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LA VOCE LA VOCE Prealpi Giulie anno XII n. 1 nuova serie PARCO NATURALE DELLE PREALPI GIULIE Aut. Trib. Tolmezzo n. 127 del 14/12/1999. Poste Italiane S.p.A. Spedizione in abbonamento postale 70% - DCB Udine del Parco

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FARE SQUADRA CON NUOVE IDEEStefano Di Bernardo | Presidente dell’Ente Parco

Per il Parco naturale regionale delle Prealpi Giulie, il 2012 è iniziato con una grande novità. A presie-dere l’Ente, infatti, non è più il primo cittadino di Resia, che l’ha guidato con tre referenti distinti dal1996 alla fine del 2011, ma l’amministratore municipale di uno dei sei Comuni che lo compongonoterritorialmente, il vicesindaco di Venzone, Stefano Di Bernardo.

Gentili lettori, care lettrici, in sede di scelta finale, con sei voti favorevoli, il Direttivo mi ha eletto, convinto che, oggi più che mai,al Parco servano idee giovani, qualche volta anche controcorrente, magari stravolgendo, se serve,parte di alcune modalità di gestione ormai consolidate.Guardiamo adesso, pertanto, a un nuovo modo di gestire l’Ente, capace di coniugare la conserva-zione e la tutela dell’ambiente con uno sviluppo territoriale forte, moderno, ecosostenibile e sovraco-munale.Lavorare sì per il quotidiano, ma anche dedicare ogni momento libero per lo sviluppo di nuove ideeper il futuro. Ascoltare attentamente, poi, le critiche, e accettare umilmente i consigli di tutti i cittadiniche risiedono nei comuni del Parco. Sono certo, infatti, che se oggi possiamo vantarci di avere unterritorio così bello da gestire, lo si deve soprattutto ai nostri nonni e ai nostri genitori, che ce l’hannotramandato con cura e amore, proteggendolo gelosamente.È proprio su questa strada maestra che il nuovo Direttivo sta lavorando. Redigere il Piano di conservazione e sviluppo, il “P.C.S”, è fondamentale. Non senza fatica, si è partitia testa bassa, con l’obbiettivo ben chiaro della definizione certa dei confini dell’area protetta, anchetramite il posizionamento di tabelle nei punti più incerti. È necessaria, poi, l’elaborazione di norme chegarantiscano la tutela di flora e fauna, la conservazione dell’ambiente, creando un modello di sviluppoche abbracci le specificità sia etnografiche che le produzioni agricole tipiche locali.Per il nuovo Direttivo è strategico proseguire nella valorizzazione del “Paniere del Parco”, un “conte-nitore” delle eccellenze agroalimentari autoctone: l’Aglio di Resia, il Montasio di malga perChiusaforte, il “Brovadâr” per Moggio Udinese, la Zucca per Venzone, il fagiolo “Fiorina” per Luseveradevono trovare incentivi sia sul fronte produzione che nei comparti della promozione e commercializ-zazione.Crediamo nello sviluppo di un turismo mirato, partendo dalla valorizzazione dei preziosi beni delParco: montagna, fiumi, torrenti, cascate, sentieri, malghe, flora e fauna sono e devono rappresentarequel valore aggiunto che, assieme alla storia e alle specificità dei sei comuni, fa brillare gli occhi al turi-sta che visita il nostro territorio e vi soggiorna. Uno sviluppo territoriale forte, moderno, ecosostenibile e sovracomunale, quindi, è il nostro primoobiettivo. Riusciremo a raggiungere il traguardo solo se saremo capaci di fare squadra, creando siner-gie forti, prima di tutto con le sei Amministrazioni comunali, ma anche con gli Enti e le AgenzieRegionali deputate allo sviluppo territoriale. Siamo consci, infatti, che soprattutto in questo periodo digrave difficoltà e incertezza economica, saper far fruttare al meglio le bellezze e i grandi elementi dirichiamo dell’area protetta, sia il modo migliore per gestire l’Ente.

Periodico quadrimestrale del Parco Naturale Prealpi GiulieAnno XII - n. 1 Nuova serie - Agosto 2012

Direttore ResponsabileNatale Zaccuri

Gruppo redazionaleAlessandro Benzoni, Marco Di Lenardo, Stefano Santi,Paola Treppo, Natale Zaccuri

Hanno collaboratoAlessandro Benzoni, Simone Bianchi, Stefano DiBernardo, Fulvio Genero, Luciano Mattighello, AnnaMoretti, Stefano Santi, Andrea Sittaro, Paola Treppo,Alexia Venturini

Foto di copertina Paolo Da Pozzo

Foto di retrocopertinaLuciano Gaudenzio

Grafica e stampaTipografia Moro Andrea - Tolmezzo

Prealpi Giulie

LA VOCE del Parco

L’obbiettivo del nuovo direttivo

Prealpi Giulie LA VOCE del Parco / PAG. 3

Rinnovati i Centri visita del Parco

GLI ALLESTIMENTI DIVENTANO INTERATTIVI, FACILI E MOLTO CHIARIPaola Treppo Giornalista

onoscere il gallo forcello, il gatto selvatico, il tasso, lacoturnice, il capriolo, il camoscio e il grifone. Ma anche lagenziana di Froelich, la campanula di Zois o il papaverodelle Giulie, splendidi fiori tipici dell’area del Parco natu-rale delle Prealpi Giulie. Capire l’importanza e il ruolo del-l’acqua, le peculiarità geologiche dell’area tutelata, il carsi-smo; imparare a conoscere le cavità, i fontanoni e le prate-rie d’alta quota di questo territorio intatto.

Sono gli obiettivi del pro-getto che ha interessatol’allestimento del Centrovisite del Parco naturale

Regionale delle Prealpi Giulie, a Resia. Gli spazi, su duepiani, accessibili anche alle persone diversamente abili, sicompongono di 6 sale e sono stati completamente rivisitatigrazie al progetto “Por Fesr obiettivo competitività regio-nale e occupazione 2007-2013” che, attraverso la RegioneFriuli Venezia Giulia, ha messo a disposizione dell’EnteParco circa 150mila euro.

La somma ha permesso di migliorare e trasformare i vecchiche risalivano a più di dieci anni fa. Obiettivo della ristrut-turazione è stato rendere il più possibile viva e interattivala comunicazione delle meraviglie dell’area protetta.Largo, quindi, a schermi touch screen, che si possonointerrogare e attivare semplicemente toccando con un ditoil monitor, a filmati, ad audio e video che bene rendono larealtà del parco, i suoi 200 sentieri, la meraviglia dei suoipaesaggi, gli spazi da scoprire, la dislocazione di tutti i cen-tri visita. Area speciale dedicata anche alle caratteristiche eparticolarità dei comuni che ricadono nell’area parco:Chiusaforte, Lusevera, Moggio Udinese, Resia, Resiutta eVenzone.

Novità per i bambini che potranno imparare divertendosi:per loro tanti giochi intelligenti legati al riconoscimentodelle essenze arboree e degli animali dalle foglie, dalla trac-ce e dai loro “bisognini”. Tante attività interattive perimparare senza libri ma con le mani, il naso, gli occhi e leorecchie, sfruttando in modo naturale i 5 sensi.

Stessa revisione attualissima degli allestimenti è stata ese-guita anche a Resiutta, per la Mostra sulla miniera delResartico. Lo spazio, in centro paese, racconta della cavitàin quota (raggiungibile con escursioni guidate e program-mate con regolarità), dove per tanto tempo c’è stata l’es-trazione di scisti bituminosi. Anche a Resiutta video eaudio danno immediatamente l’idea al turista e all’escur-sionista della realtà della miniera.

Rivisitata pure la mostra su speleologia e carsismo a SellaNevea di Chiusaforte. Resta sempre aperto, con foresteria(24 posti) il Punto Informativo del Parco a Lusevera chedispone anche di un percorso per ipovedenti e non vedentiimmerso nella natura.

L’inaugurazione degli spazi rinnovati del Centro visite delParco a Resia si è tenuta venerdì 11 maggio.

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Il Centro è aperto da martedì a domenica con orario 9-13/14-17.Biglietto di ingresso: 2 euro.Gruppi con più di 10 persone, possessori FvgCard, Carta giovani,biglietti Parco Avventura Sella Nevea (Chiusaforte), Grotte diVillanova (Lusevera), Casa delle Farfalle di Bordano: 1 euro Gratis per: residenti nei comuni del Parco, bambini sotto i 6 anni,over 65 anni, gruppi e scuole con guida del Parco.

La sezione dedicata alle quote più alte (Foto: Paola Treppo)

Tanti giochi interattivi per imparare divertendosi (Foto: Paola Treppo)

Prealpi Giulie LA VOCE del Parco / PAG. 4

Energia sostenibile per tutti

IL 2012 È L’ANNO INTERNAZIONALE

e energie rinnovabili sono fondamentali per riuscire agarantire uno sviluppo sostenibile. Non va dimenticato,infatti, che l’affidarsi a fonti energetiche rinnovabili signi-fica anche ricorrere all’energia sostenibile, in grado digarantire in tutto e per tutto il rispetto dell’ambiente. L’Assemblea generale delle Nazioni Unite ha defi-nito il 2012 come “Anno Internazionale dell’Energiasostenibile per tutti”: lo scopo principale è quello dipromuovere un’adeguata sensibilizzazione socialesull’importanza del ricorso alle energie alternative.

In merito a questo progetto l’Onu ha definito degli obiettivispecifici da conseguire:1) garantire l’accesso per tutti a servizi energetici moderni2) raddoppiare il ruolo svolto dalle ecoenergie3) incrementare l’efficienza energetica

L’importanza della diffusione delle energie pulite risiedenella possibilità di garantire uno sviluppo adeguato in tutto

il mondo. Le Nazioni Unite ritengono che, per que-sto, sia importante dare a tutti le risorse economi-

che per riuscire ad avviare uno sviluppo in taledirezione. Attualmente ben 1,4 miliardi dipersone vivono ancora senza energia elettricae un numero altrettanto elevato invece ricava

energia primaria dalla combustione fossileo dal carbone. È in tale direzione che vuole

intervenire l’Onu: cercando di ridurre la povertà aumentandole possibilità di utilizzo di energia elettrica laddove non èancora presente, e riducendo notevolmente l’utilizzo di ener-gie non rinnovabili con conseguente minor impatto ambienta-le. Ecco quindi che le energie sostenibili, in modo particolarequelle rinnovabili, assumono un’importanza universale.

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Progetto “Climaparks”

l Parco partecipa al progetto “Climaparks”finalizzato a limitare gli effetti negativi dei cam-biamenti climatici sulla biodiversità, Tra gliinterventi previsti quali azioni pilota vi è quellorelativo al potenziamento dell’offerta del tra-sporto pubblico mediante l’utilizzo di autobusnel periodo estivo. Per l’attuazione di tale inizia-tiva è stato stipulato un accordo con la società di

trasporti SAF di Udine. L’obiettivo principale della propo-sta è di aumentare l’accessibilità al Parco delle Prealpi

Giulie ed ai suoi comu-ni con una mobilitàdolce e rispettosadell’ambiente, e quellodi permettere ai visita-

tori di godersi la natura e il territo-rio in modo “easy and funny” senza essere condiziona-

ti dalle autovetture. Per questo dal 25 luglio al 25 agostodal mercoledì al sabato le più significative zone dell’areaprotetta saranno raggiungibili utilizzando il servizio auto-bus GRATUITO negli orari disponibili sul sito web delParco.Il servizio sarà attivato al raggiungimento di un numerominimo di prenotazioni variabile per i singoli percorsi:− Tarcento – Uccea passando per Lusevera;− Gemona del Friuli – Resia - Sella Carnizza o Malga Coot;− Tarvisio – Sella Nevea;− Gemona del Friuli − Dordolla o Riserva naturale dellaVal Alba.

Le prenotazioni si effettuano VIA E-MAIL all’[email protected] entro le ore 16.00 del giornoprecedente, indicando i nominativi delle persone interes-sate e un recapito telefonico. Informazioni e documenta-zione sono disponibili sul sito web del Parco e nei Centrivisita.

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Una delle corriere personalizzate grazie al progetto “Climaparks” (Foto: MarcoDi Lenardo - Archivio PNPG)

IN ESTATE CON IL BUS NEL PARCO

Prealpi Giulie LA VOCE del Parco / PAG. 5

IL PARCO INSEGNA LE ENERGIE RINNOVABILIAndrea Sittaro coop. Pianeta Natura

l Parco insegna l’importanza dell’impiego dell’energia rinnova-bile, entra in aula per sensibilizzare le nuove generazioni e perspiegare cos’è le Green Energy. Per l’anno scolastico conclusosi agiugno, infatti, il Parco ha promosso la realizzazione di un proget-to didattico di divulgazione e approfondimento sulle energie rin-novabili; questa iniziativa rientra nell’ambito delle iniziative diquelle programmate per il 2012, proclamato dall’Onu “Annointernazionale delle energie sostenibili per tutti”.

Con questo progetto, realizzato con contenuti e modalità innova-tive, il Parco ha voluto accrescere la sensibilità dei giovani verso leenergie rinnovabili, ponendo anche le basi per il turismo scolasticoGreen Energy, destinato ad avere sempre maggiore importanzanelle aree protette.Per innescare il processo di sensibilizzazione sull’uso delle energierinnovabili, agli alunni è stato fornito un inquadramento generalesulle problematiche ambientali conseguenti all’uso delle fontienergetiche tradizionali, evidenziando i vantaggi non solo ambien-tali ma anche economici che possono derivare dall’uso di energiealternative. Considerando i profondi cambiamenti che stannoavvenendo nel settore energetico, sono stati pure introdotti alcuninuovi sistemi di confronto e valutazione fra le varie fonti di energia- rinnovabili e non - per far comprendere l’importanza e l’attualitàdi questi temi.

Fra i vari problemi che si incontrano nella divulgazione delle ener-

gie rinnovabili rivolta alle nuove generazioni, il più importanteriguarda la dimostrazione pratica e la comprensione del funziona-mento di queste nuove fonti di energia. Nel progetto didatticorivolto alle scuole del Parco sono stati quindi inseriti dei laboratori,per mostrare concretamente la potenzialità di un modello energe-tico sostenibile.

L’attività di laboratorio, momento fondamentale del percorsodidattico, ha consentito di fornire una risposta adeguata all’esigen-za di partecipazione attiva e di concretezza degli studenti. Imomenti dedicati alla “conoscenza attraverso l’esperienza” hannoconsentito non solo di facilitare la comprensione del funziona-mento delle nuove forme di energia ma anche di far capire quantosia rapida l’evoluzione di queste tecnologie, e di quanto sia neces-sario un continuo aggiornamento.

Attraverso l’utilizzo di alcuni semplici materiali sono state realiz-zate delle dimostrazioni pratiche, degli esperimenti, e sono staticostruiti due pannelli solari per la generazione di acqua calda. Isistemi riproducono, in maniera facilmente comprensibile, le stes-se dinamiche che si osservano negli impianti ideati per uso dome-stico o industriale.

Un particolare ringraziamento agli insegnanti che, con le lorodisponibilità e competenze, hanno contribuito ad arricchire il pro-getto didattico.

Si spiega il funzionamento di un pannello solare (Foto: Alessandra De Colle)

Educazione ambientale

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Prealpi Giulie LA VOCE del Parco / PAG. 6

Il Grifone morto (Foto: Fulvio Genero)

incluso l’uomo, fenomeni di accumulo nel caso delleintossicazioni croniche o alterazioni patologiche a rapi-da insorgenza nel caso di intossicazioni acute, che inentrambe i casi possono condurre alla morte. Tale intos-sicazione viene definita “saturnismo”; una delle fonti dimaggior importanza per la contaminazione da piombodegli ecosistemi è legata all’attività venatoria: il fenome-no è causato dall’utilizzo della munizione spezzata e diproiettili camiciati, contenenti in entrambi i casi questometallo pesante, che in tal modo viene diffuso nell’am-biente.Sino al recente passato, tuttavia, il problema del saturni-smo era associato alla caccia nelle zone umide, in quantosi riteneva che solo gli uccelli acquatici potessero assu-mere i pallini di piombo ingerendoli per errore al postodei sassolini, gastroliti o grit, necessari a favorire la dige-stione gastrica. Al riguardo in Italia sono stati presiprovvedimenti, tramite un decreto del Ministero del-l’ambiente del 17 ottobre 2007, che vieta l’utilizzo di pal-lini di piombo, purtroppo esclusivamente per l’attivitàvenatoria nelle zone umide designate come “Zone diProtezione Speciale” (ZPS).Per contro tale problematica assume elevata pericolositànegli uccelli rapaci, ed in particolare in quelli la cui ali-

mentazione si basa in parte o esclusivamente sull’attivitànecrofaga (avvoltoi, aquile, poiane, ecc.). I rapaci, infatti,si intossicano ingerendo le carcasse di animali preceden-temente feriti e non recuperati, o i resti (visceri) abban-donati di selvaggina abbattuta, contaminati quasi sempreda frammenti di piombo. Sia i pallini di piombo che le munizioni a palla risultanoletali per i rapaci. Anche quest’ultime, usate per l’abbat-timento degli ungulati, contengono piombo e spesso siframmentano nel corpo dell’animale colpito disperden-dosi con schegge di dimensioni variabili. Da rilevare che questo pericolo è ancora maggiore per igrandi rapaci e gli avvoltoi in quanto con i loro potentisucchi gastrici sono in grado di sciogliere velocemente leparticelle di piombo ed è sufficiente una particella picco-lissima (anche meno di 1 mm) per provocarne la morte.Questo fattore rappresenta una delle maggiori cause dimortalità nei progetti di conservazione e di reintrodu-zione dei grandi rapaci come gipeto, grifone e aquilareale. Negli Stati Uniti, per scongiurare l’estinzione delcondor della California e di altre specie già da tempo èstato proibito, in alcune aree, l’utilizzo del piombonelle munizioni. In Friuli Venezia Giulia, nella Riservanaturale del Lago di Cornino, da anni è in corso un

GRIFONE MORTO PER AVVELENAMENTO DA PIOMBO

a fauna selvatica è soggetta a un numero crescente di minacce legate alle attività umane. In particolare tra i rischimaggiori assume sempre più importanza la mortalità legata alle intossicazioni da sostanze chimiche immesse diret-tamente o indirettamente nell’ambiente naturale. Tra queste, hanno un ruolo di primo piano, per l’elevata tossicità,i metalli pesanti ed in particolare il piombo. Tale elemento può essere assunto dall’organismo per inalazione, inge-stione o prolungato contatto attraverso la pelle, provocando negli animali interessati, pesci, uccelli e mammiferi,

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Fulvio GeneroStefano Pesaro

Faunista

Veterinario

Fauna a rischio

Le pareti che sovrastano la frazione di Portis (Foto: Fulvio Genero)

progetto di reintroduzione del grifone che ha consentitodi creare l’unica popolazione nidificante di questa speciesulle Alpi italiane. La Riserva ed il progetto sono gestitidall’Amministrazione comunale di Forgaria del Friuli ecoordinati dal responsabile faunistico Dr. Fulvio Generocon la collaborazione dei tecnici della Riserva ArduinoCandolini e Sara Berra.Per questa popolazione di grifone la problematica nonera ancora mai stata rilevata fino allo scorso 9 febbraioquando un grifone dal comportamento anomalo è statoosservato nei pressi di Venzone (Udine). Il pronto inter-vento del Direttore della locale Riserva di caccia ValerioPituelli, sollecitamente informato da cittadini del BorgoSottomonte sensibili ai problemi ambientali, ha consen-tito il recupero e la consegna del soggetto ai tecnici dellaRiserva naturale.Si trattava di una giovane femmina, nata nel 2011 pro-prio sulle pareti rocciose vicine al paese. La mattina suc-cessiva, presa in cura dal veterinario esperto di fauna sel-vatica Dr. Stefano Pesaro, l’animale manifestava chiarisegni di una possibile intossicazione e di una probabileepatopatia, entrambe confermate in seguito dagli esamiematologici, ecografici e radiografici. In particolare que-st’ultimo metteva in evidenza la presenza di 6 pallini

nello stomaco. Nonostante il tempestivo intervento e lecure mirate il grifone è morto due giorni dopo il suoritrovamento. La necroscopia ha confermato la diagno-si: il piombo nello stomaco ha causato la morte di questosoggetto. Un fattore quindi di elevata pericolosità chepuò compromettere e vanificare il lavoro che da anniviene portato avanti dalla Regione, dalla Riserva naturaledel Lago di Cornino, dal Parco delle Prealpi Giulie edalle locali Riserve di caccia. Bisogna ricordare che i gri-foni compiono ampi spostamenti (anche di centinaia dichilometri nell’arco di una giornata) e che quindi la con-taminazione con tale metallo pesante può avvenire agrande distanza dal sito di ritrovamento.La perdita di questo grifone pone quindi in manieraancora più urgente un problema su cui si discute moltonegli ultimi anni: la necessità di eliminare il piombo dallemunizioni da caccia sostituendolo con altri metalli.Soluzione del resto tecnicamente fattibile, ma che trovaancora resistenza in alcuni settori del mondo venatorio.I fattori di minaccia e di pericolo per la fauna (e per l’uo-mo) sono in continuo aumento per cui è necessario tro-vare delle soluzioni intervenendo efficacemente almenonei casi in cui, come in questo, ciò risulti tecnicamentepossibile

Prealpi Giulie LA VOCE del Parco / PAG. 8

stato approvato il primo Piano faunistico pluriennale dellaRiserva naturale regionale della Val Alba. Il percorso che hacondotto all’importante traguardo nasce dalla stretta colla-borazione tra l’Ente Parco, l’Amministrazione locale, gliIspettorati agricoltura e foreste e altre Direzioni regionali, leStazioni Forestali, il Corpo di Polizia della Provincia diUdine, le Riserve di caccia, il Distretto faunistico venatoriocompetenti per il territorio e l’Ente Tutela Pesca. Esperti in diverse discipline hanno collaborato nella stesuradei progetti e delle proposte gestionali. Il documento con-tiene indicazioni generali sulle norme di gestione, importan-ti per la conservazione delle specie faunistiche ritenute dimaggior interesse o che necessitano di più attenzione. Sonostati riportati, inoltre, suggerimenti specifici per gli ambien-ti più significativi, in funzione delle specie presenti. La Riserva naturale della Val Alba si estende per circa 3000ettari, con andamento nord-sud, nel territorio del comunedi Moggio Udinese, nell’Alto Friuli Orientale; è compresanella parte inferiore del bacino del fiume Fella. Più precisa-mente, rientra all’interno dei due bacini idrografici solcatidal Rio Alba e dal Rio Simon.Istituita ufficialmente nel 2006 coinvolgendo la popolazionelocale, ha goduto dell’appoggio finanziario dell’UnioneEuropea ed è stata promossa dalla Direzione centrale risor-se agricole, naturali, forestali e della montagna dellaRegione Friuli Venezia Giulia, col sostegno del Parco natu-rale delle Prealpi Giulie - da cui è gestita dal 2008.Dal punto di vista ecologico e faunistico risulta essere unazona di studio di grande interesse. All’interno dell’area,infatti, sono presenti pochi elementi di origine antropica e

ampie, invece, sono le zone piuttosto selvagge: i versanti delÇuc dal Bôr, ad esempio, e tutto il settore meridionale(Pisimoni-Rio Simon), dove numerose specie trovano con-dizioni ambientali adatte nei vari periodi dell’anno. Grazie alle diverse esposizioni, ungulati e altre specie sfrut-tano i differenti microclimi che si creano durante le diversestagioni dell’anno come zone estive e zone di svernamento.Nella riserva sono presenti diverse specie di notevole inte-resse come la Coturnice, il Codirossone, la Vipera dalcorno, il Biacco, il Gatto selvatico. L’area, inoltre, vanta piùdi 80 specie di uccelli nidificanti, oltre 50 specie di mammi-feri e vari anfibi e rettili.Uno degli obiettivi principali di gestione della riserva èquello della conservazione della biodiversità, per la salva-guardia del più alto numero possibile di specie presenti nellediverse componenti ambientali individuate. L’avanzata delbosco, dovuta alla scomparsa delle attività agricole tradizio-nali montane, ha causato una minor diversità ambientale. Ilrisultato è una riduzione di ambienti marginali, importantiper la biodiversità faunistca. Questo fenomeno, tuttavia, sista verificando in maniera abbastanza limitata nell’area dellariserva, grazie alla particolarità morfologica e strutturale deirilievi.Altro intento fondamentale del piano faunistico è quello dimantenere inalterato il numero più alto possibile di ambien-ti. Per questo sono stati programmati interventi di manteni-mento degli stessi. La presenza di zone selvagge e pocoantropizzate permette la permanenza di un costante equili-brio tra tutte le componenti biotiche e, attualmente, nonsono noti problemi di sovraffollamento di specie.

APPROVATO IL PRIMO PIANO FAUNISTICO PLURIENNALE Anna Moretti Tirocinante Università degli Studi di Udine

È

Poiana (Foto: Paolo Da Pozzo) Cartelli indicatori in Val Alba (Foto: Marco di Lenardo (Archivio PNPG)

Riserva naturale regionale della Val Alba

Prealpi Giulie LA VOCE del Parco / PAG. 9

IL BALZO DEL CAMOSCIO

(Foto di Luciano Mattighello)

Prealpi Giulie LA VOCE del Parco / PAG. 10

associazione “Unione Meteorologicadel Friuli-Venezia Giulia Onlus”, insigla UMFvg, con sede a Cividale delFriuli, presieduta da Renato Colucci, el’Ente parco naturale delle PrealpiGiulie, hanno instaurato un rapportodi collaborazione tecnico-scientificaper le attività che riguardano leosservazioni e gli studi meteorologi-ci, climatologici e glaciologici dacondurre sul territorio del Parconaturale regionale delle PrealpiGiulie e della Riserva naturale regio-nale della Val Alba.

La sinergia tra i due soggetti è stataformalizzata con la sottoscrizione diuna convenzione che avrà una duratadi tre anni, rinnovabile. L’iniziativa,di particolare importanza per lo stu-dio del territorio protetto, consentiràdi organizzare campagne di misura eraccolta dati e, a corollario, di predi-sporre materiale informativo, divul-gativo e scientifico in seno a specificiprogetti mirati, da studiare di voltain volta.

Ente Parco e UMFvg lavorerannoinsieme anche per organizzazione

eventi di divulgazione scientifica -convegni, conferenze, lezioni, semi-nari e workshop - e metteranno adisposizione le proprie esperienze e

rispettive professionalità. Per ogniattività saranno coinvolti i Comuniterritorialmente interessati dalle sin-gole iniziative.

GLACIOLOGIA, CLIMATOLOGIA E METEREOLOGIA

Rilevando dati meteo nell’area del Canin (Foto: Marco di Lenardo - Archivio PNPG)

Avviata la collaborazione

L’

Paola Treppo Giornalista

Tra gli scopi statutari e istitu-zionali dell’UMFvg cisono: l’osservazione e lostudio dei fenomenimeteorologici, lo stu-dio del clima e deisuoi mutamenti; lostudio degli effettidei fenomenimeteorologici e delcambiamento clima-tico sulla vita dellepopolazioni e sugliecosistemi naturali eantropizzati del FriuliVenezia Giulia e delle areeadiacenti; la divulgazione delleconoscenze e delle informazioni e la pro-mozione di attività educative e formative

sull’oggetto dell’attività. L’ UMFvg opera per rag-

giungere questi obiettiviattraverso l’attività

volontaria dei suoi soci,promuovendo, favo-rendo, sviluppando eorganizzando misuree osservazioni di qual-siasi tipo, incluse cam-pagne osservative di

natura meteorologica,climatologica e glaciolo-

gica volte alla miglioreconoscenza delle peculiarità

microclimatiche delle singolearee indagate.

L’UMFvg, inoltre, promuove, sviluppa estabilisce collaborazioni con altri enti od

organizzazioni pubbliche - o private - chehanno finalità simili o complementari conle proprie.

Pubblica, con cadenza trimestrale, la rivi-sta di divulgazione “Meteorologica”dedicata alla diffusione delle informazio-ni meteorologiche e climatologiche riferi-te al territorio del Friuli Venezia Giulia ealle zone confinanti. Promuove, favori-sce, organizza e conduce incontri, semi-nari, conferenze, convegni, dibattiti, corsie lezioni e altre attività educative e forma-tive inerenti l’oggetto dei suoi studi.Gestisce, inoltre, un sito internet comestrumento di divulgazione scientificadelle tematiche affrontate e come mezzodi informazione al pubblico dei progetti edelle collaborazioni in atto.

Unione Meteorologica del Friuli Venezia Giulia

Educazione ambientale

Prealpi Giulie LA VOCE del Parco / PAG. 11

romuovere, far conoscere e incentivare le specialitàagroalimentari ed enogastronomiche uniche e proprie deicomuni che fanno parte del territorio del Parco naturaleregionale delle Prealpi Giulie. È uno degli obiettivi delprogetto “Paniere del Parco” che sarà realizzato graziealla preziosa collaborazione tecnico-scientifica del ParcoAgroalimentare con sede a San Daniele del Friuli.Il goloso paniere contiene l’aglio di Resia, presidio SlowFood, coltivato da decine di residenti - una trentina deiquali si sono riuniti in associazione - e il Montasio dimalga “marchio 01” lavorato e prodotto sullo splendidoaltopiano del Montasio, nel comune di Chiusaforte. C’èpoi il fagiolo fiorina per il paese di Lusevera: il progettoper la sua coltivazione in Alta Val del Torre è agli esordi,attualmente in fase sperimentale, con l’obiettivo, neltempo, di dare avvio a un’attività economica nuova esostenibile. Venzone entra nel paniere con la sua celebrezucca, già al centro di un’indagine per “mappare” le varietipologie coltivate e individuare quella più adatta all’am-biente e al clima della località. Moggio Udinese partecipaall’iniziativa con il “brovadâr”, prodotto ottenuto dallamacerazione, nelle sue foglie, di piccole rape, in genereutilizzato per cucinare una minestra che si serve dopooltre dieci ore di cottura. Resiutta, infine, farà da vetrina atutte queste delizie del palato in occasione della “Festadell’agricoltura” che si tiene ogni anno il primo finesetti-mana di ottobre. La convenzione tra Parco Prealpi Giulie e Parco

Agroalimentare di San Daniele è stata approvata ed è inatto. “È di fondamentale importanza - sottolinea il presi-dente del Parco delle Prealpi Giulie, Stefano Di Bernardo- la sinergia che si è instaurata tra i due Enti. Il ParcoAgroalimentare farà da coordinatore e seguirà le singolerealtà produttive a livello tecnico e scientifico per consen-tire agli agricoltori e agli appassionati che lavorano la terraall’interno dei comuni di crescere, e permettere, di conse-guenza, di potenziare le attività economiche legate ai pro-dotti del paniere nel territorio del Parco naturale dellePrealpi Giulie”. Nell’ottica del recupero delle antiche tra-dizioni agricole e della ripresa di un’attività di coltivazio-ne sostenibile, in armonia con la natura intatta dell’areaprotetta.

“Tra gli obiettivi - spiega il presidente del Parco - c’èanche quello della commercializzazione finale dei generialimentari che necessita, preventivamente, di un’attività diformazione a beneficio dei produttori, sia sul fronte nor-mativo che strettamente pratico”.Approvate in seconda battuta anche altre due convenzionispecifiche. La prima vede la collaborazione tra ParcoPrealpi Giulie, Comune di Moggio Udinese e Pro loco diMoggio Udinese per la valorizzazione e promozione del“brovadâr”; la seconda coinvolge sempre il Parco PrealpiGiulie unitamente al Municipio di Lusevera e alla“Kmecka Zveza” (Associazione agricoltori delle aree dilingua slovena della regione Fvg) per il fagiolo fiorina.

IL PANIERE DEL PARCOPaola Treppo Giornalista

Collaborazione Ente Parco e Parco Agro-alimentare

Una fase della preparazione del brovedâr (Foto: Pro Loco Moggese) Campi di aglio in Val Resia (Foto: Donatella Pezzaioli)

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Dopo il lungo inverno, quando i primi raggi di sole riscaldano laterra, la natura si risveglia sfoggiando mille colori. È proprio inquesto periodo che sono partiti gli appuntamenti con le escursioniguidate estive nel Parco naturale delle Prealpi Giulie e nellaRiserva naturale della Val Alba. Sentieri naturalistici, percorsi atema, vie alpinistiche o anche semplici passeggiate portano attra-verso le più belle zone di queste aree protette. Le escursioni sono

organizzate per gradi di difficoltà e vanno dalle attività per tuttia quelle più impegnative. In diversi modi chiunque, anche i bam-bini, possono venire a contatto con la magnifica realtà del Parco edella Riserva, sempre accompagnati da esperti del territorio, guidenaturalistiche e guide alpine. Molti gli appuntamenti caratterizza-ti da eventi, mercatini e degustazioni, come quelli in occasionedella Festa dell’Aglio a Resia o della Val Alba a Moggio Udineseo ancora dell’Agricoltura a Resiutta. Non mancano poi le attivitàsportive, quali nordic walking, canyoning e mountain bike.Inoltre, a piedi e con un canotto, ci si addentra nel cuore delFontanon di Goriuda, dove la luce delle lampade a carburo rive-lano un autentico mondo di inaspettati e preziosi segreti nascosti.Gli appuntamenti offrono la possibilità di scoprire le bellezze divalli e boschi, sentieri e cime, dove non è raro scorgere un camo-scio, un giglio o un panorama inaspettato.

AGOSTOmer. 1 Nel cuore del Fontanone di Goriudasab. 4 I vecchi sentieri di Moggiosab. 4 Nel cuore del Fontanone di Goriuda

dom. 5 Mulattiera del Povizdom. 5 Canyoning sul Rio Neromer. 8 Nel cuore del Fontanone di Goriuda

ven. 10 Notte delle stelle cadenti dalla Val Albasab. 11 Nel cuore del Fontanone di Goriuda

dom. 12 La Miniera del Resarticomar. 14 Acquatrekking in Val Resiamer. 15 La Val Resia e l’agliomer. 15 Nel cuore del Fontanone di Goriudasab. 18 Nel cuore del Fontanone di Goriuda

dom. 19 Arrampicata per bambini alla palestra del Camet e Bila Pec

mer. 22 Aguane, Katez ed altre creature d’acquasab. 25 Nel cuore del Fontanone di Goriuda

dom. 26 Nordic walking a Sella Nevea

SETTEMBREsab. 1 Ta Lipa Pot

dom. 2 Dall’Aupa all’Alba a passo d’asinasab. 8 Tramonto e alba insieme alla fauna della Riserva

dom. 9 Malghe resiane del Caninsab. 15 Cima Cervada e Monte Plauris - cresta ovest

dom. 16 Nel cuore del Fontanone di Goriudadom. 16 Nordic walking a Resiadom. 23 I paesaggi dell'Alta Val Torredom. 23 Monte Cjadin da Casera Rio Nerodom. 30 I colori d'autunno del Pusti Gostdom. 30 Nel cuore del Fontanone di Goriuda

OTTOBREsab. 6 Il bramito del cervo

dom. 7 La Miniera del Resarticodom. 7 Cjasut dal Sîor…la Val Alba vista dall’alto

Scenari d’incanto per escursioni da ricordare (Foto: Marco Di Lenardo / Archivio PNPG)

UNA “MONTAGNA” DI ESCURSIONI

Per partecipare è necessario prenotare! Per partecipare alle escursioni è previsto l’obbligo della prenotazione presso l’Ufficio educazione-ambientale e promozione dell’Ente Parco; +39 0433 53534 [email protected]

ESCURSIONI AGOSTO-OTTOBRE 2012

IL RICCO PROGRAMMA 2012RIVOLTO A TUTTI GLI APPASSIONATI DI NATURA

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La Via Alpina tocca anche il Rifugio Grauzaria a Moggio Udinese (Foto: Loretta Di Gallo)

a Via Alpina è un progetto internazionale, volto a creareuna serie di itinerari escursionistici che percorrano l’interoarco delle Alpi. La Via attraversa otto paesi d’Europafacenti parte, da qualche anno, della “Convenzione delleAlpi”. La convenzione è stata istituita nel 1991 e, comenoto, è finalizzata a creare un futuro sostenibile, basatosulla cooperazione tra gli Stati membri.

Questo ulteriore progetto, ideato dall’associazione france-se Grande Traversée des Alpes, è stato approvato ufficial-mente nel 1999. La prima fase di attività si è svolta tra il2001 e il 2004, imperniata sul principio della valutazionedelle risorse esistenti. Il tracciato è stato definito su sentierigià presenti, sui quali sono stati apposti i segnali della ViaAlpina. Sono state anche avviate le convenzioni con i postitappa, presso i quali vengono apposti specifici cartelli infor-mativi con relativa documentazione e rifugi dove dormiree gustare specialità gastronomiche locali.

Il progetto Via Alpina è retto da un Comitato internazio-nale di pilotaggio (il CIP), costituito da rappresentantidelle amministrazioni nazionali e regionali, delle associa-zioni di escursionismo e degli enti di promozione turisticadegli otto Paesi partecipanti all’iniziativa.Si può viaggiare liberamente in tutti gli otto Paesi, portan-do con sé solamente un documento di riconoscimento.

LA VIA ALPINA COMPRENDE 5 ITINERARI:

• itinerario rosso: dalle Alpi Giulie alle Alpi liguri, attra-versando otto Paesi per un totale di 161 tappe

• itinerario blu: dalle Alpi Pennine alle Alpi marittime,attraverso Svizzera, Francia e Italia; 61 tappe• itinerario verde: dal Rätikon in Liechtenstein alle Alpibernesi in Svizzera; 13 tappe• itinerario giallo: dalle Alpi Giulie in Italia all’Allgäu inGermania, passando attraverso le Dolomiti ed il Tiroloitaliano ed austriaco; 40 tappe• itinerario viola: dalle Alpi Giulie in Slovenia all’Allgäuin Germania, attraverso l’Austria; 66 tappe

Tutti gli itinerari sono studiati per avere difficoltà di tipostrettamente escursionistico ma possono essere percorsiper vari tratti anche in mountain bike.

Nei comuni del Parco delle Prealpi Giulie passano duetappe intere dell’itinerario giallo.1)La prima porta da Passo Tanamea a Resiutta attraver-sando Sella Carnizza, Casera Coot e Stolvizza.2)La seconda da Resiutta conduce al Rifugio Grauzariatoccando le località di Moggessa, e Forca Nuviernulis incomune di Moggio Udinese.Non di rado chi percorre la Via Alpina si ferma nellestrutture del Parco o in quelle dei suoi comuni. Chi hapercorso questi lunghi e maestosi itinerari ne è rimastomolto impressionato tanto da aver pubblicato taccuini equaderni di viaggio con proprie impressioni e immaginidei luoghi.La Via Alpina è infatti sinonimo di diversità, natura, cul-tura.

Info: http://www.via-alpina.org/

DIRETTRICE INTERNAZIONALE PER IL PARCOSimone Bianchi tirocinante dell’Università Politecnica

delle Marche

L

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ei primi giorni di giugno ha riaperto per la stagione estiva“Malga Coot”, ai piedi dell’imponente massiccio del MonteCanin. “Malga Coot” si trova a un’altezza di 1180 metri ed èattorniata da un pascolo di circa 40 ettari. Si compone di unacasera e di un centro per la lavorazione del latte. Oltre alla tra-dizionale attività di ristorazione e pernottamento, la malga èpunto di partenza per interessanti e stupefacenti camminate edescursioni sui sentieri che si snodano sui versanti delle Alpi edelle Prealpi Giulie.

Dopo una bella scarpinata nel verde, con panorami mozzafia-to, all’aria aperta, in paesaggi incontaminati propri di un pic-colo paradiso terrestre, si può sostare nell’agriturismo. La pro-posta è di una deliziosa, sana e genuina degustazione di piattidella cucina tipica locale friulana; si possono assaggiare gnoc-chi, frico di patate, frico friabile, frico resiano, salame all’aceto,carni alla griglia e dolci fatti in casa. Sono tutti prodotti fruttodel lavoro svolto in malga.

Dal latte degli animali vengono ricavati squisiti formaggi e altrilatticini, salumi di produzione propria dall’allevamento atti-guo alla casera, dal gusto inconfondibile.

“Malga Coot” è di proprietà del Comune di Resia e gestitadall’Ente Parco che l’ha affidata alla società agricola “LaTradizione”. Questa cura anche uno spaccio agricolo aVenzone, in località Stazione Carnia, presso la struttura “AltoFriuli”.

“Il bosco è la nostra forza. È vero, siamo un po’ isolati inmalga, ma ormai, dopo quattro anni, siamo abituati e ci piacevivere lì, in estate. Usciamo anche la notte, senza paura” rac-contano Simona Siega, che ha sempre lavorato con i genitoridietro al banco, in una pizzeria-trattoria, e il marito,Pierfrancesco Valent, che ha invece sempre operato nel settoredell’agricoltura, con una piccola azienda. “Amo stare a contat-to con la gente - dice Simona -; e in malga posso farlo con turi-sti che arrivano un po’ da tutto il mondo. Non solo dal Friuli,e in particolare dalla Bassa Friulana, o da Milano, ma puredalla Slovenia, dai Paesi di lingua tedesca, dalla Gran Bretagna.Questo è un piccolo paradiso, dove la natura e il relax la fannoda padrone. Ma c’è anche tanto da lavorare, per noi”.

Simona e il marito non sono soli, in estate, a “Malga Coot”. Liaffiancano, con grande passione, i loro due figli: Edy, 10 anni,che ama i macchinari e gli attrezzi da lavoro; e Debora, 14anni, che stravede per i cavalli e mette via come una formichinai piccoli risparmi per comprane uno tutto suo. Da giugno efino all’inizio di settembre, la famiglia gestisce la malga delParco : “Io e Debora restiamo qui tutta la settimana: curiamogli animali, accogliamo gli ospiti, seguiamo il pascolo. Miomarito ed Edy scendono a valle più volte per varie incomben-ze”. Debora ama servire ai tavoli e dare una mano alla mamma,originaria della frazione di Oseacco, un piccolo borgo della

Val Resia. “Ci sono tante cose da fare. Ci si sveglia presto e cisi corica tardi, quando tutti gli animali sono stati sfamati e ituristi messi a loro agio al meglio”.

LA PASSIONE PER LA MONTAGNA DELLA FAMIGLIA VALENT

La famiglia Valent (Foto: Archivio famiglia Valent)

Simona Siega e il suo formaggio(Foto: Paola Treppo)

Malga Coot

NPaola Treppo Giornalista

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l Parco naturale delle Prealpi Giulie ha partecipato anchequest’anno al Trofeo “Danilo Re”, un’iniziativa giunta alla17. edizione. Si tratta di un memorial nato nel 1996 perricordare un guardiaparco del Parco naturale Valle Pesiotragicamente deceduto in un incidente di servizio. Il “Memorial Danilo Re” rappresenta, da anni, un’impor-tante occasione di incontro tra i dipendenti delle Aree pro-tette alpine e si compone di una competizione sportiva (iltrofeo vero e proprio), di un convegno a tema e di unmomento conviviale tra i partecipanti, simbolizzantel’amicizia, gli sforzi e gli obiettivi propri di tutte le comu-nità ospitanti le Aree protette alpine.

Organizzato in collaborazione con “Alparc”, rappresentauno degli avvenimenti più importanti del calendario dellaRete alpina delle Aree protette. Quest’anno il parco ospi-tante è stato quello dell’Adamello: dal 12 al 15 gennaiosono stati più di duecento gli “atleti verdi” e gli accompa-gnatori che si sono dati appuntamento a Ponte di Legno,per gareggiare nelle diverse discipline previste, ma soprat-tutto per poter scambiare le proprie esperienze in modoinformale e cogliere l’occasione per conoscere meglio lerealtà che costituiscono la Rete alpina delle Aree protette.

Le gare e l’ottimo piazzamentoLe 39 squadre iscritte erano formate da 4 componenti (unoper ogni disciplina prevista - sci di fondo, discesa, scialpi-nismo e tiro) che hanno corso sia per le singole specialitàche per la graduatoria complessiva di squadra.

A rappresentare il Parco delle Prealpi Giulie sono stati treagenti del Corpo forestale regionale e un agente del Corpodi Polizia provinciale: Massimo Pugnetti (specialità tiro) eValentino Boezio (specialità scialpinismo) della Stazione

di Moggio Udinese, Daniele Vuerich (specialità sci difondo) della Stazione di Pontebba, Marina Fontana delCorpo di Polizia provinciale (specialità discesa). GiulioGoi ha svolto la funzione di team manager e accompagna-tore. I “nostri” hanno portato la squadra a piazzarsi almigliore piazzamento di sempre: il 9° posto assoluto.

Le squadre miste Come già per l’edizione precedente, a suggellare lo stret-tissimo legame che ci unisce al Parco del Triglav, sancitodal riconoscimento di “Transboundary Park” da parte diEuroparc, il Parco delle Prealpi Giulie si è presentato inquesta occasione anche un “transboundary team”, cioèuna squadra mista costituita da due elementi per ciascunparco. Nel nostro caso Alessandro Benzoni, dipendentedel Parco (specialità scialpinismo) e Paolo Novaretti dellaStazione di Pontebba (specialità sci di fondo). Alessandroe Paolo hanno gareggiato assieme a Marko Pretner delCentro visite di Trenta (specialità tiro) e al direttore delparco del Triglav, Martin Šolar, (specialità discesa). Il teamha ben figurato piazzandosi al 20° posto in classifica gene-rale.

Il convegno Oltre l’aspetto competitivo, la manifestazione ha vistoanche momenti di riflessione su argomenti di attualità ecomune interesse. Quest’anno, infatti, è stato organizzatoun incontro dal titolo “Sentieri delle alpi: segnaletica,manutenzione e sicurezza”; un tema di grande attualitàanche all’interno della nostra area protetta. In occasione delconvegno si è potuto constatare i differenti approcci inmateria, anche di carattere normativo, delle diverse regioni. L’appuntamento per il prossimo anno è al ParcoNazionale della Vanoise.

IL PARCO AL NONO POSTO ASSOLUTOAlessandro Benzoni Funzionario Amministrativo Ente Parco

17a edizione del Trofeo Danilo Re

I

Il team delle Prealpi Giulie (Foto: Daniele Vuerich)

Parco Naturale Regionale

delle Prealpi GiuliePiazza del Tiglio, 3 - 33010 RESIA (UD)

tel. [email protected] - www.parcoprealpigiulie.it

Centro informativo“Mostra della miniera del Resartico”

Via Roma, 57 - 33010 Resiutta (UD)tel. + fax 0433-550241

[email protected]

Centro informativo“Ai Ciclamini”

Loc. Pian dei Ciclamini - 33010 Lusevera (UD)tel. 334-3251336 - [email protected]