IDROSFERA formata quindi da: Oceani Mari Ghiacciai Laghi ... · CICLO DELL’ACQUA Che sia liquida,...
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Osservando la Terra dallo spazio la vediamo come una grande sfera azzurra, perché la maggior
parte della sua superficie è ricoperta dall’acqua degli oceani. Infatti il 71% della superficie terrestre
è coperto dai mari mentre solo il 29% rappresenta le terre emerse.
L’insieme di tutte le acque rappresenta l’IDROSFERA formata quindi da:
• Oceani
• Mari
• Ghiacciai
• Laghi
• Fiumi
• Nuvole……
L’acqua è l’unica sostanza che è presente in natura contemporaneamente nei tre stati della
materia: solido, liquido, gassoso.
L’acqua presente in natura non è pura, ma ha diverse sostanze disciolte. Tenendo conto della
salinità, cioè sulla concentrazione di sali disciolti in acqua, possiamo avere:
� Acqua salata: mari e oceani
� Acqua dolce: calotte polari e ghiacciai, acque superficiali, sotterranee, atmosferica, degli
esseri viventi
L’acqua è dentro di noi e intorno a noi, è alla base della vita sulla Terra, infatti tutti gli esseri
viventi hanno bisogno di acqua per vivere. Basta pensare che le prime forme di vita sulla Terra
sono nate proprio nell’acqua.
L’acqua ha una funzione termoregolatrice: raffreddandosi e riscaldandosi più lentamente del
suolo, regola la temperatura della Terra.
L’acqua ha una natura chimica e caratteristiche fisiche particolari e uniche. L’acqua è un
composto chimico perché la sua molecola è composta da un atomo di ossigeno (O) e due di
idrogeno (H2) e si scrive H2O e si chiama monossido di idrogeno.
I legami che tengono uniti gli atomi nelle molecole di acqua sono molto forti rendendo la
molecola molto stabile e difficile da rompere. Le molecole presenti in una goccia d’acqua
sono legati tra loro da forze di attrazione di tipo elettrico. Anche se queste forze sono
piuttosto deboli, impediscono l’evaporazione dell’acqua a temperatura ambiente e questo
permette l’esistenza dell’acqua allo stato liquido. La molecola dell’acqua ha una struttura
asimmetrica perché ha una distribuzione diversa delle cariche elettriche. L’esistenza del
legame idrogeno permette di spiegare le proprietà dell’acqua. E' una sostanza davvero
strana, perché l'idrogeno è molto infiammabile e l'ossigeno alimenta e moltiplica la fiamma,
ma noi sappiamo che l’acqua spegne il fuoco. Senza acqua non vi sarebbe la vita, neanche per
i microbi, tanto è vero che, quando si cercano indizi di vita sugli altri pianeti, si cerca per
prima cosa l’acqua. Una foglia di insalata sembra un alimento solido, ma può contenere fino
al 98% di acqua. Anche il corpo umano e quello degli animali è formato per la maggior parte
di acqua, che, in questo caso, si chiama acqua "organica".
PROPRIETA’ FISICHE
• forma e volume
• superficie
• comprimibilità
• penetrabilità
• pressione idrostatica e principio di Archimede
• vasi comunicanti e capillarità
• tensione superficiale
• capacità termica
L’acqua ha un volume proprio ma prende la forma del recipiente che lo contiene. Mantiene
la superficie piana e orizzontale. Non è comprimibile e penetrabile.
L’acqua quando solidifica aumenta di volume perché cambia la sua densità (rapporto tra la
massa di un corpo e il suo volume) in rapporto alla temperatura. Alla temperatura di 4°C la
LE PROPRIETA’ DELL’ACQUA
densità dell’acqua raggiunge il valore massimo, mentre sotto questa temperatura il suo
volume aumenta e questo spiega perché il ghiaccio galleggia sull’acqua. Ciò è determinante
per la sopravvivenza di tutti gli esseri viventi acquatici in inverno. Quando la temperatura
scende sotto i 0°C l’acqua dei fiumi, laghi e stagni inizia a gelare; a -3/-4°C anche l’acqua del
mare gela ma il ghiaccio galleggia e forma così uno strato superficiale isolante che permette
all’acqua che sta sotto il ghiaccio di mantenere una temperatura intorno ai 4°C e quindi
permettere la vita.
L’acqua ha un suo peso ed esercita quindi una pressione sul fondo e sulle pareti del recipiente
che la contiene. Questa pressione è detta pressione idrostatica e dipende dal livello
dell’acqua, maggiore è la profondità, maggiore è il peso dell’acqua e quindi la pressione che
essa esercita.
Il principio di Archimede afferma che un corpo immerso in acqua riceve una spinta dal basso
verso l’alto uguale al peso dell’acqua spostata.
Nei vasi comunicanti (particolare strumento formato da vari recipienti di forma e dimensioni
diverse e tutti comunicanti tra loro) l’acqua raggiunge lo stesso livello in tutti i recipienti.
Questo principio sfruttato per travasare i liquidi con i sifoni (particolari tubi ricurvi).
Quando versiamo l’acqua in una vaschetta contenente tubi di diverse dimensioni e sempre
più stretti, vediamo che l’acqua non raggiunge lo stesso livello nei tubi ma raggiunge livelli più
alti man mano che i tubi diventano più stretti e nel capillare il livello è il più alto. Questo
avviene perché l’acqua ha una particolare forza , chiamata forza di adesione, che la fa aderire
alle pareti del recipiente e nei capillari la superficie di contatto è più grande rispetto alla
quantità di acqua. Questo fenomeno è detto capillarità.
Oltre alla forza di adesione, l’acqua possiede anche una forza di coesione che spingono le
molecole di acqua a unirsi tra loro e grazie a questa forza sulla superficie dell’acqua si forma
una specie di pellicola elastica tesa. Questo fenomeno si chiama tensione superficiale ed è
responsabile della forma sferica delle gocce di acqua.
PROPRIETA’ CHIMICHE
Solubilità
L’acqua è un ottimo solvente per molte sostanze solide, liquide e gassose con le quali forma
soluzioni .
La causa che unisce idrogeno e ossigeno è la stessa che li spinge a cercare altri legami fuori
dalle proprie molecole. Ad esempio scioglie il sale perché diminuisce la forza di coesione
isolandoli. Questa proprietà è essenziale per la vita perché permette e facilita gli scambi
nutritivi nei esseri viventi.
CICLO DELL’ACQUA
Che sia liquida, ghiacciata o allo stato gassoso, l'acqua che evapora non va mai persa e, attraverso
un ciclo, ritorna sempre alla terra e questo spiega perché esiste da miliardi di anni.
Il ciclo dell’acqua è l’insieme dei passaggi dell'acqua dagli oceani, all'atmosfera, alle terre
emerse, e ancora agli oceani e provoca variazioni dello stato fisico dell'acqua ed è
costantemente alimentato dall'energia solare ed è fondamentale per l’equilibrio della vita sulla
terra: le acque che evaporano da mari, laghi e fiumi formano le nuvole e precipitano sulla terra
rientrando nella circolazione di superficie e in quella sotterranea.
Una parte dell'acqua presente nel suolo può tornare all'atmosfera per evaporazione, un'altra può
essere assorbita dalle piante e ritornare poi all'atmosfera tramite la traspirazione; una piccola
parte viene utilizzata per la fotosintesi.
L'acqua che si infiltra nel sottosuolo costituisce riserve sotterranee, le falde acquifere.
L'acqua sotterranea si muove come le acque di superficie, ma molto più lentamente.
Ciclo dell’acqua
LE ACQUE SOTTERRANEE
Se il terreno è permeabile permette all’acqua che cade di penetrare nel suolo. La permeabilità
dipende dagli spazi presenti fra gli elementi che formano il terreno: l’acqua scende fino a riempire
tutti gli spazi. Nel terreno è usata dalle piante per assorbire i sali minerali o evapora quando il
calore del sole riscalda la terra. L’acqua nel sottosuolo è regolata dall’azione della forza di gravità
che tende a spingere l’acqua verso il basso e quella legata alla capillarità che la fa salire verso
l’alto.
da A come Ambiente, TOURING CLUB ITALIANO, 1991
La composizione del suolo è diversa (ghiaia, terriccio, sabbie, frammenti di rocce ); alcuni di questi
materiali permettono all’acqua di scendere in profondità fino ad incontrare uno strato
impermeabile. Si formano così le falde acquifere che possono dare origine ad un percorso
sotterraneo scavando grotte. Ritornano poi in superficie sgorgando all’esterno come geyser o
formando zone paludose. Le acque possono anche rimanere intrappolate nel sottosuolo formando
le riserve d’acqua che l’uomo sfrutta tramite i pozzi.
Se le rocce dove si infiltra l’acqua delle precipitazioni sono di tipo calcareo, il carbonato di calcio si
scioglie e si formano fenomeni di carsismo come le stalattiti e stalagmiti.
L’acqua passando attraverso le rocce è filtrata e purificata dai minerali che incontra. Si formano
così le acque minerali a seconda dei minerali che hanno ,hanno proprietà curative.
L'acqua minerale è resa pura dal naturale processo di filtrazione attraverso le falde sotterranee e
questo processo la rende batteriologicamente pura all’origine, cioè priva di qualsiasi
contaminazione esterna.
L'acqua minerale è quindi imbottigliata in contenitori sicuri così come sgorga dalla sorgente e non
può subire trattamenti di potabilizzazione, ad eccezione dell’aggiunta di anidride carbonica per
renderla frizzante.
Ogni acqua minerale ha una specifica composizione, costante nel tempo, che deriva dalla
risultante delle condizioni tipiche delle zone dalle quali viene estratta.
In base al residuo fisso cioè alla quantità totale di minerali per litro, si hanno quattro categorie di
acque minerali:
• minimamente mineralizzate (residuo fisso non superiore a 50 mg/l);
• oligominerali (residuo fisso non superiore a 500 mg/l);
• mediominerali (residuo fisso compreso tra 500 e 1.500 mg/l);
• ricche di sali minerali (residuo fisso superiore a 1.500 mg/l).
A seconda dei minerali contenuti si chiamano: carboniche, alcaline-terrose, solfato-calciche,
saliche, arsenico-ferruginose, sulfuree, clorurate, radioattive.
ACQUA POTABILE
L’acqua dolce può diventare potabile e si può bere. La legge, a questo proposito, è severissima.
L'acqua potabile è disciplinata dal DPR n. 236/1988 e dai decreti legislativi n. 31/2001 e n.
27/2002, che derivano da Direttive europee che hanno imposto dei requisiti molto rigorosi.
L'acqua, per essere potabile, non solo non deve "contenere microrganismi e parassiti, né altre
sostanze, in quantità o concentrazioni tali da rappresentare un potenziale pericolo per la salute
umana", ma non deve superare neanche determinati valori massimi di sostanze non propriamente
nocive per la salute.
Per altre sostanze e caratteristiche, inoltre, la legge prevede dei "parametri indicatori" il cui
superamento pur non determinando necessariamente la non potabilità dell’acqua, impone una
valutazione rimessa alle autorità sanitarie, le quali potranno disporre "provvedimenti intesi a
ripristinare la qualità dell’acqua". Così, se il ferro supera il valore di 200 microgrammi per litro (un
microgrammo è un milionesimo di grammo) o il manganese 50 microgrammi, le autorità sanitarie
potranno ordinare all’azienda che gestisce l’acquedotto di predisporre trattamenti per abbassare
tali valori. Ferro e manganese non sono nocivi alla salute anche se superano un po’ i valori
prescritti, anzi possono essere utili all’organismo, ma siccome l’acqua potabile viene utilizzata da
tutti i consumatori senza che essi abbiano la possibilità di scegliere l’acqua che esce dal rubinetto,
la legge ha previsto dei limiti di intervento per cercare di accontentare ogni gusto ed esigenza.
Ci sono invece sostanze per le quali i valori massimi prescritti non possono essere assolutamente
superati, altrimenti l’acqua è dichiarata non potabile. Sono sostanze nocive o indesiderabili e i
valori massimi consentiti sono bassissimi come si può vedere nella tabella.
I parametri analitici di legge italiani definiscono i valori massimi e gli intervalli in cui devono
rientrare le misurazioni chimico-fisiche e batteriologiche per poter definire un'acqua "potabile".
Escherichia coli, enterococchi e Clostridium perfringens devono essere assenti. La presenza di
ammoniaca, nitriti e nitrati (possono essere sia di origine minerale, sia provenire da concimi
sintetici) è indice di inquinamento batterico ed è comunque necessario effettuare l'analisi
batteriologica per accertare l'assenza di microrganismi patogeni, determinando la quantità di
microrganismi presenti e l'indice di inquinamento fecale dovuto al numero di batteri coliformi.
La radioattività legata al trizio non deve essere superiore a 100 Becquerel/L, mentre la dose totale
indicativa è di 0,2 mSv/anno.
Parametri chimici
Parametro Valore Unità di misura
Acrilammide 0,10 μg/L
Antimonio 5 μg/L
Arsenico 10 μg/L
Benzene 1 μg/L
Benzo(a)pirene 0,01 μg/L
Boro 1 mg/L
Bromato 10 μg/L
Cadmio 5 μg/L
Cromo 50 μg/L
Rame 1 mg/L
Cianuro 50 μg/L
1,2-dicloroetano 3 μg/L
Epicloridrina 0,1 μg/L
Fluoruro 1,5 mg/L
Piombo 10 μg/L
Mercurio 1 μg/L
Nichel 20 μg/L
Nitrato (NO3-) 50 mg/L
Nitrito (NO2-) 0,5 mg/L
Antiparassitari 0,1 μg/L
Antiparassitari totali 0,5 μg/L
Idrocarburi policiclici aromatici 0,1 μg/L
Selenio 10 μg/L
Tetracloroetilene + Tricloroetilene 10 μg/L
Trialometani totali 30 μg/L
Cloruro di vinile 0,5 μg/L
Clorito 200 μg/L
Vanadio 50 μg/L
Parametri indicatori
Parametro Valore Unità di
misura
Alluminio 200 μg/L
Ammonio 0,50 mg/L
Cloruro 250 mg/L
Clostridium
perfringens (spore
comprese)
0 unità/100 ml
Colore
Accettabile per i
consumatori e senza
variazioni anomale
-
Conduttività 2.500 μS/cm (20
°C)
Concentrazione ioni
idrogeno 6,5 ≤ pH ≤ 9,5 unità di pH
Ferro 200 μg/L
Manganese 50 μg/L
Odore
Accettabile per i
consumatori e senza
variazioni anomale
-
Ossidabilità secondo
Kubel 5
mg/L di O2
consumato
Solfato 250 mg/L
Sodio 200 mg/L
Sapore
Accettabile per i
consumatori e senza
variazioni anomale
-
Conteggio delle
colonie a 22 °C
Senza variazioni
anomale -
Batteri coliformi a 37
°C 0 unità/100 ml
Carbonio organico
totale (TOC)
Senza variazioni
anomale -
Torbidità
Accettabile per i
consumatori e senza
variazioni anomale
-
Durezza 15-50 (valori
consigliati) °f
Residuo fisso a 180
°C
1.500 (limite massimo
consigliato) mg/L
Disinfettante residuo
(se impiegato) 0,2 mg/L
Per eliminare i microbi nocivi, che devono essere completamente assenti, viene usato in genere
cloro.
La legge prevede un valore "consigliato" di 200 microgrammi per litro, che può essere aumentato
secondo le circostanze. Sciogliendosi nell’acqua, il cloro rilascia talvolta un cattivo sapore e molti
consumatori, per eliminare cattivi sapori ed eventuali sostanze indesiderate, usano i cosiddetti
depuratori.
I "depuratori" dell'acqua potabile
Ci sono apparecchi per trattare l’acqua di rubinetto e migliorarla eliminando eventuali sapori
o sostanze indesiderabili. Ci sono quattro tipi di apparecchi.
• Addolcitore. Serve per ridurre il calcare quando l'acqua è "dura", cioè ha un alto
contenuto di calcio e magnesio che provoca incrostazioni nelle tubazioni.
• A membrana osmotica. Serve per bonificare acque salmastre o per eliminare
microinquinanti organici, nitrati, cloruri, solfati e altri sali, compresi quelli di calcio e
piombo, rendendo anche l’acqua più leggera.
• A filtro composito. Adatto per togliere microinquinanti organici e a eliminare il sapore
di cloro. Essendo un tipo di filtro speciale con vari componenti, deve avere però
un'autorizzazione del Ministero della Salute.
• Meccanici. Sono gli apparecchi più semplici e servono a rimuovere sabbiolina e ferro.
L'ACQUA IMBOTTIGLIATA
Oggi sia l’acqua minerale naturale che l’acqua potabile possono essere imbottigliate e vendute
dopo un trattamento chimico-fisico per esempio rendendola frizzante, oppure togliendo alcuni
minerali per renderla più leggera o anche arricchendola di calcio. Quest’acqua può essere
chiamata acqua, acqua da bere o con qualunque altra denominazione anche di fantasia. E' vietato
però chiamarla "minerale" o "mineralizzata" o "naturale", perché queste denominazioni sono
riservate soltanto all’acqua minerale.
L'ACQUA DI SORGENTE
Un'altra Direttiva CE (n. 70/1996), recepita in Italia con il decreto legislativo n. 339/1999, ha
permesso l’imbottigliamento e la vendita di un ulteriore tipo di acqua, denominata "acqua di
sorgente".
Questa non può essere disinfettata, perché deve essere già pura e buona da bere come esce dalla
sorgente.
L'acqua di sorgente deve avere una "autorizzazione" alla commercializzazione da parte del
Ministero della Salute, che ne valuta le caratteristiche, ma non può riportare in etichetta
indicazioni su possibili effetti benefici per la salute. Ciò è permesso soltanto all'acqua minerale.
L’ acqua minerale naturale deve arrivare solo da sorgenti protette di acqua già all’origine buona
da bere, non può essere venduta sfusa, ma solo in bottiglie sigillate di capacità non superiore a
due litri.
L’acqua potabile che esce dai rubinetti domestici, invece, non deve essere ottenuta
necessariamente da una sorgente di acqua già all'origine buona da bere, ma può essere prelevata
anche da un lago, da un fiume o da un altro bacino contenenti acqua non adatta al consumo
umano che viene "potabilizzata", cioè resa bevibile attraverso un trattamento di depurazione e
correzione.
Questo trattamento consiste nell’aggiunta di composti di cloro che impediscono la proliferazione
dei microbi. L’acqua potabile, a differenza di quella minerale che deve essere sempre imbottigliata
alla sorgente, compie un lungo viaggio attraverso la rete idrica ed è più soggetta a una
contaminazione microbica.
I trattamenti a cui viene sottoposta servono a eliminare i rischi di contaminazione ma servono
anche a togliere sostanze indesiderate presenti dove l’acqua viene prelevata.
USI E ABUSI
L’acqua sfruttata in modo eccessivo, rischia di esaurirsi.
Infatti:
� Nel mondo l’acqua è utilizzata prevalentemente in agricoltura, industria e per usi
domestici.
� Non è distribuita uniformemente.
� Dove è abbondante è sprecata e inquinata.
� Dove è scarsa molto spesso non è potabile.
� Sta diminuendo in tutto il mondo.
� Sarà sempre più difficile irrigare i campi.
� Non bisogna sporcarla e inquinarla.
Secondo le previsioni degli scienziati, si pensa che entro il 2025, se la popolazione mondiale
continuerà a crescere con il ritmo attuale,circa 1 miliardo di persone avrà carenza d’acqua.
L’acqua, quindi deve essere protetta e bisogna riutilizzare e recuperare l’acqua usata.
L’acqua delle fogne e industrie non deve arrivare ai mari subito ma deve essere prima depurata.
RISPARMIARE ACQUA … si può
Ecco cosa fare per non sprecarla
1. Fare la doccia invece del bagno: si può risparmiare fino a 80 litri d’acqua.
2. Installare areatori rompigetto sui rubinetti che immettono aria nel getto diminuendo la
quantità d’acqua erogata
3. In casa, accertarsi di non avere perdite dalle tubature; dopo aver chiuso tutti i rubinetti,
controlla che il contatore non giri. Un rubinetto che sgocciola perde quantità notevoli di
acqua.
4. Per lo scarico del water, sarebbe bene istallare cassette con due pulsanti per scegliere fra
due diverse quantità di acqua.
5. Per bere acqua fresca, metterne una bottiglia in frigorifero piuttosto che far scorrere
acqua dal rubinetto per tanto tempo.
6. Nella lavatrice e nella lavastoviglie usare, quando è possibile, i programmi di risparmio
dell’acqua.
7. Per l’igiene dentale e la rimozione del dentifricio, basta un bicchiere d’acqua
Andrea, Bea, Matteo, Costanza, Maria,
Danilo, Carola, Francesco, Fuad
OIRM
Torino