IERI,OGGI E DOMANI 14... · come: la Syria, l’Egitto,l’ Iraq, la Libia e lo Yemen che stanno...

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1 Riflessioni dei nostri alunni sugli attentati di Parigi Di Paola Sallustio, Aia El Kosur, Stefano Benedetti, Syria Stella, Livia, Luca Fabiani, Daniele Donat In questi mesi si sono verificati, in Europa, una serie di attacchi terroristici da parte di persone appartenenti al gruppo terroristico ISIS. All’inizio dell’anno, alcuni terroristi hanno colpito la sede di un giornale parigino, Charlie Hebdo, uccidendo dei giornalisti. Lo scorso 13 novembre è stato fatto un attentato nel centro di Parigi dove alcuni uomini hanno sparato sulla gente all’interno del teatro Bataclan, facendo una strage tra i tanti giovani presenti per assistere ad un concerto. Tra le vittime, si ricorda anche una giovane studiosa italiana, Valeria Solesin di Venezia. Altri attentati sono anche avvenuti nei pressi dello stadio e di un ristorante. Le vittime sono state in tutto 130, con moltissimi feriti. Le persone che si sono salvate, sono quelle accolte e curate da gente che abitava vicino ai luoghi dove sono accaduti gli attentati o che si sono finte morte. Per me, questi sono comportamenti crudeli che non dovrebbero verificarsi in nessuna parte del mondo perché non è giusto uccidere nessuno, specie per la religione e soprattutto perché è importante il rispetto degli altri, anche se hanno idee e modi di vivere diversi dai nostri. Paola Sallustio 2 A Scuola media Duca d’Aosta IERI,OGGI E DOMANI Numero 14 Un giornale scolastico creato e realizzato dagli studenti dello I.C. Marcello Mastroianni di Roma dicembre 2015

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Riflessioni dei nostri alunnisugli attentati di ParigiDi Paola Sallustio, Aia El Kosur, Stefano Benedetti, Syria Stella, Livia, Luca Fabiani, Daniele Donat

In questi mesi si sono verificati, in Europa, una serie di attacchi terroristici da parte di persone appartenenti al gruppo terroristico ISIS. All’inizio dell’anno, alcuni terroristi hanno colpito la sede di un giornale parigino, Charlie  Hebdo, uccidendo dei giornalisti.  Lo scorso 13 novembre è stato fatto un attentato nel centro di Parigi dove alcuni uomini hanno sparato sulla gente all’interno del teatro Bataclan, facendo una strage tra i tanti giovani presenti per assistere ad un concerto. Tra le vittime, si ricorda anche una giovane studiosa italiana, Valeria Solesin di Venezia. Altri attentati sono anche avvenuti nei

pressi dello stadio  e di un ristorante. Le vittime sono state in tutto 130, con moltissimi feriti. Le persone che si sono salvate, sono quelle accolte e curate da gente che abitava vicino ai luoghi dove sono accaduti gli attentati o che si sono finte morte.  Per me, questi sono comportamenti crudeli che non dovrebbero verificarsi in nessuna parte del mondo perché non è giusto uccidere nessuno, specie per la religione e soprattutto perché è importante il rispetto degli altri, anche se hanno idee e modi di vivere diversi dai nostri.

Paola Sallustio 2 A Scuola media Duca d’Aosta

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Numero 14Un giornale scolastico creato e realizzato dagli studenti dello I.C. Marcello Mastroianni di Roma

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A Parigi per la seconda voltac’è stata una strageDi Aia El Kosur

I fratelli mussulmani hanno colpito di nuovo, è un numero grande di innocenti. Francois Hollande ha deciso di bloccare gli accessi alla cittá. Ora la domanda che ci dobbiamo porre è: l'Isis ce l'ha con la Francia? La risposta è no; l'Isis è nato per un problema politico ma questo "gruppo islamico" non si è formato nei paesi in cui ha colpito ma principalmente sono nati, cresciuti e h a n n o s t u d i a t o i n A m e r i c a e Inghilterra, "Gruppo islamico" non vuol dire che tutti i mussulmani siano crudeli anzi l'Isis non se la prende solo con i cristiani ma anche con i mussulmani, ancora oggi ci sono paesi come: la Syria, l’Egitto,l’ Iraq, la Libia e lo Yemen che stanno combattendo contro di loro. C'è un punto su cui mi vorrei soffermare. I fratelli mussulmani stanno facendo tutto da soli o ricevono qualche aiuto? La risposta purtroppo è sì, l'America e Inghilterra e anche l'Europa in generale mandano le armi per poter fare la guerra. I paesi europei che subiscono l'attacco pensano e che tutti i mussulmani siano d’accordo con loro e quindi lottano contro un falso nemico e lasciano che il vero nemico crei dei problemi a tutti noi innocenti.

Aia El Kosur 2C Scuola media Duca d’Aosta

Paura e incertezza:dubbi e domandeDi StefanoBenedetti

La gente è sconvolta per i fatti accaduti a Parigi. Sono morte più di 100 persone, è inaccettabile!!!La polizia dove era in quel occasione? Poteva fare di più? È la polizia, è il loro lavoro difendere e assicurare protezione e tranquillità ai cittadini. Ogni essere umano ha diritto di essere protetto. Hanno visto gente talmente disperata, impaurita, che si calava dalla finestra, per scappare da quegli esaltati. Oltre a Parigi viene messa a soqquadro anche Bruxelles. In questo mondo  , per me , ci deve essere più sicurezza , in tutti i luoghi specialmente negli aeroporti. Dicono che la sicurezza è rafforzata , ma io non vedo neanche l’ ombra dei poliziotti . I cittadini devono sentirsi sicuri e non vivere nel terrore !!! Secondo me I.S.I.S. non si fermerà fino a quando qualcuno non fermerà loro .

Io però non capisco per quale motivo n o n v e n g o n o i n I t a l i a , n o n fraintendetemi sono contentissimo che non ci siano , ma sono confuso l’ Italia  è  il fulcro del cristianesimo è il paese dove c’è il Papa . Io spero solo che tutti insieme riusciremo a fermarli, come si dice l’ “ UNIONE FA LA FORZA” !!! Anche in Italia , si ha molta paura, infatti le persone evitano di prendere la metropolitana e frequentare i luoghi pubblici perché hanno paura . Speriamo di non vivere nella paura.Noi siamo ragazzi e abbiamo bisogno di vivere nella PACE non nella PAURA!!!

Stefano Benedetti 2A Scuola media Duca d’Aosta

Un terribile avvenimentoa ParigiDi Syria Stella e Livia

Ci sono stati degli attentati in Francia, precisamente a Parigi, l'Isis ha ucciso 129 persone e una ragazza italiana è stata uccisa nel teatro Bataclan. Il giorno 13 novembre è stato per tutta l'Europa un giorno molto brutto. La cosa che mi fa rabbrividire è che nel teatro Bataclan sono state uccise le persone una a una e prima di iniziare, uno di loro ha urlato "Allah è grande", perché dicono che Allah gli dice di uccidere coloro che non credono nel loro Dio. Io penso che la cosa che non si dovrebbe fare è avere paura, la domenica a Parigi non c'era nessuno tutto chiusi nelle case e invece non si dovrebbe fare così, perché è come se avessero vinto loro; sono terroristi e la parola stessa dice che vogliono mettere terrore.

Syria Stella 2AScuola media Duca d’Aosta

Il tredici Novembre 2015 un terribile avvenimento ha scosso la città di Parigi: in sei punti diversi della città ci sono stati degli attacchi terroristici e purtroppo quasi centotrenta persone hanno perso la vita e molte altre sono rimaste ferite. I responsabili di tutto ciò sono dei giovani adepti dell'Isis, un gruppo spietato di terroristi, attivo in questi ultimi anni. I motivi di tanta crudeltà sono religiosi e politici, e la

situazione è resa più difficile alla guerra in Siria che dura ormai da diversi anni, (secondo alcuni infatti quella dell'Isis sarebbe una risposta violenta alla violenza) questo avvenimento ha scioccato tutti ovviamente, il dolore per le vittime è grande. Secondo il mio punto di vista questa facenda è spaventosa, perchè non ci fa vivere in una condizione tranquilla. Ciò che fa paura è la consapevolezza di uscire di casa e forse rimanere coinvolti in un evento tragico come un attacco terroristico. Credo che le conseguenze di questi avvenimenti portino soltanto all'odio e alla guerra. Chi ci rimette alla fine sono i civili, che non prendono decisioni e magari non condividono ciò che accade.

Livia Scuola media Duca d’Aosta

Le nostre speranzedi paceDi Luca Fabiani e Daniele Donat

In questi giorni tutti parlano della drammatica notizia degli attentati a Parigi, commessi da queste aggressive persone dell’esercito islamico. Questo fatto non riguarda solo la Francia ma riguarda anche noi, poiché ci sta scoraggiando ad uscire di casa. Noi però dobbiamo superare la paura e andare avanti, perché così non dobbiamo “dargliela vinta”! Noi siamo veramente sconvolti da questa rabbia che spinge l’uomo a non ragionare fino ad arrivare ad uccidere. Ricordiamo sia le vittime innocenti di Parigi, sia del Medio Oriente. Speriamo che questa “guerra” finisca al più presto e crediamo nella pace del mondo.

Luca Fabiani e Daniele Donat 2AScuola media Duca d’Aosta

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Poesie, racconti...

In questo spazio vogliamo racchiudere alcune poesie, racconti, pensieri varii, giochi matematici, elaborati dainostri studenti dell’ Istituto Mastroianni.

L’erbamiracolosaDi Lorenzo Ippoliti

C'era una volta una donna e un uomo che ebbero un figlio di nome Jack, lui era stato maledetto da una strega cattiva che lo condannò a morire all'età di 18 anni. L'unico modo per spezzare l'incantesimo era trovare l'erba magica della guarigione, che curava a ogni, singolo maleficio o incantesimo. Quest'erba però si trovava oltre la foresta incantata abitata da un drago enorme che però era molto pericoloso. Così trascorsi 17 anni, Jack, che ormai era diventato grande, andò alla ricerca d i q u e l l ' e r b a m i r a c o l o s a .

Cammina,cammina sentì una voce che diceva:"Hey, Hey tu, si proprio tu,aiuto!"e Jack disse:"Chi sei?"la voce rispose:"Sono dietro di te!" Girandosi, Jack si spaventò quando scoprì che a parlare era....un ALBERO che dei taglialegna stavano tagliando.

Il ragazzo aiutò l'albero facendo scappare quei taglialegna grazie ad una voce grave e dicendo:"Fermi, ,non tagliate quell'albero!". L'albero parlante, come segno di gratitudine, gli indicò la direzione da prendere per il giardino dove cresceva quell'erba e gli diede un s a s s o l i n o e u n a p i u m a e g l i disse:"Quando il drago sputerà fuoco butterai il sassolino per terra e poi a l z e r a i l a p i u m a v e r s o i l cielo".Jack,arrivato nella foresta si fece scoprire subito dal drago che iniziò a

sputare fuoco,ma,seguendo il consiglio dell'albero, Jack buttò il sassolino per terra che si trasformò in un muro e poi alzò la piuma verso il cielo che si trasformò in una spada grandissima e la lanciò verso il drago così lo sconfisse. Prese l'erba, la ingoiò, ma non successe nulla, andò dall'albero che gli disse di preparare un infuso con quell'erba. Così tornò a casa sua, prese il pestello e mangiò l'erba pestata e così fu libero da ogni maleficio o incantesimo.

Lorenzo Ippoliti1C, Scuola media Duca d’Aosta

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L’immortalitàDi Stella Syria

Tra i tanti desideri dell'uomo, uno dei più frequenti è quello dell'immortalità: la voglia cioè di vivere per sempre, senza mai morire. Tra gli aspetti positivi ci sono il restare vivi per sempre, guardare crescere i propri figli e i nipoti e pronipoti; poter conoscere tutte le innovazioni e vedere l'evoluzione dell'uomo, poter essere partecipi della storia nel corso dei secoli; girare tutto il mondo senza preoccuparsi degli anni che passano, non avere paura del corso del tempo. Ci sono però anche tanti aspetti negativi, per esempio diventare vecchi e stancarsi di veder morire le persone care o persone più giovani di noi; non godersi la vita nel modo giusto poiché sarà eterna, non assaporare ogni singolo momento perché si ripeterà; non avere un passato è un futuro da scoprire.Stella Syria 2C, Scuola media Duca d’Aosta

Tre donneed un solo uomoDi Ilaria

…Supera una curva e poi all'improvviso sbuca un'altra macchina dietro di lui. Supera un incrocio, niente. Ne passa un altro. Niente, continua a seguirlo. Attraverso lo specchietto tenta di vedere chi lo sta seguendo, non può vederlo, ha i vetri oscurati. Comincia a sudare f r e d d o . P r e m e i l p e d a l e dell'accelleratore. Anche l'inseguitore accellera. Gli passa accanto e abbassa il finestrino. Estrae la pistola, spara.

Ore 12. La polizia è sul posto. Indagano vicino al burrone, dove la macchina è precipitata. La detective Sharan si avvicina al cadavere. Intorno ad esso c'è una strano odore, profumo da donna. "E' stato colpito alla tempia, è morto sul colpo e quindi la macchina in assenza del guidatore è andata fuori strada ed è finita qui" afferma la detective.

Una pausa, un sospiro e si volta verso una donna:"Quindi voi siete una testimone...a che ora avete sentito lo sparo?" “Circa mezzanotte" afferma la

donna "Bene prima di aver sentito lo sparo,cosa facevate?" "Stavo a casa a domire" afferma la seconda volta la donna , con s i curezza . Troppa s i c u r e z z a . " B i s o g n a c e r c a r e informazioni, parenti e conoscenze della vittima, per individuare l'assassino o l'assassina."

O r e 2 . 0 0 , c e n t r a l e d i polizia."Secondo i documenti trovati si chiama Samuel Smith e dal suo fascicolo si capisce che ha soltanto una m o g l i e e u n ' a m i c a " a f f e r m a i l polizziotto."Come si chiamano?"chiede la detective "La moglie Sally Smith e l 'amica Mary Shein" afferma il poliziotto. " Bene,andiamo a trovare la moglie"afferma il detective.

Ore 6:30 del mattino, a casa di Sally Smith. "Dica signora, avevate buoni rapporti lei e suo marito?"chiede la detective. "Si, abbastanza!" afferma la moglie "Come mai "abbastanza?" domanda la detective. "Abbastanza perchè prima della sua morte avevamo litigato e perciò è andato a stare un pò di tempo dalla sua amica" …Dice tutto ciò senza piangere e senza tristezza, molto strano per una moglie che ha a p p e n a p e r s o i l marito."Arrivederci"dice infine la detective.

Ore 8:30, periferia. Casa che non a caso si trova lungo il percorso che Samuel ha attraversato prima di essere ucciso."Lei e Samuel da quanto vi conoscevate?"chiede la detective."Dalle medie"disse l'amica."Che cosa facevate dalle ore 23:00 a mezzanotte?" chiede la detective :"Ero andata a trovare sua moglie e a bere un thè con lei" Dice tutto ciò con tristezza. Strano, davvero strano c'erano tre sospettate: la moglie, l'amica e la testimone. "Meglio passare a casa della testimone "

O r e 9 : 0 0 , a c a s a d e l l a testimone."Conoscevate Samuel?" "No"risponde balbettando "Posso dare un'occhiata alla vostra situazione?" "Ma certo"dice la donna. La detective si alza e inizia a cercare qualcosa…Trovata! Sotto l'armadio c'è una pistola senza un colpo e c'è anche quel profumo. Si volta di scatto: la donna è scomparsa si prec ip i ta fuor i da l la casa :"Sta scappando!" Escono dai cespugli dei poliziotti che la fermano e la catturano "Era logico che fossi tu. Eri l'unica a stare sulla scena del delitto e tu usavi quel profumo" "Io sono l'ex moglie e volevo vendicarmi di mio marito perchè

aveva poi sposato un'altra"affermò la donna.

Una seradi novembreDi Elena Pacicco

E' una fredda notte di Novembre, poco prima della mezzanotte; un uomo viaggia in auto su una strada di campagna avvolta nella nebbia. L'uomo ha dei folti capelli castani, occhi dello stesso colore e lunghi baffi. Sta fumando una pipa quando della cenere cade, sporcando la giacca del suo completo bordeaux. Sul retro della macchina si può intravedere un baule con un lucchetto ed un foglietto appoggiato vicino al finestrino. Il nome dell'uomo è Malcom Smith. Il telefono incomincia a squillare e Malcom decide di fermarsi in un bar lungo la strada, per risponde e approfitta per bere un caffè. -Davvero strano, poco fa mi hanno chiamato, ma quando ho risposto nessuno ha parlato- dice al barista. Il barista, Fred, sta tremando mentre asciugava un bicchiere e, con aria poco convincente risponde: –Proprio non saprei... Forse qualcuno stava solo facendo uno scherzo- . – Beh, uno scherzo di pessimo gusto -. Si limita a rispondere Malcom immergendo la bocca nella tazza del cappuccino. La faccia del barista, i suoi modi “viscidi” e quel sorriso inquietante non lo convincono, ma decide di pagare e dirigersi all'uscita del locale. La porta è aperta quando sente lo sparo di una pistola e un proiettile perfora il suo torace; il sangue scorre sul pavimento e Malcom cade a terra con lo sguardo perso nel vuoto. E' morto. Il barista prende il corpo e lo nasconde, indossa i suoi vestiti e dirigendosi alla macchina lascia cadere dei fogli per terra, senza accorgesene così comincia a guidare verso Londra. Deve essere stato davvero spaventoso assistere a tale scena -. C o m m e n t a u n a g i o r n a l i s t a . -Esattamente, ma più che spaventoso io direi inquietante - aggiunge la donna con cui stava parlando. Quest' ultima si chiama Scarlet, è una bella donna, indossa un vestito nero e ha i capelli

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legati in una lunga treccia. Scarlet riprende a parlare: - Come le dicevo, io stavo per entrare nel locale, ma preferii guardare la scena dalla finestra per esaminarla al meglio e quando Fred scappò, in qualità di investigatrice, ritenni mio dovere indagare -. -Il caso fu davvero molto semplice da risolvere, Fred era un principiante, lasciar cadere tutto il piano... Roba da dilettanti e anche il suo alibi era molto scarso -. Concluse Scarlet - Mi scusi, ma quale è stata la causa di tale comportamento? -Semplice, nel baule erano racchiuse 50'000 Sterline, mi permetto di dire che, anche Malcom non è stato furbo a tenere la ricevuta della banca così in bella vista- sorride Scarlet. -Alcune persone per i soldi farebbero qualsiasi cosa-.

Elena Pacicco 2C, Scuola media Duca d’Aosta

Il mitodel vulcanoDi Asia Pagano

In un tempo lontano sul monte Olimpo il Dio Efesto, dio del fuoco e della metallurgia, e la Dea Diana, dea della caccia e della natura selvaggia, litigarono. La Dea Diana si arrabbiò con il Dio Efesto perché bruciò selvaggina e fece morire numerosi animali a causa del fuoco impedendo la caccia e l’agricoltura. Fecero un duello, ma Efesto perse e fu cacciato dal monte Olimpo. Arrabbiato ,decise di fare un dispetto alla Dea Diana e bruciò altra selvaggina e fece morire così tantissimi animali. Il giorno seguente il Dio Efesto si presentò davanti alla porta dell’ Olimpo, ma non fu ricevuto; così fece per innumerevoli giorni. Decise allora di sfruttare i suoi ultimi poteri. Fece comparire un drago gigante con il quale voleva distruggere il monte Olimpo spazzandolo via con un suo colpo di coda . Non sapendo gu idare i l drago,sbagliò la mira e si formò un altissimo rilievo dalle dimensioni di una montagna con una grande gola che lo attraversava ; provò innumerevoli volte, ma non riuscì a distruggere l’Olimpo. Pensò che stesse guidando un drago e i

draghi sputano fuoco; decise quindi di strappargli una squama pensando di fargli dolore provocando il fenomeno;ci provò e funzionò, sputò fuoco, ma la mira non fu precisa;quindi il fuoco andò dentro la gola del rilievo. Il rilievo si asciugò al sole e il fuoco riscaldandosi divenne lava. Ad un certo punto la lava fuoriuscì dal rilievo e bruciò tutto quello che la circondava, compreso il monte Olimpo. Chiamò allora quel rilievo con la lava “Vulcano”. Passò del tempo, il mondo era cambiato, non c’erano più colori, né animali, né natura, non c’era nessuno. Efesto si sentì solo e capì allora che il mondo aveva bisogno di natura e di animali, soprattutto capì che bisogna amare e proteggere tutto ciò che ci circonda.

Asia Pagano 1B, Scuola media Duca d’Aosta

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Passioni

In questa rubrica vogliamo racchiudere alcune biografie, riflessioni, aneddoti, scritte dai nostri ragazzi sulle loro attività extrascolastiche, su quelle degli atleti, o di quegli artisti che maggiormente colpiscono le loro emozioni

I pomeriggi a scuolaLe attività sportiveDi Vanja Kucinovic e Jamal El Mesbahy

La 2C pratica di pomeriggio diversi sport: La pallavolo: ogni Martedì la 2C dalle 15:00 alle 16:00 gioca a pallavolo nella palestra scolastica. L’insegnante di questa attività è la prof.ssa Perretti Silvana che insegna anche educazione sportiva nelle ore scolastiche (dalle 8:00 alle 14:00). In questa ora pomeridiana la prof.ssa Perretti ci insegna anche anatomia e fisiologia del corpo umano. Arti marziali: la 2C pratica questa disciplina ogni Lunedì sempre dalle 15:00 alle

16:00 nella palestra scolastica. Il loro insegnante è Marco Fei e gli insegna come difendersi in caso di aggressioni. Per la 2C è molto simpatico perché li fa ridere e non li fa stancare troppo, pur facendoli lavorare duramente. Alla 2C piace molto questa disciplina perché così si sentono più sicuri e forti. Conclusioni: secondo il nostro parere, dopo tutte le ore scolastiche mattutine risulterebbe un po’ faticoso continuare a stare a scuola anche nel pomeriggio, ma, in questo caso, è una buona occasione di uno svago e un momento per stare insieme e divertirsi. Ai ragazzi della 2C queste ore di sport aiutano a fare meglio i compiti quando tornano a casa. Studiare di seguito è, infatti, molto

faticoso ma staccare un pochino fa rilassare, per riprendere con più voglia. Avere attività sportive, inoltre, aiuta ad organizzare meglio il proprio tempo, anzi obbliga ad organizzarsi perché nessuno vuole arrivare a scuola senza aver fatto i compiti per casa e di conseguenza ci si avvantaggia nei giorni liberi precedenti.

Vanja Kucinovic e Jamal Mesbahy2C, Scuola media Duca d’Aosta

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I pomeriggi a scuolaLaboratori di inglese e di scienzeDi Lucia Albanesi e Babei Eutalia

Laboratorio inglese: la professoressa Di Carlo, oltre a insegnare latino nell’ orario mattutino, insegna ogni giovedì dalle 15.00 alle 16.00 alla classe 2C inglese “avanzato” sostituendo, per questo periodo, l’insegnante madrelingua. In classe si legge un libro, questo mese “Egypt”, molto interessante perché riguarda la storia dell’Egitto. Si procede così: si legge una pagina o due a turno a voce alta e le parole che gli alunni capiscono le scrivono sul quaderno con la definizione. Se la professoressa ritiene opportuno, fa copiare tutte le parole sulla lavagna e quando un alunno non ne capisce una, gliela spiega a voce per evitare di perdere tempo con il vocabolario. Lo scopo del lavoro è quello di creare il proprio dizionario in lingua inglese. Un'altra attività è quella di scrivere un racconto inventato con cinque parole che la professoressa scrive sulla lavagna, che il giorno stesso a fine lezione alcuni leggono a tutta la classe. Quest’ultimo lavoro è più impegnativo rispetto al primo, perché ci vuole inventiva e si devono usare tutte le parole nel contesto giusto. L’ ora di laboratorio di inglese è molto divertente, semplicemente perché l’inglese è bello e la professoressa è molto simpatica e spiega bene. Laboratorio scientifico: quest’ anno la 2C ha una nuova professoressa per l’ora di laboratorio scientifico: la prof.ssa Cittadini. L’ attività principale di questo anno è l’orienteering. L’orienteering è una caccia al tesoro, ma, rispetto a quella che conosciamo tutti con indizi e frasi, si hanno disegni geografici, cartine e punti di riferimento in scala di riduzione. Per ora nella classe si stanno ripassando e approfondendo le carte geografiche e specialmente le “legende” sottostanti che indicano la riduzione in scala della cartina.

Lucia Albanesi e Babei Eutalia 2C, Scuola media Duca d’Aosta

I videogiochisecondo la nostra generazioneDi Denise Casalini, Matteo Sclavi, Leonardo Della Valle, Marta Ciufici, Daniele Acquaviva,Raquel Goncalves das Neves

Se qualcuno ci chiedesse: conosci quel videogioco? ce l’hai? La risposta di ognuno di noi sarebbe sicuramente sì. Se invece ci chiedessero il titolo di un libro non ne saremmo altrettanto sicuri. Quando è uscito il primo videogioco non era alla portata di tutti, ora invece ci stupiamo se qualcuno non ha l’ultimo modello. Lo scopo di questi videogiochi inizialmente era quello di far divertire milioni di ragazzini. Io credo che essi costituiscano però una fonte di guadagno per chi li produce e nella loro ideazione non si tiene conto se questi possono essere educativi o possano causare danni psicologici a chi li usa. Con il passare del tempo i videogiochi non solo si sono evoluti e diffusi in tutto il mondo ma hanno anche diffuso violenza e dipendenza: c’è chi ne è così dipendente da non uscire più di casa! I ragazzi oggi non solo trascorrono gran parte delle giornate davanti ad un videogioco ma ci “vivono” proprio dentro condizionando il

loro pensiero. I videogiochi allora sono utili o no? Sono il nostro futuro o lo distruggeranno? Denise Casalini, Matteo Sclavi, Leonardo Della Valle, Marta Ciufici, Daniele Acquaviva, Raquel Goncalves das Neves 1B, Scuola media Duca d’Aosta

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LA VOCE DELLA DIAZIn queste pagine diamo voci ai nostri piccoli reporters della scuola primaria. Tutti gli articoli sono scritti dagli alunni della scuola elementare A. Diaz

Quest'anno la nostra compagna Viola è a Houston in Texas, perché il suo papà si è dovuto trasferire per motivi di lavoro.Viola ci manca molto, così spesso le scriviamo delle lettere e le facciamo dei disegni. Il Texas, però, è lontano per questo la maestra Elisabetta invia le nostre lettere on line. E' molto bello ricevere una risposta da Viola. Abbiamo capito che scrivere non serve solo per fare i compiti ,ma ci aiuta anche a raccontare la nostra vita a chi è lontano come facciamo con Viola. Abbiamo scoperto che quando noi siamo a scuola ,Viola ancora sta dormendo e che quando noi dormiamo,Viola sta ancora a scuola! Viola ci racconta tante cose :in Texas i negozi sono molto grandi, le scuole sono bellissime, a mensa i bambini possono mangiare il cibo preparato dalle loro mamme e non si devono mettere il grembiule! Le maestre, però, sono molto severe e danno molti compiti ogni giorno, anche se la scuola termina alle 16:00!!! Viola deve leggere tantissimo ogni pomeriggio e

scrivere tutto quello che capisce e poi deve fare molte addizioni e sottrazioni!!! A volte deve anche scrivere dei pensierini in inglese e anche delle lettere! Tra poche settimane Viola verrà in Italia per trascorrere le vacanze di Natale e ci verrà a trovare!!! Anche a lei manca molto l'Italia, Roma, la sua casa, la sua cameretta, la sua scuola e soprattutto noi, i suoi amici! Non vediamo l'ora di abbracciarla e stare finalmente insieme! Ecco perché le abbiamo dedicato questo articolo : così potrà tenerlo come ricordo e leggerlo quando sentirà la nostra mancanza!

Ciao ViolaBuon Natale!Emozioni raccontate dai bambini della 2 A

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FavolabilitàPercorsi creativi sulle favoleEmozioni raccontate dai bambini della 3 B

Quest'anno nella nostra classe abbiamo approfondito lo studio delle favole. Per noi bambini ascoltare le favole è un momento di grande piacere e gioia perché c i por ta in un mondo meraviglioso dove la realtà si colora, diventa magica e si esprime con le "parole dei bambini". E' buffo vedere leoni, lupi, agnelli che parlano e che si comportano come no i uomin i . Abbiamo letto favole antiche e favole moderne e ci siamo divertiti a stravolgerle con fantasia e creatività. Quando incontravamo gli animali protagonisti abbiamo esaminato i loro pregi e difetti e poi, con un gioco di immedesimazione, ognuno di noi ha tirato fuori i propri vizi e virtù, abbiamo creato favole e ricavato insegnamenti. Perbacco, quante idee interessanti, quanti personaggi strani e quante emozioni nascoste! Chi l'avrebbe mai immaginato che "un gatto ciccionissimo avrebbe potuto avere il mal di mare?", che "un cobra cattivissimo avrebbe potuto sentirsi solo?" o ancora che "un gatto ed un agnello fifoni potessero abbracciarsi dalla paura per il rumore di un tuono"? E' stato come se ognuno di noi avesse avuto una chiave per aprire la porta del proprio cuore e conoscerlo. Giocando e trasformando le favole, abbiamo parlato di noi e delle nostre emozioni; abbiamo imparato a distinguere il "buono" dal "cattivo"; abbiamo capito che per crescere ci vuole coraggio, intelligenza e amore. Infine, abbiamo raccolto le nostre favole in un piccolo libro "curato dalla maestra" e pubblicato nella nostra classe

NonsenseComponimenti dei bambini della 3 A

Il nonsense è un breve testo divertente e fantastico che abbina i diversi elementi mediante giochi di parole e accostamenti bizzarri o assurdi. Abbiamo scritto i nostri nonsense

g iocando con i l d ig ramma gn, utilizzando alcune parole guida scelte da noi. Parole guida: castagna, campagna, gnomo, cognata, pagnotta, compagna,ghigno,gnocco, stagno, montagna, pignatta.

DUE COGNATI

In campagna viveva uno gnomo con il ghigno. Un giorno lo gnomo andò al ristorante “Lo Stagno” e ordinò uno gnocco ed una pagnotta. Quando arrivò il cibo, dentro la pagnotta trovò un ragno e dentro lo gnocco c’era una castagna. Finito il pasto lo gnomo va in montagna e trova la scuola degli gnomi, dove incontra sua cognata. La maestra Lasagna ha per cappello una pignatta. I cognati ridevano perché era buffa, così la maestra li mise in castigo dietro alla lavagna. Offesi si buttarono nella lavagna e scomparvero.

Sara Balestrero e Martino Sani 3A scuola elementare Diaz

ROVESCIAMENTO DELLA PIGNATTA

Nel 1654 uno gnomo con la cognata era in montagna, quando sentì parlare di una festa in campagna. Appena arrivati videro una pignatta con dentro una pagnotta ed uno gnocco, ma in realtà era un ragno che si trasformò in uno stagno. L’acqua allagò la festa rovinando le castagne e le pigne. Lo gnomo la cognata andarono a casa e non vollero più andare alle feste.

Elena Mastinu, Ettore Mantinenti, Michele Soldati 3A scuola elementare Diaz

IL RAGNO E LO GNOMOIn un tempo lontano in una

campagna viveva un ragno che stava mangiando una castagna insieme allo gnomo Ghigno. A un tratto arrivò sua cognata che, infuriata, tirò al ragno una pignatta piena di castagne e gnocchi. Allora si buttò nello stagno per riprendere la pignatta, ma quella faceva la matta, al ragno venne il mal di mare

e incominciò a vomitare le castagne e le lasagne, mentre lo gnomo se ne stava a cantare e a ballare. Così vissero tutti felici e contenti... o quasi!

M.Grazia Basta e Mia Terlizzi 3A scuola elementare Diaz

AMORE STAGNANTE

Uno gnomo di nome Gnocco stava facendo un pic-nic con la cognata vicino ad uno stagno. Arrivò il ragno Ghigno che lanciò la cognata nello stagno. Lo gnomo voleva lanciare la pignatta alla cognata per salvarla, però la pignatta era pesante e la cognata cadde in fondo allo stagno. Lì trovò un ragno. Si fidanzarono e si sposarono. Ebbero otto gnomi, con otto braccia ed otto gambe.

Valentina Arbia e Lorenzo Sacchini 3A scuola elementare Diaz

LA VACANZA DEL RAGNO

A giugno un ragno col ghigno di nome Pagnotta decise di andare in vacanza con la compagna: andarono nel cappello di uno gnomo. Nel cappello però c’era una pignatta e con la mazza la distrussero: dalla pignatta venne fuori la cognata, due gnocchi e tre castagne. La cognata era infuriata, quindi la buttarono nello stagno. Così il ragno e la compagna si fecero una grande scorpacciata.

Sara Biocca e Flavio Paoletti 3A scuola elementare Diaz

Con il caldoe con il freddoDi Paola Franzuto ed Elena Germani

Oggi i cappelli vengono indossati dai bambini e dagli adulti, in inverno, per proteggersi dal freddo e in estate, per evitare colpi di sole o disturbi alla vista. Per l'uso, i cappelli possono essere realizzati con la lana, con il cotone e di stoffa; possono essere lunghi o piccoli. Un tempo, i cappelli più caratteristici

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erano indossati dai maghi, con tuba a cilindro e a punta, per le fate, le bombette per i clown,... I cappelli che si usano di più, al giorno d'oggi, sono quelli con la visiera. Una curiosità: tanto tempo fa, si usavano i cappelli anche per dormire, perché non esistevano i termosifoni e, dalle finestre, entravano troppi spifferi di aria.

Paola Franzuto ed Elena Germani 4B scuola elementare Diaz

La bancadel ciboDi Paola Franzuto ed Elena Germani

Cibo come scatolette di carne, bottiglie di olio e pacchi di pasta, zucchero, sale,... possono essere molto utili per la vita di ogni giorno e per creare una banca del cibo, cioè una riserva non di soldi, ma di viveri da distribuire ai più bisognosi. Trent'anni fa, a Phoenix, negli Stati Uniti, John Van Hengel fece la prima raccolta di cibo per poveri, vedendo quanto non veniva cucinato dai ristoratori e buttato nell'immondizia.Da allora, a novembre, ogni anno, si fa una Col let ta Al imentare. Molt i volontari contattano i commercianti per sapere la loro disponibilità a collaborare alla Colletta. I negozianti aderenti all'iniziativa raccolgono merce in scadenza, oppure con scritte, marchi sbagliati o, se si tratta di frutta e verdura fresche, di ciò che non riescono a vendere; la consegnano ai volontari, i quali hanno l'elenco dei poveri, dei bisognosi, a cui dare il cibo raccolto ealleggerire la loro spesa alimentare. Sarebbe bene aumentare le occasioni per aiutare gli altri, fissando più giorni in cui fare la Colletta Alimentare.

Paola Franzuto ed Elena Germani4B scuola elementare Diaz

Attentatoa ParigiRiflessioni dei ragazzi della 5A

L'attentato a Parigi è stato il più cruente at tacco ter ror i s t ico nel l 'Unione Europea. Sono morte molte persone e tante sono rimaste ferite. Per le strade di

Parigi si era seminato il terrore, il panico, poiché ovunque sparavano. Dopo questi fatti è aumentata la difesa nelle città più importanti d'Europa ,tra cui anche la città in cui viviamo noi. Questo evento ci fa molto pensare e ci ha anche un po’ terrorizzati, e siamo rimasti male per tutte le persone che sono morte negli attentati, lasciando in noi una grande tristezza e amarezza . Speriamo che Roma non sia la loro prossima tappa. La domanda che ci poniamo tutti: ma l'ISIS quando smetterà di attaccare? Noi bambini ci facciamo questa domanda e spero che se la facciano anche i grandi in modo tale da comunicare con gli altri popoli europei a portare pace piuttosto che guerre.

Emozionia ParigiRiflessioni dei bambini della 2B

A Parigi quattro cattivissimi hanno fatto tanta baraonda e tante persone sono morte. Ci siamo preoccupati per i Francesi perchè "Quelli" stanno terrorizzando la gente francese e rovinando la loro Nazione. E' una specie di guerra, non c'è "Gioia"...ma "Speranza" di vita, "Paura" delle bombe quando tutti scappavano per non morire,"Disgusto"per il comportamento di quelle cattive persone, di nome? "Rabbia" perchè sono morte le persone che si stavano divertendo,piene di g i o i a , e " Q u e l l i " h a n n o m e s s o l'Angoscia. Non si può morire così! La Gioia c'è stata per i Cattivi perchè hanno avuto soddisfazione, erano felici perchè volevano impossessarsi del mondo. A noi dispiace tanto e speriamo che non succeda più. Meno male che non è caduta la Torre Eiffel! Tutti noi siamo arrabbiati perchè sono state uccise tante persone e proviamo disgusto per quelle cattive. Auguriamo Pace alla Francia perchè chi è ancora vivo non sarà tranquillo. Buona Fortuna a tutti quelli che adesso hanno paura. Nel nostro minuto di silenzio,ognuno di noi ha scritto un pensiero.....Io spero ch e q u e s t e p e r s o n e c a t t i ve l a smettano,perchè la Francia è un bel paese. Gianluca Bernabei.....Gioia...vi

auguro Gioa e tanto Amore.Io in Francia ho una persona cara e si chiama Noa. Viola Bigirimana.....Per i Francesi c'è stato un momento di paura, ma anche per gli Italiani.Io auguro buona fortuna a chi sta in ospedale. Roberto Bozza.....E' successa una cosa brutta e mi dispiace. Sara Braico.....Poverini quelli della Francia, sono molto dispiaciuta! Caterina Brilli.....Siamo tristi tanto,Francia!Ci dispiace che siete morti un sacco...arrivederci Francia. Francesco Capellupo.....Mi ha fatto dispiacere perchè sono morte alcune p e r s o n e d i F r a n c i a . S a r a Capellupo.....Coraggio Francesi, conto su di voi! Chiedo felicità per la Francia. Alice Conti.....Quanta paura, poveri F r a n c e s i ! M a r i a A u r o r a D e Rossi.....Speriamo che nessuno venga più ammazzato, più nessuno. Anche se sono in un'altra città dobbiamo voler loro bene! Lorenzo Fonzo.....Mi dispiace molto che quelli della Francia sono morti,questa cosa mi fa dispiacere tantissimo : è stata una cosa bruttissima. Ludovica Gai.....Mi dispiace che siate morti,però la gente vi vuole tanto bene.Vi voglio bene e rimarrete sempre d e n t r o a l m i o c u o r e . M a r i a m Ghadil.....Mi è dispiaciuto quando sono morti.Michele Meggiorin.....Sono dispiaciuta perchè siete morti...Gioia e Pace per la Francia. Emanuela Mileto.....Chiedo pace e tutto quello che può essere bello per la Francia. Matteo Mita..... Anche chi si è salvato è triste. Sofia Nanni..... Ero molto triste per la Francia, spero che non succeda più. Virgilio Parisi....Mi mancheranno tanto quelli che sono morti e dobbiamo dare loro il nostro cuore d'amore. Flavio Proietti...A Parigi c'è la guerra ed io sono molto triste. Giulia Ripabella..... Mi ha fatto dispiacere perchè sono morte molte persone di Francia. Nicolas Ruvio....Sono preoccupata per i miei parenti in Francia. Nicol Viero..... Mi è dispiaciuto Francia...spero che stai bene. Hanyun Xu....

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PAROLA ALLA CARDUCCIIn queste pagine diamo voci ai nostri piccoli reporters della scuola primaria. Tutti gli articoli sono scritti dagli alunni della scuola elementare G. Carducci

Io ho provato dispiacere e tristezza per quello che è successo a Parigi, per tutte le persone morte e quelle ferite. Dispiacere per tutti gli attentati, non solo per quelli a Parigi, ma per tutti quanti gli attentati nel mondo, che accadono o sono accaduti .Tristezza per quasi lo stesso motivo, ma soprattutto per le persone morte in ogni nazione del mondo.

Adriano Colamartino 4B scuola elementare Carducci

Credo che i fatti avvenuti a Parigi venerdì scorso siano un atto barbaro e ingiustificabile. Per dire in poche parole la mia opinione a proposito scriverò quello che ho pensato durante il minuto di silenzio osservato nella mia scuola: un senso di solidarietà. Ho provato anche dispiacere, tristezza e dolore per le persone che sono state uccise, mentre nei confronti dei loro familiari vicinanza e molto affetto. Invece

nei confronti di quelli che hanno compiuto questa strage provo un senso di pena perché secondo me sono dei poveracci, sfruttati da persone potenti e malvagie che pensano solo ai loro interessi sporchi.In questi casi, secondo me, non bisogna però provare odio perché non porta da nessuna parte, anzi porta sulla strada della violenza. Io spero che quello che è successo a Parigi non accada più, non solo in Francia, Italia, Germania o negli Stati Uniti, ma da nessuna parte, soprattutto nei paesi del terzo mondo come i paesi africani e quelli della terra martoriata del Medio Oriente (la terra dalla quale vengono i miei genitori).Per finire spero che quel venerdì parigino sia solo un brutto ricordo che passerà presto e che i vocaboli strage, violenza e odio scompaiano dalla nostra vita e così vivremo tutti in pace, amore, rispetto e fratellanza.

Giulia Abu Hijleh 4B scuola elementare Carducci

Parigi, 13 novembre 2015Una giornata da non dimenticareEmozioni raccontate dai ragazzi della 4B sui tragici avvenimenti di Parigi

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Io ho provato tanto dispiacere per quelle persone che sono state attaccate dal terrorismo, paura perché non vorrei mai morire per colpa di quegli assassini, d i sgusto perché non avrei mai immaginato, nella mia testa, queste povere persone, giovani come i miei fratelli, che sono morte. Anch’ io sono morto dentro, ma non perché qualcuno mi ha ucciso! Quello che ho detto in questo testo è tutto quello che ho provato sentendo questa notizia molto brutta.Con la poesia che abbiamo studiato a scuola di Bertold Brecht “Le preghiere dei bambini”, ho capito però che dobbiamo sempre SPERARE CHE IL MONDO SIA IN PACE, perché L’ODIO NON E’ BUONO E NON R I S O L V E I P R O B L E M I DELL’UMANITA’, come dice anche Papa Francesco.

Leonardo G. 4B scuola elementare Carducci

Sono dispiaciuto per tutte le persone che sono morte a Parigi. Vorrei che tutto questo finisse subito, e che non ci fossero altre vittime innocenti. Spero che tutti possano vivere la propria vita in pace e rispettando il prossimo.

Andrea S. 4B scuola elementare Carducci

Ho visto il telegiornale con i miei genitori e ho sentito quello che è successo a Parigi venerdì 13 novembre 2015 e ho provato un senso di paura e tristezza. Io ho provato anche tanto dispiacere e dolore per quello che era successo a Parigi, per tutte le persone morte e quelle ferite e per i loro familiari.Io spero che quello che è successo a Parigi non accada più.

Cassandra 4B scuola elementare Carducci

L’ ISIS il 13 novembre 2015 ha colpito a Parigi i luoghi di svago molto affollati, questo mi fa pensare che non ci sentiamo più liberi di andare dove vogliamo perché abbiamo paura. Però capisco anche che dobbiamo avere

coraggio e vivere con tranquillità. Speriamo non accada più in nessun altro paese!Federico 4B scuola elementare Carducci

Durante il minuto di silenzio ho pensato che tutti quelli che sono morti sono persone e pure i terroristi sono persone, perché fare la guerra? Poverini quelli che sono morti a Parigi e speriamo che non si faccia più del male.

Luca P. 4B scuola elementare Carducci

Venerdì 13-11-2015, di sera, l’Isis ha fatto un attacco terroristico alla Francia, o meglio a Parigi. Sono morte 129 persone e 300 persone sono rimaste ferite. In una sala stavano facendo un concerto, lì anche una ragazza italiana è morta. A mezzogiorno in punto, per 60 secondi, tutta la Francia e molte città del Vecchio Continente hanno sospeso le attività per commemorare chi ha perso la vita negli attacchi terroristici di venerdì. Hollande e Valls erano alla Sorbona. Silenzio e commozione ci sono stati anche al G20 ed in molti parlamenti europei, oltre che nelle strade. Anche noi a scuola abbiamo fatto un minuto di silenzio.

Aurora H. 4B scuola elementare Carducci

Ultimamente dalla storia ho imparato che le antiche civi l tà combattevano fra di loro e non avevano pace per motivi religiosi, economici e politici. Gli ultimi fatti accaduti a Parigi mi hanno fatto pensare che, nonostante i millenni trascorsi, l’uomo continuando a fare la guerra dimostra di essere stupido ed incivile. Ed allora, come ho scritto in una mia poesia l’anno scorso: “Cannoni e mitraglie trasformiamole in amore e non avremo più timore. E faremo festa per chi la guerra detesta”.

Giuseppe 4B scuola elementare Carducci

Provo immenso dispiacere per quello che è successo a Parigi ed immagino quanto dolore provino le persone che vivono lì. Mi dispiace anche per i terroristi dell’ ISIS che forse non capiscono veramente cosa stanno causando. Io spero che queste persone se ne accorgano presto e tutta la Terra diventi un luogo di pace e di bene reciproco perché in fondo, anche se di nazioni diverse, di religioni e culture diverse, siamo tutti fratelli e viviamo n e l l o s t e s s o m o n d o . L’ O D I O P RO D U C E S O L O D O L O R E . Capisco che vogliamo tutti essere vincitori, ma con la guerra non lo sarà nessuno. Con la pace lo saremo tutti, nessuno dovrà più morire a causa della guerra, ma tutti dovremo essere presenti a goderci la nostra vittoria:”LA PACE”.

Riccardo 4B scuola elementare Carducci

Quando sabato ho v i s to i l telegiornale con il mio papà e la mia mamma, ho visto quello che era successo a Parigi la sera prima e ho provato un senso di paura e dispiacere . Paura perché sono avvenimenti che potrebbero accadere anche a me e alle persone a me care, come amici e parenti. Dispiacere perché sono morte persone innocenti che si trovavano ad ascoltare un concerto oppure erano al ristorante.

Niccolò 4B scuola elementare Carducci

Che tristezza!La strage avvenuta a Parigi mi ha

intristito sia per le vittime, che per le persone che hanno perso i loro cari, ma anche perché penso che i terroristi, facendo cose così brutte e terribili, devono essere profondamente infelici. Spero che le persone morte possano essere in Paradiso e che tutti noi troviamo la pace senza farci “abbracciare” dall’odio.

Olimpia S. 4B scuola elementare Carducci

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Il 24 Novembre 2015, noi alunni della IVA e della IVB, siamo andati al Cinema dei Piccoli, dentro Villa Borghese. Questo cinema è molto carino, ha solo 63 posti a sedere, ed è considerato il cinema più piccolo del mondo, infatti è nel libro dei Guinness World Record. Appena entrati in sala ci ha accolti Caterina, che ci ha detto che sarebbe stata la nostra guida, come in un museo, “il museo del cinema”. Ci ha spiegato che cosa è la pellicola e anche come è nato il cinema: fin dai tempi più antichi gli uomini avevano il desiderio di rappresentare le storie con immagini in movimento. I fratelli Lumiere, nel 1895, furono gli inventori del cinematografo, loro si ispirarono, a Thomas Edison, l’inventore della lampadina elettrica, che, un po’ prima, nel 1891, aveva inventato il Kinetoscopio, una lanterna magica che permetteva allo spettatore, incollando l’occhio ad un foro praticato in una scatola illuminata, di vedere dalla parte opposta scorrere una pellicola. Ci ha parlato anche della pellicola, che però ora, con il digitale, non c’è più. Noi un pezzo di pellicola di celluloide non l’avevamo mai vista! Dopo venne Georges Melies, attore, regista ed illusionista che inventò gli effetti speciali; Melies fu riconosciuto come secondo padre del cinema. Abbiamo visto una vera pellicola e ci hanno spiegato CHE sulla pellicola sono impresse delle immagini che sono riprodotte ad una velocità di 24 fotogrammi al secondo e per lo spettatore c’è l’impressione di un movimento continuo e non di una serie di immagini fisse. Dopo aver parlato della storia del cinema abbiamo visto alcuni cortometraggi che non si vedono facilmente, i più graditi sono stati: Un film di Keaton che si intitola “Lo spaventapasseri”, famoso perché non sorride mai. Un breve film dei fratelli Lumiere “Box nelle botti”. Un filmato di Melies “L’uomo orchestra” (con i primi trucchi del cinema), la nostra guida Caterina, ci ha detto che Melies era un esperto nei trucchi, infatti nel film che abbiamo visto c’era lui che si moltiplicava. La comica di C. Chaplin “L’evaso” (in bianco e nero e muto). Il primo cartone con il sonoro sincronizzato di Walt Disney “Steamboat Willie”. Ci sono Topolino e la sua fidanzata Minnie. Il film è famoso per essere il primo cartone animato con  l’audio sincronizzato. Abbiamo visto diverse parti di film come La battaglia delle palle di neve dei Lumiere, o The Band Concert della Walt Disney, che fu il primo corto della serie di Topolino a colori. Il primo lungometraggio cartone animato a colori è stato sempre della Walt Disney “Biancaneve e i sette nani”, realizzato con 300.000 disegni

L’angolodelle nostre storieLa casabizzarraDi Simone Bianconcini

Salve, io sono Simone, ho sentito dire che a circa 3 chilometri da qui è stata scoperta una casa bizzarra. Perchè non andarci? Cammina, cammina, cammina, cammina, eccoci qua, questa è la casa bizzarra. Entriamoci: è bassissima!!! WAOWW! C-C-C-C' ha una scalinata lunghissima però. E sì che è bizzarro . Sali, sali, sali,sali, una finestra! Dove sono salito? Ehi, un secondo, non è una finestra, ma una porta! Tutto è buio, non vedo, bizzarro, molto bizzarro. Riesco a vedere solo una porta, entriamoci! Sbaglio o qua è dove sono entrato prima: Bizzarro, sempre molto bizzarro. Cammina, cammina, un'altra porta?! E basta con queste porte! Ti giuro, se mi porta allo stesso punto di prima la spacco. No questa volta mi porta in un'altra stanza. In questa stanza, ci sono quattro porte, entro in una ed esco in un'altra ahhhhhhhhhhhhhhhhhhhhhh| Fiuuuu, era solo un sogno, aspetta però, ho sentito dire che hanno scoperto una casa bizzarra!!!! Bizzarro, molto bizzarro.....................

Simone Bianconcini 2A scuola elementare Carducci

Emozionia ParigiDi Lavinia Polverari

Una bambina di nome Lavinia possedeva una penna magica. La penna era magica perchè scriveva sempre come tu volevi. Un giorno Lavinia prese la penna magica e pensò: scrivimi una frase che vuoi tu e scrivi come vuoi. Allora la penna iniziò a scrivere: IO SONO UN PENNA MAGICA. Lavinia prese in mano la penna e disse: tu non sei una penna normale come quelle con i pulsantini viola, rossi, gialli, blu, neri e verdi tu sei una penna che riesce a leggere nella mente di tutti gli altri e io ti voglio tanto bene!!!!!!!!!

Lavinia Polverari 2A scuola elementare Carducci

La settima arteIl cinemaLavoro dei ragazzi della 4B

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Il gattodispettosoDi Vittoria Giliberto

Un giorno Vittoria incontrò un gatto randagio. Il gattino aveva un po' di paura, ma poi smise di avere paura e si tranquillizzò e gli fece vedere la sua casa. Era molto monello, e graffiò tutta la casa. Non si fa!! Se vuoi stare qua non devi graffiare!!!!!! A poco a poco il gatto lo capì. Finalmente non graffiò più la casa e rimase per sempre con Vittoria!!!

Vittoria Giliberto 2A scuola elementare Carducci

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La redazioneClasse 2 C e 2F della scuola mediaDuca d’Aosta

SupervisoreLa Dirigente scolastica prof.ssa Giuseppa Tomao

Docenti referenti• Prof.ssa Marzia Chinni• Prof. Marco Tribuzio per la

scuola media Duca d’Aosta• Marina Pellegrini per la scuola

primaria A. Diaz• Maria Grazia Bultrini per la scuola

primaria Carducci

I.C. MARCELLO MASTROIANNIVia Orvieto 45 00182, Roma