia 16 settem-bre u.s., nella chiesa dell’IstitutoSalesiano di Chioggia, ha emesso la pro-fessione perpetua, facendo voto di essereSalesiano per tutta la vita. Continuerà isuoi studi in Terra Santa che lo porteran-no al Sacerdozio.

EE AA

Andrea Piccolo, che il 13 ottobre scorsonella Basilica di Santa Agnese in Roma,è stato ordinato Diacono dei CanoniciRegolari Lateranensi avvicinandosi cosìalla mèta della consacrazione sacerdota-le.La Comunità Parrocchiale di Riese gioi-sce con loro e con le rispettive famiglie epromette di accompagnarli con la pre-ghiera nel loro cammino vocazionale.

1717IGNIS ARDENSIGNIS ARDENSIGNIS ARDENSIGNIS ARDENS

FFEStEGGIAtOEStEGGIAtO

ILIL 100° 100° COmPLEANNOCOmPLEANNO DIDI

DDOLCEttAOLCEttA mmARIAARIA (G(GEmmAEmmA))VEDVED. A. ANtONININtONINI

Al fonte battesimale di Pagnano d’Asolo,dove è nata il 24 ottobre 1901, le è statoimposto il nome Maria, ma poi è semprestata chiamata Gemma e come tale è cono-sciuta a Riese, dove, in giovane età, èvenuta sposa a Tullio Antonini.Il 24 ottobre scorso ha compiuto 100 anni,nella casa di riposo di Crespano delGrappa, dove è stata festeggiata.Il personale infermieristico ha addobbatocon fiori e nastri la sua cameretta, i diri-genti della Casa di riposo le hanno regala-to una piccola icona con la Madonna e ilBambino da mettere sul comodino,l’Amministrazione Comunale di Riese hamandato i suoi rappresentanti a portarle unquadro con la Casetta di San Pio X e unmazzo di fiori, altri fiori sono giunti puredall’Amministrazione di Crespano.Non sono mancati i pasticcini e la tradizio-nale torta. I familiari, consapevoli che que-sta sua lunga vita è un dono del Signore,hanno voluto che per lei fosse celebratauna Santa Messa, alla quale hanno parteci-pato in spirito di ringraziamento.Gemma, ha gradito tutto questo.Nonostante sia costretta all’inattività èabbastanza lucida, gode d’una discretasalute e apprezza le visite dei parenti, chericonosce più dalla voce che dai tratti delloro volto. Nei momenti più lucidi ricordaquando, come tutte le sue coetanee, dovet-te sopportare le privazioni e le sofferenze

imposte dalla 1ª e dalla 2ª guerra mondialee quanto abbia lavorato da magliaia percontribuire al buon andamento economicodella famiglia.Ma ha fatto tutto volentieri ed ora ogni suosacrificio è ricambiato dall’affetto chehanno verso di lei i figli e i nipoti.Alla mamma e nonna Gemma tanti, cor-diali auguri anche da parte della comunitàparrocchiale.

Purtroppo, mentre questo numero diIgnis stava per essere stampato, lasignora Gemma è deceduta.Riteniamo opportuno darne subitonotizia, perchè i nostri lettori abbianoa ricordarla nelle loro preghiere.Condoglianze vive per i suoi cari.

ATTIVITÀ DEL GRUPPO “AMICI”

1818 IGNIS ARDENSIGNIS ARDENSIGNIS ARDENSIGNIS ARDENS

Il Gruppo “Amici” dei disabili di Riese Pio X prosegue nella propria attività con entusiasmo egioia.Desidera la pubblicazione di questa foto, scattata durante un’uscita domenicale.Esprime anche da questo periodico, il proprio grazie a San Pio X, per la protezione concessa fino-ra durante tali uscite festive.

Immacolata Concezione

...Ogni giorno ti vedo

vestita di bianco

viva in ogni momento

con tutto il tuo candore

di Immacolata Concezione;

E t’invoco con tutti

i miei pensieri

tra il sole lucente

che ti danza intorno

raffigurando l’intero mondo;

*

E ad ogni mio passo

ti prego con il volo

della bianca colomba

che al batter d’ali

ti fa corona

gioiendo con l’ultimo

suo grido al tramonto;

E vedo il tuo sorriso

illuminare il tuo bel viso

e dal tuo cuore sgorgare amore

come una stilla ardente

che fa lume in ogni istante

lasciando tra il pianto

germogli di pace;

E dal tuo manto

spargi grazia e misericordia

a tutti coloro

che a te vengano

confortando il sospiro più nascosto...

Ivana Roncato Piva

1919IGNIS ARDENSIGNIS ARDENSIGNIS ARDENSIGNIS ARDENS

I SETTANTENNI DI RIESE PIO X

*

GRAZIE E SUPPLICHE

La nonna Cecilia Pigozzo (Canada), annunciacon gioia la nascita del nipotino AlexanderEmilio e desidera metterlo sotto la protezionedi San Pio X insieme agli altri suoi nipotini:Olivia, Elless e Alexander.

La famiglia Fugazzi di Milano chiede la prote-zione di San Pio X.

I nonni Masaroaffidano allaprotezione diSan Pio X iloro nipotini:Cristina ePietro.

Amelia, Nico, Gianfranco e Cristina si affida-no a San Pio X.

La mamma del piccolo Giovanni invoca su SanPio X la sua paterna benedizione.

In una domenica di ottobre u.s., il gruppo deiSettantenni di Riese ha voluto dir grazie alSignore per il dono della vita e della conserva-zione.Memori poi della preghiera del Salmo che asse-gna all’uomo “settant’anni e ottanta per i più

robusti” si sono affidati al Creatore, per avereancora la sua divina protezione fino a quandoLui piacerà!Ecco il gruppo in posa, per la foto ricordo ilgiorno della festa.Auguri ancora per molti anni!

2020 IGNIS ARDENSIGNIS ARDENSIGNIS ARDENSIGNIS ARDENS

mmARIAARIA BBARICHELLOARICHELLO

ved. De Luchi

Trascorse la sua vita nel lavoro, nella dedizione allafamiglia, ancorata alla fede che alimentava con lapreghiera, con la frequenza ai sacramenti con l’a-scolto della divina parola.La certezza che la Morte non la trovò impreparataall’incontro con il Signore e che ora, dal Cielo,veglia su si loro, sia di conforto ai suoi cari, ai qualila comunità parrocchiale porge vive condoglianze.

IN RICORDO DI...

EEttORINAttORINA DDALAL zzILIOILIO

ved. Comacchio

Donna saggia, amante della famiglia, ma soprattut-to ardente e praticante, attinse nella fede e nellapreghiera la forza necessaria per sopportare condignità le inevitabili prove della vita, totalmenteuniformata alla Volontà divina.Quanto fosse stimata da tutti lo ha dimostrato lagrande partecipazione ai suoi funerali che si sonosvolti il 22 ottobre scorso nella chiesa parrocchialedi Riese.Ora ha raggiunto lo sposo nella Casa del PadreCeleste e, assieme a lui, vive nella pace che nonavrà mai fine.Ai suoi cari le più sentite condoglianze di tutta lacomunità parrocchiale.

2121IGNIS ARDENSIGNIS ARDENSIGNIS ARDENSIGNIS ARDENS

UNITI IN SANTO MATRIMONIOUNITI IN SANTO MATRIMONIO

TONINATO LORIS e MARCHESANDANIELA: coniugati il 1° setttembre 2001.

SIMEONI ALBERTO e GAZZOLADANIELA: coniugati l’8 settembre 2001.

ROSADA CLAUDIO e BORGHETTIMARZIA: coniugati il 15 settembre 2001.

CIBIN PATRICK e PIVA RENATA: coniu-gati il 22 settembre 2001.

ZILIO MARINO e CARELLE VANIA:coniugati il 20 ottobre 2001.

ALL’OMBRA DELLA CROCEALL’OMBRA DELLA CROCE

PASTRO ZITA - vedova di Gazzola SanteIsacco; deceduta il 4 settembre 2001, di anni88.

ZANIN ROBERTO - celibe; deceduto il 22settembre 2001, di anni 41.

MONICO ANTONIO - vedovo di StradiottoMaria; deceduto il 27 settembre 2001, dianni 95.

CARON MARIA - vedova di FornerPasquale; deceduta il 2 ottobre 2001, di anni96.

TONELLO ROSA - vedova di CusinatoGermano; deceduta il 10 ottobre 2001, dianni 76.

BARICHELLO MARIA - vedova di DeLuchi Lodovico; deceduta il 16 ottobre2001, di anni 87.

DAL ZILIO ETTORINA - vedova diComacchio Lino; deceduta il 19 ottobre2001, di anni 71.

FIOR LENIVE - vedova di MarchesanErnesto; deceduta il 25 ottobre 2001, di anni77.

VITA PARROCCHIALERIGENERATI ALLA VITARIGENERATI ALLA VITA

CREMASCO LEONARDO di Federico eMarcon Manuela; nato il 3 giugno 2001,battezzato l’8 settembre 2001.

CREMASCO MATTEO di Vittorio eBolzon Fiorenza; nato il 24 maggio 2001,battezzato il 16 settembre 2001.

MONICO GIORGIA di Antonio e SimeoniCristina; nata il 25 giugno 2001, battezzatail 16 settembre 2001.

VOLPATO NICOLA di Federico e ZaminFrancesca; nata il 25 giugno 2001, battezza-to il 16 settembre 2001.

GATTO ANDREA di Dante e Grasso Resi;nato il 22 giugno 2001, battezzato il 30 set-tembre 2001.

BERNO MATTIA ANGELO di Roberto eArtuso Patrizia; nato il 30 luglio 2001, bat-tezzato il 28 ottobre 2001.

FOGALE ANGELICA di Andrea eMunarolo Sonia; nata il 23 giugno 2001,battezzata il 28 ottobre 2001.

GAZZOLA MARTINA MARIA di Robertoe Crespan Renzia; nata il 5 ottobre 2001,battezzata il 28 ottobre 2001.

MIOTTO GRETA di Ignazio e ColussoMaristella; nata il 23 giugno 2001, battez-zata il 28 ottobre 2001.

MONICO CHIARA di Giancarlo eStradiotto Mara; nata il 1° luglio 2001, bat-tezzata il 28 ottobre 2001.

PIVA MARTINA MARIA di Luca e BizaroSandra Emma; nata l’8 agosto 2001, battez-zata il 28 ottobre 2001.

NWUOSU JENNIFER CHIDIMA diTochukwu e Nwuosu Uzoamaka (Nigeria);nata il 17 giugno 2001, battezzata il 28ottobre 2001.

2222 IGNIS ARDENSIGNIS ARDENSIGNIS ARDENSIGNIS ARDENS

SSOMMARIOOMMARIO

Conversando con i nostri Lettori e Lettrici... Pag. 3

CONOSCERE PIO X

Papa Pio X: una vita santa ” 4

L’ultima visita del card. Sarto alla mamma ” 6

Emigranti per amore ” 7

CRONACA PARROCCHIALE

Ci scrive p. Checco Fantin dal Brasile ” 8

Notizie dal Comitato San Pio X di Guelph ” 9

Pellegrinaggio parrocchiale a Fatimae a Santiago di Compostela ” 10

Amicizia Sacerdotale ” 12

Nozze Sacerdotali di platino (65 anni)don Gildo Berno ” 13

Inaugurato nella rotatoria di Vallà di Rieseil monumento a San Pio X ragazzo ” 14

Sagra e feste a Riese ” 15

Attività del Gruppo “Amici” ” 18

I Settantenni di Riese Pio X ” 19

Grazie e suppliche ” 19

In ricordo di... ” 20

Vita parrocchiale ” 21

2323IGNIS ARDENSIGNIS ARDENSIGNIS ARDENSIGNIS ARDENS

Guatemala, 10 maggio 2001

Carissimo Monsignor Bordin,felice festa di Pasqua, anche se in ritardo. È da vari mesi che non ricevo notizie,qui la posta funziona male. Ignis Ardens è da molto che non lo ricevo e Vita delPopolo arriva a singhiozzo. In ogni modo qui la vita continua. Nella comunità delnoviziato siamo nella tappa finale: fra due mesi i novizi faranno la loro professionereligiosa. Durante la Quaresima abbiamo visitato una etnia di indigeni “Pocon’ci”sulle montagne, gente povera, abbandonata e dimenticata; però di una grande fede.Il Parroco li visita generalmente 4 o 5 volte all’anno, è solo e con una parrocchiadi più di 60 comunità. Però le comunità celebrano la Parola tutte le domeniche,sono organizzate in piccole comunità per pregare e approfondire la loro fede. Hovisitato 13 paesini per un diametro di 25 km. che andavano dai 1000 mt. ai quasi3000, e sempre a piedi con zaino e sacco a pelo in spalla. Questo tipo di lavoro omette in crisi la vocazione del novizio o l’entusiasma e rafforza le motivazioni perseguire Gesù Cristo.Qui, la popolazione guatelmateca continua a soffrire per la violenza, le ingiustizie,le impunità, la corruzione e le conseguenze di 34 anni di guerra civile che halasciato più di 200.000 morti e mezzo milione di rifugiati.

15 giorni fa abbiamo ricordato con varie manifestazioni, tra cui una Santa Messacelebrata nella piazza principale della capitale, il 3° anniversario dell’assasinio delVescovo Mons. Gerardi, martire della verità e della pace. Non si riesce a portareavanti il giudizio. Giudici e avvocati e testimoni sono minacciati, alcuni sono statiassassinati.Una settimana fa è stata assassinata una suora che da 20 anni portava avanti unprogramma di salute mentale per aiutare a superare i traumi e le conseguenzepsicologiche lasciate dalla guerra e dalla violenza soprattutto tra le popolazioniindigene.

Generalmente a giugno celebrate un giorno di fraternità tra tutti i sacerdoti diRiese, aproffitto per mandare loro un saluto. Li ricordo e domando a tutti unapreghiera... Un saluto a Mons. Liessi, don Narciso, al Gruppo Missionario e a tuttii parrocchiani di Riese.

p. Rino Martignago

Lettere in redazioneDAL GUATEMALA PADRE RINO MARTIGNAGO

2424 IGNIS ARDENSIGNIS ARDENSIGNIS ARDENSIGNIS ARDENS

Gianluca eF e d e r i c aTieppo prega-no San Pio X:“O  grande  San

Pio  X,  dal

Paradiso veglia

sul  nostro

cammino  e

p ro t e g g i c i

sempre,  affin-

chè  cresciamo

sani e buoni”.

I nonni delp i c c o l oTo m m as oFratin (diAldo eKatia) desi-derano met-tere sotto laprotezionedi San PioX il loron i p o t i n o :“Tanto  caro  e amato San Pio X,  non  finiremo

mai di ringraziarti per questo bel  fiore che ci è

stato donato e che tu, ne siamo certi, costante-

mente  proteggi. Continua  a  vegliare  su  di  lui,

continueremo a invocarti per sempre”.

GRAzIE E SuPPLICHESan Pio X, ascolta la mia supplica. Volgi iltuo sguardo paterno su tutti i miei cari e difen-dili sempre da ogni male spirituale e materiale.

Bertilla Cuccarolo

M a u r oGallina eS ab i n a,n o v e l l isposi, siaffi danoalla pro-tezione diSan PioX.

I nonni Giovanni e Pia Dal Bello, dal Canada,desiderano affidare a San Pio X i loro nipotini:Love, David, Sonia, Eric, Keanna, Mark eLedea;

“San  Pio  X,  che

amavi tanto i fan-

ciulli,  guidali  tu

e  proteggili  sem-

pre!”.

Quando guardiamo il nostro piccoloNicola che mangia il suo latte, il pen-siero va ai bambini del Terzo Mondoche soffrono la fame.Per loro una piccola offerta.

Fam. Volpato Federico,

Francesca e Nicola

2525IGNIS ARDENSIGNIS ARDENSIGNIS ARDENSIGNIS ARDENS

IN RICORDO DI...GGuIDOuIDO GGAEtANAEtAN (N(NINOINO))

n. 22.10.1952 m. 20.04.2001

Dedicato a te papà

Ti ringraziamo, Signore,

per averci donato un papà come il nostro:

egli era un uomo

che amava la vita,

sapeva godere in modo semplice,

ridere, ed offrire

amicizia sincera agli altri.

GRAZIE, PAPà,per essere statola nostra grande roccia:con i l tuo lav oro onestoed instancabi leci hai cresciuto dandoci tut to,senza risparmiart i mai .C i hai preso per mano,accompagnando i nostri passie facendoci comprenderele piccole coseche serv ono a div entare grandi .Grazie, perchè ci hai amatocon un affet to un po’ nascosto, ma intenso e profondo,così come la tua fede.

Ti ringraziamo, Signore,

per averci offerto l’esempio

di un papà cristiano,

che nel silenzio e nel segreto

del suo amore per Te,

si è abbandonato

nelle Tue braccia

come un bambino,

affrontando

con coraggio e pazienza

la grande prova della sofferenza.

GRAZIE, PAPà,perchè, anche se debole,eri forte ad aiutare noia non perderci nel la disperazione,ma ci incoraggiav ia confidare in Dio,accet tando sempre la S ua v olontàdi padre buono.S crutav o i tuoi sguardi ,i tuoi s i lenzi . . . i tuoi occhiun po’ smarri t i e t ri s t i ,che guardav ano lontano.Mi abbracciav i forte. . .. . . t i consolav o . . .. . . asciugav o quel la lacrima,che s’incontrav a con la mia,respirando sul tuo v ol toun soffio di Paradiso.

Per sempre con i mmenso affettoGigl iola

2626 IGNIS ARDENSIGNIS ARDENSIGNIS ARDENSIGNIS ARDENS2626

PPIEtROIEtRO BBANDIERAANDIERA

Il 25 maggio u.s. ha risposto alla Divina chiamata, lasciando ungrande vuoto nella sua famiglia, nell’Associazione combattenti ereduci e soprattutto nella Parrocchia alla quale, per tanti anni, haprestato la sua opera, in qualunque mansione venisse richiesta.Vero cristiano, credente e praticante ed ottimo cittadino, per la suadisponibilità verso tutti meritò l’onorificenza di Cavaliere dellaRepubblica che accettò con grande umiltà, quasi stupito che sivolesse premiarlo per quello che faceva a beneficio del prossimo.Ora in cielo riceverà certamente il premio meritato con il suo beneoperare.La comunità parrocchiale, riconoscente per quanto ha fatto consemplicità e costanza, prega per lui e porge ai suoi cari sentitecondoglianze.

GGIuSEPPEIuSEPPE PPIEtROBONIEtROBON

Di anni 65. Moglie e figli desiderano la pubblicazione della suafoto per ricordare la sua umanità semplice e onesta. Auspicanoche, pur nel rimpianto, venga ricordato da quanti lo conobbero el’amarono.

SSuORuOR AANNANNA - (al secolo Rita Tieppo)

Entrata in giovane età nella Congregazione delle Suore di MariaBambina, in ogni luogo dove i Superiori la mandarono, fu apostola diamore verso Dio e il prossimo.Sapeva avvicinarsi a chi si trovava nel bisogno con umiltà e semplicità.Era sempre disponibile all’ascolto e all’aiuto specialmente verso chi erapiù debole, solo, emarginato o sofferente. Diceva spesso:“Alla fine della vita saremo giudicati sulla carità”ed esercitò questa virtùanche quando la sua salute le poneva qualche ostacolo.Trovava forza, coraggio e serenità davanti al Tabernacolo, nella preghie-ra fervente e fiduciosa. Lascia alle consorelle l’esempio d’una vita tuttadedicata al bene e ai parenti un dolce ricordo, uniti alla certezza che oraella vive in Dio ed è vicina a loro con la preghiera.

2727IGNIS ARDENSIGNIS ARDENSIGNIS ARDENSIGNIS ARDENS 2727

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RROSALIAOSALIA (marcella) CCAONAON - ved. Berno

Donna dalla fede viva e dall’illimitata fiducia in Dio, fu una bravasposa e una buona mamma cristiana. Allevò i suoi figli nel santotimor di Dio, insegnando loro l’onestà, la laboriosità e i veri valo-ri della vita. Quando arrivò anche per lei il momento della prova,rimasta priva del marito e ridotta all’inattività, accettò ogni soffe-renza fisica e morale con totale abbandono alla volontà divina,intensificò la sua preghiera e offrì le sue sofferenze per il bene deisuoi Cari.Ora dal Cielo certamente guarda a loro con un affetto tutto parti-colare.La comunità parrocchiale porge, a quanti la piangono, le più vivecondoglianze.

UNITI IN SANTO MATRIMONIOUNITI IN SANTO MATRIMONIO

CARLESSO CRISTIAN e BERNOMARA: coniugati il 14 luglio 2001.SARTORI GIANLUCA e PIVATO GIAN-NA: coniugati il 25 agosto 2001.

ALL’OMBRA DELLA CROCEALL’OMBRA DELLA CROCE

FAGAN GIUSEPPE coniugato con DeFaveri Ermira; deceduto il 22 luglio 2001, dianni 77.CAON ROSALIA vedova di Berno Armido;deceduta il 27 luglio 2001, di anni 82.ROMOLI RENZO coniugato conComacchio Bruna; deceduto il 5 agosto2001, di anni 80.MASSARO RENATO coniugato conBontorin Laura; deceduto il 6 agosto 2001,di anni 49.PIETROBON GIUSEPPE coniugato conFilippetto Maria; deceduto il 24 agosto2001, di anni 64.

VITA PARROCCHIALERIGENERATI ALLA VITARIGENERATI ALLA VITA

BERNO ILENIA di Gino e BittanteManuela; nata l’11 marzo 2001, battezzata il22 luglio 2001.CELLEGHIN ALESSIO di Riccardo eZanellato Cristina; nato il 1° maggio 2001,battezzato il 22 luglio 2001.FOSCARINI ARIANNA di Paolo e StoccoValeria; nata il 23 maggio 2001, battezzatail 22 luglio 2001.MANDAIO LUCA di Renzo e Berno Virna;nato il 2 maggio 2001, battezzato il 22luglio 2001.MASON ANDREA di Luca e MilaniDaniela; nato il 26 maggio 2001, battezzatoil 22 luglio 2001.PAROLIN DIANA di Michele e BoninCarmen; nata il 24 aprile 2001, battezzata il22 luglio 2001.GANASSIN ALBERTO di Eugenio Pio eToniolo Maria; nato il 21 luglio 2001, bat-tezzato il 26 agosto 2001.

OOFFERtEFFERtE AA SSANAN PPIOIO X X NEINEI mESImESI DIDI LLuGLIOuGLIO - A- AGOStOGOStO 20012001I nonni di Tommaso Fratin presentano a San Pio X un’offerta e una confezione di fiori.

Altre offerte: Cuccarolo Bertilla e Guidotto Orlando, famiglia Fugazzi - Milano, Amelia, Nico, Gianfranco e Cristina.