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Roma, 9.10 novembre 2011 Presidenza del Consiglio dei Ministri Agenzia per la diffusione delle tecnologie per l’innovazione Ministero per la pubblica amministrazione e l’innovazione Ministero dell’Istruzione, dell’Università e della Ricerca

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Periodico dedicato alla gestione elettronica di documenti, informazioni e processi aziendali. Speciale OMAT Roma 2011, 9-10 novembre.

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Roma, 9.10 novembre 2011

Presidenza del Consiglio dei MinistriAgenzia per la diffusione

delle tecnologie per l’innovazioneMinistero per la pubblica

amministrazione e l’innovazioneMinistero dell’Istruzione,

dell’Università e della Ricerca

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ISSN 1720-6618Editore: ITER srl

Direttore Responsabile: Domenico Piazza; Direttore Contenuti: Vincenzo Gambetta

Redazione: Via Rovetta 18, 20127 Milano, e-mail: [email protected], tel 02.28.31.16.1, fax 02.28.31.16.66Supplemento a iged.it n 1 - 2011. Autorizzazione del Tribunale di Milano n.157 del 7 marzo 1992

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Nell’augurarle una buona lettura di questo numero speciale di iged.it online, il mio pensie-ro non può che tornare indietro al 1990, anno della prima edizione di OMAT, tenutasi proprio a Roma, come quest’ultima.

In questi oltre vent’anni, OMAT è cresciuta mol-to (non solo in senso anagrafico), si è svilup-pata, ha attraversato tanto i periodi di crisi del mercato quanto i momenti positivi, investendo su una semplice idea di fondo: fare in modo che il digitale entri nella vita lavorativa di tutti e la migliori.

Diffondere la cultura della gestione elettronica dei documenti presso un pubblico sempre più vasto. Fare in modo che l’innovazione tecno-logica diventi accessibile e comprensibile per tutti. Alimentare il dibattito e lo scambio tra chi scrive le leggi che regolano l’utilizzo dei conte-nuti digitali e chi è tenuto a rispettarle.

In tutti questi anni, il mondo è cambiato sull’on-da della rivoluzione digitale, e OMAT di conse-guenza. Basta dare un’occhiata al panorama dei convegni per notare come i nostri temi storici si affianchino ad altri argomenti che fino a pochi anni fa non esistevano nemmeno. Non solo: una passeggiata tra gli stand e una chiacchiera-ta con gli espositori possono darci un’idea del livello raggiunto dall’evoluzione tecnologica e dell’impatto che essa può avere sulla nostra professione.

Crediamo di aver dimostrato una certa dose di tenacia per confermare edizione dopo edizione il nostro impegno, e siamo certi che anche in questi due giorni non deluderemo le aspetta-tive del nostro pubblico. Un pubblico che in questi anni è cresciuto insieme a noi e che - ne siamo certi - continuerà a farlo.

Vi aspettiamo a Milano il 27 e 28 marzo!

DOMENICO PIAZZA

Senior Partner ITER

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All’indomani dell’ultima edizione di OMAT Roma, vorrei sottoporvi alcune considerazioni che riten-go possano essere di vostro interesse. Innanzitutto volevo rimarcare che, dopo 22 anni di continua presenza ed evoluzione, OMAT, pur restando una manifestazione il cui principale obiettivo è lo sviluppo del business legato ai contenuti digitali, proprio per la completezza degli argomenti tratta-ti e dell’efficienza, dell’innovazione e dei vantaggi competitivi che dal corretto impiego del digitale derivano, essa è diventata, inevitabilmente, un evento con un’importante componente culturale e con l’esigenza di rivolgersi sempre di più a figure professionali interessate a perseguire suddetti obiettivi senza “perdersi” nei dettagli tecnici/spe-cialistici del nostro business.

Il nostro impegno è da tempo (e lo sarà sempre più nel futuro) quello di assecondare ed agevolare le citate tendenze. Il rapido processo di globalizza-zione (possiamo farne risalire l’inizio al 1998 circa), dovuto fondamentalmente al rapido evolversi delle tecnologie dell’Informazione e della Comu-nicazione, per essere cavalcato e sfruttato, come hanno dimostrato le organizzazioni e gli Stati che hanno saputo adeguarsi, richiede non tanto di puntare sulla qualità o modernità delle tecnologie da adottare, quanto sul modo in cui si è capaci di rivedere le proprie infrastrutture, i propri processi, il proprio modo di comunicare.

Prima di tutto devono, pertanto, essere disponibili le infrastrutture e le persone devono essere in gra-do di comprendere e sfruttare le tecnologie. Come è stato fatto in tutto il mondo si devono, quindi, stabilire indirizzi, avviare attività e redigere norme per facilitare tale processo.

In Italia alla base del nostro “sviluppo digitale” si è avuta un’intensa attività normativa, ma, al di là di una positiva maggior sensibilizzazione di tutte le parti interessate, il cambiamento di “paradigma” stenta a realizzarsi.

Con il Decreto legislativo 30 dicembre 2010, n. 235 sono state, recentemente, apportate sostanziali e significative modifiche al Codice dell’amministra-zione digitale (Dlgs. 7 marzo 2005, n. 82) che nel nostro Paese “governa” la transizione al Digitale. Tra queste modifiche vi sono obblighi più chia-ri e cogenti per l’impiego del digitale da parte delle Pubbliche Amministrazioni e non ultimo, per quanto qui ci interessa, l’obbligo di definire ed emettere le Regole di attuazione relative alle prescrizioni contenute nei circa cento articoli che lo compongono.

Negli ultimi mesi si è svolta, pertanto, un’intensa e molto proficua attività di redazione di suddette Regole con la fattiva collaborazione della Pubbli-che Amministrazioni e delle controparti private. Ora il tutto è in mano a degli uffici legislativi competenti e vi sono tutti i presupposti, volontà politica compresa, affinché vedano la luce nel minor tempo possibile fornendo al Paese, Pubblica Amministrazione in testa, gli strumenti per iniziale concretamente la difficile ed innovativa transizio-ne all’Era Digitale.

Vi invito pertanto a leggere l’abstract del Conve-gno “Conservazione e Innovazione: come mettere al sicuro i dati digitali” dove sintetizzo il mio “posi-tivo” pensiero e resto a disposizione di chi volesse approfondirlo.

VINCENZO GAMBETTA

Direttore Scientifico di OMAT - Consulente Gestione Dati, Informazioni e Contenuti digitali - Direttore contenuti di iged.it e iged.it online

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Nonostante il momento particolare, OMAT ha riscosso un successo che ha “sorpreso” un po’ tutti, organizzatori e partecipanti, ma ha evi-denziato, se mai ce ne fosse stato bisogno, di quanto le tecnologie alla base della manifesta-zione siano determinanti per superare il difficile momento di transizione che i sistemi organizza-tivi e produttivi stanno sperimentando .

OMAT si conferma il momento in cui tutti gli esponenti del settore e gli utenti interessati si ritrovano per soddisfare le proprie esigenze, siano esse di business, di arricchimento della propria formazione o di condivisione di espe-rienze e novità.

I dati che meritano di essere evidenziati sono molti, tra cui l’alto turnover dei visitatori ri-spetto all’anno scorso (l’80%).

C’è stata, anche, una flessione di visitatori qua-lificatisi come consulenti o appartenenti a studi professionali a favore dei detentori di potere d’acquisto di aziende molto grandi e piccole.

Sono queste le due categorie più importanti. Da un lato sono intervenuti gli imprenditori di piccole realtà (probabilmente incentivati anche dall’obbligo dell’adozione della posta elettroni-ca certificata) e dall’altro c’è stato un aumento

di grandi enti e di decisori di organizzazioni di grandi dimensioni, in particolare nel settore servizi di pubblica utilità.

Da una prima analisi dei questionari, sono risul-tate molto apprezzate le conferenze che hanno riscontrato una partecipazione molto elevata (anche nel caso di sessioni parallele).Gli interventi sono stati valutati buoni o otti-mi, da oltre il 94% dei partecipanti.I partecipanti apprezzano sempre di più la for-mula del dibattito e del confronto propositivo adottata in tutti i convegni. È quindi una formu-la che funziona.

L’area demo, poi, è stata valutata interessante nella maggior parte delle risposte ai questionari.Emerge tuttavia l’esigenza di maggiori occasio-ni/opportunità di aggregazione e di attività di interscambio tecnico più interattivo.

L’organizzazione sta analizzando i suggerimenti pervenuti e lavorando ad un formato che soddi-sfi queste esigenze.

Alcune Considerazioni

Per il secondo anno consecutivo, tra gli inter-venuti ad OMAT, si è registrato un aumento di

in sintesi...

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oltre 6 punti percentuali dei detentori del potere d’acquisto, del Top Management e dei Responsabili Settoriali: la crescente presenza di queste ultime figure è un ulteriore indice di quanto le tecnologie e le soluzioni oggetto della manifestazione siano percepite sempre più come indispensabili per lo sviluppo e la produt-tività dell’azienda nel suo complesso a partire dai singoli settori .

Quanto sopra è confermato dall’aumento di coloro che, pur non esercitando direttamente il potere d’acquisto, sono in grado di influenzarlo (+ 7 punti percentuali).

In crescita, infine, è risultato il numero di presen-ze degli utenti di organizzazioni con più di 500 dipendenti (50%): chiaro segnale questo che la dematerializzazione / digitalizzazione è consi-derata un elemento sempre più importante per la sopravvivenza e lo sviluppo delle aziende. La contemporanea elevata presenza di piccole imprese (quasi 30%) conferma quanto appena affermato.

Geograficamente OMAT Roma si conferma un appuntamento dedicato soprattutto al Centro-Sud. URSULA STAERK

Direttore Marketing ITER

Sul sito www.omat360.it/rm11

■ Foto dell’evento■ Rassegna web■ Documentazione interventi

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I Numeri

801 presenze complessive nei due giorni

503 presenze singole

33 espositori e sponsor

47 relatori di cui 7 accademici, 23 specialisti e professionisti di varie discipline, 6 best practice e 11 operatori qualificati

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Actuate, società del gruppo Xenos, ha presen-tato a OMAT Roma le proprie soluzioni per la gestione del documenti e l’estrazione dei dati. In particolare grande interesse ha suscitato il pro-getto open source denominato BIRT (Business Intelligence and Reporting Tools) open source project. BIRT costituisce la prima soluzione in grado di presentare e i dati attraverso il web e di visualizzarli in modo efficiente su ogni disposi-tivo.

Le novità in mostra

ARXivar è la soluzione sviluppata da Able Tech che permette di organizzare i documenti e i processi che li governano in modo semplice e completo. È possibile usarlo per archiviare i documenti da ciclo attivo e passivo, per la creazione di modulistica, per la gestione del tracciamento e delle revisioni, e soprattutto per la collaborazione e l’organizzazione dei processi aziendali attraverso il modulo integrato di BPM.

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Canon ha presentato tre nuovi scanner veloci in grado di raggiungere rispettivamente le 25, 40 e 60 pagine al minuto. DR-C125, dotato di grandi prestazioni (nonostante le dimensioni estrema-mente compatte), grazie all’innovativo gruppo di presa carta “Vertical J-Path”: una vera novità nel settore.DR-M140, sviluppato sull’esperienza maturata dal best seller DR-2580C.DR-M160, posizionato nel segmento work-group, ma dotato di una velocità di 60 pagine al minuto (120 immagini in fronte / retro) e di una produttività di 7000 scansioni al giorno.

CBT ha presentato WebRainbow, la piattaforma innovativa di CBT per il business rule, workflow e document management, caratterizzata da semplicità di utilizzo, rapidità di implementa-zione, integrazione applicativa. WebRainbow è frutto di una pluriennale esperienza nel settore ed è la risposta alle criticità ed alle esigenze del-le aziende moderne che vogliono controllare ed ottimizzare i processi, eliminare l’utilizzo della carta ed ottenere significativi risparmi grazie ad una gestione documentale più efficace e pro-duttiva.

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CGK Solutions ha presentato due nuovi software.

IdentificaMi, in grado di complilare in modo automatico un form cliente, utilizzando la scan-sione di un documento di identità (ICAO e non) oppure tramite la lettura dei dati presenti in una SmartCard.AOS, gestione completa dell’archiviazione otti-ca sostitutiva.

DICOM ha presentato le soluzioni Knowledge-Lake Software, Kofax Software e CaptureBi-tes Software.Oltre al vasto numero di fornitori di sistemi tec-nologici quali Fujitsu, Canon, Kodak, Panasonic, Ibml, Kofax ed altri fornitori leader nel settore degli scanner e dei software di acquisizione dei documenti, DICOM offre una gamma completa di servizi, nonché la sua grande esperienza a

sostegno del numero di rivenditori sempre in aumento, nonché degli utenti finali.

Epson ha presentato le ultime novità sviluppa-te per la gestione documentale. In particolare propone due nuove serie di scanner documen-tali, l’una, la serie GT-S55, conveniente, facile ed efficiente, per le piccole aziende, l’altra, la serie Epson GT-S85, progettata per integrarsi agevol-mente nei sistemi IT complessi.

ItAgile ha presentato la soluzione di firma di-gitale CoSign, di cui è distributore in esclusiva per l’Italia. Un prodotto in grado di gestire senza problemi tutti i più comuni formati di docu-mento. Inoltre, CoSign è standardizzato (si basa sull’infrastruttura della Chiave Pubblica – PKI),

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evitando così il “vendor lock-in” (dipendenza dal fornitore) e consentendo a chiunque di poter verificare il documento, in qualsiasi luogo, e in qualsiasi momento, senza necessità di un sof-tware di verifica proprietario o di componenti di terze parti.

Presso lo stand Kodak è stato possibile visionare le novità, unitamente ad alcuni prodotti della divisione Document Imaging. Gli scanner Kodak sono dotati della propria tecnologia di scansione ad altissima qualità. Inoltre, Kodak fornisce un potente software applicativo di cattura, Capture PRO, ora anche nella versione Network Edition per pilotare non solo i propri scanner, ma anche una vasta lista di modelli concorrenti.

LAND presenterà il prototipo di uno sportello anagrafico virtuale che consentirà il rilascio di certificazioni on line firmate digitalmente mediante l’utilizzo dell’affermata tecnologia

di timbro digitale denominata SecurePaper™. Inoltre, sarà disponibile il primo prototipo dell’applicazione di lettura del nuovo codice a barre bidimensionale a colori multi layer deno-minato L.Code.

NICA porta due novità:la soluzione in grado di realizzare in modo efficace la dematerializzazio-ne dei documenti cartacei delle aziende basato sul sistema di archiviazione near.line e ProFit, la nuova soluzione per la gestione automatica del ciclo delle fatture passive con fatturazione a consuntivo in base alle fatture effettivamente elaborate.

Panasonic ha presentato in anteprima i nuovi modelli Scanner KV-S1065C e KV-S1046C dal design compatto e molte funzioni avanzate. Questa serie permette un velocità massima di 60 PPM e include funzioni come la Double Feed Prevention per separare i documenti in ingresso e utilizzano la tecnologia Image Capture Plus per orientare automaticamente i documenti originali.

PFU è il primo produttore ad offrire i servizi Scan-to-iPhone e Scan-to-iPad e una totale integrazione con i servizi SalesForce CRM, Sale-

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sForce Chatter e SugarSync. Con gli importanti miglioramenti apportati al nuovo software, PFU offre al sempre crescente numero di utenti di iPhone e iPad, accesso immediato ai propri dati, tra cui documenti di testo, presentazioni e immagini, anche quelle acquisite dal proprio cellulare o tablet. Attraverso questi servizi inol-tre documenti e contatti potranno essere condi-visi immediatamente attraverso le piattaforme Cloud: SalesForce CRM, SalesForce Chatter e SugarSync Personal Cloud.

Recogniform Technologies ha offerto al pubbli-co diverse importanti novità, tra cui:

Recogniform Reader 9.5, la nuovissima versio-ne della piattaforma di lettura ottica utilizzabile per estrarre dati ed informazioni da moduli e documenti cartacei sia strutturati che non strut-turati.Recogniform Invoice “Lite”, il sistema pronto all’uso per estrarre dati di testata e di dettaglio da fatture e documenti di trasporto.Recogniform OCR Server 2.0, l’efficace server di conversione immagini in files PDF/A indiciz-zabili e ricercabili.

SafeNet ha illustrato la propria attività nell’ambi-to della sicurezza delle informazioni. La società protegge identità, transazioni, comunicazioni, dati e licenze software attraverso uno spettro completo di tecnologie di crittografia, compresi hardware, software e microprocessori. Più di

25.000 aziende ed enti governativi di 100 paesi affidano le loro esigenze di sicurezza a SafeNet.

Top Consult ha presentato i nuovi servizi per la conservazione sostitutiva dei documenti per im-prese e PA in house e in outsourcing. Per il ser-vizio in outsourcing, Top Consult si avvale della collaborazione di ACI Informatica: la piattaforma Top Media NED verrà installata nel Data Center di ACI Informatica, uno dei principali centri di elaborazione dati in Italia. In Top Media NED è integrata anche la gestione della PEC (che sta di-ventando obbligatoria per tutte le imprese), per consentire così alle aziende di conformarsi agli obblighi di legge relativi, e nel contempo rende-re più efficienti i processi lavorativi.

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ALCUNE DICHIARAZIONIAnche quest’anno OMAT è stato un utile momento di confronto fra gli opera-tori del settore che sono stati in grado di dare una corretta informazione in merito alle nuove tecnologie in ambito documentale.

Alessandro Vinci, Kodak, Account Manager Document Imaging

Presso lo stand della Top Consult, storico partner di OMAT, ha riscosso notevole interesse l’offerta congiunta Top Consult – ACI Informatica per la gestione e la conservazione sostitutiva in house e in outsour-cing della PEC. Da questo punto di vista la manifestazione è risultata un’utile occasione di confronto e di informazione sia per i visitatori sia per gli espositori.

Stella Roncone, Top Consult

L’evento OMAT è una preziosa occasione per i partecipanti di conoscere le tendenze del mercato e trovare una rispo-sta precisa e puntuale alle esigenze di gestione evoluta di processi e documenti. Il numero di visite al nostro stand e l’interesse dimostrato dagli ospiti verso le nostre soluzioni confermano la validità di questa manifestazione.

Ilaria Giannini, Marketing e Comunicazione, Cosmic Blue Team S.p.A.

OMAT Roma 2011, nel bene e nel male, ha rappresentato e fotografato in modo chiaro ed esaustivo la chiusura di un ciclo economico, da tanti punti di vista. Per chi crede come noi nel futuro, ha segnato un nuovo inizio. È il momento di cambiare passo o, se non si hanno le qualità, di cambiare lavoro...Chi si ferma è per-duto.

Domenico Condemi, CGK Solutions Srl Unipersonale

Anche quest’anno pensiamo che OMAT Roma sia stata una buona vetrina per le nostre tecnologie di riconoscimento ottico ed elaborazione immagini. L’affluenza di visitatori è sembrata di qualità. Apprezzabile è stata l’attenzione mostrata dai rappresentanti delle Pubbliche Amministrazioni, vuoi per la location nella capitale, vuoi per la maggiore attenzione che gli Enti oggi prestano per le soluzioni legate al mondo della digitalizza-zione, che consentono di ottenere forti risparmi e maggiore produttività.”

Roberto Pucino, Recogniform Technologies SpA

Quest’anno il tema caldo era la PEC e la FIRMA DIGITALE e OMAT ha confermato di essere un evento attento alle trasformazioni del nostro paese. La crisi ha un po’ penalizzato le adesioni ma rimane pur sempre una bella finestra sulle aziende produttrici di soluzioni per la gestione documentale in Italia.

Alberto Carrai, International business development, ABLE Tech

OMAT è sicuramente l’Evento con la E maiuscola dedicato alla gestione del documento e al tema della dematerializzazione, a noi particolarmente caro, data la soluzione di firma digitale remota che proponiamo. È poi l’Evento dove si trovano insieme tutte le maggiori competenze sul tema dematerializzazione e gestione dei documenti ed è l’Evento dove bisogna anda-re per essere massimamente aggiornati sul fronte legale, tecnologico e di processo.

Federico Berti, Sales manager, InfoKnowledge

Riconoscendo in OMAT un importante e consolidato evento di formazione e confronto con i più importanti operatori del settore, Canon ha voluto contribuire al successo dell’edizione romana pre-sentando al pubblico i nuovissimi scanner documentali DR-C125 e DR-M160, apprezzati soprattutto per la compattezza e l’ecceziona-le versatilità di gestione dei documenti.

Davide Marzocca, Canon

Avendo come mission aziendale la protezione dei dati e delle informa-zioni delle nostre aziende clienti, anche nei contesti organizzativi più complessi, siamo lieti di aver parte-cipato come SafeNet a un convegno che ha offerto contenuti e aggior-namenti molto interessanti a chi si occupa di information management in primarie realtà nazionali.

Orlando Arena, Regional Sales Di-rector, Italy, SafeNet Italy S.r.l.

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Innovazione, efficienza, competitività e traspa-renza sono le parole chiave per lo sviluppo (e la sopravvivenza) di aziende, enti, amministrazioni e Stati in un mondo che ha visto, con l’evolver-si delle tecnologie dell’Informazione e della Comunicazione, una rapida globalizzazione, in particolare, dei mercati.

Come hanno dimostrato le organizzazioni e gli Stati che hanno saputo adeguarsi a suddetta evoluzione, la chiave sta proprio non tanto nella qualità o modernità delle tecnologie adottate,

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TRA PRESENTE E FUTURO: LA RIVOLUZIONE DIGITALE NELLE IMPRESE E NELLA P.A.

quanto nel modo in cui hanno saputo rivede-re le proprie infrastrutture, il proprio modo di comunicare; in poche parole il modo di vedere ed interpretare, il proprio modo di operare e di gestire il business in funzione delle opportunità offerte dalla tecnologie e non semplicemente mantenere le strutture ed i processi “tradiziona-li” e sovrapporre ad essi un po’ di tecnologia.

Nel nostro Paese, purtroppo, la situazione non è rosea, basti pensare alla sola velocità media della rete che in Italia è di 3 Megabit/sec (fonte

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Gli scanner per l’ufficio Epson serie GT-S55 e serie GT-S85 hanno l’affidabilità, l’efficienza e la velocità che servono per migliorare la gestione dei documenti nelle aziende di tutte le dimensioni.

Grazie alle funzioni intuitive, alla velocità di scansione fino a 80 immagini al minuto e all’alimentatore automatico di documenti da 75 pagine, la nostra rinnovata gamma di scanner per l’ufficio certificati ENERGY STAR farà aumentare la produttività riducendo allo stesso tempo i costi e i consumi di energia.

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Akamai Technologies), nettamente insufficiente a supportare il traffico che sarebbe necessario per avviare un primo processo di digitalizzazio-ne.

D’altro canto anche la mentalità nazionale non è adeguata; ne è indice il numero di persone che non hanno mai usato un computer che sono il 43% (contro il 28% della Grecia, il 25% della Spagna e l’11% della Germania).

Anche la PA, che dovrebbe essere il propulsore di questo sviluppo, non brilla certo per eccellen-za: secondo un recente studio di Confartigiana-to i comuni nei quali è possibile svolgere prati-che on line, senza doversi recate allo sportello, sono solo l’1,4% (112/8.101).

Come, dunque, consentire ad imprese (in parti-colare alle PMI) ed amministrazioni di cogliere l’opportunità che il digitale offre?

Le recenti modifiche al Codice dell’amministra-zione digitale con le Regole tecniche, che sono

in fase di emanazione, stanno rendendo, final-mente, attuabile il Codice con tutte le benefiche conseguenze che ne possono derivare.

A ciò si somma la ferma volontà politica di fare della Pubblica Amministrazione l’elemento trai-nante dello “sviluppo digitale”, agendo principal-mente sull’innovazione in tre settori chiave quali Sanità, Scuola e Giustizia.

Dal lato dell’industria, in particolare dei fornitori ICT, è appena nata in seno a Confindustria “Con-findustria Digitale”, un nuovo soggetto che ha lo specifico obiettivo di promuovere lo sviluppo di un’economia digitale nel nostro Paese.

Le tecnologie non sono comunque da trascu-rare, è bene riflettere sull’evoluzione dell’ECM e l’impatto che social technologies, cloud, mobile computing ed il sempre più importante ruolo dell’utente consumer hanno sulla trasforma-zione dei processi chiave del business. Va infine citata la possibilità che il Cad apre nei confronti dell’impiego delle banche dati.

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CONSERVAZIONE E INNOVAZIONE: COME METTERE AL SICURO I DATI DIGITALI

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La Deliberazione CNIPA 11/2004 ha avuto il gran merito di avvicinare/sensibilizzare un po’ tutte le componenti della società all’esigenza di conser-vare il digitale.È, comunque, un dato di fatto che la situazione è mutata e si è evoluta (vuoi come comprensione di cosa, di come e per quanto conservare, vuoi per la continua maturazione dell’approccio nor-mativo al digitale ed altro ancora).Si doveva, quindi, fare un salto di qualità. Non va dimenticato che la Deliberazione 11/2004 è, di fatto, la 42/2001 e l’evoluzione in questi ultimi 10 anni è stata molto importante. Il Codice dell’amministrazione digitale, non subiva sostan-ziali modifiche da ben sei anni.Ciò premesso era tempo di prendere atto di alcuni vincoli delle Regole Tecniche attualmente in vigore. Esse, ad esempio, concentrano (inevita-bilmente) la loro attenzione sulla conservazione nel breve medio-periodo e, nel lodevole sforzo di consentire la sviluppo delle attività di conserva-zione, hanno lasciato ampia libertà in materia di realizzazione dei sistemi di conservazione, indu-cendo problemi di interoperabilità che si presen-tano ancor più seri all’aumentare dei tempi di conservazione.Le “nuove” Regole Tecniche sulla conservazione della memoria digitale, ancorché non perfette, si basano su principi generali che tengono conto dell’esperienza nazionale ed internazionale matu-rata nel frattempo.

Esse offrono, una chiara definizione delle specifi-che che consentono l’interoperabilità tra i sistemi di conservazione nonché tra questi ultimi ed i sistemi di formazione e gestione della documen-tazione digitale.Sarebbe, però, un grosso errore vedere le “nuove” Regole Tecniche come uno stacco con il passato: se valutate attentamente si può vedere che con-sentono di porre le basi per un salto tecnico/cul-turale più moderno, senza “rinnegare” ciò che si è fatto nel passato, e consentono di poter facilmen-te fruire di ogni possibile positiva evoluzione.Il problema, oggi, è quello di non rimanere anco-rati al passato e di valutare se il salto di cui sopra è stato fatto correttamente e senza troppi errori o sviste, raggiungendo, almeno in parte, gli obiet-

tivi che si sarebbe dovuto raggiungere: non è ora tempo di “sconvolgere”, ma di progredire.Vale, infine, di ricordare che queste regole, hanno visto un’ampia partecipazione di Amministrazio-ni, sia centrali sia locali, di Associazioni di cate-goria e di Specialisti e tutti coloro che lo hanno desiderato hanno potuto contribuire.Ciò premesso le nuove Regole Tecniche presen-tano, come è inevitabile, maggiori complessità di quelle attualmente vigenti.Cosa prevedono, dunque? Si possono fare proposte positive per migliorare quanto finora fatto, nell’ottica evolutiva a cui si è fatto sopra riferimento?Come si pensa di organizzare il previsto “Accredi-tamento” di coloro che offrono servizi di conser-vazione?Tra le novità delle Nuove Regole Tecniche, una particolare attenzione è stata posta alla Sicurezza: componente questa resa sempre più necessaria dall’esplosione dell’impiego del digitale nella creazione e diffusione (pertanto anche nella con-servazione) delle informazioni.Uno specifico e qualificato intervento è stato dedicato a questo importantissimo argomento.

Il digitale necessita di opportuni supporti e tec-nologie specializzate per registrare le informazio-ni, gestirle e tramandarle nel tempo.Sono state portate all’attenzione dei Partecipanti le tecnologie impiegabili, vuoi come tipologia di supporti e modalità di gestione vuoi come modalità di fruizione: un qualificato intervento ha illustrato, poi, come si possano soddisfare le esigenze di archiviazione e conservazione delle informazioni digitali adottando modalità Cloud; cosa ha senso spostare, e in che modo, nel Cloud?

La conferenza è rimasta ben ancorata alla realtà pratica analizzando due concrete esperienze d’avanguardia quali il sistema DAX (Digital Ar-chive Extended) - il sistema per la conservazione degli archivi digitali della Regione Toscana e la conservazione degli atti notarili - firmati digi-talmente e trasmessi in via telematica - nonché delle relative note di trascrizione, iscrizione e an-notamento avviata dalla Agenzia del Territorio.

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L’attuale momento storico vede la transizione dalla carta al digitale: per quanto si stia facendo il possibile, per rendere più facile e veloce que-sta transizione, è bene prendere coscienza che, per un tempo ancora sufficientemente lungo, carta e digitale coesisteranno pur tendendo a rendere digitali, e come tale impiegare, un sem-pre maggior numero di informazioni, indipen-dentemente da come sono originate.

Partiamo dal documento: esso può nascere su supporto cartaceo o direttamente in digitale.Le ultime modifiche al Cad hanno ben recepito tale situazione, rimandando ad opportune Re-gole Tecniche le modalità con cui il Documento Informatico deve essere formato e come deve essere gestito e conservato.Sono presi in considerazione anche le loro copie, i loro duplicati e gli eventuale estratti. Particolare enfasi è stata data ai documenti informatici delle Pubbliche Amministrazioni ai loro fascicoli, ai loro repertori e ai loro registri.Uno specifico intervento illustrava suddette Regole Tecniche.

Le informazioni contenute nei documenti cartacei devono, comunque, essere in grado di

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DALLA CARTA AL DIGITALE... E RITORNO

popolare i data base ed alimentare, sempre più in modo automatico e sicuro, i processi.Tale affermazione si traduce nella necessità di acquisire nel miglior modo possibile le imma-gini digitali dei documenti cartacei e, quindi, estrarre da tali immagini le informazioni neces-sarie in formato digitale.Le immagini digitali dei documenti cartacei ed i documenti digitali andranno poi opportuna-mente conservati (vedasi sessione dedicata).Interventi di qualificati Fornitori hanno illustrato come acquisire al meglio le immagini digitali di documenti cartacei, come gestirle e come trarre il massimo vantaggio da una corretta automa-zione dei processi aziendali.

Specialmente in un momento di transizione come l’attuale, è impensabile non prevedere che informazioni contenute in un documento informatico non possano essere trasferite su carta.Come trasferire su di un foglio di carta infor-mazioni che nascono in digitale garantendo le stesse caratteristiche di autenticità e di immodi-ficabilità che posso attribuire al digitale? Queste tecniche quali ulteriori sviluppi possono generare?

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Interventi specialistici han-no coperto questo tema.

Per quanto concerne le banche dati, il cui impiego è sempre più importante e determinante per il succes-so di un’organizzazione, in questa sede ci si sono stati affrontati solo i seguenti due aspetti.- Il tema dell’accessibilità alle informazioni contenu-te dei database pubblici e l’utilizzo di tali per l’im-plementazione di attività semplici ed efficaci. - Come arrivare a coordi-nare e rendere interopera-bili i dati “posseduti” dalle varie amministrazioni: sono queste informazioni di grande valore che non solo consentono di non richiedere a cittadini ed imprese informazioni che la PA già dispone, ma se elaborati opportunamente consentono di produrre informazioni di grande valore strategico ed eco-nomico.

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Tra gli elementi qualificanti dell’agenda di egovernment e del “nuovo” Cad sono la Pec e la diffusione delle Firme Elettroniche: il Convegno intendeva, con il supporto di qualificati Fornitori impegnati in questi settori, dare il proprio con-tributo allo sviluppo di questi importati settori.Sebbene la prima email sia del 1971, esse prese-

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GUIDA PRATICA ALLA POSTA ELETTRONICA CERTIFICATA E ALLA FIRMA ELETTRONICA

ro piede solo negli anni ‘90 ed oggi sono ele-mento indispensabile nello svolgimento delle attività, vuoi di business, vuoi amministrative. Secondo Morgan Stanley (Web 2.0 Summit di San Francisco il 16 novembre 2010, Questions Internet Execs Should Ask & Answer) gli utenti dei Social Media sono così suddivisi: 637 milioni

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- con una crescita del +31% - in Tencent (Cine-se), 620 Milioni - con una crescita del 51% - in Facebook, si possono considerare anche 102 milioni - con una crescita del +74% - di utenti Twitter. Un totale quindi dell’ordine di 1,4 Miliar-di di utenti.

Nonostante la grossa crescita della comunica-zione tramite Social Media, le email restano il metodo principale di comunicazione elettronica in rete. Gli utenti di email, nel 2010, sono stati stimati in 1,88 miliardi di utenti [+ 480 milioni /2009] per 2,9 miliardi di account. Questi uten-ti hanno inviato 107 miliardi di email, per una media giornaliera superiore ai 290 miliardi (circa 200 milioni/minuto) [contro i 60 miliardi del 2006]. Di tali 290 miliardi, ben 260 (89%) sono state valutate come spam.Sempre relativamente al 2010, in Italia le casel-le email erano circa 62 milioni per un traffico giornaliero dell’ordine di 560 milioni/messaggi. Considerando che si valuta ci siano circa 2,5 ca-selle/utente si può pensare che gli utenti singoli siano dell’ordine di 25 milioni con 23 messaggi/giorno (indesiderati compresi).

Per quanto concerne la Pec, vi sono oggi circa 2,8 milioni di caselle, con un traffico di oltre 50 milioni di messaggi. Raffrontati con i dati sopra riportati, si vede che il numero delle caselle di Pec è di poco superiore al 10% del numero di singoli utenti di posta elettronica ordinaria, mentre il traffico PEC, considerando che le mail ordinarie depurato dalla posta indesiderata sia-no tra il 10 – 40% delle mail circolanti, pesa per il 1,6% - 4 ‰.

Senza pensare al pubblico e limitandosi al pri-vato, a breve dovrebbe convertirsi in realtà un potenziale di oltre 3 milioni di caselle Pec (entro il 29/11/2011, tutte le aziende italiane dovranno avere una casella di PEC) con la quale inviare e ricevere con aziende, privati e PA, comunicazioni

garantite in quanto a invio, consegna e conte-nuto.

In questa sessione, oltre a ricordare le scadenze e gli obblighi da rispettare, sono stati approfon-diti sia i temi normativi (tra i quali l’estrazione di liste di indirizzi Pec da parte delle pubbliche am-ministrazioni e le modalità da parte dei gestori di comunicare, nei messaggi Pec, l’identità degli intestatari delle caselle) sia gli aspetti relativi ai vantaggi ed possibili sviluppi della Pec.

L’Italia è stata fra i primi Paesi a dotarsi di una normativa relativa al documento informatico e alla firma digitale (Art. 15, comma 2, della L. 59/97, associato al Regolamento contenuto nel D.P.R. 513/97 che ha introdotto la firma digitale nel nostro ordinamento). Le firme elettroniche sono state introdotte successivamente con il D. Lgs. 10/2002, che ha recepito la Direttiva 1999/93/CE, ed il conseguente Regolamento (D.P.R. 137/2003). Il Codice dell’amministrazione digitale (D. Lgs. 82/2005, in seguito modificato dal D. Lgs. 159/2006) ha, poi, riordinato e conso-lidato la normativa allora vigente, apportandovi anche importanti modifiche.

Le modifiche apportate al Cad dal D.Lgs 30 dicembre 2010, n. 235, introducono nuovi ed in-teressanti scenari per la dematerializzazione che potranno trovare applicazione con l’emanazione delle previste regole tecniche. In particolare è stata rivista le definizioni esistenti delle firme elettroniche ed è stata nuovamente reintrodotta la Firma Elettronica Avanzata.

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Si sente sempre più argomentare dei vantaggi indotti dai processi non più basati sulla carta, bensì sui documenti e sulle informazioni in for-mato digitale.Si discute sull’automazione dei processi, basata sia sulla conversione delle informazioni dalla carta al digitale o sulle informazioni che nasco-no e “vivono” direttamente digitali, e sulle infor-mazioni ottenibili dalle applicazioni di Business Intelligence se non proprio dalle più moderne realizzazioni di Business Analitycs.È questa un’esigenza senz’altro vera, ma sareb-be poco realistico ipotizzare di pervenire ad una situazione nella quale si possa operare com-pletamente in digitale: se mai si raggiungerà questa situazione “ideale” (?) non si può evitare di passare attraverso una fase durante la quale i due ambienti sono desinati a convivere.Contributi di aziende qualificate hanno illu-strato come ottenere - in breve tempo e con le modalità più consone all’azienda - il meglio dalla digitalizzazione, specialmente in questo momento di transizione, e come attrezzarsi per ottenere nel minor tempo possibile i vantaggi che il digitale promette e fa intravedere.

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I DATI DIGITALI E L’INNOVAZIONE: IL DOMANI E’ OGGI

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Anche se ormai affermata nel panorama degli eventi che trattano di digitalizzazione e dema-terializzazione, OMAT continua ad essere vista come una manifestazione tecnico/specialisti-ca, ma gli argomenti trattati sono di interesse generale proprio perché inducono efficienza, innovazione e consentono di ottenere vantaggi e competitività altrimenti irraggiungibili.Per questo motivo si è cercato, nella seconda parte di questa sessione, di sfrondare della componente tecnologica i più attuali aspetti della digitalizzazione per rivolgersi, in modo più efficace, a figure professionali finanziarie che hanno l’esigenza di sentir parlare dei progetti

di dematerializzazione in termini di processi gestionali e di risvolti economico-finanziari ed organizzativi.Questo “esperimento” voleva indirizzare Diretto-ri Finanziari, Direttori Amministrativi, Tesorieri e Credit Manager.Un primo intervento ha illustrato le principali evidenze, in termini di opportunità concrete derivanti dalla dematerializzazione della Finan-cial Value Chain, emerse dalla ricerca condotta dall’Osservatorio Fatturazione Elettronica e Dematerializzazione del Politecnico di Milano.Si trattava della possibilità di aumentare il grado d’integrazione e collaborazione tra Imprese e Banche nei processi di pagamento ed erogazio-ne del credito. Si andava dall’automazione dei processi di pagamento - abilitata dallo scambio di documenti in formato elettronico strutturato e dalla gestione delle principali informazioni di processo - all’attivazione di nuovi modelli di erogazione del credito - resi possibili dalla mag-giore visibilità sui processi transazionali della singola impresa o di un sistema di imprese.A oggi, i servizi di Financial Value Chain più vicini a concretizzarsi sono, dunque, la Riconci-liazione Fatture-Pagamenti e forme evolute di Anticipo Fattura. La maggiore trasparenza sui processi commerciali - ottenibile applicando i principi della Fatturazione Elettronica – è, infatti, la condizione necessaria per consentire al mon-do bancario di ridurre il rischio di erogazione del credito e, in ultima istanza, di erogare più credi-to a migliori condizioni.La riduzione dei costi operativi e finanziari è concretamene ottenibile tramite la demateria-lizzazione della Financial Value Chain.Figure aziendali con responsabilità economico/finanziarie hanno portato il contributo della loro diretta esperienza illustrando limiti riscontrati e vantaggi ottenuti ed ottenibili dalla Demateria-lizzazione dei processi e dei documenti ammini-strati.

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La sessione conclusiva di OMAT intendeva fare il punto sul processo di digitalizzazione in atto nel nostro Paese e non solo.

Quali i benefici è lecito attenderci dalle inno-vazioni rese possibili dal Cad, le cui prescrizioni potranno diventare realtà con l’emanazione delle nuove Regole Tecniche? Quali i vincoli che

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AGENDA DIGITALE: LAVORI IN CORSO. L’IMPATTO SULLE IMPRESE ITALIANE.

si intravedono e come superarli?

Tra i processi chiave per la costruzione di un nuovo modello di Sistema Paese, che renda i servizi della pubblica amministrazione coerenti con i tempi, sono: la fatturazione elettronica, i pagamenti elettronici, le dichiarazioni dei reddi-ti elettroniche, le ricette elettroniche, i certificati

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elettronici, il riconoscimento di identità in rete, lo scambio di informazioni in rete tra ammini-strazioni. Cosa si può dire in proposito? Anche l’Accademia è mobilitata, da ormai cinque anni, in particolare, l’Osservatorio Fatturazione Elettronica e Dematerializzazione della School of Management del Politecnico di Milano sta indirizzando, con le proprie ricerche e le nume-rose altre attività, amministrazioni e imprese lungo il cammino verso la dematerializzazione. La continua e convinta “esortazione al fare” è stato il messaggio veicolato dall’Osservatorio con determinazione in questi anni. Un incorag-giamento per imprese e PA basato su elementi concreti: l’analisi dei casi di eccellenza (con oltre 300 casi di studio), la stima dei benefici, la messa a punto di modelli di valutazione della redditi-vità negli investimenti nonché il monitoraggio del grado di diffusione dei progetti avviati nel nostro Paese.

Le evidenze empiriche continuano a dimostra-re che “fare” progetti quali di la Conservazione Sostitutiva, la Fatturazione Elettronica o l’Inte-grazione del Ciclo dell’Ordine, conviene, ma un approccio di sistema per poter coglierne appie-no il potenziale. Dalla Ricerca 2011, in partico-lare, è emerso un quadro molto promettente sul potenziale di innovazione disponibile per imprese ed amministrazioni che sapranno muo-versi con decisione lungo la strada della Dema-terializzazione, superando gli ostacoli organizza-tivi e culturali che tutte le grandi trasformazioni comportano. Vi è, poi, la prossima costituzione del Forum Italiano sulla Fatturazione Elettronica per fa-vorire l’adozione della fatturazione elettronica anche nei rapporti tra imprese, in coerenza con gli scenari evolutivi delineati dalla comunità europea. Il 31 gennaio 2012 scadono i termini, per coloro che hanno l’esercizio coincidente con l’anno solare, per comunicare l’impronta dell’ar-chivio informatico dei documenti rilevanti ai fini

tributari all’Agenzia delle entrate.

Ad un anno dalla emissione del relativo provve-dimento del Direttore dell’Agenzia cosa emerge dai primi dati di sintesi? Quante sono le azien-de che hanno ottemperato alla disposizione? Quanti e quali sono i documenti conservati? Quali sono le criticità emerse nel corso delle comunicazioni dell’impronta, e come superarle? Ad un anno, o poco più, dal recepimento della dalla Direttiva del Consiglio 2010/45/CE quali potranno essere, poi, le conseguenze sull’attua-le normativa relativa ai documenti informatici fiscalmente rilevanti? Normativa, particolarmen-te evoluta al momento della sua stesura, che oggi ha sicuramente bisogno di essere rivista ed aggiornata anche se ha subìto, a cura del-l’Agenzia delle entrate, numerose evoluzioni nel corso degli anni. Quali le implicazioni sul modo in cui garantire autenticità, integrità e leggibilità sulle Fatture Elettroniche? Quali le ripercussioni sull’attuale modo di gestione del EDI e dell’inte-ro flusso di informazioni digitali all’interno della Supply e della Financial Chain?

Le emanande regole tecniche su Documento Informatico, Conservazione, Firme elettroni-che come si posizioneranno nei confronti delle norme e prassi attuali relative ai documenti fiscalmente rilevanti? Quali i comportamenti richiesti/suggeriti/consentiti alle microimprese e ai professionisti? Quali sono, infine, gli sviluppi e gli indirizzi sulla digitalizzazione (in particolare sulla Fatturazione Elettronica) che avvenendo in Europa?

In materia di digitalizzazione quale scenario si può ipotizzare nei rapporti tra Fisco e Sogget-ti passivi di imposta? Questo, ed altro ancora, è stato occasione di un confronto tra esperti, esponenti della PA, giuristi e fornitori di soluzio-ni e servizi innovativi.

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Moderatori e relatori

Stefano Arbia, Funzionario DigitPa

Federico Barilli, Direttore, Confindustria Digitale

Fausto Basile, Vice capo dell’Ufficio Legislativo del Ministro per la pubblica amministrazione e

l’innovazione

Daniele Bettarelli, Direttore Generale Aci Informatica

Marinella Brillante, Responsabile Settore Inte-grazione funzionale e gestione documentale

Area Coordinamento e integrazione funzionale, Agenzia del Territorio

Alessandro Cantelli, Chief Information Officer dell’Unione del Distretto Ceramico della pro-

vincia di Modena, Responsabile del Centro Dati e dei servizi di rete al CeSIA e Responsabile per

l’Identity Management e ICT Relationship Management all’Universita’ di Bologna

Alberto Carrai, International Business Development, AbleTech

Danilo Cattaneo, Direttore Generale, Infocert

Paolo Catti, Responsabile della Ricerca dell’Osservatorio Fatturazione Elettronica e Dematerializzazione, Politecnico di Milano

Marco Ceresoli, Business Development Storage Data Protection and Retention, IBM Italia

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„Io confi do nel leader del mercato*!”

“Sono un amministratore IT e nella mia azienda abbiamo sviluppato una soluzione di archiviazione elettronica diversi mesi fa, dopo aver confrontato per questo progetto numerosi scanner. La decisione però è stata rapida: abbiamo deciso di puntare sul leader del mercato!*Al giorno d’oggi ogni investimento va gestito al meglio e valutato rigorosamente, ed è quindi necessario avere sempre un partner solido e di fiducia. L’affidabilità, l’ingombro minimo, il facile utilizzo e un team dedicato al supporto scanner, offerti da Fujitsu, ci hanno permesso di raggiungere tutti i nostri obiettivi. I nostri operatori utilizzavano gli scanner per la prima volta e Fujitsu ci ha consentito di lavorare secondo le nostre esigenze e concentrarci sui nostri processi e sul nostro business. E quando ci serve un aiuto, il team di supporto Fujitsu è sempre a portata di telefono.”

Siete interessati? Consultate il sito:http://emea.fujitsu.com/scanners

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Tutti i nomi, nomi di produttori, denominazioni di prodotti e marchi sono soggetti a specifi ci diritti sui marchi commerciali e sono marchi del produttoree/o marchi registrati dei rispettivi proprietari. Le indicazioni e i dati forniti non sono impegnativi e vincolanti. I dati tecnici possono variare senza preavviso.

* Fonte: Infosource Switzerland, High Speed Document Scanner Market, Total Europe, 2008-2010

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Michele D’Alessandro, Manager Accenture

Vittorio D’Orsi, Project Manager, Architetto di Sistemi Informativi. Area System Solution della Direzione Infrastrutture Tecnologiche di Consip

Mario Dal Co, Direttore generale

dell’Agenzia per la diffusione delle tecnologie per l’innovazione

Giorgio De Rita, Direttore Generale, DigitPA

Arturo Di Corinto, Giornalista

Luca Di Roma, Solution Architect – Business Unit Application Cosmic Blue Team Spa

Stefano Ercoli, Ufficio Efficienza organizzativa P.A.C., DigitPa

Franco Ferrario, Country Manager Document Imaging, Kodak

Sandro Fontana, Chief Technology Officer, Secure Edge

Vincenzo Gambetta, Consulente Gestione Dati, Informazioni e Contenuti e Direttore Contenuti

iged.it e iged.it/online

Maria Pia Giovannini, Responsabile Ufficio Sistemi di gestione dei flussi documentali e servizi on line, Area Piattaforme Applicative,

DigitPa

Roberto Guarasci, Università della Calabria

Giovanni Manca, Esperto dematerializzazione e sicurezza ICT

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Daniele Marazzi, Osservatori ICT & Manage-ment, School of Management - Politecnico di

Milano

Flavia Marzano, Presidente StatiGeneralInnovazione.it

Enrica Massella Ducci Teri, Responsabile Sezione Conservazione di documenti digitali, DigitPa

Carlo Maria Medaglia, Professore aggregato di “Interazione Uomo-Macchina” presso il

Dipartimento di Informatica e Sitemistica della Facoltà di ICT “Sapienza” Università di Roma.

Coordinatore Scientifico delle attività di ricerca dei laboratori del CATTID

Alessandro Perego, Professore Associato di Logistica e Supply Chain Management, presso il

Politecnico di Milano e Direttore dell’Osservatorio Fatturazione Elettronica e

Dematerializzazione della School of Management del Politecnico di Milano.

Ilaria PesciniResponsabile degli Archivi e del Sistema Docu-

mentale, Regione Toscana

Mario Carmelo Piancaldini, Capo Ufficio Imprese minori e lavoratori autonomi, Agenzia

delle Entrate

Domenico Piazza, Senior Partner, ITER

Alessandro Piermattei

Adm Accounts Payable, Credit Control &V.O./AM e Banche Manager, Fater

Stefano Pigliapoco, Docente Informatica documentale, Università degli Studi di Macerata

Pierre Pleynet, Sales Representative Actuate, Xenos Group southern Europe & Master Aix en

Provence University

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Giovanni Procaccino, Senior Executive, Accenture

Pierluigi Ridolfi, Università di Bologna

Franco Ruggieri, Consulente per la firma digitale e Delegato UNINFO presso ETSI – ESI (Electronic

Signatures & Infrastructures)

Roberto Salucci, Member of SNIAE Italy - Technical Committee

Gianni Sandrucci, CEO, ITAGILE

Benedetto Santacroce, Studio Legale Tributario Santacroce – Procida - Fruscione

Anna Pia Sassano, Capo Settore processi e sistemi ICT, Agenzia delle Entrate

Atle Skjekkeland, Vice presidente di AIIM (Asso-ciation for Information and Image Management)

Gianfranco Tabasso, Consigliere AITI (Associazio-ne Italiana Tesorieri d’Impresa), Chairman EACT (European Association of Corporate Treasurers)

Payment Commision, CEO FMS Group

Ottaviano Tagliaventi, Responsabile Marketing Document Management, Olivetti

Francesco Tortorelli,Responsabile Ufficio intero-perabilità evoluta, cooperazione applicativa e

relativi centri servizio, DigitPa

Walter Volpi, Responsabile della Cooperazione applicativa di Regione Toscana

Pier Luigi Zaffagnini, Amministratore Top Consult

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Le opinioni dei partecipanti

Come valuta complessivamente la manifestazione?

Tra presente e futuro: la rivoluzione digitale nelle imprese e nella P.A.

Dalla carta al digitale... e ritorno

I dati digitali e l’innovazione: il domani è oggi

Come valuta l’area espositiva?

Conservazione e innovazione: come mettere al sicuro i dati digitali

Guida pratica alla posta elettronica certificata

e alla firma elettronica

Agenda Digitale: lavori in corso. L’impatto sulle imprese italiane.

1 = molto scarso 5 = ottimo

Sessioni di convegno:

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ARRIVEDERCIA OMAT MILANO 2012Un mondo di informazioni vi aspetta.

27-28 marzo 2012Atahotel Executive - viale Don Luigi Sturzo 45

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